CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è l'attività attraverso cui la scuola porta lo studente a verificare l'efficacia del proprio percorso formativo. La valutazione consente allo studente e al docente di verificare in itinere il livello delle conoscenze e delle competenze acquisite e al docente di formulare un giudizio globale che rispecchi il raggiungimento degli obiettivi. La valutazione ha la duplice funzione, di consentire allo studente di verificare la efficacia del proprio impegno e il livello raggiunto nella propria preparazione e all’insegnante di verificare e rimodulare la propria attività.
Criteri comuni di valutazione La valutazione periodica terrà conto della situazione individuale di ogni alunno, valutato sia rispetto al livello di partenza sia rispetto al contesto dell’intera classe; del raggiungimento degli obiettivi minimi relativi ad ogni Unità Didattica. Per la valutazione finale ci si avvarrà di tutte le misurazioni fatte nel corso dell’anno scolastico e si considererà anche il grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati. La valutazione terrà conto inoltre dei seguenti aspetti: - conoscenza degli argomenti - capacità di analisi - capacità di mettere in relazione fenomeni diversi - conoscenza dei linguaggi specifici delle diverse discipline - capacità critica Oltre alla valutazione delle prove, i docenti terranno conto anche dei seguenti parametri di riferimento: attenzione, impegno, partecipazione al dialogo educativo, ritmo di lavoro, puntualità nelle consegne, rispetto degli impegni presi e delle regole di gruppo. La media del periodo ( trimestre e pentamestre) si calcola su congruo numero di valutazioni ( non meno di due). La dicitura “ Non Classificato” (N.C.) può essere usata solo in caso di assenze tali da non permettere le acquisizioni di sufficienti elementi di giudizio. Gli alunni assenti al momento delle verifiche programmate saranno valutati con modalità e tempi compatibili con lo svolgimento delle normali attività didattiche. I docenti hanno a disposizione diversi metodi per valutare gli studenti: interrogazioni orali,verifiche scritte, test a risposta multipla, trattazione breve dei quesiti posti. La combinazione di questi permette ai docenti e agli studenti di avere un congruo numero di valutazioni nel trimestre, nel pentamestre e nel quadrimestre TABELLA N. 1 CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ VOTO GIUDIZIO 1/10 ASSOLUTAMENTE NEGATIVO 2/10 ASSOLUTAMENTE NEGATIVO 3/10 ASSOLUTAMENTE NEGATIVO 4/10
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
LIVELLO DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ Interrogato, non risponde oppure presenta il compito in bianco. Non conosce gli elementi essenziali della disciplina. I procedimenti adottati negli elaborati scritti risultano incomprensibili e privi di logica. Conosce in modo assolutamente frammentario gli elementi essenziali della disciplina. Non riesce minimamente ad applicare a situazioni concrete i concetti teorici. Non sa individuare i concetti chiave.. Conosce gli elementi basilari della disciplina, ma in modo disorganico e mnemonico. Commette gravi errori nella risoluzione degli esercizi e si mostra incapace di applicare a situazioni concrete i concetti teorici.
