COPIA
CITTA’ DI MANFREDONIA Provincia di Foggia
Deliberazione del Consiglio Comunale Seduta n.11 del
17.11.2015
n°
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OGGETTO:INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. L’anno duemilaquindici il giorno diciassette del mese di novembre alle ore 17:00, con inizio alle ore 17:30, nella sala delle adunanze consiliari della Sede Comunale, a seguito di invito diramato dal Presidente, in data 7.11.2015 e 11.11.2015, prot. n. 3974 e 40241, si è riunito il Consiglio Comunale, in sessione straordinaria in seduta di prima convocazione, aperto al pubblico. Presiede la seduta il Signor PRENCIPE ANTONIO – Presidente. E' presente il Sindaco - RICCARDI ANGELO. Dei Consiglieri Comunali risultano presenti n. 23 ed assenti, sebbene invitati, n.1 come segue: Pres.
Ass.
Pres.
BALZAMO VINCENZO
LA TORRE MICHELE
BISCEGLIA ROSALIA
MAGNO ITALO
BRUNETTI ADAMO
OGNISSANTI GIOVANNI
CAMPO MARIA GRAZIA
PALUMBO LIBERO
CLEMENTE ELIANA
PRENCIPE ANTONIO
CONOSCITORE ANTONIO
RITUCCI MASSIMILIANO
D'AMBROSIO DAMIANO
ROMANI CRISTIANO
D'ANZERIS ANTONIETTA
TARONNA LEONARDO
DE LUCA ALFREDO
TOTARO MARIO
DELLA PATRIA ANTONIETTA
TRIGIANI LUCIA
FIORE GIOVANNI
VALENTINO SALVATORE
GELSOMINO ARTURO
ZAMMARANO ADDOLORATA
Ass.
Partecipa il Segretario Generale: FIORENTINO FEDERICO GIOVANNI.
Sono presenti gli Assessori: CALABRESE SONIA, CINQUE CARLO, la TORRE GIUSEPPE, VARRECCHIA ANTONIETTA, ZINGARIELLO SALVATORE, PALUMBO ELISABETTA. _________________________________________________________________________ Sulla proposta della presente deliberazione hanno espresso parere favorevole: Il Responsabile del Servizio interessato (art.49 c.1 del D.Lgs 267/2000); Il Segretario Generale (artt.49 c.2 e 97 c.4 lett.B) del D.Lgs 267/2000), per quanto concerne la regolarità tecnica Il Responsabile di Ragioneria (art.49 c.1 del D.Lgs 267/2000), per quanto concerne la regolarità contabile.
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COMUNE DI MANFREDONIA SEDUTA CONSILIARE DEL 17/11/2015 Presiede il Presidente del C.C., Prencipe.
se davvero c’era stata un’aratura di questi pascoli, cosa che è vietata dal regolamento CEE 796 del 2005, e oltretutto dai piani di gestione della zona SIC ZPS, valloni e steppe pedegarganiche. In verità questa cosa, diciamo, tutto sommato è stata in qualche modo superata anche dall’attività della Commissione Urbanistica e Ambiente che ha fatto anche un’attività ispettiva suoi luoghi, e abbiamo verificato la veridicità di quanto riportato. La seconda parte, per cui chiederei all’Assessore, se vista questa situazione non sia il caso di attivare le nostre Forze di Polizia per verificare non solo la sussistenza, appunto, di un reato a carico, ovviamente, intanto di ignoti, ai sensi dell’articolo 452 bis del codice penale, quindi il danno ambientale. E l’altro, che secondo me è ancor più grave, che è quello di avere in qualche modo fatto un falso ideologico, aver indotto in errore l’Agenzia del Territorio modificando quello che era in catasto riportato come pascolo fino al 2012 e, invece, dal 2012 riportato come seminativo. La qualcosa, per chi ha un minimo di dimistichezza con quei uffici sa che è... non è possibile farla, quindi qualcuno l’ha fatta, dovremmo capire chi e come, quindi era una richiesta in qualche modo di attivarsi per spingere indagine anche su questo tipo di punto. Grazie.
Antonio
E' presente il Sindaco, Angelo Riccardi. Partecipa il Segretario Generale, Federico Giovanni Fiorentino. Inizio ore 17:30. OMISSIS PUNTO N.1 DI CUI ALLA DELIBERA N.37 DELL'ODIERNA SEDUTA Punto n. 2: interrogazioni ed interpellanze. PRESIDENTE: Dicevo, abbiamo messo insieme le interrogazioni per numero di protocollo, quindi come sono arrivate le abbiamo protocollate. La prima interrogazione protocollata è quella del consigliere De Luca, a cui do la parola DE LUCA: La prima delle due interrogazioni è sulla... PRESIDENTE: Mi scusi Consigliere, facciamo...
PRESIDENTE: Grazie a lei, consigliere. Assessore Palumbo.
DE LUCA: Faccio una sola, certo. PRESIDENTE: Esatto, poi... perché può darsi che la seconda è pervenuta successivamente e quindi...
ASS: PALUMBO: Grazie Presidente. Buonasera Allora, sì, quello che è riportato nelle fonti di stampa è accertato, tant’è che c’è arrivata una comunicazione dalla LIPU che è stata inviata sia alla Procura della Repubblica, è stata mandata alla Forestale e al Comune di Manfredonia, quindi è accertato il cambio da pascolo a seminativo, si tratta solo di un cambio di tipo catastale, tant’è che basta fare una visura catastale, che tranquillamente tutti quanti possiamo fare, per verificare questa cosa qua. L’Amministrazione non era al corrente perché, come lei sa, siamo tecnici, non c’è dialogo tra
DE LUCA: Sì, sì, sarà l’ultima probabilmente. Era sempre sul tema Energas. Sono due le interrogazioni, la prima è all’Assessore ed era legata a quello che era avvenuto, che è stato riportato sugli organi di stampa, sulla compromissione dei pascoli laddove è previsto, diciamo, l’impianto Energas. Su questa cosa ho chiesto fondamentalmente se risultava vero quanto riportato dagli organi di stampa, ovvero Atti consiliari
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catasto e Comune di Manfredonia, cioè il Comune in generale. Niente, quindi l’Amministrazione, in particolare il Sindaco in persona ha demandato il controllo al Comando di Polizia Locale, che ci ha confermato che di concerto con la Forestale sta lavorando in questo senso, più che altro sta lavorando a verificare se ci siano le condizioni per, diciamo, denunciare penalmente i trasgressori. Noi non siamo come Amministrazione nelle condizioni di dare questa risposta, però il Comando sta lavorando in questo senso. Grazie.
PALUMBO L.: Grazie signor Presidente.
e vagliatura degli inerti. Sono intervenute successivamente diverse ordinanze del Sindaco a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza dei cittadini. Tali ordinanze non hanno avuto efficacia alcuna essendo riprese dopo un periodo di sospensione le attività sopra descritte. Faccio n’interrogazione al Sindaco per sapere come intende intervenire per far rispettare i provvedimenti adottati? Se non ritenga utile predisporre comunque nuovi e più incisivi atti a tutela della salute dei cittadini residenti nei comparti limitrofi alla cava? Se non sia opportuno che il caso in questione rivesta anche la qualifica di emergenza sanitaria o di igiene pubblica? Poi le inosservanze ai provvedimenti impartiti dall’autorità possa avere effetti sanzionatori non solo a livello amministrativo ma può ritenersi rilevante anche di effetti di natura penale. Io l’ho, diciamo, inserito più per un contesto legale che tecnico. Grazie.
PRESIDENTE: Rivolta al Sindaco?
PRESIDENTE: Grazie a lei, Consigliere. Sindaco.
PALUMBO L.: Sì, è rivolta al Sindaco, è l’interpellanza per la questione della cava Foglia. Leggo, Presidente, perché è abbastanza... cioè ci sono alcuni punti...
SINDACO: Sì, Presidente. Per la verità il tema è stato oggetto già di diverse occasioni di discussione all’interno del Consiglio Comunale. Voglio ricordare che l’ultima delibera di Consiglio approvata con il voto unanime del Consiglio Comunale, prima della scadenza del mandato elettorale, era un provvedimento che poteva avere una sua esecuzione se fosse stato, diciamo, accolto e sottoscritto dalla controparte. Cosa che chiaramente non è avvenuta perché l’imprenditore non ha accettato sostanzialmente la sottoscrizione di quell’accordo. L’attività di estrazione è continuata, nel frattempo io mi sono attivato, dice bene il consigliere Palumbo, con delle ordinanze, per la verità, che non riguardavano nel merito l’attività estrattiva ma riguardavano piuttosto la possibilità di circolare dei mezzi della stessa ditta, e quindi evitare che l’attività di macinazione potesse essere trasportata con i relativi materiali fuori dalla cava, per la verità
PRESIDENTE: Grazie a lei, Assessore. Se il consigliere De Luca vuole intervenire, ha un minuto per intervenire. Non vuole. Allora, passiamo alla seconda interrogazione scritta, mi riferisco, ripeto, alle interrogazioni scritte, che è quella del consigliere Libero Palumbo. Prego consigliere Palumbo.
PRESIDENTE: Prego. PALUMBO L.: Estrazione, la vagliatura e la macinazione degli inerti all’interno della cava Foglia con il conseguente trasporto degli stessi con camion al di fuori della cava sono tutte attività che contribuiscono alla formazione di polveri, crea enorme disagio ai cittadini e sono incompatibili con un contesto urbano abitato. Con delibera del Consiglio Comunale del 17 marzo 2015, avente per oggetto la cava Foglia, cessazione attività di scavo, vagliazione e macinazione inerti e condivisione variante al progetto di bonifica e messa in sicurezza, il Consiglio deliberava al punto 2 che verrà sospesa l’attività dell’impianto di macinazione Atti consiliari
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l’ordinanza ha sortito i suoi effetti per un periodo, poi con la scadenza dell’ordinanza l’attività estrattiva è ripresa regolarmente, perché voglio ricordare che gli imprenditori in questione sono autorizzati a farlo. Nell’ultimo periodo in attesa di ottenere l’autorizzazione prevista per la bonifica di quel sito e la possibilità per la stessa impresa di spostare l’attività di macinazione e di estrazione nella parte superiore, io ho cercato in via del tutto bonaria di trovare, diciamo, un’intersa. Non siamo ancora giunti all’autorizzazione per la possibilità di rendere efficace la bonifica nell’attuale cava, e quindi non siamo ancora nelle condizioni di poter far trasferire i mezzi necessari per la macinazione e per l’estrazione nella parte superiore, per la cosiddetta cava di Pedicagnola. Detto questo e in attesa comunque di ottenere la relativa autorizzazione sia per la bonifica che per l’attività di estrazione sulla cava di Pedicagnola, ho chiesto, in riferimento ad una riunione ottenuta in Prefettura tempo fa, di meglio specificare all’ASL competente se l’attività di estrazione, macinazione e di trasporto è compatibile con la residenza, cioè le residenze, l’attività, diciamo, abitativa che circonda la cava. La risposta è di qualche giorno fa, l’ASL dice che c’è assoluta incompatibilità tra l’attività estrattiva e la presenza, chiaramente, di abitazioni che circondano la cava. Io sarò costretto su disposizione dell’autorità sanitaria a fare l’ordinanza per chiudere l’attività. E’ evidente, questo lo dico per ragioni ovvie, che questo ha delle ripercussioni, perché la ditta in questione ha esaurito tutti gli ammortizzatori sociali previsti, e quindi non potrà far riferimento né alla cassa integrazione ordinaria e né a quella straordinaria, e quindi ci sarà sicuramente un problema che riguarderà sempre il Sindaco, perché tutto quello che accade è sempre questione che riguarda il Sindaco, poi mi troverò i lavoratori dietro la porta. Detto questo, ed è evidente che non posso fare diversamente perché si tratta della salute dei Atti consiliari
cittadini e la salute viene prima di tutto, che noi ci stiamo attivando, ed è proprio stamattina partita l’ulteriore documentazione integrativa presso l’ufficio minerario regionale, al fine di far convocare la conferenza di servizi e rilasciare la relativa autorizzazione sia per la parte relativa alla bonifica e sia quella relativa alla parte estrattiva di Pedicagnola. Questo è quello che stiamo facendo, l’ordinanza è questione di qualche giorno, sarà emessa e sarà, diciamo, a chiusura dell’attività estrattiva. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Se il Consigliere ha intenzione di?... Prego. PALUMBO L.: Grazie Presidente. Io sono soddisfatto della risposta che ha dato il Sindaco, perché al di là di alcune paure io sono sicuro che l’azienda andrà a fare estrazione nella località Pedicagnola perché sono di sua proprietà e quindi ha già le autorizzazioni, le concessioni in essere. Quindi noi, diciamo, vediamo con positività il fatto che i posti di lavoro vengono salvaguardati, al tempo stesso noi, diciamo l’Amministrazione, fa cose positive perché, insomma, le polveri che contribuiscono alla formazione per quanto riguarda la macinazione è una cosa che, insomma, crea enorme disagio ai cittadini e i cittadini sono venuti a centinaia sia dal Sindaco, che dagli Assessori e che dai singoli Consiglieri a lamentarsi di questa cosa che è nociva alla salute. Quindi bene ha fatto il Sindaco e bene ha fatto l’Amministrazione. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei, Consigliere. E’ la volta dell’interrogazione del consigliere Giovanni Ognissanti. Prego consigliere. OGNISSANTI: Grazie Presidente. Signor Sindaco, colleghi Consiglieri, pubblico e Assessori. Le mie sono due semplici interrogazioni, però sono di carattere molto molto sociali. La prima, sono stato costretto a fare l’interrogazione perché ci siamo mossi bussando a destra e 3
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sinistra e scrivendo a destra a sinistra però non abbiamo avuto risposte, ecco perché uno della maggioranza si vede costretto a venire in aula per una interrogazione che potrebbe sembrare strana per noi della maggioranza. La prima l’ho chiamata emergenza topi. Il mese di settembre il secondo piano di zona è stato assediato dai topi, addirittura i topo venivano visti anche sulle palazzine e addirittura sono entrati in alcuni appartamenti. Hanno rubato la tranquillità delle persone, i bambini sono andati a dormire dai nonni. Altro che, noi scherziamo. Un giorno in una piccola piazzetta si è fatta la corsa a rincorrere un topo, due signore e due ragazzine con le mazze. Ridiamo ma il problema a settembre è stato serio. Si è provveduto a scrivere sia al Comune e sia si è scritto all’ASE, perché potessero intervenire subito. Io personalmente ho consegnato, lasciatemi passare il termine, un pizzino al direttore dell’ASE, provvederò io. Non abbiamo avuto risposte. Le palazzine si sono adoperate per risolvere il problema all’interno della palazzina, però il problema rimane fuori. Essendo il secondo piano di zona circondato dalla bella natura nostra dei fichi d’india, che ospita anche i topi, il problema non è stato risolto, noi non abbiamo avuto nessuna risposta, noi del secondo piano di zona. Questa è la prima interrogazione. Mi fermo qui e poi faccio subito l’altra?
SINDACO: ...con i mezzi a disposizione siamo abbastanza raggiungibili e anche in fretta. Spesso sono segnalazioni che giungono da svariati luoghi della città. Questa in modo particolare del secondo piano di zona evidentemente è sfuggita o ha avuto, diciamo, un diverso canale di approccio. Però il programma di derattizzazione che l’ASE fa ogni hanno è un programma che, tra l’altro, noi rendiamo pubblico e ha una sua efficacia. E’ evidente che il tema, diciamo, è abbastanza generale, non credo che qualcuno di illude che possiamo, diciamo, eliminare e sterminare i topi in città. Il tema si ripresenta, specialmente in modo particolare nel periodo estivo. Ha avuto, per la verità, anche un periodo abbastanza, diciamo, delicato nell’occasione dei lavori sul porto commerciale, e c’è anche una spiegazione, sostanzialmente, diciamo, il suo habitat naturale era stato invaso, diciamo, da mezzi pesanti che scavavano e hanno in qualche modo disturbato i luoghi che di solito venivano frequentati riversandosi sulla parte urbana della città. Ma le attività di derattizzazione, posso garantire al consigliere Ognissanti, vengono fatte puntualmente, ci sono periodi più critici, è evidente, come l’estate, dove spesso i cittadini abbandonano anche rifiuti fuori dal cassonetto, e questo chiaramente crea ulteriori difficoltà e alimenta, diciamo, una presenza indesiderata. Però, voglio dire, e mi permetto di dire, mi sembra che il fenomeno sia abbastanza sotto controllo. Adesso su questa questione del secondo piano di zona io non ho elementi diretti, però tutte le volte che l’azienda da me viene sollecitata, anche attraverso un singolo cittadino, rispetto a fenomeni di questo tipo, e non solo a questi fenomeni, ma, per esempio, sono spesso stato sollecitato per la presenza di scarafaggi o si altri, diciamo, animali indesiderati, l’ASE ha sempre mostrato grande attenzione intervenendo, certamente, con i mezzi che si ha a disposizione, con i programmi, diciamo, previsti per poter intervenire, tenuto conto anche che spesso i farmaci, se possiamo
PRESIDENTE: Sì. OGNISSANTI: Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere, aveva ragione. Prima di lei c’era qualche altro Consigliere, è la stessa data però protocollo diverso. Mi attiverò per essere più preciso. SINDACO: Presidente, solo per... a me arrivano segnalazioni di tutti i tipi, io adesso... PRESIDENTE: Risponde il Sindaco, quindi.
