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Chi dona alla Chiesa e ruba allo Stato è un finto cristiano» - 11 novembre 2013
“La differenza è che chi pecca e si pente, chiede perdono, si sente debole, si sente figlio di Dio, si umilia, e chiede proprio la salvezza da Gesù. Ma di quell’altro che scandalizza, che cosa scandalizza? Che non si pente. Continua a peccare, ma fa finta di essere cristiano: la doppia vita. E la doppia vita di un cristiano fa tanto male, tanto male. ‘Ma, io sono un benefattore della Chiesa! Metto la mano in tasca e do alla Chiesa’. Ma con l’altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri … ruba. È un ingiusto. Questa è doppia vita. E questo merita – dice Gesù, non lo dico io – che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui”. “E noi dobbiamo dirci peccatori, sì, tutti, qui, eh!, tutti lo siamo. Corrotti, no. Il corrotto è fisso in uno stato di sufficienza, non sa cosa sia l’umiltà. Gesù, a questi corrotti, diceva: ‘La bellezza di essere sepolcri imbiancati’, che appaiono belli, all’esterno, ma dentro sono pieni di ossa morte e di putredine. E un cristiano che si vanta di essere cristiano, ma non fa vita da cristiano, è uno di questi corrotti. […] Tutti conosciamo qualcuno che è in questa situazione e quanto male fanno alla Chiesa! Cristiani corrotti, preti corrotti … Quanto male fanno alla Chiesa! Perché non vivono nello spirito del Vangelo, ma nello spirito della mondanità”.
Dio non dà schiaffi. Rimprovera ma senza ferire» - 12 novembre 2013
“Tutti dobbiamo passare per la morte, ma una cosa è passare per questa esperienza con una appartenenza al diavolo e un’altra cosa è passare per questa esperienza dalla mano di Dio. E a me piace sentire questo: ‘Siamo nelle mani di Dio dall’inizio’. La Bibbia ci spiega la Creazione, usando una immagine bella: Dio che, con le sue mani ci fa dal fango, dalla terra a Sua immagine e somiglianza. Sono state le mani di Dio che ci hanno creato: il Dio artigiano, eh! Come un artigiano ci ha fatto. Queste mani del Signore… Le mani di Dio, che non ci hanno abbandonato”. “Nostro Padre, come un Padre con suo figlio, ci insegna a camminare. Ci insegna ad andare per la strada della vita e della salvezza. Sono le mani di Dio che ci carezzano nei momenti del dolore, ci confortano. È nostro Padre che ci carezza! Ci vuole tanto bene. E anche in queste carezze, tante volte, c’è il perdono. Una cosa che a me fa bene pensarla. Gesù, Dio, ha portato con sé le sue piaghe: le fa vedere al Padre. Questo è il prezzo: le mani di Dio sono mani piagate per amore! E questo ci consola tanto”. “Pensiamo alle mani di Gesù, quando toccava gli ammalati e li guariva… Sono le mani di Dio: ci guariscono! Io non mi immagino Dio dandoci uno schiaffo! Non me lo immagino. Rimproverandoci, sì me lo immagino, perché lo fa. Ma mai, mai, ci ferisce. Mai! Ci accarezza. Anche quando deve rimproverarci lo fa con una carezza, perché è Padre. ‘Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio’. Pensiamo alle mani di Dio, che ci ha creato come un artigiano, ci ha dato la salute eterna. Sono mani piagate e ci accompagnano nella strada delle vita. Affidiamoci alle mani di Dio, come un bambino si affida alla mano del suo papà. È una mano sicura quella!”
Dio ci insegni a rispettare i nonni ! - 19 novembre 2013
La liturgia propone oggi la vicenda del nobile Eleàzaro, figura biblica del Libro dei Maccabei, che di fronte alla scelta fra l’apostasia e la fedeltà non dubita. Anzi, invece di badare a sé “pensa ai giovani”, a quello che il suo atto di coraggio potrà lasciare loro in ricordo. La coerenza di quest’uomo, la coerenza della sua fede, ma anche la responsabilità di lasciare un’eredità nobile, un’eredità vera. Noi viviamo in un tempo nel quale gli anziani non contano. È brutto dirlo, ma si scartano, eh? Perché danno fastidio. Gli anziani sono quelli che ci portano la storia, che ci portano la dottrina, che ci portano la fede e ce la danno in eredità. Sono quelli che, come il buon vino invecchiato, hanno questa forza dentro per darci un’eredità nobile”. Mi ricordo una storiella ascoltata da piccolo. Protagonista è una famiglia con papà, mamma, tanti bambini e il nonno, che quando a tavola mangiava la zuppa si sporcava la faccia. Infastidito, il papà spiega ai figli perché il nonno si comporti così quindi compra un tavolino a parte dove isolare il genitore. Quello stesso papà un giorno torna a casa e vede uno dei figli giocare con il legno. “Cosa fai?”, gli chiede. “Un tavolino”, risponde il bimbo. “E perché ?”. “Per te, papà, per quando tu diventi vecchio come il nonno”: “Questa storia mi ha fatto tanto bene, tutta la vita. I nonni sono un tesoro. La memoria dei nostri antenati ci porta all’imitazione della fede. Davvero la vecchiaia tante volte è un po’ brutta, eh? Per le malattie che porta e tutto questo, ma la sapienza che hanno i nostri nonni è l’eredità che noi dobbiamo ricevere. Un popolo che non custodisce i nonni, un popolo che non rispetta i nonni, non ha futuro, perché non ha memoria, ha perso la memoria”. “Preghiamo per i nostri nonni, le nostre nonne, che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede”.
