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motori
numero
ottobre/novembre 2009
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Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
Diana Bracco Alfonso Ettaro
Mobbing in azienda Difesa dell’ambiente Due diligence in Cina Professionisti e Abruzzo
Unesco a Villa Reale
Passione per il vintage
Subaru Nuova Legacy
”Bollettino dell’ODCEC di Monza e della Brianza“ Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano
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N. 34 – ottobre/novembre 2009 IN COPERTINA
Arrivi dal vicolo... e appare lo scorcio del Duomo, voto di Teodolinda bianco, ieratico con un pizzo a smerli. Vai avanti e trovi il portale grande e sotto ci passano gli sposi,i bimbi innocenti e le anime pronte all’incontro con Dio …
La rivista dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
Basilica di San Giovanni Battista - Monza (serie “Monza da scoprire”) dettaglio del quadro fotografico di Ludovico Gilberti (stampa su canvas 200x80 cm) visual designer: Fanny Abba’ www.vicolo51.biz
EDITORE DOTCOM EDIZIONI Srl Redazione e Amministrazione Via Londonio 22, 20154 Milano Tel. 02 3453.3086 - Fax 02 3493.7691
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SOMMARIO 5 EDITORIALE
DIRETTORE EDITORIALE Gilberto Gelosa Presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
DIRETTORE RESPONSABILE Alfonso Giambelli
[email protected]
COMITATO DI REDAZIONE Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza Rosanna Ferrandino
[email protected] Guido Ferraro
[email protected] Aldo Grasso
[email protected] Marco Malacrida
[email protected] Chiara Mazza
[email protected] Paolo Meago
[email protected] Greta Meli
[email protected] Aldo Polito
[email protected] Maria Isa Suanno
[email protected] Massimo Trolese
[email protected] AREA ECONOMICA Antonio Sonzini
[email protected] IN REDAZIONE Caterina Carpitella
[email protected] Matteo De Donatis
[email protected] Marina Lefebvre
[email protected] Giusi Mastrolilli
[email protected] grafica Francesca Forte
[email protected] COORDINAMENTO PUBBLICITÁ Riccardo Fiorina
[email protected] Filippo Giambelli
[email protected]
Buon compleanno Italia, ma con concretezza brianzola
6 PRIMO PIANO
Intervista a Diana Bracco, presidente di Expo 2015
36 LIONS CLUB
Per costruire insieme un futuro diverso
38 ROTARY INTERNATIONAL
L’importanza del domani per concretizzare i sogni
40 SPORTING CLUB MONZA
Un tetto per sport e amicizia
42 SALUTE E BENESSERE
10 FOCUS
Benessere a 360 gradi: è l’effetto Officine
44 ARTE E CULTURA
Un autunno fiorito all’insegna dell’Unesco
Il mobbing, l’azienda, la crisi e l’archetipo della Peppa Tencia
16 INTERVENTI
Parla Alfonso Ettaro, nuovo difensore civico di Monza
20 SPAZIO REGIONE
48 STILI DI VITA
24 PROMOS
MERCATO GLOBALE
50 COMMERCIALISTI
Come condurre una due diligence in Cina
Difesa dell’ambiente: il riscatto di Seveso
28 VITA DELL’ORDINE
Solidarietà dei professionisti a sostegno dei colleghi abruzzesi
30 DALL’ASSOCIAZIONE
CULTURALE
Sei aree formative al servizio della professione
PUBBLICITÁ Leonardo Cereda Regina D’Andolfo Claudio Fiori
STAMPA Arti Grafiche G. Vertemati Srl Via Bergamo 2 - 20059 Vimercate MI Registrazione Tribunale di Milano n.126 dell’8 marzo 2004
32 NEWS
Il morbo del vintagista: diagnosi di una passione
A TAVOLA
Al Ficodindia, un gustoso assaggio di Sicilia
52 MOTORI
Subaru Nuova Legacy, l’eredità sportiva conquista lo stile
55 GLI ISCRITTI ALL’ORDINE 66 CHI RICEVE
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Editoriale
Buon compleanno Italia, ma con concretezza brianzola di gilberto gelosa*
L
o scorso 20 luglio Ernesto Galli della Loggia, dalle pagine del Corriere della Sera, ha aperto un ampio dibattito sul vuoto di idee per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che dovrebbe essere festeggiato nel 2011. Diverse reazioni - alcune scomposte, altre composte - si sono susseguite. Per cronaca cito quelle degli ultimi due Presidenti della Repubblica: «Ciampi: manca il cuore; se non cambia nulla lascerò il comitato per le celebrazioni»; «Napolitano: si prendano decisioni con urgenza». Oggetto di questo mio intervento è cosa possono e debbono fare i dottori e i ragionieri commercialisti e la Brianza per festeggiare la ricorrenza. Prima di gettare il sasso occorre un inquadramento sul perché si è giunti al 20 luglio 2009 senza quasi neanche accorgersi o pensarci (si pensi, al contrario, all’enfasi data al tema dell’Expo 2015). Inquadriamo chi scrive: penso di essere di parte, molto di parte. Provo emozione e commozione tutte le volte che ascolto l’inno, sia quando invitato per una serata Lions, sia quando vedo alzare la bandiera tricolore sul pennone perché Stefano Baldini è entrato solitario allo stadio di Atene, vincendo la maratona alle Olimpiadi del 2004. Davanti alla tv mi alzo in piedi, cercando di nascondere il gesto perché in famiglia faccio sorridere. Sarò retrò, ma Dio, patria e famiglia non mi dispiacciono, anzi. Inquadriamo il Paese: un alto dirigente pubblico, di origine calabrese, mi diceva che a suo avviso i problemi del paese sono due, il Meridione e la Pubblica Amministrazione. Forse, viste origini e lavoro, si può dargli credito, ma ne aggiungerei un terzo: il senso dello Stato, ovvero la convinzione dei più di quanto lo Stato deve fare per i cittadini e quasi mai di quanto i cittadini possono o debbono fare per lo Stato. Inquadriamo il problema: quanti sanno identificare la data in cui si deve festeggiare l’Unità d’Italia? (ndr: soluzione a pag. 34). Negli Usa nessuno avrebbe il minimo dubbio sul 4 luglio (giorno dell’Indipendenza) così come accadrebbe in molti altri paesi. Noi invece festeggiamo il 2 giugno (Repubblica), il 25 aprile (Liberazione) e fino a pochi anni fa il 4 novembre (Vittoria): queste sono sì date fondamentali, momenti di svolta, ma da inserire in un percorso iniziato prima, appunto quello dell’Unità. Tut-
tavia un giorno dedicato a questo evento non è mai stato motivo di festa, anzi non lo conosciamo neppure. In altre parole: o decidiamo, ad esempio, che l’Italia inizia con la Repubblica (tipo i francesi che festeggiano “nazionalmente” la presa della Bastiglia) e in tal modo affermiamo di essere un paese storicamente e democraticamente giovane e immaturo; oppure cerchiamo le nostre radici più logiche e costituenti prescindendo dal fatto che c’era un re o un dittatore o un presidente, facciamo tesoro del passato bello o meno bello e festeggiamo l’Unità come ci si domanda in questi mesi. Inquadriamo lo Stato: il problema dell’Unità non può essere visto in termini federali, europeistici, regionali/ provinciali/comunali o di loro negazione. Può essere visto in termini secessionisti, ma questo sarebbe un problema che credo di aver risolto col primo inquadramento e in linea generale col secondo e col terzo (e su cui non è sede addentrarsi). Può esserci un paese con una costituzione monarchica o repubblicana, federale o centralizzata, ma ciò non può prescindere dal fatto, scontato, che quel paese abbia avuto un’origine nella struttura, poi evolutasi nel tempo. A questo punto nell’obiettivo entrano i commercialisti e la Brianza: quale presidente dei primi – e dopo aver letto i progetti approvati nel 2007 per le celebrazioni (palazzi, auditorium, biblioteche sparsi qua e là) – affermo che se dobbiamo essere “protagonisti del cambiamento”, lo dobbiamo essere anche per le celebrazioni dell’Unità d’Italia e quindi, nella data canonica, celebrazione sarà. Invito anche il nostro presidente nazionale, se mi legge, a cogliere lo spunto. Poi, quale parte della società civile, lancio l’idea al presidente della nuova provincia Allevi, a tutti i sindaci, a tutti i rappresentanti di associazioni di categoria, ordini, pubbliche amministrazioni, organi di stampa, affinché si realizzi un progetto Brianza per celebrare l’Unità nazionale. Nel pratico: Monza con la sua Villa e il suo parco, la Brianza e le sue infrastrutture, sedi di eventi culturali, o sportivi, o musicali, internazionali coordinati per 3 o 4 giorni, i cui introiti siano destinati a un’opera nazionale. È troppo? No, perché chi non si aspetta l’inaspettabile, non lo raggiungerà mai. Invito (e inviterò) sin da ora tutti i succitati a discuterne.n *presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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P rimo P iano Intervista a Diana Bracco presidente della società organizzatrice
Expo 2015: gioco di squadra per rilanciare il sistema Italia La crisi sta facendo sentire pesantemente i suoi effetti, ma l’Expo proprio per questo diventa ancor più importante perché ha una funzione anticiclica e può aiutare la ripresa di Marco Malacrida
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iana Bracco è presidente di Expo 2015 spa, vice presidente della Camera di commercio di Milano e presidente del Progetto speciale di Confindustria “Ricerca, Innovazione ed Expo 2015”. A lei abbiamo chiesto di parlarci della grande Esposizione universale che l’Italia ospiterà tra sei anni. D. L’assegnazione a Milano dell’Expo 2015 è stato un grande risultato per l’Italia e, in particolare, per la Lombardia. Lei in prima persona si è molto impegnata al raggiungimento di questo successo. R. Il mondo delle imprese, coordinato dalla Camera di commercio presieduta dall’amico Carlo Sangalli, ma anche Assolombarda, sono state in prima fila accanto alle Istituzioni per vincere la competizione di Smirne. Tantissimi imprenditori di tutti i settori si sono impegnati partecipando alle principali missioni organizzate nei tanti paesi membri del Bie e promuovendo la candidatura italiana presso le business community dei diversi continenti. Essere riusciti a riottenere l’assegnazione dell’esposizione universale, dopo più di cento anni, è un risultato importantissimo che farà recuperare a Milano il suo storico ruolo internazionale. Di questo dobbiamo essere grati al sindaco Letizia Moratti, che ha avanzato con grande coraggio la candidatura di Milano, al governatore Roberto Formigoni
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Chi è Diana Bracco Laureata in Chimica, ha ricevuto anche la laurea honoris causa dall’Università degli Studi di Pavia e in Medicina dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. È presidente e amministratore delegato del Gruppo Bracco e amministratore delegato del Centro diagnostico italiano. È presidente di Assolombarda, della Fondazione Mai di Confindustria e Confarma. È componente del Consiglio direttivo di Confindustria e del comitato di presidenza di Federchimica. È consigliere di amministrazione di Assonome, Techosp, Consiglio nazionale delle ricerche (in rappresentanza di Confindustria), Consorzio per il Centro di biomedicina molecolare di Trieste e della Scuola superiore per mediatori linguistici. È membro dell’Italian council di Insead. Ha ricoperto gli incarichi di vicepresidente di Confindustria per l’Innovazione e lo sviluppo tecnologico, presidente di Federchimica, presidente responsabile Care, presidente Sodalitas. Insignita dell’onorificenza al merito della Repubblica, di Cavaliere di Gran Croce e della medaglia d’oro del Comune di Milano.
e a tutte le Istituzioni nazionali e locali, che hanno saputo fare uno splendido gioco di squadra. Personalmente mi sono impegnata fin dall’inizio nella candidatura di Milano, anche come presidente della “Fondazione Milano per l’Expo 2015”, perché ritengo questo un grande progetto, che ci permetterà di mettere in campo ottime iniziative di cooperazione da realizzare insieme ai paesi di ogni continente, di recuperare competitività, di attrarre investimenti e di accelerare i piani infrastrutturali urbanistici, economici, culturali e sociali del nostro territorio: finalmente, grazie all’Expo, vedremo realizzate opere che chiediamo da anni, come la BreBeMi, la Pedemontana, la Tem e le nuove linee del metrò. D. Il gioco si squadra da lei citato nell’ultimo anno, però, ha lasciato il posto a polemiche e contrasti. Non c’è il rischio di sprecare l’opportunità che è stata conquistata a Parigi? R. Certo, ci sono stati conflitti e contrasti politici che hanno influito negativamente sull’immagine della città e sulla comprensione da parte dei cittadini del vero significato che potrà avere l’Expo per l’Italia. Ma i toni forti della propaganda elettorale sono ormai dietro alle spalle e la società Expo 2015 lavora ormai a pieno ritmo. D. In che modo influirà la grave crisi economica internazionale sui progetti dell’Expo? R. La crisi sta facendo sentire pesantemente i suoi effetti, ma l’Expo proprio per questo diventa ancor più importante perché ha una funzione anticiclica e può aiutare la ripresa. Sono certa che il nostro territorio, nonostante le difficoltà attuali, avrà davanti a sé un periodo di grande progettualità e di
profondo cambiamento. Non ho mai condiviso la tesi di quanti ritengono che la città sia in declino o, peggio, che abbia perso la sua visione solidale, che non abbia più una dimensione etica, che sia terreno di conquista della criminalità. Tutto questo è falso. Milano si sta trasformando e ridisegnando. Sta cambiando pelle come tutte le grandi metropoli del mondo. E nel 2015 sarà più moderna, più sostenibile, più capace di accogliere e integrare. D. Quale sarà l’impatto economico di Expo? R. Il tema scelto “Feeding the planet, energy for life” ci permetterà di valorizzare le numerosissime eccellenze che ha il nostro paese (la qualità e il gusto alimentare, le cucine e i prodotti regionali, la biodiversità, la cultura italiana e l’attenzione per la salute). Il nostro obiettivo è fare dell’edizione 2015 dell’Expo un’occasione straordinaria per dare visibilità internazionale al tema del diritto a una nutrizione sufficiente, sicura e sana per tutti gli abitanti del pianeta e un fattore di sostegno e supporto per lo sviluppo a livello mondiale delle economie locali. Per questo l’Expo che vogliamo sarà un’opportunità anche per la comunità scientifica internazionale, che potrà fare il punto sulle innovazioni che tutelano la salute del consumatore finale; per l’agricoltura, per incoraggiare e sostenere le tecniche per il miglioramento della produzione agricola e per la conservazione e la valorizzazione delle bio-diversità; per l’educazione alimentare, per fare emergere la consapevolezza dei problemi che investono tanto i paesi con scarsa disponibilità di cibo quanto le società del benessere e per sviluppare modalità per affrontarli con successo.
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P rimo P iano
In queste pagine alcune immagini del progetto definitivo
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D. Anche le pmi avranno modo di giocare un ruolo di primo piano nella preparazione dell’evento? R. Certamente sì, si sta già lavorando in questa direzione sia in sede di Camera di commercio sia di Confindustria. Gli imprenditori di ogni dimensione e settore, metteranno a disposizione le loro capacità progettuali e il loro know how per sostenere la realizzazione dell’Expo, al fianco delle istituzioni e dei cittadini. D. È possibile prevedere, fin d’ora, quale sarà l’impatto occupazionale dell’Expo? E, inoltre, l’Expo darà finalmente visibilità al grande patrimonio culturale italiano? R. Studi della Camera di commercio parlano di una ventina di miliardi di investimenti diretti e indiretti, 70 mila posti di lavoro in tutti i settori che beneficeranno della manifestazione, dal turismo alle imprese dei servizi, dal commercio all’edilizia, dal manifatturiero ai beni culturali. Cultura e turismo di qualità saranno carte importantissime da giocare: stiamo già progettando di mettere in rete le bellezze dell’Italia, da Torino a Venezia, con la sua Biennale; dalle città lombarde, penso a Monza con la sua Villa Reale, fino a Roma, Napoli e la stessa Sicilia. D. Cosa comporterà l’Expo 2015 a livello locale, ad esempio, per la provincia di Monza e Brianza? R. L’Expo è una opportunità di sviluppo per tutta l’Italia. Sono convinta che anche la Brianza, con
la sua intraprendenza e la sua laboriosità in ambito economico e produttivo, saprà dare un grande contributo e saprà cogliere le opportunità che un evento di tale portata offre. Il nostro imperativo nei prossimi sette anni sarà fare squadra con tutte le realtà territoriali, perché il successo dell’Expo dipenderà proprio dalla nostra capacità di far nascere una corale visione dell’importanza dell’evento, coinvolgendo tutti a iniziare dalle giovani generazioni. Non dimentichiamo, infine, che l’Expo è un acceleratore per la realizzazione di quelle opere infrastrutturali di cui anche la Brianza ha assoluta necessità.n
F ocus Una fotografia tra risvolti sociali e problemi di organizzazione aziendale
Il mobbing, l’azienda, la crisi e l’archetipo della Peppa Tencia In un periodo di forti tensioni all’interno delle organizzazioni aziendali il rischio sociale aumenta. I casi di pressione e di stress del lavoro dipendente, derivanti soprattutto dalle ristrutturazioni aziendali, rischiano di sconfinare con vere e proprie violazioni di norme penali, ma soprattutto con conseguenze sulla funzionalità stessa dell’impresa di Isa Suanno e Paolo Meago
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entre l’attenzione di tutti è sempre più concentrata sui problemi generali del sistema economico, si rischia di perdere di vista una situazione diffusa che proprio per la crisi rischia di acutizzarsi. Un fantasma si aggira per le aziende: il mobbing. Sul tema, lo studio elaborato dal Crora (Centro di ricerca sull’organizzazione aziendale) e dal Consorzio per il Cc/Oms (Consorzio per il Centro di collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità per la Medicina del Lavoro e l’Igiene ambientale) dal 2005 al 2008 è frutto di una ricerca su un campione di 121 lavoratori mobbizzati, pazienti della Clinica del Lavoro e un campione di 164 lavoratori “sani” formato dai partecipanti ai corsi Sda Bocconi dei lavoratori. La ricerca ha focalizzato l’attenzione sul sistema di cause che creano le condizioni aziendali per le quali il fenomeno può originarsi. Roberto Vaccani, professore Sda della Bocconi e responsabile scientifico del progetto di ricerca nonché ricercatore Crora Bocconi, nel rapporto sulla ricerca ha fornito dapprima una descrizione del fenomeno mobbing e poi ha delineato i contesti aziendali più esposti al rischio di svilupparlo. Premesso che non esiste il reato di mobbing nell’attuale ordinamento giuridico e che nemme-
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no viene usato lo stesso termine per designarlo (in Francia si parla di molestia morale, in Giappone, Norvegia e nei paesi anglosassoni di bulling), il fenomeno si caratterizza per il coinvolgimento di più soggetti: i mobber che alimentano il fenomeno, i mobbizzati che lo subiscono e gli spettatori plaudenti o indignati; può essere di tipo verticale, il più diffuso attuato dai superiori verso il basso, orizzontale (tra i pari grado) e anche in misura minima (5%) ascendente. I comportamenti mobbizzanti possono essere sia tipici (codificati ex lege, come il licenziamento illegittimo) che atipici (per esempio privazione dei benefit prima goduti), devono essere sistematici e duraturi (almeno sei mesi) perché si possa parlare di mobbing. Il mobbing ha un lungo “metabolismo percettivo” e quando si manifesta ha già avuto la sua lunga incubazione. La sintomatologia più evidente prodotta dal mobbing è il disturbo dell’adattamento che provoca non solo un danno biologico di natura psichica, ma anche patrimoniale, morale ed esistenziale dando al fenomeno una dimensione organizzativa, economico-sociale, giuridica e socio-psicologica. «L’ipotesi alla base della ricerca è che esistono delle caratteristiche degli impianti organizzativi che presentano diversi gradi di rischio nel predisporre le condizioni dalle quali si sviluppino le dinamiche che danno luogo al mobbing», sottolinea Vaccani. L’indagine per supportare questa ipotesi ha riguardato i rischi connessi al contesto ossia alle caratteristiche del settore di appartenenza (pubblico o privato), al grado di apertura alla concorrenza, allo scambio con il mercato di appartenenza (centralizzazione o territorializzazione), alle caratteristiche delle strutture (macro o micro) e alle dinamiche sociali del gruppo di riferimento, epicentro del fenomeno. Dall’analisi dei dati è risultato che: • le organizzazioni “piatte” caratterizzate da gerarchia corta e da una articolazione orizzontale della struttura organizzativa riducono le probabilità di manifestazione del fenomeno così come la presenza di sistemi formali di gestione del personale e lo stile orizzontale di gestione dei collaboratori orientato alla partecipazione e al confronto; • alcune variabili a livello individuale come il sesso (femminile) e l’anzianità aziendale sono correlati positivamente al mobbing. Le categorie classificatorie identificate dal professor Vaccani per costituire anche uno schema diagnostico e di intervento in termini di prevenzione sono: • ambiente – mercato, fattori di rischio;
Chi è Roberto Vaccani Docente di organizzazione e comportamento organizzativo nella Scuola di Direzione aziendale della Bocconi. Nella sua attività di ricerca si occupa di comportamento organizzativo, climi organizzativi, stili di leadership, modelli didattici, epistemologia dell’apprendimento. È autore di numerose pubblicazioni.
Chi è Vittorio Tripeni Psicologo clinico e del lavoro, psicoterapeuta perfezionato in psicopatologia forense. Libero professionista, accreditato presso l’Ordine degli psicologi della Lombardia come esperto in psicologia clinica, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dell’emergenza, e mediazione dei conflitti. Impegnato nel campo della consulenza aziendale, della formazione e della salute e sicurezza nelle organizzazioni di lavoro. Esperto di processi organizzativi e psicologia delle risorse umane. Svolge attività di consulenza, anche in ambito forense, specialmente sulle problematiche correlate al lavoro (danni da stress, burnout, mobbing, demansionamenti ecc.), assicurando altresì una consolidata esperienza come consulente di fiducia all’interno di organizzazioni di lavoro. Collabora con la Cattedra di Criminologia clinica dell’Università di Milano.