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definire così, le attrezzature, le esche che vengono utilizzate devono essere compatibili anche con la salute delle persone, perché non è che possiamo utilizzare, diciamo, una bomba per distruggere un topo con il rischio che quella bomba oltre al topo distruggiamo anche, voglio dire, gli essere umani. Sostanzialmente, diciamo, da questo punto di vista mi sento di garantire che l’attività è sotto controllo. Poi ci saranno anche situazioni, diciamo, di emergenza, ma rispetto alle quali situazioni di emergenza noi siamo sempre pronti ad intervenire. Grazie.
distratta soltanto da questo, e non significa che questo non lo dobbiamo risolvere, esattamente il contrario, dobbiamo risolvere al più presto. E faccio riferimento all’impostazione della mozione che abbiamo approvato tutti noi all’unanimità con una sola astensione, era composta d
PRESIDENTE: Grazie a lei, signor Sindaco. Consigliere Ognissanti, prego. OGNISSANTI: Grazie Sindaco. Io non metto in dubbio dell’intervento che si fa sulla derattizzazione, però quando c’è un’emergenza farsi vedere presenti, rispondere anche alle missive che qualche amministratore condominiale ha fatto, sto parlando sia del Comune che dell’ASE, quindi c’è carenza da tutte e due le parti. Io veramente spero che in seguito di fronte ad emergenze ci sia una presenza sotto tutti i punti di vista, presenza visiva... è stata interessata anche l’ASL, vi possono portare le missive dell’ASE, dell’ASL e del Comune. Comunque, spero che in seguito ci sia più presenza di tutti gli enti competenti a risolvere il problema, per tranquillizzare anche i cittadini del luogo. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Magno. A lei Sindaco. SINDACO: Io credo che tutte le vie siano percorribili, come credo che non dipenda da noi eliminare, diciamo, dall’agenda politica amministrativa la vicenda Energas, che ha, diciamo, la sua storia e che evidentemente avrà anche un suo seguito. E proprio di, credo, ieri il verbale del CTR regionale, del Comitato Tecnico Regionale, che sostanzialmente ha puntualmente ribadito le questioni che più volte noi abbiamo, diciamo, sottolineato, una lacunosa progettazione da parte di Energas e una serie, diciamo, di prescrizioni tali da cover
PRESIDENTE: Allora, adesso, invece passiamo alla interrogazione del consigliere Italo Magno. Prego consigliere Magno. MAGNO: Sindaco, Assessori, questo è un problema che riguarda tutta la città e non riguarda l’opposizione o la maggioranza, non c’è né opposizione e né maggioranza, mi riferisco all’esigenza di al più presto liberarci della questione Energas, perché la città ha tanti problemi da risolvere e non può essere Atti consiliari
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dire ad Energas da parte del Comitato Tecnico Regionale che è necessario produrre un nuovo progetto. Quando questo sarà possibile da parte di Energas e quali tempi richiede una predisposizione di un progetto così puntuale, così come richiesto dal Comitato Tecnico Regionale, lo capiremo, diciamo, con il passare dei mesi, non sarà una questione di pochi giorni o di poche settimane. Io credo, al netto delle differenze sul piano politico, che la vicenda Energas noi la stiamo conducendo con grande attenzione, con grande diligenza e con la giusta determinazione. E credo che dobbiamo utilizzare le armi che abbiamo a disposizione con grande saggezza, non possiamo, diciamo, fare iniziative che in questo momento, dal mio punto di vista, io faccio valutazioni chiaramente dal mio punto di vista, sono del tutto irrilevanti. L’iniziativa popolare attraverso un corteo o una manifestazione pubblica che possa vedere coinvolta tutta la città non è da escludere, come non è da escludere l’ipotesi di un referendum, ma sono tutte valutazioni che una classe politica e di governo di una città, e anche di minoranza responsabile, deve valutare di volta in volta. Io non voglio farmi guidare dall’istinto, perché non è che con un’iniziativa popolare, se pur lodevole, noi riusciamo a dire a qualcuno Energas no e basta. Dimostriamo certamente un punto di forza che non è risolutivo. Tra l’altro mi permetto di dire e di ribadire che lo scenario è chiaro ai più, solo l’azienda non se ne vuole rendere conto e mette in campo anche azioni, voglio dire, discutibili da tutti i punti di vista. Ma è evidente a tutti che c’è un fronte comune, compatto, c’è una città che questo insediamento non lo vuole, questo, diciamo, non abbiamo difficoltà. Energas continua in un’azione, diciamo, quasi assurda, a non comprendere che c’è un tema, invece, che è serio, che la città non accetta. Inizia a prendere, chiaramente, pugni in faccia perché... io l’ho letto il parere del Comitato Tecnico Regionale, mi sembra un parere che dia veramente un colpo mortale al progetto di Atti consiliari
Energas. Io accetto l’invito del consigliere Magno però, dico, noi dobbiamo misurare le cose di volta in volta con consapevolezza e sapendo che le armi che abbiamo a disposizione, e un’arma può essere anche quella di un’iniziativa popolare, e ripeto, senza trascurare l’ipotesi anche di un referendum, queste armi vanno usate riflettendo attentamente sul percorso che stiamo portando avanti. Ripeto e ribadisco una cosa che forse è utile ribadire, guardate che noi abbiamo ottenuto un risultato straordinario con il contributo di tutti, perché questo non è, diciamo, un dato che può essere sottovalutato. Quando la Regione ha dichiarato all’impresa, io ero presente, era presente il consigliere regionale Gatta, quindi di Forza Italia, la Regione, Presidente Regionale ha detto: noi siamo contro la realizzazione di quell’impianto, perché c’è una comunità che ha dichiarato, e il Consiglio Comunale insieme a quella comunità, il no all’impianto. Non solo, c’è stato durante la conferenza di servizi presso il MISE, una presa di posizione ancora più dura da parte dell’Assessore Regionale, che ha preannunciato, cioè ha fatto una cosa che poteva anche risparmiarsi di fare in quella fase, la mancata intesa. Detto questo, io credo veramente che se l’impresa continua in questa storia o è folle, diciamo, l’imprenditore o non comprende che le condizioni non ci sono, perché non ci sono? La mancata intesa significa arrivare ad un punto di rottura tra Governo e Regione dove questa Regione già per la TAP ha pagato, diciamo, il suo prezzo, non si può chiedere di più alla Puglia. Adesso vedremo, poi su queste questioni valuteremo, il Presidente sarà coinvolto se ci saranno le condizioni, faremo una conferenza dei capigruppo, valuteremo, ma al momento credo che un’iniziativa popolare sia, diciamo, utilizzare un’arma che possiamo utilizzare in un momento forse più utile. Continuiamo invece a fare quello che molti stanno facendo egregiamente, ritengo, chi più e chi meno, eh, in questa cosa poi c’è chi può dire molto di più 6
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e poi c’è anche molta confusione, qualcuno parla senza sapere cosa parla l’altro e poi, diciamo, si rende conto di aver detto una cosa sbagliata. Però la campagna di sensibilizzazione che sta venendo fuori attraverso la raccolta delle firme è una campagna che noi dobbiamo continuare per aumentare il numero di chi dissente rispetto a questa iniziativa e attutire un’iniziativa dell’impresa che a me preoccupa, perché un’impresa che pensa di aprire una sede in pieno centro, che pensa di reclutare personale, che inizia a spostare maestranze su Napoli per dirgli: guardate come è bello, come può essere anche da voi, è un’operazione che ci deve preoccupare. Però da questo punto di vista mi sembra che il fronte sia così compatto che non dobbiamo avere preoccupazione e né questo fronte qualcuno lo vuole rompere, perché non ci saranno spiragli per nessuno. Noi siamo contro quell’iniziativa, lo ribadiamo in tutte le occasioni e lo faremo fino in fondo, non c’è e non ci sarà bisogno di andare davanti ai cancelli, perché io spero e mi auguro che lì di cancelli non ne vedremo mai.
bellissimo, lungo, che attira gente. Io ho molti amici di Foggia e qualcuno di San Giovanni che la domenica pomeriggio preferiscono dopo pranzo scendere giù a Manfredonia perchè vogliono passeggiare lungo il mare. Però che cosa è successo questa estate? Camminando, era sotto gli occhi di tutti, la pulizia era molto ma molto carente sia per quanto riguarda il marciapiede del lungomare, in alcuni tratti c’erano, ahimè, molte buste di immondizia, naturalmente gettate da noi cittadini, e però c’è anche la scogliera che era veramente indecente. E quindi voglio sapere come mai non si provvede ad una normale pulizia sia d’estate che d’inverno, che in primavera, in tutte e quattro le stagioni, perché rimane un fiore all’occhiello e non possiamo fare né brutta figura e né possiamo mettere a repentaglio o, rivengo alla mia prima interrogazione, attirare animali con tutta quella immondizia. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Magno se vuole un attimo...
ASS. PALUMBO: Allora Consigliere, io leggendo l’interrogazione leggo che giungono da più parti lamentele, quindi io la leggevo come una situazione presente e non passata. Se vogliamo parlare della situazione di questa estate, confermo che effettivamente ci sono state delle situazioni, diciamo, poco piacevoli ma anche perché Manfredonia si è vista felicemente, così, popolata da turisti, forse anche non troppo educati, visto che la colpa non dev’essere sempre data all’ASE, alla mancata pulizia da parte dell’ASE, ma dobbiamo farci un esame di coscienza su quella che è la nostra etica e quello che è il nostro buon senso. Tant’è che questa estate diverse volte mi sono arrivate delle comunicazioni sia scritte, tramite mail, tramite anche telefonate dirette, ma devo dire che l’ASE è stata molto tempestiva e ha fatto sempre un egregio lavoro, nonostante, appunto, fosse stata più volte affaticata da questa mole di lavoro.
PRESIDENTE: Grazie a lei, Consigliere. Credo l’assessore Palumbo.
Consigliere
MAGNO: Sì, Presidente, mi dichiaro parzialmente soddisfatto e aspetto momenti, magari, più idonei per fare una manifestazione. Sto dicendo: per questi motivi mi ritengo parzialmente soddisfatto e aspetto di vedere, se ce ne fosse bisogno, un’eventuale manifestazione del tipo che chiedevo io. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei, Consigliere. Consigliere Ognissanti può fare la seconda interrogazione. OGNISSANTI: Grazie Presidente. Anche questa è un’interrogazione molto semplice ma molto importante per la città e riguarda il lungomare del Sole. Abbiamo la fortuna, siamo stati bravi tutti a dotare Manfredonia di un lungomare Atti consiliari
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Attualmente, almeno come Assessorato all’Ambiente, non mi sono giunte lamentele per quanto riguarda in particolare la pulizia del lungomare. Io personalmente la domenica ho l’abitudine di fare la passeggiata sul lungomare e non mi sembra di vedere un lungomare sporco. Questa ovviamente è una questione soggettiva, perché io potrei dire lungomare è pulito, il Consigliere mi dice sporco, io le dico che è pulito, diventa un fatto di natura soggettiva. Quando qualche volta capita una segnalazione, come mi è capitata proprio ieri, credo, ho chiamato immediatamente il direttore dell’ASE, devo dire che tempestivamente e in maniera egregia sono intervenuti. Quindi io di questo sono tranquilla. Per quanto riguarda la pulizia della scogliera, io non so se il Consigliere a che tipo di pulizia si riferisce, se parliamo di rifiuti solidi urbani o della pulizia che si faceva fino all’anno scorso sulla Cimodocea, questo voglio... non mi è chiara questa cosa qui.
sigarette, e davanti chi fa questo gesto è di sesso femminile e di sesso maschile, è socialmente elevato, è socialmente un poveraccio, cioè lo fanno tutti, il senso di civiltà lo dovremmo recuperare. Quindi io invito anche l’educazione da poter iniziare già nella scuola materna, perché i nostri figli ci rimproverano. Se i bambini sentono le maestre che dicono che non si getta la cicca per terra. Papà non si getta la cicca il fazzoletto per terra. I bambini possono insegnarci. Quindi io partirei con un senso di educazione civica. Però se io sono incivile l’Amministrazione non può dire siamo incivili, rimane così. Bisogna purtroppo... l’ASE deve intervenire a pulire, poi si fanno le cose alternative. E posso dire anche di più, l’ASE la domenica dovrebbe fare dei turni per pulire quel lungomare nel tardo pomeriggio, perché dopo che i bagnanti hanno lasciato la spiaggia vanno a deporre i cestini... già il fatto che non lasciano quella busta di immondizia sulla spiaggia è un segno di civiltà, però quando vanno vicino a quei piccoli bidoni posti sul lungomare non c’è posto e si fa una montagna di buste che rimangono lì tutta la sera, e la domenica sera il passeggio, anche il sabato sera, è elevato lì, una passeggiata per vedere questo cumulo di immondizia non fa bene. Quindi bisogna studiare anche questo, svuotare quei cestini nel tardi pomeriggio per permettere anche un passeggio serale. Quest’anno abbiamo avuto un caldo impossibile dove la gente si è riversata su quel lungomare fino all’una, alle due di notte. Quindi noi dobbiamo fare la nostra parte di pulire, alternativamente dobbiamo fare anche qualche progetto di educazione civile, però se io sporco non posso dire: voi sporcate e noi lasciamo così. Quindi non sono proprio soddisfatto. Grazie.
PRESIDENTE: Va bene, Assessore, chiuda e poi vediamo il Consigliere che cosa... ASS. PALUMBO: Va bene. PRESIDENTE: Prego, consigliere Ognissanti. OGNISSANTI: Sì, grazie Assessore. Il soggettivismo lo si può superare subito, si fanno delle foto e poi si vede se è soggettivo. Per quanto riguarda la pulizia mi riferivo proprio all’immondizia, ai solidi urbani, perchè io purtroppo mangio al pizza da asporto e getto il cartone sopra lo scoglio. Sono incivile e purtroppo dobbiamo riconoscere che noi manfredoniani, parlo di manfredoniani perché io vivo qua, ma altri paesi li ho trovati sporchi ma molto più sporchi di Manfredonia, però sto nella mia città, guardo la mia città. Il nostro senso civico sta andando un po’ indietro, non mi riferisco solo alla pulizia, io mi arrabbio anche quando vedo che si apre un finestrino e si butta giù o il fazzoletto o il pacchetto di Atti consiliari
PRESIDENTE: Grazie a lei, Consigliere. Consigliere Magno, la sua seconda interrogazione. E’ indirizzata al Sindaco, giusto? MAGNO: Sì, al Sindaco, sì. Riguarda l’eccesso di 8
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chiasso e quindi il disagio che si vive in tutta la città ma particolarmente nel centro storico, dove i disturbi sono a livello a esponenziale, e quindi va a toccare la serenità, anche il malessere di qualcuno nella città e nel centro storico in particolare. Vedete, non tutti i turisti vengono a Manfredonia per partecipare alla movida, ci sono turisti che vogliono venire a Manfredonia per gustare la bellezza del luogo e anche in serenità. Io molto spesso scelgo di andare a farmi la passeggiata a San Giovanni, d’estate, non a Manfredonia, perché c’è una tranquillità e una pace che mi fa star bene. Ma non è questo, ci sono delle leggi, io faccio riferimento alla legge regionale del 2002, alla deliberazione del Consiglio Provinciale, al regolamento del Comune. I macchinari che producono rumore, quale registratori e quant’altro, radio, eccetera, vanno tenuti sotto una certa quota di decibel, e lì non c’è mica da misurare i decibel, perché il suono è così assordante, una volta si mettono per il corso a pubblicizzare questo e quello, una volta le scarpe, una volta la telefonia, cioè la gente oltre che essere un consumatore le persone sono dotate di senso della propria persona e della propria umanità, della propria sensibilità. Allora, non tutto può trasformarsi in baraccone, non tutti... non certamente per colpa dell’Amministrazione, ma io rilevo questo, che bisognerebbe intervenire molto di più per il rispetto di chi deve vendere ma anche di chi deve vivere. Questa è un’esigenza di tutti e quindi io facevo un appello chiedendo al Sindaco: signor Sindaco in quale modo intende intervenire a che questo disturbo alla quiete, alla serenità dei cittadini possa finire. Grazie.
abitanti del centro storico? Poi si è chiarito il Consigliere, si riferisce a... qui c’è scritto uso altisonante di macchinari atti ad emettere suoni. In linea generale anche un bar che ha una lavastoviglie o una macchina per il caffè è un macchinario che emette suono, però più in generale si riferisce ad altoparlanti, radio... No, perché io leggo qui anche durante il giorno. Allora, durante il giorno io ho difficoltà a verificare questa situazione, immagino che siano delle situazioni che avvengono di notte. Detto questo, siccome il Consigliere cita una legge regionale e una delibera di Giunta Provinciale e un regolamento comunale, io le dico che qualsiasi nuova attività commerciale e qualsiasi nuova attività produttiva, sia che sia nuova sia che si tratti dei risanamento di un’attività, già nel momento in cui viene autorizzata dal Comune è ottemperante a questa legge regionale e la delibera di Giunta Provinciale. Quindi già viene autorizzata fermo restante che sia ottemperante a queste legge. Dopodiché entriamo in un argomento molto specifico, perché se lei per quiete pubblica mi intende centinaia di persona che la domenica mattina fanno la passeggiata per il corso, lì, diciamo, l’Amministrazione ha un po’ di difficoltà. L’Amministrazione è stata sensibile, il Sindaco è emanato un’ordinanza questa estate, io ce l’ho qui, la numero 26 del 2015, è un fatto sicuramente di legge che viene trasgredita in qualche modo, però tutte le autorizzazioni vengono rilasciate e sono ottemperanti, poi, ripeto, entriamo in una materia un po’ delicata, perché io potrei avere anche difficoltà anche a sopportare il rumore della signora con gli zoccoli del piano di sopra, come ho difficoltà a sopportare centinaia di persone che camminano per il corso Manfredi, e quindi mi comporta un disturbo, un malessere a me che sto studiando di domenica mattina.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Credo però che sia tema dell’Assessorato all’Ambiente. E quindi all’assessore Palumbo la risposta. ASS. PALUMBO: Grazie Presidente. Allora, io leggendo questa interrogazione dove dice che, appunto, si chiede se si è a conoscenza del grave disagio che subiscono giornalmente gli Atti consiliari
PRESIDENTE: Consigliere.
