Repubblica Italiana
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011
Data 9/06/2016 Numero 46
Periodicità bisettimanale
Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 – 00147 ROMA Direttore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci
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SOMMARIO Stato Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidente del Consiglio dei Ministri Decreti e Ordinanze Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2016 Misure per la realizzazione di un sistema adeguato e integrato di gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, ricognizione dell'offerta esistente ed individuazione del fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica di rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni. Pag. 7
Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 giugno 2016, n. 7 "Istituzione del Comitato per il monitoraggio dell'attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali" Pag. 14 Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Presidente della Regione Lazio 7 giugno 2016, n. T00125 Nomina del Commissario Straordinario regionale dell'Ente Pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio – Laziodisu. Pag. 19 Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 282 Elenco degli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche - Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016. Applicazione del regime di condizionalità. Pag. 23 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 283 Autorizzazione all'attivazione della procedura per la contrazione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per l'acquisizione di risorse finanziarie finalizzate al finanziamento del programma di investimenti per l'anno 2016. Pag. 76 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 285 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa A38178 e A38123, appartenenti al programma 02 della missione 17. Pag. 80 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 289 Commissariamento Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano
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Deliberazione 31 maggio 2016, n. 290 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa E21900 ed E21906, iscritti nel programma 05 della missione 09. Pag. 88 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 291 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l'annualità 2016 e, in termini di competenza, per l'annualità 2017, tra i capitoli di spesa E47913, E47914, E47916, E47917, E47919 ed E47923, iscritti nel programma 01 della missione 11 Pag. 92 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 292 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa G11114, G11115, G11913 e G11920, iscritti nel programma 02 della missione 05. Pag. 98
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Deliberazione 31 maggio 2016, n. 293 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio in attuazione della legge regionale 25 maggio 2016, n. 4 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)). Pag. 103 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 294 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H41906 e H41950, iscritti nel programma 03 della missione 12. Pag. 108 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 295 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza, tra i capitoli di spesa A41107, A41108, A41109, A41167, A41168 e A41169, appartenenti al programma 04 della missione 15. Pag. 112 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 296 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H11715 e H11726, iscritti nel programma 01 della missione 13. Pag. 118 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 297 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza, riguardante i capitoli di spesa R31919 e R31920, iscritti nel programma 11 della missione 01. Integrazione, in termini di cassa, del capitolo R31919, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le integrazioni di cassa, capitolo T25502. Pag. 122 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 298 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa T19504 e T19538, iscritti nel programma 04 della missione 01. Integrazione, in termini di competenza e cassa, del capitolo T19413, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitolo T21503. Pag. 127 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 299 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H11101, H11735 e H11742, iscritti nel programma 01 della missione 13. Pag. 133 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 300 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa G11902, G11912, G21908 e R43509 e, in termini di competenza, tra i capitoli di spesa G11900, G11901 e G13517, tutti iscritti nel programma 02 della missione 05. Pag. 138 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 301 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa B43900 e B43909, iscritti nel programma 01 della missione 07. Pag. 145 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 302 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: 229107/E e T19530/U. Pag. 149 Deliberazione 31 maggio 2016, n. 303 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa E42501 e E42526, appartenenti al programma 01 della missione 09. Pag. 154
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DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 maggio 2016, n. G06105 Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice. Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. LT/12/0108. Pag. 158 Determinazione 30 maggio 2016, n. G06106 Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni ditta Cassia Hobby Garden S.R.L. Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. 0928 Pag. 163 Determinazione 30 maggio 2016, n. G06143 OCM vino, misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi". Adozione del bando nazionale ed apertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo annualità 2016/2017 per i progetti multiregionali e regionali. Pag. 166 Determinazione 31 maggio 2016, n. G06149 REG (UE) N. 1308/2013 E REG. DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA APPROVAZIONE DELLA MODIFICA IN CORSO D'ANNO, DELL'ANNUALITA' 2016 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP "CENTRO LAZIO" DI ANZIO (RM) COD IT 244 EFFETTUATA PER INSERIRE SPESE PER RITIRI DAL MERCATO CON DESTINAZIONE BENEFICIENZA NELL'OBIETTIVO "GESTIONE E PREVENZIONE DELLE CRISI" Pag. 169 Determinazione 31 maggio 2016, n. G06150 Reg. (UE) N. 1308/2013 e Reg. di esecuzione (UE) N. 543/2011. OCM unica - Settore Ortofrutta - Modifica della Determinazione n. G 03911 del 19 aprile 2016 di modifica della Determinazione n. G 00833 del 08 febbraio 2016 "Costituzione gruppo di lavoro" Pag. 181 Determinazione 31 maggio 2016, n. G06185 Determinazione G03994 del 20 aprile 2016 - Assistenza tecnica alla Cabina di Regia regionale per la programmazione e l'attuazione unitaria delle politiche regionali per lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale finanziate dai Fondi SIE e dalle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive. Impegni giuridicamente vincolanti di parte FEASR. Spesa euro 193.985,00 per l'annualità 2016 ed € 919.649,00 complessivi per il periodo 2016-2023. Pag. 184 Determinazione 31 maggio 2016, n. G06190 Reg (UE) n. 1308/2013 - O.C.M. vino - Modifica della Determinazione n. G 04221 del 27 aprile 2016. Approvazione di ulteriore modulistica da utilizzare per le autorizzazioni al reimpianto e per le conversione di diritti di reimpianto in autorizzazioni, in attesa della entrata in funzione del portale SIAN. Pag. 187 Determinazione 31 maggio 2016, n. G06191 USI CIVICI - Comune di Mazzano Romano (RM) - Rettifica determinazione del Dipartimento Economico e Occupazionale n. 61 del 13.01.2003 - Ditta Rocchi Elisa e Rocchi Corrado. Pag. 209 Determinazione 7 giugno 2016, n. G06430 Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e s.m.i. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n. 15938 del 15 dicembre 2013. DGR n. 64 del 18 febbraio 2014. Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV) campagna 2015/2016. Integrazione su Determinazione Dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016 di approvazione elenchi regionali delle domande ammissibili su cauzione e a collaudo al 30/06/2016. Autorizzazione al finanziamento Pag. 213 DIREZIONE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORD. FUNZ. DI VIGILANZA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 1 giugno 2016, n. G06259 Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361 e legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73. diniego del riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato al "Consorzio Olgiata" con sede in Roma. Pag. 220
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Determinazione 3 giugno 2016, n. G06291 Registro regionale persone giuridiche private. Cancellazione dell'associazione "Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino", con sede in Mandela (RM). Pag. 230 DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 1 giugno 2016, n. G06235 Revoca e nomina del Consegnatario dei beni mobili per la gestione del patrimonio mobiliare del Genio Civile di Rieti. art. 545, comma 2, del Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni Pag. 234 DIREZIONE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 6 giugno 2016, n. G06394 Comune di Bagnoregio (VT). Lavori di consolidamento della rupe in località Mercatello, a completamento dell'intervento di somma urgenza per movimento franoso. Nomina della Commissione giudicatrice della gara per l'affidamento del servizio di progettazione, definitiva ed esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di progettazione. CUP: F69D15001850002 CIG:6434541F32 Pag. 237 DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 maggio 2016, n. G05366 OGGETTO: D.G.R. n. 102 del 15 marzo 2016. Case Famiglia per soggetti con handicap grave avviate ai sensi del D.M. 470/2001. Assegnazione acconto risorse per la continuità di gestione anno 2016. Impegno di euro 2.400.000,00 sul Capitolo H41903. Es. Fin. 2016. Missione 12, programma 02, macroaggregato 1.04.01.02.000. Pag. 242 Determinazione 30 maggio 2016, n. G06137 REG.853/2004/CE Revoca parziale riconoscimento di idoneità CE IT 150 L Ditta C.S.I. - COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA SPA Via Appia km. 55,300 - Cisterna di Latina (LT) Pag. 251 Determinazione 30 maggio 2016, n. G06138 REG.853/2004/CE Riconoscimento definitivo CDM/CSM Ditta GIUMA S.R.L. Via Lungomare Caboto, 75 - Gaeta (LT) Pag. 254 Determinazione 1 giugno 2016, n. G06206 REG.882/2004/CE Riconoscimento condizionato stabilimento prodotti a base di carne Ditta COCCODE' SRL UNIPERSONALE Via della Fonderia, 7/9 - Oriolo Romano (VT) Pag. 257 Determinazione 6 giugno 2016, n. G06374 Pubblicazione incarichi vacanti nelle attività di continuità assistenziale ai sensi dell'articolo 63 dell'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. del 29 luglio 2009 e dell'8 luglio 2010, rilevazione al 1 marzo 2016. Pag. 260 Atto di Organizzazione 31 maggio 2016, n. G06186 Affidamento ad interim della responsabilità dell'Area "Autorizzazione e accreditamento - Completamento adempimenti L.R. 12/11" della Direzione Salute e Politiche sociali, ai sensi dell'art. 164, comma 5, del regolamento regionale n. 1/2002. Pag. 272 Atto di Organizzazione 31 maggio 2016, n. G06187 Proroga delega ai sensi dell'art. 164 e 166 del R.R. n. 1/2002 al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell'Area "Programmazione servizi territoriali e delle attività distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione" ad adottare gli atti indifferibili ed urgenti del Direttore della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali. Pag. 275
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DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Atti dirigenziali di Gestione Decreto 31 maggio 2016, n. G06183 ATAC S.p.A. – Ferrovia Roma–Civita Castellana-Viterbo. Chiusura all'esercizio del passaggio a livello carrabile pubblico, protetto lato strada con Croce di Sant'Andrea, posto alla progressiva chilometrica 097+668 in località Bagnaia nel Comune di Viterbo. Pag. 278 Determinazione 1 giugno 2016, n. G06220 Costituzione dell'Albo dei Commissari ad acta e approvazione della graduatoria dei tecnici esterni all'amministrazione regionale in possesso dei requisiti per l'iscrizione all'Albo ai fini dell'esercizio del potere sostitutivo per la repressione degli abusi in materia urbanistica-edilizia, ai sensi degli articoli 31 e 32 della Legge regionale 11 agosto 2008, n.15. Pag. 283
Enti Pubblici ASL ASL LATINA Avviso Avviso pubblico per titoli e colloquio per il conferimento incarico a tempo determinato di Dirigente Medico disciplina igiene epidemiologia e sanità pubblica in esecuzione della'autorizzazione regionale di cui alla nota n.46703/GR/11/23 del 29.01.2016 e della Deliberazione del Direttore Generale n. 101 dell'11.03.2016. Pag. 291 ASL ROMA 1 (EX ASL ROMA E) Avviso Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato di n. 1 Dirigente Fisico di Fisica Sanitaria, per le esigenze connesse all'evento del Giubileo Straordinario della Misericordia 2015/2016. Pag. 300 AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI Avviso Pubblica selezione, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato di un Dirigente Ingegnere Edile. Pag. 302
Privati Acqualatina S.p.A. Avviso 19 maggio 2016 Avviso pubblico per la procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.
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SNAM RETE GAS S.P.A. Determinazione 14 aprile 2016, n. 27 ESTRATTO DEL PROVVEDIMENTO FINALE DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO CON DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA',APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO,INDIFFERIBILITA' ED URGENZA E AUTORIZZAZIONE UNICA ALLA COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DELLE CABINE DI REGOLAZIONE E MISURA DEL GAS DENOMINATE "CABINA N. 6971 OLYMPIA" - "CABINA N. 6987 FANTASY" - "CABINA N. 6973 SATURNIA" IN COMUNE DI CORCHIANO. Pag. 315
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Stato Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidente del Consiglio dei Ministri Decreti e Ordinanze Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2016 Misure per la realizzazione di un sistema adeguato e integrato di gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, ricognizione dell'offerta esistente ed individuazione del fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica di rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni.
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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 marzo 2016 Misure per la realizzazione di un sistema adeguato e integrato di gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, ricognizione dell'offerta esistente ed individuazione del fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica di rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni. (Pubbl. sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.91 del 19 aprile 2016) IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI sulla proposta DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri; Vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2008/98/CE del 19 novembre 2008, «relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive», recepita con il decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205; Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e in particolare la Parte IV, recante le norme in materia di gestione dei rifiuti; Visto l'art. 35 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, e, in particolare, il comma 2, che prevede che, con decreto adottato dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, venga effettuata la ricognizione dell'offerta esistente e l'individuazione del fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata; Rilevato altresi', che, ai sensi del medesimo art. 35, comma 2, del decreto-legge n. 133 del 2014, l'individuazione del fabbisogno residuo di impianti e' articolato per regioni ed e' determinato con finalita' di progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale, nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio, nonche' tenendo conto della pianificazione regionale; Vista la direttiva del Consiglio dell'Unione europea n. 1999/31/CE del 26 aprile 1999, e, in particolare, l'art. 5, comma 2, relativo alla fissazione di obiettivi di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili; Visto l'art. 11, comma 2, lettera a), della direttiva n. 2008/98/CE, che fissa uno specifico obiettivo, per quanto riguarda la preparazione per il riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici e possibilmente di altra origine, pari ad almeno il 50%, da raggiungere entro il 2020; Considerato che, ai sensi dell'art. 3, paragrafi 1 e 3, della decisione della Commissione n. 2011/753/UE del 18 novembre 2011, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha optato, tra le metodologie indicate nell'allegato I della predetta decisione, per la metodologia n. 2, che consente di conteggiare, ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di riciclaggio, anche la frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata e conferita agli impianti di trattamento;
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Tenuto conto che, ai sensi della predetta decisione n. 2011/753/UE, anche il compostaggio domestico dei rifiuti puo' essere conteggiato ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di riciclaggio del 50%; Visto l'art. 205, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 152 del 2006, che stabilisce il raggiungimento di una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari ad almeno il 65% dei rifiuti prodotti; Rilevato che le regioni possono dotarsi di obiettivi piu' ambiziosi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; Rilevato che la direttiva n. 2008/98/CE individua «la gerarchia nella gestione dei rifiuti quale ordine di priorita' della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti» e stabilisce i principi di autosufficienza e prossimita' nella gestione dei rifiuti; Considerato che, ai fini del raggiungimento dei predetti obiettivi di riduzione del conferimento dei rifiuti biodegradabili in discarica e di riciclaggio dei rifiuti urbani, e in conformita' alla gerarchia nella gestione dei rifiuti e ai principi di autosufficienza e prossimita', e' necessario provvedere in via prioritaria alla riduzione della produzione della frazione organica dei rifiuti urbani e alla gestione della stessa sul luogo di produzione o nelle immediate vicinanze, nonche' a un'adeguata raccolta differenziata e alla corretta gestione di tale frazione raccolta in maniera differenziata; Tenuto conto che la corretta gestione della frazione organica dei rifiuti urbani potenzialmente intercettabile tramite la raccolta differenziata prevede che la stessa sia, conformemente alla gerarchia dei rifiuti, sottoposta al riciclaggio per la produzione di «ammendanti compostati», ai sensi del decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75; Considerato che una gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, cosi' come sopra delineata, concorre alla diminuzione delle emissioni di gas serra, all'incremento della fertilita' dei suoli e al contrasto dell'erosione e della desertificazione oltre che alla tutela dei corpi idrici; Ritenuto necessario, pertanto, che le regioni si dotino delle capacita' impiantistiche necessarie a trattare le quantita' di rifiuto organico prodotto dalle stesse al netto delle quantita' di rifiuto gestite tramite l'autocompostaggio o altre forme di compostaggio sul luogo di produzione; Rilevato che le regioni possono attuare politiche di prevenzione che riducono la produzione di rifiuti organici e quindi il fabbisogno di impianti di trattamento di tale frazione del rifiuto; Tenuto conto che le regioni, in conformita' con il principio di prossimita', possono attuare politiche incentivanti per il compostaggio domestico e altre forme di compostaggio sul luogo di produzione che riducono il fabbisogno di impianti di trattamento della frazione organica; Ritenuto di non dover considerare, ai fini dell'individuazione dell'offerta esistente, la capacita' degli impianti di compostaggio e di «digestione anaerobica» non in esercizio; Ritenuto necessario, ai fini della corretta individuazione dell'offerta esistente, sottrarre alla capacita' autorizzata degli impianti le quantita' di rifiuti trattate dagli stessi di provenienza non urbana (fanghi e «altro»); Vista la richiesta delle regioni, avanzata nella riunione in sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni del 20 marzo 2015, di non considerare, per definire l'offerta esistente, gli impianti che trattano solo la frazione verde, nonche' di sottrarre alla capacita' degli impianti esistenti una quota del 30% destinata al materiale «strutturante», solitamente costituito da rifiuti verdi; Considerato che l'art. 35, comma 2, del decreto-legge n. 133 del 2014 prevede l'individuazione del «fabbisogno residuo di impianti di
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recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata», e che tale frazione organica dei rifiuti urbani comprende, ai sensi dell'art. 183, comma 1, lettera d), del decreto legislativo n. 152 del 2006, sia il verde sia la frazione umida dei rifiuti urbani; Rilevato che gli impianti di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata non possono nella maggior parte dei casi operare senza una quota consistente in ingresso di materiale strutturante, e che, pertanto, i due flussi vanno considerati unitamente; Rilevato altresi' che, con l'incremento della raccolta differenziata fino al valore di legge del 65%, stabilito dall'art. 205 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, anche la frazione verde raccolta aumentera' considerevolmente, con conseguente necessita' di prevedere nuovi impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani; Ritenuto necessario, pertanto, considerare nella ricognizione dell'offerta esistente anche gli impianti che trattano solo verde e di non sottrarre alla capacita' degli impianti una quota del 30% pari al materiale strutturante; Ritenuto necessario, altresi', eliminare dalla ricognizione dell'offerta esistente gli impianti con capacita' autorizzata minore di 1000 tonnellate/anno, in quanto non sempre ufficialmente censiti e non sempre realmente operativi; Tenuto conto che, ai sensi della normativa vigente, i rifiuti organici raccolti in maniera differenziata destinati a operazioni di recupero non sono soggetti ai vincoli di trattamento all'interno dell'ambito territoriale di provenienza; Vista la richiesta delle regioni, avanzata nel corso della riunione in sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni del 20 marzo 2015, relativa alla necessita' di operare un'accurata verifica congiunta dei dati da utilizzare per la puntuale ricognizione dell'offerta; Viste la richiesta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare circa la verifica dei predetti dati e le note di risposta pervenute da parte delle regioni; Vista altresi' la richiesta delle regioni, avanzata nel corso della riunione in sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni del 9 settembre 2015, relativa all'aggiornamento dei dati e alla necessita' di rivedere i valori di intercettazione della frazione organica alla luce delle percentuali della stessa presenti nel rifiuto nonche' delle tipologie di gestione regionali, e in particolare delle percentuali di raccolta differenziata superiori al 65% o di applicazione del compostaggio domestico o di altre forme di compostaggio sul luogo di produzione; Viste la richiesta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di fornire al riguardo le informazioni necessarie e le note di risposta pervenute da parte delle regioni; Visto il parere favorevole, condizionato, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, repertorio n. 2/CSR del 20 gennaio 2016; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2015, con il quale al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, prof. Claudio De Vincenti, e' stata delegata la firma di decreti, atti e provvedimenti di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri; Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
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Decreta: Art. 1 Finalita' e oggetto 1. Per prevenire e ridurre il piu' possibile gli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute umana derivanti dalla gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, e per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall'Unione europea in tema di riciclaggio e di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili, il presente decreto indica le necessita' impiantistiche per la corretta gestione della frazione organica raccolta in maniera differenziata. 2. Ai sensi dell'art. 35, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, il presente decreto: a) effettua la ricognizione dell'offerta esistente di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani, raccolta in maniera differenziata, articolata per regioni; b) individua il fabbisogno teorico di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni; c) individua il fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni. Art. 2 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) «impianti di recupero»: impianti di trattamento aerobico di compostaggio e di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata; b) «frazione organica dei rifiuti urbani»: i rifiuti organici cosi' come definiti all'art. 183, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonche' i rifiuti di manufatti e imballaggi compostabili certificati secondo la norma UNI EN 13432:2002. Art. 3 Ricognizione dell'offerta esistente di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata. 1. L'individuazione dell'offerta esistente di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolata per regioni, e' riportata nell'allegato I, che costituisce parte integrante del presente decreto. Art. 4 Individuazione del fabbisogno teorico di trattamento 1. L'individuazione della stima del fabbisogno teorico di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani, raccolta in maniera differenziata, e' indicata nell'allegato II, che costituisce parte integrante del presente decreto. Art. 5 Individuazione del fabbisogno residuo di impianti di trattamento 1. L'individuazione della stima del fabbisogno residuo di
impianti
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di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata, articolato per regioni, e' riportata nell'allegato III, che costituisce parte integrante del presente decreto. 2. Le regioni, al momento della revisione dei piani di cui all'art. 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, individuano il valore specifico del fabbisogno residuo di impianti all'interno dell'intervallo riportato nell'allegato III e provvedono, nell'implementazione dei predetti piani, al soddisfacimento dello stesso scegliendo la tipologia, il numero e la localizzazione di massima degli impianti piu' appropriati. Art. 6 Disposizioni finali e transitorie 1. La ricognizione dell'offerta esistente e l'individuazione del fabbisogno teorico e residuo di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolate per regioni, possono essere aggiornate, con cadenza triennale, sulla base di apposita richiesta da parte delle regioni e delle province autonome. 2. La richiesta di cui al comma 1, adeguatamente motivata, e' indirizzata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e reca in allegato la seguente documentazione: a) dati riferiti alle capacita' degli impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata; b) dati riferiti ai livelli di intercettazione della frazione organica dei rifiuti urbani. 3. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con cadenza triennale, esaminata la documentazione, propone le necessarie modifiche del presente decreto, secondo il procedimento di cui all'art. 35, comma 2, del decreto-legge del 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164. 4. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri, ne' minori entrate per la finanza pubblica. Il presente decreto sara' trasmesso agli organi di controllo per gli adempimenti di competenza e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ed entrera' in vigore il giorno successivo alla data della sua pubblicazione. Roma, 7 marzo 2016 p. Il Presidente del Consiglio dei ministri Il Sottosegretario di Stato De Vincenti
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Gli allegati al Presente Atto sono disponibili sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 91 del 19 aprile 2016.
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Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 giugno 2016, n. 7 "Istituzione del Comitato per il monitoraggio dell'attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali"
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IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE pr omulga la seguente legge:
Art. 1 (Finalità e oggetto) 1. La presente legge, in considerazione dell’esigenza di garantire un utilizzo efficace delle risorse pubbliche, incluse quelle provenienti dall’Unione europea, e generare conoscenza condivisa sul funzionamento e l’efficacia degli interventi regionali, disciplina l’attività di monitoraggio dell’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche da parte del Consiglio regionale.
Art. 2 (Istituzione, composizione e funzionamento del Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali) 1. Per le finalità di cui all’articolo 1, è istituito presso il Consiglio regionale il Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali, di seguito denominato Comitato. 2. Il Comitato è composto da dieci consiglieri regionali, che rappresentano in modo paritetico i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, nominati con decreto del Presidente del Consiglio regionale, garantendo la presenza di entrambi i generi, secondo le modalità indicate dall’articolo 14, comma 3 e dall’articolo 15, commi 1, 2 e 3 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale. 3. Il Comitato dura in carica per l’intera legislatura ed i componenti sono nominati entro quarantacinque giorni dall’insediamento del Consiglio regionale. 4. I componenti del Comitato durano in carica trenta mesi, al termine dei quali possono essere confermati con le medesime modalità di nomina, garantendo l’alternanza tra opposizione e maggioranza alla carica di presidente. 5. Non possono far parte del Comitato il Presidente della Regione e gli altri componenti della Giunta regionale, il Presidente del Consiglio regionale, i Presidenti delle commissioni consiliari permanenti e speciali.
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6. Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo, al Comitato si applicano le disposizioni relative all’organizzazione, alle strutture e alle modalità di funzionamento delle commissioni consiliari stabilite dal regolamento dei lavori e dal regolamento di organizzazione del Consiglio regionale.
Art. 3 (Funzioni del Comitato) 1. Il Comitato ha funzioni di monitoraggio dell’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali di cui agli articoli 21, comma 4, e 33, comma 7, dello Statuto. In particolare: a) formula proposte alle commissioni consiliari permanenti per l’inserimento di clausole valutative nelle proposte di legge; b) esprime pareri non vincolanti alle commissioni consiliari permanenti in merito alla formulazione delle disposizioni finalizzate al monitoraggio dell’attuazione delle leggi e alla valutazione degli effetti delle politiche regionali contenute nelle proposte di legge nonché in ordine alla qualità delle proposte di legge, tenendo conto della loro omogeneità, semplicità e chiarezza nella formulazione; c) verifica il rispetto degli obblighi informativi previsti dalle clausole valutative o da altre disposizioni contenute nelle leggi regionali ed esamina la documentazione prodotta dalla Giunta regionale e dagli altri soggetti attuatori in adempimento alle stesse; d) attiva, d’intesa con l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, anche su proposta delle commissioni consiliari permanenti, lo svolgimento di missioni valutative su politiche promosse con leggi regionali e ne esamina gli esiti; e) propone al Presidente del Consiglio regionale lo svolgimento di comunicazioni da parte del Presidente della Regione sullo stato di attuazione delle politiche regionali; f) collabora con le commissioni consiliari permanenti nell’attività di verifica dell’attuazione di leggi; g) attiva gli strumenti necessari per ottenere informazioni dai soggetti attuatori delle politiche regionali, dalle rappresentanze degli interessi sociali ed economici e da ogni altra entità di natura pubblica e privata atta a fornire dati inerenti alle attività del Comitato. 2. I cittadini, e in particolare i destinatari delle leggi e delle politiche regionali, possono essere consultati nell’ambito delle attività di monitoraggio dell’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali, con particolare riferimento alle missioni valutative attivate ai sensi del comma 1, lettera d). Art. 4 (Clausole valutative e missioni valutative) 1. Le clausole valutative sono disposizioni normative che definiscono in modo chiaro quali sono le informazioni necessarie a comprendere i processi di attuazione e i risultati delle politiche regionali, i soggetti preposti alla produzione delle informazioni richieste e le modalità e i tempi per l’elaborazione e la trasmissione delle stesse, l’eventuale previsione di adeguate risorse finanziarie per lo svolgimento delle attività di monitoraggio e valutazione. 2. Le missioni valutative sono attività conoscitive di approfondimento volte ad analizzare l’attuazione delle leggi e a valutare gli effetti delle politiche regionali con modalità che garantiscano la terzietà e l’imparzialità dell’analisi.
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Art. 5 (Convenzioni e rapporti di collaborazione) 1. Per lo svolgimento delle sue attività il Comitato si avvale, oltre che delle strutture del Consiglio regionale, dell’Istituto regionale di studi giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”, di cui alla legge regionale 11 luglio 1987, n. 40 (Costituzione dell’istituto regionale di studi giuridici del Lazio) e successive modifiche, secondo le modalità previste da apposite convenzioni. 2. Il Comitato promuove iniziative di collaborazione con la Giunta regionale, in particolare per garantire la realizzazione delle funzioni previste dall’articolo 3, comma 1, lettera c). 3. Il Comitato può attivare rapporti di collaborazione, confronto e scambio di esperienze con soggetti istituzionali, statali e regionali, nonché con altri soggetti o enti pubblici o privati. 4. Le convenzioni e le collaborazioni di cui al presente articolo non comportano oneri aggiuntivi a carico della finanza regionale. Le attività svolte in convenzione con l’Istituto regionale di studi giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”, ai sensi del comma 1, sono eseguite a valere sulle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla legislazione vigente.
Art. 6 (Divulgazione degli esiti dell’attività del Comitato e relazione all’Aula) 1. Il Comitato assicura ai consiglieri e alle commissioni consiliari le informazioni sugli esiti delle attività di monitoraggio e di valutazione, che sono resi pubblici tramite i siti istituzionali del Consiglio regionale e della Regione. Cura, altresì, d’intesa con l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale ed a valere sulle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla legislazione vigente, iniziative per garantirne la più ampia diffusione e per coinvolgere i cittadini nella discussione pubblica sull’efficacia delle politiche regionali. 2. Il Comitato assicura la condivisione con le altre Assemblee legislative regionali delle migliori pratiche adottate per la valutazione degli effetti di specifiche politiche regionali. 3. Il Comitato presenta annualmente all’Aula una relazione sull’attività svolta.
Art. 7 (Disposizione transitoria) 1. In fase di prima attuazione i componenti del Comitato sono nominati, secondo quanto stabilito dall’articolo 2, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e la presidenza è affidata ad un componente dell’opposizione.
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Art. 8 (Abrogazioni) 1. Sono o restano abrogate le seguenti disposizioni: a) la lettera b) del comma 6 dell’articolo 1 della legge regionale 13 dicembre 2013, n. 10 (Disposizioni in materia di riordino delle Società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale); b) all’articolo 7bis del regolamento regionale 5 agosto 2005, n. 17 (Norme in materia di affidamento di incarichi individuali di consulenza a soggetti esterni all’amministrazione regionale): 1) alla lettera d) del comma 11 le parole: ”, propone l’effettuazione di missioni valutative su politiche promosse con le leggi regionali, ne esamina gli esiti”; 2) la lettera f) del comma 11; 3) alla lettera c) del comma 12 le parole: “per l’analisi dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali”.
Art. 9 (Entrata in vigore) 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. La presente legge regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Lazio.
Roma, lì 8 Giugno 2016
Il Presidente Nicola Zingaretti
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Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Presidente della Regione Lazio 7 giugno 2016, n. T00125 Nomina del Commissario Straordinario regionale dell'Ente Pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio – Laziodisu.
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OGGETTO: Nomina del Commissario Straordinario regionale dell’Ente Pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio – Laziodisu.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO Su proposta dell’Assessore alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università e Turismo. VISTA
la Costituzione della Repubblica Italiana.
VISTO
lo Statuto della Regione Lazio.
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e s.m.i..
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e s.m.i..
VISTA
la legge regionale 18 giugno 2008, n. 7 e s. m. i. concernente “Nuove disposizioni in materia di diritto agli studi universitari”, che all’art. 5 attribuisce a Laziodisu il ruolo di ente attuatore e regolatore del sistema integrato di interventi, servizi e prestazioni per il diritto agli studi universitari nel Lazio.
VISTO
in particolare, il comma 1 dell’art. 19 della citata legge regionale n. 7/2008 il quale prevede che “i membri del Consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori contabili di Laziodisu, ai sensi dell’articolo 55, comma 4, dello Statuto, decadono dalla carica il novantesimo giorno successivo alla prima seduta del Consiglio regionale, salvo quanto previsto al comma 2 per i rappresentanti degli studenti”.
VISTO
il decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, recante: “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.”, ed in particolare, l’articolo 2, che detta disposizioni in materia di riduzione dei costi della politica nelle Regioni.
VISTA
la legge regionale 28 giugno 2013, n. 4 recante “Disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, relativo alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degli uffici e dei servizi della Regione”.
VISTA
la Deliberazione di Giunta regionale n. 477 del 15/09/2015, con la quale è stata adottata la proposta di legge regionale concernente “Norme per il
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riconoscimento, la promozione ed il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio”, finalizzata al recepimento della normativa sopra richiamata; VISTA
la d.g.r. n. 623 del 10 novembre 2015, avente ad oggetto il conferimento dell’incarico di Direttore della Direzione regionale “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio” alla dott.ssa Elisabetta Longo.
VISTA
la d.g.r. n. 244 del 17 maggio 2016, con la quale è stato disposto di prorogare il Commissariamento dell’Ente pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio – Laziodisu, già disposto con d.g.r. n. 129/2013, n. 316/2014 e n. 239/2015, con decorrenza dalla scadenza dell’incarico di Commissario Straordinario conferito con Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00250 dell’1/12/2015, per un periodo di sei mesi, ulteriormente prorogabili per sei mesi ed un termine, in ogni caso, coincidente con la data di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Presidente, se anteriori rispetto alla scadenza del periodo di cui sopra.
VISTA
la nota prot. n. 263947 del 19 maggio 2016 del Direttore regionale “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio”;
RITENUTO
pertanto di dover procedere alla nomina del Commissario dell’Ente pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio – Laziodisu nella persona del dott. Carmelo Ursino, in considerazione delle specifiche competenze e della pregressa esperienza possedute dal medesimo;
PRESO ATTO
che la durata dell’incarico è di sei mesi, decorrenti dalla scadenza dell’incarico precedentemente conferito con decreto presidenziale n. T00250 dell’1/12/2015, e che detto incarico avrà un termine, in ogni caso, coincidente con la data di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Presidente, se antecedenti alla scadenza di cui sopra, ai sensi di quanto previsto dalla d.g.r. n. 244/ 2016;
RITENUTO
inoltre, al fine di assicurare la più adeguata funzionalità dell’Ente, di dare mandato al Commissario straordinario di nominare il Direttore Generale secondo le modalità, per quanto applicabili, stabilite dall’articolo 21 della legge regionale 18 giugno 2008, n. 7;
RITENUTO
opportuno stabilire in due anni, decorrenti dalla data del provvedimento di nomina, la durata dell’incarico del Direttore Generale, come previsto dalla normativa vigente;
PRESO ATTO
della nota a firma del dott. Carmelo Ursino, inerente la insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità, ovvero di situazioni di conflitto di interesse, ai sensi della vigente normativa statale e regionale;
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il curriculum agli atti;
DECRETA per le motivazioni di cui in premessa, da intendersi qui richiamate: 1. di nominare il dott. Carmelo Ursino Commissario Straordinario dell’Ente Pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari nel Lazio – Laziodisu, per sei mesi, decorrenti dalla scadenza dell’incarico precedentemente conferito con decreto presidenziale n. T00250 dell’1/12/2015, ai sensi di quanto previsto dalla d.g.r. n. 244 del 17/5/2016; 2. il commissariamento, così come previsto dalla citata d.g.r. n. 244/2016 terminerà, in ogni caso, con la data di nomina di nuovi vertici amministrativi dell’Ente, se antecedenti alla scadenza di cui sopra; 3. i compiti del Commissario Straordinario dell’Ente regionale Laziodisu sono quelli previsti dal comma 2 dell’art. 13, dal comma 4 dell’art. 14 e dal comma 1 dell’art. 21 della legge regionale 18 giugno 2008, n. 7; 4. per l’espletamento dell’incarico al Commissario Straordinario regionale viene corrisposta l’indennità prevista dall’art. 19 della legge regionale n. 7/2008, decurtata del 10%, il cui importo graverà sul bilancio dell’Ente Laziodisu, secondo quanto stabilito con la citata d.g.r. 244/ 2016; 5. il Commissario straordinario avvierà le procedure per la nomina del Direttore generale dell’Ente Laziodisu, previo avviso pubblico, secondo le modalità, per quanto applicabili, stabilite dall’articolo 21 della legge regionale 18 giugno 2008, n. 7; 6. la durata dell’incarico di Direttore generale dell’Ente Laziodisu è stabilita in due anni, decorrenti dalla data del provvedimento di nomina, come previsto dalla normativa vigente.
Avverso il presente atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). Il presente decreto è redatto in due originali, uno per gli atti della Direzione regionale “Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi” – Area “Attività Istituzionali”, l’altro per i successivi adempimenti della struttura competente per materia, e sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il Presidente Nicola Zingaretti
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 282 Elenco degli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche - Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016. Applicazione del regime di condizionalità.
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Oggetto: Elenco degli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche – Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016. Applicazione del regime di condizionalità.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni, concernente “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”; VISTO l’art. 72 del Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e successive modifiche, che, tra l’altro, abroga il Reg.(CE) n. 73/2009 e successive modifiche; VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e successive modifiche, articoli 93, 94, 121 e Allegato II; VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014, articolo 2, paragrafo 2; VISTO il Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 8 febbraio 2016 relativo alla “Disciplina del regime di condizionalità, ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie generale n. 67 del 21 marzo 2016, di seguito denominato “Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016”; CONSIDERATO che l’articolo 27, comma 1 del suddetto Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 abroga il Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 23 gennaio 2015 recante “Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie generale n. 69 del 24 marzo 2015 – Supplemento Ordinario n. 14; CONSIDERATO che la Deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2015, n. 263 individua, nel relativo allegato, l’elenco degli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche ai sensi dell’articolo 22 del suddetto Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 23 gennaio 2015; RITENUTO necessario procedere ad una ricognizione sistematica di tutti gli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche, ai sensi dell’articolo 22 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016;
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VISTA la nota prot. n. 164789 GR/04/26 del 30.03.2016 della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca – Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola, inerente la richiesta del testo integrale dell’Allegato alla presente Deliberazione inviata alle seguenti strutture regionali, per quanto di relativa competenza, in ordine ai criteri di gestione obbligatori (CGO) ed alle norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) di cui all’Allegato II del Reg. (UE) n. 1306/2013:
Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali; Area Sistemi Naturali della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali; Area Qualità Dell’Ambiente e Valutazione Impatto Ambientale della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali; Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo; Area Risorse Idriche e Servizio Idrico Integrato della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo; Area Difesa del Suolo e Bonifiche della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo; Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali; Area Sanità Veterinaria della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali; Area Sanità Pubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali; Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti; Area Pianificazione Paesistica e Territoriale della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti; Area Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca; Area Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione delle Attività Agricole della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca; Area Politiche di Mercato ed Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca; Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca e, per conoscenza, all’Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale ed all’Area Promozione, Comunicazione e Servizi di Sviluppo Agricolo della Direzione Regionale medesima;
CONSIDERATO che l’articolo 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 prevede, tra l’altro, che “Ai beneficiari di cui agli articoli 85-unvicies e 103-septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 si applicano gli impegni di cui al Capo II del presente decreto, e le relative sanzioni, a norma dell’art. 43 del regolamento (UE) n. 640/2014, sono invece stabilite dal regolamento (CE) n. 1122/2009”; VISTA la nota prot. n. 210651 GR/04/26 del 22.04.2016 della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca – Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola inviata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) tramite PEC del 22.04.2016, inerente, tra l’altro, la richiesta di chiarimenti riguardo al paragrafo “Ambito di applicazione” dell’Allegato 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 relativo ai «CGO 4», «CGO 5», «CGO 6», «CGO 7», «CGO 8», «CGO 9», «CGO 10», «CGO 11», «CGO 12» e «CGO 13», in ordine all’applicazione dei suddetti impegni ai “beneficiari di cui agli articoli 85-unvicies e 103-septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007”;
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CONSIDERATO che è stato anche comunicato, con la suddetta nota prot. n. 210651 GR/04/26 del 22.04.2016, che, nelle more della risposta del MiPAAF, sarebbe stato richiamato anche il comma 3 dell’articolo 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 nella bozza dell’elenco degli impegni di cui all’oggetto, al paragrafo “Ambito di applicazione” relativo ai «CGO 4», «CGO 5», «CGO 6», «CGO 7», «CGO 8», «CGO 9», «CGO 10», «CGO 11», «CGO 12» e «CGO 13»; VISTA l’ulteriore nota prot. n. 219251 GR/04/26 del 28.04.2016 inviata alle seguenti strutture regionali, inerente la richiesta di richiamare anche il suddetto comma 3 nel paragrafo “Ambito di applicazione” del testo loro richiesto, per quanto riguarda i «CGO» sopra elencati:
Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali; Area Sanità Veterinaria; Area Sanità Pubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening; Area Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura e, per conoscenza, all’Area Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione delle Attività Agricole;
CONSIDERATO che, in risposta alle suddette note di richiesta della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca – Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola, sono pervenute le seguenti note da alcune delle suddette strutture regionali competenti:
nota prot. n. 192645 del 13.04.2016 dell’Area Risorse Idriche e Servizio Idrico Integrato, pervenuta tramite PEC del 13.04.2016 acquisita al prot. n. 194210 del 14.04.2016 della Regione Lazio, che trasmette il testo relativo alla “norma” «BCAA 2»;
nota prot. n. 193042 del 13.04.2016 della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità - Area Pianificazione Paesistica e Territoriale, acquisita al prot. n. 199065 del 18.04.2016 della Regione Lazio, che trasmette il testo relativo alla “norma” «BCAA 7»;
nota prot. n. 230011 GR/04/10 del 03.05.2016 dell’Area Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura, acquisita al prot. n. 231276 del 04.05.2016 della Regione Lazio, che trasmette il testo relativo al «CGO 10»;
nota prot. n. 232705 GR11/21 del 04.05.2016 dell’Area Sanità Pubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening, pervenuta tramite PEC del 05.05.2016 acquisita al prot. n. 251950 del 13.05.2016 della Regione Lazio, relativa alla conferma del testo trasmesso dall’Area Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura per quanto riguarda il «CGO 10»;
nota prot. n. 241235/GR/11/10 del 09.05.2016 dell’Area Sanità Veterinaria e dell’Area Sanità Pubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening, pervenuta tramite PEC del 09.05.2015 acquisita al prot. n. 243299 del 10.05.2016 della Regione Lazio, che trasmette i testi relativi ai «CGO 4», «CGO 5», «CGO 6», «CGO 7», «CGO 8», «CGO 9», «CGO 11», «CGO 12» e «CGO 13»;
nota prot. n. 236078/GR/22/01 del 05.05.2016 dell’Area Sistemi Naturali, pervenuta tramite PEC del 05.05.2016 acquisita al prot. n. 238995 del 09.05.2016 della Regione Lazio, con cui l’Area stessa trasmette i testi relativi ai «CGO 2» e «CGO 3», conferma il testo pervenuto dalla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità - Area Pianificazione Paesistica
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e Territoriale per la «BCAA 7» e fornisce risposta riguardo al punto 3 delle deroghe di cui alla «BCAA 6»;
nota prot. n. GR/22/02/247243 del 11.05.2016 dell’Area Qualità dell'Ambiente e Valutazione Impatto Ambientale, acquisita al prot. n. 249354 del 12.05.2016 della Regione Lazio, che trasmette i testi relativi al «CGO 1», alla “norma” «BCAA 1» ed alla “norma” «BCAA 3»;
PRESO ATTO di quanto è pervenuto con le note sopra richiamate delle suddette strutture regionali, in risposta alle suddette note di richiesta della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca– Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola; ATTESO che l’assenza di risposta alla suddetta nota prot. n. 164789 GR/04/26 del 30.03.2016 della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca – Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola, in ordine agli impegni inerenti le “norme” «BCAA 4», «BCAA 5» e «BCAA 6», è intesa al pari di assenza di interventi regionali, come riportato nella nota stessa, con conseguente applicazione di quanto prevede il Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 nel caso di assenza di “intervento delle Regioni e Province autonome”; RITENUTO, in assenza di interventi regionali per quanto riguarda le “norme” «BCAA 4», «BCAA 5» e «BCAA 6», di inserire nell’elenco di cui all’oggetto gli impegni in base a quanto è previsto nel paragrafo “Disposizioni vigenti in assenza dell’intervento delle Regioni e Provincie autonome” dell’Allegato 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, nonché le altre parti necessarie ed applicabili di cui al medesimo Allegato 1; VISTI in particolare l’articolo 3, comma 2 e l’articolo 25 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 e l’Allegato 8, relativo alla “BCAA 8 - Mantenimento dei pascoli permanenti di cui all’articolo 93 paragrafo 3 del regolamento (UE) n. 1306/2013”, del Decreto medesimo; RITENUTO di riportare in un unico nuovo provvedimento l’elenco di tutti gli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui sopra, individuati ai sensi dell’articolo 22 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, al fine di favorirne la comprensione e la fruibilità da parte dei destinatari; VISTA la nota prot. n. 260017 GR/04/26 del 18.05.2016 della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca – Area Gestione Sostenibile delle Risorse e Governo del Territorio a Vocazione Agricola inviata al MiPAAF, tramite PEC del 18.05.2016, con la quale è stata trasmessa, ai sensi dell’articolo 22, comma 2 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, la bozza di lavoro relativa all’elenco degli impegni sopra richiamato; RITENUTO di approvare l’Allegato alla presente Deliberazione, di cui ne costituisce parte integrante e sostanziale, denominato “Elenco degli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche”, che reca anche il testo della “norma” «BCAA 8» riguardante la regola di condizionalità relativa al “mantenimento dei pascoli permanenti” di cui all’articolo 93, paragrafo 3 del Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche che si applica ai sensi del combinato disposto dell’articolo 3, comma 2, dell’articolo 25 e dell’Allegato 8 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016;
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DELIBERA sulla base delle premesse che qui si intendono integralmente richiamate, di approvare l’Allegato alla presente Deliberazione, di cui ne costituisce parte integrante e sostanziale, denominato “Elenco degli impegni inerenti le regole di condizionalità di cui al Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche”, che reca anche il testo della “norma” «BCAA 8» riguardante la regola di condizionalità relativa al “mantenimento dei pascoli permanenti” di cui all’articolo 93, paragrafo 3 del Reg. (UE) n. 1306/2013 e successive modifiche che si applica ai sensi del combinato disposto dell’articolo 3, comma 2, dell’articolo 25 e dell’Allegato 8 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016. La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet regionale http://www.regione.lazio.it/rl_agricoltura/.
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ALLEGATO
“ELENCO DEGLI IMPEGNI INERENTI LE REGOLE DI
CONDIZIONALITÀ DI CUI AL REG. (UE) n. 1306/2013 E SUCCESSIVE MODIFICHE”
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SETTORE 1 Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del terreno I TEMA PRINCIPALE: Acque CGO 1 – Direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. (G.U. L 375 del 31.12.1991, pag. 1). Articoli 4 e 5 Recepimento Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 96) e successive modificazioni. Articolo 74, lettera pp), definizione di "Zone vulnerabili": "zone di territorio che scaricano direttamente o indirettamente composti azotati di origine agricola o zootecnica in acque già inquinate o che potrebbero esserlo in conseguenza di tali tipi di scarichi"; articolo 92, designazione dì "Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola": “sono designate vulnerabili all'inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole le zone elencate nell'allegato 7/A alla parte terza del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché le ulteriori zone vulnerabili da nitrati di origine agricola designate da parte delle Regioni”. D.M. 19 aprile 1999, "Approvazione del codice di buona pratica agricola" (G.U. n. 102 del 4 maggio 1999, S.O. n. 86); Decreto ministeriale 25 febbraio 2016 recante "Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato” (pubblicato sulla G.U. n. 90 del 18 aprile 2016, S.O. n. 9) che ai sensi dell’art. 45 ha integralmente sostituito il Decreto interministeriale 7 aprile 2006 recante "Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di cui all'articolo 38 del decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152” (pubblicato sulla G.U. n. 109 del 12 maggio 2006, S.O. n. 120).
Ambito di applicazione Tutte le superfici agricole, come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, ricadenti in Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN), fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 del decreto stesso.
Recepimento regionale Deliberazione della Giunta Regionale n. 767 del 6 agosto 2004, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 27 del 30 settembre 2004, con la quale sono state individuate e designate le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola che sono le seguenti: Pianura Pontina-Settore meridionale Maremma laziale-Tarquinia Montalto di Castro. Legge Regionale 23 novembre 2006, n. 17 “Disciplina regionale relativa al programma d'azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola e all'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e di talune acque reflue. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo) e
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successive modifiche”. (Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 34 Parte Prima – Parte Seconda del 9 dicembre 2006). Con tale legge sono fissati i criteri e le norme tecniche generali, nonché le competenze degli enti locali e le sanzioni, in base ai quali debbono essere redatti e adottati dalla Giunta regionale, tra l’altro, i piani d’azione nelle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola. Regolamento Regionale 23 novembre 2007, n. 14 “Programma d’azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola”, pubblicato sul supplemento ordinario n. 6 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 34 del 10 dicembre 2007. Deliberazione della Giunta Regionale n. 127 del 05.06.2013 «Convalida della determinazione n. A01477 del 27 febbraio 2013, avente ad oggetto “Conferma delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, designate con D.G.R. n 767 del 6/8/2004 e del r.r. n. 14/2007 “Programma d’Azione da attuare in dette zone”», pubblicata sul BURL n. 48 del 13.06.2013.
Descrizione degli impegni Si rimanda a quanto previsto nel Regolamento Regionale 23 novembre 2007, n. 14 “Programma d’azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola”.
BCAA 1 – Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua. Ambito di applicazione Tutte le superfici agricole, come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 del Decreto stesso.
Descrizione della norma e degli impegni Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento derivante dalle attività agricole, la presente norma prevede: il rispetto del divieto di fertilizzazione sul terreno adiacente ai corsi d’acqua; la costituzione ovvero la non eliminazione di una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata di larghezza pari a 5 metri, che può ricomprendere anche specie arboree o arbustive qualora presenti, adiacente ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali. Tale fascia è definita “fascia inerbita”. Pertanto la presente norma stabilisce i seguenti impegni: a) Divieti di fertilizzazioni a norma dell’articolo 22 comma 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 E’ vietato applicare fertilizzanti inorganici entro cinque metri dai corsi d’acqua. L'impegno a) relativo al divieto di fertilizzazione inorganica si intende rispettato con limite di tre metri, in presenza di colture permanenti inerbite di produzione integrata o biologica. Nel caso in cui, in presenza di colture permanenti inerbite di produzione integrata o biologica, si utilizzi la fertirrigazione con micro-portata di erogazione, l'impegno a), per quanto riguarda il divieto di fertilizzazione inorganica, si considera assolto. Si specifica che l’utilizzo dei concimi azotati e degli ammendanti organici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati e dei liquami è soggetto ai divieti spaziali stabiliti dal Regolamento Regionale n. 14 del 23 novembre 2007 “Programma d’azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola”, pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 6 al B.U.R.L. n. 34 del 10.12.2007. La eventuale inosservanza del divieto in questione viene considerata un’unica infrazione,
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nonostante costituisca violazione anche del CGO 1. Le deiezioni di animali al pascolo o bradi non costituiscono violazione del presente impegno. b) Costituzione ovvero non eliminazione di fascia inerbita a norma dell’articolo 22, comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 Nel caso di assenza della fascia inerbita in corrispondenza dei corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, l’agricoltore è tenuto alla sua costituzione. I corpi idrici soggetti al presente vincolo sono quelli individuati ai sensi del D. Lgs. 152/2006, i cui aspetti metodologici di dettaglio sono definiti nel D.M. del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) n. 131/2008 e nel D.M. del MATTM 8 novembre 2010, n. 260. L’ampiezza della fascia inerbita viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda; i 5 metri di larghezza previsti devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse.
Ai fini della presente norma, si intende per: “Ciglio di sponda”: il punto della sponda dell’alveo inciso (o alveo attivo) a quota più elevata. “Alveo inciso”: porzione della regione fluviale associata a un corso d'acqua compresa tra le sponde dello stesso, sede normalmente del deflusso di portate inferiori alle piene esondanti. “Sponda”: alveo di scorrimento non sommerso. “Argine”: rilevati di diverse tipologie costruttive, generalmente in terra, che servono a contenere le acque onde impedire che dilaghino nei terreni circostanti più bassi. Sono esclusi dagli impegni di cui alla lettera a) e alla lettera b) gli elementi di seguito indicati e descritti. “Scoline e fossi collettori” (fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche artificiali, prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente. “Adduttori d’acqua per l’irrigazione”: rappresentati dai corpi idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati. “Pensili”: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato. “Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l’acqua”. Sulla superficie occupata dalla fascia inerbita è vietato effettuare le lavorazioni, escluse quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia inerbita esistente e alla riduzione del rischio di incendi. Sono comunque escluse tutte le lavorazioni che eliminano, anche temporaneamente, il cotico erboso, con eccezione per le operazioni di eliminazione ovvero di reimpianto di formazioni arbustive o arboree, le quali vanno condotte con il minimo disturbo del cotico; in ogni caso, è fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia
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di opere idrauliche e regime delle acque e delle relative autorizzazioni, nonché della normativa ambientale e forestale. Si precisa che gli impianti arborei coltivati a fini produttivi ovvero ambientali preesistenti alla data di entrata in vigore del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 e ricompresi in una fascia inerbita, così come sopra descritta, sono considerati parte integrante della fascia stessa. I corpi idrici a cui si applica l’impegno b) sono quelli evidenziati e trasmessi al WISE, Water Information System of Europe (http://water.europa.eu/) ai sensi del D.M. del MATTM del 17 luglio 2009 (Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l’utilizzazione dei dati necessari alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali in materia di acque).
Deroghe La deroga agli impegni a) e b) è ammessa nel caso di risaie. La deroga all’impegno b) è ammessa nei seguenti casi: 1) particelle agricole ricadenti in "aree montane" come da classificazione ai sensi della Direttiva CEE 268/75 del 28 aprile 1975 e successive modificazioni; 2) terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare; 3) oliveti; 4) prato permanente (superfici di cui alla lettera c) articolo 3 comma 5 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016.
BCAA 2 – Rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione. Ambito di applicazione Tutte le superfici agricole, come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto.
Descrizione della norma e degli impegni Al fine di assicurare un minimo livello di protezione delle acque è previsto il rispetto delle procedure di autorizzazione (concessione, licenza di attingimento, ecc.) quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione a titolo gratuito od oneroso, ai sensi della normativa vigente. La norma si ritiene rispettata qualora il beneficiario dimostri il possesso della relativa autorizzazione all’uso oppure qualora sia in corso l’iter procedurale necessario al rilascio dell’autorizzazione.
Intervento della Regione La Regione, a norma dell’articolo 22, comma 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, specifica che la normativa applicabile in ordine all’impegno di cui alla presente norma è il Regio Decreto n. 1775 del 11.12.1933 e s.m.i..
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BCAA 3 – Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e misure per prevenire l’inquinamento indiretto delle acquee sotterranee attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione nel suolo delle sostanze pericolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della sua validità, per quanto riguarda l’attività agricola Ambito di applicazione Tutte le superfici agricole, come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 del decreto stesso.
Descrizione degli impegni A livello regionale, a norma dell’art. 22 comma 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, si riportano i seguenti impegni, in quanto applicabili. Il regime autorizzatorio degli scarichi sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo è regolamentato dagli artt. 106 e 107 della l.r. 14/99. L’autorizzazione allo scarico sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo è competenza comunale, fatti salvi gli scarichi originati da insediamenti e installazioni di cui al comma 1, lettera a), dell’articolo 103 del d.lgs. 152/2006, superiori o uguali a 50 abitanti equivalenti la cui autorizzazione è di competenza provinciale. Le modalità di smaltimento e depurazione delle acque reflue domestiche devono essere effettuate conformemente a quanto disposto al comma 1, lettere a. e b. dell’articolo 22 delle Norme di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque Regionali (PTAR). Al fine di ridurre i rischi di inquinamento del suolo e delle falde acquifere, il comma 3 dell’art. 24 “Acque di prima pioggia e di lavaggio di aree esterne” del PTAR dispone che se le lavorazioni o il deposito di materiali o semilavorati, di attrezzature o automezzi o depositi di materiali, materie prime, prodotti, ecc. avvengono in aree esterne o piazzali, questi devono essere impermeabili e dotati di sistemi di raccolta delle acque ai fini del trattamento depurativo. Gli scarichi delle suddette aree esterne o piazzali devono essere autorizzati e le emissioni devono rispettare i limiti previsti dalle tabelle 3 e 4 dell’allegato 5 alla parte III del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152.
II TEMA PRINCIPALE: Suolo e stock di carbonio BCAA 4 – Copertura minima del suolo Ambito di applicazione: per l’impegno di cui alla lettera a): superfici agricole a seminativo non più utilizzate a fini produttivi di cui all’articolo 3, comma 5, lettera b) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto; per l’impegno di cui alla lettera b): tutte le superfici agricole di cui all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, con l’esclusione delle superfici non più utilizzate a fini produttivi di cui all’articolo 3, comma 5, lettera b) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto.
Descrizione della norma e degli impegni Al fine di assicurare la copertura minima del suolo, prevenendo fenomeni erosivi, le superfici agricole sono soggette ai seguenti impegni:
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a)
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a norma dell’articolo 22 comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, in riferimento all’impegno a) riportato nell’Allegato 1 del Decreto medesimo per quanto riguarda la presente norma, a livello regionale vige l’obbligo di assicurare la presenza di una copertura vegetale, naturale o seminata, durante tutto l’anno per le superfici a seminativo che non sono più utilizzate a fini produttivi e che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni;
b) a norma dell’articolo 22 comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, in riferimento all’impegno b) riportato nell’Allegato 1 del Decreto medesimo per quanto riguarda la presente norma, a livello regionale si deve assicurare una copertura vegetale, o, in alternativa, l’adozione di tecniche per la protezione del suolo (come ad esempio la discissura o la ripuntatura in luogo dell’ordinaria aratura, lasciare i residui colturali, ecc.) nell’intervallo di tempo compreso tra il 15 novembre e il 15 febbraio, per tutti i terreni che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni, ovvero fenomeni di soliflusso. In ogni caso, per tutti i terreni di cui sopra, vige il divieto di lavorazioni di affinamento del terreno per 90 giorni consecutivi a partire dal 15 novembre.
Deroghe Per l’impegno di cui alla lettera a), sono ammesse le seguenti deroghe: 1. la pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide; 2. per terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi; 3. nel caso di colture a perdere per la fauna, lettera c) articolo 1 del Decreto ministeriale del 7 marzo 2002; 4. nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario; 5. nel caso di lavorazioni del terreno eseguite allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione. Per l’impegno di cui alla lettera b) per le superfici oggetto di domanda di ristrutturazione e riconversione di vigneti, ai sensi del Regolamento (UE) 1308/2013, sono ammesse le lavorazioni funzionali all’esecuzione dell’intervento.
BCAA 5 – Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche per limitare l’erosione Ambito di applicazione: per l’impegno di cui alla lettera a): seminativi (superfici di cui all’articolo 3, comma 5, lettera a) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016), fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016; per gli impegni di cui alle lettere b) e c): tutte le superfici agricole di cui all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto.
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Descrizione della norma e degli impegni Al fine di favorire la protezione del suolo dall’erosione, si applicano gli impegni di seguito elencati. a)
La realizzazione di solchi acquai temporanei, per cui l'acqua piovana raccolta, anche a monte dell’appezzamento considerato, mantenga una velocità tale da non pregiudicare la funzione del solco stesso e sia convogliata nei fossi collettori e negli alvei naturali, disposti ai bordi dei campi, ove esistenti. Tale impegno interessa i terreni declivi che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni. b) Il divieto di effettuare livellamenti non autorizzati. c) La manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura, rivolta alla gestione e alla conservazione delle scoline e dei canali collettori (presenti ai margini dei campi), al fine di garantirne l’efficienza e la funzionalità nello sgrondo delle acque. Sono esenti dall’impegno di cui alla lettera a) le superfici stabilmente inerbite o impegnate con colture che permangono per l’intera annata agraria. Qualora i fenomeni erosivi del suolo siano presenti nonostante l’applicazione della suddetta norma la condizionalità è da ritenersi rispettata. A norma dell’articolo 22 comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, a livello regionale la presente norma prevede in relazione all’impegno a), su terreni declivi che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni, la realizzazione di solchi acquai temporanei. I solchi acquai temporanei devono essere realizzati in funzione delle caratteristiche specifiche dell’appezzamento e devono avere una distanza tra loro non superiore a metri 80. Nel caso di ricorso alla deroga, in considerazione dell’elevata acclività o dell’assenza di canali naturali o artificiali dove convogliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei, è necessario realizzare fasce inerbite. Queste sono finalizzate al contenimento dell’erosione e realizzate ad andamento trasversale rispetto alla massima pendenza, di larghezza non inferiore a metri 5, ad una distanza tra loro non superiore a metri 60 e con modalità in grado di assicurare la sicurezza delle macchine e dei relativi operatori. In relazione all’impegno b), è previsto il divieto di effettuare livellamenti non autorizzati. In relazione all’impegno c), è obbligatoria la manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura.
Deroghe In relazione all’impegno di cui alla lettera a), le deroghe sono ammesse laddove, oltre una determinata pendenza, vi siano rischi per la stabilità del mezzo meccanico necessario alla realizzazione dei solchi acquai, o laddove sia assente una rete di canali naturali o artificiali dove convogliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei. In tali casi, è necessario attuare gli impegni alternativi previsti (fasce inerbite o altri interventi conservativi equivalenti) finalizzati a proteggere il suolo dall’erosione. In riferimento all’impegno di cui alla lettera b), sono consentiti i livellamenti ordinari per la messa a coltura e per la sistemazione dei terreni a risaia. In relazione all’impegno previsto alla lettera c): sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE; in presenza di drenaggio sotterraneo, l’impegno di cui alla lettera c) si considera rispettato; in caso di trasformazione fondiaria, è concesso il ridisegno della rete scolante, fatte salve le norme vigenti in materia. E’ obbligatorio il mantenimento della nuova rete scolante.
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BCAA 6 – Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante pratiche adeguate, compreso il divieto di bruciare le stoppie, se non per motivi di salute delle piante Ambito di applicazione: Superfici a seminativo, di cui all’articolo 3, comma 5, lettera a) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto.
Descrizione della norma e degli impegni Al fine di favorire la preservazione del livello di sostanza organica presente nel suolo, nonché la tutela della fauna selvatica e la protezione dell’habitat, è opportuno provvedere ad una corretta gestione dei residui colturali. A norma dell’articolo 22 comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, a livello regionale la presente norma prevede il divieto della bruciatura delle stoppie e delle paglie. Nel caso di ricorso alla deroga di cui al punto 2, è necessario effettuare interventi alternativi di ripristino del livello di sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione o altri interventi di fertilizzazione organica entro l’anno successivo a quello di fruizione della deroga.
Deroghe La bruciatura delle stoppie e delle paglie è ammessa: 1. per le superfici investite a riso, salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC); 2. nel caso di interventi connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’autorità competente, salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
III TEMA PRINCIPALE: Biodiversità CGO 2 – Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (GU L 20 del 26.1.2010, pag. 7). Articolo 3 paragrafo 1, articolo 3 paragrafo 2, lettera b), articolo 4 paragrafi 1, 2 e 4. Recepimento Legge 11 febbraio 1992, n. 157. Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio art. 1, commi 1bis, 5 e 5bis. DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997) e successive modifiche ed integrazioni; Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (G.U. della Repubblica Italiana n. 224 del 24 settembre 2002); Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure
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di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS)” (G.U. n. 258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche ed integrazioni; Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 8 agosto 2014 “Pubblicazione sul sito internet del Ministero dell'ambiente delle Zone di protezione speciale Abrogazione del D.M. 19 giugno 2009” (G.U. n. 217 del 18 settembre 2014).
Ambito di applicazione Tutte le superfici agricole, come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 e le superfici forestali di cui alla stessa lettera d), fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto.
