PUBLIACQUA:
ISTITUZIONI E TERRITORIO:
L’AZIENDA DEL MESE:
LAVORO E PROFESSIONI:
DECINE DI ANNUNCI CON OFFERTE E DOMANDE DI LAVORO I rapporti con le Aato: un’intervista
Di Renzone a pag. 4
Easy Tech – Tecnologia per sport e benessere
Miotti a pag. 3
pag. 15
Taglio del nastro per il Borgo Nuovo
Ciani a pag. 11
Crescono i piccoli prestiti anche per mobili e viaggi
Secondo gli operatori del settore si tratta di una pratica in espansione per i piccoli importi Ivica Graziani Gli italiani amano pagare a rate. E lo fanno sempre più spesso. I mugellani? Non sono da meno. Un trend che lambisce ogni genere d’acquisto, dal bene di consumo a quello di lusso, con poche eccezioni. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni commer-
cianti del Mugello che, tra un cliente e l’altro, hanno trovato il tempo di rispondere a qualche domanda. Se la vecchia formula del “pago tutto e subito” sembra resistere all’attacco, sono sempre meno gli acquirenti a resistere alla sirena che invita a piccole, piccolissime rate, talvolta a tasso zero.
Per l’agenzia viaggi Demidoff, di Borgo San Lorenzo, il fenomeno riguarda circa il 10% delle vendite e viene scelto indifferentemente dall’importo dell’acquisto. E’ il tour operator, spiegano, ad includere - e a promuovere - questa forma di finanziamento direttamente nel pacchetto vacanza. Un fe-
nomeno ormai stabile che negli ultimi anni, con l’aumento dell’offerta, ha preso piede anche per i viaggi meno costosi, specialmente nel periodo estivo, quando a partire sono i ragazzi”. Per le mete più impegnative invece non si sarebbero riscontraste variazioni, essendo segue a pag. 2
LA NOSTRA INCHIESTA
NELL’INTERNO ISTITUZIONI & TERRITORIO Turismo La Comunità Montana del Mugello punta ai visitatori nord europei
Pag. 5
COOPERAZIONE
Colf, non solo Alta Velocità
Pag. 11
IMPRESE & MERCATI
Start up consulenza Agevolazioni, i bandi di aprile
pag.12
FOCUS
Asili nido I risultati di un questionario sulle necessità delle famiglie
DATABASE
IMPRESE & MERCATI
Fisco e finanza L’esempio della riforma tedesca Pag. 7 Carburanti: i prezzi di benzina e diesel in Mugello
Pag. 13
Ferrovia Faentina Quanto sono affollati i nostri treni? LAVORO E PROFESSIONI Il consulente del lavoro Tutti i dati sulla frequentazione Una figura sottovalutata dai e le ipotesi di nuovi collegamenti giovani Pag. 8-9
Nuova rilevazione del Cesem
Pag. 14
Faentina: Toscana: passeggeri raddoppiati in un anno una classifica delle L’assessore Villani, da Barberino, rilancia la proposta di un servizio di navette integrato Massimo Rossi Altro che ramo secco! Gli ultimi dati forniti dalla Regione (aggiornamento 2006) a proposito dell’utenza della ferrovia Faentina
parlano chiaro: in un anno i viaggiatori sono raddoppiati. Sì, perché dai 1000 utenti giornalieri rilevati nel 2005 dal Comitato Pendolari in un monitoraggio a campione, si è passati, ren-
de noto Arnaldo Marini del dipartimento trasporti della Regione Toscana, a “2000 viaggiatori nel giorno feriale medio”. Addirittura 1000 solo tra Borgo e Faenza. Numeri importanti, che do-
vrebbero essere considerati dalle istituzioni locali (Regione, Provincia, Comuni) e dalla stessa azienda Trenitalia come riferimento imprescindibile... segue a pag. 8
Comunità Montane
È stato recentemente pubblicato uno studio di IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Economica) in cui sono tracciate le potenzialità di sviluppo economico delle aree di montagna della regione, ... Alessandro Bucelli, pag.6
2 In Primo Piano
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
Segue dalla prima
Crescono i piccoli prestiti anche su mobili e viaggi
Secondo gli operatori del settore si tratta di una pratica in espansione per i piccoli importi ... una pratica usuale e già ampiamente rodata nel tempo. Si tratterebbe invece di “un fenomeno recente e ancora sporadico”, per l’agenzia Mystic, di Borgo S. Lorenzo. “In genere viene scelto per viaggi molto costosi sopra i tremila euro, ma non è escluso per viaggi di minor costo, in base alle esigenze del cliente”. Anche in questo caso, spiegano alla Mystic, il nostro compito è quello di fare da intermediario, facendo compilare un prospetto, tra il cliente e il tour operator che si affianca ad una finanziaria.”
LA SCHEDA Per credito al consumo s’intende la concessione, nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale, di credito, a favore di un consumatore privato, sotto forma: 1) di dilazione di pagamento ( tra venditore e acquirente) 2) di finanziamento ( tramite banche o apposite finanziare) 3) altra analoga facilitazione finanziaria Può avere un importo compreso tra 150 Euro e 31.000 Euro.
Forme Credito rateale Un finanziamento di importo determinato che prevede un piano di rimborso definito, con rate quantificate sin dall’origine (se il tasso d’interesse è fisso). L’importo del finanziamento può essere versato direttamente al cliente, nel caso dei prestiti personali, oppure al venditore del bene o servizio acquistato a rate dal consumatore, nel caso dei prestiti finalizzati. Credito rotativo Il revolving credit, prevede la messa a disposizione del consumatore di una somma di denaro da utilizzare a discrezione. L’utilizzo può essere collegato all’uso di una carta di credito presso negozi convenzionati con la società emittente oppure realizzarsi mediante richiesta alla banca (o finanziaria) di una somma di denaro. Il consumatore è libero di definire il piano di rimborso, con il solo vincolo di assicurare il pagamento di una determinata rata minima mensile. (fonte Assofin)
Tassi Tan tasso: nominale d’interesse Esprime l’interesse applicato. Taeg tasso: annuo effettivo globale Comprende: gli interessi; le spese di apertura della pratica, le spese di incasso delle rate, le spese per l’ assicurazione, il costo dell’attività di mediazione svolta da un terzo ed altre spese eventualmente contemplate dal contratto.
Ma il settore che più sembra interessato dal credito al consumo è quello dell’arredamento. “E’ una formula di pagamento ormai utilizzata da anni, raccontano dall’Azzurro Casa di Bianchini, mobilificio di Scarperia. “All’inizio erano gli acquirenti a farne richiesta. Ultimamente invece abbiamo iniziato proporla anche noi perché particolarmente vantaggiosa per il cliente. I tassi si sono notevolmente abbassati e dall’ 8/10% siamo arrivati al 5/4,9%. Utilizziamo le formule standard disponibili sul mercato, bilanciabili
sulle più disparate esigenze: dal tasso zero alla rata unica dopo sei mesi, alla rata entro trenta giorni a tassi agevolati. Per questi finanziamenti ci appoggiamo ad una finanziaria”. Il pagamento a rate è molto apprezzato anche per gli acquisti di elettronica. “Negli ultimi anni - confermano alla Trony di Borgo .San Lorenzo - si è assistito, da parte delle finanziarie, ad un incremento dell’offerta di formule particolarmente vantaggiose. Da una parte sono i clienti a richiederle, dall’altro siamo noi a proporle nei nostri volantini promozionali.
Spesso l’acquirente vorrebbe utilizzare questa formula anche per importi molto bassi ma li sconsigliamo perché le spese ci sono e ,sotto una certa cifra, questi finanziamenti non sono convenienti. L’importo minimo è di 150 euro. Gli articoli per i quali in genere viene richiesta la rateizzazione - spiegano - sono gli elettrodomestici, lavastoviglie, televisori, etc. per importi medi di circa 2mila o 3 mila euro. Ma anche per i telefonini di grido. Difficilmente superiamo i 5 mila euro benché le finanziarie pongano il limite a 30 mila”.
Segue dalla prima
Credito al consumo: povertà dilagante o comodità? Il vantaggio c’è. L’abuso anche. Una formula di pagamento allettante che consente di godere di un bene fin da subito, prima di averne liquidato l’importo. Piccole rate, interessi agevolati. Un vero e proprio supporto alle vendite per i negozianti, alle prese con un generale calo dei consumi, ma anche per gli acquirenti. Da usare con cautela. Se gli esperti si stanno ancora interrogando su cosa si nasconda dietro all’incremento di questa pratica il dubbio resta, anzi si rafforza: povertà dilagante? O semplice comodità? Di certo, come conferma il Codacons, si tratta di un fenomeno trasversale, che riguarda sia il consumatore poco abbiente sia quello con maggiori possibilità economiche. Anche se, a conti fatti, gli effetti collaterali sembrano pesare più sugli uni che sugli altri. Il credito al consumo si è affacciato sul mercato agli inizi degli anni ’90 come formula di finanziamento per l’acquisto di beni durevoli. Poi, grazie a tassi d’interesse sempre più allettanti, ha attecchito rapidamente conquistando nuovi comparti del mercato. Ad oggi si assiste ad una vera e propria invasione: tende a scomparire la vecchia vendita a rate concessa direttamente dal negoziante e si affermano le finanziarie, vere protagoniste del mercato. Secondo l’avvocato Silvia Bartolini, presidente del Codacons Toscana, del credito al consumo si fa un uso abnorme, dettato in parte dalle difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine del mese, in parte dalla seduzione esercitata dai beni voluttuari che, proposti a rate, appaiono facilmente accessibili. “E’ la società consumistica che tende a far indebitare le famiglie perché ci indu-
ce a spendere, non i soldi che abbiamo, ma quelli che pensiamo di avere in futuro. Per rinviare i pagamenti nel tempo, – ammonisce l’avvocato Bartolini - dobbiamo sperare che il nostro reddito resti quello che è attualmente. E purtroppo non è sempre così. Spesso - continua il presidente Codacons - i clienti vengono spinti a credere che col credito al consumo non ci siano spese. Col nuovo Codice si sono, però, date al consumatore più garanzie e trasparenza” Occhio al Tan (tasso annuo nominale) ma soprattutto al Taeg (tasso anno effettivo globale) E’ quest’ultimo a dare un’indicazione più precisa sulla convenienza o meno del finanziamento, perché, oltre al tasso nomi-
nale, comprende ogni spesa accessoria: apertura della pratica, riscossione dei rimborsi, assicurazione etc. E’ utile sapere che (a parità di tasso nominale e di cifra) innalzano il Taeg il numero delle rate. Occhio, infine, al registro del cattivo pagato-
re, si tratta di un data base che raccoglie i nominativi di coloro che hanno mancato qualche pagamento o l’hanno effettuato in ritardo. Una volta incappati in questo registro sarà assai difficile ottenere nuovi finanziamenti. I.G.
Il decalogo per non correre rischi Quali sono le regole per utilizzare questo strumento sempre più diffuso senza cadere in trappole e inganni? Innanzi tutto non conviene fidarsi troppo di chi fa grandi promesse, come chi offre finanziamenti estremamente convenienti in tempi brevissimi. Questo tipo di credito, infatti, potrebbe nascondere qualche clausola difficile da individuare per chi non è un esperto di economia. Bisogna anche evitare quelle società che chiedono in anticipo una cifra per le spese necessarie ad istruire la pratica. Spesso infatti è capitato che alcuni utenti siano rimasti vittime di truffe: per ottenere il finanziamento hanno dovuto versare il 5-7% dell’importo richiesto, salvo poi trovarsi senza il denaro in prestito e senza l’anticipo versato. Per la legge, poi, l’utente che richiede una somma in prestito deve sempre essere informato sulle condizioni che vengono praticate nelle forme di finanziamento proposte. Un utile accorgimento in questo senso, specie per le somme un po’ più consistenti, sarebbe quello di chiedere una consulenza presso la propria banca e controllare che nel contratto del prestito personale o del finanziamento siano espresse tutte le condizioni contrattuali. Il contratto che firmiamo al momento di avviare un finanziamento, infatti dovrebbe sempre contenere, in primo luogo, il nome della banca o della finanziaria che eroga il prestito e i nostri dati identificativi. Devono essere poi chiaramente indicati il Taeg (tasso annuale effettivo globale) e il tan (tasso annuale nominale), ma anche altri eventuali costi non inclusi nel taeg. Tra le altre informazioni che devono essere chiaramente visibili troviamo l’importo totale del prestito, le modalità di rimborso che saranno applicate e, in particolare il numero, l’importo e la scadenza delle rate. La finanziaria dovrà poi specificare anche eventuali oneri in caso di mora; le coperture assicurative accessorie; le modalità di recesso e di estinzione anticipata e, non ultimo, le eventuali garanzie richieste. Solo se il nostro contratto soddisferà tutte queste condizioni potremo dormire sonni tranquilli.