Grazie
Assessore.
Prego
MAGNO: Beh, vista la posizione dell’Assessore, 9
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mi devo dichiarare assolutamente insoddisfatto anche per questo tono per ridicolizzare. Io parlo, ma lei dovrebbe saperlo come Assessore all’Ambiente, e l’Ambiente è anche l’habitat della città, io parlo di bar che sono aperti fino alla cinque e mezzo del mattino e non dovrebbero esserlo, e quindi con tutta una folla che si raccoglie intorno a questi bar durante la notte, con i clacson, le radioline con i clacson che di notte vengono amplificati. La passeggiata dei bambini, questa è una cosa che fa ridere, io non ho nessuna intenzione di ridere, visto che le segnalazioni dei cittadini penso che siano stati fatti a lei come sono stati fatti a me. Sto parlando di gente che mette l’altoparlante, si mette in mezzo al corso e si mette ad alzare anche... quindi anche durante il giorno sino alle otto, le nove di sera stiamo ancora durante la giornata, non siamo ancora nelle ore notturne, e quindi disturba la passeggiata, eccetera. Parlo della movida, su cui il Comune non fa nessun tipo di... parlo dei luoghi, dei pub, eccetera, che fanno bene a suonare, a divertirsi ma non fanno bene che anche a trecento, a cinquecento metri si deve sentire tutto questo chiasso. Per cui non so come si faccia a non capire, si vede che si è distanti totalmente dalla realtà cittadina, perché basta chiedere a tutti quelli che vivono dalla piazzetta, qui vicino a noi, fino a tutto il resto, i cittadini sanno. Se lei ancora non lo sa, penso che non... questo non sia un’autorizzazione a deridere quello che io ho posto. Grazie.
che è accaduto a me nel 2011 o 2012, ho fatto un’ordinanza che il Prefetto di Foggia, non io, che, diciamo, sono l’ultimo arrivato, che ha preso ad esempio, ha chiamato i Sindaci del Gargano e ha detto: prendete ad esempio l’ordinanza del Sindaco di Manfredonia, che prevede, tra l’altro, l’interruzione della musica ad una determinata ora. Detto questo, il tema è molto più complesso, perché non è che il Sindaco emana l’ordinanza e poi il Sindaco si mette in macchina, dotato di buona volontà, lo può anche fare, e, diciamo, va da chi abusa. E in questo caso l’abuso, mi permetto di dire, va determinato, perché noi abbiamo un piano di zonizzazione della città, che significa che in alcuni luoghi i decibel devono essere quaranta e in altri luoghi possono essere novanta, possono essere cento. Bene, chi determinata i decibel? Certamente se va la Polizia Locale e prova a farlo, diciamo, con l’orecchio, non è attendibile. In questo caso il povero cittadino, perché qui poi entriamo nella fattispecie classica, deve ricorrere, pagando, all’ARPA, la quale ARPA non basta un rilievo come prova, ne deve fare almeno due o tre. Fatti i rilievi si va a sanzionare chi ha trasgredito. Quindi la norma è complessa, non è semplice da attuare. A questo dobbiamo aggiungere che c’è un atteggiamento refrattario spesso anche determinato, mi permetto di dire, da un atteggiamento che guarda più ad altri aspetti, diciamo, dell’illegalità della città. Ad esempio, se la Polizia o i Carabinieri o altri organi vengono chiamati, e vengono chiamati, non vanno, non si recano sul posto, perché la pattuglia viene indicata come impegnata in un altro luogo per un incidente, o per una rissa. E la questione va avanti così. Non è che non ci sono state segnalazioni da parte della pubblica Amministrazione. Io ho documenti alla mano, parlo con i fatti, se volete, anzi al consigliere Magno mostrerò queste cose, ho fatto per iscritto segnalazioni più volte, di posti, di luoghi. Il consiglieri Romani che vive, diciamo, questa tragedia, perché di tragedia si tratta,
PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Non credo che ci sia aspetto di derisione. Se l’Assessore vuole comunque ribadire qualcosa? No. Bene. E’ sull’interrogazione Sindaco? SINDACO: Su questa? PRESIDENTE: Sì, dico su questa. SINDACO: No, io credo che qui ci sia poco da ridere per la verità, se devo ricordare quello Atti consiliari
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sotto casa sua, sa quando è complicato, è complicato. Scusate, non banalizziamo, è complicato, perché uno che deve andare, scusami...
Locale, le ordinanze, un piano di zonizzazione, che, tra l’altro, ho notato, siamo tra i pochi ad avere, molte altre città non hanno, e con questi mezzi dobbiamo fare i conti.
PRESIDENTE: Non c’è il dibattito, consigliere Romani.
PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Se non ci sono, penso di no, intereventi, penso di no, il consigliere Totaro ha presentato una interrogazione, se vuole può intervenire e può anche... No, lei ha presentato l’interrogazione, l’è arrivata risposta scritta, se vuole può illustrarlo oppure può anche evitare. Essendole arrivata risposta scritta. Come vuole lei, Consigliere. Prego.
SINDACO: Uno che deve andare a lavorare vive questa cosa come un dramma, perché non riposa. E se il Sindaco si schiera a favore, ci sono tutti quelli che dicono: questa non è una città che... dove si può fare il turismo, il commercio è morto. C’è l’altra parte della città che risponde così. Quindi, il consigliere Magno ha fatto benissimo a sollevare il problema ma posso assicurare al consigliere Magno che noi sul problema ci stiamo, con i mezzi che abbiamo a disposizione. E mi dispiace dover ribadire anche agli stessi cittadini, l’ordinanza del Sindaco non è un’ordinanza che devono eseguire solo ed esclusivamente i Vigili Urbani. Sembra che nell’ordinanza del Sindaco viene emanata nel solo interesse che poi i Vigili Urbani la devono mettere in esecuzione. Il Questore di Roma, non so se vi ricordate il famoso episodio che accadde a Roma qualche anno fa, che ci fu... a Campo dei Fiori, ricorda bene Giuseppe La Torre, il Questore di Roma disse in conferenza stampa: le ordinanze del Sindaco vanno fatte osservare da tutti gli Organi di Polizia, tutti, nessuno escluso. Se questo non avviene per ragioni ovvie, perchè poi non me la sento di buttare la croce addosso a nessuno, certo, c’è un problema, il problema c’è, ha ragione il consigliere Magno, in questa città ci sono momenti che la città è invivibile, perché c’è caos ovunque, poi senza contare quello che accade fuori dal locali, perché la famosa movida è soprattutto quella fatta di gruppi di persone e di schiamazzi notturni sotto le abitazioni di quel povero cristo, mi permetto di dire, che la mattina deve sbarcare il lunario e non sa come fare. Ma, ripeto, i mezzi che abbiamo noi a disposizione sono la Polizia Atti consiliari
TOTARO: Vorrei solo evidenziare una cosa. Buonasera, saluto l’assise e i cittadini presenti. Dato che... va be’, non so se, ho avuto risposta, soltanto che nell’ultimo periodo non sono molto soddisfatto quando si cita questo: che questo... ecco perché volevo illustrare prima, se no, altrimenti... Io volevo evidenziare soltanto... La risposta che ho avuto, volevo soltanto evidenziare una parte, però può darsi che l’assise non riesca a comprendere in quanto magari… PRESIDENTE: No Consigliere, lei può dire quello che vuole, ha cinque minuti di tempo per dire tutto quello che vuole. TOTARO: Voglio illustrare. Consultando il portale internet istituzionale del Comune sono venuto a conoscenza che è attiva la procedura di inoltro telematico delle pratiche urbanistiche di edilizia privata, nell’esaminare la procedura e consultando lo stesso Ufficio Urbanistica, è evidente che tali procedure non hanno mai avuto seguito con l’utilizzo del sistema sia da parte degli utenti tecnici esterni che da parte dell’ufficio stesso, che ad oggi continua ad utilizzare il sistema tradizionale, ovvero quello cartaceo. Da informazioni prese pare che la procedura informatizzata on line studiata ed adottata dall’ufficio preveda la possibilità di istruire solo alcune pratiche urbanistiche e non 11
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tutte, inoltre sempre nel link del SUE vi è la possibilità di scaricare la modulistica per la richiesta di certificati di destinazione urbanistica che risulta errata sia nell’intestazione che nel corpo della richiesta stessa. Dagli atti emerge che lo Sportello Unico doveva partire con la doppia procedura di trasmissione sia telematica che cartacea per sei mesi dalla data di entrata in esercizio gennaio 2015, dopodiché dovevano avvenire solo telematicamente. Tanto premesso chiedo agli organi in indirizzo per quale motivo ad oggi la procedura telematica del SUE di fatto non è ancora partito, quali sono i motivi per cui tale sistema trova difficoltà nella sua applicazione e si sta procedendo a superare gli ostacoli o errori progettuali del sistema affinché lo stesso possa essere l’unico strumento da utilizzare al fine di migliorare la macchina amministrativa, dare risposte certe ai cittadini e rispettare i tempi tecnici di risposte, così come previsto dalle norme vigenti in materia. Mi è stato risposta, e mi soffermo nella parte finale, <>. La mia risposta a questo è: quando si deve attuare questo? E faccio una premessa, questa interrogazione non è sovversiva, è soltanto costruttiva, al fine di migliorare la celerità della burocrazia amministrativa. Grazie.
chiedevo, lei ha illustrato la sua interrogazione, l’Assessore ha facoltà, se vuole, di intervenire, invito soltanto, ma questo soltanto tra le cose anche per il futuro, di evitare sempre di fare riferimento preciso a persone perché eventualmente si fa riferimento in una interrogazione a persone fisiche, cambia la procedura del Consiglio Comunale, giusto Segretario? Perché poi si fa intervento a porte chiuse quando si tratta di persone, perché è la prima volta che facciamo questa procedura, anche per me è la prima volta dal punto di vista procedurale. Assessore, prego. ASS. PALUMBO: Grazie Presidente. Io volevo precisare che il mio <> in realtà era riferito a quello che era scritto in premessa e non nella domanda perché mi dicevano che dagli atti emerge che lo Sportello Unico doveva come imposizione partire con la doppia procedura di trasmissione sia telematica che cartacea per sei mesi entro la data di esercizio gennaio 2015, io ho verificato e all’Ufficio Tecnico mi hanno detto che come ufficio non è mai stato dato questo tipo di imposizione, anche perché è una procedura abbastanza complessa che va portata avanti. Quando si concluderà, io data certa sinceramente non riesco a darla perché è una procedura che, ripeto, comunque è stata avviata, quindi l’utente esterno, tant’è che sono stati già registrati 115 utenti esterni, possono tranquillamente inoltrare la pratica, è un problema che sta all’interno degli uffici comunali e si sta provvedendo proprio al perfezionamento di alcuni procedimenti e di alcuni perfezionamenti, la data precisa sinceramente non la so, non riesco a dirla. Lo Sportello Unico è stato già avviato, si deve semplicemente perfezionare, ma si deve perfezionare la procedura interna, che ha bisogno di una serie di avvicendamenti.
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere Totaro. Un attimo assessore Palumbo, soltanto per la procedura, ripeto, il Consigliere può se vuole illustrare se gli è arrivata la risposta scritta perché può scegliere anche di dire: <> né la illustra e né l’Assessore dà risposta. In questo caso ecco perché glielo Atti consiliari
PRESIDENTE: 12
Grazie
Assessore.
Possiamo
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andare avanti e può intervenire, se il consigliere Totaro non vuole… benissimo, può intervenire il Consigliere di Forza Italia Leonardo Taronna. Prego.
riduzione della platea dei contribuenti soggetti a pagare questa tariffa, posto che comunque c’è stato un incremento dei costi e lo scrive lo stesso Assessore nella risposta scritta pari al 3%, il mio interesse è quello di capire il perché debbano essere sempre le stesse persone a dover pagare e anzi a dover pagare di più ed inoltre in particolar modo per quanto riguarda le attività commerciali, che credo la grande maggioranza delle attività commerciali hanno visto una riduzione del proprio fatturato a causa della crisi economica e anzi addirittura altre hanno chiuso, come in alcuni passaggi ha lasciato intendere l’Assessore, si è pensato bene di portare un incremento medio delle tariffe sulle utenze non domestiche, quindi commerciali del 3,6%, che già è superiore al 3% dei costi. Ma questo dato, oltre ad essere non trascurabile, come invece nella risposta l’Assessore voleva far sembrare, è anche privo di significato, totalmente privo di significato perché se mi viene detto che il 3,6% è un incremento medio, poi mi vengono presentate otto categorie, che evidentemente sono quelle che maggiormente rappresentano la platea di attività commerciali perché si fa riferimento a pizzerie, ristoranti, bar, caffè, uffici, agenzie e studi professionali, stiamo parlando della stragrande maggioranza delle attività commerciali, bene, per queste otto categorie l’aumento varia da un quasi 14% a quasi il 25%, quindi quel 3,6%, uno, è un modo per voler depistare e sinceramente non l’ho apprezzato come approccio; due, non è, ripeto, significativo. La mia richiesta, visto che sono cinque righe di interrogazione, era piuttosto una presa di posizione da parte dell’Assessore e dell’Amministrazione, che in modo diretto motivasse l’incremento, quindi prendesse atto e affermasse che c’è questo incremento e appunto dicesse: <>, evitando di dire che la necessità è coprire i costi perché l’abbiamo già visto che questa è la ragione. Piuttosto mi avrebbe fatto piacere se al posto di dilungarsi nella parte finale in considerazioni politiche che
TARONNA: Buonasera Presidente, Giunta, Consiglieri… PRESIDENTE: L’assessore Rinaldi è assente, credo che risponda il Sindaco alla sua interrogazione. Comunque lei ha avuto risposta scritta. Prego Consigliere. TARONNA: Per quanto riguarda la descrizione della mia interrogazione è brevissima, volutamente brevissima, sono cinque righe, proprio perché l’interesse era quello di avere una risposta sintetica e chiara e riassumo queste cinque righe, semplicemente ho chiesto all’Assessore di sapere le ragioni, assodato che per quanto riguarda le aliquote della TARI c’è stato un incremento, quindi sono numeri, a meno che la matematica non è cambiata, c’è stato un incremento delle aliquote, in passato già ho sottolineato il discorso per quanto riguarda le utenze domestiche, nella interrogazione chiedo in maniera specifica di capire la ragione per cui c’è stato un incremento delle aliquote in riferimento alle utenze commerciali, ovvero non domestiche e quindi di capire un po’ appunto il perché di questi incrementi. Vado subito al commento della risposta? L’Assessore mi risponde, la prende sinceramente un po’ lunga, vado direttamente alle mie valutazioni, sostanzialmente l’Assessore mi dice che l’incremento è dovuto dalla necessità di coprire integralmente i costi della gestione dei rifiuti. Io ringrazio l’Assessore ma la motivazione già nello scorso Consiglio Comunale gliel’avevo già data, avevo fatto un accenno al discorso dell’aumento della TARI, della tassa sui rifiuti e ovviamente ci sono dei vincoli che vanno rispettati. La mia richiesta era di diverso tipo, ovvero posto che, in base a quello che ha detto lui e anche in altre occasioni, c’è stata una Atti consiliari
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nulla hanno a che fare, e sulle quali tornerò brevemente in conclusione di intervento, ripeto valutazioni politiche che nulla hanno a che fare con la mia interrogazione, mi avrebbe fatto piacere sentire o leggere in base alla risposta dell’Assessore che cosa il Comune sta facendo per quanto riguarda la lotta all’evasione, che cosa il Comune sta facendo per cercare di contenere i costi di questa tariffa e invece non ho avuto risposta. Passando invece all’aspetto politico, che, ripeto, pregherei l’Assessore di tenerselo per sé, per quanto riguarda l’aspetto politico, sottolinea come la maggioranza si assuma le proprie responsabilità sugli interventi che pone in essere. In base alla risposta che ho avuto non si è assunta la responsabilità perché io ho chiesto delle informazioni più specifiche. Per quanto riguarda invece l’atteggiamento dell’Assessore, che parla di <>, mi permetto di osservare che, uno, non è un elemento di sua valutazione quelle che possono essere le scelte del Consigliere o del gruppo, visto che io faccio parte del principale gruppo di minoranza, quindi non è lui che deve entrare nel merito delle scelte politiche fatte dal sottoscritto e dal mio gruppo consiliare, ed inoltre, quello che vorrei cercare di capire, con l’educazione e credo la serenità con la quale mi sono sempre espresso, vorrei cercare di capire come si fa ad affermare che le tematiche in discussione non sono state approfondite visto che proprio perché sono state approfondite e proprio perché è stato fatto notare prima ancora di questa occasione che c’è stato questo incremento, vorrei capire come fa l’Assessore che non sono state approfondite queste tematiche e piuttosto vorrei far notare che la risposta è stata alquanto vaga e assolutamente non ha soddisfatto né il sottoscritto né il gruppo che rappresenta. Grazie.
