Anno III N.2 Anno III N.3
Libera...Mente in web
Pagina 2
Dalla redazione Ciao convitto, qui sono “i vecchi” della redazione che parlano. Abbiamo passato tre anni coinvolgenti, ma solo durante quest’ultimo abbiamo preso parte attivamente alla creazione del nostro giornalino. Insieme ad altri ragazzi abbiamo lavorato duro, divertendoci e conoscendoci meglio. Inoltre siamo stati molto fortunati, abbiamo avuto dei compagni d’avventura fantastici, con i quali abbiamo vissuto delle esperienze indimenticabili. Noi volevamo ringraziarvi per aver letto i nostri articoli, a cui abbiamo dedicato tutto il nostro impegno. Speriamo che vi siano piaciuti e siamo convinti che l’ anno prossimo, i ragazzi che prenderanno il nostro posto mostreranno la nostra stessa dedizione nell’ accompagnarvi in un nuovo viaggio.
Claudio Cairo Fabrizio Di Carlo
Semplicemente addio…
Indice Dalla redazione
pag.2
Il convitto incontra pag.3 Da Convitto con amore pag.4 Fuori le mura
pag 6
Piccoli scrittori
pag 7
Convittiadi 2016
pag 8
Natura e cultura
pag10
Dante in tutte le salse pag 11. Dalla primaria
pag.12
Le medie. Come definire questo triennio? Sicuramente siamo cresciuti sia a livello fisico che psicologico e questo anche grazie all’aiuto dei professori che ci hanno sempre spronato a dare il meglio di noi stessi. In questo lungo percorso abbiamo appreso il vero significato della parola “amicizia” e abbiamo compreso che dobbiamo sempre porci degli obiettivi e raggiungerli e che , soprattutto, dobbiamo credere in noi stessi senza mai lasciarci abbattere dalle difficoltà. Arrivati a questo punto siamo fieri del percorso che abbiamo fatto e ci teniamo a ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto e che hanno creduto in noi durante questi tre anni. Ora sappiamo con certezza che questo lungo cammino pieno di ostacoli, che abbiamo affrontato con coraggio e determinazione, è stato un “caos” di emozioni, che avrà sempre un posto riservato nel nostro cuore. Non dimenticheremo mai le mille risate, le battute, i pianti, le interrogazioni.. e quante interrogazioni! Abbiamo trascorso tre anni intensi come se fossimo in una “grande famiglia. Ci mancherà tutto questo.. ci mancheranno gli amici, i professori, le uscite didattiche, le recite e ovviamente la scuola.. il nostro rifugio, la nostra casa. Nella nostra “casa” è tutto diverso, tutto più semplice e perfetto allo stesso tempo. Come si fa a non sentirne la mancanza, o ,quanto meno, a controllarla? Siamo sicure che nei momenti difficili della nostra vita ripensando a questi anni ci scapperà un sorriso .
Serena Cimmino Giuliana Iaccarino Michela Pellone
Il Convitto incontra...
Pagina 3
...Fabio Massa Il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Napoli, ancora una volta, è stato promotore di incontri tra autori e studenti e ha ospitato, tra gli altri, Fabio Massa autore di “Scivolare via come il vento” e Massimo Cannizzaro con il suo “Prossima Fermata Dante – Inferno 2.0” Lunedì 2 Maggio 2016 Fabio Massa, attore, regista e scrittore, ha creato dei momenti interessanti, legati alla parola scritta. L’evento, organizzato nell’ambito del progetto “Incontriamo l’autore” , ha offerto agli allievi motivazioni nuove ad una lettura , spontanea e divertente che permette di scoprire mondi, modi di vivere e di pensare diversi e anche di riflettere su se stessi e sulle proprie opinioni. L’autore, dopo la proiezione di un cortometraggio, ha interagito con gli studenti soddisfacendo tutte le loro curiosità.
