COMUNE DI BOSISIO PARINI
PROVINCIA DI LECCO
Piano triennale di prevenzione della corruzione
2015 - 2017 (articolo 1, commi 8 e 9 della legge 60 novembre 2012 numero 190 recante le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell7/legalité nella pubblica amministrazione)
Parlel
Contenuti generali
1. Premessa In attuazione dell'articolo 6 della Convenzione dell'Organizzazione delle Nazioni
contro la
corruzione e degli articoli 20 e 21 della Convenzione Penale sulla corruzione dì Strasburgo del il6 novembre 2012 il legislatore ha approvato la legge numero 190 recante le
gennaio 1
disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (di
legge 19012012).
è comprensivo delle
Il concetto di
in cui,
corso dell'attività
amministrativa, =-:..:.==:..::;.;......:...:::;=.::::.;::..-=::.....c:.:::;;.:..::.:.::;.....;::::....::.'-'--'=~=-==-.J=:.:::;.:..:::::.......;::'---'-"'-'---"::.:..:..:..:=.::-;::::.:.....;=~
Con la legge 190/201
lo Stato italiano ha individuato gli organi incaricati di svolgere, con
modalità tali da assicurare un'azione coordinata, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. La strategia nazionale di prevenzione della corruzione è attuata
l'azione sinergica dei
seguenti soggetti: ./ L'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), svolge funzioni di raccordo con le autorità
esercita
di m~,t""rl~
di vigilanza e controllo
la verifica dell'efficacia deUe misure
adottate dalle amministrazioni nonché sul rispetto della normativa in di trasparenza (art. 1, commi 2 e 3, legge 190/201
Tra i compiti che la legge 190/2012 assegna all'Autorità nazionale anticorruzione, è precipua l'approvazione del Piano nazionale anticorruzione (PNA) predisposto dal Dipartimento
Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Piano nazionale anticorruzione è stato approvato in via definitiva da CIVIT, quale Autorità nazionale anticorruzione, 1'11 settembre 2013 con la deliberazione numero
72 . ./ la
di conti,
n"""1'......·..... '"
ordinariamente all'attività di prevenzione attraverso le sue
funzioni di controllo; ./ il Comitato interministeriale, che ha il compito di fornire direttive
<:>TTI"<:>"""'-';:,,..,,
l'elaborazione
delle linee di indirizzo (art. 1, comma 4, legge 190/2012); ./ la Conferenza unificata che è chiamata a individuare, attraverso apposite
gli
adempimenti e i termini per l'attuazione della legge e dei decreti attuativi con riferimento
2
2
a regioni e province autonome, agli enti locali, e agli enti pubblici e soggetti di diritto privato sottoposti al loro controllo (art. 1, commi 60 e 61,
190/2012);
./ il Dipartimento della Funzione Pubblica, che
promotore delle
strategie di prevenzione e come coordinatore della loro
(art. 1, comma 4,
legge 190/201 ./ i Prefetti che
supporto tecnico e informativo
enti locali (art. 1,comma 6,
legge 190/201 ./ La SNA, che
percorsi, anche
e
di formazione
dipendenti delle pubbliche amministrazioni statali (art. 1, comma 11, legge 190/2012); ./ le pubbliche amministrazioni, che attuano ed implementano le misure previste dalla e dal PNA - Piano nazionale anticorruzione (art. 1 l'azione del
190/2012) anche attraverso
delle prevenzione della corruzione.
./ gli enti
e i soggetti di diritto privato in controllo pubblico, che sono ed implementazione
responsabili
previste dalla legge e dal
PNA (art. 1 2. Il ...,.." .... ..,... A livello
prevenzione della il
devono
amministrazioni pubbliche
responsabile della prevenzione della corruzione.
è individuato,
Negli enti locali, il responsabile della prevenzione diversa e motivata
nel segretario Il
11.::o1r.::ort"t'l
i compiti seguenti:
della corruzione
r.::o",nl"\r,,,,
nr<:!tt.::orìnllrn.::olnr.::o
di ogni anno,
all'organo di indirizzo politico, per della Corruzione la cui elaborazione non
il Piano triennale
può essere affidata a soggetti estranei all'amministrazione (art. 1 co. 8 L. 190/2012); ./ entro il 31 gennaio di ogni anno, definisce le procedure appropriate formare i dipendenti destinati ad
n n." r <:l "0
selezionare e
in settori di attività particolarmente eSlomm alla
l'efficace attuazione e l'idoneità del Piano triennale di Prevenzione della
nrr,nl"\,n.::o
la modifica del piano,
prescrizioni, così come qualora
a seguito di accertate significative violazioni delle InT"rH~:>nrl~
mutamenti nell'organizzazione o nell'attività
dell'a mministrazione;
3
3
.,( d'intesa con il dirigente/responsabile competente,
l'effettiva rotazione
incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività rischio
le quali è più
il
commessi reati di corruzione;
.,( entro il 15 dicembre di ogni anno, pubblica nel sito web dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività .,( nei casi in
e la
di indirizzo;
l'organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il dirigente/responsabile lo
ritenga opportuno, il responsabile riferisce sull'attività 3. Il
triennale di prevenzione della corruzione
A livello ....or,ifor·i ....'" la legge 190/2012
""",.nno.
