Sindaco Paolo Mascaro
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Presidente del consiglio comunale Francesco De Sarro
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Oggetto: mozione ex art. 18 regolamento di funzionamento del consiglio comunale “Adozione della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.
ADOZIONE DELLA CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ PREMESSO che: Il 13 dicembre 2006 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il testo della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con disabilità; Il 30 marzo 2007 il Governo italiano ha sottoscritto tale Convenzione; In data 28 novembre 2008 il Consiglio dei Ministri ha inviato al Parlamento il Disegno di Legge di Ratifica della Convenzione , determinando con ciò l’impegno del nostro Paese ad adeguare la
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legislazione ai principi delineati nella Convenzione, prevedendo, tra l’altro, la possibilità di presentare una candidatura italiana al Comitato Internazionale per i Diritti delle Persone con disabilità, costituitosi il 3 novembre 2008 presso le Nazioni Unite; Con legge n.18/2009 il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione; Il testo della Convenzione, è il risultato di un percorso di partecipazione attiva delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni alla formulazione dei principi enunciati, costituisce uno strumento essenziale per la tutela e la promozione dei Diritti Umani delle Persone con disabilità; Nella Convenzione si riafferma l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali e la necessità di garantire il pieno godimento dei suddetti diritti fondamentali senza discriminazioni.
CONSIDERATO che: La Convenzione è un documento di portata storica vincolante per i diritti, la dignità, le pari opportunità delle persone con qualsiasi tipo di disabilità, che si richiama ai principi proclamati nello Statuto delle Nazioni Unite che riconoscono la dignità ed il valore connaturati a tutti i membri della famiglia umana ed ai diritti uguali ed inalienabili come fondamento della pace e della giustizia nel mondo; La Convenzione con i suoi 50 articoli si riferisce a tutti gli aspetti relativi alla tutela e alla promozione dei diritti delle persone con disabilità che sono considerati a tutti gli effetti all’interno dei diritti alla vità, alla tutela giuridica e alla sicurezza, il diritto alla protezione sociale, all’istruzione, garantendo che i cittadini disabili non siano escluse dal sistema educativo generale e che i bambini disabili siano integrati nella scuola pubblica gratuita ed obbligatoria; Le Persone con disabilità affrontano difficili condizioni, che sono soggette a molteplici o più gravi forme di discriminazione sulla base della razza, colore della pelle, sesso, lingua, religione, opinioni politiche o di altra natura, origine nazionale, etnica, sociale; La Convenzione mira a riconoscere i Diritti della Persona in quanto tale, il diritto di ogni individuo di essere innanzitutto bambino o bambina, uomo o donna, contrastando ogni forma di discriminazione diretta o indiretta e garantendo pari opportunità per tutti; La Convenzione assegna un ruolo fondamentale alle organizzazioni di diversi disabili sia nel processo di inclusione nello sviluppo e nell’applicazione della legislazione e delle politiche atte ad attuare la Convenzione; nei processi decisionali relativi a temi concernenti le persone con disabilità le stesse organizzazioni devono essere consultate “con attenzione” e coinvolte “attivamente”; La Convenzione sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale verso la disabilità, e ciò si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive; per favorire il suddetto
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passaggio, è necessario riconoscere e valorizzare le diversità e tutelare tutti i diritti umani attraverso i principi contenuti nella stessa Convenzione, all’Articolo 3 – Principi Generali: 1. Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale - compresa la libertà di compiere le proprie scelte – e l’indipendenza delle persone;
2. La non-discriminazione; 3. La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società; 4. Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;
5. La parità di opportunità; 6. L’accessibilità; 7. La parità tra uomini e donne; 8. Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità. Articolo 8 - Accrescimento della consapevolezza […] "Sensibilizzare la società nel suo insieme, anche a livello familiare, sulla situazione delle persone con disabilità; accrescere il rispetto per i diritti e la dignità delle persone con disabilità; combattere gli stereotipi, i pregiudizi e le pratiche dannose concernenti le persone con disabilità, compresi quelli fondati sul sesso e l’età, in tutti gli ambiti; promuovere la consapevolezza delle capacità e i contributi delle persone con disabilità". Articolo 19 - Vita indipendente ed inclusione nella società […] "Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e impedire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinati a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattati ai loro bisogni". Articolo 24 – Educazione "Gli Stati riconoscono il diritto all’istruzione delle persone con disabilità. Allo scopo di realizzare tale diritto senza discriminazioni e su base di pari opportunità, gli Stati Parti garantiscono un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita". […] Articolo 27 - Lavoro e occupazione "Si riconosce il diritto al lavoro delle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, ossia il diritto di potersi mantenere attraverso un lavoro liberamente scelto o accettato in un mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’accessibilità alle persone con disabilità". […] Articolo 30 - Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport "Gli Stati riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale e adottano tutte le misure adeguate a garantire alle persone con disabilità:
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(a) l’accesso ai prodotti culturali in formati accessibili; (b) l’accesso a programmi televisivi, film, spettacoli teatrali e altre attività culturali, in formati accessibili; (c) l’accesso a luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale".