Recepimento regionale Deliberazione della Giunta Regionale 19 marzo 1996, n. 2146 “Direttiva 92/43/CEE (habitat): approvazione della lista dei siti con valori di importanza comunitaria nel Lazio ai fini dell’inserimento nella rete ecologica Natura 2000”, pubblicata sul B.U.R.L. n. 18 – parte prima – del 29/06/2006; Deliberazione della Giunta Regionale n. 1103 del 2 agosto 2002 “Approvazione delle linee guida per la redazione dei piani di gestione e la regolamentazione sostenibile dei SIC (siti di importanza comunitaria) e ZPS (zone di protezione speciale), ai sensi delle Direttive nn. 92/43/CEE (habitat) e 79/409/CEE (uccelli) concernenti la conservazione degli habitat naturali e seminaturali della flora e della fauna selvatiche di importanza comunitaria presenti negli Stati membri, anche per l’attuazione della Sottomisura I.1.2 Tutela e gestione degli ecosistemi naturali (Docup Ob. 2 2000/2006)”, pubblicata sul S. O. n. 3 al B.U.R.L. n. 28 del 10/10/2002; Deliberazione della Giunta Regionale 19 luglio 2005, n. 651 “Direttive 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici. DPR 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni di attuazione della Direttiva 92/43/CEE. Adozione delle delimitazioni dei proposti SIC (siti di importanza comunitaria) e delle ZPS (zone di protezione speciale). Integrazione deliberazione della Giunta regionale 19 marzo 1996, n. 2146”, pubblicata sul B.U.R.L. n. 25 del 10/09/2005; Legge regionale n. 10 del 18 settembre 2006, art. 1 comma 75, “Assestamento di bilancio di previsione della Regione Lazio per l’anno finanziario 2006”, pubblicata sul B.U.R.L. n. 6, S. O. n. 6, del 20/09/2006; Deliberazione della Giunta Regionale 26 settembre 2008, n. 701 “Direttiva 79/409/CEE «Uccelli» concernente la designazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e la conservazione degli uccelli selvatici: Zona di Protezione Speciale (ZPS) «Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga», Zona di Protezione Speciale (ZPS) «Monti Cornacchia tre Confini» e Zona di Protezione Speciale (ZPS) «Monti della Meta». Deliberazioni Giunta regionale nn. 2196/96 e 651/05. Adempimenti”, pubblicata sul S. O. n. 132 al B.U.R.L. n. 42 del 14/11/2008; Art. 19 della legge regionale n. 32/2008 che modifica l’art. 6 della legge regionale 29/97 e ss.mm.ii “ai siti e alle zone di cui alla direttiva 92/43/CEE e di cui alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici si applicano le misure di conservazione previste dalla normativa di attuazione delle citate direttive. La Giunta regionale, sentiti gli enti locali, gli enti di gestione delle aree naturali protette e gli altri soggetti pubblici o privati interessati, con propria deliberazione può adottare, in relazione a ciascun sito o zona, specifiche misure di conservazione, ivi compresi i piani di gestione nonché idonee misure di prevenzione dell’inquinamento o del deterioramento degli habitat e delle specie nelle zone limitrofe ai siti e zone medesimi. Nel caso di siti e zone ricadenti, anche parzialmente, nel perimetro delle aree classificate ai sensi dell’articolo 5 della presente legge, le specifiche misure di conservazione integrano i piani e regolamenti di cui agli articoli 26 e 27”, pubblicata sul S.O. n. 168 al B.U.R.L. n. 48 del 27 dicembre 2008;
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Deliberazione della Giunta Regionale n. 882 del 19 novembre 2009: Programma Comunitario LIFE NATURA, Progetto Co.Me.Bi.S. – Urgent conservation measures for biodiversity of Central Mediterranean Sea - cod. LIFE06/NAT/IT/000050 –Azione A3 – Adozione Piano di Gestione relativo al SIC/ZPS IT6030019 Macchiatonda, pubblicata sul S.O. n. 64 al B.U.R.L. n.12 del 27.3.2010; Deliberazione della Giunta Regionale n. 64 del 29 gennaio 2010 “Approvazione Linee guida per la procedura di Valutazione di Incidenza (DPR 8/9/1997 n.357 e s.m.i., art. 5), pubblicata sul S.O. n. 38 al B.U.R.L. n. 8 del 27/02/2010; Deliberazione della Giunta Regionale 16 dicembre 2011, n. 612 “Rete Europea Natura 2000: misure di conservazione da applicarsi nelle Zone di protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Sostituzione integrale della Deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2008, n. 363, come modificata dalla Deliberazione della Giunta regionale 7 dicembre 2008, n. 928”, pubblicata sul Supplemento ordinario n. 3 al B.U.R.L n. 3 del 21.01.2012.
Descrizione degli impegni A norma dell’articolo 22 comma 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, sono riportati di seguito gli impegni all’interno delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), per quanto rientranti nell’«Ambito di applicazione» di cui al presente «CGO». Nelle porzioni delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ricadenti all’interno delle aree naturali protette, istituite ai sensi della legge 394/91 e della legge regionale 29/97 e ss.mm.ii., le misure di conservazione previste dalla D.G.R. n. 612/2011, si integrano con quelle previste dai provvedimenti istitutivi e gestionali delle singole aree naturali protette.
Tabella 1 Assegnazione delle ZPS alle tipologie di cui all’art.4, comma 1, del D.M. 17 ottobre 2007 e s.m.i. Legenda: AAMM AFMM AMM AS PCUM PZU AF AA PCM PVMIP
= = = = = = = = = =
ambienti aperti delle montagne mediterranee ambienti forestali delle montagne mediterranee ambienti misti mediterranei ambienti steppici presenza colonie uccelli marini presenza zone umide ambienti fluviali ambienti agricoli presenza corridoi di migrazione presenza valichi montani, isole e penisole.
codice
denominazione
Tipologia
Comuni
BOSCO DEL SASSETO
Misure di conservazione specifiche per tipologia di habitat Allegato C punto 2.
IT6010002
AFMM
Acquapendente
IT6010003
MONTE RUFENO
Allegato C punti 2 e 3.
Acquapendente
IT6010008
MONTI VULSINI
Allegato C punti 2 e 3.
AFMM AMM AFMM AMM
Bolsena, Montefiascone, Bagnoregio
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IT6010009
CALANCHI DI CIVITA BAGNOREGIO
IT6010011
Allegato C, punti 3 e 4.
AMM AS
CALDERA DI LATERA
Allegato C punti 3, 4 e 8.
IT6010021
MONTE ROMANO
Allegato C punti 3, 4 e 8.
IT6010022
MONTE CIMINO (VERSANTE NORD)
Allegato C punti 2 e 3.
AMM AS AA AMM AS AA AFMM AMM
IT6010026
SALINE DI TARQUINIA
Allegato C punto 6.
PZU
IT6010032
FOSSO CERRETO
Allegato C punto 3.
AMM
IT6010055
LAGO DI BOLSENA, ISOLE BISENTINA E MARTANA
Allegato C punti 3 e 6.
AMM PZU
IT6010056
SELVA DEL LAMONE MONTI DI CASTRO
E
Allegato C punti 2, 3 e 8.
IT6010057
LAGO DI VICO MONTE VENERE E MONTE FOGLIANO PARCO NAZIONALE GRAN SASSO - MONTI DELLA LAGA
Allegato C punti 2 e 6.
AFMM AMM AA AFMM PZU
MONTI REATINI
Allegato punti 1, 2 e 3.
porzione laziale della ZPS IT7110128 IT6020005
IT6020011
LAGHI LUNGO RIPASOTTILE
IT6020013
DI
E
Allegato C punti 1, 2 e 8.
AAMM AFMM AA AAMM AFMM AMM
Allegato C punti 6 e 8.
PZU AA
GOLE DEL VELINO
Allegato C punto 3.
AMM
IT6020017
MONTE TANCIA E MONTE PIZZUTO
Allegato C punti 2 e 3.
AFMM AMM
IT6020018
FIUME FARFA MEDIO ALTO)
Allegato C punto 7.
AF
IT6020019
MONTE DEGLI ELCI MONTE GROTTONE
Allegato C punti 3 e 4.
AMM AS
(CORSO
E
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Bagnoregio, Lubriano, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano Valentano, Latera
Valentano
Soriano nel Cimino, Vitorchiano, Viterbo Tarquinia Faleria, Castel Sant’Elia, Mazzano Romano, Nepi Capodimonte, Marta, Gradoli, Grotte di Castro, S. Lorenzo Nuovo, Bolsena, Montefiascone Montalto di Castro, Canino, Ischia di Castro, Farnese Caprarola, Ronciglione, Vetralla, Viterbo Accumoli, Amatrice
Antrodoco, Morro Reatino, Rivodutri, Poggio Bustone, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Borgo Velino, Micigliano, Leonessa, Posta, Rieti, Cittaducale Colli sul Velino, Rivodutri, Poggio Bustone, Contigliano, Rieti Micigliano, Antrodoco Poggio Catino, Salisano, Cottanello, Montasola, Casperia, Roccantica, Monte S. Giovanni in Sabina, Contigliano, Rieti Castel nuovo di Farfa, Salisano, Poggio Nativo, Frasso Sabino, Mompeo, Casaprota, Poggio S. Lorenzo, Montenero Sabino, Montopoli in Sabina Fara in Sabina, Toffia, Nerola
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IT6020046
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RISERVA NATURALE MONTAGNE DELLA DUCHESSA COMPRENSORIO TOLFETANO-CERITEMANZIATE
Allegato C punti 1 e 2.
AAMM AFMM
Borgorose
Allegato C punti 2, 3, 7 e 8.
AFMM AMM AS AF AA
IT6030012
RISERVA TEVERE FARFA
Allegato C punti 3, 6, 7 e 8.
AMM PZU AF AA
Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Santa Marinella, Barbarano Romano, Blera, Monteromano, Oriolo romano, Tarquinia, Vejano, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Manziana Nazzano, Torrita tiberina, Filacciano, Montopoli di Sabina, Forano, Civitella S. paolo, Poggio Mirteto
IT6030019
MACCHIATONDA
Allegato C punti 6 e 8.
Santa Marinella
IT6030020 IT6030026
TORRE FLAVIA LAGO DI TRAIANO
Allegato C punto 6. Allegato C punto 6.
PZU AA PZU PZU
IT6030029
MONTI LUCRETILI
Allegato C punti 1, 2 e 8.
AAMM AFMM AA
IT6030038 IT6030043
LAGO DI ALBANO MONTI LEPINI
Allegato C punto 6. Allegato C punti 1, 2, 3, 4 e 8.
PZU AAMM AFMM AMM AS AA
IT6030084
CASTEL PORZIANO (TENUTA PRESIDENZIALE
Allegato C punti 3 e 8.
AMM AA
Scandriglia, Percile, Mandela, Licenza, Roccagiovine, Montorio Romano, Monteflavio, Palombara Sabina, Vicovaro, S. Polo dei Cavalieri, Marcellina Castel Gandolfo Cori, Norma, Bassiano, Sezze, Maenza, Roccagorga, Carpineto romano, Montelanico, Segni, Artena, Colleferro, Gorga, Cisterna di Latina, Pontinia, Priverno, Prossedi, Rocca Massima, Sermoneta, Amaseno, Anagni, Castro dei Volsci, Ceccano, Giuliano di Roma, Morolo, Patrica, Sgurgola, Supino, Villa Santo Stefano Roma
IT6030085
COMPRENSORIO BRACCIANO-MARTIGNANO
Allegato C punti 2, 3, 6 e 8.
AFMM AMM PZU AA
IT6040010
LAGO DI FONDI
Allegato C punti 6 e 8.
PZU AA
IT6030005
NATURALE
Cerveteri, Ladispoli Fiumicino
Anguillara Sabazia, Roma, Bracciano, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Formello, Manziana, Trevignano Romano, Fondi, Monte San Biagio, Terracina
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IT6040015
PARCO CIRCEO
DEL
Allegato C punti 3, 6, 8, 9 e 10.
IT6040019
ISOLE DI PONZA, PALMAROLA, ZANNONE, VENTOTENE E S. STEFANO COSTA ROCCIOSA TRA SPERLONGA-GAETA MONTI AUSONI E AURUNCI
Allegato C punti 3, 5 e 10.
IT6050008
MONTI ERNICI
ED
Allegato C punti 1, 2 e 8.
AAMM AFMM AA
porzione laziale della ZPS IT7120132
PARCO D’ABRUZZO, MOLISE
NAZIONALE LAZIO E
Allegato C punti 1 e 2.
AAMM AFMM
IT6050015
LAGO DI POSTA FIBRENO
Allegato C punti 6 e 8.
PZU AA
IT6050027
GOLE DEL FIUME MELFA
Allegato C punti 1 e 3.
AAMM AMM
IT6050028
MASSICCIO DEL MONTE CAIRO (AREE SOMMITALI)
Allegato C punto 1.
AAMM
IT6040022 IT6040043
NAZIONALE
SIMBRUINI
Allegato C punti 3 e 5. Allegato C punti 1, 2, 3, 4 e 8.
AMM PZU AA PCM PVMIP AMM PCUM PVMIP AMM PCUM AAMM AFMM AMM AS AA
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Latina, Sabaudia, San Felice Circeo
Ponza, Ventotene
Sperlonga, Itri, Gaeta Fondi, Lenola, Itri, Formia, Spigno Saturnia, Pico, Pontecorvo, Esperia, Ausonia, Campodimele, Monte San Biagio, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Sonnino, Sperlonga, Terracina, Amaseno, Castro dei Volsci, Pastena, Priverno, Vallecorsa Filettino, Trevi nel Lazio, Fiuggi, Guarcino, Collepardo, Veroli, Monte S. Giovanni Campano, Sora, Vico nel Lazio, Cervara di Roma, Arcinazzo Romano, Jenne, Vallepietra, Affile, Subiaco, Camerata Nuova, Alatri Alvito, Campoli Appennino, Pescosolido, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Valle Comino, Settefrati, Vallerotonda, Posta Fibreno, Broccostella, Fontechiari, Campoli Appennino Casalvieri, Arpino, Santopadre, Roccasecca, Casalattico, Colle San Magno Casalattico, Atina, Belmonte Castello, Terelle, Colle San Magno
Divieti generali: a) è vietata la realizzazione di nuovi impianti eolici. Sono fatti salvi gli impianti per autoproduzione con potenza complessiva non superiore a 20 kw nonché gli interventi di sostituzione e ammodernamento, anche tecnologico, che non comportino un aumento dell’impatto sul sito in
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relazione agli obiettivi di conservazione della ZPS; in ogni caso è necessario tenere conto delle linee guida per gli impianti eolici nei siti Natura 2000 prodotti dalla Commissione Europea (EU Guidance on wind energy development in accordance with the EU nature legislation. European Commission 2010); c) è vietata la circolazione motorizzata al di fuori delle strade anche ai sensi della l.r. 30 marzo 1987, n. 29 (Disciplina della circolazione fuoristrada dei veicoli a motore), fatta eccezione per le attività di ricerca scientifica e di monitoraggio e per i mezzi agricoli e forestali, di soccorso, controllo e sorveglianza, utilizzati dagli aventi diritto, in qualità di proprietari, gestori e lavoratori ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda; d) è vietata l’eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita, sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una gestione economicamente sostenibile; e) sono vietati i livellamenti del terreno che non abbiano ottenuto parere positivo di valutazione d’incidenza, ad esclusione dei livellamenti ordinari per la preparazione del letto di semina; f) è vietato convertire le superfici a pascolo permanente, come definito dall’art. 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/2009 della Commissione del 29 ottobre 2009 recante "modalità di applicazione del regime di pagamento unico di cui al titolo III del regolamento n. 73/2009 del Consiglio nell’ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori"; g) è vietata la bruciatura delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati, sulle superfici specificate ai punti seguenti: 1) superfici a seminativo ai sensi dell’art. 2, lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/2009; 2) superfici non coltivate durante tutto l’anno e superfici ritirate dalla produzione ammissibili all’aiuto diretto, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 94 del Reg(UE) n. 1306/2013 che ha sostituito l’art 6 paragrafo 1 del Reg(UE) n. 73/2009; Sono fatti salvi, in ogni caso, gli interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’autorità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione della competente Autorità di gestione; Obblighi generali a) per le superfici non coltivate (superfici disattivate) durante tutto l’anno e sulle superfici ritirate dalla produzione ammissibili all’aiuto diretto, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 94 del Reg(UE) n. 1306/2013 che ha sostituito l’art 6 paragrafo 1 del Reg(UE) n.73/2009, si deve garantire la presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno e attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, trinciatura della vegetazione erbacea, o pascolamento sui terreni ritirati dalla produzione sui quali non vengono fatti valere titoli di ritiro. Dette operazioni devono essere effettuate almeno una volta all’anno, fatto salvo il periodo di divieto annuale di intervento compreso fra l’1 marzo e il 31 luglio di ogni anno. E’ fatto comunque obbligo di compiere sfalci e/o lavorazioni del terreno per la realizzazione di fasce antincendio, conformemente a quanto previsto dalle normative in vigore. In deroga all’obbligo della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei seguenti casi: 1) pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide; 2) terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi; 3) colture a perdere per la fauna, ai sensi dell’art. 1 lettera c) del decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 7 marzo 2002;
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4) nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario; 5) sui terreni a seminativo ritirati dalla produzione per un solo anno o, limitatamente all’annata agraria precedente all’entrata in produzione, nel caso di terreni a seminativo ritirati per due o più anni, lavorazioni del terreno allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione; Sono fatte salve altresì diverse prescrizioni previste dalle misure di conservazione, o dai piani di gestione, specifiche per le singole ZPS. b) gli interventi di diserbo meccanico nella rete idraulica artificiale, quali canali di irrigazione e canali collettori, devono essere effettuati al di fuori del periodo riproduttivo degli uccelli, che va dal 1° febbraio al 1° settembre.
Misure di conservazione specifiche per le singole tipologie di habitat caratterizzanti le ZPS Si veda la tabella 1 per le ZPS ove sono applicate le misure 1.
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti aperti delle montagne mediterranee:
Regolamentazioni a) la circolazione su strade ad uso forestale è regolamentata dalla legge regionale 30 marzo 1987, n. 29 “Disciplina della circolazione fuoristrada dei veicoli a motore”, dalla l.r. 39/02 e dal r.r. 7/2005; b) è sospesa l’esecuzione degli interventi su boschi ad alto fusto al fine di evitare di interferire con la stagione riproduttiva delle seguenti specie di uccelli tipiche di questa tipologia di habitat ai sensi dell'Allegato 1 punto 3) del citato D.M. 17 ottobre 2007 e successive modificazioni: aquila reale (Aquila chrysaetos), falco pellegrino (Falco peregrinus) nelle aree di accertata nidificazione e riportate nei quadranti UTM di cui al volume citato nel punto 7 della D.G.R. 612/2011 o in altra, più aggiornata, letteratura scientifica, e nei seguenti periodi: • nel periodo compreso dal 31 marzo al 31 luglio per i boschi situati ad una quota altimetrica inferiore a 1000 m. s.l.m.; • nel periodo compreso dal 15 aprile al 15 luglio per i boschi situati ad una quota altimetrica superiore ai 1000 m. s.l.m.. Eventuali deroghe all’epoca delle tagliate possono essere concesse dalla struttura regionale competente in materia di Natura 2000, previa richiesta motivata del proponente, o in attuazione delle indicazioni contenute nelle misure di conservazione sito-specifiche o dei piani di gestione dei siti approvati. c) il pascolo è disciplinato dalla l.r. 39/02 e dal r.r. 7/2005 e successive modificazioni. 2.
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti forestali delle montagne mediterranee:
Obblighi 1. Gli strumenti di gestione forestale devono garantire il mantenimento di una presenza adeguata di piante morte, annose o deperenti, utili alla nidificazione ovvero all'alimentazione delle specie caratteristiche di questa tipologia di habitat, di cui all'Allegato 1 punto 4) del citato D.M. 17 ottobre 2007 e successive modificazioni ed in particolare di Picchio dorsobianco o dalmatino (Dendrocopus
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leucotus) e Balia dal collare (Ficedula albicollis) nelle aree di accertata nidificazione e riportate nei quadranti UTM di cui al volume citato nel punto 7 della D.G.R. 612/2011 o in altra, più aggiornata, letteratura scientifica. Regolamentazioni a) la circolazione su strade ad uso forestale è disciplinata dalle ll.rr. nn. 29/87 e 39/02 e dal r.r. 7/2005; b) è sospesa l’esecuzione degli interventi su boschi ad alto fusto al fine di evitare di interferire con la stagione riproduttiva delle seguenti specie di uccelli tipiche di questa tipologia di habitat ai sensi dell'Allegato 1 punto 4) del citato D.M. 17 ottobre 2007 e successive modificazioni: Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), Nibbio bruno (Milvus migrans), Nibbio reale (Milvus milvus), Picchio dorsobianco o dalmatino (Dendrocopus leucotus), Balia dal collare (Ficedula albicollis), nelle aree di accertata nidificazione e riportate nei quadranti UTM di cui al volume citato nel punto 7 della D.G.R. 612/2011 o in altra, più aggiornata, letteratura scientifica e nei seguenti periodi: • nel periodo compreso dal 31 marzo al 31 luglio per i boschi situati ad una quota altimetrica inferiore a 1000 m. s.l.m.; • nel periodo compreso dal 15 aprile al 15 luglio per i boschi situati ad una quota altimetrica superiore ai 1000 m. s.l.m.. Eventuali deroghe all’epoca delle tagliate possono essere concesse dalla struttura regionale competente in materia di Natura 2000, previa richiesta motivata del proponente, o in attuazione delle indicazioni contenute nelle misure di conservazione sito-specifiche o dei piani di gestione dei siti approvati. c) le attività forestali in merito all'eventuale rilascio di matricine nei boschi cedui, alla eventuale indicazione di provvigioni massime, di estensione ed epoca degli interventi di taglio selvicolturale, di norme su tagli intercalari sono disciplinate dalla l.r. 39/02 e dal r.r. 7/2005; d) l'apertura di nuove strade e piste forestali a carattere permanente è disciplinata dalla l.r. 39/02 e dal r.r. 7/2005, e successive modificazioni. 3.
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti misti mediterranei:
Divieti a) divieto di eliminazione dei muretti a secco funzionali alle esigenze ecologiche delle specie di interesse comunitario di cui all’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE. Regolamentazioni a) la circolazione su strade ad uso forestale è disciplinata dalle ll.rr.29/87 e 39/02 e dal r.r. 7/2005; b) è sospesa l’esecuzione degli interventi su boschi ad alto fusto al fine di evitare di interferire con la stagione riproduttiva delle seguenti specie di uccelli tipiche di questa tipologia di habitat ai sensi dell'Allegato 1 punto 5) del citato D.M. 17 ottobre 2007 e successive modificazioni: Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), Nibbio bruno (Milvus migrans), Nibbio reale (Milvus milvus), Biancone (Circaetus gallicus), Pellegrino (Falco peregrinus), Lanario (Falco biarmicus), Ghiandaia marina (Coracias garrulus), Gufo reale (Bubo bubo), Succiacapre (Caprimulgus europaeus), nelle aree di accertata nidificazione e riportate nei quadranti UTM di cui al volume citato nel punto 7 della D.G.R. 612/2011 o in altra, più aggiornata, letteratura scientifica, e nei seguenti periodi:
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• nel periodo compreso dal 31 marzo al 31 luglio per i boschi situati ad una quota altimetrica inferiore a 1000 m. s.l.m.; • nel periodo compreso dal 15 aprile al 15 luglio per i boschi situati ad una quota altimetrica superiore ai 1000 m. s.l.m.. Eventuali deroghe all’epoca delle tagliate possono essere concesse dalla struttura regionale competente in materia di Natura 2000, previa richiesta motivata del proponente, o in attuazione delle indicazioni contenute nelle misure di conservazione sito-specifiche o dei piani di gestione dei siti approvati. 4.
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti steppici:
Divieti a) divieto di eliminazione dei muretti a secco funzionali alle esigenze ecologiche delle specie di interesse comunitario di cui all’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE; b) divieto di irrigazione delle superfici steppiche che non abbiano già avuto una destinazione agricola. Regolamentazioni a) il pascolo è disciplinato dalla l.r. 39/02 e dal r.r. 7/2005 e successive modificazioni; b) la circolazione su strade ad uso silvo-pastorale è disciplinata dalle ll.rr. nn. 29/87 e 39/02 e dal r.r. 7/2005; c) la costruzione di nuove serre fisse è disciplinata dalla l.r. 12 agosto 1996 n. 34 concernente “Disciplina urbanistica per la costruzione delle serre” e successive modificazioni con le seguenti disposizioni attuative: è consentita esclusivamente la costruzione di serre senza opere di fondazione con strutture in legno o tubolare metallico, comunque amovibili, e con copertura degli impianti in film plastico e la cui superfice coperta non deve superare il quaranta percento dell’area disponibile; d) il dissodamento con successiva macinazione delle pietre nelle aree coperte da vegetazione naturale è sottoposto ad autorizzazione da parte della struttura regionale della Direzione regionale Ambiente competente in materia di Rete natura 2000. 5.
ZPS caratterizzate dalla presenza di zone umide:
Divieti a) è fatto divieto di bonifica idraulica delle zone umide naturali; Regolamentazioni a) la costruzione di nuove serre fisse è disciplinata dalla l.r. 12 agosto 1996 n. 34 concernente “Disciplina urbanistica per la costruzione delle serre” e successive modificazioni con le seguenti disposizioni attuative: è consentita esclusivamente la costruzione di serre senza opere di fondazione con strutture in legno o tubolare metallico comunque amovibili e con copertura degli impianti in film plastico e la cui superficie coperta non deve superare il quaranta percento dell’area disponibile; b) nelle zone umide naturali quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra, le attività che comportino improvvise e consistenti variazioni del livello dell'acqua o la riduzione della superficie di isole ovvero zone affioranti sono sottoposte a parere obbligatorio e vincolante della struttura regionale della Direzione Ambiente, competente in
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materia di Rete Natura 2000. Sono fatte salve le operazioni di prosciugamento delle sole vasche salanti delle saline in produzione; c) è sospeso durante il periodo riproduttivo dell'avifauna: da 15 marzo al 31 luglio il controllo ovvero la gestione all’interno delle zone umide naturali quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra della vegetazione spontanea arborea, arbustiva e erbacea, mediante taglio, sfalcio, trinciatura, incendio, diserbo chimico, lavorazioni superficiali del terreno. Sono fatti salvi interventi straordinari di gestione previa autorizzazione dell'ente gestore, al fine di non arrecare disturbo o danno alla riproduzione della fauna selvatica; d) l’utilizzo dei diserbanti per il controllo della vegetazione della rete idraulica artificiale (canali di irrigazione, fossati e canali collettori) è regolamentato dalle norme tecniche di difesa integrata del Piano di Sviluppo Rurale vigenti al momento del trattamento. 6.
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti fluviali: Regolamentazioni a) le captazioni idriche e le attività che comportano il prosciugamento, anche solo temporaneo, dei corsi d'acqua, o improvvise e consistenti variazioni del livello dell'acqua, o la riduzione della superficie di isole o zone affioranti sono disciplinate dalla legge regionale 11 dicembre 1998, n.53 “Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989, n.183” e sono soggette a concessione regionale per quanto riguarda le grandi derivazioni e a concessione provinciale per le piccole derivazioni, anche ai sensi del R.D. 1775/1933, come modificato, in particolare, dal d.lgs 152/2006; b) è sospeso dal 15 marzo al 15 agosto il controllo ovvero la gestione della vegetazione spontanea arborea, arbustiva e erbacea lungo i corsi d’acqua mediante taglio, sfalcio, trinciatura, incendio, diserbo chimico, lavorazioni superficiali del terreno. Sono fatti salvi interventi straordinari di gestione previa autorizzazione della struttura regionale della Direzione Ambiente, competente in Natura 2000; c) l’utilizzo dei diserbanti per il controllo della vegetazione della rete idraulica artificiale (canali di irrigazione, fossati e canali collettori) è regolamentato dalle norme tecniche di difesa integrata del Piano di Sviluppo Rurale vigenti al momento del trattamento.
7.
ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti agricoli:
Regolamentazioni a) L’utilizzazione di uso dei fanghi di depurazione è autorizzata dalle provincie ai sensi del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99 recante attuazione della Direttiva 86/278/CEE.
Misure di conservazione specifiche per il SIC/ZPS IT6030019 Macchiatonda A seguito della pubblicazione della D.G.R. 612/2011, gli impegni specifici all’interno del territorio della ZPS IT6030019 “Macchiatonda”, per la quale con D.G.R. 882/2009 è stato adottato il Piano di gestione, sono quelli riportati dai punti 5 e 7 delle tipologie di habitat di cui sopra, in quanto applicabili. Inoltre vige il seguente obbligo: gli impianti fotovoltaici possono essere realizzati esclusivamente su immobili e capanni già esistenti.
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A norma dell’articolo 22 comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fuori dalle ZPS si applica il seguente impegno riportato nel Decreto stesso: è richiesta, se prevista, l’autorizzazione per l’eliminazione di alberi isolati, siepi e filari, ove non siano già tutelati nell’ambito della BCAA 7.
CGO 3 – Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7). Articolo 6, paragrafi 1 e 2 Recepimento D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997, S.O. n. 219/L), art. 4, e successive modifiche ed integrazioni; Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002); Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS)” (G.U. n. 258 del 6 Novembre 2007) e successive modifiche ed integrazioni; Decisione di esecuzione della Commissione 2015/2370/EU del 26 novembre 2015, che adotta il nono aggiornamento dell’elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina (G.U. 2a Serie Speciale - Unione Europea n. 12 del 11-02-2016); Decisione di esecuzione della Commissione 2015/2369/EU del 26 novembre 2015, che adotta il nono aggiornamento dell’elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale (G.U. 2a Serie Speciale - Unione Europea n. 12 del 11-02-2016); Decisione di esecuzione della Commissione 2015/2374/EU del 26 novembre 2015, che adotta il nono aggiornamento dell’elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea (G.U. 2a Serie Speciale - Unione Europea n. 12 del 11-02-2016).
Ambito di applicazione Tutte le superfici agricole, come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 e le superfici forestali di cui alla stessa lettera d) ricadenti nei SIC/ZSC, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Decreto.
Recepimento regionale Deliberazione della Giunta Regionale 19 marzo 1996, n. 2146 “Direttiva 92/43/CEE (habitat): approvazione della lista dei siti con valori di importanza comunitaria nel Lazio ai fini dell’inserimento nella rete ecologica Natura 2000”, pubblicata sul BURL n. 18 – parte prima – del 29 giugno 2006; Deliberazione della Giunta Regionale n. 1103 del 2 agosto 2002 “Approvazione delle linee guida per la redazione dei piani di gestione e la regolamentazione sostenibile dei SIC (siti di importanza comunitaria) e ZPS (zone di protezione speciale), ai sensi delle Direttive nn. 92/43/CEE (habitat) e 79/409/CEE (uccelli) concernenti la conservazione degli habitat naturali e seminaturali della flora e della fauna selvatiche di importanza comunitaria presenti negli Stati membri, anche per l’attuazione della Sottomisura I.1.2 Tutela e gestione degli ecosistemi naturali (Docup Ob. 2 2000/2006)”, pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al B.U.R.L. n. 28 del 10/10/2002;
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Deliberazione della Giunta Regionale 19 luglio 2005, n. 651 “Direttive 92/43/CEE, relativa alla
conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici. DPR 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni di attuazione della Direttiva 92/43/CEE. Adozione delle delimitazioni dei proposti SIC (siti di importanza comunitaria) e delle ZPS (zone di protezione speciale). Integrazione deliberazione della Giunta regionale 19 marzo 1996, n. 2146”, pubblicata sul B.U.R.L. n. 25 del 10/09/2005, consultabile sul sito della Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=contenutidettaglio&id=111; art. 19 della legge regionale 32/2008 che modifica l’art. 6 della legge regionale 29/97 e ss.mm.ii “ai siti e alle zone di cui alla direttiva 92/43/CEE e di cui alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici si applicano le misure di conservazione previste dalla normativa di attuazione delle citate direttive. La Giunta regionale, sentiti gli enti locali, gli enti di gestione delle aree naturali protette e gli altri soggetti pubblici o privati interessati, con propria deliberazione può adottare, in relazione a ciascun sito o zona, specifiche misure di conservazione, ivi compresi i piani di gestione nonché idonee misure di prevenzione dell’inquinamento o del deterioramento degli habitat e delle specie nelle zone limitrofe ai siti e zone medesimi. Nel caso di siti e zone ricadenti, anche parzialmente, nel perimetro delle aree classificate ai sensi dell’articolo 5 della presente legge, le specifiche misure di conservazione integrano i piani e regolamenti di cui agli articoli 26 e 27”, pubblicata sul S.O. n. 168 al B.U.R.L. n. 48 del 27 dicembre 2008; Deliberazione della Giunta Regionale n. 882 del 19 novembre 2009: Programma Comunitario LIFE NATURA, Progetto Co.Me.Bi.S. – Urgent conservation measures for biodiversity of Central Mediterranean Sea - cod. LIFE06/NAT/IT/000050 –Azione A3 – Adozione Piano di Gestione relativo al SIC/ZPS IT6030019 “Macchiatonda”, pubblicata sul S.O. n. 64 al B.U.R.L. n.12 del 27.3.2010; Deliberazione della Giunta Regionale n. 883 del 19 novembre 2009: Programma Comunitario LIFE NATURA, Progetto Co.Me.Bi.S. – Urgent conservation measures for biodiversity of Central Mediterranean Sea - cod. LIFE06/NAT/IT/000050 –Azione A3 – Adozione Piano di Gestione relativo al SIC IT6030024 Isola Sacra, pubblicata sul S.O. n. 63 al B.U.R.L. n.12 del 27.3.2010; Deliberazione della Giunta Regionale 16 dicembre 2011, n. 612 “Rete Europea Natura 2000: misure di conservazione da applicarsi nelle Zone di protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Sostituzione integrale della Deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2008, n. 363, come modificata dalla Deliberazione della Giunta regionale 7 dicembre 2008, n.928”, pubblicata sul Supplemento ordinario n. 3 al B.U.R.L. n. 3 del 21.01.2012; Deliberazione del Consiglio Regionale 20 giugno 2012, n. 22 “Approvazione del piano della riserva di Nazzano. Tevere-Farfa di cui all'art. 26 della Legge Regionale 6 ottobre 1997, n. 29 (Norme in materia di arre naturali protette regionali) e successive modificazioni ed integrazioni”, pubblicata sul Supplemento ordinario n.1 al B.U.R.L. 40 del 23.08.2012; Deliberazione della Giunta Regionale 14 aprile 2016, n. 158 “Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97 e s.m.i. – codice IT60500 (Frosinone)”, pubblicata sul Supplemento n.1 al B.U.R.L. 34 del 28.04.2016; Deliberazione della Giunta Regionale 14 aprile 2016, n. 159 “Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97 e s.m.i. – codice IT60300 (Roma)”, pubblicata sul Supplemento n.2 al B.U.R.L. 34 del 28.04.2016; Deliberazione della Giunta Regionale 14 aprile 2016, n. 160 “Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai
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sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97 e s.m.i. – codice IT60400 (Latina)”, pubblicata sul Supplemento n.3 al B.U.R.L. 34 del 28.04.2016; Deliberazione della Giunta Regionale 14 aprile 2016, n. 161 “Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97 e s.m.i. – codice IT60200 (Rieti)”, pubblicata sul Supplemento n.4 al B.U.R.L. 34 del 28.04.2016; Deliberazione della Giunta Regionale 14 aprile 2016, n. 162 “Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97 e s.m.i. – codice IT60100 (Viterbo)”, pubblicata sul Supplemento n.5 al B.U.R.L. 34 del 28.04.2016.
Descrizione degli impegni nei seguenti SIC: CODICE
DENOMINAZIONE
COMUNI
DELIBERA GIUNTA REGIONALE (D.G.R.) RELATIVA ALLE MISURE DI CONSERVAZIONE
IT6010001
Medio corso del Fiume Paglia
Acquapendente
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010002
Bosco del Sasseto
Acquapendente
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010004
Monte Rufeno
Acquapendente
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010005
Fosso dell'Acqua Chiara
Acquapendente
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010006
Valle del Fossatello
Acquapendente
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010007
Lago di Bolsena
Capodimonte, Marta, Gradoli, Grotte di Castro, S.Lorenzo Nuovo, Bolsena, Montefiascone
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010008
Monti Vulsini
Bolsena, Montefiascone, Bagnoregio
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010009
Calanchi di Civita di Bagnoregio
Bagnoregio, Lubriano, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010011
Caldera di Latera
Valentano, Latera
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010012
Lago di Mezzano
Valentano
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010013
Selva del Lamone
Ischia di Castro, Farnese
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010014
Il Crostoletto
Ischia di Castro
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010015
Vallerosa
Ischia di Castro, Farnese
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010016
Monti di Castro
Ischia di Castro
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010017
Sistema Fluviale Fiora - Olpeta
Farnese, Ischia di Castro, Montalto di Castro, Canino
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010018
Litorale a nord ovest delle Foci del Fiora
Montalto di Castro
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010019
Pian dei Cangani
Montalto di Castro
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010020
Fiume Marta (alto corso)
Tuscania, Monte Romano, Capodimonte, DGR 14/04/2016 n. 162 Marta,
IT6010021
Monte Romano
Tuscania, Monte Romano, Vetralla, Viterbo
DGR 14/04/2016 n. 162
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
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IT6010022
Monte Cimino (versante nord)
Soriano nel Cimino, Vitorchiano, Viterbo
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010023
Monte Fogliano e Monte Venere
Caprarola, Ronciglione, Vetralla, Viterbo
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010024
Lago di Vico
Caprarola, Ronciglione,
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010026
Saline di Tarquinia
Tarquinia
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010028
Necropoli di Tarquinia
Tarquinia
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010029
Gole del Torrente Biedano
Barbarano Romano, Blera
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010030
Area di S. Giovenale e Civitella Cesi
Blera
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010031
Lago di Monterosi
Monterosi, Nepi
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010032
Fosso Cerreto
Faleria, Castel Sant’Elia, Mazzano Romano, Nepi
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010033
Mola di Oriolo
Oriolo Romano, Vejano, Canale Monterano (RM)
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010034
Faggete di Monte Raschio e Oriolo
Oriolo Romano, Bassano Romano, Bracciano(RM)
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010035
Fiume Mignone (basso corso)
Monte Romano , Tarquinia, Allumiere (RM), Tolfa (RM)
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010036
Sughereta di Tuscania
Tuscania
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010037
Il "Quarto" di Barbarano Romano
Barbarano Romano
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010038
Travertini di Bassano in Teverina
Orte
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010039
Acropoli di Tarquinia
Tarquinia.
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010040
Monterozzi
Canino
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6010041
Isole Bisentina e Martana
Marta, Capodimonte
DGR 14/04/2016 n. 162
IT6020001
Piano dei Pantani
Accumoli
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020004
Valle Avanzana – Fuscello
Rivodutri, Leonessa, Morro Reatino
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020006
Vallone del Rio Fuggio
Leonessa
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020007
Gruppo Monte Terminillo
Cantalice, Micigliano, Leonessa, Posta, Rieti
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020008
Monte Fausola
Rivodutri.
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020009
Bosco Vallonina
Leonessa
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020011
Laghi Lungo e Ripasottile
Colli sul Velino, Rivodutri, Poggio Bustone, Contigliano, Rieti
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020013
Gole del Velino
Micigliano, Antrodoco
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020014
Piana di Rascino
Fiamignano
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020015
Complesso del Monte Nuria
Fiamignano, Borgo Velino, Antrodoco, Petrella Salto
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020017
Monte Tancia e Monte Pizzuto
Poggio Catino, Salisano, Cottanello, Montasola, Casperia, Roccantica, Monte
DGR 14/04/2016 n. 161
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
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S.Giovanni in Sabina, Contigliano,Rieti IT6020018
Fiume Farfa (corso medio - alto)
Castelnuovo di Farfa, Salisano, Poggio Nativo, Fasso Sabino, Mompeo, Casaprota, Poggio S.Lorenzo, Montenero Sabino, Montopoli in Sabina
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020019
Monte degli Elci e Monte Grottone
Fara in Sabina, Toffia e Nerola
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020020
Monti della Duchessa (area sommitale)
Borgorose
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020021
Monte Duchessa - Vallone Cieco e Bosco Cartore
Borgorose
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020022
Inghiottitoio di Val di Varri
Pescorocchiano
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020023
Grotta La Pila
Colle di Tora
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020027
Formazioni a Buxus sempervirens del reatino
Rieti
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020028
Monte Cagno e Colle Pratoguerra
Borbona
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6020029
Pareti rocciose del Salto e del Turano
Rieti, Cittaducale, Belmonte in Sabina
DGR 14/04/2016 n. 161
IT6030001
Fiume Mignone (medio corso)
Canale Monterano, Tolfa, Blera (VT), Vejano (VT)
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030003
Boschi mesofili di Allumiere
Allumiere e Tolfa
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030004
Valle di Rio Fiume
Tolfa, Allumiere
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030006
Monte Tosto
Cerveteri
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030007
Monte Paparano
Bracciano
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030008
Macchia di Manziana
Manziana, Canale Monterano
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030009
Caldara di Manziana
Manziana
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030010
Lago di Bracciano
Bracciano, Trevignano Romano, Anguillara Sabazia, Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030011
Valle del Cremera - Zona del Sorbo
Sacrofano, Formello e Campagnano di Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030014
Monte Soratte
Sant’Oreste
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030015
Macchia di S. Angelo Romano
Sant’Angelo Romano, Palombara Sabina, Mentana, Guidonia Montecelio
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030016
Antica Lavinium - Pratica di Mare
Pomezia
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030017
Maschio dell'Artemisio
Nemi, Lariano, Rocca di Papa, Velletri, Rocca Priora
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030018
Cerquone – Doganella
Rocca Priora, Rocca di Papa, Artena
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030021
Sughereta del Sasso
Cerveteri
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030025
Macchia Grande di Ponte Galeria
Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030027
Castel Porziano (fascia costiera)
Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030028
Castel Porziano (querceti igrofili)
Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030030
Monte Gennaro (versante sud ovest)
Palombara Sabina, S. Polo dei Cavalieri
DGR 14/04/2016 n. 159
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
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IT6030031
Monte Pellecchia
Scandriglia (RI), Licenza, Montorio Romano, Monteflavio, S. Polo dei Cavalieri
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030032
Torrente Licenza ed affluenti
Percile, Licenza
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030034
Valle delle Cannuccete
Castel S. Pietro Romano, Palestrina, Cave, Rocca di Cave
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030035
Monte Guadagnolo
Capranica Prenestina, Ciciliano, Pisoniano, Poli, Casape, S. Gregorio da Sassola
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030036
Grotta dell'Arco – Bellegra
Bellegra
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030037
Monti Ruffi (versante sud ovest)
Anticoli Corrado, Cerreto Laziale, Ciciliano
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030038
Lago di Albano
Albano Laziale, Castel Gandolfo
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030039
Albano (Località Miralago)
Castel Gandolfo
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030040
Monte Autore e Monti Simbruini centrali
Filettino (FR), Trevi nel Lazio (FR), Vallepietra, Subiaco, Camerata Nuova.
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030041
Monte Semprevisa e Pian della Faggeta
Carpineto Romano
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030042
Alta Valle del Torrente Rio
Carpineto Romano, Montelanico, Gorga
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030044
Macchia della Spadellata e Fosso S. Anastasio
Anzio
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030045
Lido dei Gigli
Anzio
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030046
Tor Caldara (zona solfatare e fossi)
Anzio
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030047
Bosco di Foglino
Nettuno
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030049
Zone umide a ovest del Fiume Astura
Nettuno
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030050
Grotta dell'Inferniglio
Jenne
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030051
Basso corso del Rio Fiumicino
Saracinesco, Vicovaro, Sambuci
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030052
Villa Borghese e Villa Pamphili
Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6030053
Sughereta di Castel di Decima
Roma
DGR 14/04/2016 n. 159
IT6040001
Grotta degli Ausi
Prossedi
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040002
Ninfa (ambienti acquatici)
Cisterna, Sermoneta, Norma
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040003
Laghi Gricilli
Pontinia, Sezze
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040004
Bosco Polverino
Priverno
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040005
Sugherete di S. Vito e Valle Marina
Monte San Biagio
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040006
Monti Ausoni meridionali
Monte San Biagio, Sonnino e Terracina.
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040007
Monte Leano
Terracina
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040008
Canali in disuso della bonifica Pontina
Sonnino, Terracina
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040009
Monte S. Angelo
Terracina
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040010
Lago di Fondi
Fondi, Monte San Biagio, Terracina
DGR 14/04/2016 n. 160
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IT6040011
Lago Lungo
Fondi, Sperlonga
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040020
Isole di Palmarola e Zannone
Ponza
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040021
Duna di Capratica
Fondi, Sperlonga
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040022
Costa rocciosa tra Sperlonga e Gaeta
Sperlonga, Itri, Gaeta
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040023
Promontorio di Gianola e Monte di Scauri
Formia, Minturno
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040024
Rio S. Croce
Formia, Minturno, Spigno Saturnia
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040025
Fiume Garigliano (tratto terminale)
Minturno
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040026
Monte Petrella (area sommitale)
Spigno Saturnia
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040027
Monte Redentore (versante sud)
Formia
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6040028
Forcelle di Campello e di Fraile
Formia, Esperia
DGR 14/04/2016 n. 160
IT6050001
Versante meridionale del Monte Scalambra
Serrone
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050002
Monte Porciano (versante sud)
Ferentino
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050003
Castagneti di Fiuggi
Fiuggi, Acuto
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050004
Monte Viglio (area sommitale)
Filettino
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050005
Alta Valle del Fiume Aniene
Filettino, Trevi nel Lazio, Jenne ( RM), Subiaco (RM)
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050006
Grotta dei Bambocci di Collepardo
Collepardo
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050007
Monte Tarino e Tarinello (area sommitale)
Filettino, Vallepietra (RM)
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050009
Campo Catino
Filettino, Guarcino
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050010
Valle dell'Inferno
Vico nel Lazio, Alatri
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050011
Monte Passeggio e Pizzo Deta (versante sud)
Collepardo, Veroli , Alatri
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050012
Monte Passeggio e Pizzo Deta (area sommitale)
Alatri, Veroli
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050014
Vallone Lacerno (fondovalle)
Pescosolido, Campoli Appennino
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050015
Lago di Posta Fibreno
Posta Fibreno, Broccostella, Fontechiari, Campoli Appennino
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050016
Monte Ortara e Monte La Monna
Vico nel Lazio
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050017
Pendici di Colle Nero
San Donato Val di Comino, Settefrati
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050018
Cime del Massiccio della Meta
Picinisco, San Biagio Saracinisco, Vallerotonda
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050020
Val Canneto
Settefrati , Picinisco
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050021
Monte Caccume
Patrica, Giuliano di Roma
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050022
Grotta di Pastena
Pastena
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050023
Fiume Amaseno (alto corso)
Prossedi, Villa Santo Stefano, Amaseno
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050024
Monte Calvo e Monte Calvilli
Vallecorsa, Castro dei Volsci, Pastena, Lenola
DGR 14/04/2016 n. 158
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IT6050025
Bosco Selvapiana di Amaseno
Amaseno
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050026
Parete del Monte Fammera
Esperia, Ausonia , Spigno Saturnia
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050027
Gole del Fiume Melfa
Casalvieri, Arpino, Santopadre, Roccasecca, Casalattico, Colle San Magno
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050028
Massiccio del Monte Cairo (aree sommitale)
Casalattico, Atina, Belmonte Castello, Terelle, Colle San Magno
DGR 14/04/2016 n. 158
IT6050029
Sorgenti dell'Aniene
Filettino
DGR 14/04/2016 n. 158
All’interno dei SIC sopraelencati, le cui perimetrazioni sono consultabili sul sito della Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/prl_ambiente/?vw=contenutidettaglio&id=202, si applicano le misure regolamentari, specifiche per ciascun SIC, elencate nei paragrafi 7.1, 7.1.1., 7.1.2. e 7.1.3 dell’allegato 1 delle Deliberazioni della Giunta Regionale 14 aprile 2016, n. 158, n.159, n.160, n.161 e n.162, per quanto rientranti nell’«Ambito di applicazione» di cui al presente «CGO».
Descrizione degli impegni nel SIC IT6030019 “Macchiatonda” All’interno del territorio del SIC IT6030019 “Macchiatonda”, si applicano i seguenti impegni, per quanto rientranti nell’«Ambito di applicazione» di cui al presente «CGO», già riportati nel CGO 2 in quanto coincidente con la ZPS: Divieti E’ fatto divieto di bonifica idraulica delle zone umide naturali. Regolamentazioni a) la costruzione di nuove serre fisse è disciplinata dalla l.r. 12 agosto 1996 n. 34 concernente “Disciplina urbanistica per la costruzione delle serre” e successive modificazioni con le seguenti disposizioni attuative: è consentita esclusivamente la costruzione di serre senza opere di fondazione con strutture in legno o tubolare metallico comunque amovibili e con copertura degli impianti in film plastico e la cui superficie coperta non deve superare il quaranta percento dell’area disponibile; b) nelle zone umide naturali quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra, le attività che comportino improvvise e consistenti variazioni del livello dell'acqua o la riduzione della superficie di isole ovvero zone affioranti sono sottoposte a parere obbligatorio e vincolante della struttura regionale della Direzione Ambiente, competente in materia di Rete Natura 2000. Sono fatte salve le operazioni di prosciugamento delle sole vasche salanti delle saline in produzione; c) è sospeso durante il periodo riproduttivo dell'avifauna: da 15 marzo al 31 luglio il controllo ovvero la gestione all’interno delle zone umide naturali quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra della vegetazione spontanea arborea, arbustiva e erbacea, mediante taglio, sfalcio, trinciatura, incendio, diserbo chimico, lavorazioni superficiali del terreno. Sono fatti salvi interventi straordinari di gestione previa autorizzazione dell'ente gestore, al fine di non arrecare disturbo o danno alla riproduzione della fauna selvatica; d) l’utilizzo dei diserbanti per il controllo della vegetazione della rete idraulica artificiale (canali di irrigazione, fossati e canali collettori) è regolamentato dalle norme tecniche di difesa integrata del Piano di Sviluppo Rurale vigenti al momento del trattamento; e) l’utilizzazione di uso dei fanghi di depurazione è autorizzata dalle provincie ai sensi del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99 recante attuazione della Direttiva 86/278/CEE.
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Descrizione degli impegni nel SIC IT6030024 “Isola Sacra” All’interno del territorio del SIC IT6030024 “Isola Sacra”, con piano di gestione adottato dalla D.G.R. 883/2009, si applicano i seguenti impegni: è vietato convertire le superfici a pascolo permanente, come definito dall’art. 2, lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/2009 che ha sostituito l’art. 2 punto 2 del regolamento (CE) n. 796/04, ad altri usi.
Descrizione degli impegni nel SIC IT6030012 “Riserva Naturale Tevere - Farfa” All’interno del territorio del SIC IT6030012 “Riserva Naturale Tevere-Farfa”, con piano di gestione approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale D.C.R. 22/2012, si applicano le seguenti norme regolamentari, per quanto rientranti nell’«Ambito di applicazione» di cui al presente «CGO»: per le porzioni del SIC ricadenti all’interno del perimetro della Riserva Naturale di Nazzano Tevere-Farfa così come riportato nel Piano della Riserva, si applicano integralmente le regolamentazioni previste dalle Norme tecniche di attuazione, di cui all’allegato A2 del Piano della Riserva, e dallo Stralcio delle Norme tecniche di attuazione del Piano dell’area protetta, di cui all’allegato C3 del Piano di gestione del SIC; per le porzioni del SIC ricadenti all’esterno del perimetro della Riserva Naturale, laddove individuate e delimitate nelle cartografie del Piano di gestione del SIC denominate “Carta di localizzazione degli habitat della Direttiva” di cui all’allegato C6, e “Carta della localizzazione dei siti riproduttivi degli Anfibi” di cui all’allegato C8 si applicano le regolamentazioni del Piano della Riserva previste per le aree classificate come “Zona A” di cui all’art. 33 delle Norme tecniche di attuazione dello stesso Piano; per le porzioni del SIC ricadenti all’esterno del perimetro della Riserva Naturale, ma non individuate nelle cartografie del Piano di gestione del SIC si applicano le regolamentazioni del Piano della Riserva previste per le aree classificate come “Zona C” di cui all’ art. 35 delle Norme tecniche di attuazione dello stesso Piano.
Descrizione degli impegni applicabili in assenza dell’intervento regionale In assenza dell’adozione da parte della Regione di specifiche misure di conservazione relative ai SIC ai sensi dell’articolo 6 paragrafi 1 e 2 della Direttiva 92/43/CEE, a norma dell’articolo 22 comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 si applicano le pertinenti disposizioni di cui all’articolo 2 del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007, relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS)” e successive modifiche, e le disposizioni di cui all’art. 4 del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.
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IV TEMA PRINCIPALE: Livello minimo di mantenimento dei paesaggi BCAA 7 – Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio, compresi, se del caso, siepi, stagni, fossi, alberi in filari, in gruppi o isolati, margini dei campi e terrazze e compreso il divieto di potare le siepi e gli alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli e, a titolo facoltativo, misure per combattere le specie vegetali invasive Ambito di applicazione: tutte le superfici agricole come definite all’articolo 3, comma 5, lettera d) del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 1 del medesimo Decreto.
Descrizione della norma e degli impegni Al fine di assicurare un livello minimo di conservazione dei terreni ed evitare il deterioramento dei paesaggi tramite il mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio sull’intero territorio nazionale, è stabilito come impegno la tutela degli elementi caratteristici del paesaggio, naturali o seminaturali, qualora identificati territorialmente, nonché la non eliminazione di alberi monumentali, muretti a secco, siepi, stagni, alberi isolati o in filari, terrazze, sistemazioni idraulicoagrarie caratteristiche.
Intervento della Regione A norma dell’art. 22 comma 1 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, è stabilito come impegno la tutela degli elementi caratteristici del paesaggio naturali o seminaturali identificati territorialmente alla tavola B - Beni paesaggistici - del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) adottato, ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, con Delibere di Giunta Regionale n. 556 del 25/07/2007 e n. 1025 del 21/12/2007 e pubblicato sul S.O. n. 14 del B.U.R.L. n. 6 del 14 febbraio 2008, di seguito elencati e consultabili sul sito della Regione Lazio http://www.regione.lazio.it/PTPR/PTPRB/ tramite applicativo webgis tavola B. In particolare la tutela di cui sopra è attuata nel rispetto delle modalità, in quanto rientranti nell’ambito di applicazione di cui alla presente “norma”, previste dal PTPR per i seguenti elementi naturali e seminaturali e specificate negli articoli della normativa del PTPR che seguono: fasce costiere marittime di cui all’art. 33, coste dei laghi di cui all’art. 34, corsi delle acque pubbliche di cui all’art. 35, zone umide di cui all’art. 40, montagne per la parte eccedente i 1.200 metri sul livello del mare di cui all’art. 36, canali delle bonifiche agrarie di cui all’art. 46, beni puntuali e lineari testimonianza dei caratteri identitari vegetazionali, geomorfologici e carsico – ipogei di cui all’art. 47. Sono fatte salve le deroghe per le aziende agricole previste all’articolo 51 della normativa del PTPR medesimo. Le precedenti disposizioni integrano quelle stabilite nel Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, costituite dal mantenimento degli alberi monumentali identificati nel registro nazionale degli alberi monumentali, ai sensi del D.M. 23 Ottobre 2014, o tutelati dalla legislazione nazionale, nonché degli elementi caratteristici del paesaggio quali muretti a secco, siepi, stagni, alberi isolati o in filari, terrazze, sistemazioni idraulico-agrarie caratteristiche. Ai fini dell’individuazione dell’elemento caratteristico del paesaggio per il suo mantenimento, è stabilita una lunghezza lineare minima di 25 metri. Per “siepi” si intendono delle strutture lineari, regolari od irregolari, costituite da specie vegetali arboree od arbustive e situate generalmente lungo i margini delle strade, dei fossi, dei campi nelle zone agrarie. La larghezza minima è di 2 metri; la larghezza massima di 20 metri; la lunghezza
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minima di 25 metri; la copertura arboreo-arbustiva > 20%. Per larghezza si intende la proiezione ortogonale della chioma sul terreno. Per “filare” si intende un andamento lineare ovvero sinuoso caratterizzato dalla ripetizione di elementi arborei in successione o alternati. Per “sistemazioni idraulico-agrarie caratteristiche” si intendono i reticoli di regimazione delle acque che abbiano carattere di stabilità nel tempo e di integrazione con l’ambiente agrario circostante. Sono ricompresi i fossi e canali aziendali, comprensivi delle scarpate inerbite o coperte da vegetazione spontanea. Le sistemazioni idraulico agrarie hanno una larghezza massima totale di 10 metri.
Deroghe 1. Presenza di motivazioni di ordine fitosanitario riconosciute dalle autorità competenti. 2. Elementi caratteristici del paesaggio realizzati anche con l’intervento pubblico, che non presentino i caratteri della permanenza e della tipicità. 3. Interventi di ordinaria manutenzione delle formazioni arboreo ovvero arbustive, comprendenti anche il taglio a raso di ceppaie e il taglio dei ricacci delle capitozze. 4. Eliminazione di soggetti arborei o arbustivi appartenenti a specie invadenti, pollonanti o non autoctone (ad es. ailanto, robinia pseudoacacia, ecc …) o eliminazione di soggetti arbustivi lianosi (ad es. rovo). 5. In relazione alle sistemazioni idraulico-agrarie caratteristiche, è fatta salva la possibilità di eliminarle in presenza di normativa che lo consente. Le deroghe di cui ai punti 2, 3 e 4 non si applicano nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli e comunque nel periodo compreso tra il 15 marzo e 15 agosto, salvo diversa disciplina a livello regionale.
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SETTORE 2 Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante I TEMA PRINCIPALE: Sicurezza alimentare CGO 4 – Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (GU L 31 dell’1.2.2002 pag. 1). Articoli 14, 15, 17 (paragrafo 1)* e articoli 18, 19 e 20 *attuato in particolare da: Articoli 1, 2, 14, 16, 23, 27, 29 del Regolamento (CE) 470/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale, abroga il Regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il Regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio; regolamento (UE) 37/2010 della Commissione del 22 dicembre 2009, concernente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui negli alimenti di origine animale, articolo 1 ed allegato al Regolamento; regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari (G.U.C.E. L 139 del 30 aprile 2004): articolo 4, paragrafo 1, e allegato I parte “A” (cap. II, sez. 4 (lettere g), h) e j)), sez. 5 (lettere f) e h)) e sez. 6; cap. III, sez. 8 (lettere a), b), d) e e)) e sez. 9 (lettere a) e c))); regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari di origine animale (G.U.C.E. L 139 del 30 aprile 2004): articolo 3, paragrafo 1 e allegato III, sezione IX, capitolo 1 (cap. I-1, lettere b), c), d) ed e); cap. I-2, lettera a) (punti i), ii) e iii)), lettera b) (punti i) e ii)) e lettera c); cap. I-3; cap. I-4; cap. I-5; cap. II-A paragrafi 1, 2, 3 e 4; cap. II-B 1 (lettere a) e d)), paragrafi 2, 4 (lettere a) e b)) e allegato III, sezione X, capitolo 1, paragrafo 1); regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi (G.U.C.E. L 035 dell’8 febbraio 2005): articolo 5, paragrafo 1) e allegato I, parte A, (cap. I-4, lettere e) e g); cap. II-2, lettere a), b) e e)), articolo 5, paragrafo 5 e allegato III (cap. 1 e 2), articolo 5, paragrafo 6; regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio (G.U.U.E. 16 marzo 2005, n. L 70): articolo 18.
Recepimento Decreto del Ministro delle attività produttive e del Ministro delle politiche agricole e forestali 27 maggio 2004 recante “rintracciabilità e scadenza del latte fresco” (G.U. n.152 del 1° luglio 2004) e sue modificazioni; Decreto del Ministro delle attività produttive e del Ministro delle politiche agricole e forestali 14 gennaio 2005 recante “linee guida per la stesura del manuale aziendale per la rintracciabilità del latte” (G.U. n. 30 del 7 febbraio 2005);
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Linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 15 dicembre 2005 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 294 del 19 dicembre 2005); Provvedimento 18 aprile 2007, n. 84/CSR Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della Legge 5 maggio 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano su «Linee guida vincolanti per la gestione operativa del sistema di allerta rapida per mangimi» (G.U. n. 107 del 10 maggio 2007); Intesa Stato Regioni rep. Atti n. 204/CSR del 13 novembre 2008 “Aggiornamento delle Linee guida regionali per la gestione operativa del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano e mangimi” (G.U. n. 287 del 09/12/2008). Decreto del Ministro della salute 9 agosto 2002 “Recepimento della direttiva n. 2002/42/CE e modifica del D.M. 19 maggio 2000 del Ministro della sanità, concernente i limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerate nei prodotti destinati all'alimentazione.” (G.U. n. 265 del 12 Novembre 2002); Articolo 4 e allegati 2, 3, 4 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all'alimentazione (G.U. n. 292 del 14 dicembre 2004 - S. O. n. 179) e successive modifiche e integrazioni; D. Lgs. 16 marzo 2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal Regolamento 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonché abrogazione del decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 336.” (G.U. 28 aprile 2006, n. 98). D.P.R. 28 febbraio 2012 n. 55 “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290, per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti”; Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
Applicazione regionale Deliberazione della Giunta Regionale n. 715 del 04.08.05 “Linee guida per la rintracciabilità degli alimenti e mangimi per fini di sanità pubblica ai sensi del Regolamento 178/2002/CE” (B.U.R.L. n.26 del 20/09/2005); Deliberazione della Giunta Regionale del 14.01.2011 n. 3 “Recepimento Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome del 29 aprile 2010 rep. n. 59/CSR e approvazione delle “Linee guida applicative del Regolamento CE 852/04 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari”. Revoca D.G.R. 275/2006” (B.U.R.L. n. 6 del 14.02.2011); Deliberazione della Giunta Regionale del 24.06.2011 n. 298 “Deliberazione Giunta regionale n. 3 del 14 gennaio 2011 «Recepimento Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome del 29 aprile 2010 rep. n. 59/CSR e approvazione delle <
>. Revoca della deliberazione Giunta regionale 275/2006». Sostituzione dell’Allegato 1 con l’Allegato A.” (B.U.R.L. n. 29 del 06.08.2011); Determinazione 12 maggio 2014, n. G06917 "Deliberazione della Giunta Regionale del 14 gennaio 2011 n. 3. Procedura operativa per la registrazione delle imprese alimentari ai sensi del Regolamento CE n. 852/04. Aggiornamento della Determinazione del 21 luglio 2006 n. D2145” (B.U.R.L. n. 47 del 12/06/2014);
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Deliberazione della Giunta Regionale n. 179 del 22 marzo 2010 “Nuove linee guida regionali applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti di origine animale. Modifica allegati deliberazione Giunta regionale n. 326/2006.” (Supplemento ordinario n. 97 al B.U.R.L. n. 19 del 21/05/2010); Deliberazione della Giunta Regionale n. 654 del 19 settembre 2008 “Aggiornamento della deliberazione Giunta regionale 22 marzo 2006 n. 141 «Regolamento (CE) 183/2005 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi. Approvazione della linee guida di applicazione regionale»” (B.U.R.L. n. 42 del 14/11/2008); Determinazione del Direttore 2 settembre 2010, n. 3479. “Modifica Punti di Contatto, Allegato E alla determinazione n. 4202 del 16 dicembre 2009 gestione operativa del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano e mangimi.” (B.U.R.L. n. 36 del 28.09.10).