all'organo di
politico l'adozione
Piano
trienna/e di prevenzione della corruzione (PTPC). Sulla scorta
contenuti del PNA, il Responsabile
dell'organo di indirizzo politico il L'attività
di
elaborazione
del
propone
!::I nTl ....nlrl"l
ogni anno entro il 31 piano
non
può
essere
affidata
a
soggetti
estranei
all'amministrazione. La PA devono trasmettere in via 33), il
secondo le indicazione contenute nel PNA (pag.
triennale di prevenzione della corruzione al Dipartimento della
Pubblica
(gli enti locali anche alla Regione di appartenenza). reca un nucleo minimo di dati e informazioni che saranno
Il
!::Ih'''·!:lII''Illo.
in formato
al Dipartimento della Funzione Pubblica attraverso moduli definiti in raccordo con
CIVIT.
4.
Pr()CE~SS~O
di adozione del
Secondo il PNA, il PTPC reca le informazioni seguenti: .,( data e documento di approvazione del Piano da parte degli organi di indirizzo politico amministrativo; .,( individuazione predisposizione
attori interni all'amministrazione che hanno partecipato alla nonché
e degli strumenti di partecipazione;
.,( individuazione degli attori esterni all'amministrazione predisposizione .,( indicazione di
partecipato
e degli strumenti di partecipazione strumenti e
..,.,<:>,rI\/C
4
di comunicazione
contenuti del Piano .
4
5. Gestione del rischio Questo paragrafo del
contiene:
./ l'indicazione delle attività nell'ambito delle quali è più elevato (comma 5
a) il rischio di
corruzione, "aree di rischio"; ./ la metodologia utilizzata per effettuare la valutazione del rischio; ./ schede di programmazione delle misure di prevenzione utili a ridurre la probabilità che il rischio si verifichi, in riferimento a ciascuna area di rischio, con indicazione degli obiettivi, della tempistica,
dei responsabili,
degli indicatori e delle modalità di verifica
dell'attuazione, in relazione alle
di
generale introdotte o rafforzate dalla
decreti attuativi, nonché alle misure ulteriori introdotte con il PNA.
190/2012 e
6. Formazione in tema
anticorruzione
Informazioni contenute in questo paragrafo: ./ indicazione del collegamento tra formazione in tema di anticorruzione e programma annuale della formazione; ./ individuazione
soggetti cui viene erogata la formazione in tema di anticorruzione;
./ individuazione
soggetti che erogano la formazione in tema di anticorruzione;
./ indicazione dei contenuti della formazione in tema di anticorruzione; ./ indicazione di canali e strumenti di erogazione della formazione in tema di anticorruzione; ./ quantificazione di ore/giornate dedicate alla formazione in tema di anticorruzione.
7. Codici di comportamento Secondo il PNA ), il
reca le informazioni in merito a:
./ adozione delle integrazioni al codice
comportamento dei dipendenti pubblici; violazioni del codice di comportamento;
./ indicazione dei meccanismi di denuncia
./ indicazione dell'ufficio competente a emanare pareri sulla applicazione del codice di comportamento.
5
5
8. Altre iniziative Infine, secondo il PNA , le amministrazioni possono evidenziare nel
ulteriori informazioni
in merito a: ./ indicazione dei criteri di rotazione del . . ..,.'..e,...n<> ./ indicazione delle disposizioni relative al ricorso all'arbitrato con modalità che ne assicurino la pubblicità e la rotazione; ./ elaborazione della proposta di decreto per disciplinare gli incarichi e le attività non consentite ai pubblici dipendenti; ./ elaborazione di direttive
l'attribuzione degli incarichi dirigenziali, con la definizione
delle cause ostative al conferimento; ./ definizione di modalità a seguito della
ce~)saIZIOine
verificare il ns()ett:o del divieto di svolgere attività incompatibili del rapporto;
./ elaborazione di direttive per effettuare controlli su precedenti penali ai fini dell'attribuzione degli incarichi e
ad uffici;
amlzlcme di misure per la tutela
whistleblower;
./ predisposizione di protocolli di legalità per gli affidamenti. di monitoraggio del rispetto
previsti
legge o
regolamento, per la conclusione dei procedimenti; diun
di monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione e i soggetti
che con essa stipulano contratti e indicazione delle ulteriori iniziative nell'ambito dei contratti pubblici; ./ indicazione delle iniziative previste nell'ambito dell'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nl"\.""...'". attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere; ./ indicazione delle iniziative previste nell'ambito di concorsi e selezione del personale; ./ indicazione delle iniziative previste nell'ambito delle attività ispettive/organizzazione del sistema di monitoraggio sull'attuazione del PTCP, con individuazione dei referenti, dei tempi e delle modalità di informativa.
