Buone Prassi Estetista - cod. 4221/Bis
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Buone Prassi La presente pubblicazione è stata realizzata dal CIOFS/FP Calabria nell’ambito del progetto “ESTETISTA” cod. 4221/Bis, finanziato dalla Regione Calabria, con fondi UE, MLPS e MIUR. POR CALABRIA FSE 2007-2013.
Il CIOFS/FP - Calabria è una associazione senza scopo di lucro che nella Regione Calabria offre una molteplicità di servizi di Formazione, Orietamento, Accompagnamento, Inserimento, Stage, Servizi al territorio e alle imprese, per adolescenti, giovani, ragazzi in difficoltà, donne, disoccupati, lavoratori. Nella Regione Calabria, opera in n.4 centri e una sede di Coordinamento regionale. E’ associato al CIOFS/FP, Ente Nazionale che raggruppa n. 15 Associazioni Regionali e circa n.100 sedi operative. I suoi valori fondamentali sono sintetizzati nel “Sistema Preventivo” di Don Bosco: Ragione, che è amorevolezza delle richieste e delle norme flessibili e graduali nelle proposte. Religione, intesa come sviluppo del senso di Dio insito in ogni persona e sforzo di evangelizzazione. Amorevolezza, che si esprime come amore educativo che fa crescere e crea condivisione. L’approccio preventivo, dunque, consente di coniugare le domande fondamentali della persona con le necessità della crescita culturale, delle scelte e dell’impegno per la preparazione professionale per l’inserimento lavorativo per un progetto di vita. Per rendere il suo servizio sempre più qualificato, il 15 Maggio 2001 ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001 da Lloyd’s Register Certification Srl (Numero del certificato LRC 190672)
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INDICE TEAM DI PROGETTO 4 I CORSISTI 4 PROFILO PROFESSIONALE 5 Obiettivi e finalità 6 Destinatari 8 Partners di progetto 9 LA FIGURA DEL TUTOR Ruolo del tutor durante il processo di stage Modalita’ di coordinamento
10 11 13
STRUTTURA PROGETTUALE 14 Le metodolgie didattiche 16 Stage 23 Esame di qualifica 26 Borsa di studio 27 Certificazione ECDL 28 Sistema Qualità 30 CONSULENZA PSICOLOGICA E ORIENTATIVA Incontri Scuola -Famiglia
31 33
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Strumenti di valutazione
34 35
FORMAZIONE FORMATORI
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EVENTO FINALE
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I CORSISTI
TEAM di PROGETTO Direttore Sede Operativa CHIARAVALLOTI Rosa Coordinatrice MACRINA Carmela Tutor • Favatella Chiara
(Febbraio-Giugno 2010)
•
Melina Angelica
(2010-2013)
Docenti §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§
4
Antonini Sandra Asuni Roberta Battaglia Annamaria Corapi Elvira Corapi Franco Gatto Norma Martin Garcia Esperanza Maria Matozzo Ilaria Messina Maria Caterina Montillo Concetta Muzzì Barbara Antonella Pellegrino Antonio Scerbo Paola Scicchitano Antonio Scopelliti Magda Talotta Gregorio Taverna Adelina Viscomi Carmela
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§§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§ §§
aversa Chiara castanò Antonella codispoti Dorinda fazio Mery galati Monica gregoraci Anna Maria gullì Valentina frustagli Lucia frustagli Patrizia ielapi Ilenia maida Valentina perri Stefania serafino Maria Laura sestito Domenica
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PROFILO PROFESSIONALE
L
’Estetista è un operatore estetico con conoscenze e competenze specialistiche, tali da consentirgli di eseguire tutte le prestazioni e i trattamenti a scopo di cura e protezione dell’aspetto estetico del corpo umano tramite tecniche manuali, con l’utilizzo di apparecchi elettromeccanici per uso estetico (per trattamenti dimagranti, rassodanti, ginnastica isometrica, drenaggio linfatico e cromoterapia) consentiti dalla normativa vigente e con l’applicazione dei prodotti cosmetici definiti dalla legge 11/10/1986, n. 713. I suoi compiti spaziano dall’accoglienza dei clienti all’individuazione del processo estetico da intraprendere, all’esecuzione dei trattamenti, utilizzando le attrezzature e i cosmetici necessari. Tra i servizi più frequenti ci sono: massaggi corporei, trucco e pulizia del viso, manicure, pedicure, depilazione, elettrostimolazione, solarium e metodi dimagranti vari. L’estetista deve, inoltre, avere cura delle attrezzature assicurandone l’igiene e la perfetta efficienza. Svolge, inoltre, attività amministrativa-contabile e segretariale per l’emissione della documentazione fiscale
necessaria per legge e controlla la quantità dei prodotti cosmetici presenti in magazzino determinandone il fabbisogno. Il complesso ruolo dell’estetista prevede l’utilizzo di conoscenze fisiologiche, morfologiche ed anatomiche del corpo umano; di nozioni di cosmetologia, chimica, biologia ed elettrotecnica e di competenze tecniche, stilistiche, psicologiche e sociali. L’operatore estetico propone alla clientela prestazioni conformi e funzionali alle caratteristiche dell’aspetto, secondo i canoni delle mode e del costume; applica trattamenti o prestazioni alla superficie del corpo umano al fine esclusivo prevalente di mantenerlo in perfette condizioni, di
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migliorarne e correggerne l’aspetto estetico attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti; individua ed utilizza i prodotti cosmetologici applicando le tecniche di prevenzione all’insorgenza di forme di reazione ai trattamenti cutanei; gestisce la strumentazione di supporto ai trattamenti estetici speciali; esegue massaggi corporei e sa applicare ed utilizzare tecniche di trucco del viso. Oltre a competenze puramente tecniche e gestionali, quali la capacità di saper leggere ed interpretare testi, schede di lavoro, i dati principali delle schede tecniche dei prodotti (anche per la sicurezza e per le allergie); possedere un adeguato numero di strumenti formali, matematici o comunque logici, e saperli applicare a diversi ambiti di problemi generali e specifici; saper gestire un archivio ed una piccola contabilità, anche per la vita di tutti i giorni, l’estetista deve possedere competenze trasversali fondamentali, quali la capacità di gestire rapporti umani, di essere versatile, sia per la varietà delle situazioni che si possono proporre, sia per la variabilità di rapporto interpersonale che si può instaurare con il cliente; di gestire al meglio i tempi, perché il rapporto qualità/quantità del lavoro eseguito sia ottimale, anche da un punto di vista economico; di avere una buona cultura generale e curare la propria immagine (comunicazione marketing) per potersi inserire e poter rappresentare qualsiasi azienda;
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di coltivare sensibilità espressive ed anche estetiche che consentano di affrontare in modo efficace i compiti professionali (quali ad esempio volantini, cartelloni, piccole schede per le clienti), ma pure le situazioni concrete della vita quotidiana. L’Estetista deve, inoltre, conoscere almeno una lingua straniera e avere conoscenze di base di psicologia comportamentale. L’operatore estetico è, dunque, una persona dotata di grande comunicabilità e psicologia oltre che di tecnica e di professionalità. Ha, inoltre, il diritto-dovere di essere sempre aggiornata/o e ampliare continuamente le proprie conoscenze professionali sia per seguire la moda e le nuove tendenze, ma soprattutto perché ha a che fare sin dal primo momento con il corpo umano.