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Le aziende produttrici devono rispettare il complesso degli adempimenti previsti dalla normativa sulla sicurezza alimentare per il loro settore di attività, in funzione del processo produttivo realizzato, attuando tra l’altro, ai sensi degli articoli 19 e 20 del Regolamento (CE) n. 178/2002, procedure per il ritiro di prodotti ritenuti non conformi ai requisiti di sicurezza alimentare e attivandosi per dare immediata informazione alle autorità competenti ed ai consumatori. A tal fine si distinguono i seguenti settori della produzione primaria: produzioni animali; produzioni vegetali; produzione di latte crudo; produzione di uova; produzioni di mangimi o alimenti per gli animali. Produzioni animali - Impegni a carico dell’azienda: 1.a. curare il corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose al fine di prevenire ogni contaminazione; 1.b. prevenire l’introduzione e la diffusione di malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso gli alimenti, attraverso opportune misure precauzionali; 1.c. assicurare il corretto uso degli additivi dei mangimi e dei prodotti medicinali veterinari, cosi come previsto dalla norma; 1.d. tenere opportuna registrazione di: i. natura e origine degli alimenti e mangimi somministrati agli animali; ii. prodotti medicinali veterinari o altri trattamenti curativi somministrati agli animali; iii. i risultati di ogni analisi effettuata sugli animali, che abbia una rilevanza ai fini della salute umana; iv. ogni rapporto o controllo effettuato sugli animali o sui prodotti di origine animale; 1.e. immagazzinare gli alimenti destinati agli animali separatamente da prodotti chimici o da altri prodotti o sostanze proibite per l’alimentazione animale; 1.f. immagazzinare e manipolare separatamente gli alimenti trattati a scopi medici, destinati a determinate categorie di animali, al fine di ridurre il rischio che siano somministrati impropriamente o che si verifichino contaminazioni.
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Produzioni vegetali - Impegni a carico dell’azienda: 2.a. gli utilizzatori professionali rispettano le disposizioni relative allo stoccaggio sicuro dei prodotti fitosanitari riportate nell’allegato VI.1 al D.M. del 22 gennaio 2014; 2.b. assicurare il corretto uso dei prodotti fitosanitari, cosi come previsto dalla norma; 2.c. tenere opportuna registrazione1 di: i. ogni uso di prodotti fitosanitari2; ii. i risultati di ogni analisi effettuata sulle piante o sui prodotti vegetali, che abbia una rilevanza ai fini della salute umana. 2.d. curare il corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose al fine di prevenire ogni contaminazione. Produzione di latte crudo - Impegni a carico dell’azienda 3.a. assicurare che il latte provenga da animali: i. in buona salute, che non presentino segni di malattie o di ferite che possano causare contaminazione del latte; ii. ai quali non siano state somministrate sostanze proibite o abbiano subito trattamenti illegali; iii. che abbiano rispettato i previsti tempi di sospensione dalla produzione, nei casi di utilizzazione di prodotti o sostanze ammesse; iv. ufficialmente esenti di brucellosi e da tubercolosi oppure utilizzabile a seguito dell’autorizzazione dell’autorità competente; 3.b. assicurare che le strutture e gli impianti rispondano a determinati requisiti minimi: i. deve essere efficacemente assicurato l'isolamento degli animali infetti o che si sospetta siano affetti da brucellosi o tubercolosi, in modo da evitare conseguenze negative per il latte di altri animali; ii. le attrezzature ed i locali dove il latte è munto, immagazzinato, manipolato e refrigerato devono essere posizionati e costruiti in modo da limitare i rischi della contaminazione del latte; iii. i locali dove il latte è stoccato devono avere adeguati impianti di refrigerazione, essere protetti contro agenti infestanti ed essere separati dai locali dove gli animali sono ospitati; iv. i materiali, gli utensili, contenitori, superfici, con i quali è previsto che venga in contatto il latte, devono essere costituiti da materiale non tossico e devono essere facili da lavare e disinfettare; v. l’attività di lavaggio e disinfezione degli impianti e contenitori deve essere effettuata dopo ogni utilizzo; 3.c. assicurare che le operazioni di mungitura e trasporto del latte avvengano secondo modalità adatte a garantire pulizia, igiene e corrette condizioni di stoccaggio: i. lavaggio della mammella prima della mungitura; ii. scarto del latte proveniente dagli animali sotto trattamento medico; iii. stoccaggio e refrigerazione del latte appena munto, in relazione alla cadenza di raccolta e dei disciplinari di produzione di prodotti trasformati; 3.d. assicurare la completa rintracciabilità del latte prodotto, attraverso:
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Per “opportuna registrazione” si intende l’insieme delle informazioni che caratterizza l’evento: date, tipi di prodotti utilizzati, quantità, fasi fenologiche delle colture, ecc..
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tranne che per l’uso esclusivo in orti e giardini familiari il cui raccolto è destinato all’autoconsumo.
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i.
per i produttori di latte alimentare fresco: la predisposizione di un Manuale aziendale per la rintracciabilità del latte; ii. per i produttori di latte crudo: l’identificazione, la documentazione e registrazione del latte venduto e della sua prima destinazione. Produzione di uova - Impegni a carico dell’azienda: 4.a. assicurare che, all’interno dei locali aziendali, le uova siano conservate pulite, asciutte, lontane da fonti di odori estranei e dall’esposizione diretta alla luce solare, protette dagli urti in maniera efficace. Produzione di mangimi o alimenti per gli animali - Impegni a carico dell’azienda 5.a. registrazione dell’operatore all’autorità regionale competente, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lettera a) del Reg. (CE) 183/05, in quanto requisito obbligatorio per poter svolgere l’attività; 5.b. curare il corretto stoccaggio e manipolazione dei mangimi o alimenti per animali al fine di prevenire ogni contaminazione biologica, fisica o chimica dei mangimi stessi; 5.c. tenere nella giusta considerazione i risultati delle analisi realizzate su campioni prelevati su prodotti primari a altri campioni rilevanti ai fini della sicurezza dei mangimi; 5.d. tenere opportuna registrazione3 di: i. ogni uso di prodotti fitosanitari e biocidi; ii. l’uso di semente geneticamente modificata; iii. la provenienza e la quantità di ogni elemento costitutivo del mangime e la destinazione e quantità di ogni output di mangime. Per quanto attiene all’evidenza delle infrazioni ed al calcolo dell’eventuale riduzione, occorre tenere in considerazione che alcuni elementi d’impegno sono controllati secondo le procedure previste per altri CGO. In particolare gli impegni: 1.b. prevenire l’introduzione e la diffusione di malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso il cibo, attraverso (con) opportune misure precauzionali - viene controllato nell’ambito del CGO 9; 1.c. assicurare il corretto uso degli additivi dei mangimi e dei prodotti medicinali veterinari, così come previsto dalla norma – viene controllato anche per il CGO 5; 2.b. assicurare il corretto uso dei prodotti fitosanitari, erbicidi e pesticidi, cosi come previsto dalla norma - viene controllato nell’ambito del CGO 10; 3.a.ii. assicurare che il latte provenga da animali ai quali non siano state somministrate sostanze proibite o abbiano subito trattamenti illegali - viene controllato anche per il CGO 5. Le attività di registrazione dei trattamenti fitosanitari e pesticidi, a carico delle aziende che, a vario titolo, producono prodotti vegetali, sono considerate come impegno diretto solo per il presente criterio, ancorché siano condizioni necessarie per rispetto del CGO 10.
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Per “opportuna registrazione” si intende l’insieme delle informazioni che caratterizza l’evento: date, tipi di prodotti utilizzati, quantità, fasi fenologiche delle colture, ecc..
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CGO 5 – Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3). Articolo 3 lettere a), b), d), ed e), e articoli 4, 5 e 7. Recepimento Decreto dirigenziale del 14 ottobre 2004 del Ministero della salute (G.U. n. 245 del 18 ottobre 2004); Decreto Legislativo n. 158 del 16 marzo 2006 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni di animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal Regolamento 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonché abrogazione del decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 336” (G.U. n. 98 del 28 aprile 2006) e successive modificazioni.
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Le aziende devono rispettare gli adempimenti ed i divieti contenuti nel Decreto Legislativo 16 marzo 2006 n. 158. In particolare, gli allevamenti di bovini, bufalini, suini, ovi-caprini, equini, avicoli, conigli, selvaggina d’allevamento ovvero i produttori di latte, uova, miele devono rispettare le prescrizioni previste dalla vigente normativa, salvo deroghe ed esclusioni: divieto di somministrazione agli animali d’azienda di sostanza ad azione tireostatica, estrogena, androgena o gestagena, di stilbeni e di sostanze beta-agoniste nonché di qualsiasi altra sostanza ad effetto anabolizzante. Alcune di queste sostanze possono tuttavia essere impiegate a scopo terapeutico o zootecnico, purché ne sia in questo caso controllato l’uso sotto prescrizione medico-veterinaria con limitazione della possibilità di somministrazione solo da parte di un medico veterinario ad animali chiaramente identificati; divieto di destino alla commercializzazione di animali o di prodotti da essi derivati (latte, uova, carne, ecc.) ai quali siano stati somministrati per qualsiasi via o metodo medicinali veterinari contenenti sostanze tireostatiche, stilbeni, prodotti contenenti tali sostanze o loro derivati oppure siano state somministrate illecitamente sostanze beta-agoniste, estrogene, androgene e gestagene, oppure, in caso di trattamento con sostanze beta-agoniste, estrogene, androgene e gestagene effettuato nel rispetto delle disposizioni previste dagli articoli 4 e 5 del D. Lgs. 158/2006 (uso terapeutico o zootecnico), non sia rispettato il tempo di sospensione.
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II TEMA PRINCIPALE: Identificazione e registrazione degli animali CGO 6 – Direttiva 2008/71/CE del Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini (GU L 213 del 8.8.2008, pag.31). Articoli 3, 4 e 5 Recepimento Decreto Legislativo n. 200/2010 “Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all’identificazione e registrazione dei suini (10G022) – GU n. 282 del 17.12.2010.
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti suinicoli, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Di seguito sono indicati gli impegni da assolvere. A:
B:
COMUNICAZIONE DELL’AZIENDA REGISTRAZIONE DELL’AZIENDA
ALLA
A.S.L.
PER
LA
A.1
Richiesta al Servizio veterinario competente del codice aziendale entro 20 giorni dall'inizio attività;
A.2
comunicazione al servizio veterinario competente per territorio di eventuali variazioni anagrafiche e fiscali dell'azienda entro 7 giorni.
TENUTA DEL REGISTRO AZIENDALE E COMUNICAZIONE DELLA CONSISTENZA DELL’ALLEVAMENTO DELL’AZIENDA AGRICOLA B.1
B.2 B.3
C:
AGRICOLA
Obbligo di tenuta del registro aziendale, regolarmente aggiornato, con entrata ed uscita dei capi (entro 3 giorni dall’evento); per i nati ed i morti, entro 30 giorni; Comunicazione della consistenza dell’allevamento, rilevata entro il 31 marzo in Banca Dati Nazionale (BDN); Comunicazione alla BDN di ogni variazione della consistenza zootecnica dell'azienda (nascite, morti). Il detentore deve registrare nascite e morti entro 30 giorni sul registro di carico e scarico ed al 31 marzo di ogni anno in BDN. Movimentazione dei capi tramite Modello 4 ovvero dichiarazione di provenienza dell’animale, riportante il numero dei capi e da allegare e registrare nel registro aziendale. Le movimentazioni in entrata e in uscita dall’allevamento devono essere registrate entro 3 giorni dall’evento sul registro di carico e scarico, ed entro 7 giorni dall’evento in BDN.
IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI C.1
Obbligo di marcatura individuale con codice aziendale (tatuaggio), entro 70 giorni dalla nascita e comunque prima dell’uscita del capo dall’azienda.
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Deroghe 1) In base alla Decisione 2005/458/CE del 21 giugno 2005, l’Italia è autorizzata ad applicare la deroga prevista all’articolo 3, paragrafo 2 della direttiva 92/102/CEE nei confronti dei detentori di non più di un suino. Di conseguenza le aziende detentrici di un solo capo suino da ingrasso, destinato al consumo personale, sono tenute solo a: identificare il suino tramite tatuaggio riportante il codice dell’azienda di nascita o dell’azienda di prima destinazione se importato da Paesi terzi, secondo quanto stabilito dalla normativa; comunicare all’autorità sanitaria territorialmente competente la detenzione dell’unico capo suino ed il suo destino finale. 2) Inoltre, in base all’Ordinanza Ministeriale 12 aprile 2008 i detentori di suini da ingrasso, fino ad un massimo di 4 animali, destinati all'autoconsumo e non a scopo commerciale, che non movimentano animali verso altri allevamenti, sono obbligati a registrare l’allevamento presso l’A.S.L., a detenere il registro di stalla ed a registrare in proprio o tramite l’ente delegato i soli ingressi (mediante il modello IV).
CGO 7 – Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il Regolamento (CE) n. 820/97 del Consiglio (GU L 204 del 11.8.2000, pag. 1). Articoli 4 e 7 Applicazione D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138); D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148); D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437 “Regolamento recante modalità per l’identificazione e la registrazione dei bovini” (G.U. n. 30 del 06 febbraio 2001) e successive modifiche e integrazioni; D.M. 18/7/2001 “Modifica degli allegati al D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437, riguardante «Regolamento recante modalità per la identificazione e la registrazione dei bovini»”(G.U. n. 205 del 4 settembre 2001); D.M. 31 gennaio 2002 “Disposizioni in materia di funzionamento dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 72 del 26 marzo 2002) e successive modifiche e integrazioni; D.M. 7 giugno 2002 “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell'anagrafe bovina”(G.U. n. 152 del 1° luglio 2002, S.O.); Provvedimento 26 maggio 2005 concernente Accordo Stato-Regioni recante “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 243 del 18 ottobre 2005, S.O. n. 166); Nota del Ministero della salute protocollo 0009384-10/04/2015-DGSAF-COD_UO-P.
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti bovini ovvero bufalini, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
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Descrizione degli impegni Di seguito sono indicati gli impegni da assolvere. A:
REGISTRAZIONE DELL’AZIENDA PRESSO L’A.S.L. E IN BDN. A.1 Registrazione presso il servizio veterinario competente e richiesta del codice aziendale entro 20 giorni dall'inizio attività; A.2 registrazione dell’azienda presso la BDN; A.3 comunicazione opzione su modalità di registrazione degli animali: nella BDN con accesso tramite smart card; Tramite A.S.L., organizzazioni professionali, di categoria, veterinario riconosciuto, altro operatore autorizzato; A.4 comunicazioni al Servizio veterinario competente per territorio di eventuali variazioni anagrafiche e fiscali dell'azienda.
B:
IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI. B.1 Obbligo di tenuta del registro aziendale, regolarmente aggiornato con entrata ed uscita dei capi; B.2 richiesta codici identificativi specie bovina (numero 2 marche auricolari) alla BDN o tramite operatore delegato. Le marche auricolari sono individuali; B.3 effettuazione della marcatura dei bovini entro 20 giorni dalla nascita e comunque prima che l'animale lasci l'azienda; nel caso di importazione di un capo da Paesi terzi, entro 20 giorni dai controlli di ispezione frontaliera. Presenza di marcatura ai sensi del D.P.R. 437/2000 per tutti gli animali nati dopo il 31 dicembre 1997. Gli animali oggetto di scambi intracomunitari devono essere identificati, a partire dal 1 gennaio 1998, ai sensi del Regolamento 1760/2000; B.4 compilazione, contestuale alla marcatura, della cedola identificativa se l’allevatore non aggiorna la BDN; B.5 aggiornamento del registro aziendale entro 3 giorni dall'identificazione; B.6 consegna della cedola identificativa al Servizio veterinario dell'A.S.L. competente per territorio o ad altro soggetto delegato entro 7 giorni dalla marcatura del capo (se non registra in BDN); B.7 registrazione delle nascite in BDN se l’allevatore aggiorna direttamente la BDN; B.8 acquisizione del passaporto dal servizio veterinario o altro soggetto delegato; il rilascio del passaporto per i capi delle specie bovina è abolito per i capi nati in Italia a partire dal 1° maggio 2015 e che sono movimentati sul territorio nazionale (nota del Ministero della salute protocollo 000938410/04/2015-DGSAF-COD_UO-P). B.9 comunicazioni al servizio veterinario competente per territorio di eventuali furti/smarrimenti di animali, marchi auricolari e passaporti; B.10 nel caso i capi vengano acquistati da Paesi terzi, consegna al servizio veterinario competente per territorio o ad altro soggetto delegato, entro 7 giorni dai controlli previsti per l’importazione della documentazione prevista debitamente compilata, per l'iscrizione in anagrafe.
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C:
REGISTRO AZIENDALE. C.1 Corretto aggiornamento del registro aziendale entro 3 giorni dagli eventi (nascite, morti, movimentazioni).
D:
MOVIMENTAZIONE DEI CAPI: NASCITE - INGRESSO IN AZIENDA – DECESSO. D.1 Registrazione sul registro aziendale entro 3 giorni degli estremi del modello 4 nel caso di movimentazioni in ingresso; D.2 comunicazione del decesso e consegna del passaporto del capo al servizio veterinario dell'A.S.L. entro 7 giorni, nei casi previsti; D.3 nel caso il capo acquistato/scambiato con un altro Paese UE venga immediatamente macellato, non occorre comunicare la richiesta di iscrizione in anagrafe; D.4 per bovini introdotti in allevamento: annotazione del passaggio di proprietà sul retro del passaporto e aggiornamento entro 3 giorni del registro di stalla, nei casi previsti; D.5 Registrazione della nascita entro 3 giorni sul registro aziendale, comunicazione della nascita entro 7 giorni alla BDN, successivo ritiro del passaporto dal servizio veterinario, nei casi previsti.
E:
MOVIMENTAZIONE DEI CAPI: USCITA DALL’AZIENDA. E.1 Compilazione del modello 4; E.2 aggiornamento del registro aziendale entro 3 giorni; E.3 comunicazione delle variazioni entro 7 giorni, direttamente in BDN oppure tramite invio copia del modello 4 al servizio veterinario o ad altro soggetto delegato.
CGO 8 - Regolamento (CE) n. 21/2004 del Consiglio, del 17 dicembre 2003, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione degli ovini e dei caprini e che modifica il Regolamento (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE (GU L 5 del 9 gennaio 2004, pagina 8). Articoli 3, 4 e 5 Applicazione D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione e registrazione degli animali.” (G.U. n. 138 del 14 giugno 1996); D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 (G.U. n. 148 del 28 giugno 2007).
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti ovicaprini, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Il presente criterio si applica alle aziende agricole con allevamenti ovicaprini. Di seguito sono indicati gli impegni da assolvere. A:
REGISTRAZIONE DELL’AZIENDA PRESSO L’A.S.L. E IN BDN. A.1 Richiesta al servizio veterinario competente del codice aziendale entro 20 giorni dall'inizio attività;
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A.2
A.3
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comunicazione opzione su modalità di registrazione degli animali: direttamente nella BDN con accesso tramite smart card; tramite A.S.L., organizzazioni professionali, di categoria, veterinario riconosciuto, altro operatore autorizzato; comunicazioni al servizio veterinario competente per territorio di eventuali variazioni anagrafiche e fiscali dell'azienda.
B:
REGISTRO AZIENDALE E BDN. B.1 Obbligo di registrazione della consistenza dell’allevamento (aggiornata almeno una volta l’anno) entro il mese di marzo dell’anno successivo nel registro aziendale e in BDN. Qualora tutti i capi siano stati registrati individualmente in BDN unitamente alle loro movimentazioni, ad eccezione degli agnelli destinati a macellazione entro i 12 mesi di età, non è necessario procedere alla comunicazione del censimento annuale in quanto tale comunicazione si considera così soddisfatta (nota ministeriale n 4618 dell’8 marzo 2012); B.2 movimentazione dei capi tramite modello 4 ovvero dichiarazione di provenienza dell’animale, riportante il numero dei capi ed i relativi codici di identificazione aziendale e da allegare o registrare nel registro aziendale e in BDN. B.3 per i capi nati dal 1° gennaio 2010: obbligo della registrazione sul registro aziendale delle marche auricolari individuali dei capi identificati elettronicamente; B.4 aggiornamento del registro aziendale entro 3 giorni dall’evento (nascita, decesso e movimentazione dei capi) e aggiornamento della BDN entro 7 giorni.
C:
IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI. C.1 Per i nati prima del 9 luglio 2005: obbligo di marcatura individuale con tatuaggio riportante il codice aziendale più un secondo tatuaggio o un marchio auricolare riportante un codice progressivo individuale; C.2 Per i nati dopo il 9 luglio 2005: obbligo di marcatura individuale (doppio marchio auricolare oppure un marchio più un tatuaggio) con codice identificativo rilasciato dalla BDN. Le marche auricolari non possono essere utilizzate in altri allevamenti; C.3 Per i nati dopo il 9 luglio 2005: capi di età inferiore a 12 mesi destinati al macello: identificazione mediante unico marchio auricolare riportante almeno il codice aziendale (sia maschi che femmine). Agnelli: fino a 6 mesi di tempo per apporre la marcatura, se non lasciano l’allevamento prima. Per i capi nati dopo il 31 dicembre 2009: obbligo di identificazione con tatuaggio o identificativo auricolare più identificativo elettronico.
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III TEMA PRINCIPALE: Malattie degli animali CGO 9 – Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1). Articoli 7, 11, 12, 13 e 15 Recepimento Gli articoli del Regolamento citato sono direttamente applicabili.
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti bovini, bufalini, ovini, caprini, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Gli allevamenti, in base alla normativa vigente, fatte salve le deroghe previste dal Regolamento (CE) 1292/05, allegato IV par. II, devono rispettare: a) divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine derivate da mammiferi; b) divieto di somministrazione agli animali d’allevamento di: - proteine animali trasformate, - gelatina ricavata da ruminanti, - prodotti a base di sangue, proteine idrolizzate, - fosfato dicalcico e fosfato tricalcico di origine animale ("fosfato dicalcico” e “fosfato tricalcico"), - mangimi contenenti le proteine di cui sopra; c) divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine di origine animale e dei mangimi che le contengono. d) obbligo di immediata denuncia alle autorità competenti in ogni caso di sospetta infezione da TSE in un animale.
IV TEMA PRINCIPALE: Prodotti fitosanitari CGO 10 – Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE (GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1). Articolo 55, prima e seconda frase Recepimento
Decreto Legislativo n. 194 del 17 marzo 1995 "Attuazione della dir. 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari" (G.U. n. 122 del 27 maggio 1995, S.O. n. 60) e successive modificazioni; D.P.R. n. 290 del 23 aprile 2001 “Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti” e successive modificazioni; Circolare Ministeriale 30 ottobre 2002 “Modalità applicative dell'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290, relativo ai dati di produzione, esportazione,
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vendita ed utilizzo di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari” (G.U. n. 29 del 5 febbraio 2003, S.O. n. 18); Decreto del Ministro della salute 9 agosto 2002 “Recepimento della direttiva n. 2002/42/CE e modifica del D.M. 19 maggio 2000 del Ministro della sanità, concernente i limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerate nei prodotti destinati all'alimentazione.” (G.U. n. 265 del 12 Novembre 2002); Articolo 5 e allegato 5 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai “Prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all'alimentazione” (G.U. n. 292 del 14 dicembre 2004, S. O. n. 179) e successive modifiche e integrazioni; Decreto del Ministro della salute 6 febbraio 2007 “Prodotti fitosanitari: recepimento della direttiva 2006/59/CE della Commissione e aggiornamento del decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004, concernente i limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all'alimentazione. Nona modifica”. Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi”. Decreto Ministeriale del 22 gennaio 2014 “Adozione del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell'articolo 6 del decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante: «Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi»”.
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Applicazione regionale Deliberazione della Giunta Regionale 13 novembre 2015, n. 628, concernente «Revoca della D.G.R. n. 788 del 18 novembre 2014 e della D.G.R. n. 93 del 13 marzo 2015 e contestuale approvazione del documento “Disciplina per il rilascio ed il rinnovo del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e alla consulenza, ai sensi del D.Lgs. n. 150/2012”».
Descrizione degli impegni Per le aziende i cui titolari siano acquirenti od utilizzatori di prodotti fitosanitari, valgono gli impegni previsti dal Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 e dal Decreto Ministeriale del 22 gennaio 2014 “Adozione del Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”. Gli impegni si differenziano in relazione alla classificazione tossicologica dei prodotti utilizzati. In relazione a quanto sopraindicato, le aziende devono rispettare i seguenti impegni: obblighi validi per tutte le aziende: disponibilità, conformità e aggiornamento del registro dei trattamenti (quaderno di campagna) e delle fatture di acquisto dei prodotti fitosanitari relative agli ultimi tre anni; il registro dei trattamenti va conservato almeno per i tre anni successivi a quello a cui si riferiscono gli interventi annotati; rispetto delle modalità d’uso previste nell’etichetta del prodotto impiegato; presenza ed uso dei dispositivi di protezione individuale previsti; presenza in azienda di un sito per il corretto immagazzinamento dei prodotti fitosanitari ed evitare la dispersione nell’ambiente in conformità con quanto previsto al punto VI.1 dell'allegato VI del Decreto Ministeriale del 22 gennaio 2014 di
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adozione del Piano d’Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN); nel caso di ricorso a contoterzista, mantenere la scheda trattamento contoterzisti (allegato 4 circolare ministeriale 30 ottobre 2002 n. 32469); obblighi validi per le aziende che utilizzano anche prodotti classificati come molto tossici, tossici o nocivi (T+, T, XN): “gli utilizzatori di prodotti tossici molto tossici e nocivi devono possedere un’autorizzazione per l’acquisto e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (patentino) in corso di validità. Dal 26 novembre 2015 gli utilizzatori professionali di tutti i prodotti fitosanitari dovranno disporre di un certificato di abilitazione, ai sensi del punto A.1.2 del D.M. del 22 gennaio 2014, relativo ai “Certificati di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo e certificati di abilitazione alla vendita”. Ai sensi di quanto previsto al punto A1.1 comma 7 del D.M. 22 gennaio 2014, i patentini rilasciati e rinnovati, prima dell’entrata in vigore del sistema di formazione obbligatoria e certificata per utilizzatori professionali, distributori e consulenti, attraverso modalità precedentemente in vigore ai sensi del D.P.R. n. 290/2001 e successive modificazioni sono ritenuti validi fino alla loro scadenza”; disporre e conservare, per il periodo di tre anni, le fatture d’acquisto nonché la copia dei moduli di acquisto (articolo 16 del D. Lgs. 150 del 2012); questi ultimi dovranno contenere: · le informazioni sul prodotto acquistato; · le generalità dell’acquirente e gli estremi dell'autorizzazione all’acquisto e all’utilizzazione dei prodotti fitosanitari con classificazione di pericolo di molto tossici, tossici e nocivi. Di seguito sono riportati i dati che il succitato registro dei trattamenti deve contenere: elenco cronologico dei trattamenti eseguiti sulle diverse colture, oppure, in alternativa, una serie di moduli distinti, relativi ciascuno ad una singola coltura agraria; prodotto fitosanitario utilizzato e quantità; superficie della coltura a cui si riferisce il singolo trattamento; avversità per la quale si è reso necessario il trattamento; registrazione dell'insieme delle informazioni (date, tipi di prodotti utilizzati, quantità, fasi fenologiche delle colture, ecc.) utili alla verifica del rispetto delle prescrizioni stabilite nell'etichetta. Il registro deve essere aggiornato con i trattamenti effettuati con tutti i prodotti fitosanitari utilizzati in azienda entro il periodo della raccolta e comunque al più tardi entro trenta giorni dall’esecuzione del trattamento stesso. Inoltre si sottolinea che: la presenza del registro dei trattamenti in azienda, aggiornato e conforme, è un impegno diretto solo per il CGO 4; pertanto, l’inosservanza di questo impegno, in quanto tale, viene considerata una non conformità al CGO 4; ciononostante, dato che la corretta tenuta del registro è necessaria per la verifica della corretta utilizzazione dei prodotti fitosanitari, l’assenza del registro o la sua non conformità ha conseguenze anche per il presente criterio; la presenza in azienda di un sito per il corretto immagazzinamento dei prodotti fitosanitari è un impegno previsto: · dal presente criterio per quanto attiene alla verifica delle quantità di prodotti fitosanitari acquistati, utilizzati e immagazzinati; · alla BCAA 3, per quanto riguarda la dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose; · al CGO 4, per quanto attiene al pericolo di contaminazione delle derrate prodotte.
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SETTORE 3 Benessere degli animali I TEMA PRINCIPALE: Benessere degli animali CGO 11 – Direttiva 2008/119/CE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (GU L 10 del 15.1.2009, pag. 7). Articoli 3 e 4 Recepimento Decreto Legislativo n. 126 del 7 luglio 2011 "Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli" (G.U. n. 180 del 4 agosto 2011, S.O.).
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti bovini/bufalini, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Le aziende devono rispettare gli adempimenti ed i divieti contenuti nel Decreto Legislativo n. 126 del 7 luglio 2011.
CGO 12 – Direttiva 2008/120/CEE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini (GU L 47 del 18.2.2009, pag. 5). Articolo 3 e articolo 4 Recepimento Decreto Legislativo 7 luglio 2011, n. 122 “Attuazione delle direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini” (Supplemento ordinario alla G.U. 2 agosto 2011 n. 178).
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti suinicoli, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Le aziende devono rispettare gli adempimenti ed i divieti contenuti nel Decreto Legislativo n. 122 del 7 luglio 2011 e successive modificazioni.
CGO 13 – Direttiva 98/58/CE del Consiglio, del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti (GU L 221 del 8.8.1998, pag. 23). Articolo 4 Recepimento Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" (G.U. n. 95 del 24 aprile 2001), modificato dalla Legge 27 dicembre 2004, n. 306 (G.U. n. 302 del 27 dicembre 2004);
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Circolare del Ministero della salute del 5 novembre 2001, n. 10 (G.U. n. 277 del 28 novembre 2001).
Ambito di applicazione Tutti i beneficiari di cui all’articolo 1, comma 2 e comma 3 del Decreto MiPAAF 8 febbraio 2016 con allevamenti zootecnici, fermo restando quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo.
Descrizione degli impegni Le aziende devono rispettare gli adempimenti ed i divieti contenuti nel Decreto Legislativo n. 146, del 26 marzo 2001 e successive modificazioni.
SETTORE Mantenimento dei pascoli permanenti TEMA PRINCIPALE: Mantenimento dei pascoli permanenti BCAA 8 - Mantenimento dei pascoli permanenti di cui all’articolo 93 paragrafo 3 del regolamento (UE) n. 1306/2013 Ambito di applicazione I pascoli permanenti di cui all’articolo 2 lettera c) del Regolamento CE 1120/2009 successive modificazioni.
Descrizione degli impegni Il presente requisito di BCAA ha l’obiettivo di mantenere, a livello nazionale, la proporzione della superficie investita a pascolo permanente rispetto alla superficie agricola totale. Tale proporzione è calcolata secondo quanto stabilito dall’articolo 3 del Regolamento (CE) n. 1122/09 e successive modificazioni. Il presente requisito di BCAA si applica agli anni 2015 e 2016. Ove si constati che la proporzione di pascolo permanente è diminuita nel corso dell’anno precedente di oltre il 5%, ogni conversione ad altri usi del pascolo permanente deve essere sottoposta ad autorizzazione con le modalità fissate dall’articolo 15, comma 3 del D.M. 6513 del 18 novembre 2014. L’autorizzazione è subordinata alla condizione che una determinata superficie sia investita a pascolo permanente. Questa superficie è considerata pascolo permanente a decorrere dal primo giorno della conversione, in deroga alla definizione contenuta all’articolo 2, comma 2, punto 2, del Regolamento (CE) n. 1122/2009. Tale superficie è adibita alla coltivazione di erba o di altre piante erbacee da foraggio per i cinque anni consecutivi alla data di conversione. L’obbligo di mantenere la proporzione non si applica se i beneficiari hanno investito superfici a pascolo permanente conformemente ai Regolamenti del Consiglio (CEE) n. 2078/92 (1), (CE) n. 1257/1999 (2) e (CE) n. 1698/2005. Ove si constati che la proporzione è diminuita nel corso dell’anno precedente di oltre il 10%, oltre a quanto disposto al comma 2, ai beneficiari che presentano domanda di aiuto nel quadro dei regimi di pagamenti diretti nel 2016 si impone, a livello nazionale, l’obbligo di riconvertire le superfici in pascolo permanente. Il paragrafo precedente si applica soltanto ai beneficiari che dispongono di superfici già convertite in passato da pascolo permanente ad altri usi. Esso riguarda le superfici convertite ad altri usi a
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partire dall’inizio del periodo di 24 mesi precedente il 15 maggio 2016. In tal caso, gli agricoltori riconvertono in pascolo permanente una percentuale delle superfici suddette, oppure investono a pascolo permanente una superficie equivalente. La percentuale di cui sopra è calcolata da AGEA Coordinamento sulla base della superficie precedentemente convertita dall’agricoltore e della superficie necessaria a ripristinare l’equilibrio. Tuttavia, se le superfici in questione, dopo essere state convertite ad altri usi, sono state oggetto di cessione, il primo comma si applica soltanto se la cessione ha avuto luogo dopo il 6 maggio 2004. In deroga alla definizione contenuta nell’articolo 2, comma 2, punto 2, del Regolamento (CE) n. 1122/2009, le superfici riconvertite o investite a pascolo permanente sono considerate «pascolo permanente» a datare dal primo giorno della riconversione o dell’investimento a pascolo permanente. Tali superfici sono adibite alla coltivazione di erba o di altre piante erbacee da foraggio per i cinque anni consecutivi alla data di conversione.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 283 Autorizzazione all'attivazione della procedura per la contrazione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per l'acquisizione di risorse finanziarie finalizzate al finanziamento del programma di investimenti per l'anno 2016.
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OGGETTO: Autorizzazione all’attivazione della procedura per la contrazione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per l'acquisizione di risorse finanziarie finalizzate al finanziamento del programma di investimenti per l’anno 2016.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell’Assessorato Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio; VISTA la Legge Regionale 2016;
n. 17 del 31/12/2015
Legge di stabilità regionale per l’esercizio
VISTA la Legge Regionale n. 18 del 31/12/2015 Bilancio di previsione finanziario 2016-2018; VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del “Documento tecnico di accompagnamento”, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;
VISTO
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del “Bilancio finanziario gestionale”, ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
VISTA la DGR n. 29 del 2/2/2016 avente per oggetto: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2 e articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”. VISTA la circolare del 3/3/2016; PRESO ATTO che ai sensi dell’art. 1 comma 471, della Legge n. 190 del 23/12/2014, è stata inoltrata, nei termini stabiliti, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, la Certificazione comprovante il rispetto per l’anno 2015 degli equilibri di bilancio;
VISTO
l’art. 1 comma 13 della L.R. n. 18/2015, che autorizza la Regione a contrarre “mutui o altre forme di indebitamento finalizzati a nuovi investimenti” fino ad un massimo di €300.703.991,15, in misura non superiore rispetto alle quote di capitale rimborsate;
CONSIDERATO che alla luce delle attuali proficue condizioni dei mercati finanziari, si ritiene opportuno cristallizzarne i vantaggi ricorrendo ad un mutuo a tasso fisso; RITENUTO OPPORTUNO, anche al fine di favorire la sostenibilità dei conti pubblici ed il perseguimento dell’obiettivo di pareggio di bilancio lungo un orizzonte pluriennale, individuare in anni 30 (trenta) la durata dell’operazione di indebitamento;
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RILEVATO CHE:
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A (di seguito CDP S.p.A.) risulta essere l’Istituto bancario di riferimento degli Enti pubblici in quanto di regola pratica tassi vantaggiosi nonché condizioni di ammortamento convenienti anche per finanziamenti a lunga scadenza che vengono aggiornati e pubblicati con cadenza settimanale; l’Amministrazione regionale, in base alle disposizioni comunitarie e statali in materia di contratti pubblici, può rivolgersi direttamente a CDP S.p.A.; in particolare, l’articolo 9, comma 1 del Codice dei Contratti pubblici (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50), prevede l’esclusione dalla disciplina del Codice stesso “agli appalti pubblici di servizi aggiudicati da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore ad un’altra amministrazione aggiudicatrice o ad un’associazione o consorzio di amministrazioni aggiudicatici, in base ad un diritto esclusivo di cui esse beneficiano in virtù di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative pubblicate, purché tali disposizioni siano compatibili con il trattato”; la norma istitutiva di CDP S.p.A di cui all’art. 5 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 convertito in legge 24 novembre 2003, n. 326, così come peraltro interpretata anche nella sentenza del TAR Toscana n. 1042/2010, sancisce il principio “che la Cassa possieda i requisiti propri dell'organismo di diritto pubblico (...). Trattasi infatti di un soggetto dotato di personalità giuridica, sottoposto indubbiamente ad una influenza pubblica essendo il suo capitale in mano allo Stato, e si può anche ritenere che sia istituita per soddisfare esigenze di interesse generale che non hanno carattere industriale o commerciale”; CDP S.p.A ha lo scopo di fornire la provvista finanziaria delle pubbliche amministrazioni statali e locali al fine di consentire loro di svolgere le proprie funzioni istituzionali; conseguentemente, “i contratti che vengono stipulati da Stato, regioni, enti pubblici, enti locali o organismi di diritto pubblico con la Cassa sono esenti dall'applicazione della normativa di evidenza pubblica; secondo tale norma infatti le procedure dell’evidenza pubblica non si applicano agli appalti pubblici di servizi aggiudicati da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore ad un’altra amministrazione aggiudicatrice in base ad un diritto esclusivo di cui essa beneficia in virtù di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, purché tali disposizioni siano compatibili con il Trattato europeo” (TAR Firenze - Toscana sentenza n. 1042/2010); l’interpretazione data dalla citata sentenza giunge a far ritenere, senza ombra di dubbio, che “i contratti che vengono stipulati da Stato, regioni, enti pubblici, enti locali o organismi di diritto pubblico con la Cassa sono esenti dall'applicazione della normativa di evidenza pubblica”;
CONSIDERATO, pertanto, che è intendimento di questa Amministrazione procedere alla formale attivazione della procedura, presso la Cassa Depositi e Prestiti, per l’acquisizione delle risorse di cui al punto precedente, aventi le seguenti caratteristiche: Forma di indebitamento: Importo massimo: Durata: Tasso:
mutuo; € 300.703.991,15; 30 anni: fisso;
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CONSIDERATO che, in attuazione dell’art. 1 comma 15 della menzionata L.R. n. 18/2015, l’autorizzazione definitiva all’acquisizione del mutuo di cui trattasi è soggetta al parere della Commissione Consiliare competente in materia di bilancio, partecipazione, demanio, patrimonio e programmazione economico-finanziaria, da rendere entro quindici giorni dalla data di trasmissione degli atti; CONSIDERATO che la Giunta, nella seduta del 5 maggio 2016 ha disposto l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare, e che è decorso il termine di cui all’art. 88, comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale;
DELIBERA per le motivazioni espresse in premessa, che integralmente si richiamano: 1. di autorizzare l’accensione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A per l’acquisizione delle risorse da destinare agli investimenti 2016 avente le seguenti caratteristiche: Forma di indebitamento: mutuo; Importo € 300.703.991,15; Durata: 30 anni: Tasso: fisso; 2. di demandare alla competente Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio l’adozione degli atti, conseguenti e necessari, finalizzati a dare attuazione a quanto previsto al punto 1.
La presente Deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sul sito web della Regione (www.regione.lazio.it).
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 285 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa A38178 e A38123, appartenenti al programma 02 della missione 17.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa A38178 e A38123, appartenenti al programma 02 della missione 17”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale con la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 184207 del 8 aprile 2016, con cui la Direzione regionale “Risorse Idriche e Difesa del Suolo”, Area “Infrastrutture Energetiche”, comunica la necessità di provvedere ad una variazione di bilancio per euro 2.591,82, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 02 “Politica regionale unitaria per l'energia e la diversificazione delle fonti energetiche” della missione 17 “Energia e diversificazione delle fonti energetiche”, al fine di consentire una migliore gestione delle risorse relative a “Avviso Pubblica Illuminazione POR FESR 2007-2013 Attività II.1”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 2.591,82, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 02 della missione 17, tra il capitolo di spesa A38178, piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.03.01.02, in diminuzione, ed il capitolo A38123, piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.03.03.02, in aumento;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni
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di bilancio tra i medesimi macroaggregati del medesimo programma di spesa riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e altri trasferimenti in conto capitale;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016:
missione e programma 17.02 piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.03.03.02 cap. denominazione capitolo A38123 P.O.R. 2007/2013 MISURA 2.1 PROMOZIONE DELL'EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI - QUOTA STATO § CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A ALTRE IMPRESE PARTECIPATE
comp. 2016 + € 2.591,82
cassa 2016 + € 2.591,82
piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.03.01.02 cap. denominazione capitolo A38178 ARMO - P.O.R. 2007/2013 MISURA 2.1 PROMOZIONE DELL'EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI - QUOTA STATO § CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 – € 2.591,82
cassa 2016 – € 2.591,82
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 289 Commissariamento Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano
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OGGETTO: Commissariamento Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano.
LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative ed Enti Locali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale” e s.m.i.; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e s.m.i.; VISTO il Regio Decreto 13 febbraio 1933, n. 215 “Nuove norme per la Bonifica Integrale”; VISTA la Legge Regionale 21 gennaio 1984, n. 4 “Norme in materia di bonifica e di Consorzi di Bonifica” e s.m.i.; VISTA la Legge Regionale 7 ottobre 1994, n. 50 “Nuove norme in materia di bonifica e Consorzi di bonifica – Modifiche alla Legge Regionale 21 gennaio 1984 n. 4” e s.m.i.; VISTA la Legge Regionale 11 dicembre 1998, n. 53 “Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989, n. 183” e s.m.i.; VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale”; VISTA la Deliberazione di Giunta regionale del 17 novembre 2015, n. 640, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore regionale della Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo all’ing. Mauro Lasagna; VISTO il decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria”, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31; VISTA l’intesa sulla “Proposta per l’attuazione dell’art.27 del decreto legge 248/2007, come modificato dalla legge di conversione 28 febbraio 2008, n.31 – Criteri per il riordino dei Consorzi di bonifica”, di cui alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano del 18 settembre 2008; PRESO ATTO della comunicazione del Direttore unico del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano del 30 maggio 2016, prot.n.3269, pervenuta alla Regione Lazio in pari data con prot.n.D6/14/00/284932, con la quale sono state comunicate le dimissioni dell’intero Consiglio di amministrazione del Consorzio dalle cariche istituzionali ricoperte; ATTESO che risultano, pertanto, le dimissioni della totalità dei membri del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, nella figura del Presidente, del Vice Presidente e degli altri 8 componenti del Consiglio di Amministrazione, di cui 3, oltre al Presidente e Vice Presidente, sono anche membri del Comitato Esecutivo;
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PRESO ATTO che, a seguito delle suddette dimissioni, risultano sciolti gli organi del Consorzio di Bonifica a) Consiglio di amministrazione, b) Comitato esecutivo e c) Presidente, talché è indifferibile ed urgente l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte della Regione Lazio per garantire il regolare funzionamento del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano; TENUTO CONTO della polivalenza funzionale dell’attività di bonifica, che concorre alla indispensabile sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale;
ATTESA la possesso di straordinaria svolgimento consortili;
necessità di disporre con urgenza la nomina di un Commissario straordinario in adeguate esperienze, competenze e capacità, deputato a curare l’ordinaria e la amministrazione del Consorzio, ad assicurare il buon funzionamento e il regolare dei fini istituzionali e ad indire, entro dodici mesi, l’elezione dei nuovi organi
RITENUTO che tale incarico dovrà essere conferito per un periodo non superiore a ventiquattro mesi; DATO ATTO che nessun onere graverà sul bilancio regionale, atteso che l'indennità spettante al Commissario è a carico del Consorzio di Bonifica commissariato; VISTI anche l’art.28 “Vigilanza, tutela e controllo sui consorzi di bonifica” e l’art.29 “Poteri sostitutivi” della l.r. 4/1984; RITENUTO di demandare alla Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo il compimento delle attività necessarie per la rapida individuazione della consulta di cui al comma 4 dell’art.29 della l.r. 4/1984; DELIBERA Le premesse sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: 1. di disporre la nomina di un Commissario straordinario deputato a curare l’ordinaria e la straordinaria amministrazione del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano, ad assicurare il buon funzionamento e il regolare svolgimento dei fini istituzionali e ad indire, entro dodici mesi, l’elezione dei nuovi organi consortili; 2. con successivo Decreto del Presidente della Regione Lazio, su proposta dell’Assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche Abitative ed Enti Locali, il suddetto incarico sarà conferito a persona dotata di adeguate esperienza, competenze e capacità, con indicazione delle modalità di svolgimento del mandato e comunque per un periodo non superiore a ventiquattro mesi; 3. di demandare alla Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo il compimento delle attività necessarie per la rapida individuazione della consulta di cui al comma 4 dell’art.29 della l.r. 4/1984. Avverso il presente atto è ammesso il ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). La presente Deliberazione non comporta oneri a carico del Bilancio regionale.
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La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 290 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa E21900 ed E21906, iscritti nel programma 05 della missione 09.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa E21900 ed E21906, iscritti nel programma 05 della missione 09”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 277490 del 25 maggio 2016, come integrata dalla nota prot. n. 284950 del 30 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Ambiente e sistemi naturali”, acquisito il visto dell’Assessore competente in materia, comunica che, al fine di consentire la realizzazione della seconda edizione del centro estivo diurno in favore di adulti con disabilità presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 20.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 05 “Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione” della missione 09 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 20.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 05 della missione 09, tra il capitolo E21900, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in diminuzione ed il capitolo E21906, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in aumento;
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VISTO
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l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i capitoli appartenenti ai medesimi macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alla seguente variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l’annualità 2016: SPESA missione e programma 09.05 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo E21906 ARMO - SPESE RELATIVE AI PARCHI ED ALLE AREE PROTETTE (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE
comp. 2016 + € 20.000,00
cassa 2016 + € 20.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo E21900 SPESE RELATIVE AI PARCHI ED ALLE AREE PROTETTE (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 – € 20.000,00
cassa 2016 – € 20.000,00
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 291 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l'annualità 2016 e, in termini di competenza, per l'annualità 2017, tra i capitoli di spesa E47913, E47914, E47916, E47917, E47919 ed E47923, iscritti nel programma 01 della missione 11
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l’annualità 2016 e, in termini di competenza, per l’annualità 2017, tra i capitoli di spesa E47913, E47914, E47916, E47917, E47919 ed E47923, iscritti nel programma 01 della missione 11”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 247335 del 11 maggio 2016, con cui l’Agenzia regionale di Protezione Civile, Area “Affari generali”, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione degli interventi di competenza in materia protezione civile, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 15.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 01 “Sistema di protezione civile” della missione 11 “Soccorso civile”;
VISTA
la nota prot. n. 263262 del 19 maggio 2016, con cui l’Agenzia regionale di Protezione Civile, Area “Affari generali”, comunica che, al fine di consentire l’attuazione degli interventi di competenza in materia protezione civile, in particolare al fine di garantire l’affidamento del servizio di interpretariato telefonico per l’anno in corso per le esigenze della CUR 112NUE di Roma e di Frosinone, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 150.000,00, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2017, tra i capitoli di spesa di cui al programma 01 “Sistema di protezione civile” della missione 11 “Soccorso civile”;
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CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 247335 del 11 maggio 2016, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 15.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 01 della missione 11, tra il capitolo di spesa E47916, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in diminuzione per il suddetto ed i capitoli, rispettivamente, E47913, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in aumento per euro 2.000,00, E47914, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in aumento per euro 3.000,00 ed E47917, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99, in aumento per euro 10.000,00;
CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 263262 del 19 maggio 2016, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 150.000,00, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2017, all’interno del programma 01 della missione 11, tra il capitolo di spesa E47919, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in diminuzione ed il capitolo E47923, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99, in aumento;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i medesimi macroaggregati del medesimo programma di spesa, riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettere a) e b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l’annualità 2016 e, in termini di competenza, per l’annualità 2017:
missione e programma 11.01 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo E47913 RIMBORSO ONERI DI VOLONTARIATO SOSTENUTI PER LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE ARTT. 9 E 10 DPR 194/01 § TRASFERI-
comp. 2016 + € 2.000,00
cassa 2016 + € 2.000,00
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MENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo E47914 ARMO - RIMBORSO ONERI DI VOLONTARIATO SOSTENUTI PER LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE - ARTT. 9 E 10 DPR 194/01 § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
comp. 2016 + € 3.000,00
cassa 2016 + € 3.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99 cap. denominazione capitolo E47917 ARMO - RIMBORSO ONERI DI VOLONTARIATO SOSTENUTI PER LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE - ARTT. 9 E 10 DPR 194/01 § TRASFERIMENTI CORRENTI A ALTRE IMPRESE
comp. 2016 + € 10.000,00
cassa 2016 + € 10.000,00
cap. E47923
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99 denominazione capitolo ARMO - SPESE DI PARTE CORRENTE PER L'ATTUAZIONE DEL NUE (DGR. N. 334/2015) § ALTRI SERVIZI
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo E47916 ARMO - RIMBORSO ONERI DI VOLONTARIATO SOSTENUTI PER LA PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE - ARTT. 9 E 10 DPR 194/01 § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE
cap. E47919
comp. 2016 – € 15.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 denominazione capitolo SPESE DI PARTE CORRENTE PER L'ATTUAZIONE DEL NUE (DGR. N. 334/2015) § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
2017 + € 150.000,00
cassa 2016 – € 15.000,00
2017 – € 150.000,00
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La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 292 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa G11114, G11115, G11913 e G11920, iscritti nel programma 02 della missione 05.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa G11114, G11115, G11913 e G11920, iscritti nel programma 02 della missione 05”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 273263 del 24 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Cultura, politiche giovanili e sport”, Area “Spettacolo dal vivo e officine culturali”, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione delle risorse relative all’acquisizione e alla gestione delle domande presentate nell’annualità 2016, in riferimento agli interventi di cui al regolamento regionale 24 marzo 2016, n. 6, concernente: “Criteri per la partecipazione, l’assegnazione, l’erogazione e procedure per il monitoraggio e per la rendicontazione in materia di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo di cui alla Legge regionale 29 dicembre 2014, n. 15”, è necessario provvedere alle variazioni di bilancio, rispettivamente, per euro 600.000,00 ed euro 1.450.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” della missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alle variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 02 della missione 05:
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a) per euro 600.000,00, tra il capitolo G11114, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in diminuzione ed il “derivato” capitolo di nuova istituzione G11115, da iscriversi nel piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in aumento; b) per euro 1.450.000,00, tra il capitolo G11913, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in diminuzione ed il “derivato” capitolo di nuova istituzione G11920, da iscriversi nel piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in aumento; CONSIDERATO
che, ai fini della relativa gestione, i capitoli di spesa sopra indicati sono assegnati nella competenza della Direzione regionale “Cultura e politiche giovanili”;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i capitoli appartenenti ai medesimi macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e gli altri trasferimenti in conto capitale; DELIBERA
1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016:
missione e programma 05.02 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo G11115 (nuova istituzione) ARMO - UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE DI CUI ALL'ARTICOLO 7, COMMA 1BIS, DEL D.L. N. 210/2015, PER INTERVENTI NEL SETTORE DEL PATRIMONIO CULTURALE § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
comp. 2016 + € 600.000,00
cassa 2016 + € 600.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo G11920 (nuova istituzione) ARMO - FONDO UNICO REGIONALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO INTERVENTI DI PARTE CORRENTE - L.R. N.
comp. 2016 + € 1.450.000,00
cassa 2016 + € 1.450.000,00
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15/2014 § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo G11114 UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE DI CUI ALL'ARTICOLO 7, COMMA 1-BIS, DEL D.L. N. 210/2015, PER INTERVENTI NEL SETTORE DEL PATRIMONIO CULTURALE § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo G11913 FONDO UNICO REGIONALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO INTERVENTI DI PARTE CORRENTE - L.R. N. 15/2014 § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE
comp. 2016 – € 600.000,00
cassa 2016 – € 600.000,00
comp. 2016 – € 1.450.000,00
cassa 2016 – € 1.450.000,00
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 293 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio in attuazione della legge regionale 25 maggio 2016, n. 4 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)).
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio in attuazione della legge regionale 25 maggio 2016, n. 4 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42))”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018.
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Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”; VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la legge regionale 25 maggio 2016, n. 4, concernente: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)”;
CONSIDERATO
che all’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge regionale n. 4/2016, si dispone che agli oneri derivanti dalla suddetta legge, si provvede, a valere sull’annualità 2016, mediante il “Fondo per il pagamento dei debiti fuori bilancio derivanti da spese di parte corrente” ed il “Fondo per il pagamento dei debiti fuori bilancio derivanti da spese in conto capitale”, di cui al
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programma 03 “Altri fondi” della missione 20 “Fondi ed accantonamenti”, nei quali confluiscono le risorse iscritte, a legislazione vigente, per l’annualità 2016, rispettivamente, pari ad euro 16.089.612,33 ed euro 879.896,54 di cui ai programmi 01 “Fondo di riserva” e 03 “Altri fondi” della medesima missione 20; CONSIDERATO
che in virtù delle disposizioni sopra richiamate, è necessario provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016: a) per euro 16.089.612,33, tra il capitolo di spesa T21503, di cui al programma 01 della missione 20, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01, in diminuzione ed il capitolo T21506, di cui al programma 03 della missione 20, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.99, in aumento; b) per euro 879.896,54, tra il capitolo di spesa T28501, di cui al programma 03 della missione 20, piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.05.01.02, in diminuzione ed il capitolo T22506, di cui al programma 03 della missione 20, piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.05.01.99, in aumento;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, nel caso delle variazioni derivanti dall’attuazione dei profili finanziari delle leggi regionali di spesa;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, ed in attuazione dell’articolo 2, comma 1, lettera a) e b), della legge regionale n. 4/2016, di apportare le seguenti variazioni, in termini di competenza e cassa, per l’anno 2016: SPESA missione e programma 20.03 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.99 cap. denominazione capitolo T21506 FONDO PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI FUORI BILANCIO DERIVANTI DA SPESE DI PARTE CORRENTE § ALTRI FONDI E ACCANTONAMENTI
comp. 2016 cassa 2016 + € 16.089.612,33 + € 16.089.612,33
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piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.05.01.99 cap. denominazione capitolo T22506 FONDO PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI FUORI BILANCIO DERIVANTI DA SPESE IN CONTO CAPITALE § ALTRI ACCANTONAMENTI IN C/CAPITALE
comp. 2016 + € 879.896,54
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cassa 2016 + € 879.896,54
missione e programma 20.01 piano dei conti finanziario fino al IV livello comp. 2016 1.10.01.01 – € 16.089.612,33 cap. denominazione capitolo T21503 FONDO DI RISERVA PER LE SPESE OBBLIGATORIE (ELENCO N. 1) § FONDO DI RISERVA
cassa 2016 – € 16.089.612,33
missione e programma 20.03 piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.05.01.02 cap. denominazione capitolo T28501 FONDO SPECIALE PER IL FINANZIAMENTO DI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVO A SPESE IN CONTO CAPITALE § FONDI SPECIALI C/CAPITALE
comp. 2016 – € 879.896,54
cassa 2016 – € 879.896,54
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 294 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H41906 e H41950, iscritti nel programma 03 della missione 12.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H41906 e H41950, iscritti nel programma 03 della missione 12”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 265454 del 19 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Salute e politiche sociali”, Area “Sostegno alla famiglia e minori”, acquisito il visto dell’Assessore competente per materia, comunica che, al fine di consentire il trasferimento delle risorse nei confronti delle società Tele Marketing s.r.l. e RISL s.r.l. per i servizi resi in riferimento alla riorganizzazione del sistema informativo in materia di adozioni per favorire le adozioni internazionali e sostenere i genitori nel relativo iter, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 39.200,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 03 “Interventi per gli anziani” della missione 12 “ Diritti sociali, politiche sociali e famiglia”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 39.200,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 03 della missione 12, tra il capitolo H41906, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in diminuzione ed il capitolo di nuova istituzione H41950, “derivato” del capitolo H41900, da iscriversi nel piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99, in aumento;
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CONSIDERATO
che, ai fini della relativa gestione, il capitolo di spesa di nuova istituzione è assegnato nella competenza della Direzione regionale “Salute e politiche sociali”;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016: SPESA missione e programma 12.03 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99 cap. denominazione capitolo H41950 (nuova istituzione) ARMO - SPESE PER INTERVENTI SOCIOASSISTENZIALI (PARTE CORRENTE) § ALTRI SERVIZI
comp. 2016 + € 39.200,00
cassa 2016 + € 39.200,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo H41906 ARMO - SPESE PER INTERVENTI SOCIOASSISTENZIALI (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 – € 39.200,00
cassa 2016 – € 39.200,00
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 295 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza, tra i capitoli di spesa A41107, A41108, A41109, A41167, A41168 e A41169, appartenenti al programma 04 della missione 15.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza, tra i capitoli di spesa A41107, A41108, A41109, A41167, A41168 e A41169, appartenenti al programma 04 della missione 15”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale con la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 263061 del 19 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio”, acquisito il visto dell’Assessore competente per materia, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione delle risorse di cui ai capitoli di spesa relativi alla quota comunitaria, alla quota a carico dello Stato ed alla quota a carico della Regione riferiti agli interventi di cui al PO FSE 2014-2020, Asse I – Occupazione ed iscritti nel programma 04 “Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale” della missione 15 “Politiche per il lavoro e la formazione professionale”, per garantire l’attuazione degli interventi riferiti al progetto rete “Spazio attivo” di Latina, è necessario provvedere a delle variazioni di bilancio per complessivi euro 40.000,00, in termini di competenza, a valere su ciascuna annualità 2017 e 2018,
CONSIDERATO
necessario provvedere alle variazioni di bilancio, in termini di competenza, a valere su ciascuna annualità 2017 e 2018, all’interno del programma 04 della missione 15, rispettivamente: a) per euro 20.000,00, tra il capitolo A41107, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99, in diminuzione, ed il capitolo A41167, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in aumento;
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b) per euro 14.000,00, tra il capitolo A41108, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99, in diminuzione, ed il capitolo A41168, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in aumento; c) per euro 6.000,00, tra il capitolo A41109, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99, in diminuzione, ed il capitolo A41169, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in aumento; VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i capitoli appartenenti ai medesimi macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza, a valere su ciascuna annualità 2017 e 2018:
missione e programma 15.04 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo A41167 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE UN'OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA' E SOSTENERE LA MOBILITA' DEI LAVORATORI - PO FSE 2014-2020 - ASSE I – OCCUPAZIONE - QUOTA U.E. § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
2017 + € 20.000,00
2018 + € 20.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo A41168 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE UN'OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA' E SOSTENERE LA MOBILITA' DEI LAVORATORI - PO FSE 2014-2020 - ASSE I – OCCUPAZIONE - QUOTA STATO § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
2017 + € 14.000,00
2018 + € 14.000,00
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piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo A41169 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE UN'OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA' E SOSTENERE LA MOBILITA' DEI LAVORATORI - PO FSE 2014-2020 - ASSE I – OCCUPAZIONE - QUOTA REGIONALE § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
2017 + € 6.000,00
2018 + € 6.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99 cap. denominazione capitolo A41107 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE UN'OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA' E SOSTENERE LA MOBILITA' DEI LAVORATORI - PO FSE 2014-2020 - ASSE I – OCCUPAZIONE - QUOTA U.E. § TRASFERIMENTI CORRENTI A ALTRE IMPRESE
2017 – € 20.000,00
2018 – € 20.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99 cap. denominazione capitolo A41108 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE UN'OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA' E SOSTENERE LA MOBILITA' DEI LAVORATORI - PO FSE 2014-2020 - ASSE I – OCCUPAZIONE - QUOTA STATO § TRASFERIMENTI CORRENTI A ALTRE IMPRESE
2017 – € 14.000,00
2018 – € 14.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99 cap. denominazione capitolo A41109 ARMO - UTILIZZAZIONE DEI FONDI PER PROMUOVERE UN'OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA' E SOSTENERE LA MOBILITA' DEI LAVORATORI - PO FSE 2014-2020 - ASSE I – OCCUPAZIONE - QUOTA REGIONALE § TRASFERIMENTI CORRENTI A ALTRE IMPRESE
2017 – € 6.000,00
2018 – € 6.000,00
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La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 296 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H11715 e H11726, iscritti nel programma 01 della missione 13.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H11715 e H11726, iscritti nel programma 01 della missione 13”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 264518 del 19 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Salute e politiche sociali”, Area “Risorse finanziarie, analisi di bilancio e contabilità analitica e crediti sanitari”, comunica che, al fine di consentire il trasferimento delle risorse nei confronti di K.P.M.G. Advisory S.p.A. per i servizi resi in qualità di impresa mandataria capogruppo del Raggruppamento temporaneo nell’ambito del contratto di servizi di advisory contabile per le Regioni sottoposte ai piani di rientro, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per complessivi euro 543.460,15, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 01 “Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA” della missione 13 “Tutela della salute”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 543.460,15, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 01 della missione 13, tra il capitolo H11715, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in diminuzione ed il capitolo H11726, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99, in aumento;
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VISTO
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l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016: missione e programma 13.01 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99 cap. denominazione capitolo H11726 ARMO - UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE CONCERNENTE L'INTESA DI DELIBERAZIONE CIPE RELATIVA AL RIPARTO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE § ALTRI SERVIZI
comp. 2016 + € 543.460,15
cassa 2016 + € 543.460,15
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo H11715 UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE CONCERNENTE L'INTESA DI DELIBERAZIONE CIPE RELATIVA AL RIPARTO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 – € 543.460,15
cassa 2016 – € 543.460,15
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 297 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza, riguardante i capitoli di spesa R31919 e R31920, iscritti nel programma 11 della missione 01. Integrazione, in termini di cassa, del capitolo R31919, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le integrazioni di cassa, capitolo T25502.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza, riguardante i capitoli di spesa R31919 e R31920, iscritti nel programma 11 della missione 01. Integrazione, in termini di cassa, del capitolo R31919, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le integrazioni di cassa, capitolo T25502”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
CONSIDERATO
che, ai sensi della succitata deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, «le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da adottarsi ai sensi dell’articolo 1, comma 21, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della Direzione regionale “Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio”»;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 238975 del 9 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Affari istituzionali, personale e sistemi informativi”, Area “Attività
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istituzionali”, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione delle risorse di competenza in riferimento agli interventi di cui alla legge regionale 7 dicembre 2007, n. 20 (Promozione degli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale), è necessario provvedere ad una variazione di bilancio per euro 12.619,20, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 11 “ Altri servizi generali” della missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”; CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 12.619,20, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 11 della missione 01, tra il capitolo di spesa R31920, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.99, in diminuzione ed il capitolo R31919, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in aumento;
CONSIDERATO
che nella medesima nota prot. n. 238975 del 9 maggio 2016 è richiesta, altresì, l’integrazione per euro 79.619,20, in termini di cassa, a valere sull’annualità 2016, del capitolo di spesa R31919, iscritto nel programma 11 della missione 01, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, mediante la corrispondente riduzione dal fondo di riserva per le integrazioni di cassa, capitolo di spesa T25502, iscritto nel programma 03 “Altri fondi” della missione 20 “Fondi e accantonamenti”, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
VISTO
l’articolo 1, comma 21, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni riguardanti il prelievo dai fondi si cui alla missione 20;
RAVVISATA
l’opportunità di procedere mediante l’adozione di un unico atto comprensivo delle variazioni di bilancio per come sopra rappresentate;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera a) e comma 21, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di apportare le seguenti variazioni, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016:
SPESA
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missione e programma 01.11
capitolo R31919
capitolo R31920
p.d.c. finanz. fino al IV livello 1.04.01.02 denominazione capitolo ARMO - SPESE PER LA COMUNICAZIONE, L'INFORMAZIONE E LA PROMOZIONE (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI p.d.c. finanz. fino al IV livello 1.03.02.99 denominazione capitolo ARMO - SPESE PER LA COMUNICAZIONE, L'INFORMAZIONE E LA PROMOZIONE (PARTE CORRENTE) § ALTRI SERVIZI
comp. 2016 + € 12.619,20
cassa 2016 + € 79.619,20
comp. 2016 – € 12.619,20
cassa 2016 -
missione e programma 20.03
cap. T25502
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01 denominazione capitolo FONDO DI RISERVA DA UTILIZZARSI PER LA INTEGRAZIONE DELLE PREVISIONI DI CASSA § FONDO DI RISERVA
cassa 2016 – € 79.619,20
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 298 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa T19504 e T19538, iscritti nel programma 04 della missione 01. Integrazione, in termini di competenza e cassa, del capitolo T19413, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitolo T21503.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli di spesa T19504 e T19538, iscritti nel programma 04 della missione 01. Integrazione, in termini di competenza e cassa, del capitolo T19413, mediante prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitolo T21503”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
CONSIDERATO
che, ai sensi della succitata deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, «le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da adottarsi ai sensi dell’articolo 1, comma 21, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della Direzione regionale “Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio”»;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 259806 del 18 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio”, Area
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“Tributi, finanza e federalismo” comunica che, al fine di consentire i rimborsi dei ticket sanitari non dovuti, nell’ambito degli interventi finalizzati al contrasto all’evasione relativa alla compartecipazione dei cittadini alla spesa per prestazioni sanitarie, è necessario provvedere all’integrazione per euro 400.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, del capitolo di spesa T19413, iscritto nel programma 04 “Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali” della missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”; VISTA
la nota prot. n. 261669 del 18 maggio 2016, con cui la Direzione regionale “Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio”, Area “Tributi, finanza e federalismo” comunica che, al fine di consentire una migliore gestione delle risorse relative alle attività inerenti le entrate ed i servizi fiscali, è necessario provvedere ad una variazione di bilancio per euro 60.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 04 “Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali” della missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”;
CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 259806 del 18 maggio 2016, è necessario provvedere all’integrazione per euro 400.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, del capitolo di spesa T19413, inserito nell’elenco n. 1 allegato al bilancio regionale 2016-2018 relativo alle spese obbligatorie ed iscritto nel programma 04 della missione 01, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.09.02.01, mediante la corrispondente riduzione del fondo di riserva per le spese obbligatorie, capitolo di spesa T21503, iscritto nel programma 01 “Fondo di riserva” della missione 20 “Fondi e accantonamenti”, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01;
CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 261669 del 18 maggio 2016, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 60.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 04 della missione 01, tra il capitolo T19504, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in diminuzione ed il capitolo T19538, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.16, in aumento;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
VISTO
l’articolo 1, comma 21, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione del provvedimento amministrativo nel caso delle variazioni riguardanti il prelievo dai fondi si cui alla missione 20;
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RAVVISATA
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l’opportunità di procedere mediante l’adozione di un unico atto comprensivo delle variazioni di bilancio per come sopra rappresentate;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera a) e comma 21, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di apportare le seguenti variazioni, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016: SPESA missione e programma 01.04 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.16 cap. denominazione capitolo T19538 ARMO - SPESE PER L'ACCERTAMENTO O LA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI (L. 4/2/1975, N. 15) § SERVIZI AMMINISTRATIVI
comp. 2016 + € 60.000,00
cassa 2016 + € 60.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.09.02.01 cap. denominazione capitolo T19413 RIMBORSO DI SOMME INDEBITE O INESIGIBILI RELATIVE A QUOTE DI TRIBUTI STATALI O A TRIBUTI PROPRI DELLA REGIONE (SPESA OBBLIGATORIA) § RIMBORSI DI IMPOSTE E TASSE DI NATURA CORRENTE
comp. 2016 + € 400.000,00
cassa 2016 + € 400.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo T19504 SPESE PER L'ACCERTAMENTO O LA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI (L. 4/2/1975, N. 15) § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
comp. 2016 – € 60.000,00
cassa 2016 – € 60.000,00
comp. 2016 – € 400.000,00
cassa 2016 – € 400.000,00
missione e programma 20.01
cap.