• precondizioni macrostrutturali facilitanti; • precondizioni microambientali facilitanti; • cause comportamentali scatenanti. In relazione alla prima categoria il rapporto evidenzia come «le organizzazioni gravitanti in contesti esposti contemporaneamente a sfide di efficacia e di efficienza sono implicate in processi di precariato evolutivo e di dinamismo di adattamento al mercato. Per tale ragione maturano una cultura e una dimensione organizzativa aperta e centrata su clienti e concorrenti». In questi contesti sono più limitati i fenomeni di mobbing che in quelli caratterizzati dall’essere sistemi chiusi,
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F ocus
Un reato senza nome Visto il sistema di cause che creano le condizioni aziendali per le quali il fenomeno del mobbing può originarsi, ci si chiede come tale fenomeno possa essere rilevante ai fini giuridici. Abbiamo girato la domanda Vittorio Tripeni, psicologo clinico e del lavoro, psicoterapeuta perfezionato in psicopatologia forense e collaboratore della cattedra di Criminologia clinica dell’Università di Milano. D. Il mobbing, non è un reato ti-
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pico, come è possibile qualificarlo ai fini giuridici? R. Il mobbing è un riferimento sul quale poi convergono una serie di considerazioni teoriche, se ne sono occupati tutti dalla sociologia, alla psicologia, alle teorie gestionali organizzative, anche se non è mai stata approvata una legge che definisca il fenomeno. Ora il mobbing è diventato uno stereotipo, facilmente vendibile sui giornali ma ben difficile da
qualificare in materia giuridica. Infatti, per usare un termine giuridico il mobbing si “deduce” dalle prove in quanto non è definito. Si deduce dalle prove e da coloro che ritengono di aver subito degli atti vessatori o degli atti di intimidazione nel momento in cui fanno ricorso al giudice e allegano dette prove attraverso le quali il giudice può dedurre, con un suo ragionamento, un’attività illecita. Detta attività illecita può essere ricondot-
non stimolati dalla concorrenza, autoreferenti (monopolio di mercato o istituzionale, oligopolio). In relazione alla seconda categoria, le precondizioni macrostrutturali facilitanti, tra cui si annoverano: l’architettura dell’organigramma aziendale, il dimensionamento della funzione del personale e la logica retrostante le procedure del sistema premiante, il rapporto osserva che quanto più l’architettura è strutturata in modo verticale premiando implicitamente i processi di verticalità relazionale, quanto più il profilo d’azione della funzione del personale è incentrato sulla funzione di controllo che su quella di sviluppo e il sistema premiante promuove un ambiente lavorativo ispirato da conflitti, alleanze, vessazioni e personalismi tanto maggiori saranno le probabilità che si sviluppi il fenomeno. Le precondizioni microambientali facilitanti i processi di mobbing si identificano con: il grado di chiarezza dei diversi ruoli organizzativi e di formalizzazione dei processi di lavoro, con il grado di tangibilità e misurabilità delle prestazioni e con lo stile delle relazioni sociali. Maggiore è il grado di chiarezza dei ruoli e delle responsabilità, il grado di misurabilità e oggettività delle prestazioni e quanto più gli aspetti di clima e di stili di rapporto determinati dal/dai leader saranno improntati a uno stile orientativo, autorevole, negoziale e delegante minori saranno gli stimoli a comportamenti mobbizzanti. Nell’ambito delle cause comportamentali sca-
ta all’art. 2087 del codice civile che diciamo copre tutto lo spettro delle inadempienze da parte del datore di lavoro in riguardo soprattutto alla tutela della salute del lavoratore. D. Di solito che cosa succede nella pratica? R. In pratica, il lavoratore che sente di aver subito un comportamento illecito da parte del datore di lavoro di solito si ammala, può avere disturbi alla salute, sintomatizzazioni varie,
disturbi del sonno accumulando nel tempo alcuni giorni di assenza per malattia. Proprio attraverso questi giorni di malattia il lavoratore percepisce dei segnali di uno stato di salute soggettivo che in quel momento è precario a causa di tale comportamento illecito da parte del datore di lavoro. Questo accade di solito dopo molto tempo e a volte ci sono delle persone che non si fermano nemmeno a riflettere che cosa sta accadendo
e, subendo un clima di lavoro molto pressante, quando si rendono conto di non essere capaci di far fronte a queste situazioni, si licenziano senza magari valutare la possibilità che detto malessere sia dovuto a una disfunzione organizzativa da parte del datore di lavoro. D. Ma come si quantifica il danno per l’azienda? R. È sicuramente un danno che costa alle aziende parecchie migliaia di
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F ocus tenanti, interagenti con le precedenti, relative alla figura dell’individuo che origina il mobbing l’elemento predominante è il tratto di personalità. Infatti la ricerca ha evidenziato come il livello di competenze professionali o la scolarizzazione ufficiale non rappresentino una discriminante per identificare il mobber. «In letteratura si distingue tra processi di mobbing psicosociale o processuale e mobbing strategico o direzionale» spiega Vaccani. Il mobbing psicosociale esula dal contesto organizzativo aziendale ed è fuori dal controllo direzionale, mentre quello strategico è proprio opera delle direzioni aziendali predeterminato all’espulsione di certi soggetti. In quest’ultima classificazione facciamo rientrare quella che il professor Vaccani definisce «la Peppa aziendale». In effetti il riferimento etimologico è al gioco con le carte e nella nostra trattazione la “Peppa aziendale” si caratterizza per una legge di base che è la «legge peppica gravitazionale». Secondo il docente «le Peppe aziendali scendono con strabiliante speditezza dall’alto dell’organigramma, ma incontrano insormontabili difficoltà nei tentativi di risalita. Chi abita i vertici dell’organigramma ha una opulenta dotazione di Peppe da distribuire discrezionalmente ai restanti membri della tribù. Gli abitanti delle zone medie dell’organigramma
euro, potremo dire che attualmente ci sono danni che sono stati risarciti con qualche decina di migliaia di euro ma ci sono anche dei danni che sono stati risarciti con centinaia di migliaia di euro. Ma questo è solo il costo monetario, infatti il costo maggiore è quello che va a pesare sulla cultura organizzativa, il clima aziendale e soprattutto l’immagine delle aziende, il cosiddetto marketing sociale. D. Quali tipi di aziende hanno più problematiche da questo punto di vista?
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R. Bisogna dire che le grandissime aziende hanno dei sistemi di gestione delle risorse umane che è abbastanza sensibile a questo tipo di problematiche, soprattutto le multinazionali. Le multinazionali avendo sede in nazioni che hanno una cultura psicosociale diversa nei confronti del mobbing e del lavoro hanno fatto delle cose in più. Le aziende italiane sono sempre rimaste un po’ indietro per quanto riguarda l’attenzione alla gestione delle risorse umane, solo in questi ultimi anni se ne sta parlando un po’ di più.
D. La crisi attuale potrà comportare un aumento dei casi di mobbing? R. Il rischio sociale è chiaramente forte e sicuramente aumenteranno i casi di pressione e di stress del lavoro dipendente derivanti soprattutto dalle ristrutturazioni aziendali. Infatti, nel momento in cui l’azienda si ristruttura, vengono ceduti dei rami aziendali, vengono fuse due o più aziende in questi casi si hanno sicuramente maggiori casi di sofferenza da parte dei lavoratori che saranno costretti a subire le decisioni giuste e lecite in
passano il tempo in parte a schivare le Peppe che calano dall’alto o a passarle ai dipendenti, in parte a distribuire le loro ai sottoposti. Gli abitanti dei livelli più bassi dell’organigramma non potendo
riguardo alle riduzioni di personale. Diversi invece sono i casi, presenti nelle varie ristrutturazioni aziendali, riguardanti il demansionamento di alcuni lavoratori. I casi sono molti, e in mancanza di una legislazione specifica dovranno essere valutati di volta in volta. Una cosa che voglio evidenziare è che attualmente il problema del mobbing sta virando verso la devianza sociale e quindi allo studio della criminologia in quanto molti comportamenti stanno andando all’attenzione del giudice penale. Infatti, molto spesso ci sono
lanciare Peppe contro il principio di gravità peppica possono solo acquisire l’abilità a schivarle o passarle, di primo acchito, a qualche collega distratto o votato all’accanimento peppico». n
dei comportamenti talmente negativi e antiproduttivi per l’azienda che possono dare luogo a reati penali. D. Come è possibile prevenire il fenomeno del mobbing? R. Sicuramente, io credo che sia fondamentale un’intelligente gestione del personale assieme a una grande attenzione sulle persone e sui lavoratori ritenendoli un importante capitale per l’azienda. Non è un caso che si stia parlando con una certa enfasi del coinvolgimento dei dipendenti nella gestione aziendale. Inoltre è necessario per
una efficiente organizzazione avere il supporto della dirigenza, si deve capire che fare una politica attenta nella gestione del personale è importante. È strettamente necessaria anche una collaborazione tra il datore di lavoro, dirigenza e di tutti i lavoratori, magari anche con l’aiuto di consulenti esterni, nonché istituire dei codici di condotta in cui si dica molto chiaramente che cosa è accettato all’interno dell’organizzazione aziendale e che tipo di comportamenti non sono accettati e verranno sicuramente sanzionati.
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I nterventi Parla Alfonso Ettaro, nuovo difensore civico di Monza
Una garanzia di trasparenza per l’amministrazione L’importanza di uno strumento che consente di prevenire l’instaurarsi di un eventuale contenzioso tra pubblica amministrazione e cittadini e a evitare la oggi tanto temuta disaffezione dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione di Marco Malacrida
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questa sua nomina.
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lfonso Ettaro, avvocato in Monza, è il nuovo difensore civico del Comune di Monza. Insieme a lui cerchiamo di capire che cosa significhi
D. Quali sono le principali caratteristiche di questa figura istituzionale? R. Il difensore civico è funzionario onorario preposto all’esercizio delle funzioni amministrative e, agli effetti della legge penale, è considerato pubblico ufficiale con i compiti e gli
obblighi conseguenti. La sua figura è caratterizzata dall’indipendenza rispetto agli altri organi amministrativi. Lo scopo perseguito da questa istituzione è quello di garantire il buon andamento, l’imparzialità, la tempestività e la correttezza amministrativa e si concretizza nel fornire gratuitamente un servizio di assistenza ai cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione e con gli enti da quest’ultima partecipati. Spesso infatti è necessario l’intervento di una figura indipendente per cercare di contemperare gli interessi pubblici con quelli privati. D. Come agisce nel concreto il difensore civico? R. Il difensore civico può agire di propria iniziativa o su impulso dei cittadini, i quali possono chiedere assistenza in casi di disfunzioni, carenze, abusi od omissioni da parte dei pubblici uffici.
Il ricorso al difensore civico non è, tuttavia, ammesso se gli interessati non si siano prima rivolti direttamente e inutilmente all’ente competente. In questi casi, dopo aver verificato se le questioni sottopostegli rientrino o meno nelle proprie competenze, il difensore civico si attiva nei confronti della pubblica amministrazione, contattando il funzionario responsabile del procedimento amministrativo e procedendo insieme all’esame della pratica per una pronta e, se possibile, positiva conclusione della stessa. In caso di mancata collaborazione, il difensore civico, ai sensi del vigente Statuto, deve segnalare al sindaco i funzionari che impediscono o ritardano l’espletamento delle sue funzioni. Va, inoltre, precisato che il difensore civico deve sospendere ogni intervento sui fatti e/o atti dei quali sia stata investita l’autorità giudiziaria oppure sui fatti e/o atti per i quali l’Autorità Giudiziaria abbia assunto iniziativa.
Nella foto il palazzo del Comune
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I nterventi
Chi è Alfonso Ettaro
Alfonso Ettaro, nato a Letojanni (Me) il 13 settembre 1941, ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Messina il 16 novembre 1965. Sempre a Messina ha svolto il biennio di pratica notarile oltre alla pratica forense. Nel 1971 ha conseguito l’abilitazione e nello stesso anno si è trasferito a Monza, iscrivendosi presso il locale Ordine degli allora avvocati e procuratori. Per circa un decennio (1980-1989) ha svolto le funzioni di vice pretore onorario presso la ex pretura di Monza, in campo prevalentemente penale. Ha maturato una particolare competenza nel campo civile, ricevendo numerosi incarichi professionali, anche da parte del Comune di Monza, oltre a diverse nomine giudiziali in materia fallimentare e come presidente di collegi arbitrali.
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D. Come viene eletto il difensore civico? R. Il difensore civico è eletto a scrutinio segreto dal Consiglio comunale tra le persone munite di particolari competenze giuridico – amministrative e di indiscussa rettitudine morale. D. Quali sono per un Comune come quello di Monza i principali vantaggi e le utilità derivanti dall’istituzione di questa figura? R. I vantaggi di questa istituzione sono duplici. Invero, da un lato, serve a prevenire l’instaurarsi di un eventuale contenzioso tra pubblica amministrazione e cittadini e, dall’altro, a evitare la oggi tanto temuta disaffezione dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. L’adozione di questaa figura è, pertanto, un importante segnale di trasparenza della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini. Va, infine, precisato che il difensore civico, anche quando viene investito di problematiche che non sono prettamente di sua competenza non manca di fornire indicazioni e consigli, comunque utili al cittadino sul come comportarsi. D. Quali sono le motivazioni che l’hanno indotta ad accettare questa carica? R. Sono arrivato a Monza dal profondo Sud (Messina) nel lontano 1971. Sono riconoscente a questa città perché mi ha dato la possibilità di crescere professionalmente e, pertanto, ho ritenuto opportuno propormi per questo incarico al fine di dare anch’io qualcosa alla cittadinanza, mettendole a disposizione la mia esperienza nell’assolvimento di questa funzione.n
Nuovi arrivi!!!
S pazio Regione Un’iniziativa per voltar pagina, senza dimenticare
Difesa dell’ambiente: il riscatto di Seveso Dopo il caso Icmesa nasce il Centro studi e documentazione della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, l’ente a carattere scientifico creato con gli indennizzi versati dalla Givaudan per quello che viene ricordato come uno dei più gravi incidenti ambientali degli ultimi tempi a cura dello staff di Massimo Ponzoni assessore alla Qualità dell’ambiente Regione Lombardia
Nella foto, da sinistra Paolo Colombani, presidente di FLA, Massimo Ponzoni, assessore alla Qualità dell’Ambiente Regione Lombardia, Fabrizio Sala, assessore all’ Ambiente della nuova provincia di Monza e Brianza, Massimo Donati, sindaco di Seveso
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a epicentro della tragedia ad avamposto della conoscenza e della difesa dell’ambiente. Per voltar pagina, senza dimenticare. Anzi, facendo tesoro di quella drammatica esperienza, quando una nube scura
si levò dal reattore dell’Icmesa e i volti dei bambini sfigurati dalla diossina comparvero sulle copertine dei giornali di mezzo mondo. Trentatre anni dopo il caso Icmesa, a Seveso, nasce il Centro studi e documentazione della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, l’ente a carattere scientifico creato
LA STRUTTURA Per la costruzione di quest’opera (per una superficie lorda di pavimento di complessivi 1.600 mq distribuiti su quattro piani, uno interrato e tre fuori terra) il 30 maggio 2005 la Fondazione ha indetto un concorso pubblico di progettazione a conclusione del quale, il 19 aprile 2006, il Consiglio di amministrazione ha proclamato vincitore l’architetto Giuseppe Marinoni. Il costo complessivo si aggirerà sui tre milioni e cinquecentomila euro. Il nuovo centro studi sarà realizzato su quattro livelli: uno interrato e tre fuori terra (piano terra, primo e secondo ). Nel dettaglio le funzioni saranno ancora da stabilire e per ora sono state identificate come segue: Piano terreno – La terra: partecipazione e informazione. Il piano terra sarà uno spazio funzio-
nale per l’incontro: seminari, conferenze, dibattiti. L’area deve essere mobile e utile alle diversità delle proposte, deve prevedere anche la possibilità di organizzare iniziative per 200 o 250 persone. L’area incontro deve essere attrezzata per la traduzione simultanea, la video-proiezione, le esposizioni e le mostre a carattere educativo e formativo. Primo piano – Il contenuto: l’archivio, la memoria e la ricerca. Il primo piano sarà il cuore del progetto, in questo luogo troveranno dimora l’archivio e la documentazione. Naturalmente si deve pensare a uno spazio che permetta la conservazione dei materiali e la creazione di una biblioteca specialistica. Su questo piano dovranno trovare spazio le attività di ricerca e studio, le attività di
Aspetti tecnici dell’edificio anche con riguardo alla eco-compatibilità L’adozione di principi bioclimatici di eco-efficienza in sinergia con le soluzioni impiantistiche che si realizzeranno configurano un edificio ad altissima performance energetica. Obiettivi di impiantistica integrata: risparmio energetico nella gestione degli impianti e impiego di fonti di energie rinnovabili, non inquinanti. Flessibilità elevata nell’utilizzo degli spazi e modificabilità della loro destinazione d’uso con interventi di costo contenuto e di facile e rapida esecuzione. Elasticità funzionale degli impianti con possibilità di definire zone con orari di funzionamento differenti. Contenimento dei costi di manutenzione degli impianti e ottimizzazione della stessa. Tra i criteri progettuali adottati per il conseguimento degli obiettivi di cui sopra, vorremmo evidenziare quanto individuato in termini di risparmio energetico nella gestione degli impianti. Utilizzo dell’acqua di falda per gli usi tecnologici della climatizzazione, integrato e in combinazione con un
formazione ed educazione ambientale, la vera e propria proposta educativa. Secondo piano – Il cielo: lo studio, il lavoro, le relazioni, la conoscenza. Il secondo piano propone il luogo di lavoro, gli uffici eventuali dell’Arpa, della Regione Lombardia e della nascente Provincia di Monza ed eventualmente di altri enti al servizio del cittadino in temi ambientali. Piano interrato – Servizi: archivio, vani tecnici e impiantistici. Il piano interrato, infine, è destinato a servizi. A questo piano sono ubicati tutti quei locali tecnici, impiantistici e di servizio necessari al buon uso, funzionamento e mantenimento dell’edificio, nonché uno spazio per archivio per le pratiche non ordinarie dei vari uffici amministrativi.
sistema passivo di raffrescamento degli uffici che utilizza pannelli radianti a pavimento. L’utilizzo di pompe di calore rende superflua la realizzazione della tradizionale centrale termica con evidenti vantaggi sia da un punto di vista dei costi primi che dei costi di manutenzione e gestione ordinaria. L’assenza della centrale termica rende l’impianto proposto a emissioni zero. L’acqua di falda, dopo l’utilizzo tecnologico, viene consegnata allo specchio d’acqua prospiciente l’edificio per essere filtrata e per acquisire la temperatura ambiente. Poi viene immessa nel torrente Seveso che corre immediatamente alle spalle dell’edificio.
Strutture e principi costruttivi Il progetto delle strutture interpreta i vincoli e il linguaggio della proposta architettonica, utilizzando al meglio gli strumenti dello stato dell’arte dell’ingegneria strutturale, senza ricorrere però a soluzioni magniloquenti o inutilmente azzardate, nello spirito di economicità, efficienza ed etica del lavoro che qualsiasi intervento pubblico richiede.
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S pazio Regione
Nelle foto, a destra Paolo Colombani e sotto Massimo Ponzoni
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con gli indennizzi versati dalla Givaudan per quello che viene ricordato come uno dei più gravi incidenti ambientali degli ultimi tempi. Alla cerimonia della posa della prima pietra, hanno partecipato il sindaco della cittadina brianzola, Massimo Donati, il neo assessore all’Ambiente della Provincia di Milano, Fabrizio Sala, il presidente della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Paolo Colombani, il past president, Giovanni Bottari, sindaci e assessori di Cesano Maderno, di Desio e di Meda, gli altri tre comuni rimasti coinvolti dalla fuoriuscita della diossina. Nel suo intervento, Massimo Ponzoni, assessore alla Qualità dell’ambiente di Regione Lombardia ha sottolineato come, con il trascorrere degli anni, il nome di Seveso è diventato simbolo di prevenzione e di reazione positiva al disastro ambientale: «Può sembrare paradossale,
Eccellenza Attiva Il progetto del centro studi vuole essere un centro di eccellenza, un luogo attivo, dove si possa fare memoria della storia di Seveso e della zona. Ospiterà la documentazione ambientale della Fla, che sarà a disposizione di tutti: cittadini, imprese, enti. Ma sarà anche un luogo d’incontro, aperto alle associazioni e al territorio: non la solita cattedrale nel deserto, bella e inutilizzata. Paolo Colombani, neo presidente Fla
ma quell’incidente, fu il punto di partenza di effettivi miglioramenti in materia di rischio industriale e di sicurezza che ci hanno permesso di dare il via ad azioni e provvedimenti per uno sviluppo più sostenibile per l’uomo e per l’ambiente. Seveso ha scosso le coscienze e in definitiva ha comportato un radicale cambiamento delle politiche europee e nazionali verso le tematiche legate all’ambiente. Senza l’evento dell’Icmesa, forse, in Italia non avremmo mai avuto una legislazione sul rischio industriale». Ricordando la sua precedente esperienza da assessore alla Protezione Civile, Ponzoni ha detto di aver imparato che da ogni tragedia può sempre scaturire qualcosa di positivo, specificando: «Queste popolazioni hanno saputo resistere e ripartire. Con la loro operosità e la loro tenacia,
sono riuscite a riprendersi da quel dramma, ma soprattutto a ritrovare in quell’occasione la propria unità, con dignità e spirito di sacrificio. Il Centro studi, nel cuore della Brianza, è il giusto e doveroso tributo a tanto dolore e a tanta sofferenza. Grazie a esso, Seveso si trasformerà in un punto di riferimento scientifico internazionale». In attesa del completamento dell’edificio, che si affaccerà sulla piazza del Municipio, il pensiero è subito corso all’Expo 2015. Ad auspicare un legame tra Seveso e l’esposizione universale è stato il sindaco della città, Massimo Donati che ha annunciato l’intenzione di trasformare il Centro della Fondazione in una vetrina mondiale, capace di portare avanti uno sviluppo sostenibile strettamente intrecciato alla conoscenza e all’avanzamento della scienza.n
Nella pagina alcune immagini dopo la tragedia
In collaborazione con la Regione Lombardia – Delega alla costituzione della provincia di Monza e Brianza
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mercato globale
Solo una operazione su cinque passa alla fase successiva
Come condurre una due diligence in Cina Oltre ai problemi relativi al quadro di riferimento normativo il contesto cinese è caratterizzato da una notevole difficoltà ad acquisire informazioni relative alla società target di Giampaolo Naronte
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a locuzione due diligence indica la particolare analisi conoscitiva tesa alla verifica di aspetti legali (societari, amministrativi, contrattuali ecc.) riguardanti la struttura e le attività aziendali della società coinvolta in una determinata operazione economica (società target). Il contesto cinese è caratterizzato da una notevole difficoltà ad acquisire informazioni relative alla società target: • le fonti sono oggettivamente inadeguate: non esiste catasto, né un registro delle imprese, né l’ob-
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bligo di certificazione dei bilanci e le pratiche contabili sono spesso poco attendibili • il controllo societario non è strettamente correlato alla quota di partecipazione nella società • i sistemi IT delle società cinesi sono limitatamente efficaci e molte volte i database aziendali sono carenti • la parte cinese è tendenzialmente “reticente” a scoprire tutte le sue carte. Anche il quadro normativo di riferimento e i requisiti richiesti dalla legge cinese sono poco chiari
del professionista. Tale parte contiene, in genere, la descrizione della società target, le tempistiche e modalità di ottenimento e raccolta dei documenti nonché la veridicità e completezza delle informazioni utilizzate • L’executive summary, offre una sintetica esposizione in chiave critica delle principali tematiche, elementi di rischio e problematiche connesse all’operazione d’acquisizione • Il legal framework descrive, sommariamente, il quadro normativo applicabile all’operazione sulla società target • Il Report entra poi nel dettaglio: quadro legislativo, contratti, concessioni licenze e permessi, personale, rapporti con le banche, assicurazioni, beni immobili e mobili registrati, contenzioso, intellectual property rights, ambiente) • Concludono i suggerimenti circa le modifiche da apportare alla società target a seguito dell’acquisizione.
e talvolta rinviano alla interpretazione discrezionale delle autorità locali o nazionali di volta in volta coinvolte, a cui la legge conferisce compiti di controllo e verifica delle richieste di autorizzazione a eseguire le operazioni di M&A e di Private Equity presentate da investitori esteri. Dal punto di vista finanziario la valutazione di una società di diritto cinese (o di un ramo d’azienda) è complicata dal fatto che esistono poche operazioni comparabili e poche società quotate utilizzabili come valore di riferimento e come storico per settore. Non sorprende quindi che, in Cina, solo una operazione su cinque prosegue oltre la fase della due diligence (rispetto al rapporto di uno a due riscontrato nei mercati occidentali). Vendor due diligence La DDL eseguita per volontà del venditore anteriormente alla cessione della società target viene comunemente indicata come vendor due diligence. Il Report finale da presentare all’acquirente si compone delle seguente parti: • Disclaimer, introduzione che delinea i confini dell’incarico di DDL e delimita le responsabilità
La DDL relativa all’acquisto di una società cinese Il potenziale investitore che non voglia incappare in un’analisi distorta, dovrà utilizzare criteri di valutazione che assicurino un sufficiente grado di flessibilità, senza sovrastimare le potenzialità del mercato cinese. Proprietà degli immobili e diritti d’uso sul terreno I potenziali investitori esteri devono verificare l’effettiva proprietà degli immobili, indagare sulle possibili operazioni con società correlate e infine accertare se gli immobili siano o meno oggetto di garanzia reale (considerato i diritti di sequela). La riforma sulla proprietà privata - approvata il 16 marzo 2007 - persegue l’obiettivo di ampliare la protezione della proprietà statale e nel contempo riconoscere giuridicamente tre forme di proprietà: la proprietà statale, quella collettiva e quella privata individuale. In Cina, la terra resta di proprietà dello Stato sicché l’investitore che intenda delocalizzare deve previamente acquistare il diritto di uso del terreno. La proprietà di un immobile è marginale rispetto al possesso del diritto sul terreno su cui l’immobile è stato edificato: ne consegue che se il socio cinese effettuasse un conferimento di cespite, è necessario per l’investitore estero comprendere se detto conferimento includa il diritto di utilizzo del terreno o meno. La condizione essenziale per acquistare il land use right è la presenza sul territorio cinese di
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mercato globale
una entità legalmente autorizzata ad acquistare i diritti di uso sul terreno secondo le due seguenti modalità: • allocation land use right consiste in una sorta di usufrutto; il diritto è concesso a titolo gratuito (il titolare non può trasferirlo a terze persone né costituirvi ipoteca; inoltre lo Stato può chiedere la restituzione tramite espropriazione del terreno in qualunque momento, senza riconoscere all’assegnatario alcuna indennità) • grant land use right è simile a un contratto di affitto; il diritto d’uso del terreno è trasferito a titolo oneroso a tempo determinato (70 anni per uso residenziale, 50 per uso industriale e 40 per uso commerciale). L’assegnatario può trasferire il diritto e concederlo come garanzia; inoltre lo Stato (da qui il nome granted) può espropriare il terreno per comprovate finalità di interesse pubblico e previa corresponsione di una indennità a favore del concessionario.
