N. 253 - 5 DICEMBRE 2015
Per aumentare gli introiti del budget russo, il Cremlino studia un nuovo sistema di tassazione delle ordinazioni, fatte all’estero dalle persone fisiche russe tramite la ecommerce internazionale. p.8
Nell’ambito dello sviluppo del settore di Private banking, la Banca Intesa Russia ha lanciato un nuovo pacchetto di servizi “Intesa Private”, che permette ai clienti VIP della sussidiaria russa del gruppo Intesa Sanpaolo, di usufruire di tutta una serie di servizi esclusivi. p.9
La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI. p.13
Investimenti e collaborazioni industriali. p. 14 Proposte commerciali. p. 15
Le fiere internazionali in Russia e nella CSI. p. 16
Antonio Fallico: Mi aspetto stop alle sanzioni contro la Russia
“Mi
aspetto che sanzioni e controsanzioni siano argomento di riflessione solo per levarle”. Lo ha dichiarato Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione “Conoscere Eurasia”, al Forum italorusso, organizzato lo scorso 17 novembre a Torino dall’Associazione “Conoscere Eurasia” in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Le sanzioni hanno provocato un danno “nell’interscambio, ma anche nella fiducia reciproca e quest’ultimo è quello maggiore”. “Nel 2014 l’interscambio tra Italia e Russia si è fermato a 25,7 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2013” ha evidenziato Fallico, precisando che è “in ulteriore rallentamento anche il dato del primo semestre di quest’anno, sceso a 10,5 miliardi di euro, - 22,4 per cento”. continua a pagina 2
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L’economia russa tornerà a crescere nel 2016 Gli investitori esteri ne sono certi: l’economia russa ha già “toccato il fondo” e nel 2016 comincerà a crescere. Lo ha dichiarato ai giornalisti russi e internazionali il
direttore generale del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev.
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Relazione introduttiva del professor Antonio Fallico al Forum di Torino È un piacere ritornare a Torino per il secondo seminario italo russo, organizzato dall’Associazione “Conoscere Eurasia”, l’Unione Industriale Torino, il Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e lo Studio legale Gianni – Origoni – Grippo – Cappelli & Partners. Oggi, istituzioni, banche e imprese siedono insieme al tavolo dei lavori con l’obiettivo di favorire e di sostenere la cooperazione bilaterale e le relazioni commerciali tra i nostri Paesi, nonostante un contesto internazionale non ancora normalizzato. Per questa disponibilità desidero ringraziare vivamente il Sindaco, Piero Fassino; l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov; il Ministro Consigliere dell’Ambasciata d’Italia nella Federazione Russa, Michele Tommasi; il Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro. La mia riconoscenza va inoltre a Enrico Salza, presidente di Intesa Sanpaolo Highline – società costituita nel luglio scorso con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il Grattacielo di Torino, sede della Banca nel capoluogo piemontese -; al Console Onorario della Federazione Russa ad Ancona, Armando Ginesi; al Console onorario d’Italia a Lipetsk, Vittorio Torrembini e a tutti i relatori presenti. L’appuntamento di Torino conclude il ciclo di seminari e
Forum organizzati in molte città italiane. Milano, Napoli, Catania, San Pietroburgo, Roma, Firenze, Trento e Verona sono state al centro del dialogo e del rilancio delle relazioni economiche tra l’Italia e la Federazione Russa, ma non solo. Qualche settimana fa, infatti, abbiamo chiuso a Verona il Forum Eurasiatico, dove oltre 70 relatori tra ministri, top manager delle principali aziende eurasiatiche, banche, fondi di investimento e circa 600 imprese hanno constatato un clima di rinnovata fiducia nei rapporti tra il nostro Paese e la Russia. Oggi vogliamo ripartire da questa straordinaria apertura al dialogo per riaffermare che l’Italia è un partner naturale e imprescindibile della Federazione Russa. Oggi vogliamo ribadire che la ripresa delle relazioni economiche e commerciali può avviare una nuova fase di cooperazione in un contesto più positivo. A Verona, i ministri Boschi e Guidi hanno sottolineato come
l’Italia possa e debba avere un ruolo di ‘ponte’ verso la Russia e che le istituzioni del nostro Paese sono impegnate a rafforzare il dialogo diplomatico nelle diverse sedi per la rimozione delle sanzioni. Oggi possiamo dire che vi è una ritrovata consapevolezza che l’Italia non può fare a meno della Russia e che la Russia non può fare a meno dell’Italia. Non si tratta di un’affermazione retorica o avulsa dalla realtà che ci riferisce percentuali di perdita a due cifre sia sul sistema nazionale che su quello regionale. I dati negativi della bilancia commerciale dell’ultimo semestre ci indicano che le sanzioni non solo hanno minato l’economia sana di tante aziende che avevano trovato nella Russia un partner strategico. Questi dati ci dicono, altresì, che le sanzioni e le contro sanzioni hanno intaccato la fiducia delle imprese e dei popoli con conseguenze rilevanti anche nei settori non colpiti dalle misure.