6
6
9.
trasparenza il fenomeno della corruzione è la
strumento principale per
dell'attività
amministrativa, elevata dal comma 15 dell'articolo 1 della legge 190/2012 a "livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, m), della Costituzione"
I commi 35 e 36, dell'articolo 1
190/2012, hanno . . . 1;;;1<;;;;..... a
il
ad emanare" un
decreto legislativo per il riordino
disciplina riguardante gli obblighi
pubblicità, trasparenza
e diffusione di informazioni
mediante la modifica o
delle pubbliche
l'integrazione delle
vigenti, ovvero mediante la
di nuove forme di
pubblicità" .
Il Governo ha adempiuto attraverso il decreto legislativo 14 marzo 2013 numero 33 di "riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di pubbliche amministrazioni'" (pubblicato in GURI 5 aprile 2013
informazioni
numero 80). legislativo 33/201
Secondo l'articolo 1
allo scopo di favorire forme diffuse di controllo perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di statistico e di protezione dei dati personali, la principi
democratico
d'uguaglianza,
ed efficienza nell'utilizzo di
responsabilità, servizio alla
costituzionali
tr<:>,.,,,,,,,,ror,.,.
di segreto d'ufficio, di
e>o"rOlrn
concorre ad attuare il principio imparzialità,
buon
pubbliche, integrità e
M<:o,",',n,."o
individuali e collettive, nonchè
La trasparenza è condizione di garanzia
diritti
civili, politici e e concorre alla
Integra il diritto ad una buona amministrazione
",ne."",
di una
al servizio del cittadino.
nella pubblicazione
istituzionali di documenti,
dati su
e attività delle PA. Alla pubblicazione corrisponde il diritto di chiunque di accedere alle informazioni direttamente ed immediatamente, senza autenticazione
identificazione.
7
7
La pubblicazione deve consentire la diffusione,
la rintracciabilità
dati con
motori di ricerca web e il loro riutilizzo (art. 4 co. 1 decreto legislativo 33/2013). I dati pubblicati sono liberamente riutilizzabili. Documenti e informazioni devono essere pubblicati in formato di tipo aperto ai sensi dell'articolo 68 del CAD Inoltre, è
legislativo 82/2005). necessario garantire la qualità delle informazioni,
aggiornamento,
completezza,
tempestività,
semplicità
di
assicurandone:
consultazione,
integrità,
comprensibilità,
omogeneità, facile accessibilità e conformità ai documenti originali. Dati e informazioni sono pubblicati per cinque anni computati dal 10 gennaio dell'anno successivo a quello in cui vige l'obbligo di pubblicazione. Se gli
producono effetti per un periodo superiore a cinque
sino a quando rimangano
Allo
disponibìli all'interno di distinte
devono rimanere pubblicati
termine i dati sono comunque conservati e di archivio del
adottare un Programma triennale per la trasparenza e /'integrità (PTT!) da
Ogni PA
aggiornare annualmente. Il programma reca le iniziative previste per garantire: ../ un adeguato livello di trasparenza; ../ la legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità. il Programma definisce misure, modi e iniziative per attuare gli obblighi di pubblicazione e le misure organizzative
assicurare regolarità e tempestività dei flussi informativi. Specifica
modalità, tempi d'attuazione, risorse e strumenti di
dell'efficacia
assicurare adeguati
livelli di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell'integrità. le misure del programma devono necessariamente essere collegate con le misure e gli interventi previsti dal Piano trienna/e
prevenzione della corruzione del
il
programma costituisce, di norma, una
Il collegamento della
il Piano di prevenzione della
ed il Programma è assicurato
le cui funzioni, secondo l'articolo 43 comma 1 del
legislativo 33/2013, sono svolte di norma
riO,~ro1t"
Responsabile per la prevenzione della
Gli obiettivi del Programma sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa definita nel piano della performance e negli altri strumenti di programmazione enti locali. la Giunta
ha approvato il Programma triennale
la trasparenza e l'integrità con
propria delibera n. 9 del 28.01.2015
s
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