anno XXV - n° 10 4 aprile 2005
sommario: il lingotto invaso dai giovani coldiretti: per un piemonte ogm free e un’agricoltura innovativa che punta sul territorio vinitaly: il 7 aprile coldiretti e città del vino presentano la tavola rotonda “vino, benessere e salute” lavoro: immigrazione; coldiretti, bene tavolo per nuovi ingressi dalle province: alessandria Ö 15° concorso per gli alunni di casale monferrato: “la presenza femminile nell’azienda agricola”- asti Ö risparmiare con gli "agri-negozi"- cuneo Ö fruttinfiore 2005: successo di pubblico e di contenuti - novara Ö dopo la nomina a “fiore olimpico” la camelia incontra il suo territorio - torino Ö un progetto per la valorizzazione dei rifiuti derivanti dal riutilizzo di materie plastiche
il lingotto invaso dai giovani coldiretti: per un piemonte ogm free e un’agricoltura innovativa che punta sul territorio i giovani più iene della iena berry! Un dibattito estremamente frizzante quello scaturito dall’incontro tenutosi giovedì pomeriggio al Lingotto di Torino. Protagonisti i giovani della Coldiretti regionale che, coadiuvati dalla simpatica iena Marco Berry, hanno interrogato sei esponenti del mondo politico, economico, accademico piemontese su ogm, biocarburanti, politiche giovanili, ricerca, possibili intese con l’industria e la grande trasformazione. Mercedes Bresso, parlamentare europeo e candidata alla presidenza della Regione Piemonte, ha ribadito la sua convinzione che il Piemonte debba rimanere una regione ogm free “per le caratteristiche della nostra agricoltura e per le scelte operate in direzione della qualità. Qualità che deve essere estesa a tutte le nostre produzioni, non solo a quelle di nicchia. In questo senso è indispensabile garantire la tracciabilità dei prodotti e – ha aggiunto – una politica ogm free va sostenuta anche garantendo ai nostri agricoltori la disponibilità delle sementi”.
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Riguardo le strategie da attuare per diffondere il ‘made in Piemonte’ la Bresso ha sottolineato la necessità di “costruire filiere davvero riconoscibili. C’è già un atteggiamento positivo nei confronti dei prodotti italiani, ma dobbiamo far sapere che il Piemonte è in Italia, fatto che all’estero non è sempre è così scontato”. A questo proposito l’onorevole Bresso ha annunciato l’idea di avviare in una serie di grandi capitali europee delle “gallerie Piemonte”, piccole strutture commerciali coperte in cui “si vendano prodotti agricoli, industriali, ma anche agenzie di viaggio per promuovere il turismo nella nostra regione”. Bruno Giau, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, a proposito di ricerca ha dichiarato che “è opportuno distinguere tra questa e le sue applicazioni. è bene che l’università italiana continui a portare avanti ricerche sulle biotecnologie per non lasciarle esclusivamente nelle mani delle grandi multinazionali. Ma - ha precisato - discorso completamente diverso è l’applicazione immediata nell’agricoltura della nostra regione. Allo stato attuale occorre difendere le nostre produzioni da ogni forma di contaminazione, la ricerca guarda a tempi più lunghi e a territori molto più vasti”. Riguardo il rapporto tra ricerca di base e ricerca applicata ha auspicato “un incremento del rapporto tra mondo della produzione e mondo della scuola, perché alcune ricerche in apparenza molto astratte si sono rivelate invece estremamente utili nella pratica agricola”. Luciano Nebbia, San Paolo IMI, alla platea di giovani desiderosi di conoscere quali sono gli strumenti messi a disposizione delle banche per le nuove imprese ha spiegato che “la Sanpaolo ha creato una linea dedicata ‘crescita per la nuova imprenditoria’, per i giovani sino ai 40 anni e che porta a 30 anni la durata dei finanziamenti”. Per quanto concerne la nuova PAC, Nebbia ha dichiarato che il loro obiettivo è “di arrivare ad anticipare sino all’80% del contributo”. Enzo Ghigo, presidente Regione Piemonte, ha ribadito la sua posizione ogm free e ha spiegato che “gli ogm potrebbero rappresentare per la nostra agricoltura quello che la delocalizzazione ha rappresentato per l’industria manifatturiera piemontese”. La strategia