Obiettivi e finalità La natura dell’idea progettuale si propone di “assicurare ai giovani una proposta formativa dal carattere educativo, culturale e professionale che preveda risposte molteplici alle loro esigenze, in modo che ogni utente possa comunque ottenere un risultato soddisfacente in termini di conseguimento di una qualifica professionale, garanzia di un supporto all’inserimento lavorativo, possibilità di un’eventuale prosecuzione della formazione nell’ambito dell’Istruzione o della Formazione professionale superiore”, tali obiettivi sono
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continuamente perseguiti dall’ente e dalla scuola partner, già impegnati in altre iniziative analoghe, di percorsi triennali insistenti sul quartiere. L’azione formativa proposta ha come obiettivo primario quello di costituire uno sforzo sinergico ed efficace per sviluppare una strategia di azione a favore di ragazzi in possesso della licenza di scuola media con età inferiore a 18 anni che vogliano assolvere all’obbligo formativo seguendo un percorso triennale finalizzato al conseguimento della qualifica regionale di Estetista. Gli obiettivi dell’azione sono: -- conseguimento di una qualifica professionale, garanzia di un supporto all’inserimento lavorativo -- erogazione di una proposta formativa dal carattere educativo, culturale e professionale che dia la possibilità di un’eventuale prosecuzione della formazione nell’ambito dell’Istruzione o della Formazione professionale superiore; A tali obiettivi si deve aggiungere sicuramente la crescita della persona/allievo, capace di sviluppare la consapevolezza sul proprio progetto personale e progetto professionale, seguendo percorsi specifici di orientamento, rimotivazione ed accompagnamento. Più in dettaglio Gli obiettivi generali dell’intervento sono: §§ Mettere a punto un’azione che sviluppi la formazione di base al fine di contrastare fenomeni di nuova esclusione sociale. §§ Sostenere il soggetto nella costruzione del suo progetto professionale personale. §§ Attivare uno spazio metodologico e strategico per costruire la professionalizzazione attraverso il recupero delle risorse sommerse, la rimotivazione, l’orientamento; §§ Formulare una proposta orientativa – formativa - esperienziale, in grado di rispondere ai bisogni progettuali e formativi del target. §§ Sviluppare le competenze professionali e trasversali in relazione alla professionalità individuata; §§ Inserire nel mondo del lavoro o reintrodurre nei percorsi scolastici i destinatari anche proponendo azioni orientative specifiche; §§ Acquisire una qualifica professionale spendibile sul territorio. §§ Rafforzare la partecipazione delle famiglie in modo da giungere ad una vera corresponsabilità all’interno della comunità formativa;
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§§ Costruire una rete di azioni atte al monitoraggio continuo dell’iniziativa per garantirne il corretto e organico funzionamento sia erogativo che organizzativo.
Destinatari Numero dei partecipanti Composizione di genere d’aula Classe d’età Titolo di studio
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15 Femminile 17 Licenza Media
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Partners di progetto e Aziende di Stage “Liceo della Comunicazione”
Istituto Maria Ausiliztrice via San Giovanni Bosco, 7- 88068 Soverato (CZ)
Amministrazione Provinciale di Catanzaro EBAC CONFARTIGIANATO di Catanzaro Centro Estetico Hina
Sousa Rodriguez Anilza Maria,\ via Laerte 88069 Squillace Lido
Centro Nails Beauty Fashion
Viola Annamaria, via Miceli- 88068 Soverato
“Euroestetica”
Froio Rosanna, via Marina 88060 Montepaone Lido (CZ)
“Centro Immagine”
Ranieri Valeria, via Nazionale 88060 Davoli Marina (CZ)
“Michelle Centro Estetico”
Corapi Elvira, corso Umberto I 88068 Soverato (CZ)
“Elisir”
Caterina Signorello via Carlo Alberto dalla Chiesa 4- Davoli Marina
“Ayur Center”
Martin Garcia Esperanza Maria Via Duca Prizzi 10, 88068 Soverato (CZ)
“Centro Estetico Armonia”
Caporale Angelina, via Amirante 91 88068 Soverato (CZ)
“Farmacia Centro Benessere”
Corapi Vitaliano, via G. Staglianò 44 88064 Chiaravalle Centrale (CZ),
“Ninfea estetica e benessere”
Andracchio Mariassunta, via Nazionale 66 88969 Sant’Andrea J. M.na (CZ)
“L’esthètique”
Magisano Fabio, via Nausica Centro Commerciale Le Vele- 88060 Montepaone Lido
“Punto Rosa Beauty Center”
Froio rosanna, via Marina 88060 Montepaone Lido
“Centro estetico”
Quaresima Jennifer Gabriella, via C. Battisti 7/A – 88024 Girifalco
“Thalgo”
Marianna Procopio, via Pitagora - Davoli
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LA FIGURA DEL TUTOR
Che cosa fa con i Docenti
Il termine ”Tutor” deriva dal verbo tutari, che significa proteggere, difendere, custodire. Il tutor è quell’operatore che agisce in sistemi di apprendimento nel senso di facilitatore delle dinamiche individuali o all’interno del gruppo, di guida per il processo di apprendimento, di orientatore nel percorso formativo, di assistente al percorso formativo individuale, di agevolatore dei rapporti con nuovi “oggetti” formativi o in nuovi percorsi. Il tutor è un organizzatore che sa mettere insieme le diverse risorse che provengono sia dal contesto formativo che dai contesti sociali da cui provengono e vivono gli stessi allievi, riconoscendo loro una appartenenza personale e collettiva. Segue il giovane dal momento dell’accoglienza al Centro di formazione professionale fino all’inserimento nel mondo del lavoro, attraverso un progetto personale che viene aggiornato progressivamente, parallelamente al processo di apprendimento e professionalizzazione. Il Tutor ricopre un ruolo molto complesso, poiché gioca contemporaneamente su tutti i fronti che compongono l’istituzione formativa, ponendosi come elemento di collegamento tra di essi . Contribuisce inoltre all’orientamento e allo sviluppo individuale dei giovani facilitando forme autonome di rilettura e ridefinizione del sé.
ææ Promuove attività interdisciplinari ææ Fornisce supporto metodologico ææ Suggerisce attività e materiali ææ Svolge funzioni di mediazione ææ Collabora nella programmazione e
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nella verifica delle attività
Cosa fa con gli allievi ææ Raccoglie dati sugli allievi ææ Organizza gruppi di lavoro per
recuperi, ripassi
ll Tutor facilita gli allievi nel: -- Conoscere se stessi -- Conoscere il progetto, il corso ed il contesto -- Conoscere il profilo professionale, le aziende ed il mondo del lavoro -- Relazionarsi e comunicare con gli altri -- Approfondire le conoscenze e la partecipazione al lavoro di gruppo -- Sviluppare delle strategie per “studiare” efficacemente Realizzare l’inserimento nel mondo del lavoro Il Tutor interviene attraverso: ææ incontri individuali con gli allievi ææ attività in piccoli gruppi di allievi ææ attività in aula con l’intero gruppo-
classe
ææ incontri collegiali o informali con i
docenti
I compiti affidati al tutor dal sistema di Gestione Qualità sono riportati all’in-
Il tutor è una figura strettamente legata alla presenza degli allievi e all’attività didattica. Fondamentale è la comunicazione tra il tutor, il coordinatore e il direttore del corso, in modo da avere un confronto continuo e più estraneo nella risoluzione dei problemi che potrebbero sorgere all’interno dell’aula.
