DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO E DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO DALL’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELL’ALUNNO CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ALLA COSTRUZIONE EFFICACE DELL’ ALLEANZA EDUCATIVA E DELLA CONTINUITÀ DI RETE DESCRIZIONE DEL PROGETTO POSIZIONAMENTO E RAZIONALE DEL PROGETTO FORMATIVO Il Progetto Formativo si situa all’indomani di importanti scoperte neuroscientifiche e di notevoli modificazioni degli abituali paradigmi scientifici e culturali di riferimento della intera clinica dell’età evolutiva. Tali rivoluzioni di modello, insieme ad un intero decennio di scoperte rivoluzionarie in materia di apprendimento, stanno determinando significative variazioni diagnostiche/terapeutiche e nuove concettualizzazioni dei disturbi evolutivi e delle patologie infantili. Concettualizzazioni ed approcci nuovi che, a loro volta, hanno progressivamente modificato e condizionato, nel bene come nel male, le disposizioni - sia legislative che di metodologia educativa – esistenti in materia di didattica di sostegno ed integrativa in favore di alcune specifiche categorie di alunni con bisogni educativi speciali. Evento e crisi sociale cui si associa, come è noto e come molti studi epidemiologici documentano, l’incremento esponenziale dei bambini in condizione di disagio evolutivo e con problematiche neurolocognitive, psicologiche, familiari e scolastiche di diversa natura e genere, laddove il mondo professionale che è chiamato ad occuparsi dei bambini con bisogni ed esigenze educative speciali sperimenta un’estrema fatica ed un fisiologico ritardo ad accogliere, utilizzare ed integrare i molteplici, complessi, cambiamenti in atto.
OBIETTIVI DEL PROGETTO OBIETTIVI GENERALI Obiettivo generale del Progetto Formativo è offrire agli insegnanti della scuola materna ed elementare un percorso di formazione professionalizzante in materia di gestione educativa e programmazione didattica individualizzata in favore di due specifiche popolazioni/target di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Tali popolazioni target sono rappresentate da: 1. Bambini con disturbi neuroevolutivi o dello sviluppo neuroevolutivo (DNS), sia già diagnosticati/certificati che in attesa di diagnosi e/o bisognosi di accertamento specialistico; 2. Bambini con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), sia già diagnosticati/certificati che in attesa di diagnosi e/o bisognosi di accertamento specialistico.. A tal fine, i Docenti partecipanti saranno coinvolti in un’esperienza di formazione a carattere teoricoesperenziale finalizzata a:
a) Migliorare la capacità dell’insegnante di scuola materna ed elementare di identificare , promuovere e gestire azioni di supporto, programmazioni educative e segnalazioni efficaci atte a favorire l’individuazione precoce, l’accesso terapeutico e abilitativo, il recupero scolastico, il sostegno educativo e lo sviluppo personologico sia del bambino con DSA o DNE che dei suoi genitori. b) Introdurre e sperimentare, all’interno del primo ciclo della scuola primaria, metodiche formative professionalizzanti congruenti con le legislazioni vigenti in materia di DSA e BES e con i modelli didattici e/o di management educativo che le ispirano e le sostengono; c) Migliorare la capacità dell’insegnante della Scuola Primaria di Primo Grado di lavorare in team, gestire il lavoro in equipe e operare in termini cooperativi e condivisi sia con la famiglia dell’alunno con DNS , DSA e/o BES che con le altre figure specialistiche coinvolte. d) Sostenere e migliorare le abilità relazionali, comunicative e interpersonali dell’insegnante della Scuola Primaria. OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI Il Progetto Formativo mira a far misurare i partecipanti con le evidenze scientifiche,lo sfondo normativo, i bisogni educativi e le strategie didattiche esistenti in materia di alunni con DNS , DSA e BES. Ciò attraverso la partecipazione attiva a un percorso teorico-esperienziale che mira soprattutto al potenziamento delle competenze esecutive e delle abilità - intra-personali, inter-personali e interprofessionali - utili e necessarie per favorire e mantenere – all’interno del contesto scolastico – la messa in pratica di segnalazioni tempestive, programmazioni didattiche efficaci e azioni di sostegno educativo adeguate alle