Nei prossimi giorni, gli oltre 430.000 lavoratori che si sono iscritti negli anni al fondo di previdenza integrativa COMETA, saranno chiamati ad esprimere il loro voto per il rinnovo degli organi statutari del fondo stesso. COMETA è uno dei primi fondi di previdenza ed è, per numero di adesione e per quantità di fondi amministrativi, il più importante esistente in Italia. Il fondo pensione COMETA è stato istituito da FISMIC, FILM, UILM e FIOM nel CCNL del 1996 ed ha come scopo quello di assicurare, ai lavoratori dell’industria metalmeccanica , una più elevata copertura pensionistica che si va ad aggiungere a quella offerta dal sistema di previdenza obbligatorio (INPS). E’ evidente che, a partire dalla riforma Dini dal 1993 in avanti, il sistema previdenziale pubblico offra sempre minore copertura al trattamento pensionistico dei lavoratori e che sia quindi sempre maggiore la necessità di dotarsi di sistemi di pensione integrativa che consentano al lavoratore dipendente, una volta pensionato, di mantenere standards di vita adeguati a mantenere un dignitoso tenore di vita anche alla fine del percorso lavorativo. Infatti, all’inizio degli anni ‘90, la previdenza pubblica assicurava a coloro che andavano in quiescenza una copertura superiore all’ 80% dell’ultima retribuzione, mentre oggi tale copertura, nella media, sfiora appena il 60%. Inoltre c’è da considerare che da decenni il sistema pensionistico pubblico ha perso un concreto aggancio con l’andamento dell’inflazione, dato che l’ultima rivalutazione delle pensioni risale al lontano 1992 e che oggi si parla sempre più insistentemente di un prelievo forzoso per le pensione medio ed alte. Si deve considerare la previdenza integrativa un bisogno primario per i lavoratori dipendenti e non certo un lusso. La previdenza integrativa, sviluppata attraverso la contrattazione come COMETA, garantisce inoltre altri vantaggi: il primo è dato dalla contribuzione aggiuntiva da parte del datore di lavoro a coloro che hanno aderito al fondo. Si tratta di un contributo pari all’ 1.6%+EDR, ovvero sia, diverse centinaia di euro all’anno che il lavoratore lascia al proprio datore di lavoro nel caso in cui non viene eseguita l’adesione. Il secondo beneficio nell’adesione ad un fondo negoziale come COMETA, è la totale deducibilità dal reddito dal punto di vista fiscale di 5164.57Euro all’anno. Si tratta di due
benefici importantissimi che rendono vantaggiosa l’adesione al fondo COMETA rispetto a qualunque forma di previdenza privata fatta attraverso assicurazioni che non garantiscono tale rendimento. Infine, in caso di conferimento al fondo COMETA dell’intero importo TFR (scelta opzionale) anche il trattamento di fine rapporto viene protetto da eventuali leggi straordinarie che potrebbero sempre essere promulgate dai Governi in caso di emergenza; inoltre il rendimento offerto dal fondo COMETA al TFR è di gran lunga superiore a quello garantito dalla legge. Queste sono alcune ragioni, che descrivono la convenienza che ha il lavoratore nell’aderire al fondo COMETA, che verranno meglio descritte negli articoli e nelle tabelle contenute in questo numero speciale della Newsletter. Concludendo, il fondo COMETA, avendo natura multi comparto e dividendo ogni eventuale rischio su più fronti, è stato tra quelli che ha meno subito il crac finanziario mondiale seguito dal terremoto di Wall Street del 2008; anche grazie all’oculata gestione che le Parti Sociali hanno sempre esercitato, avendo molto a cuore la vera finalità del fondo: garantire al lavoratore una buona gestione dei suoi risparmi ed una vera integrazione al suo TFR e alla sua pensione a partire dalla propria quiescenza. In particolare, la FISMIC si è sempre caratterizzata con forza nella sua azione all’interno del CdAmm e nell’ Assemblea perché si evitasse qualunque tipo di speculazione finanziaria che distogliesse i risparmi dei lavoratori dal loro obiettivo fondamentale di proteggere gli stessi. Inoltre nella nostra azione nel Consiglio Amministrativo, abbiamo sempre operato affinché si evitasse di alimentare ipotetici Fondi di Solidarietà utilizzando soldi depositati dai lavoratori in COMETA. La nostra azione si è sempre determinata affinché questo non potesse mai avvenire né in passato e soprattutto né in futuro; allorquando l’allungamento della vita lavorativa e l’avvicinamento tardivo dei giovani al lavoro renderà,per il pensionato, sempre più necessario avere una fonte di reddito, integrativa a quella pubblica, sempre più vigorosa e sicura. Per questi motivi e per rendere sempre più forte la voce della FISMIC, chiediamo a tutte le lavoratrici e lavoratori di votare la lista FISMIC, sindacato libero, autonomo e sempre dalla parte degli interessi dei lavoratori senza alcun interesse politico.