5/10
INSUFFICIENTE
6/10
SUFFICIENTE
7/10
DISCRETO
8/10
BUONO
9/10
OTTIMO
10/10
ECCELLENTE
Utilizza un linguaggio frammentario e confuso Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali della disciplina. Applica con difficoltà, e non sempre in modo corretto, i concetti teorici a situazioni pratiche. Utilizza un linguaggio non sempre corretto e appropriato. Conosce gli elementi essenziali della disciplina ed i concetti organizzativi. Riesce a trasferire i concetti teorici nella risoluzione di semplici esercizi di applicazione degli stessi. Utilizza un linguaggio complessivamente corretto e appropriato Conosce più che sufficientemente gli elementi della disciplina ed i concetti organizzativi. Riesce anche con collegamenti e ragionamenti non solo meccanici a risolvere esercizi di applicazione dei concetti teorici. Utilizza un linguaggio corretto e appropriato Presenta una conoscenza discreta della materia e la capacità di effettuare autonomamente dei collegamenti tra le varie parti della disciplina. Riesce quasi sempre ad applicare correttamente i concetti teorici nella risoluzione di esercizi di una certa complessità. Sa rielaborare i contenuti appresi. Presenta, oltre ad una buona conoscenza della materia, la capacità di effettuare autonomamente dei collegamenti sia all’interno della materia che interdisciplinari. Sa organizzarsi e lavorare con ordine e autonomia. Riesce ad applicare correttamente i concetti teorici nella risoluzione di esercizi che necessitano ragionamenti e collegamenti di una certa complessità. La forma espositiva risulta chiara e puntuale. Pur confermando il giudizio immediatamente precedente, si ritiene opportuno usare questa valutazione per discriminare casi di conoscenze ed abilità particolarmente elevate. Sa rielaborare i contenuti. Esprime giudizi criticamente motivati
Criteri di valutazione per le classi prime, seconde e terze (risultati di apprendimento specificati in termini di competenze) OBIETTIVI SOCIO-COMPORTAMENTALI • Puntualità: nell’ingresso della classe nelle giustificazioni delle assenze e dei ritardi nell’esecuzione dei compiti assegnati in classe nei lavori extrascolastici nella riconsegna dei compiti assegnati RISPETTARE LEGGI/REGOLAMENTI/REGOLE Della classe Dei laboratori Degli spazi comuni Dell’ambiente e delle risorse naturali
RISPETTARE IL PATRIMONIO LAVORARE IN GRUPPO Partecipare in modo propositivo al dialogo educativo, intervenendo senza sovrapposizione e rispettando i ruoli Porsi in relazione con gli altri in modo corretto e leale, accettando critiche, rispettando le opinioni altrui e ammettendo i propri errori Socializzare con i compagni e con i docenti Rispettare i tempi di apprendimento degli altri
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Tutti gli studenti devono acquisire nel biennio competenze chiave di cittadinanza previste dal Documento Tecnico che sono: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare informazioni. I giovani possono acquisire tali competenze attraverso conoscenze e abilità riferite a competenze di base riconducibili ai seguenti quattro assi culturali: ASSE DEI LINGUAGGI:
prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Espressione adeguata del linguaggio del corpo ASSE MATEMATICO:
riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare i dati e interpretarli, sviluppando deduzione e ragionamenti. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO:
riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sulla esperienza e l’attività di laboratorio. ASSE STORICO-SOCIALE:
riguarda le capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZE CHIAVE • Imparare a imparare • Progettare
DESCRITTORI Essere in grado di: • organizzare e gestire il proprio apprendimento • utilizzare un proprio metodo di studio e lavoro • elaborare e realizzare attività seguendo la logica della progettazione
• Comunicare • Collaborare/partecipare
Essere in grado di: • Comprendere e rappresentare testi e messaggi di genere e di complessità diversi, formulati con linguaggi e supporti diversi • Lavorare, interagire con gli altri in precise e specifiche attività collettive.
• Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni
• Essere in grado di: • comprendere, interpretare ed intervenire in modo personale negli eventi del mondo
• Acquisire/interpretare • l’informazione ricevuta
• costruire conoscenze significative e dotate di senso • esplicitare giudizi critici distinguendo i fatti dalle operazioni, gli eventi dalle congetture, le cause dagli effetti.