...e Massimo Cannizzaro di Matteo Catalano 1* Come nasce la sua idea d'autore e qual è il motivo che l'ha spinta a scrivere questo libro? Voglio dire... un riadattamento in forma contemporanea dell' Inferno non si elabora tutti i giorni…
L'anacronismo era una chiave di lettura troppo ghiotta per non usarla per il mio nuovo libro. 2* Ha mai tenuto conto dell' audacia che ci vuole a riadattare un testo come l'Inferno? E’ molto presuntuoso o molto incosciente?
La presunzione e l'incoscienza spesso generano l'ambizione che, se gestita bene, può dare vita e forma ad idee geniali e pazzesche al tempo stesso.
3* Durante la scrittura del libro, le è mai tornato in mente il tempo in cui lei studiava l'Inferno dantesco? E se sì, come sono cambiate le sue considerazioni su questo da quando era ragazzo?
Da ragazzo per me l'inferno era un luogo molto simile a quello di Dante, da adulto ho scoperto un inferno molto più simile a quello descritto, se pur con ironia, nel mio libro. 4* Usare uno schema narrativo già sperimentato le ha semplificato l'esposizione del suo pensiero ?
Per me che nasco come imitatore e parodista , uno schema preesistente è assolutamente ben accetto.
5* Il suo è un libro nato con lo scopo di far riflettere o semplicemente di suscitare divertimento?
È nato per divertire. Ma queste domande fatte da voi mi hanno convinto di aver suscitato "sentimenti" critici ed impegnati.
6* Durante la presentazione del suo libro, ha spiegato di aver eliminato, nel suo riadattamento, alcuni peccati tra cui la golosità. Cosa pensa riguardo al fatto che, purtroppo, anche il furto, a poco a poco, non è più considerato un vero e proprio peccato, ma un atto di furbizia ai danni degli altri?
Gli scaltri sono una categoria in forte ascesa nel nostro tempo. La scaltrezza può essere necessaria ed utile, se diventa cronica e monotematica diventa però un...Peccato Mortale! 7* Ha mai pensato a quale potrebbe essere il giudizio di Dante se leggesse il suo libro?
Bravo Cannizzaro. Grazie a te ed ai tuoi marchingegni elettronici ho scoperto che il mio inferno era poco più che tiepido ed inoltre ho dimenticato...Beatrice . 8* Un aggettivo che rappresenti la sua scrittura.
Trovo la mia scrittura fruibile, leggera e...geniale.
9*Ed infine... Che cosa rappresenta per lei il "peccato"?
Nell'ultima risposta sarò leggermente..."biblico". Il peccato è quella cosa che anche se tu hai tutti i frutti a disposizione per la macedonia più buona e colorata del mondo, vuoi quella mela proibita per il gusto e l’adrenalina di ..."trasgredire". Saluti a tutti, escluso...Matteo! Ahahah (Scherzoooo).
Pagina 4
Dal Convitto con amore IMUN: 4 lettere, una grande iniziativa! Come forse sapete la nostra scuola da qualche anno partecipa a questo progetto. L’Italian Model United Nation è una simulazione che vede noi studenti come delegati dell’ONU, che discutono in lingua inglese sul topic , o argomento, della riunione. Quest’anno il topic era incentrato sulla Siria, e in particolare sul preservare i beni culturali di questo paese. Sappiamo tutti che in Siria vi è una guerra civile che, insieme al terrorismo, rischia di eliminare una cultura e un’intera popolazione. L’argomento non era dei più semplici ma alla fine è risultata come “migliore” risoluzione quella di creare degli archivi virtuali dove salvare dati e immagini inerenti alla cultura di quel popolo, soluzione secondo me inappropriata. Personalmente avrei, momentaneamente, cacciato Assad permettendo al popolo di effettuare un referendum per decidere che tipo di governo adottare in modo da far cessare i conflitti. Ci siamo tutti immedesimati nei delegati dei paesi che dovevamo rappresentare, a volte anche discutendo animatamente, quasi fossimo dei politici. Abbiamo avuto l’opportunità di fare nuove amicizie, scoprire nuovi modi di pensare. Insomma, durante questo progetto abbiamo imparato e ci siamo divertiti come non mai. Ovviamente ci sono stati anche dei premiati, e per il nostro Convitto ho vinto io, Francesca Hewa. Cosa ho vinto? Un certificato di honourable mention, dove si fa notare la mia bravura nell’utilizzo della lingua inglese (modestia a parte eh). Vi chiederete a cosa serve un foglio di carta – ingiallito e usato tra l’altro -… in effetti non lo so nemmeno io, ma questa è un’altra storia. Tornando alle cose serie, agli occhi può sembrare un progetto stupido , noioso e costoso, in effetti, ma è una cosa da aggiungere alla lista delle esperienze, esperienze che ti formano. E seguite il consiglio di una ragazza della vostra età, se ne avete possibilità, partecipate a queste iniziative.