attuata dalla Regione trova il suo cardine nei controlli preventivi sulle sementi “perché riteniamo che in Piemonte non debbano essere coltivate sementi ogm, ma attenzione, occorre parallelamente assicurarsi che non lievitino i costi delle sementi ogm free”. A proposito del nuovo PSR Ghigo ha dichiarato che saranno mantenute le misure in aiuto dei giovani imprenditori, cercando di renderle “meno slegate tra loro, per fare in modo che si parli di un vero progetto d’impresa. L’aumento del numero di giovani che decidono di intraprendere attività nel settore agricolo è una conferma della lungimiranza di alcune politiche attuate negli ultimi anni. Puntare sulle biodiversità si è dimostrato vincente, ha creato una domanda e permesso di ottenere un riscontro economico non indifferente. Non dimentichiamo che l’agricoltura è un settore importante della nostra economia, in quanto legato al paesaggio, alla tutela e alla presenza umana sul territorio”. Ruggero Lenti, presidente Piccole Industrie dell’Unione Industriale di Torino, riguardo al divario tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo ha dichiarato che “occorre lavorare sulla qualità, quella che il consumatore sa apprezzare”, ma il cardine sono per Lenti “le politiche di marketing”, e a tal proposito ha citato
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l’esempio delle mele Melinda. Lenti ha espresso una posizione contraria alla legge sull’etichettatura obbligatoria e la dichiarazione ha ovviamente suscitato molte proteste da parte dei giovani in platea e della responsabile Coldiretti Donne Impresa Piemonte Cinzia Vallaro, intervenuti per ricordare che questa legge è stata fortemente voluta da Coldiretti in quanto unico strumento efficace di tutela per le imprese e per il consumatore, un consumatore consapevole e finalmente libero di scegliere. Claudio Cucchiarati, Nova Coop Piemonte, ha illustrato brevemente la politica Coop, che vanta ben 500.000 soci solo in Piemonte, e che punta molto sulla sicurezza alimentare “spendiamo ogni anno una cifra considerevole per eseguire analisi, verifichiamo la veridicità di quanto ci dicono i nostri produttori” e ha ribadito il concetto che “la qualità ha un prezzo”. Per quanto attiene alla scarsa differenziazione sugli scaffali delle produzioni locali Cucchiarati ha anticipato che prossimamente tra le “campagne a tema” della Coop ve ne sarà una dedicata ai prodotti piemontesi, di nicchia e di largo consumo. Sugli ogm “siamo contrari al transgenico nei prodotti alimentari perché non ne conosciamo attualmente gli effetti ed anche perché al momento le sementi ogm sono monopolio delle multinazionali”. Al termine dell’incontro Antonello Monti, delegato Coldiretti Giovani Impresa Piemonte, si è dichiarato molto soddisfatto “l’agricoltura deve svilupparsi in modo coeso con gli altri settori economici e con le istituzioni che regolamentano lo sviluppo territoriale. In tale ottica è nata l’idea di questa giornata che vuole essere uno starter per sviluppi futuri, e mi pare che la vivacità del dibattito in sala l’abbia ampiamente confermato”. Molto soddisfatto anche Giorgio Ferrero, presidente della Coldiretti piemontese “quanto è emerso oggi mi ha dato la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che tutto il lavoro e le battaglie condotte dalla nostra Organizzazione sono in buone mani”. Il pomeriggio si è concluso con uno spazio musicale - Michele Mo al flauto, Alberto Brondello al fagotto e Daniela Tornielli al pianoforte hanno eseguito brani da Donizetti, Reinecke ed Elgar - e con un buffet ricco d i p r od ot t i t ip ic i e t r adiz ion ali del t errit orio piemont ese, curato dalle az ien de agricole ed agrit urist ich e associat e alla C o ldirett i P iemon te. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
vinitaly: il 7 aprile coldiretti e città del vino presentano la tavola rotonda “vino, benessere e salute” Dopo l'annuncio del Ministro della Salute Girolamo Sirchia dell'avvio della prima campagna nazionale informativa sul consumo di alcol diretta ai giovani, Coldiretti e Città del Vino hanno organizzato per giovedì 7 aprile 2005, ore 15,00 al VINITALY (Ente Fiera di Verona – Sala Rossini ) una tavola rotonda su "VINO, BENESSERE E SALUTE". Il vino è un prodotto dotato di effetti su salute e condizione di benessere, culturalmente capace di richiamare stili di vita, individuali e sociali, moderni e condivisi. Si consuma a casa, in famiglia e con gli amici nelle enoteche, nei ristoranti e cresce il numero delle persone che si avvicina al vino anche per