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01 denominazione capitolo
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T21503
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FONDO DI RISERVA PER LE SPESE OBBLIGATORIE (ELENCO N. 1) § FONDO DI RISERVA
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 299 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H11101, H11735 e H11742, iscritti nel programma 01 della missione 13.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa H11101, H11735 e H11742, iscritti nel programma 01 della missione 13”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 268810 del 23 maggio 2016, a parziale rettifica della nota prot. n. 180274 del 6 aprile 2016, con cui la Direzione regionale “Salute e politiche sociali”, Area “Risorse finanziarie, analisi di bilancio e contabilità analitica e crediti sanitari”, comunica che, al fine di consentire l’attuazione degli interventi concernenti le prestazioni sanitarie erogate dalla Fondazione IME ai cittadini extracomunitari autorizzati all’ingresso per cure in Italia, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per complessivi euro 378.770,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 01 “Servizio sanitario regionale finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA” della missione 13 “Tutela della salute”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 378.770,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 01 della missione 13, tra il capitolo di spesa di nuova istituzione H11742, “derivato” del capitolo di spesa H11735, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in aumento per il suddetto importo ed i capitoli, rispettivamente, H11101, piano dei conti finanziario fino al IV livello
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1.04.01.02, in diminuzione per euro 278.770,00 e H11735, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in diminuzione per euro 100.000,00; VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 4 agosto 2015, n. 427, recante: “Ricognizione nell'ambito del bilancio regionale delle entrate e delle uscite relative al finanziamento del servizio sanitario regionale, ai sensi dell'art. 20, comma 1, del D. Lgs n. 118 del 23 giugno 2011 e s.m.i. – Perimetro Sanitario – Esercizio Finanziario 2015”;
CONSIDERATO
che ai sensi della D.G.R. n. 427/2015, per i capitoli di nuova istituzione relativi al finanziamento del servizio sanitario regionale, comprese le partite di giro e i capitoli della perenzione, è necessario provvedere all’aggiornamento del perimetro sanitario all’interno del sistema informativo contabile regionale (SIRIPA), con contestuale integrazione delle informazioni anagrafiche;
CONSIDERATO
che ai sensi della suddetta D.G.R. n. 427/2015, il capitolo di spesa di nuova istituzione H11742 è da classificarsi all’interno del perimetro sanitario con il codice anagrafico di cui alla lettera “A1”;
CONSIDERATO
che il capitolo di spesa H11742, ai fini della relativa gestione, è assegnato nella competenza della Direzione regionale “Salute e politiche sociali”;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i capitoli appartenenti ai medesimi macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016: missione e programma 13.01 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo H11742 (nuova istituzione) ARMO - UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DELLE QUOTE DELLO STATO RELATIVE ALL'ASSISTENZA AGLI STRANIERI, AI SENSI DELL'ART.5,
comp. 2016 + € 378.770,00
cassa 2016 + € 378.770,00
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COMMA 16, DEL D.LGS. N. 109 DEL 16 LUGLIO 2012 § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo H11735 UTILIZZAZIONE DELL'ASSEGNAZIONE DELLE QUOTE DELLO STATO RELATIVE ALL'ASSISTENZA AGLI STRANIERI, AI SENSI DELL'ART.5, COMMA 16, DEL D.LGS. N. 109 DEL 16 LUGLIO 2012 § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 – € 100.000,00
cassa 2016 – € 100.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo H11101 SPESE CORRENTI DELLE UNITA' SANITARIE LOCALI RELATIVE AL SERVIZIO SANITARIO, QUOTA A DESTINAZIONE INDISTINTA (ART. 4 LETT. A L.R. 8/9/1983 N. 58) - FONDI VINCOLATI § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 – € 278.770,00
cassa 2016 – € 278.770,00
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 300 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa G11902, G11912, G21908 e R43509 e, in termini di competenza, tra i capitoli di spesa G11900, G11901 e G13517, tutti iscritti nel programma 02 della missione 05.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa G11902, G11912, G21908 e R43509 e, in termini di competenza, tra i capitoli di spesa G11900, G11901 e G13517, tutti iscritti nel programma 02 della missione 05”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 177232 del 5 aprile 2016, con cui la Direzione regionale “Cultura e politiche giovanili”, Area “Servizi culturali, promozione della lettura e osservatorio della cultura”, acquisito il visto dell’Assessore competente in materia, comunica che, al fine di consentire l’attuazione degli interventi relativi all’indizione dell’Avviso pubblico riservato ai sistemi museali, bibliotecari e archivistici e a forme associate di servizi culturali, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 900.000,00, in termini di competenza e per euro 516.756,08, in termini di cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” della missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”;
VISTA
la nota prot. n. 243116 del 10 maggio 2016, con cui Direzione regionale “Cultura e politiche giovanili”, Area “Arti figurative, cinema, audiovisivo e multimedialità”, acquisito il visto dell’Assessore competente in materia, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione degli interventi di competenza coerentemente con la programmazione regionale in materia, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 27.500,00, in
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termini di competenza e cassa, per l’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” della missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”; VISTA
la nota prot. n. 243215 del 10 maggio 2016, con cui Direzione regionale “Cultura e politiche giovanili”, Area “Arti figurative, cinema, audiovisivo e multimedialità”, acquisito il visto dell’Assessore competente in materia, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione degli interventi di competenza coerentemente con la programmazione regionale in materia, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 95.000,00, in termini di competenza, per l’annualità 2018, tra i capitoli di spesa di cui al programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” della missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”;
VISTE
le note prot. n. 249924 e n. 249957 del 12 maggio 2016, con cui Direzione regionale “Cultura e politiche giovanili”, Area “Arti figurative, cinema, audiovisivo e multimedialità”, acquisito il visto dell’Assessore competente in materia, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione degli interventi di competenza coerentemente con la programmazione regionale in materia, è necessario provvedere alle variazioni di bilancio, rispettivamente, per euro 95.000,00 e per euro 150.000,00, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2017, tra i capitoli di spesa di cui al programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” della missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”;
CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 177232 del 5 aprile 2016, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 900.000,00, in termini di competenza e per euro 516.756,08, in termini di cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 02 della missione 05, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, tra il capitolo R43509, in diminuzione ed il capitolo G21908, in aumento;
CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 243116 del 10 maggio 2016, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 27.500,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 02 della missione 05, tra il capitolo G11912, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01, in diminuzione ed il capitolo G11902, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in aumento;
CONSIDERATO
che in riferimento alla nota prot. n. 243215 del 10 maggio 2016, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 95.000,00, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2018, all’interno del programma 02 della missione 05, tra il capitolo G11901, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in diminuzione ed il capitolo G11902, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in aumento;
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CONSIDERATO
che in riferimento alle note prot. n. 249924 e n. 249957 del 12 maggio 2016, è necessario provvedere alle variazioni di bilancio, in termini di competenza, a valere sull’annualità 2017, all’interno del programma 02 della missione 05, tra il capitolo G13517, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in diminuzione per euro 245.000,00 ed i capitoli, rispettivamente, G11902, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02, in aumento per euro 95.000,00 e G11900, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01, in aumento per euro 150.000,00;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i capitoli appartenenti ai medesimi macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale;
VISTO
l’articolo 1, comma 21, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione del provvedimento amministrativo per le variazioni di bilancio tra i capitolo appartenenti ai medesimi piani dei conti finanziari fino al IV livello riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e i trasferimenti in conto capitale;
RAVVISATA
l’opportunità di procedere alle variazioni sopra rappresentate mediante l’adozione di un unico di competenza della Giunta regionale;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera b) e comma 21, lettera b), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l’annualità 2016 e, in termini di competenza, per le annualità 2017 e 2018: missione e programma 05.02 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo G11900 SPESE RELATIVE ALLE ATTIVITA' CULTURALI E DELLO SPETTACOLO - ASS. CULTURA (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE
comp. 2016
-
2017 + € 150.000,00
2018
-
cassa 2016
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo G11902 ARMO - SPESE RELATIVE ALLE ATTIVITA' CULTURALI E DELLO
comp. 2016 + € 27.500,00
cassa 2016 + € 27.500,00
2017 + € 95.000,00
2018 + € 95.000,00
-
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SPETTACOLO - ASS. CULTURA (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo G21908 PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO E DELLE ATTIVITA' CULTURALI DEL LAZIO. LEGGE REGIONALE 23 OTTOBRE 2009, N. 26 E S.M.I. § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 + € 900.000,00
cassa 2016 + € 516.756,08
2017
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01 cap. denominazione capitolo G11912 ARMO - SPESE RELATIVE ALLE ATTIVITA' CULTURALI E DELLO SPETTACOLO (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
comp. 2016 – € 27.500,00
cassa 2016 – € 27.500,00
2017
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo G13517 SPESE DI PARTE CORRENTE PER L'ATTUAZIONE DEL NUE (DGR. N. 334/2015) § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016
cassa 2016
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.04.01 cap. denominazione capitolo G11901 SPESE RELATIVE ALLE ATTIVITA' CULTURALI E DELLO SPETTACOLO (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE
comp. 2016 -
-
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.01.02 cap. denominazione capitolo R43509 TRASFERIMENTI CORRENTI ALLA PROVINCE, AI COMUNI, ALLE COMUNITA' MONTANE E ALLA CITTA' METROPOLITANA PER LE FUNZIONI DELEGATE O SUB-DELEGATE AI SENSI DELLA L.R. 6/8/99,
comp. 2016 – € 900.000,00
cassa 2016 – € 516.756,08
-
-
cassa 2016
2018 -
-
2018 -
2017 – € 245.000,00
2017 -
2017
-
2018 -
2018 – € 95.000,00
2018 -
-
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N. 14 IN MATERIA DI CULTURA, SPETTACOLO, SPORT § TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 301 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa B43900 e B43909, iscritti nel programma 01 della missione 07.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa B43900 e B43909, iscritti nel programma 01 della missione 07”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 212184 del 22 aprile 2016, con cui l’Agenzia regionale del Turismo, Area “Programmazione turistica e interventi per le imprese”, acquisito il visto dell’Assessore competente per materia, comunica che, al fine di consentire una migliore gestione delle risorse in applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 55 a 61, della l.r. n. 12/2011 e di cui alla l.r. n. 13/2007, è necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 25.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa di cui al programma 01 “Sviluppo e valorizzazione del turismo” della missione 07 “Turismo”;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 25.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 01 della missione 07, tra il capitolo di spesa B43900, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99, in diminuzione ed il capitolo B43909, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.11, in aumento;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su
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proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016: SPESA missione e programma 07.01 piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.03.02.11 cap. denominazione capitolo B43909 ARMO - SPESE PER LA PROMOZIONE TURISTICA (PARTE CORRENTE) § PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE
comp. 2016 + € 25.000,00
cassa 2016 + € 25.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.99 cap. denominazione capitolo B43900 SPESE PER LA PROMOZIONE TURISTICA (PARTE CORRENTE) § TRASFERIMENTI CORRENTI A ALTRE IMPRESE
comp. 2016 – € 25.000,00
cassa 2016 – € 25.000,00
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 302 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: 229107/E e T19530/U.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, riguardante i capitoli: 229107/E e T19530/U”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale, come integrata dalla nota prot. n. 249153 del 12 maggio 2016, con le quali sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 213467 del 26 aprile 2016, con cui la Direzione regionale “Cultura, politiche giovanili e sport”, Area “Arti figurative, cinema, audiovisivo e multimedialità”, acquisito il visto dell’Assessore competente per materia, comunica che, nell’ambito delle risorse relative al Roma Fiction Fest 2014, alla cui organizzazione la Regione Lazio ha partecipato come soggetto promotore, ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale 29 luglio 2014, n. 509, e la Camera di Commercio di Roma quale soggetto cofinanziatore, la quota assegnata da parte di quest’ultima, da iscriversi all’entrata del bilancio regionale, è pari ad euro 795.882,66;
CONSIDERATO
che, in virtù dell’assegnazione pari ad euro 795.882,66 da parte della Camera di Commercio di Roma, è necessario provvedere all’integrazione, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, del capitolo di entrata 229107, iscritto nella tipologia 103 “Trasferimenti correnti da imprese” del titolo 2 “Trasferimenti correnti”, piano dei conti finanziario fino al V livello 2.01.03.01.999 e del relativo capitolo di spesa T19530, iscritto nel
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programma 03 “Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato” della missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.04.03.01; VISTO
l’articolo 51, comma 2, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale per le variazioni di bilancio riguardanti l’utilizzo di risorse vincolate;
VISTO
l’articolo 1, comma 19, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone in materia di variazioni di bilancio, nel rispetto di quanto previsto all’articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 19, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di apportare le seguenti variazioni, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016:
ENTRATA titolo e tipologia p.d.c. finanz. fino al V livello 2.103 2.01.03.01.999 capitolo denominazione capitolo 229107 ENTRATE DERIVANTI DA SPONSORIZZAZIONI PRIVATE
comp. 2016 + € 795.882,66
cassa 2016 + € 795.882,66
comp. 2016 + € 795.882,66
cassa 2016 + € 795.882,66
SPESA missione e programma 01.03
capitolo T19530
p.d.c. finanz. fino al IV livello 1.04.03.01 denominazione capitolo ARMO - FINANZIAMENTI DERIVANTI DA ENTRATE RELATIVE A SPONSORIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE § TRASFERIMENTI CORRENTI A IMPRESE CONTROLLATE
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La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 31 maggio 2016, n. 303 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa E42501 e E42526, appartenenti al programma 01 della missione 09.
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OGGETTO: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 – Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli di spesa E42501 e E42526, appartenenti al programma 01 della missione 09”.
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
dell’Assessore alle politiche del bilancio, patrimonio e demanio;
VISTA
la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V, parte seconda, della Costituzione;
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e relativi principi applicativi, e successive modiche;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente: “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 775 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese");
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
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VISTA
la deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2, e dell’articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
VISTA
la nota prot. n. 117455 del 3 marzo 2016 del Segretario generale della Giunta regionale con la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale 2016-2018, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 8 marzo 2016, n. 88, recante: “Variazioni del bilancio regionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 42, commi da 9 a 11, del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 207, recante: “Variazioni di bilancio conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale 5 aprile 2016, n. 150, concernente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 26 aprile 2016, n. 208, recante: “Variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio finanziario 2015, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni e istituzione nell'esercizio finanziario 2015 e 2016 di capitoli di spesa fondo pluriennale vincolato”;
VISTA
la nota prot. n. 184385 del 8 aprile 2016, con cui la Direzione regionale “Risorse idriche e difesa del suolo”, Area “Bacino Tevere, Tronto e Laghi”, acquisito il visto dell’Assessore competente per materia, comunica la necessità di provvedere ad una variazione di bilancio per euro 30.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, tra i capitoli di spesa iscritti nel programma 01 “Difesa del suolo” della missione 09 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”, al fine di consentire al Comune di Antrodoco (RI) la realizzazione degli interventi di pulizia dell’alveo del fiume Velino;
CONSIDERATO
necessario provvedere alla variazione di bilancio per euro 30.000,00, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016, all’interno del programma 01 della missione 09, tra il capitolo di spesa E42526, piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.02.01.09, in diminuzione, ed il capitolo E42501, piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.03.01.02, in aumento;
VISTO
l’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, che dispone l’adozione della deliberazione della Giunta regionale, su
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proposta dell’Assessore competente in materia di bilancio, per le variazioni di bilancio tra i diversi macroaggregati del medesimo programma di spesa;
DELIBERA 1. ai sensi dell’articolo 1, comma 20, lettera a), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18, di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere sull’annualità 2016:
missione e programma 09.01 piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.03.01.02 cap. denominazione capitolo E42501 MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE OPERE IDRAULICHE DI PREMINENTE INTERESSE REGIONALE (L.R. N. 60 DEL 24/5/90) § CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
comp. 2016 + € 30.000,00
cassa 2016 + € 30.000,00
piano dei conti finanziario fino al IV livello 2.02.01.09 cap. denominazione capitolo E42526 ARMO - MISURE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO – ATTUAZIONE PROGRAMMI D'INTERVENTO (L.R. 53/98) § BENI IMMOBILI
comp. 2016 – € 30.000,00
cassa 2016 – € 30.000,00
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed è trasmessa, corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, della legge regionale 20 novembre 2001, n. 25. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità.
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 maggio 2016, n. G06105 Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice. Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. LT/12/0108.
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Oggetto: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice. Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. LT/12/0108. IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURE E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Su proposta del Dirigente dell’Area Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura. VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale”; VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTO il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni di attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali; VISTO il decreto legislativo 25 giugno 2010 n. 124 “Attuazione della direttiva 2008/90 relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto destinate alla produzione di frutti”; VISTO il decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 14 aprile 1997 concernente le norme tecniche sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante da frutto destinate alla produzione di frutti; VISTO il Decreto del MIPAAF del 12/11/2009 concernente: “Determinazione dei requisiti di professionalità e della dotazione minima delle attrezzature occorrenti per l’esercizio dell’attività di produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali, ai sensi dell’art. 49, comma 2, lett. d) del D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214”; VISTO il decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 19 giugno 2015, come modificato dal decreto 18 febbraio 2016, recante misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa nel territorio della Repubblica italiana; VISTO il decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 18 febbraio 2016 recante la definizione delle aree indenni da Xylella fastidiosa nel territorio della Repubblica italiana, il quale definisce indenne l’intero territorio regionale del Lazio; VISTA la Legge Regionale 11 Giugno 1996, n. 20, concernente la disciplina del Servizio Fitosanitario Regionale”; VISTA la nota tecnica n.5870 del 07/03/2016 con la quale il Servizio Fitosanitario Centrale presso il MiPAAF ha definito le procedure per il rilascio delle autorizzazioni all’emissione del passaporto dei vegetali sensibili a Xylella fastidiosa; VISTA la determinazione dirigenziale n. G00398 del 15/10/13, con la quale sono state rilasciate dalla Regione Lazio, alla ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice – partita iva 01211170590, con sede legale in Via Valle Farano snc a Formia (LT), dell’autorizzazione art. 19 del DLgs n. 214/2005, categoria produttore e commerciante all’ingrosso di piante ornamentali da interno ed esterno, piante da frutto e relativi materiali di moltiplicazione ed agrumi con peduncolo e foglie, della registrazione per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante da frutto destinate alla produzione di frutto, dell’iscrizione al Registro Ufficiale dei Produttori, e dell’autorizzazione all’uso del passaporto delle piante per le specie: Abies spp., ARACEAE, Arecastrum romanzoffianum, Aster spp., Brahea armata, Brugmansia spp., Butia capitata, Camellia spp., Caryota spp., Chamaerops humilis, Citrus e relativi ibridi, Cotoneaster spp., Crataegus L., Cydonia Mill., Dianthus spp., Exacum spp., Fortunella spp., Fragaria L., Gerbera spp., Impatiens spp., Larix spp., Leucanthemum spp., Livistona australis, Livistonia decipiens, Malus Mill., MUSACEAE spp., Pelargonium spp., Phoenix spp., Photinia davidiana, Picea spp., Pinus spp., Platanus spp, Poncirus, Populus spp., Prunus spp, Prunus laurocerasus, Prunus lusitanica, Pyracantha spp., Pyrus, Quercus, Rhododendron spp. Rubus spp., Sabal umbraculifera, SOLANACEE spp.,
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Solanum jasminoides, Sorbus, STRELITZIACEAE spp., Trachycarpus fortunei, Verbena spp., Viburnum spp., Vitis L., Washingtonia spp., con il numero LT/12/0108; VISTA la domanda, prot. n. 201645 del 19/04/2016 conservata agli atti del Servizio Fitosanitario Regionale, presentata dalla ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice, per il rilascio dell’autorizzazione all’uso del passaporto delle piante UE per le specie sensibili a Xylella fastidiosa della lista dei vegetali allegata; VISTA la richiesta di integrazione documentale da parte del Servizio Fitosanitario Regionale atto prot. n. 208857 del 21/04/2016, il successivo invio della documentazione da parte della ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice, acquisita al prot. n. 259867 del 18/05/2016; VISTO il verbale di sopralluogo effettuato dagli ispettori fitosanitari in data 18/03/2016, con il quale è stato accertato che la ditta: è in possesso dei requisiti tecnici previsti dall’art. 5, comma 1, conformemente all’allegato IV del D.M. 12/11/2009; che sono soddisfatti i requisiti richiesti dal D.Lgs 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni; che non sono stati riscontrati sintomi ascrivibili a organismi da quarantena delle palme e Xylella fastidiosa; CONSIDERATO che in forza del D.M. 18.02.2016 l’intero territorio regionale del Lazio, nel quale ricade il centro aziendale della ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice, risulta indenne da Xylella fastidiosa; ATTESO che la ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice ha versato le tariffe fitosanitarie dovuta per il rilascio dell’autorizzazione e per l’annualità in corso; RITENUTO di poter rilasciare alla ditta Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice – partita iva 01211170590, con sede legale in Via Valle Farano snc a Formia (LT), le autorizzazioni fitosanitarie richieste; DETERMINA per quanto in premessa, ai sensi del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 214 e successive modificazioni, del D.M. 12 novembre 2009 e del D.M. 14 aprile 1997; relativamente alla ditta: Azienda Agricola Vivaio Valerio di Valerio Giovanni e Fratelli Società Semplice Partita IVA: 01211170590 Indirizzo sede legale: Via Valle Farano snc - Formia (LT) Indirizzo centro aziendale codice 001: Via Valle Farano snc - Formia (LT) in possesso dell’autorizzazione art. 19 del DLgs n. 214/2005, categoria produttore e commerciante all’ingrosso di piante ornamentali da interno ed esterno, piante da frutto e relativi materiali di moltiplicazione ed agrumi con peduncolo e foglie, della registrazione per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante da frutto destinate alla produzione di frutto, dell’iscrizione al Registro Ufficiale dei Produttori, e dell’autorizzazione all’uso del passaporto delle piante per le specie: Abies spp., ARACEAE, Arecastrum romanzoffianum, Aster spp., Brahea armata, Brugmansia spp., Butia capitata, Camellia spp., Caryota spp., Chamaerops humilis, Citrus e relativi ibridi, Cotoneaster spp., Crataegus L., Cydonia Mill., Dianthus spp., Exacum spp., Fortunella spp., Fragaria L., Gerbera spp., Impatiens spp., Larix spp., Leucanthemum spp., Livistona australis, Livistonia decipiens, Malus Mill., MUSACEAE spp., Pelargonium spp., Phoenix spp., Photinia davidiana, Picea spp., Pinus spp., Platanus spp, Poncirus, Populus spp., Prunus spp, Prunus laurocerasus, Prunus lusitanica, Pyracantha spp., Pyrus, Quercus, Rhododendron spp. Rubus spp., Sabal umbraculifera, SOLANACEE spp., Solanum jasminoides, Sorbus, STRELITZIACEAE spp., Trachycarpus fortunei, Verbena spp., Viburnum spp., Vitis L., Washingtonia spp., con il numero LT/12/0108; -
di rilasciare l’autorizzazione all’uso del passaporto UE per le specie sensibili a Xylella fastidiosa pertanto la ditta risulta autorizzata all’uso del passaporto delle piante UE per i seguenti vegetali e prodotti vegetali prodotti nel centro aziendale 001:
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N. ord.
Settore di attività
Nome botanico di specie e/o generi
Zone protette
Codice ZP
1
Ornamentali
Abies Mill.
---
---
2
Ornamentali
ARACEAE spp.
---
---
3
Ornamentali
Arecastrum romanzoffianum*
---
---
4
Ornamentali
Aster
---
---
5
Ornamentali
Brahea armata*
---
---
6
Ornamentali
Brugmansia
---
---
7
Ornamentali
Butia capitata*
---
---
8
Ornamentali
Camellia
---
---
9
Ornamentali
Caryota spp.*
---
---
10
Ornamentali
Chamaerops humilis*
---
---
11
Fruttiferi
Citrus L. e relativi ibridi
---
---
12
Frutti
Citrus L. e relativi ibridi
---
13
Ornamentali
Cotoneaster Ehr.
14
Ornamentali
Crataegus L.
15
Fruttiferi
Cydonia Mill.
--E – EE – F – IRL – I – LV – LT – P – SI – SK – FI - UK E – EE – F – IRL – I – LV – LT – P – SI – SK – FI - UK E – EE – F – IRL – I – LV – LT – P – SI – SK – FI - UK
16
Ornamentali
Dianthus
---
---
17
Ornamentali
Exacum
---
---
18
Ornamentali
Fortunella Swingle
---
---
19
Frutti
Fortunella Swingle
---
---
20
Fruttiferi
Fragaria L.
---
---
21
Ornamentali
Gerbera
---
---
22
Ornamentali
Impatiens L.
---
---
23
Ornamentali
Larix Mill.
---
---
24
Ornamentali
Leucanthemum
---
---
25
Ornamentali
Livistonia australis*
---
---
26
Ornamentali
Livistonia decipiens*
---
--b)2
b)2 b)2 b)2
27
Fruttiferi
Malus Mill.
E – EE – F – IRL – I – LV – LT – P – SI – SK – FI - UK
28
Ornamentali
MUSACEAE spp.
---
---
29
Ornamentali
Pelargonium
---
---
30
Ornamentali
Phoenix
---
---
31
Ornamentali
Photinia davidiana
---
---
32
Ornamentali
Picea L.
---
---
33
Ornamentali
Pinus L.
---
---
34
Ornamentali
Platanus L.
---
---
---
---
---
---
35
Ornamentali
36
Frutti
Poncirus Raf. e relativi ibridi Poncirus Raf. e relativi ibridi
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Specifiche Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Frutti con peduncolo e foglie Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Frutti con peduncolo e foglie Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Frutti con peduncolo e foglie
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Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi
37
Ornamentali
Populus L.
38
Fruttiferi
Prunus L. (ad eccezione di Prunus laurocerasus e P. lusitanica)
---
---
39
Ornamentali
Prunus laurocerasus
---
---
40
Ornamentali
Prunus lusitanica
---
---
41
Ornamentali
Pyracantha Roem.
---
---
42
Fruttiferi
Pyrus L.
E – EE – F – IRL – I – LV – LT – P – SI – SK – FI - UK
b)2
43
Ornamentali
Quercus L.
---
---
44
Ornamentali
Rhododendron ad eccezione di R. simsii
---
---
45
Fruttiferi
Rubus L.
---
---
46
Ornamentali
Sabal umbraculifera*
---
---
47
Ornamentali
SOLANACEE, eccetto specie a tuberi o stoloni di Solanum L.
---
---
48
Ornamentali
Solanum jasminoides
---
---
49
Ornamentali
Sorbus L.
E – EE – F – IRL – I – LV – LT – P – SI – SK – FI - UK
b)2
50
Ornamentali
STERLITZIACEAE spp.
---
---
51
Ornamentali
Trachycarpus fortunei*
---
---
52
Ornamentali
Verbena L.
---
---
53
Ornamentali
Viburnum
---
---
54
Fruttiferi
Vitis L.
---
---
55
Ornamentali
Washingtonia*
---
---
56
Ornamentali
Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi e dei frutti Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Vegetali, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi
Specie definite ospiti di ----Xylella fastidiosa dalla Commissione Europea e incluse nell’elenco comunicato dalla ditta ai sensi dell’articolo 21 del d.lgs. 214/2005 e s.m.i. *L’autorizzazione per questa specie è vincolata al rispetto delle prescrizioni fitosanitarie di cui agli atti n. 111827 del 27/12/2010 e n. 355952 del 27/09/2013, e potrà essere revocata ai sensi del D.lgs 214/05 e del Decreto MIPAAF 7 febbraio 2011, qualora vengano disattese le suddette prescrizioni e in tutti gli altri casi previsti dalla legislazione vigente in materia. In particolare è automaticamente revocata nel caso in cui si riscontri la presenza del punteruolo rosso o sue manifestazioni sulle palme presenti presso il centro aziendale.
di imporre alla ditta le prescrizioni previste all’allegato III, lettera A e B del D.M. 12/11/2009. La ditta è tenuta altresì ad aggiornarsi sulle normative in materia fitosanitaria consultabili sui siti istituzionali del Servizio Fitosanitari Regionali e del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Servizio Fitosanitario Centrale. La presente determinazione non esonera il titolare dall’obbligo di conformarsi alle disposizioni urbanistiche, ambientali, sanitarie ed a munirsi di ogni altra autorizzazione richiesta dalla normativa vigente. La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio. Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 23, comma 1, del D.Lgs. n. 33/2013. -
IL DIRETTORE REGIONALE Roberto Ottaviani
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 maggio 2016, n. G06106 Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni ditta Cassia Hobby Garden S.R.L. Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. 0928
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Oggetto: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni ditta Cassia Hobby Garden S.R.L. Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. 0928. IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURE E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Su proposta del Dirigente dell’Area Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura. VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale”; VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTO il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni di attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali; VISTO il Decreto del MIPAAF del 12/11/2009 concernente: “Determinazione dei requisiti di professionalità e della dotazione minima delle attrezzature occorrenti per l’esercizio dell’attività di produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali, ai sensi dell’art. 49, comma 2, lett. d) del D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214”; VISTA la Legge Regionale 11 Giugno 1996, n. 20, concernente la disciplina del Servizio Fitosanitario Regionale”; VISTA la domanda, prot. n. 193201 del 13/04/2016 conservata agli atti del Servizio Fitosanitario Regionale, presentata dalla ditta Cassia Hobby Garden S.R.L., partita iva 04364951006, con sede legale in via della Giustiniana n. 1222 a Roma (RM), per il rilascio dell’autorizzazione art. 19 del D. Lgs. n. 214/2005, categoria “Piccolo Produttore” di piante da frutto, piante officinali e aromatiche, piante acquatiche, piante grasse, piante ornamentali da esterno (pieno campo) e da interno (coltura protetta); VISTA la dichiarazione di “Piccolo Produttore”, allegata alla domanda, resa ai sensi dell’art. 20 comma 6 del DLgs n. 214/2005, con la quale il legale rappresentante dichiara che la ditta effettua esclusivamente vendita sul mercato locale al dettaglio, ovvero in nessun caso a soggetti professionalmente impegnati nella vendita; VISTO il verbale di sopralluogo effettuato dagli ispettori fitosanitari in data 21/04/2016, con il quale è stato accertato che la ditta: è in possesso dei requisiti tecnici previsti dall’art. 5, comma 1, conformemente all’allegato IV del D.M. 12/11/2009; che sono soddisfatti i requisiti richiesti dal D.Lgs 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni;
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VISTO il verbale del colloquio del 26 maggio 2016, effettuato ai sensi della citata Determinazione n.A1550 del 24.02.2011, dal quale si evince che il Sig. Memè Mauro, nominato responsabile tecnico fitosanitario della ditta Cassia Hobby Garden S.R.L., ha superato il colloquio risultando in possesso dei requisiti di professionalità ai fini dell’esercizio dell’attività di produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali, ai sensi dell'art. 19 del D. lgs. 19 agosto 2005, n.214 e del D.M. n. 26250 del 12 novembre 2009; ATTESO che la ditta Cassia Hobby Garden S.R.L., ha versato la tariffa fitosanitaria dovuta per il rilascio dell’autorizzazione; RITENUTO che la ditta Cassia Hobby Garden S.R.L., è esonerata dall’iscrizione al Registro Ufficiale dei Produttori in quanto produce e vende vegetali e prodotti vegetali che nella loro totalità sono destinati come impiego finale, nell'ambito del mercato locale, a persone o acquirenti non professionalmente impegnati nella produzione dei vegetali, come accertato nel sopralluogo del 21/04/2016; RITENUTO di poter rilasciare alla ditta Cassia Hobby Garden S.R.L., partita iva 04364951006, con sede legale in via della Giustiniana n. 1222 a Roma (RM), l’autorizzazione art. 19 del D. Lgs. n. 214/2005 per categoria “Piccolo Produttore” di piante da frutto, piante officinali e aromatiche, piante acquatiche, piante grasse, piante ornamentali da esterno (pieno campo) e da interno (coltura protetta); DETERMINA per quanto in premessa, ai sensi del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 214 e successive modificazioni e del D.M. 12 novembre; relativamente alla ditta: Cassia Hobby Garden S.R.L. Partita IVA: 04364951006 Indirizzo sede legale: via della Giustiniana n. 1222 - Roma (RM) Indirizzo centro aziendale codice 001: via della Giustiniana n. 1222 - Roma (RM) di rilasciare l’autorizzazione art. 19 del DLgs n. 214/2005, per categoria “Piccolo Produttore” di piante da frutto, piante officinali e aromatiche, piante acquatiche, piante grasse, piante ornamentali da esterno (pieno campo) e da interno (coltura protetta), con il numero 0928; di imporre alla ditta le prescrizioni previste all’allegato III, lettera A del D.M. 12/11/2009. La ditta è tenuta altresì ad aggiornarsi sulle normative in materia fitosanitaria consultabili sui siti istituzionali del Servizio Fitosanitari Regionali e del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Servizio Fitosanitario Centrale. La presente determinazione non esonera il titolare dall’obbligo di conformarsi alle disposizioni urbanistiche, ambientali, sanitarie ed a munirsi di ogni altra autorizzazione richiesta dalla normativa vigente. La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio. Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 23, comma 1, del D.Lgs. n. 33/2013. IL DIRETTORE REGIONALE Roberto Ottaviani
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 maggio 2016, n. G06143 OCM vino, misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi". Adozione del bando nazionale ed apertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo annualità 2016/2017 per i progetti multiregionali e regionali.
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OGGETTO: OCM vino, misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”. Adozione del bando nazionale ed apertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo annualità 2016/2017 per i progetti multiregionali e regionali. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Promozione, comunicazione e servizi di sviluppo agricolo; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale” e s.m.i.; VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modificazioni ed integrazioni e s.m.i.; VISTA la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i.; VISTO il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTO il Regolamento (CE) n. 1308/2013 del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante “organizzazione comune dei mercati agricoli” che ha abrogato e sostituito il Regolamento (CE) 1234/07 del 22 ottobre 2007; VISTO il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 28 giugno 2008 e successive modifiche, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo; VISTO il Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 32072 del 18 aprile 2016, recante per oggetto: OCM Vino – Modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”; VISTO il Decreto Dipartimentale n. 3362 del 23 maggio 2016 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, recante per oggetto: Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo – Ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2016/2017, con il quale è stata assegnata alla regione Lazio, relativamente alla misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, la quota parte pari ad € 1.799.356,00; VISTO il Decreto Direttoriale n. 43478 del 25 maggio 2016 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, recante per oggetto: recante "OCM Vino - Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi - Invito alla presentazione dei progetti campagna 2016/2017. Modalità operative e procedurali per l'attuazione del Decreto Ministeriale n. 32072 del 18 aprile 2016"; VISTA la determinazione dirigenziale n. G00613 del 29/01/2016, con la quale è stato nominato il Comitato regionale di valutazione dei progetti della Misura dell’OCM Vino “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”; RITENUTO di adottare le modalità operative e procedurali indicate nel Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 32072 del 18 aprile 2016 e nel Decreto Direttoriale n. 43478 del 25 maggio 2016, sulla base di quanto disposto dall’articolo 6, comma 7 del citato Decreto MIPAAF n. 32072/2016; PRESO ATTO che, in assenza di fondi regionali da destinare al cofinanziamento della misura, il finanziamento della Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi non comporta oneri di spesa a carico della Regione Lazio; ATTESO che la Regione Lazio intende ripartire la quota del PNS – settore vino (Misura Promozione sui mercati dei Paesi Terzi) di cui al decreto direttoriale MIPAAF n. 3362 del 23/5/2016 (pari ad € 1.799.356,00)
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come segue: € 1.399.356,00 per i progetti regionali; € 400.000,00 per quelli multiregionali, di cui 200.000 € per i progetti dove la Regione è capofila e 200.000 per quelli di cui non è capofila; RITENUTO di pubblicare sul sito Internet della Regione Lazio l’elenco delle Regioni che attivano i progetti multi regionali, indicazione prevista dall’articolo 4, comma 4, del Decreto Direttoriale n. 43478 del 25 maggio 2016, non appena verrà reso noto il sopra citato elenco; DETERMINA in conformità con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate, 1. di recepire ed adottare, per progetti a valere sulla quota parte della Regione Lazio della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo e relativamente all’annualità 2016/2017, le modalità operative e procedurali indicate nel Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 32072 del 18 aprile 2016 e nel Decreto Direttoriale n. 43478 del 25 maggio 2016, avvalendosi della facoltà prevista dall’articolo 6, comma 7 del Decreto MIPAAF n. 32072/2016; 2. di ripartire la quota del PNS – settore vino (Misura Promozione sui mercati dei Paesi Terzi) di cui al decreto direttoriale MIPAAF n. 3362 del 23/5/2016 (pari ad € 1.799.356,00) come segue: € 1.399.356,00 per i progetti regionali; € 400.000,00 per i progetti multiregionali, di cui 200.000 € per quelli dove la Regione è capofila e 200.000 per quelli di cui non è capofila; 3. di aprire i termini per la presentazione delle domande di contributo in ordine alla misura dell’Organizzazione Comune di Mercato del settore vitivinicolo “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, a valere sulla quota parte regionale assegnata per tale misura per l’annualità 2016/2017; 4. di individuare per la ricezione delle domande, ai sensi dell’articolo 2 del Decreto Direttoriale n. 43478 del 25 maggio 2016, la seguente struttura: REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca Area Promozione, comunicazione e servizi di sviluppo agricolo Via del Serafico, 127 (Ufficio accettazione) 00142 Roma 5. di stabilire che le domande di contributo, redatte in conformità a quanto disposto nei succitati decreti MIPAAF n. 32072 del 18 aprile 2016 e n. 43478 del 25 maggio 2016 e nei relativi allegati, dovranno pervenire, pena l’esclusione: - entro le ore 15.00 di martedì 21 giugno 2016 per i progetti multiregionali; - entro le ore 15.00 di martedì 28 giugno 2016 per i progetti regionali; 6. di pubblicare sul sito Internet della Regione Lazio l’elenco delle Regioni che attivano i progetti multi regionali, indicazione prevista dall’articolo 4, comma 4, del Decreto Direttoriale n. 43478 del 25 maggio 2016, non appena verrà reso noto il sopra citato elenco; 7. di rinviare al Decreto Ministeriale 32072 del 18 aprile 2016 e al Decreto Direttoriale MIPAAF n. 43478 del 25/05/2016 ed ai relativi allegati per quanto concerne la modulistica e le altre disposizioni, disponibili presso il seguente indirizzo web: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10146 Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito Internet della Regione Lazio. Il presente atto non prevede oneri di spesa a carico della Regione Lazio. Ricorrono le condizioni di cui al Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Il Direttore Regionale Roberto Ottaviani
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 31 maggio 2016, n. G06149 REG (UE) N. 1308/2013 E REG. DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA - APPROVAZIONE DELLA MODIFICA IN CORSO D'ANNO, DELL'ANNUALITA' 2016 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP "CENTRO LAZIO" DI ANZIO (RM) COD IT 244 EFFETTUATA PER INSERIRE SPESE PER RITIRI DAL MERCATO CON DESTINAZIONE BENEFICIENZA NELL'OBIETTIVO "GESTIONE E PREVENZIONE DELLE CRISI"
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OGGETTO: REG (UE) N. 1308/2013 E REG. DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA - SETTORE ORTOFRUTTA - APPROVAZIONE DELLA MODIFICA IN CORSO D’ANNO, DELL’ANNUALITA’ 2016 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA OP “CENTRO LAZIO” DI ANZIO (RM) COD IT 244 EFFETTUATA PER INSERIRE SPESE PER RITIRI DAL MERCATO CON DESTINAZIONE BENEFICIENZA NELL’OBIETTIVO “GESTIONE E PREVENZIONE DELLE CRISI” IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA DEL DIRIGENTE DELL’AREA PRODUZIONI AGRICOLE E ZOOTECNICHE, TRASFORMAZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni"; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1 recante " Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi della Giunta regionale" e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo. n. 33 del 14 marzo 2013, ed in particolare l’articolo 26; VISTO il Regolamento (UE) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, “recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007; VISTO il Regolamento CE 22 ottobre 2007 n. 1234/2007 del Consiglio, relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), così come modificato dal Regolamento CE n. 361/2008 del 14 aprile 2008; VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 del 07 giugno 2011 “Recante modalità di applicazione del Reg. CE n. 1234/2011 nel settore degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati; VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 499/2014 dell’11 marzo 2014 “Che integra i regolamenti (UE) 1308/2013 e (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio attraverso la modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione per quanto riguarda i settori ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati” in particolare l’articolo 2, VISTE le Disposizioni nazionali del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la stesura, la valutazione, e la rendicontazione dei Programmi Operativi previsti dal regolamento CE n. 1234/2007; VISTO il Decreto MIPAAF 12704 del 17/10/2013 “Aggiornamento e proroga della Strategia Nazionale 2009 – 2013 e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di Programmi operativi. VISTO il Decreto MIPAAF n. 12705 del 17/10/2013 “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi” con il relativo allegato;
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VISTO il Decreto MIPAAF 9084 del 28/08/2014 “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi”. con il relativo allegato e successive modificazioni ed integrazioni. VISTO il Decreto MIPAAF n. 5460 del 03 agosto 2011 “Aggiornamento della Strategia Nazionale 2009 – 2013, e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di organizzazioni di produttori ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di programmi operativi adottata con Decreto 25 settembre 2008 n. 3417 con i relativi allegati e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008 con relativo allegato; VISTO il decreto MIPAAF n. 6499 del 17 giugno 2014 “Integrazioni della disciplina nazionale sulle azioni ambientali dei programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo realizzati dalle Organizzazioni di Produttori riconosciute” VISTA la circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008 con relativo allegato; VISTA la circolare MIPAAF n. 5796 del 30 settembre 2013 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la circolare MIPAAF 3811 del 25 giugno 2014 con il relativo allegato
VISTE le circolari Agea n. ACIU.2008.1483 del 15 ottobre 2008 e n. 42 del 23 dicembre 2008 n. 15 del 17 marzo 2009, n. 16 del 17 marzo 2009, n. 34 del 15 giugno 2009 e n. 45 del 03 agosto 2009, n.ACIU.2010.30 del 14 gennaio 2010, n. 3 del 29 gennaio 2010 n.2010.125 del 05 febbraio 2010, n. 11 del 30 marzo 2010, n. 341 del 19 marzo 2010, n. 20 del 07 giugno 2010, n. ACIU.2010.505 del 02 luglio 2010 e la nota Agea ACIU.2010.592 del 20 agosto 2010, n. 16 Del 01 aprile 2011 e n. 2 del 09 febbraio 2012; n prot. UMU.2013.0443 dell’11 marzo 2013 (manuale Agea), la circolare agea n. prot UMU .2013. 465 del 18 marzo 2013, la circolare agea prot UMU.2013.0532 istruzioni operative n. 9, la circolare Agea n. prot.UMU.459 del 05 marzo 2014 istruzioni operative n. 12 la circolare Agea n. UMU.2015.69 del 30 01 2015 “Istruzioni operative n, 10” la circolare Agea prot UMU 127 del 26 gennaio 2016 Istruzioni operative n. 3
VISTO il “Regolamento Regionale n. 12 del 16 dicembre 2011, concernente Regolamento per l’organizzazione comune dei mercati agricoli limitatamente al settore ortofrutticolo, in attuazione del regolamento CE n. 361/2008 del Consiglio del 14 aprile 2008 (che modifica il regolamento CE n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli – regolamento unico OCM) e delle relative disposizioni applicative”; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A 04569 del 18 maggio 2012 recante “Disposizioni regionali di attuazione del Regolamento CE 22 ottobre 2007 n. 1234/2007 del Consiglio recante l’organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli e del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 recante modalità di applicazione del Reg. CE n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati modificata dalla determinazione Dirigenziale n. G 12047 del 26 agosto 2014; VISTA la domanda di modifica in corso d’anno dell’annualità 2016, del proprio programma operativo 2013 - 2017 pervenuta in data 12 aprile 2016 alla Regione Lazio dalla Organizzazione di produttori CENTRO LAZIO di Anzio (RM) COD IT 244 ed acquisita dalla competente struttura
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amministrativa della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale Caccia e Pesca con n. prot. 188769/04/20 del 12/04/2016, VISTA la Determinazione Dirigenziale n. C 1629 dellì11 dicembre 2002 con la quale è stata riconosciuta ai sensi dell’articolo 11 del Reg. CE n. 2200/96 l’organizzazione di produttori “CENTRO LAZIO di Anzio (RM) COD IT 244 VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A 6886 del 12/12/2010 con cui è stato adeguato il riconoscimento di Organizzazione di Produttori della OP CENTRO LAZIO ai sensi dell’articolo 125 ter del Reg. (CE) 1234/2007 VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A 12924 del 17/12/2012 con cui è stato approvato il programma operativo 2013 - 2017 della OP CENTRO LAZIO di Anzio (RM) COD IT 244. VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G 15308 del 09/12/2015, di approvazione della modifica dell’annualità 2016 del programma operativo, che prevede una spesa di Euro 580.934,00. VERIFICATA la situazione attuale della OP CENTRO LAZIO in relazione alle azioni da svolgere nell’ambito del programma operativo; RICHIESTE le eventuali integrazioni alla modifica in corso d’anno per l’anno 2016 del programma operativo e valutate le singole azioni proposte; CONSIDERATO che gli obiettivi generali, che la OP CENTRO LAZIO di Anzio (RM) COD IT 244 si propone di raggiungere con il programma rientrano fra quelli previsti dalla regolamentazione comunitaria e dalle disposizioni ministeriali in materia di programmi operativi; CONSIDERATO che la OP CENTRO LAZIO ha indicato nella richiesta di modifica dell’annualità 2015 che intende aderire alle prescrizioni del Reg. (CE) n. 1234/2007 quindi va applicato l’articolo 2, lettera a), del Reg. delegato (UE) n. 499/2014 CONSIDERATO che le azioni proposte sono funzionali e attinenti a quanto previsto dal Reg. ((CE)) n. 1234/2007 e dal Reg. di esecuzione (UE) 543/2011 e idonee per raggiungere gli obiettivi indicati nel programma; CONSIDERATO che il programma rispetta tutte le condizioni previste dal Reg. (CE) 1234/2007 del Consiglio, dal regolamento di esecuzione della Commissione n. 543/2011, così come specificato nell’allegata lista di controllo; VERIFICATO che è stata prodotta in modo conforme ed esaustivo tutta la documentazione richiesta dalle richiamate norme e disposizioni comunitarie, nazionali e regionali; CONSIDERATO che è stata compilata la lista di controllo relativa all’oggetto; CONSTATATA la conformità del programma in oggetto al Reg. (CE) n. 1234/2007 ed alla conseguente normativa di esecuzione; CONSIDERATO che il valore della produzione commercializzata verrà controllato in fase di verifica della rendicontazione dell’annualità 2016 del programma operativo; VISTA l’allegata relazione, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che sintetizza le risultanze dell'istruttoria svolta dal funzionario responsabile del procedimento amministrativo dalla quale si evince che la proposta di modifica in corso d’anno, per l’anno 2016 del programma operativo relativo al periodo 2013-2017 presentata dalla OP “CENTRO LAZIO" con sede legale in Anzio (RM), effettuata per inserire spese per ritiro dal mercato nell’Obiettivo
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“Gestione e prevenzione delle crisi” è conforme alle disposizioni vigenti ed agli obiettivi indicati dal regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio; CONSIDERATO che in base agli esiti della sopracitata relazione è possibile approvare gli importi complessivi di Euro 616.356,81 per la spesa ritenuta ammissibile per lo svolgimento della annualità – 2016, pari all’8,70 % del valore della produzione commercializzata dichiarata di Euro 7.084.561,04 durante il periodo di riferimento che va, dal 01/01/2014 al 31/12/2014, di cui Euro 35.422,81 per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro 11.618,67 per le spese generali e l’importo di Euro 325.889,81, (Euro 35.422,81 pari al 100 % della spesa ammissibile ed Euro 290.467,01 pari al 50 % della spesa ammissibile), come aiuto comunitario di cui Euro 35.422,81 per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro 5.809,34 come spese generali DETERMINA Di approvare, ai sensi dell’articolo 66, del Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 la modifica in corso d’anno, dell’annualità 2016, del programma operativo 2013 - 2017 della OP “CENTRO LAZIO” CF 06915710583, effettuata per inserire spese per ritiro dal mercato nell’Obiettivo “Gestione e prevenzione delle crisi” autorizzandone la realizzazione così come specificato nella "Relazione sull'istruttoria concernente l'esame e l'approvazione della proposta di modifica, in corso d’anno, dell’annualità 2016 del Programma Operativo dell' OP “CENTRO LAZIO” COD IT 244,” allegata e parte integrante e sostanziale della presente Determinazione e nell’ allegato A alla relazione stessa per una spesa complessiva di Euro 616.356,81 pari all’8,70 % del valore della produzione commercializzata dichiarata di Euro 7.084.561,04, durante il periodo di riferimento che va dal 01/01/2014 al 31/12/2014 di cui Euro 35.422,81 per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro 11.618,67 per le spese generali Di approvare l’importo di Euro 325.889,81 come aiuto comunitario, (Euro 35.422,81 pari al 100 % della spesa ammissibile ed Euro 290.467,01 pari al 50 % della spesa ammissibile), di cui Euro 35.422,81 per la gestione e prevenzione delle crisi ed Euro 5.809,34 come spese generali a favore della OP “CENTRO LAZIO” CF 06915710583, con sede legale in Anzio (RM) COD IT 244; Si evidenzia che per l’attuazione delle azioni previste dal programma operativo la OP dovrà osservare le disposizioni recate dal Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011 e dalla strategia nazionale Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013. La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Avverso il presente provvedimento potrà essere presentato ricorso entro 60 giorni al Tribunale Amministrativo Regionale competente o entro 120 giorni al Presidente della Repubblica dalla data della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio IL DIRETTORE Roberto OTTAVIANI
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Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Produzioni Agricole e Zootecniche, trasformazione, commercializzazione e diversificazione delle attività agricole
REG. (UE) 1308/2013 E REG DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011. OCM UNICA – SETTORE ORTOFRUTTA - RELAZIONE ISTRUTTORIA CONCERNENTE L’ESAME E L’APPROVAZIONE DELLA MODIFICA, IN CORSO D’OPERA, DELL’ANNUALITA’ 2016 DEL PROGRAMMA OPERATIVO DELLA O.P. “CENTRO LAZIO” DI ANZIO (RM) COD. IT 244 EFFETTUATA PER INSERIRE SPESE NELL’OBIETTIVO “GESTIONE E PREVENZIONE DELLE CRISI” RELATIVE A RITIRI DAL MERCATO CON DESTINAZIONE BENEFICIENZA DEL PRODOTTO ZUCCHINE Il sottoscritto funzionario responsabile del procedimento dell’Area Produzioni Agricole Zootecniche trasformazione, commercializzazione e diversificazione delle attività agricole, con lettera n. protocollo 227671/GR/04/20 del 03/05/2016, di verificare la richiesta di modifica, in corso d’opera, dell’annualità 2016 del programma operativo 2013-2017 presentato dalla OP “CENTRO LAZIO” di Anzio (RM) COD IT 244 ai fini dell’ammissione ai benefici di cui alla normativa in oggetto indicata effettuata per inserire nell’obiettivo
“Gestione e prevenzione delle crisi” le spese relative al ritiro dal mercato del prodotto “Zucchine”.
Visto. Il Reg. (UE) n. 1308/2013 e successive modificazioni ed integrazioni Visto il Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011 e successive modificazioni ed integrazioni modificato da ultimo dal Reg. delegato (UE) n. 499/2014; Visto il Decreto MIPAAF n. 5460 del 03 agosto 2011 “Aggiornamento della Strategia Nazionale 2009 – 2013, e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di organizzazioni di produttori ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di programmi operativi adottata con Decreto 25 settembre 2008 n. 3417 con i relativi allegati; Visto il Decreto MIPAAF 12704 del 17/10/2013 “Aggiornamento e proroga della Strategia Nazionale 2009 – 2013 e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di Programmi operativi. Visto il Decreto MIPAAF n. 12705 del 17/10/2013 “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi”. con il relativo allegato;
Visto il Decreto MIPAAF 9084 del 28/08/2014 “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi”. con il relativo allegato,
Visto il Decreto MIPAAF n. 6499 del 17 giugno 2014 “Integrazioni della disciplina nazionale sulle azioni ambientali dei programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo realizzati dalle Organizzazioni di Produttori riconosciute”
Vista la circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008
Vista la circolare MIPAAF N. 5796 del 30 settembre 2013 che sostituisce l’allegato alla circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008 e successive modificazioni ed integrazioni
Vista la circolare MIPAAF 3811 del 25 giugno 2014 con il relativo allegato
Viste le circolari Agea n. ACIU.2008.1483 del 15 ottobre 2008 e n. 42 del 23 dicembre 2008 n. 15 del 17 marzo 2009, n. 16 del 17 marzo 2009, n. 34 del 15 giugno 2009 e n. 45 del 03 agosto 2009,
________________________________________________________________________________________________________________________
Via del Serafico 107
- 00142 ROMA
Tel. 06.51681
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n.ACIU.2010.30 del 14 gennaio 2010, n. 3 del 29 gennaio 2010 n.2010.125 del 05 febbraio 2010, n. 11 del 30 marzo 2010, n. 341 del 19 marzo 2010, n. 20 del 07 giugno 2010, n. ACIU.2010.505 del 02 luglio 2010 e la nota Agea ACIU.2010.592 del 20 agosto 2010, n. 16 del 01 aprile 2011, n. 2 del 09 febbraio 2012, n prot. UMU.2013.0443 dell’11 marzo 2013 (manuale Agea), la circolare agea n. prot UMU .2013. 465 del 18 marzo 2013 la circolare agea prot UMU.2013.0532 istruzioni operative n. 9, la circolare Agea n. prot.UMU.459 del 05 marzo 2014 istruzioni operative n. 12 la circolare Agea n. UMU.2015.69 del 30/01/2015 “Istruzioni operative n, 10”, la circolare Agea prot UMU 127 del 26 gennaio 2016 Istruzioni operative n. 3
Visto il Regolamento regionale n. 12 del 16 dicembre 2011;
Vista la Determinazione Dirigenziale n. 4569 del 18 maggio 2012 come modificata con Determinazione Dirigenziale n, G 12047 del 26 agosto 2014 Vista la richiesta di modifica, inviata tramite posta ordinaria, pervenuta alla Regione Lazio in data 12 aprile 2016, ed acquisita dalla Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, con n. prot. 189769/04/20 del 12 aprile 2016, della Organizzazione di Produttori “CENTRO LAZIO” Codice. IT 244 con sede legale in Anzio (RM) Via A. Cipriani 30 relativa alla richiesta di modifica in corso d’opera dell’annualità 2016 del programma operativo in corso di esecuzione, effettuata per inserire nell’obiettivo “Gestione e prevenzione delle crisi” le spese relative al ritiro dal mercato dei prodotti zucchine con destinazione beneficienza Visto il programma operativo 2013– 2017 della predetta OP, approvato con Determinazione Dirigenziale n. A 12924 del 17/12/2012; Vista la Determinazione Dirigenziale n. G 15308 del 09/12/2015, con cui è stata approvata l’annualità 2016 del programma operativo 2013– 2017 della OP “CENTRO LAZIO”, di Anzio (RM) per l’importo di spesa complessiva di Euro 580.934,00
Viste le vigenti disposizioni emanate dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali in materia di valutazione ed approvazione dei programmi operativi;
Vista la comunicazione pervenuta in data 27/04/2016, tramite posta elettronica dal MIPAAF con allegato parere della Commissione Europea che ritiene non rendicontabile per l’aiuto nel programma operativo il personale esternalizzato
Vista la nostra nota n. prot. 239263/GR/04/20 del 09 maggio 2016 inviata a tutte le Organizzazioni di Produttori riconosciute del Lazio con allegato il parere della Commissione Europea in cui viene ritenuta non ammissibile all’aiuto dei programmi operativi la spesa del personale esternalizzato.
Considerato che la modifica proposta, scaturita dalla necessità della OP di adeguare le azioni dell’annualità in corso di realizzazione alle esigenze dei soci produttori, consiste nel
OBIETTIVO 9 AZIONE 3.2.6. __Inserire la spesa di Euro 35.442,81 per il ritiro dal mercato con destinazione beneficienza del prodotto zucchina Considerato che la spesa per il ritiro dal mercato con destinazione beneficienza del prodotto zucchine è giustificata dalla presenza di temperature superiori alla media registrate alla fine del 2015 (ottobre, novembre e dicembre) all’inizio del 2016 (gennaio e febbraio), che comportano una maggiore produzione ed un prezzo attuale inferiore agli stessi periodi degli anni precedenti, e sul fatto che nelle prime due settimane di gennaio l’importo di frutta e ortaggi dal Marocco ha superato le 25 mila tonnellate con un aumento del 75 % rispetto allo stesso periodo del 2015 che potrebbe determinare le condizioni per una crisi di mercato da prevenire.