Azienda del mese 3
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
Easytech, tecnologia per lo sport e il benessere
A Borgo dal 2003 l’azienda esporta macchine e brevetti per fisioterapia sportiva Roberto Baggio prova una delle macchine Easytech
Dispositivi per la riabilitazione ortopedica. Poche semplici parole per descrivere un’azienda altamente all’avanguardia che progetta, produce e commercializza apparecchi elettromeccanici applicati alla riabilitazione in campo ortopedico e quindi destinati a centri di fisioterapia pubblici e privati: ospedali, società sportive, istituti per anziani e centri terma-
li. La Easytech nasce nel 1994 su iniziativa di un gruppo di imprenditori privati che si staccarono dalla SMA di Firenze e rilevarono i progetti ed i brevetti relativi ad un sistema per Ipertermia destinato alla fisioterapia e riabilitazione fisica, inizialmente con sede a Prato e, dal febbraio 2003, nel Mugello, a Borgo S. Lorenzo. E’ un’azienda fortemente in crescita con un fatturato consolidato intorno ad un
valore di circa 1.800.000 euro. Il nucleo dell’azienda è costituito dai soci fondatori che hanno riversato nella società la loro esperienza professionale nei campi della progettazione, marketing, vendita e management aziendale, oltre ad un gruppo di collaboratori interni accuratamente selezionati e da consulenti medici e scientifici esterni. Nel panorama sportivo spiccano nomi di società sportive di tutto rispetto
che utilizzano i dispositivi Easytech: la Federazione Italiana Giuoco Calcio, Nuoto, Ateletica Leggera, Juventus F.C., Milan F.C., A.C. Parma, S.S. Lazio, A.S. Roma, A.C. Fiorentina, F.C. Barcellona, Real Madrid C.F., Chelsea F.C., e molte altre ancora, italiane ed estere. Abbiamo intervistato l’ingegner Fernando Grazzini per comprendere meglio come opera l’azienda e quali sono i punti di forza.
zione controllata di calore profondo ) e le apparecchiature che ne consentono l’effettuazione sono a tutt’oggi il prodotto di punta dell’azienda. Installate in oltre 450 esemplari hanno trovato la consacrazione nell’ambito dello sport agonistico ai massimi livelli. Basti pensare che nel corso degli ultimi due mesi se ne sono dotate il Real Madrid e lo Steaua Bucarest; in questo preciso momento un’apparecchiatura per Ipertermia Delta si trova a Melbourne a supporto del Campione del Mondo Filippo Magnini e degli atleti della Federazione Italiana Nuoto ai Campionati del Mondo 2007. A questo primo prodotto si sono aggiunti nel tempo una linea di strumenti per la valutazione ed il recupero del movimento articolare e della forza muscolare e più recentemente sono stati realizzati e brevettati due strumenti per la riabilitazione virtuale dell’arto inferiore e superiore. Nei prossimi mesi, insieme alla presentazione di nuovi strumenti ad elastici, è previsto il lancio di una nuova metodica terapeutica chiamata “Smarterapia” per la quale è prevista l’organizzazione in autunno di un evento di rilevanza nazionale, proprio nelle nostre terre. Recentemente l’azienda, attraverso la collaborazione con “Piscine Castiglione” , è entrata nel settore delle vasche riabilitative pianificando la messa a regime di una Business Unit dedicata. Quante energie dedicate
nella ricerca e sviluppo? E nel marketing e comunicazione? Fra i cinque soci fondatori due (un ingegnere elettronico ed un laureato in fisica) si occupano della ricerca e sviluppo dell’azienda, verso i quali l’azienda investe una cifra intorno al 10%del fatturato. Le attività di marketing e comunicazione sono gestite dall’interno mentre uno studio di consulenza si occupa del design dei prodotti ed un altro della grafica pubblicitaria. Il servizio marketing dell’azienda si occupa della definizione dei requisiti dei nuovi prodotti e anche del coordinamento dei propri referenti scientifici; al fine di supportare i prodotti sul piano della divulgazione scientifica e delle applicazioni cliniche e terapeutiche, nonché per l’espletamento dei corsi di formazione. L’azienda investe nel marketing una cifra intorno all’8% del proprio fatturato. Avete come clienti nomi di società sportive di altissimo livello. Com’è il vostro approccio commerciale. Come siete strutturati? La struttura commerciale dell’azienda prevede una direzione commerciale cui fanno riferimento le vendite ed il marketing. Al Responsabile vendite fanno capo un Area Manager Estero, i Responsabili di zona per quanto riguarda l’Italia e il Responsabile della Business Unit “vasche riabilitative”. Per quanto riguarda l’esterno la distribuzione e la promozione dei prodotti avvie-
ne tramite rivenditori regionali per l’Italia e rivenditori nazionali per l’estero. Alcuni rapporti particolarmente significativi sono gestiti a livello direzionale, come quelli con le più prestigiose società dello sport agonistico. Come è organizzata la parte produttiva dell’azienda? In che percentuale vi avvalete di fornitori esterni? Il modello di gestione produttiva adottato è quello della produzione per il magazzino, con un elevato ricorso al decentramento produttivo, dato che il 90% della produzione viene affidata a fornitori esterni (circa 150), principalmente localizzati in Toscana (circa 70%). All’interno sono svolte le fasi di assemblaggio finale e collaudo. Il software dei prodotti viene sviluppato e gestito dai tecnici interni dell’impresa. L’ampio ricorso al decentramento è motivato principalmente dall’esigenza di esternalizzare fasi ad alto contenuto tecnologico a fornitori altamente specializzati i quali possiedono le necessarie attrezzature ed hanno sviluppato elevate competenze specifiche. Come siete posizionati a livello di concorrenza? E’ un mercato agguerrito? Il mercato italiano della fisioterapia e della riabilitazione è fatto da piccoli produttori nazionali e da alcuni importatori. Per lo più i produttori sono specializzati per operare in specifici segmenti tecnologici. In
questo ambito la Easytech si caratterizza come l’unico produttore nazionale capace di offrire prodotti per tutte le fasi della riabilitazione, cosa che solo alcune aziende commerciali importatrici riescono a fare. Alcuni prodotti della Easytech sono assolutamente originali e coperti da brevetto, pertanto i problemi di concorrenza diretta sono limitati. Negli ultimi anni il mercato della fisioterapia e riabilitazione ha subito importanti mutamenti caratterizzandosi sempre più verso l’intervento privato e sempre maggiore attenzione viene riservata alle tecnologie. Il livello di spesa dei clienti è salito attirando l’attenzione di nuovi concorrenti. La politica di nicchia tecnologica della Easytech ha consentito di mantenere la propria quota di mercato in Italia e di espanderla all’estero Come lavorate con l’estero? Il progetto di internazionalizzazione è partito ormai cinque anni fa e oltre il 30% del fatturato avviene verso l’estero. L’azienda in questi anni ha messo a punto una serie di partnership internazionali che le consentono di essere presente in molti paesi del Medio Oriente, dell’America Latina e dell’Europa Orientale. Direttamente tramite il proprio area manager vengono gestiti i distributori di alcuni dei più importanti paesi europei. Un obiettivo a breve-medio termine riguarda il consolidamento della presenza in Germania e in Inghilterra.
Viviana Miotti
Come mai la scelta di Borgo San Lorenzo come sede dell’azienda? Come è il rapporto con il territorio? “L’Azienda ha iniziato la propria attività a Prato, dove ha operato fino al 2002. La crescita dei primi anni e la messa a punto di nuovi numerosi prodotti ha imposto il trasferimento in una sede più adeguata dal punto di vista della logistica industriale e produttiva. La zona del Mugello è apparsa la più idonea sia per i costi di acquisto dell’immobile, sia per le residenze dei soci fondatori e di alcuni fornitori, sia per il legame storico e le relazioni con il territorio di uno dei soci (il sottoscritto è stato allievo della prima classe del Liceo Scientifico di Borgo San Lorenzo nell’anno della sua istituzione ) - afferma Grazzini -. Dopo oramai 5 anni di attività in Mugello il bilancio è positivo. Ai fornitori storici si
è aggiunta una serie di collaboratori selezionati che ha consentito la costituzione di una vera “impresa rete” che garantisce la produzione di numerosi prodotti a tecnologia avanzata. Nessun scotto è stato pagato dal punto di vista dei servizi, le Banche (tutte presenti nel territorio) sono rimaste le stesse; subito è iniziato e si è sviluppato un rapporto di fattiva collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo del Mugello. Nessun problema di logistica dei trasporti o di rapporti con altre strutture di servizi. Attivate inoltre diverse collaborazioni con le scuole professionali finalizzate a stage di formazione e specializzazione. Qual è il vostro prodotto di punta? E quelli di nuova realizzazione? La Easytech è nata con il brevetto della “Ipertermia” (una metodica terapeutica basata sulla somministra-
Identikit d’azienda
Easytech Data di fondazione 1994 Certificazioni EN ISO 9001 ed EN 13485. Tutti i prodotti sono certificati e marcati CE conformemente alla direttiva 93/42/EC. Fatturato 1.800.000 euro circa Numero dipendenti 16 Prodotti di punta - DELTA (Somministratore profondo di calore); - DYNATORQ (Strumento ad elastici per il recupero attivo della spalla); - GENU3 (Sistema monoarticolare per il ginocchio); - ULTRA (Manipolatore robotivo passivo per la rieducazione) Estero 30-35% del fatturato
4 Istituzioni & Territorio
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
Viaggio nei servizi pubblici - Acqua
Publiacqua: come funzionano i rapporti con le Aato Chi determina investimenti e aree di intervento
La gestione degli acquedotti è divenuta, da qualche anno, argomento privilegiato di discussione e di polemica politica all’interno delle nostre amministrazioni. L’acqua è entrata nell’agenda politica da quando, alla metà degli anni Novanta, i Comuni hanno deciso di consorziarsi e affidare la gestione dei propri acquedotti ad un soggetto esterno. Nello scorso numero di Mugello Economia abbiamo pubblicato una lunga intervista al sindaco di Borgo San Lorenzo, Giovanni Bettarini, in cui si approfondiva l’attuale sistema di gestione e il rapporto tra controllori (Comuni e Aato -Autorità di ambito territoriale ottimale-) e controllati (società di gestione, nel nostro caso Publiacqua). Sullo stesso tema pubblichiamo oggi l’intervista a Matteo Colombi, responsabile dell’Area Staff della Presidenza di Publiacqua. E’ possibile sapere lo stato del bilancio di Publiacqua? L’azienda, fin qui, ha chiuso in attivo tutti gli esercizi operativi. Il bilancio 2006 non è stato ancora approvato. C’è un eventuale piano d’investimenti? Quali sono le aree prioritarie d’intervento? L’azienda deve redigere un Piano degli investimenti a valenza triennale che viene sottoposto all’approvazione dell’Autorità di Ambito. Le aree prioritarie sono deter-
minate in funzione del Piano di ambito. Per i prossimi anni gli investimenti saranno diretti principalmente all’adeguamento del sistema fognario e depurativo - è questo infatti il settore che, nel nostro territorio, risente di un maggiore deficit infrastrutturale, in considerazione anche degli obbiettivi di qualità ambientale e di tutela dei corpi ricettori fissati dalla Regione Toscana nel Piano di Tutela in attuazione – e alla manutenzione delle infrastrutture (reti e impianti) che sono stai passati a Publiacqua dai gestori precedenti, un patrimonio importante di opere che necessitano di essere mantenuti in efficienza. Occorre far presente che negli anni passati Publiacqua ha realizzato una mole importante di investimenti (circa 300 milioni di euro dal 2002 al 2006) ed è la prima azienda in Italia per investimenti realizzati (oltre 500 euro ogni 1000 metro cubo di acqua venduta; Hera, la seconda azienda in Italia, per investimenti, ne ha realizzati per 333 euro). Qual è il ruolo dell’Aato e degli EE.LL nella definizione del piano degli investimenti? La normativa in vigore, nazionale e regionale, prevede che l’Autorità di ambito rediga un Piano d’ambito che contiene le criticità presenti nel territorio di sua competenza e gli obiettivi di riduzione da raggiungere, me-
diante gli investimenti, sull’orizzonte temporale della Convenzione di affidamento sottoscritta con il gestore (nel caso di Publiacqua 20 anni). A ciò corrisponde un piano tariffario per la remunerazione degli investimenti. All’interno di questo quadro generale, l’azienda redige un proprio piano a valenza triennale detto Pot (Piano operativo triennale) nel quale programma gli investimenti da effettuare nel triennio successivo, per affrontare le criticità, sempre rispettando le compatibilità economiche. Questo piano viene approvato dall’Assemblea dei soci di Publiacqua (in cui sono presenti i comuni con una quota pari al 60%) ed inviato all’Aato che, a sua volta, lo approva nella propria assemblea, composta dai rappresentanti di tutti i comuni. Si può dire che l’aggregazione di un servizio prima gestito su scala comunale costituisca un vantaggio? Economie di scala e razionalizzazione nella gestione, maggiore competenze e specializzazioni di cui un soggetto più grande può disporre, possibilità di gestire la risorsa a livello di bacino e sottobacino e di pianificare gli investimenti su scala sovracomunale, sono solo i principali argomenti a favore di un soggetto di dimensioni maggiori rispetto a quelle comunali. Comparando i livelli tariffari degli altri gestori ita-
liani vi considerate competitivi? La tariffa attuale non è decisa da Publiacqua o dal mercato, quanto piuttosto deriva dall’applicazione del cosiddetto metodo tariffario normalizzato nazionale, di cui al DM 1 agosto 1996. Secondo tale metodo la tariffa, che viene decisa dall’Aato (il consorzio dei Comuni), è ottenuta dividendo per la quantità di acqua venduta il valore che risulta dalla somma di una serie di elementi che sono: i costi operativi, la remunerazione degli investimenti e i canoni versati ai comuni. Per il calcolo di ciascuno di questi parametri sono definiti criteri precisi. I costi operativi, l’unico elemento su cui può agire l’azienda, sono soggetti ad un recupero di efficienza che ne diminuisce l’ammontare ogni anno. Questi costi sono molto difficili da confrontare fra aziende diverse in quanto dipendono moltissimo dalle condizioni delle infrastrutture gestite, dalla conformazione del territorio e dalla qualità e quantità di risorsa disponibile. La tariffa complessiva lo è ancor di più perché diverse sono le necessità d’investimento e i canoni da versare ai comuni. In termini generali la tariffa dell’Ato 3, (mediana in Toscana, non è fra le più care d’Italia) è comunque sensibilmente inferiore a quelle che sono le tariffe medie in altri paesi europei, anche molto più ricchi d’acqua. Quali sono i criteri ed i valori con cui viene selezionato il consiglio di amministrazione? La nomina dei consiglieri è di competenza dell’assemblea dei soci. La risposta, come si può ben comprendere, non può essere nostra. E’ prevista la quotazione in borsa? Se si, saranno previsti piani di stock option per gli amministratori? Anche tali decisioni sono di competenza dell’Assemblea dei Soci; comunque, in questa fase, non sono previste operazioni del genere. La tendenza continua verso le liberalizzazioni farà sì che possa considerarsi aperta l’ipotesi di future ed ulteriori fusioni con soci privati o al limite public companies? Publiacqua Spa, con proce-
dura pubblica europea ha già acquisito come partner, al 40%, una società cui partecipano Acea spa, Suez, Mps e altri. I soci istituzionali di Publiacqua S.p.A., di Acque S.p.A., l’azienda che gestisce il servizio idrico nell’Ato 2, hanno già pubblicamente manifestato l’impegno di costituire entro il 2008 un gestore unico. Il soggetto risultante, controllato in maniera largamente maggioritaria dai soci pubblici, avrà una dimensione tale da poter acquisire un ulteriore grado di efficienza e sarà sicuramente una delle maggiori industrie idriche italiane per addetti, fatturato e volume di investimenti, aprendo quindi prospettive importanti di sviluppo societario. Inoltre, è in atto, da parte dei principali Comuni della Toscana, un lavoro che si propone di realizzare una holding di tutte le partecipazioni pubbliche nelle aziende che gestiscono servizi pubblici, riguardo ad acqua, gas ed energia e rifiuti. Per concludere, come si può, a livello locale, incrementare il rapporto front line con il proprio utente-cittadino? Sicuramente il rapporto front line con l’utente cittadino e una delle problematiche maggiori che si avvertono a livello locale con il passaggio da una gestione comunale a una gestione sovracomunale. Gli utenti erano infatti abituati a un rapporto diretto con il servizio, in particolar modo nei comuni più piccoli. Publiacqua eroga il servizio in 49 comuni
e non è quindi possibile che in ciascuno di esso sia aperto uno specifico sportello al pubblico; ciò sicuramente determina una sensazione di maggiore lontananza con l’azienda e il servizio. Al momento Publiacqua ha aperto 4 uffici al pubblico (Pistoia, Prato, Firenze e San Giovanni Valdarno) ed ha un numero verde attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30. Ulteriori possibilità per incrementare il rapporto con gli utenti saranno ottenuti attraverso l’implementazione del portale www.publiacqua.it, che permetterà agli utenti di acquisire informazioni relative ai propri consumi e al conto contrattuale. Ciò potrà aprire anche una più stretta collaborazione con gli Urp dei Comuni, che potranno fornire alcune prime indicazioni agli utenti, recuperando quindi in parte la vicinanza al cittadinoutente. Allo stesso tempo, è prevista una procedura specifica per la tutela dell’utente, che potrà inviare reclami e richieste di informazioni all’azienda (la mancata risposta dell’azienda entro 30 giorni è sanzionata con un indennizzo automatico di 26 euro all’utente) e che, se non soddisfatto dalle risposte ottenute, potrà chiedere che la sua pratica venga esaminata da una Commissione conciliativa, il cui Presidente è designato dal Difensore Civico Regionale. Publiacqua è l’unica azienda idrica regionale che prevede tale livello di tutela.