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Nel 2014 gli scambi dell’Italia con la Russia si sono fermati a 25,7 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2013. Il primo semestre di quest’anno registra un ulteriore rallentamento dell’interscambio fermo a 10,5 miliardi di euro, che in termini percentuali significa -22,4 per cento. I numeri si fanno più pesanti se consideriamo l’export italiano verso la Russia. Se nel 2014 le esportazioni non sono andate oltre ai 9,5 miliardi di euro, nel primo semestre di quest’anno sono scese a 3,3 miliardi di euro segnando un – 29 per cento. La situazione nazionale si riflette ovviamente anche su quella delle singole regioni. Per quanto riguarda il Piemonte, l’interscambio con la Russia nel 2014 è stato di quasi 786 milioni di euro, in flessione del 13,6% sul 2013. A soffrire sono state entrambe le voci della bilancia commerciale, con l’import in calo del 9,7% e l’export a -13,9 per cento. In ulteriore rallentamento il primo semestre di quest’anno
che registra una bilancia commerciale russa-piemontese a 271milioni di euro circa; -23 per cento. A perdere l’import con -16,8% ma soprattutto l’export a -23,8% con un valore di quasi 242milioni di euro. Si tratta sicuramente di una fotografia impietosa. Ciò nonostante il nostro impegno è quello di continuare a ribadire la necessità di continuare a lavorare e a cooperare. Come ci ha ricordato il professor Giovanni Bazoli al Forum Eurasiatico di Verona: “Bisogna ritrovare le ragioni di unione tra Russia e Europa, non solo sul piano economico ma anche spirituale e culturale. E da questo punto di vista la cultura russa è indispensabile per noi”. È arrivato il momento di riprendere fiducia e coraggio perché ci sono segmenti che offrono un potenziale di collaborazione enorme. Si pensi che Novatek, Gazprom e Rosneft sono in trattativa con le nostre aziende italiane per commesse che valgono 10-12 miliardi di euro nei settori
dell’aerospazio, della meccanica, della petrolchimica, della meccatronica e dell’agroindustria. Inoltre, sempre a Verona, il Ceo di Rosneft Igor Sechin ha dichiarato di voler investire 2223 miliardi di euro nei prossimi anni. Cari amici, come vedete, le possibilità di riprendere le posizioni perdute e di lavorare con la Russia, ci sono. Occorre saperle intercettare. E noi oggi siamo qui per questo. Il cambiamento infrastrutturale in atto sia in Russia che nell’Unione Economica Eurasiatica è una grande opportunità anche per un cambio di passo e di mentalità per le imprese italiane, che devono iniziare a ragionare anche in termini di cooperazione e non di solo export, passando da Made in Italy al Made with Italy. Anche da questa sfida passa la possibilità di crescita economica e di benessere dei popoli.
Il Piemonte rilancia l’interscambio con la Russia penalizzato dalle sanzioni «Nei primi 6 mesi di quest’anno l’export italiano verso la Russia è stato pari a 3,3 miliardi di euro, in calo del 29% rispetto al corrispondente periodo del 2014”. Dati allarmanti per le imprese italiane, quelli forniti da Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione “Conoscere Eurasia”. «È arrivato il momento di ripartire e di ritrovare la fiducia
verso un Paese, la Russia, che – ag gi ung e F al lic o – n el confermare tutti i piani di investimento e di a m m o d e r n a m e n t o infrastrutturale, apre a nuove possibilità di business anche per le aziende italiane». Due Paesi complementari, Italia e Russia, anche se le sanzioni contro Mosca li hanno allontanati. Nessuna luce spenta e nessun minuto di
raccoglimento per gli oltre 200 russi morti nell’aereo esploso in volo sopra il Sinai: il simbolo di un disinteresse italiano nei confronti dei russi. Ed i risultati, anche economici, si vedono. Già nel 2014 gli scambi tra i due Paesi erano scesi a 25,7 miliardi di euro, con una flessione del 17 per cento. E nel primo semestre di quest’anno l’interscambio si è fermato a 10,5 miliardi (-22,4%).
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Ma Fallico, a Torino per un c o n v e g n o sull’internazionalizzazione, sottolinea come anche il Piemonte stia pagando un prezzo elevato in conseguenza delle sanzioni contro Mosca. Tra Piemonte e Russia l’interscambio valeva, nel 2013, poco meno di 910milioni di euro. L’anno scorso si era scesi a 785milioni (-13,6%) e nel primo semestre di quest’anno a 271 milioni (-23,1% rispetto ai primi sei mesi del 2014). In particolare quest’anno le importazioni da Mosca sono scese del 16,8% e le esportazioni dal Piemonte sono
calate del 23,8 per cento. Va ancora peggio se si analizza il solo dato torinese, con esportazioni crollate del 30,2% nella prima parte di quest’anno. In particolare il Piemonte ha visto crollare le esportazioni agricole, praticamente azzerate, mentre hanno tenuto quelle alimentari; dimezzate le vendite piemontesi di prodotti tessili, ma non di abbigliamento (in calo contenuto). Male l’export di prodotti chimici, crollo delle esportazioni di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (da 60 milioni di euro a poco più di 16milioni). Ma le flessioni sono estese a quasi tutti i comparti.
Comprese anche le attività artistiche, sportive e di divertimento. Senza dimenticare il mancato apporto di turisti russi, con la penalizzazione di tutti gli operatori del settore, dagli hotel ai ristoranti, dai negozi di lusso alle agenzie di viaggi. Conseguenza anche dell’assoluta mancanza di capacità di intervento della Russia in tutto ciò che rappresenta il soft power e che impedisce a Mosca di difendere le proprie posizioni in Piemonte e in Italia.
Parlano i partecipanti del Forum
“Le sanzioni alla Russia hanno rappresentato una perdita e non hanno dato vantaggio a nessuno”. Così Gian Maria Gros -Pietro, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, al Forum italo-russo a Torino. “La Russia è un paese che dispone di tecnologie interessanti, non soltanto di materie prime. Ci sono tanti campi in cui la tecnologia russa può aiutare le imprese italiane e viceversa, a partire dalla finanza che sta cambiando tantissimo”, ha aggiunto Gros-Pietro. “Vanno riavviati i rapporti tra Europa e Russia, in particolare tra Italia e Russia. È’ importante far ripartire questa collaborazione”, ha concluso Gros-Pietro.