si è preso tutto il tempo, anche quello successivo che non gli consentirò, se il Sindaco vuole intervenire visto che non c’è l’assessore Rinaldi. SINDACO: Presidente, ma proprio perché l’Assessore non c’è e credo che qualche affermazione evidentemente è stata valutata risposta dell’Assessore, io per la verità ho letto, ho tralasciato la parte finale della risposta perché non mi interessava, io però vorrei ricordare che a seguito di quella discussione in Consiglio Comunale, noi poi facciamo in fretta a dimenticarlo e diciamo è una buona abitudine questa qua per tutti, come è una cattiva abitudine, ma mi permetto di dirlo al microfono così resta registrato, che fare interrogazioni consiliari in aula e prima ancora di venire qua darli alla stampa non è diciamo un buon modo di fare politica perché se questa aula ha un senso, molto probabilmente le interrogazioni si fanno qua e le risposte si danno qua, se si utilizza la stampa io direi che l’utilizzo di quest’aula non solo si sminuisce, ma forse sarebbe anche inutile e inopportuno fare una seduta per fare interrogazioni e interpellanze quando già sui messi on line ci sono interrogazioni e interpellanze, poi sta a noi evidentemente decidere di rispondere direttamente ai giornali on line ed evitare di venire qua, con tutto il rispetto di questa assise, a perdere tempo perché chi decide di pubblicarlo sul sito evidentemente ritiene che questo è un luogo inutile, ma questa è una premessa di carattere generale che sto facendo, non riguarda Taronna. Per stare a Taronna, invece devo ricordare a Taronna che è stato il primo a lanciare una notizia sui mezzi di informazione di stampa dando per certo il dato dell’aumento della famosa TARI pari al 40%, se lo ricorderà credo, all’indomani del 40%, è una notizia assolutamente falsa. Detto questo e partendo da questo presupposto e partendo dal presupposto che lei ha riferito all’aula, cioè che noi non possiamo cambiare l’importo del servizio, non lo possiamo cambiare, l’importo
PRESIDENTE: Grazie consigliere Taronna. Faccio notare, scusi Sindaco, al Consigliere che Atti consiliari
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del servizio è questo, possiamo chiedere all’ASE di fare spending review si dice oggi, ridurre i costi, essere più forte sul piano imprenditoriale e quindi fare più margini gestendo altri servizi, però se partiamo dal dato attuale, cioè che non possiamo comprimere quel dato e quindi a quel dato va corrisposta la tassa, io vengo chiamato a fare una scelta ed è elementare che devo scegliere se aumento e carico sulle famiglie o se aumento e carico da un’altra parte. Quando l’assessore Rinaldi dice che siamo chiamati responsabilmente a governare e a scegliere e a decidere dice esattamente questo perché lei al posto di Rinaldi e al posto mio sarà costretto domani, mi auguro il più tardi possibile, a fare una scelta di questo tipo, non potrà fare diversamente, mica potrà fare una scelta di altra natura perché anche io vorrei fare la scelta domani mattina di dire alla città: <>, poi i servizi riusciremo a garantirli? No, però mi farò diciamo bello agli occhi della città perché il Sindaco ha abolito la tassazione. Noi abbiamo fatto una scelta, si può discutere nel merito la scelta, si può essere d’accordo, si può essere contrari ma non cambia la sostanza. Poi abbiamo scelto, oggettivamente qui il tema vero è un altro, noi non possiamo far finta sempre che quello che accade qui accade solo da noi, non accade da tutte le altre parti. Scusate, noi abbiamo penalizzato chi produce di più e quando andremo a fare la raccolta differenziata ci renderemo conto che cosa significa produrre di più, i famosi cartoni che io vedo buttati tutti i giorni sul lungomare mi dite da dove arrivano? Non mi dite che arrivano dalle famiglie perché consumano a pranzo litri di birra o altro, cioè evidentemente c’è un problema, chi produce di più paga di più, lo dice la norma, non è che lo dico io, me lo sono inventato io, quindi abbiamo fatto una scelta anche rispetto a questo e mi permetto di dire, sempre non dati miei, Taronna, io parlo sempre Atti consiliari
sulla scorta di dati ufficiali più o meno attendibili, servizio politiche territoriali della UIL, mediamente la tassa, la TARI è aumentata del 24,1% in Italia, cioè non mi sembra che noi facciamo cose apocalittiche o ci permettiamo il lusso di non guardare ad altri aspetti, devo ribadire in termini di risparmio economico quello che abbiamo fatto in questi anni, compresa la lotta all’evasione? Noi abbiamo scoperto commercianti del centro, corso Manfredi, che non pagavano la tassa, abbiamo recuperato cinquecentomila euro strutturalmente per ogni anno, questa è la lotta all’evasione che abbiamo fatto. Certo, c’è un tema di fondo rispetto al quale quello che tu poni è da prendere in considerazione, cioè la differenziata, maggiore produttività dell’azienda, comprimere i costi improduttivi, che possono alleggerire perché se tu riduci i costi, hai la possibilità di dire ai cittadini: mi devi dare meno soldi per pagare il servizio. Ma questo è quello che noi stiamo facendo, non credo che l’assessore Rinaldi abbia detto cose diverse, poi uno può scegliere anche il metodo, io avrei speso due parole, lui ha voluto spendere diciamo tre fogli, e ritorniamo col tema vecchio che ho già posto l’altra volta, noi adesso aspettiamo con ansia, tutti i Comuni, di vederci trasferiti i famosi fondi IMU e TASI che il Governo ha detto che pari pari ci passerà attraverso il fondo di solidarietà, speriamo che questo avvenga perché se questo non avviene subiremo altri tagli che chissà come dovremo gestire e governare. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Prego. TARONNA: Solo una cosa che non posso lasciar passare, il dato che io ho sottolineato, i 40 e rotti per cento di cui parlava il Sindaco è l’incremento dell’aliquota, ovvero l’incremento che va poi moltiplicato per i metri quadri e così via, l’incremento è quello, è chiaro, però non si può dire che il calcolo è sbagliato, l’incremento è quello, quello che può essere diverso è il calcolo finale dell’importo da andare a pagare, 15
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però l’incremento è quello di cui ho parlato io.
impegno anche finanziario per il mantenimento delle strade e del necessario arredo segnaletico nelle migliori condizioni; che recenti norme approvate e in via di approvazione introducono importanti novità in materia di sicurezza stradale e omicidio stradale per responsabilità nella circolazione dei veicoli; considerato lo stato di notevole degrado in cui versano la maggior parte delle vie cittadine e delle strade a scorrimento, ove, per mancanza di manutenzione e per l’obsolescenza della segnaletica orizzontale e dei dispositivi di delineazione stradale, in alcuni casi non si garantisce nemmeno la corretta individuazione di corsie e attraversamenti pedonali; le alberature che hanno ormai deformato il piano stradale in più zone di Manfredonia e di Siponto e che poste sul ciglio della strada, spesso non consentono nemmeno l’individuazione della segnaletica stradale; l’insufficienza dell’illuminazione pubblica per via delle vaste zone d’ombra causate dalla vegetazione medesima; il rischio elevato per la circolazione per la fatiscenza della segnaletica stradale verticale, carente o deturpata; l’art. 38 comma 7 del Codice della Strada che prevede specifiche prescrizioni in capo all’Ente in materia di manutenzione stradale, adeguatezza della segnaletica rispetto alle condizioni della strada e del traffico, alla tardiva o insufficiente percezione della collocazione irregolare, all’usura dei materiali o in condizioni difformi dalle prescrizioni del regolamento. Tutto ciò premesso e considerato, si interroga il Sindaco e l’Assessore competente per sapere tra i servizi essenziali che questo Ente dovrebbe garantire alla cittadinanza, quale priorità è stata attribuita alla manutenzione e viabilità stradale visto lo stato in cui versa attualmente la nostra città. Nella determinazione inoltre del capitolo di spesa da attribuire alla cura e manutenzione stradale, quali criteri vengono utilizzati per determinarne la misura e le tempistiche con cui vengono realizzati gli interventi di manutenzione e riparazione programmati e valutati nei capitoli di spesa
PRESIDENTE: Si capisce nella comunicazione, poi il bello della comunicazione diretta e veloce è che deve semplice, si capiscono i macrodati, non gli interventi successivi. Ma a proposito di comunicazioni, voglio comunicare ai Consiglieri comunali che nei poteri del Presidente non c’è quello di sospendere per esempio in questo caso poiché mancava l’Assessore Rinaldi l’interrogazione del consigliere Taronna, il consigliere Taronna però, forse qualcun altro l’avrebbe voluto fare, poteva evitare di intervenire in questo caso mancando l’Assessore, ma il consigliere Taronna poteva chiedere, come ha fatto, che invece l’interrogazione venisse discussa e quindi siamo stati precisi nella norma. Aggiungo invece, e questo a favore del Consigliere, quando manca il Consigliere che ha presentato l’interrogazione, l’interrogazione non viene fatta e viene posticipata alla seduta successiva sulle interrogazioni, quindi questo è il regolamento e in questo momento, anche se l’assessore Rinaldi non era presente, però è presente l’Amministrazione e aggiungo che l’assessore Rinaldi si è fatto parte diligente nei suoi riguardi con la risposta scritta e nei riguardi di questa presidenza anticipando la sua assenza. Ringrazio il Sindaco per la sua risposta, adesso passiamo all’interrogazione della consigliera Clemente. CLEMENTE: Grazie Presidente, Sindaco, Assessori, colleghi Consiglieri, pubblico. Io darò lettura della interrogazione pur avendo ricevuto la risposta scritta perché mi sembra un segnale per il pubblico presente che non è a conoscenza del testo dell’interrogazione. La mia interrogazione è stata presentata sulla viabilità e manutenzione stradale. Premesso che nella direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici del 24/10/2000 n. 66/88 e richiamata l’attenzione degli enti proprietari, concessionari e gestori delle strade per sensibilizzarli ad una maggiore cura ed Atti consiliari
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destinati nei bilanci. Grazie.
ottobre/novembre, a dover rinunciare a tutta una serie di somme che ci hanno praticamente consentito, questi sono i numeri, di spendere nel 2013 diciottomila euro di spese di manutenzione e nel 2014 quindicimila euro, è chiaro che parliamo di cifre talmente irrisorie, dove non riusciamo a chiudere neanche le strade per poter comprare il catrame a freddo, però è chiaro che noi stiamo qua per amministrare. Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo cercato di ottimizzare con una devoluzione di mutui circa 430.000,00, dove nell’intervento della devoluzione dei mutui abbiamo fatto dei tratti, via delle Antiche Mura non l’abbiamo fatto completo, abbiamo fatto soltanto il tratto che è attraversato dalle auto, non quello in sosta; se vedete a Siponto, abbiamo fatto degli interventi per pezzi, cioè non facendo l’asfalto dell’intera strada, ma intervenendo laddove effettivamente la strada necessitava dell’intervento, questo per cercare di ottimizzare quanto più possibile perché purtroppo la manutenzione si fa con i fondi, se non ci sono fondi non si può fare manutenzione. Fortunatamente siamo stati previdenti, abbiamo fatto questa devoluzione e questo significa che non avverrà anche in futuro, anche se mi auguro che approvando il bilancio così come ci siamo impegnati a fare, probabilmente rispetto a questo anche le somme destinate, perché dai contratti contravvenzionali, sulla questione degli oneri di urbanizzazione effettivamente ci sono dei vincoli normativi che ci consentono di utilizzare una percentuale stabilita per norma per la manutenzione e così sarà nel futuro, anche se rispetto a quello che diceva il Sindaco, poi bisogna sempre capire se o meno vi saranno i trasferimenti da parte dello Stato perché purtroppo la manutenzione, mentre l’opera pubblica si programma, si progetta e si mettono i fondi a bilancio, se vengono fatti dei tagli e magari anche all’ultimo momento, diventa davvero difficile poter fare una buona programmazione sulla manutenzione. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei Consigliere. Assessore Zingariello, che ha già dato risposta scritta, se la consigliera Clemente si ritiene soddisfatta… quindi non c’è bisogno che intervenga l’Assessore? Consigliera, lei può soltanto adesso intervenire, se non vuole che intervenga… Allora deve rispondere l’assessore Zingariello. Prego Assessore. Dopo lei fa il suo intervento. ASS. ZINGARIELLO: Grazie Presidente, era solo un suggerimento, non altro. Io invece ringrazio la consigliera Clemente, nel senso che faccio mio tutto ciò che ha detto e quando chiaramente è arrivata la risposta è perché effettivamente, non so, magari poteva anche leggere la risposta così forse avremmo avuto tutti le idee più chiare, però lo faccio nuovamente, magari sintetizzando il tutto. Noi fino al 2013 avevamo due contratti di manutenzione, uno per le strade e uno per la segnaletica, per un importo di 450.000,00 euro per le strade e 120.000,00 euro all’anno per la segnaletica, è chiaro che fino a quando hai un contratto di manutenzione, la segnalazione non arriva neanche all’Assessore, cioè la programmazione non viene all’Assessore, il marciapiede, la buca, arrivano direttamente all’ufficio o se vi è una programmazione rispetto al contratto che sia in itinere per tutto l’anno, si riesce a fare una buona manutenzione, anche se dobbiamo ricordare che siamo passati nell’arco di cinque anni con un taglio più del 60%, noi spendevamo o meglio utilizzavamo fondi per circa un milione di euro per la manutenzione delle strade, poi al contratto fino al 2013 siamo passati a 450.000,00 euro, è chiaro che nel momento in cui le risorse vengono a mancare, scontiamo anche il problema della manutenzione. In particolare negli anni 2013 e 2014, con il Patto di Stabilità e con i tagli notevoli che sono avvenuti verso gli enti locali, noi ci siamo ritrovati ad approvare il bilancio a Atti consiliari
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PRESIDENTE: Grazie a lei Assessore, anche perché si è tenuto nei tempi, anzi ha anche un minuto di meno. A proposito di tempi, adesso, sempre perché è la prima volta, per chiarire, lei ha tre minuti di tempo per dire se è soddisfatta della risposta.
ci ascolta o chi ci vede, però il mio ruolo è questo, noi abbiamo stabilito nel regolamento dei tempi che bisogna far rispettare, non perché si voglia togliere la parola ad alcuno, assolutamente, poi da me insomma, che sono uno di quelli che parla sempre tanto, quindi mi dà fastidio quando mi viene tolta la parola. Però devo dire che i Consiglieri sono precisi nella loro esposizione e rispettano i tempi e così gli Assessori. Adesso può intervenire, se vuole, il Consigliere del gruppo di Forza Italia, il consigliere Romani.
CLEMENTE: Volevo precisare all’Assessore che io ho letto puntualmente la risposta che mi è pervenuta, altrimenti non ero qui e quindi in merito alla risposta io avrei alcune diciamo puntualizzazioni, ma molto brevi. Innanzitutto mi auspico che questa Amministrazione prenda in considerazione effettivamente e dia la giusta priorità alla manutenzione stradale perché effettivamente…
ROMANI: Innanzitutto grazie all’Assessore per la tempestiva risposta che mi è pervenuta e che mi ha dato modo ovviamente di capire i passaggi che probabilmente avevo omesso di vedere. Vado direttamente al dunque. Un piccolo inciso, io sono una persona che ama i social network, io sono una persona che ha passato l’interrogazione a una testata telematica perché parto dal presupposto che la massima espressione di democraticità di una comunità risiede nel principio della trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione, per cui nessun problema, se poi una conferenza di capo gruppo mi dirà: <> bene, però, torno a dire, se il discorso del Sindaco è rivolto a me, ho dato la risposta al Sindaco. Ora ritorno subito alla mia interrogazione, tratta vasi, do una breve lettura… Mettiamoci d’accordo, infatti ho detto la stessa cosa. Mò il sindaco dice quello che ho detto io.
PRESIDENTE: Mi scusi consigliera, non voglio… mi dispiace interromperla, però i tre minuti non sono per ulteriori considerazioni, perché altrimenti poi l’Assessore dovrebbe reintervenire. CLEMENTE: L’Assessore ha motivato alla fine dicendo che l’Amministrazione… PRESIDENTE: Anche perché le è arrivata la risposta scritta. CLEMENTE: Certo. PRESIDENTE: Quindi lei nei cinque minuti, quei cinque minuti bisognava utilizzarli per fare… diciamo per organizzare il suo intervento. CLEMENTE: Allora la risposta è stata esauriente, mi auspico che l’Amministrazione prenda in considerazione e gli dia la giusta priorità, cosa che semmai non è avvenuta nel passato. Grazie.
PRESIDENTE: Mettetevi d’accordo da un’altra parte perché qui bisogno andare avanti. ROMANI: Se ci mettiamo d’accordo non sarò io… sai com’è, però dato che mi sono sentito tirato in ballo perché io sono stato uno che ha pubblicato e se mi viene detto così ne pubblico dieci la prossima volta, ora invece la prossima volta non ne pubblico nemmeno uno, ma ci mettiamo d’accordo, il metodo sempre perché non c’è nulla da nascondere.
PRESIDENTE: Benissimo, così va bene perché è un auspicio della consigliera Clemente che l’Amministrazione si attivi diciamo in modo migliore, diciamo così. Mi dispiace, io voglio scusarmi con tutti i Consiglieri e anche con chi Atti consiliari
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PRESIDENTE: Consigliere Romani, prego.
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere Romani. Assessore Calabrese se vuole. Prego.