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Considerato che le spese previste per essere ammissibili in fase di verifica della rendicontazione devono comunque rispettare tutte le prescrizioni e i massimali previsti dal Decreto MIPAAF n. 12705 del 17/10/2013 e dal relativo allegato, del decreto MIPAAF n. 6499 del 17/06/2014 e dal relativo allegato, dalle prescrizioni previste dal Decreto MIPAAF n. 5460 del 03/08/2011 e dai relativi allegati e successive modificazioni ed integrazioni, dai massimali e dalle prescrizioni previste dalla circolare MIPAAF n. 5796 del 30/09/2013 e dall’allegato alla medesima circolare, dalla circolare MIPAAF 3811 del 25/06/2014 e dal relativo allegato e dall’allegato IX del Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011. Considerato che per le spese non modificate o modificate solo per l’importo permangono valide anche le prescrizioni previste nella relazione istruttoria allegata e parte integrante della Determinazione Dirigenziale n. G 15308 del 09/12/2015 di approvazione dell’annualità 2016 del programma operativo” Considerato che al momento è stata solo effettuata una verifica numerica, dei quantitativi dichiarati dalla OP, essere stati prodotti negli anni 2013, 2014 e 2015 confrontandoli, per il 2013 e 2014, anche con la relazione annuale riportata sul portale Sian. Considerato che in fase di verifica della rendicontazione dovrà essere controllato, per quanto riguarda i ritiri dal mercato, che non sia stato superato il limite di quantitativo di prodotti ritirati previsto dall’articolo 77, del Reg. di esecuzione (UE) n. 543/2011 e che dovranno essere verificati i quantitativi di produzione del triennio precedente dichiarati dalla OP in questione ai sensi del medesimo articolo 77; Considerato che in fase di verifica della rendicontazione dovranno essere verificate anche le distanze relative al trasporto refrigerato;
Considerato che il valore della produzione commercializzata nel periodo di riferimento verrà verificato in fase di controllo della rendicontazione delle spese dell’annualità 2016 del programma operativo, Considerato che la OP Centro Lazio deve prendere in considerazione ai fini dell’ammissibilità all’aiuto della spesa del personale quanto indicato dalla Unione Europea relativamente alla non ammissibilità all’aiuto del personale esternalizzato e che pertanto in fase di verifica della rendicontazione la spesa per eventuale personale esternalizzato non potrà essere ammissibile all’aiuto; Considerato che la presente modifica rispetta tutte le condizioni previste dal Reg. (UE) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio e successive modificazioni ed integrazioni e dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione e successive modificazioni ed integrazioni, ed è coerente con il programma e funzionale al perseguimento degli obiettivi generali, che la OP si propone di raggiungere; Verificato che è stata prodotta in modo conforme ed esaustivo tutta la documentazione necessaria alla valutazione della domanda anche a seguito delle nostre note n. protocollo. 210622/GR/04/20 del 22 aprile 2016 e n. prot. 266371/GR/04/20 del 20/05/2016 e delle risposte della OP Centro Lazio pervenute con n. prot. 228275/04/20 del 03/05/2016 e con n. prot. 279190 del 26 maggio 2016 ; Verificato che la modifica non comporta una riduzione di oltre il 50% dell’importo del fondo di esercizio approvato per l’annualità in corso; Effettuati gli opportuni accertamenti e riscontri; Compilata la lista di controllo relativa all’oggetto;
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tutto ciò premesso, il sottoscritto funzionario responsabile del procedimento, ritiene che la modifica proposta può essere accolta secondo quanto indicato nell’allegato schema A. In conseguenza della modifica, l’importo complessivo del fondo di esercizio della OP “CENTRO LAZIO“ per l’anno 2016 subisce una variazione in aumento passando da Euro 580.934,00 ad Euro 616.356,81 ed il programma annuale in oggetto viene ad essere modificato secondo l’allegato A che sostituisce lo schema allegato al verbale di approvazione dell’annualità 2016 del programma esecutivo in oggetto. I firmatari del presente verbale, consapevoli delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate all’art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000 dichiarano che non sussistono situazioni di conflitto di interessi così come disposto dall’art. n.6 bis della Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e dall’ art. 6 de D.P.R. n.62 del 16 aprile 2013. Roma, 27/05/2016 Il funzionario responsabile del procedimento Dr. Paolo PEPE Il Dirigente dell’Area Dr.ssa Nadia BIONDINI
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TABELLA A – Dettaglio delle spese dell’annualità 2016 del Programma Operativo 2013 - 2017 proposte e approvate in modifica in corso d’anno della OP CENTRO LAZIO al fine di inserire spese per il ritiro dal mercato con destinazione beneficienza nell’Obiettivo “Prevenzione e gestione delle crisi” Annualità 2016 Richiesto Ammesso
Csntro Lazio Descrizione sintetica della spesa
Obiettivo
Misura
Azione
1
3.2.1
1
1
3.2.1
2
modifica in corso d'anno 2016 ritiri Richiesto Ammesso
Totale 1 2
3.2.3
1
2
3.2.3
2
2
3.2.5 Totale 2
3
3.2.3
1
3
3.2.3
2
3
3.2.4
n 3 banco di fertirrigazione
3
3.2.1
1
€
34.500,00 €
34.500,00 €
34.500,00 €
34.500,00
3 impianti di irrigazione fissa per baco di irrigazione
3
3.2.1
1
€
40.500,00 €
40.500,00 €
40.500,00 €
40.500,00
Totale 3.2.1.1
€
75.000,00 €
75.000,00 €
75.000,00 €
75.000,00
ali gocciolanti < 16 mm > 5500 m / ha
3
3.2.1
2
€
21.175,00 €
21.175,00 €
21.175,00 €
21.175,00
analisi multiresiduali
3
3.2.1
2
€
15.000,00 €
15.000,00 €
15.000,00 €
15.000,00
tessuto non tessuto
3
3.2.1
2
€
20.000,00 €
20.000,00 €
20.000,00 €
20.000,00
Totale 3.2.1.2
€
56.175,00 €
56.175,00 €
56.175,00 €
56.175,00
€
131.175,00 €
131.175,00 €
131.175,00 €
131.175,00
3
3.2.6 Totale 3
4
3.2.1
1
4
3.2.1
2
Totale 4 5
3.2.2
1
5
3.2.2
2
5
3.2.4
5
3.2.5 Totale 5
teli copertura serre a carattere pluriennale
6
3.2.2
1
€
71.618,78 €
71.618,78 €
71.618,78 €
71.618,78
casse per il trasporto dall'azienda al centro di raccolta
6
3.2.2
1
€
10.500,00 €
10.500,00 €
10.500,00 €
10.500,00
bins in plastica
6
3.2.2
1
€
24.300,00 €
24.300,00 €
24.300,00 €
24.300,00
Totale 3.2.2.1
€
106.418,78 €
106.418,78 €
106.418,78 €
106.418,78
miglioramento qualitativo colture ortive in serra (melanzane)
6
3.2.2
2
€
28.500,00 €
28.500,00 €
28.500,00 €
28.500,00
miglioramento qualitativo colture ortive in serra (peperoni)
6
3.2.2
2
€
19.500,00 €
19.500,00 €
19.500,00 €
19.500,00
responsabile controllo campioni merce in entrata (Salvatore Sortino)
6
3.2.2
2
€
37.325,37 €
37.325,37 €
37.325,37 €
37.325,37
responsabile controllo merce in entrata (Lorenzo Cenedese)
6
3.2.2
2
€
36.800,77 €
36.800,77 €
36.800,77 €
36.800,77
responsabile controllo linee di lavorazione (Di Prospero Mariella)
6
3.2.2
2
€
13.527,36 €
13.527,36 €
13.527,36 €
13.527,36
responsabile controllo linee di lavorazione (D'alessio Donatella)
6
3.2.2
2
€
13.527,36 €
13.527,36 €
13.527,36 €
13.527,36
responsabile controllo logistica merce in uscita (Gianni Di Girolamo)
6
3.2.2
2
€
15.963,17 €
15.963,17 €
15.963,17 €
15.963,17
responsabile controllo parametri conservazione (Previti Giovanni)
6
3.2.2
2
€
15.000,00 €
15.000,00 €
15.000,00 €
15.000,00
responsabile controllo parametri conservazione (Raffaella Iaboni)
6
3.2.2
2
€
15.584,50 €
15.584,50 €
15.584,50 €
15.584,50
responsabile gestione sistemi di qualità (global gap (Buttaro Chiara)
6
3.2.2
2
€
11.232,00 €
11.232,00 €
11.232,00 €
11.232,00
Totale 3.2.2.2
€
206.960,53 €
206.960,53 €
206.960,53 €
206.960,53
€
313.379,31 €
313.379,31 €
313.379,31 €
313.379,31
6
3.2.4 Totale 6
5
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7
3.2.3
1
7
3.2.3
2
7
3.2.5
Pag. 179 di 318
Totale 7 8
3.2.5
impollinazione naturale api
8
3.2.7
piante microinnestate pomodoro
8
3.2.7
€ €
11.550,00 € 23.000,00 €
11.550,00 € 23.000,00 €
11.550,00 € 23.000,00 €
11.550,00 23.000,00
piante microinnestate cetriolo
8
3.2.7
€
16.422,00 €
16.422,00 €
16.422,00 €
16.422,00
piante microinnestate melanzana
8
3.2.7
€
14.307,00 €
14.307,00 €
14.307,00 €
14.307,00
piante microinnestate peperone telo per pacciamatura mezzo tecnico non biodegradabile coltura > 5 mesi
8
3.2.7
€
18.040,00 €
18.040,00 €
18.040,00 €
18.040,00
8
3.2.7
€
12.000,00 €
12.000,00 €
12.000,00 €
12.000,00
bacillus thuringiensis
8
3.2.7
€
210,00 €
210,00 €
210,00 €
210,00
bacillus amyloliquefaciens
8
3.2.7
€
1.440,00 €
1.440,00 €
1.440,00 €
1.440,00
anthocoris nemoralis
8
3.2.7
€
170,00 €
170,00 €
170,00 €
170,00
nematodi
8
3.2.7
€
100,00 €
100,00 €
100,00 €
100,00
fitoseiulus persimilis
8
3.2.7
€
605,00 €
605,00 €
605,00 €
605,00
Orius laevigatus
8
3.2.7
€
594,50 €
594,50 €
594,50 €
594,50
Ambliseius cucumeris
8
3.2.7
€
1.303,50 €
1.303,50 €
1.303,50 €
1.303,50
Ambliseius swirskii
8
3.2.7
€
1.047,00 €
1.047,00 €
1.047,00 €
1.047,00
macrolophus caliginosus
8
3.2.7
€
483,00 €
483,00 €
483,00 €
483,00
Nesidiocoris tenuis
8
3.2.7
€
620,00 €
620,00 €
620,00 €
620,00
Aphidius colemani
8
3.2.7
€
185,00 €
185,00 €
185,00 €
185,00
Aphidius matricariae
8
3.2.7
€
225,00 €
225,00 €
225,00 €
225,00
tricoderma
8
3.2.7
€
1.680,00 €
1.680,00 €
1.680,00 €
1.680,00
diglyphus iaaea
8
3.2.7
€
1.710,00 €
1.710,00 €
1.710,00 €
1.710,00
utilizzo ammendanti organici compostati
8
3.2.7
€
4.103,00 €
4.103,00 €
4.103,00 €
4.103,00
gestione dei rifiuti non pericolosi
8
3.2.7
€
3.266,02 €
3.266,02 €
3.266,02 €
3.266,02
bacillus subtilis
8
3.2.7
€
4.920,00 €
4.920,00 €
4.920,00 €
4.920,00
alginati
8
3.2.7
€
1.100,00 €
1.100,00 €
1.100,00 €
1.100,00
utilizzo preparati ad effetto biocida
8
3.2.7
€
1.000,00 €
1.000,00 €
1.000,00 €
1.000,00
teli per solarizzazione
8
3.2.7
€ €
4.680,00 € 124.761,02 €
4.680,00 € 124.761,02 €
4.680,00 € 124.761,02 €
4.680,00 124.761,02
€
124.761,02
€
35.422,81 €
35.422,81
Totale 3.2.6
€
35.422,81 €
35.422,81
Totale 9
€ € € € €
Totale 3.2.7
€
Totale 8
ritiri dal mercato del prodotto zucchine con destinazione beneficienza
9
3.2.1
1
9
3.2.1
2
9
3.2.6
9
3.2.6
PO
€
Sg
€
FE
€
Aiuto
€
124.761,02
569.315,33
€
€
124.761,02
569.315,33
11.618,68 €
11.618,67
€
580.934,00
290.467,01 €
290.467,00
580.934,01
€
124.761,02
35.422,81 604.738,14 11.618,68 616.356,82 325.889,82
€ € € € €
35.422,81 604.738,14 11.618,67 616.356,81 325.889,81
Tabella A.1 - Equilibrio fra le Misure 2016 Richiesto
Misura
richiesto
Ammesso
ammesso
3.2.1
€
131.175,00 €
131.175,00
21,28%
21,28%
3.2.2
€
313.379,31 €
313.379,31
50,84%
50,84%
3.2.3
€
-
€
-
3.2.4
€
-
€
-
3.2.5
€
-
€
3.2.6
€
35.422,81 €
35.422,81
5,75%
5,75%
3.2.7
€
124.761,02 €
124.761,02
20,24%
20,24%
Totale €
604.738,14 €
604.738,14
98,11%
98,11%
-
6
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Legenda obiettivo 1 obiettivo 2 obiettivo 3 obiettivo 4 obiettivo 5 obiettivo 6 obiettivo 7 obiettivo 8 obiettivo 9 Misura 3.2.1 Misura 3.2.2 Misura 3.2.3 Misura 3.2.4 Misura 3.2.5 Misura 3.2.6 Misura 3.2.7 Misura 3.2.8 Azione 1 Azione 2 Sg FE
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Assicurare la programmazione della produzione e l’adeguamento alla domanda Promuovere la concentrazione dell’offerta ed effettuare l’immissione sul mercato della produzione degli aderenti Ottimizzare i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione Pianificazione della produzione Migliorare la qualità dei prodotti Incrementare il valore commerciale dei prodotti promuovere la commercializzazione dei prodotti freschi o trasformati Promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell'ambiente Prevenire e gestire le crisi per tutelare i redditi dei produttori e ridurre i ritiri Azioni intese a pianificare la produzione Azioni intese a migliorare o a salvaguardare la qualità dei prodotti Azioni intese a migliorare le condizioni di commercializzazione Ricerca e produzione sperimentale Attività di formazione non legate alla prevenzione e alla gestione delle crisi e azioni intese a promuovere il ricorso a servizi di consulenza Misure di prevenzione e gestione delle crisi Azioni ambientali Altre Azioni Acquisizione di capitale fisso Altre azioni sovvenzionabili Spese generali Fondo di esercizio
7
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 31 maggio 2016, n. G06150 Reg. (UE) N. 1308/2013 e Reg. di esecuzione (UE) N. 543/2011. OCM unica - Settore Ortofrutta - Modifica della Determinazione n. G 03911 del 19 aprile 2016 di modifica della Determinazione n. G 00833 del 08 febbraio 2016 "Costituzione gruppo di lavoro"
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OGGETTO: REG (UE) N. 1308/2013 e REG. di esecuzione (UE) N. 543/2011. OCM unica – Settore Ortofrutta – Modifica della Determinazione n. G 03911 del 19 aprile 2016 di modifica della Determinazione n. G 00833 del 08 febbraio 2016 “Costituzione gruppo di lavoro” IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Produzioni agricole e zootecniche, trasformazione, commercializzazione e diversificazione delle attività agricole; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni"; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1 recante " Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi della Giunta regionale" e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo. n. 33 del 14 marzo 2013, ed in particolare l’articolo 26; VISTO il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001, (CE) n. 1234/2007 del Consiglio; VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 del 07 giugno 2011 “Recante modalità di applicazione del Reg. CE n. 1234/2011 nel settore degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati e successive modificazioni ed integrazioni modificato da ultimo dal regolamento delegato (UE) n. 499/2014; VISTO il Decreto MIPAAF n. 5460 del 03 agosto 2011 “Aggiornamento della Strategia Nazionale 2009 – 2013, e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di organizzazioni di produttori ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di programmi operativi adottata con Decreto 25 settembre 2008 n. 3417 con i relativi allegati; VISTO il Decreto MIPAAF 12704 del 17/10/2013 “Aggiornamento e proroga della Strategia Nazionale 2009 – 2013 e della Disciplina Ambientale Nazionale in materia di Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, di fondi di esercizio e di Programmi operativi; VISTO il Decreto MIPAAF n. 9083 del 28 agosto 2014 “Integrazione della Strategia Nazionale in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e di programmi operativi.” VISTO il Decreto MIPAAF 9084 del 28/08/2014 “Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e programmi operativi” con il relativo allegato. VISTA la circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008 con relativo allegato; VISTA la circolare MIPAAF N. 5796 del 30 settembre 2013 che sostituisce l’allegato alla circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la circolare MIPAAF 3811 del 25 giugno 2014 con il relativo allegato; VISTA la circolare MIPAAF n. 7234 del 30 dicembre 2014 che aggiorna l’allegato tecnico della Circolare MIPAAF n. 6152 del 24 dicembre 2008;
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VISTE le circolari Agea n. ACIU.2008.1483 del 15 ottobre 2008 e n. 42 del 23 dicembre 2008 n. 15 del 17 marzo 2009, n. 16 del 17 marzo 2009, n. 34 del 15 giugno 2009 e n. 45 del 03 agosto 2009, n.ACIU.2010.30 del 14 gennaio 2010, n. 3 del 29 gennaio 2010 n.2010.125 del 05 febbraio 2010, n. 11 del 30 marzo 2010, n. 341 del 19 marzo 2010, n. 20 del 07 giugno 2010, n. ACIU.2010.505 del 02 luglio 2010 e la nota Agea ACIU.2010.592 del 20 agosto 2010, n. 16 Del 01 aprile 2011 e n. 2 del 09 febbraio 2012; n prot. UMU.2013.0443 dell’11 marzo 2013 (manuale Agea), la circolare agea n. prot UMU .2013. 465 del 18 marzo 2013 e la circolare agea prot UMU.2013.0532 istruzioni operative n. 9 la circolare Agea n. prot. UMU.459 del 05 marzo 2014 istruzioni operative n. 12, la circolare Agea n. UMU.2015.69 del 30 01 2015 “Istruzioni operative n, 10” la circolare Agea prot UMU 127 del 26 gennaio 2016 Istruzioni operative n. 3
VISTO il Regolamento Regionale n. 12 del 16 dicembre 2011, concernente “Regolamento per l’organizzazione comune dei mercati agricoli limitatamente al settore ortofrutticolo, in attuazione del regolamento CE n. 361/2008 del Consiglio del 14 aprile 2008 (che modifica il regolamento CE n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli – regolamento unico OCM) e delle relative disposizioni applicative”; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. A04569 del 18 maggio 2012 recante “Disposizioni regionali di attuazione del Regolamento CE 22 ottobre 2007 n. 1234/2007 del Consiglio recante l’organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli e del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 recante modalità di applicazione del Reg. CE n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati; modificata dalla Determinazione Dirigenziale n. G 12047 del 26 agosto 2014; VISTA la Determinazione dirigenziale n. G 00833 del 08 febbraio 2016 con cui è stato costituito un gruppo di lavoro con lo scopo di individuare un nuovo importo dell’aiuto per le superfici coltivate a nocciole e kiwi che risultano sottoposte al rispetto dei disciplinari di produzione integrata; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G 03911 del 19 aprile 2016 che modifica la Determinazione Dirigenziale n. G 00833 dell’8 febbraio 2016 prorogando la data per la determinazione dell’importo ammissibile per ettaro per la produzione integrata per i prodotti nocciole e kiwi dal 30 aprile 2016 al 31 maggio 2016 CONSIDERATO che è necessario a causa della difficoltà nell’elaborazione dei dati di prevedere di prorogare ulteriormente la data per la determinazione dell’importo ammissibile per ettaro per la produzione integrata per i prodotti nocciole e kiwi dal 31 maggio 2016 al 15 luglio 2016, DETERMINA Di prorogare dal 31 maggio 2016 al 15 luglio 2016, la data per individuare, da parte del gruppo di lavoro, costituito con la Determinazione n. G 00833 del 08 febbraio 2016, l’importo dell’aiuto per le superfici coltivate a nocciole e kiwi che risultano sottoposte al rispetto dei disciplinari di produzione integrata; Non ricorrono le condizioni di cui all’articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013. La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio IL DIRETTORE Roberto OTTAVIANI
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 31 maggio 2016, n. G06185 Determinazione G03994 del 20 aprile 2016 - Assistenza tecnica alla Cabina di Regia regionale per la programmazione e l'attuazione unitaria delle politiche regionali per lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale finanziate dai Fondi SIE e dalle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive. Impegni giuridicamente vincolanti di parte FEASR. Spesa euro 193.985,00 per l'annualità 2016 ed € 919.649,00 complessivi per il periodo 2016-2023.
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Oggetto: Determinazione G03994 del 20 aprile 2016 - Assistenza tecnica alla Cabina di Regia regionale per la programmazione e l’attuazione unitaria delle politiche regionali per lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale finanziate dai Fondi SIE e dalle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive. Impegni giuridicamente vincolanti di parte FEASR. Spesa € 193.985,00 per l’annualità 2016 ed € 919.649,00 complessivi per il periodo 2016-2023.
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA – AUTORITA’ DI GESTIONE DEL PSR LAZIO 2014-2020 VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modificazioni; VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta” e ss.mm.ii.; VISTA la determinazione 20 aprile 2016, n. G03994 recante “Assistenza tecnica alla Cabina di Regia regionale per la programmazione e l’attuazione unitaria delle politiche regionali per lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale finanziate dai Fondi SIE e dalle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive. Approvazione del Piano di Assistenza tecnica 2014 – 2020, del Documento di congruità dei costi e dello schema di convenzione tra Regione Lazio e Lazio Innova S.p.A.”; CONSIDERATO che al punto 2 dell’allegato 1 alla sopra richiamata determinazione, tra l’altro, si riportano gli obiettivi del piano e le azioni, mentre nella tabella 5 del punto 5 vengono indicate le risorse complessive previste per l’anno 2016, ivi comprese quelle di parte FEASR; CONSIDERATO che alle attività dell’Assistenza Tecnica alla Cabina di Regia regionale per la programmazione e l’attuazione unitaria delle politiche regionali per lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale finanziate dai Fondi SIE e dalle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive. Approvazione del Piano di Assistenza tecnica 2014 – 2020, sono destinati a valere anche sui fondi del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lazio (FEASR) per il periodo 20142020 con un importo complessivo di € 919.649,00 di cui 193.985,00 per l’annualità 2016; CONSIDERATO che concretamente l’attività di assistenza tecnica prenderà inizio nel 2016 e, per effetto del meccanismo N+3, terminerà nel 2023; CONSIDERATO che sul piano finanziario del PSR del Lazio per il periodo 2014-2020, relativamente alla Misura M20 - Assistenza Tecnica negli Stati membri, è prevista una dotazione finanziaria complessiva pari ad € 19.316.535,00, quindi ampiamente sufficiente a coprire la quota riservata alla programmazione unitaria; CONSIDERATO che per l’utilizzazione delle somme recate dal citato piano finanziario, ivi comprese quelle messe a disposizione dell’assistenza tecnica unitaria dei Fondi SIE, per la quota FEASR, è necessario l’utilizzo del sistema informativo agricolo nazionale SIAN; CONSIDERATO che, per utilizzare il citato sistema informativo, tra la Regione Lazio e l’Organismo Pagatore AGEA, dovranno essere formalizzati appositi schemi procedurali; RITENUTO, conseguentemente, di provvedere successivamente all’inserimento della domanda di sostegno nel sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), gestito dall’Organismo Pagatore AGEA, ai fini del finanziamento del piano di Assistenza Tecnica unitaria di parte FEASR, una 1
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volta che lo stesso sistema informativo sarà reso disponibile per le Regioni in conformità con gli schemi procedurali concordati con l’Organismo Pagatore;
DETERMINA Per le motivazioni espresse in premessa che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto, gli impegni giuridicamente vincolanti per la copertura finanziaria degli interventi di cui al programma di Assistenza tecnica alla Cabina di Regia regionale per la programmazione e l’attuazione unitaria delle politiche regionali per lo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale finanziate dai Fondi SIE e dalle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive, di parte FEASR di cui alla determinazione G03994/2016, ammontanti ad € 193.985,00 per l’annualità 2016 e a complessivi € 919.649,00 per il periodo 2016-2023, saranno formalizzati in conformità con gli schemi procedurali concordati con l’Organismo Pagatore, attraverso la presentazione dell’apposita domanda di sostegno nel sistema informativo agricolo nazionale, una volta che lo stesso sarà reso disponibile per le Regioni; Avverso la presente determinazione, è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notifica o dall’avvenuta conoscenza, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). La presente determinazione dirigenziale con i relativi allegati, sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sul sito web dell’Amministrazione e sul sito www.lazioeuropa.it, al fine di darne la più ampia diffusione.
Il Direttore della Direzione Dott. Roberto Ottaviani
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 31 maggio 2016, n. G06190 Reg (UE) n. 1308/2013 - O.C.M. vino - Modifica della Determinazione n. G 04221 del 27 aprile 2016. Approvazione di ulteriore modulistica da utilizzare per le autorizzazioni al reimpianto e per le conversione di diritti di reimpianto in autorizzazioni, in attesa della entrata in funzione del portale SIAN.
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Oggetto: Reg (UE) n. 1308/2013 - O.C.M. vino – Modifica della Determinazione n. G 04221 del 27 aprile 2016. Approvazione di ulteriore modulistica da utilizzare per le autorizzazioni al reimpianto e per le conversione di diritti di reimpianto in autorizzazioni, in attesa della entrata in funzione del portale SIAN. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione delle attività agricole; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni"; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002 n. 1 recante " Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi della Giunta regionale" e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Decreto Legislativo. n. 33 del 14 marzo 2013, ed in particolare l’articolo 26; VISTO il Regolamento (UE) 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, “recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007; VISTO il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione del 28 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo; VISTO il regolamento delegato (UE) 2015/560 della Commissione del 15 dicembre 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli VISTO il regolamento di esecuzione (UE) 2015/561 della Commissione del 07 aprile 2015 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli; VISTO il Decreto MIPAAF n. 1213 del 18 febbraio 2015 “Disposizioni nazionali di attuazione del Reg. (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente l’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli” VISTO il Decreto MIPAAF n.12272 del 15 dicembre 2015 “Disposizioni Nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. Sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli” VISTA la circolare Agea ACIU.2016.49 del 1 febbraio 2016 “VITIVINICOLO Disposizioni nazionali di attuazione DM 12272 del 15 dicembre 2015 concernente il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli di cui al regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio; VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G 04221 del 27 aprile 2016 “Reg (UE) 1308/2013 – O.C.M. vino – Approvazione della modulistica da utilizzare per le autorizzazioni al
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reimpianto e per le conversioni di diritti di reimpianto in autorizzazioni, in attesa della entrata in funzione del portale SIAN” CONSIDERATO che in attesa dell’entrata in funzione del portale SIAN, relativamente alle autorizzazioni al reimpianto e alla conversione dei diritti di reimpianto in autorizzazioni, è necessario utilizzare transitoriamente dei modelli cartacei; CONSIDERATO che risulta necessario prevedere la formalizzazione di altri modelli cartacei, in attesa dell’entrata in funzione del portale SIAN per quanto riguarda le autorizzazioni nel settore vitivinicolo, oltre quelli già formalizzati con la Determinazione G 04221 del 27 aprile 2016; VISTI, pertanto, gli ulteriori modelli cartacei, allegati alla presente determinazione, inerenti: - Il modello di domanda di impianto anticipato - la richiesta di autorizzazione al reimpianto da estirpo - il modello di verbale di verifica relativo all’autorizzazione al reimpianto da estirpo - il modello di notifica del verbale di verifica di avvenuto reimpianto - il modello di verbale istruttorio relativo all’impianto anticipato - il modello di verbale di verifica della conversione di diritti di reimpianto in autorizzazione CONSIDERATO che deve essere corretto un errore presente nel modello A 10 allegato alla Determinazione G 04221 del 27 aprile 2016 che viene riproposto allegato alla presente determinazione e che sostituisce il modello A 10 allegato alla Determinazione G 04221 del 27 aprile 2016 CONSIDERATO che vengono anche formalizzati i seguenti modelli relativi al sovrainnesto - modello di comunicazione di avvenuto sovrainnesto - modello di verbale di verifica dell’avvenuto sovrainnesto - modello di notifica del verbale di verifica del sovrainnesto CONSIDERATO che tali modelli cartacei verranno sostituiti o modificati o integrati nel momento in cui entrerà a regime il portale SIAN relativamente al sistema di autorizzazione degli impianti e reimpianti viticoli; in conformità con le premesse DETERMINA Di adottare transitoriamente, in attesa dell’entrata in funzione del portale SIAN relativamente al sistema di autorizzazione degli impianti e reimpianti viticoli, i modelli cartacei, allegati alla presente determinazione inerenti: - la domanda di di impianto anticipato - la richiesta di autorizzazione al reimpianto da estirpo - il verbale di verifica relativo all’autorizzazione al reimpianto da estirpo - il modello di notifica di avvenuto reimpianto - il modello di verbale istruttorio relativo all’impianto anticipato - il verbale di verifica della conversione di diritti di reimpianto in autorizzazione Di sostituire il modello A 10 allegato alla determinazione G 04221 del 27 aprile 2016 con il modello A 10 allegato alla presente determinazione. Di approvare per quanto riguarda il sovrainnesto i seguenti modelli cartacei:
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-
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modello di comunicazione di avvenuto sovrainnesto modello di verbale di verifica dell’avvenuto sovrainnesto modello di notifica del verbale di verifica del sovrainnesto
Tali modelli potranno essere sostituiti, modificati o integrati nel momento in cui entrerà in funzione il portale SIAN relativamente al sistema di autorizzazione degli impianti e reimpianti viticoli. Non ricorrono le condizioni di cui all’articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet della Direzione Regionale Agricoltura www.agricoltura.regione.lazio.it . IL DIRETTORE Roberto OTTAVIANI
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MODELLO G DOMANDA IMPIANTO ANCICIPATO POS. N.
Alla REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Decentrata Agricoltura di _________________ Il sottoscritto _______________________ C.F. ___________________ nato a _____________________ il _______________ e residente in ______________________ Prov.(___) Via _____________________________________ n. ______ C.A.P._______ nella sua qualità di ______________________ dell’azienda agricola ____________________________________________ situata nel Comune di ________________________________ loc. _________________________________________________ Tel.___________________________ C.F. _____________________________ P. I.V.A. ________________________________
CHIEDE DI IMPIANTARE ANTICIPATAMENTE
%
SESTO D’IMPIANTO
TIPO
NON IRRIGUO
DOP/ IGP/VDT
VITIGNI
IRRIGUO
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
NUMERO CEPPI
SUPERFICIE MQ.
PARTICELLA
COMUNE
FOGLIO
___________________, le seguenti superfici vitate:
FORMA DI ALLEVAMENTO
RESA
TOTALE SUPERFICIE
(*) indicare, distintamente, in ciascuna riga, il nome della destinazione produttiva a DOP, a IGT e a VDT;
DICHIARA ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 -
di essere (1) ___________________________ delle superfici sopra indicate;
-
di essere consapevole di dover estirpare una equivalente superficie vitata entro la fine del quarto anno dalla data in cui le nuove viti sono state impiantate
-
di essere consapevole di dover presentare una polizza fideiussoria a garanzia del futuro estirpo al termine dell’istruttoria che definisse positivamente la presente domanda e prima dell’esecuzione dell’impianto anticipato
ALLEGA (2) Autorizzazione alla notifica da parte degli eventuali comproprietari o proprietari qualora la conduzione non coincida con la proprietà In caso di reimpianto anticipato su parte di particella, planimetria con indicato il vigneto da impiantare.
Per le società: Statuto in originale o copia conforme; Certificato di iscrizione abbreviato rilasciato dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Data ______________________ Firma ______________________________ La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza del dipendente addetto al ricevimento o nel caso in cui la domanda sia presentata unitamente a copia fotostatica (non autenticata) di proprio documento di identità del sottoscrittore. 1) 2)
Indicare il titolo di possesso: proprietario, comproprietario, affittuario, usufruttuario, etc. Barrare il quadrato relativo alla documentazione che viene allegata. Nel caso di documentazione già presentata a corredo di altre istanze, potrà essere presentata relativa autocertificazione attestante la presenza e la validità della stessa documentazione.
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COMUNICAZIONE AVVENUTO SOVRAINNESTO Gestione del Potenziale Produttivo Viticolo
Alla REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura Area Decentrata Agricoltura di Via CAP (Tel. –
Fax )
I__ sottoscritt__ _______________________________________ C.F. _________________________ nat__ a _____________________________ il _________________ e residente in _________________ Via ________________________________________ n. ________ C.A.P. ___________ Prov. ______ Telefono ____________________ nella sua qualità di __________________________ della Azienda Agricola ______________________ situata nel Comune di _______________________________ loc. __________________________ C.F. __________________________ P. I.V.A. _________________. ai sensi dell’articolo 14 “Sovrainnesto”, Decreto Ministeriale 16 dicembre 2010, applicativo del Decreto Legislativo n. 61/2010 COMUNICA di aver effettuato, nella presente Campagna Viticola 201 /201 , il sovrainnesto con il vitigno: __________________________ cod: ___________, destinazione produttiva _____________________________________________ delle superfici vitate presenti sullo Schedario Viticolo, come di seguito specificato: RIFERIMENTI CATASTALI n. unar
Comune
Foglio
Particella
SUPERFICIE
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
VITIGNI
(mq)
per quanto sopra, chiede l’aggiornamento dello Schedario Viticolo DICHIARA Ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 Di essere conduttore delle superfici sopra indicate, inserite nel Fascicolo Aziendale, costituito presso il Caa: , Scheda di validazione n. :::::::::::::dell’../../…. Data, ___________________________ Firma _________________________________________ La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza del dipendente addetto al ricevimento o nel caso in cui la domanda sia presentata unitamente a copia fotostatica (non autenticata) di proprio documento di identità del sottoscrittore.
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Modello C bis – richiesta autorizzazione (procedura standard)
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Alla REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Decentrata Agricoltura di Via – Fax Cap
__l__ sottoscritt _________________________________ C.F.______________________________ - nat__ a ______________________ il _______________ e residente in ______________________ Prov.(___) Via _____________________________________ n. ______ C.A.P.__________ nella sua qualità di ______________________ dell’azienda agricola ____________________________________________ situata nel Comune di _______________________ loc. __________________________________________ CUAA ___________________________ Tel. / Cell. _______________________; in riferimento al Capo III, Reg. 1308/2013 - Sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli,
CHIEDE l’Autorizzazione al Reimpianto da estirpo per mq. __________, di superficie vitata equivalente, in coltura pura, corrispondente alla superficie estirpata, relativa alla notifica di avvenuta estirpazione, campagna viticola 201 /201 , rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura di ____________ della Regione Lazio, in data ____________, prot. n. _________, pos._______; da utilizzarsi sulle stesse superfici su cui si è estirpato, oppure
Part.
DOP/ IGP/VDT
MM
AAAA
VITIGNI
TIPO
%
RESA hl/ha (facoltativa)
MQ.
ANNO DI IMPIANTO
SISTEMA DI ALLEVAMENTO
Fg.
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
SESTO D’IMPIANTO
COMUNE
SUPERFICIE
IRRIGUO
RIFERIMENTI CATASTALI
NON IRRIGUO
da utilizzarsi su superfici diverse da quelle su cui si è estirpato, come di seguito specificato:
TOTALE
DICHIARA Ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 -
Di essere conduttore delle superfici sopra indicate, inserite nel Fascicolo Aziendale, costituito presso il Caa: , Scheda di validazione n. ;
Data ______________________
Firma _____________________________________________ La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza del dipendente addetto al ricevimento o nel caso in cui la domanda sia presentata unitamente a copia fotostatica (non autenticata) di proprio documento di identità del sottoscrittore.
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Mod. G.3
REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, caccia e pesca
AREA DECENTRATA di ____________________________________ Prot. n. _________________
Data ___________________
Reg. (UE) 1308/2013 E Reg (CE) 555/2008 DM 12272 del 15/12/2015 REIMPIANTO ANTICIPATO VERBALE DI ISTRUTTORIA TECNICO-AMMINISTRATIVA Il sottoscritto _______________________________responsabile del procedimento, incaricato dal Dirigente dell'Area Decentrata Agricoltura di ________________ con nota prot. ____________ del _______________;
VISTO il Reg. (UE) 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio; VISTO il Reg. (CE) n. 555/2008 della Commissione del 27 giugno 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo. VISTO il Decreto MIPAAF n. 12272 del 15 dicembre 2015 “Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sostegno concernente l’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. Sistema di autorizzazioni degli impianti viticoli. VISTA la circolare AGEA n. ACIU.2016.49 del 2 febbraio 2016 “Disposizioni nazionali di attuazione DM 12272 del 15 dicembre 2015 concernente il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli di cui al regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio VISTA la domanda di reimpianto anticipato, protocollo n. _______ del ___________, presentata da: DATI IDENTIFICATIVI DEL RICHIEDENTE Codice Fiscale Partita Iva Cognome e Nome Ragione sociale Luogo di nascita Indirizzo n. Prov. CAP Telefono/Fax Cellulare e-mail DATI IDENTIFICATIVI DEL RAPPRESENTANTE LEGALE Codice Fiscale Partita Iva Cognome e Nome Luogo di nascita Indirizzo n. Prov. CAP Telefono/Fax Cellulare e-mail DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA Denominazione Indirizzo Comune
Provincia
Data di nascita Comune
Data di nascita Comune
CAP
VISTA la documentazione allegata alla domanda; 1
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Mod. G.3
REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, caccia e pesca
AREA DECENTRATA AGRICOLTURA di ____________________________________
RIFERIMENTI CATASTALI
COMUNE
FOGLIO
PART.
SUPERFICIE (MQ)
N. PROGRESSIVO
DATO ATTO che la domanda in argomento è intesa ad ottenere l’autorizzazione ad impiantare, anticipatamente all’estirpazione di una equivalente superficie vitata, il vigneto per uva da vino specificato nel seguente quadro riepilogativo:
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
DOC
VDT
VITIGNI
TIPO
N. CEPPI
RIFERIMENTI CATASTALI
COMUNE
FOGLIO
PART.
SUPERFICIE (MQ)
UNITÀ VITATA
CONSIDERATO che la superficie vitata che il richiedente si impegna ad estirpare, prima della fine della quarta campagna successiva a quella in cui è stato realizzato il reimpianto, è la seguente:
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
DOC
VDT
VITIGNI
TIPO
N. CEPPI
CONSIDERATO che, per le unità vitate da estirpare, è stata espletata la procedura di consultazione della base grafica di riferimento, prevista dal regolamento (CE) n. 2729/2000, art. 5; CONSIDERATO che con nota prot. n. ___________ del _____________ è stata richiesta la seguente documentazione integrativa: ____________________________________________________________________________________ VISTA la documentazione integrativa pervenuta in data _________ ed acquisita al protocollo con il n.____________ ; CONSIDERATO che il sottoscritto, in data ______________, ha effettuato un sopralluogo sulle predette unità vitate, alla presenza del sig. __________________________________________________ in qualità di ______________________ dell’azienda________________________ sita in Comune di __________________ via ________________________________, n. _____; CONSIDERATE le caratteristiche dell’impianto viticolo che il richiedente intende realizzare, nonché quelle attinenti il vigneto che egli si impegna ad estirpare; 2
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Mod. G.3
REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, caccia e pesca AREA DECENTRATA AGRICOLTURA di ____________________________________
CONSTATATO che il richiedente non possiede diritti di reimpianto, ovvero non possiede diritti di reimpianto in numero sufficiente per impiantare a viti tutta la superficie interessata; VERIFICATO che la garanzia fidejussoria pari ad € ……………… (corrispondente ad € per ettaro di vigneto da estirpare) è di importo conforme alla superficie vitata che il richiedente si è impegnato ad estirpare; VISTI gli impegni assunti dal richiedente con la sottoscrizione della domanda di reimpianto anticipato; CONSIDERATO che esistono i presupposti amministrativi e tecnico-agronomici per autorizzare il reimpianto anticipato in argomento;
□
APPROVA l’esecuzione degli interventi intesi a:
1. estirpare, prima della fine della quarta campagna successiva a quella in cui è stato realizzato il reimpianto anticipato, il vigneto specificato nel seguente quadro riepilogativo:
VIGNETO DI ORIGINE
COMUNE
Fg.
Part.
DOC
IGT
VDT
VITIGNI
TIPO
N. CEPPI
RESA
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
SISTEMA DI ALLEVAMENTO
RIFERIMENTI CATASTALI
IRRIGUO NON IRRIGUO
(DA ESTIRPARE)
SUPERFICIE (MQ)
UNITÀ VITATA
A
T OTALE
2. reimpiantare anticipatamente il vigneto per uva da vino specificato nel seguente quadro riepilogativo: VIGNETO DI DESTINAZIONE
COMUNE
Fg.
Part.
DOC
IGT
VDT
VITIGNI
TIPO
N. CEPPI
RESA
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
SISTEMA DI ALLEVAMENTO
RIFERIMENTI CATASTALI
IRRIGUO NON IRRIGUO
(DOPO IL REIMPIANTO) SUPERFICIE (MQ)
N. PROGRESSIVO
B
T OTALE
3
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Mod. G.3
REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, caccia e pesca AREA DECENTRATA AGRICOLTURA di ____________________________________
□
NON APPROVA l’esecuzione degli interventi previsti in domanda, per i seguenti motivi: ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ Data, ________________
L’AZIENDA ___________________________
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ________________________________
VISTO: IL RESPONSABILE DELLA P.O.
IL DIRIGENTE DELL’AREA
4
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MOD A 14
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Via
–
CAP – tel.
–Fax
Prot. n. _________________
Data ___________________
Reg. (UE) n. 1308/2013 – D.M.MIPAAF n. 12272 del 15-12-2015 Circolare AGEA ACIU.2016.49 del 01-02-2016 “Sistema di Autorizzazioni per gli Impianti Viticoli” VERBALE DI VERIFICA
CONVERSIONE DIRITTI DI IMPIANTO IN AUTORIZZAZIONE
Il sottoscritto ________________, incaricato dal Dirigente dell'Area Decentrata Agricoltura di nota prot. __________ del ____________;
con
VISTA la richiesta presentata dal sig. ___________________ protocollo n. __________ del ________________ di conversione in autorizzazione dei diritti di impianto: □
per mq. ______, dei diritti acquisiti per estirpazione, prot. n. _____ del ___________, pos. ______;
□
per mq. _____, dei diritti, acquisiti per trasferimento altra azienda, prot. n. ______ del _________, pos. _____;
□
per mq. ______, dei diritti assegnata della Riserva Regionale, prot. n. ______ del _______, pos. ____;
da utilizzarsi sulle stesse superfici già autorizzate, oppure da utilizzarsi su superfici diverse da quelle già autorizzate, come di seguito specificate: SUPERFICIE
RIFERIMENTI CATASTALI COMUNE
Fg.
Part.
(MQ)
TOTALE
VISTA la documentazione istruttoria relativa alla notifica pos. ______, con cui sono stati assegnati: □ per mq. _______, diritti acquisiti per estirpazione; □ per mq. _______, diritti acquisiti per trasferimento da altra azienda; □ per mq. _______, diritti assegnati della Riserva Regionale; VERIFICATA la validità dei diritti di impianto, con termine il ___________, e la loro iscrizione sull’applicativo Sian “Gestione dei Diritti di Impianto - Viticolo” (cod. Barre: ______________); VISTO il Fascicolo Aziendale – Scheda di Validazione n. _______________ del ______________;
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DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
SI PROPONE la concessione dell’autorizzazione all’impianto del vigneto, per “conversione di ex-diritti”, da iscriversi nel “Registro Informatico Pubblico delle Autorizzazioni” alla ditta: CUAA: Superficie autorizzata mq. Tipo di autorizzazione: Conversione di ex diritti
Denominazione Data di scadenza: Identificativo ex diritto: Pos.
Prot.:
del:
Identificazione superficie autorizzata Comune
Foglio
Particelle
Superficie Catastale
TOTALE
Data __________________
Funzionario istruttore ( )
Il Responsabile del Procedimento ( )
Superficie vitata autorizzata mq.
Note
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Mod. A.10
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA
RACCOMANDATA A. R. Al Sig.
OGGETTO: Reg. (UE) n. 1308/2013 – D.M n. 12272 DEL 15/12/2015. ESTIRPAZIONE VIGNETO – POS. ___________
In esito all’istruttoria tecnico-amministrativa svolta da questa Area Decentrata Agricoltura, riguardante la domanda presentata, ai sensi della normativa in oggetto, in data ________________, prot. n. _____________ dal Sig. ___________________________________________________________, in qualità di _______________________________________ dell’azienda ____________________________________
Part.
DOP/ IGP/VDT
MM
AAAA
VITIGNI
TIPO
%
RESA hl/ha
MQ.
ANNO DI IMPIANTO
SISTEMA DI ALLEVAMENTO
Fg.
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
SESTO D’IMPIANTO
COMUNE
SUPERFICIE
IRRIGUO
RIFERIMENTI CATASTALI
NON IRRIGUO
si informa la S.V. che questa Struttura ha verificato l’avvenuta estirpazione delle seguenti unità vitate destinate alla produzione di uva da vino:
TOTALE
Si informa, inoltre, che questa Struttura, ha provveduto ad aggiornare il codice coltura nello “schedario viticolo” da 410 ……..a………….le superfici estirpate e di aver registrato nel registro delle estirpazioni le medesime superfici 7 Il Responsabile della P.O. Il Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura
Allegati: copia del Verbale di verifica di avvenuta estirpazione
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Pag. 201 di 318
Mod. A. __
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Prot. N………………………………...
Data …………………………………….
Decreto Legislativo n. 61 dell’8 aprile 2010- Decreto Ministeriale 16 dicembre 2010
“Gestione del Potenziale Produttivo Viticolo”
VERBALE DI VERIFICA DI AVVENUTO SOVRAINNESTO Campagna Viticola 201 /201
Il sottoscritto _________________________, responsabile del procedimento relativo alla pratica POS _______, incaricato, dal Dirigente dell'Area Decentrata Agricoltura di con nota prot. _______ del ______________, VISTA la notifica di sovrainnesto del __________, protocollo n. _____ del __________; EFFETTUATA la verifica delle superfici vitate condotte dall’azienda, tramite l’esame della base grafica di riferimento (Schedario Viticolo – art. 12 d.lgs. n. 61/2010); ESEGUITO il sopralluogo in data __________ alla presenza _____________________; ATTESTA
che la ditta:
DATI IDENTIFICATIVI DEL RICHIEDENTE Codice Fiscale: Cognome e Nome: Ragione sociale: Luogo di nascita: Indirizzo: n. Comune: Prov.: CAP: Cell.: DATI IDENTIFICATIVI DEL RAPPRESENTANTE LEGALE Codice Fiscale: Cognome e Nome: Luogo di nascita: Data di nascita: Indirizzo: Comune: Telefono: Cellulare: DATI IDENTIFICATIVI DELL’AZIENDA Denominazione: Comune:
Indirizzo: Provincia:
Data di nascita:
Prov.: e-mail
CAP:
CAP:
HA EFFETTUATO nella presente Campagna Viticola 201 /201 , il sovrainnesto delle superfici vitate, presenti sullo Schedario Viticolo, di seguito specificate: RIFERIMENTI CATASTALI n. unar
Comune
Foglio
Particella
SUPERFICIE
VITIGNO precedente
VITIGNO sovrainnestato
(mq)
Ai sensi dell’art. 12 del D. L.gvo 8 aprile 2010, n. 61, le superficie sovrainnestate sono state inserite nello schedario viticolo, sulla base del rilievo in campo e della base grafica di riferimento, aggiornata al “__/20__”.
Data, _________________ Funzionario istruttore
Il Responsabile del Procedimento
________________________________________________________________________________ 1
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
Mod. H 2
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Via
– cap
– tel.
Pag. 202 di 318
–Fax
Prot. n. _________________
Data ___________________
RACCOMANDATA A. R.
Alla ditta ________________ Via __________________ 00______
OGGETTO: D. Lgs n. 61 dell’8 aprile 2010 e D.M. 16 dicembre 2010: Gestione del Potenziale Produttivo Viticolo. VERIFICA SOVRAINNESTO VIGNETO - Pos. _____
In esito all’istruttoria tecnico-amministrativa svolta da questa Area Decentrata Agricoltura, riguardante la domanda presentata, ai sensi della normativa in oggetto, il ____________, protocollo n. __________, si informa che questa Struttura ha verificato l’avvenuto sovrainnesto, effettuato nella presente Campagna Viticola 2015/2016, delle superfici vitate, presenti sullo Schedario Viticolo, come di seguito specificate: RIFERIMENTI CATASTALI n. unar
Comune
Foglio
Particella
SUPERFICIE
VITIGNO precedente
VITIGNO sovrainnestato
(mq)
Ai sensi dell’art. 12 del D. L.gvo 8 aprile 2010, n. 61, le superficie sovrainnestate sono state inserite nello schedario viticolo, sulla base del rilievo in campo e della base grafica di riferimento, aggiornata al “__/20__”.
Il Responsabile del Procedimento ( )
Il Responsabile della P.O. (
) Il Dirigente dell’Area ( )
1
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
M od. A 12
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Via
– CAP
Pag. 203 di 318
– tel.
–Fax
Prot. n. _________________
Data ___________________
Reg. (CE) n. 1308/2013 – D.M.MIPAAF n. 12272 del 15-12-2015 Circolare AGEA ACIU.2016.49 del 01-02-2016 “Sistema di Autorizzazioni per gli Impianti Viticoli” VERBALE DI VERIFICA
AUTORIZZAZIONE REIMPIANTO DA ESTIRPO
Il sottoscritto ________________, incaricato dal Dirigente dell'Area Decentrata Agricoltura di nota prot. __________ del ____________;
con
VISTA la richiesta presentata dal sig. ___________________ protocollo n. __________ del ________________ di autorizzazione al reimpianto: per mq. __________, di superficie vitata equivalente, in coltura pura, corrispondente alla superficie estirpata, relativa alla notifica di avvenuta estirpazione, campagna viticola 201 /201 , rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura di ____________ della Regione Lazio, in data ____________, prot. n. _________, pos._______; da utilizzarsi sulle stesse superfici su cui si è estirpato, oppure da utilizzarsi su superfici diverse da quelle su cui si è estirpato, come di seguito specificato:
RIFERIMENTI CATASTALI COMUNE
Fg
SUPERFICIE Part.
note
MQ.
TOTALE
CONSIDERATO che non è ancora istituito il “Registro delle Superfici Estirpate”, previsto dalla Circolare Agea ACIU.2016.49 del 01-02-2016, è stata verificata la documentazione istruttoria relativa alla notifica pos. ________, con cui si è attestata l’avvenuta estirpazione in data _____________, di una superficie vitata complessiva di mq. _________; VISTO il Fascicolo Aziendale – Scheda di Validazione n. _______________ del ______________;
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
Pag. 204 di 318
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
SI PROPONE la concessione dell’autorizzazione al reimpianto del vigneto, “da estirpo”, da iscriversi nel “Registro Informatico Pubblico delle Autorizzazioni”, alla ditta: CUAA: Superficie autorizzata mq. Tipo di autorizzazione: Reimpianto da estirpo
Denominazione Data di scadenza: tre anni dalla data del rilascio Verifica avvenuta estirpazione Pos: Prot.:
del:
Identificazione superficie autorizzata Comune
Foglio
Particelle
Superficie Catastale
TOTALE
Data __________________
Funzionario istruttore ( )
Il Responsabile del Procedimento ( )
Superficie vitata autorizzata mq.
Note
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
M od. A 12
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Via
– CAP
Pag. 205 di 318
– tel.
–Fax
Prot. n. _________________
Data ___________________
Reg. (CE) n. 1308/2013 – D.M.MIPAAF n. 12272 del 15-12-2015 Circolare AGEA ACIU.2016.49 del 01-02-2016 “Sistema di Autorizzazioni per gli Impianti Viticoli” VERBALE DI VERIFICA
AUTORIZZAZIONE REIMPIANTO DA ESTIRPO
Il sottoscritto ________________, incaricato dal Dirigente dell'Area Decentrata Agricoltura di nota prot. __________ del ____________;
con
VISTA la richiesta presentata dal sig. ___________________ protocollo n. __________ del ________________ di autorizzazione al reimpianto: per mq. __________, di superficie vitata equivalente, in coltura pura, corrispondente alla superficie estirpata, relativa alla notifica di avvenuta estirpazione, campagna viticola 201 /201 , rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura di ____________ della Regione Lazio, in data ____________, prot. n. _________, pos._______; da utilizzarsi sulle stesse superfici su cui si è estirpato, oppure da utilizzarsi su superfici diverse da quelle su cui si è estirpato, come di seguito specificato:
RIFERIMENTI CATASTALI COMUNE
Fg
SUPERFICIE Part.
note
MQ.
TOTALE
CONSIDERATO che non è ancora istituito il “Registro delle Superfici Estirpate”, previsto dalla Circolare Agea ACIU.2016.49 del 01-02-2016, è stata verificata la documentazione istruttoria relativa alla notifica pos. ________, con cui si è attestata l’avvenuta estirpazione in data _____________, di una superficie vitata complessiva di mq. _________; VISTO il Fascicolo Aziendale – Scheda di Validazione n. _______________ del ______________;
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
Pag. 206 di 318
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
SI PROPONE la concessione dell’autorizzazione al reimpianto del vigneto, “da estirpo”, da iscriversi nel “Registro Informatico Pubblico delle Autorizzazioni”, alla ditta: CUAA: Superficie autorizzata mq. Tipo di autorizzazione: Reimpianto da estirpo
Denominazione Data di scadenza: tre anni dalla data del rilascio Verifica avvenuta estirpazione Pos: Prot.:
del:
Identificazione superficie autorizzata Comune
Foglio
Particelle
Superficie Catastale
TOTALE
Data __________________
Funzionario istruttore ( )
Il Responsabile del Procedimento ( )
Superficie vitata autorizzata mq.
Note
09/06/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 46
M od. A 1 3
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Via
– cap
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tel.
Fax
Prot. n. _________________
Data ___________________
Raccomandata A.R. Alla Ditta_________________ _________________________ _________________________
Oggetto: Reg. (CE) n. 1308/2013 – D.M.MIPAAF n. 12272 del 15-12-2015 Circolare AGEA ACIU.2016.49 del 01-02-2016 “Sistema di Autorizzazioni per gli Impianti Viticoli” Notifica Pos. _____: VERIFICA AVVENUTO REIMPIANTO – Campagna Viticola 20__/20__.
In esito all’istruttoria tecnico-amministrativa svolta da questa Area Decentrata Agricoltura di , riguardante la comunicazione di avvenuto reimpianto presentata, ai sensi della normativa in oggetto, in data ____________ protocollo n. __________,
DOP/ IGP/VDT
MM
AAAA
VITIGNI
TIPO
%
RESA hl/ha (facoltativa)
MQ.
Part.
ANNO DI IMPIANTO
SISTEMA DI ALLEVAMENTO
Fg.
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
SESTO D’IMPIANTO
COMUNE
SUPERFICIE
NON IRRIGUO
RIFERIMENTI CATASTALI
IRRIGUO
si attesta il reimpianto della superficie vitata, autorizzato con nota prot. ________ del _________, avvenuto nel mese di _________ anno 20___, come di seguito specificato:
TOTALE
le superfici suddette sono state iscritte nello Schedario Viticolo.
L’autorizzazione è stata utilizzata per l’intera superficie di mq. ________. oppure L’autorizzazione è stata utilizzata per parte della superficie, rimane valida una superficie residua di mq. ________ da utilizzarsi entro _____________ Il Responsabile del Procedimento ( ) Il Responsabile della P.O. ( )
Il Dirigente dell’Area ( )
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M od. A 1 3
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI
Via
– cap
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tel.
Fax
Prot. n. _________________
Data ___________________
Raccomandata A.R. Alla Ditta_________________ _________________________ _________________________
Oggetto: Reg. (CE) n. 1308/2013 – D.M.MIPAAF n. 12272 del 15-12-2015 Circolare AGEA ACIU.2016.49 del 01-02-2016 “Sistema di Autorizzazioni per gli Impianti Viticoli” Notifica Pos. _____: VERIFICA AVVENUTO REIMPIANTO – Campagna Viticola 20__/20__.
In esito all’istruttoria tecnico-amministrativa svolta da questa Area Decentrata Agricoltura di , riguardante la comunicazione di avvenuto reimpianto presentata, ai sensi della normativa in oggetto, in data ____________ protocollo n. __________,
DOP/ IGP/VDT
MM
AAAA
VITIGNI
TIPO
%
RESA hl/ha (facoltativa)
MQ.
Part.
ANNO DI IMPIANTO
SISTEMA DI ALLEVAMENTO
Fg.
DESTINAZIONE PRODUTTIVA
SESTO D’IMPIANTO
COMUNE
SUPERFICIE
NON IRRIGUO
RIFERIMENTI CATASTALI
IRRIGUO
si attesta il reimpianto della superficie vitata, autorizzato con nota prot. ________ del _________, avvenuto nel mese di _________ anno 20___, come di seguito specificato:
TOTALE
le superfici suddette sono state iscritte nello Schedario Viticolo.
L’autorizzazione è stata utilizzata per l’intera superficie di mq. ________. oppure L’autorizzazione è stata utilizzata per parte della superficie, rimane valida una superficie residua di mq. ________ da utilizzarsi entro _____________ Il Responsabile del Procedimento ( ) Il Responsabile della P.O. ( )
Il Dirigente dell’Area ( )
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 31 maggio 2016, n. G06191 USI CIVICI - Comune di Mazzano Romano (RM) - Rettifica determinazione del Dipartimento Economico e Occupazionale n. 61 del 13.01.2003 - Ditta Rocchi Elisa e Rocchi Corrado.
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OGGETTO: USI CIVICI - Comune di Mazzano Romano (RM) - Rettifica determinazione del Dipartimento Economico e Occupazionale n. 61 del 13.01.2003 – Ditta Rocchi Elisa e Rocchi Corrado. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Usi Civici, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 Novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; VISTA la Legge Regionale 18 Febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. e ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento Regionale 6 Settembre 2002, n. 1, e ss.mm.ii. concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTA la Legge 16 Giugno 1927 n. 1766 concernente il riordino degli usi civici; VISTO il Regio Decreto 26 Febbraio 1928 n. 332 che approva il regolamento di esecuzione della predetta Legge; VISTO il D.P.R. 24 Luglio 1977 n. 616 riguardante il trasferimento e deleghe delle funzioni dello Stato; VISTO il Decreto Legislativo 14 Marzo 2013 n. 33, art. 26 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTA la determinazione del Dipartimento Economico e Occupazionale n. 61 del 13.01.2003 avente ad oggetto: “Usi Civici – Comune di Mazzano Romano – Legittimazione di occupazione di terreni di demanio collettivo in favore delle ditte Pizzuti Tullia ed altri”; VISTA la determinazione della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n. G09606 del 03.08.2015 che rettifica la sopra citata determinazione; VISTA la nota pervenuta in data 05.08.2015 prot. n. 431119 a firma dei signori Rocchi Elisa e Rocchi Corrado, con la quale chiedono la rettifica della sopra citata determinazione n. 61/2003 relativamente alla sostituzione del nominativo intestatario delle particelle 286/A-286/B del Foglio 17 e 79/A-79/B del Foglio 18, in quanto erroneamente intestato alla Ditta Rocchi Bruno; CONSIDERATO che nell’elenco del dispositivo della determinazione n. 61/2003 al numero d’ordine 6 figura la ditta: “Rocchi Bruno nato a Faleria il 10.10.1928 C.F.: RCC BRN 28R10 D475O, Fg. 17 partt. 286/A – 286/B, Fg. 18 partt. 79/A – 79/B sup. mq. 35300; capitale di affrancazione € 14.824,00, canone annuo enfiteutico € 741,20”; VISTO il progetto di legittimazione redatto dal perito demaniale Luigi Ranucci dalla quale si evince che il terreno oggetto di rettifica risulta così identificato: -
al numero d’ordine 12 – quota n. 904 Ditta Rocchi Corrado nato a Mazzano Romano il 12.11.1962, C.F.: RCC CRD 62S12 F064G – Fg. 17 part. 286/A superficie Ha. 0.56.55 Fg. 18 part. 79/A superficie Ha. 1.20.00, canone intero € 370,60, affrancazione € 7.411,97;
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-
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al numero d’ordine 13 – quota n. 1088 Ditta Rocchi Elisa nata a Mazzano Romano il 13.08.1954, C.F.. RCC LSE 54M63 F064H – Fg. 17 part. 286/B superficie Ha. 0.56.55, Fg. 18 Part. 79/B superficie Ha. 1.20.00, canone intero € 370,60, affrancazione € 7.411,97;
CONSIDERATO che il progetto di legittimazione veniva pubblicato all’albo pretorio del Comune di Mazzano Romano e notificato ai Sigg. Rocchi Corrado e Rocchi Elisa; VISTA la nota prot. n. 51409 del 01.02.2016 con la quale la Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca chiede di individuare l’esatta superficie delle particelle in argomento; VISTA la nota pervenuta in data 22.03.2016 prot. n. 152807 a firma dei signori Rocchi Elisa e Corrado con la quale comunicano quanto segue: -
le particelle indicate nel progetto al foglio 17 n. 286/A e 286/B corrispondono alla part. 286 per l’intera superficie di Ha. 1.13.10 e deve essere assegnata a Rocchi Elisa;
-
le particelle indicate nel progetto al foglio 18 n. 79/A e 79/B corrispondono alla part. 79 per l’intera superficie di Ha. 2.40.00 e deve essere assegnata a Rocchi Corrado;
CONSIDERATO che l’errore rilevato nell’intestazione della ditta è da imputarsi ad una richiesta di affrancazione del canone trasmessa al Comune di Mazzano Romano in data 16.10.2002 prot. n. 5175 dal signor Rocchi Bruno, che erroneamente è stata associata alle quote n. 904 e 1088 del suindicato progetto di legittimazione e conseguentemente è stata formalizzata la determinazione oggetto di rettifica; RITENUTO pertanto di rettificare il punto 6 dell’elenco numerato che figura nel dispositivo della determinazione del Dipartimento Economico e Occupazionale n. 61 del 13.01.2003, già rettificata con la determinazione n. G09606/2015, relativamente ai nominativi degli intestatari, ai dati catastali, alla superficie, al canone annuo e al capitale di affrancazione, che devono correttamente leggersi: DATI CATASTALI
SUPERFICIE HA.
CANONE ANNUO €
CAPITALE AFFRANCAZ. €
79
2.40.00
503,79
10.075,79
286
1.13.10
237,41
4.748,21
N.
DITTA
Fg.
Partt.