Serghej Razov, che al Forum italo-russo a Torino ha detto: “Sarebbe utile utilizzare forme più avanzate di collaborazione tra i nostri paesi, localizzando la produzione italiana in Russia. Questa è la tutela migliore dall’embargo e dall’oscillazione del tasso di cambio”. Al Forum di Torino l’Ambasciatore russo ha spiegato che “per ciò che
riguarda la cooperazione tra i nostri paesi, i settori di punta sono l’aeronautica, l’automotive, la metallurgia e la farmaceutica. Alenia Aermacchi, Pirelli hanno progetti consistenti, così come Menarini e Cremonini hanno fatto investimenti in stabilimenti nel nostro paese”. “Oggi in Russia è molto conveniente creare nuovi
Gli imprenditori italiani vengano a produrre in Russia. La s o l l e c i t a z i o n e è dell’ambasciatore russo in Italia,
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stabilimenti perché i costi per la costruzione e la manodopera sono inferiori rispetto ad altri paesi. Il governo russo poi porta avanti misure per favorire gli investimenti e le reti di parchi industriali. Oggi sono state create 120 zone industriali che si raddoppieranno entro il 2020. Siamo disposti a supportare le imprese italiane che vogliono prendere parte a questi programmi”, ha detto l’ambasciatore Razov. Incontro Renzi-Putin “costruttivo” Secondo Razov “i rapporti tra Italia e Russia sono “solidi”. “Dopo l’incontro ad Antalya ha sottolineato l’ambasciatore, in merito al bilaterale al G20 turco tra Renzi e Putin - posso dire che i rapporti tra Russia e Italia si sviluppano in maniera piuttosto positiva. L’incontro tra Renzi e Putin ieri è stato utile e costruttivo, si è tenuto in una atmosfera amichevole”. ”Proprio tenendo conto della solidità dei nostri rapporti bilaterali - ha proseguito Razov posso dire che nonostante siano cambiati i partiti al potere negli anni, gli interessi nazionali
hanno continuato a essere in primo piano e i nostri interessi sono all’unisono, paralleli”. L’ambasciatore ha ricordato che gli incontri tra il premier italiano e il presidente russo sono già stati cinque. “Stiamo preparando un gruppo di lavoro sulle telecomunicazioni e intensificano i contatti anche a livello interregionale”, ha concluso Razov.
Un consolato onorario russo a Torino e nuovi collegamenti aerei diretti con Mosca e San Pietroburgo. Sono due progetti annunciati oggi dal sindaco del capoluogo piemontese Piero Fassino nel corso del Forum italo-russo. “Ho proposto all’ambasciatore Razov - ha detto Fassino l’opportunità di avere il consolato onorario russo a Torino perché credo sia opportuno avere una rappresentanza diplomatica permanente nella nostra città che ha un ruolo importante nelle relazioni fra i nostri due
Paesi alle quali vogliamo dare ulteriore impulso”. Altro tema “su cui stiamo lavorando è la possibilità di attivare collegamenti aerei diretti con Mosca e San Pietroburgo. In passato c’erano e le relazioni che ci sono oggi, anche dal punto di vista economico e turistico, giustificano ampiamente questo progetto”. Per l’ambasciatore Razov “il consolato onorario a Torino è fattibile e faremo il possibile per risolvere quanto prima questo aspetto per proseguire nel percorso di ampliamento della nostra rete consolare in Italia”.
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Per il 2016 gli investitori esteri prevedono una crescita dell’economia russa Gli investitori esteri ne sono certi: l’economia russa ha già “toccato il fondo” e nel 2016 comincerà a crescere. Lo ha annunciato alla stampa russa ed estera il direttore generale del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev. “Abbiamo parlato con svariati rappresentanti del business estero. Tutti ritengono che questo sia proprio il momento della crescita attesa per il prossimo anno”, ha dichiarato. Uno degli elementi chiave della crescita economica russa per gli anni a venire – sottolinea Dmitriev – potrebbe essere l’export nei paesi asiatici. Allo stesso tempo, gli investitori asiatici sono interessati ad investire capitale nell’agricoltura del paese, in primo luogo nell’Estremo oriente russo. Per attirare investitori dall’Asia, il governo russo creerà dei cosiddetti “territori di sviluppo avanzato” (TSA), che offriranno loro un regime di tassazione e di investimento agevolato. La minimizzazione dei rischi politici e il ruolo leader della Russia nella lotta contro il terrorismo internazionale sono fattori che dovrebbero richiamare gli investitori esteri verso l’economia della Federazione. Secondo gli esperti russi, nei prossimi mesi gli stranieri terranno sott’occhio quei settori della nostra economia legati all’estrazione delle materie prime, quali fertilizzanti, legname, carbone, petrolio. Tra i settori più attraenti dell’economia reale si annovera la produzione di tubature.
Secondo gli esperti, gli investitori approdati ora in Russia con tutta probabilità erano soliti scegliere tra Venezuela, i paesi del Golfo Persico e l’Africa orientale (Sudan, Kenya e Tanzania). In Venezuela l’afflusso di investimenti si è fermato poiché nel paese ci si attende una recessione senza precedenti. Per quanto riguarda le monarchie del Persico, gli investitori temono una escalation della situazione in Medio Oriente e un innalzamento dei rischi geopolitici. Date le condizioni, nella lotta per accaparrarsi investitori asiatici, solo i paesi dell’Africa orientale vanno a concorrere con la Russia. Secondo le dichiarazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, l’economia russa avrebbe toccato il fondo nei mesi di giugno e luglio. Come ha annunciato il ministro economico Aleksej Uljukaev il 20 ottobre, “abbiamo toccato il fondo a giugno, e da settembre la ripresa ha avuto inizio”. Inoltre, ha sottolineato che l’economia russa non è in crisi, ma sta avendo delle difficoltà, e la situazione rimane “molto viscosa”. Il 21 ottobre analoghe dichiarazioni sono arrivate dal vice ministro dello Sviluppo Economico Aleksej Vedev: “secondo le n o s t r e valutazioni, l’economia ha toccato il fondo nei mesi di giugno e luglio”.
È d’accordo anche l’ex ministro delle finanze, Aleksej Kudrin, il quale conferma gli indici annunciati dal Ministero dello Sviluppo Economico. “Sembrerebbe che la nostra economia abbia già toccato il fondo”, ha dichiarato. Dal canto suo, il Presidente Vladimir Putin dichiara che finalmente l’economia russa ha registrato “i primi segni di stabilizzazione”, e nel 2016 ci si potrà attendere il raggiungimento di “stabilità ed equilibrio”. Infine, anche Elvira Nabiullina, capo della Banca Centrale, si è espressa sul rafforzamento dell’economia russa, affermando che il Paese tornerà a crescere nel 2016. Le organizzazioni internazionali e le agenzie di rating hanno invece peggiorato le proprie stime relativamente alla Russia. Gli esperti hanno annunciato che l’inizio di una crescita nei prossimi mesi è alquanto improbabile. I sondaggi di opinione dimostrano che i cittadini russi considerano la s it u az i on e e co n o m ic a il problema principale del paese e si preparano ad affrontare una crisi a lungo termine.