ROMANI: Andiamo ai lavori perché se no… no, non è critica, era una risposta. Trattasi dello stato dell’arte del sistema delle misurazioni e della valutazione delle performance, dove dice appunto il Decreto Legislativo del 2009 150, recante l’attuazione… vado avanti, parla del ciclo della gestione delle performance quale strumento finalizzato alla realizzazione dei principi generali che deve attenersi la Pubblica Amministrazione, salto e dico questa Giunta aveva approvato, non questa, quella precedente aveva approvato nel 2013 un piano triennale del ciclo di gestione delle performance 2013/2015 e che al punto 3 della stessa si dichiarava di pubblicare il piano in questione sul sito istituzionale del Comune, tuttavia il sistema di misurazione e valutazione delle performance risulta essere fermo al 2012, presumibilmente a un piano precedente. 2012, faccio un passaggio, che tra l’altro mi risulta essere fermo a quando era Assessore il consigliere Damiano D’Ambrosio, se me ne dà atto, perciò è un testimone di questa cosa. Io sono soddisfatto per le due… per la prima parte e anche per l’ultima, le due va da sé perché giustamente è pubblicato, è stato pubblicato il piano della valutazione, però noi ovviamente, l’interrogazione qual è? Nasceva dal fatto che sostanzialmente noi da oggi in poi dovremmo andare a monitorare quali sono veramente le performance dei singoli… anche dei singoli dipendenti, quando l’ho depositato mi è piaciuta Gina quando ha detto: <>, la segretaria e mi ha fatto veramente piacere. Assessore, l’unica cosa, a questo punto, visto che la risposta è stata esauriente, non posso dire nulla, però le ricordo che sta volgendo al termine, stiamo a novembre e il 2015 il piano triennale finisce, così lì sarà il punto di partenza per vedere a questo punto qua dentro chi lavora e chi non lavora, o meglio chi lavora meglio rispetto a un altro. Grazie. Atti consiliari
ASS. CALABRESE: Grazie Presidente, buonasera a tutti. Intanto ringrazio io il consigliere Romani per l’interrogazione perché come lei ha ben detto, riguarda un periodo storico in cui io non facevo parte di questa Amministrazione, pertanto l’ho trovata molto costruttiva e ho risposto volentieri. A questo punto leggo soltanto l’ultima parte o se vuole la leggo per intero, così come diceva anche prima la consigliera Clemente, è giusto illustrare anche al pubblico. La pubblicazione sul sito istituzionale del Comune dei sistemi di valutazione della performance, giusto art. 11 comma 8 del Decreto Legislativo n. 150/2009, nonché dal punto 3 del dispositivo della delibera di Giunta Comunale 121 dell’8 maggio 2015 di approvazione, è regolarmente avvenuta in data 15 maggio 2015 nella sezione Amministrazione Trasparente e nella mia risposta indico anche il link dove si può controllare. Si precisa che nell’allegato alla deliberazione di Giunta Comunale 121 dell’8 maggio 2015 denominata Sistema di Valutazione della Performance sono riportate le metodologie di valutazione delle performance individuali, delle performance organizzative e dei comportamenti dei dirigenti, degli incaricati di posizioni organizzative e dei dipendenti dell’Ente, tra l’altro hanno espresso parere favorevole anche le organizzazioni sindacali. Infine in merito alla mancata pubblicazione della relazione sulla performance di cui alla deliberazione di Giunta 233 del 7/8/2013 e cioè quella riguardante i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati e alle risorse, si comunica che l’ultima relazione ultimata e pubblicata è relativa all’anno 2012, quindi pertanto ferma a quell’anno, giusto deliberazione di Giunta 232/2013, mentre per gli anni successivi non risulta ancora concluso il procedimento di valutazione da parte del 19
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nucleo di valutazione.
giorni, non è che c’è questa affluenza di chissà questa marea di gente, quindi se diluiti nel tempo, nei vari giorni sarebbe ancora molto molto meno perché molte volte si assiste alla non presenza di nessun cittadino, però spiace quando viene gente da fuori, specialmente chi ha comprato qualcosa sulla Riviera sud e vengono da Foggia, da altre località e, cosa assurda, il Comune non riceve tranne che il martedì e il venerdì, martedì anche di pomeriggio. Io spero che l’Assessore prenda a cuore questa mia richiesta di dare un servizio, un servizio decente alla gente e basta portarsi a Foggia, dove ci sono circa duecentomila abitanti e questo servizio viene svolto sistematicamente tutti i giorni quasi con lo stesso personale che abbiamo qui a Manfredonia. Vi ringrazio e chiedo che mi si dica qualcosa in merito visto che purtroppo sono sfortunato nel ricevere le risposte.
PRESIDENTE: Grazie Assessore. Consigliere Romani. Possiamo quindi non andare avanti e passare alla prossima interrogazione sempre all’assessore Calabrese, che è quella del consigliere Valentino. Prego Consigliere. VALENTINO: Grazie Presidente, Giunta, pubblico. Io ho ribadito quanto già chiesto a suo tempo al predecessore dell’assessore Matteo Palumbo, purtroppo nelle mie interrogazioni non ho fortuna di avere risposta, perché ne aspetto qualcuna dall’ottobre 2014, non mi è pervenuta nessuna risposta. Ribadisco la mia richiesta perché, anche se qualcuno le ritiene poco…, le mie interrogazioni sono fatte per andare incontro alla gente, per almeno date dei servizi i più essenziali e mi chiedo come mai credo solo nel Comune di Manfredonia i servizi demografici funzionano solo due volte la settimana la mattina e uno il pomeriggio, quando in altri Comuni, cioè nella totalità dei Comuni funzionano dal lunedì al venerdì e due volte la settimana, anzi di più, da una verifica fatta alcuni Comuni, che sono veramente virtuosi, mettono a disposizione del pubblico anche qualche ora il sabato e va beh, questo sarebbe troppo. Il problema qua si pone che viene gente, e ho constato personalmente, dalle nuove zone, gente che non ha neanche i soldi per comprare il biglietto per la circolare, viene a piedi, arriva al Comune e trova chiuso, dice: <> e purtroppo devo dire che gli impiegati sono integerrimi sotto questo punto di vista. Spero che l’Assessore non mi venga a dire che manca il personale, che non c’è personale perché io non ci credo a questo fatto qua perché c’è gente che allegramente va camminando i corridoio, si ritira nelle stanze messe a disposizione a giocare al solitario e quant’altro. Poi abbiamo i famosi socialmente utili, i quali si possono pure utilizzare per questo servizio. Oltre tutto non c’è questa grande affluenza e noi li vediamo anche in due Atti consiliari
PRESIDENTE: Consigliere Valentino, lei non deve essere sfortunato perché noi a questo punto siamo sfortunati come lei, ma i Consiglieri hanno il diritto di fare interrogazioni perché rappresentano la comunità locale e gli assessori hanno il dovere di rispondere se sono chieste per iscritto nelle interrogazioni, ma adesso le risponderà l’assessore Calabrese direttamente. Prego Assessore. ASS. CALABRESE: Dispiace perché il consigliere Valentino in un certo senso anticipa quella che è la mia risposta, forse perché già conosce i contenuti, anche se non sono proprio completi, quindi vado a leggere, visto che ho buttato giù due righe nonostante la risposta scritta non mi sia stata richiesta espressamente, quindi forse lei parla di passate insoddisfazioni della risposta, non quindi di risposte non avvenute. VALENTINO: No, io non ne ho avute proprio. PRESIDENTE: Assessore, ha chiarito il consigliere Valentino che non ha chiesto risposta scritta. 20
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d’identità e stato civile a cui è stato assegnato un numero superiore di personale, che tra l’altro non ha in carico molte attività di back office, sono aperti tutti i giorni della settimana, quindi il problema non è solo relativo al personale, alla carenza di personale, ma anche a questi lavori.
ASS. CALABRESE: Perfetto. Come è noto, ai sensi dell’art. 50 comma 7 del decreto legislativo 267/2000, è competenza del Sindaco determinare gli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici della Pubblica Amministrazione, il quale, nell’esercizio di tale competenza, tiene sicuramente in debita considerazione sia le esigenze della popolazione, sia il buon funzionamento degli uffici. Tempo addietro, quando all’ufficio incaricato di eseguire i cambi di abitazione e/o residenza risultavano assegnati sei dipendenti, lo stesso era aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, con la cronica riduzione del personale e mancanza di turnover si è stati costretti a rivedere tale organizzazione del lavoro, riducendo ai soli due giorni l’apertura al pubblico. A decorrere da settembre 2015 con disposizione sindacale si è provveduto ad ampliare a tre giornate oltre al martedì pomeriggio l’apertura al pubblico, nonostante siano state segnate solo tre unità di personale e un lavoratore socialmente utile, che come ben saprà lavora quattro ore al giorno. E’ bene evidenziare… sulla disciplina dei lavoratori si sta già svolgendo un’operazione di controllo e più di quello chiaramente… E’ bene evidenziare che sebbene i tempi di definizione del cambio di domicilio siano immediati, la normativa vigente prevede ulteriori adempimenti per la conclusione dei procedimenti, infatti oltre agli accertamenti necessari da attivarsi presso il Comando di Polizia Locale per i cambi di residenza, è necessario attivare un sub procedimento volto ad accertare la posizione anagrafica dichiarata presso il Comune di provenienza e in caso di cancellazione anagrafica, con il Comune di destinazione. Gli stessi dipendenti sono inoltre incaricati di gestire anche la procedura informatica AIRE, oltre che a provvedere quasi quotidianamente alla trasmissione e importazione telematica dei dati agli enti a ciò preposti. Infatti è evidente che gli altri uffici dei servizi demografici, cioè quelli che riguardano la certificazione, carte Atti consiliari
PRESIDENTE: Consigliere Valentino, se vuole lei ha tre minuti di tempo, se è soddisfatto o meno. VALENTINO: Per ribadire che siamo nella totalità dell’inefficienza perché gli uffici, gli altri uffici demografici, dove prima si facevano i certificati, adesso è tutto autocertificazione, quindi quel personale o parte di quel personale si potrebbe utilizzare diversamente e, ripeto, negli altri Comune c’è l’AIRE, c’è anche… gli accertamenti presso i Comuni di provenienza, c’è tutta questa roba, questa roba c’è dappertutto e non solo al Comune di Manfredonia, che si viene a dire qua, barzellette? Comunque non sono soddisfatto, grazie. PRESIDENTE: Va bene Consigliere. Andiamo avanti con le interrogazioni, interrogazione all’assessore Zingariello del consigliere Fiore. FIORE: Io faccio una breve sintesi perché se dovessi leggere, era un po’ lunghetta, più che altro per rendere edotti colore i quali non conoscono l’argomento, l’argomento è il PIRP, ossia un piano per… PRESIDENTE: Palumbo.
Questa
è
per
l’assessore
FIORE: Non lo so, io l’ho inviato a… PRESIDENTE: Consigliere Fiore, sempre lei deve illustrare l’altra, quindi facciamo questa. FIORE: Ah, era quella su viale Michelangelo? Se volete quella su viale Michelangelo la fa lui. 21
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PRESIDENTE: Consigliere Fiore, continui sulla sua interrogazione e risponde l’assessore Zingariello.
e utilizzato e comunque anche l’Amministrazione Comunale ha provveduto a elargire quelle somme e quindi fare quei lavori che si era impegnata a fare sottoscrivendo l’accordo di programma con la Regione. Quindi il nodo fondamentale della nostra interrogazione era capire se i privati non hanno depositato le fideiussioni sapendo che il blocco, è arrivato quattordicesimo perché nel progetto c’era privato e pubblico, perché venendo meno il privato non avendo depositato eventualmente le fideiussioni, comunque si è proceduto a realizzare queste opere, che hanno, sottolineo, utilizzato un milione e mezzo di fondi regionali e altri, buona quota per quanto riguarda la scuola Don Milani e quant’altro, sono stati messi proprio dalle casse comunali. Grazie.
FIORE: Per cui questo piano, per accedere a questo piano il Comune di Manfredonia ha effettuato una serie di auditing, un lavoraccio lungo circa sei mesi, ha partecipato a un bando per accedere a fondi regionali ed è arrivata quattordicesima perché il progetto prevedeva una parte di lavori che dovevano essere svolti dal pubblico, la buona parte invece dal privato, erano inclusi nel progetto anche gli IACP, Guardia Forestale, PASER, quindi tutta una serie di enti, alcuni dei quali hanno dato disponibilità economica per poter provvedere alle opere, altri invece servivano a fare altro. Ripeto, è arrivata quattordicesima, il progetto di Manfredonia ha ottenuto quattro milioni di finanziamento in due step, un milione e mezzo la prima volta, due e mezzo la seconda. Il bando prevedeva delle caratteristiche specifiche particolari, soprattutto adempimenti amministrativi perché chiaramente essendoci in ballo una quota di privati, ovviamente il pubblico doveva tutelarsi con delle garanzie che erano richieste, ossia delle fideiussioni da depositare all’atto della stipula dell’accordo tra il pubblico e il privato e la Regione Puglia. L’interrogazione nasce perché ci siamo resi conto che chiaramente la parte privata non è stata assolutamente realizzata e pertanto fra le domande che abbiamo posto agli assessori di riferimento o all’Assessore, non so se fosse solo una persona che si occupasse nel merito della questione, sono state in primis perché non è partita la parte privata, se non è partita se sono state depositate le fideiussioni, di modo tale che il Comune le escuta e provveda a completare le opere dovute e per quale motivo, nell’eventualità che queste fideiussioni non siano state depositate, visto che il bando diceva che tutto cadeva, per quale motivo si è provveduto comunque a porre in essere i lavori per quanto riguarda la parte pubblica, perché un milione e mezzo è stato comunque ricevuto Atti consiliari
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere Fiore. FIORE: Se vuole rispondere, se no io dico il perché non sono soddisfatto della risposta. Allora a questo punto qualche minutino per spiegare la risposta che mi è stata data dall’Assessore. L’Assessore risponde al punto 1 della mia domanda sullo stato dell’arte del programma costruttivo, mi risponde che sono state fatte alcune opere pubbliche e in particolare con i fondi regionali è stata sistemata esternamente l’ex Cava Gramazio… Ah, una cosa che ho dimenticato di dire è la zona, il comprensorio preso in considerazione e studiato e analizzato con cui si è partecipato al bando riguarda la Cava Gramazio, ex mattatoio, ASE, Primo Piano di Zona, quindi una zona molto ampia, anche grazie a questo, perché il piano prevedeva di rivalutare delle periferie, è stato alto il punteggio e si è potuti arrivare al quattordicesimo, per cui con i fondi regionali vengono posti in essere i lavori dell’ex Cava Gramazio, con i fondi degli IACP manutenzione straordinaria degli immobili IACP Primo Piano di Zona, con i fondi comunali ristrutturazione scuola media Don Milani e realizzazione di una palestra, adeguamento marciapiedi per il 22
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superamento delle barriere architettoniche, sistemazione aree verdi. Senza andare nello specifico preferisco riassumere perché le domande erano tante e le risposte chiaramente prevedono oltre quattro fogli di risposta. Il punto focale è questo per cui noi ci riteniamo insoddisfatti, il nodo fondamentale della nostra interrogazione era: abbiamo partecipato a un bando, che prevedeva nel nostro progetto dieci… un progetto da cinquantacinque milioni di euro, trentasei milioni avrebbero dovuti metterli sul tavolo, circa, i privati, quattro la Regione Puglia e altri enti e quant’altro, per arrivare a un totale di cinquantacinque milioni, quindi capirete bene che la parte dei privati, edilizia privata 36.851.00,00 dal piano finanziario, quindi su cinquantacinque è ben oltre il 50%. Se al bando noi abbiamo partecipato con un progetto totale, di questo totale una buona parte viene meno, io ho scoperto dalla risposta che non sono state depositate le fideiussioni da parte dei privati, per cui la parte privata non partirà mai perché tra l’altro il bando prevedeva che se non si rispettavano determinate tempistiche, si decadeva dai diritti acquisiti grazie al bando, per cui la parte privata non si farà mai. Ora, a parte il problema dell’eventualità che qualche Comune che è arrivato dopo di noi potrebbe tra virgolette fare ricorso e dire: <>, che potrebbe essere una richiesta, visto che il quarantesimo circa ha preso poche centinaia di migliaia di euro, quindi potrebbe dire: <> e quindi questo sarebbe un primo problema, rifondere questi soldi che abbiamo utilizzato, ma soprattutto ci chiediamo per quale motivo, sapendo che questa parte è venuta meno, non è stata, se così è, avvisata la Regione Puglia perché nella risposta mi si dice Atti consiliari
che ora è in fase di, in maniera brutta, contrattazione con la Regione Puglia per cercare di rimodulare. Ora io mi chiedo se vinco un concorso perché ho dei titoli, all’atto in cui indosso quello che è l’abito, il camice, quello che sia, poi mi viene chiesto il titolo e dico: <>, no, se quei titoli non ce li ho vengo escluso, per cui già non è esaustiva dal nostro punto di vista questa risposta, nel senso che il bando era specifico, pone dei termini economici e prescrittivi, questi sono gli atti che voi dovete presentare e questo è quello che dovete fare, se lo fate è bene e avete accesso, altrimenti no, quindi mi spiego, visto che con i fondi pubblici si potrebbe incappare in reati anche penali, la domanda specifica era: perché, se sapevamo da prima che i privati rinunciavano alla loro quota, quindi oltre il 50% del progetto decadeva, perché non è stata avvisata la Regione e su questo la Regione ci ha messo per iscritto: <>? Perché si è andati avanti? Questo era il nodo della questione, purtroppo non è stato risposto in maniera esaustiva perché tra l’altro, come ultimo incipit, ci dice: anche nella improbabile ipotesi di revoca del finanziamento, resta il fatto oggettivo che sono state realizzate opere capaci di elevare la qualità dell’intero quartiere. Noi non discutiamo se le opere siano in grado di qualificare quel quartiere o meno, noi stavamo puntualizzando su un altro aspetto: abbiamo speso in primis dei soldi regionali per fare quei lavori che rientravano in quel progetto, che tra l’altro io ho visionato, ho visto anche i 3D, era altroché riqualificante quella zona, ma soprattutto abbiamo fatto fronte anche a delle spese che il Comune si era impegnato a fare perché aveva vinto questo bando e quindi doveva rispettare, ovviamente si è fatta la delibera di Consiglio iniziale, partecipiamo al 23
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bando, quindi tutto quello che ne deriva non c’è bisogno, invece magari sarebbe stato poi necessario passare dal Consiglio per verificare se poi effettivamente i lavori alla scuola Don Milani, marciapiedi e quant’altro c’era una disponibilità di cassa, c’era la volontà da parte del Consiglio di farli visto che oggi parliamo di scarsa liquidità e quindi ricorsi oggi a rinegoziazioni, in passato anticipazioni di cassa e quant’altro, quindi il nodo focale della nostra interrogazione era questo, cioè il bando l’abbiamo vinto perché avevamo questo progetto, il progetto non c’è più, abbiamo avuto l’okay da parte della Regione Puglia che ci dice: <>, di modo che abbiamo le spalle coperte? Se è no, perché allora abbiamo fatto comunque queste opere? Indipendentemente che siano qualificanti o meno, ribadisco, in alcuni casi si rischiano illeciti penali, non amministrativi perché con i fondi pubblici tra virgolette non si scherza, quindi questo era il nodo focale di tutta l’interrogazione.