6
Rocchi Corrado nato a Mazzano Romano il 12.11.1962 C.F.: RCC CRD 62S12 F064G
18
6bis
Rocchi Elisa nata a Mazzano Romano il 13.08.1954 C.F.: RCC LSE 54M63 F064H
17
anziché N.
DITTA
DATI CATASTALI
Fg.
6
Rocchi Bruno nato a Faleria il 10.10.1928 C.F.: RCC BRN 28R10 D475O
17 18
HA.
CANONE ANNUO €
CAPITALE AFFRANCAZ. €
3.53.00
741,20
14.824,00
SUPERFICIE
Partt.
286A 286B 79A 79B
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DETERMINA in conformità con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate, di rettificare il punto 6 dell’elenco numerato che figura nel dispositivo della determinazione del Dipartimento Economico e Occupazionale n. 61 del 13.01.2003, già rettificata con la determinazione n. G09606/2015, relativamente ai nominativi degli intestatari, ai dati catastali, alla superficie, al canone annuo e al capitale di affrancazione, che devono correttamente leggersi: DATI CATASTALI
SUPERFICIE HA.
CANONE ANNUO €
CAPITALE AFFRANCAZ. €
79
2.40.00
503,79
10.075,79
286
1.13.10
237,41
4.748,21
N.
DITTA
Fg.
Partt.
6
Rocchi Corrado nato a Mazzano Romano il 12.11.1962 C.F.: RCC CRD 62S12 F064G
18
6bis
Rocchi Elisa nata a Mazzano Romano il 13.08.1954 C.F.: RCC LSE 54M63 F064H
17
anziché N.
DITTA
DATI CATASTALI
Fg.
6
Rocchi Bruno nato a Faleria il 10.10.1928 C.F.: RCC BRN 28R10 D475O
17 18
HA.
CANONE ANNUO €
CAPITALE AFFRANCAZ. €
3.53.00
741,20
14.824,00
SUPERFICIE
Partt.
286A 286B 79A 79B
Restano fermi tutti gli altri punti espressi nell’atto. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all’art. 26 del Decreto Legislativo del 14 Marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Avverso tale atto potrà essere adita l’Autorità Giudiziaria competente per materia e territorio, nei modi e nei termini previsti dalla legge, dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito http://www.regione.lazio.it/rl_agricoltura/
Il Direttore Roberto Ottaviani
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Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 7 giugno 2016, n. G06430 Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e s.m.i. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n. 15938 del 15 dicembre 2013. DGR n. 64 del 18 febbraio 2014. Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV) campagna 2015/2016. Integrazione su Determinazione Dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016 di approvazione elenchi regionali delle domande ammissibili su cauzione e a collaudo al 30/06/2016. Autorizzazione al finanziamento
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Oggetto: Regolamento (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n. 555/2008 e s.m.i. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n. 15938 del 15 dicembre 2013. DGR n. 64 del 18 febbraio 2014. Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV) campagna 2015/2016. Integrazione su Determinazione Dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016 di approvazione elenchi regionali delle domande ammissibili su cauzione e a collaudo al 30/06/2016. Autorizzazione al finanziamento.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA VISTA la Legge Statutaria 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e s.m.i. recante “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza e al Personale Regionale”; VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, n. 1 del 6 settembre 2002 e ss. mm. e ii.; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 avente ad oggetto “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTA la D.G.R. n. 85 del 30 aprile 2013, con cui è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione Regionale “Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca” del Dipartimento Istituzionale e Territorio al dott. Roberto Ottaviani; VISTO il Regolamento (CE) n. 1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante Organizzazione Comune dei Mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), come modificato dal regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio 2009, ed in particolare l’articolo 103 octodecies; VISTO il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, e in particolare l’art. 46; CONSIDERATO che l’articolo 231 del citato Regolamento (UE) n. 1308/2013 prevede che: “I programmi pluriennali adottati anteriormente al 1° gennaio 2014 continuano a essere disciplinati dalle pertinenti disposizioni del regolamento (CE) n. 1234/2007 dopo l'entrata in vigore del presente regolamento e fino alla loro scadenza”; VISTO il Regolamento (CE) n. 555 della Commissione del 27 giugno 2008 e successive modifiche, recante modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo, ed in particolare la sezione II “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti”; VISTO il Reg. delegato (UE) n. 612/2014 della Commissione dell’11 marzo 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 1308/2013 e modifica il Regolamento (CE) n. 555/2008 per quanto riguarda le nuove misure nel quadro dei programmi nazionali di sostegno nel settore vitivinicolo; VISTO il Reg. (CE) n. 436/2009 della Commissione del 26 maggio 2009 e ss. mm. e ii., recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 479/2008 del Consiglio in ordine allo schedario viticolo, alle dichiarazioni obbligatorie e alle informazioni per il controllo del mercato, ai documenti che scortano il trasporto dei prodotti e alla tenuta dei registri nel settore vitivinicolo;
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VISTO il Reg. delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione dell’11 marzo 2014 che integra il Reg. 1306/2013 per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le cauzioni e l’uso dell’euro, che abroga, tra l’altro, il Reg. di esecuzione (UE) n. 282/2012 della Commissione del 28 marzo 2012 recante fissazione delle modalità comuni di applicazione del regime delle garanzie per i prodotti agricoli; VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; VISTO il DPR del 1° dicembre 1999, n. 503 avente ad oggetto: “Regolamento recante norme per l'istituzione della Carta dell'agricoltore e del pescatore e dell'anagrafe delle aziende agricole, in attuazione dell'articolo 14, comma 3, del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173”, che all'art. 9 istituisce il fascicolo aziendale riepilogativo dei dati aziendali, finalizzato all'aggiornamento delle informazioni di cui all'art. 3 del DPR 503/99; VISTO il D.Lgs. 29 marzo 2004, n.99 Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettere d), f), g), l), e), della legge 7 marzo 2003, n. 38; VISTO il D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 avente ad oggetto “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” convertito con modificazioni dalla L. 4 aprile 2012, n. 35 ed in particolare l’art. 25, comma 2, riguardante il fascicolo aziendale elettronico di cui all'art. 9 del DPR n. 503/1999, e all'art. 13, del D.Lgs. n. 99/2004; VISTO il D.Lgs. 13 ottobre 2014, n.153 “Ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136.”; VISTO il regolamento (CE) n. 73/2009 ed in particolare l’art. 31 riguardante le cause di forza maggiore e le circostanze eccezionali; VISTO il Decreto del MIPAAF 16 dicembre 2010 recante disposizioni applicative del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, relativo alla tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, per quanto concerne la disciplina dello schedario viticolo e della rivendicazione annuale delle produzioni; VISTA la DGR n. 155 del 5 marzo 2010 concernente l’approvazione delle norme tecniche e delle procedure per la gestione del potenziale viticolo della Regione Lazio; VISTO il Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo (quinquennale) 2014-2018 notificato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) alla Commissione Europea con nota prot. n. 1834 del 1° marzo 2013 e le relative modifiche ed integrazioni inviate alla Commissione a luglio del 2013, così come richiesto dalla stessa Commissione; VISTO il Decreto d e l M I P A A F n . 1 5 9 3 8 del 20 dicembre 2013 recante Disposizioni nazionali di attuazione dei regolamenti (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e (CE) n. 555/2008 della Commissione per quanto riguarda l'applicazione della Misura della Riconversione e Ristrutturazione dei vigneti dell’OCM Vino; VISTE le Circolari di AGEA ACIU.2008.1497 del 17 ottobre 2008 e ACIU.2010.32 del 15 gennaio 2010 e s.m.i. di attuazione dei Regolamenti (CE) n. 479/2008 del Consiglio e n. 555/2008 della Commissione, per quanto attiene la misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti;
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VISTE le Istruzioni di AGEA OP UMU.2014.2108, n. 31 del 15 ottobre 2014 relative alle modalità di pagamento degli aiuti a carico del FEAGA e del FEASR; VISTE le Istruzioni operative di AGEA OP n. UMU.2015.1884 del 25 novembre 2015 avente ad oggetto: “O.C.M. unica Reg. (CE) n. 1308/2013 art. 46 – “Istruzioni operative relative alle modalità e condizioni per l’accesso all’aiuto comunitario per la Riconversione e ristrutturazione vigneti” per la campagna 2015/2016. VISTA la Circolare di AGEA ACIU.2016.19 del 15 gennaio 2016 concernente: “Reg. (UE) n. 1308/2013 – misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti – modifica del termine di presentazione delle domande 2016” VISTE le Istruzioni operative di AGEA OP n. UMU.2016.72 del 19.01.2016 avente ad oggetto: “O.C.M. unica Reg. (CE) n. 1308/2013 art. 46 – “Integrazione alle istruzioni operative relative alle modalità e condizioni per l’accesso all’aiuto comunitario per la Riconversione e ristrutturazione vigneti” per la campagna 2015/2016 – proroga scadenza presentazione domande” la quale, ad integrazione delle sopra richiamate istruzioni operative n. 51 del 25 novembre 2015 e in attuazione della circolare prot. n. ACIU.2016.19 del 15 gennaio 2016 comunica che, per il solo anno 2016, il termine di presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione vigneti per la campagna 2015/2016 sul portale SIAN è fissato al 29 febbraio p.v. e che, conseguentemente, viene posticipata al 15 aprile p.v. la data per l’inizio delle operazioni di estirpazione; VISTA la Circolare AGEA Coordinamento prot. n. ACIU.2016.179 del 31 marzo 2016 concernente “Attuazione dei Regolamenti (CE) n. 479/2008 del Consiglio e n. 555/2008 della Commissione, per quanto attiene la misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti - Modifica della Circolare di Agea Coordinamento n. ACIU.2008.1497 del 17 ottobre 2008”; VISTO il DM del MIPAAF n. 4615 del 5 agosto 2014 avente ad oggetto “Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione per quanto riguarda le comunicazioni relative agli anticipi” con il quale si stabilisce che a partire dalla campagna 2013/2014, i beneficiari delle misure afferenti l’OCM Vitivinicolo che hanno percepito anticipi trasmettono all’Organismo Pagatore l’importo delle spese sostenute al 15 ottobre di ciascun anno, per i quali anticipi non è stata presentata domanda di saldo o richiesta di collaudo finale; VISTO il Decreto del MIPAAF n. 3280 del 22 maggio 2015 avente ad oggetto “Programma di sostegno al settore vitivinicolo – Ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2015/2016” con il quale vengono stanziati, tra l’altro, per la Regione Lazio complessivi € 6.103.106,00 per le Misure facenti parte del Programma Nazionale di Sostegno del Settore Vino, di cui € 2.545.506,00 per la Misura Ristrutturazione e Riconversione Vigneti; CONSIDERATO che in merito al termine lavori delle domande con pagamento a collaudo, il MIPAAF Ufficio PIUE VII con nota prot. n. 6620 del 24 novembre 2014 ha comunicato ad AGEA OP che non sussistono motivi ostativi a stabilire la data di conclusione delle operazioni al 30 giugno dell’anno successivo alla presentazione della domanda, e che AGEA Coordinamento con nota prot. n. ACIU.2014.782 del 4 dicembre 2014 ha parimenti comunicato ad AGEA OP che non sussistono motivi ostativi alla variazione del termine di esecuzione delle opere; VISTA la DGR n. 64 del 18 febbraio 2014 recante “Reg. (CE) n. 1234/2007 e Reg. (CE) n. 555/2008. Adozione delle Disposizioni applicative del regime di sostegno comunitario alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per le campagne vitivinicole dal 2013/2014 al 2017/2018. Approvazione Prezzario analitico relativo ai costi per le opere di ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Attivazione campagna 2013/2014.”; PRESO ATTO che con la citata DGR n. 64/2014 è stato demandato alla Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca di adottare gli atti amministrativi necessari all’attivazione del regime di aiuti nelle campagne successive alla 2013/2014;
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VISTA la Determinazione Dirigenziale 21 gennaio 2016, n. G00238 recante “Reg. (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n.555/2008 e s.m.i. Programma Nazionale di Sostegno del settore vitivinicolo. DM MIPAAF n. 15938 del 20 dicembre 2013. DGR n. 64 del 18 febbraio 2014. Disposizioni Regionali Attuative della Misura Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti. Attivazione Campagna 2015/2016”; CONSIDERATO quanto indicato dalle Istruzioni operative di AGEA n. 51 del 25 novembre 2015, prot. UMU.2015.1884, al punto 12 per il termine per il completamento della fase di finanziabilità e definizione della graduatoria delle domande da parte dell’Ente istruttore; PRESO ATTO dei punteggi assegnati da parte delle competenti Aree Decentrate Agricolture competenti per territorio alle singole domande risultate ammissibili in esito alle istruttorie effettuate alle singole domande di finanziamento; RICHIAMATO quanto disposto all’articolo 13 dell’Allegato alle Disposizioni Regionali Attuative per la Campagna 2015/2016, in merito ai criteri per l’attribuzione dei punteggi e modalità di formazione della graduatoria, laddove è indicato che, nel caso di posizioni di ex-aequo, la priorità viene attribuita in funzione dell’età del titolare dell’impresa o del rappresentante legale, con preferenza attribuita agli imprenditori più giovani;
VISTA la propria Determinazione Dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016 con la quale, tra l’altro, si è disposta l’approvazione dell’Elenco Regionale delle domande ammissibili della misura Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti - campagna 2015-2016 - e, nei limiti della disponibilità di finanziamento della Misura di Aiuto per l’anno 2016, l’ammissione a finanziamento delle prime 58 (cinquantotto) domande (su cauzione e a collaudo al 30/06/2016 inserite in graduatoria delle domande ammissibili, per una spesa complessiva di contributo pubblico pari a euro 2.331.432,99, con una disponibilità residua, di euro 13.193,82, tale da non consentire il finanziamento del contributo ammissibile per la domanda in posizione utile successiva; VISTA la rinuncia alla domanda di aiuto n. 65380104599 alla Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti, assunta al protocollo n. 276185 del 25.05.2016 e comunicata dall’ADA di Latina nella stessa data, presentata dalla ditta Iachetti Gianmarco (CUAA: CHTGMR92B23E472U); CONSIDERATO che la domanda di aiuto della ditta Iachetti Gianmarco risulta inserita all’elenco regionale delle domande ammissibili della misura Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti - campagna 2015-2016 – di cui alla determinazione n. G05978/2016, alla 24-esima posizione e dichiarata finanziabile per un importo di aiuto pari ad euro 17.307,94; VISTO le domande in posizione utile, successive all’ultima già autorizzata al finanziamento e di cui all’Elenco regionale delle domande ammissibili della misura Ristrutturazione e riconversione dei vigneti campagna 2015-2016 – anno 2016, che sono: - N. 59: domanda n. 65380014806 presentata dalla ditta Geri Luciano (CUAA: GRELCN54D09C780N), per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 18.719,75; - N. 60: domanda n. 653800115389 presentata dalla ditta Seri Emilio, Luigi, Giancarlo s.s. (CUAA: 04622510586), per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 9.423,77; - N. 61: domanda n. 65380038904 presentata dalla ditta Soc. Agr. Sant’Egidio di Pelliccia Aurelio e Giancarlo s.s. (CUAA: 02144820566), per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 59.104,46; PRESO ATTO che, per gli effetti della rinuncia in esame, la disponibilità residua di finanziamento della Misura di aiuto alla Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti - campagna 2015-2016 - per l’anno 2016 risulta quindi pari ad euro 30.501,76, tale da consentire il finanziamento del contributo ammissibile delle domande di cui alla posizione n. 59 e n. 60 dell’Elenco regionale di cui alla Determinazione G05978/2016 per complessivi euro 28.143,52 (euro 18.719,75 domanda n. 65380014806 ditta Geri Luciano oltre ad euro 9.423,77 domanda n. 653800115389 ditta Seri Emilio, Luigi, Giancarlo s.s.), con una disponibilità quindi residua di finanziamento della Misura di Aiuto per l’anno 2016 pari ad euro 2.358,24 e tale da non consentire il finanziamento del contributo ammissibile per la domanda in posizione utile successiva, pari ad euro 59.104,46 (domanda n. 65380038904 ditta Soc. Agr. Sant’Egidio di Pelliccia Aurelio e Giancarlo s.s.);
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RITENUTO quindi opportuno, per quanto sopra indicato, disporre l’integrazione agli Elenchi regionali delle domande ammissibili, su cauzione e a collaudo al 30/06/2016, per le quali è autorizzato il finanziamento dell’aiuto, anche delle domande poste: - alla posizione n. 59, domanda n. 65380014806 presentata dalla ditta Geri Luciano (CUAA: GRELCN54D09C780N) per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 18.719,75, - alla posizione n. 60, domanda n. 653800115389 presentata dalla ditta Seri Emilio, Luigi, Giancarlo s.s. (CUAA: 04622510586), per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 9.423,77, disponendo la relativa Autorizzazione al finanziamento; PRESO ATTO che, per la Regione Lazio, l’importo delle domande di aiuto riconosciuto ammissibile e oggetto di finanziamento per l’annualità 2016 alla Misura per la Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti, ai sensi degli Elenchi regionali di cui alla Determinazione Dirigenziale G05978/2016, è quindi pari ad euro 2.342.268,57, importo cui va aggiunto, sempre a valere sull’annualità 2016, quanto già oggetto di autorizzazione al finanziamento con precedente Determinazione dirigenziale n. G07471 del 16.06.2015 e pari ad euro 383.602,73, disponendo quindi un complessivo di aiuto, ammesso e oggetto di finanziamento per l’annualità 2016, pari ad euro 2.725.871,97; RITENUTO altresì opportuno integrare quanto disposto in Allegato n. 2 della Determinazione Dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016, nell’approvazione dell’Elenco regionale delle domande non ammissibili/rinunciate e/o irricevibili per la campagna 2015-2016, con l’inserimento, tra le domande rinunciatarie, della domanda di aiuto n. 65380104599 della ditta Iachetti Gianmarco (CUAA: CHTGMR92B23E472U) e rinuncia assunta la protocollo n. 276185 del 25.05.2016; RITENUTO di dare mandato ai dirigenti delle Aree Decentrate Agricoltura di Roma e Viterbo, di emettere il Provvedimento di concessione dell’aiuto alle ditte sopra indicate, comprese nell’elenco Regionale delle domande riconosciute ammissibili e dichiarate finanziabili della Misura di aiuto Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti per la campagna 2015-2016, redatto secondo i modelli di cui all’Allegato 3 della Determinazione dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016 (per il caso di collaudo al 30 giugno 2016 e nel caso di domande su cauzione), in seguito al ricevimento del presente atto la cui validità è subordinata alla previa pubblicazione nella sezione “Trasparenza” della Regione Lazio;
DETERMINA
in conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
Di prendere atto della rinuncia alla domanda di aiuto n. 65380104599 alla Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti, assunta al protocollo n. 276185 del 25.05.2016 e comunicata dall’ADA di Latina nella stessa data, presentata dalla ditta Iachetti Gianmarco (CUAA: CHTGMR92B23E472U). Di integrare quanto disposto con Determinazione Dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016, nell’approvazione dell’Elenco regionale delle domande non ammissibili/rinunciate e/o irricevibili per la campagna 2015-2016 (Allegato 2 della DE n. n. G05978 del 26.05.2016), con l’inserimento, tra le domande rinunciatarie, della domanda di aiuto n. 65380104599 della ditta Iachetti Gianmarco (CUAA: CHTGMR92B23E472U) e rinuncia assunta la protocollo n. 276185 del 25.05.2016. Di disporre l’integrazione agli Elenchi regionali delle domande su cauzione e a collaudo al 30/06/2016 ammissibili per le quali è autorizzato il finanziamento dell’aiuto, anche delle domande poste: - alla posizione n. 59, domanda n. 65380014806 presentata dalla ditta Geri Luciano (CUAA: GRELCN54D09C780N) per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 18.719,75, - alla posizione n. 60, domanda n. 653800115389 presentata dalla ditta Seri Emilio, Luigi, Giancarlo s.s. (CUAA: 04622510586), per un importo di aiuto ammissibile pari ad euro 9.423,77, disponendo la relativa Autorizzazione al finanziamento.
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Dare mandato ai dirigenti delle Aree Decentrate Agricoltura di Roma e Viterbo, di emettere il Provvedimento di concessione dell’aiuto alle ditte sopra indicate, comprese nell’elenco Regionale delle domande riconosciute ammissibili e dichiarate finanziabili della Misura di aiuto Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti per la campagna 2015-2016, redatto secondo i modelli di cui all’Allegato 3 della Determinazione dirigenziale n. G05978 del 26.05.2016 (per il caso di collaudo al 30 giugno 2016 e nel caso di domande su cauzione), in seguito al ricevimento del presente atto la cui validità è subordinata alla previa pubblicazione nella sezione “Trasparenza” della Regione Lazio.
Per quanto concerne gli adempimenti amministrativi per l’applicazione del regime di sostegno alla Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti per la campagna 2015-2016, le strutture regionali competenti per territorio sono tenute ad attenersi alle istruzioni operative stabilite nelle Circolari e nella Istruzioni operative di AGEA. Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio oltre che sul sito istituzionale dell’Assessorato Agricoltura della Regione Lazio.
Il Direttore Regionale Roberto Ottaviani
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Regione Lazio DIREZIONE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORD. FUNZ. DI VIGILANZA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 1 giugno 2016, n. G06259 Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361 e legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73. diniego del riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato al "Consorzio Olgiata" con sede in Roma.
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Oggetto: Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361 e legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73. Diniego del riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato al “Consorzio Olgiata”, C.F. 80403390588, con sede in Roma.
IL DIRETTORE AD INTERIM DELLA DIREZIONE REGIONALE ATTIVITA’ DI CONTROLLO E COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA Su proposta del Dirigente dell’Area “Affari Generali” VISTA
la Costituzione della Repubblica Italiana;
VISTO
lo Statuto della Regione;
VISTO
il Libro I, Titolo II, Capo II, articoli 14 e seguenti del codice civile;
VISTO
il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 (Attuazione della delega di cui all’art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382) e, in particolare, l’articolo 14;
VISTA
la legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73 (Norme di organizzazione per l’esercizio delle funzioni delegate alla regione in ordine alle persone giuridiche private, ai sensi degli articoli 14 e 15 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616);
VISTO
il decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361, (Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di riconoscimento di persone giuridiche private e di approvazione delle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto (n. 17 dell’allegato 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59);
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 10 aprile 2001, n. 516 (Istituzione del registro regionale delle persone giuridiche private, ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361);
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e successive modifiche;
VISTO
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale) e successive modifiche;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 31 dicembre 2015, n. 780, con la quale è stato conferito l’incarico ad interim di Direttore della Direzione regionale “Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza”, al Dott Alessandro Bacci;
VISTA
la nota del 20 novembre 2015, acquisita al protocollo regionale n. 640802 del 23 novembre 2015, con la quale il Presidente del Consorzio Olgiata, con sede
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in Roma, Via A. G. Bragaglia n. 78/G, chiede il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato mediante iscrizione nel Registro regionale delle persone giuridiche, ai sensi del D.P.R. 361/2000, allegando, in particolare: atto costitutivo del Consorzio di manutenzione e servizi Olgiata, del 2 ottobre 1968; nuovo Statuto del Consorzio Olgiata, come modificato e approvato con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria del 1° dicembre 2012 (di cui al verbale rep. 4610/3069); relazione illustrativa sull’attività svolta; relazione sulla situazione economico-patrimoniale dell’Ente; stato patrimoniale e conto economico riferiti all’ultimo triennio antecedente alla presentazione della domanda; documentazione bancaria afferente a conti correnti riconducibili al Consorzio; CONSIDERATO CHE:
con nota del 5 gennaio 2016, acquisita al protocollo regionale n. 25452 del 19 gennaio 2016, le Società Castello Olgiata s.s. e Ittin srl, proprietari di immobili insistenti all’interno del Consorzio e in qualità di interessati al procedimento, per il tramite dell’avvocato Roberto Battista hanno presentato memorie di opposizione all’istanza di riconoscimento della personalità giuridica del Consorzio Olgiata, evidenziando in particolare: - che il nuovo Statuto del Consorzio Olgiata, adottato con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria del 1° dicembre 2012 si pone in contrasto con la Convenzione di Lottizzazione stipulata con il Comune di Roma e con la funzione originaria e propria del Consorzio stesso; - che il nuovo Statuto è stato impugnato e pende un giudizio dinanzi al Tribunale Civile di Roma (Rg.n. 5847/2013), teso a far dichiarare la nullità dello stesso, con conseguente richiesta alla Regione di rigettare e/o soprassedere all’esame della domanda di riconoscimento sino alla definizione del giudizio;
con nota del 25 gennaio 2016, acquisita al prot. n. 48220 del 29 gennaio 2016, l’Avvocato Xavier Santiapichi, componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, in qualità di interessato al procedimento ha presentato memoria in opposizione al riconoscimento della personalità giuridica del Consorzio Olgiata evidenziando, in particolare, l’illegittimità della trasformazione del Consorzio di lottizzazione in Associazione (implicita, secondo l’avvocato, nell’eventuale riconoscimento della personalità giuridica), con il conseguente risultato di “rendere vana l’obbligazione propter rem contenuta negli atti di trasferimento delle singole unità, poiché gli aderenti all’Associazione (e non più al consorzio) avrebbero la facoltà di recedere, operazione non consentita – ad oggi – dai vincoli conseguenti agli atti di trasferimento delle singole unità”;
con nota del 22 marzo 2016, prot. n. 151992, la Direzione regionale Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza, Area
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“Affari generali”, a seguito di approfondito esame dell’istanza e documentazione prodotta, ha comunicato al Consorzio Olgiata, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del D.P.R. 361/2000 e dell’articolo 10 bis della l. 241/1990, ragioni ostative al riconoscimento della personalità giuridica, chiedendo, nel contempo, chiarimenti e documentazione integrativa;
con nota del 21 aprile 2016, prot. n. 341, pervenuta alla pec della Regione in pari data ed acquisita al protocollo generale ai nn. 211250 e 211267, il Presidente del Consorzio Olgiata ha prodotto controdeduzioni alla citata nota regionale prot. n. 151992/2016, allegando documentazione integrativa e chiedendo di essere ascoltato personalmente. Con la suddetta nota il Presidente del Consorzio, in particolare, sostiene la natura associativa dell’ente, l’assenza di contrasto tra la previsione dello Statuto che dispone la responsabilità solidale dei consorziati nei confronti del Comune di Roma e l’autonomia patrimoniale perfetta conseguente all’eventuale riconoscimento della personalità giuridica, nonché l’inesistenza di proprietà comuni idonee ad assimilare il Consorzio ad un condominio;
in data 5 maggio 2016 il Presidente del Consorzio e il Vice Presidente venivano ricevuti dal Dirigente dell’Area Affari generali della Direzione regionale Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza, unitamente al funzionario responsabile del procedimento e all’assistente amministrativo competente. In tale occasione il rappresentante del Consorzio ribadiva tutto quanto già espresso nelle controdeduzioni, evidenziando, altresì, che il “fondo comune” del Consorzio era stato incrementato in conseguenza dell’intervenuta transazione tra lo stesso e la Sales Sud s.r.l., concernente la cessione a titolo gratuito di aree inedificabili site all’interno del comprensorio del valore dichiarato di euro 1.232.000,00; con nota acquisita agli atti d’ufficio in data 26 aprile 2016, prot. n. 213857, i consorziati Dr. Cristiano Barbarossa e Dr. Enrico Morelli, rispettivamente presidenti delle associazioni Pro Olgiata e Movimento Olgiata Nostra, presentavano memorie a sostegno della domanda di riconoscimento della personalità giuridica; con comunicazione via mail del 5 maggio 2016, il Consorzio Olgiata trasmetteva l’atto di transazione stipulato con la Sales Sud s.r.l. in data 29 gennaio 2016, a rogito del Notaio Dr. Giuseppe Dominici (rep. 85015/raccolta 27337) registrato in Viterbo in data 11 febbraio 2016 al n. 1349; con mail 18 maggio 2016, l’Avv. Xavier Santiapichi inoltrava alla struttura regionale la comunicazione trasmessa via pec, tra gli altri, a Roma Capitale, tesa ad evidenziare il potenziale pregiudizio derivante all’amministrazione capitolina da un eventuale riconoscimento della personalità giuridica al Consorzio Olgiata;
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con nota del 20 maggio 2016, prot. 268251, acquisita agli atti d’ufficio in data 23 maggio 2016, prot. 269936, la Direzione regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità, Area Legislativa e Conferenze di Servizi ha espresso, ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73, parere negativo al riconoscimento della personalità giuridica al Consorzio Olgiata; con comunicazione via mail del 24 maggio 2016, il Consorzio Olgiata rappresentava che in sede di Assemblea Straordinaria del 21 maggio 2016 era stata approvata una modifica al testo dell’art. 21 dello Statuto Consortile (dal testo iniziale:“ per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Statuto si applicano le disposizioni del Codice Civile in materia di associazioni non riconosciute” al nuovo testo: “per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Statuto si applicano le disposizioni del Codice Civile in materia di associazioni”); RITENUTO
che, esaminata tutta la documentazione pervenuta, memorie, controdeduzioni e pareri, non sussistono le condizioni per l’accoglimento dell’istanza di riconoscimento della personalità giuridica per le motivazioni di seguito riportate. 1) Il Consorzio di lottizzazione “Olgiata”, già denominato “Consorzio di Manutenzione e Servizi Olgiata”, come da atto costitutivo del 2 ottobre 1968, nasce quale consorzio obbligatorio in ragione dell’allora stipulanda convenzione di lottizzazione con il Comune di Roma del 9 dicembre 1968 (allegata all’istanza di riconoscimento della personalità giuridica), e ha tra i suoi scopi la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, la manutenzione e la gestione delle opere e dei servizi inerenti alle stesse e, più in generale, l’esecuzione degli “impegni previsti dalla stipulanda convenzione” (premessa dell’atto costitutivo del 2 ottobre 1968, Rep. n. 46453, Atto n. 23400, registrato in Roma il 14 ottobre 1968 al n. 17661- Serie B – Mod. 1V/Vol. 1665). Con determinazione dirigenziale n. 1198/2011, il Comune di Roma ha confermato la prosecuzione della convenzione di lottizzazione fino al 2020, disponendo testualmente: “la prosecuzione, già in essere senza soluzione di continuità dalla scadenza della convenzione (8/12/2008) fino alla data dell’8/12/2020, dei compiti affidati al Consorzio Olgiata della regolare ed efficiente manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché di tenuta in esercizio di tutte le aree, manufatti e impianti così come previsto dalla convenzione in essere, che integralmente si richiama...”. Il nuovo statuto consortile, aggiornato ed approvato dall’Assemblea straordinaria del Consorzio del 1° dicembre 2012 e attualmente in vigore: - all’articolo 2 ribadisce, in ottemperanza all’articolo 15 della convenzione di lottizzazione, che partecipano al Consorzio tutti i proprietari di immobili ricadenti nel Comprensorio privato della tenuta Olgiata e che i consorziati dovranno rispettare le disposizioni contenute nella convenzione di lottizzazione
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Olgiata del 9/12/1968, Rep. 46743 e, in attuazione della stessa, assumere in solido con il Consorzio, ma nei limiti della propria quota, tutti gli obblighi del Consorzio stesso verso il Comune di Roma; - all’articolo 3 specifica lo scopo del Consorzio ribadendo: che vi rientrano le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale principale, delle strade di lottizzazione, fognatura, esercizio e manutenzione degli impianti di acqua potabile e di innaffiamento, della rete di distribuzione di energia elettrica, servizio di pulizia delle strade e degli spazi destinati ad uso comune; il consorzio svolge altresì altre attività nell’interesse della generalità dei consorziati relativi; che per le opere ed impianti per i quali è prevista, a norma della citata convenzione, la consegna al Comune, i compiti di cui sopra saranno svolti dal Consorzio fino al giorno di tale consegna; per tutte le altre opere ed impianti il Consorzio svolgerà i suoi compiti per il tempo della sua durata (prevista dall’articolo 4 dello Statuto fino al 2050). - all’articolo 21, che per tutto quanto non espressamente previsto dallo statuto, si applicano le disposizioni del codice civile in materia di associazioni “non riconosciute”. In proposito va precisato che con mail del 24 maggio 2016 il Consorzio comunicava l’avvenuta modifica dell’articolo 21 dello Statuto (con deliberazione dell’Assemblea straordinaria del 21 maggio 2016, non trasmessa alla struttura regionale) nel senso dell’eliminazione delle parole “non riconosciute”. 2) Come noto, ai sensi del codice civile e del d.P.R. 361/2000, con il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato acquistano la c.d. “autonomia patrimoniale perfetta”, in virtù della quale coloro che agiscono in nome e per conto dello stesso cessano di essere responsabili, personalmente e solidalmente, anche con il loro patrimonio per le obbligazioni dell’ente. Tale assunto appare del tutto inconciliabile con la disposizione contenuta nel citato articolo 2, terzo comma, dello Statuto ai sensi del quale, in attuazione della convenzione di lottizzazione con il Comune di Roma, “i consorziati assumono in solido con il Consorzio, ma nei limiti della propria quota, tutti gli obblighi del Consorzio stesso verso il Comune di Roma”. Come evidenziato anche dalla Direzione regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità nel parere di cui alla nota 20 maggio 2016, prot. 268251, il riconoscimento della personalità giuridica comporterebbe infatti una limitazione delle responsabilità dei consorziati/amministratori anche per le obbligazioni assunte nei confronti del Comune di Roma (oggi Roma Capitale), relativamente alle quali il Consorzio sarebbe chiamato a rispondere solo nei limiti del proprio fondo.
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Né appare condivisibile quanto sostenuto dal Presidente del Consorzio nella memoria n. 341/2016 (di controdeduzioni al preavviso di diniego), secondo il quale la citata disposizione statutaria andrebbe considerata una norma eccezionale, a favore di Roma Capitale, espressione dell’autonomia privata degli associati. Tale assunto, del resto, è contraddetto dallo stesso Presidente del Consorzio che nella “informativa sul riconoscimento della personalità giuridica” contenuta nel verbale dell’Assemblea del 6 giugno 2015 (allegato alla memoria n. 341/2016), dichiara che “...l’ente privato che ha il riconoscimento ha autonomia patrimoniale perfetta e delle obbligazioni contratte risponde esclusivamente il Consorzio con il proprio fondo e c’è quindi una limitazione di responsabilità per tutti i consorziati nonché dei membri del Consiglio di Amministrazione...”. 3) E’ noto come sulla natura giuridica dei consorzi di urbanizzazione non vi sia, in giurisprudenza e dottrina, univocità di indirizzi interpretativi. Essi non hanno, nel nostro sistema positivo, una specifica regolamentazione ma costituiscono una figura atipica nella quale coesistono aspetti di realità (per ciò che riguarda, ad esempio, la legittimazione a parteciparvi, la natura dei vincoli che si sviluppano sui terreni, gli obblighi gravanti sui singoli consorziati ricollegati in via immediata e diretta alla proprietà dei singoli cespiti e di quelli eventualmente comuni – quali, tra l’altro, i citati obblighi relativi alla responsabilità personale e solidale dei singoli consorziati nei confronti del comune), ma anche di associazione stabile di persone (per quanto concerne i rapporti interni, di organizzazione e di amministrazione) che si impegnano alla realizzazione di uno scopo non lucrativo e non imprenditoriale. Secondo la giurisprudenza (Cass. Civ. Sez. I 14.5.2012, n. 7427, Cass. Civ. sez. I 26/4/2010, n. 9941, App. Napoli sez. I 3/6/2009, Cass. Civ. sez. V 9/4/2008, n. 9223), al solo fine di individuare la disciplina applicabile a tali figure atipiche bisogna fare riferimento a normativa di diversa natura, tra cui quella delle associazioni non riconosciute, della comunione, del condominio, dell’impresa commerciale (per ciò che attiene agli adempimenti relativi alla conservazione e tenuta delle scritture contabili), facendo attenzione, in primo luogo, alla volontà manifestata nello statuto e, ove questo nulla disponga al riguardo, all’individuazione della normativa più confacente alla regolamentazione delle fattispecie da esaminare. In tal senso anche la sentenza del Tribunale Civile di Roma n. 20162/2015 che, proprio con riferimento al Consorzio di Manutenzione e Servizi Olgiata, ha evidenziato che “le finalità per cui il perseguimento dell’ente convenuto è stato istituito, come statutariamente rappresentate, si sostanzia nella salvaguardia delle caratteristiche urbanistiche e ambientali della convenzione in essere con il Comune di Roma, valorizzando le proprietà facenti parte del comprensorio e la cura della manutenzione ed esercizio degli impianti esistenti e dei suoi accessi ed inoltre la manutenzione e la
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pulizia delle strade e delle aree a verde”, con conseguente utilizzazione, per molti aspetti, della disciplina civilistica in materia di comunione e di condominio. A tale disciplina civilistica riconducono anche gli ulteriori scopi del Consorzio (introdotti con le modifiche statutarie del 1° dicembre 2012), che ampliano le finalità previste dalla convenzione con il Comune di Roma e attengono all’esclusivo interesse generale dei consorziati (vigilanza degli accessi nel comprensorio, manutenzione della recinzione del comprensorio privato, governo dei boschi del comprensorio ove di uso comune, disinfestazione dei boschi e delle aree verdi di uso comune, vigilanza diurna e notturna a tutela delle proprietà e difesa del buon uso delle cose comuni, asporto delle immondizie ecc.). Inoltre, come osservato anche dalla Direzione regionale Territorio Urbanistica e Mobilità nel citato parere prot. 268251/2016, gli evidenti elementi di realità che caratterizzano il Consorzio (attesi i diritti e le obbligazioni che incombono sui singoli consorziati e ad essi riconducibili esclusivamente in quanto proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio) nonché l’obbligatorietà della partecipazione al consorzio per tutti i proprietari degli immobili ricadenti nel comprensorio, non risulta compatibile con la natura volontaria che contraddistingue l’associazione normata dal codice civile e il conseguente diritto di recesso. Per molti aspetti, pertanto, il Consorzio deve ritenersi maggiormente assimilabile ad una comunione forzosa o comproprietà qualificata/supercondominio, la cui disciplina risulta, come noto, del tutto incompatibile con il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato (in tale senso si vedano, da ultimo, alcune considerazioni contenute nella sentenza della Cass, sezioni unite civili, n. 19663 del 19 settembre 2014); Non appare quindi in alcun modo condivisibile la posizione sostenuta dall’istante nella nota del 21 aprile 2016, prot. n. 341, secondo la quale al Consorzio Olgiata vada riconosciuta esclusivamente la natura giuridica di associazione, né appare in alcun modo dirimente, in proposito: a. il rinvio meramente residuale dell’articolo 21 dello Statuto alle norme del codice civile in materia di “associazioni non riconosciute” (in tal senso si veda anche la citata sentenza del Tribunale Civile di Roma n. 20162/2015 che, pur attenendo all’impugnazione del precedente statuto, in modo incidentale, prende in considerazione anche quello attuale adottato con delibera assembleare del 1° dicembre 2012), né la successiva modifica adottata in seno all’assemblea del 21 maggio 2016, peraltro oggetto di una mera comunicazione all’amministrazione regionale tardiva e priva della relativa deliberazione assembleare; b. l’ordinanza del 24 agosto 2012 del Tribunale Civile di Roma e il decreto emesso dalla Corte d’Appello di Roma del 16 maggio 2014, n. 3715, citati dal Presidente del Consorzio Olgiata nella nota prot. 341/2016, comunque attinenti a specifiche fattispecie e alla disciplina ad esse
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applicabili in via analogica, devono ritenersi superati dalla successiva sentenza del Tribunale di Roma del 7 ottobre 2015, n. 20162. 4) Fermo restando tutto quanto esposto nei punti precedenti, in subordine, si evidenzia che il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato è condizionato all’esistenza di un patrimonio adeguato alla realizzazione dello scopo e alla necessaria garanzia dei terzi, anche in relazione alla conseguente autonomia patrimoniale. E’ necessario che venga costituito un adeguato fondo di dotazione iniziale (comprensivo del fondo patrimoniale di garanzia), iscritto in bilancio e non utilizzabile per far fronte a oneri gestionali. In proposito, nella relazione sulla situazione economicopatrimoniale allegata all’istanza di riconoscimento della personalità giuridica, si parla, a pag. 8, della successiva istituzione di un fondo patrimoniale di garanzia da versare su apposito deposito bancario vincolato, ma non risulta adottata alcuna delibera assembleare in tal senso. Né può ritenersi idonea ad attestare la costituzione del fondo di garanzia vincolato l’invio di una mera fotocopia della ricevuta di un ordine di bonifico bancario di euro 19.000,00 del 14 aprile 2016, trasmesso dal Consorzio alla Regione con la citata nota n. 341/2016. 5) L’attuale pendenza dinanzi al Tribunale Civile di Roma di un procedimento giurisdizionale (R.G. n. 5847/2013), teso a far dichiarare la nullità o comunque l’annullamento della deliberazione con la quale l’assemblea straordinaria ha approvato il nuovo Statuto consortile che costituisce il fondamento per il riconoscimento della personalità giuridica e per l’iscrizione dell’ente nel relativo registro regionale, costituisce un ulteriore motivo ostativo, in questa fase, al riconoscimento medesimo. 6) Sussiste il più volte richiamato parere negativo di cui alla nota 20 maggio 2016, prot. 268251 della competente Direzione regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità, rilasciato ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73. RITENUTO
pertanto, alla luce delle esposte motivazioni, di esprimere diniego all’istanza di riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato al Consorzio Olgiata presentata con nota del 20 novembre 2015.
DETERMINA per le motivazioni espresse in narrativa che si intendono integralmente richiamate, di esprimere diniego all’istanza di riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato al Consorzio Olgiata presentata con nota del 20 novembre 2015.
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La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento è ammesso il ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, nei termini previsti dalla normativa vigente.
IL DIRETTORE REGIONALE AD INTERIM Dott. Alessandro Bacci
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Regione Lazio DIREZIONE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORD. FUNZ. DI VIGILANZA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 3 giugno 2016, n. G06291 Registro regionale persone giuridiche private. Cancellazione dell'associazione "Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino", con sede in Mandela (RM).
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Oggetto: Registro regionale persone giuridiche private. Cancellazione dell’associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino”, con sede in Mandela (RM).
IL DIRETTORE AD INTERIM DELLA DIREZIONE REGIONALE ATTIVITA’ DI CONTROLLO E COOORDINAMENTO DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA Su proposta del Dirigente dell’Area “Affari Generali” VISTA
la Costituzione della Repubblica Italiana;
VISTO
lo Statuto della Regione;
VISTO
il Libro I, Titolo II, Capo II, articoli 14 e seguenti del codice civile;
VISTO
il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 (Attuazione della delega di cui all’art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382) e, in particolare, l’articolo 14;
VISTA
la legge regionale 2 dicembre 1983, n. 73 (Norme di organizzazione per l’esercizio delle funzioni delegate alla regione in ordine alle persone giuridiche private, ai sensi degli articoli 14 e 15 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616);
VISTO
il decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361, (Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di riconoscimento di persone giuridiche private e di approvazione delle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto (n. 17 dell’allegato 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59) e, in particolare, l’articolo 6, comma 2 che recita “Chiusa la procedura di liquidazione, il presidente del tribunale provvede che ne sia data comunicazione ai competenti uffici per la conseguente cancellazione dell’ente dal registro delle persone giuridiche”;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 10 aprile 2001, n. 516 (Istituzione del registro regionale delle persone giuridiche private, ai sensi del d.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361);
VISTA
la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e successive modifiche;
VISTO
il regolamento regionale 06 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale) e successive modifiche;
VISTA
la deliberazione della Giunta regionale del 31 dicembre 2015, n. 780, con la quale è stato conferito l’incarico ad interim di Direttore regionale “Attività di
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controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza” al Dott Alessandro Bacci;
VISTA
la nota pervenuta in data 19 aprile 2016, prot. n. 201526, numero di ruolo generale 6152/2015, con la quale la Cancelleria del Tribunale Ordinario di Roma ha trasmesso copia del provvedimento del 4 marzo 2016, con il quale il Presidente del Tribunale di Roma - Terza Sezione Civile - ordina la cancellazione dell’associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene Tiburtino” dal Registro delle persone giuridiche;
ATTESO CHE -
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l’associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino”, con sede in Mandela (RM), Via Umberto I n. 14, risulta iscritta, con determinazione dirigenziale n. 79 del 14.01.2005, al n. 126 del Registro regionale delle persone giuridiche private; con determinazione dirigenziale del 25.10.2013, n. G01065 si è provveduto, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del d.P.R. del 10 febbraio 2000, n. 361 e degli articoli 11 e seguenti delle disposizioni attuative del codice civile, ad iscrivere, sul registro regionale delle persone giuridiche, la deliberazione di scioglimento adottata dall’Assemblea straordinaria dei soci in data 26 maggio 2010, l’apertura delle procedure di liquidazione e la nomina del dott. Bruno Proietti come liquidatore della Associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino”; la Direzione regionale competente, in attuazione dell’articolo 6, comma 1, del d.P.R. 361/2000, ha trasmesso copia della citata determinazione dirigenziale n. G01065/2013 al Presidente del Tribunale affinché procedesse alla liquidazione del patrimonio dell’Associazione; con determinazione dirigenziale n. G12256 del 13 ottobre 2015, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del d.P.R. 361/2000 e dell’articolo 18 delle disposizioni attuative del codice civile, si è provveduto ad iscrivere il bilancio finale di liquidazione dell’associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene Tiburtino”; con nota pervenuta alla Regione il 19 aprile 2016, prot. n. 201526, la cancelleria del Tribunale di Roma - Terza Sezione Civile - ha trasmesso copia del provvedimento del Presidente del Tribunale n. 6152/2015 inerente all’Associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino”;
PRESO ATTO
pertanto, del provvedimento del 4 marzo 2016 (Rg. V.G. 6152/2015), pervenuto al protocollo regionale il 19 aprile 2016, prot. n. 201526, con il quale il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma - Terza Sezione Civile ordina, ai sensi dell’articolo 20, comma 1 delle disposizioni attuative del codice civile, la cancellazione dell’associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene - Tiburtino” dal Registro delle persone giuridiche;
RITENUTO
necessario, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del d.P.R. 361/2000 e dell’articolo 20, comma 1 delle disposizioni attuative del codice civile, procedere alla cancellazione dal Registro regionale delle persone giuridiche dell’Associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene -Tiburtino”, con sede in Mandela (RM);
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DETERMINA
per le motivazioni espresse in narrativa che si intendono integralmente richiamate, di cancellare, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del d.P.R. 361/2000 e dell’articolo 20, comma 1 delle disposizioni attuative del codice civile, l’associazione “Gruppo di Azione Locale Aniene Tiburtino”, con sede in Mandela (RM) dal Registro regionale delle persone giuridiche private. La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento è ammesso il ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, nei termini previsti dalla normativa vigente.
IL DIRETTORE REGIONALE AD INTERIM Dott. Alessandro Bacci
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Regione Lazio DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 1 giugno 2016, n. G06235 Revoca e nomina del Consegnatario dei beni mobili per la gestione del patrimonio mobiliare del Genio Civile di Rieti. art. 545, comma 2, del Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni
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Oggetto: Revoca e nomina del Consegnatario dei beni mobili per la gestione del patrimonio mobiliare del Genio Civile di Rieti. art. 545, comma 2, del Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE, E POLITICHE ABITATIVE
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, concernente: “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”, e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente: “Il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” ed in particolare il comma 2 dell’articolo 545, che recita: “Il manuale di inventariazione dei beni mobili regionali e le disposizioni per i consegnatari sono riportati nell’allegato “AA”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n.143 del 31 marzo 2016, con la quale è stato conferito all’Ing. Wanda D’Ercole, l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, e Politiche Abitative; VISTA la determinazione n. G06844 del 9 maggio 2014 avente ad oggetto la “Riorganizzazione dei Geni Civili. Modifica alla determinazione dirigenziale n. A05885 del 17 luglio 2013 concernente: “Riorganizzazione delle strutture di area e di ufficio della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche abitative””; VISTO il comma 3, paragrafo D dell’allegato “AA” che recita: “La Regione Lazio è organizzata sulla base di un consegnatario ed un suo vice per ogni dipartimento operante all’interno della Struttura direzionale dipartimentale “Affari Generali” e il punto 1 lettera b) e che disciplina la modalità di nomina del consegnatario dei beni, la quale avviene “per gli altri consegnatari” con determinazione del Direttore del Dipartimento interessato; VISTO il comma 5, punto 1, paragrafo D dell’allegato “AA” che recita: “Allorché un dipartimento si articoli su più sedi di servizio, deve essere nominato un consegnatario (ed un vice) per ciascuna sede e saranno coordinati dal consegnatario con sede presso il dipartimento”; VISTA la determinazione n. A11655 del 19 dicembre 2011 di “…..nomina del Consegnatario e del suo sostituto per la gestione del patrimonio mobiliare del Dipartimento del Territorio” con la quale sono stati designati, per l’Area Genio Civile di Rieti, la Dott.ssa Graziella Mancini quale Consegnatario ed la Sig.ra Sciri Anna Rita quale vice Consegnatario; CONSIDERATO che è sorta la necessità di apportare nuove modifiche alla distribuzione dei compiti affidati ai dipendenti in servizio presso l’Area Genio Civile di Rieti; RITENUTO NECESSARIO revocare l’incarico di Consegnatario alla Dottoressa Graziella Mancini;
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RITENUTO di individuare nella persona della rag. Maria Luisa Antonacci, il nuovo Consegnatario incaricato della gestione del patrimonio mobiliare dell’Ufficio Genio Civile di Rieti;
DETERMINA
Per le motivazioni indicate in premessa e che qui si intendono integralmente riportate: 1. di revocare l’incarico di Consegnatario alla Dottoressa Graziella Mancini; 2. di nominare quale nuovo Consegnatario per la gestione del patrimonio mobiliare dell’Area Genio Civile di Rieti, la rag. Maria Luisa Antonacci. L’incarico decorre dalla data di pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio per la durata di cinque anni salvo cessazione anticipata per revoca o altre cause. Il presente provvedimento sarà notificato agli interessati.
Il Direttore Regionale Ing. Wanda D’Ercole
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Regione Lazio DIREZIONE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 6 giugno 2016, n. G06394 Comune di Bagnoregio (VT). Lavori di consolidamento della rupe in località Mercatello, a completamento dell'intervento di somma urgenza per movimento franoso. Nomina della Commissione giudicatrice della gara per l'affidamento del servizio di progettazione, definitiva ed esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di progettazione. CUP: F69D15001850002 - CIG:6434541F32
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OGGETTO: Comune di Bagnoregio (VT). Lavori di consolidamento della rupe in località Mercatello, a completamento dell’intervento di somma urgenza per movimento franoso. Nomina della Commissione giudicatrice della gara per l’affidamento del servizio di progettazione, definitiva ed esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di progettazione. CUP: F69D15001850002 – CIG:6434541F32 IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Genio Civile Lazio Nord; VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n.1; VISTA la L.R. 20 Novembre 2001, n. 25 e ss.mm. e ii. inerente “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione”; VISTA la legge regionale n. 6 del 18 febbraio 2002 inerente “disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, nonché le disposizioni riguardanti la dirigenza ed il personale regionale”; VISTO il regolamento regionale n. 1/2002 e ss.mm. e ii. inerente “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”; VISTO il D.Lgs. 12 aprile 2006, n.163, e ss.mm. e ii. “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”; VISTO il D.Lgs n. 118 del 23 giugno 2011 avente per oggetto: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”; VISTA la L.R. n. 17 del 30/12/2015 “Legge di stabilità regionale 2016”; VISTA la L.R. n. 18 del 30/12/2015 “Bilancio di Previsione della Regione Lazio per gli esercizi finanziari 2016-2018”; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 29 del 02 febbraio 2016 concernente “Applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 10, comma 2 e articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016- 2018”; VISTA la Deliberazione di G.R. n. 640 del 17 novembre 2015, con la quale è stato conferito all’ing. Mauro Lasagna l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Idriche e Difesa del Suolo, ai sensi del combinato disposto dell’art. 162 e dell’allegato H del R.R. n° 1/2002; VISTO il D.Lgs. 50/2016 “ Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” CONSIDERATO che il Comune di Bagnoregio (VT), con nota del 05/05/2015 prot. 4698, segnalava alla Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative la situazione di pericolo derivante dal distacco lento e continuativo di materiale tufaceo con imminente pericolo di crollo”;
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CONSIDERATO che la Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, autorizzava l’Area Genio Civile Lazio Nord, Ufficio di Viterbo, ad effettuare il sopralluogo per la verifica della situazione di pericolo segnalata, delle cause che hanno provocato tale situazione e i lavori necessari per rimuoverlo; VISTA la D.G.R. n° 437 del 04/08/2015 con la quale, al fine di consentire l’intervento di consolidamento e ripristino dei luoghi oggetto del movimento franoso in località Civita di Bagnoregio, si apporta una Variazione di bilancio, in termini di competenza, riguardante i capitoli di spesa C12149 e C12136, appartenenti al programma 03 della missione 01 ed i capitoli di spesa E42134 e E42128, appartenenti al programma 01 della missione 09” e variazione di bilancio, in termini di cassa, tra i capitoli C12149, E42134 ed il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo T25502; VISTA la nota n°441874 dell’11 agosto 2015 con la quale il Direttore della Direzione regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche abitative autorizza l’Area Genio Civile Lazio Nord a mettere in atto tutti gli adempimenti per la salvaguardia dell’area di accesso al Borgo di Civita di Bagnoregio, mettendo altresì a disposizione i suindicati capitoli istituiti con la citata D.G.R. n° 437 del 04/08/2015; VISTA la Determinazione dirigenziale n° G13777 del 10/11/2015 “Determina a contrarre per l’ affidamento del servizio di progettazione, definitiva ed esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di progettazione Comune di Bagnoregio (VT). Lavori di consolidamento della rupe in località Mercatello, a completamento dell’intervento di somma urgenza per movimento franoso”, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n° 95 del 26/11/2015 – supplemento n° 1; VISTO l’art. 84 del D.Lgs n° 163 del 2006; PRESO ATTO -
che in data 15/01/2016, prot. nn° 21416, 21422, 21423, 21439, 21440 e 21433 è stata inviata la lettera di invito per la partecipazione alla gara a n° 06 operatori individuati ai sensi della succitata deliberazione n° G1377/2015;
-
che il termine per la presentazione delle offerte è scaduto alle ore 12:00 del giorno 02/02/2016;
-
che risultano pervenuti all’Area Genio Civile Lazio Nord n° 02 plichi contenente l’ offerta;
-
che è necessario procedere alla nomina della commissione giudicatrice ai sensi dell’art. 84 del D.Lgs. 163 del 2006.
CONSIDERATO CHE -
l’art. 84 del D.Lgs. 163 del 2006 prevede che quando la scelta della migliore offerta avviene con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, la valutazione è demandata ad una commissione giudicatrice, e che il Presidente della Commissione di gara sia individuato di norma fra i Dirigenti della stazione appaltante e in caso di mancanza in organico, da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali;
-
l’art. 84 del d.lgs. 163/2006 prevede altresì che gli altri commissari siano nominati tra i Funzionari della stazione appaltante.
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 600 del 3 novembre 2015, con la quale viene istituito l’albo regionale dei commissari di gara, e vengono disciplinate le modalità di nomina dei componenti delle commissioni di gara medesime, come riportato nell’allegato “Disciplina dei criteri e delle modalità di nomina delle commissioni giudicatrici”, che forma parte integrante e sostanziale
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della citata Deliberazione e che costituisce atto di indirizzo nei confronti del competente Direttore regionale. CONSIDERATO che la citata disciplina prevede che la Commissione sia composta da due a quattro componenti e da un segretario verbalizzante; CONSIDERATO che, con nota n. 236074 del 05/05/2016, in attuazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 600 del 3 novembre 2015, e del relativo Allegato, il R.U.P. ha inoltrato richiesta alla Struttura Ufficiale Rogante e Contratti e all’Area Anticorruzione per la nomina del Presidente della Commissione giudicatrice; CONSIDERATO che la data del sorteggio del Membro Presidente Commissione giudicatrice è stata pubblicata con avviso sulla rete Intranet regionale in data 5 maggio 2016; VISTO il Verbale di sorteggio del 09/05/2016 n° 6923 di Repertorio; PRESO ATTO che la procedura di sorteggio ha selezionato i seguenti nominativi: Presidente Carlo CECCONI, Dirigente dell’Area Trasporto ferroviario e ad impianti fissi; Supplente Marinella CRESTINI, Dirigente dell’Area Concorsi e gestione giuridica del rapporto di lavoro; VISTO l’avviso pubblicato sulla rete Intranet regionale, in data 18 maggio 2016, dell’esito della procedura di sorteggio del Presidente e del Presidente supplente della commissione di gara; VISTA la comunicazione del 20 maggio 2016 con la quale viene comunicato l’esito del sorteggio al Presidente estratto; CONSIDERATO che, nelle more della costituzione della sezione dei commissari specialisti di cui all’art. 4, comma 1, lett. c) dell’Allegato alla D.G.R. n. 600 del 3 novembre 2015, ai sensi del medesimo art. 84, comma 8, lett. a) del D.Lgs 163/2006, il Direttore Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo, con nota n. 271427 del 23 maggio 2016, ha fornito i seguenti nominativi quali ulteriori membri componenti la commissione giudicatrice: 1. Dott. Ing. Michelangelo Papa, Funzionario presso la Segreteria della Direzione Regionale Risorse idriche e Difesa del suolo; 2.
Dott. Geol. Fulvio Colasanto, Funzionario presso l’Area Difesa del suolo e Bonifiche;
aventi professionalità specifiche nella materia di che trattasi; VISTO L’Atto di Accettazione di incarico di componente commissione giudicatrice e Dichiarazione di responsabilità del Presidente selezionato, Dott.Ing. Carlo Cecconi del 27/05/2016; CONSIDERATO che risulta opportuno nominare anche un segretario della Commissione per un corretto funzionamento della stessa RITENUTO di nominare Segretario verbalizzante la Dott.ssa Graziella Mancini, Funzionario dell’Area Genio Civile Lazio Nord. RITENUTO di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione di gara in argomento; DETERMINA Per quanto esposto nelle premesse, parte integrante della presente determinazione: 1. di nominare la Commissione Giudicatrice della gara per l’affidamento del servizio di progettazione, definitiva ed esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di progettazione dei lavori di consolidamento della rupe in località Mercatello nel Comune di Bagnoregio (VT),
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a completamento dell’intervento di somma urgenza per movimento franoso mediante offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83del D.Lgs n. 163/2006, cosi come di seguito elencato: •
Presidente: Dott. Ing. Carlo Cecconi, Dirigente dell’Area Trasporto ferroviario e ad impianti fissi
•
Commissario: Dott. Ing. Michelangelo Papa, Funzionario presso la Segreteria della Direzione Regionale Risorse idriche e Difesa del suolo;
•
Commissario: Dott. Geol. Fulvio Colasanto, Funzionario presso l’Area Difesa del suolo e Bonifiche;
2. di nominare Segretario verbalizzante della Commissione Giudicatrice della gara la Dott.ssa Graziella Mancini, Funzionario dell’Area Genio Civile Lazio Nord; 3. di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione di gara. Il presente provvedimento sarà notificato agli interessati e pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio, per consentirne la massima diffusione. Il Direttore Regionale Ing. Mauro Lasagna
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 16 maggio 2016, n. G05366 OGGETTO: D.G.R. n. 102 del 15 marzo 2016. Case Famiglia per soggetti con handicap grave avviate ai sensi del D.M. 470/2001. Assegnazione acconto risorse per la continuità di gestione anno 2016. Impegno di euro 2.400.000,00 sul Capitolo H41903. Es. Fin. 2016. Missione 12, programma 02, macroaggregato 1.04.01.02.000.