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Origine e storia della Chiesa di S. Teresa d’Avila in Oltrarno Per ripercorrere l’origine e la storia della chiesa di S. Teresa d’Avila a S. Giovanni Valdarno è necessario risalire alla vicina altura dove si trova la chiesa succursale della Badiola. Qui nell’VIII secolo doveva già esistere la piccola badia di S. Maria a Mama, come documenta un diploma del 780, diventata poi importante Abbazia. Nella metà del 1400 l’Abbazia venne abbandonata per rimanere solo chiesa parrocchiale. Da quando era diventata una parrocchia con il semplice toponimo di Badiola, il suo popolo era costituito da una popolazione esclusivamente rurale dispersa nelle colline del circondario. Ma negli anni sessanta del novecento la forte espansione urbana nell’adiacente pianura determinò un incremento di popolazione (passata dai 600 abitanti del 1956 ai 2000 del 1972) trasformando profondamente la comunità. Il parroco del tempo, don Pietro Brocchi (per tutti l’Abate, che fra l’altro aveva in larga parte recuperato la chiesa della Badiola dopo le distruzioni belliche del 1944), si impegnò con il vescovo di Arezzo Telesfolo Cioli per la costruzione di una nuova chiesa in un luogo più adatto alla mutata realtà parrocchiale. Così nacque la chiesa di Oltrarno dedicata a S. Teresa d’Avila in omaggio alle suore terziarie carmelitane di S. Teresa, allora proprietarie della fattoria di S. Maria, che donarono il terreno per il nuovo edificio di culto. Il progetto della chiesa fu affidato agli ingegneri E. Bani e V. La Rocca. La chiesa venne inaugurata il 25 marzo 1972. Il 1 giugno 1979 un Decreto vescovile di mons. Cioli trasferiva la sede parrocchiale della chiesa di S. Maria a Badiola nella nuova chiesa di S. Teresa. Nel corso degli anni l’area e l’edificio della nuova
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chiesa hanno subito numerosi ampliamenti. Sono nati spazi per le attività parrocchiali, è nata una piccola cappella e l’interno è stato arricchito con pregevoli opere d’arte fra cui la Crocifissione di Renato Bittoni (1987), il Fonte battesimale di Remo Gardeschi (1989), il Cristo di Venturino Venturi (1991). Nel 1974, dopo due anni dalla costruzione, la nuova chiesa era diventata - soprattutto per l’opera svolta dai due nuovi sacerdoti don Donato Buchicchio (1974-1985) e don Giancarlo Rapaccini (1974-1993) - il punto di aggregazione di tutto il quartiere Oltrarno. La popolazione, in larga parte immigrata dai centri vicini, aveva trovato nella partecipazione alla vita parrocchiale una grande occasione per momenti di comunione e aggregazione sociale. Dopo don Buchicchio e don Rapaccini, la parrocchia ha avuto come parroci don Vittorio Gepponi (1993-1996) e dal 1996 fino al 1 dicembre del 2013 don Franco Moretti. Adesso ha un nuovo parroco don Danilo Costantino, un giovane sacerdote molto conosciuto nella diocesi di Arezzo per essere stato diversi anni responsabile della pastorale giovanile diocesana.
INCONTRI BIBLICI con d. SILEI La riflessione biblica sul profeta Osea, iniziata ad ottobre, continuerà giovedì 12, secondo l’orario consueto e cioè alle ore 18 nella Sala delle suore agostiniane ed alle ore 21 nella Sala delle Conferenze della Basilica. Verrà commentato il cap. 6 (Voglio l’amore).
