Autorizzazione tribunale di Brescia n. 12/2002 - Sped. in abb. post. 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Brescia
ANNO III - BRESCIA marzo 2004 - numero 1
La nuova sede al traguardo Inaugurato l’ufficio di Breno Basilea 2 tra banche e imprese Touring Club e Confartigianato Chocolart & coffe a Orzinuovi Giovani ...ancora sul Tonale I nuovi vertici ANAP
BRESCIA ARTIGIANA magazine
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NOTIZIARIO INFORMATIVO
UPA SERVIZI srl Direttore responsabile Eugenio Massetti Comitato di redazione Luciano Consolati, Giuseppe Marchetto, Matteo Meneghello, Franco Guarino, Carlo Piccinato, Giuseppe Saia, Angelo Viola, Giulio La Duca, Michele Torregiani, Adriano Bosio, Silvio Ferretti Progetto e realizzazione Immago - Chiari (Bs) Stampa Color Art Autorizzazione Tribunale di Brescia n. 12/2002 Sped. abb. post. 45% art. 2 comma 20/b L. 662/96 Autorizzazione filiale di Brescia N. 1 Anno III - Marzo 2004
Basilea 2: opportunità o pericolo
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I rapporti tra banche e imprese
18 Artigiani e piccole imprese di fronte alla crisi del distretto di Lumezzane
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1165 le imprese artigiane di cittadini stranieri a Brescia
19 L’ufficio mandamentale di Leno
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EBAB il nuovo ufficio per le collaborazioni tra associazioni artigiane
20 Confartigianato ha inaugurato l’ufficio di Breno
10 Campagna tesseramento 2004 12 Andamento in Chiaro-Scuro per l’artigianato bresciano 15 Guida artigianato in Italia edita dal Touring Club 16 Regione per regione, l’itinerario per chi cerca prodotti esclusivi ed autentici 17 15 giugno termine per la presentazione del mod. 730
22 Fausto Spada riconfermato ai vertici dell’ANAP di Brescia 23 Il Gruppo giovani ha fatto il bis 24 Nuovi servizi per un servizio migliore 25 Dino ha chiuso bottega 26 La nuova sede UPA 27 Convenzioni 2004 29 Chocol Art & Coffe
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Editoriale
UNITI contro LA CRISI D I
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I A N M A R I A
Gianmaria Rizzi
Presidente di Confartigianato Unione di Brescia
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imanere uniti per combattere la crisi”, questa è la strategia che bisogna adottare in un momento particolare, per le nostre imprese. Se la congiuntura economica è difficile, è necessario muoversi, agire, e crescere, anche di numero, più di quanto è successo in passato. In questo contesto rientra la nostra campagna promozionale di tesseramento. Il motivo, «Chi non si iscrive non ha voce», vuole sintetizzare la necessità delle aziende di dare “più voce” appunto, ai loro interessi, alle loro esigenze di difesa della categoria, di fare azione di lobby dove serva. In altre parole, maggiore impegno nel campo dei servizi e sul fronte più strettamente politico. L’avvio di una massiccia campagna di tesseramento, è solo una delle tante novità avviate dalla nostra Unione. Per l’occasione è stato modificato anche il logo, che si arricchisce di una @, un tempo prima lettera della parola artigiano ed oggi anche simbolo delle nuove frontiere informatiche. In aggiunta, la scritte “Imprese” è stata posta sotto la scritta “Confartigianato”. Un modo inequivocabile per dire che le aziende da difendere non sono solo quelle strettamente artigiane, ma anche le piccole imprese, con meno di 50 addetti. In ultimo, la storica scritta “Unione di Brescia”. Immagine, comunicazione e maggiore presenza territoriale. A Breno, di fronte alla sede della 4 BRESCIA ARTIGIANA magazine
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Comunità montana della Valcamonica, è stato inaugurato il nuovo ufficio mandamentale. La sua funzione non sarà solo di rappresentanza sindacale sul territorio della Valle Camonica e di relazione con gli enti locali e le istituzioni; offrirà anche servizi e supporto tradizionali ed innovativi, come la finanza agevolata, in coordinamento con gli uffici mandamentali di Darfo Boario Terme ed Edolo. La difficile congiuntura economica e la concorrenza internazionale, stanno creando grosse difficoltà alle imprese, soprattutto in alcune zone della provincia. Nel caso di Lumezzane, è urgente rilanciare il sistema. Le aziende capofila, unitamente agli artigiani devono mettersi attorno ad un tavolo e pensare ad un patto per Lumezzane. La Confartigianato si candida a far perno per avviare questa iniziativa, che ha lo scopo di raccogliere tutte le realtà che vorranno farne parte, sindacati e enti pubblici compresi. Bisogna pensare ad una nuova aggregazione delle aziende, lasciando, comunque, piena libertà di azione a ciascuno. Un patto, uno sforzo comune che in altri distretti è già riconoscibile. In ultima analisi, la firma dell’accordo con i sindacati sul contratto per i dipendenti degli artigiani è un passo importante. È un riconoscimento alla nostra determinazione a voler trasferire alla sede regionale parte delle competenze in busta-paga. La specificità territoriale consentirà alle nostre aziende di poter riconoscere meglio le professionalità dei nostri dipendenti.