RUOLO DEL TUTOR DURANTE IL PROCESSO DI STAGE Il ruolo del tutor formativo inizia già nella fase di start up delle procedure di organizzazione dello stage quando ha il compito di analizzare le aziende esistenti e disponibili per lo svolgi-
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terno del Manuale Qualità: §§ Realizzare azioni di socializzazione e di sviluppo del clima d’aula, §§ Sorvegliare le dinamiche d’aula/ stage instauratesi tra i partecipanti e i formatori/aziende, al fine di evidenziare eventuali problematiche o miglioramenti da apportare al servizio, §§ Supportare i formatori nello svolgimento delle proprie attività, §§ Assistere e accompagnare gli utenti nell’elaborazione di un progetto di inserimento lavorativo, §§ Individua e seleziona le aziende idonee alle attività di stage e tirocinio, §§ Gestisce le azioni necessarie per la realizzazione di stage e tirocini (firma convenzioni, relazioni con le imprese…)
mento di stage, scegliendo, sulla base delle analisi precedenti, quelle più idonee per lo svolgimento di questa fase. Presenta alle aziende la convenzione relativa allo stage concordando con il tutor aziendale il progetto formativo coerentemente al profilo professionale previsto. In quest’ultima fase è particolarmente importante il ruolo dei tutor formativi in cui, in collaborazione con gli allievi ed i rispettivi tutor aziendali predispongono progetto di stage. I tutor, profondi conoscitori della idea progettuale formativa e dei suoi obiettivi, oltre che attenti osservatori, quotidiani, delle aspettative e inclinazioni di ciascun allievo, hanno le competenze necessarie per lo svolgimento di tale compito e per l’attività di supervisione che seguirà. I tutor hanno infatti il compito di supervisionare l’attività effettivamente svolta dai ragazzi durante tutto il periodo di durata dell’esperienza di stage. Questa attività di supervisione verrà realizzata attraverso una serie di visite (concordate e non) e di colloqui individuali con gli stagisti, con i tutor aziendali o con entrambi contemporaneamente. Il suo ruolo, in questo modo, garantirà che: -- l’attività formativa svolta dall’allievo rispetti ciò che è stato indicato nel progetto stage; -- che l’allievo inserito in stage ri-
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spetti le regole e le norme relative alla vita in azienda e illustrate dal tutor aziendale; -- che l’utente venga messo nelle condizioni reali di poter svolgere i compiti individuati; -- nel momento in cui venissero individuate anomalie o problemi, egli dovrà innanzitutto comunicare ciò al coordinatore del corso e, nell’ottica di un miglioramento continuo del servizio, in collaborazione con questi, mettere in atto strategie che possano portare alla soluzione di tali difficoltà e permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’esperienza di stage. Il tutor formativo svolgerà tutte le attività previste in continua collaborazione con il coordinatore del corso ed il direttore di progetto. In breve il ruolo del tutor per il successo dell’allievo è stato: §§ Sostegno ai giovani nella fase di orientamento e di inserimento nel percorso scolastico; §§ Interventi presso i docenti per l’attivazione di strategie atte a §§ sviluppare la motivazione ad apprendere; §§ Tutoraggio e counseling per i giovani che presentano particolari §§ problemi; §§ Rapporto con le famiglie dei giovani.
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MODALITA’ DI COORDINAMENTO Comitato di progetto paritetico Per facilitare l’integrazione e lavorare nell’ottica del comune obiettivo di realizzare un intervento finalizzato a rispondere ad un fabbisogno formativo dei giovani e nel contempo ad un fabbisogno professionale delle aziende, si prevede di istituire un Comitato di progetto paritetico, composto da: §§ Dirigente scolastico del Liceo della Comunicazione M. Ausiliatrice §§ Direttore del CIOFS/FP Soverato §§ Rappresentanti delle aziende partner §§ Coordinatore del progetto (CIOFS/ FP) §§ Referente dell’istituto per il progetto Il Comitato di progetto, coordinato dal direttore del CIOFS/FP, ha responsabilità di coordinamento e supervisione relativamente alla progettazione delle attività, alla gestione operativa, al monitoraggio ed alla valutazione periodica del progetto, alle certificazioni intermedie e finale e al riconoscimento dei crediti. Tale Comitato ha avuto una notevole valenza sperimentale in relazione alla gestione del riconoscimento dei crediti anche al fine dei passaggi orizzontali e verticali tra i sistemi formativi. Infatti, risulta estremamente importante, ai fini di una corretta integrazione, con-
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sentire ai formandi di poter passare da un sistema all’altro ottenendo la certificazione dal sistema di uscita e il riconoscimento dal sistema in cui si entra. Consigli di corso Costituito da tutti i docenti e dall’equipe formativa (Direttore, Coordinatore e Tutor d’aula). Il consiglio si riunisce almeno 3 volte l’anno per verificare il rendimento degli allievi singolarmente ed eventuali interventi da attuare.