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ASSEMBLEA DEI CONSIGLI PARROCCHIALI
Il 4 novembre scorso se è riunita presso la Parrocchia di San Pietro e Paolo, l’Assemblea dei Consigli Pastorali: erano presenti tutti i parroci e circa cinquanta membri dei vari Consigli. Dopo la preghiera iniziale, è stato proiettato il video dell’intervento che Papa Francesco ha fatto ad Assisi il 4 ottobre. L’assemblea si è poi suddivisa in quattro gruppi che hanno lavorato sulla base di schede elaborate in precedenza. Il gruppo “CONSIGLIARE” si è preoccupato di conoscere la realtà dei singoli consigli pastorali che risultano composti da circa 15/20 membri e si riuniscono in media 2/3 volte l’anno. Il gruppo “ASCOLTARE” ha evidenziato che in tutte le parrocchie esistono gruppi di preghiera, ma al tempo stesso si sente la necessità di migliorare la proclamazione della Parola di Dio. Per favorire la collaborazione è importante trovare il modo di valorizzare quello che già esiste. Il gruppo “CAMMINARE” ha iniziato il lavoro elencando le occasioni di incontro e le attività che già esistono nelle parrocchie. La discussione si è orientata poi nella ricerca di soluzioni e proposte rivolte alla promozione delle attività parrocchiali ed alla sussidiarietà tra le varie parrocchie. Il gruppo “ANNUNZIARE” ha riflettuto soprattutto sulle attività catechistiche e di formazione per ragazzi e giovani.
SCUOLA SUORE AGOSTINIANE
14 dicembre – OPEN DAY: la scuola accoglie visitatori dalle ore 16 alle 19, per visitare ambenti, conoscere programmi, metodi, e particolari iniziative culturali e formative. Natale nella scuola. 19 dicembre: in Pieve si esibiranno gli alunni della scuola primaria 20 dicembre: festa con le famiglie del nido d’infanzia, nella scuola 21 dicembre: al teatro Masaccio, trattenimento della Scuola materna.
UN NUOVO PARROCO… Dal primo dicembre la Parrocchia di Santa Teresa d’Avila in Oltrano ha un nuovo parroco. È don Danilo Costantino. Originario di Erice, in Sicilia, ma aretino d’adozione. Danilo ha trentacinque anni. È stato ordinato sacerdote nel 2007. Ha svolto servizio in varie parrocchie aretine ed è stato per molti anni responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Arezzo.
LIBERARTE L’associazione LIBERARTE - Amici della Biblioteca e dei Musei invita alla presentazione, tenuta da Andrea Merli, del volume: ”GERUSALEMME SENZA DIO - Ritratto di una città crudele“ di PAOLA CARIDI Giovedì 5 dicembre alle ore 21.00 - Aula Magna di Palazzo Corboli presso la Biblioteca comunale. Il 6 Dicembre “Assaggi d’arte con l’Angelico” prevede, invece, una visita guidata al Museo a cura della Direzione, aperitivo al museo e cena all’Osteria dell’Angelo (prenotazione obbligatoria, costo complessivo 27 euro). Domenica 8 Dicembre, festività dell’Immacolata Concezione, alle ore 17,30 “Pensieri di devozione mariana al Museo della Basilica” a cura del dr. Giovanni Serafini, coop “Firenze Fede Arte“ (Ingresso gratuito)
Concerto di Natale Giovedì 19 Dicembre alle ore 21,15 presso il Teatro Comunale “Bucci” la Banda di San Giovanni Valdarno terrà il suo tradizionale Concerto di Natale giunto alla 47ª edizione. Sarà un Concerto in gran parte dedicato ai 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi. Ospite d’onore sarà il soprano Susanna Piccardi, che canterà famosi brani dal “Rigoletto” (Tutte le feste al tempio), dall’”Otello” (Ave Maria), da “La Forza del Destino” (La Vergine degli Angeli), da “La Traviata” (Brindisi). Parteciperà anche la Corale “Cappetti”, con alcuni brani tradizionali e composizioni originali e moderne. Insieme alla Banda verrà eseguito il ”Va’ pensiero” dal Nabucco. DICEMBRE 2013
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CUSTODI DEL DONO DI DIO
Cari genitori, il cammino dei nostri figli e di tutti noi, si sta avvicinando al Natale. Anche quest’anno “le luci” delle feste si presentano con un tono minore. Tuttavia tutti e tutto, ci porta a distrarci e a non accorgersi del prossimo che soffre, ha paura, non sa come arrivare a domani. Ma possiamo avvicinarci al Natale senza preoccuparsi dei nostri fratelli più bisognosi? «Custodire Gesù con Maria, custodire l’intera creazione, custodire ogni persona, specie la più povera, custodire noi stessi».:Ecco quello che Papa Francesco ci chiede!: Far risplendere la stella della speranza: e custodire con amore ciò che Dio ci ha donato!. In più occasioni il Papa ha ripetuto l’invito ad essere “custodi”. Non possiamo dimenticare il suo viaggio a Lampedusa per i noti, tragici avvenimenti rendendo ancora più significativo questo invito: «Tanti di noi, mi includo anch’io, siamo disorientati, non siamo più attenti al mondo in cui viviamo, non curiamo, non custodiamo quello che Dio ha creato per tutti e non siamo più capaci neppure di custodirci gli uni gli altri. E quando questo disorientamento assume le dimensioni del mondo, si giunge a tragedie come quella a cui abbiamo assistito». Queste parole di Papa Francesco ci siano di stimolo per far sì che Natale, secondo il disegno del Signore, sia veramente Natale. Possiamo fare un “regalo” all’ospedale Meyer, aderire ad una adozione a distanza, fare un gesto per sostenere una famiglia nel bisogno.