COMPETENZE DA ACQUISIRE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO SCOLASTICO Asse dei linguaggi Asse matematico • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo argomentativi indispensabili per gestire aritmetico ed algebrico rappresentandole anche l’interazione comunicativa verbale in vari contesti sotto forma grafica • Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti • Confrontare ed analizzare figure geometriche di vario tipo individuando invarianti e relazioni • Produrre testi di vario tipo in relazione ai • Individuare le strategie appropriate per la differenti scopi comunicativi soluzione dei problemi • Utilizzare una lingua straniera per i principali • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con scopi comunicativi ed operativi l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una consapevolmente gli strumenti di calcolo e le fruizione consapevole del patrimonio letterario potenzialità offerte da applicazioni specifiche di • Utilizzare e produrre testi multimediali tipo informatico Asse scientifico-tecnologico Asse storico-sociale • Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni • Comprendere il cambiamento e la diversità dei appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e tempi storici in una dimensione diacronica riconoscere nelle sue varie forme i concetti di attraverso il confronto fra epoche ed in una sistema e di complessità dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • analizzare quantitativamente e qualitativamente i fenomeni legati alle trasformazioni di energia a • Collocare l’esperienza personale in un sistema di partire regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della • dall’esperienza persona, della collettività e dell’ambiente • essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto cui vengono applicate produttivo del proprio territorio
STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE Tramite le verifiche si misurerà il raggiungimento parziale o completo degli obiettivi prefissati e pertanto dei risultati attesi. Le verifiche dovranno essere di diversa tipologia in modo da abituare gli allievi anche alle prove degli Esami di Stato. La valutazione sarà effettuata attraverso apposite griglie per le prove semi-strutturate; occorrerà valutare tra l’altro le abilità metacognitive quali ad esempio la capacità di reperire informazioni, di utilizzare testi e manuali, di ricerca di fonti utili allo svolgimento degli elaborati. La valutazione trimestrale e finale, espressa con votazione decimale, sarà quantificata secondo i parametri indicati nella tabella precedentemente allegata che esplicita gli elementi costitutivi della votazione e garantisce omogeneità e chiarezza di procedure. MODALITA’ DI VERIFICA (IN ITINERE) DELLA PROGRAMMAZIONE DEL CdC
Nei successivi consigli di classe si dovrà tenere conto della flessibilità dei piani di lavoro con particolare riferimento alle scelte modulari e, all’occorrenza, modificare in itinere le strategie educative e didattiche nel caso in cui si dovesse verificare una non aderenza con la realtà oggettiva della classe. VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI (trimestrale o quadrimestrale) Il Collegio dei Docenti dell’Istituto tecnico agrario ha deliberato (verb. Del 14-12-2013) l’adozione del voto unico per la valutazione periodica degli apprendimenti. Naturalmente tale valutazione dovrà scaturire da tipologie di prove diversificate. Si riporta la scansione delle verifiche (Scritto, Orale, Pratico, Grafico) indicate dal Ministero per le materie del biennio (Tecnico e Professionale)
Per il terzo anno del nuovo ordinamento la scansione delle prove è stata indicata dai singoli Dipartimenti del Tecnico e del Professionale ISTITUTO TECNICO AGRARIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Materie terzo anno Lingua e letteratura italiana lingua inglese storia matematica complementi di matematica produzioni animale produzioni vegetali trasformazione dei prodotti estimo, econiomia, marketing e legislazione genio rurale biotecnologie agrarie
scritto orale pratico grafico x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE Materie terzo anno scritto orale pratico grafico Lingua e letteratura italiana x x lingua inglese x x storia x matematica x x biologia applicata x chimica applicata e processi di traformazione x x tecniche di allevamento vegetale e animale x x agronomia territoriale ed ecosistemi forestali x x x economia agraria dello siluppo territoriale x x
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Il documento, predisposto all’inizio di ciascun anno scolastico con il contributo delle diverse componenti, si propone di coordinare tutte le attività educative e didattiche che sono alla base del funzionamento dell’unità scolastica, anche per farle aderire sia alla realtà storica e territoriale dell’Istituto che alle aspettative degli studenti e delle loro famiglie. In particolare, con esso si vuole: • progettare i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nei programmi; • armonizzare l’attività dei consigli di classe, individuando gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale, nonché per la valutazione dei percorsi didattici; • elaborare le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno; • raccogliere i progetti elaborati nell’ambito dei dipartimenti e delle commissioni di lavoro del collegio dei docenti. Attraverso la Programmazione educativa e didattica si vogliono fornire adeguate e tempestive soluzioni agli eventuali problemi connessi alle difficoltà e alle demotivazioni degli alunni, mediante interventi opportunamente inseriti nel contesto della didattica curricolare. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I dipartimenti sono articolazioni, per discipline omogenee, del collegio dei docenti, istituite da questo ai fini della programmazione educativa e didattica nell’esercizio dei propri poteri di autorganizzazione. Essi sono coordinati da un docente, nominato dal Dirigente scolastico. I dipartimenti hanno il compito di: a) predisporre la programmazione didattica di loro competenza con la quale vengono esplicitati: • gli obiettivi specifici delle discipline omogenee oggetto del dipartimento, per ciascuna classe; • i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, passaggi di alunni, ripetenze e per rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione degli alunni; eventualmente, potranno essere prese decisioni per l’adattamento dei programmi di insegnamento alle specifiche esigenze del territorio di utenza; • la metodologia di lavoro (strategie educative, esercitazioni, compresenza); • gli strumenti di verifica (tipologia e numero delle prove, modalità e tempi di correzione delle medesime); • i criteri di valutazione (compresa la scala dei voti da 1 a 10); • l’uso dei laboratori e dei sussidi didattici; b) proporre le attività di formazione e aggiornamento dei docenti; c) proporre le attività didattiche non curricolari attinenti l'area disciplinare; d) proporre l'adozione dei libri di testo e l’acquisto dei sussidi didattici; e) predisporre progetti di razionalizzazione delle risorse strutturali di competenza del dipartimento, ispirati a criteri di maggiore efficienza ed economicità; f) predisporre progetti di organizzazione modulare dell'attività didattica; g) organizzare il tutoring dei docenti supplenti e dei docenti in periodo di prova; h) organizzare attività e strumenti di documentazione scientifica; i) predisporre attività di rinforzo per gli alunni che presentano difficoltà d’apprendimento; j) predisporre l’attività di approfondimento per gli alunni che hanno raggiunto i livelli minini; k) tenere rapporti con gli enti e le associazioni che si occupano delle tematiche scientifiche dell'area interessata.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI CONSIGLI DI CLASSE La programmazione didattica, elaborata dai Consigli di classe, è un atto mediante il quale si delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno. Più precisamente questo documento indica i seguenti temi: • obiettivi comuni e trasversali (sui quali progettare eventuali interventi a carattere inter o pluridisciplinare); • comportamento comune da tenere nei confronti degli alunni nei vari momenti della vita scolastica. • metodologie di lavoro (modalità di svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni in compresenza); • strumenti di verifica (modalità, natura e numero delle prove per quadrimestre, accorgimenti per evitare la coincidenza di più prove scritte e orali nei periodi conclusivi dell’attività o carichi di lavoro anomali per gli alunni); • livelli di conoscenza, competenze e capacità che dovranno raggiungere gli alunni per ottenere la promozione; • alunni per i quali si rendono necessari interventi di recupero; • attività integrative e complementari (compresa la dichiarazione di disponibilità dei coordinatori dell’iniziativa e degli altri eventuali docenti necessari al buon esito); PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DEI SINGOLI DOCENTI Sulla base delle indicazioni dei rispettivi consigli di classe e delle decisioni dei dipartimenti, i docenti predispongono, all’inizio di ciascun anno scolastico, la programmazione didattica individuale, da allegare al proprio registro personale e da mettere agli atti a disposizione dell’utenza. Essa deve fornire indicazioni, per ciascuna materia e per ciascuna classe, su: a) prove d’ingresso (per le classi iniziali), particolarmente in ordine a: • modalità di accertamento della preparazione di base degli alunni; • valutazione del livello di preparazione e delle capacità della classe; • prerequisiti che gli allievi devono possedere per l’apprendimento della materia; • idoneità della preparazione di base degli alunni al corso delle lezioni da svolgere; • attività di recupero che si intendono attuare nel caso in cui la preparazione di base non dovesse risultare idonea; b) obiettivi di apprendimento della disciplina (indicazione delle conoscenze, competenze, capacità e abilità che l’alunno dovrà raggiungere al termine dell’anno scolastico); c) metodologia d’insegnamento (indicazione delle modalità di insegnamento che si intendono adottare per evitare la monotonia e sollecitare un apprendimento attivo, partecipe e progettuale); d) strumenti di lavoro (testi in adozione, testi consigliati, testi da far prelevare in biblioteca, dotazioni di laboratorio da utilizzare, altri strumenti e sussidi); e) attività complementari e integrative (visite guidate, viaggio di istruzione, ecc.); f) criteri e mezzi di valutazione (tipologia delle prove, corrispondenza fra voti e livelli di apprendimento); g) criteri per l’attuazione di interventi didattici integrativi; h) contenuti e tempi di lavoro (scegliere, definire e organizzare i contenuti in unità didattiche).