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STRUTTURA PROGETTUALE Il percorso finalizzato al conseguimento della qualifica di Estetista ha avuto una durata complessiva di 3200 ore, suddiviso in 3 anni formativi, della durata di 1.000 ore per il primo anno e di 1100 ore per il secondo e il terzo. Facendo riferimento agli standard formativi minimi relativi alle competenze di base, così come definiti nell’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni del 15 gennaio 2004, nonché agli standard formativi minimi relativi alle competenze tecnico-professionali approvati in Conferenza Stato-Regioni il 5 ottobre 2006, si è articolato il percorso così come descritto nella seguente tabella: UNITA’ DIDATTICA
ORE TOTALI I ANNO
ORE TOTALI II ANNO
ORE TOTALI III ANNO
LINGUA ITALIANA
50
40
25
COMUNICARE IN PUBBLICO
20
COMUNICAZIONE E DINAMICHE DI GRUPPO
20
15
LINGUA INGLESE
50
25
20
INFORMATICA
70
60
40
SICUREZZA E TIC
5
MATEMATICA
50
30
20
FISICO-CHIMICO
20
20
20
SCIENZE DELLA NATURA
20
15
10
CULTURA STORICA - SOCIALE
40
15
10
GEOGRAFIA E TERRITORIO
40
15
10
SICUREZZA
15
CODICI E STRUMENTI ESPRESSIVI 25
15
20
ACCOGLIENZA PRELIMINARE ALL’AVVIO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
5
5
5
ORIENTAMENTO
50
30
30
20
20
ACCOMPAGNAMENTO E INSERIMENTO AL LAVORO
14
10
EDUCAZIONE FISICA
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20
15
ANATOMIA
25
20
15
FISIOLOGIA
20
15
20
15
COSMETOLOGIA
25
PSICOLOGIA
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DERMATOLOGIA
10
ELETTROLOGIA ED ELETTROMECCANICA
50
30
20
IGIENE ED ALIMENTAZIONE
50
30
20
60
70
VISAGISMO
MAKE-UP 50
60
80
ETICA DEL LAVORO
20
15
20
MANICURE
20
50
50
PEDICURE
20
40
40
MASSAGGIO ESTETICO
40
115
140
EPILAZIONE E DEPILAZIONE
20
20
10
ECONOMIA DI BASE
20
20
10
ATTI AMMINISTRATIVI
15
DIRITTO
15
25
20
10
30
GESTIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
20
20
30
STAGE
126
200
250
VISITA GUIDATA
24 1100
1100
TOTALE
1000
TOTALE 3200 ORE
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LE METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie didattiche messe in atto nel percorso formativo triennale del corso Estetista sono state le seguenti: §§ §§ §§ §§
Learning by doing Lezioni sul campo Visite guidate Viaggio formativo
1. LEARNING BY DOING Il Learning by doing è un apprendimento innovativo svolto attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni. Gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è necessario conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata. Le AZIONI che vengono svolte sono simulazioni in cui il corsista persegue un obiettivo professionale concreto applicando ed utilizzando le conoscenze e le abilità funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. Dovrà trattarsi di un obiettivo in grado di motivarlo ed indurlo a mettere in gioco le sue conoscenze pregresse creando una situazione ideale per l’integrazione delle nuove conoscenze. La finalità prinicipale è migliorare la
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strategia per imparare, ove l’imparare non è il memorizzare, ma anche e soprattutto il comprendere. Gli allievi del corso per Estetista hanno svolto diverse simulazioni tra le quali abbiamo scelto il momento del primo confronto con le persone provenienti dall’esterno e che si sono prestate da modelle per ricevere un servizio di ricostruzione unghie. COMPITO: accogliere le modelle nei locali del CIOFS/FP e offrire loro un servizio gratuito di ricostruzione unghie OBIETTIVI FORMATIVI: §§ Promuovere la capacità di relazionarsi con delle persone esterne alla propria scuola §§ Accettare la diversità OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: §§ Saper riconoscere le problematiche dell’unghia §§ Saper svolgere tutti i passaggi per effettuare una corretta ricostruzione unghie §§ Saper accogliere i clienti durante la simunlazione FIGURE COINVOLTE: §§ Tutor- coordinatore: responsabile dell’aspetto relazionale di questa attività e la gestione della comunicazione. §§ Formatore dell’ area professionale: responsabile dell’aspetto tecnico
STRUMENTI UTILIZZATI: §§ laboratorio estetista (Lettini - Arma-
di - Separè - Sterilizzatore - Lampade d’ingrandimento - Vaporizzatore - Carrelli - Scaldacera - Spatoline - Ciotole mani - Ciotole Piedi - Tappetino per massaggio - Espositore make-up - Kit - Tronchesina - Lima - Forbici - Spingi pelle - Sgorbia - Smalto - Crema Mani Crema piedi)
Esempi:
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di questa attività
NAIL ART
La Nail Art nasce come passo successivo alla ricostruzione delle unghie e racchiude tutto lo svariato mondo sviluppatosi intorno alla decorazione delle unghie. Una vera e propria arte espressione della fantasia e della creatività di chi la pratica, la nail art offre ad ogni donna che ama avere unghie sempre ben curate per esaltare la propria femminilità, risultati davvero entusiasmanti, non solo dettami della moda o tendenza fashion del momento, ma concreta espressione della
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personalità e dello stile della donna. Per realizzare una nail art decorativa servono prodotti specifici e di elevata qualità per risultati impeccabili e duraturi, senza sbavature: -- Pennelli -- Gel colorati e trasparenti -- Smalti di diverse forme e misure ( strip, a ventaglio, spot, a punta finissima ecc.) -- Aerografo, mascherine -- Decorazioni varie come ad esempio glitter, paillettes, brillantini, fimo, e molte altre decorazioni di tendenza sempre reperibili nei negozi specializzati, sia fisici che e-commerce. Le allieve hanno frequentato il corso intensivo di Nail Art nei giorni 15/16/17 ottobre 2012 per un totale di 18 ore di attività. Le lezioni sono state tenute dall’esperta del settore Sandra Antonini. Le allieve hanno apprezzato molto le lezioni e l’hanno manifestato anche nel questionario di gradimento, che ha evidenziato i seguenti risultati:
LIBRO DI LETTERATURA ITALIANA
Le allieve del corso Estetista, guidate dal docente Pellegrino Antonio hanno realizzato un testo di Letteratura Italiana per i corsi di formazione professionale. Le allieve hanno fatto delle ricerche su autori e movimenti letterari, a conclusione hanno assemblato tutto e il corso di formazione dell’Operatore Grafico Multime-
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dia si è occupato dell’elaborazione della copertina del libro. Il libro ha la finalità di creare un testo base di letteratura per i ragazzi della formazione professionale. SEDE OPERATIVA DI SOVERATO __________________________________
Elementi di letteratura italiana
CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“Elementi di letteratura italiana” Testo base di letteratura italiana per i Corsi di Formazione Professionale
curato dalle allieve del Corso Professionale “Estetista” coordinate da Antonio Pellegrino
Testo base di letteratura italiana per Corsi di Formazione Professionale
05 aprile 2013 ore 10.00
SALONE TEATRO ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE SALUTI: Ausilia De Siena – Direttrice Istituto Maria Ausiliatrice Soverato Rosa Chiaravalloti – Direttore Sede Operativa Soverato Ciofs/fp INTERVENTI:
Volume I
Fabio Guarna – Giornalista MODERATORE Antonio Pellegrino – Docente FP e coordinatore di Elementi di letteratura italiana” Stefania Asuni – Docente di lettere Ist. Maria Ausiliatrice Soverato Maria Ausilia Chiellino – Dirigente Scol. Ist. Maria Ausiliatrice – Psicologa – fma Teresa Caligiure – Dottore di ricerca UNICAL (dipartimento lettere) Gerardo Pagano – Preside Emerito Liceo Scientifico Soverato
A cura delle Allieve del Corso ESTETISTA cod 4221/bis e di Antonio Pellegrino
Sergio Polisicchio – Assessore Provinciale Formazione Professionale Allieve – Corso “Estetista” Cod. 4221 bis _______________________________________________________________________________________________ Centro Italiano Opere Femminili Salesiane -‐ Formazione Professionale Calabria Sede Operativa : Via San Giovanni Bosco,7 -‐ 88068 Soverato (CZ) C.F. 80006010807 -‐ P.I. 01304990805 TEL/FAX 0967/521334 E-‐mail:
[email protected] -‐ Sito web www.ciofsfpcalabria.it
Sistema Qualità Certificato
LRC 190672
CHRISTMAS VILLAGE
13/14 dicembre 2012 le allieve hanno partecipato al Christmas Village per la raccolta fondi al fine di acquistare dei defibrillatori da donare a scuole e comuni. L’evento si è tenuto a Soverato. Le allieve del corso hanno offerto un servizio di manicure a tante delle mamme (acconciatura per gli altri) presenti, mentre i loro bambini si intrattenevano con Babbo Natale. Per ogni servizio è stata donata una piccola offerta che ha contribuito all’acquisto dei defibril-