esigenze e ai bisogni speciali del bambino con DNS e DSA. Al termine del corso, i partecipanti saranno,pertanto, in grado di: 1. Conoscere e operare professionalmente, nel pieno rispetto delle legislazioni vigenti e degli atti di indirizzo esistenti ed introdotti in favore di alunni con DSA, DNE e BES; 2. Distinguere ed identificare le diverse forme di DSA e acquisire/perfezionare il concetto di “disturbo neuroevolutivo” e/o del” neurosviluppo”; 3. Conoscere e identificare come i DSA e i DNS si manifestano in epoca precoce e come l’insegnante di Scuola Primaria può identificarli all’interno della pratica scolastica routinaria; 4. Acquisire una corretta visione del ruolo, del compito e delle mansioni svolte sia dai genitori che dalle diverse figure specialistiche e professionali operanti sul campo, al fine di stabilire rapporti educativi e alleanze di rete efficaci; 5. Progettare, gestire ed esporre – sia in forma scritta che orale - l’osservazione preliminare di un alunno che presenta forme rilevanti e significative di difficoltà di apprendimento e/o di disagio scolastico, attraverso l’uso di strumenti di screening e metodiche di osservazione educativa scientificamente validate, adeguate al contesto scolastico ed opportunamente agite in forme e modi responsabilmente informati e consensuali. 6. Operare una corretta ed efficace comunicazione/segnalazione del problema osservato nel bambino alla famiglia e ai genitori, al fine di orientarla e favorire l’accesso dell’alunno con DSA e/o DNS a cure specialistiche, programmi abilitativi e programmazioni educative integrate tempestive ed efficaci;
7. Stabilire, gestire e mantenere contratti educativi multipli e alleanze educative dal carattere complesso (con il bambino, la coppia genitoriale, le committenze istituzionali, gli altri professionisti coinvolti, gli altri alunni presenti in classe) 8. Elaborare, gestire e monitorare le diverse fasi DÌ UN PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO in favore del bambino con DSA e DNS e, in particolare,: La fase osservativa (identificazione delle difficoltà scolastiche dell’allievo con DSA, DNS e/o BES) La fase della segnalazione (segnalazione alla famiglia, relazione di invio specialistico e programmazione educativa ) La fase intermedia (stesura del piano educativo individualizzato ed identificazione degli obiettivi, delle metodiche e delle strategie di lavoro ) La fase di lavoro (individuazione e identificazione, momento per momento, delle strategie e delle metodologie didattiche a carattere dispensativo, compensativo ed aumentativo) La fase della verifica (valutazione/elaborazione/individuazione e stesura sinergica dei passi e degli obiettivi successivi)
IL MODELLO FORMATIVO MODELLO FORMATIVO DI RIFERIMENTO La metodologia didattica posta alla base del Progetto Formativo – coerentemente con il nostro modello scientifico, abilitativo, formativo e terapeutico di riferimento - ha quale suo obiettivo primario la contestualizzazione e la personalizzazione dell’apprendimento che si intende favorire e sostenere nei partecipanti. A tal fine, nell’approccio gestaltico umanistico integrato - cui quali specialisti, professionisti e formatori ci ispiriamo - ogni contenuto teorico appare secondario rispetto alla necessità di radicare e trasmettere, in forme e modi dialogicamente condivisi, i contenuti teorici e specialistici prescelti, nel rispetto delle dimensioni trans-professionali complesse ed implicite nello specifico Campo di intervento. “Campo di intervento” e/o “Campo dei contenuti specialistici condivisi” che, in questo Progetto specifico, ci impone di integrare e adeguare il contenuto teorico trasmesso con la valutazione preliminare e costante – qui, adesso ed in itinere - di almeno altre quattro essenziali dimensioni di intervento. Tali dimensioni, rispetto alle quali il Progetto intende operare una opportuna - quanto auspicata ed auspicabile - contestualizzazione, sono definite e rappresentate da: A. Il Territorio e la Cultura in cui l’insegnante opera e all’interno del quale ogni organizzazione e ogni azione educativa destinata ai bambini con DSA, DNE e BES si inserisce. B. Il Contesto Operativo o i diversi contesti lavorativi/professionali C. La Realtà lavorativa e/o le situazioni professionali che avvengono o possono realmente accadere, registrarsi o sperimentarsi nell’esercizio della pratica professionale routinaria D. I Bisogni Formativi che – qui e adesso e momento per momento – sono e possono configurarsi, essere percepiti, sperimentati ed espressi, in forme molteplici e complesse, dagli stessi docenti destinatari della formazione. Ciò che, nel nostro modello di formazione, si intende primariamente perseguire è la trasformazione di un “gruppo d’aula” in un “gruppo di lavoro” , di natura auspicabilmente più continuativa e stabile, consentendo e offrendo ai professionisti partecipanti innanzitutto spazi e possibilità di valida condivisione, elaborazione