B Basilea 2
2 opportunità o pericolo
BASILEA
Un Convegno di Confartigianato Brescia con la presenza del sottosegretario all’economia Gianluigi Negri
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asilea 2 opportunità o pericolo? è questo il dilemma dibattuto nel corso dell’incontro che si è tenuto presso la sede di Confartigianato. Le nuove regole che entreranno in vigore dal 2006 dovrebbero andare a ridurre l’impatto patrimoniale della concessione del credito, favorendo così le imprese, ma il problema che suscita perplessità è il modo in cui saranno applicate queste normative. Secondo alcune simulazioni il 25% delle aziende italiane, con l’avvio del nuovo sistema, avranno problemi. Gli interessati chiedono trasparenza e accuratezza di valutazione. Il progetto, se applicato con giudizio dalle banche può aiutare a crescere, al contrario potrebbe provocare danni. In questo contesto le associazioni devono svolgere un ruolo di monitoraggio. Il presidente della Confartigianato Unione di Brescia, Gianmaria Rizzi, ha evidenziato le difficoltà ad adottare elementi contabili standardizzati, che si sommano alla complessa situazione congiunturale. La crisi si potrà risolvere soltanto con l’aiuto delle banche, con le quali la nostra cooperativa ha avuto sempre ottimi rapporti. Al convegno è intervenuto il sottosegretario all’economia Gianluigi Negri, che ha esposto la probabile situazione creditizia dopo l’introduzione di Basilea 2. Il presidente della cooperativa della Confartigianato Unione di Brescia, Pietro Torchio, ha ricordato che l’Associazione conosce gli artigiani meglio di chiunque altro; in oltre quarant’anni di attività ha svolto oltre quarantamila pratiche, per un ammontare di trecentocinquanta milioni di euro. Il problema è conciliare le logiche di territorialità con la rigidità di un protocollo usato
in sede comunitaria. Il professore di tecnica bancaria alla “Luiss Guido Carli” di Roma, Mario Comana, ha spiegato che il comitato di Basilea 2 è un organo sopranazionale; i Paesi non hanno una grossa autonomia nello stabilire i regolamenti. Ales-
sandro Azzi, presidente della BCC del Garda e di Federasse ha sottolineato che le banche di credito cooperativo sono le piccole/medie imprese del mondo bancario, per questo si è espresso favorevolmente all’entrata delle BCC nel capitale sociale di Artigiancassa, in modo da rafforzare il dialogo tra banche ed imprese.
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B Basilea 2
I RAPPORTI tra BANCHE e IMPRESE D I
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A R C O
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Responsabile settore Credito e Incentivi di Confartigianato Nazionale
Dopo Basilea 2: criticità e opportunità per i confidi e per i sistemi associativi
“B
asilea 2” è la locuzione con la quale ci si riferisce al nuovo accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche. Il nuovo Accordo si articola su tre pilastri: 1) I requisiti patrimoniali minimi. È, in sostanza, un affinamento della misura prevista dall’accordo del 1988 che richiedeva un requisito di accantonamento dell’8%, per l’attenuazione del rischio di credito. In primo luogo, ora si tiene conto del rischio operativo (frodi, negligenze del personale bancario, inefficienze dei sistemi operativi e gestionali interni alle banche) e del rischio di mercato. In secondo luogo, per il rischio di credito, le banche potranno utilizzare metodologie diverse di calcolo dei requisiti patrimoniali. 2) Il controllo delle Banche Centrali. Tenendo conto delle strategie aziendali in materia di patrimonializzazione e di assunzione di rischi, le Banche Centrali avranno una maggiore discrezionalità nel valutare l’adeguatezza patrimoniale delle banche, potendo imporre una copertura superiore ai requisiti minimi.
3) Disciplina del Mercato e Trasparenza. L’accordo prevede regole di trasparenza per l’informazione al pubblico sui livelli patrimoniali, sui rischi e sulla loro gestione e per consentire una compensazione tra i diversi modelli di offerta creditizia. Sul documento originario di Basilea 2 sono state formulate numerose critiche che hanno portato a modifiche che, pur non cancellando i dubbi, dovrebbero attenuare le conseguenze negative attese dall’applicazione dell’accordo. Quali sono questi possibili rischi? Innanzi tutto l’indeterminatezza degli ambiti di applicazione della regolamentazione. In sostanza, mentre gli Stati Uniti hanno dichiarato l’intenzione di applicare la normativa solo alle prime banche nazionali, ossia a quegli istituti che operano in ambiti internazionali, in Europa la normativa sarebbe automaticamente applicata a tutte le banche, grandi o piccole che siano. Ciò crea una evidente asimmetria che rischia di compromettere l’obiettivo generale di stabilità dei mercati finanziari che l’Accordo intende perseguire e di alimentare ingiustificati meccanismi di distorsione competitiva tra banche operanti nei vari Paesi, con conseguenti riflessi sull’economia reale. In secondo luogo la possibile discriminazione tra banche. In linea di principio, quelle di minori dimensioni, di fatto, non potranno utilizzare le metodologie più avanzate, quindi potrebbero un onere patrimoniale maggiore rispetto ai grandi gruppi bancari. Questo genera una penalizzazione del finanziamento alle piccole e medie imprese (PMI) indotto dal sistema dei rating interni. Più elevato è il rischio che assume la banca, maggiore è il capitale che deve essere accantonato, di conseguenza elevato sarà il tasso applicato al prenditore è in linea di principio condivisibile. Il tavolo dei relatori.