LA SCHEDA
La società e gli investimenti Gli investimenti: 300 milioni di euro dal 2002 al 2006. E’ la prima azienda di gestione in Italia per investimenti realizzati: 500 euro ogni mille metri cubi di acqua venduta.
La compagine societaria: Publiacqua, con procedura pubblica europea, ha già acquisito come partner al 40% una società cui partecipano Acea Spa, Suez, Mps e altri.
Focus 5
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
La denuncia di un cittadino
VALDISIEVE
“Oneri di fognatura, ma il servizio non c’è”
Nuovo presidente per il Consorzio Chianti Rufina Giovanni Busi sostituirà il marchese Ferdinando Frescobaldi
Il presidente della Comunità Montana Nicola Danti e il presidente del Consorzio Chianti Rufina Giovanni Busi
Giovanni Busi è il nuovo Presidente del Consorzio Chianti Rufina. Così ha deciso all’unanimità il nuovo Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, riunitosi mercoledì 14 marzo nella sede sociale di Villa Poggio Reale, a Rufina. Busi succede nella massima carica consortile per il prossimo triennio 2007-2010 al Marchese Ferdinando Frescobaldi dell’omonima azienda, che è rimasto in carica per nove anni e che, come aveva preannunciato, non si è ripresentato per il rinnovo delle cariche. Busi è stato consigliere dal 1998 al 2000 e vice Presidente dal 2001 ad oggi; dal 2004 è componente di Giunta e del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Chianti e dal 2001 ad oggi Vice Presidente Unione Provinciale Agricoltori di Firenze. Quarantasette anni, sposato con tre figli, Busi è titolare dell’azienda agricola Travignoli dei conti Busi, ha un’estensione a vigneto di 70 ha, a oliveto di 15 ha e il restante ad altre colture. Dopo l’elezione il presidente ha dichiarato: “In questi ultimi anni, il Consorzio del Chianti Rufina ha investito in termini di risorse economiche e umane in un progetto in cui ha fortemente creduto: il progetto zonazione Chianti Rufina; quest’iniziativa, durata circa 4 anni, ha fornito uno studio dei rapporti tra vitigno e ambiente in cui viene coltivato. La zonazione ci ha permesso di conoscere e valorizzare al massimo l’originalità e la naturalità di questo vino, fornendo utili indicazioni per meglio interpretare il territorio e per ottimizzare le scelte genetiche e colturali nel rinnovamento dei vigneti”. “Si inizia ora – continua Busi - quindi una nuova fase, in cui il rapporto con le pubbliche amministrazioni, come la recente collaborazione con Comunità Montana Montagna Fiorentina, sarà fondamentale per la realizzazione di nuovi progetti legati al territorio, come la partecipazione di quest’anno al Vinitaly del Consorzio Chianti Rufina. Gli ultimi dati del piano di sviluppo rurale per il periodo 20002006 relativo al nostro territorio rilevano e confermano che ben il 70% dei fondi sono stati assegnati alla produzione vitivinicola. Un’alleanza che sono sicuro rafforzerà e aiuterà la nostra attività di promozione e di comunicazione anche al di fuori dell’area del Chianti Rufina”.
“Dovrò anche spendere 10mila euro per installare un depuratore alla mia casa di campagna” “Mi sono reso conto che sto pagando gli oneri di fognatura nella bolletta dell’acqua, anche se la via dove abito è sprovvista di fognature e non solo , a causa di una Legge Regionale, io e gli altri abitanti della mia strada, le cui abitazioni sono munite di regolare certificato di abitabilità, saremo costretti ad installare a spese nostre dei singoli depuratori, eseguendo dei lavori del costo ad abitazione dell’ordine di 10mila euro”. E’ la denuncia di un cittadino di Montorsoli, nel comune di Vaglia, che da diversi mesi sta conducendo una battaglia presso le Istituzioni e gli Enti per comprendere le ragioni di quella che a lui sembra una palese ingiustizia. “Tutto è iniziato – ci racconta il protagonista, quando il Comune, con
una lettera , ci ha richiesto le caratteristiche dei nostri impianti di smaltimento, e successivamente ci ha comunicato la necessità di installare dei depuratori, senza nessun contributo o incentivo pubblico”. In effetti non sembra trattarsi di una spesa da poco, visto che- ci racconta- solo le spese professionali ed altri oneri per ottenere la Dia costeranno intorno ai 2mila euro (che in gran parte ha già pagato) e che, tra acquisto e posa in opera del depuratore, se ne andranno altri 8mila euro. “La cosa inaccettabile e grottesca – ci dice – è che, senza ricevere alcun aiuto, dobbiamo assumerci oneri notevoli che viceversa altre strutture pubbliche dovrebbero sostenere e non lo fanno per mancanza di fondi o per la scelta di altre priorità. A Montorsoli, per esempio, esiste un impianto di fogna-
tura, che però non serve la nostra strada. Perché noi dobbiamo pagare questi oneri? Non siamo fuori del perimetro stabilito dal Piano Regolatore del Comune per l’abitato di Montorsoli, ma se non facciamo gli impianti saremo passibili di gravi sanzioni” Ci racconta poi di aver interessato del problema il Comune di Vaglia, insieme agli abitanti della stessa strada e che, in una riunione alla presenza del Sindaco, questi avrebbe spiegato che ad oggi tutte le problematiche riguardanti le fognature sono demandate a Publiacqua e che quindi il Comune non ha competenza in materia. Riguardo agli oneri dello scarico in fognatura – ci dice – “vorrei che qualcuno mi spiegasse con quale metodo Publiacqua verifica se le varie utenze a cui addebita
queste cifre in bolletta sono effettivamente servite da pubblica fognatura e quindi capire se il nostro è un caso isolato o meno. Publiacqua ha detto che mi rimborserà per questo, ma se non me ne fossi accorto? Quanti potrebbero essere nelle mie condizioni? Tra l’altro - continua - tali oneri sono notevoli, ad esempio, nella fascia di consumo fino a 100 metri cubi annui, gli oneri di fognatura incidono per 0,61 euro al metro cubo su un totale di 0,86 euro al metro cubo” Ma la protesta dell’abitante di Montorsoli non finisce qui: durante i suoi accertamenti sulle bollette ha rilevato, a suo avviso, alcuni errori di conteggio, di cui ha chiesto spiegazioni a Publiacqua, la quale ha riconosciuto di aver sbagliato i conteggi presenti nelle sue fatture. “Ho appura-
to – ci spiega – che nel mio caso i consumi presunti su cui avevano calcolato le tariffe erano superiori ai consumi effettivi degli anni precedenti, e che, quindi, ricadevo in uno scaglione tariffario più alto del dovuto. Certo – ci spiega – riceverò un rimborso per i pagamenti maggiorati, ma, data la complessità delle fatture, sarà difficile appurare la sua effettiva corrispondenza alla realtà e comunque, la società di gestione avrà trattenuto mie risorse per un lungo periodo di tempo. Non sappiamo con che frequenza si verifichino errori di questo tipo e, quindi, l’entità della cifra che Publiacqua potrebbe detenere in via preventiva a nome di cittadini salvo venire poi successivamente rimborsata”. Nicola Di Renzone
La Comunità Montana organizza workshops per giornalisti e operatori
Turismo: il Mugello punta al Nord Europa Quest’anno si punta ai turisti di Oslo e Copenhagen
Stefania Ciani Da diversi anni l’incoming da paesi stranieri rappresenta una buona fetta del turismo in Mugello. Nonostante che negli ultimissimi tempi si sia notato una ripresa delle presenze di italiani, vi sono molte strutture ricettive che, specie in certi periodi, registrano quasi esclusivamente turisti stranieri, provenienti per lo più dal Nord Europa, anche se qua e là si comincia a sentire parlare di americani, canadesi e persino australiani. I più interessati, tuttavia, secondo le statistiche continuano ad essere gli europei provenienti soprattutto dal nord. Per incrementare questo tipo di turismo la Comunità montana del Mugello organizza ogni anno delle iniziative sul territorio. Ne parliamo con l’assessore al Turismo Alessandro Marchi. Di cosa si tratta esattamente? “Sono iniziative, proposte da Apt e Toscana Promozione, che mirano a far conoscere il nostro territorio e a far incontrare gli operatori stranieri con i nostri. Una volta scelto il paese dove si vuol fare promozione, in una prima fase siamo noi che andiamo all’estero a promuovere il Mugello, portando il materiale di riferimento e illustrando le varie opportunità agli operatori stranieri. Dopo aver raccolto le adesioni e selezionato i tour operator interessati, li
invitiamo qua, facendoli ospitare dalle nostre strutture. Organizziamo un workshop di una giornata e facciamo visitare loro il nostro territorio”. Come vengono promosse le strutture locali? “In quanto Comunità montana non promuoviamo direttamente le strutture ma tutto il territorio. Noi invitiamo tutti gli operatori locali a partecipare al workshop, che generalmente si svolge in una location d’eccezione: viene da sé che questa è per loro un’ottima opportunità per far conoscere le singole realtà ed avere un primo contatto diretto con
i tour operator stranieri. Spesso già in questa fase si firmano degli accordi”. In che misura funziona questa formula? “Sono anni che l’Apt insieme all’ENIT organizzano promozioni specifiche su aree territoriali, come educational mirati in cui si invitano tour operator o giornalisti stranieri per fare conoscere il territorio e gli operatori, ma è da tre anni a questa parte che si notano i risultati migliori. Questo in primo luogo perché ci viene data la possibilità di scegliere i paesi stranieri che riteniamo più interessati alla nostra area, in secondo luo-
go perché possiamo ospitarli a settembre-ottobre, uno dei periodi migliori per visitare il Mugello. L’altro punto di forza è che selezioniamo gli invitati attraverso le nostre precedenti visite in modo tale che abbiamo la certezza di ospitare solo gli operatori veramente interessati a fare affari qua. Da non sottovalutare inoltre il costo dell’iniziativa: esiguo sia per la Comunità montana, perché viene finanziato da altri enti, sia per i nostri operatori che devono pagare soltanto una quota di iscrizione al workshop. I risultati si percepiscono nell’anno seguente attra-
Foto di Bernardo Loli
verso i racconti degli addetti ai lavori e la registrazione delle presenze turistiche, che generalmente presentano aumenti per i paesi coinvolti nelle iniziative”. Quali sono i paesi target quest’anno? “Quest’anno siamo andati più a nord che in precedenza, scegliendo Oslo e Copenaghen. Dalle statistiche avevamo già notato un certo interesse da parte di questi paesi e siamo convinti che rappresentino delle buone opportunità per il futuro del turismo in Mugello”.
6 Istituzioni e Territorio
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
LO STUDIO IRPET
Una classifica per le Comunità Montane della Toscana Buoni i risultati del Mugello per popolazione, economia e ambiente
Alessandro Bucelli È stato recentemente pubblicato uno studio di IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Economica) in cui sono tracciate le potenzialità di sviluppo economico delle aree di montagna della regione, che riguarda quindi anche il nostro Mugello. Si tratta di un’analisi comparativa che prende a riferimento 3 aspetti principali: la popolazione, il sistema produttivo e il patrimonio naturale, sintetizzati da un indicatore complessivo finale.
La popolazione
Il dato più rilevante per le aree montane toscane è che per molte di esse si aprono nuove prospettive di sviluppo, come mostra in maniera immediata l’andamento demografico: Aree Montane, Toscana (Grafico 1) Oltre che come aumento demografico assoluto, le potenzialità si leggono sia in termini di densità (numero di abitanti per KMq), che come quota di giovani (con età compresa fra 0 e 14 anni) sulla popolazione complessiva. In base a queste variabili la posizione del Mugello risulta relativamente alta, sia guardando agli anni passati che in termini prospettici (entro il 2024 è attesa infatti una crescita complessiva della popolazione mugellana superiore al 15%, una delle aree in assoluto a maggiore espansione della Toscana, grazie in prevalenza al decentramento dalla città di Firenze). (Grafico 2)
L’economia
Per costruire l’indicatore di potenzialità economica sono state utilizzate le seguenti variabili: il rapporto tra addetti e residenti attivi (15-64 anni); la variazione % degli addetti nell’ultimo decennio intercensuario; il valore pro-capite della produzione locale, stimato con il valore dell’imponibile IRAP. Viene così ottenuta una graduatoria delle Comunità Montane, che va da quelle con il tessuto produttivo più robusto a quelle con la situazione più critica.
Ottengono i risultati migliori le aree a più forte specializzazione manifatturiera, seguite da quelle che combinano diversificazione produttiva e vicinanza ai maggiori centri urbani, come il nostro Mugello, che viene definito un’area a “sviluppo turistico-industriale e residenziale”. (Grafico 3)
L’ambiente
Per costruire l’indicatore di potenzialità ambientale IRPET ha utilizzato le seguenti variabili: il rapporto tra presenze turistiche e residenti; il rapporto tra addetti al settore estrattivo e i residenti; il rapporto tra addetti al settore energia e i residenti; la percentuale di superficie boscosa sul totale; l’indicatore si riferisce dunque ad un concetto molto ampio di risorse naturali, che comprende l’attrattività turistica, il patrimonio forestale e le risorse del sottosuolo. Si è così ottenuta una graduatoria delle comunità montane, che va da quelle con la maggiore dotazione di patrimonio naturale (così inteso) a quelle meno dotate. Ottengono i risultati migliori le aree con forte presenza di una risorsa specifica (geotermia in Alta Val di Cecina) e quelle con altitudine più elevata e maggiore superficie boscosa (come il Mugello). (Grafico 4) Le risorse naturali, intese in senso lato (attrattività a fini turistici, patrimonio boschivo, risorse minerali e energetiche), rappresentano dunque un’opportunità importante per le aree montane. L’indicatore di sviluppo complessivo L’indicatore di potenzialità di sviluppo complessivo tiene conto degli indicatori settoriali fin qui presentati oltre ad un indicatore di accessibilità ai servizi che misura la quota di popolazione in condizione di “esclusione sociale” (ovvero disagio) per l’accesso ad alcuni servizi (in senso lato) ritenuti fondamentali per il raggiungimento di una condizione di benessere (principali s. sanitari, scolastici, ricreativi, livelli di reddito, opportunità di impiego, qualità ambientale).