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latori. Le allieve hanno offerto la loro professionalità al di fuori dell’orario didattico, manifestando molta generosità e solidarietà. Giorno 22 marzo 2013 sono stati consegnati i defibrillatori agli Enti scelti tra cui anche il CIOFS/FP di Soverato, che ha donato un elevato contributo alla manifestazione. 2. VISITE GUIDATE OBIETTIVI: §§ Approfondire la conoscenza di nuove attrezzature e prodotti §§ Approfondire la conoscenza del contesto lavorativo, dei processi produttivi, della organizzazione del lavoro. MODALITA’ DI EROGAZIONE Visita durante il terzo anno formativo alla Fiera dell’Estetica COSMOPROF di Bologna FIGURE COINVOLTE: §§ Tutor e coordinatore. §§ Docente di tecnica professionale L’esperienza della COSMOPROF è stata di notevole importanza per il gruppo delle Estetiste. La Cosmoprof rappresenta l’evento di riferimento mondiale per il comparto profumeria e cosmesi, ad esempio: prodotti professionali per capelli; attrezzature, apparecchiature e prodotti cosmetici per l’estetica; prodotti e attrezzature per ricostruzione unghie; attrezza-
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ture e arredamenti per acconciatori; arredamenti per profumerie; prodotti cosmetici e profumi; accessori per l’igiene e articoli da regalo; bigiotteria; cosmetici per erboristerie; articoli e novità per acconciatori; packaging; materie prime; tecnologie e servizi per l’industria cosmetica; prodotti farmaceutici; macchinari. Le allieve hanno potuto osservare nuovi macchinari tecnologici e prodotti. Hanno assistito alla pratica di massaggi estetici, applicazione di trucco, ricostruzione unghie, saune, applicazione di creme per il corpo. Le allieve hanno cercato di catturare ogni singola spiegazione soffermandosi e facendo domande alle loro docenti su quanto avevano davanti agli occhi. Hanno assistito a video con l’illustrazione di depilazioni e di massaggi. L’esperienza è stata molto interessante per gli allievi, che hanno potuto comprendere quanto sia ricco e in continua evoluzione il settore della cosmesi e anche per gli accompagnatori, che hanno capito il vero interesse che i ragazzi nutrono per questo mestiere. Hanno potuto osservare la passione e l’amore di grandi professionisti, motivandosi all’impegno, al sacrificio e alla formazione professionale personale. 3. VIAGGI FORMATIVI Gli allievi del corso Estetista hanno effettuato durante ogni anno formativo
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una visita guidata fuori sede: 1. “Fiera Cosmoprof” di Bologna il terzo anno. 2. Città di Catania il secondo anno: §§ CIOFS/FP SICILIA DI PALAGONIA, dove hanno potuto assistere ad un simulsalone (pedicure con massaggio e french manicure); §§ PLATINUM HOTEL- ETNA GOLF RESORT & SPA, dove hanno osservato: peeling corpo agli agrumi, fiala ossigenante rivitalizzante agli agrumi; massaggio al burro vegetale agli agrumi; peeling corpo al sale di Sicilia; candle massage; §§ MODHAIR SALONE BENESSERE CATANIA, dove hanno osservato la ricostruzione in gel e acrilico e nuove tecniche di nail art, §§ CIOFS/FP SICILIA CATANIA §§ CENTRO PROFUMIA CATANIA, hanno osservato TRATTAMENTI HYDROCARE, trattamento idro purificante marino, igiene estetica corpo, trattamenti specifici personalizzati hydrocare, foto ringiovanimento, thermal/aquaspa, percorsi hammam, massaggio in shiro, skin life§§ CENTRO BAIA VERDE, hanno visto la masque modellant, body scrub ai Sali oceanici, massaggio anticellulite, massaggio tonificante, drenaggio linfatico vodder, digitopressione, trattamenti
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orientali, trattamenti sportivi, trattamenti speciali. 3. Best Western Hotel- centro benessere di Rende (Cosenza) nel secondo anno formativo. 4. Città di Torino il primo anno, caratterizzata dai seguenti momenti essenziali: §§ Visita al centro estetico “Elio Rocco”, dove le allieve hanno avuto modo di consocere una tecnica manuale a loro sconosciuta, l’ Hammam, scoprendo quanto benessere si può trasmettere con l’uso delle mani. §§ Visita al centro estetico “Estetica Girasole”, dove le allieve hanno potuto rendersi conto dei macchinari che un’estetista può avere a disposizione e fare un confronto con il centro “Elio Rocco”, precedentemente visitato, hanno compreso quanto sia importante avere un’impostazione tecnica. §§ Visita a “Piazza dei Mestieri” dove le allieve si sono confrontate con allieve di un corso affine, sull’esecuzione di trucco e massaggio viso. §§ Visita al Centro di Bilancio delle Competenze e Orientamento (BILCO) e CIOFS/FP Piemonte dove la responsabile ha presentato il BILCO come luogo-risorsa dedicato a chi vuole accrescere la capacità di gestire il proprio sviluppo professionale, per ri-
STAGE Lo stage nel percorso formativo va distinto in due tipologie, ciascuna con i suoi obiettivi e le sue modalità di svolgimento: §§ Stage Orientativo §§ Stage Formativo Lo Stage orientativo ha avuto l’obiettivo di sostenere la persona nella scelta effettuata, migliorando la comprensione del profilo professionale e delle sue principali caratteristiche. Lo stage orientativo si è svolto nella prima metà del primo anno e si è previsto di far ruotare gli allievi in diversi contesti lavorativi, al fine di facilitare la comprensione delle varie possibilità di impiego e di sbocco per la figura professionale. Lo Stage formativo ha avuto l’obiettivo di sperimentare e consolidare le competenze esistenti e di favorire l’apprendimento di nuove competenze professionali. Nello stage formativo, gli allievi hanno realizzato intere sequenze lavorative o parti di esse con una complessità crescente di contenuti e un’attenzione più marcata ai risultati della performance. Lo stage formativo si e’ svolto in tutti
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spondere alle richieste di un mercato del lavoro in continua trasformazione.
e tre gli anni con tempi diversi per un totale di 600 ore complessive e mira a perseguire i seguenti obiettivi specifici: -- Sviluppare specifiche abilità operative richieste dal ruolo professionale sperimentato -- Apprendere attraverso l’azione nuove competenze -- Organizzare e gestire le operazioni e i compiti assegnati in modo razionale, tale da garantire una qualità soddisfacente del lavoro svolto -- Imparare a gestire in maniera non conflittuale le relazioni con gli altri -- Acquisire un livello accettabile di padronanza nell’uso delle tecnologie e degli strumenti di lavoro -- Conoscere e decodificare i concetti e i linguaggi tipici della professione Nel corso dell’esperienza di stage formativo , sono stati previsti dei rientri in aula, secondo un piano concordato con le aziende, finalizzati alla rielaborazione dei vissuti personali e delle esperienze problematiche incontrate. Inoltre, è stata attivata una costante azione di monitoraggio e di verifica dell’attività , in modo tale da intervenire con opportuni e tempestivi correttivi in caso di feedback negativi da parte dell’azienda o dell’allievo (difficoltà di socializzazione, sensazione di inadeguatezza e di incapacità, momenti di crisi, ecc.). In questa attività di fondamentale im-
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portanza è stata la figura del tutor didattico e la sua relazione con il tutor aziendale che ha il compito di sostenere il processo di apprendimento e facilitare il percorso di inserimento nella realtà aziendale. Gli strumenti utilizzati per monitorare e valutare l’attività di stage sono stati i seguenti: -- Registro di stage riportante le ore e l’attività svolta giornalmente; -- diario sull’esperienza di stage redatto da ciascun allievo; -- scheda/report finale del tutor aziendale e del tutor didattico; -- questionario di valutazione sull’andamento dello stage da parte dell’azienda -- focus-group con gli allievi per rilevare la soddisfazione
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Gli obiettivi perseguiti attraverso l’utilizzo di tali strumenti sono stati: -- valutare le competenze degli stagisti emerse durante il percorso di apprendimento on the job, funzionali alla crescita professionale e personale; -- valutare la qualità della progettazione e della gestione del programma di stage.