LOTTERIA DI NATALE 2013
Acquistate i biglietti della LOTTERIA!!! I proventi saranno destinati all’ospedale pediatrico Meyer, per adozioni a distanza e per il sostentamento della parrocchia.
PROGRAMMA DELLE FESTE NATALIZIE Martedì 24 dicembre - ore 22.45 – aspettando Gesù Bambino… recita e concento di Natale con tutti i bambini e ragazzi del catechismo - ore 23.45 – estrazione lotteria - ore 24.00 – S. Messa Solenne di Natale Mercoledì 25 dicembre - Natività di Nostro Signore - SS. Messe ore 11.00; ore 15.00 (in lingua Polacca); ore 17.00 Giovedì 26 dicembre – Santo Stefano - SS. Messe ore 11.00; ore 15.00 (in lingua Polacca); ore 17.00 Domenica 29 dicembre – Sacra Famiglia - SS. Messe ore 11.00; ore 15.00 (in lingua Polacca); ore 17.00 Martedì 31 dicembre - ore 17.00 TEDEUM di ringraziamento Mercoledì 1 gennaio 2014 – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio - Giornata della Pace nel Mondo - SS. Messe ore 11.00; ore 15.00 (in lingua Polacca); ore 17.00 Lunedì 6 gennaio - Epifania di nostro Signore Gesù - SS. Messe ore 11.00; ore 15.00 (in lingua Polacca); ore 17.00 Dopo la S. Messa delle 11.00 ARRIVA LA BEFANA per i bambini e i ragazzi del catechismo.
Aiutiamo i più bisognosi Per tutto il periodo dell’Avvento è attiva una raccolta di generi alimentari non deperibili per essere donati a chi non ha meno possibilità di sostentamento. La consegna e la raccolta degli alimenti avviene presso la chiesa.
Don Pietro, il Consiglio Pastorale, le Catechiste, la Confraternita del SS. Sacramento, l’Azione Cattolica e tutti i collaboratori, augurano un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo 4
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Calendario di Dicembre Sabato 30 Novembre – ore 19 Vespri di inizio dell’Avvento, in Basilica, presieduti dal Vescovo Domenica 1° Dicembre – ore 11 Anniversari di Matrimonio. Chi festeggia in questo anno i 15, 20, 25, 30, 35, 40, 45, 50, 55 … anni di matrimonio si ritroverà alla Santa Messa delle ore 11 in Basilica e poi festeggerà con un pranzo ai Saloni. Da giovedì 28 Novembre al venerdì 6 Dicembre: Novena dell’IMMACOLATA ore 18 in Basilica Domenica 8 Dicembre – Festa dell’Immacolata: ore 11 – Celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Vescovo – ore 13 Pranzo ai Saloni Giovedì 19 Dicembre – ore 19 in Basilica incontro dei gruppi che sono presenti in parrocchia, ore 20 cena ai Saloni Da lunedì 16 a lunedì 23 Dicembre: Novena di Natale ore 18 in San Lorenzo Venerdì 20 Dicembre – Ritiro spirituale per tutti ore 9 – 11; ore 16 – 18; ore 21 – 22,30 Martedì 24 Dicembre – ore 23,30 Veglia e Messa della Natività Martedì 31 Dicembre – ore 18 S. Messa e Te Deum di ringraziamento Mercoledì 1° Gennaio – Giornata per la pace Lunedì 6 Gennaio – ore 10, premiazione dei Presepi più belli e consegna della Befana a tutti i bambini presenti.
Presepi sotto la Basilica
Film sul Natale
La mostra dei presepi sotto la Basilica giunge quest’anno alla sua 10ª edizione ed avrà per titolo “La letteratura del presepio attraverso i secoli” natività descritte da versi di poeti e scrittori dal ‘300 fino ai giorni nostri. Letterati forse non tutti credenti, ma, per un attimo, che non sappiamo quanto sia durato o duri, hanno sentito la presenza del “Mistero”. Essi ci aiuteranno a capire, in questi nostri giorni spesso così violentemente antinatalizi, la “grande gioia” annunziata dagli angeli ai pastori e destinata a tutti gli uomini. La mostra verrà inaugurata sabato 7 dicembre alle ore 17,30 alla presenza dello scrittore sangiovannese Mauro Olmastoni che nel suo ultimo romanzo “La luna nell’Arno di Ischia” cita una visita del protagonista alla mostra dei presepi di San Giovanni Valdarno. Interverranno le autorità cittadine. La mostra sangiovannese parteciperà questo Natale alle seguenti rassegne: Roma “Mostra dei 100 presepi” in piazza del Popolo, Città di Castello, Stia, Figline Valdarno, Laterina e Arezzo.