LOCALITA’ VAL DI BISENZIO AREA LUCCHESE MEDIA VALLE DEL SERCHIO ALTA VERSILIA MUGELLO MONTAGNA FIORENTINA CASENTINO PRATOMAGNO APPENNINO PISTOIESE VALTIBERINA VAL DI MERSE GARFAGNANA CETONA ARCIPELAGO TOSCANO ALTA VAL DI CECINA LUNIGIANA COLLINE METALLIFERE AMIATA VAL D’ORCIA COLLINE DEL FIORA AMIATA GROSSETANO
IND. DEMOGR. 0,63 0,87 0,48 0,81 0,48 0,53 0,40 0,61 0,39 0,27 0,33 0,27 0,25 0,52 0,09 0,15 0,08 0,11 0,03 0,01
IND. ECON. 0,84 0,55 0,59 0,17 0,48 0,24 0,43 0,23 0,30 0,31 0,44 0,12 0,27 0,45 0,20 0,03 0,10 0,26 0,12 0,24
IND. AMB. 0,24 0,14 0,36 0,25 0,30 0,21 0,22 0,18 0,28 0,19 0,31 0,42 0,19 0,32 0,53 0,26 0,28 0,11 0,31 0,13
IND. ACCESS. -0,11 0,00 0,00 0,00 -0,11 0,00 -0,11 -0,11 -0,11 -0,11 -0,56 -0,33 -0,33 -1,00 -0,56 -0,33 -0,56 -1,00 -1,00 -1,00
IND. TOTALE 0,40 0,39 0,36 0,31 0,29 0,25 0,23 0,23 0,22 0,16 0,13 0,12 0,10 0,07 0,07 0,03 -0,02 -0,13 -0,13 -0,15
(Tabella 1) Queste analisi confermano quanto emerso nei precedenti articoli su questo giornale: che l’economia mugellana va bene, è in crescita, che sono alte le sue potenzialità di sviluppo turistico e industriale (basato su una diversificazione produttiva che oggi viene elogiata perché meno rischiosa della concentrazione industriale) ma che lo fa “mangiando” territorio, cioè le risorse ambientali su cui dovranno fare i conti le future generazioni; emerge che la crescita economica è in particolar modo legata a fattori demografici e al conseguente sviluppo dell’edilizia che produce effetti positivi nel breve termine (per la capacità di mobilizzare una forte fetta di indotto) ma negativi nel lungo termine (scarsa sostenibilità degli standard nei servizi per l’aumento di popolazione, rischio di riduzione della qualità della vita). Di fronte a questi rapidi cambiamenti potrebbe essere interessante avviare un processo di partecipazione con gli abitanti di oggi, capire quali priorità di sviluppo richiedono, e se sono concordi nell’accettare il forte aumento di popolazione prospettato (sia in termini di rischi percepiti che di opportunità).
Grafico 1
Grafico 2
Grafico 3
Grafico 4
Istituzioni e Territorio 7
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
COMUNITÀ MONTANA E COOPERATIVA ALVEARE
Le famiglie promuovono i nido, ma servono più posti
L
’indagine per valutare la soddisfazione e la domanda in vista dell’apertura di nido aziendali Quale giudizio esprimono le famiglie del Mugello sui servizi alla prima infanzia offerti dai Comuni e dalle associazioni? I posti negli asili nido sono sufficienti se rapportati alla popolazio-
ne e alla crescente domanda di questi servizi? Per rispondere a queste domande la Comunità Montana del Mugello, in collaborazione con la Congregazione Terz’Ordine Francescano di
San Carlo e la Cooperativa Alveare, ha realizzato un sondaggio tra le famiglie di Borgo San Lorenzo e Scarperia. Gli obiettivi del sondaggio erano proprio indagare sui bisogni effettivi di servizi destinati ai bambini da 0 a 3 anni; valutare la qualità dei percepita da parte delle famiglie dei servizi offerti e, infine, la congruenza tra offerta e nuova domanda, con particolare attenzione alla futura costruzione di alcuni nido aziendali nel Mugello. Il sondaggio, è stato effettuato sia tramite la distribuzione alle famiglie dei bambini che frequentano i nido sia, telefonicamente, ad un campione di famiglie con bambini che non usufruiscono di questi servizi. Dalle risposte è emerso che, tra i bambini che non frequentano il nido, la maggior parte (oltre il 60%) trascorre a casa propria l’intera giornata; mentre passano il loro tempo dai nonni dal 20 al 30% dei bambini. Tra i bimbi che frequentano l’asilo nido la maggior parte usufruisce di questa struttura per le ore della mattina (circa l’80%), mentre passa il pomeriggio al nido il 39% dei bambini iscritti a Borgo e solo il 30% dei bambini iscritti da parte delle famiglie di Scarperia. Il sondaggio cercava
anche di capire quali siano le figure che, nell’arco della giornata, si prendono cura dei bambini sotto i tre anni. Questa sezione ha evidenziato la netta prevalenza delle cure dei genitori nelle ore serali, una prevalenza che diviene meno marcata per quelle pomeridiane, (sono molte infatti le madri che lavorano). Nelle ore mattutine, poi, nella maggior parte dei casi, la cura dei genitori deve lasciare il posto ad altre figure, come nonni ed educatori. Sia a Borgo che a Scarperia, secondo il sondaggio, chi utilizza i servizi per la prima infanzia li valuta positivamente in tutti i loro aspetti, mentre, per la maggioranza delle famiglie, emerge la necessità di estendere il numero di posti disponibili. Un bisogno che pare essere più sentito a Borgo San Lorenzo (90% degli intervistati) che a Scarperia (60% circa). La stragrande maggioranza del campione intervistato (90%), inoltre, dichiara di ritenere opportuno l’utilizzo di nidi o altri servizi educativi extrafamiliari fin dai primi mesi di vita dei bambini, mentre il 3,2% dichiara che l’età minima per utilizzare questi servizi non dovrebbe essere inferiore ai tre anni e per il 6% degli intervistati i bimbi dovrebbe-
SONDAGGIO
La famiglia in Mugello Ecco, secondo i risultati del sondaggio della Comunità Montana e della Cooperativa Alveare, l’identikit del nucleo familiare nei due comuni. Sia a Scarperia che a Borgo San Lorenzo prevale il nucleo ristretto, composto da padre, madre e uno o due figli; mentre sono pochissimi i casi di nonni conviventi tra i 50 ed i 65 anni (dato che a Borgo San Lorenzo è addirittura inferiore al 6%). Le madri, nel più del 50% dei casi, hanno tra i 30 ed i 40 anni e sono lavoratrici dipendenti occupate per tutta la giornata (50%) o solo per la mattina (30%). Da segnalare che nel caso di Scarperia sono più numerose le madri tra i 20 ed i 30 anni (il 20% circa del campione). Per quanto riguarda i padri, che in media hanno tra i 30 e i 40 anni, a Borgo sono sia lavoratori dipendenti che in proprio (50%) mentre a Scarperia sembrano essere di meno gli imprenditori. ro frequentare contesti educativi extrafamiliari non prima dei sei anni. E’ interessante anche vedere cosa pensavo le famiglie in merito alla funzione degli asili nido: i borghigiani pensano che la loro funzione più importante sia sostenere lo sviluppo dei bambini (36%), seguita dallo scopo di aiutare i genitori che lavorano e fare socializzare i bambini. A Scarperia, invece, i genitori ritengono prevalente l’aiuto ai genitori che lavorano (36%), seguito a pari merito dalla
socializzazione dei bambini e dal sostegno al loro sviluppo. Riguardo alle fasce orarie in cui le famiglie avrebbero maggiore utilità dai servizi all’infanzia a Borgo chi già utilizza gli asili nido dichiara di preferire la mattina, mentre i non frequentanti sceglierebbero sia mattina che pomeriggio. A Scarperia, invece, sia frequentanti che non frequentanti esprimono il bisogno di poter usufruire di questi servizi sia la mattina che il pomeriggio. Nicola Di Renzone
SCARPERIA
Colpo grosso: la Fortezza acquista la Alser ’azienda leader Lnell’arredamento commerciale e industriale acquista il colosso francese
Massimo Pasi Risale ai giorni scorsi la notizia dell’acquisto da parte del Gruppo La Fortezza del colosso francese Alser. Il gruppo italiano, già leader nazionale indiscusso nella produzione di attrezzature
e arredamento per grandi superfici commerciali – con un fatturato 2006 di ben 85 milioni di euro – si apre ulteriormente alla sfida internazionale. E va a fare acquisti in Francia, rilevando dal Gruppo Epta, per la cifra di 17 milioni di euro, l’azien-
da del mobile Alser Innovation S.A., 180 dipendenti e un turn over 2006 da 40 milioni di euro, con sede produttiva a Romorantin e una filiale già attiva nel nostro paese a Legnano (Milano). Le motivazioni dell’acquisto ci sono illustrate dal Presidente Alvaro Baglioni: “Volevamo aumentare la nostra presenza sul mercato e siamo andati nel mercato più importante d’Europa per il nostro settore, la Francia, dove già numerosi e in crescita sono i no-
stri clienti. In tale contesto un patrimonio della grande distribuzione quale la Alser ha rappresentato per noi una grande opportunità di crescita e sviluppo”. Una scelta dettata anche dalle maggiori opportunità di crescita sullo scenario mondiale che offre il contesto estero, al cospetto di quello italiano: “Il mercato italiano – spiega il presidente Baglioni -, notevolmente frammentato in una serie di piccole-medie aziende, non ci consente di progredire”.
Parole chiare quelle del presidente, che fanno trapelare tutte le ambizioni del gruppo che al momento, con l’acquisto del colosso francese, è secondo in Europa nel settore. Nel frattempo è in corso un investimento in Russia - un mercato ancora “vergine” che consiste nella creazione di una fabbrica vicino a Mosca per la produzione di
arredamento commerciale. L’inaugurazione dello stabilimento avverrà molto probabilmente entro la fine dell’anno. Oltre allo stabilimento scarperiese, il gruppo possiede stabilimenti attivi a Pianoro (Bologna), Forlimpopoli, Luogosano (Avellino), oltre che in Argentina e in Malesia, dove operano in tutto 400 dipendenti.
8 Data base
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Faentina: passeggeri
L’assessore Villani, da Barberino, rilancia la
... dal quale partire per programmare gli interventi strutturali necessari per il completo rilancio della linea. “Se confrontiamo i dati”, commenta Amos Fabbri del Comitato Pendolari, “osserviamo che nel corso dell’anno c’è stato un forte incremento di viaggiatori (circa il doppio) e possiamo concludere che oltre 400 nuovi viaggiatori stabili si sono aggiunti a quelli precedenti”. Non è un risultato da poco e dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che chi si sposta ogni giorno per studio o per lavoro verso Firenze si sta orientando sempre di più verso la ferrovia. Fra la gente del Mugello e la Faentina si sta creando un “feeling”, oggi vista dai più come una solida realtà e non più come una semplice scommessa. Riprende Fabbri: “E questo nonostante le condizioni di viaggio siano tuttora precarie e disagiate, ben al di sotto dello standard minimo di qualità che la Carta dei Servizi di Trenitalia afferma di garantire. Penso che un po’ di merito di tutto ciò debba essere dato anche al Comitato Pendolari del Mugello ed alla Consulta per la Mobilità della Faentina che con la loro azione hanno tenuto la “questione Faentina” al centro dell’attenzione dei media (articoli, interviste, ecc), degli utenti (mailinglist, volantini, documenti, ecc.) e delle istituzioni (incontri, convegni pubblici, ecc.), realizzando in questo modo una forte pressione verso Trenitalia. Grazie anche a questo, oggi registriamo gli impegni della Regione e di Trenitalia sul nuovo materiale rotabile (16 nuovi Minuetto entro il 2008) e la possibilità di confrontarci sul nuovo orario cadenzato (Memorario) prima delle scelte finali dell’azienda ferroviaria”.
Naturalmente ciò non significa che tutto va bene. Il quadro è in bianco e nero. Per quanto riguarda, ad esempio, il Memorario che entrerà in vigore nel settembre 2007, è vero che sono molte le migliorie apportate rispetto ad oggi. Saranno ventuno le corse BSL-FI e diciannove quelle FI-BSL. Quattro corse in più per ogni direzione rispetto alla situazione attuale, grazie ad una fascia di cadenza che, al minuto 32, collega Borgo con Firenze ogni ora, dalle 8,32 alle 21,32. In più, altri dieci treni, cosiddetti spot, che dalle 6,13 alle 21,45 arricchiscono il campo corse. Ben diciassette gli arrivi a Santa Maria Novella-Fortezza. Al ritorno, dalle 8,40 alle 20,40 (ultimo collegamento con Borgo) partono dodici treni al minuto 40, più quattro convogli dalle 5,28 alle 7,30. Il nuovo orario andrà a così a coprire i “buchi” attualmente esistenti, come quello della mattina da BSL a FI (dalle 9.36 alle 12.53) e quello del pomeriggio da FI a BSL (dalle 14.23 alle 16.39). Ma altrettanto vero è che sarebbero necessarie anche delle significative modifiche: riduzione dei tempi di percorrenza, aggiunta di alcune corse serali, mantenimento della fermata di Campomigliaio. In ogni modo, l’aumento dell’utenza della linea, registrato in maniera così considerevole, è di certo cosa importante. Tanto più se si considera che il successo della ferrovia sta portando a traino anche quei Comuni che, come Scarperia e Barberino, pur non essendo toccati dalla linea, stanno lavorando per far si che anche i loro cittadini possano usufruire al meglio del servizio. Con una serie di proposte che potrebbe far lievitare ancora, e di molto, il numero degli utenti.