1. Obiettivi formativi: -- Sviluppare specifiche abilità operative richieste dal ruolo professionale sperimentato -- Apprendere attraverso l’azione nuove competenze -- Organizzare e gestire le operazioni e i compiti assegnati in modo razionale, tale da garantire una qualità soddisfacente del lavoro svolto -- Imparare a gestire in maniera non conflittuale le relazioni con gli altri -- Acquisire un livello accettabile di padronanza nell’uso delle tecnologie e degli strumenti di lavoro -- Conoscere e decodificare i concetti e i linguaggi tipici della professione -- Sviluppare una visione d’insieme del processo lavorativo, necessaria per capire il rapporto tra il proprio lavoro e la mission dell’azienda
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PROGETTO FORMATIVO DI STAGE Il tutor aziendale aiuterà l’allieva attraverso lo stage a raggiungere i seguenti
delle attrezzature e delle relative norme di sicurezza; gestire l’accoglienza dei clienti all’interno del centro; applicazione pratica delle varie tecniche di depilazione ed epilazione in maniera autonoma su clienti o in laboratori di simulazione; eseguire correttamente la ricostruzione unghie rispettando le esigenze del cliente e svolgendo un corretto manicure precedente; preparazione del viso al trattamento specifico e sua applicazione (massaggio, applicazione di creme); scelta del trattamento specifico da applicare; eseguire una corretta pulizia del viso con tutti i passaggi necessari; eseguire un trucco idoneo alle occasioni e al soggetto che si ha di fronte, in particolare la realizzazione di un trucco sposa; realizzazione di un massaggio su tutto il corpo in modo autonomo e con l’uso delle tecniche acquisite.
2. Obiettivi specifici di apprendimento: -- mostrarsi propositivi all’interno dell’ambiente di lavoro; -- rispettare le regole tipiche di una situazione lavorativa: gestione efficace del tempo, puntualità, rispetto dei ritmi di lavoro e delle scadenze, rispetto dell’ambiente,
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ESAMI DI QUALIFICA Secondo quanto stabilito dalla L. 4 gennaio 1990, n.1 ”Disciplina dell’attività di estetista”, la qualificazione professionale di estetista si intende conseguita, dopo l’espletamento dell’obbligo scolastico, mediante un apposito esame teorico-pratico preceduto dallo svolgimento di un corso di formazione professionale. Uno degli elementi fondamentali della valutazione autentica alla fine del percorso formativo è l’esame finale di qualifica, che rappresenta la modalità attraverso la quale si riscontra nella persona la presenza di requisiti educativi, culturali e professionali che attestino l’assolvimento del diritto-dovere e nel contempo consentano il conseguimento di una qualifica. L’esame di qualifica si articola in tre prove: 1. Prova professionale: in essa è richiesto all’allievo di realizzare un prodotto significativo funzionale a valutare le capacità professionali acquisite durante l’iter formativo. Questa prova può essere suddivisa in tre fasi: -- Fase di programmazione: in essa è richiesto all’allievo di riflettere e di definire le sequenze operative di lavoro che verranno eseguite nella prova tecnico – operativa. -- Fase operativa: in essa è richiesto all’allievo di realizzare concretamente il prodotto. -- Fase consuntiva: in essa è richiesto
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all’allievo di descrivere il processo che ha svolto per la realizzazione del prodotto, in modo che si possa valutare la consapevolezza del percorso svolto. 2. Prova scritta culturale: in essa è richiesto agli allievi di rispondere ad un test scritto relativo a tutte le materie. 3. Colloquio: in esso è richiesto all’allievo di saper argomentare su contenuti appresi durante il percorso formativo, sulle esperienze di stage e di formazione vissute e sulle attese e le riflessioni riguardanti il proprio futuro. Obiettivo privilegiato del colloquio è quello di dare l’opportunità all’allievo di riflettere e di prendere consapevolezza del percorso educativo e formativo che ha compiuto. L’esame finale di qualifica ha il suo centro nella prova professionale, che è un “capolavoro”, ovvero un prodotto significativo e funzionale. Essa ha un valore operativo, in quanto consente di rilevare i requisiti professionali in riferimento ad un ruolo definito, ha un valore culturale, in quanto consente di rilevare le conoscenze e le abilità che l’allievo ha acquisito durante il suo percorso formativo ed ha un valore educativo, in quanto stimola la persona ad una maggiore coscienza di sé e delle proprie risorse nell’atto di porsi di fronte ad un compito. La prova fa, quindi, riferimento ad un processo
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operativo reale, e prevede un livello definito di autonomia, responsabilità durata e accuratezza. Il percorso formativo contribuisce a dotare l’allievo delle risorse necessarie all’accesso all’esame finale di qualifica. Inoltre gli allievi per accedere all’esame di qualifica finale non devono superare il limite massimo del 25% delle ore di assenze consentite su 3200 ore totali (cfr. bando).
BORSA DI STUDIO Tutte le allieve riceveranno una borsa di studio, ovviamente variando la somma assegnata a ciascuna in ordine di graduatoria. I criteri di assegnazione delle borse di studio saranno i seguenti, come riportato nella tabella sottostante: Frequenza alle lezioni
Partecipazione alle attività curriculari ed extracurriculari: visite guidate, stage, orientamento famiglie/ allievi(percentuale di assenze)
Impegno e partecipazione alle attività educativo-didattiche
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15%
1
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10%
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(percentuale di assenze)
Media dei voti UFC
(per valori inferiori a 5, punteggio nullo)
Legenda: A = percentuale di assenze effettuate dall’allievo in ciascuna annualità I = valutazione dell’impegno e della partecipazione mostrate dall’allievo nello svolgimento delle attività educativo-didattiche (attività d’aula, stage, visite guidate, certificazioni, U.D.A., consulenza, incontri allievi-famiglie, attività informali) effettuata dal Consiglio di Classe al termine di ciascuna annualità M = Media dei voti riportati in tutte le UFC effettuata dal Consiglio di Classe al termine di ciascuna annualità
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CERTIFICAZIONE ECDL Vista la necessità di favorire l’accesso alle nuove tecnologie, insieme a competenze culturali e di settore, riconosciute come l’arma vincente per affrontare la sfida della competitività lanciata dall’attuale mondo del lavoro, tra le verifiche finali è prevista anche la possibilità di acquisire la certificazione di competenze informatiche ECDL. Per acquisire tale certificazione bisogna affrontare 7 esami, svolti in sede, in quanto il CIOFS/FP di Soverato è centro accreditato per l’erogazione di corsi e lo svolgimento di esami Microsoft: 1. CONCETTI TEORICI DI BASE 2. USO DEL COMPUTER E GESTIONE DEI FILE 3. ELABORAZIONE TESTI 4. FOGLI ELETTRONICI 5. BASI DI DATI 6. PRESENTAZIONE 7. RETI INFORMATICHE Tutti gli allievi riceveranno il seguente materiale didattico: §§ Dispense curate dai docenti §§ Skill card Gli obiettivi formativi per il conseguimento della certificazione ECDL, sono i seguenti: §§ §§ §§ §§ §§
Comprendere i concetti fondamentali della Tecnologia dell’Informazione; Conoscere i componenti e le funzioni base di un PC; Saper riconoscere lo stato di collegamento delle periferiche Conoscere le opportunità offerte dall’ambiente Windows Eseguire le funzioni di uso ricorrente nella gestione di un personal computer; §§ Conoscere la struttura gerarchica del file system e saperla modificare tramite i costrutti linguistici del sistema operativo di riferimento . §§ Saper attivare i programmi e verificarne lo stato. §§ Saper produrre un documento in formato elettronico con un utilizzo consa-
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pevole delle proprietà topografiche di base. §§ Saper costruire dei fogli elettronici, organizzandone la struttura tabellare e impostandone i criteri di calcolo.