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Stangata: gli acquisti dei russi negli shop online esteri verranno monitorati
Un
nuovo sistema di informazione del servizio fiscale e doganale dovrà calcolare - per una probabile e successiva tassazione - il costo dei pacchi spediti dagli shop online esteri alle persone fisiche russe. Ad avanzare la richiesta al ministro delle finanze Anton Siluanov, è stato Ilya Kostunov, del comitato per la sicurezza e per la lotta contro la corruzione della Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento di Mosca). Attualmente il “tetto” massimo di importazione è pari a 1000 euro per persona al mese, e per le somme eccedenti i 1000 euro è applicata una tassa del 30 per cento. “In condizioni di brusca riduzione dei redditi di bilancio, è estremamente importante garantire a tutti i produttori e attori del commercio le medesime condizioni di fronte alla legge. Purtroppo alcuni produttori e commercianti esteri sfruttano l’assenza di un adeguato meccanismo fiscale e raggirano così i dovuti pagamenti a favore dello stato. Senza contare che i posti di lavoro creati si trovano oltre confine. In questo modo, non solo perisce il bilancio statale, ma in aggiunta i nostri cittadini rimangono senza impiego”, ha dichiarato Kostunov. “Il 94% dei pacchi provenienti da negozi esteri vengono spediti per posta poiché inferiori ai 2 chilogrammi”, ha detto Artem Sokolov, direttore esecutivo dell’Associazione delle società di e-commerce. Secondo le regole dell’Unione postale universale, questi pacchi non si dichiarano, ed è molto difficile per i
dipendenti del Servizio federale doganale valutarne il costo. Un sistema per il conteggio di tali pacchi non esiste in nessun paese al mondo: è tecnicamente impossibile e una s u a c r e a z i o n e p ot r eb b e richiedere molti anni. Il deputato Ilya Kostunov molto giustamente afferma che la vendita di queste merci si trova in una “zona grigia”. A metà novembre il ministro delle finanze, Anton Siluanov, durante un intervento alla Duma di Stato sul bilancio statale russo, ha dichiarato che il governo ha raggiunto un accordo sull’interazione dei sistemi di informazione del Servizio Doganale e del Servizio Fiscale della Federazione. Nella sua lettera il deputato chiede di introdurre nel nuovo sistema il monitoraggio dei “piccoli” pacchi provenienti dall’estero e diretti nelle case delle persone fisiche. “Secondo i calcoli degli esperti, il controllo di questi pacchi è molto debole sia dal punto di vista dei costi, sia per quanto riguarda il calcolo totale di pacchi ricevuti da un singolo individuo in un certo lasso di tempo, non permettendo così di monitorare il superamento della soglia esente da tassazione pari a 1000 euro”, fa notare Kostunov. Secondo i dati dell’Associazione delle società di ecommerce, nel 2014 il mercato del commercio
elettronico in Russia ha raggiunto 713 miliardi di rubli. La quota di commercio transfrontaliero ha eguagliato il 29% (nel 2013 era pari al 25% e nel 2012 al 20%). Sempre secondo l’Associazione, lo scorso anno i russi hanno acquistato in negozi stranieri online merci per un valore di 208,6 miliardi di rubli. Il volume degli scambi transfrontalieri è in aumento grazie alla Cina, e allo stesso tempo, si è notevolmente ridotto il volume degli ordini provenienti dagli Stati Uniti. Di questi 208,6 miliardi di rubli, la quota della Cina rappresenta il 47 per cento. Secondo i dati di ComScore, a giugno 2015 i negozi online più popolari in Russia erano i siti cinesi appartenenti al gruppo Alibaba.com (principalmente Aliexpress.com, aggregatore di merci cinese) con 17,3 milioni di clienti; i siti russi "Yandex.Market" (8,84 milioni) e Ozon.ru (7,4 milioni); il negozio e portale per aste americano eBay.com (5,1 milioni); e il russo "M.Video" con 4,2 milioni di utenti.
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Sempre più capillare la presenza economica italiana nelle regioni russe
Nell’ambito dello sviluppo del settore di Private banking, Banca Intesa Russia ha lanciato un nuovo pacchetto di servizi “Intesa Private”, che permette, ai clienti VIP della sussidiaria russa del gruppo Intesa Sanpaolo, di usufruire di tutta una serie di servizi esclusivi. In particolare l’accesso al pacchetto “Intesa Private” permette ai clienti privati della banca di ottenere fino a tre carte bancarie della serie “Visa Infinite” (sulla foto) con dei limiti creditizi “su misura”, di richiedere dei corsi di cambio “più favorevoli”, di affittare delle cassette di sicurezza in base alle tariffe speciali e infine di ottenere dei tassi d’interesse più alti rispetto a quelli “standard”. L’autore del designa della Visa Infinite di Banca Intesa è stato il celebre bureau “Giugiaro Design”.