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Il governo di Pechino ha varato una serie di leggi per regolamentare questo mercato: le Opinions on the Access of Foreign Investment into the Real Estate Market del 1 luglio 2006 e la Provisional Regulation on Urban Tax Law approvata il 31 dicembre 2006. In base alla Land Use Tax Regulation del 1988 per utilizzare un terreno ubicato in un’area urbana si doveva pagare una tassa (detta land use tax). Da questo onere erano esentate le FIEs (Foreign investment enterprises, imprese a investimento estero) soggette al pagamento dei soli land use fees discrezionalmente stabilite dalle autorità locali. Le Provisional Regulations adottate dal Consiglio di Stato alla fine dell’anno 2006 apportano due importanti modifiche alla normativa previdente stabilendo che: • la land use tax si applica anche alle FIEs • l’importo dei land use tax rates è triplicato rispetto ai valori anteriori al 2006. Per indirizzare gli investimenti esteri verso l’entroterra, la Regulation del 2006 attribuisce ai governi provinciali il potere di ridurre i tassi nella fascia più bassa del 30% nelle regioni meno sviluppate mentre in quelle a elevata urbanizzazione è prevista la facoltà di aumento dei tax rates, previa approvazione del Mofcom. La normativa ha altresì stabilito che gli investitori stranieri che intendano effettuare investimenti nel settore immobiliare cinese siano obbligati a costituire una Wofe in Cina. Dal momento che la novella si applica retroattivamente, gli stranieri che in passato avevano adoperato strutture offshore per operare sul mercato immobiliare cinese, saranno costretti ad adeguarsi al nuovo quadro normativo. Se l’immobile ha un uso strumentale (es. ospita un branch o un Representative office della società estera), la novella prevede che possa essere acquistato dagli investitori stranieri. La ratio di questa disposizione è chiara: il governo cinese intende contrastare l’acquisto speculativo di proprietà immobiliari, ma non vuole ostacolare l’acquisto strumentale di un bene immobile per l’esercizio di attività di trading all’interno del territorio cinese. La circolare del 1 settembre 2006 a cura del Safe (autorità cinese preposta al controllo sul flusso di valuta estera) prevede che l’acquisto da parte di una società estera – effettuato con valuta straniera – di un immobile sito sul territorio cinese, esige il previo deposito di una corposa documentazione (contratto di vendita, certificate of approval non-
ché certificato comprovante l’avvenuta registrazione della società estera, registrazione dell’acquisto dell’immobile presso l’autorità amministrativa cinese competente e infine una dichiarazione scritta relativo all’utilizzo a cui sarà destinato l’immobile). Inoltre l’acquisto di un immobile da parte di una persona fisica non residente sul territorio cinese prevede una procedura analoga a quella descritta nel punto precedente (con la differenza che il certificate of approval e quello di avvenuta registrazione sono sostituiti dal documento personale tradotto e autenticato in cinese mandarino e l’ulteriore requisito della prova della permanenza sul territorio cinese, per motivi di studio o di lavoro, da almeno un anno). Nel caso in cui l’immobile acquistato con una delle modalità sopra descritte, venga successivamente alienato, il rimpatrio dei profitti non è automatico bensì subordinato all’autorizzazione che il Safe rilascia dopo aver positivamente verificato la documentazione prodotta dal venditore (tra cui si segnala il nulla osta rilasciato dal Fisco cinese comprovante l’avvenuto pagamento delle imposte connesse al trasferimento immobiliare). Passività fiscali e finanziarie, incentivi L’investitore estero può tutelarsi da potenziali passività nascoste della società oggetto di investimento, prevedendo che la parte cedente sottoscriva un accordo collaterale a tempo determinato con cui si assume l’obbligo di risarcimento/accollo qualora, successivamente al perfezionamento dell’operazione emergessero debiti preesistenti della società. Occorre, altresì, valutare i differenti regimi fiscali e finanziari e i benefici concessi dall’amministrazione locale o dal governo centrale, in base alla tipologia della società oggetto di acquisizione e successivamente quelli disponibili post-investimento. Gli incentivi spesso decadono, in quanto non trasferibili, qualora la società cambi tipologia societaria (nel caso di acquisizione da parte di investitore estero, tale evento si verifica spesso in quanto si passa al regime di Fie, disciplinato in maniera differente rispetto alle Soe e Poe). Verifica sull’ampiezza della licenza di esercizio (business licence) Generalmente alle società di diritto cinese è consentito utilizzare un oggetto sociale specifico per lo svolgimento della particolare attività, prevista dallo Statuto e dalla relativa business licence (BL). Per svolgere talune attività è necessaria una spe-
cifica autorizzazione governativa e la normativa cinese non prevede che il perfezionamento di operazioni straordinarie determini il trasferimento automatico della business licence. Inoltre, la proprietà da parte di un investitore estero, nel concreto, spesso influisce pesantemente sul processo di rinnovo della business licence. La BL (redatta esclusivamente in cinese mandarino) riporta i dati essenziali della società target nonché della persona autorizzata legalmente ad agire a nome e per conto della stessa. È molto importante: • individuare con certezza il legal representative è di estrema importanza in quanto, molto spesso, in Cina le aziende – quanto meno nella fase embrionale delle trattative commerciali – spesso discutono con i potenziali investitori stranieri avvalendosi di meri intermediari i quali non possiedono alcun titolo per assumersi impegni o vincoli per conto della società • verificare le informazioni relative all’indirizzo della società nonché al settore in cui opera. Esistono, infatti, settori «protetti» ai quali è precluso l’ingresso all’investitore straniero anche se affiancato da un partner locale. • verificare che la BL della società target con cui stiamo trattando sia ancora in vigore e abbia una validità sufficiente a coprire tutta la durata temporale del nostro investimento (in genere il diritto cinese non ammette investimenti per periodi di tempo inferiori ai 10 anni, cosicché se la BL dovesse ipoteticamente scadere prima, le autorizzazioni e le concessioni rilasciate al socio cinese dalle autorità governative e amministrative locali verrebbero meno). Conclusioni Sebbene negli ultimi anni il contesto normativo cinese si sia arricchito di normative che lo rendono, in apparenza, simile all’arena occidentale resta palpabile la profonda differenza tra: • un modello europeo che si fonda sulla possibilità di acquisire - e soprattutto controllare - le notizie e i dati della società target anche facendo ricorso a strumenti “esterni” (es. le visure storiche della Ccia, i bilanci depositati dalle società ecc.) • un sistema come quello cinese ancora oggi soggetto all’influenza di fattori “non giuridico-economici” come la capacità dello straniero di relazionarsi con le autorità locali e, più in generale, di adattarsi ai tempi e alle regole (non scritte) del modo cinese di fare business.n
www.promos-milano.it www.mglobale.it www.newsmercati.it
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V ita
dell ’O rdine
Coesione e concretezza di fronte alla tragedia del terremoto
Solidarietà professionale a sostegno dei colleghi Le tante iniziative nate per opera dell’Ordine di Monza, del Consiglio Nazionale e degli altri ordini territoriali, volte ad aiutare i colleghi abruzzesi, hanno dimostrato la vicinanza fra professionisti in situazioni di emergenza di Matteo De Donatis
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on è passato molto tempo da quella notte di primavera che ha distrutto l’Aquila e danneggiato varie località abruzzesi. Da subito, in molti hanno avviato
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campagne di raccolta fondi, di reclutamento di persone disponibili, di reperimento di generi di prima necessità. In questo panorama di immediata allerta, anche gli iscritti ai vari Odcec d’Italia hanno fatto la loro
parte. Il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha immediatamente attivato una “task force” di pronto intervento, coordinata direttamente da colleghi abruzzesi, e ha provveduto a installare una struttura prefabbricata come provvisoria sede dell’Ordine dell’Aquila. Inoltre, il Consiglio Nazionale ha avviato la procedura più tipica e utile in casi di emergenza: una sottoscrizione nazionale dall’eloquente denominazione “Commercialisti per l’Abruzzo”. Questa raccolta di fondi, secondo i dati diramati in occasione dell’assemblea dei presidenti degli ordini del 9 luglio scorso, aveva raggiunto la quota di 314.547,48 euro, grazie al contributo di 647 iscritti. Di questa prima cifra raccolta, il Consiglio Nazionale, dando giusto credito alle indicazioni che sono state fornite dalla task force sopraccitata, ha deciso di devolvere la somma di 3.000 euro per ogni studio commercialistico situato nella zona rossa dell’Aquila danneggiato durante il terremoto. In questo panorama di pronta reazione anche l’Odcec di Monza e Brianza ha portato il suo aiuto concreto all’Abruzzo. È stata infatti avviata dall’Ordine, durante il mese di maggio, una sottoscrizione, dal contributo minimo di 50 euro. Coloro che avessero partecipato alla raccolta fondi avrebbero successivamente goduto dell’ingresso gratuito al convegno Tax Flash: ultima ora modello Unico 2009, organizzato per il 5 giugno 2009 presso la sala convegni dell’Odcec di Monza e Brianza. L’evento non sarebbe stato possibile senza la generosa e sincera partecipazione del relatore Giovanni Valcarenghi. L’intera somma raccolta (5.115 euro) è stata donata all’Odcec dell’Aquila affinché potesse essere immediatamente investita per le necessità dei professionisti e della popolazione.n
La nuova sede provvisoria dell’Ordine dell’Aquila
Il commercialista diventa internazionale Non solo consulenti fiscali e contabili ma veri e propri partner al fianco delle aziende per affrontare le sfide del mercato. Questo il nuovo profilo della professione a cui mira l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e Brianza, proseguendo il suo percorso formativo, fatto di convegni, ma soprattutto di workshop, incontri one-to-one, missioni all’estero con l’obiettivo di stimolare e arricchire la conoscenza delle problematiche economiche e fiscali internazionali da parte del professionista. Due le recentissime occasioni di prosecuzione del progetto. Il 24 settembre scorso l’Ordine ha organizzato, in collaborazione con Camera di commercio e Promos, il convegno Gli Stati Uniti durante e dopo la crisi, il cui relatore Giuseppe Brusa, Certified Public Account che lavora a New York dal 1983, fungendo da punto di riferimento per dottori commercialisti e aziende italiane che hanno interessi negli Stati Uniti, ha incontrato a distanza di pochi giorni, one-to-one, i partecipanti interessati. Altra occasione di spicco è stata la giornata di studio Opportunità di investimento in Cile e Argentina, organizzata dall’Ordine in collaborazione con Confindustria Monza e Brianza, Promos Monza e Brianza, e ItaliaOggi, per il 5 ottobre. L’evento è stato introdotto e contestualizzato dal presidente dell’Odcec di Monza e Brianza Gilberto Gelosa, dal vicepresidente di Confindustria Monza e Brianza per l’internazionalizzazione Mario Barzaghi, dal direttore responsabile di Promos Monza e Brianza Fabio Calandro. Successivamente, si sono susseguiti, sul tema Cile, gli interventi di Jaime Contreras Nogueira, console cileno; Vittorio L. Macaluso, assistente dell’ufficio commerciale cileno in Italia; Romina Di Lorenzo, direttore esecutivo Corfo per l’Italia; Gustavo Cuevas, avvocato, titolare di studio legale a Santiago del Cile, Pragma; Antonio Scotti, financial manager di Ritrama Spa. Per quanto riguarda l’Argentina sono intervenuti: Gustavo Moreno, console argentino in Milano; Enrique Del Carril, avvocato, titolare di studio legale associato a Buenos Aires, Pragma; Attilio Brambilla, vicepresidente di Alfa Parf. In conclusione, il prestigioso intervento dell’avv. Amedeo Teti, direttore generale per la politica commerciale internazionale del dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del ministero dello sviluppo economico, e gli incontri one-to-one per gli interessati.
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D all’A ssociazione Culturale Le linee evolutive tracciate dal Consiglio
Sei aree formative al servizio della professione Formazione, intesa nel senso più ampio per dare una risposta concreta alle esigenze degli iscritti all’Albo e del loro personale di studio di Carlo Alberto Tassini*
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poco più di un anno e mezzo dalla sua costituzione, è possibile stilare una prima analisi dell’attività dell’Associazione culturale dottori commercialisti ragionieri commercialisti ed esperti contabili (AcdcrcecMB). L’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Monza e Brianza conta circa 1.500 iscritti, un rilevante numero di professionisti con esigenze e aspettative non omogenee e conseguentemente l’Associazione culturale si è premurata di offrire corsi e convegni rivolti a differenti target di utenza, sia per livello che per costo. Questa notevole e qualificata domanda ha indotto il Consiglio dell’Associazione a proporre un nutrito bouquet di eventi formativi, sia a pagamento che gratuiti, che nell’anno 2008 hanno coperto 706 ore e nel primo semestre del 2009 275 ore e mezza. Conscio di tale variegato target di utenti il Consiglio ha fatto proprie le linee guida proposte dall’Ordine e, con l’intento di dare organicità all’offerta formativa, ha concretamente definito e contestualizzato tali indirizzi riconducibili alle seguenti aree: • Aggiornamento professionale • Formazione di base • Specializzazione • Corsi di formazione per collaboratori di studio • Convegni con istituzioni esterne pubbliche • Formazione post diploma L’aggiornamento professionale, inteso anche come scambio culturale fra professionisti, con l’ausilio o meno di un relatore/moderatore, costituisce il primo e immediato bisogno di formazione dei
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professionisti. In questa prima classe di formazione rientra anche il servizio denominato “Sportello quesiti” che consente agli associati la possibilità di consultare gratuitamente presso l’Ordine due esperti in materia di Iva e di imposte dirette. La formazione di base è sinteticamente costituita dagli istituti fondamentali delle materie tipiche della nostra professione. Con il termine “specializzazione” si identifica un percorso costituito inscindibilmente da un’attività culturale, una fase pratica e un tutoraggio/stage che consenta agli iscritti di ottenere competenze professionali tali da potersi spendere sul mercato specialistico. I docenti sono necessariamente professori universitari e professionisti/manager che possano proporre un adeguato periodo di esercizio sul campo. In sintesi la specializzazione consiste in un percorso organico che, partendo da basi teoriche consolidate, porti ad acquisire la conoscenza tecnica specifica di una materia professionale attraverso la pratica approfondita. La definizione prescelta per questa classe è “Alta scuola di formazione e specializzazione”. Ancorché non prettamente rivolti ai colleghi, i corsi di formazione per collaboratori di studio rappresentano un interessante servizio da mettere a disposizione degli iscritti. I rapporti con istituzioni pubbliche si propongono di mantenere o instaurare reciproci scambi culturali con istituzioni territoriali. Infine la formazione post diploma è rivolta ai neodiplomati che intendano acquisire conoscenze teoriche e pratiche in materie professionali al fine di facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro. n *segretario AcdcrcecMB
Dal 1987 per Monza e Brianza La Concessionaria LAND ROVER
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N ews Comuni e Agenzia delle entrate dicono basta all’evasione Coesione contro gli evasori: questo il motto di Agenzia delle entrate e Anci Lombardia, che hanno recentemente intensificato la loro collaborazione, creando un tavolo di lavoro per permettere il confronto su carenze e disfunzioni del sistema attuale. In particolare, il tavolo di lavoro ha promosso il dibattito su molte problematiche di carattere tecnico che possano mettere i funzionari comunali in condizione di svolgere una concreta azione di contrasto ai fenomeni evasivi del territorio. Tra gli altri temi di lavoro, il contrasto delle residenze fittizie all’estero e le modalità di acquisizione di elementi utili a verificare che il tenore di vita del contribuente sia in linea con i redditi dichiarati. Grande fiducia nei confronti dei risultati raggiungibili è stata dimostrata da Carlo Palumbo, direttore regionale dell’Agenzia delle entrate della Lombardia, e Pier Attilio Superti, segretario generale di Anci Lombardia.
Non c’è crisi per le ristrutturazioni edilizie
Le nomine brianzole in Asam Gilberto Gelosa, presidente dell’Odcec Monza e Brianza, e Roberto Scanagatti sono stati nominati rispettivamente vicepresidente e consigliere di Asam: questo quanto stabilito, all’unanimità, dall’assemblea straordinaria dei soci del 29 settembre scorso. All’ordine del giorno vi era la modifica dell’art. 14 dello statuto, che ha consentito il passaggio da tre a cinque membri del cda della società.
Monza e Brianza per l’ambiente
Grandi numeri, nonostante la crisi, per le richieste di agevolazioni edilizie. Nel primo quadrimestre del 2009 sono state, infatti, 27.637 le domande inviate dai cittadini lombardi al Centro operativo di Pescara dell’Agenzia delle entrate per beneficiare del bonus Irpef del 36% sulle ristrutturazioni edilizie. Soltanto nel mese di aprile, le domande ricevute dall’Agenzia delle entrate sono state 9.262, sintomo di un trend crescente che aveva fatto registrare 3.928 richieste a gennaio, 5.550 a febbraio, 8.897 a marzo. Nel complesso, l’incremento di domande rispetto al medesimo periodo del 2008 è stato significativo, forse connesso all’attuale possibilità di collegare al bonus ristrutturazioni lo sconto Irpef del 20% sui costi di acquisto di arredi vari ed elettrodomestici a risparmio energetico.
Più attenzione all’ambiente dalla Provincia con due convenzioni approvate dalla giunta. La prima, Rete Sportelli per l’Energia e l’Ambiente, è finalizzata alla gestione degli Sportelli Infoenergia nella sede monzese di Piazza Diaz 1, nonché volta a dare risalto alle attività di informazione e orientamento per Comuni e cittadini sui temi del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. La seconda prevede l’avvio di una variegata collaborazione con FLA – Fondazione Lombardia per l’Ambiente, per lo sviluppo di un progetto ambientale che la Provincia sosterrà con lo stanziamento di 80.000 euro.
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sezione promozionale
RC Professionale dei commercialisti: come costruire una copertura senza sorprese
Non è facile spiegare ad un Assicurato, seppure professionista, in modo dettagliato il con-
tenuto di un contratto di Responsabilità Civile professionale e soprattutto da quali fonti giuridiche prendere le basi per un’ informazione consapevole.
Il commercialista, in perfetta buona fede, comunica al suo abituale interlocutore assicura-
tivo i dati ritenuti necessari e si attende una proposta assicurativa che lo manlevi da incidenti connessi alla professione, con la piena fiducia che tutto sia incluso; anche quelle prestazioni accessorie che contribuiscono alla formazione del servizio fornito ai propri clienti, ma che non sono tipiche della professione.
Ma i contratti proposti normalmente sono “standardizzati”, ed i livelli di coperture possono
rivelarsi insufficienti o non rispondenti alle aspettative: carenze temporanee di copertura, sottolimiti insufficienti per i rischi più “pericolosi” per l’assicuratore, garanzie escluse, formulazione di garanzie penalizzanti e restrittive, scoperti con indicazione di un minimo scoperto ma non di un massimo, descrizione di attività limitata a quelle tipiche.
Del resto per districarsi in un contesto normativo obiettivamente complesso, e con norme
che derivano da consuetudini anglosassoni e non codificate dal diritto italiano (vedi la combinazione delle clausole: “claims made” e “circostanze note”, che combinate insieme sono tra l’altro la causa più frequente di mancato pagamento di un danno da parte delle Compagnie), è indispensabile che l’intermediario sia particolarmente attento e sappia effettivamente offrire una “consulenza adeguata” in relazione alle esigenze dell’assicurato, e fornire informazioni corrette e comprensibili sulla portata della copertura offerta.
Aprile Intermedia srl, broker di assicurazione con sede a Desio, ha realizzato una breve
guida su questi temi consultabile sul sito www.aprileintermedia.it, e può assistere i commercialisti nella definizione del miglior testo di copertura e nella ricerca delle migliori condizioni offerte dal mercato specialistico dalle più affidabili Compagnie internazionali.
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N ews Cooperative: obbligo di vidimazione del registro del commissario liquidatore A partire dal 15 agosto scorso, secondo l’articolo 10, comma 7, della l. 23/07/2009 n. 99 - G.U. n. 176 del 31/07/2009, il registro tenuto dal commissario liquidatore delle società cooperative, enti o consorzi cooperativi deve essere vidimato dalla Camera di commercio competente nel territorio. Il costo della vidimazione prevede un diritto di segreteria di 25 euro per ogni registro, più una marca da bollo da 14,62 euro ogni 100 facciate o frazione.
La sede del distretto HT Nel numero 33 di “Brianza Business”, a pag. 29, ig MILANOBrianza h si affermava che “Il diTe ch stretto High Tech … ha oggi sede presso la CaDISTRETTO mera di commercio di Vimercate, negli edifici delle Torri bianche». In H realtà il Distretto ha oggi la propria sede in via ig MILANOBrianza h Lecco 61 sempre a Vimercate. Ci scusiamo con Te c i lettori per lah non corretta informazione.
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FONDAZIONE
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DISTRETTO
Fiocco rosa in redazione Il 26 luglio è arrivata Melissa. Un caloroso augurio da tutta la redazione alla nostra Greta Meli, al neopapà Stefano Berti e al fratello Christian.
Buon compleanno Italia... la soluzione (da pag. 5)
Per chi non avesse rinfrescato la storia patria ricordiamo che il 26 ottobre 1860, con lo storico incontro di Teano, Garibaldi consegnò a Vittorio Emanuele II tutti i territori da lui liberati. In epoca immediatamente successiva anche le Marche e l’Umbria furono annesse al regno sabaudo per mezzo di plebisciti. L’unificazione nazionale prendeva così corpo, anche se essa non era ancora completa perché il Lazio rimaneva territorio papale e il Veneto era in mano austriaca. Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II era proclamato re d’Italia.
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Lotta all’inquinamento invernale Regione Lombardia ha approvato le nuove misure di limitazione al traffico per i veicoli più inquinanti. Dal 15 ottobre 2009 al 15 aprile 2010, da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 non possono in alcun modo circolare: gli autoveicoli a benzina di categoria Euro 0; gli autoveicoli a gasolio (diesel) di categoria Euro 0,
Euro1 e Euro 2; motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 0; gli autobus M3, adibiti al trasporto pubblico locale, di categoria Euro 0 e Euro 1 diesel. Regione Lombardia ha inoltre ribadito che a partire dal 15 ottobre 2010 sarà obbligatoria l’apposizione su tutti i veicoli in circolazione di specifiche vetrofanie, adesivi che individueranno univocamente la classe di appartenenza del mezzo. Coloro che ne saranno sprovvisti verranno sanzionati, a partire dalla medesima data di entrata in vigore dell’obbligo.
D istretto Lions
108 I b1
Rosario Marretta è il nuovo governatore: uniti serviamo, servendo miglioriamo
Per costruire insieme un futuro diverso L’importanza di agire uniti, agire con le proprie competenze, le proprie capacità, verso un obiettivo comune per servire il lionismo e non servirsi del lionismo di Antonio Laurenzano*
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ltimo tocco di campana per il DG Roberto Monguzzi. A Legnano, la storica città del Carroccio, il testimone del Distretto 108 Ib1, in una ideale staffetta, è passato a Rosario Marretta del Gallarate Host. Nel saluto del governatore Monguzzi la sintesi di un anno vissuto con entusiasmo e semplicità: «Tante cose ho fatto, tante cose abbiamo fatto insieme, tanto di più avrei voluto fare con voi. Torno ora Lions fra i Lions, fiero di aver servito al meglio delle mie possibilità». Un album - quello di Monguzzi - ricco di ricordi ed emozioni: «Ho visto un anno trascorrere in un batter d’occhio e ora mi dispiace che sia finito, lascio a malincuore». Roberto Monguzzi è uscito di scena lanciando un appello a tutti gli officer per una partecipazione responsabile alla vita del distretto per «costruire insieme un futuro diverso». Messaggio rilanciato da Rosario Marretta che, nel presentare il suo guidoncino con il motto prescelto, “Uniti serviamo, servendo miglioriamo”, ha sottolineato l’importanza di «agire uniti, agire con le proprie competenze, le proprie capacità, verso un obiettivo comune. Saranno le nostre azioni e le nostre decisioni quotidiane a determinare il corso del lionismo per tutti noi». In un’ottica di continuità d’azione, «occorre guardare al futuro con una visione che coinvolga il distretto e i club in uno spirito di reciproca collaborazione, con un forte impegno su programmi ampi e condivisi». Auspicando un necessario ringiovanimento dei club, il governatore Rosario Marretta ha così concluso il suo articolato e applaudito intervento d’investitura: «Dobbiamo trasferire le nostre esperienze, la nostra cultura, il nostro entusiasmo per scrivere il futuro con la stessa passione di chi ci ha preceduto. Il lionismo potrà continuare ad avere un ruolo di rilievo se saprà trasmettere a ciascuno la consapevolezza
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di essere soggetto attivo nel concorrere a gestire i bisogni dell’umanità». Tante le novità presentate dal neo governatore. Un ventaglio di proposte per «servire il lionismo e non servirsi del lionismo». Di grande effetto innovativo l’istituzione dell’ufficio stampa distrettuale per un migliore coordinamento dell’informazione lionistica. «Per noi Lions», ha osservato Marretta, «la qualitàdell’informazione è strettamente legata alla nostra visibilità. Offrire agli altri un’immagine non sbiadita della nostra azione, corrispondente alla specificità sociale del nostro ruolo, è essenziale per promuovere credibilità nell’opinione pubblica e quindi condivisione del nostro spirito di servizio. Il lionismo vive sì di impegno e passione, ma ha bisogno di catturare consenso per divenire forza attiva di cambiamento». Comunicare bene dunque per servire meglio. Informare significa infatti testimoniare il presente, ma anche preparare il futuro, guardando ai fatti con occhio attento. L’Associazione non può crescere soltanto in termini numerici. È sul piano dei valori e della progettualità socio-culturale che si costruisce il nostro futuro, un futuro sempre più legato a una partecipazione attiva e responsabile di tutti i soci per scrivere pagine del lionismo distrettuale meno … bianche. Grazie a questa nuova struttura lionistica, coordinata dall’addetto stampa distrettuale, si intende assicurare un più efficace coordinamento dell’intera rete degli addetti stampa di club e una più capillare presenza del distretto sulla stampa. La sfida per un (auspicabile) salto di qualità dell’informazione distrettuale è lanciata. Nel segno dell’amicizia e con l’entusiasmo di sempre è cominciata per il Distretto 108 Ib1 una nuova avventura per dare voce alle emozioni, speranza al futuro, colore ai sogni! .n *Addetto stampa distrettuale (
[email protected])
H. una bomba H
*Legge n. 296/2006, Legge n. 31/2008 e Legge n. 33/2009.