Francesca Hewa
Maggio dei Monumenti Condividere le bellezze della nostra città, Napoli: questo è semplicemente Maggio dei Monumenti, un progetto a cui il nostro Convitto partecipa già da anni per far conoscere il nostro edificio , risalente alla seconda metà del Settecento. Quest’anno la manifestazione si è svolta in due momenti: il 7 maggio il nostro istituto ha aperto le porte ai turisti che sono stati accompagnati da noi, giovani guide, alla scoperta dei “tesori” che la nostra scuola conserva . Un momento significativo è stato una mostra dei nostri disegni, sul tema “Carlo III di Borbone”, in occasione del suo trecentesimo anniversario di morte. Il 14 maggio, invece è stato presentato uno spettacolo teatrale, che ricorda momenti significativi di Masaniello, eroe partenopeo.
Francesca Hewa
Pagina 5
Dal Convitto con amore La morte di Masaniello". Già presentata alle Convittiadi di quest’anno, “ La morte di Masaniello” è stato uno spettacolo entusiasmante, sia perché ha coinvolto in modo particolare gli spettatori sia per i piccoli attori, che hanno scoperto un talento che non sapevano di possedere. Si sono esibiti ragazzi di prima e seconda media, che hanno emozionato i presenti per bravura e disinvoltura con cui hanno interpretato La Morte di Masaniello la parte. Una voce narrante ha raccontato in breve la storia di Masaniello introducendo la scena clou : l’ uccisione del capo-popolo con conseguente monologo di Bernardina, moglie di Masaniello. Lo spettacolo è stato arricchito con la divertente "intervista a S. Gennaro" e con la recita di alcune poesie in napoletano e in italiano. Lo spettacolo si è concluso tra gli applausi del pubblico. Gaia Romano
Cara prof.ssa Bellis, è sempre stata una professoressa fantastica per noi alunni e ci siamo affezionati a lei in modo particolare. Ricorderemo per sempre il suo modo di spiegare e rispiegare concetti difficili in modo che potessimo memorizzarli, la sua bontà e ,soprattutto ,lei come persona speciale qual è. La notizia del suo pensionamento è stata una sorpresa per tutti e ci siamo rimasti molto male perché è difficile trovare una professoressa con la sua stessa voglia d’insegnare e la sua stessa voglia di donarci affetto. Oltre a essere una bravissima insegnante di matematica è stata anche un’ottima maestra di vita e non potremmo mai ringraziarla abbastanza per questo. Sappia che non ci dimenticheremo mai di lei, il modo in cui ha segnato la nostra vita, il modo in cui ci sgridava – delle volte chiamandoci “ciuchi” -, il modo in cui ci lodava, il modo in cui ci aiutava, il modo in cui ci dava consigli. Ci creda se le diciamo che lei ci mancherà anche perché sa farci capire quando è il momento di scherzare e quando quello di studiare. Grazie ancora per averci
accompagnato in questo percorso che rimarrà per sempre nei nostri ricordi. La II e III C
Pagina 6
Fuori le mura Senzatomica Senzatomica, un luogo pieno di emozioni e di significato. Qui abbiamo scoperto il vero dolore che hanno provato le persone quando hanno vissuto da vicino l’ incubo delle bombe A e noi oggi, a distanza di anni, siamo riusciti a vivere le loro angosce e paure attraverso documentazioni e filmati dei superstiti e dei loro figli,
dopo la caduta delle due bombe sul suolo, con delle deformazioni o malattie mortali. Tutto questo però non serve a nulla senza un’ azione da parte di tutti noi e voi verso un mondo migliore, in cui magari le lancette dell’ orologio che segnano la fine del mondo possano spostarsi indietro.