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OGGETTO: D.G.R. n. 102 del 15 marzo 2016. Case Famiglia per soggetti con handicap grave avviate ai sensi del D.M. 470/2001. Assegnazione acconto risorse per la continuità di gestione anno 2016. Impegno di € 2.400.000,00 sul Capitolo H41903. Es. Fin. 2016. Missione 12, programma 02, macroaggregato 1.04.01.02.000.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE SALUTE E POLITICHE SOCIALI SU PROPOSTA del Dirigente ad Interim dell’Area Sostegno alla Disabilità; VISTA
la L.R. n. 6/2002 recante “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza del personale regionale” e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO
il Regolamento Regionale n. 1/2002 concernente “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA
la L.R. n. 25 del 20 novembre 2001, “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione”;
VISTO
il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA
la legge regionale del 31 dicembre 2015, n.17 “Legge di stabilità regionale 2016”;
VISTA
la legge regionale del 31 dicembre 2015, n. 18 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018;
VISTA
la Deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2016, n. 29: “Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2 e articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018”;
PRESO ATTO della circolare del Segretario Generale prot. n.117455 del 3 marzo 2016: “Circolare relativa alla gestione del bilancio 2016 – 2018”; VISTA
la deliberazione di Giunta regionale del 31 dicembre 2015, n. 775 "Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese";
VISTO
la deliberazione di Giunta regionale del 31 dicembre 2015, n. 776 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Approvazione del Bilancio finanziario gestionale, ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
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VISTA
la deliberazione di Giunta regionale del 23 febbraio 2016 n. 55 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18”;
VISTA
in particolare la deliberazione di Giunta regionale del 14 dicembre 2015 n.721 che istituisce la Direzione Salute e Politiche Sociali, promuovendo un’effettiva integrazione delle politiche e degli interventi sociali e sanitari;
VISTA
la deliberazione di Giunta Regionale del 14 dicembre 2015, n. 723, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione regionale “Salute e politiche sociali” al dott. Vincenzo Panella;
VISTO
l’atto di organizzazione del 28 dicembre 2015 n. G17121, con cui viene affidata ad interim la responsabilità dell’Area “Sostegno alla disabilità” al dott. Antonio Mazzarotto;
VISTA
la legge regionale 9 settembre 1996, n. 38 recante “Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali nel Lazio” e successive modificazioni;
VISTA
la legge 328/2000 recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
VISTA la legge 5 febbraio 1992 n.104, “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”; VISTA
la legge 21 maggio 1998 n. 162, “Modifiche alla legge 104/92, concernenti misure a sostegno delle persone con handicap grave”;
VISTO
il DM – Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali - 13 dicembre 2001 n. 470: “Regolamento concernente criteri e modalità per la concessione e l’erogazione dei finanziamenti di cui alla’art.81 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia di interventi in favore dei soggetti con handicap grave privi dell’assistenza dei familiari”;
VISTE
le deliberazioni di Giunta regionale n. 1075 del 02.08.2002, n. 486 del 13.06.2003 e n. 218 del 25.02.2005, con cui si approvavano i criteri di tre successivi bandi per l’assegnazione dei finanziamenti ai sensi del succitato D.M. 470/2001 (destinati all’acquisto e/o ristrutturazione o affitto della struttura e ad un anno di gestione del servizio) per la realizzazione di nuove strutture residenziali (case famiglia) destinate al mantenimento ed all’assistenza di soggetti con handicap grave privi dei familiari che ad essi provvedevano;
VISTE
le deliberazioni di Giunta Regionale (nn. 924/2005, 500/2006, 601/2007, 135/2008, 552/2009, 76/2010, 202/2011, 120/2012, 238/2013 e 239/2013) e le conseguenti Determinazioni della Direzione Regionale Servizi Sociali e Famiglia (nn. D5333/2005, D3940/2006, D0333/2007, D1511/2007, D1308/08, D2902/2009, D0769/2010 e B1262/2010, B6600/2011, B06605/2012, B03982/2013 e G04612/2013), con cui si prevedeva, di anno in anno, la destinazione di risorse regionali per assicurare la continuità di gestione delle case famiglia per soggetti con handicap grave avviate ai sensi del succitato D.M. 470/2001 per un anno, e la conseguente erogazione delle predette risorse finanziarie in favore dei Comuni Capofila dei Distretti sociosanitari e di Roma Capitale in
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cui le strutture erano localizzate, a condizione dell’inserimento delle strutture nei relativi Piani di Zona; CONSIDERATO che le case famiglia finanziate con le soprarichiamate D.G.R. sono: Struttura
Casa famiglia Proceno
Proceno
Casa Salvatore
Roma
Distretto Poggio Mirteto RI2 Frosinone FR B Monterotondo RM G1 Velletri RM H5 Montefiascone VT1 Roma Capitale
Il sogno di Francesca
Roma
Roma Capitale
Casa Via Poggi
Roma
Fondazione armonia e salute Marano come noi Primavera 86 La coccinella
Casa dei Lillà Insieme uguali
VISTA
Comune Vacone Ceccano Monterotondo Velletri
Cisterna Lt Rocca Priora
Roma Capitale Aprilia-Cisterna, LT1 Monte Porzio Catone RM H1
la DGR 623/2012 che ha consentito l’utilizzo di risorse destinandole ai comuni capofila dei distretti socio sanitari per il funzionamento di case famiglia pubbliche per disabili gravi privi dell’assistenza dei familiari, rispondenti ai criteri della L.R. n. 41/2003, volte all’ampliamento della rete del cosiddetto “dopo di noi”;
CONSIDERATO che, in attuazione della suddetta D.G.R. n.623/2012, con determinazione dirigenziale n. B09773/2012 la Direzione Regionale Politiche Sociali e Famiglia, a seguito dell’istruttoria delle richieste di finanziamento pervenute da parte dei seguenti Comuni/Enti capofila di distretto socio sanitario, ha impegnato ed erogato le somme necessarie per l’avvio della gestione delle case famiglia per disabili adulti di seguito indicate: Struttura Civico 130
Comune Comune di Caprarola
La Casa di Annamaria Casa Famiglia Castellana
Civita
Formia Civita Castellana
Distretto Comune di Vetralla VT4 Formia – Gaeta LT5 Comune di Nepi VT5
CONSIDERATO che tra i progetti finanziati, quello denominato “Civico 130”di Caprarola aveva natura sperimentale e il suo finanziamento per il proseguo dell’attività nel 2016 è subordinato ad una positiva valutazione dell’esito della sperimentazione, non ancora conclusa;
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CONSIDERATO pertanto che le case famiglia per la cui gestione viene destinato il finanziamento per il 2016 sono:
Struttura Fondazione armonia e salute
Comune Vacone
Marano come noi
Ceccano
Primavera 86
Monterotondo
La coccinella
Velletri
Casa famiglia Proceno
Proceno
Casa Salvatore
Roma
Distretto Poggio Mirteto RI2 Frosinone FR B Monterotondo RM G1 Velletri RM H5 Montefiascone VT1 Roma Capitale
Il sogno di Francesca Roma
Roma Capitale
Roma
Roma Capitale
Casa Via Poggi
Casa dei Lillà Insieme uguali La Casa di Annamaria Casa Famiglia Civita Castellana
Cisterna Lt Rocca Priora Formia Civita Castellana
Aprilia-Cisterna LT1 Monte Porzio Catone RM H1 Forma – Gaeta LT5 Nepi
DATO ATTO che la quota spettante verrà così ripartita sulla base dei criteri di seguito riportati: 1- viene calcolata la somma complessiva occorrente per la gestione annuale delle singole case famiglia sulla base degli stessi parametri utilizzati nelle annualità precedenti, e quindi mediante l’applicazione della quota di 123 euro “pro die pro capite” rapportata al numero di utenti accolti, secondo la formula: € 123 x numero utenti inseriti nella struttura x 365 gg in caso di presenza per l’intero anno (o per numero di giorni di presenza effettiva, se inferiore ad un anno); 2- il suddetto costo complessivo viene coperto in quota parte con i proventi dell’indennità di accompagnamento (quantificata dall’INPS per l’anno 2016 in € 512,34 mensili) percepita dagli ospiti delle strutture i quali provvedono a versarla al Distretto in cui ha sede la struttura ospitante secondo le modalità stabilite dal medesimo Distretto, come richiamato nella nota della Regione Lazio, Assessorato per le Politiche Sociali del 4 agosto 2006 prot. N. 92745 e ribadito nella succitata determinazione della Direzione Regionale Servizi Sociali n. D2902 del 23.09.2009 avente ad oggetto il finanziamento per l’anno 2009 delle case famiglia avviate ai sensi del D.M. 470/2001;
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3- l’importo rimanente, risultante dalla sottrazione dei proventi derivanti dalla succitata indennità di accompagnamento alla somma complessiva di cui al punto 1, viene assunto quale base di calcolo per la determinazione della quota da assegnare con il presente provvedimento; 4- l’importo finale del contributo annuale complessivo da assegnare per l’anno 2016 ai singoli Distretti con il presente provvedimento viene determinato detraendo dalla somma individuata ai sensi del precedente punto 3 gli eventuali residui relativi alle precedenti annualità di finanziamento regionale, come da rendicontazione dei Distretti sociosanitari interessati, ed eventuali maggiori quote di compartecipazione versate dagli ospiti secondo il regolamento di accesso di ciascun Comune; 5- per la base di calcolo del contributo annuale complessivo da assegnare per l’anno 2016 si terrà conto degli utenti al 01.01.2016 e di ulteriori comunicazioni e verifiche, per le eventuali variazioni, conseguenti all’aggiornamento; RITENUTO che si procederà alla quantificazione del contributo annuale necessario per assicurare la continuità di gestione per il 2016, da assegnare ai Comuni capofila dei Distretti socio sanitari interessati e a Roma Capitale, secondo le modalità indicate ai precedenti punti 1, 2, 3, 4 e 5; RITENUTO necessario di provvedere al finanziamento delle case famiglia per adulti con handicap grave, per assicurare la continuità di gestione per l’anno 2016 delle stesse; PRESO ATTO che le case famiglia per disabili privi dell’assistenza dei propri familiari, in conseguenza dell’inserimento nei Piani di Zona, integrano a tutti gli effetti un servizio socio-assistenziale che deve essere garantito a livello distrettuale; PRESO ATTO che le risorse finanziarie assegnate a tal fine con la D.G.R. 102 del 15 marzo 2016 ammontano ad € 3.900.000,00 sul capitolo H41903, esercizio finanziario 2016, missione 12, programma 02, macroaggregato 1.04.01.02.000; CONSIDERATA l’urgenza di procedere all’assegnazione dell’acconto, per consentire agli ambiti la prosecuzione dei servizi nelle more dell’invio di tutti i rendiconti dell’annualità 2015; RITENUTO pertanto, al fine di dare attuazione alla D.G.R. n. 102 del 15 marzo 2016 , di procedere all’assegnazione di un acconto, in attesa di determinare la quota annuale spettante assicurando così la continuità di gestione per l’anno 2016 delle case famiglia per soggetti con handicap grave, sul capitolo di spesa H41903 missione 12, programma 02, macroaggregato 1.04.01.02.000 da assegnare ai Comuni capofila dei Distretti socio sanitari interessati e Roma Capitale come nella tabella di seguito specificata:
COMUNE CAPOFILA
Acconto (€)
Poggio Mirteto Distretto: RI 2
200.000,00
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200.000,00 Frosinone Distretto: FR B 200.000,00 Monterotondo Distretto: RMG1 200.000,00 Velletri Distretto: RMH5 200.000,00 Montefiascone Distretto: VT1 600.000,00 Roma Capitale 200.000,00 Aprilia Distretto: Aprilia-Cisterna, LT1 200.000,00 Monte Porzio Catone Distretto: RM H1 200.000,00 Formia-Gaeta Distretto LT5 Nepi VT 5
200.000,00
TOTALE
2.400.000,00
DATO ATTO che -
eventuali ulteriori spese che si rendessero necessarie per il funzionamento delle strutture restano a carico dei Distretti che vi provvedono con risorse proprie e/o con la partecipazione degli utenti se prevista e disciplinata dal Distretto stesso;
-
che l’erogazione del contributo è subordinato alla condizione che le strutture siano inserite nei Piani di zona del relativo Distretto;
DATO ATTO che: -
come rappresentato in ripetute occasioni ai Distretti interessati, le case famiglia, in conseguenza dell’inserimento nei Piani di Zona, integrano a tutti gli effetti un servizio socio-assistenziale che deve essere garantito a livello distrettuale;
-
si è più volte richiamata l’attenzione dei Distretti sulla necessità, ove il servizio assicurato dalle case famiglia sia gestito in forma indiretta, di regolare in modo formale il rapporto con l’ente gestore, nell’ambito dell’autonomia organizzativa del Distretto;
-
le case famiglia destinatarie del contributo assegnato con il presente atto assicurano un servizio di interesse regionale, per cui si invitano i Distretti a soddisfare le richieste di inserimento fino al limite di accoglienza per cui le strutture sono state autorizzate, provvedendo a coprire i posti rimasti eventualmente disponibili anche con utenti provenienti da altri Distretti;
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-
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rimangono a carico dei Comuni le competenze in materia di autorizzazione all’apertura e al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali socio assistenziali ed in ordine alla relativa vigilanza, nel rispetto delle disposizioni della L.R. n. 41/2003, come evidenziato anche nella citata nota della Regione Lazio, Assessorato Politiche Sociali del 4 agosto 2006 prot. n. 92745;
CONSIDERATO che è necessario impegnare la somma complessiva di € 2.400.000,00 sul Capitolo H41903, del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2016, che presenta la necessaria disponibilità, corrispondente alla missione 12, programma 02,macroaggregato 1.04.01.02.000;
DETERMINA
per le motivazioni indicate nelle premesse, che si richiamano integralmente: – di impegnare, in favore dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari del Lazio di seguito riportati e di Roma Capitale, la somma a fianco di ciascuno indicata, quale acconto sulla quota annuale spettante per il 2016 –
di procedere all’assegnazione di un acconto, in attesa di determinare la quota annuale spettante assicurando così la continuità di gestione per l’anno 2016 delle case famiglia per soggetti con handicap grave, sul capitolo di spesa H41903, missione 12, programma 02 , macroaggregato 1.04.01.02.000 da assegnare ai Comuni capofila dei Distretti socio sanitari interessati e Roma Capitale;
COMUNE CAPOFILA
Acconto (€)
Poggio Mirteto Distretto: RI 2
200.000,00 200.000,00
Frosinone Distretto: FR B 200.000,00 Monterotondo Distretto: RMG1 200.000,00 Velletri Distretto: RMH5 200.000,00 Montefiascone Distretto: VT1 600.000,00 Roma Capitale 200.000,00 Aprilia Distretto: Aprilia-Cisterna, LT1
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200.000,00 Monte Porzio Catone Distretto: RM H1 200.000,00 Formia-Gaeta Distretto LT5
–
Nepi VT 5
200.000,00
TOTALE
2.400.000,00
di richiedere entro il termine perentorio del 28 febbraio 2017 la presentazione della documentazione attestante l’andamento della gestione della casa famiglia e la rendicontazione delle spese sostenute per il funzionamento della struttura per l’anno 2016, con specifica indicazione degli eventuali residui derivanti dalle precedenti annualità di finanziamento regionale;
La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet della Regione Lazio.
IL DIRETTORE Vincenzo Panella
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 maggio 2016, n. G06137 REG.853/2004/CE Revoca parziale riconoscimento di idoneità CE IT 150 L Ditta C.S.I. - COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA SPA Via Appia km. 55,300 - Cisterna di Latina (LT)
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Oggetto: REG. 853/2004/CE Revoca parziale riconoscimento di idoneità CE IT 150 L Ditta C.S.I. – COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA SPA Via Appia km. 55,300 – Cisterna di Latina (LT)
IL DIRIGENTE DELL’AREA SANITA’ VETERINARIA Su PROPOSTA del Responsabile del Procedimento; VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 ed, in particolare, l’art. 53 che prevede l’attribuzione della gestione tecnica finanziaria amministrativa e la relativa responsabilità dell’azione amministrativa ai dirigenti; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni ed integrazioni, recante la “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”, ed in particolare l’art. 18, comma 1, che prevede, tra le competenze del Direttore regionale, l’adozione degli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ed, in particolare, l’art. 160, comma 1, lettera b); VISTO il Regolamento regionale 15 dicembre 2015, n. 16 ”Modifica del Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modificazioni, nonché del relativo allegato B” ed, in particolare, l’art. 1 che prevede l’istituzione della Direzione Regionale “Salute e Politiche Sociali”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 723 del 14/12/2015 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore regionale della Direzione Salute e Politiche Sociali al Dr. Vincenzo Panella; VISTA la Determinazione n. G17427 del 30/12/2015 della Regione Lazio con la quale il Direttore regionale della Direzione Salute e Politiche Sociali ha conferito al Dott. Ugo Della Marta, in qualità di Dirigente dell’Area Sanità Veterinaria, ai sensi e agli effetti dell’art. 166, comma 7, del Regolamento regionale n. 1/2002, la delega per l’adozione di atti e l’emanazione di provvedimenti che impegnano verso l’esterno la Regione Lazio; VISTO il Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; VISTI i Regolamenti (CE) N. 852/2004, N. 853/2004, N. 854/2004 e N. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che costituiscono il cosiddetto “pacchetto igiene,” entrati in vigore in data 01/01/06; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 1151 del 02/08/02 concernente le tariffe e i diritti spettanti alla Regione Lazio per prestazioni rese a richiesta e ad utilità dei soggetti interessati in materia di salute umana e sanità veterinaria; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 326 del 06/06/06 avente ad oggetto: Approvazione delle linee guida applicative del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Aggiornamento delle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario, modifica parziale della DGR n. 1151 del 02/08/02; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 179 del 22/03/10 “Nuove linee guida regionali applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti di origine animale. Modifica allegati DGR 326/2006”, relativamente alle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario; VISTA la Determinazione n. G15674 del 14/12/2015 della Regione Lazio concernente: Revisione Determinazione D0878 del 26/02/08 avente ad oggetto: “DGR N. 326 del 06/06/06 - Sicurezza degli Alimenti - Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) N. 853/2004 e relative procedure”; VISTA la Determinazione n. G01772 del 01/03/2016 della Regione Lazio avente ad oggetto: Rettifica Allegato A della Determinazione 14 dicembre 2015, n. G15674 concernente: Revisione Determinazione D0878 del 26/02/08 avente ad oggetto: ”DGR N. 326 del 06/06/06 – Sicurezza degli Alimenti – Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) N. 853/2004 e relative procedure” Allegato A; VISTO che lo stabilimento della Ditta C.S.I. – COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA SPA con sede in CISTERNA DI LATINA (LT) VIA APPIA KM. 55,300 è stato riconosciuto idoneo per le attività di: trasformazione latte e prodotti a base di latte delle specie B/O/C (altri prodotti a base di latte); trasformazione prodotti a base di carne delle specie B/P (prodotti di gastronomia e paste alimentari); trasformazione prodotti della pesca (prodotti della pesca trasformati) ed iscritto negli elenchi della Comunità europea con il numero CE IT 150 L ai sensi dell’art. 4 del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004;
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VISTA la nota prot. n. asl_lt/10537/AOO10/2016 del 13/05/2016 dell’UOC Igiene Alimenti di Origine Animale Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale LATINA con la quale è stata trasmessa la cessazione della sola attività di: trasformazione latte e prodotti a base di latte delle specie B/O/C (altri prodotti a base di latte) richiesta dal legale rappresentante della Ditta C.S.I. – COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA SPA presso lo stabilimento sito in Cisterna di Latina (LT) Via Appia km. 55,300 con numero CE IT 150 L; CONSIDERATO che la comunicazione di cessazione parziale delle attività svolte comporta la revoca parziale del riconoscimento di idoneità ai sensi della Determinazione G01772 del 01/03/2016 della Regione Lazio. DETERMINA Il numero di riconoscimento di idoneità CE IT 150 L relativo allo stabilimento della Ditta C.S.I. – COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA SPA con sede in CISTERNA DI LATINA (LT) VIA APPIA KM. 55,300 per le motivazioni sopra esposte è revocato solamente per l’attività di: trasformazione latte e prodotti a base di latte delle specie B/O/C (altri prodotti a base di latte) ai sensi della Determinazione regionale G01772 del 01/03/2016. Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nei termini di giorni 60 ( sessanta ) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 ( centoventi ). La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
IL DIRIGENTE DELL’AREA (Dott. Ugo Della Marta)
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 maggio 2016, n. G06138 REG.853/2004/CE Riconoscimento definitivo CDM/CSM Ditta GIUMA S.R.L. Via Lungomare Caboto, 75 Gaeta (LT)
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Oggetto: REG. 853/2004/CE Riconoscimento definitivo CDM/CSM Ditta GIUMA S.R.L. Via Lungomare Caboto, 75 – Gaeta (LT)
IL DIRIGENTE DELL’AREA SANITA’ VETERINARIA Su PROPOSTA del Responsabile del Procedimento; VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 ed, in particolare, l’art. 53 che prevede l’attribuzione della gestione tecnica finanziaria amministrativa e la relativa responsabilità dell’azione amministrativa ai dirigenti; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni ed integrazioni, recante la “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”, ed in particolare l’art. 18, comma 1, che prevede, tra le competenze del Direttore regionale, l’adozione degli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ed, in particolare, l’art. 160, comma 1, lettera b); VISTO il Regolamento regionale 15 dicembre 2015, n. 16 ”Modifica del Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modificazioni, nonché del relativo allegato B” ed, in particolare, l’art. 1 che prevede l’istituzione della Direzione Regionale “Salute e Politiche Sociali”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 723 del 14/12/2015 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore regionale della Direzione Salute e Politiche Sociali al Dr. Vincenzo Panella; VISTA la Determinazione n. G17427 del 30/12/2015 della Regione Lazio con la quale il Direttore regionale della Direzione Salute e Politiche Sociali ha conferito al Dott. Ugo Della Marta, in qualità di Dirigente dell’Area Sanità Veterinaria, ai sensi e agli effetti dell’art. 166, comma 7, del Regolamento regionale n. 1/2002, la delega per l’adozione di atti e l’emanazione di provvedimenti che impegnano verso l’esterno la Regione Lazio; VISTO il Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; VISTI i Regolamenti (CE) N. 852/2004, N. 853/2004, N. 854/2004 e N. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che costituiscono il cosiddetto “pacchetto igiene,” entrati in vigore in data 01/01/06; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 1151 del 02/08/02 concernente le tariffe e i diritti spettanti alla Regione Lazio per prestazioni rese a richiesta e ad utilità dei soggetti interessati in materia di salute umana e sanità veterinaria; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 326 del 06/06/06 avente ad oggetto: Approvazione delle linee guida applicative del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Aggiornamento delle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario, modifica parziale della DGR n. 1151 del 02/08/02; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 179 del 22/03/10 ”Nuove linee guida regionali applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti di origine animale. Modifica allegati DGR 326/2006”, relativamente alle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario; VISTA la Determinazione n. G15674 del 14/12/2015 della Regione Lazio concernente: Revisione Determinazione D0878 del 26/02/08 avente ad oggetto: “DGR N. 326 del 06/06/06 - Sicurezza degli Alimenti - Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) N. 853/2004 e relative procedure”; VISTA la Determinazione n. G01772 del 01/03/2016 della Regione Lazio avente ad oggetto: Rettifica Allegato A della Determinazione 14 dicembre 2015, n. G15674 concernente: Revisione Determinazione D0878 del 26/02/08 avente ad oggetto: ”DGR N. 326 del 06/06/06 – Sicurezza degli Alimenti – Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) N. 853/2004 e relative procedure” Allegato A; VISTO che lo stabilimento della Ditta GIUMA S.R.L. con sede in GAETA (LT) VIA LUNGOMARE CABOTO, 75 è stato riconosciuto, in via condizionata, idoneo per le attività di: centro di depurazione molluschi bivalvi vivi; centro di spedizione molluschi bivalvi vivi ai sensi dell’art. 31 punto d) del Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 con numero di riconoscimento CE IT Z2J18;
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VISTA la nota prot. n. asl_lt/10539/AOO10/2016 del 13/05/2016 dell’UOC Igiene Alimenti di Origine Animale Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale LATINA con la quale è stato trasmesso parere favorevole al rilascio dell’atto di riconoscimento definitivo allo stabilimento della Ditta GIUMA S.R.L. sito in Gaeta (LT) Via Lungomare Caboto, 75 in quanto a seguito di sopralluogo effettuato in data 04/05/2016 è risultato che l’impianto soddisfa i requisiti igienico-sanitari, strutturali e gestionali previsti dal Regolamento (CE) n. 852/04 e dal Regolamento (CE) n. 853/04. DETERMINA Lo stabilimento della Ditta GIUMA S.R.L. con sede in GAETA (LT) VIA LUNGOMARE CABOTO, 75 per le motivazioni sopra esposte, è riconosciuto definitivamente idoneo per le attività di: centro di depurazione molluschi bivalvi vivi; centro di spedizione molluschi bivalvi vivi ai sensi dell’art. 4 del Regolamento (CE) n. 853/2004 con il numero di riconoscimento di idoneità CE IT Z2J18. Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. IL DIRIGENTE DELL’AREA (Dott. Ugo Della Marta)
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 1 giugno 2016, n. G06206 REG.882/2004/CE Riconoscimento condizionato stabilimento prodotti a base di carne Ditta COCCODE' SRL UNIPERSONALE Via della Fonderia, 7/9 - Oriolo Romano (VT)
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Oggetto: REG. 882/2004/CE Riconoscimento condizionato stabilimento prodotti a base di carne Ditta COCCODE’ SRL UNIPERSONALE Via della Fonderia, 7/9 – Oriolo Romano (VT) IL DIRIGENTE DELL’AREA SANITA’ VETERINARIA Su PROPOSTA del Responsabile del Procedimento; VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 ed, in particolare, l’art. 53 che prevede l’attribuzione della gestione tecnica finanziaria amministrativa e la relativa responsabilità dell’azione amministrativa ai dirigenti; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni ed integrazioni, recante la “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”, ed in particolare l’art. 18, comma 1, che prevede, tra le competenze del Direttore regionale, l’adozione degli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ed, in particolare, l’art. 160, comma 1, lettera b); VISTO il Regolamento regionale 15 dicembre 2015, n. 16 ”Modifica del Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modificazioni, nonché del relativo allegato B” ed, in particolare, l’art. 1 che prevede l’istituzione della Direzione Regionale “Salute e Politiche Sociali”; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 723 del 14/12/2015 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore regionale della Direzione Salute e Politiche Sociali al Dr. Vincenzo Panella; VISTA la Determinazione n. G17427 del 30/12/2015 della Regione Lazio con la quale il Direttore regionale della Direzione Salute e Politiche Sociali ha conferito al Dott. Ugo Della Marta, in qualità di Dirigente dell’Area Sanità Veterinaria, ai sensi e agli effetti dell’art. 166, comma 7, del Regolamento regionale n. 1/2002, la delega per l’adozione di atti e l’emanazione di provvedimenti che impegnano verso l’esterno la Regione Lazio; VISTO il Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; VISTI i Regolamenti (CE) N. 852/2004, N. 853/2004, N. 854/2004 e N. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che costituiscono il cosiddetto “pacchetto igiene,” entrati in vigore in data 01/01/06; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 1151 del 02/08/02 concernente le tariffe e i diritti spettanti alla Regione Lazio per prestazioni rese a richiesta e ad utilità dei soggetti interessati in materia di salute umana e sanità veterinaria; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 326 del 06/06/06 avente ad oggetto: Approvazione delle linee guida applicative del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Aggiornamento delle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario, modifica parziale della DGR n. 1151 del 02/08/02; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 179 del 22/03/10 ”Nuove linee guida regionali applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti di origine animale. Modifica allegati DGR 326/2006”, relativamente alle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario; VISTA la Determinazione n. G15674 del 14/12/2015 della Regione Lazio concernente: Revisione Determinazione D0878 del 26/02/08 avente ad oggetto: “DGR N. 326 del 06/06/06 - Sicurezza degli Alimenti - Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) N. 853/2004 e relative procedure”; VISTA la Determinazione n. G01772 del 01/03/2016 della Regione Lazio avente ad oggetto: Rettifica Allegato A della Determinazione 14 dicembre 2015, n. G15674 concernente: Revisione Determinazione D0878 del 26/02/08 avente ad oggetto: ”DGR N. 326 del 06/06/06 – Sicurezza degli Alimenti – Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del Regolamento (CE) N. 853/2004 e relative procedure” Allegato A; VISTA la domanda della Ditta COCCODE’ SRL UNIPERSONALE con sede legale in Viterbo (VT) Strada Ellera, 11/G del 21/05/2016 pervenuta a questa Amministrazione in data 27/05/2016 diretta ad ottenere il riconoscimento di idoneità dello stabilimento sito in ORIOLO ROMANO (VT) VIA DELLA FONDERIA, 7/9 per le attività di: deposito frigorifero autonomo prodotti esposti – imball./confez. (carni di ungulati domestici – carni di pollame e di lagomorfi – carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente – prodotti a base di carne); sezionamento (carni di ungulati domestici delle specie B/C/O/S/P);
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sezionamento (carni di pollame e di lagomorfi); stabilimento per carni macinate (carni macinate di tutte le specie); stabilimento per preparazioni di carni (preparazioni di carni di tutte le specie); trasformazione prodotti a base di carne delle specie B/C/O/S/P (insaccati freschi) ai sensi dell’art. 4 del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004; VISTO il punto d) dell’art. 31 del Regolamento (CE) n. 882/2004 che prevede il riconoscimento condizionato come presupposto per il riconoscimento definitivo che, peraltro, viene rilasciato solo qualora da un nuovo controllo ufficiale dello stabilimento, effettuato entro 3 mesi dalla concessione del riconoscimento condizionato, risulti che lo stabilimento soddisfa gli altri requisiti della normativa in materia di alimenti; CONSIDERATO il parere favorevole espresso nel verbale di sopralluogo del 27/05/2016 del Servizio Veterinario Tutela Igienico Sanitaria degli Alimenti di Origine Animale – Area B Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale VITERBO al rilascio dell’atto di riconoscimento condizionato allo stabilimento della Ditta COCCODE’ SRL UNIPERSONALE sito in Oriolo Romano (VT) Via della Fonderia, 7/9; VISTA la correttezza formale e sostanziale della documentazione prodotta, compreso l’assolvimento virtuale delle imposte di bollo, per l’emissione di un riconoscimento condizionato ai sensi dell’art. 31 punto d) del Regolamento (CE) n. 882/2004. DETERMINA Lo stabilimento della Ditta COCCODE’ SRL UNIPERSONALE con sede in ORIOLO ROMANO (VT) VIA DELLA FONDERIA, 7/9 per le motivazioni sopra esposte, è riconosciuto, in via condizionata, idoneo per le attività di: deposito frigorifero autonomo prodotti esposti – imball./confez. (carni di ungulati domestici – carni di pollame e di lagomorfi – carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente – prodotti a base di carne); sezionamento (carni di ungulati domestici delle specie B/C/O/S/P); sezionamento (carni di pollame e di lagomorfi); stabilimento per carni macinate (carni macinate di tutte le specie); stabilimento per preparazioni di carni (preparazioni di carni di tutte le specie); trasformazione prodotti a base di carne delle specie B/C/O/S/P (insaccati freschi) ai sensi dell’art. 31 punto d) del Regolamento (CE) n. 882/2004 con il numero di riconoscimento di idoneità CE IT G286L. Il presente atto ha una validità di tre mesi dalla data della sua emissione, rinnovabile per ulteriori tre mesi trascorsi i quali l’atto stesso perde improrogabilmente di efficacia e decade d’ufficio il numero di riconoscimento CE IT G286L. Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). La presente Determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
IL DIRIGENTE DELL’AREA (Dott. Ugo Della Marta)
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 6 giugno 2016, n. G06374 Pubblicazione incarichi vacanti nelle attività di continuità assistenziale ai sensi dell'articolo 63 dell'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. del 29 luglio 2009 e dell'8 luglio 2010, rilevazione al 1 marzo 2016.
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OGGETTO: Pubblicazione incarichi vacanti nelle attività di continuità assistenziale ai sensi dell’articolo 63 dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. del 29 luglio 2009 e dell’8 luglio 2010, rilevazione al 1 marzo 2016.
IL DIRETTORE REGIONALE
VISTA la legge regionale n. 6 del 18 febbraio 2002, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza e al personale; VISTO il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002, “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la DGR 14 dicembre 2015, n. 723 con la quale è stato conferito l'incarico di Direttore della Direzione Regionale “Salute e Politiche Sociali” ; VISTO l’Atto di Organizzazione n. G18047 del 16 dicembre 2014 con il quale è stato conferito l’incarico di Dirigente dell’Area Risorse umane e del potenziale di sviluppo delle professioni e della dirigenza; VISTO l’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale reso esecutivo dalla Conferenza Stato Regioni con atto di intesa del 23 marzo 2005 e s. m. i. del 29 luglio 2009 e dell’8 luglio 2010; VISTO in particolare l’art.63 del citato Accordo Collettivo Nazionale che disciplina l’attribuzione degli incarichi vacanti nelle attività di Continuità Assistenziale; VISTO l’Accordo Regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, recepito con Deliberazione della Giunta Regionale 21 aprile 2006, n. 229, pubblicata sul supplemento ordinario n. 5 al Bollettino Ufficiale n. 15 del 30 maggio 2006; VISTO il DCA n. U00606 del 30/12/2015 concernente: Attuazione dei Programmi Operativi 2013-2015 approvati con il DCA n. U00247/14, come successivamente modificati ed integrati, tra l'altro, dal DCA n. U00373/15. Istituzione delle AA.SS.LL. "Roma 1" e "Roma 2". Soppressione delle AA.SS.LL. "Roma A", "Roma B", "Roma C" e "Roma E". Ridenominazione delle AA.SS.LL. "Roma D" come "Roma 3","Roma F" come "Roma 4", "Roma G" come "Roma 5" e "Roma H" come "Roma 6"; VISTA la determinazione n. G01345 del 22 febbraio 2016 con la quale sono state approvate le graduatorie regionali definitive di settore valide per l’anno 2016 pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 17 dell’ 1 marzo 2016; ATTESO che le ASL della Regione hanno comunicato gli incarichi resisi disponibili nelle attività di continuità assistenziale alla data del 1 marzo 2016 trasmettendo i dati alla competente struttura regionale; RILEVATO che in base alle suddette comunicazioni risultano vacanti alla data del 1 marzo 2016 i seguenti incarichi:
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ASL
N. INCARICHI
ASL ROMA 1
1
(trasferimento n. 1 incarico)
ASL ROMA 2
2
(trasferimento n. 1 incarico)
ASL ROMA 3
2
(trasferimento n. 1 incarico)
ASL ROMA 4
2
(trasferimento n. 1 incarico)
ASL ROMA 5
2
(trasferimento n. 1 incarico)
ASL ROMA 6
nessuno
ASL FROSINONE
2
ASL LATINA
nessuno
ASL RIETI
nessuno
ASL VITERBO
4
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(trasferimento n. 1 incarico)
(trasferimento n. 2 incarico)
CONSIDERATA la necessità di provvedere alla pubblicazione degli incarichi resisi vacanti nelle attività di continuità assistenziale 1 marzo 2016 e attivare le procedure per il conferimento degli stessi a tempo indeterminato; RILEVATA la necessità di predisporre un apposito avviso (All1), comprensivo dei modelli per la domanda di partecipazione (A-A/1-B-B/1) per fissare le modalità procedurali da seguire per la presentazione della domanda e la successiva attribuzione degli incarichi ai sensi dell’articolo 63 del vigente accordo;
DETERMINA 1)
di prendere atto che ai fini del conferimento degli incarichi a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale, previste dall’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, risultano disponibili alla data del 1 marzo 2016 i seguenti incarichi : ASL RM “1” RM “2”
N. INCARICHI 1 (trasferimento n. 1 incarico)
2 (trasferimento n. 1 incarico)
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RM “3” RM “4” RM “5” RM “6”
FROSINONE
2 (trasferimento n. 1 incarico)
2 (trasferimento n. 1 incarico)
2 (trasferimento n. 1 incarico)
nessuno 2 (trasferimento n. 1 incarico)
LATINA
nessuno
RIETI
nessuno
VITERBO
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4 (trasferimento n. 2 incarico)
2)
che il numero degli incarichi sui quali può essere esercitato il trasferimento è stato calcolato come previsto dall’articolo 63 comma 2, lettera a) dell’ACN;
3)
di dare atto che gli incarichi pubblicati verranno attribuiti sulla base delle disposizioni contenute nell’Accordo Collettivo Nazionale e nell’ avviso ( All. 1 comprensivo dei modelli A, A/1 ,B , B/1) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
4)
di pubblicare la presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, unitamente al predetto avviso.
IL DIRETTORE REGIONALE (Dr. Vincenzo Panella)
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ALLEGATO “1“ AVVISO PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI A TEMPO INDETERMINATO NELLE ATTIVITA’ DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE DELLA REGIONE LAZIO Ai sensi dell'articolo 63 dell'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. del 29 luglio 2009 e dell’8 luglio 2010, è indetto l’avviso per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale della Regione Lazio, resisi vacanti e rilevati alla data del 1 marzo 2016 individuati e comunicati da ciascuna Azienda Sanitaria Locale. Gli incarichi verranno attribuiti prioritariamente per trasferimento. I trasferimenti sono possibili fino alla concorrenza di metà dei posti disponibili in ciascuna azienda e i quozienti frazionali ottenuti nel calcolo di cui sopra si approssimano all'unità inferiore. In caso di disponibilità di un solo posto per questo può essere esercitato il diritto di trasferimento. Gli incarichi rimanenti saranno attribuiti ai medici inclusi nella graduatoria regionale definitiva di settore della continuità assistenziale valida per l’anno 2016, redatta ai sensi dell’articolo 15 dell’ ACN del 23 marzo 2005. Ai suddetti medici si applicano le norme contenute nell’articolo 63 comma 4, 5 e 9, nonché ai sensi del comma 7 dell’articolo 16, le riserve del 67% e del 33% dei posti disponibili rispettivamente a favore dei concorrenti in possesso dell’attestato di formazione specifica in medicina generale di cui al decreto legislativo n. 256/91, 368/99 e 277/2003 e dei concorrenti in possesso del titolo equipollente, come stabilito dall’articolo 11 dell’accordo regionale. Gli aspiranti al conferimento degli incarichi per graduatoria possono concorrere esclusivamente per una delle riserve di assegnazione di cui sopra. Ai sensi dell’articolo 15 comma 11 dell’ACN, i medici già titolari di incarico a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale non possono fare domanda di inserimento nella relativa graduatoria di settore e pertanto possono concorrere alla assegnazione degli incarichi vacanti solo per trasferimento. ART. 1 (Requisiti) Possono concorrere al conferimento degli incarichi : A. Per trasferimento : 1. I medici titolari di incarico a tempo indeterminato per la continuità assistenziale nelle ASL, anche diverse, della Regione Lazio a condizione che risultino titolari da almeno due anni nell'incarico dal quale provengono; 2. I medici titolari di incarico a tempo indeterminato per la continuità assistenziale nelle ASL, anche diverse, di altre regioni, a condizione che risultino titolari da almeno tre anni nell'incarico dal quale provengono; ancorché non abbiano fatto domanda di inserimento nella graduatoria regionale di settore e al momento dell'attribuzione del nuovo incarico, non svolgano altre attività a qualsiasi titolo nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, fatta eccezione per incarico a tempo indeterminato di assistenza primaria con un carico di assistiti inferiore a 650 scelte. B. Per graduatoria : I medici inseriti nella graduatoria regionale definitiva di settore della continuità assistenziale valida per l’anno 2016 (domande presentate entro il 31 gennaio 2015) . I medici già titolari di incarico a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale possono partecipare alle procedure per la copertura degli incarichi vacanti solo per trasferimento.
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I requisiti richiesti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di cui al presente avviso. ART. 2 (Modalità e termini per la presentazione della domanda) Gli aspiranti al conferimento degli incarichi, devono presentare domanda alla Regione Lazio - Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali - Area Risorse Umane e del Potenziale di Sviluppo delle Professioni e della Dirigenza - Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 - 00145 Roma . Le domande devono essere trasmesse esclusivamente a mezzo di raccomandata postale con avviso di ricevimento entro il termine perentorio di quindici giorni decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione, e si considerano prodotte in tempo utile solo se spedite entro il termine indicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante. L’amministrazione non assume alcuna responsabilità per il caso di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato sulla domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell’amministrazione stessa. Il termine stabilito per la presentazione delle domande è perentorio e, pertanto, non saranno prese in considerazione le domande che, per qualsiasi ragione, non esclusa la forza maggiore, vengano spedite oltre il termine previsto. La domanda, debitamente compilata e sottoscritta dall’interessato, in regola con le vigenti norme in materia di imposta di bollo (come da parere Agenzia Entrate n.954-19608/2010) deve essere redatta sulla base del modello A) del presente avviso per la partecipazione al conferimento degli incarichi per trasferimento e del modello B) per la partecipazione al conferimento per graduatoria. La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione, la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione. Gli aspiranti al conferimento degli incarichi per trasferimento, in allegato alla domanda, in luogo delle certificazioni e delle attestazioni comprovanti il possesso del requisito richiesto per la partecipazione all'avviso, e l'anzianità complessiva di incarico, devono presentare una dichiarazione sostitutiva, ai sensi e per gli effetti degli art. 46 e 47 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000 resa in base al modello A/1. Gli aspiranti al conferimento degli incarichi per graduatoria, ai fini dell'attribuzione del punteggio aggiuntivo previsto dall'art. 63, comma 4, punti b e c, in allegato alla domanda, in luogo del certificato storico di residenza, devono presentare una dichiarazione sostitutiva, ai sensi e per gli effetti degli art. 46 e 47 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, resa in base al modello B/1. Alla domanda e alla dichiarazione sostitutiva deve essere allegata fotocopia di un valido documento di riconoscimento.
ART. 3 (Controlli e trattamento dei dati) L’Amministrazione regionale si riserva di effettuare, in qualsiasi momento, specifici controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rilasciate dai partecipanti all’avviso, in attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 71 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000. Qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità della dichiarazione, verranno attivate le procedure previste dall’articolo 76 del D.P.R. 445/2000, per le ipotesi di dichiarazioni mendaci e di formazione e uso di atti falsi; inoltre, ai sensi dell’articolo 75 il dichiarante decade dai benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.
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L’Amministrazione si impegna a trattare i dati personali raccolti, anche con strumenti informatici, nell’ambito del presente procedimento ai sensi della vigente normativa in materia. ART 4 (Formazione delle graduatorie) La Competente Area della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali provvederà alla predisposizione delle graduatorie degli aspiranti al conferimento degli incarichi (per trasferimento e per graduatoria) Nella prima saranno elencati i medici che hanno proposto domanda di trasferimento, in base all’anzianità di servizio determinata sommando: a) l'anzianità totale di servizio effettivo nella continuità assistenziale o ex guardia medica in qualità di incaricato a tempo indeterminato; b) l'anzianità di servizio effettivo nella continuità assistenziale o ex guardia medica nell'incarico di provenienza, ancorché già valutata ai sensi della lettera a). c) una anzianità pari a 18 mesi per trasferimenti interregionali con provenienza da aziende di cui all’articolo 64, comma 4. A parità di anzianità si applica quanto previsto dal comma 9 dell’articolo 63 dell’Accordo Collettivo Nazionale vigente. Nella seconda saranno elencati i medici aspiranti al conferimento di nuovi incarichi inclusi nella graduatoria regionale di settore valida per l’anno 2016, graduati nell’ordine risultante dai seguenti criteri : a) attribuzione del punteggio riportato nella graduatoria regionale di settore valida per l’anno 2016; b) attribuzione di punti 1000 a coloro che nella ASL per la quale concorrono abbiano la residenza fin da due anni antecedenti la scadenza del termine per la presentazione della domanda di inclusione nella graduatoria regionale di settore valida per l’anno 2016 (fin dal 31 gennaio 2013); c) attribuzione di punti 1000 ai medici residenti nell’ambito della regione Lazio da almeno due anni antecedenti la scadenza del termine per la presentazione della domanda di inclusione nella graduatoria regionale di settore valida per l’anno 2016 (fin dal 31 gennaio 2013). Ai sensi dell’articolo 63 comma 9 dell’ACN a parità di posizione prevalgono nell’ordine la minore età, il voto di laurea e infine l’anzianità di laurea. In caso di mancata o incompleta dichiarazione del periodo di residenza, i punteggi aggiuntivi previsti nei punti b) e c) non potranno essere attribuiti. Il requisito della residenza, deve permanere fino al conferimento dell’incarico. ART 5 (Individuazione degli aventi diritto) L’individuazione degli aventi diritto a ricoprire gli incarichi verrà effettuata dalla competente struttura regionale ai sensi dell'articolo 63 dell’Accordo Collettivo Nazionale vigente, sulla base della graduatoria predisposta come precisato nell’art. 4 del presente avviso, interpellando prioritariamente i medici che hanno diritto al trasferimento, tenendo presente che i trasferimenti
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sono possibili fino alla concorrenza della metà dei posti disponibili in ciascuna ASL. In caso di disponibilità di un solo posto per questo può essere esercitato il diritto di trasferimento. Laddove risulti necessario verranno interpellati i medici inseriti nella seconda graduatoria, tenendo presente che per l'anno 2016, il 67% dei posti è riservato ai medici in possesso dell'attestato di formazione specifica in medicina generale di cui al decreto legislativo n. 267/91, 368/99 e 277/2003 e il 33% ai medici in possesso del titolo equipollente. L’accettazione dell’incarico, da parte del medico interpellato, presso una delle ASL, comporta l’automatica esclusione dal conferimento degli incarichi presso altre ASL della regione, per le quali è stata proposta domanda; inoltre, ai soli fini degli incarichi di continuità assistenziale, il medico che accetta l’incarico è cancellato dalla graduatoria regionale di settore valida per l’anno in corso. Inoltre ai sensi dell'art. 63 comma 16, il medico che concorre all'assegnazione per trasferimento in caso di assegnazione decade dall’incarico di provenienza. ART. 6 (Conferimento degli incarichi) La competente struttura regionale, espletate le formalità per l’accettazione dell’incarico, comunica gli atti all’Azienda interessata che, come previsto dal comma 11 dell’articolo 63 dell’ACN, conferisce definitivamente l’incarico a tempo indeterminato, con provvedimento del Direttore Generale, che dovrà essere comunicato all’interessato mediante raccomandata A/R, con indicazione del termine di inizio dell’attività da cui decorrono gli effetti giuridici ed economici. L’Azienda provvederà all’assegnazione della sede di servizio. Il medico che ha accettato l’incarico deve inoltrare all’Azienda interessata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante se alla data di presentazione della domanda aveva in atto rapporti di lavoro dipendente, anche a titolo precario, trattamenti di pensione e posizione di incompatibilità secondo lo schema dell’allegato “L” all’ACN. La situazione di incompatibilità dovrà comunque cessare all’atto del conferimento definitivo dell’incarico. Per quanto non previsto nel presente avviso si fa riferimento alle disposizioni contenute nell’ACN. L'Amministrazione regionale si riserva la facoltà di prorogare, sospendere, modificare e revocare il presente avviso, ove ricorrano motivi di pubblico interesse, escludendo per i partecipanti qualsiasi pretesa o diritto.
IL DIRETTORE REGIONALE (Dr. Vincenzo Panella)
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Mod. A
MARCA DA BOLLO € 16,00 DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI VACANTI NELLE ATTIVITA' DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE (per trasferimento) RACCOMANDATA A/R Regione Lazio Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali Area GR/11/23 Via R. R. Garibaldi , 7 00145 Roma
Il sottoscritto Dr. _____________________________________________nato a ___________________ prov.___ il______________ C.F.__________________ residente a___________________________________ Prov.___via__________________________________n.____CAP_______tel.__________________________ e-mail__________________________indirizzo PEC _____________________________ residente nella ASL ___________________dal______________
e
residente
nel
territorio
della
Regione
_________________________ dal _________________ titolare di incarico a tempo indeterminato per la continuità assistenziale presso la ASL _____________ della Regione _________________________________ dal _____________con anzianità complessiva di continuità assistenziale pari a mesi ____________________ FA DOMANDA DI TRASFERIMENTO secondo quanto previsto dall’articolo 63, comma 2, lettera a) dell’Accordo collettivo nazionale per la medicina generale, per l’assegnazione degli incarichi vacanti per la continuità assistenziale pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. _____ del ______________________ e segnatamente per le seguenti ASL:
ASL RM1 ASL RM5
ASL RM2 ASL FROSINONE
ASL RM3 ASL VITERBO
ASL RM4
Allega alla presente l’ autocertificazione (ai sensi dell'art. 46 del T.U. - D.P.R. 28/12/2000 n. 445) atta a comprovare il diritto a concorrere ai sensi dell’articolo 63, comma 2, lettera a) del D.P.R. 270/2000 e l’anzianità complessiva di incarico in continuità assistenziale. allegati n.____ Chiede che ogni comunicazione in merito venga indirizzata presso:
la propria residenza il domicilio sotto indicato:
c/o ___________________________Comune ____________________ CAP_________ prov._____ indirizzo ___________________________________________________________ n. ________
Data ______________________
firma per esteso(*) ___________________________________
(*) Ai fini della validità, la domanda deve essere debitamente sottoscritta - la firma non è soggetta ad autenticazione - allegare fotocopia di un documento di identità del dichiarante.
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Mod. B
MARCA DA BOLLO € 16,00 DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI VACANTI NELLE ATTIVITA' DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE . (per graduatoria) RACCOMANDATA A/R Regione Lazio Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali Area GR/11/23 Via R. R. Garibaldi , 7 00145 Roma
Il sottoscritto Dr. _____________________________________________nato a ___________________ prov.___ il______________ C.F.__________________ residente a___________________________________ Prov.___via__________________________________n.___CAP_______tel.___________________________ e-mail__________________________ indirizzo PEC____________________________ residente nella ASL ___________________dal______________
e
residente
nel
territorio
della
Regione
_________________________ dal _____________ inserito nella graduatoria regionale definitiva di settore della continuità assistenziale valida per l’anno 2016 laureato il ___________________con voto___________ FA DOMANDA secondo quanto previsto dall’articolo 63 comma 2, lettera b) dell’Accordo collettivo nazionale per la medicina generale di assegnazione degli incarichi vacanti per la continuità assistenziale pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. ________ del ____________________________ e segnatamente per le seguenti ASL: ______________________________________________________________________________________________ ASL RM1 ASL RM2 ASL RM3 ASL RM4 ASL RM5 ASL FROSINONE ASL VITERBO Chiede a tal fine, in osservanza di quanto previsto dall'art 16, commi 7 e comma 8 dell’Accordo Collettivo Nazionale per la medicina generale,di poter accedere alla riserva di assegnazione come di seguito indicato (barrare una sola casella; in caso di barratura di entrambe le caselle o di mancata indicazione della riserva prescelta, la domanda non potrà essere valutata): riserva per i medici in possesso del titolo di formazione specifica in medicina generale di cui al D. Lgs. 256/91 o 277/2003 (articolo 16, comma 7, lettera a) riserva per i medici in possesso del titolo equipollente (articolo 16, comma 7, lettera b) Chiede che ogni comunicazione in merito venga indirizzata presso: la propria residenza il seguente domicilio: c/o ___________________________ Comune ______________________ prov. ________ CAP _________ indirizzo __________________________________________________________________. Il sottoscritto dichiara inoltre di non essere già titolare di incarico a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale . Allega alla presente l’autocertificazione del requisito di residenza (ai sensi dell'art. 46 del T.U.- D.P.R. 28/12/2000 n. 445), nonché la fotocopia del documento di riconoscimento n………………………. tipo……….…….………. rilasciato il ………………… da………………………………………………… Data _______________
Firma per esteso(*)__________________________________
(*) Ai fini della validità, la domanda deve essere debitamente sottoscritta – la firma non è soggetta ad autenticazione - allegare fotocopia di un documento di identità del dichiarante.
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Mod. A/1 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ( Art. 46 e 47 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000) Il sottoscritto dr. __________________________________________________________________ Nato a_______________________________Prov._________il________________________ residente_________________________________________________________________________ via________________________________________________n.____________c.a.p____________ Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni mendaci, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000 DICHIARA 1) di essere titolare di incarico a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale presso la ASL (1) ___________________ della Regione _________________dal ___________________ 2) di essere stato precedentemente titolare di incarico a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale : dal_______________al_______________ presso ASL _______________Regione______________ dal_______________al_______________ presso ASL _______________Regione______________ dal_______________al_______________ presso ASL _______________Regione______________ 3) di avere un’anzianità complessiva di servizio effettivo nella continuità assistenziale o ex guardia medica in qualità di incaricato a tempo indeterminato pari a mesi _________________(detratti i periodi di eventuale cessazione dall’incarico e i periodi di sospensione di cui all’art. 18 comma 1, ACN vigente);
3) di avere un'anzianità di servizio effettivo nella continuità assistenziale o ex guardia medica nell'incarico di provenienza (1) pari a mesi _______________ (detratti i periodi di eventuale sospensione di cui all’art. 18 comma 1, ACN vigente);
4) di svolgere/non svolgere altra attività a qualsiasi titolo nell’ambito del SSN, eccezion fatta per incarico a tempo indeterminato di assistenza primaria con carico di assistiti inferiori a 650 (in caso affermativo specificare l’attività) _____________________________________________________ 5) di essere iscritto all'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di ________________dal ______________________. Il sottoscritto dichiara di essere informato, ai sensi della vigente normativa, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.
Firma per esteso del dichiarante DATA ___________________ ______________________________________ 1) Incarico da cui si chiede il trasferimento. 2) La dichiarazione deve essere debitamente sottoscritta – la firma non è soggetta ad autenticazione se presentata unitamente a fotocopia di un documento di identità del dichiarante.
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MOD. B/1
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ( Art. 46 e 47 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000)
Il sottoscritto dr. _____________________________________________________________ Nato a_______________________________Prov._________il________________________ e residente nel comune di ______________________________________________________ via________________________________________________n.____________c.a.p._______ Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni mendaci, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000
DICHIARA 1) 2) 3) 4)
Di non essere già titolare di incarico a tempo indeterminato nelle attività di continuità assistenziale. Di essere residente nella Regione Lazio con decorrenza dal _______________________________(1) Di essere residente nel comune di ____________________con decorrenza _________________(1) Di essere residente nel territorio della ASL _____________ con decorrenza__________________(1) Eventuali precedenti residenze : dal ___________al______________Comune di ____________________AUSL________________ dal ___________al______________Comune di ____________________AUSL________________ dal ___________al______________Comune di ____________________AUSL________________ dal ___________al______________Comune di ____________________AUSL________________
4) di aver conseguito il Diploma di laurea in data__________________________con voto____________ 5) di essere inserito nella graduatoria regionale definitiva di settore della continuità assistenziale valida per l’anno 2016 con punti ____________ 6) di essere iscritto all’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di____________ dal ______________. Il sottoscritto dichiara di essere informato, ai sensi della vigente normativa, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.
DATA ___________________
1)
2)
IL DICHIARANTE (2) ____________________
Indicare giorno/mese/anno. Ai fini dell’attribuzione dei punteggi aggiuntivi, il requisito della residenza deve essere posseduto almeno dal 31/1/2013 e mantenuto fino all’attribuzione dell’incarico, in caso di mancata o incompleta dichiarazione i punteggi non potranno essere attribuiti. La dichiarazione deve essere debitamente sottoscritta – la firma non è soggetta ad autenticazione se presentata unitamente a fotocopia di un documento di identità del dichiarante.
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Atto di Organizzazione 31 maggio 2016, n. G06186 Affidamento ad interim della responsabilità dell'Area "Autorizzazione e accreditamento - Completamento adempimenti L.R. 12/11" della Direzione Salute e Politiche sociali, ai sensi dell'art. 164, comma 5, del regolamento regionale n. 1/2002.
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OGGETTO: Affidamento ad interim della responsabilità dell’Area “Autorizzazione e accreditamento – Completamento adempimenti L.R. 12/11” della Direzione Salute e Politiche sociali, ai sensi dell’art. 164, comma 5, del regolamento regionale n. 1/2002.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE SALUTE E POLITICHE SOCIALI VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale del 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modifiche e, in particolare, l’art. 19 che disciplina le funzioni vicarie e gli incarichi ad interim; VISTO il regolamento regionale del 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO, in particolare, l’art. 164, comma 5, del citato r.r.1/2002, ai sensi del quale “nelle more del conferimento dell’incarico di dirigente di area, priva di titolare, il direttore della direzione interessata può affidare ad interim la responsabilità della suddetta area ad altro dirigente di area della direzione stessa”; VISTA la nota del 26.4.16 con la quale il Dirigente dell’Area “Autorizzazione e accreditamento – Completamento adempimenti L.R. 12/11” rassegna le dimissioni dall’incarico a decorrere dall’1.6.16; ATTESO che l’Area “Autorizzazione e accreditamento – Completamento adempimenti L.R. 12/11” dall’1.6.16 sarà priva di titolare; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 723 del 14/12/2015 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione regionale “Salute e Politiche Sociali” al Dott. Vincenzo Panella; VISTO l’Atto di Organizzazione n.G03680 del 13.4.16 e s.m.i. avente ad oggetto “Riorganizzazione delle strutture organizzative di base denominate “Aree” e “Uffici” della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali”; VISTO l’Atto di Organizzazione n.G06090 del 27.5.16 avente ad oggetto:” Modifica ed integrazione dell’Atto di Organizzazione G03680 del 13 aprile 2016 avente ad oggetto: Riorganizzazione delle strutture organizzative di base denominate Aree e Uffici della Direzione regionale “Salute e Politiche sociali” con il quale si dispone, tra l’altro, di posticipare la riorganizzazione della Direzione regionale “Salute e Politiche sociali” dal 6 giugno 2016, così come fissata nel citato Atto di organizzazione n. G03680/2016, al 20 giugno 2016; ATTESO che, nelle more della conclusione delle procedure per la riorganizzazione, è necessario assicurare la funzionalità della struttura;
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CONSIDERATA la necessità, per motivi organizzativi di affidare ad interim la responsabilità dell’Area “Autorizzazione e accreditamento – Completamento adempimenti L.R. 12/11” della Direzione regionale Salute e Politiche sociali ad altro dirigente della medesima Direzione; RITENUTO, sentito il dirigente interessato, di affidare, ad interim, la responsabilità dell’Area “Autorizzazione e accreditamento – Completamento adempimenti L.R. 12/11” della Direzione regionale Salute e Politiche sociali al dirigente dell’Area “Pianificazione Strategica, Verifica e Controlli Attività Sanitaria”, dott. Achille Iachino, in possesso dei requisiti previsti, con decorrenza dall’1.6.2016; per le motivazioni indicate in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate:
DISPONE - di affidare, ad interim, la responsabilità dell’Area “Autorizzazione e accreditamento – Completamento adempimenti L.R. 12/11” della Direzione regionale Salute e Politiche sociali al dirigente dell’Area “Pianificazione Strategica, Verifica e Controlli Attività Sanitaria”, dott. Achille Iachino, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 18 ottobre 1974; - di stabilire che l’incarico decorre dall’1.6.2016. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Civile – Sezione Lavoro, entro cinque anni dalla pubblicazione.
(Vincenzo Panella)
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Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI Atti dirigenziali di Gestione Atto di Organizzazione 31 maggio 2016, n. G06187 Proroga delega ai sensi dell'art. 164 e 166 del R.R. n. 1/2002 al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell'Area "Programmazione servizi territoriali e delle attività distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione" ad adottare gli atti indifferibili ed urgenti del Direttore della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali.
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OGGETTO: Proroga delega ai sensi dell’art. 164 e 166 del R.R. n. 1/2002 al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell’Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione” ad adottare gli atti indifferibili ed urgenti del Direttore della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE SALUTE E POLITICHE SOCIALI
VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 avente ad oggetto: “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, concernente: “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive modificazioni ed integrazioni ed, in particolare, l’art.164 e 166; VISTA la D.G.R. n. 723 del 14/12/2015 con la quale viene conferito l’incarico di Direttore regionale della Direzione “Salute e Politiche Sociali”; VISTO l’Atto di Organizzazione n. G04585 del 10/04/2014 con cui è stato conferito al Dott. Valentino Mantini, l'incarico di Dirigente dell'Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione” della Direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria”; VISTO l’Atto di Organizzazione n.G17536 del 31.12.2015 avente ad oggetto” Delega ai sensi dell’art. 164 e 166 del R.R. n. 1/2002 al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell’Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione” ad adottare gli atti indifferibili ed urgenti del Direttore della Direzione regionale “Salute e Politiche Sociali”; VISTO l’Atto di Organizzazione n.G01232 del 17.2.16 avente ad oggetto “Proroga delega ai sensi dell’art. 164 e 166 del R.R. n. 1/2002 al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell’Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione” ad adottare gli atti indifferibili ed urgenti del Direttore della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali”; CONSIDERATO che il suddetto atto prevede di delegare l’adozione degli atti indifferibili ed urgenti della Direzione regionale “Salute e Politiche Sociali” fino al 31.5.2016; CONSIDERATA la necessità di rinnovare la delega al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell’Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione sociosanitaria e umanizzazione” della Direzione regionale “Salute e Politiche Sociali” ;
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RITENUTO pertanto, di prorogare la delega per l’adozione degli atti indifferibili ed urgenti della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali, dall’1.6.16 fino al 19.6.16, in caso di assenza o impedimento temporaneo del Direttore della Direzione regionale “Salute e Politiche Sociali” e senza retribuzione aggiuntiva, al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell’Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione” della medesima Direzione che è in possesso della necessaria qualificazione professionale e culturale e di un’ampia competenza acquisita nella Direzione di strutture complesse della Regione Lazio;
DISPONE Per le motivazioni espresse in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate: -
di prorogare la delega per l’adozione degli atti indifferibili ed urgenti della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali, a decorrere dall’1.6.2016 e fino al 19.6.2016, in caso di assenza o impedimento temporaneo del Direttore della Direzione regionale “Salute e Politiche Sociali” e senza retribuzione aggiuntiva, al Dott. Valentino Mantini, Dirigente dell’Area “Programmazione servizi territoriali e delle attività' distrettuali e dell'integrazione socio-sanitaria e umanizzazione” della medesima Direzione che è in possesso della necessaria qualificazione professionale e culturale e di un’ampia competenza acquisita nella Direzione di strutture complesse della Regione Lazio.
Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Avverso il presente atto è ammesso il ricorso giurisdizionale al Tribunale Civile – Sezione Lavoro entro cinque anni dalla pubblicazione.
Il Direttore Regionale (Dr. Vincenzo Panella)
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Regione Lazio DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Atti dirigenziali di Gestione Decreto 31 maggio 2016, n. G06183 ATAC S.p.A. – Ferrovia Roma–Civita Castellana-Viterbo. Chiusura all'esercizio del passaggio a livello carrabile pubblico, protetto lato strada con Croce di Sant'Andrea, posto alla progressiva chilometrica 097+668 in località Bagnaia nel Comune di Viterbo.