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conoscere il territorio di origine da cui proviene. Sulle tendenze di mercato in atto, sulle recenti novità mediche in merito agli effetti di un consumo equilibrato, sull'affermarsi di atteggiamenti responsabili nel consumo di vino, anche nelle giovani generazioni, parleranno esperti del settore, ricercatori, professori, medici, responsabili della sicurezza dei cittadini e policy makers. Il programma di giovedì 7 aprile 2005 alle ore 15,00 presso la sala Rossini del VINITALY prevede l'introduzione di Floriano Zambon (Presidente Associazione Nazionale Città del Vino) a cui farà seguito la tavola rotonda coordinata da Stefano Masini (Responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti) con gli interventi di Giuseppe Rotilio (Direttore C.d.L. Scienze della Nutrizione Università di Roma Tor Vergata), Fabio Taiti (Direttore CENSIS Servizi), Attilio Scienza (Professore ordinario di viticoltura Università degli studi di Milano), Antonio Giannella (Direttore Servizio Polizia Stradale). E' prevista la partecipazione del Ministro per le politiche agricole e forestali Gianni Alemanno e del Ministro della Salute Girolamo Sirchia. Concluderà i lavori il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni. Per Coldiretti Piemonte saranno presenti il presidente, Giorgio Ferrero, il direttore, Eugenio Torchio, e i numerosi produttori partecipanti alla fiera. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
lavoro: immigrazione; coldiretti, bene tavolo per nuovi ingressi “Occorre adeguare al più presto le quote di ingresso previste per i lavoratori extracomunitari stagionali per rispondere alle esigenze delle imprese agricole e dei lavoratori e far fronte alle prossime campagne di raccolta della primavera e dell’estate”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la convocazione del tavolo sugli immigrati da parte del Ministro del Welfare Roberto Maroni per valutare la congruita' delle quote di ingresso stabilite. Occorre sottolinea la Coldiretti - combattere l’illegalità e cogliere le opportunità di occupazione che l’agricoltura può offrire dando la possibilità alle imprese di continuare nel percorso di trasparenza dei rapporti di lavoro intrapreso negli ultimi anni. La tempestività della convocazione - precisa la Coldiretti - è un segnale importante per arrivare entro il mese di aprile all’emanazione di un nuovo decreto che consenta di rispettare i tempi fissati dai cicli stagionali delle produzioni. L’immigrazione legale - precisa la Coldiretti - è una risorsa per il Paese e una opportunità per l’agricoltura dove la presenza di lavoratori extracomunitari è divenuta una componente strutturale del settore. A livello nazionale - afferma la Coldiretti - oltre un lavoratore agricolo su dieci è immigrato ma in alcune realtà regionali tale percentuale sale vertiginosamente come nel Trentino Alto Adige dove sono immigrati oltre la metà degli occupati in agricoltura. Negli ultimi anni - precisa la Coldiretti - la presenza di lavoratori immigrati nei campi è cresciuta con tassi di incremento annui a due cifre. Sulla base dell'ultima indagine Inea - continua la Coldiretti - gli extracomunitari occupati in agricoltura sono circa 117.000 concentrati per circa la metà nelle Regioni del Nord (48%) ma presenti anche nel sud e isole (37%) e nel centro Italia (15%). Una realtà - continua la Coldiretti - che è divenuta una componente strutturale di molti "distretti agricoli" come nel caso della raccolta delle fragole