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Rotary
international
Il futuro rotariano nelle riflessioni del past governor
L’importanza del domani per concretizzare i sogni Essere generosi nel realizzare i sogni di quelli che si sono impegnati prima di noi per poter offrire un servizio efficace, colmare un bisogno, alleviare un dolore di Federica Vernò
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a consapevolezza di essere futuro è il futuro rotariano. Non un gioco di parole ma una convinzione per Alessandro Clerici, past governor del Distretto 2040. Sono queste le parole da lui usate durante il congresso conclusivo del suo anno da governatore, che si è svolto all’Autodromo di Monza il 13 e il 14 giugno. “Concretizzare i sogni” era il motto dell’anno rotariano concluso. Al centro il Rotary, tra presente e futuro, per realizzare il “Make dreams real”. «Testimone dello spirito e dell’opera di servizio», Clerici ha ribadito l’importanza del “domani”: «Tutto quello che noi desideriamo si trova nel futuro. Tutto quello che facciamo si affaccia sul futuro. Quindi, nessun discorso sul futuro sarà mai scontato». E lo ha fatto insieme ai soci presenti a Monza partendo dall’esperienza rotariana, «da quella che è la nostra visione del mondo, dell’umanità. Dal ruolo di servizio che ci siamo impegnati a svolgere, mettendo a disposizione la nostra intelligenza, la competenza professionale, le risorse, le relazioni sociali. Vivendo, insomma, il nostro quotidiano e riflettendo su questo momento estremamente articolato e complesso». Esiste un futuro rotariano? Una maniera specificamente nostra di porsi di fronte al domani? Sono questi i quesiti che ha posto il past governor. «Ecco un “futuro rotariano”: essere generosi nel concretizzare i sogni di quelli che si sono impegnati prima di noi. Ma c’è anche un altro modo di essere per il “futuro rotariano”. Se riesco a offrire un servizio efficace, a colmare un bisogno, ad
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alleviare un dolore, posso essere io il futuro per tante persone che ovviamente non conosco, ma che si nutriranno di quel poco o tanto di comprensione e di pace a cui avrò dato spazio». Clerici ha quindi ampliato la riflessione al futuro del mondo «dal quale, la comprensione e la pace, che sono la nostra missione, ma anche l’equilibrio economico, non sembrano essere stati mai così lontani. Eppure chi è nel Rotary, io ne sono convinto, deve guardare attraverso questo presente, perché consapevole di avere una responsabilità verso il futuro. Noi abbiamo fiducia nel futuro, semplicemente perché non c’è un altro sentimento che ci potrebbe spingere all’impegno per la pace e per la comprensione. È per fiducia nel futuro che lavoriamo su noi stessi e maturiamo la nostra moralità personale, diamo sostanza all’etica delle nostre professioni, cerchiamo di essere credibili nei confronti delle diverse comunità che incontriamo». Non, dunque, un oggetto di pensiero ma un confronto serio con quello che verrà poi, ascoltando e facendosi ascoltare, interpellando e facendosi interpellare: «Pensare al futuro vuol dire anche dialogare sui grandi temi, essere attenti a ogni esistenza, avere la vita in sommo pregio, essere capaci di creare sintonia». Alla situazione economico-finanziaria è stato dedicato parte del congresso, «proprio per ricordare come improvvisamente ci si sia tutti trovati avvolti in questo senso di insicurezza del futuro». Ciò che fa grande il Rotary come compagine di grandi club di servizio è il coinvolgersi «nella costruzione della ripresa, non aspettando lo spiraglio che domani, prima o poi, da qualche parte ci verrà offerto, ma considerando il domani già qui, adesso».n.
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S porting Club M onza Le origini e le fasi del suo sviluppo
Un tetto per sport e amicizia Un luogo di serenità, costruito sull’amicizia intessuta negli anni giovanili tra i soci fondatori e aperto a chi condivide gli ideali di discrezione, signorilità e buon gusto di Paolo Paleari
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li anni Sessanta sono anni di grande entusiasmo. Sul piano imprenditoriale in città e in provincia si sviluppa e si amplia quanto ha già messo le radici nel decennio precedente. In sostanza si replica quanto avviene nel Paese, a partire da una dinamicità regionale che ripercorre l’ascesa dei primi anni del Novecento e poi degli anni Trenta. Anche nelle realtà associative, culturali e sportive si assiste a una crescita di qualità. Lo Sporting Club Monza non differisce da questo percorso. Nell’ambito del sodalizio monzese si pongono le condizioni per una differente forma che connoti maggiormente i requisiti assunti quale fondamento del club. Un luogo di serenità, costruito a partire dall’amicizia intessuta negli anni giovanili tra i soci fondatori, e aperto a quegli aspiranti che condividono gli ideali di discrezione, signorilità, buon gusto. Di un club “ufficiale”, dotato di caratteristiche proprie e di statuto si comincia a parlare sui tavoli del Motta, ai primi del Sessanta. È all’inizio del 1965, però, che si costituisce un vero comitato promotore, composto da Angelo Colombo, Felice Benasedo, Sandro Fossati, Gianni Erba, Annio Farina, Aurelio Cazzaniga, Ferruccio Paleari, Mauro Melzi, Carluccio Guffanti, Mario Modorati, Ferdinando Paleari e Maurizio Sala. Tra le possibili sedi scorrono i nomi di alcuni degli edifici che compongono il tessuto monumentale di Monza. Villa Dazza Tremelloni, per esempio, collocata in posizione defilata e schiva, anche se a solo cento metri dal rondò di Monza, e quasi in asse con la prospettiva della Villa Reale. La tenuta è indubbiamente bella e idonea all’insediamento di un club, solo che la proprietà chiede un affitto di 10 milioni di lire per tre anni. Ci sono poi le spese di ristrutturazione per insediare la club house, che gravano per altri 30 milioni. Troppo, anche se i soci del futuro club sono già pienamente inseriti in quel contesto economico cittadino e brianteo che i soldi, unitamente ai beni, li produce e li fa davvero girare. Si pensano allora delle alternative, che non sono soluzioni di ripiego ma
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esplorano differenti possibilità nel novero del tessuto monzese. E fanno riscoprire, tra le altre, la villa di Celeste Citterio in via Rovani allora sede dello Sporting Car Club. Ci si rivolge al suo proprietario, Mimmo Dei. Qui l’attrezzatura per far partire la club house c’è già, ma l’investimento non si distanzia dal precedente. Anzi, a conti fatti, serve più o meno la stessa cifra. Si pensa allora a Villa Archinto Pennati, residenza patrizia monzese in via Frisi, a due passi da porta Carrobiola, ma poi non si combina. Intanto, nel salone dello storico Motta il 22 gennaio del ’66 con atto del notaio Antonio Mascheroni, si costituisce l’associazione “Sporting Club Monza”. I fondatori sono trenta, cinque i probiviri. Primo presidente è Angelo Colombo. Vicepresidenti Alessandro Fossati e Maurizio Sala. Segretario Ferruccio Paleari, mentre la carica di tesoriere va a Mauro Melzi. Venti sono i consiglieri. Tutti in carica per un trimestre. All’atto notarile segue l’elaborazione del regolamento. Nello spirito si cerca di emulare le forme dei modelli inglesi a cui ci si ispira. Tra le peculiarità, l’esclusione tra i soci della componente femminile. Si fissano i primi parametri materiali: una quota di 60mila lire più altre 60 a fondo perso. Il problema della sede però sussiste sempre ed è l’elemento più atteso per dare avvio alla vita sociale del club. La soluzione sortisce da un incontro alle corse dei cavalli con Ettore Tagliabue, zio del socio Giuseppe, che offre la sua splendida villa in viale Brianza e il relativo parco al neonato Sporting Club Monza. Richiesta del proprietario: 18 milioni poi ridotti a 13 milioni e mezzo di canone annuale per sei anni, con facoltà di recessione da parte dello Sporting per i primi tre anni e mezzo. È così che i soci presenti all’assemblea del 18 aprile del 1966 apprendono formalmente che il club ha trovato una prestigiosa collocazione, la stessa che preserva tutt’oggi. A questa data il sodalizio annovera 149 associati. Si procede al rinnovo delle cariche sociali e si decide dunque di dare un definitivo assetto allo statuto, che apre lo Sporting verso un percorso di crescita che continua tuttora. n
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Executive Search – Interim Management – Leadership Consultancy Quando una società ha la necessità di reperire nel mercato un nuovo leader, oppure di identificare al proprio interno un team di manager che possano fare la differenza si rivolge a Norman Broadbent, esperti nel ricercare e sviluppare i migliori talenti manageriali. Norman Broadbent è una società di ricerca di executive fondata a Londra nel 1982. Nel 2009 è stata costituita la filiale italiana su iniziativa di un team di head hunter che possono vantare una estesa e articolata esperienza di executive search maturata presso importanti e prestigiosi gruppi internazionali. Il progetto imprenditoriale di fondo è quello di trasferire anche nel nostro paese un approccio assolutamente innovativo sia nei servizi prestati alle imprese che nel modo di gestire i rapporti con i candidati che rappresentano gli interlocutori naturali nel nostro lavoro. Norman Broadbent è riconosciuta per il proprio approccio“client – centred“ nell’executive search. In parole semplici ciò significa che noi ascoltiamo i nostri clienti, lavoriamo con uno stile flessibile, comprendiamo le loro sfide e offriamo soluzioni innovative di successo. Godiamo di una particolare reputazione nel modo in cui gestiamo i potenziali candidati, avendo coscienza che rappresentiamo l’immagine dei nostri clienti in tutto ciò che facciamo. In Norman Broadbent amalgamiamo in modo armonico le conoscenze dei settori di mercato unitamente a quelle di funzione con la capacità di fornire soluzioni creative e innovative. Questa abilità di incrociare tipologie di business e specializzazioni deriva da una consolidata esperienza nella ricerca di top level executive. In un momento di radicale trasformazione e cambiamento del modello tradizionale di executive search, noi mettiamo a disposizione dei nostri clienti Centri di Eccellenza combinando skill sia funzionali che specialistiche più che operare con i consueti metodi della professione. Il risultato è che si generano shortlist con un mix molto più ricco di candidati. Noi curiamo diverse tipologie di clienti – dalle grandi imprese internazionali alle piccolemedie imprese nazionali – con la stessa passione e dedizione. Essenzialmente il team Norman Broadbent crede nell’assicurare in modo uniforme gli stessi valori di eccellenza nei confronti sia dei clienti che dei candidati. L’executive search è sia una scienza che un’arte. La scienza è investigare i bisogni delle aziende clienti e le capacità dei candidati. L’arte è nel saperli coniugare.
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itness, Beauty, Therme & Spa: il loro apporto per garantire il benessere di ogni individuo. Un traguardo che va raggiunto con gli strumenti giusti, una guida ade-
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guata e il giusto percorso, grazie ai tutor, esclusivo servizio di Officine del Benessere. Una mission ambiziosa per lo staff che ogni giorno lavora al centro fitness di Seregno. «Crediamo fortemente negli obiettivi dei soci – spiega Ivan Orlando, responsabile marketing – e ci applichiamo per raggiungere l’effetto desiderato». Ma come si ottiene questo ”effetto officine”? «Oltre a curare tutti gli aspetti tecnici – continua Francesco Salierno, club manager e titolare della struttura – vogliamo portare la clientela a un benessere totale. Un ambiente gradevole e il coinvolgimento degli iscritti completa l’offerta, per garantire la massima soddisfazione». Officine del Benessere esalta gli elementi coinvolti nell’equilibrio psicofisico. Nella zona fitness, 1000 metri quadri dedicati al movimento, è arrivata Visio, la più innovativa piattaforma digitale per l’intrattenimento. Disponibile su tutti gli attrezzi cardiovascolari, oltre ai tradizionali sistemi di controllo dell’allenamento come frequenza cardiaca e calorie, offre una varietà di funzioni aggiuntive, tra cui radio e tv. È inoltre compatibile con i lettori mp3 Ipod. L’area beauty, è una vera oasi del benessere, che unisce trattamenti estetici tradizionali a percorsi emozionali con prodotti innovativi, dal burro di karité al lift massage alla cavitazione e LPG per cellulite. Nella zona respiro, i soci possono scegliere specifici rituali, trattamenti di due/tre ore che tra tisane, terme, musica ed essenze, regalano un impagabile relax. L’attenzione che Officine del Benessere dedica ai
propri soci si vede anche dalla capacità di studiare soluzioni ad hoc. « Per chi lavora a tempo pieno –spiega ancora Ivan Orlando – aprire la struttura dalle 7 del mattino fa guadagnare circa due ore in più di benessere al giorno per non dover più rinunciare all’attività fisica quotidiana». I benefici sono visibili: si ottimizzano i tempi, c’è una maggiore produzione di endorfine che stimolano il buonumore e si parte carichi per la giornata. Tra ginnastica dolce e fitness, è boom per le lezioni coreografate: la novità 2009 si chiama zumba,che ha già riscosso un notevole successo e combina passi di danza afro ad attività aerobica. Corpo tonificato e divertimento garantito. Perché migliorare la qualità della vita non è un miracolo. Basta provare l’Effetto Officine.n Foto di Simona Pesarini
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Cultura
Il rilancio della residenza regale
Un autunno fiorito all’insegna dell’Unesco Un evento di risonanza mondiale, con sessioni tecniche alternate a contributi di parte istituzionale, e con un tema che riflette in modo singolare la vocazione della nostra realtà regionale di Paolo Paleari*
In questa pagina e in quella accanto, due vedute prospettiche del complesso della Villa Reale di Monza, a distanza di centocinquant’anni
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È
un autunno singolare quello che si apre alla Villa Reale di Monza, che sa tanto … di primavera. Questa stagione infatti, senza nulla togliere al regolare corso del ciclo astronomico, si “ripresenta” ora per la seconda volta alle nostre latitudini. Primavera intesa come metafora al possibile rilancio di una residenza regale che connota non solo Monza e la Brianza, ma l’Italia stessa e valica peraltro i confini nazionali. Sì, per-
ché la Villa è sempre stata una “questione” europea, dal momento che le cinque famiglie regnanti che l’hanno avuta per dimora estiva (Asburgo, napoleonidi, Asburgo ancora e poi Savoia) hanno sempre avuto un ruolo di rilievo, se non di egemonia, nell’ambito del vecchio continente. Per non parlare dell’ospitalità qui accordata a personaggi illustri, soprattutto in epoca umbertina, che ha contribuito a qualificare il monumento come un secondo palazzo di Stato dopo il Quirinale.
Alla fine di settembre comunque, dal 24 al 26, la Villa si è apprestata ad accogliere il Forum mondiale della cultura sotto l’egida dell’Unesco, l’agenzia dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura. Un evento di risonanza mondiale, con sessioni tecniche alternate a contributi di parte istituzionale, e con un tema che riflette in modo singolare la vocazione della nostra realtà regionale. “Creatività, innovazione ed eccellenza: dall’artigianato all’industria del design e della moda”: questo il titolo del convegno e questi i riferimenti su cui sono stati chiamati a confrontarsi centosettanta ospiti provenienti da tutti i paesi del mondo. Una cinquantina i relatori, tra cui per l’Italia, ma non solo, i titolari dei dicasteri di Beni culturali e degli Affari esteri. Il programma del summit della cultura prevedeva un singolare trinomio: sessioni di lavoro in Villa per specialisti e ospiti, alternate da serate milanesi, con visita al Cenacolo di Leonardo e alla Scala, e una mostra fotografica al Serrone per il pubblico. Nell’antica aranciera dell’arciduca Ferdinando è stato possibile ammirare uno stralcio dei circa 900
siti classificati come “patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco. Accanto a luoghi di interesse marcatamente culturale, sono incluse anche bellezze naturali o composite, in cui la natura di bene culturale si completa con quella ambientale. Sempre per ricondurci al comprensorio lombardo, nell’ambìto elenco figurano da tempo il cenacolo vinciano di
In alto l’atrio della villa con i marmi dei pavimenti e gli stucchi delle colonne rimessi a lucido. Sopra dagherrotipo acquerellato della prima metà del sec. XIX
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Cultura
Il forum Unesco ha costituito anche una straordinaria occasione per apprendere nuovi elementi sulle tecniche costruttive e ornamentali che compongono la reggia di Monza e di mettere a confronto quello che si sapeva dalle fonti con quanto svelato dai restauri. I lavori di preparazione al summit, assunti con notevole impegno dalla regione Lombardia, hanno infatti permesso di riscoprire la bellezza degli impalcati che compongono le sale di rappresentanza della Villa. Inclusi da sempre nel novero complessivo degli appartamenti reali, questi ambienti costituiscono in realtà uno spazio a sé stante, svincolato dai primi per differenza di funzione (essenzialmente pubblica) e per autonomia d’accesso. Nel corso dei restauri dei pavimenti, per esempio, sono emerse in tutta la loro bellezza le geometrie a intarsio, mentre tra le superfici verticali sono riapparse, sotto le chiambrane delle porte, i tenui colori dei finti marmorini di età piermariniana. La ricollocazione dei lampadari in tutte le sale conferisce poi ora un fascino diverso agli ambienti. Gli stessi che il 9, 10 e l’11 ottobre offriranno una singolare ambientazione a una rappresentazione sul regicidio, curata da Appi (Associazione piccoli palchi italiani), in collaborazione col Centro documentazione residenze reali lombarde, il contributo della Regione Lombardia e il supporto del Comune di Monza.
In alto le due mandate dello scalone d’onore nel corpo centrale. Sopra scorcio del salone della villa dopo l’integrazione del pavimento in seminato
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Santa Maria alle Grazie, il parco dei graffiti rupestri della Valle Camonica, il Sacro Monte di Varese - segnalato accanto a quelli Piemontesi- e l’insediamento di Crespi d’Adda. E per la Villa di Monza? Di una sua possibile candidatura si è già parlato a livello europeo anni addietro. Va comunque considerato che essa è parte integrante di una realtà - il Parco, con le sue ville e le sue cascine - da cui non può essere disgiunta. Si deve poi fare menzione della sua appartenenza a un altro “sistema”, in cui ha avuto origine e ha continuato a persistere proprio in dipendenza, anche se oggi diversamente leggibile: quello delle residenze reali lombarde. Accanto al Palazzo Reale di Milano
e alla Villa Reale di Milano, la Villa di Monza ha da sempre composto una terna su cui si è impostato il sistema del potere istituzionale in Lombardia. Dalla fine del Settecento al 1919 queste grandi architetture, in carico al Ministero della Real Casa, hanno assolto a una funzione di Stato senza sottrarsi a una misurata fruizione pubblica. Difatti, come per la Villa e il Parco di Monza, anche per i palazzi reali milanesi in alcune circostanze era consentito l’accesso agli ambienti di rappresentanza. È quello in definitiva a cui ora si tende stabilmente. Un restauro metodico, filologicamente corretto e anticipato dall’indispensabile vaglio archivistico, che consenta alla Villa di aprire con gradualità e di inserirsi nel contesto attuale nel pieno rispetto del suo passato. n * consulente della Soprintendenza ai beni architettonici e per il paesaggio di Milano
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Quante volte abbiamo guardato il nostro orologio pur non “vedendo” l’ora?