immagino che quei trentasei milioni di euro di cui parla sia proprio il piano finanziario in generale legato anche a opere di tipo privato, giusto? FIORE: Realizzazione di edilizia privata. ASS. PALUMBO: Edilizia privata, perfetto, quindi i privati avrebbero dovuto finanziare la parte pubblica per circa cinque milioni di euro, i privati avrebbero avuto un giovamento nell’aumento dell’indice di fabbricabilità, giusto? Che da 0,65 veniva portato a… prima era stato proposto un metro cubo su metro quadro, poi la Regione ha dato un parere perché ha eliminato l’edificio già esistente, quindi la volumetria di fatto realizzabile era inferiore, quindi io dalla cronistoria che ho avuto ci sono state una serie di vicissitudini che hanno portato sempre di più i privati a chiedere una riduzione del finanziamento, prima da cinque milioni di euro, poi a 3.750.000,00, fino addirittura ad arrivate a un milione e mezzo di euro perché la volumetria è diminuita e poi con il tempo diciamo l’operazione diventava sempre più economicamente svantaggiosa, questo è come informazione che do. Il fatto che non siano state date le polizze fideiussorie, questa è un’altra bella domanda, io non lo so, non sono state date, però io spezzo una lancia a favore dell’Amministrazione perché è vero anche che la Regione ha accettato una documentazione senza le polizze fideiussorie, quindi in realtà la Regione ha accettato tutta la documentazione relativa al bando anche in mancanza delle polizze fideiussorie, che poi questa cosa qui è opinabile, è chiaro. Quindi detto questo, il fatto sta che i privati, io ho avuto anche degli incontri, non sono più interessati a realizzarli, tant’è che è scaduto l’accordo di programma, perché con i tempi che corrono non è economicamente vantaggiosa l’operazione, ci sono state delle opere riqualificanti, quindi io non capisco perché l’Amministrazione non avrebbe dovuto spendere quei soldi pubblici
PRESIDENTE: Grazie consigliere Fiore, le ho permesso di sforare i tempi, Consigliere, data la complessità della interrogazione. Assessore Palumbo. ASS. PALUMBO: Grazie presidente. La questione del PIRP, come ha detto il Consigliere, è una questione abbastanza contorta e che si è anche dilungata nei tempi, andiamo dall’aprile del 2007 fino a marzo 2015, mese in cui è scaduto l’accordo di programma, quindi io purtroppo mi sono nella prima parte limitata a riportarle una cronistoria, non potevo fare altro, fermo restando che va precisato questo. Innanzitutto io quel piano economico finanziario non l’ho guardato sinceramente, io dalle notizie che ho avuto i fondi che dovevano essere dati dai privati ma per realizzare le opere pubbliche sono di cinque milioni di euro, quindi sono fondi privati per realizzare opere pubbliche, quindi io Atti consiliari
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per realizzare, cioè ci sono i finanziamenti, perché non utilizzarli per riqualificare una zona che in realtà poi si è riqualificata. Non lo so, io adesso…
finanziati, quindi non ci dovrebbero essere le condizioni per cui un Comune potrebbe richiedere. Per quanto riguarda le somme dello IACP non sono somme spese, quindi dobbiamo fare in modo che restino al Comune di Manfredonia e in virtù di questo si è parlato in Regione di rimodulare l’accordo di programma. Abbiamo avuto l’okay da parte della Regione e stiamo procedendo in tal senso, ovviamente valutando anche la possibilità di escludere i privati, che ritornerebbero ai vecchi indici di PRG ovviamente. Io spero di essere stata esaustiva nella risposta.
PRESIDENTE: Non interrompiamo però, è già complessa anche la risposta, mica solo l’interrogazione, quindi diamo la possibilità di rispondere. ASS. PALUMBO: Detto questo, proprio in virtù della caducazione dell’accordo di programma e purtroppo avendo ereditato una situazione che io come altri amministratori spesso ci troviamo nelle condizioni di ereditare delle situazioni, risolvere degli errori e molto spesso abbiamo difficoltà anche a proporre nuove idee proprio perché dobbiamo risanare le vecchie situazioni, senza voler fare attività di investigazione privata, secondo la regola del buon padre di famiglia, che secondo me è la regola secondo la quale un amministratore dovrebbe comportarsi, vediamo si salvare il salvabile, nel senso vediamo se c’è questa improbabile possibilità che ci revochino i soldi di una opera già realizzata e se si possono riutilizzare le somme, i due milioni e mezzo di euro dello IACP per realizzare i ventiquattro alloggi di edilizia sovvenzionata. Ci sono stati tre incontri in Regione, al primo incontro ho partecipato io personalmente e ho sentito dire con le mie orecchie, però adesso voglio dire c’era anche il capo servizio con me… No, nel senso che mi è stato detto dalla Regione, però adesso non vorrei che si dovesse attuare il contrario di quello che è stato detto, in linea generale, se i fondi regionali, se vengono utilizzati per realizzare, come è il caso del PIRP, delle opere, non vengono revocati, ci potrebbero essere dei casi in cui, che ne so, dei Comuni che non si vedono beneficiare di un finanziamento, potrebbero rivendicare queste somme, dice: il Comune perché non ha completato l’accordo di programma. Non è il caso del PIRP perché pare che tutti i Comuni che hanno partecipato al bando, per le somme richieste sono stati Atti consiliari
PRESIDENTE: Grazie Assessore. Chiudiamo qui questa interrogazione perché è stata anche molto lunga e passo alla interrogazione del consigliere Ritucci, siccome i due Consiglieri del Movimento 5 Stelle firmano insieme, ecco perché prima… Tenere quindi lei e la risposta all’assessore Zingariello. RITUCCI: Dobbiamo stare attenti a creare situazioni che poi fanno nascere queste polemiche. PRESIDENTE: E’ una battuta fuori microfono del simpaticissimo consigliere D’Ambrosio. Assessore, c’è anche questa cosa che sono state raggruppate le interrogazioni. Devo far presente qui al pubblico che il Consiglio si è insediato ormai da due mesi e mezzo, quindi è chiaro che le interrogazioni dei Consiglieri che non sono state svolte in questi due mesi e mezzo si accumulano in questo momento, in questo Consiglio, appunto monotematico sulle interrogazioni. Anzi io ringrazio i Consiglieri per le loro interrogazioni perché è un dovere che svolgono bene e ringrazio il consigliere Ritucci per la sua interrogazione. RITUCCI: Grazie. Io onestamente volevo fare una piccola premessa, onestamente noi apprezziamo tantissimo che il regolamento sia cambiato in merito, come lei ha evidenziato in premessa e apprezziamo tantissimo che ci 25
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saranno in futuro diverse occasioni quindi per interrogare l’Amministrazione e noi questa possibilità la trasferiamo proprio ai cittadini, perché noi quindi diamo la possibilità e diamo la nostra disponibilità quindi come Movimento 5 Stelle, ma penso che lo farebbero, cioè lo faranno comunque tutti quanti i Consiglieri qui presenti, a raccogliere delle istanze e quindi tramite noi interrogare l’Amministrazione e lo stesso Sindaco per questioni di pubblica utilità e quindi interrogare l’Amministrazione e il Sindaco. Entrando nel merito della mia interrogazione, che poi si riallaccia un po’ alla interrogazione presentata già dalla consigliera Clemente di Forza Italia sulla viabilità e la manutenzione stradale, solo che io vado un po’ più nello specifico e praticamente io metto in evidenza un po’ la situazione che abbiamo su determinate strade e in particolar modo delle strade molto trafficate sia con mezzi che trafficate a piedi, quindi dai pedoni, anche perché mi riferisco a viale Michelangelo, che dopo l’apertura dei due ponti, quindi viale Michelangelo che si collega poi a via dei Mandorli, che si incrocia poi con via Tratturo del Carmine, su quelle strade praticamente c’è una situazione di degrado e anche di pericolo dovuta alle radici degli alberi che hanno rovinato sia il manto stradale che i marciapiedi, infatti tutti quanti conoscono, perché sicuramente tutti quanti transitano per quelle strade, è facile verificare che quello che sto dicendo è realtà, ci sono veri e propri dossi in prossimità di alcuni marciapiedi, che spingono proprio gli automobilisti a percorrere quella strada spostandosi verso il centro, quindi possiamo immaginare due macchine che vengono in senso opposto il rischio che corrono, soprattutto in prossimità di una curva proprio per evitare questi dossi. Lo stesso problema ce l’hanno i pedoni in considerazione del fatto che comunque lì sono presenti un sacco di attività commerciali, c’è anche una scuola e quindi sono vie molto trafficate anche da persone che le frequentano a piedi, ci sono i marciapiedi proprio devastati, cioè c’è la Atti consiliari
pavimentazione che praticamente è saltata creando in alcune occasioni anche proprio dei gradini, quindi potete immaginare una persona anziana che magari vuole accompagnare il nipotino a scuola e si trova a passeggiare su quei marciapiedi, a che rischio lo stiamo sottoponendo. Io ho letto la risposta dell’assessore Zingariello e non mi ritengo soddisfatto perché nella risposta non si evince che a breve ci saranno degli interventi per risolvere non dico l’aspetto dal punto di vista del degrado ma almeno della sicurezza perché voglio ricordare, come tutti quanti sicuramente ricorderanno però io lo ricordo comunque, che in via dei Mandorli il 30 di ottobre è caduto a un albero in seguito a due giorni di pioggia continua e costante e l’albero è andato a finire proprio sul manto stradale, fortunatamente non ha coinvolto né pedoni né macchine in transito, ha soltanto colpito una macchina che era lì parcheggiata e la stessa situazione si potrebbe ripetere anche su tutto il resto di viale Michelangelo e di Tratturo del Carmine, anche perché lì gli alberi oggi hanno comunque una dimensione abbastanza notevole. Nel 2008, voglio ricordare, è stato fatto un intervento già di ripristino di quel manto stradale e di quei marciapiedi insieme alla realizzazione di una fontana, che purtroppo vediamo in questo periodo è sempre spenta, non funzionante e vorremmo sapere anche il perché, furono spesi 240.000,00 euro all’epoca per una soluzione che possiamo verificare che praticamente non è stata una soluzione valida e quindi noi abbiamo interrogato l’Assessore per capire come si vuole risolvere il problema questa volta in maniera definitiva per evitare di spendere soldi di nuovo facendo degli interventi che siano interventi soltanto per tamponare situazione, però in realtà non li risolviamo. Anche perché il pino è un albero, come tutti sappiamo, che ha la caratteristica di stendere le proprie radici in maniera orizzontale e non possiamo intervenire ad andare a tagliare sempre radici sempre nello stesso punto perché di fronte poi a raffiche di 26
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vento oppure di piogge insistenti, c’è il rischio che questi alberi vengano destabilizzati e quindi cadrebbero sul manto stradale e quindi ci farebbe piacere avere delle risposte più esaustive per capire almeno dal punto di vista della sicurezza come dobbiamo risolvere questo problema. Grazie. PRESIDENTE: Grazie consigliere Assessore Zingariello, prego.
intervento. Per quanto riguarda l’intervento effettuato nel 2007/2008, effettivamente lì è stato fatto un intervento tampone, ossia nel momento in cui è stato fatto l’asfalto, che però diciamo è una strada che è molto percorsa, teniamo presente che sono passati sette anni, lì l’albero è stato fresato per poter asfaltare e quindi sostanzialmente abbassato, ma anche lì l’intervento chiaramente non è un intervento risolutivo, è stato un intervento tampone per poterci poi consentire di fare l’asfalto e rendere quella strada più percorribile, quindi capisco bene il consigliere Ritucci, io ho messo in evidenza i numeri che abbiamo, perché il problema non ce l’abbiamo lì, ce l’abbiamo a Siponto, in particolar modo nel tratto proprio di uscita dal Siponto, dal Gatterman verso viale dei Pini, quindi abbiamo una situazione… via Artemisio, via Manfredonia, dove siamo riusciti a fare un intervento dove c’erano degli alberi e c’è anche il rischio ma non di caduta degli alberi, perché in quel caso la potatura e le radici sono talmente radicate che non vi è il rischio, a meno che non vi siano proprio fattori climatici tali da abbattere gli alberi, la preoccupazione vera è invece per quanto riguarda sia il passaggio pedonale che quello maggiormente per le auto e gli autobus perché effettivamente signori anziani…, quindi noi conosciamo bene il problema, dipenderà molto da quelle che sono le disponibilità economiche che avremo nel 2016, comunque interventi lì li faremo, il numero da fare sarà chiaramente pari all’importo che riusciremo a mettere a disposizione nel bilancio di previsione 2016, quindi nel momento dell’approvazione del bilancio potrò essere, consigliere Ritucci, anche più chiaro rispetto alla tempistica, che purtroppo oggi non sono nelle condizioni di poter dettare.
Ritucci.
ASS. ZINGARIELLO: Grazie Presidente. Io immagino che nella mia risposta non ci sia stata piena soddisfazione proprio perché non abbiamo potuto indicare la tempistica, però credo che mentre il consigliere Ritucci fa riferimento a una unica strada che è quella di viale Michelangelo, io ho fatto emergere, perché abbiamo consapevolezza della nostra città, quali sono i problemi che abbiamo a Siponto e in altre strade dove gli alberi di pino, ahimè che non vanno in modo orizzontale, mi correggerà De Luca, ma vanno alla ricerca di ossigeno, quindi si alzano completamente. Noi abbiamo progetti circa per un milione di euro, ho messo anche i dati così rischio di non commettere errori, noi solo su viale Michelangelo abbiamo 320 alberature che andrebbero tagliate, rimosse e ripristinato il manto stradale, abbiamo anche i progetti sia per Siponto che per viale Michelangelo, circa un milione di euro, invece ho fatto fare un progetto di 220.000,00 euro dove sostanzialmente il tratto non lo facciamo completo, interveniamo laddove c’è la maggior urgenza, è chiaro che qui nel bilancio di previsione 2016 dobbiamo assolutamente prevedere queste somme perché orami la situazione è diventata davvero delicata. Non riusciremo a fare tutto perché poi è bene dire le cose come stanno, tutto dipenderà dagli importi che riusciremo a mettere a disposizione, nel senso che il progetto è fatto in modo tale che albero per albero è stato censito, c’è un computo metrico dove sappiamo quanto spendiamo facendo questo Atti consiliari
PRESIDENTE: Grazie assessore Zingariello. Lei ha già risposto, consigliere Ritucci, di non essere soddisfatto in parte, se non del tutto, e abbiamo adesso l’ultima interrogazione scritta, però io voglio avvisare i Consiglieri e 27
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soprattutto gli assessori di restare in aula perché dopo l’interrogazione scritta del consigliere De Luca, l’ultima… non perché la sua è rivolta all’assessore Palumbo ma perché gli assessori e il Sindaco, indipendentemente a chi è rivolta, devono stare qui perché non sappiamo le interrogazioni orali a chi sono rivolte. Stavo dicendo, se mi fare terminare, stavo dicendo che dopo questa interrogazione ogni Consigliere da regolamento ha diritto a una interrogazione orale, è un diritto, non è un obbligo, vi voglio dire questo, quindi i Consiglieri possono rivolgere una interrogazione orale agli assessori e al Sindaco, per questo dicevo che sia gli assessori che il Sindaco sono invitati a rimanere in aula o a ritornare in aula. Un attimo consigliere De Luca, aspettiamo un attimo, anche perché così ci riposiamo un po’, vi riposate un po’ perché state lavorando molto, però facciamo questo, ecco, recuperiamo il tempo, se ci sono interrogazioni orali io posso già segnarmele. Il consigliere Brunetti deve fare una interrogazione orale, poi Palumbo, Clemente, Della Patria. Interrogazioni orali non ce ne sono più. Conosce l’interrogazione il Sindaco, consigliere De Luca? Non c’è la risposta scritta, lei non ha chiesto risposta scritta? Allora se possiamo far intervenire il Sindaco per favore. Sindaco, c’è l’ultima scritta che è rivolta a lei e ci sono quelle orali, è del consigliere De Luca che adesso illustrerà. Prego Consigliere.
alla mozione che abbiamo approvato e la terza se non sia utile notificare ufficialmente la nostra posizione anche a quegli enti che non erano presenti in conferenza di servizi anche per spingerli verso posizioni ovviamente più vicine alle nostre, in particolare quando ho fatto questa interrogazione non c’era ancora la riunione che c’è stata al Comitato Tecnico Regionale che pare abbia avuto anche esiti diciamo di un certo interesse per noi e anche un po’ tutte le altre che ho indicato, ad esempio sia il Ministero dell’Ambiente, sia quello dell’Interno, la direzione ovviamente dei Vigili del Fuoco, l’RFI le Ferrovie, l’ANAS, Provincia di Foggia e Agenzie Dogane e dei Monopoli, ma soprattutto a quelle per cui non era stato fatto richiesta da parte del Ministero che noi abbiamo comunque chiesto di rilasciare il parere, ovvero il Ministero della Difesa, so che lei in questi giorni ha fatto una richiesta al Ministero della Difesa Terza Legione Aerea, l’Autorità di Bacino e ritengo utilissima anche la Provincia di Foggia, la struttura sismica, per la quale non è stata fatto alcun tipo di richiesta da parte dell’Energas, che ha completamente diciamo non attivato le procedure per la caratterizzazione sismica di tutta la zona di progetto, che invece va fatta in maniera preliminare con la nuova normativa, decreto ministeriale 14 gennaio 2008. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere De Luca. Sindaco, se vuole.
