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PERIODICO DI INFORMAZIONE SOCIO SANITARIA DELL’ULSS N. 10 “VENETO ORIENTALE” www.ulss10.veneto.it
Anno III | Numero III | Ottobre 2010 |
Attivato un protocollo d’intervento per le vittime di abuso sessuale
Tutto sulle sostanze stupefacenti
Ritorno a scuola: attenzione ai pidocchi
numeri di telefono, indirizzi e orari dei Medici di Famiglia dei distretti 1 e 2
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SOMM A R I O
Attivato uno specifico percorso di aiuto per le vittime di violenza e abuso sessuale Intervento di cataratta: parola all’esperto Ticket non pagati: ogni pubblica amministrazione deve procedere per legge al recupero dei crediti
Salute mentale e trattamento psicologico di gravi traumi si curano a Portogruaro Celiachia: una persona su 100 è affetta da questa malattia ma spesso ne ignora la presenza
In questo numero
Ritorno a scuola: attenzione ai pidocchi! Da fine ottobre è disponibile il vaccino contro l’influenza Sostanze stupefacenti: importante conoscerle per evitarne i rischi Ogni anno 200 persone colpite da deterioramento e deficit intellettivo. Il bilancio in occasione della giornata mondiale Alzheimer Unificati i servizi sociali a San Giorgio, La Salute e Ottava Presa A Portogruaro: un aiuto concreto per i disoccupati San Donà di Piave recluta 15 disoccupati per il censimento sull’agricoltura La commissione Pari Opportunità alla Fiera del Rosario Riapre lo sportello Spazio donna in 3 comuni del portogruarese I ragazzi dell’Angsa tra giocolieri ed elefanti Il saluto all’ex direttore amministrativo Stefano Amadi Accesso controllato e nuovi parcheggi all’ospedale di Jesolo Delegazione del Portogallo visita l’ULSS10 Sotto la lente l’assistenza sanitaria ai turisti Numeri di telefono e orari dei Medici di famiglia dei distretti 1 e 2 Angolo del Sorriso
ATTIVATO UNO SPECIFICO PERCORSO D’AIUTO PER LE VITTIME DI
VIOLENZA E ABUSO SESSUALE
Sempre più spesso si rivolgono ai servizi del territorio univoca per tutti, la qualità degli interventi a favore donne che hanno subito molestie o violenza sessuale, delle vittime di abuso o violenza sessuale, siano esse chiedendo aiuto di vario genere, sovente con difficoltà adulte che minori>>. o paura ad affrontare la denuncia degli atti subiti e di Il protocollo d’intervento, elaborato su iniziativa del cociò che ne consegue. mitato del dipartimento Materno Infantile dell’ULSS10 Gli effetti di tali esperienze traumatiche, o di tali situain collaborazione con le forze dell’ordine del territorio, zioni di vita, sono estremamente gravi e non sempre standardizza ed incentiva dunque la collaborazione tra trovano adeguata risposta; i servizi del servizi del territorio e le unità dell’ULSS10 territorio si trovano spesso impreparati che vengono precocemente a contatto o procedono all’invio della donna al concon la vittima di violenza sessuale. Quesultorio familiare in modo a volte tardivo. sto allo scopo di attivare prima possibile E’ risaputo che nelle situazioni di violenza, le dovute forme di aiuto e di protezione. come in tutte le situazioni connotate dalla Il protocollo prevede inoltre il contatto ditraumaticità degli eventi, è invece fondaretto con le forze dell’ordine e l’attivaziomentale procedere con un intervento di ne di un sostegno psicologico alla vittima aiuto tempestivo, addirittura nelle primissin dall’accesso agli ambulatori medici che sime ore dopo l’evento, al fine di garantiavviene in genere in mediante il Pronto re una capacità successiva a fronteggiare Soccorso e l’Ostetricia-Ginecologia, unità Il dottor Vincenzo Azzini gli esiti dell’esperienza traumatica. ospedaliere deputate ai primi interventi <> spiega il dottor Vincenzo Azzialla famiglia. ni, direttore di Ostetricia e Ginecologia <>.
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ospedale
INTERVENTO DI CATARATTA: PAROLA ALL’ESPERTO Una delle patologie oculari più diffuse, la cataratta, consiste nella graduale opacizzazione del cristallino, una lente naturale che, insieme alla cornea, consente alle immagini che raggiungono il nostro occhio di andare a focalizzarsi sulla retina. Ma come riconoscere e come curare questa patologia? Ne parliamo con il dottor Emilio Rapizzi, direttore dell’unità operativa di Oculistica all’ospedale di San Donà. Dottor Rapizzi, quali sono i sintomi della cataratta? <>. Quali sono le cause? <>. Come si cura? <>. In che cosa consiste l’operazione? <
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Un intervento di cataratta all’ospedale di San Donà.
nella stessa seduta chirurgica, di un cristallino sintetico che ridà all’occhio la capacità di inviare alla retina immagini non offuscate. Esistono diverse tecniche d’intervento, ma la metodica chirurgica più all’avanguardia, più utilizzata e meno invasiva è la “facoemulsificazione”: una sonda ad ultrasuoni frammenta e aspira il cristallino naturale attraverso un’apertura di pochi millimetri, in sostituzione ad esso inseriamo infine una lente artificiale. È proprio con questa tecnica che operiamo i nostri pazienti, utilizzando poi delle lenti pieghevoli che possono essere introdotte attraverso un’apertura talmente piccola da non richiedere alcuna sutura. Questa tecnica riduce i tempi della chirurgia, consente una riabilitazione pressoché immediata, solo alcune settimane, e, quando vi sono le indicazioni cliniche, anche la risoluzione di difetti refrattivi come miopia, ipermetropia ed astigmatismo>>. Quanto dura l’intervento? È previsto il ricovero? <<È un’operazione che eseguiamo Con cataratta. in una quindicina di minuti, e che nella nostra struttura gestiamo in regime di day hospital: il paziente arriva al mattino e viene dimesso un’ora dopo l’intervento. Nella maggior parte dei casi si utilizza l’anestesia topica, che consiste nella semplice applicazione di alcune gocce di collirio anestetico. Solo raramente dobbiamo far ricorso all’anestesia peribulbare che consiste in un’iniezione perioculare, preceduta dalla somministrazione di una leggera
ospedale
sedazione. Il paziente durante l’intervento è perfettamente cosciente e può seguire le spiegazioni del chirurgo>>. Come bisogna comportarsi nel periodo postoperatorio? <>. Dopo l’intervento, la cataratta può riformarsi? <>.