INTERVENTI E I SERVIZI PER GLI STUDENTI sommario Progetto Disabilità e Integrazione Itagr-Ipsaa Accoglienza alunni con DSA Percorsi di alternanza scuola-lavoro Accoglienza e orientamento Stage esterni Stage estivi-invernali nell’azienda scolastica Attività di recupero e di potenziamento Prevenzione della dispersione scolastica e diritto-dovere all’istruzione Centro sportivo scolastico Impresa formativa simulata
PROGETTO DISABILITA’ E INTEGRAZIONE IPSAA-ITAGR Tutti gli allievi in situazione di handicap o di disagio, le loro classi e loro famiglie. • Organizzare il lavoro dei docenti di sostegno per rispondere alle esigenze didattiche degli allievi in situazione di handicap; creare clima favorevole agli alunni portatori di handicap e a quelli in situazione di disagio; promuovere attività di rinforzo e sostegno in piccoli gruppi. • Coordinamento delle riunioni periodiche del gruppo di sostegno (una al mese), fissare calendario PEI per IPSAA/ITAGR; • organizzare orario docenti sostegno ed educatori; • organizzare rapporti con famiglie, NPI, ASL , DS, segreteria, CSA, Ufficio Assistenza Comune Firenze, curare realizzazione percorsi integrati scuola-lavoro, informazione su/organizzazione di convegni etc. su tematiche relative a didattica in situazioni con handicap. • Personale interno (tutti i docenti di sostegno) ed esterno (personale delle ASL, aziende per percorsi integrati). • Coordinamento riunioni docenti sostegno, Rapporti CSA e Ufficio Integrazione, Collaborazione con Segr. Didattica: da Settembre a Maggio; formulazione orario Settembre-Ottobre; formulazione calendario PEI: Sett-Ott, Mar-Apr; incontri ufficio Assist. Scol. Comune: Sett-Ott, Apr-Mag. Prof. Vicario (ITAGR) - Prof. Varano (IPSAA).
Destinatari
•
Obiettivi
Azioni
Soggetti coinvolti Scansione temporale
Referenti
ACCOGLIENZA ALUNNI CON D.S.A. (legge 170 8/10/2010) fasi del protocollo di accoglienza • iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica; • comunicazioni • stesura e sottoscrizione del p.d.p. • valutazione intermedia e finale • procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a dsa • indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di stato. Destinatari
Tutti gli allievi in situazione di DSA , le loro classi e loro famiglie
Obiettivi
•
Organizzazione delle attività
• •
•
mettere in atto una serie di strategie e di strumenti al fine di garantire il successo scolastico degli alunni con DSA, Aggiornamento dell’anagrafe degli alunni e continuità tra i vari ordini di scuola Nomina di una commissione o di docenti referenti con il compito di coordinamento, organizzazione, supporto ai colleghi e alle famiglie, informazione e formazione. Attuazione del protocollo di accoglienza con l’indicazione delle azioni e dei ruoli dei vari soggetti coinvolti (Docenti, Servizi, Famiglia, Referenti …): se, su segnalazione di docenti e/o genitori, si sospetta che le difficoltà scolastiche siano conseguenza di disturbi specifici d’apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) o di disturbi dell’attenzione e iperattività, le azioni saranno dirette prima
all'accertamento diagnostico di massima e a un colloquio con i genitori dell'alunno, poi i genitori saranno sostenuti e guidati a disporre le indagini cliniche necessarie per la conferma diagnostica; infine si curerà il coordinamento delle azioni mirate alla riduzione del disagio a scuola. Informazione, formazione e aggiornamento dei docenti Predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (in raccordo con la famiglia) con l’indicazione delle misure messe in atto per ciascun alunno inerenti le metodologie adottate, gli strumenti compensativi, le prestazioni per cui si prevede la dispensa, i criteri e le modalità di valutazione, l’assegnazione dei compiti a casa
• •
Risorse umane
Docenti interni ed esperti esterni
Referenti
Prof. Baldini (ITAGR) - Prof. Pirri (IPSAA)