e integrazione – sia personale che gruppale - dell’esperienza professionale, personalmente realizzata o sperimentata sul Campo, in materia di gestione educativa degli alunni con DSA, DNS e/o BES. Lo strumento formativo principale individuato dal Progetto è, di conseguenza, l’“experiencing” professionale direttamente realizzato e sperimentato in contesti professionali reali o naturalistici che, tuttavia, è una forma di “esperienza pratica” che – in questo tipo di didattica formativa – è sostenuta e integrata sia con la partecipazione attiva ai moduli di approfondimento teorico, che attraverso il coinvolgimento dei docenti partecipanti in un percorso esperienziale di consapevolezza. Tale percorso o training esperienziale è progettato per favorire e potenziare, in tutti i docenti partecipanti, lo sviluppo e il progressivo emergere di ciò che,in letteratura, si definisce l’attitudine ad esercitare una “pratica educativa riflessiva”, che possa trasformarsi e diventare, nel tempo e con il tempo, pratica professionale abituale responsabilmente, autenticamente ed efficacemente condivisa. A tale scopo,il percorso esperienziale ,integrando il momento teorico, mira a favorire la reale messa in pratica di una didattica maggiormente consapevole e più riflessiva attraverso il rafforzamento , nei professionisti partecipanti, delle capacità e delle abilità di: a) Auto-riflessione b) Auto-conoscenza c) Auto-consapevolezza emotiva d) Consapevolezza e responsabilità legale, deontologica ed etica di ruolo e) Consapevolezza delle risorse e dei limiti del proprio ruolo e del proprio gruppo/sistema professionale di riferimento f) Comunicazione inter-personale g) Relazione ed inter-relazione cooperativa tra pari Imparare a “pensare alla propria azione” , essere e rimanere presente o in contatto reale con le Persone, le norme e le situazioni, essere consapevole dei propri vissuti emozionali rispetto all’Altro ed al Contesto, esplorare attivamente tutte le possibili conseguenze di un modo di porsi e/o di operare o comunicare anziché un altro , esplorare ed accettare – identificandoli ed elaborandoli innanzitutto emotivamente- i propri limiti di ruolo così come pure imparare “a porsi domande e cercare risposte” è tutto ciò che costituisce, nel nostro approccio, obiettivo formativo e professionale essenziale. Ciò che, infatti, questo Progetto intende promuovere nei Docenti impegnati ogni giorno nella Programmazione Educativa Individualizzata per l’allievo con certificazione di DNS , DSA e/o con diverse tipologia di bisogni educativi speciali è “apprendimento significativo”. Ossia un “apprendimento” che abbia e sappia mantenere, nel tempo e col tempo, “un significato” - personale, profondo e autentico - per ogni singolo docente coinvolto , giacché originato non tanto e non semplicemente da un’acritica trasmissione , da parte del classico “esperto”, di contenuti meramente teorici e/o delle tecniche necessarie per produrre un sapere spesso totalmente impraticabile o avulso dal contesto scolastico. A tale scopo, il corso mira a perfezionare e a incidere non tanto e non soltanto sulle conoscenze teoriche del Docente partecipante, quanto piuttosto sull’insieme delle abilità professionali – definibili quali abilità “trasversali” o “implicite” – che potenziano, sostengono e originano - a livello personale e profondo - la competenza e l’abilità del docente di operare e poter agire efficacemente con l’allievo con DNS, DSA e/o BES e la sua famiglia. Tali abilità raramente o quasi mai coinvolgono solo la sfera “tecnica” , “cognitiva”, “razionale” o “prestazionale” dell’insegnante, poiché – nelle professioni educative e di servizio alla Persona – si tratta pur sempre di disporre e porre in campo quella complessa serie di abilità “umane” (es: abilità di relazione interpersonale, di comunicazione, di contatto intra ed interpersonale, di condivisione interprofessionale, di fronteggiamento dell’insuccesso, della frustrazione o dello stress ecc.) che – certamente non per caso -