L’imprenditore immobiliarista Ernesto Preatoni sposta sempre più a Est il baricentro del proprio business in Russia dove, nonostante l’impatto delle sanzioni economiche sulla vicenda geopolitica dell’Ucraina, valuta un clima stabile e interessante per investimenti ad alto ritorno finanziario. E lo fa muovendosi su otto progetti che vanno da San Pietroburgo fino al cuore della Siberia, per un totale di circa 250 milioni . Primo motore delle iniziative di Preatoni, conosciuto come il fondatore trent’anni fa della realtà turistica del Mar Rosso di Sharm el Sheik (Egitto) , è la crescita economica e turistica che sta caratterizzando le regioni della Russia. Una crescita tutta interna, quasi autarchica da quando sono scattate le sanzioni, che tuttavia comporta una forte domanda di i n s ed i a m e nt i a b it at i v i e alberghieri. A titolo di esempio, nella sola città di Novosibirsk spiega il governatore Vladimir Gorodetsky - nel corso del 2014 sono stati edificati 2,4 milioni di metri quadrati, pari a circa 24mila unità abitative per oltre 100mila persone. La città della Siberia (1,5 milioni di abitanti, la terza in Russi a per popolazione) assieme a Eketerimburg ha tassi di crescita del prodotto lordo locale interessanti, ha poli industriali e turistici in aumento e quindi è entrata nel mirino dell’imprenditore italiano, già
presente da alcuni anni anche nei Paesi Baltici. A Novosibirsk Preatoni ha inaugurato un hotel cinque stelle con 218 camere, un investimento da 45 milioni nel cuore del capoluogo del distretto siberiano: la costruzione è realizzata su undici piani per un totale di 17mila metri quadrati ed è opera dello studio di architettura italiano R+S dell’ingegnere Giuseppe Rustignoli e dell’architetto Emiliano Sciacca. La struttura alberghiera è prevalentemente dedicata alla clientela business, ma non è esclusa la risposta a una domanda crescente di turismo interno. «Costruire un albergo nel pieno centro del capoluogo della Siberia - spiega Preatoni - una delle regioni russe che in questo momento sta vivendo forse il più forte sviluppo del Paese, rappresenta una grande opportunità, che ho visto anni fa e che ho voluto cogliere». La prima pietra di quello che può essere definito come il progetto Russia di Preatoni era stata posta nel 2013 con l’apertura a San Pietroburgo del Domina Prestige, un hotel di elevata categoria con 108 camere realizzato per rispondere alla crescente domanda turistica. Da lì sono poi partiti gli altri progetti che, oltre a Novosibirsk, vedono la realizzazione a Ekaterinburg di un grattacielo di 29 piani, consegna al 2019, con appartamenti di prestigio a due passi dalla principale strada commerciale. A Kaliningrad invece è in corso di costruzione un hotel da 168
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camere, consegna entro il 2017, in c onc om it anz a co n i campionati mondiali di calcio assegnati alla Federazione russa. Un altro hotel, 200 camere, è in progetto a Lipetsk, cittadina nella regione omonima. Questa struttura sarà affiancata dall’hotel da 160 camere a Tjumen, altro centro siberiano dove saranno costruiti anche 80 appartamenti in posizione centrale, a 300 metri dalla piazza principale. Progetto analogo nel centro di Tomsk dove sarà realizzato un hotel da 110 camere più un complesso con 60 appartamenti. «È il momento di cogliere le grandi opportunità che il mercato russo sta proponendo e soprattutto offrirà in prospettiva», aggiunge Preatoni che spiega di avere scelto il mix tra residenziale e alberghiero per rispondere alla realtà del mercato che cambia. Nella realizzazione dell’hotel di Novosibirsk sono stati creati direttamente 250 posti di lavoro, altrettanti ne ha generati l’indotto. Anche per questo l’accoglienza delle autorità locali ha permesso la costruzione della struttura nel tempo record - stando ai parametri italiani - di due anni.
è stato insieme a Francia e Germania di mettere il veto sull’entrata dell’Ucraina e della Georgia nella Nato perché era un’ inutile provocazione che Bush voleva ma che non aveva senso - ha aggiunto -. Noi abbiamo delle integrazioni forti con la Russia, l’America non le ha”. A proposito dell’atteggiamento ambiguo della Turchia che attacca i Curdi che combattono l’Isis, la Nato non dovrebbe sanzionarla?”No, perché la Turchia è paese della Nato”, la Nato potrebbe sanzionarla ma “per fare ciò ci vuole una situazione internazionale completamente chiara e completamente controllata che i dissidi attuali impediscono”.
“In una fase storica e politica drammatica per l’Europa e l’Occidente, il favore più grande che possiamo fare ai nemici della nostra civiltà è quello di essere divisi. Tra l’Unione Europea e la Russia ci sono contrasti enormi, che non vanno affatto accantonati: noi continuiamo a rivendicare l’integrità del territorio ucraino e a condannare la violenza
nell’est del paese, così come da democrazie mature pretendiamo quotidianamente da Vladimir Putin un’espansione dei diritti e delle libertà individuali in Russia. Ma queste differenze non possono essere un ostacolo al dialogo e ad una concreta collaborazione nel contrasto del Grande Male del nostro tempo, il terrorismo islamista”. Lo afferma Gianfranco Librandi di Scelta Civica. “Presenterò dunque una interpellanza al governo per chiedere quale sia la linea di condotta del nostro Paese rispetto al rapporto presente e futuro con la Russia e se non sia opportuno, proprio in virtù delle esigenze di sicurezza interna ed esterna all’Europa, che il governo italiano promuova un tavolo di dialogo, di confronto e di collaborazione UE-Russia. E’ il momento che sia l’Unione Europea che la Russia facciano un passo indietro nelle loro reciproche differenze: l’Europa rinunci alle sanzioni economiche e politiche, la Russia rinunci alle controsanzioni e s’impegni concretamente nella pacificazione dell’Ucraina. Ognuno faccia un passo indietro, affinché tutti possiamo fare insieme dieci passi avanti:
“Dobbiamo essere fedeli alla Nato, ma la politica della Nato che noi dobbiamo spingere è quella di non provocare ulteriori tensioni con Mosca perché non è nostro interesse e perché nel lungo periodo ci sono delle possibilità di integrazioni anzi delle necessità di integrazioni con la Russia. L’idea di portare la Nato ai confini della Russia non è un’idea politicamente intelligente”. Lo ha detto l’ex premier Romano Prodi intervistato a Mix24 su Radio 24 de Il Sole 24 Ore. “L’ultimo atto del mio governo
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l’unità dell’Europa contro il terrorismo”, conclude Librandi.