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B Basilea 2
Alessandro Azzi
Gianluigi Negri
Basilea 2 è l’ennesima scadenza segnata in rosso sui nostri calendari. Una nuova sfida-obbiettivo per la piccola impresa: prepararsi entro il 2006 a dialogare a pieno titolo con il mondo delle istituzioni bancarie. La data sembra distante nel tempo, e in questi giorni si rincorrono voci di ulteriori proroghe. Ma questo non ci tranquillizza affatto, perché la sfida che abbiamo di fronte si combatte su un terreno irto di ostacoli: l’accordo di Basilea 2 imporrà regole vincolanti non tanto per gli istituti di credito, quanto per le nostre imprese, alle quali sarà richiesto un nuovo approccio all’indebitamento. Nonostante la scadenza sia ancora lontana, alcune banche hanno già iniziato a chiudere i rubinetti dei finanziamenti, con effetti negativi soprattutto sulle piccole imprese. Anche per le imprese minori, infatti, la concessione di un prestito non si baserà più sulla semplice valutazione del merito creditizio, ma seguirà le regole di un rating almeno interno. E, da questo punto di vista, i dubbi sono già molti. Non è ancora chiaro, infatti, come si farà ad applicare un rating personalizzato per ogni singola piccola realtà. Inoltre, le regole per il “giudizio” sembrano troppo rigide: il rischio è che la restrizione introdotta dalle banche, a tutela contro l’insolvibilità dei clienti, colpisca soprattutto le piccole imprese, considerate più a rischio. A queste verrebbero infatti con-
Marco Foroni
cessi prestiti di denaro ad un costo più alto, corrispondente al maggior rischio che si assumerebbero le banche, rispetto a quello destinato ad aziende di maggiori dimensioni, considerate in grado di portare maggiori garanzie. I fatti di cronaca di questi giorni confermano che questi ragionamenti sono reali solo sulla carta: hanno una logica che funziona solo in apparenza. Grande impresa non significa necessariamente maggiore controllo, maggiore solvibilità, maggiore trasparenza. Lo stesso meccanismo del “rating”, inoltre, non sembra essere stato in grado, negli ultimi mesi, di assolvere il proprio compito: spesso il giudizio di enti internazionali si è rivelato carta straccia, e molti dubbi sono stati sollevati nei confronti degli stessi enti chiamati a giudicare la correttezza dei bilanci. È per questo motivo che alle banche chiediamo piuttosto di spostare la loro attenzione sulle idee e sulla progettualità, intervenendo a sostegno dell’idea imprenditoriale prima ancora che dell’attività, investendo non sempre e soltanto a rischio zero. Le imprese artigiane necessitano di modifiche alle direttive che si adattino alle caratteristiche della loro attività: ad esempio l’esclusione dal protocollo di aziende con bilanci non superiori al milione di euro, oppure per aziende con volumi superiori ma dimensionalmente piccole e ad alto contenuto tecnologico. Il credito è il carburante indispensabile per sostenere lo sviluppo delle piccole imprese. Ma, negli ultimi cinque anni, nonostante le performance positive delle imprese artigiane, la quantità di finanziamenti all’artigianato è diminuita ed è scesa anche la quota di credito agevolato. Tutto questo non ha agevolato la nostra attività, e in questi anni abbiamo dovuto difenderci unicamente con le nostre forze. Anche il Ministro alle Attività Produttive, Antonio Marzano, ha recentemente affermato che “l’artigianato ha saputo difendere le proprie posizioni di mercato, grazie soprattutto alla qualità”. E commentando le crisi che hanno coinvolto grandi gruppi industriali, ed in vista anche del contenuto degli accordi di Basilea, ha detto che “esiste il rischio che le banche operino un razionamento del credito, che graverebbe in maniera più pesante ed ingiustificata proprio sulle piccole imprese”. Il rischio è quindi reale, confermato da fonti autorevoli. È indispensabile, perciò, che in questi mesi si creino le condizioni più adatte allo sviluppo, alla creazione di lavoro e di nuova imprenditorialità. È oggi più che mai necessario che tutte le istituzioni, bancarie e di governo, si dedichino al rafforzamento di quel capitalismo personale che rappresenta un patrimonio prezioso e unico per il nostro Paese. 7 BRESCIA ARTIGIANA magazine
O Osservatorio
Avviato l’Osservatorio sulle Imprese Extracomunitarie
Michele Torregiani Responsabile Ufficio Studi
1165 sono le IMPRESE ARTIGIANE
di cittadini stranieri a Brescia L’iniziativa attuata dall’Ufficio Studi della Confartigianato Unione di Brescia
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n forte crescita l’imprenditoria extracomunitaria nella provincia di Brescia. Le aziende artigiane avviate da cittadini stranieri non appartenenti all’Unione Europea erano 1165 a settembre dello scorso anno, pari a circa il 3% delle 38mila imprese artigiane registrate alla Camere di Commercio cittadina. Il dato è stato elaborato dal nuovo Osservatorio sulle Imprese Extracomunitarie, attivato dall’Ufficio Studi della Confartigianato Unione di Brescia, presieduta da Gianmaria Rizzi. Nell’analisi complessiva emergono dati interessanti sia in