appaiono, essere doti ed abilità umane indispensabili per operare efficacemente nei contesti scolastici e, in particolare, in tutti i contesti – educativi e non - destinati ai bambini con DNS, DSA e/o BES. RUOLO DEL FORMATORE In una formazione professionalizzante, il ruolo del formatore è molto diverso da quello tradizionalmente declinato o inteso. In questo tipo di esperienze formative infatti, Il formatore non persegue o promuove, nei professionisti coinvolti, pratiche o apprendimenti settoriali, frammentati, decontestualizzati o parziali. Il suo ruolo, infatti, è quello di favorire e facilitare l’acquisizione della “padronanza professionale” degli insegnanti coinvolti rispetto ad un allievo problematico, una mansione, un problema educativo e un contesto professionale, organizzativo e legislativo specifico. In una formazione professionalizzante, esiste un’unica figura di riferimento - quella, appunto, del “formatore” – che, come in questo caso: A. Progetta e gestisce l’intervento formativo nel suo complesso; B. Se ne fa garante e responsabile rispetto all’organizzazione ed all’interno dell’organizzazione in cui il progetto formativo si situa; C. Garantisce e assicura la coerenza interna e la congruenza del processo formativo; D. Agevola, trasmette e facilita l’ apprendimento e la trasmissione condivisa di modelli, valori e comportamenti professionali compatibili, congruenti ed integrati con i modelli organizzativi, i paradigmi scientifici di riferimento e le norme legali e deontologiche che regolano e regolamentano il settore; E. Gestisce, organizza e conduce il processo formativo secondo le metodiche tipiche della “peer education” (educazione tra pari), dell’“apprendimento cooperativo” e dell’intervisione tra pari. F. Si avvale dell’azione professionale e professionalizzata di valutatori ed osservatori esterni cui affiderà l’osservazione e la rilevazione oggettiva sia dei bisogni formativi dei corsisti che degli alunni e dei genitori coinvolti , allo scopo di valutare e perfezionare la propria azione formativa. G. Non “soluziona” e non offre soluzioni preconfezionate ai docenti partecipanti ma incoraggia, orienta e sostiene – per tutta la durata del Progetto Formativo - il lavoro autonomo dei partecipanti rispetto ai problemi che via via emergono e/o alle eventuali problematiche discusse, segnalate e portate all’attenzione del gruppo di lavoro e del processo della formazione. In questo modo, il formatore ha il vantaggio di poter personalizzare, sostenere e calibrare – momento per momento - il processo di apprendimento dei corsisti partendo – innanzitutto – dai bisogni rilevati o espressi dal gruppo dei docenti coinvolti, rispetto ai quali egli si considera un membro attivo del gruppo, ugualmente immerso in un costante ed ineludibile processo di formazione e “tras-formazione” professionale , qui bi-direzionalmente concepito ed inteso (I docenti imparano dall’esperto, l’esperto impara dai docenti …).
CONTENUTI E PROGRAMMA FORMATIVO DESTINATARI Il Progetto Formativo è destinato agli insegnanti di scuola primaria di primo grado (materna ed elementare) TIMING Il Progetto Formativo ha una durata di circa sei mesi. Si articola e prevede lo svolgimento in tre principali fasi di lavoro, pari a un monte di 60 ore di impegno formativo complessivo. Tale monte ore sarà così ripartito e suddiviso:
Fase I – Fase della rilevazione dei bisogni formativi (6 ore) • Osservazione di Campo e rilevazione oggettiva dei bisogni formativi • Valutazione di ingresso Fase II – Fase del lavoro d’aula (48 ore) • 12 ore di laboratorio d’aula - articolate in 6 moduli, della durata di 2 ore ciascuno. • 24 ore di esercitazione/laboratorio di gruppo, articolati in 6 workshop, della durata di 4 ore ciascuno • 12 ore di lavoro di pratica educativa riflessiva, articolati in 6 gruppi, della durata di 2 ore ciascuno Fase III – Fase di verifica/chiusura (6 ore) • Verifica dei contenuti teorici appresi • Rilevazione della ricaduta pratica • Follow –up dell’esperienza formativa (a 1, 3 e 6 mesi) DATE DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' Da novembre 2015 a settembre 2016
DURATA COMPLESSIVA 60 ore distribuite in 11 giornate formative (4 moduli da 8 ore e 7 moduli da 4 ore)