entrambi destinati a soffrire per malattie o per i traumi subiti. Nonostante queste atrocità e le riforme con il fine del disarmo, ci sono ancora oggi paesi con un alto numero di armi nucleari, questo è dovuto alla sensazione di protezione che hanno i cittadini, anche se tutto ciò non fa altro che accrescere la paura e le tensioni. Per esempio, non mancano incidenti nelle fabbriche , distruggendo ed inquinando paesaggi e città. Ma noi nel nostro piccolo stiamo cercando di far capire la nostra idea e in questo ci ha aiutato la manifestazione “Senza Atomica”, che ha raccolto e che continua a raccogliere firme per il disarmo. Dopotutto non si può non comprenderlo, anche successivamente la simulazione di un attacco con un ordigno atomico che ci ha fatto VIVERE le forti emozioni che riuscivamo
a
condividere
solo tenendoci per mano. E in oltre abbiamo visto molte immagini forti le quali
Tutti insieme trasformiamo lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari
rappresentavano
persone e animali,
nate
PREMIAZIONE È già da un po’ di anni che l’ istituto “Attilio Romano” ospita la premiazione della manifestazione “Napoli in festa”. Quest’ anno due allieve della nostra scuola media hanno vinto il “premio speciale del presidente della giuria”, per il concorso di scrittura creativa “Il Sogno Svelato”, la cui traccia quest’anno era la “Natura” . Questo concorso ha dato la possibilità a tutti noi di esprimere i propri pensieri riguardo ciò che, oggi, rimane della natura . La manifestazione è stata molto coinvolgente ed emozionante. Oltre ai “piccoli scrittori”, erano presenti anche ragazzi molto talentuosi nel campo delle arti figurative, il canto e il ballo, che si sono esibiti nelle loro performance.
Gaia Romano
Pagina 7
Piccoli scrittori Il bosco incantato di Claudia Inchingolo e Giovanna Rossi
C’era una volta un bosco abitato da folletti, un giorno, mentre lavoravano, videro una specie a loro sconosciuta: gli uomini. Allora, spaventati, chiamarono il loro unicorno, Tristan, e scapparono in un bosco vicino, ma si stupirono nel vedere un solo albero ebbero paura e andarono via. Giorgy, il più piccolo dei folletti, si avvicinò e scoprì che l’ albero era animato, si chinò, accarezzò Giorgy e lo invitò a sedersi ai suoi piedi per ascoltare la sua storia. Giorgy obbedì e l’albero cominciò: un tempo questo bosco era un luogo magico, pieno di vita, e abitato da alberi altissimi che ospitavano tra le loro foglie tante varietà di uccelli. Il loro Disegno di Gaia Romano canto arrivava fino al cielo rallegrando tutta la terra. Ma poi gli umani, per il loro bisogno di legname, per la sete di potere lo distrussero, alla fine sono rimasto solo io, Fogliarello. Ogni giorno che passa mi sento sempre più solo e triste, gli uccelli sono andati via e i fiori non crescono più. Giorgy voleva aiutare Fogliarello, ma non poteva farlo da solo, così chiamò tutta la tribù e raccontò loro la storia del bosco. La tribù decise di far capire agli umani il grande errore che avevano commesso . Giorgy e i suoi amici scrissero delle regole che appesero ai rami di Fogliarello. Sapete che gli alberi parlano ? Chiaccherate con loro vi farete quattro risate! Non avete niente da fare ? Sdraiatevi sul prato e osservate le nuvole! Sapete che gli uccelli sognano ? Sognate con loro! Non uccidete gli animali possono essere vostri compagni di avventura! I folletti ballano! Ballate con loro e divertitevi! Siete scolaretti ed avete preso un brutto voto ? Recuperate se guardate un cerbiatto e poi basta un libro ed è fatta! Giocate a nascondino con gli scoiattoli … il divertimento è assicurato! Siete stanchi e affaticati? Sdraiatevi sull’erba e guardate le stelle Gli uomini, sempre frettolosi e distratti lessero il decalogo e si incuriosirono ,alcuni cominciarono a riflettere, altri a mettere in pratica ciò che avevano letto. Dopo qualche anno, Giorgy passò davanti al bosco e vide che ….. era tornato a vivere e Fogliarello non era più solo. E gli umani … gli umani avevano imparato a divertirsi, a sorridere, a essere felici, a rispettare la natura e ad amarla. Questa è solo una favola ma con un po’ di buona volontà tutto si può fare
Pagina 8
Convittiadi 2016 D i a r i o
d i
…… . . C h i
va volley, tennis, tennis da tavolo, scacchi, pallavolo nuoto e teatro con numerose vittorie.