DE LUCA: Lei ha partecipato il 22 di ottobre alla conferenza di servizi al MISE e ha ottenuto l’appoggio della Regione, anche se dalla lettura del verbale abbiamo letto che comunque l’Energas ha ottenuto diversi pareri positivi e altri preannunciati, per questo motivo le chiedevo innanzitutto le sue considerazioni politiche sull’incontro, abbiamo avuto solo alcuni flash, un piccolo comunicato stampa e qualche passaggio diciamo di tipo… sulla stampa e ritengo utile che lei ci illustri un po’ le sue considerazioni. La seconda, quali ulteriori azioni pensa siano utili per ottemperare anche Atti consiliari
SINDACO: Io credo innanzitutto che la conferenza aveva valore squisitamente tecnico e non politico, non mi sembra siano emersi aspetti di rilevanza politica all’interno di quell’incontro se non una presa di posizione che ho già riferito prima della Regione Puglia rispetto a dinamiche regionali molto più ampie e la Regione chiamava in causa chiaramente il Governo rispetto alla vicenda TAP dicendo sostanzialmente: noi abbiamo già dato, qui nessuno ci può chiedere altro e se una comunità come quella di Manfredonia ha 28
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scelto di non avere sul proprio territorio questo insediamento, è giusto che venga accolta questa richiesta. Al netto di questa valutazione non mi piace l’idea che Energas abbia ottenuto diversi pareri favorevoli, allo stato attuale mi sembra che il parere più significativo ottenuto da Energas è quello ambientale, che però non è assolutamente esaustivo di tutta la procedura, Energas deve ancora ottenere diversi pareri e io so ad esempio per alcuni di questi, quello delle infrastrutture in modo particolare, sconterà una serie anche lì di copiose prescrizioni. Abbiamo fatto rilevare durante la conferenza di servizio la necessità di procedere all’acquisizione di pareri dell’Autorità di Bacino, del genio Civile della Provincia di Foggia in materia sismica, come abbiamo fatto valere anche in quella sede l’idea che fosse interessato anche in Ministero della Difesa per le ragioni che tutti conosciamo, non tanto per l’altezza dei manufatti, ma soprattutto perché la base di Amendola è base strategica di primo livello e evidentemente c’è una necessità di interpellare il Ministero della Difesa per capire se l’impianto è compatibile con una base strategica della NATO. Poi eravamo per la verità tutti curiosi di sapere il Comitato Tecnico Regionale cosa avrebbe detto su quel progetto, perché sembrava anche lì il dato già acquisito, poi per la verità abbiamo constatato tutti che le cose sono andate diversamente, cioè che le prescrizioni erano tali addirittura da indurre l’azienda a produrre un nuovo progetto e questo la dice lunga su quello che potrà accadere. Noi credo che dobbiamo seguire così come abbiamo fatto con attenzione la vicenda, non dobbiamo ritenere che la fase anche di partecipazione pubblica possa ritenersi conclusa, dobbiamo continuare a monitorare l’intera vicenda, dobbiamo, nelle sedi opportune, fare il lavoro che abbiamo fatto, abbiamo un alleato straordinario, qui mi permetto di dire e di ribadire, che è la Regione Puglia, ho ragione di ritenere che questa storia, se pur complicata e difficile, pur volendola concludere diciamo in tempi rapidi, ci costerò Atti consiliari
ancora seguirla per diverso tempo, però ho ragione di poter pensare che riusciremo nel nostro intento e il nostro intento, è chiaro, è evitare che l’insediamento di Energas venga realizzato sul nostro territorio. E’ evidente che si pongono temi anche di altra natura perché Energas muove anche leve di altre questioni che sono per esempio l’infrastrutturazione del porto industriale, ma su quei temi noi dobbiamo essere capaci di spostare strategicamente il ragionamento nella riforma delle portualità e quindi nel piano della logistica in una presenza più forte e più rilevante sul piano economico della portualità di Manfredonia, cosa che possiamo fare se mettiamo in atto le leve della politica e soprattutto del confronto ai livelli superiori, che saranno interpellati e a cui noi dobbiamo dare il nostro contributo. Una delle leve che Energas muove, voi lo sapete benissimo, è l’idea di investire addirittura sulla parte diciamo finale del porto industriale, sulla radice e consentire quindi l’utilizzo di quella panchina, noi abbiamo sempre detto e sostenuto che quell’investimento sconta anche lì altri problemi sul piano procedurale, anche lì il Ministero delle Infrastrutture avrà da fare determinati rilievi. Io credo che ci sia stata una superficialità diciamo nel ritenere il progetto assolutamente valido da superare tutte le fasi e da passare inosservato, alla prova dei fatti aveva ragione forse l’assessore Elisabetta, anzi sicuramente Elisabetta Palumbo quando alla prima valutazione del progetto ha commentato: <>, quindi dobbiamo stare tranquilli relativamente e sapere che c’è una battaglia che va giocata in tutte le sedi così come abbiamo fatto. E’ chiaro, questo lo dico a De Luca ma lo dico a tutti, che la battaglia non si conduce solo con gli atti, si conduce anche con l’interlocuzione con il livello regionale, il Governo, per dire che questo territorio ha già subito, ha già pagato un prezzo altissimo, che quel prezzo basta e avanza, anzi bisognerebbe 29
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fare passi avanti come se ne stanno facendo in termini di bonifica del territorio piuttosto che presentarci nuove iniziative che nulla hanno a che fare con la vocazione del nostro territorio, noi puntiamo a una industria diversa, che non è certamente rappresentata e può essere rappresentata da Energas.
condividendo dei momenti tra di loro soprattutto nelle ore della prima serata ma anche oltre e che sono momenti in cui le famiglie si dedicano al riposo legittimo quotidiano, questi giovani si dedichino ad attività appunto particolarmente rumorose, fastidiose e talvolta anche al limite della sopportazione. Io stesso ho avuto contezza recandomi in via Ettore Fieramosca, in particolare è luogo che si trova alle spalle dello stadio, che è zona chiusa, la cui chiusura è determinata da ragioni di sicurezza connesse allo svolgersi delle attività sportive presso lo stadio, dove alcune famiglie che ivi abitano sono costrette a sopportare le intemperanze di giovani oltremodo chiassosi. Poiché in quelle circostanze sicuramente, da quello che queste persone a dir poco incivili lasciano nei pressi delle abitazioni, fanno senz’altro uso di sostanze alcoliche, non posso dire perché non ho avuto la prova che facciano uso di altro tipo di sostanze, ma visti comunque gli effetti che si notano non posso escludere che essi facciano uso anche di altre sostanze e considerando che questo non è l’unico luogo della città in cui degli assembramenti di giovani si verificano, ma anche sulla scorta della mia esperienza professionale ho avuto modo di constatare anche altri luoghi della città soprattutto chiusi, nascosti e che privi di illuminazioni appunto diventano luogo di ritrovo di questi giovani, e proprio sulla scorta di quella che è la mia esperienza professionale, questi luoghi di ritrovo molto spesso diventano fucina di giovani, di persone che possono anche travalicare i limiti del rispetto delle regole e della legalità e proprio perché è nostro compito e rientra nei programmi di questa Amministrazione quello di prestare una particolare attenzione al problema della legalità, considerato il fatto che noi come Amministrazione siamo diciamo costretti a fare i conti, in riferimento alla Polizia Locale, con un limitato numero di operatori rispetto a quelle che sono le nostre esigenze e dato atto anche del fatto che… questo mi rende molto felice il
PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Prego consigliere De Luca. DE LUCA: Sì, assolutamente solo per dirmi soddisfatto del suo intervento Sindaco e nella interrogazione chiedevo anche se era opportuno anche notificare un po’ quella che era stata la nostra posizione, la mozione in particolare agli enti che non hanno ancora avuto modo diciamo di conoscere la nostra posizione sul territorio, questo era… A tutti gli enti, mancavano quindi solo i tre enti se ho capito bene, quegli ultimi… Perfetto, questa era l’ultima parte. La ringrazio Sindaco. PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere De Luca. Sono terminate le interrogazioni scritte, ci sono quattro interrogazioni orali, la prima è del consigliere Brunetti. Prego consigliere Brunetti. Dica a chi la rivolge. BRUNETTI: Sì, grazie Presidente. L’interrogazione è rivolta all’assessore Giuseppe La Torre e riguarda il tema della sicurezza, in realtà in parte è stato già affrontato dal Sindaco nei precedenti interventi sollecitati da altre interrogazioni, però mi preme sottolineare in particolare un aspetto della sicurezza della nostra città e che attiene a determinate fasce di popolazione e in particolare, vengo subito al dunque, mi giungono sovente segnalazioni di situazioni in cui alcuni luoghi della città, soprattutto luoghi nascosti, poco frequentati e che si trovano in luoghi non accessibili al passaggio di cittadini o comunque che non sono di passaggio da parte di altri cittadini, si ritrovino gruppi di giovani molto numerosi, molto chiassosi, i quali, Atti consiliari
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fatto di poter constatare in questi giorni, in questi mesi come l’attività della Polizia Locale si sia notevolmente intensificata con una presenza notevole sul territorio, con attività anche di controllo del territorio attraverso posti di controllo che spesso mi capita di incrociare, tuttavia chiedo quali possano essere le ulteriori misure, sempre tenuto conto di quelli che sono i limiti purtroppo di organico e di risorse che l’Amministrazione Comunale è costretta a fronteggiare, quali sono le misure che l’Amministrazione è in grado di poter intraprendere anche nell’immediato. Mi permetto di suggerire in questa interrogazione quelli che potrebbero essere innanzitutto gli strumenti di concertazioni con le altre forze di Polizia, in modo tale che possano essere segnalati i luoghi particolarmente sensibili della città affinché possa esercitarsi un maggior controllo negli stessi ed eventualmente anche altro tipo di attività di sensibilizzazione o anche finalizzati a rendere quei luoghi maggiormente accessibili anche ai controlli della Polizia Locale o di altre forze di Polizia. Spesso di tratta di luoghi privi di illuminazione, nei quali per esempio una maggiore illuminazione potrebbe costituire un deterrente appunto per questi assembramenti particolarmente incisivi rispetto alla quiete dei cittadini. Grazie Assessore.
videosorveglianza non arriva in quelle zone che poc’anzi ha sottolineato, cioè zone buie, zone magari ubicate in periferia della città, però mi rincresce ancora di più apprendere che questi gruppetti di persone sono più che altro ragazzetti se ho capito bene, che oscillano tra i quindici e i vent’anni, quindi la cosa che mi preoccupa è questo disagio giovanile che questi bambini hanno e tra le deleghe che il Sindaco mi ha dato c’è anche quella sulle politiche giovanili, è proprio su questi temi diciamo del disagio giovanile e della sicurezza che stiamo cercando di mettere in piedi delle iniziative riguardanti uno il forum della legalità, nel quale forum cercheremo di invitare, di coinvolgere scuole, scolaresche, ragazzi per cercare di educare soprattutto al buon uso, al buon consumo e a vivere proprio la nostra città, come posso dire, nei limiti dell’educazione, nei limiti di far apprendere a questi ragazzi che comunque la città la viviamo tutti, deve essere di tutti e quindi crescere da questo punto di vista. Per quanto riguarda l’interfaccia con le altre forze di Polizia, è una cosa che a breve spero di fare, anche perché una delle idee che mi è venuta in questi giorni vedendo anche altre realtà pugliesi, che proprio in questi giorni siglavano un accordo sulla legalità tra le varie forze di Polizia per cercar di far vivere al meglio anche persone che magari venivano ospitate da questa città, quindi è una cosa che a breve, consigliere Brunetti, faremo. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, sicuramente il vice Sindaco è attentissimo a queste dinamiche, provvederemo, vice Sindaco, a fare innanzitutto dei sopralluoghi per capire bene dove sono queste zone, comunque zone periferiche, giustamente ti sei dato anche qualche risposta nel senso che se c’è più illuminazione, questo serve da deterrente per far diventare zona di ritrovo e quindi di atti anche di bullismo alcune volte nei confronti di cittadini ignari che in quel momento passano da quella zona. Spero di essere stato esauriente, è una cosa che ovviamente si farà
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere. Assessore La Torre, se vuole. ASS. LA TORRE: Grazie Presidente. Consiglieri, colleghi, signor Sindaco, innanzitutto mi preme ringraziare il consigliere Brunetti per avermi interrogato e quindi mi ha dato la possibilità per la prima volta in questa consiliatura di poter parlare. Capisco e comprendo lo stato d’animo del Consigliere perché di queste situazioni ne conosciamo tante, per quanto concerne le cose che stiamo facendo sicuramente nel nostro programma elettorale è previsto un potenziamento della videosorveglianza, ovviamente la Atti consiliari
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da qui a qualche mese, sia il forum sulla legalità che l’interfaccia con tutte le forze di Polizia. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere.
Grazie
Assessore.
forze dell’ordine, laddove dovevamo intervenire siamo intervenuti, però non è così che si risolvere il problema, soltanto con la pubblica illuminazione, ha ragione il Consigliere e ha ragione l’Assessore, lì va fatto un ragionamento a monte perché chiaramente illumini un punto, vanno da qualche altra parte, però dove vi è la necessità noi siamo già intervenuti e se dovesse occorrere lo faremo anche in futuro.
Prego
BRUNETTI: Ringrazio l’Assessore e naturalmente mi ritengo soddisfatto della sua risposta, mi preme davvero, assessore Giuseppe La Torre, vice Sindaco che in qualche modo è venuto anche a conoscenza di questa situazione, veramente mi preme sollecitare l’Amministrazione ad un intervento rapido, anche di prevenzione, soprattutto in quelle zone, veramente in via Ettore Fieramosca ci sono dei momenti…, si spostano, Sindaco, è vero, però se sanno che comunque c’è la presenza della Polizia e delle forze dell’ordine, veramente è la situazione è a tratti insopportabile, è a tratti insopportabili. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie assessore Zingariello. Il consigliere Palumbo può fare la sua interrogazione. PALUMBO L.: Grazie signor Presidente. Faccio questa mia interrogazione orale all’assessore Palumbo, mi dispiace perché purtroppo riguarda una cosa di cui che è uscito un articolo stamattina, operazione di controllo e autocertificazione degli impianti termici, purtroppo è una cosa abbastanza importante. Assessore, dal 5 ottobre 2015 è partita la campagna per quanto riguarda le operazioni di controllo e autocertificazioni degli impianti termici che si chiuderà il 31 gennaio 2016, la delibera del Consiglio Comunale del 2 luglio 2013 veniva approvato il regolamento per l’esecuzione di controllo del rendimento dell’esercizio e manutenzione degli impianti termici. Il suddetto regolamento stabilisce che i controlli di efficienza energetica comprensiva delle analisi di combustione degli impianti devono essere effettuati ogni due anni, i manutentori degli impianti termici sono tenuti a trasmettere l’apposizione dichiarazione di avvenuta manutenzione, sul quale deve essere apposto il famoso bollino verde, attestante l’avvenuto pagamento del contributo economico stabilito dall’ente. Assessore, io volevo conoscere alcune… cioè volevo porre alcuni quesiti, se sia stato stabilito un albo ufficiale dei manutentori di impianti termici a cui possono iscriversi tutti, se sia stato formalizzato un protocollo d’intesa con gli stessi e sia stato stabilito l’eventuale costo per
PRESIDENTE: Voleva aggiungere, vice Sindaco, qualcosa lei? VICE SINDACO: In modo rapido, anche perché sono stato tirato in ballo. Noi in realtà conosciamo bene quelle aree, nel senso che a Manfredonia saranno una ventina, alle spalle dell’Ungaretti, in periferia, ce ne sono tante di queste aree e ha ragione anche il Sindaco, nel senso che questi ragazzi hanno anche la capacità poi di spostarsi. Noi abbiamo fatto già degli interventi con la pubblica illuminazione, dovendo scontare però un problema che, ahimè, vi è una norma nazionale ripresa poi dalla Regione Puglia dove si parla anche di inquinamento luminoso, cioè nel senso che noi oggi abbiamo quali sono le caratteristiche da seguire per fare una pubblica illuminazione, non possiamo a casaccio prendere dei pali e spostarli, noi abbiamo le distanze che dobbiamo tenere sulle strade larghe x metri, abbiamo questo tipo di difficoltà, però laddove vi è la necessità siamo già intervenuto o qualche segnalazione che ci è arrivata dalle Atti consiliari
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l’adeguamento e la manutenzione degli impianti, se tale adeguamento e manutenzione degli impianti debba avvenire annualmente, se è a conoscenza della somma che attualmente i manutentori stanno richiedendo agli utenti perché le dico che c’è molta confusione e se nel caso la dichiarazione di avvenuta manutenzione abbia validità biennale e il pagamento possa essere effettuato in due rate successive, perché è capitato che dice: <> e il prossimo anno? E se non è il caso di prorogare ulteriormente la scadenza fissata al 31 gennaio 2016. Grazie. PRESIDENTE: E’ Assessore, non so.
abbastanza
manutentori, ma scegliere il mio manutentore di fiducia, fermo restando che abbia i requisiti richiesti per legge, che verranno verificati di volta in volta dalla società Pegaso che ha attivato il servizio, infatti quel bollino verde, in realtà adesso ha cambiato nome, rapporto tecnico di controllo si dovrebbe chiamare, viene rilasciato ai manutentori solo nel momento in cui è stato fatto l’accertamento da parte della Pegaso, cioè che i manutentori sono in possesso dei requisiti dati per legge. Stiamo valutando anche il fatto di prorogare la scadenza del 31 gennaio perché il servizio si è attivato ma va perfezionato, ci sono anche una serie di dubbi sia da parte dei cittadini, ma anche da parte dei manutentori, cioè sono i primi ad avere i dubbi su come funziona il servizio. L’altra non ricordo…
complessa,
ASS. PALUMBO: No, io spero di ricordare tutto quello che mi è stato chiesto, nel caso mi rinfresca la memoria. Allora, partiamo dall’ambo ufficiale, non ci sarà nessun albo ufficiale perché tutti i manutentori che hanno i requisiti richiesti dalla legge potranno fare manutenzione alle caldaie e questo è un aspetto che si collega al protocollo di intesa. Noi stiamo valutando, venerdì ho un incontro in sala consiliare con l’Associazione degli Artigiani e le Associazioni di Consumatori, la possibilità di fare un protocollo di intesa che serva a calmierare i prezzi, quindi a tutelare i cittadini da queste vicende che mi ha anticipato, quindi in realtà non ci sarà un albo ufficiale ma ci sarà una lista di manutentori che, sempre fermo restando l’ottemperanza a… cioè sempre aventi i requisiti di legge, sottoscriveranno questo protocollo di intesa di natura volontaria… sì, il prezzo va concordato, lo stiamo concordando, sono cose molto delicate perché come dice lei appunto c’è il manutentore che chiede un prezzo, c’è il consumatore dice che è un prezzo… è chiarissimo. Quindi non si parla di albo ma si parla di una lista, dove chi vuole, in virtù di questo protocollo di intesa, può andare a reperire il nome del manutentore, cioè io potrei non sceglierlo in questa lista di Atti consiliari
PALUMBO L.: No, va bene così. PRESIDENTE: Consigliere.