Roberto Di Maulo
DIRETTORE RESPONSABILE VINCENZO BACARANI
PROGETTO GRAFICO E REDAZIONE MARTINA ROMANO FEDERICA CICCARELLI GIULIA BATANI
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La previdenza può essere vista come un “salvadanaio consapevole” che trova la sua ragion d’essere lungo la traiettoria demografica e la sua evoluzione tramite i mercati finanziari. Ma la sua “consapevolezza” nasce appunto dalla scelta di effettuare un risparmio previdenziale ad opera di tutti gli individui. Tale consapevolezza trova la sua naturale declinazione in una forma di risparmio intelligente. Pensiamo ad esempio ad un giovane iscritto alla previdenza complementare, ancorché
non abbia iniziato la sua carriera lavorativa, può contribuire da subito a propri obiettivi previdenziali e allo stesso modo usufruire di un “risparmio intelligente” da utilizzare per necessità quali ad esempio un corso di inglese all’estero. Semplicemente il giovane studente potrà prelevare quanto necessario e poi riversare le somme come se fosse appunto un salvadanaio. Purtroppo l’impostazione storica del sistema previdenziale del nostro Paese non ha favorito lo sviluppo di una cultura previdenziale, questo perché la
previdenza obbligatoria ha sempre assicurato un tasso di sostituzione elevato calcolato sull’ultima retribuzione e pertanto non è mai stato percepito un vero “bisogno previdenziale”. Le recenti riforme del sistema previdenziale intervenute ne hanno modificato drammaticamente il quadro facendone diminuire in misura sensibile i tassi di sostituzione come mostrato nella seguente tabella:
Ecco perché oggi si avverte la necessità di pensare ad un risparmio previdenziale fin da subito ma questo impone una conoscenza di tematiche finanziarie e previdenziali, anche solo di base, che permettano a tutti gli individui di radicare una propria consapevolezza che si concretizzi nel realizzare un tipo di salvadanaio come descritto prima. Ma quanto sono preparati i giovani studenti e lavoratori sul tema della previdenza? Ben poco a giudicare dai tassi di adesione alla previdenza complementare per classi di età, come illustrato dal seguente grafico:
La fotografia rappresentata dal grafico mostra come i tassi di adesione non superano il 10% dei lavoratori. Una misura che appare preoccupante e che mostra quanto sia ampiamente sottovalutato il tema previdenziale. Per il nostro Paese risulta importante investire nella diffusione della cultura previdenziale, ampliandone occasioni e momenti di formazione sia finanziaria e sia previdenziale. Emerge la necessità di istituire una “patente previdenziale” che assicuri ai giovani studenti e lavoratori tutti gli strumenti necessari per poter accrescere la propria consapevolezza sul risparmio previdenziale. I sindacati sono chiamati ad assumersi una grande responsabilità in questo e dovrebbero trovare le corrette sponde affinché siano attivati percorsi di sensibilizzazione nei quali fornire una preparazione, almeno di base, che consenta ai lavoratori prossimi ad entrare nel mondo del lavoro di poter scegliere come costruire ed alimentare il proprio “salvadanaio consapevole”.
Confronto tra un aderente a Cometa dal 1998 ed il gemello virtuale che non ha aderito a Cometa Dati al 31/12/2013
Contributo aderente:
5.125,23
TFR:
18.049,99
Totale lavoratore:
23.175,22
Contributo azienda:
2.899,01
Rendimento fondo:
Confronto tra un aderente a Cometa dal 2007 (entrata in vigore del decreto 252 e scelta sul tfr) ed il gemello virtuale che non ha aderito a Cometa Dati al 31/12/2013
Contributo aderente:
5.125,23
TFR/TFR Silente:
18.049,99
Totale lavoratore:
23.175,22
Contributo azienda:
-
Rendimento TFR in azienda:
3.301,65
Totale Azienda + Rendimento:
3.301,65
Totale controvalore:
26.476,87
7.059,01
Totale Azienda + Rendimento:
9.958,02
Totale controvalore:
33.133,24
Reddito 4.292.290.574
Crescita 433.068.982
Monetario Plus 2.420.774.020
Nel 2013 ha reso il 6%, battendo nettamente l’1,7% della liquidazione rimasta in azienda. E nel medio periodo… in Economia. Le azioni tirano la volata della pensione di scorta. Le linee più rischiose hanno offerto le migliori performance nell’anno appena concluso. Ma tutto il comparto si è comportato bene. Nel 2013 è stato pari al 6% il rendimento medio offerto da Cometa. Il Tfr nello stesso periodo ha reso invece l’1,7%, al netto dell’aliquota dell’11%. La liquidazione mantenuta in azienda si rivaluta con un tasso dell’1,5%, più il 75% dell’inflazione.