10 Aprile, 8:30… Convittiadi 2016
Si parte! Da un
14 Aprile ore 8:00
mese aspettava-
La giornata inizia come tutte le altre, la mattinata passa in fretta seguendo le gare per poi g i u n g e r e a l p r a n z o . Sembra appunto una normalissima giornata finché nel pomeriggio otteniamo la prima medaglia. Sulla spiaggia vinciamo, finalmente, il bronzo a Beach Volley.
mo questo momento. Il nostro viaggio inizia alla Stazione
Cen-
trale di Napoli, pieni di speranze e entusiasmo siamo pronti ad andare a Lignano Sab-
15 Aprile, 8:00
biadoro. Il nostro soggiorno in treno dura 5 ore, tem-
Cominciamo la giornata con la solita abbondante colazione, ricca di ogni ben di Dio. Venerdì si conclude la stragrande maggioranza delle gare guadagnando il podio solo nel tennis singolo.
po che passa in fretta poiché riusciamo a intrattenerci. I professori ci comunicano i nomi dei compagni con cui condivideremo le stanze. Arrivati a destinazione, davanti ai nostri occhi possiamo ammirare dei campi per ogni tipo di sport, attrezzati di ogni tipo di materiale. Dopo quasi un’ora di attesa – causa imprevisto di origine sconosciuta -, lasciamo le valigie nei nostri alloggi. Non le degniamo neanche di uno sguardo che, ci precipitiamo a socializzare con gli studenti degli altri Convitti.
11 Aprile, 7:30. Ci svegliamo sapendo che sarebbe stata una giornata stratosferica. Ci riuniamo all’entrata dell’hotel, e tutti insieme – compresi liceo e professori – ci incamminiamo verso la spiaggia, dove hanno inizio le parate .c Siamo di fronte a tutti i Convitti d’Italia e ci esibiamo nei nostri migliori cori, cantando soprattutto “Un giorno all’improvviso” e “Ovunque tu vada”. Poi assistiamo alla splendida esibizione delle frecce tricolori, cinque jet in volo che ci mostrano le loro strabilianti acrobazie. Entrati nel palazzetto dello sport incontriamo personaggi illustri dello sport. Lo speaker annuncia tutti i convitti partecipanti alla X Edizione delle Convittiadi aperte a Lignano Sabbiadoro. Nel pomeriggio il derby di pallavolo vede Napoli vs. Avellino ,perònon finisce bene per le nostre giocatrici.
12-13 Aprile Le competizioni entrarono nel vivo, per due intere giornate, con tutte le discipline, si susseguono beach
16 Aprile, Tutta la Giornata Giorno molto prolifero per noi. Riusciamo a ottenere l’argento nella staffetta di corsa e ping pong e il bronzo in tennis doppio. La meravigliosa giornata si conclude con le premiazioni dei vari sport. Siamo veramente orgogliosi!