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Attivati per le classi del secondo biennio e dell’ultimo anno dell’istituto tecnico, i percorsi di alternanza scuola lavoro sono attività curricolari che intendono potenziare il collegamento tra le realtà aziendali e il mondo della scuola. Questa modalità di formazione è proposta dal Ministero nell’ambito del riordino dei cicli per gli istituti superiori ed è divenuta obbligatoria per gli istituti professionali, è inoltre, appositamente finanziata dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il percorso viene proposto per 1 settimana curricolare nel periodo febbraio-marzo alle classi terze e quarte e ad ottobre alle classi quinte. E’ necessario che l’attività in azienda sia chiaramente concordata tra i tutor scolastici e quelli aziendali in funzione degli obiettivi da raggiungere. Il primo anno ha come obiettivo generale quello della conoscenza della realtà aziendale, il secondo anno quello di acquisire competenze specifiche in relazione all’indirizzo produttivo dell’azienda e il terzo anno prevede l’applicazione delle competenze e abilità apprese attraverso l’elaborazione di un progetto specifico. In sede di consiglio di classe andranno individuati i tutor scolastici che seguiranno il progetto (il numero è in funzione degli alunni e delle aziende coinvolte, solitamente 1-2 tutor ). Il compito del tutor è quello di individuare le aziende, tenere i rapporti con esse, verificare di persona o telefonicamente l’andamento dello stage, predisporre la modulistica, effettuare il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza. Al termine dell’esperienza viene rilasciato uno specifico attestato che costituisce credito formativo. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Destinatari Obiettivi
• • •
alunni delle classi 3° e 4° ITAGR e delle classi 4° e 5° IPSAA
Collegare la formazione in aula alla formazione in azienda attraverso modalità di apprendimento flessibili; acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro; favorire l’orientamento dei ragazzi, collegare la scuola al mondo del lavoro e correlare l’offerta formativa della scuola allo sviluppo economico e culturale del
Organizzazione delle attività
territorio • svolgimento di attività (32 ore per Itagr- 72 ore Ipsaa) presso aziende del territorio (da definire nell’ambito dei consigli di classe le modalità ed il periodo dell’anno scolastico piu’ opportuno). • gli alunni saranno seguiti da due/tre tutor scolastici individuati dai consigli di classe e dai tutor aziendali che, dettagliatamente informati delle finalità del progetto, avranno il compito di registrare e valutare la partecipazione dello studente e di guidarlo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Risorse umane
Docenti interni (Tutor scolastici), Tutor aziendali
Coordinatori
Prof: Vieri Baldocci (ITAGR) – Prof. Francesca Pirri (IPSAA)
ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO Obiettivi
Organizzazione delle attività
Far conoscere gli Istituti, le rispettive realtà e gli sbocchi post-diploma Facilitare la scelta degli allievi delle scuole medie, rendendoli consapevoli e motivati Informazione e orientamento degli alunni dell’istituto sulle scelte post-diploma. Invio alle scuole medie di materiale informativo Visita all'Istituto, partecipazioni a manifestazioni indette da Enti Pubblici, visite alle scuole medie, percorsi guidati di orientamento Percorsi guidati all'interno dell'Istituto Tecnico e/o Professionale ed in Azienda e partecipazione alle lezioni. Open-day pomeridiani Partecipazione a manifestazioni per l'orientamento Visite individuali di allievi e famiglie concordate con le responsabili dell'orientamento. Nell'ambito delle attività di orientamento l'Istituto è aperto al Territorio durante tutto l'anno scolastico con visite guidate di Asili nido, di Scuole dell'infanzia e scuole elementari. Visite guidate su appuntamento del Museo della didattica in Agricoltura. Visite guidate su appuntamento del giardino tattile e profumato. organizzazione di incontri con professori universitari per la presentazione delle varie facoltà e dei successivi sbocchi lavorativi;
• • • • • • • • • • • • •
Risorse umane
Docenti incaricati dalla dirigenza e figura funzionale per l’orientamento
Coordinatori
Prof. Valter Bagnoli – prof. Francesca Pirri
STAGES ESTERNI Destinatari
alunni delle classi terze e quarte dell’ITAGR
Obiettivi
integrazione delle attività curricolari con il mondo del lavoro.