Sicurezza 1.010.257.488
Anche nel medio termine la previdenza integrativa stacca il Tfr: fra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre scorso, infatti, tutti i tre fondi maggiori esistenti all’inizio del periodo considerato hanno battuto nettamente il 46,1% della liquidazione. Il migliore è stato Fondenergia (energia e petrolio) con il 57%, seguito da Fonchim (chimica e farmaceutica) con il 51,9% e da Cometa (industria metalmeccanica e orafa) con il 51,3%. «Il bilancio dell’anno scorso è molto positivo. Cometa raggiunge buoni risultati anche grazie alle spese decisamente contenute. I costi di struttura sono molto bassi e non bisogna remunerare una rete di vendita, come nel caso degli altri strumenti previdenziali». Proprio qui, però, sta anche la loro debolezza. I fondi negoziali, che contano oltre 1,9 milioni di aderenti, soffrono la concorrenza dei Pip
(i Piani individuali di tipo assicurativo), che con oltre 2 milioni d’iscritti sono balzati al primo posto fra tutti gli strumenti previdenziali, anche grazie alle laute provvigioni per gli intermediari che li collocano. «Nei fondi, invece, la promozione è affidata agli uffici del personale delle aziende e ai sindacati —spiega Tronconi — In più soffrono le gravi difficoltà del mondo del lavoro, con molti dipendenti licenziati o collocati in cassa integrazione. A parte quattro o cinque, ve ne sono molti altri che non hanno dimensioni adeguate: Come Assofondipensione vogliamo aiutarli a trovare soluzioni consortili che permettano di sfruttare meglio le nuove opportunità offerte dai mercati finanziari». Oggi Cometa investono circa il 60% degli attivi in titoli governativi, per lo più italiani. «Il tema all’ordine del giorno è come
dirottare maggiori risorse verso l’economia reale — spiega Tronconi —. Il 20% di attivi che possono gestire direttamente potrebbe essere investito in fondi di private equity, mini-bond o fondi chiusi infrastrutturali: abbiamo avviato contatti con la Cassa depositi e prestiti per vedere cosa si può fare. In questo modo si avrebbero ricadute positive sull’occupazione». L’anno scorso molte linee azionarie e bilanciate hanno ottenuto performance a due cifre: il risultato migliore è stato il 17,6% dell’azionaria di Mediafond (gruppo Mediaset), seguita con il 16,5% da quell’analoga di Fondaereo (piloti e assistenti di volo). Hanno chiuso in positivo tutti i comparti, e buoni risultati sono stati ottenuti anche dai tre fondi maggiori, Cometa,Fonte (commercio, turismo e servizi) e Fonchim.
Nel 2013 Cometa ha reso il 6%, battendo nettamente l’1,7% della liquidazione rimasta in azienda. E anche nel medio periodo la previdenza integrativa stacca il Tfr: fra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre scorso, infatti, tutti i tre fondi maggiori esistenti all’inizio del periodo considerato hanno battuto nettamente il 46,1% della liquidazione;Cometa con il 51,3%. !!!!!
RENDIMENTI DA INIZIO MULTICOMPARTO
RENDIMENTI DA INIZIO ANNO Valore di quota 31/12/2012
• Perché si beneficia di un risparmio fiscale sulla quota versata dal lavoratore • Perché solo chi si associa a COMETA usuf ruisce del contributo dell’azienda, non dovuto altrimenti in nessun’altra forma • Perché trasferiamo il nostro TFR dal “cassetto” dell’azienda al nostro conto del Fondo • Perché dà varie possibilità di prestazioni, sia per la pensione che per il capitale • Perché non serve fare il 730 e/o 740 e la quota del lavoratore non viene tassata • Perché possono aderire tutti i lavoratori metalmeccanici, a prescindere che siano assunti • Con contratto a termine o che manchi poco tempo per andare in pensione • Perché è “alla portata di tutti”, e con un piccolo contributo si ha la possibilità di crearsi la pensione complementare. L’iscritto Cometa ha fatto rendere bene i suoi risparmi!!!