17 Aprile, 15:00…Il Ritorno Partiamo alle 3 del pomeriggio dal villaggio sportivo Getur, alla volta della stazione di Padova. Dopo alcune ore di treno passate in allegria la nostra meravigliosa avventura finisce. Ore 21:00 finalmente a Napoli…
Alessandro Cavallo Riccardo Elena
Pagina 9
Convittiadi 2016 Diario di …...chi resta 10 aprile 7:30. La giornata inizia con il “melodioso” suono delle notifiche dei nostri compagni in treno che, ignorando il fatto che noi stiamo ancora dormendo, iniziano a riempire Whatsapp di foto e messaggi, e così va avanti tutta la mattinata. Il pomeriggio arrivano anche le foto degli alloggi e del complesso sportivo. E così si conclude la nostra giornata, scolastica, sperando che la settimana non sia troppo noiosa.
Guardiamo il film di Alvin Super Star e per tutto il resto della mattinata giochiamo allegramente. Dopo mangiato restiamo un po’ più tempo in cortile e dato che tocca a noi giocare con la palla ci divertimmo tantissimo. Notizie dai nostri atleti non arrivarono escluso il nostro podio in tennis singolo.
11 Aprile, 8:00.I
16 Aprile, 13:25
Iniziamo ad incamminarci verso la classe ed appena arrivati si avverte la solitudine di quel luogo. nonostante tutto la giornata non è così male e passa molto velocemente fra sostituzioni varie. Il pomeriggio è molto più noioso e le ore sembrano no passare mai. Finalmente la giornata “entusiasmante” (per modo di dire) finisce ,intanto arrivano messaggi dai nostri atleti che raccontano della splendida giornata e del programma che li aspetta.
E’ finita un'altra giornata ed il ritorno si avvici-
La giornata trascorre tranquilla e monotona si parla di un’ assenza di massa che, al momento, sembra una bella idea e decidiamo di assentarci il giovedì per farci una piccola vacanza.
Ormai la settimana è giunta al termine siamo tutti più felici e aspettiamo con ansia e i nostri campioni che tornano orgogliosi e fieri di aver mantenuto alta la reputazione della scuola con le loro vittorie.
12 Aprile, 9:00
13 Aprile è tutto incredibilmente più bello… tra-
na. Whatsapp continua a tenerci in contatto diretto con i nostri atleti che ci comunicano i risultati delle gare. A nuoto purtroppo sono stati squalificati invece vincono medaglia di bronzo a tennis doppio e argento nella staffetta e nel tennis da tavolo
17 Aprile, 17:00
Che bella giornata..!!!!
scorriamo le ore scolastiche guardando un film interessante. Il pomeriggio passa velocissimo tra chiacchierate varie e giochi inventati al momento.
14 Aprile, 15:25 Ci contattiamo sul gruppo per accordarci sugli ultimi dettagli della nostra uscita e decidiamo di incontrarci fuori scuola per trascorrere un pomeriggio diverso . L’uscita è molto divertente, parliamo dei vecchi tempi e di figuracce fatte in passato. Intanto ci arrivano stupende notizie dai ragazzi che hanno vinto il bronzo a Beach Volley
15 Aprile, 8:00 Ci ritroviamo, come al solito, in classe ma questa volta la giornata è MOLTO, MA MOLTO più divertente.
Gaia De Lucia
Pagina 10
Natura e cultura Da Dante a ……Castelcivita…. Il giorno 18 un ‘allegra brigata di alunni e professori è partita da piazza Dante diretta alle grotte di Castelcivita, per incontrare il “Sommo poeta” che ci ha accompagnato per i cunicoli scavati nelle viscere della montagna. Ad accoglierci uno straordinario scenario preistorico reso ancora più bello dalla presenza di imponenti gruppi di stalagmiti. Appena siamo entrati, Dante, interpretato da un attore , ci ha accolto con la meravigliosa terzina che apre la prima cantica del suo poema''Nel
mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita''.