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nel veronese, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell'uva in Piemonte, del tabacco in Umbria e Toscana e dell'allevamento in Lombardia. In particolare gli immigrati impegnati nei campi si occupano - sostiene la Coldiretti della raccolta della frutta e della vendemmia (42,4%), della preparazione e raccolta di pomodoro, ortaggi e tabacco (32,1%) ma anche nell'attività di allevamento (12,8%). Ma - conclude la Coldiretti - cresce la presenza dei lavoratori extracomunitari anche in attività innovative con circa 2000 persone impiegate nell'agriturismo (per lo più donne con un rapporto stagionale e dedite alla cura degli ambienti e alla ristorazione) e 7500 occupati nella trasformazione e vendita diretta dei prodotti agricoli. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
15° concorso per gli alunni di casale monferrato: “la presenza femminile nell’azienda agricola” Alessandria – Il Centro Studi “Eusebio Pollo e Carlo Badino”, in collaborazione con la Coldiretti e con Impresa Verde, ha indetto il 15° concorso per gli alunni delle scuole elementari di Casale Monferrato. Il tema che quest’anno viene proposto all’attenzione degli alunni è:“La presenza femminile nell’azienda agricola. La donna e il suo impegno nei campi, ricostruito attraverso le esperienze di mamme e nonne”. L’invito che rivolgiamo agli studenti è quello di illustrare, attraverso disegni o nella individuazione di uno slogan, breve ed incisivo, l’importanza della presenza femminile in azienda. La premiazione avverrà a Casale Monferrato, presso la Sala Tartara (Mercato Pavia), martedì 7 giugno prossimo, alla presenza dei vertici provinciali della Coldiretti. Gli elaborati dovranno pervenire presso la Segreteria del Centro Studi (Corso Crimea, 69 – 15100 Alessandria), oppure presso l’Ufficio Zona di Casale Monferrato (Via Cavalli d’Olivola, 6) entro martedì 24 maggio 2005. Al momento della consegna del materiale, rivolgiamo invito alle maestre di voler allegare l’elenco nominativo degli alunni delle classi che hanno partecipato al concorso, al fine di favorire e di rendere più agevoli le modalità di consegna dei premi. La segreteria è anche a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
risparmiare con gli "agri-negozi" Asti - Una recente indagine di “Agri 2000” divulgata da Coldiretti rileva che tre italiani su quattro (71%) lo scorso anno hanno fatto acquisti direttamente dagli agricoltori con un risparmio atteso dal 20 al 30%. In un momento economico sfavorevole, ferme restando le superiori garanzie di freschezza e genuinità che un prodotto appena raccolto può garantire, il settore primario può svolgere una funzione di controllo dei prezzi che in alcuni casi moltiplicano senza ragione. Si tratta - afferma Coldiretti - di una opportunità per i consumatori che possono così garantirsi acquisti genuini ed evitare la nota "moltiplicazione" dei prezzi dal campo alla tavola, ma anche di una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni. E pur di non rinunciare alla spesa in campagna - continua Coldiretti - la maggioranza dei consumatori (54,5%) si dice addirittura disponibile a partecipare a gruppi di acquisto
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collettivi per avvantaggiarsi di ulteriori risparmi con l'acquisto di quantità elevate e minori costi di trasporto. Un risparmio Quest’ultimo aspetto, poi, garantisce una scelta ecologista, riducendo l’inquinamento causato dai mezzi di trasporto per la consegna delle merci: “Vedendo, a volte anche nei negozi locali, produzioni biologiche provenienti da oltre oceano – sottolinea Giorgio Ferrero, presidente Coldiretti Asti e del Piemonte - mi scappa un po’ da ridere. Che senso ha acquistare, ad esempio, pere argentine biologiche, senza avere garanzie sull’effettivo metodo di coltivazione e comunque sapendo che per arrivare sulla nostra tavola ha percorso migliaia di chilometri e chissà con quali mezzi”. Ecco quindi che gli acquisti in cascina rappresentano una garanzia qualitativa assoluta. Infatti è anche giusto considerare come un agricoltore locale abbia tutto l’interesse di fornire ai consumatori la massima trasparenza nella commercializzazione diretta dei suoi prodotti: “L’imprenditore agricolo locale ci mette la propria faccia – rileva Luigi Zepponi, direttore provinciale Coldiretti – ed è la migliore etichetta che possa chiedere il consumatore. Le imprese agricole astigiane sono tutte gestite a