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SISTEMA QUALITA’ Il Sistema di Gestione Qualità impone una valutazione qualitativa e non solo quantitativa del progetto. La qualità percepita è definibile come l’apprezzamento che i diversi attori coinvolti nell’azione progettuale esprimono in relazione ad una serie di aspetti qualificanti l’azione. Questa dimensione della qualità, pertanto, è definita dalle valutazioni che esprimono le categorie di soggetti coinvolti a vario titolo nel progetto e precisamente: §§ i partecipanti; §§ le famiglie e/o gli educatori; §§ i formatori; §§ i referenti delle organizzazioni produttive coinvolte nelle fase di alternanza formazione/lavoro. Sotto il profilo operativo, questa valutazione è stata realizzata attraverso la somministrazione di questionari specifici e la realizzazione di focus-group con i gruppi di referenti. Attraverso l’utilizzazione dei vari strumenti si è mirato a valutare, secondo modalità predefinite, una serie di aspetti caratterizzanti l’attività formativa di riferimento. Tali strumenti sono stati somministrati/utilizzati con cadenza temporale predefinita e comunque in momenti significativi del percorso formativo.
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CONSULENZA PSICOLOGICA E ORIENTATIVA
I tre anni formativi hanno offerto agli allievi la possibilità di essere accompagnati a livello educativo e psicologico da figure professionali qualificate che hanno svolto un lavoro di accompagnamento lungo l’intero anno formativo. L’obiettivo della Consulenza psicologica è stato: creare uno spazio specifico di ascolto e di riflessione per quegli adolescenti che vivono una situazione di disagio, che sia essa personale, familiare o sociale (in considerazione del fatto che in ogni caso tutte le sfere di vita del ragazzo finiscono col risentirne). Attraverso l’accoglimento, l’ascolto e la comprensione dei bisogni dell’adolescente, il progetto si è posto l’obiettivo di rendere possibile l’elaborazione di un’eventuale sofferenza psicologica e la ripresa del processo di sviluppo della propria identità, attraverso il sostegno ad un’autostima in fieri e, per questo, ancora fragile. Un altro obiettivo è stato quello di stabilire una relazione accogliente con i ragazzi, per riflettere e ripensare alle esperienze e agli incontri che avvengono nelle loro vite, affrontando insieme i dubbi e le difficoltà, e imparando a convivere con le emozioni, spesso inquietanti, che possono nascere in questa fase della vita. La
sensazione di disordine che i ragazzi vivono e che disorienta, contiene tuttavia elementi nuovi di conoscenza di sé. Poterne ragionare insieme ha permesso ai ragazzi un cambiamento di punto di vista sulla propria crisi, per poterla leggere come possibilità, apertura, scoperta. Le finalità possono essere così sintetizzate: §§ creare uno spazio di ascolto e lettura dei „bisogni“ dell‘adolescente; §§ offrire uno spazio per l‘elaborazione di particolari momenti di disagio tipici della fase adolescenziale; §§ offrire una consulenza sulle risorse personali relative a specifici bisogni; §§ creare un raccordo e una sinergia di forze con la famiglia e i servizi del territorio. Il raggiungimento di questi obiettivi è stato raggiunto attraverso le seguenti attività: §§ La realizzazione del progetto è consistita in colloqui individuali e incontri familiari. In considerazione dell’età dell’utenza, infatti, non si può prescindere dal ruolo che la famiglia ricopre, nel bene e nel male, nelle vite di questi ragazzi. Il suo coinvolgimento, pertanto, viene considerato imprescindibile per una buona riuscita del
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processo di consapevolizzazione dell’adolescente. Questo consente di sostenere il ragazzo anche in un percorso di responsabilizzazione e di crescita. L’approccio utilizzato è stato empatico e basato sull’ascolto attivo. È stato effettuato un primo incontro conoscitivo, durante il quale è stato ricostruito il vissuto e messo in luce eventuali aree di disagio sulle quali lavorare. I colloqui hanno interessato: §§ l’immagine di sé §§ l’autostima §§ le aspettative e il futuro §§ la famiglia §§ il gruppo dei pari §§ il lavoro futuro Le tematiche affrontate durante gli incontri e le modalità di intervento hanno attivato nel ragazzo un processo di presa di coscienza e consapevolizzazione della propria storia, dei propri meccanismi, del proprio modo di “funzionare”. L’intervento sul ragazzo è stato effettuato tenendo sempre presente il sistema all’interno del quale vive e la funzione da lui svolta all’interno di quel sistema. L’adolescenza già di per sé è un periodo in cui la persona si va definendo, l’identità è ancora in fieri, ma al tempo stesso il ragazzo ha bisogno di essere riconosciuto dagli adulti che lo circondano come autonomo, essere pensan-
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te e capace di potere decisionale. Ma affettivamente ed emotivamente ancora non ha una struttura così solida da tollerare la responsabilità, la scelta e le conseguenze delle proprie azioni. Gli incontri consentiranno, pertanto, di comprendere se il disagio manifestato dal ragazzo rientra in un normale processo di crescita (tenuto conto della delicata fase che vive in quanto adolescente), ovvero se nasconde problematiche personali, familiari o sociali più complesse. Insieme a questo servizio è stato attivato anche un servizio di Consulenza orientativa nel terzo anno formativo. Svolto da un’Equipe Psicopedagogica con delle competenze educative e psicologiche. L’obiettivo fondamentale del servizio è stato quello di realizzare uno spazio dove poter elaborare un progetto professionale futuro e prendere coscienza delle proprie capacità per fare delle scelte coerenti con il proprio “saper fare” e “saper essere”. Le azioni che sono state realizzate hanno riguardato: §§ la ricerca attiva di scuole di specializzazione e di luoghi di lavoro, §§ la presa di coscienza delle proprie passioni e attitudini §§ la consapevolezza delle proprie capacità e un autovalutazione delle proprie potenzialità. Per raggiungere gli obiettivi prefissati sono stati somministrati dei questionari riguardanti le scelte professionali e i siti internet per la ricerca delle scuole di specializzazione in Italia.