SI IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta Comunale ad 1) Acquisire la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 - sottoscritta dall’Italia il 30 marzo 2007 - ratificata con la Legge 3 marzo 2009, n. 18, applicando le norme della stessa nei regolamenti, nelle politiche e nei servizi di propria competenza; 2) Venga attivato un tavolo (osservatorio) di confronto inter assessorile tra i portatori di interessi (persone con disabilità, loro famiglie, associazioni ecc.) e gli assessori comunali per condividere un piano di azione concreto di applicazione delle competenze del comune attraverso la filosofia della Convenzione; definizione partecipata e progressiva realizzazione, di tale piano, esso dovrà contenere precisi impegni ed obiettivi da raggiungere (Specifici, Misurabili, Accessibili, Realistici e legati al Tempo), nonché strumenti di monitoraggio dei servizi e degli interventi, verifica del loro funzionamento e valutazione di impatto sulla vita delle persone con disabilità; 3) Aiutare le famiglie e le persone con disabilità a pensare e sperimentare le strategie di gestione del futuro molto prima che si manifesti la crisi della capacità di cura, sostenendoli affinché possano, con grande anticipo, progettare e sperimentare la soluzione al "Durante-dopo di noi"; 4) Rendere veramente accessibili i mezzi pubblici urbani di trasporto, i quali malgrado siano attrezzati al trasporto, dalle persone con disabilità e/o difficoltà motorie, di fatto non sono utilizzabili perché i marciapiedi delle fermate sono privi di rampe per salirvi e sono distanti dal predellino del bus rendendone difficoltoso e non autonomo l’accesso; 5) Spostare l’assessorato ai servizi sociali in una struttura accessibile; 6) Informazione, sensibilizzazione e formazione: al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità basata sul rispetto dei diritti umani, la rimozione di barriere, ostacoli e discriminazioni, l’abbattimento dello stigma legato alla disabilità, il sostegno alla piena inclusione e partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, nonché basata sul modello biopsicosociale (secondo cui la disabilità viene considerata nelle sue diverse dimensioni: biologica, psicologica e sociale) così come stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso specifici seminari, dibattiti e/o incontri con operatori sociali e sociosanitari, mondo del non profit, enti e istituzioni - banche, uffici postali, esercizi commerciali e loro categorie di rappresentanza, sindacati – col mondo della scuola,
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dell’università e della ricerca, con tutti gli enti preposti a far cultura: associazioni culturali, mass media locali, biblioteche, musei, cinema e teatri. 7) Appoggiare l’organizzazione di una giornata di celebrazione della Convenzione ONU da parte delle associazioni di settore sostenendone le attività attraverso la concessione del patrocinio; 8) Inserire sul sito Istituzionale del Comune di Lamezia Terme un link che invii al testo della Convenzione Onu.
Rosario Piccioni
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