Proposte che tirano in ballo l’integrazione del sistema trasporti dal Mugello a Firenze. Ecco allora che, lo scorso 2 marzo, il Consiglio Comunale del paese dei coltelli ha votato all’unanimità un documento nel quale chiede la “riorganizzazione del trasporto su gomma da Scarperia alla stazione F.S. di San Piero, in funzione di una migliore adduzione dei viaggiatori in coincidenza di arrivi e partenze dei treni previsti dal Memorario, in particolare nei giorni festivi, nei quali il trasporto su gomma diretto da e per Firenze è quasi del tutto assente”. Ecco perchè a Barberino l’assessore ai Servizi Pubblici Locali, Alessandro Villani, ha costituito il Comitato Consultivo per il Trasporto Pubblico Locale, con lo scopo di avviare un dibattito e un confronto con il Consorzio Sita-CapFlorentiabus sulle esigenze dello spostamento quotidiano dei propri concittadini. In un’ottica, spiega, che coinvolga “chi si muove per lavoro, studio etc”, ma che indaghi soluzioni “che avvantaggino anche l’offerta più ampia (turistica, culturale, eventi, spettacoli etc.), tanto più se si opera in una logica sempre più integrata (gomma e rotaia) vedi Consulta Ferroviaria”. Per il dottor Villani occorre “puntare all’utilizzo di collegamenti sempre più sincronizzati con la Stazione di S.Piero, tanto più se si andrà verso cadenzamenti orari definiti (memorario), tempi di percorrenza particolarmente interessanti e fermate razionalmente distribuite sulla tratta in sé e non solo (su Firenze S.Marco Vecchio, S.Maria Novella) come sappiamo”. L’analisi dell’assessore barberinese, preoccupato anche per i ri-
L’aumento dei passeggeri dal 2005 al 2006: da 1000 a 2000 nel giorno feriale medio
schi di intasamento previsti lungo l’autostrada (da lì oggi passano i bus verso Firenze) quando inizieranno i lavori per la cosiddetta tersa corsia, è lucida e chiara: “Ora come ora si ha solo in qualche caso un servizio di navetta tra Barberino e S.Piero sincronizzato (partenza dai 20 ai 30 minuti prima) con corse verso Firenze, prendiamo il caso del mattino, con i treni delle 6:35, 6:55, 7:29, 8:37, 9: 41, 12:58 (per quest’ultimo ci si deve imbarcare a Barberino alle 12:20!), mentre da Firenze, al pomeriggio/
sera, treni con possibile navetta verso Barberino (13: 15, 14:40, 15:20, 17:38, 18: 20, 19:15, 22:40 con i soliti 20/30 minuti poi di percorrenza) sono quelli delle 12: 34, 13:50, 14:24, 16:39, 17: 50, 18:34, 21:15”. Tempi troppo lunghi per un servizio davvero appetibile, con coincidenze che, oltretutto, nella pratica non sono mai tali. Quale, allora, la proposta di Villani? “Incentivare delle vere navette, magari con l’ausilio di pulmini ad hoc: ad esempio si potrebbero utilizzare, nelle fasce libere dal trasporto alunni,
quelli del trasporto scolastico che i Comuni gestiscono in proprio”. L’idea è lanciata, e dal Comitato di Barberino si suggerisce anche di sensibilizzare il volontariato ad offrirsi, opportunamente coperto delle responsabilità, per sostenere tali servizi. Insomma, altro che ramo secco…. l’utenza della Faentina è destinata ad aumentare mentre si rende sempre più necessario un ripensamento su tutto il sistema mobilità del Mugello. Massimo Rossi
Collegamenti ferroviari Faenza – Borgo S. Lorenzo – Firenze. Rilevazione 2006 Linea
Numero passeggeri al giorno
Firenze Borgo San Lorenzo via Vaglia (Faentina)
2000
Borgo San Lorenzo - Faenza
1000
Fienze Borgo San Lorenzo via Pontassieve
6800
Passeggeri nel giorno feriale medio, fonte Regione Toscana, rilevazione 2006
Data base 9
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
SEGUE DALLA PRIMA
raddoppiati in un anno
a proposta di un servizio di navette integrato
I collegamenti tra Barberino e la stazione di San Piero a Sieve: Oggi: Autobus con tempi di percorrenza tra i 20 ed i 38 minuti per i treni delle 6:35, 6:55, 7:29, 8:37, 9:41, 12:58 da San Piero a Sieve verso Firenze e, per il ritorno coincidenze per i convogli che arrivano a San Piero a Sieve alle 13:15, 14:40, 15:20, 17:38, 18:20, 19: 15, 22:40)
La proposta dell’assessore Villani:
Gli impegni di Trenitalia: 16 nuovi Minuetto entro il 2008
Incentivare l’uso di navette ricorrendo anche agli scuolabus e coinvolgendo le associazioni di volontariato (con appositi permessi e assicurazioni)
Le rilavazioni sul traffico
A Contea meno macchine che a Borgo e a Barberino Nel numero di febbraio Mugello Economia, in collaborazione con il Cesem, ha pubblicato una serie di rilevazioni del volume di traffico sulle nostre strade. I risultati più clamorosi di quella ricerca avevano riguardato i viali di Borgo San Lorenzo, su cui, nei giorni feriali, transitano fino a 53 mezzi pesanti in un’ora. Dati molto interessanti avevano riguardato anche la viabilità che costeggia il lago di Bilancino, in direzione di Barberino e dell’autostrada. E’ in questa strada, come prevedibile, che si registra il maggior traffico di mezzi pesanti: oltre 120 in ‘un’ora di rilevazione. Questo mese, per continuare il nostro monitoraggio del traffico in Mugello, abbiamo effettuato delle misurazioni lungo la strada statale che collega Dicomano a Contea, arteria di primaria importanza per il traffico diretto in tutta la Valdisieve. In un’ora di rilevazione, dalle 8 al-
le 9 di un giorno feriale, sono transitati 538 veicoli, di cui 42 mezzi pesanti (camion e autobus), 470 autovetture, 8 moto e ben 18 biciclette. Un dato che, ad una prima analisi, evidenzia un volume totale di traffico piuttosto contenuto (il più basso registrato fino a questo momento nei giorni feriali nelle varie zone del Mugello), ma anche un’alta percentuale di mezzi pesanti. Tra Dicomano e Contea, infatti, durante la nostra rilevazione, i camion transitati sono stati ben il 7,8% di tutti i veicoli, una percentuale molto superiore a quella di Borgo (3,63%) e di Campomigliaio (3,94%) e seconda solo a quella della viabilità che porta verso l’autostrada (10.7%). Da notare anche la concomitanza tra un alto numero di ciclisti e un cospicuo traffico di mezzi pesanti: una situazione che, alla lunga, può essere una fonte di pericolo per chi si muove o pratica sport su due ruote e per tutta la
circolazione. Si tratta di un dato che esemplifica le due anime del territorio della Valdisieve: da una parte un ambiente di pregio da vivere con escursioni e sport all’aria aperta, dall’altra un tessuto ricco do imprese che, come nel caso della zona industriale di Rufina, portano un aumento del traffico pesante. Nicola Di Renzone
Veicoli totali
Auto
Traffico pesante
Moto
Bici
% mezzi pesanti
Contea, strada statale 67 (marzo 2007)
538
470
42
8
18
7.8
Campomigliaio, via Bolognese (gennaio 2007)
710
678
28
4
/
3.94
B.S.L., viale della Resistenza (gennaio 2007)
1459
1385
53
9
12
3.63
Barberino di Mugello, via del Lago (gennaio 2007)
1160
1034
124
2
/
10.7
Veicoli transitati in un’ora di rilevazione effettuata dalle 8:00 alle 9:00 di un giorno feriale.
10 Inchiesta
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
Firenzuola
La cooperativa Obiettivo Lavoro: non solo Alta velocità
L
a cooperativa di pulizie passa ai cantieri della Variante di valico e punta sulla pelletteria
Le Coop nate dalla C.o.l.f. Progetto Ambiente che fa parte del consorzio Com.u.ni.co. (Consorzio del Mugello per l’unità della cooperazione), è una cooperativa sociale di tipo B che lavora nel settore dei servizi ambientali ed ha raggiunto un fatturato consistente dando lavoro a più di 30 persone; il suo ambito di attività si estende nel Comune di Firenzuola, nella Valdisieve ed in Emilia.
Cooperativa Alberto Ceccarelli cooperativa sociale di tipo A che si occupa dell’assistenza domiciliare agli anziani per conto del comune di Firenzuola. Dà lavoro a 10-15 persone, tutte donne.
Terra Nuova opererà nel settore della pelletteria, è già stato finanziato un corso di formazione per riconvertire alcune delle dipendenti della C.o.l.f.
In questa nuova puntata della panoramica sulla Cooperazione nel Mugello aderente a Legacoop Toscana riportiamo una lunga intervista a Renzo Mascherini, Presidente della cooperativa C.o.l.f. (Cooperativa Obbiettivo Lavoro Firenzuola), che ci ha raccontato la storia e i progetti futuri di questa cooperativa, profondamente legata al territorio dove opera con l’obiettivo costante della valorizzazione delle risorse umane su di esso presenti. La cooperativa C.o.l.f. è stata costituita 10 anni fa a Firenzuola per gestire il servizio di pulizia nei campi base dell’Alta Velocità, dove sono stati ospitati più di mille operai che hanno costruito la ferrovia nel Comune di Firenzuola. “Un’intuizione felice –afferma Renzo Mascherini- sostenuta anche dall’Amministrazione comunale quando io ero sindaco di Firenzuola, perché se non fosse stata costituita la C.o.l.f., una volta terminata la ferrovia dell’Alta Velocità, nel territorio non sarebbe rimasto niente in termini di occupazione stabile. La Cooperativa C.o.l.f. è nata con poche decine di soci poi, attraverso operazioni di spin off ha dato luogo a tre cooperative: la prima, che si chiama Progetto Ambiente, che fa parte del consorzio Com.u.ni.co. (Consorzio del Mugello per l’unità della cooperazione), è una cooperativa sociale di tipo B che lavora nel settore dei servizi ambientali ed ha raggiunto un fatturato consistente dando lavoro a più di 30 persone; il suo ambito di attività si estende nel Comune di Firenzuola, nella Valdisieve ed in Emilia. Oltre alla cooperativa Progetto Ambiente, la C.o.l.f. ha dato vita alla Cooperativa Alberto Cec-
carelli, una sociale di tipo A che si occupa dell’assistenza domiciliare agli anziani per conto del comune di Firenzuola e che ha in prospettiva l’obiettivo di allargare il proprio ambito di lavoro ad alcuni comuni dell’Emilia - Castiglion dei Pepoli, Monzuno, San Benedetto Val di Sembro tanto che è in procinto di partecipare ad alcune gare per la gestione dei servizi scolastici in questi comuni. Questa cooperativa dà lavoro a 10-15 persone, tutte donne. L’ultima idea – prosegue Mascherini forse la più interessante, è stata quella di costituire una cooperativa nel settore della pelletteria: si chiama Terra Nuova, nome che deriva dal fatto che Firenzuola e Scarperia rappresentavano le “terre nuove fiorentine” istituite dalla Repubblica di Firenze all’inizio del 1300 per salvaguardare i traffici della città di Firenze verso il nord. L’intuizione da cui è nata Terra Nuova ha preso avvio dalla necessità di riconvertire la manodopera impiegata nella gestione dei servizi di pulizia nei cantieri dell’Alta Velocità in occupazione stabile sul territorio. L’idea della cooperativa di pelletteria è venuta dalla considerazione che nella frazione di Bruscoli, nel Comune di Firenzuola, esiste ormai da più di 40 anni un comparto di lavorazione della pelle: il progetto, che ho scritto personalmente più di due anni fa –continua Mascherini- si chiama “Greg Don”, in ricordo di Don Gregorelli, parroco di Bruscoli che fu chiamato dall’Arcivescovado a fare il vice-parroco di Pontassieve; qui conobbe un imprenditore di nome Rosati e lo invitò ad aprire una fabbrica nella frazione di Bruscoli. Dopo quella di Rosati ne sono state aperte altre, tanto che oggi esistono 7-8 imprese artigiane che impiegano diverse decine di persone; la più importante è quella di Franco Capanni che lavora per Fendi dando lavoro a più di un centinaio di persone, fra la sede di Bruscoli e i laboratori col-
legati. Dovendo riciclare la manodopera femminile impiegata nei servizi legati alla gestione dei campi delle grandi opere in un’occupazione stabile sul territorio ed esistendo da tempo questo comparto di pelletteria a Bruscoli, dopo un’ampia e attenta riflessione rispetto alle prospettive future di sviluppo di questo settore, alla fine abbiamo capito – dice Mascherini - che questo comparto avrebbe mantenuto una prospettiva nel tempo: infatti l’anno scorso il fatturato del settore della pelle è aumentato del 14% e quest’anno le cose stanno andando ancora meglio.” Il fatto che nella cooperativa lavoreranno tutte donne è particolarmente importante: nel comune di Firenzuola, un comune di montagna, si riesce ad impiegare facilmente manodopera maschile nel comparto della lavorazione della pietra serena che ha un fatturato di circa 30 milioni di euro e occupa con l’indotto 200250 persone, mentre per quanto riguarda le donne gli sbocchi occupazionali sono più limitati. Quali sono stati i passaggi successivi? Il presidente della C.o.l.f. prosegue: “Abbiamo parlato con Franco Capanni e gli abbiamo presentato la nostra idea, lui è rimasto impressionato favorevolmente e ha dato una mano alla realizzazione del progetto che si è articolato in tre fasi: la prima è stata quella di ristrutturare un edificio di proprietà della cooperativa C.o.l.f. all’interno dell’azienda agricola Il Favale (sulla SS del passo del Giogo, 6 km prima di arrivare a Firenzuola), acquistata più di due anni fa dalla cooperativa con la prospettiva dell’allora Presidente Beppe Badini (predecessore di Renzo Mascherini, n.d.r.) di riciclare la manodopera femminile della C.o.l.f. in un’attività di recupero di disabili mentali. La stalla dell’azienda agricola è stata ristrutturata e trasformata in un laboratorio di pelletteria. Successivamente, attraverso la Provincia di Firenze e l’Agenzia formativa Proforma del Mugello, abbiamo presentato una domanda per un corso di formazione professionale per riconvertire le donne della C.o.l.f. in pellettiere. Il progetto è già stato finanziato e verrà a breve presentato un bando per chi vorrà partecipare: sono state già raccolte circa 25 adesioni da parte di socie e non della C.o.l.f. e un paio da Palazzuolo sul Senio. Di queste ne verranno selezionate 20 e il corso inizierà a giugno. Le donne in questione sono di tutte le età, alcune molto giovani, e molte extracomunitarie. La terza fase è consistita nella costituzione della cooperativa: su suggerimento di Franco Capanni sono state contattate alcune artigiane esperte pellettiere che lavoravano in proprio