Lungo il percorso abbiamo incontrato i diversi personaggi che popolano l’Inferno: da Virgilio a Francesca da Rimini, dalle Fiere a Farinata degli Uberti, da Beatrice alle Erinni, Pier delle Vigne, Ulisse, il Conte Ugolino, il tutto accompagnato da una bellissima colonna sonora e dalla visione di diversi video , ritraenti le anime dannate. Ma la cosa che ci ha colpito di più è stata la vista dei Simoniaci, che ,per la legge del contrappasso, sono conficcati a testa in giù. Dopo aver attraversato la burella infernale e incontrato Lucifero, il male assoluto. …Particolarmente suggestiva è stata l’identificazione del male assoluto con i personaggi della storia contemporanea che si sono macchiati dei più orrendi peccati. E finalmente...” uscimmo a riveder le stelle”.
Paestum..
Breve sosta ad un caseificio per il pranzo e corsa in un prato per scrollarci di dosso gli orrori dell’inferno. Poi, visita all’antica città di Paestum ,edificata in onore di Poseidone, famosa per i suoi templi dedicati ad Era e Atena. Tutto intorno incontriamo i resti di un antico anfiteatro, le tracce di numerosi edifici e della poderosa cinta muraria costruita dai Lucani La visita archeologica si completa con il Museo Archeologico Nazionale ,che documenta la vita e le trasformazioni urbanistiche e sociali della città, dalla fondazione della colonia greca ai primi secoli dell’era cristiana.
Giovanna Guerra e Miriam Caruolo
Pagina 11
Dante in tutte le salse Una Cantica, tanti Inferni. Dopo quarant'anni (vedi numero precedente) è Paperino ad andare all' Inferno ne "L'inferno di Paperino" del 1987, sceneggiatura e disegni di Giulio Chierini, verseggiatura di Massimo Marconi. Questa volta è Paperino il protagonista della storia che, nei panni di se stesso, giunge nell'aldilà per una serie di sfortuanti eventi: i peccati si sono ammodernati e tra i dannati si possono incontrare inquinatori e automobilisti indisciplinati. Traformaron pedon in parte lesa,
lo 'stop' per fretta come non ci fosse: ora ristanno nell'etterna attesa
Ma abbandoniamo la Disney e "Incontriamoci all'Inferno" con Cinzia Demi, una toscana irriverente che nel suo libro rielabora personaggi e situazioni colti da un diverso punto di vista, magari plausibile: così il conte Ugolino rivendica di essere stato vegetariano, Beatrice prova il desiderio di essere una normale donna e non una santa ed appare perfino la moglie di Dante, Gemma Donati, la quale rimprovera al marito di non averla mai citata nella sua opera nonostante gli abbia portato una ricca dote. Il testo si apre con una lettera a Dante di un suo concittadino a lui contemporaneo.
A nulla valse 'l tu 'ntelletto la fama tua e l'arte che c'avevi li fiorentini misero 'l lucchetto e più 'un ritornasti ove nascevi.
Dalla letteratura al cinema: nel marzo 2015 nelle sale arriva "La solita Commedia" di Mandelli e Biggo, più noti come "I soliti Idioti". L'Inferno è inadeguato e ha bisogno di una ristrutturazione basata sulla catalogazione dei nuovi peccati. L'incarico viene assegnato a Dante, che sarà accompagnato in una grande città italiana da Demetrio Virgilio, un trentenne precario, che ogni mattina affronta una vera e propria giornata d'Inferno. A differenza delle precedenti, però, che comunque erano il frutto di un complesso lavoro intellettuale e a tratti anche raffinato, questo esempio di parodia risulta piuttosto grossolano, allineandosi di fatto alla commedia all'italiana dei film di Vanzina &co. In "Prossima fermata: Dante. Inferno 2.0" il parallelismo con l'Inferno di Dante corre sui binari della metropolitana di Napoli. L'autore scrive un'opera principalmente di satira politica, sociale e di costume che ci accompagna nelle tappe di un viaggio in un inferno contemporaneo che ha stravolto luoghi e personaggi dell' opera dantesca. Leggendo, una riflessione sorge spontanea: il nostro concetto di peccato è collegato alla storia e alla cultura. Esclusi quelli fondamentali, per noi alcuni peccati non sono più tali. Anzi, se ne sono diffusi di nuovi: il razzismo, l'evasione fiscale, l'indifferenza... Per concludere, come ormai è ben noto, nella nostra società ha grande diffusione il mondo di YouTube, in cui, a parte una parodia dell' inferno recitata in barese, circola il video degli Oblivion "Inferno in 6 minuti", un pastiche che mescola in maniera esilarante l'Alto e il Basso, la Divina Commedia con la Vecchia Fattoria, Virgilio e la Fiera dell'Est e tra le altre cose, Dante guidato non da Beatrice ma da una antenna satellitare. Nel tutto si inseriscono giochi di parole e parafrasi divertenti di canzoni popolari. Pochi esempi per dimostrare come ancora oggi l'opera di Dante conviva con noi in un modo o nell'altro. Anche le parodie sono una dimostrazione della sua vitalità, anche se Dante, leggendole, forse reagirebbe mandando gli autori al luogo che tanto hanno citato!