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INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA L’Ente CIOFS/FP, nella realizzazione di questo percorso formativo ha sempre cercato di coinvolgere attivamente le famiglie degli allievi del corso. Questo coinvolgimento è stato messo in atto non solo attraverso continui contatti telefonici, ma attraverso molti incontri che si sono susseguiti in questi anni e hanno reso partecipi le famiglie di tutte le attività. L’equipe formativa ha incontrato le famiglie in occasioni di feste e di momenti ricreativi, ma essenziali sono stati gli incontri in riferimento al rendimento scolastico effettuati con i docenti che hanno ricevuto tutti i genitori con colloqui individuali e hanno dato tutti i chiarimenti richiesti dagli allievi in riferimento a valutazioni.
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
La valutazione è un modo di seguire i progressi rispetto ad una formazione degli obiettivi da raggiungere. Lo scopo della valutazione è di certificare che lo studente ha raggiunto le competenze contenute nel modulo. Uno studente che completa un programma specifico dovrebbe possedere le competenze per reggiungere le qualifiche minime d‘entrata nel mestiere o nella professione. È certo che non avrà l’abilità che viene con molti anni di pratica di un mestiere. Poiché si tratta di mestieri professionali, le prove di valutazione devono rapportarsi il più possibile alla realtà del lavoro. Il docente definisce un insieme omogeneo di informazioni rilevabili obiettivamente (indicatori) che permettono di dire se un certo apprendimento è stato raggiunto attraverso test e simulazioni. Le attività di valutazione si possono distinguere in: §§ Valutazione ex-ante, somministrazione di test d’ingresso che mirano a verificare le conoscenze pregresse dei destinatari diretti rispetto agli obiettivi del progetto di dettaglio. Tale attività è utile sia per adattare gli interventi all’uditorio, sia per poter verificare, successivamente, l’evoluzione e la crescita dei destinatari diretti.
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§§ La valutazione in itinere mira a verificare l’acquisizione da parte degli allievi di abilità operative, di comportamenti in relazione ai contenuti di base, ai contenuti tecnicoprofesionali, ai contenuti trasversali e quindi degli obiettivi formativi. §§ La valutazione finale degli allievi costituirà credito valutativo dell’esame di fine corso che il partecipante dovrà sostenere. I docenti alla fine dell’attività formativa ed ognuno per il proprio insegnamento, elaborano un giudizio sul candidato in base a quanto rilevato durante l‘attività formativa. In generale la metodologia progettuale messa a punto prevede attività di valutazione ex ante, in itinere, ex post: -- ex ante, per rilevare le capacità e le competenze dei destinatari finali e per definire la strategia formativa del progetto (azione di orientamento e preformazione); -- in itinere, per monitorare l’iter formativo e lo stato di avanzamento rispetto agli obiettivi previsti; -- ex post, per mettere in relazione e interpretare i risultati delle azioni progettuali rispetto agli obiettivi prefissati.
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE
STRUMENTI
SOGGETTI INTERESSATI
OBIETTIVI
Somministrazione questionario d’ingresso.
corsista
Rilevamento delle: -- motivazioni al corso ed aspettative -- condizioni logistiche di partecipazione dei corsisti -- preconoscenze e delle esperienze pregresse rispetto ai contenuti dei corsi -- livello di conoscenza delle tecnologie informatiche
Test automatizzati di autovalutazione formativa (autocorrezione costruttiva), test di verifica in itinere, test di verifica finale di corso su conoscenze e abilità.
corsista
Uso di un procedimento di autosservazione, di autoascolto, di autoriflessione, di autocorrezione, per l’autovalutazione del processo relativo al risultato
Report corsista: fine modulo
docente
Realizzazione di una valutazione per ciascun corsista.
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FORMAZIONE FORMATORI
L’equipe formativa in questi tre anni è stata inserita in un persorso di formazione formatori con l’obiettivo di creare professionalità specializzate e qualificate. 1. “Il cooperative learning” incontri realizzati dal 3 al 4 febbraio 2012 a cura della dott.ssa Napoletano Francesca e della dott.ssa Torchia Rachele, organizzato dal CIOFS/FP Soverato. Scopo: illustrare il metodo cooperativo di apprendimento/insegnamento, utilizzando una serie di attività di gruppo e di controllo, con relative discussioni e riflessioni teoriche. Obiettivi: -- Presentare le caratteristiche del metodo cooperativo mettendolo a confronto con modalità di insegnamento/apprendimento trasmissivo competitivo e individualistico, per farne scaturire le differenze, i vantaggi e gli svantaggi -- Presentare gli elementi fondanti del cooperative learning, l’interdipendenza positiva, l’interazione promozionale faccia a faccia, la responsabilità individuale, le abilità sociali, la revisione. -- Far conoscere e sperimentare modalità didattiche di apprendimento cooperativo come il Jigsaw. -- Illustrare e far esperire diverse modalità di utilizzo dell’apprendimento cooperativo. -- Illustrare e far esperire alcune competenze sociali -- Riconoscere e saper organizzare una attività di cooperative learning. 2. Formazione continua FondER 2011: “Le nuove competenze del formatore: Teorie e tecniche per la gestione del gruppo classe” Obiettivi e contenuti: -- Fornire tecniche ed approcci per la gestione di situazioni difficili caratterizzate dall’interculturalità, determinate dalla presenza sempre più numerosa di studenti stranieri -- Accrescere il livello di conoscenza e autoconsapevolezza degli stereotipi e
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dei pregiudizi culturali in grado di inficiare le relazioni e creare incomprensioni attraverso lo studio di strategie e metodologie individuali e di gruppo a sostegno di problematiche emergenti nel gruppo classe. 3. Formazione continua FondER 2012: “Conoscenza, competenza e abilità per ridurre gli effetti sul burn-out”, Obiettivi e contenuti: -- Definizione, cause, rischi sul burn-out -- Sensibilizzazione allo stress: capirlo, riconoscerlo e valutarlo.
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EVENTO FINALE
SOVERATO STYLE DAY- II EDIZIONE
Programma §§ 19/04/2013: Style in centro: nel pomeriggio le allieve del corso faranno delle dimostrazioni pratiche presso il Parco Commerciale Le Fontane di Catanzaro, a tutti i clienti del Centro commerciale. I servizi offerti saranno: Manicure, Sopracciglia, Trucco. §§ 23/04/2013: Style in Formazione. Seminario con tema “LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN CALABRIA. QUALE FUTURO?” Il seminario sarà realizzato nel salone dell’Istituto Maria Ausiliatrice con relatori: -- Lauretta VALENTE (Presidente Nazionale CIOFS/FP) -- Maria Ausilia Chiellino (Preside Istituto Partner - Liceo M. Ausiliatrice) -- Carla Cosco (psicologa) Moderatore: Corrado CORRADINI (giornalista) Saranno invitate tutte le autorità della Regione Calabria e della Provincia di Catanzaro. §§ 24/04/2013: style day. Sfilata di trucco e acconciatura con tema il CINEMA. Gli allievi truccheranno delle modelle, prendendo ispirazione da alcuni personaggi del mondo cinematografico. La sfilata sarà svolta presso il Teatro Comunale di Soverato.
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