e che si sono rese disponibili a costituire la cooperativa. Essa non parte da zero perché queste signore lavorano già per la The Bridge e porteranno nella cooperativa la loro committenza fiorentina. A partire da giugno, dunque, inizierà il corso di formazione professionale e la Presidente, la signora Angela Zagni, maestra pellettiera con esperienza trentennale, farà anche l’insegnante spiegando alle allieve ad “andare a macchina”, mentre Franco Capanni sarà l’insegnante per la montatura delle borse. Il laboratorio sarà attrezzato per 15 posti di lavoro; esso è stato finanziato sulla base della Legge 215/92 sull’imprenditoria femminile. Il corso di formazione professionale durerà sei mesi, poi sarà stilata la graduatoria delle corsiste per scegliere le 15 donne che entreranno a lavorare nella cooperativa a partire dal 2008.” E la cooperativa C.o.l.f. cosa farà? Finiti i lavori dell’Alta Velocità, si sta riciclando sulla Variante di Valico. “Abbiamo già avuto dall’impresa Todini la gestione di due campi – racconta Mascherini - uno a Badia, nel Comune di Castiglion dei Pepoli e uno nel Comune di Barberino, e stiamo trattando per gestire un altro campo a Barberino, vicino all’Outlet; inoltre, con l’impresa C.m.b. (Cooperativa Muratori e Braccianti) di Carpi siamo in trattativa per la gestione del campo di Lagaro che dovrebbe realizzare il Lotto 5. Inoltre, i due campi del lavoro più grosso tra Firenze e Bologna, cioè la famosa galleria di Valico, ci sono già stati affidati in gestione per il servizio pulizie. Quindi la cooperativa C.o.l.f. sta cercando di non lasciar morire l’attività originaria (quella delle pulizie), spostandosi sulla Variante di Valico e siccome sarà realizzato il tunnel sotto la Futa che collega Firenzuola con la nuova Variante di Valico (lo studio di impatto ambientale del professor Barla di Torino ha dato esito favorevole, cioè la galleria non impatta con le sorgenti Panna), per le donne che non lavoreranno nella cooperativa Terra Nuova e che vorranno proseguire l’attività nel settore pulizie, sarà possibile spostarsi da Firenzuola all’area industriale di Barberino e a quella di Pianvallico in dieci minuti. Quindi le nostre donne potranno rimanere ad abitare a Firenzuola e andare a lavorare in questa zona. Concludendo, la C.o.l.f., che è nata per la gestione delle pulizie nei campi dell’Alta Velocità, si ricicla temporaneamente sulla Variante di Valico e in prospettiva dovrebbe lavorare nell’area industriale di Barberino e Pianvallico, tra Scarperia e Borgo San Lorenzo.” Caterina Toccafondi, Centro Studi Legacoop Toscana
Imprese & Territorio 11
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
Pianvallico
Taglio del nastro per il Borgo Nuovo
Già aperti i negozi al piano terra, a maggio inaugurazione anche per il centro sportivo Stefania Ciani Sabato 31 marzo si è inaugurato “Il Borgo Nuovo”, il nuovo complesso multifunzionale costruito a Pianvallico, all’incrocio fra la statale del Giogo e la provinciale del Masso Rondinaio. L’investimento complessivo si aggira sugli otto milioni di euro per un centro che cerca di bilanciare attrezzature moderne con il rispetto per la natura del paesaggio circostante. In realtà quella di sabato è stata l’inaugurazione della struttura, solo il primo di una serie di eventi che accompagneranno sanpierini e mugellani fino all’estate con l’apertura della piscina esterna. Il “nuovo borgo” di San Piero, costruito come una reinterpretazione del centro storico con la sua concentrazione di funzioni diverse e di spazi di relazione, a detta del suo ideatore e socio di maggioranza, Alessandro Brogi è infatti completato e visitabile ma non tutte le parti sono già attive. Al momento sono le attività commerciali collocate al piano terra le più definite con undici punti vendita, per una superficie di 1500 mq, tra cui alcuni rinomati sanpierini che hanno deciso di trasferirsi fuori porta. Varia l’offerta: si va dall’abbigliamento per adulti e bambini al parrucchiere e l’erborista, passando per un centro tattoo. “Abbiamo mirato a ricreare il tessuto del paese, con una serie di attività non in concorrenza ma in relazione di complementarietà tra loro”
Il Vivaio di Imprese promosso dalla Provincia, Regione, Comune di Firenze e Camera di Commercio di Firenze festeggia il primo anno di attività. Si tratta di una struttura di servizi che accompagna le persone alla creazione di attività imprenditoriali o di lavoro autonomo, favorendo la partecipazione di donne, stranieri, giovani e che ora festeggia il primo anniversario con un bilancio positivo: 347 persone hanno beneficiato dei suoi servizi (le donne sono state il 60%, gli stranieri il 22% soprattutto sudamericani, il 43% dei partecipanti ha un’età compresa tra i 25 ed i 34 anni), realizzando 29 idee di impresa. Da novembre 2006 al 30 marzo scorso sono nate 11 nuove imprese nei seguenti settori: servizi di accoglienza e intrattenimento dei bambini, ImportExport Italia-Algeria, Progettazione e realizzazione di parchi e giardini, Agenzia di comunicazione, Salone di parrucchiera, Phone center e internet point, Agenzia di servizi turistici alla persona, Produzione artigianale di dolci surgelati, Impresa di pulizie, Agenzia di disbrigo pratiche, Agen-
ribadisce Brogi. L’apertura del grande centro sportivo, gestito da Alessio Nencetti, professionista del settore, già proprietario della palestra “Universo” a Prato, è spostata al 5 maggio con un open day a ingresso libero in cui chiunque potrà provare la gamma di servizi offerti dal complesso. Lo stesso vale per l’adiacente centro benessere con le novità in fatto di wellness, relax e trattamenti estetici. Le due strutture, con 3.300 mq di immobili e 8.000 mq di superfici esterne attrezzate a parco, sport e benessere appaiono i protagonisti dell’area, comprendente tre piscine, di cui una all’aperto, palestra con una moderna sala attrezzi e cinque sale tematiche. Anche in questo progetto, come negli altri di Nencetti, si punta sull’evoluzione del fitness moderno verso i servizi alla persona: da notare infatti che tutte queste aree sono collegate internamente, in modo che una volta dentro si possa passare da un’attività all’altra. La parte ancora incompleta è l’area direzionale, collocata al secondo piano sopra i negozi, con 17 uffici, per 1200 mq complessivi, che si affacciano su una piazza centrale circondata dal loggiato dove si apre l’ampia galleria di negozi. Gli uffici, che disporranno della comodità dei servizi di un centro urbano in un ambiente circondato dal verde, saranno messi in vendita prossimamente.
Foto Bruno Massimo Bononna
Vivaio di imprese: un anno di attività zia di stampa. “Stiamo lavorando per accrescere la presenza della Provincia nel Vivaio di Imprese - ha sottolineato l’assessore al lavoro Stefania Saccardi -. Abbiamo visto che la sua è una presenza importante per la creazione di nuova imprenditorialità, funzione di cui il nostro territorio ha molto bisogno. La storia dell’economia locale è legata al «Genio fiorentino», è giusto impegnarsi su iniziative come questa, che aiuta il «Genio» a rinnovarsi e affermarsi”. Il 59 % dei beneficiari del Vivaio viene inviato ai servizi esterni del territorio mediante un contatto diretto con i referenti o gli operatori dei singoli uffici. Il 50% di coloro che hanno avuto un colloquio di primo contatto con il Vivaio, proviene da altri servizi del territorio, come i Centri per l’Impiego, la Camera di Commercio, l’Informagiovani. La maggioranza delle idee di impresa proposte dai beneficiari è concentrata nei settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio (23%), nei settori dei servizi pubblici, sociali e personali (20,37%), delle atti-
vità immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (19,63%), seguiti dai settori degli alberghi e ristoranti (13,70%). Hanno realizzato percorsi di orientamento (colloqui individuali o percorsi per piccoli gruppi) 80 persone, mettendo a punto 70 primi elaborati di fattibilità. Altre 24 persone sono in attesa dei prossimi percorsi di orientamento. Sono state realizzate due edizioni del corso per un totale di 29 idee di impresa. Oggi il Vivaio conta 18 iscritti, tra imprenditrici, imprenditori e lavoratrici autonome, prevalentemente concentrate nei settori dell’artigianato artistico e dei servizi alle imprese. Questi i servizi, gratuiti, che il Vivaio di Imprese propone: analisi della domanda e informazioni sui servizi, sulle opportunità formative e consulenziali del Vivaio e del territorio, sull’autoimprenditorialità ed il lavoro autonomo; accompagna i beneficiari nell’accesso ai servizi. Colloqui di primo orientamento e percorsi di orientamento per favorire la maturazione dell’idea di impresa o
dell’attività di lavoro autonomo, per individuare i fabbisogni di supporto di aspiranti imprenditrici/ori, per creare intorno a loro una rete di sostegno, per
stimolare la messa a punto di un progetto imprenditoriale. Formazione ed accompagnamento consulenziale all’avvio delle attività: messa a punto di pro-
IMPRENDITORIALITÀ
getti di fattibilità; sviluppo di competenze imprenditoriali, relazionali, gestionali e progettuali; rafforzamento delle compagini imprenditoriali.
VICCHIO – Chiesta una proroga della Cassa integrazione
Scm, è ancora crisi
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC “La Provincia non è stata interessata della crisi della SCM”. E’ quanto ha spiegato l’assessore al lavoro Stefania Saccardi rispondendo ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “L’azienda occupa 64 addetti, produce lattulosio in diverse forme per utilizzo farmaceutico ed è articolata in tre stabilimenti: a Vicchio, a Pistoia e a Latina. L’azienda è tra le prime dieci del Mugello e, dal mese di gennaio, la cassa integrazione ordinaria viene utilizzata, ma non applicata, perché vengono usate le ferie dell’anno precedente. Un meccanismo consentito dalla legge. L’azienda – ha spiegato l’assessore Saccardi – aveva ipotizzato una ripresa dell’attività per fine aprile ma, nell’incontro sindacale di metà marzo, ha confermato le difficoltà occorse nel frattempo, dal mancato decollo del mercato statunitense alle difficoltà finanziarie dovute anche all’aumento del costo delle materie prime. Il 26 aprile si terrà un incontro tra le parti presso l’associazione degli industriali per verificare la situazione e giungere ad un accordo. L’azienda chiederà una proroga della cassa integrazione ordinaria di tre mesi e gli addetti coinvolti dovrebbero essere 18. Secondo la dirigenza è opportuna l’interruzione della produzione a ciclo continuo ma le organizzazioni sindacali non sono d’accordo sia per lo stato delle parti che per la qualità del prodotto”. Per Calò: “Il Mugello continua ad essere interessato da una crisi economica e sociale tutt’altro che irrilevante. La ditta SCM riveste una strategicità proprio su quel territorio. I sindacati lamentano l’impossibilità ad avere un interlocutore valido e affidabile dal punto di vista della contrattazione perché c’è un continuo turn over forte nel gruppo dirigente. Ci troviamo di fronte ad un dramma sociale che coinvolge 60 famiglie. Come Provincia dovremmo tenere un rapporto con l’Amministrazione comunale di Vicchio e puntare a mantenere comunque il sito produttivo, richiamare i titolari dell’azienda e creare un tavolo di trattativa o di incontro”.
12 Imprese & Mercati Bandi & Agevolazioni Con delibera n. 71 del 5 febbraio 2007 la Regione Toscana ha approvato la nuova versione del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, l’apertura dei bandi è prevista nei prossimi mesi.
Piano di sviluppo Rurale della Regione Toscana
periodo 2007/2013 Misura 5.3.3.1.1 diversificazione in attività non agricole 4 a diversificazione L’azione prevede il sostegno ad investimenti per: 4.a.3 interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili (eolica, fotovoltaici, idroelettrica, ecc.) sono ammesse spese per l’installazione di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’esclusione dell’uso di biomasse.
Condizioni di accesso
L’attività agricola deve rimanere prevalente (secondo il principio del volume d’affari o tempo di lavoro). Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto pari al 40 – 50% del costo totale ammissibile
Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana
periodo 2007/2013 Misura 5.3.3.2.2 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi La misura si propone di favorire la permanenza della popolazione nelle zone rurali ed il loro ripopolamento. L’obiettivo è quello di incentivare nuovi insediamenti con sostegno ai privati su interventi di ristrutturazione della casa. Si deve trattare di acquisto di prima casa per l’insediamento di nuclei familiari di nuova costituzione ovvero provenienti da zone diverse da quelle
rurali. L’acquisizione del diritto al contributo è subordinato all’impegno di mantenere la residenza per un periodo non inferiore ad anni 5. Questo tipo di agevolazione è limitata ai piccoli centri con tendenza alla riduzione della popolazione. Il sostegno concesso consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese di ristrutturazione. Lavoro autonomo – Sviluppo Italia
Beneficiari
Questa agevolazione è rivolta a persone fisiche che intendono avviare un’attività di lavoro autonomo in forma di ditta individuale compresi i professionisti. Per presentare la domanda i proponenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: maggiore età alla data di presentazione della domanda non occupazione alla data di presentazione della domanda residenza alla data del 1° gennaio 2000, nei territori di applicazione della normativa, oppure nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda; in tali territori deve essere ubicata anche la sede legale, amministrativa e operativa delle iniziative.
Attività finanziabili
Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio). L’investimento complessivo non può superare i 25.823 Euro IVA esclusa. L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. Per un analogo periodo di tempo deve essere mantenuta la localizzazione dell’iniziativa (sede legale, amministrativa e operativa) nei territori agevolati.
Le agevolazioni
Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili Mutuo agevolato (tasso 1,30) sul restante 50%
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
Microimpresa Sviluppo Italia Beneficiari
Questa agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società in nome collettivo e in accomandita semplice. Sono pertanto ESCLUSE le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative. Per presentare la domanda, almeno la metà dei soci deve essere in possesso dei seguenti requisiti: 1)maggiore età alla data di presentazione della domanda: 2) non occupazione alla data di presentazione della domanda 3) essere residenti dalla data del 1° gennaio 2000, nei territori di applicazione della normativa;oppure nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda e in tali territori deve essere anche ubicata la sede legale, amministrativa e operativa delle iniziative I soci che rispondono a questi requisiti devono detenere almeno la metà delle quote di partecipazione ed essere i legali rappresentanti
Attività finanziabili
Le iniziative possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi. (è escluso il commercio) L’investimento complessivo non può superare i 129.114 Euro Iva esclusa. L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. Per un analogo periodo di tempo deve essere mantenuta la localizzazione dell’iniziativa (sede legale, amministrativa e operativa) nei territori agevolati.