Apre a Roma l’ufficio del turismo russo Rostov, Sochi, Astrakhan, Tatarstan, Cheboksary, Vladivostok. Queste e tante altre le mete che l’Ufficio del turismo russo in Italia, Visit Russia - con sede di fresca apertura a Roma, in Corso Vittorio Emanuele II 261-263 vuole far scoprire agli italiani. Perché la Russia non è solo Mosca e San Pietroburgo, e neanche solo gas, petrolio e neve, ma un patrimonio d’umanità e cultura diffuso nel suo immenso territorio. Non solo Mosca e San Pietroburgo La task force Visit Russia in Italia, guidata da Katerina Sankina, ha lo scopo di promuovere un nuovo volto dello Stato più esteso del mondo, con località, itinerari, paesaggi, parchi e tradizioni, specie del Caucaso del nord e del Mar Nero, a noi ancora sconosciuti, affinché quel timido dato, 200 mila visitatori italiani in Russia nel 2014 (che tra l’altro, a detta degli operatori, non sono solo turisti, ma anche persone in viaggio per lavoro), riesca a superare almeno l’asticella dei 500 mila, comunque ancora ben lontana dai due milioni di turisti coreani che visitano da un po’ di tempo a questa parte il mega Paese, e dal milione dei tedeschi i quali, anche per ragioni storiche e di vicinanza geografica, ogni anno affollano le più gettonate città russe. Seguono i cinesi, ma con loro non vale perché ormai sono ovunque nel mondo, mentre aumenta il numero dei visitatori turchi, iraniani e indiani. Semplificare i visti
Semplificare la procedura dei visti – che già è stata sveltita negli ultimi anni (con la richiesta di foto, passaporto valido e compilazione anche online di un questionario articolato in 21 domande) - ma la missione del Consolato russo è abolire del tutto le limitazioni che gravano su questo documento - e far passare l’immagine di uno Stato sicuro, ospitale e ricco di meravigliose località. Su questi e altri punti, si lavorerà a Visit Russia, per riuscire ad attrarre anche investitori e capitali da assorbire nel settore, che l’anno scorso ha registrato nella globalità dei visitatori, un 16 per cento in più rispetto al 2013. Il legame tra Russia e Italia “Amiamo gli italiani – sostiene il ministro della cultura russa Vladimir Rostilavovic Medinskij – per il buon gusto, il carattere, lo stile, l’amore per la musica, da secoli il nostro popolo è unito al vostro per ragioni principalmente culturali e artistiche – ricordo che il Cremlino è stato innalzato dai migliori architetti e artigiani made in Italy – il nostro Paese è un museo a cielo aperto, come il vostro, che non è solo Roma, Firenze, Venezia, ma tanto, tanto altro ancora”.
anche l’ex Ministro degli Esteri e Presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) Franco Frattini, si è recata a Mosca per fare il punto con la controparte russa sullo stato dell’arte delle rispettive attività di analisi e per scambiare informazioni al fine di avviare l’elaborazione di un rapporto congiunto.
L’Ambasciatore d’Italia Ragaglini ha partecipato all’apertura della dodicesima edizione di “Vinitaly International”, dedicata alla Russia. Alla rassegna sono presenti circa 140 esportatori e i principali importatori e distributori del vino nel mercato russo. “Siamo lieti che l’Italia abbia confermato la sua posizione di primo esportatore di vino nella Federazione Russa. Il vino è un’eccellenza della cultura italiana ed è quindi molto importante che il pubblico russo lo conosca e lo apprezzi sempre
L’Ambasciatore d’Italia a Mosca, Cesare Maria Ragaglini, ha incontrato i partecipanti italiani al gruppo di lavoro italorusso sul contrasto al narcotraffico. La delegazione italiana, di cui è parte
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di più. Restare in vetta non e’ facile: dobbiamo fare ogni sforzo non solo per mantenere la posizione, ma anche per es p and er l a, a d e se m pio portando i nostri prodotti nelle Regioni russe”, ha dichiarato l’Ambasciatore Ragaglini.
A margine dell’evento culturale che ha visto come ospite il regista russo Michalkov, l’Ambasciatore Ragaglini ha risposto alle domande dell’agenzia russa “Interfax” sui profili di sicurezza in Italia dopo gli attentati di Parigi. Interfax: Dopo i recenti attentati di Parigi sono state attivate misure di sicurezza in vista del Summit sui cambiamenti climatici. A dicembre si dovrebbe tenere una Conferenza sul Mediterraneo: l’Italia sta prendendo in considerazione misure di sicurezza a questo riguardo, inclusa la possibilità di chiusura delle frontiere? Ambasciatore Ragaglini: L’Italia ha monitorato la situazione in Medio Oriente e anche quella che può essere la sicurezza nel nostro Paese - e questo ovviamente lo fa da anni e nei mesi più recenti. Dopo i fatti di Parigi il livello di sicurezza è stato aumentato. Il territorio nazionale è quindi sorvegliato nei limiti in cui una grande società aperta come l’Italia può esserlo. Al momento non abbiamo nessuna previsione di chiusura delle frontiere – e in ogni caso non si tratterebbe di chiusura delle frontiere, ma bensìdi controlli alle frontiere. Interfax: Cosa ne pensa della tesi secondo cui l’ultimo flusso di rifugiati siriani e’ stato la causa dei tragici eventi di Parigi? Ambasciatore Ragaglini: Io
credo sia molto strumentale voler mettere in relazione il fenomeno della migrazione con il terrorismo. L’Europa è una società aperta, una società che ha sempre accolto i profughi. Al di là di quelle che sono state le discussioni negli ultimi mesi all’interno dell’Unione Europea di fronte a un flusso davvero imponente di migranti, la maggior parte dei Paesi europei ha sempre accolto i profughi a braccia aperte. Il terrorismo è un’altra cosa: nasce da altri fattori, persegue altri obiettivi e va combattuto con tutte le nostre forze. E sono certo che, insieme, con i Paesi europei, la Russia e gli Stati Uniti, e con i Paesi arabi moderati, riusciremo a vincerlo.
influenza del grande Maestro italiano sull’intero sviluppo della pittura europea. Un’esposizione di oltre cinquanta dipinti, che, con la sua ampia panoramica sui maestri caravaggeschi non solo italiani ma anche spagnoli, francesi e olandesi, testimonia anche il benefico ruolo dell’arte e della cultura per la costruzione di un’Europa spiritualmente unita. Lo scorso 11 settembre si è svolta presso l’Ambasciata d’Italia una presentazione del quadro “Fanciullo morso da un ramarro” (1594), capolavoro di Michelangelo Merisi da Caravaggio e dipinto centrale nell’esposizione in corso al Museo Pushkin.