Il morbo del vintagista: diagnosi di una passione Sintomi e patologie di un “morbo” che ha contagiato migliaia di persone, la passione smodata e irrefrenabile per il mercato vintage. Un amore incondizionato che spesso rende ciechi e schiavi
di Stefano Mazzariol e Silvio Tarabella
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intomi e patologie di un “morbo” che ha contagiato migliaia di persone, la passione smodata e irrefrenabile per il mercato vintage. Un amore incondizionato che spesso rende ciechi e schiavi Il fenomeno del collezionismo di orologi, e sopratutto quello d’epoca, si è sviluppato ed è maturato negli ultimi vent’anni. Normalmente il primo accostamento all’orologeria è sempre legato ai nuo-
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vi modelli dopo di che, se subentra la passione, cresce l’interesse verso la storia di una maison e dei suoi esemplari più significativi. Da questo primo passo si può entrare in una spirale che, oltre al fattore estetico, riesce a coinvolgere il nostro lato emozionale. La ricerca di un esemplare fuori produzione, meglio se da molto tempo, ben conservato ed esente da interventi invasivi o, peggio, approssimativi e incoerenti con la sua tipologia e il suo periodo, diventa l’obiettivo primario della nostra esistenza. Come ogni cosa artistica, anche un orologio, pur se datato anni ‘30, non diventa automaticamente vintage; letteralmente il significato di questo termine equivale a un oggetto d’annata e, per molti cultori e collezionisti, suscita subito un certo fascino, un sapore ricercato. Vintage è dunque ciò che è invecchiato bene, un esemplare, magari di serie, che diventa unico e quindi raro. Con lo scorrere del tempo alcuni orologi acquistano una patina (soprattutto per quanto riguarda il quadrante) che conferisce insieme al “sapore antico” anche, e soprattutto, una singolarità tale da rendere tali orologi, pezzi unici. Gli indici fosforescenti, se sono presenti, assumono un colore caldo quasi ambrato; il fondo del quadrante può virare a un colore diverso rispetto all’originale tanto che, persino quadranti ritenuti un tempo fallati e quindi sostituiti, perché difettati
da “craquelature” o da vere e proprie incrinature, oggi sono molto ricercati, in quanto esemplari unici di una determinata produzione. Questa particolare propensione di gusti, a volte discutibile, raggiunge livelli esasperati quando collezionisti inventano persino toponimi per giustificare questi difetti, tipo “quadrante spider”, “quadrante ragnatela” e via dicendo. Per quanto riguarda invece la ghiera, il cui font nel tempo veniva regolarmente modificato, diventa oggetto di studio e catalogazione; se poi, la medesima, cambia colore fino quasi a sbiadire, assumendo una patina “d’antan”, allora può raggiungere valutazioni di prezzo imbarazzanti. Lavorazioni di quadranti, di casse (con “spallette quadre”, “a punta”, “cassa bassa”, “cassa fat” ecc.) e di bracciali in disuso, creano inoltre un mix di fascino tale da divenire obiettivi principali della ricerca collezionistica. Alcuni particolari, come i vetri dalla lavorazione a cupola in alcuni modelli Rolex che, un po’ per usura, un po’ perché distorcevano la grafica del quadrante, venivano sostituiti e buttati, oggi rappresentano uno dei ricambi più ambiti e ricercati. I bracciali dell’epoca leggeri, fragili e francamente abbastanza approssimativi nel loro utilizzo e quindi anch’essi sostituiti negli anni con modelli più nuovi e resistenti, oggi vengono riesumati, restaurati spesso a caro prezzo per riportarli all’antico splendore. Malauguratamente anche i ricambi e i
corredi hanno raggiunto prezzi astronomici: scatole, tags, libretti aumentano la nostra sete di vintage e talvolta ci inducono alla ricerca di una garanzia d’epoca tanto patetica quanto fittizia (per avere un’idea della portata di questo fenomeno basta fare un giro su Ebay). A tutto ciò è opportuno aggiungere un’altra riflessione: spesso e volentieri, il pezzo restaurato e ricostruito ha l’unico scopo di finanziare un nuovo acquisto da restaurare, creando così una spirale di dipendenza, talvolta patologica. Non è quasi mai conveniente acquistare e restaurare un orologio ma la soddisfazione è talmente imperativa da offuscare il desiderio di trovarlo già completo; per un vero collezionista, infatti, l’orologio non è un mero strumento che indica l’ora e basta ma il gioiello maschile per eccellenza. Quante volte, in effetti, abbiamo guardato il nostro orologio pur non “vedendo” l’ora? E quante volte alla guida abbiamo pericolosamente distolto lo sguardo catturati dalla bellezza del nostro orologio da polso? Queste semplici, e forse banali, constatazioni devono servire ad “allertare” tutti coloro che riconoscendosi in toto, o anche solo in parte, in questa morfologia di gusto e di pulsioni, siano ben consapevoli di avere inesorabilmente contratto il “morbo del vintagista”! n (da Watchshop orologi in vetrina)
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Commercialisti
a tavola
sezione promozionale
Un gustoso assaggio di Sicilia
Al Ficodindia Non siamo a San Vito Lo Capo, ma a pochi passi dai Navigli e dai tanti locali di tendenza che popolano il centro della città. L’aria che si respira, non appena varcata la soglia di questo piccolo gioiello, è proprio quella del sapore e del gusto dell’alta cucina siciliana. Con questo spirito l’architetto Daniela Di Blasi ha pensato e realizzato il suo ristorante di Caterina Carpitella
C
iò che colpisce immediatamente è l’arredamento: lontano dalla moda minimal-chic, ricchi tessuti e colori caldi avvolgono gli ospiti creando un ambiente intimo e familiare, perfettamente adatto a colazioni di lavoro. L’ottima accoglienza e l’attenzione della sommelier Patrizia Iaconelli, accompagna i clienti durante tutto il pasto, con consigli sugli abbinamenti tra piatti e vini, arricchiti talvolta con brevi curiosità sulla denominazione e l’origine degli stessi. Inoltre, il dehor riscaldato, permetterà ancora per qualche mese di gustare all’esterno il cosiddetto “Mezzogiorno del Fico”. Questo menù, adatto per la pausa pranzo o per incontri aziendali, consiste in un piatto e un dolce, per un pasto leggero, ma allo stesso tempo ricco e sostanzioso. Una cena al Ficodindia è d’obbligo per sfatare il vecchio mito della cucina Il nostro giudizio siciliana succulenta; i piatti dello (nel suo genere) chef Salvatore Giaramida sono (min 1 max 5) gustosi e cucinati con un’estrema attenzione per gli ingredienti, freAmbiente: 4 schi di giornata, per i condimenCucina: 5 ti e soprattutto per le cotture che Servizio: 5 esaltano i sapori senza appesantirCantina: 5 li. Si spazia da una tartare di tonno all’olio profumato di agrumi,
all’ottimo cous cous di pesce alla trapanese, per proseguire con una delicata tempura di pesce misto o con un filetto di ricciola al pepe su battuto di mandorla, agrumi e capperi con pomodori grigliati al basilico. Per chi invece non apprezzasse il pesce, il menù offre un filetto di manzo ai ferri e salsa al Nero d’Avola con insalata di verdure grigliate o una tagliata di manzo su letto di rucola e scaglie di Ragusano con marmellata di “rosse” di Tropea e arance di Ribera o ancora la variante di cous cous alle verdure. Non si può concludere il pasto senza uno sguardo al trionfo dei dolci: dalla cassata al cannolo, dalle paste di mandorla, alla torta di cioccolato e ricotta palermitana. Il prezzo medio per un pasto che comprenda un piatto per portata è di circa 40 euro escluse le bevande. Ricordiamo, per i palati più fini, le “pillole gustose”, interessanti serate a cadenza mensile in cui, accompagnati dal sommelier Patrizia Iaconelli, si assaggeranno piatti fuori carta studiati appositamente per la degustazione di vini pregiati.n RISTORANTE AL FICODINDIA Via R. Bonghi, 11 – 20141 Milano Tel. 02.84892887 www.ristorantealficodindia.it
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MONZA E BRIANZA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
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Le Convenzioni
Con l’obiettivo di essere presente sul territorio e di cooperare con le altre realtà che fanno parte del mondo economico, l’Associazione culturale dottori commercialisti, ragionieri commercialisti ed esperti contabili di Monza e Brianza offre la possibilità di stipulare convenzioni a favore degli iscritti all’Ordine. Qui sopra gli ultimi accordi sottoscritti visibili anche sul sito dell’Ordine www.odcecmonzabrianza.it (area servizi – convenzioni)
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M otori Subaru Nuova Legacy MY2010
L’eredità sportiva conquista lo stile Compie vent’anni e la casa automobilistica ha puntato a una nuova qualità di marcia per rendere piacevole il tempo a bordo non solo per chi guida ma anche per tutti i passeggeri, ottenendo prestazioni di sicurezza eccellenti e rispetto dell’ambiente di Mariolina Belli
C
on la maneggevolezza e l’affidabilità offerte dalle esclusive soluzioni Subaru con il motore a cilindri orizzontali contrapposti e la trasmissione Symmetrical Awd costantemente migliorati, la vettura propone spor-
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tività e piacere di guida ancora maggiori. L’efficienza nei consumi è stata accresciuta mediante il nuovo cambio Lineartronic a variazione continua del rapporto e l’adozione in gamma del motore boxer diesel, il primo al mondo del suo genere installato su berline di grande serie, assicura una
efficienza maggiore dei motori. La nuova Legacy è proposta con due tipi di carrozzeria: berlina e station wagon. Ciascun tipo è offerto in due versioni: 2.0i con il Subaru boxer 4 cilindri 2.0 litri DOHC e 2.0D con il Subaru boxer diesel 4 cilindri 2.0 litri DOHC turbo. Grazie allo stile di base supportato dalla funzionalità, la Legacy è stilisticamente ben riconoscibile e riprende i motivi sportivi che hanno caratterizzato i modelli precedenti. Pur conservando tutte le tipiche prestazioni e caratteristiche sportive delle Legacy wagon, la nuova versione familiare è anche straordinariamente funzionale e pratica. Per il mercato europeo sono previste 2 versioni, la 2.0i e la 2.0D/2.0D Sport. La prima è la versione base spinta dal motore 2.0 litri a 4 cilindri orizzontali contrapposti e doppio albero a camme in testa. Con il nuovo modello si sono ridotti i pesi e migliorate le caratteristiche di coppia di questo motore boxer dallo straordinario equilibrio di rotazione. Inoltre, con l’adozione del sistema d’aspirazione supplementare, sono state
migliorate le prestazioni di scarico che sono ora a norme Euro 5. Questo motore viene abbinato o al nuovo cambio Lineartronic o al cambio manuale a 6 marce. Il sistema di controllo della dinamica del veicolo (Vdc) con funzione di antipattinamento è fornito di serie per garantire piacere di guida e sicurezza nelle prestazioni. Il modello2.0D, invece, monta il Subaru boxer diesel 2.0 litri DOHC, primo esempio al mondo di motore turbodiesel a 4 cilindri orizzontali contrapposti adottato su vetture di grande serie. Oltre a offrire le eccezionali doti di coppia del diesel, il nuovo modello rispetta le norme Euro 5 sui gas di scarico. L’uso di un filtro antiparticolato chiuso riduce il particolato allo scarico per rendere le emissioni ancora più pulite. La Legacy diesel adotta un cambio manuale a 6 marce dal comportamento tanto sportivo quanto silenzioso e che insieme al boxer diesel assicura prestazioni ambientali di spicco. L’allestimento Sport, in più della versione base, dispone di ruote da 18” con pneumatici più larghi, ammortizzatori
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M otori Bilstein, paraurti e fari specifici, pedaliera in alluminio e finiture interne tipo carbonio. Rinnovando il formato e adottando un nuovo telaio si sono ottenute sia prestazioni di marcia che garantiscono il confort a tutti i passeggeri che grande abitabilità ed eccellente praticità. Aumentando altezza, larghezza e passo, si è puntato sulla spaziosità interna. Vengono impiegati ampi sedili che aumentano lo spazio intorno a ciascun occupante, rendendo la marcia ancora più confortevole. Per un relax ancora maggiore si è lavorato sulla comodità dei sedili, che con le loro funzionalità supportano al meglio le posture degli occupanti durante la marcia. La forma della carrozzeria assicura eccellente visibilità e grande maneggevolezza e le dimensioni esterne sono state studiate in modo da non pregiudicare la straordinaria visibilità e il diametro di sterzata minimo che sono doti tipiche delle vetture Subaru. Ciò ha permesso di conseguire sia facilità di manovra, grazie al diametro di sterzata minimo di 11,0 m, che un ampio abitacolo. Particolare attenzione è stata rivolta al realizzare un ambiente interno luminoso. In particolare, la forma delle finestrature e la configurazione avanzata dei montanti hanno migliorato l’apertura per i sedili posteriori. L’accessibilità dietro è stata migliorata grazie alla maggiore apertura delle porte, consentita dalle nuove intelaiature. In viaggio con la Legacy si apprezza il ricco equipaggiamento: ampi spazi portaoggetti,
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alzacristalli elettrico, tetto apribile in inclinazione e in scorrimento e, di serie su tutti i modelli, fari ad accensione/spegnimento automatico, tergicristalli automatici con sensore di pioggia, riscaldatore per i sedili anteriori. In opzione, invece, per tutti i modelli: accesso e avviamento a pulsante senza chiave. Avendo con sé la chiave d’accesso, è possibile sbloccare le porte mediante il semplice tocco del sensore a sfioramento posto sulla maniglia esterna della porta anteriore e per accendere il motore basta semplicemente premere il pulsante di avviamento. Per bloccare le porte, è sufficiente utilizzare l’interruttore posto sulla maniglia esterna. Sono previsti, inoltre, un impianto audio premium a 6 cd e il sistema audio e navigazione a dvd. Subaru ha accresciuto il fattore sicurezza. L’avanzata scocca con struttura di rinforzo ad anello accresce la sicurezza agli urti in tutte le direzioni. Il nuovo sistema di struttura a culla contribuisce ad ampliare la zona deformabile in caso di urto frontale, migliorando quindi ulteriormente le protezione degli occupanti. Per la protezione dei pedoni, torace e testa in caso di urto, i materiali ad assorbimento e la struttura ottimizzata intorno al paraurti anteriore hanno consentito di superare le nuove norme europee, le più severe al mondo. Il cofano è realizzato in acciaio, lo spazio di assorbimento è stato ampliato e la struttura intorno alla cappottatura è stata migliorata per ridurne l’impatto.n
MONZA E BRIANZA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
Sc e g lie r e u n i s c r i tto al l ’A l b o de i dottori commercialisti e degli esper ti conta b ili significa affidarsi a un professionista qualificato L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, è nato il 1º gennaio 2008 dalla confluenza dell’Ordine dei dottori commercialisti di Monza e della Brianza e del Collegio dei ragionieri e dei periti commerciali del circondario di Monza.
Accesso regolamentato
• La Legge stabilisce le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è prevista l’iscrizione in appositi albi a garanzia della fede pubblica e della collettività. • Il dottore commercialista, il ragioniere commercialista e l’esperto contabile non possono esercitare la professione se non sono iscritti all’Albo. • La professione e l’iscrizione all’Albo sono disciplinate dal decreto legislativo 28 giugno 2005 n. 139. • Il titolo professionale spetta solo dopo aver conseguito una laurea in materie economiche-giuridiche ai laureati che abbiano compiuto il tirocinio triennale e superato l’esame di stato per l’esercizio della professione in sede universitaria. • L’Ordine garantisce la professionalità degli iscritti, le tariffe applicate e può agire disciplinarmente. Per avvalorare l’importanza ed il ruolo che la legge attribuisce all’Albo, ricordiamo che il tesserino di iscrizione può essere reso equipollente al documento di identità.
Vincoli etici
• Gli iscritti all’Albo si sono dati delle regole etiche di comportamento riassunte in un “codice deontologico”.
Garanzia di riservatezza
• Il dottore commercialista, il ragioniere commercialista e l’esperto contabile sono vincolati al segreto professionale, devono mantenere un atteggiamento di riserbo in relazione alle notizie apprese nell’esercizio della professione o in via incidentale, anche se queste riguardano la sfera personale del cliente o di coloro che sono a lui legati da vincoli familiari ed economici.
Competenza tecnica
• A tutti gli iscritti nell’Albo la legge riconosce competenza specifica in economia aziendale e dirittto d’impresa e, comunque, nelle materie economiche, finanziarie, tributarie, societarie e amministrative (amministrazione e la liquidazione di aziende, di patrimoni e di singoli beni; perizie e le consulenze tecniche; le ispezioni e le revisioni amministrative; verificazione e ogni altra indagine in merito alla attendibilità di bilanci, di conti, di scritture e di ogni altro documento contabile delle imprese ed enti pubblici e privati; regolamenti e le liquidazioni di avarie; funzioni di sindaco e di revisore nelle società commerciali, enti non commerciali ed enti pubblici). • A seconda della sezione di appartenenza (A Commercialisti, B Esperti contabili) la legge riconosce ulteriore competenza tecnica per l’espletamento di determinate attività indicate dall’Ordinamento.
Formazione professionale continua
• Gli iscritti all’Albo hanno adottato l’obbligo della formazione professionale continua. L’iscritto è tenuto all’acquisizione di un minimo di 20 crediti annuali e di 90 nel corso di un triennio. La legge vieta l’uso dei titoli professionali di “dottore commercialista”, “ragioniere commercialista” e di “esperto contabile”, sia del termine abbreviato “commercialista” da parte di chi non ne abbia diritto. Oggi, purtroppo, molti non abilitati abusano del titolo di “commercialista”, con grave pregiudizio per il cliente e la società in genere.
Nell’intento di offrire un servizio di rapida consultazione pubblichiamo di seguito l’elenco completo dei dottori commercialisti e dei ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A dell’Albo e degli esperti contabili iscritti all’elenco B.
Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza Via Ticino 30 - 20052 Monza - Tel. 039734038 - Fax 039736436 www.odc-monza.net -
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Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
COMMERCIALISTI (Elenco a) n° iscr.
cognome nome
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comune
n° iscr.
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1272A 598A 955A 781A 1426A 1233A 1323A 756A 1157A 255A 909A 15A 1397A 298A 1406A 267A 1195A 936A 813A 1007A 1473A 637A 1326A 539A 1460A 55A 190A 614A 427A 928A 991A 1308A 737A 945A 1324A 1339A 1309A 891A 589A 208A 634A 723A 1474A 1182A 1104A 1114A 408A 772A 678A 443A 1411A 143A 147A 1404A 1152A 691A 1364A 52A 563A 1307A 64A 1181A 1196A 149A 1504A 1505A 1200A 1056A 1430A 1154A 832A 353A 690A 938A 1184A 1227A 301A 498A
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0392320076 0362343365 026196443 02780724 0396041560 0245470881 3398349370 0362245574 0396079033 039323953 039365382 0362622796 0362622796 0362220594 0362565188 0299045256 3334371778 0396095012 0392023687 039675037 3396548023 039623048 0362343760 0362327178 3299539380 039481684 0295019653 039362125 029105231 022403850 0362591380 0396980945 039322408 3472383485 0295743903 0331595613 0226223249 039666260 0276004827 022500365 022043112 0220404279 0362931054 3484453553 039320979 039320979 0362222997 026172415 0392209479 0362626674 3497213347 039325063 026126806 3477947770 03621793109 039481080 026552035 039481080 026125069 039481080 0362303243 3388375703 0248022290 039747052 0248022290 0248022290 039747052 0248022290 0396612173 0392141297 029180039 026195711 0362237701 0362237701 039870424 022440316 022428478 0396902818