Le risorse del Fondo sono depositate presso una Banca Depositaria, che svolge il ruolo di custode del patrimonio e controlla la regolarità delle operazioni di gestione. La banca depositaria di COMETA, sulla base di apposita convenzione stipulata, e’BNP Paribas Securities Services Cometa non effettua direttamente gli investimenti, ma affida la gestione del patrimonio a intermediari professionali specializzati (gestori), selezionati sulla base di una procedura competitiva svolta secondo le regole dettate dalla COVIP. I gestori sono tenuti ad operare sulla base delle linee guida di investimento fissate dall'organo di amministrazione del Fondo. Cometa attua una gestione "Multicomparto" basata su quattro diversi comparti di investimento, a ciascuno dei quali corrisponde un proprio valore di quota.
Valore di quota
Valore di quota
Rend Quota
31/12/2013
netto
Valore di quota
Rend Quota
30/04/2005
31/12/2013
netto
Monetario Plus
14,123
14,301
1,26%
Monetario Plus
11,965
14,301
19,52%
Sicurezza
14,664
15,537
5,95%
Sicurezza
11,965
15,537
29,85%
Reddito
15,575
16,242
4,28%
Reddito
11,965
16,242
35,75%
Crescita
15,298
16,769
9,62%
Crescita
11,965
16,769
40,15%
RENDIMENTI DA 31/12/1998
Reddito
Valore di quota
Valore di quota
31/12/1998
31/12/2013
10,329
16,242
Rend Quota netto
57,24%
A partire dagli anni ’90 il nostro sistema pensionistico è stato profondamente modificato. I motivi principali di questi cambiamenti sono stati il progressivo aumento della durata della vita media (che determina di conseguenza un allungamento del periodo di pagamento delle pensioni) e il rallentamento della crescita economica (che causa una riduzione dell’ammontare dei contributi necessari a pagare le pensioni).In particolare: • sono state innalzate sia l’età richiesta per andare in pensione sia l’anzianità contributiva minima; • l’importo della pensione viene collegato: a) all’ammontare dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa e non più alle ultime retribuzioni percepite; b) alla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL); c) alla durata media del periodo di pagamento della pensione (la cosiddetta “speranza di vita” al momento del pensionamento); • la pensione viene rivalutata unicamente sulla base dell’inflazione (cioè dell’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi) e non più in base all’aumento delle retribuzioni che, generalmente, è più elevato. Tali modifiche fanno sì che, nel futuro, le nuove pensioni saranno via via più basse in rapporto all’ultima retribuzione percepita (il cosiddetto “tasso di sostituzione”). E’ questa la ragione principale per cui alla previdenza obbligatoria viene affiancato il secondo pilastro del sistema: la previdenza complementare. I principali vantaggi scali
Causale
I principali vantaggi riconosciuti dalla legge a chi aderisce a strumenti di previdenza complementare sono di natura fiscale; tuttavia non si può ridurre il vantaggio derivante dall’adesione a un fondo pensione esclusivamente ad una fiscalità agevolata. Aderire ad un fondo pensione è conveniente sotto molti punti di vista: A) Pensionistici: l’adesione ad un fondo pensione e la relativa contribuzione porteranno il lavoratore a garantirsi un futuro migliore costruendosi una pensione aggiuntiva a quella pubblica. B) Economici: in caso di adesione collettiva, versando oltre al Tfr il proprio contributo si ha diritto a quello dell'azienda. Fiscali: i contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile IRPEF. In questo modo il lavoratore a fine anno pagherà meno tasse. Inoltre, la tassazione prevista nei diversi momenti in cui è possibile richiedere somme di denaro dal fondo è fortemente agevolata. I principali vantaggi scali
Tassazione Vigente
- Prestazioni pensionistiche in capitale e in rendita; - Anticipazioni per spese sanitarie; - Riscatti parziali/totali/premorienza
15% nei primi 15 anni e -0,30% per ogni anno Successivo fino a un minimo del 9%
- Anticipazioni per acquisto/ristrutturazione prima casa; - Anticipazioni per ulteriori esigenze; - Altri riscatti (perdita dei requisiti)
23%