carattere famigliare e i consumatori vengono ricevuti direttamente in azienda dal titolare, oppure da un famigliare (moglie, figli, genitori), che è in grado di illustrare i metodi di coltivazione e gli eventuali passaggi per la trasformazione dei prodotti”. Resta da superare la difficoltà di raggiungere le aziende che - sottolinea Coldiretti - è in più della metà dei casi (53%) il principale ostacolo all'acquisto. In questo senso gli acquisti collettivi possono rappresentare un ulteriore aiuto per i consumatori. Non lontano da noi cominciano ad organizzarsi esempi significativi. Tra i pionieri c’è “Cascina Cornale” di Magliano Alfieri (www.cornale.it), la cooperativa a cui aderiscono anche alcuni agricoltori astigiani distribuisce già da tempo al domicilio dei consumatori gli “abbonamenti spesa” , differenziandoli a seconda delle esigenze dalle carni, al vegetariano. Ma anche in provincia di Asti, Giovanni Bevione ha fondato “Naturalmente… a casa tua” (www.naturalmenteacasatua.it), una cooperativa di consumatori che organizza gli acquisti presso le migliori aziende agricole e distribuisce per abbonamento ai propri associati rispettando rigorosamente la stagionalità delle produzioni. Ultima idea di Bevione, già in fase di realizzazione, una bottega itinerante, che distribuirà nei piccoli centri dell’Astigiano, laddove non ci sono più esercizi commerciali, alimentari e altri prodotti nelle piazze. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
fruttinfiore 2005: successo di pubblico e di contenuti Cuneo – E’ stato un successo la terza edizione di Fruttinfiore a Lagnasco. Oltre 45.000 visitatori hanno potuto constatare il progresso tecnologico del mondo frutticolo, magistralmente esposto nello STAO salone tecnologico. Successo anche per i convegni di ordine culturale che hanno visto la presenza di personaggi di spicco come quello del presidente nazionale della Confcooperative, Cav. Paolo Bruni. Migliaia di bambini con i loro familiari sono stati attratti dagli assaggi delle frittelle a base di mele che la Proloco di Lagnasco ha distribuito ad oltre 3000 famiglie. Notevole successo ha riscosso l’Istituto Alberghiero di Mondovì con assaggi e degustazioni, ampiamente illustrate ad un pubblico particolarmente attento e
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curioso. L’esposizione di mezzi agricoli del passato, ha coronato la visita della terza edizione della mostra regionale. Nel Castello poi, mostre di pittura su tela e su ceramica, il trenino superaffollato di visitatori incuriositi dalle realtà imprenditoriali di confezionamento e di stoccaggio della frutta. Una chermesse di gusti e di sapori che guarda al passato, ma fortemente proiettata al futuro. Un momento di aggregazione tra il mondo frutticolo cuneese ed il resto della società in un’ottica di piena collaborazione e di proiezione del settore nel firmamento economico regionale. Conclude Gigi Colombano, presidente della Proloco di Lagnasco: “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto. Il bel tempo ci ha anche favoriti. Fruttinfiore sta diventando un appuntamento che ormai è scritto nell’agenda degli incontri regionali. Un ringraziamento lo voglio fare all’amministrazione comunale, alle numerose associazioni economiche e di categoria che ci sono state vicine nell’organizzazione e nella sponsorizzazione della manifestazione”. Aggiunge Bruno Mana, sindaco di Lagnasco: “E’ stata un’occasione per promuovere non solamente il nostro territorio, ma riteniamo di dare voce concreta a tutto il settore frutticolo cuneese che ci vede e ci considera un importante punto di riferimento”. Già fervono i preparativi per la quarta edizione di Fruttinfiore 2006 che si terrà a Lagnasco il 31 marzo e l’1 e 2 aprile del prossimo anno. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