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termini di orientamento all’imprenditorialità, presente più in alcune comunità che in altre, sia per la divisione settoriale. La società con maggior vocazione aziendale è quella cinese, con 217 imprese artigiane, concentrate quasi esclusivamente nel settore tessile (199) e pelli calzature (6). Seguono ad una certa distanza i marocchini, con 157 aziende, in buona parte attive nelle costruzioni (70), nel trasporto (40) e nei minerali non metalliferi, in prevalenza marmo (29). Considerevole anche la presenza albanese, con 130 imprese, operanti nelle costruzioni (94), siderurgia (14) e trasporti (12). Vocazione imprenditoriale anche per i cittadini provenienti dalla ex Jugoslavia, che hanno creato 116 aziende. In merito, è necessario sottolineare che in molti casi non è chiara la divisione di cittadinanza rispetto ai diversi Paesi nati successivamente allo smembramento della Federazione. L’attività è principalmente legata alle costruzioni (82) e alla siderurgia (16). Buona anche la presenza romena, con 90 società, operanti nelle costruzioni (65), siderurgia (7), trasporti (6). I tunisini hanno dato vita a 90 imprese, delle quali 50 nel settore delle costruzioni, 20 nella siderurgia e 16 nei trasporti. Discreta presenza anche di egiziani, con 51 aziende, attive nelle costruzioni (18) ed alberghi ristoranti (16). Specializzazione nei trasporti, invece, per le imprese di cittadini pakistani. Ben 32 su un totale di 48, infatti, operano in questo settore. Seguono le costruzioni con 12 imprese. Tra i cittadini dell’Africa continentale, spiccano i senegalesi con 25 imprese, attive nei trasporti (13), ma anche costruzioni (6) e siderurgia (5). Per quanto riguarda le attività svolte dagli extracomunitari in Provincia di Brescia, si evidenzia in modo particolare il settore delle costruzioni, dove operano ben 453 artigiani. Importanti sono anche i settori dei trasporti-magazzinaggio e del tessile-abbigliamento dove gli extracomunitari hanno dato vita rispettivamente a 227 e 220 imprese; segue la siderurgia con 125 aziende. Le altre attività hanno una rilevanza più bassa, infatti troviamo: alberghi e i ristoranti con 26 imprese, altri servizi pubblici sociali e personali 24, la meccanica 21, le attività immobiliarinoleggio-informatica-servizi 16.
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Ebab
EBAB il nuovo ufficio per le collaborazioni tra associazioni artigiane
Gian Pietro Bellotti
Presidente dell’EBAB
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a collaborazione tra associazioni artigiane si è concretizzata con l’avvio dell’Ebab, il nuovo ufficio destinato ad accorciare i tempi delle pratiche che fino ad ora affidate all’Elba regionale. Non solo, ma la neocostituita struttura è destinata a diventare il motore delle concertazioni territoriali su tempi importanti per il mondo produttivo artigiano. Il progetto che coinvolge 17 mila imprese e 27 mila lavoratori, mira a ridurre il tempo di evasione delle pratiche dagli attuali 6-8 mesi a circa 60-30 giorni. L’Ente Bilaterale dell’Artigianato Bresciano, questo il vero nome, verificherà che l’utilizzo degli strumenti economico finanziari eroghino prestazioni e servizi alle imprese artigiane e ai dipendenti che versano i fondi Elba; valuterà, inoltre, le domande di erogazione delle previdenze in favore dei lavoratori attraverso il Comitato Tecnico Paritetico. In aggiunta, l’ente erogherà contributi alle imprese per fronteggiare eventi eccezionali, coprire spese di formazione e promozione di sistemi di qualità.
Il presidente del consiglio di amministrazione dell’Ebab, Giampietro Bellotti, nel corso della cerimonia d’inaugurazione ha sottolineato che il ruolo dell’ente andrà oltre gli aspetti semplicemente operativi, diventando un terminale di iniziative per affrontare temi quali sicurezza sul lavoro e formazione; permetterà alle Associazioni di categoria e sindacati di fare “sistema”, producendo ai tavoli istituzionali proposte unitarie. Il Presidente della Confartigianato Unione di Brescia, Gianmaria Rizzi, ha osservato che questa è un occasione importante per migliorare e rendere costruttivi i rapporti fra le parti sociali, che non sempre sono stati facili. Per attuare la manovra, sarà decisivo il decentramento; la dimensione regionale è una realtà troppo grande per sviluppare i punti di forza e rispondere alle problematiche locali. Uno delle difficoltà riscontrate è far capire agli imprenditori che non viene proposta una nuova tassa ma uno strumento per promuovere la tutela di aziende e dipendenti.