Domenica 22 Dicembre alle ore 17 presso il Cinema Teatro Masaccio, ci sarà la proiezione del filmato sul Natale realizzato dalla nostra parrocchia ad opera del regista Andrea Giannoni. Quest’anno, invece della consueta rappresentazione, abbiamo realizzato un filmato che rivivremo insieme agli attori e interpreteremo il significato del Natale alla luce del nostro tempo.
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Anagrafe parrocchiale Sono stati battezzati: Cesare e Anna Bernardoni Hanno contratto matrimonio: Piero Andrea Favata con Sara Traquandi. Sono deceduti: Massimo Menicalli, Grazzietta Graziani, Claudio Dini e Santa Prosperi.
AZIONE CATTOLICA Come ogni anno, durante la S. Messa delle ore 11, in occasione della solennità dell’Immacolata i soci di AC rinnovano davanti alla propria comunità parrocchiale l’impegno di seguire il Signore nel servizio alla comunione e alla missione della Chiesa. DICEMBRE 2013
AVVENTO: DARE SENSO AL NOSTRO TEMPO
Riflettiamo brevemente sul significato di questa parola, che può tradursi con “presenza”, “arrivo”, “venuta”. Nel linguaggio del mondo antico era un termine tecnico utilizzato per indicare l’arrivo di un funzionario, la visita del re o dell’imperatore in una provincia. Ma poteva indicare anche la venuta della divinità, che esce dal suo nascondimento per manifestarsi con potenza, o che viene celebrata presente nel culto. I cristiani adottarono la parola “avvento” per esprimere la loro relazione con Gesù Cristo: Gesù è il Re, entrato in questa povera “provincia” denominata terra per rendere visita a tutti; alla festa del suo avvento fa partecipare quanti credono in Lui, quanti credono nella sua presenza nell’assemblea liturgica. Con la parola adventus si intendeva sostanzialmente dire: Dio è qui, non si è ritirato dal mondo, non ci ha lasciati soli. Anche se non lo possiamo vedere e toccare come avviene con le realtà sensibili, Egli è qui e viene a visitarci in molteplici modi. Il significato dell’espressione “avvento” comprende quindi anche quello di visitatio, che vuol dire semplicemente e propriamente “visita”; in questo caso si tratta di una visita di Dio: Egli entra nella mia vita e vuole rivolgersi a me. Tutti facciamo esperienza, nell’esistenza quotidiana, di avere poco tempo per il Signore e poco tempo pure per noi. Si finisce per essere assorbiti dal “fare”. Non è forse vero che spesso è proprio l’attività a possederci, la società con i suoi molteplici interessi a monopolizzare la nostra attenzione? Non è forse vero che si dedica molto tempo al divertimento e a svaghi di vario genere? A volte le cose ci “travolgono”. L’Avvento, questo tempo liturgico forte che stiamo iniziando, ci invita a sostare in silenzio per capire una presenza. È un invito a comprendere che i singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell’attenzione che ha per ognuno di noi. Quanto spesso Dio ci fa percepire qualcosa del suo amore! Tenere, per così dire, un “diario interiore” di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita! L’Avvento ci invita e ci stimola a contemplare il Signore presente. La certezza della sua presenza non dovrebbe aiutarci a vedere il mondo con occhi diversi? Non dovrebbe aiutarci a considerare tutta la nostra esistenza come “visita”, come un modo in cui Egli può venire a noi e diventarci vicino, in ogni situazione? Altro elemento fondamentale dell’Avvento è l’attesa, attesa che è nello stesso tempo speranza. L’Avvento ci spinge a capire il senso del tempo e della storia come occasione favorevole per la nostra salvezza. Gesù ha illustrato questa realtà misteriosa in molte parabole: nel racconto dei servi invitati ad attendere il ritorno del padrone; nella parabola delle vergini che aspettano lo sposo; o in quelle della semina e della mietitura. L’uomo, nella sua vita, è in costante attesa: quando è bambino vuole crescere, da adulto tende alla realizzazione e al successo, avanzando nell’età, aspira al meritato riposo. Ma arriva il tempo in cui egli scopre di aver sperato troppo poco se, al di là della professione o della posizione sociale, non gli rimane nient’altro da sperare. La speranza segna il cammino dell’umanità, ma per i cristiani essa è animata da una certezza: il Signore è presente nello scorrere della nostra vita. Ma ci sono modi molto diversi di attendere. Se il tempo non è riempito da un presente dotato di senso, l’attesa rischia di diventare insopportabile; se