MONZA MEDA CUSANO MILANINO MILANO CONCOREZZO MILANO LISSONE SEREGNO BERNAREGGIO MONZA LISSONE DESIO DESIO MEDA LENTATE SUL SEVESO PADERNO DUGNANO TRIUGGIO CORNATE D'ADDA MONZA USMATE VELATE BUSNAGO BELLUSCO MEDA SEREGNO LISSONE LISSONE CAVENAGO DI BRIANZA MONZA PADERNO DUGNANO SESTO SAN GIOVANNI BOVISIO MASCIAGO LESMO MONZA MONZA PESSANO CON BORNAGO LEGNANO SESTO SAN GIOVANNI VIMERCATE MILANO VIMODRONE MILANO MILANO ALBIATE NOVA MILANESE MONZA MONZA SEREGNO CINISELLO BALSAMO VILLASANTA DESIO DESIO MONZA CINISELLO BALSAMO SEREGNO SEREGNO LISSONE MILANO LISSONE CINISELLO BALSAMO LISSONE DESIO LISSONE MILANO MONZA MILANO MILANO MONZA MILANO LISSONE MONZA PADERNO DUGNANO CUSANO MILANINO SEREGNO SEREGNO BRUGHERIO SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI BERNAREGGIO
221A 1169A 1048A 953A 1085A 622A 673A 880A 30A 385A 138A 466A 77A 135A 529A 465A 272A 761A 642A 442A 711A 291A 1094A 1187A 438A 791A 1173A 1053A 843A 887A 819A 506A 532A 405A 1116A 900A 1291A 1378A 380A 22A 155A 636A 662A 577A 1285A 480A 1441A 879A 210A 754A 194A 250A 1327A 237A 36A 877A 1189A 1188A 1314A 579A 1049A 1010A 973A 325A 863A 749A 722A 564A 837A 475A 1019A 520A 686A 592A 109A 215A 838A 516A
BAJO FERRUCCIO BALCONI MASSIMILIANO BALDON ANTONIO GIANNI BALLARIN MARCO BALSARI STEFANO BANCALARI GIOVANNI BARBAGALLO SALVATORE BARBARO ROBERTO BARBARO VINCENZO BARBIRATO FRANCO BARINDELLI GIOVANNA BARLASSINA MARCO DANIELE BARLASSINA PIER GIORGIO BARNI CARLO LUIGI BARONI JEAN PAUL BARTESELLI STEFANIA BARZAGHI GIOVANNI BARZAGHI PIERMARIO BASILICO ADRIANO BASILICO ERMANNO UMBERTO BASILICO NORIS BASSANI PASQUALE BASTIANELLI MARCO BASTIANELLI UGO BECHELLI MASSIMO AUGUSTO BECHI MASSIMILIANO BELARDINELLI FEDERICO BELGIOVINE PAOLA BELLINI FIORENZO BELLOTTI FABIO BELLOTTI MARIA ANTONIA BENINI LAURA BENZONI ALBERTO BENZONI PAOLA CRISTINA BERETTA ALESSANDRO BERETTA DENISE BERETTA LORENZO ETTORE FRANCESCO BERETTA MARCO BERETTA MARCO BERETTA MARIO BERETTA PIETRO LUIGI BERETTA ROBERTO BERETTA ROBERTO BERETTA SUSANNA BERETTINI LAURA ELISA BERGAMASCHI MAURA BERIZZI FLAVIO BERNARDINELLO ROSSELLA FRANCESCA BERTAZZI BRUNO BERTI CLAUDIO ROBERTO BERTI GIOVANNI BERTOCCO IRENE BERTOLOTTI MAURO BESANA MAURIZIO CARLO BESTETTI ALESSANDRO BESTETTI CHIARA ALESSANDRA BESTETTI MARIO BETTOLINI SIMONE BIANCHI FILIPPO BIANCHI ROBERTO BIANCHI STEFANIA BIASSONI SILVANO ALESSANDRO BIELLA GIANMARIO BIELLA LUCIANO BIELLA MARILENA BILLE' FRANCESCO BINDIKU BATUZOMA BINOTTO BRUNO BIRAGHI EDOARDO BIRAGHI MAURIZIO BIRAGHI VALERIA BISSANTI DANILO ANDREA BITTO ALBERTO BOCCA MAURIZIO BOCCA PIERCARLO BOCCARDI LEONARDO BOCCHETTA PAOLO BRUNO DARIO BOGA FRANCO
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SEREGNO BRUGHERIO SEVESO MONZA MONZA MONZA MONZA LISSONE SEREGNO DESIO CESANO MADERNO VAREDO MONZA MONZA MILANO CAVENAGO DI BRIANZA GIUSSANO MILANO MONZA SARONNO SOLARO CALUSCO D'ADDA MILANO MILANO SESTO SAN GIOVANNI COLOGNO MONZESE DESIO CINISELLO BALSAMO RENATE MEDA GIUSSANO VIMERCATE MEDA CUSANO MILANINO CINISELLO BALSAMO BOVISIO MASCIAGO ARCORE MONZA MACHERIO ARCORE CINISELLO BALSAMO MONZA ARCORE BOVISIO MASCIAGO LISSONE MILANO CINISELLO BALSAMO MONZA MONZA MILANO MONZA NOVA MILANESE MONZA MONZA MONZA MONZA MONZA VILLASANTA MONZA MONZA MONZA DESIO DESIO DESIO MILANO MONZA ARCORE ARCORE VEDANO AL LAMBRO MILANO MILANO MONZA BELLUSCO MILANO MILANO VIMERCATE MONZA Milano
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582A 1064A 192A 1208A 20A 1435A 719A 674A 763A 1311A 1197A 957A 1341A 199A 419A 1051A 894A 1198A 1092A 23A 1236A 726A 1347A 988A 224A 1393A 1427A 1498A 1440A 328A 803A 671A 6A 970A 576A 505A 910A 274A 1137A 253A 378A 41A 740A 1293A 254A 145A 1001A 1368A 183A 418A 1039A 366A 362A 1062A 565A 401A 1044A 759A 1139A 1150A 370A 858A 1034A 164A 640A 484A 153A 432A 1179A 1028A 1008A 605A 9AES 218A 1390A 488A 321A 436A
BOLIS GIOVANNI BONACINA PAOLA EMILIA BONALUMI CARLA BONANDO STEFANIA BONANOMI ALDO BONANOMI ELENA BONANOMI TIZIANO BONATO ANDREA BONATO ERMINIO BONAZZI ALESSANDRA SIMONA BONESCHI ALESSANDRO BONFANTI ANGELO BONFANTI LUCA BONFANTI MARIA BONIFACCIO MASSIMO BONORI GIOVANNI BONUOMO PAOLO BONVICINI STEFANIA BONZI WALTER BORACCHI FERRUCCIO BORGHESAN ROSSANO BORGHI ELENA BORGHI ENRICA BORGHI GIULIO MARIA BORGONOVO LUIGI BORGONOVO SILVIA BORGONOVO UMBERTO BORRIELLO MARZIA BORZOMI' FRANCESCA BOSISIO PAOLO BOSSI CARLO BOTTASINI GIUSEPPINA MARIA BOTTEON MARIO BOTTONI DORANNA BOTTONI MAURIZIO BRAGHETTO ANNA MARIA BRAMATI ELISABETTA BRAMATI ROSARIA BRAMBILLA BARBARA BRAMBILLA CARLO LUIGI BRAMBILLA ELIO BRAMBILLA EMILIO BRAMBILLA ENRICO BRAMBILLA ERIKA BRAMBILLA FABIO MARIO BRAMBILLA ROLANDO BRAMBILLA SIMONA BRAMBILLA TAMARA ELISA BRAMIERI MAURO ENRICO BRASSON ALESSANDRO BRAVO STEFANO BRENNA CARLO MARIA BRENNA ENRICO BRENNA FLAVIO BRENNA MARCO BRENNA MARIO BRENNA PIERLUIGI BRIGUGLIO ROBERTA BRIOSCHI ROBERTO BRIVIO ALBERTO BRIVIO IVANA BRIVIO LUCA BROGGI CHIARA BROGGI GIULIANO BRONZINO MARCO BRUCOLI GIUSEPPE BRUNATI ALFONSO MARIO BRUNO CARMELO BRUSA CLAUDIO BUCCHI RITA BUCCI ENZO BUGATTI MARZIO BUONONATO RAFFAELE BUSALINI MARCO BUSNELLI ANDREA BUTERA FANNY BUZZI ROBERTO CABRELE DANIELA
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LENTATE SUL SEVESO GIUSSANO MONZA MONZA MUGGIO' MONZA MILANO GIUSSANO PADERNO DUGNANO MILANO SEREGNO MONZA TRIUGGIO SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI VIMERCATE MONZA SESTO SAN GIOVANNI MILANO MONZA BOVISIO MASCIAGO SEREGNO SEREGNO BARLASSINA MONZA GIUSSANO SEREGNO VILLASANTA BRUGHERIO LEGNANO MONZA MONZA MILANO PADERNO DUGNANO MILANO VEDANO AL LAMBRO MUGGIO' AGRATE BRIANZA VIMERCATE MONZA MEDA VIMERCATE VIMERCATE MILANO MONZA DESIO DESIO BUSNAGO MILANO MONZA MILANO GIUSSANO GIUSSANO MILANO GIUSSANO DESIO GIUSSANO CORNATE D'ADDA SEREGNO MARIANO COMENSE SEREGNO MILANO MONZA MONZA BIASSONO MEDA MILANO DESIO MONZA MONZA SEREGNO MUGGIO' CESANO MADERNO MILANO MILANO MONZA GIUSSANO SEREGNO
127A 793A 685A 968A 1394A 591A 815A 355A 1337A 866A 1278A 68A 1023A 447A 1004A 382A 287A 1148A 663A 283A 8AES 363A 583A 290A 808A 544A 490A 1054A 386A 873A 1387A 927A 924A 934A 390A 1143A 954A 2AES 1313A 652A 1119A 67A 18A 550A 158A 176A 1194A 75A 1281A 303A 1059A 616A 1396A 228A 441A 668A 248A 1317A 1264A 266A 767A 610A 1484A 1002A 1461A 14AES 864A 1360A 667A 417A 1265A 1310A 848A 425A 631A 1006A 1421A 1026A
CACCHIONE GIORGIO CACCIA GIUSEPPE CACCIABAUDO FABRIZIO CACCIAGUIDA MASSIMO CACCIOLA PIERGIUSEPPE CAFARO CLAUDIO VINCENZO CAIATI ROBERTO DOMENICO ANGELO CAIROLI PAOLA CAJANI STEFANO CALABRETTA GIUSEPPE CALDARINI CARLO CALDARINI EGIDIO CARLO CALDART GIORGIO CALDERARA ITALO SILVIO CALI' STEFANIA CALIENDO MAURIZIO MARIA MASSIMO CALLONI ANGELA CALLONI MASSIMILIANO CALLONI MIRETTA CALO' NICOLA CAMESASCA MARCO FRANCESCO CAMILLO WALTER FLAVIO CAMMARERI FRANCESCO CAMNASIO ANGELO CAMNASIO GIUSEPPE ARTURO CAMPANALE MICHELE CAMPANALE ROSA CAMPITELLI FABIO MASSIMO CANDIDO FRANCESCO CANTONI MICHELA CANTU' DAVIDE CAPACCIO LUCIA CAPORALE MARIO DOMENICO CAPORALI FRANCA CAPORALI NAZARENO CAPOZZI ANTONELLA CAPOZZI DANIELA ANGELA CAPPADONA ANTONINO CAPPELLOZZA GIANLUCA PAOLO CAPPELLOZZA GIULIANO CAPPUCCILLI ANGELO CAPRA CAMILLO CAPRA PIERANGELO CAPROTTI PAOLO CAPUTO MARIO CARAMASCHI CLAUDIO CARDELLINI IVAN CARERA MARIA LUIGIA CARNABUCI ELIO CAROZZI MARIA ANTONIA CARRERA MARCO CARTOLARI ALESSANDRO CARUCCI IRENE CARZANIGA ANDREA CARZANIGA FABIO ANTONIO CASABONA GIOVANNI CASADEI LELLI WALTER CASATI DAVIDE CASATI ELISA MARA CASOT GIACOMO CASSADER ROBERTO CASSAGHI BERTILLA CASSAGO FRANCESCA CASTAGNA GIOVANNA CASTELNOVO MARCO CASTOLDI MARCO CASTOLDI MICHELE CASTOLDI OSCULATI ALESSANDRO CATANIA GIORGIO GIOVANNI MARIO CATANIA MARIA LUISA CATONA ALESSANDRO CATONA LEDA ANTONIETTA CATTANEO GIOVANNI ALBERTO CATTANEO SEVERINO CATTELAN STEFANO CATUCCI PIERPAOLA CAVALLARO ELEONORA CAVALLARO ELISABETTA
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MILANO SESTO SAN GIOVANNI MONZA ARCORE CARUGATE MONZA MONZA MONZA SEREGNO BRUGHERIO CARATE BRIANZA SEREGNO MILANO MONZA BRUGHERIO MONZA VILLASANTA MONZA MILANO SEREGNO MONZA PADERNO DUGNANO LISSONE DESIO MILANO CINISELLO BALSAMO LENTATE SUL SEVESO MONZA NOVA MILANESE BRIOSCO CESANO MADERNO TREZZO SULL'ADDA SESTO SAN GIOVANNI CINISELLO BALSAMO MONZA SEREGNO CINISELLO BALSAMO MONZA MONZA MONZA MUGGIO' MONZA MONZA MILANO GIUSSANO ARCORE MILANO MONZA MILANO RENATE VIMERCATE MONZA PADERNO DUGNANO CARNATE CARNATE MILANO MONZA LISSONE MUGGIO' COLOGNO MONZESE MILANO BRUGHERIO MONZA CARATE BRIANZA COGLIATE MONZA MONZA VIMERCATE MONZA SEREGNO MILANO CARATE BRIANZA VAREDO VILLASANTA MILANO MONZA SEREGNO SEREGNO
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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114A 1230A 1509A 1282A 1336A 1385A 17AES 911A 1242A 1320A 1095A 1089A 247A 773A 172A 1277A 1075A 982A 750A 647A 625A 725A 501A 1041A 1155A 4AES 951A 448A 659A 573A 281A 1296A 1068A 496A 666A 90A 1273A 1332A 1018A 530A 1478A 829A 1355A 1446A 768A 680A 1434A 189A 655A 1354A 744A 81A 165A 618A 489A 1322A 1055A 256A 755A 343A 558A 705A 787A 1167A 332A 219A 1338A 292A 886A 182A 82A 478A 757A 1199A 842A 606A 884A 1097A
CAVENAGHI GIULIO CAVENAGHI MARTA CAZZANIGA ALESSIA CAZZANIGA ANGELO MASSIMO CAZZANIGA ANTONELLA CAZZETTA DAMIANO CECCA GIOVANNA CECCATELLI RICCARDO CECCONELLO SAMUELA CELADIN PAOLA CELLA BARBARA CELLEGATO GUENDALINA CELLI ANTONIO CENTAMORE GIOVANNI CEREDA AGOSTINO CEREDA GIOVANNI LEONARDO CEREDA PAOLA CERLIANI LAURA CERLIANI MARIO GIUSEPPE CESANA GIUSEPPE CESANA MARIA LUISA CESANA MARIO CHERUBINI MARIO CHIODETTI CRISTINA CHIODI FABIO CHIODI GIANFRANCO CICERI MASSIMO CIOCIA MASSIMO PAOLO CIPRIANO ALBERTO CIPRIANO GIOVANNI CITRO GUIDO CITTERIO ALBERTO CITTERIO ALESSANDRA CITTERIO GIANMARIO CITTERIO GIANPAOLO CITTERIO GIULIO CIUFFREDA STEFANIA CIVATI LUCA CIVATI ROBERTO CLEMENTI FRANCESCO GIUSEPPE COCCI MAURIZIO COGLIATI LUIGI COGLIATI MASSIMO COLASANTO MICHELE COLOGNA EGIDIO COLOMBO ALBERTO ALESSANDRO COLOMBO BARBARA COLOMBO DARIO COLOMBO FABIO COLOMBO FABIO COLOMBO FRANCO COLOMBO GIACOMO COLOMBO GIANNI MARIO COLOMBO GIOVANNI ANGELO COLOMBO GRAZIELLA COLOMBO LAURA COLOMBO LORENA COLOMBO LUIGI COLOMBO MARCO COLOMBO MARIA ANTONIA COLOMBO MARIA PAOLA COLOMBO MASSIMO COLOMBO MATTEO GAETANO COLOMBO PAOLA COLOMBO PIERANGELA COLOMBO RICCARDO COLOMBO ROBERTA COLOMBO ROBERTO COLOMBO SELENE COLOMBO SERGIO COMI GIORGIO LUIGI COMUZZI PAOLO ANTONIO CONFALONIERI DIEGO CONFALONIERI FABRIZIO CONFALONIERI FRANCO CONFALONIERI MONICA ANGELA CONFORTI ERNESTO CONSONNI CESARE GABRIELE
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0362904434 0362904434 03621795175 026071802 3384147217 3389263873 3283275079 0266049250 0362565206 036252731 0396886496 029103492 022485773 0362550787 0362621030 3474869500 0396069908 02669951 0362520400 0341357711 031751810 0362903082 0392326322 0362301351 039879186 039674994 036272406 0266049322 022427645 022427645 022592624 0254109017 039324218 039324218 0362231122 026595419 039368606 0399715797 3356136611 0331677429 0362342348 039243101 0396064830 3474132901 0395974740 039380558 039388398 0362342778 0362503584 0362301501 0392454670 039380558 0266986847 0393900419 0396014511 0362335086 026134988 0398946936 0362245574 024987956 0396012539 0396892970 027785545 3355312940 0362942033 0331623464 0236536452 0362341216 0396815218 036274422 0396082020 0291605804 039328347 0362930864 0276317585 039322900 029513409 0362284567
CARATE BRIANZA CARATE BRIANZA DESIO MILANO GIUSSANO BARLASSINA MUGGIO' CINISELLO BALSAMO BARLASSINA VAREDO AGRATE BRIANZA PADERNO DUGNANO SESTO SAN GIOVANNI CESANO MADERNO DESIO CONCOREZZO LESMO MILANO CESANO MADERNO LECCO MARIANO COMENSE CARATE BRIANZA MONZA DESIO BRUGHERIO CARNATE MEDA CINISELLO BALSAMO SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI MILANO MILANO MONZA MONZA SEREGNO CUSANO MILANINO MONZA LISSONE MONZA BUSTO ARSIZIO MEDA LISSONE LESMO CASSANO D'ADDA MONZA MONZA MONZA MEDA CESANO MADERNO DESIO LISSONE MONZA MILANO MONZA ARCORE BOVISIO MASCIAGO CUSANO MILANINO MONZA SEREGNO MILANO ARCORE AGRATE BRIANZA MILANO SEREGNO BESANA IN BRIANZA BUSTO ARSIZIO SESTO SAN GIOVANNI MEDA RONCO BRIANTINO MEDA VIMERCATE MILANO MONZA ALBIATE MILANO MONZA GORGONZOLA MEDA
1373A 1410A 826A 410A 336A 1506A 11AES 1289A 1342A 780A 105A 1074A 1297A 537A 259A 493A 798A 1357A 4A 49A 464A 204A 1416A 995A 1130A 1325A 1479A 1021A 1249A 191A 413A 730A 540A 89A 66A 1058A 660A 483A 115A 428A 1099A 1103A 88A 720A 1117A 847A 94A 672A 1481A 937A 604A 513A 379A 828A 148A 324A 1050A 1488A 230A 80A 1093A 1202A 717A 101A 98A 1507A 1343A 383A 1035A 225A 683A 1374A 251A 1386A 1012A 310A 890A 1462A
CONSONNI GIULIA CONTE FEDERICO CONTESSI DANIELE ANGELO CONTI MARCO CONTI MASSIMO CONTRINO SIMONE CONVERSI SERENELLA COPPI MARIA LUISA CORBELLA GIACOMO CORBELLA LUIGI CORBELLA PIERO LUIGI CORBETTA MARCO CORBETTA MATTEO CORBETTA VALTER AGOSTINO CORCELLA RITA CORDARO MARCO CORICA GIUSEPPE CORNO DANIELE CORNO GIAN GIACOMO CORNO GIANFRANCO CORNO GIULIO CORNO VITTORINO CORTI ALBERTO CORTI DANIELA COSSU CECILIA MARIA VITTORIA COZZI PAOLA MARIA COZZIO LORENZO CRENNA GIOVANNI CRIPPA ALBERTO CRIPPA ALDO CRIPPA ANGELO CRIPPA ANTONIO MARIA CRIPPA CARLO CRIPPA CARLO ALVARO CRIPPA LUIGI CRISTINO ANTONIETTA CRIVELLI GIANMARIO CROCI ALBERTO CUCCHI FRANCO CUNSOLO ANTONIO MARIO CURIONI STEFANO D'ALESSANDRO FRANCESCA MARIA D'AMBROSIO ANTONIO D'AMICO PASQUALE D'ANDREA DAVIDE D'AURIA CARLA D'ONOFRIO ANTONIO DA BROI DANIELA GIULIANA DALLA BONA PIERGIUSEPPE DALLA LONGA MARCO DALLA PIETA' MAURIZIO DASSI GIAMPAOLO DASSI LUCIANO DASSISTI GIOVANNI ROSARIO DAZZA ORESTE DE ALEXANDRIS MAURIZIO DE BONA ANGELO DE CAPITANI ARIANNA DE CARLINI CARLO DE CICCO NATALE DE FABRIS ORESTE DE GAETANO SCILLA DE GENNARO GIUSEPPE DE GIULI BOTTA ALBERTO DE GIULI BOTTA GABRIELLA DE MARCO MATTEO DE MARINIS FRANCESCO ALESSANDRO DE MASTRO FRANCESCO DE PONTI LUCA MARIA DE PONTI MAURIZIO DE REGIBUS PIETRO DE SENSI GIOVANNA FRANCESCA DE STEFANO ADOLFO DE TONI ANNA DE VITO ANTONIO DE VITO MICHELE DEGNI COSIMO MARCO DEL FELICE FEDERICO
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039616149 3471430566 0276013739 0396612173 0362221843 0396085105 029187442 0362221858 039387232 039320549 039387232 0362557727 0395970670 0392144079 0362343205 036239191 0392315473 039360167 0392456792 0396014243 0392456792 0396900313 3473580905 0362312104 0362621482 039883234 3479350144 026596571 0362911609 039791085 0396885441 0392302824 0396926025 039389443 0396042796 0392145218 0392301150 0392495026 022404760 0393900885 0362861986 0262694866 0392726439 0226225243 02715060 0248219347 0396012605 039326290 0362354620 0220521401 0392876034 0229000827 0392458101 029691337 0254122922 039384489 0297373068 3387424393 0362301501 026172622 0362630524 3470480822 0362554225 039366342 039366342 0362541315 0362304162 022543706 0393900576 039389847 039321923 0392474716 0396083248 039481296 0362337996 0362552886 026132286 0392301594
ARCORE MONZA MILANO VIMERCATE SEREGNO VIMERCATE PADERNO DUGNANO SEREGNO MONZA MONZA MONZA LENTATE SUL SEVESO MONZA MUGGIO' MEDA DESIO MONZA MONZA LISSONE ARCORE LISSONE BERNAREGGIO MONZA GIUSSANO DESIO BRUGHERIO MONZA MILANO VEDUGGIO CON COLZANO LISSONE BUSNAGO MONZA CORNATE D'ADDA MONZA CONCOREZZO LISSONE MONZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA GIUSSANO MILANO MONZA SESTO SAN GIOVANNI MILANO MILANO ARCORE MONZA GIUSSANO MILANO BRUGHERIO MILANO LISSONE SOLARO MILANO MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA DESIO CINISELLO BALSAMO DESIO SEREGNO VAREDO MONZA MONZA CESANO MADERNO DESIO COLOGNO MONZESE MONZA MONZA MONZA MONZA VIMERCATE LISSONE DESIO CESANO MADERNO CUSANO MILANINO MONZA
n° iscr.
cognome nome
titolo PROF.
telefono
comune
n° iscr.
cognome nome
titolo PROF.
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comune
764A 1511A 1183A 1492A 1382A 185A 1178A 1100A 1067A 92A 1241A 569A 908A 388A 682A 1223A 609A 1334A 821A 653A 797A 504A 897A 1482A 1408A 269A 707A 1304A 1491A 174A 985A 1510A 958A 1072A 439A 623A 384A 824A 431A 360A 314A 278A 1376A 1163A 840A 990A 223A 1250A 1280A 285A 373A 159A 474A 111A 551A 1014A 445A 97A 184A 693A 1489A 1403A 234A 368A 1363A 1138A 830A 1080A 214A 736A 695A 5A 596A 1220A 733A 1136A 297A 319A
DEL GRECO ELENA DELAINI SABRINA DELFORO SABRINA DELL'ACQUA MARCO DELL'AQUILA ANDREA DELL'ARTI MAURIZIO DELL'ORTO ALESSANDRO ETTORE A. DELL'ORTO MARCO LUIGI DELL'ORTO STEFANO DELLA TORRE ERMINIO DOMENICO DELLA TORRE MARIALUISA DELLA VALLE CLAUDIO DELLEDONNE ALESSANDRA DELLO IACONO ANTONIO DELVO' ANDREA LUIGI DENOVA MARIA VALERIA DENTE SABINO DERIU GIOVANNI LUCIANO DES DORIDES MASSIMILIANO
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0393902537 3486737896 0245470477 0362366050 0392051278 039881137 0398947477 0362302677 0283322154 039481232 039324200 0266302694 0224414739 039617200 039380710 0362245221 0362623228
MONZA CINISELLO BALSAMO MILANO NOVA MILANESE VILLASANTA BRUGHERIO MONZA DESIO MILANO LISSONE MONZA CORMANO SESTO SAN GIOVANNI ARCORE MONZA SEREGNO DESIO
293A 515A 1141A 1437A 799A 770A 1405A 643A 801A 1442A 545A 1303A 892A 626A 7AES 1123A 235A 1209A 1331A 1246A 1107A 229A 1071A 969A 893A 365A 1443A 1413A 738A 1344A 778A 795A 273A 146A 1268A 288A 1258A 948A 202A 1318A 522A 983A 137A 811A 568A 548A 308A 745A 856A 697A 171A 65A 201A 286A 1078A 510A 1240A 1463A 150A 566A 258A 852A 1288A 649A 794A 518A 867A 743A 512A 491A 472A 1454A 1346A 844A 777A 684A 679A 10AES
FERNICOLA LAURA FERRADINI FULVIA FERRANDINO PASQUALE FERRANDINO ROSANNA FERRARA CATERINA FERRARA FRANCESCO FERRARA MARCO FERRARI GIUSEPPE FERRARI ROBERTO CLAUDIO FERRARIO PAOLO FERRARO ANTONINO FERRARO GUIDO FERRERIO DANIELE ENRICO FERRI ALESSANDRA FIAMINGO FILIPPO FIERRO NICOLA FIGIANI GIORGIO FILETTI MARIO FILIPPINI BARBARA FIORAVANTI LAURA FIORE CIRO FIORESE FRANCO VINCENZO FIRMANO EDOARDO FLORIO DARIO FOLCI ALESSIO FONTANA ANTONIO FONTANA PAOLA FONTANA RAFFAELE FORMENTI FRANCO FORMENTI MATTEO FORMENTI SILVIO FORMIGARO STEFANO FORNI ERNESTO FORZATTI GIANMARIO FOSSATI DANIELE FOSSATI EDOARDO FRACASSI CRISTIANO FRANCESCA MICHELE FRANCESCHIN MIRCO FRANCESCO FRANCHINA DANIELE FRANCIOSI CARLO ACHILLE FRESI PIETRO FRIGERIO GAETANO FRIGERIO LARA MARIA FROSINI MARIA ERMELIA FUGAZZARO GRAZIELLA FUMAGALLI MARCO ANGELO FUMAGALLI MARIA CLOTILDE FUMAGALLI ROMARIO FRANCO FUMAGALLI SIMONETTA MARIA FUMEO ALBERTO FUSETTI ANTONIO GADDI ANDREA GAETANI GIORGIO GAETANI LILLO GALBIATI ALVARO GALBIATI CINZIA GALBIATI FEDERICA GALBIATI GIANVITTORIO GALBIATI MARIO GALBIATI PIERO GALBIATI PIETRO GALBIATI STEFANIA GALELLI DAVIDE GALIMBERTI ANTONIO ARTURO GALIMBERTI FABRIZIO GALIMBERTI LUIGI GALIMBERTI MARCO GALIMBERTI MONICA GALIMBERTI SILVIA GALLI ANDREA GALLI GISELLA GALLI MARZIA GALLIANI FLAVIO ROBERTO GALLISTRU ALFREDO GALLO ANDREA GALLO RIVA PATRIZIA GALLO SALVATORE
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0396613100 0276009166 0362600427 3291032793 0270106549 027785525 039322673 022404368 026129291 022440316 3476415851 039323817 039384448 0362631400 039490340 0277851 029506547 0396180238 039650896 039324986 0399715257 0226265227 0392785574 3385360561 0362805382 0276021514 0392209415 0362303455 039387232 036239191 02855031 0362910309 0247718187 039380710 0272010553 039367766 0392322251 039325486 0227001888 3382218141 039673501 023491184 039388628 0362520704 039747168 0362368277 039324500 0362630524 02546731 0392726088 039320241 036270653 0227301745 0392000579 039666161 0276001452 0396015515 039304291 039324278 0399908778 031745200 0292150069 0392051652 0229534831 0362594558 039463526 0229060798 0362355030 039742887 039622706 036275181 0362557422 039280251 0276317585 0392000502 0392876087 039367664
ORNAGO MILANO NOVA MILANESE MONZA MILANO MILANO MONZA SESTO SAN GIOVANNI CINISELLO BALSAMO SESTO SAN GIOVANNI LISSONE MONZA MONZA DESIO LISSONE MILANO CAMBIAGO ARCORE AGRATE BRIANZA MONZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI MUGGIO' CESANO MADERNO CARATE BRIANZA MILANO BIASSONO DESIO MONZA DESIO MILANO BRIOSCO MILANO MONZA MILANO MONZA BIASSONO MONZA MILANO BARLASSINA CARNATE MILANO MONZA CESANO MADERNO MONZA NOVA MILANESE MONZA DESIO MONZA MONZA MONZA MEDA COLOGNO MONZESE MONZA VIMERCATE MILANO ARCORE VILLASANTA MONZA MERATE MARIANO COMENSE CARUGATE VILLASANTA MILANO BOVISIO MASCIAGO LISSONE MILANO GIUSSANO MONZA BELLUSCO MEDA BARLASSINA MONZA MILANO MONZA BRUGHERIO MONZA LISSONE
DI BELLA DI SANTA SOFIA ALESSANDRO FILIPPO DI BELLA DI SANTA SOFIA ROSARIO ALESSANDRO F.