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Tesseramento
Campagna TESSERAMENTO
2004
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ampagna tesseramento al via per la nostra Unione. La Confartigianato di Brescia può mettere a disposizione dei propri associati non solo servizi, ma supporto ed assistenza. Ed è per rafforzare questi servizi che l’organizzazione ha stanziato in queste settimane un investimento significativo, finalizzato a confermare la leadership nel mondo dell’artigianato e della piccola impresa, e a consolidare il senso di appartenenza degli associati. Confartigianato-Unione di Brescia lancia la campagna tesseramento 2004, con una strategia di comunicazione molto decisa, imperniata soprattutto sul concetto di rappresentanza. La campagna è iniziata nei giorni scorsi con spot televisivi, inserzioni sui giornali, affissioni murarie. «È la prima volta che adottiamo un approccio così determinato, impegnando una voce di spesa così consistente e significativa - ha spiegato il presidente di Confartigianato Unione di Brescia Gianmaria Rizzi - Abbiamo raccolto i suggerimenti espressi con chiarezza dalla nostra Giunta: l’obiettivo è ampliare la base associativa, consolidando, nel contempo, quella già esistente. Nel 2003 abbiamo chiuso a quota 12.500 associati, con un saldo attivo di circa 500 unità. Nel 2004 potremmo anche raggiungere la soglia dei 14 mila iscritti: le 36 mila imprese artigiane attive in provincia di Brescia hanno una zona grigia con almeno 15 mila realtà non associate». «Chi non si iscrive non ha voce» recita lo slogan scelto per la campagna 2004 dall’Upa. «Oggi più che mai, in un contesto di rapida evoluzione degli scenari e di riposizionamento della piccola impresa - ha aggiunto Rizzi - il ruolo dell’associazionismo non è fatto solo di erogazione di servizi, ma anche e soprattutto di rappresentanza sindacale, di capacità di far «pesare» le esigenze della categoria nel dialogo e nel confronto con enti ed istituzioni del territorio». Quasi la metà dell’artigianato bresciano è oggi affiliato a Confartigianato. Tra le peculiarità dell’attività, va ricordata la scuola acconciatori, l’ente formatore di categoria più grande d’Italia, che quest’anno festeggia i quarant’anni di vita. Diversi gli uffici ai quali gli artigiani possono affidarsi. Tra questi, il comparto “Nuova Impresa”, che offre importanti ed utili informazioni a tutti coloro che intendono intraprendere l’attività di imprenditore, favorendo l’ingresso nel mondo del lavoro artigiano e della piccola impresa. L’Ufficio Istruisce pratiche di iscrizione, variazione e cessazione di qualifiche tecniche e professionali, in Camera di Commercio e nell’Albo Artigiani. L’area Fiscale e Tributaria fornisce all’associato un appoggio completo in materia di fisco: l’assistenza fiscale e tributaria, con 10 BRESCIA ARTIGIANA magazine
l’apporto consulenziale dell’Ufficio Studi e Assistenza. A questi servizi si affianca l’aiuto in termini di contabilità ordinaria e semplificata, il supporto per tutte le competenze da svolgere in materia di Iva; il calcolo delle imposte Irpef-Irpeg/Ires-Ici. Inoltre il Servizio Caaf, per la dichiarazione dei redditi e il modello 730. L’area Lavoro si divide principalmente in due sezioni. Da un lato la consulenza sindacale, con l’assistenza diretta alle imprese in materia di contrattazione sindacale, l’assistenza contrattuale, l’assistenza per le nuove forme di lavoro indicate nella Legge Biagi. Dall’altro il servizio paghe, che fornisce l’elaborazione di paghe e contributi: il servizio è fornito anche per le collaborazioni familiari e badanti. La Confartigianato è in grado di offrire un supporto adeguato anche per le problematiche tecniche ed ambientali: è in grado di intervenire a fianco delle imprese per risolvere i problemi inerenti la sicurezza e l’ambiente. Rientrano in questo ambito il servizio di check-up aziendale in tema di sicurezza ed ambientale (legge 626 del 1994), attraverso la verifica diretta in azienda dei parametri di legge e conseguenti adempimenti, assistenza completa. Disponibile anche la Documentazione
Tesseramento Haccp (igiene alimentare) e le certificazioni di qualità Vision 2000 e Iso 14000, con corsi di formazione ed aggiornamento. L’ufficio Credito è in grado di fornire una qualificata consulenza finanziaria e di proporre convenzioni sottoscritte con istituti di credito alle migliori condizioni offerte dal mercato. Con il servizio di finanza agevolata l’Ufficio fornisce la necessaria assistenza per il perfezionamento di mutui Artigiancassa, per operazioni di leasing, factoring e legge Sabatini. Gli operatori, inoltre, assistono gli imprenditori predisponendo e presentando le domande per l’erogazione di contributi a fondo perduto. L’area Categorie ha il compito di coordinare le problematiche sindacali delle categorie di mestiere. Con l’appoggio dei Presidenti di ciascuna categoria è sempre attento e pronto a soddisfare le esigenze degli associati fungendo da punto di riferimento costante. L’ufficio organizza corsi di formazione ed aggiornamento professionale, rivolti a tutti gli associati o alle singole categorie. Inoltre, analizza e promuove la normativa di settore. Tra i servizi alternativi, gli uffici di Confartigianato sono in grado di fornire completa assistenza e tutela sociale nei confronti degli Enti Assistenziali e Previdenziali. Importante, infine, anche l’attività di consulenza legale, contrattuale ed immobiliare, assicurativa e di brokeraggio.