si aspetta qualcosa, ma in questo momento non c’è nulla, se il presente cioè rimane vuoto, ogni attimo che passa appare esageratamente lungo, e l’attesa si trasforma in un peso troppo grave, perché il futuro rimane del tutto incerto. Quando invece il tempo è dotato di senso, e in ogni istante percepiamo qualcosa di specifico e di valido, allora la gioia dell’attesa rende il presente più prezioso. L’Avvento cristiano diviene in questo modo occasione per ridestare in noi il senso vero dell’attesa, ritornando al cuore della nostra fede, il Messia atteso per lunghi secoli e nato nella povertà di Betlemme. Venendo tra noi, ci ha recato e continua ad offrirci il dono del suo amore e della sua salvezza. Noi possiamo rivolgergli la parola, presentargli le sofferenze che ci affliggono, l’impazienza, le domande che ci sgorgano dal cuore. Siamo certi che ci ascolta sempre! E se Gesù è presente, non esiste più alcun tempo privo di senso e vuoto. Se Lui è presente, possiamo continuare a sperare anche quando gli altri non possono più assicurarci alcun sostegno, anche quando il presente diventa faticoso. Cari amici, l’Avvento è il tempo della presenza e dell’attesa dell’eterno. Proprio per questa ragione è, in modo particolare, il tempo della gioia, di una gioia interiorizzata, che nessuna sofferenza può cancellare. La gioia per il fatto che Dio si è fatto bambino. Questa gioia, invisibilmente presente in noi, ci incoraggia a camminare fiduciosi. Modello e sostegno di tale intimo gaudio è la Vergine Maria, per mezzo della quale ci è stato donato il Bambino Gesù. Ci ottenga Lei, fedele discepola del suo Figlio, la grazia di vivere questo tempo liturgico vigilanti e operosi nell’attesa. Fraternamente, don Simone
NOTIZIE DAL CAMPANILE
INCONTRI DI PREPARAZIONE AL NATALE – MARTEDI 3 DICEMBRE Meditazione biblica con don Gabriele Bandini: “Accogliere Gesù nella vita alla luce del Vangelo e sull’esempio di Maria.”
15 DICEMBRE “POMERIGGIO IN … PARROCCHIA” dalle ore 15,30 giochi, divertimento e ricche sorprese a cura del Gruppo Teatrale “S. Pio X”.
MARTEDI 17 DICEMBRE Testimonianza delle suore della Fraternità della Visitazione di Piandiscò: “Chi sono i miei fratelli e le mie sorelle? Incontrare Gesù nella quotidianità”. Gli incontri inizieranno alle ore 21,15. SIAMO TUTTI INVITATI A PARTECIPARE.
TOMBOLE DI NATALE – 21 e 24 dicembre alle ore 21,00 e 6 gennaio alle ore 15. Ricchi premi!
8 DICEMBRE - STUFATO ALLA SANGIOVANNESE In occasione dell’Immacolata è possibile prenotare lo stufato preparato dalle nostre cuoche. Prenotazioni telefonando al 347-1982511 o in parrocchia 055-9122687.
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ORARIO CELEBRAZIONI TEMPO DI NATALE 24 dicembre ore 23,30 S. Messa della Notte del Natale di Gesù. 25 dicembre SS. Messe ore 10 e 11,30. 26 dicembre S. Messa ore 18. 31 dicembre Te Deum di ringraziamento ore 18. 1 Gennaio 2014 SS. Messe ore 11 e 18. Confessioni 23-24 dicembre dalle ore 9,30 alle 12 e dalle ore 15 fino a tarda sera.
DICEMBRE 2013
Avvento 2013: Verso il Natale ….con qualcosa di nuovo nell’aria e nel cuore! Il tempo di avvento ogni anno ci invita a vivere la nostra fede e la nostra vita con speranza e attesa: il signore è fedele e realizzerà tutte le sue promesse di bene. In questo cammino ogni anno incontriamo dei compagni preziosi che ci sostengono nell’impegno e nel desiderio di raggiungere la meta del Natale del Signore Gesù. 1. la prima domenica è caratterizzata dal profeta Isaia e dai profeti: in loro compagnia possiamo riscoprire la fede nelle promesse del Signore che ancora oggi agisce per il nostro bene e rende nuovo il nostro mondo. 2. la seconda domenica di avvento quest’anno sarà la Solennità dell’Immacolata Concezione: per realizzare il suo disegno di salvezza Dio ha voluto aver bisogno degli uomini. Per questo ha scelto Maria di Nazaret e per questo anche tutti noi siamo invitati a rispondere al Signore con la nostra vita e la nostra disponibilità. 3. la terza domenica di avvento ci invita a vivere nella gioia: il Natale è alle porte. Ci aiuta in questo Giovanni Battista purché facciamo tesoro delle sue parole e del suo stile di vita per scoprire che un Natale senza amore rimane povero e vuoto”. 4. la quarta domenica ci ricorda che Dio entra nella storia e nella nostra vita per restare con noi: questa è la vera novità di tutta la storia e anche di oggi! Giuseppe discendente di Davide ci apre a questa novità.