dopo la nomina a “fiore olimpico” la camelia incontra il suo territorio Verbania - La Camelia veste, quest’anno, i colori iridati del Piemonte Olimpico. La tanto attesa nomina ufficiale è giunta, com’è noto, nelle scorse settimane, con il “battesimo” ufficiale da parte di Evelina Christillin (vicepresidente vicario del Toroc) a Villa Fedora di Baveno. Ora la Camelia è tornata nella sua città capoluogo – Verbania – per incontrare il pubblico di sempre dopo l’importante traguardo raggiunto e per festeggiare nel migliore dei modi l’edizione numero 39 della mostra nazionale della Camelia primaverile, tenutasi sabato e domenica nella sede storica di Villa Giulia (Pallanza). E il richiamo alle olimpiadi non è mancato di certo in questa edizione all’interno della quale sono stati esposti i bouquet proposti per le premiazioni olimpiche e realizzati con i “fiori tipici del Lago Maggiore” da fioristi professionisti. “Una mostra –dice il direttore della Coldiretti interprovinciale, Gabriel Battistelli – che apre idealmente un anno impegnativo e intenso, in cui le soddisfazioni non mancheranno: è l’anno che ci separa dalle olimpiadi invernali di Torino 2006, da quel palcoscenico sportivo e mediatico in grado di rilanciare il Piemonte nel mondo, e con esso i suoi fiori più apprezzati”. La Camelia è dunque regina e protagonista di una mostra che non dimentica però di valorizzare anche le altre acidofile che, con essa, compongono il panorama variegato dei “fiori tipici del Lago Maggiore”: rododendri e azalee in primis, ma anche eriche, pieris e kalmie.
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Diversi e tutti molto coinvolgenti i momenti dell’evento: l’esposizione di 250 cultivar raccolte nelle aziende florovivaistiche, presso i vivai dei collezionisti e nelle Ville più prestigiose del Lago Maggiore; la mostra di manifesti pubblicitari, rare scatole di dolciumi e giocattoli risalenti ai primi del ‘900 dedicati al “Lago Maggiore, le sue valli e i suoi fiori” appartenenti alla collezione privata di Marco Gusmeroli, uno fra i principali collezionisti di materiale pubblicitario a livello nazionale. Altri appuntamenti della manifestazione sono stati la mostra mercato in piazza Pedroni, l’esposizione delle Camelie lungo via Ruga, le visite ai giardini per Camelie in collezione, i laboratori per i bambini indirizzati ad una maggior conoscenza di questo fiore anche da parte dei più piccoli, la vendita di libri a soggetto floreale e degustazioni di “torta Camelia”, tè (la bevanda si ricava dai fiori di camelia) e specialità gastronomiche. La Mostra è promossa dal Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore, guidato dal vicepresidente della Coldiretti -titolare di azienda florovivaistica produttrice di acidofile - Elio Savioli. ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
un progetto per la valorizzazione dei rifiuti derivanti dal riutilizzo di materie plastiche Torino - La Coldiretti, in collaborazione con il Consorzio Agriteco Campagna Amica, ha avviato un progetto per la valorizzazione dei rifiuti derivanti dal riutilizzo di materie plastiche. Obiettivo: realizzare una filiera che – attraverso il riciclo degli imballaggi in plastica usati, la raccolta di teli agricoli utilizzati per la copertura delle serre e delle trincee per i foraggi insilati e dei teli per la pacciamatura - permetta la produzione di imballaggi e teli nuovi per l’agricoltura. Il tutto, ovviamente, teso a ridurre l’impatto ambientale dell’attività agricola, consentendo inoltre un abbassamento dei costi per le imprese agricole che possono disporre di imballaggi nuovi conformi a tutte le normative igienicosanitarie. Oggi non tutti gli imballaggi usati sono avviati al riciclo perché, anziché essere selezionati attraverso la raccolta differenziata, sono conferiti direttamente in discarica. Uno spreco, sia a livello ambientale che a livello finanziario: con la raccolta differenziata oltre a diminuire le quantità dei rifiuti conferiti in discarica si ridurrebbero anche i costi di smaltimento. Coldiretti Torino ha inviato una lettera per presentare questo progetto a tutte le amministrazioni comunali che hanno sottoscritto con la Federazione un Accordo quadro per la valorizzazione del territorio e delle produzioni locali, chiedendo di attivare un servizio di raccolta differenziata per i rifiuti plastici e anche per altre tipologie. Coldiretti si è inoltre detta disponibile ad avviare la raccolta differenziata partendo dalle aree mercatali cittadine.
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