DI COSTANZO MARIA PATRIZIA DI DONATO MICHELE DI FILIPPO CARMINE DI GARBO GIUSEPPE GIULIANO DI GIULIO GIOVANNI DI GRAVINA MAURIZIO DI LAZZARO PIETRO DI LEONE LEONARDO DI MEGLIO ALFREDO SILVERIO DI MEGLIO GIANMARIO DI SIMONE NICOLA DI STEFANO CALOGERO DI VARA GIUSEPPA DIANESE ANTONIO DIANI MARINO DITRANI FERDINANDO DOLCE GIOVANNI DOLCE MARCELLO DOLCI PAOLO DONATIELLO EMILIO DONGHI MARIO DONINI SILVIA DONVITO DEBORA DONZELLI PAOLO DORENTI LUCA DOSSO GIOVANNI VIRGINIO DOZIO ROBERTO DURANTE ELENA ELLI MASSIMO ERBA LAURA ERBA RENZO ERBA ROBERTO ESPOSTI LUIGI FABBRI VALTER FABRIS LUCA FACCHIN ASSI MARCO FACCHIN ASSI MARIO FACCHIN CLAUDIO FACCHIN LAURA SILVANA FACCI DIEGO FACCOLI SARA FAINI FRANCESCO FALCO FRANCESCO ANTONIO FALCONE SANTO ANTONIO FARINA ANDREA FARINA LAURA MARIA FARINA LUCA FARINA NADIA FARINA STEFANO FARRO GUGLIELMO FASOLI CLAUDIO FASOLO PATRIZIA FATRIZIO PAOLO PIPPO FAVA MANUELA FAZIO ANGELA FEDELI MIRELLA MARIA FELAPPI ELENA
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LONDRA
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MILANO CINISELLO BALSAMO CINISELLO BALSAMO MONZA COLOGNO MONZESE MILANO BARLASSINA MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA SOLARO MEDA SEREGNO VILLASANTA CINISELLO BALSAMO MONZA PADERNO DUGNANO SESTO SAN GIOVANNI COLOGNO MONZESE BURAGO DI MOLGORA CARNATE SESTO SAN GIOVANNI MARIANO COMENSE SARONNO VIMODRONE MONZA MILANO MILANO MONZA MONZA CUSANO MILANINO VIMERCATE LISSONE MONZA LISSONE MONZA MILANO MONZA VIMERCATE VIMERCATE MILANO PADERNO DUGNANO LAZZATE CINISELLO BALSAMO MONZA MONZA CINISELLO BALSAMO MONZA CARATE BRIANZA MONZA CARATE BRIANZA LISSONE DESIO MONZA VIMODRONE MILANO GESSATE NOVA MILANESE MONZA MEDA
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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GALLOTTI FRANCESCO GALMANINI GIUSEPPE GAMBA MARIO GAMBINO ALESSANDRO GANDINI FRANCESCA GANDINI MAURO GANDINI STEFANO GANDOLFO CARLO GARDELLA GIOVANNI GARDELLA SARA GARDINI DILETTA GARGANO ANGELO GARIBOLDI CARLO GARIBOLDI SAVIO GAROZZO NUNZIA VALERIA GARZONI GIUSEPPE GASPARIN FRANCO GASPARINO SIMONETTA GASTALDI MARISA GATTI DELIA GAVAZZA ANTONIO GIULIO CESARE GAVAZZI DANILO FABIANO GAVIOLI RICCARDO GELOSA GILBERTO GENTILI EMANUELE GIOVANNI GERACI ROBERTO GEREMIA ROBERTO GERINI LUCA LUCIANO GIUSEPPE GERMANO PASQUALE GERVASIO ANTONIO GHEZZI CARLO GHEZZI LUCA MARIA OTELLO E. GHIGO FEDERICO GHILARDI MARIA TERESA GHIRINGHELLI MICHELE GHISLANZONI RICCARDO GHIZZONI GIANNI GIACOMETTI PAOLO GIACONI MARTA GIAMBELLI ETTORE GIAMPAOLO ONORATA MICHELINA GIANCATERINO ELVIDIA GIANGRECO MARIATERESA GIANI TAGLIABUE GIORGIO CARLO GIANNINI GIAN PAOLO GIANNOBI STEFANO GIANNONI CESARE AUGUSTO GIANOTTI VITTORIO GIANSIRACUSA GIUSEPPINA GIANTURCO PAOLO GIARDINI CAROLINA ELISABETTA GILETTO ELENA GIORGETTI GIOVANNI GIORGETTI ROBERTO MARIA GIORNELLI ANGIOLO GIORNELLI GIANLUCA GIOVE ATTILIO GIOVINAZZO CONCETTA LETIZIA GIRARDIN FABIO GIRONI PAOLO GIUDICI GIOVANNI FLAVIO GIUDICI LEONE MARIO GIUDICI MARCO GIACOMO GIURATO SEFORA GIURATRABOCCHETTI ROSSELLA GIUSI GIUSSANI CESARE GIOACHINO GIUSSANI LUIGI CLEMENTE GIUSSANI SABINA GIUSTI RENZO PIETRO GLAVICH LORENZO GLAVICH SILVIO MARIO GOGLIA UMBERTINO GORI MARCELLO GRASSO ALDO GRASSO LAURA GRASSO TOMMASO GRASSO UMBERTO GRECO DANIELE
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CORREZZANA MILANO MONZA MONZA SEREGNO CINISELLO BALSAMO CINISELLO BALSAMO MILANO COLOGNO MONZESE COLOGNO MONZESE BRUGHERIO MONZA LISSONE LISSONE LISSONE SEREGNO CINISELLO BALSAMO MONZA PIOLTELLO SOVICO VAREDO SEREGNO CUSANO MILANINO MILANO MONZA SEREGNO MILANO MILANO MARIANO COMENSE VIMERCATE LISSONE MILANO MONZA MONZA MILANO MILANO VIMODRONE MILANO CARATE BRIANZA LESMO CARNATE MONZA DESIO MONZA MILANO MONZA MILANO CARATE BRIANZA SEREGNO MONZA VEDANO AL LAMBRO MONZA MEDA MEDA MONZA MONZA MONZA SOVICO MILANO MILANO LENTATE SUL SEVESO CARUGATE MONZA MONZA MEDA BARLASSINA SEVESO MILANO MONZA VEDANO AL LAMBRO MONZA SESTO SAN GIOVANNI SEREGNO CARATE BRIANZA MONZA MONZA MONZA MILANO
524A 989A 1087A 941A 855A 400A 1207A 1191A 1377A 1464A 978A 1457A 394A 60A 196A 79A 1425A 967A 396A 340A 1450A 1AES 1176A 426A 786A 1217A 607A 997A 1025A 1438A 758A 932A 1270A 299A 175A 1447A 309A 1499A 354A 391A 1232A 455A 914A 409A 600A 779A 306A 942A 1494A 178A 1475A 907A 694A 676A 553A 1391A 980A 525A 142A 1502A 387A 1275A 1A 47A 523A 1090A 173A 776A 888A 521A 1017A 775A 179A 358A 1358A 44A 602A 503A
GRIFONI CESARE ANDREA GRIGGIO MAURO GRIMOLDI PAOLO EMANUELE GROSSI ANTONIO ILARIO GUARNACCIA PIETRO GUELPA GIUSEPPE GUELPA SILVIA GUERRA SARA HO DAC CAM LINH IANTOMASI MICHELE IAVARONE MARIA GRAZIA IMBRIANI PAOLO PIETRO IMPARATO VITTORIO INSABATO GIOVANNI INSINGA FILIPPO INTELISANO SEBASTIANO INTELLIGENTE DANIELA INTROPIDO PINUCCIA MARIA INVERNIZZI GIUSEPPINA IOPPOLO MASSIMO IPPOLITO MARCO ANSELMO IRLANTE VINCENZO ISOLINO ALESSANDRO ISOLINO GIOVANNI IZZO PIETRO LA PERNA ALESSIA LA ROCCA ANTONIO LA VALLE MARISA LACCHINI ELENA LAFRATTA ALESSANDRO LAMANTIA ANTONINO LAMPERTI ROLANDO LANARO GIOVANNA LANZANI NATALE CARLO LAPPA LIVIO LASTRINA GIUSY LATELLA ANTONIO MICHELE LAVELLI BRIGITTA LAZZARI EMANUELA LECCHI ALESSANDRA MARIA LECCHI MARISTELLA LECCHI SILVIA LUISA LECCHI STEFANO LEGGIERO SALVATORE LENARDUZZI PIERLUIGI VALENTINO LEONARDI DOMENICO LEONARDI GIUSEPPE FRANCO LEONCAVALLO ANNAMARIA LEONCINI ALESSANDRA LEONE AUSILIO LEONE VITTORIA LETIZIA LEONETTI ALESSANDRO LEOPIZZI SABRINA LETTIERI GIOVANNI LEVATI FRANCO LIMATOLA FABRIZIA LISJAK STEFANO LISSONI CESARE MARIO LO MAGLIO PIERANGELO LO PORTO PAOLA LO VERSO ROSA MARIA LOCATELLI LUCA LOCATI GIANFRANCO LOCATI LORENZO LOCATI NADIA LOLI ALBERTO LOMAZZI FABIO GIUSEPPE LOMBARDI MARCO MARIA LOMBARDI ROSARIA LOMBARDO RAFFAELE GIUSEPPE LOMBARDO VINCENZO LONARDONI LUCA LONGONI AUGUSTO ANGELO LONGONI CARLO LONGONI CHIARA LONGONI FRANCESCO GIUSEPPE LONGONI MARCO LONGONI PAOLO
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MILANO MONZA MILANO COLOGNO MONZESE MUGGIO' SEREGNO SEREGNO MILANO MILANO BUSNAGO MILANO CONCOREZZO BURAGO DI MOLGORA SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI MONZA MONZA CAPONAGO SESTO SAN GIOVANNI MONZA BRUGHERIO SEREGNO MONZA MONZA SEREGNO SEREGNO SEREGNO SEREGNO MONZA MONZA MILANO VIMERCATE VILLASANTA MEDA DESIO DESIO CAMBIAGO MUGGIO' MONZA MILANO BRUGHERIO VEDANO AL LAMBRO MILANO MONZA BOVISIO MASCIAGO SEREGNO SEREGNO MILANO MONZA COLOGNO MONZESE MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA MILANO VIMERCATE MILANO MONZA MONZA MILANO SEREGNO COLOGNO MONZESE GIUSSANO MONZA TRIUGGIO BRUGHERIO MILANO MONZA PARABIAGO VEDANO AL LAMBRO MONZA LISSONE MILANO MONZA VERANO BRIANZA CARATE BRIANZA MONZA SOVICO MONZA
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LONGONI STEFANO LORUSSO LUIGI LOSCOCCO FRANCESCO LOSI VIVIANA SANDRA LUCCHINI GIANNI GIUSEPPE LUCHENA ANTONELLA LUCIANI ALESSIA VALERIA LUGLIO LAURA LUNGARO ERMELINDO LUNGHI AURELIO LUNGHI FILIPPO LUPO MICHEL ANTONIO LUSITANI FLAVIO MACCABELLI ARNALDO MACFOY PRINCE JOHN MAFFEIS FRANCESCO MARIA MAFFEZZOLI GIANLUCA MAGGI MARIACRISTINA MAGGIO MARIA NINFA MAGGIONI CARLA MAGGIONI IVANO MAGGIONI LUCA MAGLIA MARCELLINO MAGNANI GIULIANO MAGNANI ROBERTO MAGNI ALBERTO MAGNI ANTONELLA MAGNI FERRUCCIO MAGNI FRANCESCO MAGNI FRANCO ENRICO MAGNI LUIGI MAGNI PAOLO MAGNI VALERIA MAIORINO ALFONSINA MALACRIDA LOREDANA MALACRIDA MARCO MALANCHINI ROBERTO MALAVASI ANTONIO MALBERTI STEFANO MALEGORI MASSIMO MALGRATI CLAUDIA MARIA MALTESE GIORGIO MAMBRINI MAURIZIO ENRICO MANDELLI RENATO MANDRESSI GIORGIO MANFRIN SILVANO GIORGIO MANGHI DIEGO MANGIAROTTI ALBERTO MANIGLIA FRANCESCO MANZI MASSIMILIANO MAPELLI DENISE MAPELLI GIAN PIERO MAPELLI PATRIZIA MAPELLI ROBERTO MARCANDALLI MARCO MARCARINI ALBERTO MARCHESI ALDO MARCHESI ERNESTO MARCHIORO FERNANDO MARCINNO' GIOVANNI MARCON PAOLO MARIANI ANDREA MARIANI ANDREA MARIANI CESARINO MARIANI DANIELE MARIANI ERMANNO MARIANI GIOVANNI MARIANI GIOVANNI MARIANI LAURA MARIANI LUIGI MARIANI MARCO MARIANI RUGGERO MARIANI TIZIANO MARINI SERGIO MARINO MICHELE ARCANGELO MARIOTTI STEFANO MAROSMANNI CARLA MAROTTA FRANCESCO GIOVANNI
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DESIO MILANO COLOGNO MONZESE VIMERCATE MILANO MONZA BRUGHERIO VAREDO PADERNO DUGNANO SEVESO SEVESO MILANO SESTO SAN GIOVANNI CALUSCO D'ADDA VIMERCATE MONZA CINISELLO BALSAMO LISSONE SEREGNO VIMERCATE MILANO ARCORE LISSONE COGLIATE MILANO SESTO SAN GIOVANNI DESIO ARCORE VIMERCATE DESIO MONZA BOVISIO MASCIAGO CARNATE COLOGNO MONZESE LISSONE VIMERCATE DESIO VEDANO AL LAMBRO DESIO MONZA CORREZZANA MONZA SESTO SAN GIOVANNI VIMERCATE GIUSSANO SESTO SAN GIOVANNI MONZA MONZA LISSONE CORNATE D'ADDA MONZA VIMERCATE MONZA MONZA MILANO NOVA MILANESE BERNAREGGIO VIMERCATE LISSONE MILANO MONZA MILANO MILANO CESANO MADERNO CESANO MADERNO LISSONE LISSONE DESIO SEREGNO BRUGHERIO LISSONE SEREGNO MILANO ARCORE SESTO SAN GIOVANNI COGLIATE CUSANO MILANINO GIUSSANO
964A 839A 998A 130A 25A 917A 1077A 32A 1452A 1458A 121A 800A 1276A 1222A 519A 1186A 1201A 122A 994A 38A 1132A 1043A 1185A 741A 724A 903A 1298A 575A 996A 393A 1153A 1362A 1495A 1389A 922A 1370A 423A 561A 39A 976A 853A 313A 580A 351A 960A 1329A 703A 389A 35A 1501A 816A 1033A 106A 581A 222A 91A 1190A 1046A 1205A 901A 323A 1261A 69A 1399A 14A 356A 1299A 572A 231A 1126A 987A 312A 1221A 125A 53A 1076A 849A 476A
MARTINELLI MARCO MARTINI MATTEO LUIGI MARZORATI GUIDO MARZORATI PIERO MASCHERONI EUGENIO MASCHERONI FEDERICO MASCHERONI FRANCESCA GIOVANNA MASCHERONI FRANCO MASCHERONI LUISA MARIA MASCHIETTO MARIO GABRIELE MASCHIETTO SERGIO UMBERTO MARIO MASCHIO ENRICO MASOLINI TIZIANA MASPERO ANDREA MASSIGNAN ENZO MASSIRONI CLAUDIA MASSIRONI ELENA MASSIRONI GIOVANNI MASSIRONI LUCA MATTEO MASSIRONI VITTORIO MASTRAPASQUA FLAVIO MASTROIANNI ANTIMO MATTEI MAURO MAURI ANTONELLA MAURI CARLO MAURI MARCO MAURI MAURA MAZZA SILVERIO MAZZEI GIULIANA MAZZINI DONATO MAZZOLA LUCIANO MAZZOLA LUISA MAZZOTTI LUCA MEAGO PAOLO MEDA ALESSANDRO MELI GRETA MELORO MARCO MENDOLIA FABRIZIO MERATI ENRICO MERCALLI DARIO MEREGALLI CESARE MEREGALLI FRANCESCO MEREGALLI MAURO MERELLO PAOLO FRANCESCO MERLI DAVIDE MERLINI ELISABETTA MERLINI MARCELLO MERONI DANIELE MERONI GIUSEPPE MERONI STEFANO MICCICHÉ FORTUNATO MIGLIOZZI ROBERTO MIGNINI GIORGIO MINOTTI MASSIMO MINUTOLI ANNA MARIA MINUTOLI VINCENZO MIRABILE MICHELA MOGLIO STEFANO MOLTENI CLAUDIA SUSANNA MONDELLA FRANCESCO MONDI' FRANCESCO PAOLO MONETA FABIO MONGUZZI EGIDIO MONGUZZI LUCA MONTAGNINI GIAN ANTONIO MONTANI ANNAMARIA MONTI AMBROGIO GIORGIO MARIA MONTI CINZIA MONTI GIOVANNI MONTI IVANA MONTI PAOLO MONTI PIERLUIGI MONTICELLI ALBERTO MARIA MONTORFANO MARCO MONTRASIO GIUSEPPE CARLO MORABITO ALESSANDRO MORABITO FRANCESCO MORABITO FRANCESCO MARIA
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CARATE BRIANZA MONZA VAREDO VAREDO MONZA MONZA MEDA MEDA MILANO BRUGHERIO BRUGHERIO MILANO MILANO SEREGNO CESANO MADERNO MONZA MONZA BIASSONO MONZA MONZA MILANO CUSANO MILANINO MONZA SEREGNO LENTATE SUL SEVESO MONZA MILANO MONZA MONZA MACHERIO MEDA BOVISIO MASCIAGO SESTO SAN GIOVANNI TRIUGGIO DESIO RONCELLO MEDA MILANO MUGGIO' USMATE VELATE MUGGIO' VAREDO CARATE BRIANZA VIMERCATE MUGGIO' SEREGNO MILANO TRIUGGIO MONZA BARLASSINA SEREGNO SESTO SAN GIOVANNI MILANO MEDA MONZA MONZA AGRATE BRIANZA VAREDO BRIOSCO LISSONE TREZZANO ROSA MONZA VIMERCATE MONZA MONZA MILANO PADERNO DUGNANO CESANO MADERNO MILANO CESANO MADERNO SARONNO LISSONE CONCOREZZO SEREGNO MONZA CINISELLO BALSAMO CINISELLO BALSAMO CINISELLO BALSAMO
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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1015A 992A 700A 434A 48A 930A 1070A 562A 916A 1433A 632A 1420A 753A 1321A 206A 317A 531A 84A 1245A 330A 280A 769A 177A 1127A 1287A 1259A 918A 766A 926A 217A 1098A 1142A 1061A 15AES 698A 477A 587A 526A 479A 528A 1432A 1508A 95A 1480A 5AES 361A 1022A 131A 1110A 435A 136A 702A 59A 295A 1300A 10A 944A 534A 100A 1016A 469A 966A 599A 1192A 430A 1239A 411A 1158A 61A 648A 168A 31A 1407A 1224A 300A 1365A 658A 1131A
MORANDUZZO PIERO MARIA MORELLI ANTONELLA MORETTI MAURIZIO MORGANTI DANIELA MORGANTI PIERLUIGI MORLINO FERNANDO MORO RAFFAELLA MOSCA ALESSANDRA MOSCA MARIA CHIARA MOSCARDINI ANDREA MOSCATO FABIO MOSCHENI CARLA MOSCONI MARCO MOTTA ANDREA MOTTA FABIO MOTTA FABIO MASSIMO MOTTA FRANCO MOTTA LUIGI MOTTA MARIO MOTTADELLI VITTORIO MOTTOLESE LEONARDO MUGGETTI ANDREA MUNAFÓ FRANCESCO MURATERRA EGLE ANNA MARIA MUSA CARMELA MUSANTE LUCA MUSCA FRANCESCO PAOLO NANIA ALBERTO GIUSEPPE NAVA FRANCO NAVA PIETRO MARIA NAVA STEFANO NAVARRA RAFFAELLA NESCI GIACINTO NESPOLI PAOLO ALDO NICOLINI IVANO NICOSIA GIUSEPPE NISI ANDREA VALENTINO NOVARA ANNAMARIA NOVARA LUISA NOVARA MARIO CARLO NOVELLA MICHELE NUZZOLO MONICA OBLATORE SERGIO OCCHINEGRO LUCIA ODDO SALVATORE ODIERNA CONTINO PATRIZIO OGGIONI ALBERTO OGGIONI DANIELE OGGIONI DIEGO MICHELE OGGIONI MAURIZIO OGGIONI ROBERTO OGGIONNI ISABELLA OLEARI PAOLO OLIVA GIUSEPPE OLTOLINI GIUSEPPE ORIANI FULVIO ORSENIGO LUIGI ORSENIGO RAFFAELE ORTALLI GIUSEPPE OSCULATI GIANEMILIO OTTOLINI IVANO OTTONE SILVIA PACIFICI PAOLO PAGANELLI PAOLA PAGANI FABRIZIO PAGANO ANNALISA PALAZZI PAOLA PALEARI PAOLA PALEARI PIERANGELO PALERMO MARIA ESTER PALLADINI EMILIO MARIANO PALLINI PIETRO ANGELO PALMA CHIARA PALMIERI NAZARIO PALMIERI UMBERTO PALTRINIERI FRANCESCO PANIGADA ALBERTO PANIZZA GIANLUCA
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SESTO SAN GIOVANNI VAREDO MILANO ARCORE DESIO CARUGATE MONZA VIMERCATE MILANO MONZA PADERNO DUGNANO CINISELLO BALSAMO MONZA VEDANO AL LAMBRO LISSONE MONZA DESIO MONZA MONZA GIUSSANO MILANO MILANO CESANO MADERNO MONZA CARUGATE MONZA CARATE BRIANZA MILANO SEREGNO MILANO SEREGNO MONZA VILLASANTA VERANO BRIANZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA SEREGNO MEDA SEREGNO MONZA MONZA VERANO BRIANZA MILANO MONZA MILANO SEREGNO MILANO MONZA MILANO MONZA MEDA ARCORE CESANO MADERNO MONZA NOVA MILANESE SESTO SAN GIOVANNI DESIO MONZA MILANO VEDANO AL LAMBRO MONZA MONZA PADERNO DUGNANO COGLIATE CADORAGO SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI MONZA MONZA MILANO LISSONE COLOGNO MONZESE SEGRATE MILANO MONZA MILANO
PANZERI SIMONETTA PAPINI FABRIZIO PAPPALARDO ALBERTO PARENTE MANUELA TERESA PARENTI LUCA PARLAGRECO ALFONSO ATTILIO PARMA ALBERTO LUIGI PARMA CARLO ANGELO PARMA TIZIANA PAROLINI PAOLO PARRAVICINI BRUNO VITALE PARRAVICINI LORENZO PARRAVICINI MASSIMO PASCALE FABRIZIO PASSONI IVANO PASSUELLO MASSIMO PASSUELLO ROBERTA PATTI MARIA PAVONE GIOVANNI PECOLLO MARIA PAOLA PEDRONI GIOVANNI PAOLO PELIZZARI PAOLO PELLEGATTA DANIELE GIUSEPPE PELLEGRINO PASQUALE PELLITTA ADOLFO PENATI ROBERTO PENNATI LUIGI PENNATI VITTORIO FRANCESCO PERAZZI LORENA PERCUDANI MARCO PERCUDANI STEFANO PEREGO ANDREA PEREGO ANDREA PEREGO ANGELO ALDO PEREGO LUIGI PEREGO PAOLO PEREGO PAOLO MICHELE PERICO FLAVIO MARIO PERONETTI ALESSANDRA PERONETTI GIUSEPPE PERRUCCI SILVIA PESSINA ALBERTO PESSINA CHIARA PESSINA FABIO PESSINA FABIO ENRICO PESSINA GIOVANNI PAOLO PESSINA MARCO PESSINA MARCO PEVERELLI MARCO PEZZETTI ANDREA PIACENTE CARLO PIANTA LARA PIAZZOLLA GIUSEPPE PICCIOLO SALVATORE PIETROPOLI ALESSANDRO PIGNATTARI MASSIMO PILLERA ANTONIO DAVIDE PILOTTO MASSIMO PINO FRANCESCO ANTONINO PIOLTELLI GIANBATTISTA PIROLA MASSIMO PIROLA MODESTO PIROVANO ALESSANDRA PIROVANO CARLO MARIA PIROVANO ENZO PIROVANO ILARIA PIROVANO LUIGI PIROVANO MARCO FRANCESCO PIROVANO MASSIMO PIROZZI CARLO PISANO RAFFAELE PISERONI CRISTINA PIVA ADRIANO FORTUNATO PIVA EMANUELA ADELE PIZZA FRANCESCO PIZZI CARLO EDOARDO PIZZI CARLO OLIVIERO PIZZI DOMENICO
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BIASSONO LISSONE MILANO MONZA SARONNO BRESSO MONZA BARZANO' SEREGNO TREZZO SULL'ADDA GIUSSANO MONZA MONZA SEGRATE MONZA SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI LISSONE MONZA MILANO NOVA MILANESE MONZA BARLASSINA VERANO BRIANZA SESTO SAN GIOVANNI USMATE VELATE SEREGNO MEDA MUGGIO' CINISELLO BALSAMO CINISELLO BALSAMO CARNATE COLOGNO MONZESE BESANA IN BRIANZA COLOGNO MONZESE BRUGHERIO PADERNO DUGNANO LISSONE MONZA MONZA BRUGHERIO MONZA MONZA MILANO MONZA MILANO SESTO SAN GIOVANNI MILANO MILANO MONZA MONZA NOVA MILANESE CARUGATE MONZA MONZA CESANO MADERNO CAVENAGO DI BRIANZA SESTO SAN GIOVANNI SESTO SAN GIOVANNI MONZA BRUGHERIO LESMO MONZA MONZA DESIO DESIO TRIUGGIO BESANA IN BRIANZA MONZA SEVESO MILANO VIMERCATE MONZA MONZA MONZA MILANO MONZA MISINTO
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412A 500A 433A 1503A 538A 341A 437A 271A 1496A 590A 1252A 76A 999A 943A 619A 1065A 1316A 1290A 1466A 1108A 588A 613A 986A 216A 19A 1395A 1267A 329A 11A 1122A 463A 546A 1135A 110A 638A 1251A 974A 972A 499A 1333A 296A 209A 650A 1453A 594A 677A 1375A 397A 1449A 345A 1069A 961A 542A 502A 294A 656A 37A 1160A 318A 1260A 629A 977A 1381A 701A 277A 414A 895A 1118A 85A 62A 595A 170A 344A 1214A 661A 1431A 123A 311A
PIZZI ETTORE GASPARE MARIA POGGI CARLO STEFANO POLIANI FRANCO POLIANI LAURA EILEEN MARIA POLICHETTI ALFREDO POLINI FABRIZIA POLITO BALDASSARRE ALDO POLLASTRI GIOVANNI POLLASTRI STEFANIA POMETTO FABIO POMETTO MASSIMO PONTI ANGELO PONTRELLI VITO POPONCINI CRISTIANO PORTA LUIGI POSENATO ADRIANO POZZI ALESSIA POZZI FABRIZIO FRANCESCO POZZI FRANCESCA POZZI MILENA POZZI OSVALDO POZZI PIERPAOLO POZZI RICCARDO POZZI SILVANO POZZI VIRGINIO POZZOLI FABIO ANTONIO POZZOLI FRANCESCO ANTONIO POZZOLI GIUSEPPE POZZOLI GUIDO POZZOLI LUIGI POZZOLI MARCO ANTONIO POZZOLI MICHELE GIOVANNI POZZOLI STEFANO ANTONIO PRADERIO LUIGI PRATELLI MASSIMO PRATI FABRIZIO PRATO MONICA PRETI MARCO PRONOI GIUSEPPE PROSERPIO MARCO PROVENZANO ANTONIETTA PROVENZANO MARIA GIUSEPPINA PUGLIESE MARIO PULCINI ALESSANDRO PUPPO MAURO PURGHE' DANIELA GRAZIA PURGHE' FILIPPO QUADRIO ELENA QUINTIERI LUCIANA RADAELLI DANIELE ALBERTO RADAELLI DARIO ROMANO RADAELLI FABIO MARIO RADICE ANNA ROSA RADICE FILIPPO MARIA DOMENICO RADICE LUIGI RAFFA GAETANO BRUNO RAFFAELE LUIGI RAGADALI FRANCESCA RAIMONDI ROBERTO RAINALDI ALESSANDRO RAINATO MARA RAMAGLIA FRANCA RAMPOLDI PAOLO RAPETTI MAURO RAPPA VINCENZO RASIZZI ENRICO RATTI ALBERTO ALDO MARIA RATTI FEDERICO RATTI FRANCESCO RATTI MARIO RATTI ROBERTO RATTI VALTER RAVEANE DORIANO RE MASSIMILIANO REATI PAOLO REDAELLI DAVIDE MARIA REDAELLI GIOVANNI REDAELLI GIUSEPPE