Organizzazione delle attività
• • •
Risorse umane
Gli stages verranno effettuati presso Aziende del territorio su richiesta degli studenti. Avranno la durata di 2 settimane a partire dalla fine dell’anno scolastico. Le aziende saranno selezionate in base agli interessi ed all’indirizzo di studi dei singoli alunni. I contenuti saranno concordati con le aziende e si riferiranno ai singoli piani di studio di ogni stagista.
Docenti interni. Enti: Aziende del territorio fiorentino
Prof. Vieri Baldocci
Coordinatore
STAGE ESTIVI-INVERNALI NELL’AZIENDA SCOLASTICA Studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte in gruppi max di 10 unità Approfondire ed integrare le conoscenze acquisite durante le lezioni teoriche Completare lo studio delle tecniche agricole di molte specie che terminano il ciclo produttivo nel periodo estivo Sviluppare la capacità di comprendere l’organizzazione delle attività aziendali Esercitazioni pratiche nelle aziende agrarie dell’Itagr e dell’Ipsaa Prof. Vieri Baldocci
Destinatari
Obiettivi
Azioni Coordinatore
ATTIVITA' DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO • Evitare la dispersione scolastica Obiettivi • Fornire e trasmettere conoscenze • Recuperare le carenze e potenziare le conoscenze • Corsi per il recupero dei Debiti formativi Organizzazione delle • Prove di verifica per il superamento dei debiti formativi attività • Pausa didattica (da stabilire in sede di c.d.c) • Corsi di recupero (da stabilire in sede di c.d.c.) • Attività di sportello per recupero e potenziamento (a richiesta) Risorse umane
Docenti interni Itagr e Ipsaa
Coordinatore
Prof. Di Giglio
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE (Progetto organico di istituto)
Destinatari Obiettivi
• •
Organizzazione delle attività
• •
• • •
alunni delle classi prime e seconde dell’ITAGR Ridurre i fattori di incidenza sulla dispersione scolastica in entrata e durante il corso di studio. Adottare le misure opportune che permettano di rendere quanto più possibile operativo l’obbligo scolastico e formativo Coordinare e migliorare l’attività di analisi dei bisogni formativi e delle abilità curriculari e trasversali degli allievi per il migliore inserimento (questionari, inchieste e analisi) Favorire le iniziative, anche promosse dagli stessi allievi, utili a migliorare le capacità di relazione con l’ambiente scolastico e la maturazione intellettuale (discussioni, giornali, incontri, forum) creando le condizioni migliori “per stare bene a scuola con profitto” Rapporti con le altre scuole per l’organizzazione di passaggi e corsi integrativi Orientare/riorientare gli allievi che dichiareranno di voler uscire dalla scuola per frequentare l’ ultimo anno dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale Fasi: individuazione soggetti a rischio dispersione; orientamento di gruppo:
orientamento individuale Risorse umane
Docenti interni e orientatori agenzia formativa ENAIP
Coordinatori
Prof. Bagnoli (ITAGR) - Prof. Pirri (IPSAA)
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Destinatari Obiettivi
Azioni
Soggetti coinvolti
Coordinatore
Tutti gli alunni della scuola Il C.S.S. rappresenta un importante momento di aggregazione, una grande opportunità di crescita personale e un’occasione per abituare gli allievi alla pratica sportiva come sano e corretto stile di vita, dando l’opportunità di praticare e conoscere diverse discipline sportive anche a chi non ne avrebbe ed anche ai diversamente abili. Corsa campestre di istituto e provinciale; campionati studenteschi di atletica leggera; campionati studenteschi di nuoto; campionati studenteschi di orienteering di istituto e provinciali; tornei tra classi di pallavolo e calcio a 5; avviamento e perfezionamento al tiro con l’arco e partecipazione ai campionati studenteschi Personale interno: Tutti i Docenti di Educazione Fisica dell’I.T.A.G.R. e dell’ I.P.S.A.A.; ufficio scolastico provinciale, associazioni sportive del territorio. Prof. Mariacristina Cavallini
IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Il progetto ha come obiettivo la traduzione di una nuova idea imprenditoriale in un progetto che renda gli studenti dell’istruzione tecnica protagonisti attivi. Elemento caratterizzante della didattica sperimentale è quello di una stretta correlazione tra scuola e impresa, poiché l’attività didattica curriculare prevista, avrà un immediato approfondimento sul campo. Attraverso il trasferimento di conoscenze e competenze tecniche specifiche, la partecipazione ad attività di laboratorio e visite in impresa, gli studenti realizzano il progetto tramite la costruzione di un prototipo (fare) da collocare sul mercato (impresa). L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani alla cultura scientifica, tecnologica e industriale attraverso un percorso di tipo esperienziale, ampliando nel contempo le prospettive di scelta, rendendoli maggiormente consapevoli delle scelte effettuate. L’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, su indicazione del Collegio Docenti, ha avviato nell’anno scolastico 2011-12 un percorso finalizzato alla progettazione ed all’avvio di una Impresa Formativa Simulata che coinvolgesse gli studenti in specifiche attività finalizzate allo sviluppo dell’imprenditività ed all’acquisizione di specifiche competenze imprenditoriali. Un gruppo di 10-15 docenti, coinvolti nel progetto, ha seguito un percorso di formazione, incentrato sulla didattica per competenze e sull’educazione all’imprenditorialità, con una società di formatori e consulenti esperti in creazione di impresa. Al termine per loro precorso, i docenti, insieme ad un’esperta consulente, hanno messo a punto la formula imprenditoriale su cui costruire il progetto di Impresa Simulata. In particolare la scelta del prodotto/servizio si è focalizzata sulla LAVANDA: coltivazione di lavanda, produzione e confezionamento di prodotti per la casa (profumazione, decoro, ecc.) e per l’igiene (sali da bagno) a base di lavanda. Corsi di composizione con fiori secchi.
Dall’inizio dell’anno scolastico 2012-13 il progetto di Impresa Simulata è partito, coinvolgendo classi del Biennio (1D e 1H, 2B e 2F) e del Triennio (3D e 3B) che svolgeranno le attività previste in questa prima fase di avvio del progetto. Queste le principali attività in cui saranno coinvolte a vario titolo le classi ed i docenti impegnati nel progetto: • Piano di Marketing – con relativo concorso di idee per la scelta del nome e marchio dell’impresa (aperto a tutte le classi dell’Istituto Tecnico Agrario). • Attività di marketing: realizzazione di un sito dedicato, piano di comunicazione, studio del contesto competitivo e prezzatura dei nostri prodotti. • Messa a coltura della lavanda. • Sistemazione dell’area giardino della scuola. • Produzione in laboratorio di chimica di sali da bagno e di profumi per ambienti a base di lavanda. • Confezionamento dei prodotti • Raccolta dei fiori di lavanda (stage estivi aperti a tutti gli studenti dell’Istituto Tecnico e del Professionale). • Confezionamento di prodotti per la casa con fiori di lavanda e con altre piante officinali prodotte in proprio. • Promozione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti. L’Impresa Formativa Simulata nel corso del prossimo anno scolastico (2013-14) dovrà, come ogni start up, consolidarsi e crescere, per migliorare e rafforzare sia la propria formula imprenditoriale sia la propria offerta formativa in modo anche di aumentare il numero di classi da coinvolgere.