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Servizi Unione
Sedi Unione Brescia Via Orzinuovi, 22
Tel. 030.37451 Fax 030.295532
Chiari Via SS. Trinità 19/7
Tel. 030.711097 Fax 030.7100487
Darfo Boario Via De Gasperi 24
Tel. 0364.531486 Fax 0364.534867
Desenzano del Garda Via Marconi 133
Tel. 030.9141914 Fax 030.9914817
Edolo Via Marconi 56
Tel. 0364.71633 Fax 0364.770051
Gavardo Via Stazione 61
Tel. 0365.374309 Fax 0365.374312
Gussago Via Acquafredda 20
Tel. 030.2520776 Fax 030.2520776
Leno P.zza Cesare Battisiti 37/C
Tel. 030.9038260 Fax 030.9038759
Lumezzane Via Monsuello 45/C
Tel. 030.827508 Fax 030.8921385
Montichiari Via Papa Paolo VI 21
Tel. 030.9651967 Fax 030.9651967
Odolo Via Mazzini 5
Tel. 0365.860618 Fax 0365.826298
Orzinuovi Via Obici 36
Tel. 030.9941620 Fax 030.9941632
Palazzolo sull’Oglio Via Matteotti 10
Tel. 030.7401601 Fax 030.7403335
Roncadelle Via Cascina Fiorita 26
Tel. 030.2587023 Fax 030.2587023
Villa Carcina Via Glisenti 68/F
Tel. 030.881445 Fax 030.881263
Verolanuova Via Sandri 5
Tel. 030.932120 Fax 030.9362500
Vestone Fraz. Nozza - Via Matteotti 19
Tel. 0365.820583 Fax 0365.820583
Breno Via Aldo Moro 6
Tel. 0364.321047
E-mail:
[email protected] - www.confartigianato.bs.it
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Congiuntura
Congiuntura ancora negativa nel quarto trimestre 2003
ANDAMENTO in
CHIARO-SCURO per l’artigianato bresciano
Soffrono tessile e pelli-calzature, meglio i settori legati all’edilizia
S
i conferma fortemente negativa la congiuntura del comparto manifatturiero artigiano bresciano nell’ultimo trimestre del 2003. Il dato è stato rilevato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Unione di Brescia. I settori maggiormente in difficoltà sono quelli soggetti alla concorrenza internazionale, come il tessile, pelli calzature e parte della meccanica. Reggono i comparti legati all’edilizia, come il legno mobilio ed i minerali non metalliferi. Nonostante la congiuntura continui a restare negativa, i dati indicano una situazione migliore rispetto a quanto emerso nel terzo trimestre dell’anno scorso.
CONGIUNTURA L’andamento della produzione continua ad essere negativo per il 36% degli intervistati e leggermente in calo per un ulteriore 14%. La situazione è giudicata, invece, positiva per il 18% delle aziende e leggermente in crescita per il 9%. A livello generale il differenziale è considerato negativo per il 23,1% delle aziende. Il dato è comunque migliore rispetto al –29% del trimestre precedente. L’utilizzo degli impianti è calato oltre il 2% per il 26% delle imprese artigiane bresciane, in leggera diminuzione, invece, per il 12%. Dal versante opposto, situazione in crescita per il 24% degli intervistati. La differenza tra andamento positivo e negativo, si è attestata a –13,1%, in recupero rispetto al –22.6% del terzo trimestre 2003. Il miglioramento dei dati ha influenzato anche il fatturato. Si mantiene elevato, pari al 32,1%, il numero di imprese che sottolineano un calo del proprio giro d’affari nel corso dell’ultimo trimestre. Il 12,8% degli intervistati a notato una leggera diminuzione del fatturato. Aumento oltre il 2%, invece, per il 17,9% delle imprese e tra lo0.6% ed il 2% per un ulteriore 20,3%. A livello generale, il differenziale tra risposte positive e 12 BRESCIA ARTIGIANA magazine
negative ha indicato un –6.9%, nettamente migliore rispetto al –25.8% del trimestre precedente. Situazione analoga anche per la domanda nazionale, nonostante sia considerata in forte calo per il 36% degli intervistati ed in leggera flessione per un ulteriore 13%, si evidenzia una leggera crescita per il 19% delle imprese artigiane ed un aumento per un ulteriore 9%. Il differenziale diminuzionecrescita si è attestato a -21,3% rispetto a –33% del terzo trimestre 2003. L’andamento della domanda estera denota le difficoltà generali, inasprite anche dall’elevata valutazione del dollaro. Il 36,6% delle imprese ha registrato una diminuzione dell’export superiore al 2%, mentre per il 12,2%, il calo è stato tra 0,6% e 2%. Le vendite all’estero sono leggermente aumentate solo per il 17,1% delle aziende. La differenza tra andamento positivo e negativo, si è attestata a –24,4%, rispetto al –25,5% del terzo trimestre 2003. Il miglioramento della congiuntura si evidenzia anche nei giorni di produzione assicurata, cresciuti da 24 a 40. L’unica nota negativa è il peggioramento dell’occupazione, in forte calo nel 22,2% delle imprese ed in crescita sono nell’11,1% degli intervistati. Il differenziale tra andamento positivo e negativo è cresciuto da –18,6% del terzo trimestre a –18.7% del quarto.