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0392302938 039669054 039329799 039329799 0226112122 0392001159 039323817 0266011285 0392300889 0362558693 0362591120 039280251 0272472279 0362222550 039670274 0362500765 0392302663 036239191 039793541 0276317585 0299043378 0362904347 0266013107 039791085 0362231260 0331499911 036239191 0362221843 036239191 0362524230 026071802 0392302663 0362544315 0222472686 0266987710 0392024428 0226116035 3356655753 039367250 3495515193 0362222805 031761303 022532479 3491018150 0392328087 028633111 02855031 0392312127 3495956321 0392301623 0241271640 0392144325 029181216 036272045 0362540960 0297373923 0228510453 0362564604 039302245 031428282 3393789339 022421528 0362581005 0362231208 022544023 0392103602 0362993336 039280251 028321392 039280251 039879221 0362220939 0392301661 0362560408 039481450 0362904736 0392024176 0362996200
MONZA VIMERCATE MONZA MONZA MILANO MONZA MONZA CINISELLO BALSAMO BRUGHERIO BOVISIO MASCIAGO CESANO MADERNO MONZA PADERNO DUGNANO SEREGNO CARNATE CESANO MADERNO MONZA DESIO MUGGIO' MILANO PADERNO DUGNANO CARATE BRIANZA CINISELLO BALSAMO LISSONE SEREGNO PARABIAGO DESIO SEREGNO DESIO SEVESO MILANO MONZA VAREDO SESTO SAN GIOVANNI MILANO MONZA MILANO MONZA MONZA MUGGIO' SEREGNO CARUGO COLOGNO MONZESE SEVESO MONZA MILANO MILANO MONZA MONZA MONZA MILANO MUGGIO' PADERNO DUGNANO MEDA CESANO MADERNO SESTO SAN GIOVANNI MILANO LENTATE SUL SEVESO MONZA TAVERNERIO MONZA SESTO SAN GIOVANNI VAREDO SEREGNO COLOGNO MONZESE MONZA VERANO BRIANZA MONZA MILANO MONZA BRUGHERIO SEREGNO MONZA LENTATE SUL SEVESO LISSONE CARATE BRIANZA MONZA BESANA IN BRIANZA
783A 181A 556A 731A 349A 458A 557A 1020A 369A 1369A 132A 1253A 850A 834A 727A 1335A 704A 952A 129A 375A 716A 87A 641A 1315A 765A 213A 872A 841A 1009A 939A 429A 239A 547A 670A 620A 514A 188A 359A 827A 878A 342A 1165A 1101A 1497A 902A 896A 1379A 790A 645A 348A 1037A 836A 1467A 981A 99A 1286A 220A 947A 654A 1172A 1211A 357A 859A 771A 203A 347A 831A 13AES 611A 646A 608A 810A 1147A 814A 1030A 257A 1063A 1166A
REDAELLI RUGGERO REGONDI GIAN PIETRO RESNATI FLAVIO RESTORI GIANCARLO RIBIS NICOLA RIBOLDI ELENA MARIA BARBARA RIBOLDI RITA RICCO ROBERTA RICCOBENE GIUSEPPE RIPAMONTI EMANUEL RIPAMONTI GIAMPAOLO RIPAMONTI MARCELLA RIPAMONTI MASSIMILIANO RIPAMONTI SIMONA RISI SANDRO ADRIANO RITA GIOVANNA RIVA AUGUSTO GIUSEPPE RIVA ELIANA RIVA FRANCO RIVA LUIGIA RIVA PATRIZIA LUCIA MARIA RIVA ROBERTO RIVA VINCENZO RIVOLTA ANGELO RIVOLTA MARCO RIVOLTA PIETRO RIVOLTA RENZO RIZZARDI ALDINA RIZZO GIUSEPPE ANTONIO ROBICCI ELENA ROCCA ALBERTO ROMANELLI MARIA ADDOLORATA ROMANO' GIOVANNI ROMANO' ROBERTO FAUSTO ROMEO MARIA FRANCESCA RONCORONI ENRICO OSVALDO RONZONI ADELIO ANGELO ROSOTTI RENZO MARIO ROSSETTI DAVIDE ATTILIO ROSSETTI IVAN AMBROGIO ROSSI ASCANIO MICHELE ROSSI MATTEO ROSSINI SILVIO ROTA ANDREA ROVELLI CARLO ROVELLI FRANCESCA ANGELA ROVIDA MARCO CESARE RUBAGOTTI MARCO RUBINO VINCENZO RUGGERI CARMELO RUSSO BARBARA RUSSO FRANCESCO VITTORIANO RUSSOTTO ROSSANA RUTIGLIANI FRANCESCO SABBADIN DIEGO RUGGERO SAIANI SCILLA VERONICA SAIANI SERGIO SAITA ILARIA MARIA SALA ALESSANDRO SALA CARLO SALA CARLO SALA CESARE SALA CESARE CLAUDIO SALA ELISABETTA ERNESTA SALA GIANCARLO SALA GIORGIO MARIA SALA LAURA MARIA SALA PIERO ANTONIO SALA PIETRO SALAMONE ALESSANDRA MARIA RITA SALAMONE FRANCESCA ELISABETTA SALEMI ALBERTO SALVATORE SALERNO AGOSTINO PIETRO SALERNO ALBERTO SALVIONI CARLO SALVIONI MAURILIO SALZONE ANTONIO GIUSEPPE SAMELE ANTONIO
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CARATE BRIANZA CESANO MADERNO GIUSSANO CARATE BRIANZA CINISELLO BALSAMO MONZA LISSONE PADERNO DUGNANO MONZA LENTATE SUL SEVESO BIASSONO LISSONE ARCORE LISSONE CINISELLO BALSAMO SESTO SAN GIOVANNI MONZA MILANO CESANO MADERNO MILANO MONZA MONZA GIUSSANO LISSONE LISSONE CERIANO LAGHETTO MACHERIO SEREGNO MILANO MILANO ARCORE COLOGNO MONZESE MILANO MONZA DESIO MONZA SEREGNO VEDANO AL LAMBRO MILANO DESIO CESANO MADERNO MONZA CUSANO MILANINO MONZA ARCORE VEDUGGIO CON COLZANO
MONZA MONZA CESANO MADERNO MONZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI RENATE MILANO LISSONE CINISELLO BALSAMO CINISELLO BALSAMO SEREGNO MILANO COMO ARCORE LISSONE MILANO AICURZIO MONZA MONZA VEDANO AL LAMBRO SOVICO LESMO MONZA LISSONE MONZA BIASSONO MILANO TRIUGGIO MUGGIO' VILLA CORTESE MILANO
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
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1476A 461A 1330A 16A 675A 167A 818A 817A 1400A 1483A 869A 559A 151A 533A 696A 715A 785A 979A 163A 933A 627A 1384A 651A 1380A 624A 560A 364A 1477A 304A 118A 805A 43A 1328A 1102A 260A 1451A 246A 424A 774A 180A 1417A 270A 1459A 264A 1359A 1105A 1372A 6AES 820A 1073A 1113A 103A 487A 621A 639A 212A 912A 508A 1262A 18AES 535A 152A 1469A 923A 949A 467A 160A 26A 316A 935A 1271A 1237A 1238A 664A 452A 141A 1111A 1084A
SANDRINI DANILO SANTAMBROGIO ALBERTO SANTAMBROGIO ALESSANDRA SANTAMBROGIO CARLO SANTAMBROGIO GIUDITTA LUISA SANTAMBROGIO IVANO SANTANGELO SEBASTIANA SANTARELLI GIORGIO SANTINI VALENTINA SANTORO MAURIZIO GIANNI SANVITO ANDREA FILIPPO SANVITO MARIO CAMILLO SARIMARI CLAUDIO SARRI ALESSANDRO SARTI MARCO SAVIAN DAVIDE GABRIELE SCACCABAROZZI STEFANIA SCARPA GIANLUCA SCARPA MARIO SCHIATTI SILVIA SCHIATTI UMBERTO SCIMONE FRANCESCO SCIROCCO MAURO SCOLA GABRIELLA SCOLARI MARINA SCOLIERI ROBERTO SCOTTI ANTONIO SCOTTI BENIAMINA SCOTTI CARLO ALBERTO SCOTTI GIANNI LUIGI SECCHI FABIO SECCHI ITALO SEGAFREDO CINZIA SEMERARO FEDERICA SEREGNI MARINA SERRA MARIKA SEVESO DAVIDE SFORZA GIUSEPPE SFRAGANO SALVATORE SICILIA FRANCESCO SILVA MAURA SIROCCHI MARIO SIRONI DAVIDE SIRONI FEDERICO SIRONI PAOLA SIRTORI BENEDETTA SIRTORI LAURA SIRTORI LORENZO SLAVICH GIANCARLO SOFO FRANCESCO SOMASCHINI MICHELA SOMASCHINI PAOLO SORANZO GIANNI SORDELLI ROBERTO SORMANI ANGELO SORMANI LUIGI SPEZIA CESARE LUIGI SPINELLI ANGELO SPINELLI ATTILIO SPINELLI DARIO GAETANO SPINELLI ELENA SPINELLI SERGIO SQUITIERI ANTONIO STANTA FERDINANDO STEFANI MONICA STILO PIETRO STRADA ALBERTO STRANO GIUSEPPE STRANO VINCENZO GAETANO STRAZIO GIUSEPPE PAOLO STRINATI GRAZIA STUCCHI CRISTINA STUCCHI ETTORE STUCCHI MARCO STUCCHI SILVANO STUCCHI WALTER STUPPIA ALICE ARIANNA SUANNO MARIA ISA
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0362629497 0362343250 3402466740 036272010 0362328928 039742887 026590612 0226223249 039880386 3384397663 039384905 0362237789 0392301150 0362301403 0248003242 0331492106 0362551196 0362326684 039735592 0262228451 0362331196 0398946178 0362553135 0392001614 0392025411 022826725 039736342 039692113 0392300889 039388398 0362551097 0362551097 0362569521 039367605 039386638 0396083248 0362621389 0392006667 0245478293 039792672 031744499 0331957437 0362991815 0362901653 026570204 039360768 039280251 039322474 0362354172 0248516437 0362851434 0362851434 0266049110 039736330 02796719 0362328992 0392725062 039461661 3496637779 3470097349 0396824324 036275196 031743058 0392028080 0396820478 0226700464 3355431123 039667551 039667551 0392148362 0362243626 0396918019 0396918019 0396020726 039651992 039666313 0272004131 0396612426
SEREGNO MEDA SEREGNO MEDA SEREGNO MONZA MILANO SESTO SAN GIOVANNI BRUGHERIO SESTO SAN GIOVANNI MONZA SEREGNO MONZA DESIO MILANO PARABIAGO CESANO MADERNO SEREGNO MONZA MILANO DESIO MONZA SEVESO MONZA MONZA MILANO MONZA CORNATE D'ADDA MONZA MONZA CESANO MADERNO CESANO MADERNO BARLASSINA MONZA MONZA VIMERCATE DESIO MONZA MILANO MUGGIO' MARIANO COMENSE ANGERA CARATE BRIANZA VERANO BRIANZA MILANO MONZA MONZA MONZA GIUSSANO MILANO GIUSSANO GIUSSANO CINISELLO BALSAMO MONZA MILANO SEREGNO MONZA LISSONE MUGGIO' COLOGNO MONZESE RONCELLO MEDA MARIANO COMENSE MONZA RONCELLO COLOGNO MONZESE DESIO VIMERCATE VIMERCATE MONZA SEREGNO VIMERCATE VIMERCATE BELLUSCO AGRATE BRIANZA VIMERCATE MILANO VIMERCATE
238A 1470A 471A 243A 993A 1444A 315A 187A 1216A 454A 460A 541A 279A 1140A 494A 338A 1000A 1235A 245A 574A 898A 289A 93A 263A 305A 1301A 335A 27A 714A 1106A 1203A 200A 789A 857A 56A 1005A 1266A 1306A 58A 1439A 846A 1036A 73A 578A 881A 70A 197A 732A 307A 1445A 72A 1177A 333A 1210A 57A 334A 140A 50A 1353A 1349A 1367A 1226A 1204A 555A 166A 242A 451A 156A 1040A 1151A 462A 1412A 1422A 1124A 1247A 748A 507A 904A
SUMERANO PASQUA SURGO GIAMPAOLO TAGLIABUE LUIGI TAGLIABUE MONICA ALMA TALIENTO RAFFAELLO TAMBORRINO PAOLO DANTE TAMBURELLO ANGELO GIUSEPPE TANZI LAURA TARABORELLI DAVIDE TARIZZO LUCA VALERIO TASSINI CARLO ALBERTO TASSONE SALVATORE TEDESCO PAOLO TENTORIO LUCA TERRAGNI ENRICO MARIA TERRAGNI MARIA ROSA TERRAGNI MASSIMILIANO TERUZZI DAVIDE TERUZZI FRANCESCO TERZOLI MARIA CRISTINA TESAURO MICHELE TESORIERO RAIMONDO TESTA LUIGI TESTI GEMMA MARIA RITA TIGANO GIANFILIPPO ANTONIO TILATTI MARCO TILATTI NELSO TIRELLI FRANCESCO TOFANI RICCARDO LUIGI TORELLA LAURA TORRI GRAZIELLA TORRIANI LAURA MARIA TOSONCIN VINCENZO TOMMASO TRABALLI ALBERTO TRABALLI ANGELO TRABATTONI ANDREA TRABATTONI CHIARA TRABATTONI PAOLA TRABATTONI VITTORIO TRADATI ALFREDO TRASCIATTI LIDA TRAVAGLINO ANTONIO TREMOLADA ENRICO TREMOLADA FABIO TREMOLADA LUIGI ANTONIO TREMOLADA MARIADELE TREMOLADA MARZIA TREMOLADA SERGIO TRESOLDI IVANA TREVISAN FABIO TREZZI MARIA TERESINA TREZZI PAOLO TRIMBOLI GUIDO TROLESE MASSIMO TROTTER ALESSANDRO TROVATO ROBERTO TURATI GIULIANO TURATI GIUSEPPE TURATI ROBERTO TURCI FABIO MASSIMO TURCONI CHIARA MARIA TUROLO FERDINANDO TURRI MAURO UGGERI MAURO DANTE USUELLI GIOVANNI VAGHI CARLA VAGHI LUCA VAGHI PIERLUIGI VAGLIE' ANDREA VAGO GIANCARLO VALESINI PAOLO VALLINI TAMARA VALSECCHI MASSIMO VALTOLINA GIAN LUCA VANZETTO ANDREA VARE' EMANUELE VARISCO MARCO ANGELO MARIA VARISCO MARCO PAOLO
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022547186 0392315254 0362558356 0362630538 0229521770
COLOGNO MONZESE MONZA BOVISIO MASCIAGO DESIO MILANO COLOGNO MONZESE MONZA CUSANO MILANINO DESIO CONCOREZZO MONZA MONZA MONZA MONZA LIMBIATE PADERNO DUGNANO NOVA MILANESE SEREGNO AGRATE BRIANZA CONCOREZZO COLOGNO MONZESE CAPONAGO MONZA CINISELLO BALSAMO SEVESO MONZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI SEREGNO MONZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA MONZA CINISELLO BALSAMO MONZA MONZA MONZA MONZA SESTO SAN GIOVANNI VEDANO AL LAMBRO MUGGIO' MONZA MONZA MONZA MONZA MONZA MONZA BRUGHERIO COSENZA SESTO SAN GIOVANNI GIUSSANO MILANO LESMO MILANO VIMERCATE GIUSSANO MILANO MILANO MILANO MONZA MILANO MILANO SESTO SAN GIOVANNI MILANO CESANO MADERNO CESANO MADERNO CESANO MADERNO MILANO BARLASSINA SESTO SAN GIOVANNI USMATE VELATE CORNATE D'ADDA BERNAREGGIO MILANO CINISELLO BALSAMO AGRATE BRIANZA PADERNO DUGNANO
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039745904 026132411 0362638192 0396042139 039388237 0392020693 0392304269 0392848564 029960085 0291084635 036241633 0362321080 039657321 0396041943 0227301788 0295741724 039322102 026128445 0362552288 039328821 039328821 0222479713 0362328537 039387232 039328087 022440628 0392022137 0392300844 0266046160 039323934 039324226 0391467264 039324226 022423352 039492539 039793820 039322408 0392495690 039320880 039360684 039323453 039360684 0392878261 3477521445 022425546 0362332141 0229533860 0396980723 0272010553 0396082020 0362851717 0286461786 0286461786 0248952804 3476542803 02780667 0283242005 0226228651 027771731 0362505103 0362500456 0362505288 02669951 0362560760 022489873 3392728670 3477333582 0396901097 0229004710 0266046109 039650985 0236540193
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635A 601A 399A 1045A 96A 712A 739A 1082A 128A 1361A 812A 450A 1109A 1175A 144A 226A 240A 193A 1003A 1081A 1348A 1170A 585A 337A 1248A 1133A 1352A 570A 186A 876A 1256A 126A 709A 162A 2A 453A 261A 1112A 1146A 630A 1156A 1415A 862A 440A
VARISCO MARIA ANGELA AURORA VASARRI ANNA VASSENA LUIGI VAVASSORI LORENZO GIOVANNI VEGETTI GIULIO VELTRI CORRADO VENDER DANIELA VENDRAMINETTO ANDREA ZELMAN VENDRAMINETTO GIORGIO VENTURATO VALENTINA VENTURUZZO MIRCA VERALDI SALVATORE VERANI ILARIA VERDERIO MARIACHIARA VERDERIO MARIO VERGA TIZIANA VERGALLO ITALO BRUNO VERGANI GIULIANO VERGANI GIUSEPPINA VERGANI LAURA VERGANI MARCO VERGANI UMBERTO VERONESI PATRIZIA ANGELA VERTEMATI LUIGI VERTEMATI MATTEO VERTEMATI PAOLO ROBERTO VERTEMATI RUBEN VETRANO ANTONIO VEZZANI ALBERTO VIDAL MASSIMO VIGANÒ ELISABETTA VIGANÒ GIANMARIA VIGANÒ MARCO GIOVANNI VIGANO' CESARINO VIGANO' CLAUDIO CARLO VIGANO' ENRICO VIGANO' LUIGI GIULIO VIGANO' MARCO VIGANO' PAOLO STEFANO VIGANO' PATRIZIA VIGNOLA CARMELA VIGO WALTER VILLA ALESSANDRA VILLA ALFONSO
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0266995090 0269002100 039326247 0222476988 039326247 0362326965 0362620804 0362238251 0362238251 0289596416 0392497609 0392841488 0362311532 039650539 0396852296 0392010575 02874506 039368606 03965732208 0362557366 0362542350 039324300 0392188700 0396901972 0392326976 039492797 0396901972 039367605 0396853348 0392752819 0362850546 0362245503 039731966 0392495735 039322827 0392752378 039322827 0392300174 0291082756 0362995633 0396889474 0224412987 0392781091 039380705
SESTO SAN GIOVANNI MILANO MONZA SESTO SAN GIOVANNI MONZA SEREGNO DESIO SEREGNO SEREGNO MILANO VEDANO AL LAMBRO MONZA GIUSSANO AGRATE BRIANZA VIMERCATE MACHERIO MILANO MONZA AGRATE BRIANZA LENTATE SUL SEVESO BARLASSINA MONZA MUGGIO' BERNAREGGIO MONZA BIASSONO BERNAREGGIO MONZA VIMERCATE BIASSONO GIUSSANO SEREGNO MONZA BIASSONO MONZA BIASSONO MONZA MONZA PALAZZOLO MILANESE BESANA IN BRIANZA USMATE VELATE SESTO SAN GIOVANNI MONZA MONZA
1174A 1086A 8A 1471A 734A 644A 51A 1134A 71A 868A 889A 1345A 861A 1159A 1429A 29A 1047A 710A 905A 275A 377A 921A 975A 78A 1350A 371A 34A 9A 965A 833A 232A 346A 971A 1402A 236A 1472A 802A 915A 940A 1493A 1351A 1436A 1225A 657A
VILLA ANDREA ANTONIO VILLA ANGELO GIUSEPPE VILLA ANTONIO VILLA ARIANNA VILLA DELIA VILLA EMANUELA VILLA EMILIO VILLA GIOVANNA VILLA GIULIO VILLA GLORIANA VILLA LORELLA VILLA LUIGI VILLA MARCO RICCARDO VILLA PAOLO VILLA SONIA VILLA VINCENZO VIMERCATI GIORGIO VIMERCATI GIUSEPPE LUCA VIROLI CRISTINA VISMARA VITTORIO VITALE CARMELO VITALI MARIO ANGELO VITALIANI GIANPIERO VITTADINI FRANCESCO VITTADINI STEFANO VITULLI DARIO ALDO VOLANTE CARLA VOLPATI PAOLO VOLPE MARGHERITA ZALAMENA MARCO ZAMBERLETTI ROSA ZAMPIERI EMANUELE ZAMPIERI ROBERTO ZANI ANDREA ZANZOTTERA GIUSEPPE ZANZOTTERA MARCO ZECCA EDOARDO ZECCHINI CINZIA ZITELLI SILVANA ZIVERI ANDREA MICHELE ZOLIN CLAUDIA ZONCA ELIO ZORLONI PAOLA ZUCARO DANIELA FILOMENA
DOTT. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. DOTT. COMM. DOTT. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM. RAG. COMM.
0392301407 039367633 039367633 0295019263 3392111781 039748134 039388347 3497832818 039321044 039461846 0254116688 02877463 039321044 039388347 3487236912 0392301407 0392322130 026171958 0270636351 0276000259 0266014006 0362594509 022533358 039320325 039321607 039794096 039365225 039369550 0276011873 039 2006836 022043162 0362237789 0392300844 0362638402 0233601497 03629481 039324562 039745155 0362592392 3382734488 039660609 0392874846 0392149111 026182566
MONZA MONZA MONZA CAVENAGO DI BRIANZA CONCOREZZO MONZA MONZA SEREGNO MONZA LISSONE MILANO MILANO MONZA MONZA CALUSCO D'ADDA MONZA BIASSONO CINISELLO BALSAMO MILANO MILANO CINISELLO BALSAMO BOVISIO MASCIAGO COLOGNO MONZESE MONZA MONZA MUGGIO' MONZA MONZA MILANO MONZA MILANO SEREGNO MONZA DESIO MILANO TRIUGGIO MONZA MONZA BOVISIO MASCIAGO MONZA VIMERCATE BRUGHERIO MONZA CINISELLO BALSAMO
esperti contabili (elenco b) N°
Iscrizione 1B 3B
cognome nome
telefono
comune
CHECOLA MICHELE COSCHIGNANO DAVIDE
0227302829 022421991
Cologno Monzese Sesto S.GiovannI
N°
Iscrizione 2B
cognome nome
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comune
FRASCHINI MARCO
0392024209
Monza
D in istr A ib u lta it Br o a ia n c nz he a
i 62 comuni della giurisdizione del tribunale di monza
MONZA E BRIANZA
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rianza Business viene spedita gratuitamente in abbonamento postale agli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, ai soci di Confindustria Monza e Brianza, alle principali cariche politiche, militari e istituzionali della Provincia, ai presidenti e ai magistrati del Tribunale di Monza, ai direttori delle Agenzie delle Entrate della Lombardia, alle Camere di commercio della Lombardia, ai 128 Ordini dei commercialisti presenti in tutta Italia, ai maggiori periodici e quotidiani economici nazionali, ai sindaci e agli assessori al bilancio dei comuni della giurisdizione del Tribunale di Monza, ai soci dei Rotary club, ai soci dei Lions club, alle principali banche e assicurazioni, ai golf, tennis e sporting club più prestigiosi di Monza, Brianza, Como, Lecco, Milano e ad alcuni ministeri a Roma.
Bimestrale - Anno VI n. 34 ottobre/novembre 2009
ottobre/novembre 2009
Agrate Brianza Aicurzio ORDINE Albiate DEI DOTTORI Arcore COMMERCIALISTI Barlassina E DEGLI ESPERTI Bellusco CONTABILI Bernareggio Besana Brianza Biassono Bovisio Masciago Briosco Brugherio Burago Molgora Busnago Camparada Caponago Carate Brianza Carnate Carugate Cavenago Cariano Laghetto
Brianza Colli Brianza Host Briosco Canonica Lambro Cantù Mariano Comense Castello Brianza Laghi Cernobbio Cinisello Balsamo Cologno Monzese Medio Lambro Como Host Como Lariano Como Plinio il Giovane Desio Erba Lecco Host
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Cinisello Sud - Brianza Colli Briantei della Martesana Milanese Meda e delle Brughiere Merate Brianza Monza Monza Nord Lissone Monza Ovest Monza Est Seregno - Desio - Carate Brianza Sesto San Giovanni Varedo e del Seveso Vimercate Brianza Est
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argomenti
personaggi
Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
arte e cultura stili di vita motori numero
Lecco San Nicolò Merate Monticello Monza Corona Ferrea Monza Duomo Monza Host Monza Parco Monza Regina Teodolinda Paderno Dugnano Sesto San Giovanni Centro Sesto San Giovanni Host Seregno Brianza Vimercate
rotary club destinatari
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Ornago Paderno Dugnano Renate Roncello Ronco Briantino Seregno Sesto S. Giovanni Seveso Solaro Sovico Sulbiate Triuggio Usmate Velate Varedo Vedano al Lambro Veduggio Verano Brianza Villasanta Vimercate Vimodrone
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Cesano Maderno Cinisello Balsamo Cogliate Cologno Monzese Concorezzo Cornate d’Adda Correzzana Cusano Milanino Desio Giussano Lazzate Lentate sul Seveso Lesmo Lissone Macherio Meda Mezzago Misinto Monza Muggiò Nova Milanese
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