Prossimi appuntamenti e avvisi 2 – 6 dicembre Rosario in preparazione alla festa dell’Immacolata ore 17,30 Giovedì 5 dicembre ore 21 Gruppo animazione biblica in parrocchia Sabato 7 – domenica 8 Mercatino di Natale in parrocchia Sabato 14 dicembre nel Pomeriggio preparazione al Natale per i ragazzi del catechismo e i loro genitori Domenica 15 dicembre ore 10,30 incontro genitori e padrini e madrine dei ragazzi della cresima 14-15 dicembre durante le messe benedizione delle statuine di Gesù Bambino da mettere nel presepe Giovedì 19 dicembre ore 21 Assemblea parrocchiale in preparazione al Natale, aperta a tutti 17-23 dicembre Novena di Natale ore 17,30 (escluso sabato e domenica) Sabato 21 ore 15 visita agli anziani della parrocchia ore 17 celebrazione della Cresima in parrocchia Confessioni: Lunedì 23 pomeriggio, Martedì 24 mattina e pomeriggio Martedì 24 ore 23,00 veglia di Natale ore 23,30 Santa messa nella notte di Natale Mercoledì 25 Natale ore 8,30 – 10,30 santa Messa Giovedì 26 ore 10,30 Santa Messa Martedì 31 dicembre ore 17,00 santa Messa di ringraziamento ore 20,00 cena dell’ultimo dell’anno in parrocchia dal 4 al 6 gennaio 2014 Fiera di beneficenza Domenica 5 gennaio ore 15 Festa della Befana in parrocchia ore 18 al termine della messa premiazione della gara dei presepi Lunedì 6 gennaio Festa dell’Epifania ore 10,30 benedizione dei bambini - invito le famiglie che hanno malati e infermi in casa a prendere contatto con il parroco, con il diacono e gli accoliti per programmare una visitare ai loro familiari e portare la comunione nei giorni di Natale. - invitiamo tutti, soprattutto i ragazzi del catechismo, a fare il presepe in casa e partecipare al “concorso dei presepi”.
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DICEMBRE 2013
Carissimi, dal 1º dicembre 2013 sono stato chiamato a servire questa comunità di Santa Teresa d’Avila che mi ha accolto da giovane seminarista 16 anni fa e mi ha dato occasione di lavorare fin da subito coi giovani. Una parrocchia con una grande storia alle spalle e ancora con tantissimo da dire e da dare a tutti coloro che accoglierà. Questa è la missione della Chiesa, aprire le porte per poter essere casa per tutti e ponte per arrivare al Signore; così è stato per me quando a 17 anni iniziai a cercare la felicità, quella che non finisce, e solo nella comunità cristiana ho trovato la risposta. Piano piano ho conosciuto il Signore fino a donargli la vita e la felicità nella mia vita si è generata di giorno in giorno, fra grandi difficoltà e la mano di Dio che mi teneva forte. Sono arrivato ad oggi consapevole che la mia più grande responsabilità è quella di offrire a tutti coloro che incontro la stessa occasione che ho avuto io, quella di innamorarmi del Signore, nella semplicità che è richiesta, nella conoscenza approfondita di un Dio che ci chiede il massimo e nell’attenzione di evitare il compromesso che il mondo continuamente ci mette davanti. Il tempo forte che ci apprestiamo a vivere con la venuta del Signore in mezzo a noi ci ricorda che tutti abbiamo ricevuto un dono; non solo chi sta meglio o chi se ne rende conto, ma proprio tutti. C’è chi in questo momento si sente abbandonato, solo, senza speranza, addirittura bastonato, ma siamo chiamati, come il Signore ci chiede, a farci prossimi a coloro che nella disperazione cercano una risposta vera, quella che porta alla felicità del cuore e al dono della Salvezza in cielo, ma anche qui in terra. La Sua presenza è già gioia, forza, libertà, pace e perdono. Mi sono fermato tante volte a pensarmi in mezzo a voi, mi sono posto la domanda “come devo essere?”, “come mi vedranno?”, “cosa si aspetteranno?”… e con la semplicità di chi prende sulle spalle un carico nuovo, mi sono dato la stessa risposta che ho dato 16 anni fa ai ragazzi durante i campeggi a Poggio di Loro… “sono qui per crescere con voi, accanto a voi, di nuovo”, senza la pretesa di comandare nessuno, ma con la consapevolezza che aveva San Paolo di essere in mezzo alla gente come colui che è chiamato a far vedere e vivere la grandezza di Dio. Don Danilo
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DICEMBRE 2013
Ancora quattro parole sull’Avvento Avvento è il tempo della vigilanza.