L’Ambasciatore d’Italia Ragaglini ha visitato la mostra “Caravaggio e i suoi successori. Dalle collezioni della Fondazione Longhi di Firenze e dal Museo Pushkin”, che sarà aperta a Mosca fino al 10 gennaio 2016 presso il Museo statale delle belle arti Pushkin. La mostra, che sta registrando u n o straordinario successo di pubblico, riunisce opere provenienti d a l l a Fondazione di studi di storia d e l l ’ a r t e Roberto Longhi di Firenze e dalla collezione permanente del Museo Pushkin e illustra la profondissima
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La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia Tra gennaio e ottobre la produzione di carne, inclusi i sottoprodotti, è cresciuta del 13,9% rispetto a gennaioottobre 2014 raggiungendo 1,8 milioni di tonnellate. La produzione di carne di pollame è aumentata del 10,2% e ha raggiunto 3,6 milioni di tonnellate. Nel periodo gennaio-ottobre sono stati prodotti 1.283 milioni di tonnellate di insaccati, ossia l’1% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La produzione di olio di girasole non raffinato è calata del 10,8% fino a 2,8 milioni di tonnellate. La produzione di pesce e di prodotti a base di pesce è aumentata del 5,6% fino a 3,2 milioni di tonnellate. Nei primi 10 mesi dell’anno sono state prodotte 4,5 milioni di tonnellate di latte, vale a dire lo 0,2% in meno rispetto a gennaio-ottobre dello scorso anno. La produzione di formaggio è cresciuta del 21,6%, fino a 490 mila tonnellate (inclusi tutti i prodotti caseari). La produzione di spumanti e di vini frizzanti è calata dello 0,1% fino a 11,6 milioni di decalitri.
Nel periodo 2015, il produzione diminuito del
gennaio-ottobre volume della industriale è 3,3% rispetto a
gennaio-ottobre 2014. Lo ha riferito il Servizio federale di statistica nazionale (Rosstat). Nel mese di ottobre 2015, rispetto a ottobre 2014, la produzione industriale si è contratta del 3,6% dopo un calo del 3,7% nel mese di settembre, del 4,3% nel mese di agosto, del 4,7% nel mese di luglio, del 4,8% nel mese di giugno, del 5,5% a maggio (calo massimo da ottobre 2009), del 4,5% nel mese di aprile, dello 0,6% nel mese di marzo, dell’1,6% nel mese di febbraio e dopo una crescita dello 0,9% registrata a gennaio. Rispetto a settembre di quest’anno, la produzione industriale dello scorso mese è cresciuta del 5,2 per cento. Alla fine del mese il calo della produzione industriale ha subito un ulteriore freno. Inoltre il calo dell’indicatore, così come il mese precedente, è risultato inferiore alle previsioni degli esperti. Per il mese di ottobre gli analisti avevano previsto un calo della produzione industriale russa pari al 4,1% su base annua (il consensus forecast era stato realizzato dall’agenzia Interfax sulla base di un sondaggio tra gli analisti delle maggiori società di investimento, nonché delle maggiori banche e centri di analisi). Nel periodo gennaio-settembre 2014, la produzione industriale era cresciuta dell’1,7%, mentre l’indice di ottobre su base annua era aumentato del 2,9 per cento. Escludendo fattori stagionali e di calendario, la produzione industriale nel mese di ottobre 2015, rispetto al mese
precedente, è diminuita dello 0,1% dopo un aumento dello 0,6% nel mese di settembre. Nella sfera dell’estrazione di materie prime, nel periodo gennaio-ottobre il volume della produzione è cresciuto dello 0,4%, nel settore manifatturiero la produzione industriale è scesa del 5,3%, mentre la produzione e la distribuzione di en e rgia elettrica, gas e acqua sono calate dell'1 per cento. Per la fine del 2015, gli analisti prevedono un calo della produzione industriale pari al 3,3% L'ultima variante della previsione del Ministero dello Sviluppo Economico per il 2015 prevede una riduzione della produzione industriale del 3,3 per cento. La produzione di autovetture in Russia nel periodo gennaioottobre 2015 è calata del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, fino a 1,1 milioni di veicoli. La produzione di autovetture nel mese di ottobre è calata dell’11,4% su base annua. Rispetto al mese precedente, la produzione di auto è aumentata dello 0,7 per cento. La produzione di autocarri per i primi 10 mesi ha subito un calo del 18,3%, fino a 103 mila vetture. La produzione di autobus nel periodo gennaio-ottobre è diminuita del 16,6% rispetto allo stesso periodo nel 2014, fino a 29 mila vetture.