Matteo Catalano
Pag 12
Caro amico ti scrivo… Dalla Primaria Scuola Primaria Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II Arezzo
Ciao, sono Caterina Vanni, sono una
studentessa della quinta elementare. Vivo ad Arezzo una bella città che si trova in Toscana. La nostra maestra ha dato ad ognuno di noi, il compito di scegliere una regione e di fare una ricerca. Io ho scelto la Campania perché è un luogo bellissimo. Credo che molte vostre abitudini siano diverse dalle nostre. La storia e la posizione geografica determinano culture differenti. Ti volevo chiedere informazioni sulle vostre tradizioni, sui vostri canti popolari, sul vostro folklore, sulla vostra cucina, su cosa vi piace fare di solito. Se mi risponderai te ne sarei grata e se vuoi ti potrei dire qualche curiosità sulla nostra Toscana. Ti ringrazio e ti saluto Caterina Vanni
Scuola Primaria Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II Napoli
Ciao sono Chiara Marotta, anch'io una studentessa della quinta elementare. Vivo nel centro storico di Napoli, città della Campania ,che in ogni vicolo nasconde un segreto. La mia scuola si trova in un edificio storico dove è presente un orologio particolare, unico in Europa. So che anche la Toscana è bellissima, visto che vado da 5 anni in vacanza lì. Sai, per descrivere Napoli ci vuole più di un piccolo foglio, ma cercherò di accontentarti…… La storia di Napoli è legata alla storia di Ulisse e della sirena Partenope, che follemente innamorata di lui, si lasciò morire arenata sulle coste del Golfo di Napoli, che vista da lontano sembra appunto, Partenope distesa, ecco perché la città in principio fu chiamata Partenope. Le principali tradizioni napoletane sono soprattutto religiose come il miracolo di San Gennaro, il Natale napoletano, il presepe, ma abbondano anche quelle non legate al culto religioso come la fortuna, la sfortuna, i pastori, Pulcinella, figura molto importante, che rappresenta il carattere di tutti i i napoletani, la musica come l’immancabile “O sole mio” e ” Maradona”. I napoletani sono molto superstiziosi che tengono molto ai riti e alle tradizioni tramandate di famiglia in famiglia. La cucina napoletana è molto varia e per un “pranzo Doc non può mancare sicuramente la mozzarella di bufala, la sfogliatella, la pizza, il caffè, babà, la pastiera, prodotti tipici della città. Come tutti gli altri popoli, nei giorni infrasettimanali i napoletani si dedicano al lavoro, mentre nel fine settimana si incontrano in compagnia di parenti e amici per divertirsi e mangiare insieme C vedendo l’immancabile partita domenicale. a Tanti saluti. Chiara Marotta
t e
I Ragazzi della redazione, Claudio Cairo, Matteo Catalano, Fabrizio Di Carlo, Francesca Hewa, Riccardo Elena, Luca Stabile, Elena Soldi, vi augurano buone vacanze ,