“L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora”. (Sal 130, 6) Vigilare, ma che cosa vuol dire? Non soltanto è saper credere, ma è anche saper stare in vedetta. Vigilare per gli uomini è qualcosa di simile ad aspettare un amico, aspettare che venga, anche quando ritarda e tu non sai il perché. Aspetti e soffri perché stai in ansia per lui e per te! Invece vigilare con Cristo è sì guardare avanti, ma senza però dimenticare il passato, senza dimenticare che Egli solo ha sofferto per noi, vigilare non è smarrirci nell’ansia della disperazione e dello sconforto, vigilare è immergersi nella contemplazione del mistero dell’amore di Dio ed essere attratti dalla grandezza della redenzione. Vigilare è mantenere l’equilibrio giusto tra l’impegno nel mondo sensibile e il desiderio di una vita impregnata dell’invisibile, con questo specifico movente: Cristo verrà, verrà e non tarderà!
Avvento è il tempo della conversione.
“Gli inferi sono scoperti davanti a lui e il regno della morte non ha velo”. (Gb 26, 6) Siamo spesso oppressi dai colpi costanti della malattia, del rifiuto, della solitudine e del fallimento delle amicizie più vere, ma la paura più grande e il peso più gravoso, talmente che ci rendono incapaci di tendere le mani verso di te, vengono dalla consapevolezza del nostro peccato. Avvento è il tempo propizio per comprendere che Gesù è venuto per guarirci, è venuto per salvarci, è venuto per liberarci, è venuto per rialzarci, è venuto per camminare sulle nostre strade, è venuto per farci partecipare alla sua vita. In questi giorni tutti coloro che sono chiusi nelle loro tristezze e smarriti nelle strade della perdizione, possono riemergere dalla tomba della colpa e dell’abbandono, lì dove si sono persi nei meandri della lontananza da Dio e della disperazione per mettersi in cammino dietro Colui che ci dice ancora una volta: “Non temere, ma vieni e seguimi”.
Avvento è il tempo della speranza.
“O speranza, tu ci fai affrontare tutto con dolcezza e soavità”. (Sant’Agostino) In questi giorni, nonostante le tante paure e alle continue inquietudini, ci viene ricordato che la speranza, come fragile e debole seme di luce, può essere ancora una volta proclamata a coloro che vivono nelle tenebrose ore dell’odio e del peccato. Il Figlio di Dio stesso sarà il seminatore, Egli che ha preso dimora presso di noi, Egli che nel sacramento del suo corpo e del suo sangue, proprio Egli che si è legato con passione e con amore ai tutti noi, figli della terra e sognatori del cielo. Anche se le esperienze della vita ci abbattono e incurvano il nostro orgoglio, anche se spesso cadiamo vittime delle tentazioni e delle seduzioni, cercheremo di volgere i nostri occhi verso di Lui, sapendo che egli rimane sempre al nostro fianco, fedele e solidale, e cammina con noi fino al compimento del tempo del Regno
Avvento è il tempo di meditazione e di preghiera “Precedono i miei occhi le sentinelle nel meditare la tua parola”. (Sal 119, 148) Sant’Agostino amava ripetere e sollecitava: “Canta e cammina”. Noi possiamo modificare in: “Ascolta la Parola e meditala, e poi, canta e cammina”. Se amiamo concretamente il libro sacro, allora la santa Parola ci accompagnerà e ci permetterà di capire che il Natale potrà essere nuovo solo quando faremo scelte radicali e coraggiose, scelte profetiche proprio come è nel solco della tradizione biblica più autentica, e divenire così anche noi servi del Signore e suoi fedeli collaboratori in grado di trasformare la nostra vita e di illuminare quella di tanti nostri fratelli. Solo così potremo andare anche noi fino a Betlemme, ma dovremo percorrere in preghiera la strada che ci porterà a incontrare quel «Bambino avvolto in fasce nella mangiatoia» e così, nei lineamenti di quel bambino, ci sarà possibile scorgere i tratti profondi di quella speranza che potrà dare un senso nuovo e, in più, autentici valori alla nostra vita.
Una vita nuova da cui poter far sgorgare l’amore che dia vigore e forza a tutta la nostra comunità. Don Francesco Rosi
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DICEMBRE 01 Iª Domenica d’Avvento Ore 10,30 S. Messa per gli anniversari di matrimonio + pranzo 08 IIª domenica d’Avvento 15 Inizio novena di Natale 15 IIIª Domenica d’Avvento(Raccolta di Carità) Raccolta d’Avvento per Caritas e Convento della Visitazione 16 Catechesi d’Avvento 22 IVª Domenica d’Avvento 24 Ore 23.30 Veglia di Natale 25 Natale del Signore Ore 8.30 S.Messa Ore 10.30 S.Messa 31 Ore 18.00 S.Messa di Ringraziamento (Te Deum) Cenone di fine anno (segnarsi dal parroco entro il 24 dicembre) DICEMBRE 2010 2013