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STRUTTURE AMMINISTRATIVE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE LAZIO DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITÀ
OGGETTO: ATAC S.p.A. – Ferrovia Roma–Civita Castellana–Viterbo. Chiusura all’esercizio del passaggio a livello carrabile pubblico, protetto lato strada con Croce di Sant’Andrea, posto alla progressiva chilometrica 097+668 in località Bagnaia nel Comune di Viterbo.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, E MOBILITÀ
- Vista la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni; - Visto l’art. 66 comma 2 del Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale, del 6 settembre 2002, n. 1 e s.m.i che consente ai Direttori Regionali l’adozione di specifici atti amministrativi, previsti da leggi e regolamenti, che assumono la forma del decreto; - Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 112 del 29/05/2013 con la quale è stato conferito l’incarico all’Arch. Manuela Manetti di Direttore della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti; - VISTA la D.G.R. n. 145 del 31/03/2016 “Modifica del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche nonché del relativo allegato B”, con la quale è stata modificata la suddetta Direzione Regionale in Direzione regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità; - Visto l’Atto di Organizzazione n. A07193 del 12/09/2013 con cui è stato conferito l’incarico all’Ing. Carlo Cecconi di Dirigente dell’Area “Trasporto Ferroviario e ad Impianti Fissi; - Vista la Determinazione Dirigenziale n. G03687 del 13/04/2016 “Riorganizzazione delle strutture organizzative di base denominate "Aree", "Uffici" e "Servizi" della Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità”; - Visti il DPR n. 5/72 e il DPR n. 753/80; - Visto il DPR n. 327/2001; - Visto il Codice della Strada approvato con D.L.gs. 30/04/1992, n. 285 e s.m.i.; - Visto il regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada, approvato con D.P.R. 16/12/1992 n. 495 e s.m.i.; - Visto il Decreto Ministeriale Infrastrutture e Trasporti del 29/09/2003, n. 918 “Individuazione delle funzioni e compiti degli uffici speciali per i trasporti ad impianti fissi (USTIF)”;
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- Visto il Decreto Ministeriale Infrastrutture e Trasporti del 04/08/2014 n. 346 che stabilisce l’articolazione del Ministero Infrastrutture e Trasporti e l’ambito territoriale di competenza di ciascun USTIF; - Vista la Circolare del Ministero dei Trasporti-DGMTCT prot. n. 13(52)10-AL del 03/05/1995 concernente “Sistemi di protezione di P.L. pubblici e privati per ferrovie e tranvie extraurbane. Direttive”; - Visto l’Ordine di Servizi Met.Ro. S.p.A. n. 244 del 01/09/2006 concernente “Ferrovia Regionale Roma-Viterbo. Velocità massima dei treni ai passaggi al livello carrabili protetti con Croce di Sant’Andrea”; - Vista la nota prot. n. 42488 del 21/03/2016 con la quale il Direttore di Esercizio Ferrovie di ATAC ha comunicato il perdurare dello stato di pericolo per l’attraversamento carrabile pubblico con Croce di Sant’Andrea, posto in località Bagnaia nel Comune di Viterbo alla progressiva chilometrica 097+668 della linea ferroviaria Roma-Civita Castellana Viterbo; - Considerato che, per gli effetti della Circolare del Ministero dei Trasporti-DGMTCT prot. n. 13(52)10-AL del 03/05/1995, ai treni in transito al suddetto PL l’Esercente Met.Ro con l’Ordine di Servizi n. 244 del 01/09/2006 ha prescritto le limitazioni della velocità massima rispettivamente a 40 km/h per i treni pari provenienti da Roma, e di 20 km/h per i treni dispari provenienti da Viterbo; - Considerato che i suddetti rallentamenti sono stati prescritti a causa dell’orografia della linea (presenza di curve) in quanto i treni, in caso di marcia non degradata, non garantirebbero ai conducenti dei veicoli stradali in approccio al PL la “visuale libera” di 20’ così come definita dalla Circolare del Ministero dei Trasporti-DGMTCT prot. n. 13(52)10-AL del 03/05/1995; - Considerato che in caso di evento meteorico dalla strada rurale che attraversa la linea ferroviaria alla chilometrica in questione dilavano sulla massicciata e sul binario detriti e fango che inquinano la sede ferroviaria imponendo ulteriori rallentamenti all’esercizio, finanche sospensioni del servizio, oltre costosi e frequenti interventi manutentivi; - Considerato che, come ha constatato ATAC nella nota prot. n. 42488 del 21/03/2016, “la scivolosità del manto stradale, come conseguenza della mancata manutenzione, da un lato riduce la possibilità di liberare agevolmente l’attraversamento e dall’altro aumenta notevolmente lo spazio di frenata”; - Preso atto, come ha rilevato ATAC nella nota prot. n. 42488 del 21/03/2016, che “le modifiche effettuate sulla scarpata, non concordate, né tantomeno autorizzate (arrt. 52 e 53 del DPR 753/80) hanno di fatto aumentato pericolosamente il numero dei potenziali veicoli in transito”; - Visto il Verbale di sopralluogo congiunto Regione Lazio-USTIF-ATAC del giorno 13/05/2016, acquisito agli atti con prot. n. 257001/GR/25/10 del 17/05/2016; - Preso atto che che durante il sopralluogo “sono stati verificati i tempi di approccio e la visuale libera del PL, che sono risultati inferiori ai 20’ stabiliti dalla Circolare del Ministero dei Trasporti-DGMTCT prot. n. 13(52)10-AL del 03/05/1995; - Visto lo stato dei luoghi;
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- Considerato che da Bagnaia la strada rurale interessata dal PL in questione costituisce un diverticolo che si diparte, all’altezza del Cimitero, dalla strada principale di Via Pian del Cerro per poi finire sulla medesima viabilità principale a circa 250 m di distanza; - Visto il Foglio 161 del Catasto Terreni del Comune di Viterbo; - Constatato che la chiusura del PL in questione non intercluderebbe alcun fondo servito dal PL in quanto tutte le proprietà finitime resterebbero comunque raggiungibili dalle viabilità rurali che dipartono da Via Pian del Cerro; - Considerato che il passaggio a livello in questione non è un passaggio a livello convenzionato ai sensi dell’art. 66 del DPR 753/80; - Vista la nota prot. n. 23899 dell’08/04/2016, allegata al suddetto verbale di sopralluogo, con la quale l’amministrazione comunale di Viterbo ha rilevato che per la strada interessata dal passaggio a livello in argomento “non è riscontrabile un uso pubblico della stessa né se ne rileva un pubblico interesse” e che “in caso si ravveda un grave ed imminente pericolo, la facoltà da parte di ATAC S.p.A di procedere e di adottare tutte le misure necessarie alla eliminazione dello stesso”; - Considerato che ATAC S.p.A. con la nota prot. n 42488 del 21/03/2016 ha ribadito la necessità di procedere alla soppressione del PL carrabile in oggetto; - Considerato altresì, che l’esercente non ha rappresentato motivi ostativi alla “trasformazione in solo passaggio pedonale” del medesimo PL; - Considerato che la presenza di un passaggio a livello pedonale in luogo dell’attuale passaggio a livello carrabile non comporterebbe alcuna limitazione di velocità ai treni in marcia in quanto sussistono sempre le condizioni per garantire ai pedoni in approccio al PL la “visuale libera” di 8’ così come definita dalla Circolare del Ministero dei Trasporti-DGMTCT prot. n. 13(52)10AL del 03/05/1995; - Vista la nota prot. n. 1326 del 18/05/2016 con la quale l’USTIF di Roma ha disposto “la chiusura del Passaggio a Livello carrabile pubblico con Croce di Sant’Andrea al km 097+668 in Bagnaia (Comune di Viterbo) della ferrovia regionale Roma-Viterbo”; - Considerato che, ai sensi dell’art. 44, comma 4 del D.Lgs. 285/1992 “le opere necessarie per l'adeguamento dei passaggi a livello e quelle per assicurare la visibilità delle strade ferrate hanno carattere di pubblica utilità, nonché di indifferibilità e urgenza ai fini dell'applicazione delle leggi sulle espropriazioni per causa di pubblica utilità”; Tutto ciò premesso e considerato,
DECRETA la chiusura all’esercizio del passaggio a livello carrabile pubblico, protetto lato strada con Croce di Sant’Andrea, posto al km 097+668, in località Bagnaia nel Comune di Viterbo, della Ferrovia Roma-Civita Castellana–Viterbo. Al fine di dare attuazione a quanto decretato l’Esercente ATAC dovrà:
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impedire fisicamente la possibilità di transitare sul soppresso passaggio a livello; rimuovere la cartellonistica stradale esistente (Croci di Sant’Andrea) in contrasto con il presente provvedimento; apporre la segnaletica di “strada chiusa”, comprensiva di pannello integrativo che indichi, approcciandosi al soppresso PL, la distanza alla fine della strada, da un lato in prossimità del Cimitero e dall’altro lato prima della salita che conduce al soppresso attraversamento; adottare, per urgenti ragioni di pubblica utilità, tutte le opere necessarie a ripristinare le condizioni di sicurezza per il mantenimento dell’esercizio ferroviario; ripristinare le condizioni di visibilità interne alla curva, lato Viterbo, provvedendo al taglio delle alberature presenti sulle particelle catastali di proprietà regionale n. 143 e n. 149 del Foglio 161 del Catasto Terreni del Comune di Viterbo, salvo altre. L’intervento in questione ha carattere di pubblica utilità, nonché di indifferibilità ad urgenza, ai sensi dell’art. 44, comma 4, del D.Lgs 285/1992; provvedere a presentare, ai sensi dell’art. 3 del DPR 753/80, il progetto relativo alle opere di regimazione superficiale delle acque meteoriche ovvero di difesa del suolo atte ad impedire il dilavamento del terreno sul sedime della ferrovia; provvedere a presentare, ai sensi dell’art. 3 del DPR 753/80, il progetto relativo all’apertura all’esercizio di un passaggio a livello pubblico pedonale, in luogo del soppresso passaggio a livello carrabile.
Gli importi necessari per realizzare i precedenti ultimi due punti saranno oggetto di finanziamento regionale con gli importi stanziati ed ancora disponibili a valere dell’intervento 069F “Manutenzioni Straordinarie delle Opere Civili delle stazioni e delle infrastrutture della ferrovia RV” di cui alla DGR n. 749/09, salvo rivalsa nei confronti dei terzi proprietari della strada per quanto concerne le opere di difesa del suolo. Il presente atto amministrativo sarà pubblicato sul B.U.R. della Regione Lazio e notificato al Comune di Viterbo. Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta), ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi). Roma, addì Il Responsabile del Procedimento (Ing. Federico BLASEVICH) Il Dirigente dell’Area 10
Il Direttore della Direzione Regionale
(Ing. Carlo CECCONI)
(Arch. Manuela MANETTI)
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Regione Lazio DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 1 giugno 2016, n. G06220 Costituzione dell'Albo dei Commissari ad acta e approvazione della graduatoria dei tecnici esterni all'amministrazione regionale in possesso dei requisiti per l'iscrizione all'Albo ai fini dell'esercizio del potere sostitutivo per la repressione degli abusi in materia urbanistica-edilizia, ai sensi degli articoli 31 e 32 della Legge regionale 11 agosto 2008, n.15.
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OGGETTO: Costituzione dell’Albo dei Commissari ad acta e approvazione della graduatoria dei tecnici esterni all’amministrazione regionale in possesso dei requisiti per l’iscrizione all’Albo ai fini dell’esercizio del potere sostitutivo per la repressione degli abusi in materia urbanistica-edilizia, ai sensi degli articoli 31 e 32 della Legge regionale 11 agosto 2008, n.15.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITÀ E RIFIUTI Su proposta del Dirigente dell’Area Vigilanza Urbanistica-edilizia e Contrasto all’Abusivismo
VISTA la legge statutaria n. 1/2004 avente ad oggetto “Nuovo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale n. 6 del 18/02/2002 e s.m. inerente “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio nonché le disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”; VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale del 06/09/2002, n. 1 e s.m.i.; VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n.112 del 29/05/2013, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti, all’Arch. Manuela Manetti; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n. 380 “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, titolo IV – Capo I e II, artt.27 e ss., concernente “Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia, responsabilità e sanzioni”; VISTO il decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n.42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”, e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la legge regionale 11 Agosto 2008, n. 15, “Vigilanza sull'attività urbanisticoedilizia” ed in particolare il Capo IV della medesima legge, concernente il “potere sostitutivo della Regione”;
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VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 458 del 9 settembre 2015, avente ad oggetto: Modifiche e integrazioni alla D.G.R. 281 del 15.06.2012 recante "Attuazione dell'art. 32, primo comma, della legge regionale 11 Agosto 2008, n. 15 concernente l'istituzione dell'Albo regionale dei tecnici esterni per la nomina dei commissari ad acta ai fini dell'esercizio dei poteri sostitutivi regionali in materia di vigilanza urbanisticaedilizia. Criteri e modalità per la formazione, la gestione e l'articolazione dell'albo dei commissari ad acta"; VISTA la determinazione n. G16337 del 18 dicembre 2015, avente ad oggetto: Approvazione del Bando per la costituzione dell’Albo dei Commissari ad acta, ai fini dell’esercizio del potere sostitutivo per la repressione degli abusi in materia urbanisticaedilizia, ai sensi dell’art. 32 della Legge regionale 11 agosto 2008 n.15, in attuazione della Deliberazione di Giunta n.458 del 9.09.2015; VISTA la determinazione dirigenziale n. G03103 del 1° aprile 2016, avente ad oggetto: Nomina della Commissione esaminatrice di cui all’art. 6 dell’All. 1 alla D.G.R. n. 458/29015 e Determinazione n. G16337 del 18.12.2015 – Costituzione dell’albo dei commissari ad acta, ai fini dell’esercizio del potere sostitutivo per la repressione degli abusi in materia urbanistica-edilizia, ai sensi dell’art. 32 della Legge regionale 11 agosto 2008 n.15, in attuazione della Deliberazione di Giunta n.458 del 9.09.2015; PRESO ATTO che a seguito della Pubblicazione del suddetto Bando sono pervenute all’Area competente n.55 domande, e che il termine per la presentazione delle stesse è decorso il 12 febbraio 2016; VISTI i verbali della Commissione esaminatrice; CONSIDERATO che la Commissione esaminatrice ha esaminato le domande di iscrizione all’Albo dei Commissari ad acta, ha redatto l’elenco delle domande non ammesse recante i motivi di esclusione e, nel rispetto del criterio cronologico previsto nel punto 4 del Bando di cui sopra, ha stilato la graduatoria dei tecnici da iscrivere nell’Albo in quanto risultati in possesso dei requisiti richiesti nei Criteri di cui all’Allegato 1 alla D.G.R. n. 458/2015; RITENUTO opportuno, per i motivi sopra specificati, di procedere alla costituzione dell’Albo dei Commissari ad acta, che sarà tenuto dalla competente Area della Direzio-
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ne Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità che ne cura la gestione e l’aggiornamento ai sensi della DGR 458/2015; RITENUTO, altresì, di approvare l’elenco delle domande non ammesse e la graduatoria dei tecnici esterni iscritti nell’Albo, allegati alla presente determinazione (rispettivamente All. A e All. B), che costituiscono parte integrante e sostanziale della medesima, DETERMINA per le motivazioni espresse in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente determinazione, DI COSTITUIRE l’Albo regionale dei Commissari ad acta; DI APPROVARE l’elenco delle domande non ammesse allegato alla presente determinazione (All. A), da considerarsi parte integrante e sostanziale della medesima; DI APPROVARE la graduatoria dei tecnici esterni iscritti all’Albo allegata alla presente determinazione (All. B), da considerarsi parte integrante e sostanziale della medesima; La presente determinazione sarà pubblicata su B.U.R.L., nell’apposita sezione Territorio e Urbanistica/Vigilanza e abusivismo del sito www.regione.lazio.it nonché sul sito istituzionale della trasparenza della Regione Lazio. Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Il Direttore Regionale Arch. Manuela Manetti
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ALLEGATO A
ELENCO DELLE DOMANDE NON AMMESSE A) PERVENUTE FUORI TERMINE Nome VENDITTI GILBERTO
Titolo Architetto
Data domanda pervenuta 13/02/2016 09:56 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
STELLA MASSIMO
Architetto
01/03/2016 ore 12:03 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
BERARDI MARCO
Geometra
09/03/2016 ore 19:31 PEC
Ordine dei geometri di Frosinone
DI BASILIO KRIS GIOVANNI
Architetto
14/03/2016 ore 22:15 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
B) IL CANDIDATO NON POSSIEDE IL REQUISITO DELL’ISCRIZIONE ALL’ALBO PROFESSIONALE DA ALMENO 5 ANNI Nome PETRUCCELLI SIMONE
MARINELLI STEFANO
RICCIARDI PARIDE ERMENEGILDO
Titolo Data domanda pervenuta Ingegnere 31/12/2015 ore 15:16 PEC Ordine Ingegneri di Latina n. a2046 Geometra 12/01/2016 ore 19:14 PEC Ordine dei geometri di Frosinone Ingegnere 24/01/2016 ore 15:23 PEC Ordine degli Ingegneri di Rieti
C) IL CURRICULUM PRODOTTO DAL CANDIDATO NON ATTESTA IL POSSESSO DI COMPROVATA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE ED ESPERIENZA ATTINENTE ALLA MATERIA DI VIGILANZA URBANISTICO-EDILIZIA Nome MARUCCI MASSIMILIANO
Titolo Ingegnere
Data domanda pervenuta 11/01/2016 ore 18:17 PEC
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DIALMI FABIO
Ingegnere
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12/01/2016 pervenuto
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
DELLO RUSSO MICHELE
Ingegnere
12/01/2016 ore 10.22 PEC
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
CRESPI MANUELA
Architetto
13/01/2016 ore 10:36 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
BASTONI DARIO
Architetto
14/01/2016 ore 16:57 PEC
Ordine degli Architetti di Frosinone
QUADRINI MARCO
Ingegnere
15/01/2016 ore 20:04 PEC
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
BORRELLI KATIA
Architetto
19/01/2016 ore 11:26 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
MELE GIUSEPPE
Geometra
26/01/2016 ore 15:14 PEC
Ordine dei geometri di Roma
CANGI GIULIANO
Architetto
26/01/2016 ore 21:38 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
GRANIERI LUIGI
Geometra
27/01/2016 ore 17:37 PEC
Ordine dei geometri di Viterbo
LEONI ILENIA
Ingegnere
29/01/2016 ore 12:27 PEC
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
CORSINI GIANLUCA
Ingegnere
29/01/2016 ore 13:23 PEC
Ordine degli Ingegneri di Roma
VITA FEDERICO
Geometra
03/01/2016 pervenuto
Ordine dei geometri di Roma
SOCCODATO RICCARDO
Ingegnere
03/02/2016 ore 11:23 PEC
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
TESTARELLI ANDREA
Geometra
03/02/2016 ore 18:09 PEC
Ordine dei geometri di Viterbo
MARINUCCI MARIO
Ingegnere
05/02/2016 ore 17.02 PEC
Ordine degli Ingegneri di Roma
MINNOCCI MASSIMO
Architetto
07/02/2016 ore 21:39 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
ALTOBELLI GIULIO
Geometra
08/02/2016 ore 19:23 PEC
Ordine dei Geometri di Frosinone
DATTILO ELISABETTA
Architetto
09/02/2016 ore 13:21 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
MAMMUCCARI ALDO
Architetto
11/02/2016 ore 17:26 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
PELLEGRINO ROBERTO
Geometra
12/02/2016 ore 17:46 PEC
Ordine dei geometri di Latina
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ALLEGATO B GRADUATORIA DEI TECNICI ESTERNI ALLA REGIONE ISCRITTI NELL’ALBO DEI COMMISSARI AD ACTA N. 1.
Nome MORINI MASSIMO
Titolo Architetto
Data domanda pervenuta 31/12/2015 ore 12:06 PEC
Ordine degli Architetti della Provincia di Frosinone n. 396
2.
SANSONI EZIO FILIPPO
Ingegnere
31/12/2015 ore 14:01 PEC
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Viterbo n. A-804
3.
QUATTROCIOCCHI PIERLUIGI
Geometra
07/01/2016 pervenuto
Collegio Geometri Prov. Frosinone N.2139
4. 5.
PIRAGINO FULVIO MARSILI FRANCESCA
Architetto Architetto
07/01/2016 ore 21:10 PEC 08/01/2016 ore 17:11 PEC
Ordine architetti Roma e provincia n. 16106
6.
PASQUARELLI LORENZO
Architetto
08/01/2016 ore 18:55 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
7.
REGOLO MAURO
Architetto
11/01/2016 ore 10:22 PEC
Ordine degli Architetti di Frosinone
8.
PANICCIA ENZO
Architetto
11/01/2016 ore 18:28 PEC
Ordine degli Architetti di Frosinone
9.
SPARAGNA REZIO
Architetto
13/01/2016 Pervenuto
Ordine degli Architetti di Latina
10. BOVE BARTOLOMEO
Ingegnere
13/01/20156 ore 10:42 PEC
Ordine degli Ingegneri di Roma
11. GRAVIGLIA GIORGIO
Architetto
18/01/2016 ore 14:53 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
12. BIANCHI CATIA
Ingegnere
20/01/2016 prot. 28688
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
13. SPAZIANI TESTA PIERPAOLO
Ingegnere
20/01/2016 prot. 28698
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
14. CALCAGNI EMANUELE
Geometra-Ingegnere
22/01/2016 ore 15:25 PEC
Ordine dei geometri di Frosinone Ordine degli Ing. di Frosinone Sez. A
15. TARTAGLIA TEMISTOCLE
Geometra
22/01/2016 ore 17:51 PEC
Ordine dei geometri di Roma
16. MESSORE CARMELO
Ingegnere
25/01/2016 ore 18:14 PEC
Ordine degli Ingegneri di Frosinone
17. MESSORE ABELINO
Ingegnere
25/01/2016 ore 18:21 PEC
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Ordine degli Ingegneri di Frosinone
18. CICERCHIA ELISABETTA
Architetto
26/01/2016 pervenuto
Ordine degli Architetti di Roma
19. PALUMBO GUIDO
Architetto
30/01/2016 ore 19:24 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
20. DI DONATO DANIELE
Ingegnere
01/02/2016 ore 14:49 PEC
Ordine degli Ingegneri di Roma
21. MITROTTA GIORGIO
Architetto
02/02/2016 ore 14:05 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
22. MANACORDA GIUSEPPE
Architetto
04/02/2016 ore 16:48 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
23. CAPOZZOLO ENZA
Architetto
05/02/2016 ore 10:21 PEC
Ordine degli Architetti di Latina
24. CARNEVALE ANTONIO
Geometra
08/02/2016 ore 09:30 PEC
Ordine dei geometri di Latina
25. BERARDI ROBERTO
Architetto
10/02/2016 00:30 PEC
Ordine degli Architetti di Roma
26. RUSSO ANTONIO
Ingegnere
10/02/2016 ore 19:14 PEC
Ordine degli Ingegneri di Viterbo
27. BAFFO ALVARO
Ingegnere
11/02/2016 ore 10:10 PEC
Ordine degli Ingegneri di Viterbo
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Enti Pubblici ASL ASL LATINA Avviso Avviso pubblico per titoli e colloquio per il conferimento incarico a tempo determinato di Dirigente Medico disciplina igiene epidemiologia e sanità pubblica in esecuzione della'autorizzazione regionale di cui alla nota n.46703/GR/11/23 del 29.01.2016 e della Deliberazione del Direttore Generale n. 101 dell'11.03.2016.
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REGIONE LAZIO AZIENDA USL LATINA AVVISO PUBBLICO PER TITOLI E COLLOQUIO PER IL CONFERIMENTO INCARICO A TEMPO DETERMINATO, DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA IGIENE EPIDEMIOLOGIA E SANITA’ PUBBLICA IN ESECUZIONE DELL’AUTORIZZAZIONE REGIONALE DI CUI ALLA NOTA PROT. N. 46703 /GR/11/23 DEL 29.01.2016 E DELLA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 101 DELL’11.03.2016.
Possono partecipare al presente avviso pubblico esclusivamente i laureati in Medicina e Chirurgia, che abbiano conseguito l’abilitazione professionale, siano iscritti all’ordine professionale e che siano specializzati nella disciplina sopra indicata o disciplina equipollente o affine. Non saranno prese in considerazione le domande precedentemente inviate all’Azienda, anche se in risposta a precedenti avvisi, e pertanto gli interessati dovranno riproporre nuova istanza. Le istanze saranno valutate secondo quanto previsto in materia concorsuale dal “Regolamento recante la disciplina concorsuale per il personale dirigenziale del Servizio Sanitario Nazionale” di cui al D.P.R. n. 483 del 10.12.1997. REQUISITI DI AMMISSIONE Per essere ammessi all'avviso i candidati devono essere in possesso, alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande dei seguenti requisiti: a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, cittadinanza di uno dei Paesi dell'Unione Europea ovvero cittadinanza non UE ai sensi di quanto stabilito dall’art. 7 Legge 06/08/2013 n.97; b) idoneità specifica alla mansione. L'accertamento dell'idoneità fisica alla mansione con osservanza delle norme in tema delle categorie protette è effettuata a cura della A.S.L. prima dell'immissione in servizio. E' dispensato dalla visita medica il personale dipendente da pubbliche amministrazioni ed il personale dipendente dagli Istituti, Ospedali ed Enti di cui agli artt. 25 e 26 comma 1, del D.P.R. 20.12.1979, n.761; c) laurea in Medicina e Chirurgia; d) specializzazione nella disciplina di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica: il requisito della specializzazione richiesta può essere sostituito come segue: 1. con specializzazione in disciplina equipollente ai sensi del D.M. Sanità 30.01.1998; 2. con titolarità di un posto di ruolo presso altra A.S.L. o Azienda Ospedaliera nella disciplina messa ad avviso alla data di entrata in vigore del D.P.R. 10.12.1997 n. 483, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 56 D.P.R. 483/97; 3. con specializzazione in una disciplina affine determinata ai sensi del D.M. Sanità 31.01.1998, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 74 del D.P.R. 483/97, così come integrato dall’art. 8 del D.Lgs.vo 28/07/2000 n. 254. e) iscrizione all'albo dell'ordine dei medici chirurghi. L'iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei paesi dell'Unione Europea consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l'obbligo dell'iscrizione all'albo in Italia prima dell'assunzione in servizio. Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall'elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito l'impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile. ____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 1 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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DOMANDA DI AMMISSIONE Le domande di partecipazione all'avviso, redatte in carta semplice sulla scorta dell’allegato schema, debitamente firmate ed indirizzate al Direttore Generale dell'Azienda U.S.L. Latina, Viale Pier Luigi Nervi, s.n.c., Centro Direzionale Commerciale “Latina Fiori” Torre G2, 04100 Latina, devono pervenire improrogabilmente entro le ore 12,00 del 20° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo. La domanda, sottoscritta in originale dal candidato, potrà essere prodotta entro il termine di scadenza, attraverso le seguenti modalità : 1. Consegna a mano : presso l’Ufficio Protocollo, Viale Pier Luigi Nervi, s.n.c., Centro Direzionale Latina Fiori – Torre G2 – Latina (orari di ricevimento del pubblico: tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 12,00 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 16,00); 2. A mezzo raccomandata con avviso di ricevuta di ritorno. In tal caso la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante; 3. Mediante posta elettronica certificata intestata all’aspirante candidato al seguente indirizzo (PEC) : [email protected] Il canale della posta elettronica certificata potrà essere utilizzato a condizione che i documenti siano in formato previsto dalla normativa vigente (pdf unico file) e firmato digitalmente oppure con firma autografa e scansione della documentazione compreso fronte/retro di un valido documento di identità. Al fine di garantire il corretto funzionamento della pec aziendale in fase di ricezione dei messaggi, è ammesso inoltrare allegati a ciascuna trasmissione via pec nel limite dimensionale di 10MB. Il mancato rispetto di tale limite esonera l’Azienda da ogni responsabilità circa la mancata ricezione entro il termine della documentazione inviata. Non si considereranno valide: Domande inviate da casella di posta semplice/ordinaria del candidato o di altra persona; Domande inviate da casella di posta elettronica certificata (PEC) intestata ad altra persona che non sia il candidato; Domande inviate ad altra casella di posta elettronica dell’Azienda; Domande inviate con più allegati formato PDF (la domanda dovrà contenere gli allegati in un unico file formato PDF) Per l'ammissione all'avviso, gli aspiranti devono indicare nella domanda sotto la propria responsabilità: a) cognome e nome, la data ed il luogo di nascita, la residenza; b) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente; c) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti ovvero i motivi dello loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; d) le eventuali condanne penali riportate (in caso negativo dichiararlo espressamente); e) i titoli accademici e di studio posseduti, con l'indicazione del luogo e della data di conseguimento; f) la data, il luogo e il numero di iscrizione all'albo dell'ordine dei medici chirurghi; g) l'Università, la sessione e l'anno di conseguimento dell'abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo; ____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 2 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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h) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; i) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione, ovvero di non aver prestato servizio presso pubbliche amministrazioni; j) l’autorizzazione all’Azienda al trattamento dei propri dati personali, ai sensi della Legge 31.12.1996 n. 675 e s.m.i., finalizzato agli adempimenti per l’espletamento della presente procedura come indicato nel relativo bando. Nella domanda di ammissione all'avviso, l'aspirante deve indicare il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere inoltrata ogni necessaria comunicazione. In caso di mancata indicazione vale la residenza indicata nella lettera a). La firma in calce alla domanda non è più soggetta ad autenticazione, ai sensi della Legge n. 127 del 15.05.1997 art. 3 comma 5). Non sono comunque prese in considerazione le domande di partecipazione che perverranno prive della sottoscrizione. Ai sensi dell'art. 10, I comma, della legge 31.12.1996 n. 675, i dati forniti dai candidati saranno raccolti presso la UOC Reclutamento, per le finalità di gestione dell'avviso e saranno trattati anche successivamente all'eventuale instaurazione del rapporto di lavoro per le finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, nonché della valutazione dei titoli, pena l'esclusione della procedura medesima. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla posizione giuridico-economica del candidato. Non saranno accolte le domande che perverranno all'Azienda recanti timbro postale di data posteriore al termine stabilito, quelle non complete delle prescritte dichiarazioni e quelle non sottoscritte. L’Amministrazione declina sin d’ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte dell’aspirante o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento d’indirizzo indicato nella domanda, o per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell’Amministrazione stessa. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Alla domanda di ammissione all'avviso devono essere allegati i seguenti documenti: a) Tutte le certificazioni relative ai titoli che ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formazione della graduatoria; b) Gli eventuali documenti comprovanti il diritto a preferenza nella nomina; c) Un curriculum formativo e professionale, datato e firmato dall’aspirante, che non può avere valore di autocertificazione; d) Un elenco, in carta semplice, dei documenti e dei titoli presentati. E’ pertanto riservata a questa Amministrazione la facoltà di richiedere quelle integrazioni, rettifiche e regolarizzazioni di documenti che saranno legittimamente attuabili e necessarie. I titoli possono essere prodotti : a) in originale o in copia autenticata ai sensi di Legge (art. 18 DPR 28.12.2000 n.445); b) in copia autenticata “con modalità alternative” : I candidati, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445, potranno attestare con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà la conformità all’originale della documentazione in copia, allegata alla domanda. ____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 3 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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c) Mediante autocertificazione nei casi e nei limiti previsti dalla normativa vigente cioè mediante dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà ai sensi dell’art.47 D.P.R. 28.12.2000, n. 445, nonché dell’art.15 della Legge 183/2011 e della Direttiva n.14/2011 del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Le dichiarazioni sostitutive rese dai candidati dovranno contenere tutti gli elementi utili e necessari ai fini della valutazione ed essere sempre accompagnate da copia fotostatica della carta di identità. Le dichiarazioni carenti in tutto o in parte di tali elementi potranno determinare l’esclusione dalla valutazione o una valutazione ridotta, in conformità dei dati forniti. Le pubblicazioni devono essere edite a stampa, se in copia devono essere autenticate nei modi consentiti dalla Legge e materialmente prodotte. L'attività svolta durante l'espletamento del servizio militare, dovrà essere certificata solo ed esclusivamente dal foglio matricolare. MODALITA’ DI SELEZIONE I candidati potranno essere inseriti nella graduatoria solo previo superamento di un colloquio effettuato da apposita Commissione, sulle materie inerenti la disciplina, nonché sui compiti connessi alla funzione da conferire. La Commissione, ai fini della predisposizione della graduatoria, avrà a disposizione:
40 punti per i titoli 60 punti per il colloquio
I titoli saranno valutati secondo le disposizioni contenute nel DPR 483/1997. Il colloquio verterà sulle materie inerenti alla disciplina relativa all’Avviso. Il superamento del colloquio è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini di almeno 36/60. La data e l’ora di convocazione del colloquio, unitamente all’elenco dei candidati ammessi e ad ogni altra eventuale comunicazione, verrà pubblicata sul sito aziendale: www.ausl.latina.it. – sezione corsi e concorsi. Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di valido documento di identità personale. La mancata presentazione al colloquio sarà considerata come rinuncia allo stesso indipendentemente dalle cause dell’assenza. GRADUATORIA La graduatoria risultante dalla presente procedura potrà essere utilizzata, in mancanza di valide graduatorie concorsuali vigenti nella Regione Lazio, per assunzione di personale a tempo determinato per le esigenze dell’Azienda USL Latina e delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale, nei limiti delle disposizioni di legge e di contratto. CONFERIMENTO INCARICHI I candidati nominati a seguito di eventuali utilizzi della graduatoria del presente avviso, sono tenuti a comunicare a questa Azienda nel termine di giorni cinque dal ricevimento della comunicazione di nomina a mezzo telegramma la propria accettazione ovvero l’eventuale rinuncia dell’assunzione a tempo determinato. In caso di accettazione, l’assunzione in servizio dovrà avvenire entro i successivi 15 giorni dall’accettazione. Decorsi inutilmente i predetti termini senza riscontro in merito il candidato sarà considerato rinunciatario. ____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 4 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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L’Amministrazione procederà ad idonei controlli e, fermo restando quanto previsto dall’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 in caso di dichiarazioni mendaci, di falsità negli atti e di uso di atti falsi, qualora dal controllo medesimo emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive il dichiarante decadrà dall’impiego. L’Azienda provvederà d’ufficio, all’accertamento dell’idoneità fisica all’impiego preventiva ed indispensabile ai fini dell’immissione in servizio. Alla posizione funzionale di dirigente Medico è attribuito il trattamento economico previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro vigente. NORME FINALI Per quanto non espressamente previsto dal presente avviso, si fa riferimento alle norme di cui al D.P.R. 10.12.1997, n. 483 nonché alle disposizioni di legge in vigore sopra richiamate ed ai contratti collettivi nazionali di lavoro. La partecipazione all’avviso pubblico implica da parte dei concorrenti l'accettazione, senza riserve, di tutte le prescrizioni e precisazioni del presente bando. L'Azienda si riserva piena facoltà di prorogare, sospendere, modificare o revocare, in tutto o in parte, il presente avviso, qualora ne rilevasse la necessità e l'opportunità escludendo per i candidati qualsiasi pretesa o diritto. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Area Gestione e Sviluppo Risorse Umane, U.O.C. Reclutamento, Stato Giuridico ed economico - Ufficio Concorsi – tel. 0773/6553968 Latina li, Il Direttore Generale f.f. Direttore Amministrativo Aziendale (Dr. Giorgio Casati)
____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 5 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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Al Direttore Generale ASL di Latina Viale Pier Luigi Nervi snc Centro Direzionale Latina Fiori Torre G/2 04100 LATINA AVVISO DI SELEZIONE PER TITOLI E COLLOQUIO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICO TEMPORANEO DI DIRIGENTE MEDICO DI IGIENE EPIDEMIOLOGIA E SANITA’ PUBBLICA PER ESIGENZE STRAORDINARIE DELL’AZIENDA CHE DOVESSERO MANIFESTARSI PER LA COPERTURA DI POSTI PERSONALE DIPENDENTE ASSENTE PER GRAVIDANZA E PUERPERIO E LUNGA MALATTIA. Il/la sottoscritto/a____________________________________________________________________________ nato/a ______________________il______________________________________________________________ residente in__________________________________________________________________________________ CHIEDE di essere ammesso/a all’Avviso Pubblico per il conferimento dell’incarico temporaneo di Dirigente Medico Disciplina Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica. A tal fine sotto la propria responsabilità, dichiara: 1. di essere in possesso della specializzazione in__________________________________________________ 2. di essere iscritto all’Albo Professionale_____________________________________________ 3. di prestare attualmente servizio in qualità__________________________________________ presso_________________________________________________________________________ 4. di accettare tutte le indicazioni, modalità e prescrizioni contenute nell’Avviso Pubblico e di manifestare il proprio consenso affinchè i dati forniti possano essere trattati nel rispetto del D.Lgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), per gli adempimenti connessi alla presente procedura nonché all’eventuale procedura di gestione del contratto di incarico e relativi flussi informativi connessi; 5. di eleggere il seguente domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni eventuale comunicazione, impegnandosi a comunicare le eventuali variazioni successive ed esonerando l’ASL di Latina da qualsiasi responsabilità i caso di propria irreperibilità: Via_________________________________________n._____del Comune_______________________________ ____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 6 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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Prov._______C.A.P.________________ Telefono_______________________________ Allega alla presente domanda:
copia documento d’identità; curriculum formativo professionale; l’elenco dei documenti e dei titoli presentati.
Luogo e data_____________________ Firma __________________________
ALLEGATO SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE (Art. 46 del D.P.R. n. 445/2000) …l…sottoscritto/a_____________________________nato/a_______________________il_________________ E residente in__________________________________Via________________________________n.__________ consapevole che in caso di dichiarazione mendace, sarà punito, ai sensi del Codice Penale, secondo quanto prescritto dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e che,qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di talune delle dichiarazioni rese, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, DICHIARA ____________________________________________________________________________________________
DICHIARA altresì di essere a conoscenza che, ai sensi del D.Lgs n. 196/2003, i dati dichiarati saranno trattati dall’Azienda esclusivamente per finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro, dandone a tal fine il proprio consenso al trattamento ove assumano la connotazione di dati sensibili. Data_____________________________ Firma _______________________________
____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 7 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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ALLEGATO SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’ (Art. 47 del D.P.R. n. 445/2000) …l…sottoscritto/a_____________________________nato/a_______________________il_________________ e residente in__________________________________Via________________________________n.__________ consapevole che in caso di dichiarazione mendace, sarà punito, ai sensi del Codice Penale, secondo quanto prescritto dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e che,qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di talune delle dichiarazioni rese, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, DICHIARA ____________________________________________________________________________________________
DICHIARA altresì di essere a conoscenza che, ai sensi del D.Lgs n. 196/2003, i dati dichiarati saranno trattati dall’Azienda esclusivamente per finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro, dandone a tal fine il proprio consenso al trattamento ove assumano la connotazione di dati sensibili. Data_____________________________ Firma _______________________________
____________________________________________________________________________________________________ ASL Latina t. +39.0773.6551 8 C.D.C. “Latina Fiori” Pal. G2 – V.le P. L. Nervi, snc www.asl.latina.it 04100 Latina p.iva 01684950593
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Enti Pubblici ASL ASL ROMA 1 (EX ASL ROMA E) Avviso Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato di n. 1 Dirigente Fisico di Fisica Sanitaria, per le esigenze connesse all'evento del Giubileo Straordinario della Misericordia 2015/2016.
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ASL ROMA 1 (ex ASL Roma E)
AVVISO PUBBLICO, PER TITOLI E COLLOQUIO, PER L’ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO DI N. 1 DIRIGENTE FISICO DI FISICA SANITARIA, PER LE ESIGENZE CONNESSE ALL’EVENTO DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA 2015-2016 GRADUATORIA DI MERITO COGNOME
NOME
Punteggio in graduatoria
BRAINOVICH
VALENTINA
38,118
MARCHIONI
CHIARA
33,016
FRALLICCIARDI
PAOLA MARIA
32,424
BELLESI
LUCA
31,980
MARRACINO
FRANCESCA MARIA
31,123
MARROCCO
MARISTELLA
31,034
ASERO
GRAZIA RITA
28,515
STROLIN
SILVIA
28,184
BETTIOL
MARCO
27,593
PIERPAOLI
ELENA
27,447
BAGALÀ
PAOLO
26,962
INSERO
TERESA
24,570
COPPOLA
CARMELA
22,065
Il COMMISSARIO STRAORDINARIO Dott. Angelo Tanese
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Enti Pubblici ASL AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI Avviso Pubblica selezione, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato di un Dirigente Ingegnere Edile.
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AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI Circonvallazione Gianicolense, 87 - 00152 ROMA P.I. 04733051009 Pubblica Selezione, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di un Dirigente Ingegnere Edile. In attuazione della deliberazione n. 521 del 27/04/2016, che qui si intende integralmente riprodotta – pertinente gli interventi in materia di personale di cui al DCA n. 00402 del 07/08/2015 connessi al Giubileo Straordinario della Misericordia - questa Azienda procederà all’indizione di una pubblica selezione per titoli e colloquio per l’assunzione a tempo determinato di 1 posto di: DIRIGENTE – INGEGNERE EDILE RUOLO PROFESSIONALE
ART. 1 - REQUISITI PER L’AMMISSIONE REQUISITI GENERALI Possono partecipare alla pubblica selezione coloro i quali sono in possesso dei seguenti requisiti: 1) cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea. 2) idoneità fisica all’impiego, il cui accertamento sarà effettuato a cura dell’Azienda Ospedaliera prima dell’immissione in servizio. 3) non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati o destituiti dall’impiego presso pubbliche amministrazioni o interdetti da pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato. REQUISITI SPECIFICI a) Diploma di Laurea in Ingegneria Edile (vecchio ordinamento) o Diploma di Laurea Specialistica (ex DM 509/99) o di Laurea Magistrale (ex DM 270/2004) riconducibili all’indirizzo richiesto; b) Abilitazione professionale; c) anzianità di servizio effettivo di cinque anni corrispondente alla medesima professionalità, relativa alla selezione specifica, prestato in Enti del Servizio Sanitario Nazionale nella posizione funzionale di settimo e ottavo livello, ovvero in qualifiche funzionali di settimo, ottavo e nono livello di altre pubbliche amministrazioni ovvero esperienza lavorativa con rapporto di lavoro libero-professionale o di attività coordinata e continuativa presso Enti o Pubbliche Amministrazioni, ovvero di attività documentate presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca, aventi contenuto analogo a quello previsto per corrispondenti profili del ruolo medesimo. (Tali esperienze o attività dovranno essere documentate all’atto della presentazione della domanda come meglio precisato nell’art. 3 del bando); d) iscrizione all’Albo Professionale dell’Ordine degli Ingegneri. L’iscrizione all’Albo professionale di uno dei paesi dell’Unione Europea consente la partecipazione alla pubblica selezione, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio. I requisiti – a pena di esclusione - devono essere posseduti alla data di scadenza del presente bando.
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Ai sensi dell’art. 3, comma 6, della Legge n. 127/1997 e s.m.i. la partecipazione alle pubbliche selezioni indette da Pubbliche Amministrazioni non è soggetta a limiti di età. Ai sensi della L. 125/1991 e s.m.i. questa Amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. I candidati che hanno conseguito il titolo di studio all’estero dovranno allegare idonea documentazione attestante il riconoscimento del proprio titolo di studio con quello italiano richiesto ai fini dell’ammissione, in conformità della vigente normativa nazionale e comunitaria e indicare gli estremi del Decreto Ministeriale di riconoscimento. La omessa indicazione anche di un solo requisito generale o specifico o di una delle dichiarazioni aggiuntive richieste dal bando, determina l’esclusione dalla procedura di che trattasi. ART. 2 - PRESENTAZIONE DOMANDA DI AMMISSIONE La domanda, redatta in carta semplice e senza autenticazione della firma, dovrà essere indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini – Circonvallazione Gianicolense, 87 – 00152 Roma – consegnata, a pena di esclusione, entro il 20^ (ventesimo) giorno successivo dalla data di pubblicazione del presente bando sul B.U.R. Lazio con una delle seguenti modalità: 1. consegna presso il Protocollo Generale dell’Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini, Circonvallazione Gianicolense, 87 – 00152 Roma, rispettando il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Sulla busta/plico dovranno essere specificate, in carattere leggibile a stampatello, le seguenti informazioni: nome e cognome; descrizione della pubblica selezione. Nel caso di integrazione della documentazione già trasmessa aggiungere il termine “integrazione”. 2. a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC) [email protected] specificando l’oggetto della pubblica selezione con la specifica dell’indirizzo a cui si intende partecipare. La domanda dovrà essere scannerizzata e inviata in unico file in formato pdf. L’utilizzo della P.E.C. è consentito solo da indirizzo di posta elettronica certificata personale. Non sarà ritenuto valido l’invio di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata alla P.E.C. aziendale o inviata da P.E.C. non personale. La validità della trasmissione e ricezione della corrispondenza è attestata, rispettivamente, dalla ricevuta di accettazione e dalla ricevuta di avvenuta consegna. L’Amministrazione non si assume la responsabilità in caso di impossibilità di apertura dei files. L’invio della domanda in altro formato comporterà l’irricevibilità della domanda stessa e la conseguente esclusione dalla selezione. L’Amministrazione declina sin d’ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte dell’aspirante, oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo nella domanda, da eventuali disguidi imputabili a terzi, caso fortuito e forza maggiore. Sarà obbligo del candidato comunicare le eventuali successive variazioni di indirizzo e/o recapito. Nella domanda di partecipazione datata e firmata, redatta seguendo le modalità dello schema esemplificativo di cui all’allegato “A” della presente selezione, gli interessati devono dichiarare,
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sotto la propria responsabilità e consapevoli delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e s.m.i., quanto segue: a) il cognome e nome, data e luogo di nascita, residenza, eventuali indirizzi di posta elettronica (e-mail / P.E.C.), il recapito telefonico; b) la cittadinanza posseduta, con l’indicazione, ove necessario, del titolo di equiparazione o della titolarità di regolare permesso di soggiorno e dichiarazione di adeguata conoscenza della lingua italiana; c) il comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; d) le eventuali condanne penali riportate, nonché eventuali carichi penali pendenti (la dichiarazione va resa anche se negativa); e) di non essere stato destituito, dispensato o licenziato presso una Pubblica Amministrazione; f) l’idoneità fisica specifica alla mansione della posizione funzionale in argomento; g) il possesso del titolo di studio previsto nei requisiti specifici; h) gli eventuali altri titoli di studio posseduti; i) l’anzianità prevista nei requisiti specifici lettera c); j) l’abilitazione professionale; k) la posizione nei riguardi degli obblighi militari (per i soli candidati di sesso maschile nati prima del 31/12/1985); l) gli eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza o preferenza a parità di punteggio nella graduatoria di merito (DPR 487/1994 art. 5 e s.m.i.); m) di essere portatore di handicap ai sensi dell’art. 3 della Legge 5/2/1992 n. 104 e pertanto di avere necessità di tempi aggiuntivi, nonché di ausili; n) il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere data ogni necessaria comunicazione relativa alla pubblica selezione, comprensivo del codice di avviamento postale e di recapito telefonico (in mancanza verrà utilizzato l’indirizzo di residenza); o) di accettare tutte le prescrizioni contenute nella presente selezione; p) di autorizzare al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. 196/2003. La mancata sottoscrizione della domanda, la omessa indicazione anche di una sola delle sopraindicate dichiarazioni o dei requisiti richiesti per l’ammissione determina l’esclusione dalla pubblica selezione. Coloro che intendono avvalersi dei titoli di preferenza e/o preferenza dovranno farne espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione alla selezione, presentando idonea documentazione, pena l’esclusione dal relativo beneficio. I candidati portatori di handicap devono specificare nella domanda, ai sensi dell’art. 20 della Legge 05/02/1992 n. 104, l’ausilio necessario per l’espletamento della prova in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi. Il candidato nella domanda deve inoltre esprimere il proprio assenso all’utilizzo dei dati personali forniti per le finalità inerenti alla gestione della pubblica selezione. Il termine stabilito per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio e, pertanto, non saranno prese in considerazione le domande che, per qualsiasi ragione, vengano inoltrate prima o oltre il termine stesso. L’eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.
ART. 3 - DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Alla domanda di ammissione redatta come da facsimile Allegato A, devono essere allegate:
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a) la dichiarazione sostitutiva/atto notorio redatto utilizzando il fac simile Allegato B; b) tutte le certificazioni relative ai titoli che i candidati ritengano opportuno presentare agli effetti della formazione della graduatoria; c) idonea documentazione comprovante il possesso dell’anzianità di servizio ovvero dell’esperienza lavorativa di cui all’art. 1 lett. b) dei Requisiti di Ammissione e più precisamente: relativamente ai rapporti di lavoro libero professionali o alle attività coordinate e continuative presso enti o pubbliche amministrazioni dovrà esser allegata una dichiarazione sostituiva di atto di notorietà attestante l’effettivo svolgimento dell’attività ed il profilo cui la stessa può essere ricondotta e l’esatta denominazione e indirizzo dell’Amministrazione dove possono essere reperite le informazioni. relativamente alla attività svolta presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca dovrà essere allegata una dichiarazione nella quale venga precisata la tipologia dell’attività professionale svolta, la posizione ricoperta dall’aspirante (dipendente, collaboratore, socio professionista) nonché le prestazioni effettivamente svolte dallo stesso (a quale profilo è riconducibile l’attività, il committente, la data inizio e conclusione della prestazione, il grado di partecipazione).
d) un curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice, datato e firmato dal candidato; e) le pubblicazioni devono essere edite a stampa e prodotte in originale, ovvero possono essere presentate in fotocopia semplice unitamente ad una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, di conformità all’originale, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000; f) un elenco in carta semplice, datato e firmato, dei documenti e titoli presentati numerato progressivamente in relazione al corrispondente titolo; g) la documentazione sanitaria comprovante la necessità di ausilii o tempi aggiuntivi per lo svolgimento dalla prova in relazione al proprio handicap; h) la fotocopia (fronte retro) di un documento di riconoscimento in corso di validità. ART. 4 - AUTOCERTIFICAZIONE Tutti i requisiti ed i titoli che si intendono far valere debbono essere prodotti, in applicazione del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 artt. 19, 46, 47 e s.m.i., esclusivamente sotto forma di autocertificazione. In ogni caso la dichiarazione resa dal candidato – in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione – deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre, l’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione o la parziale valutazione del titolo autocertificato. In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere l’esatta denominazione dell’Ente presso il quale il servizio è stato prestato, il profilo ricoperto, il tipo di rapporto di lavoro (tempo indeterminato, determinato, part-time, ecc..), l’orario di lavoro, le date di inizio e conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni (aspettativa senza assegni, sospensione cautelare, ecc.) e quant’altro necessario per valutare il servizio stesso. Anche nel caso di autocertificazione di periodi di attività svolta in qualità di borsista, di docente, di incarichi liberoprofessionali ecc. occorre indicare con precisione tutti gli elementi indispensabili alla valutazione (tipologia dell’attività, periodo e sede di svolgimento della stessa). Per i periodi di servizio prestati all’estero presso organismi internazionali, valutabili nei titoli di carriera ai sensi dell’art. 23 del DPR 483/1997, è necessario che gli interessati specifichino la data di inizio e dell’eventuale cessazione, eventuali interruzioni del rapporto di impiego, i motivi di cessazione, il profilo professionale e la disciplina di inquadramento. Il predetto servizio deve avere ottenuto, entro la data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione, il necessario riconoscimento, ai fine della valutazione, rilasciato
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dalle competenti autorità ai sensi della normativa vigente (indicare estremi del provvedimento di riconoscimento). Per i periodi di effettivo servizio militare di leva, di richiamo alle armi, di ferma volontaria e di rafferma, valutabili nei titoli di carriera ai sensi dell’art. 20, comma 2, del D.P.R. 483/1997, è necessario che gli interessati specifichino, oltre all’esatto periodo di servizio prestato, anche se il servizio stesso sia stato svolto o meno nella qualifica oggetto della selezione; Per i periodi di servizio prestati presso gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto privato, ai fini della relativa valutazione, nell’autocertificazione deve essere attestato se detti Istituti abbiano provveduto o meno all’adeguamento dei propri ordinamenti del personale come previsto dall’art. 25 del DPR 761 del 20/12/1979, in caso contrario saranno valutati per il 25% della rispettiva durata. Le autocertificazioni attestanti il servizio prestato presso Case di Cura private devono espressamente contenere l’indicazione del regime di accreditamento con il SSN; in assenza di tale indicazione il servizio prestato, non sarà considerato nei titoli di carriera ma eventualmente nel curriculum formativo e professionale. Le pubblicazioni devono essere edite a stampa e prodotte in originale, ovvero possono essere presentate in fotocopia semplice unitamente ad una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, di conformità all’originale, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000. Non possono essere valutate le pubblicazioni dove non risulti l’apporto del candidato. Ai fini della presente selezione, certificazioni allegate rilasciate da pubbliche amministrazioni non verranno prese in considerazione. Questa Amministrazione è tenuta ad effettuare, ai sensi dell’art. 71 del DPR 445/2000 e dell’art. 15 della legge 183 del 12/11/2011, idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgano fondati dubbi sulla veridicità della dichiarazione sostitutiva di cui agli articoli 19 – 46 – 47 ed a trasmettere le risultanze all’autorità competente, in base a quanto previsto dalla normativa in materia. Fermo restando quanto previsto dall’art. 76 del citato DPR 445/2000 e s.m.i. circa le sanzioni penali previste per le dichiarazioni false, qualora emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. ART. 5 – AMMISSIONE /ESCLUSIONE L’ammissione e/o l’eventuale esclusione è disposta con provvedimento immediatamente efficace dal Direttore della U.O.C Politiche e Gestione del Personale. La comunicazione viene effettuata esclusivamente tramite pubblicazione sul sito www.scamilloforlanini.rm.it nella sezione “Concorsi”. ART. 6 - COMMISSIONE ESAMINATRICE. La Commissione esaminatrice sarà nominata con separato atto deliberativo dal Direttore Generale. ART. 7 – CONVOCAZIONE DEI CANDIDATI (esclusivamente su sito aziendale) Il diario della prova orale verrà pubblicato, non meno di 20 giorni prima della data di effettuazione, unicamente sul sito aziendale www.scamilloforlanini.rm.it nella sezione “Concorsi”. La suddetta convocazione con l’indicazione della data, dell’ora e del luogo di svolgimento costituisce a tutti gli effetti formale notifica nei confronti dei candidati ammessi alla procedura in parola. Non seguiranno ulteriori comunicazioni in merito. Il risultato della valutazione dei titoli sarà affisso nel locale adibito alla prova orale prima dell’effettuazione della stessa.
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I candidati all’atto di presentarsi alla prova d’esame, dovranno esibire un valido documento di riconoscimento. Il risultato della prova orale sarà pubblicato sul sito aziendale www.scamilloforlanini.rm.it nella sezione “Concorsi”. I candidati che non si presenteranno a sostenere la prova orale nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno dichiarati decaduti dalla pubblica selezione, quale sia la causa dell'assenza anche se non dipendente dalla loro volontà. La prova della selezione non può aver luogo nei giorni festivi, né nei giorni di festività religiose ebraiche o valdesi. ART. 8 – PROVA ORALE La prova orale verterà su argomenti scientifici relativi alle materie inerenti al profilo messo a selezione. Per la prova orale la Commissione esaminatrice ha a disposizione 20 punti. La sufficienza viene raggiunta con il punteggio minimo di 14/20. ART. 9 - TITOLI VALUTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE La Commissione esaminatrice, ai sensi dell’art. 65 del DPR 483/1997, dispone di un massimo di 20 punti per la valutazione dei titoli così ripartiti: a) titoli di carriera punti 10 b) titoli accademici e di studio punti 3 c) pubblicazioni e titoli scientifici punti 3 d) curriculum formativo e professionale punti 4 ART. 10 - GRADUATORIA La graduatoria dei candidati idonei sarà formulata dalla Commissione esaminatrice, tenuto anche conto degli eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza o preferenza presentati dai candidati con la domanda di partecipazione secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge in materia. E’ escluso dalla graduatoria il candidato che non abbia conseguito nella prova orale la prevista valutazione di sufficienza. La graduatoria di merito, sarà approvata con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini e sarà pubblicata sul sito aziendale www.scamilloforlanini.rm.it nella sezione “Concorsi” nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Il vincitore sarà invitato ad assumere servizio entro i termini stabiliti dalla normativa contrattuale vigente e dalle norme regionali. Ai fini giuridici ed economici l’assunzione decorrerà dalla data dell’effettiva immissione in servizio. ART. 11 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi del D. Lgs 30/06/2003 n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso la U.O.C. Politiche e Gestione del Personale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, per le finalità di gestione della pubblica selezione e saranno trattati anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione. Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente alle Amministrazioni Pubbliche direttamente interessate alla posizione giuridico-economica del candidato. L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del citato D.Lgs tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo riguardano, nonché alcuni diritti complementari tra cui il diritto di far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi
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alla legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del Direttore U.O.C. Politiche e Gestione del Personale dell’Azienda Ospedaliera. ART. 12 - ADEMPIMENTI DEL VINCITORE L’immissione in servizio del vincitore resta subordinata all’esito della visita medica di idoneità alla specifica mansione da effettuarsi a cura del Medico Competente di questa Azienda. In applicazione degli articoli 6 e 13 del D.P.R. n. 62/2013 (Regolamento recante Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici) si fa presente che il concorrente vincitore dovrà rendere le dichiarazioni previste dalla normativa introdotta in materia di anticorruzione, come da apposito modulo da sottoscrivere obbligatoriamente prima della stipulazione del contratto individuale di lavoro. Con l’assunzione in servizio è implicita l’accettazione senza riserve di tutte le disposizioni che disciplinano o disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti di questa Azienda. L’Azienda provvederà ad effettuare i controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni o di documentazione, acquisendone direttamente i dati qualora in possesso di altre Amministrazioni e l’accertata carenza di uno dei requisiti prescritti per l’assunzione determinerà la risoluzione immediata del rapporto di lavoro. Al candidato assunto in servizio verrà attribuito il trattamento economico previsto, per il corrispondente profilo professionale, dal contratto collettivo nazionale di lavoro del Servizio Sanitario Nazionale. ART. 13 - NORME FINALI Per quanto non espressamente previsto nel presente bando, si intendono richiamate le disposizioni legislative vigenti. Il presente bando sarà integralmente pubblicato sul sito internet aziendale all’indirizzo www.scamilloforlanini.rm.it nella sezione “Concorsi” nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. L’Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini si riserva piena facoltà di prorogare e riaprire i termini, revocare, sospendere e modificare il presente bando, ove ricorrano motivi di pubblico interesse, escludendo per i candidati qualsiasi pretesa o diritto, nonché di sospendere o revocare il procedimento di assunzione anche dopo l’espletamento delle prove e l’approvazione della graduatoria qualora ne ravvisasse la necessità per ragioni di pubblico interesse. Per eventuali chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi presso l’U.O.C. Politiche e Gestione del Personale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini – Circonvallazione Gianicolense, 87 - 00152 Roma, telefono 06/58702552 - sito internet: www.scamilloforlanini.rm.it.
IL DIRETTORE GENERALE (Dott. Antonio D’Urso)
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ALL. “A” AL DIRETTORE GENERALE DELL’ AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI Circonvallazione Gianicolense, 87 - 00152 ROMA …l…sottoscritt… ………………..……………………………… chiede di essere ammess… alla pubblica selezione, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di un Dirigente Ingegnere Edile. A tal fine, ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, sotto la propria responsabilità dichiara: 1. di essere nat.. a ….…………………………………. (prov……….) il ……………………..… e di risiedere a …………………………….. Via…….……………………………….……..... n……… cap……...…tel/cell…………………………………….…………………..…codice fiscale …………………………e-mail………………………....P.E.C………....……..……..; 2. di essere cittadino italiano; 3. di essere cittadino …………………………………………..………… (indicare la nazionalità) e di avere adeguata conoscenza della lingua italiana; 4. di essere iscritto nelle liste elettorali del comune di …………………………...……………… ovvero di non essere iscritto/a nelle liste elettorali per il seguente motivo….…………………; 5. di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso (in caso positivo indicare gli estremi della condanna riportata e/o i procedimenti in corso)…………..…………………………………….…………; 6. di essere in possesso dell’idoneità fisica specifica alla mansione; 7. di essere in possesso del diploma di Laurea in ……………………………………. conseguita presso l’Università ………………………………….…………………..……………………… di…………………………………………………….in data ………………..con voto ……… ; 8. di essere abilitato all’esercizio della professione di Ingegnere dal …………………………….; 9. di essere iscritto all’Albo Professionale dell’Ordine degli Ingegneri di ……………………………………… dal………………………………..n. iscrizione………..; 10. di essere in possesso del requisito specifico previsto dal punto “c” del bando; 11. la posizione nei riguardi degli obblighi militari……………………………………….………..; 12. di non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione (in caso positivo specificare)………………………………………..ovvero di non aver prestato servizio presso una Pubblica Amministrazione; 13. di avere/non avere (cancellare la voce che non interessa) i seguenti titoli comprovanti il diritto di precedenza o preferenza o riserva D.P.R. 487/94 art.5 e s.m.i. ………………………………………………………………………………………………….; 14. di essere portatore di handicap ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 104/1992 e pertanto di avere necessità, durante lo svolgimento delle prove, di tempi aggiuntivi e/o dei seguenti ausili……....................................................................................................................................; 15. il domicilio presso il quale deve essere data, ad ogni effetto ogni necessaria comunicazione relativo al presente bando: città ………………………………….………………….……Via .……………….………………..…. n. ……… cap ………….. tel............................................; 16. di accettare tutte le prescrizioni contenute nel presente bando; 17. di autorizzare al trattamento dei propri dati personali ai sensi del D.lgs 196/2003 e s.m.i. finalizzato agli adempimenti per l’espletamento della presente procedura.
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Dichiara infine di essere consapevole che quanto affermato corrisponde a verità e di essere a conoscenza delle sanzioni penali di cui all’art. 76 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Al fine della valutazione di merito il sottoscritto presenta un curriculum formativo e professionale datato e firmato redatto nella forma di dichiarazione sostitutiva ai sensi del DPR 445/2000 . Si allega fotocopia (fronte retro) di un documento di riconoscimento, in corso di validità (senza tale fotocopia la dichiarazione non ha valore).
Roma lì
Firma
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ALL. “B” DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA AI SENSI DEGLI ARTT. 19, 46, E 47 DEL DPR 28 DICEMBRE 2000, N.445 ..l..sottoscritt.. ..…………………………………………………………………………………….. nato a ….…………………………………….… il ………….…………….. residente in………………………..……………Via ………………………………………………………. ………………..…….……cap………….…………..tel. ………….........................………………, con riferimento all’allegata istanza di partecipazione alla pubblica selezione, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di un Dirigente Ingegnere Edile, consapevole che in caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamati dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e accertati in sede di controllo, verranno applicate le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di decadenza dal beneficio ottenuto sulla base di dichiarazione non veritiera. In caso di accertate difformità tra quanto dichiarato e quanto accertato dall’Amministrazione, l’Amministrazione procederà comunque alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, DICHIARA 1. di essere in possesso del Diploma di Laurea in ………………………………………………………………………………………….………. conseguita presso l’Università …………………………………………………..…………….. città …………………………………………. in data ………………… con voto……….…....; 2. di essere abilitato all’esercizio della professione di Ingegnere dal ………………..………….; 3. di essere iscritto all’Albo Professionale dell’Ordine degli Ingegneri di ……………………………………… dal………………………………..n. iscrizione…… 4. di prestare servizio nel profilo professionale di ……………..……………………………. presso la seguente Pubblica Amministrazione ……………………………………………………………………….………………………con sede in………………………………………Via ………………………………………….. cap………………………dal……………………………………….…. al …………………… ovvero esperienza prevista dal D.Lgs. 165/2001 art. 26 (specificare profilo corrispondente alla domanda, datore di lavoro, sede, periodo e ove richiesto attività documentata) ……………………………...…………………………………………………………………..; o a tempo determinato o a tempo indeterminato o tempo pieno o tempo parziale o rapporto cessato per …………………………………………………………………..…..; (ripetere questo schema per ogni diverso datore di lavoro pubblico) 5. di essere in possesso di eventuali altri titoli che si intendono dichiarare…………………………………………………………………………………..; 6. di aver effettuato i corsi di formazione e/o aggiornamento attinenti (specificare se come organizzatore corso, uditore o relatore, nonché i giorni di effettuazione e se effettuato con esame finale; 7. di aver svolto le seguenti attività di docenza (indicare corso di studio, ente di indirizzo presso il quale il corso si è svolto, le ore annue di insegnamento); 8. di presentare elenco delle pubblicazioni attinenti, (specificare pubblicazione su rivista nazionale, rivista internazionale, ecc…., unico attore, primo autore, coautore); Si allega fotocopia di un documento di riconoscimento, in corso di validità (senza tale fotocopia la dichiarazione non ha valore). Data e luogo_________________________ Firma ____________________________________
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Privati Acqualatina S.p.A. Avviso 19 maggio 2016 Avviso pubblico per la procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.
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Privati SNAM RETE GAS S.P.A. Determinazione 14 aprile 2016, n. 27 ESTRATTO DEL PROVVEDIMENTO FINALE DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO CON DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA',APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO,INDIFFERIBILITA' ED URGENZA E AUTORIZZAZIONE UNICA ALLA COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DELLE CABINE DI REGOLAZIONE E MISURA DEL GAS DENOMINATE "CABINA N. 6971 OLYMPIA" - "CABINA N. 6987 FANTASY" - "CABINA N. 6973 SATURNIA" IN COMUNE DI CORCHIANO.
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