ANALISI SETTORIALE L’analisi per singolo settore evidenzia come la difficile congiuntura abbia colpito maggiormente alcuni settori rispetto ad altri. L’alimentare, che nel terzo trimestre dell’anno aveva giovato del caldo torrido di questa estate, e ritornato ad una situazione di normalità. Nell’ultimo trimestre dell’anno, infatti, il 33% delle imprese ha registrato un calo della produzione, mentre, il 22% ha notato una leggera flessione. Una diminuzione che ha
Congiuntura avuto effetti negativi anche sul fatturato, in diminuzione per oltre il 30% delle aziende. Sebbene il settore abbia registrato una contrazione dovuta a fattori straordinari, si evidenzia un recupero del portafoglio ordini nazionali, giudicata in leggera crescita dal 29% degli intervistati, mentre in aumento per un ulteriore 14%. La differenza tra andamento positivo e negativo dell’occupazione, si è attestato a –11% in calo rispetto alla situazione sostanzialmente stabile del terzo trimestre. Questa diminuzione è da imputarsi anche al fenomeno della stagionalità che interessa alcune aziende. Il settore che maggiormente soffre per le difficoltà generali dell’economia è il Tessile. Un forte calo della produzione è stato avvertito dal 53,3% delle imprese, contro il 60% del trimestre precedente. Cresce il numero di artigiani che hanno avvertito una leggera diminuzione, pari al 26,7% contro il 6,7%. Nessuno ha registrato un seppur minimo aumento. Questa difficoltà strutturale emerge anche negli altri indicatori, come l’utilizzo degli impianti, fatturato ed ordini, in modo particolare quelli nazionali. L’occupazione ha registrato un calo per ilo 23% circa delle imprese, notevolmente inferiore rispetto al –43,3% del trimestre precedente. Se il tessile arranca, il settore delle pelli calzature non sorride. Produzione, utilizzo degli impianti, fatturato è calata per il 60% delle imprese. L’andamento fa emergere un ulteriore peggioramento rispetto al trimestre precedente. Queste difficoltà sono da imputarsi non solo alla flessione della domanda nazionale, in calo per il 40% delle aziende, ma anche per le difficoltà dell’export indicate dal 67% delle imprese artigiane bresciane delle pelli calzature. La situazione ha avuto effetti negativi anche sull’occupazione, dove la differenza tra andamento positivo e negativo, si è attestata a –40,0% contro –14,3% del trimestre precedente. Segnali di recupero per il legno mobilio. La produzione nel corso dell’ultimo trimestre 2003 è aumentata per oltre il 30% delle imprese, contro una leggera flessione del 20% registrata nel trimestre precedente. Andamento confermato anche dai dati di utilizzo degli impianti e fatturato. Forti segnali di crescita per il portafoglio ordini nazionale, ma soprattutto l’export, in crescita per circa il 50% delle imprese intervistate. La buona situazione ha influito anche sull’occupazione, la cui differenza tra andamento positivo e negativo, si è attestata a +16,7% contro il +10% del trimestre precedente.
C
con produzione in calo per il 27,3% delle imprese. I dati in questione sono confermati anche dal maggior utilizzo degli impianti e del fatturato. A trainare il mercato è soprattutto la domanda interna, in leggero aumento per il 50% delle imprese artigiane del settore. Stabile, invece, l’export. Le imprese del comparto sostengono di aver avviato una ristrutturazione anche in termini di occupazione in calo per il 16,7% delle aziende, minore rispetto a -18,2% del trimestre precedente. Gomma Plastica in altalena, è proprio il caso di dirlo. Il momento particolare ha spinto molte aziende ad innovare e riorganizzarsi. In linea generale, comunque, il comparto sta vivendo difficoltà. In merito alla produzione, il differenziale tra aumento e diminuzione, si è attestato a –28,6% rispetto alla stabilità del trimestre precedente. Andamento che si evidenzia anche nell’utilizzo degli impianti ed in misura minore nel fatturato. Le motivazioni di queste difficoltà vanno ricercate principalmente nella flessione della domanda sia interna che estera (-42,9%). Male l’occupazione, il cui differenziale è negativo per un –71,5% rispetto a –12,5% del trimestre precedente. In un contesto a luci ed ombre, cresce il settore dei minerali non metalliferi. Circa il 75% delle imprese è evidenziato un aumento di produzione e fatturato, frutto del buon andamento della domanda nazionale, legata all’edilizia.
Situazione positiva anche per il comparto carta stampa. La produzione è in forte crescita per il 30% delle aziende, ed in leggero aumento per un ulteriore 17%. Andamento quasi opposto rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente, 13 BRESCIA ARTIGIANA magazine
C
Congiuntura
Siderurgia, diminuisce la produzione ma non il fatturato. Il settore che da sempre è il fiore all’occhiello della nostra economia ha continuato nel proprio programma di riorganizzazione, che ha portato ad un calo della produzione per ben il 50% delle imprese, ma non del fatturato, considerato stabile. Un fenomeno più che positivo se si considera che nel trimestre precedente, il giro d’affari era diminuito per ben il 50% delle aziende siderurgiche artigiane. Le motivazioni sono giustificate da un andamento stabile dell’export (nel terzo trimestre era –33%) ed un miglior andamento della domanda interna –33,4% rispetto ad un –62,5%. Se la siderurgia sta tirando un sospiro, meglio va per la meccanica. Sebbene la congiuntura si mantenga negativa, i dati sono migliori rispetto al trimestre precedente. I differenziali tra andamento in crescita ed in diminuzione, evidenzia una produzione a +4.1% rispetto a un –25%. Utilizzo degli impianti stabile, nel terzo trimestre era –37%. Fatturato (-14%) contro un (-25,9%), bene anche la domanda. I risultati emergono anche nei confronti dell’occupazione, comunque in calo, ma meno rispetto a tre mesi fa.