Grazie
Assessore.
Prego
PALUMBO L.: Grazie Presidente. Sono soddisfatto per quanto riguarda l’esposizione dell’Assessore, volevo solamente denunciare all’assise diciamo dei comportamenti per quanto riguarda sulla città di Manfredonia… Sì, a cadenza biennale abbiamo dimenticato, sì, il fatto biennale, cioè, spiego, il controllo dei fumi è a valenza biennale, quindi il bollino verde, la somma che viene data al Comune ha carattere biennale, quindi il manutentore che viene quest’anno e chiede una somma, non può chiederla dilazionata in due anni? E questo fatto qui, chiedo scusa Assessore, così almeno spiego, sono circa un migliaio le famiglie che hanno già fatto e si sono trovate, molte famiglie si sono trovate male perché i prezzi differiscono, diciamo l’Amministrazione non ha dato subito, prontamente una linea guida dove si dice: questo è il prezzo, questi sono i servizi che devono essere dati e questo il servizio che noi chiediamo. Allora questa confusione ha fatto sì che molta gente ha pagato centotrenta 33
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euro, Assessore, centotrenta euro. PALUMBO L.: Noi come Amministrazione.
ASS. PALUMBO: Per il primo anno.
ASS. PALUMBO: Assolutamente no, assolutamente no, per questo il protocollo d’intesa è volontario, cioè chi vuole aderire a questo protocollo e fare un prezzo più basso rispetto ai centotrenta euro aderisce al protocollo, altrimenti si farà il prezzo… è chiaro che si può trovare il furbetto di turno, il manutentore che va dalla persona anziana… Grazie.
PALUMBO L.: Sì, e il secondo anno io che faccio? Esattamente, allora questa cosa qui da sì che altra gente invece ne ha pagati novanta, quindi si è generata questa confusione, noi come Amministrazione dovremmo dare un indirizzo diciamo generale, dove si dice <>, poi se il mio manutentore di fiducia chiede di più o me lo fa gratis è una questione soggettiva. Il problema della scadenza, Assessore, è importante perché 31 gennaio significa che, siamo a fine novembre, è troppo breve, quindi dovrebbe essere almeno 31 marzo perché è vero che ci sono le prenotazioni, però io cittadino non devo essere ricattato dall’azienda che <>, perché noi dobbiamo tutelare i cittadini, no essere messi sotto ricatto. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei Assessore. Consigliera Clemente, la sua interrogazione. Rivolta a? CLEMENTE: E’ rivolta credo all’Assessore al ramo assessor Rinaldi, però non essendo presente io la faccio… PRESIDENTE: Faccia l’interrogazione. CLEMENTE: E chiedo risposta scritta. Riguarda la situazione di permanenza del distaccamento INPS a Manfredonia, la leggo, è breve, così riusciamo a capirla. Premesso che in questi ultimi anni…
PRESIDENTE: Assessore Palumbo, possiamo chiudere? ASS. PALUMBO: Io volevo aggiungere una cosa, i sedici euro è un prezzo biennale, avremmo dovuto fare otto euro il primo anno e otto euro il secondo anno, è stato scelto di fare sedici euro in una unica soluzione. Se il manutentore chiede centotrenta euro il primo anno non per la manutenzione ma per il controllo dei fumi, le confermo che è un prezzo di mercato perché io personalmente ho verificato…
PRESIDENTE: Scusi consigliera Clemente, aspettiamo un attimo che la consigliera Bisceglia finisca di parlare perché credo che sia rivolta al Sindaco perché non c’è l’assessore Rinaldi. CLEMENTE: Io chiedo risposta scritta perché rivolta anche all’Assessore Rinaldi, non essendo presente, quindi…
PALUMBO L.: C’è chi chiede novanta.
PRESIDENTE: Sindaco.
ASS. PALUMBO: Lo so, ma c’è gente che chiede sessanta… sì, ho capito, ma sono prezzi… cioè io non posso imporre al manutentore di chiedere sessanta, questo è il senso del protocollo d’intesa, che chi ha la volontà di venire incontro ai consumatori e quindi… Noi come? Atti consiliari
Credo
possa
rispondere
il
CLEMENTE: Il Sindaco direttamente? Okay. Premesso che in questi ultimi anni diversi servizi sono stati accentrati nel capoluogo di provincia, quale la direzione dell’A.S.L., il Tribunale eccetera e che negli ultimi periodi 34
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sembra essere pregiudicata la permanenza dell’agenzia distaccata in Manfredonia dell’INPS, per effetto della spending review deve contenere i costi e quindi non può sostenere il canone per la conduzione dell’attuale sede, che costa oltre ottantaseimila euro l’anno. Considerato che il Comune ha tutto l’interesse a far sì che l’INPS resti in questo territorio, pertanto ha il dovere di agevolare la ricerca di una giusta e dignitosa allocazione nel territorio sipontino per tali uffici. Risulta inoltre alla scrivente che il Sindaco abbia avuto un’interlocuzione con la direzione regionale dell’INPS finalizzata a mettere a disposizione alcuni locali del Comune per circa cinquecento metri quadri dietro un corrispettivo di cinquantamila euro, mentre l’INPS sarebbe disposta a contrattualizzare la cessione in affitto dei locali promessi con un affitto, secondo i calcoli OMI, di circa trentunomila euro, pertanto rivolgo questa interrogazione al Sindaco e all’assessore competente per sapere quali siano i motivi per cui non si ritenga di applicare i parametri OMI alla richiesta di corrispettivo per l’uso dei locali comunali all’INPS e se non ritengano che sia necessaria la permanenza di tale struttura a servizio della cittadinanza, che diversamente sarebbe costretta a spostarsi a Foggia per il disbrigo di qualunque pratica previdenziale. Grazie.
può giocare al ricatto con nessuno. Se l’INPS viene dal Sindaco e dice: <>, io gli dico che può andare via perché io non posso gestire il patrimonio comunale come se fosse cosa mia, non lo posso fare. E come ha detto bene lei, io sono andato direttamente dal direttore regionale dell’INPS per dirgli che la questione andava trattata sul piano delle norme e non delle disquisizioni di carattere tecnico che il tecnico di parte ritiene di dover per forza di cose far passare al tecnico del Comune di Manfredonia o addirittura al Sindaco, c’è l’Agenzia del Demanio Regionale che stabilisce se un canone di locazione è congruo o meno, se si ritiene di applicare il famoso comma 10 dell’art. 3 della legge 95 del 2012 se non ricordo male, o questa valutazione, se l’abbattimento del 30% si deve fare lo decide l’Agenzia del Demanio, non certamente il tecnico dell’INPS, quindi abbiamo detto di comune accordo, tenuto conto, e questo è un dato che non va sottovalutato, che noi abbiamo un Ufficio Provinciale dell’Impiego che sta lì, a fare cosa non lo so però sta lì, noi paghiamo per l’Ufficio Provinciale dell’Impiego quarantasettemila euro all’anno, dovremmo partecipare quota parte a ventiduemila euro, per il resto dovrebbero partecipare gli altri Comuni che usufruiscono del servizio, San Giovanni, Monte, Mattinata, cosa che non avviene da sempre, noi abbiamo fatto anche… abbiamo messo in campo anche azioni contro i Comuni che non ci pagano per recuperare le vecchie somme, quindi adesso qual è l’intesa che abbiamo raggiunto? E’ che si fa una valutazione di merito, quindi si rimette all’Agenzia del Demanio la congruità, quando dobbiamo chiedere all’INPS o ad altri enti in termini di locazione per quell’immobile, l’Agenzia ci dirà ventimila euro all’anno, dopo aver avuto questo elemento a disposizione, l’Amministrazione dovrà valutare se ritiene di dover affittare e dare in locazione all’INPS quei locali o addirittura se non scegliere la strada di collocare invece lì l’Ufficio Provinciale del
PRESIDENTE: Se lei vuole la risposta scritta mi deve consegnare la sua interrogazione. Sindaco, se lei vuole rispondere. SINDACO: Io rispondo, poi al verbale vale come risposta scritta. Innanzitutto non capisco di che cosa parliamo quando parliamo di canoni, di corrispettivo, faccio rilevare una cosa importante che deve essere chiara a tutti, quando parliamo di spending review, questa parola che viene così osannata, la spending review riguarda tutti, riguarda l’INPS, riguarda il Comune di Manfredonia e riguarda tutti gli enti dello Stato e gli enti territoriali e nessuno Atti consiliari
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Lavoro. La questione sta in questi termini, cioè noi dobbiamo fare i nostri interessi, che poi l’INPS bluffa, fa il suo mestiere perché è chiaro che il direttore generale regionale ha l’interesse a dimostrare ai suoi superiori che a Manfredonia, invece di pagare ottantaseimila euro, è riuscito a spuntare un fitto di locazione a ventitremila euro, ma noi abbiamo un altro interesse, che è quello di portare a casa qualche altro risultato, quindi la questione sta in questi termini, nessuno vuole perdere la sede dell’INPS, l’INAIL doveva andare via, noi abbiamo fatto i salti mortali, gli abbiamo fatto ottenere i locali dentro la struttura ospedaliera di Manfredonia, poi l’INPS ha deciso comunque di ridurre i servizi, sappiamo quello che è accaduto, in questo caso l’INPS ci chiede di verificare la possibilità di dare in locazione dei locali di proprietà del Comune di Manfredonia, noi siamo chiamati a fare delle valutazioni perché non dimentichiamoci, ma questo è un dato che tutti quanti abbiamo sicuramente in considerazione, che noi siamo sottoposti a dei controlli, Corte dei Conti, Collegio dei Revisori, qualcuno domani ci potrà dire: ma scusate, voi perché avete dato a un ente terzo dei locali di proprietà con un canone di locazione basso? E lì la cosa diventa complicata, quindi la questione non è chiusa, l’INPS non va da nessuna parte, quando avremo a disposizione la congruità da parte dell’Agenzia del Demanio fanno fatte le giuste valutazioni e le faremo con molta tranquillità sapendo che l’INPS svolge un ruolo diciamo fondamentale, essenziale. Tra l’altro il direttore regionale mi diceva che la nostra sede, se va via, non è che loro non hanno problemi, innanzitutto hanno problemi comunque di trovare posti e spazi a Foggia e poi l’INPS di Manfredonia, sembrerà strano ma le ragioni ci sono, gestisce un numero copioso di pratiche, che non è cosa semplice prendere e spostare, la verità è che l’INPS vuol fare una operazione di risparmio, che ci sta, che però non lo può fare sulla pelle del Comune di Manfredonia.
Atti consiliari
PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Consigliere Clemente, non so se vuole aggiungere qualcosa, comunque le daremo risposta scritta… CLEMENTE: Mi ritengo soddisfatta e non vada via la sede dell’INPS visto che è un servizio per i cittadini. PRESIDENTE: Esatto e comunque interventi sono verbalizzati.
questi
CLEMENTE: Sì, mi farò portavoce. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei. L’ultima interrogazione è della consigliera Della Patria. DELLA PATRIA: Grazie Presidente, Sindaco, assessori, colleghi Consiglieri. La mia interrogazione è rivolta all’assessore Zingariello. Come mai quando piove, a Siponto le strade si allagano? A parte quello che succede e che riscontriamo da sempre sul lungomare del Sole, ma questo avviene anche in altre zone di Siponto, tipo per esempio via del Mirto, via degli Eucalipti, che si forma praticamente… l’acqua si accumula perché non ha proprio dei punti dove confluire e quindi si crea il disagio per le abitazioni di quelle zone. Assessore, non si potrebbe intervenire con alcune griglie che fanno la raccolta di acque piovane per esempio? Grazie. PRESIDENTE: Assessore.
Grazie
a
lei
Consigliera.
ASS. ZINGARIELLO: Fortunatamente di problemi come questi ne abbiamo pochi, nel senso che negli ultimi anni abbiamo realizzato davvero tantissimi progetti di fogna bianca, Siponto è uno di questi, nel senso che non può essere realizzata una fogna bianca, lì abbiamo anche un progetto per il completamento di quel lungomare, che attualmente non siamo nelle condizioni di poter realizzare, ma mi auguro anche con la prossima 36
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programmazione, i prossimi finanziamenti di poterci candidare con quel progetto di completamento del lungomare e quindi di sottoservizi e a quel punto anche della realizzazione della fogna bianca. Il problema ce l’abbiamo lì a Siponto, mentre se non ho capito male per quanto riguarda l’allagamento sul lungomare di Manfredonia, perché uno è il lungomare di Siponto, l’altro è quello di Manfredonia, lì ormai è da anni che abbiamo una sorta di corrispondenza con l’Acquedotto perché la fogna nera è sottoposta rispetto al livello del mare, noi con l’Acquedotto abbiamo scritto più volte, addirittura a firma mia è partita anche una denuncia alla Procura della Repubblica perché un anno siamo stati costretti a mettere il divieto di balneazione perché quando vi sono grosse piogge, la fogna bianca entra all’interno della fogna nera e le pompe che dovrebbero aspirare dalle tubazioni non riescono a far fronte, l’Acquedotto ha fatto due interventi, uno di potenziamento della pompa che è sotto lo stadio Miramare, l’altro il potenziamento di una pompa che è sul molo di ponente. Nonostante questo il problema persiste, seppur si è limitato il danno, nel senso che adesso non avviene ogni volta che piova ma solo ed esclusivamente quando ci sono grossi acquazzoni, io credo che l’Acquedotto quel problema lo debba risolvere, tant’è che è partita, adesso non ricordo bene la data, nuovamente una richiesta all’Acquedotto per rivedere bene e potenziale, laddove c’è la possibilità, ulteriormente la pompa perché il rischio è quello, nel senso che quando ci sono i forti acquazzoni e le mareggiate, l’acqua della fogna bianca entra nella fogna nera e quindi la pompa non è nelle condizioni di poter lavorare per bene. Siamo in attesa di una risposta da parte dell’Acquedotto, ma noi continueremo sul nostro percorso perché a nostro avviso, ma è talmente palese, quindi non è soltanto a nostro avviso, che nonostante i lavori che hanno fatto e le risorse che hanno messo a disposizione per il comune di Manfredonia, in realtà il problema non l’hanno ancora risolto. Atti consiliari
PRESIDENTE: Grazie Assessore. Consigliera, se si ritiene soddisfatta possiamo chiudere. Bene, allora abbiamo terminato, non ci sono altre interrogazioni e quindi sciogliamo la seduta alle ore 20:57, buona serata a tutti. Il Consiglio Comunale termina alle 20:57.
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Letto, approvato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO GENERALE
IL PRESIDENTE F.to: Prencipe
F.to: Fiorentino
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ATTESTAZIONE
La presente deliberazione: 1. è stata pubblicata all'Albo Pretorio sul sito Istituzionale del Comune in data 2 DIC.2015 ....................... ove rimarrà per quindici giorni consecutivi. 2 DIC.2015 2. è stata trasmessa in data ____________ai seguenti uffici
per l'esecuzione:
All'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale. _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ . _________________________________________________________________
3. è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 – comma 4°, del D.L.vo n. 267/2000; è divenuta esecutiva il ………………………… per decorrenza del termine di cui all’art.134 – comma 3°, del D.L.vo n. 267/2000. 2 DIC.2015 Dalla Residenza comunale,lì____________ IL SEGRETARIO GENERALE F.to: Fiorentino
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E' copia conforme all'originale Data 2 DIC.2015
Il Segretario Generale