Le agevolazioni
Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili Mutuo agevolato (tasso 1,30) sul restante 50% Studio Di Gennaro
[email protected]
START UP CONSULENZA
Sono un giovane biologa e vorrei fare consulenze nel settore agroalimentare
Gentile redazione di Mugello Economia, sono una giovane biologa laureata all’Università di Firenze. Vorrei aprire uno studio per fornire consulenze in materia di controllo di qualità per le aziende agroalimentari e vinicole del Mugello ma avrei due domande da rivolgervi: come posso valutare le effettive opportunità di lavoro del settore, data la piccola dimensione di molte aziende? Vorrei sapere anche se esistono agevolazioni destinate ai giovani professionisti che intendano avviare carriere come la mia. L’attività di biologa rientra tra le attività professionali in quanto l’attività intellettuale è prevalente rispetto all’organizzazione di beni e dipendenti. La misura di agevolazione prevista a livello nazionale per chi inizia una nuova attività professionale è “Lavoro autonomo” gestita da Sviluppo Italia. Si tratta di un ottimo aiuto che riesce a sostenere tutte le spese per allestire un laboratorio di analisi. Maggiori informazioni possono essere lette nella scheda a fianco. La modulistica per la presentazione della domanda è disponibile sul sito www.sviluppoitalia.it Riguardo alla quantificazione dei propri clienti è necessario effettuare una ricerca di mercato: scegliere la zona dove si intende offrire i servizi, individuare le tipologie di potenziali clienti e poi individuarli singolarmente, se non sono un numero troppo elevato è consigliabile provare a contattarli direttamente per capire se potranno diventare clienti.
Come si diventa giornalisti free lance? Sono uno studente appassionato di giornalismo. Sto frequentando l’indirizzo in Media e Giornalismo all’Università e sono molto interessato all’attività di giornalista free lance. Dove posso trovare informazioni in materia, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto procedurale e “burocratico” di questa professione? Lavorare come freelance significa essere un libero professionista. Riguardo la professione di giornalista le informazioni sono disponibili sul sito dell’ordine dei giornalisti www.odg.it, in particolare è possibile consultare l’art. 34 della legge 69/1963 che tratta espressamente dei giornalisti freelance.
Tribunale di Firenze - Aste Giudiziarie Immobile
Codice Asta e n° Procedura
Tipo di Vendita
Data e Luogo
Prezzo base d’asta
MONTELUPO FIORENTINO – NUDA PROPRIETÀ SU PORZIONE DI FABBRICATO AD USO COMMERCIALE SITO SULLA STRADA STATALE 67, TOSCO ROMAGNOLA, N. 2, COMPOSTO DA DUE VANI FUORI TERRA PER COMPLESSIVI MQ. 639 E RESEDE ESCLUSIVO DI 400 MQ. PIÙ NUDA PROPRIETÀ DI PIAZZALE FRONTESTANTE DI CIRCA 200MQ.
Esecuzione immobiliare 460/2002
Vendita all’incanto
12 aprile 2007 ore 10, Viale G. Matteotti 9
Base d’asta 482mila euro
MONTELUPO FIORENTINO – LOTTO 1: QUOTA PARI A 1/6 PIENA PROPRIETÀ SU APPARTAMENTO SITO IN VIA BOTTINACCIO N. 20 E COSTITUITO DA DUE PIANI FUORI TERRA ED UN SEMINTERRATO PER COMPLESSIVI DIECI VANI. LOTTO 2: APPARTAMENTO IN MONTELUPO FIORENTINO VIA DELLA VILLA N. 4, COMPOSTO DA SEI VANI, DOPPI SERVIZI, OLTRE AD ACCESSORI, TAVERNA E WC AL PIANO SEMINTERRATO.
Esecuzione immobiliare 461 / 2002
Vendita all’incanto
12 aprile 2007, ore 10, viale G. Matteotti n. 9
Lotto 1: Base d’asta 55.350 euro Lotto 2: Base d’asta 428.125 euro
FIRENZE - - ESERCIZIO PER LA SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE DENOMINATO “UNIVERSO SANCHEZ” E MUNITO DELL’AUTORIZZAZIONE NUMERO 309 DE 23/10/2001 TIPOLOGIA B E SITO IN FIRENZE VIA IL PRATO 57, 59R E GIÀ MUNITO DELLE AUTORIZZAZIONI PER L’ATTIVITÀ DI ESTETICA E PARRUCCHIERE, POI REVOCATE.
Fallimento 18203
Vendita senza incanto
17 aprile 2007, ore 15, studio del curatore, piazza Indipendenza 21
Base d’asta 150mila euro
CERTALDO –, PORZIONE DI FABBRICATO POSTO IN VIA MATTEOTTI 7B E PIÙ PRECISAMENTE UN FONDO AD USO UFFICIO POSTO AL PIANO TERRENO COMPOSTO DA VANI UNO OLTRE ACCESSORI.
Esecuzione immobiliare 415/2002
Vendita all’incanto
28 aprile 2007 ore 10, studio Stefano Andreani, Campi Bisenzio, via delle Betulle n. 12
Base d’asta 29mila euro
FIRENZE - .DUE APPARTAMENTI DI CIVILE ABITAZIONE POSTI AL PIANO QUINTO E SESTO DI UN FABBRICATO CONDOMINIALE IN PIAZZA PIETRO MASCAGNI N. 42. I DUE APPARTAMENTI HANNO IDENTICHE CARATTERISTICHE E SONO COSTITUITI DA TRE VANI UTILI OLTRE CUCINA ED ACCESSORI.
Esecuzione immobiliare 205 e 219/2004
Vendita all’incanto
28 aprile 2007, ore 10: 45, Campi Bisenzio, via delle Betulle 12, studio Stefano Andreani
Lotto A: base d’asta 220mila euro Lotto B: base d’asta 220mila euro
www.tribunalefirenze.org
Imprese & Mercati 13
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
I livelli di tassazione e le prospettive nel medio termine
Fisco e finanza: l’esempio della riforma tedesca Alessandro Bucelli L’economia tedesca, anche se con una crescita del Pil inferiore alla media europea, sta evidenziando delle prospettive di medio-lungo termine di sicuro interesse (vedi tabella 1). In termini di proattività competitiva, sui mercati internazionali le società tedesche hanno saputo reagire egregiamente alle trasformazioni degli ultimi anni, nonostante una valuta molto forte: ad esempio se compariamo le quote di commercio internazionale di Germania e Giappone nel 1994 entrambi i paesi avevano una quota di circa il 10%; nel 2006 la quota di commercio internazionale del Giappone è scesa al 6% mentre quella tedesca è rimasta stabile al 10% (consolidando quote nei settori ad alto valore aggiunto come IT e Telecom). Il paese ha saputo affrontare e superare due shock esterni che hanno rallentato la sua economia negli ultimi 15 anni, l’unificazione pan-regionale monetaria e l’unificazione intra-regionale del paese, tramite un intenso processo di ristrutturazione che sta nuovamente portando ad incrementare il suo grado di produttività. L’aspetto più impressionante è che la capacità di rinnovamento e di tenuta di quote di commercio internazionale è avvenuta con un apprezzamento euro-dollaro del 55% dal 2001 e con un costo salariale molto alto (+42% vs. USA, +52% vs. Giappone), grazie a processi di ristrutturazione guidati da intensi investimenti in tecnologia, attività di M&A, e da una forza lavoro molto
flessibile (part-time e temporary job). Mentre in Giappone, nonostante gli alti potenziali dell’economia, non si è ancora approdati ad un nuovo sistema di governance in grado di consolidare la ripresa in atto, in Germania si può affermare che il sistema sia ormai pronto a raccogliere nuove sfide (ad esempio con nuove M&A su scala interregionale, o sul piano politico con nuove riforme costituzionali quali il futuro Trattato Europeo). La qualità della crescita dell’economia tedesca sta migliorando grazie a una domanda aggregata interna in aumento, e a tassi di crescita stabili delle esportazioni (vedi grafico 1 e grafico 2).
come Francia (33,3%) e Italia (37,3%), potrebbero pertanto subire una forte pressione competitiva per ridurre il carico fiscale sulle loro compagnie nazionali. Altri paesi infatti stanno già seguendo l’esempio tedesco, come la Spagna che ha votato un pacchetto fiscale che riduce l’aliquota fiscale corporate dal 35% al 32,5% nel 2007 e 30% nel 2008, e l’Olanda il cui Parlamento ha recentemente approvato una riduzione analoga dal 29,6% al 25,5% (vedi grafico 3).
Probabile un basso impatto sui consumi dell’Iva tedesca
Riforma fiscale societaria a supporto dei profitti
Dal 1° gennaio 2007 l’IVA tedesca è stata aumentata dal 16% al 19% (esclusi alcuni beni di merito, come i libri, per i quali rimane invariata l’aliquota al 4%) aumentando il gettito fiscale di circa 20 mld di euro per anno, a compensazione del minor gettito che in futuro sarà versato dalle imprese. Le aspettative dei principali centri di ricerca economica erano per un’anticipazione dei consumi delle famiglie nel quarto trimestre del 2006 e per un rallentamento degli stessi nel corso del 2007. Allo stato attuale tale tesi non sembra destinata a confermarsi. Smaltito un effetto negativo sui consumi nel primo trimestre ’07 è probabile che la domanda interna tedesca si possa pertanto rafforzare nel corso del 2007.
Il Governo tedesco ridurrà l’aliquota fiscale media per le società, con effetto dal 1° gennaio 2008, dal 39% al 30%. Le compagnie quotate sul Dax pagano un’aliquota fiscale media del 31,2% (nel 2005), secondo i principali analisti questo valore dovrebbe scendere al 28%, implicando un aumento di circa il 5% degli utili attesi 2008; Le aliquote fiscali variano ampiamente fra l’UE, anche se le prospettive sono per un forte down-trend: l’aliquota fiscale media europea per le imprese è passata dal 38% del 1996 al 25,8% del 2006. In futuro, soprattutto i paesi a più alto prelievo fiscale,
Tabella 1
Grafico 1
Dalla parte dei consumatori
Carburanti: i prezzi in Mugello Distributore
Senza piombo
Diesel
Benzine speciali
Gasoli speciali
Gpl
STAZIONE DI SERVIZIO AGIP, VIALE DELLA RESISTENZA
1.239 Fai da te
1.109 Fai da te
1.284 Fai da te
1.149 Fai da te
/
STAZIONE DI SERVIZIO AGIP, VIALE GIOVANNI XXIII
1.239 Fai da te
1.109 Fai da te
1.284 Fai da te
1.149 Fai da te
/
STAZIONE DI SERVIZIO Q8, VIALE PECORI GIRARDI
1.266 Servito
1.125 Servito
/
/
/
DISTRIBUTORE SHELL, VIALE GIOVANNI XXIII
1.252 Servito
1.115 Servito
1.413 Servito
/
/
STAZIONE DI SERVIZIO TAMOIL, VIALE GIOVANNI XXIII
1.246 Servito
1.100 Servito
/
/
/
Ogni mese, con la collaborazione del Cesem, Mugello Economia pubblica i prezzi alla pompa di benzina e gasolio nelle varie zone del Mugello. Un’operazione volta a favorire la trasparenza e rendere un servizio in più ai consumatori. Questo mese pubblichiamo i prezzi praticati dai distributori di Borgo San Lorenzo il 5aprile 2007
Grafico 2
Aliquota fiscale imprese – media UE. Negli ultimi 15 anni si è ridotta drasticamente
14 Lavoro & Professioni
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
FORMAZIONE
Consulente del lavoro: sfuma l’opportunità di un corso
I giovani ragionieri del Mugello disertano le lezioni organizzate presso il Giotto Ulivi
Antonio Modi Cosa fa esattamente un consulente del lavoro? E’ una figura professionale specializzata nella consulenza e negli adempimenti amministrativi relativi al personale, come inquadramento contrattuale, pratiche di assunzione, licenziamento, malattia, maternità, infortuni, calcolo e preparazione buste paga. L’attività viene svolta come libero professionista in studi professionali ed è ormai da tempo una professione riconosciuta dallo Stato. Il consulente, inoltre, consiglia i clienti relativamente a modalità di selezione, assunzione, inquadramento del personale, redazione delle buste paga, soluzione delle controversie di lavoro e svolge direttamente questi compiti per conto del cliente stesso. Per lo svolgimento della sua attività utilizza computer con programmi di videoscrittura e amministrazione del personale, e altra attrezzatura d’ufficio. Troppo spesso si confonde l’attività che svolge questo tipo di figura professionale con quella che realmente o potenzialmente potrebbero svolgere professionisti come contabili, responsabili finanziari, commercialisti e addirittura avvocati. A livello locale e in questo ambito le due figure professionali maggiormente diffuse sono quelle del commercialista e del contabile. Svolgere una determinata professione richiede determinate conoscenze. Ogni professione richiede inoltre lo svolgimento di alcune attività caratteristiche. Le relazioni fra due professioni possono essere espresse confrontando il patrimonio di conoscenze necessario e le attività tipiche di ciascuna delle due. Proviamo ad intenderci: il commercialista, è specializzato nell’assistenza a imprese e priva-
ti in tutte le incombenze di carattere amministrativo, fiscale, giuridico-commerciali, ed economico-aziendali. Le sue attività possono comprendere: analizzare i problemi dei clienti (privati, società, enti pubblici), consigliare i clienti; mettere a punto la documentazione necessaria e svolgere direttamente attività relative a costituzione e modifiche societarie, amministrazione e gestione aziendale, gestione finanziaria e fiscale dell’impresa quali ad esempio stendere l’atto costitutivo o modificare lo statuto di una impresa, tenere la contabilità, redigere il bilancio, preparare la denuncia dei redditi, scegliere le migliori fonti di finanziamento. La figura del contabile invece è volta a tener traccia di tutti gli accadimenti economici che riguardano l’azienda (acquisti, vendite, incassi, pagamenti, estinzione di crediti e debiti), trascrivendone gli estremi, anche tramite computer, in appositi libri contabili, previsti dalle leggi vigenti e utilizzando in genere la tecnica della partita doppia. In imprese di piccole dimensioni può occuparsi anche della fatturazione, della riscossione dei crediti, del calcolo e del versamento di IVA e contributi previdenziali e della preparazione delle buste paga. Le sue attività possono comprendere: conservare e aggiornare i registri contabili, anche tramite appositi programmi informatizzati di contabilità, scrivendo o inserendo i dati relativi a tutte le fatture emesse e ricevute (nome e indirizzo emittente, partita IVA, importo lordo e netto IVA, data emissione o ricevimento). In Mugello sono presenti svariati studi di professionisti associati che forniscono consulenza sul lavoro sia ai vertici aziendali che al personale. E’
dall’esigenza dei professionisti borghigiani in primis che è nata qualche mese fa l’idea di istituire un corso gratuito di amministrazione del personale e gestione delle risorse umane. L’iniziativa, il cui inizio era stato previsto entro la seconda metà di Febbraio 2007 era stata fortemente finanziata dalla Banca di Credito Cooperativo del Mugello, e realizzata in collaborazione con T.K.Consultant s.r.l., un’ Agenzia Formativa accreditata presso la Regione Toscana che avrebbe dovuto strutturare le lezioni presso il Liceo Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo, anch’esso entusiasta coordinatore del progetto che a sua volta avrebbe provveduto a darne comunicazione ai propri ragionieri già diplomati da 2 anni. Parlo al passato perché questa bella iniziativa malgrado tutti gli ottimi presupposti non ha potuto avere inizio. Il numero minimo di iscritti affinché il corso potesse attivarsi era di 16 allievi e purtroppo la scarsa risposta dei giovani in termini di adesioni ha fatto registrare a malapena 10 iscritti. Da sottolineare che il corso avrebbe avuto carattere assolutamente gratuito e avrebbe previsto 80 ore di formazione teorica e tecnico pratica in aula in materia di amministrazione del personale ed elementi di gestione delle risorse umane, più 80 ore di stage presso gli Studi professionali promotori dell’iniziativa. Gli obiettivi erano accrescere ed ampliare le competenze professionali di giovani ragionieri con una formazione “immediatamente spendibile”, per dare loro maggiori possibilità di occupazione, offrire alle imprese locali, in risposta alle loro eventuali carenze d’organico, giovani ragionieri che hanno integrato
le conoscenze giuridiche e contabili, proprie del loro curriculum scolastico, con un’adeguata formazione in materia di amministrazione e gestione del personale. Al raggiungimento
di un minimo di 60 ore di presenza in aula e 60 ore di stage ai ragazzi sarebbe stato rilasciato un attestato di partecipazione e frequenza utile come credito a fini formativi. La docenza sarebbe stata affidata a professionisti locali ed esperti della materia con coinvolgimento anche di funzionari di Enti/Organizzazioni di settori inerenti le materie del corso. Rimane dunque da chiedersi perché una così importante opportunità a livello locale non sia stata colta dai nostri giovani che hanno compiuto studi ad indirizzo commerciale. Tante possono essere le ragioni di questa mancata risposta, una fra tutte l’aumento della complessità della vita con cui la società di oggi si trova inevitabilmente a fare i conti e ci pone in questo “mondo della scelta plurima” in cui facciamo fatica a prendere decisioni e a crearci una propria definita identità che ci permetta di differenziarci da stereotipi alla “Grande Fratello”. Cosa vogliamo
fare da grandi? Conosci te stesso potrebbe essere un buon ritornello per ovviare al “problema scelta” anche se solo grazie alla conoscenza delle proprie esigenze e attitudini possiamo stabilire il punto di partenza per ogni scelta importante. Un’analisi costi-benefici che però non può essere presa troppo sul matematico. L’analisi della realtà invece ci fa pensare che i giovani, una volta conseguita la maturità non siano sufficientemente orientati ed informati riguardo il loro futuro e il mondo del lavoro in generale. E se il mondo del lavoro dovesse rappresentare ciò che per Cipì era il famoso “buco nero” quello di cui la scuola italiana avrebbe bisogno oggi è proprio ciò che in questo caso è stato offerto su un piatto d’argento, ma scarsamente considerato dai giovani: un apporto sinergico di professionisti di settore che interagendo con il sistema scuola trasmettono la propria esperienza portando notizie direttamente dal campo di gioco.