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Investimenti e collaborazioni industriali La società “SGMC Invest” cerca dei partner in Italia che siano interessati ad avviare delle produzioni proprie in Russia. La società “SGMC Invest” del gruppo industriale e finanziario “SGMC” dispone dei terreni con tutte le infrastrutture necessarie, può garantire un sostegno legale e la tutela degli interessi dei potenziali partner italiani presso le autorità russe centrali e regionali. La società “SGMC Invest” è disposta a c o m p a r t e c i p a r e finanziariamente alla realizzazione dei progetti di vario tipo in Russia. Contatti: Tel: +7 (3452) 54-50-83 E-mail:
[email protected] internet: www.sgmc.pro
L’Associazione dell’Uzbekistan “Uzbekcharmpoyabzal” cerca in Italia dei partner industrialifinanziari per avviare a Tashkent una produzione dei prodotti di pelle. Le società straniere in Uzbekistan godono di molte agevolazioni ed esenzioni fiscali, tra cui l’esenzione per 5 anni da tutte le tasse, i terreno vengono assegnati alle nuove imprese straniere gratis, i costi della mano d’opera, dell’elettricità sono molto bassi. Contatti: Tel: +99 (871) 230-52-80 E-mail:
[email protected]
La società agroindustriale “G12” della regione russa di Stavropol cerca un investitore strategica o un compratore interessato in Italia. Il complesso agroindustriale si trova nella parte sud della Russia e consiste di un terreno di 9mila ettari,
Coltivazione dei cereali, di patate, allevamenti di bestiame, cinque silos per frumento, un mulino, un frantoio, ecc. Il prezzo della vendita è pari a 360 milioni di rubli (5 milioni di Euro circa). Contatti: Tel: +7 (903) 415-07-77 E-mail:
[email protected]
La società “Interkross” della città russa di Tula cerca un coinvestitore per avviare la produzione di una nuova bibita energetica. Il finanziamento del progetto avverrà su base paritetica (50/50) ed è stimato a 5,5 milioni di rubli. Il termine di recupero del capitale è previsto in 3 anni. I dati chiave sono: ROI=50% l’anno, NPV=8 milioni di rubli, IRR=50% l’anno. Contatti: Tel: +7 (910) 150-66-86 E-mail:
[email protected]
L’inventore Alexandr Bobrovskikh cerca in Italia un partner par avviare la produzione di un sistema brevettato compatto e molto semplice da usare “salvagente” dagli edifici e da altre costruzioni di notevole altezza sulla terra. Per avviare la produzione industriale di “salvagente Bobrovskikh” ci vuole un investimento di 100.000 dollari. La produzione può essere avviata in qualsiasi Paese del mondo. Il termine di recupero dell’investimento è pari a un anno. Contatti: Tel: +7 (916) 334-36-38 Fax: +7 (495) 373-02-57 E-mail:
[email protected] Internet: www.samospas.narod.ru
La società “Rusenergo” della regione di Novosibirsk (Russia, Siberia) cerca un investitore strategico che sia interessato a partecipare alla produzione dei generatori autonomi di energia elettrica e propulsione diesel. I generatori elettrici godono di molta domanda in Russia. Per la produzione saranno usati dei componenti prodotti in Russia e all’estero. I generatori elettrici saranno commercializzati sotto un marchio proprio. L’investimento indispensabile è stimato a 5 milioni di rubli. Il termine di recupero del capitale è previsto in soli 6 mesi. L’utile netto garantito è stimato a 1820 milioni di rubli. Contatti: Tel: +7 (903) 931-56-53 E-mail:
[email protected]
La società russa “Damir” della città di Tver cerca un partner finanziario che sia interessato a partecipare alla realizzazione di un progetto legato alla protezione dell’ambiente. Si tratta della produzione di matite non di legno, bensì di carta riciclata. L’avvio della produzione di queste matite “ecologiche permetterà” di risparmiare del legname prezioso, di utilizzare delle notevoli quantità di carta riciclata. I campioni pronti per la produzione industriale sono disponibili. L’investimento necessario per avviare la produzione di matite “ecologiche” è stimato a un milione di rubli. Contatti: Tel: +7 (985) 924-65-08 E-mail:
[email protected]
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Proposte commerciali La società “PIK Energosystem” della regione russa di Nizhnij Novgorod cerca delle presse meccaniche usate, capaci di sviluppare le pressioni di 63, 100, 160 tonnellate. La consegna dev’essere in Russia, preferibilmente nella regione di Nizhnij Novgorod. Contatti: Tel: +7 (908) 154-11-03 E-mail:
[email protected]
e vende dei sistemi elettrici di riscaldamento innovativi a induzione con l’effetto utile del 98 per cento. I sistemi risparmiano fino al 38% di elettricità rispetto ai sistemi convenzionali. Il termine di funzionamento garantito dei sistemi raggiunge 30 anni. Contatti: Tel: +7 (812) 900-96-79 E-mail:
[email protected]
La società “Vip Snab” della città di Krasnojarsk cerca fornitori di frantoio a cono KSD-1750 per minerali (minerale di ferro o simile) con la resistenza massima alla pressione fino a 300 mPa. Contatti: Tel: +7 (391) 241-11-71 Fax: +7 (391) 205-80-01 E-mail:
[email protected]
La società russa “Z Style” produce delle scale di vario tipo di un design unico ed esclusivo. Le scale sono omologate e corrispondono alle norme più rigide di sicurezza ed ergonomica. Per la produzione delle scale vengono usati materiali naturali di alta qualità (metalli, legno massello, pietra). Contatti: Tel: +7 (495) 762-5262 E-mail:
[email protected] Internet: www.zstyle.ru
La società “Balt Trade” produce
La società-produttrice “Stmetiz” della regione russa di Orel produce e vende dei chiodi da ribattere )acciaio, alluminio) di vario tipo, a testa piatta invisibile e tonda esterna. Lunghezza massino dei chiodi da ribattere è fino a 180 mm. Inoltra la società russa vende dei fili di metallo di vario tipo (ferro, acciaio, ottone, di diametri da 0,3 mm e fino a 4,0 mm). Contatti: Tel: +7 (4862) 48-30-29 E-mail:
[email protected] Internet: www.provolokasetka.ru
Internet: www.kotelteplospb.ru
La società “Legchin” della regione russa di Nizhnij Novgorod cerca clienti che siano interessati ad acquistare delle emulsioni di cera (cera liquida naturale) che vengono ampiamente usate per la produzioni di pellame, di prodotti di gomma. La cera liquida di produzione russa è confezionata in taniche di 50 litri. Contatti: Tel: +7 (831) 432-75-10 E-mail:
[email protected] Internet: www.leghim.r52.ru
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Fiere internazionali a Mosca nel 2016 Fiera di macchine e di tecnologie per l’agricoltura del 21° secolo. 04-07.10.2016 Fiera dell’industria costruzioni autostradali. 10-13.10.2016
delle
Fiera dei prodotti per decorazione degli interni. 12-15.10.2016
la
Fiera dell’industria dell’ospitalità. 17-20.10.2016 Fiera dell’industri di pulizia e di lavanderia. 25-27.10.2016
Fiera di prodotti elettronici ad alta potenza. 25-27.10.2016
Fiera di prodotti cosmetici e di profumeria. 26-29.10.2016
Fiera di macchinari e di tecnologie per il rivestimento delle superfici. 25-27.10.2016
Fiera di tecnologie e di macchinari per lavanderie, per pulizia a secco, ecc. 09-11.11.2016
Fiera di macchinari controlli non distruttivi. 25-27.10.2016
Fiera dell’industria farmaceutica. 22-25.11.2016
per
i
Fiera di macchinari per la lavorazione di tupi e di profili di metalli. 25-27.10.2016 Fiera di compressori, di tubi e di componenti per alta pressione. 25-27.10.2016
Fiera internazionale di gatti. 03-04.12.2016
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