Agenzia entrate
SCADENZIARIO APRILE 2007 CHI
CHE COSA
COME
Datori di lavoro domestico
Versamento dei contributi relativi alle colf riferiti al primo trimestre 2007
Bollettino di c/c/p rilasciato dall’Inps presso le agenzie postali
Aziende di commercio spedizione e trasporto
Versamento dei contributi relativi al trimestre precedente a favore dei fondi di previdenza integrativa ed assistenza sanitaria
Secondo le specifiche modalità previste dai singoli fondi: fondo di previdenza M. Negri, Fondo M. Besusso, fondo A. Pastore (ex fondo Previr)
Contribuenti tenuti al versamento unitario di imposte e contributi
Ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 marzo 2007 (ravvedimento)
Versamento delle imposte e delle ritenute, maggiorate di interessi legali e della sanzione ridotta al 3,75% con Modello F24 con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero, modello F24 presso Banche, Agenzie Postali, Concessionari o con modalità telematiche per i non titolari di partita Iva
Contribuenti Iva
Presentazione dell’istanza di rimborso dell’IVA non detratta, determinata in misura forfetaria, sugli acquisti di ciclomotori, motocicli, autovetture ed autoveicoli, nonché sulle relative spese di impiego, contabilizzati dal 01.01.2003 al 13.09.2006 (D.L. 15/09/2006 n. 258) da parte di imprenditori, artisti e professionisti
Mediante invio telematico
Società di capitali, cooperative a responsabilità limitata, banche popolari
Versamento ritenute sui dividendi corrisposti nel trimestre solare precedente e deliberati dal 1 luglio 1998 nonché delle ritenute sui dividendi in natura versate dai soci nel medesimo periodo
Modello F24 con modalità telematiche
Contribuenti IVA mensili
Versamento dell’IVA dovuta per il mese precedente
Modello F24 con modalità telematiche
Datori di lavoro
Versamento dei contributi INPS dovuti sulle retribuzioni dei dipendenti di competenza del mese precedente
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Modello F24 con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero, modello F24 presso Banche, Agenzie Postali, Concessionari o con modalità telematiche, per i non titolari di partita Iva
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
Presentazione elenchi intrastat delle cessioni e/o acquisti intracomunitari effettuati nel mese di marzo 2007
Mediante raccomandata o presentazione diretta presso gli uffici doganali
26
Datori di lavoro agricolo
Versamento della rata mensile dei contributi ENPAIA dovuti per gli impiegati agricoli
Bollettino di c/c/p presso le Agenzie Postali
ENTRO IL
10 martedì
16 lunedì
venerdì
giovedì
Lavoro & Professioni 15
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
LAVORO RICHIESTE E OFFERTE
Bandi di concorso in Mugello e Firenze
TITOLO DI STUDIO
Diploma di Maturita’
QUALIFICA
Laurea
Collaboratore tecnico enti ricerca- VI livello professionale Esperto in attività tecniche e progettuali n. 2 Borsa di studio
Laurea
Borsa di studio per laureati
Laurea
Dirigente medico di Chirurgia generale Dirigente Medico di Chirurgia Pediatrica Dirigente medico di Ginecologia e Ostetricia Dirigente medico di Medicina trasfusionale Ricercatore III livello professionale
Diploma di Maturita’
Laurea Laurea Laurea Laurea Attestato di qualifica Non specificato
Operatore socio-sanitario - O.S.S. Concorso per accesso a corso
Non specificato
n. 4 Musicista
ENTE
SCADENZA
C.N.R. - Istituto di Biometeorologia di Firenze Comune di Reggello (FI) Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi - Unità Organizzativa Amministrazione del Personale CNR - Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica di Firenze Azienda USL n. 10 Firenze Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer Azienda USL n. 10 Firenze
19/04/07
Azienda USL n. 10 Firenze
26/04/07
CNR - Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica di Firenze Azienda Sanitaria USL 3 Pistoia Ministero della Difesa - Com.Scuola militare aeronautica “Giulio Douhet” Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
23/04/07
20/04/07 17/04/07 12/04/07 26/04/07 03/04/07 26/04/07
23/04/07 06/04/07 21/04/07
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Infolavoro presso Centro per l’Impiego viale Pecori Giraldi 57/59 - B.S.Lorenzo (tel. e fax 055 8496931). Aperto dal lunedì al venerdì ore 8.30-12.00, martedì e giovedì ore 15.00-16.30 o consultare in internet www.comune.prato.it/concorsi/htm/z102.htm
LAVORO OFFRESI AGENTI - RAPPRESENTANTI VENDITORI
***** PUNTO SNAI di B.S.Lorenzo
** LA società Manfredi Retail ricerca per il marchio Levi’s commesso/a esperto/a per il negozio sito a Barberino del M.lo. Per candidarsi inviare il cv al fax 055-22.69.043 o all’email
[email protected]. Tel. 349/4762415. ** APPRENDISTA barista-commessa cercasi per prossima apertura nuovo locale a Barberino in aprile. Tel. 333/4034146. ** GELATERIA Bar Brilli a B.S.Lorenzo cerca commessa part time per periodo aprile ottobre. Tel. 0558495291. *** HOTEL Demidoff di Pratolino cerca turnante di ricevimento e camerieri di sala con padronanza lingua inglese. Tel. 055505641.
IMPIEGATI
cerca terminalista cassiera disponibile a turni feriali e festivi età 22-33 anni. Inviare curriculum al fax 0558455127 o presentarsi in via Togliatti 17/19 B.S.Lorenzo. Tel. 0558454500.
BARISTI - CUOCHI
** ANALLERGO azienda farmaceutica ricerca per il nuovo stabilimento di S.Piero segretaria commerciale 40/45 anni con buone conoscenza lingua inglese informatica inviare curriculum al fax 055284474. ** STICLA Auto srl cerca apprendista o iscritto da 2 anni al collocamento per preparazione auto nuove o usate da consegna e piccoli lavori di carrozzeria.
[email protected] Tel. 0558496422. *** STUDIO Giovannardi e Rontini cerca geometra tirocinante. Tel. 055845551 ore ufficio.
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** ELETTROTECNICA Mugello snc ricerca operaio specializzato manutenzione caldaie a gas. Tel. 0558457708 ore ufficio.
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ALTRO
** PERSONA offresi nel fine settimana per lavori di giardinaggio orti ecc. Tel. 0558459904 ore pasti. ** FIRENZE Servizi cerca persona pratica contabilità rapporto forni-
tori-clienti per appuntamento. Tel. 0558430244.
EUROPA film cerca ragazzi/e simpatici espressivi età 18/28 anni signore/i max 55 anni per pubblicità fiction tv trasmissioni film. Non richieste qualità fisiche. Inviare foto: Piazzale Asia 21 00144 Roma o presentarsi previo appuntamento.
[email protected]. Tel. 065920400. ** DITTA Lelli di S. Piero a Sieve cerca ragazza apprendista per smaltatura bigiotteria e montaggio strass. Tel. 0558487163. ** CERCASI signora per accudire persona anziana abbastanza autosufficiente nel mese di agosto offresi vitto alloggio e stipendio. Tel. 0558498464 dalle 8 alle 9 - dalle 11,30 alle 12,30. ** MONSIGNOR Della Casa cerca signora con esperienza per servizio di pulizie il sabato. Tel. 055840821. *** ESTETICA Lia a Barberino cerca estetista esperta o apprendista urgentemente. Tel. 055841422. *** COLLABORATRICE domestica esperta in pulizie e stiratura cercasi per lavoro da svolgersi presso famiglia zona Pratolino dalle 10 alle 15 il mercoledi giovedi e venerdi. Tel. 0558455317. *** AZIENDA Agricola Vanna Rosaria cerca trattorista esperto zona Mugello. Tel. 055846167-339/ 3916054. *** CAUSA trasloco cercasi persona disposta ad accudire 2 gatti per due mesi dietro compenso. Tel.
333/5303341. *** RAGAZZA cercasi per pulizie domestiche e dog sitter automunita. Tel. 347/6865947. *** IMMOBILIARE la cavallina per Inn Hotel a Barberino cerca addetto ricevimento. Tel. 335/5614003. *** FIAB azienda leader settore biomedico ricerca un elemento a tempo indeterminato preferibilmente sesso maschile disponibile a viaggiare. Indispensabile laurea in biologia farmacia o fisica ottima conoscenza inglese. Inviare curriculum al fax 0558497979 o
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e stirare. Tel. 320/2191686. ** SIGNORA cerca lavoro per pulizie o badante. Disponibile da mezzogiorno in poi. Tel. 392/3380438. ** SIGNORA cerca lavoro per pulizie stirare o assistenza anziani. Tel. 335/1509532. *** SIGNORA automunita cerca lavoro come baby sitter assistenza anziani o pulizie. Tel. 055407946 - 335/8293240. *** SIGNORA 43 anni cerca lavoro per pulizie o compagnia a persone anziane zona Mugello. Tel. 0558263304. *** SIGNORA per pulizie domestiche una volta settimana zona Mugello offresi disponibilità fin da subito. Tel. 0558490113.
BABY SITTING ASSISTENZA ANZIANI ** SIGNORA cerca lavoro per pulizie stirare o baby sitter. Tel. 320/6782601. ** SIGNORA Moldava referenziata cerca lavoro come collaboratrice domestica lungo orario da mattina a sera assistenza anziani come badante con vitto e alloggio. Tel. 320/5505517. *** SIGNORA cerca lavoro come baby sitter assistenza anziani o pulizie. Tel. 320/2190427. *** SIGNORA cerca lavoro come assistenza anziani baby sitter pulizie o stirare zona Mugello. Non automunita. Tel. 340/2519469. *** RAGAZZA rumena con documenti regolari cerca lavoro per assistenza anziani baby sitter pulizie uffici o commessa. Tel. 328/4069762. *** SIGNORA con referenze cerca lavoro come assistenza anziani zona Mugello. Tel. 333/4198058.
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Supplemento a Il Galletto
MUGELLO ECONOMIA
[email protected]
Supplemento n. 1 al N. 807 del 7/04/2007 de “il galletto” DIRETTORE RESPONSABILE Carlo Fusaro REGISTRAZIONE: Trib.FI del 11.4.88 N. 3694 STAMPA su carta riciclata Nuova Cesat r.l. Firenze DISTRIBUZIONE Ag. Mugello Mattioli REDAZIONE: CESEM Centro Studi Economici Mugello
RESPONSABILE DI REDAZIONE Nicola Di Renzone
[email protected] SEGRETARIA DI REDAZIONE Claudia Giorgi
[email protected] IMPAGINAZIONE e GRAFICA Alessia Diani COORDINAMENTO TECNICO AMMINISTRATIVO Francesca Borghetti EDITORE Studio AD.ES di Elissa Spidalieri Via Cocchi, 19 Borgo San Lorenzo (FI) Tel.055 8456391 - Fax 055 8495010
PUBBLICITA’ Elissa Spidalieri
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[email protected] Orario ufficio: dal lunedì al giovedì 9.00 -12.30 / 15.00 -18.00 venerdì 9.00 -12.30. Tel. 055 8494274 Questo numero è stato chiuso in redazione alle ore 14,00 di giovedì 5 aprile consegnato alle Poste di Firenze CMP di Castello alle ore 19,30 di venerdì 6 aprile 2007 Questo periodico è associato alla
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16 Per la pubblicità: STUDIO AD.ES - tel. 0558456391
Mugello Economia - N. 11 - SABATO 7 Aprile 2007