Il miglioramento generale ha interessato anche le varie attività artigiane. Produzione e d utilizzo degli impianti si sono attestate a –16,7% contro il –40% del terzo trimestre. Una situazione trainata dalla crescita della domanda nazionale, +16,7% rispetto al –40%.
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14 BRESCIA ARTIGIANA magazine
M Mod. 730
15 GIUGNO il termine per la presentazione ai CAF del mod. 730/04
È
fissato anche quest’anno al 15 giugno il termine per la presentazione ai CAF del modello 730/04 per la dichiarazione dei redditi percepiti nel corso del 2003, che consente di ottenere gli eventuali rimborsi direttamente con la retribuzione o la pensione. I contribuenti che possono utilizzare il Mod. 730 sono i pensionati o lavoratori dipendenti, oltre ai lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, se il rapporto dura almeno dal mese di giugno al mese di luglio 2004 e conoscono i dati del Datore di Lavoro che effettuerà il conguaglio. I requisiti per usufruire del servizio 730 sono: Redditi per un importo complessivamente superiore a 3000,00 Euro. Redditi da collaborazione coordinata e continuativa intrattenuti con uno o più soggetti non conguagliati; Redditi di lavoro dipendente o assimilati corrisposti anche da più soggetti per un ammontare complessivo superiore a 7500,00 Euro se il periodo di lavoro è pari all’intero anno e non sono state operate ritenute; Redditi da pensione per un totale complessivo superiore a 7500,00 Euro ed eventuale reddito da terreni per un importo superiore a 185.92 Euro. Sia in caso di presentazione di modello precompilato, sia nel caso in cui il contribuente intenda avvalersi dell’assistenza fiscale prestata dai CAF, la documentazione da esibire per ottenere il visto di conformità, e da conservare fino al 31 dicembre 2008, è costituita da:
> CUD 2004 > CERTIFICAZIONE DEL SOSTITUTO D’IMPOSTA PER PRESTAZIONI OCCASIONALI > SPESE MEDICHE > ASSICURAZIONI VITA- INFORTUNI > INTERESSI PASSIVI MUTUI IPOTECARI ( in caso di mutui stipulati nel 2003 portare copia del contratto) > REDDITI DIVERSI > REDDITI DI CAPITALE > AFFITTI PERCEPITI
> SPESE DI RISTRUTTURAZIONE IMMOBILI > ONERI DIVERSI > VISURA CATASTALE AGGIORNATA TERRENI E FABBRICATI (da richiedere presso l’ufficio del Territorio di Brescia “Catasto Terreni e Fabbricati”) E COPIA DELL’EVENTUALE CONTRATTO DI COMPRAVENDITA STIPULATO NEL 2003 In sede di elaborazione della dichiarazione sarà possibile per quest’anno avvalersi della cosiddetta “clausola di salvaguardia”: il contribuente potrà cioè scegliere se avvalersi delle nuove regole di tassazione del reddito delle persone fisiche ( in vigore dal 1° gennaio 2003 ) o se avvalersi della normativa in vigore fino al 31.12.2002. In seguito alla presentazione del modello 730/04 a partire dal mese di Luglio i sostituti d’imposta effettueranno i rimborsi Irpef o le eventuali trattenute a titolo di saldo e primo acconto Irpef direttamente in busta paga. Per i pensionati le stesse operazioni saranno effettuate degli enti pensionistici a partire dal mese di Agosto. Infine nel mese di Novembre sarà effettuata la trattenuta relativa alla seconda o unica rata di acconto Irpef. 15 BRESCIA ARTIGIANA magazine
G Guida Touring e Confartigianato
GUIDA Artigianato in Italia edita dal Touring Club Italiano in collaborazione con Confartigianato Nazionale
È
uscito in questi giorni in libreria un volume dedicato a chi non ne può più di novità ipertecnologiche, a chi diffida dei ‘falsi’ made in China, a chi cerca oggetti unici, su misura e ‘fuori serie, ma anche dal costo accessibile. Si tratta della Guida “Artigianato in Italia”, edita dal Touring Club Italiano, in cui Confartigianato propone il meglio dei prodotti made in Italy, realizzati secondo tecniche e tradizioni secolari. Per ciascuna delle 20 Regioni italiane la Guida illustra i prodotti tipici di artigianato artistico, le specialità alimentari, le lavorazioni che sopravvivono in poche botteghe e che resistono alla globalizzazione e al passare delle mode. Sono 1.535 i laboratori segnalati come migliori esempi di conservazione di 22 settori produttivi: carta, tessuti, cera, cuoio, armi, imbarcazioni, ceramica, legno, maschere e marionette, mobili, mosaici, oreficeria, pietre e marmo, presepi, strumenti musicali, pizzi, merletti e ricami, vetro, gesso, pipe e tabacchiere. Completano il volume l’elenco di 223 fiere e mercati specializzati e le schede illustrative dei Musei dell’Artigianato che in ogni regione conservano la testimonianza delle produzioni più tipiche. Una Guida ad acquisti originali e di qualità, dunque, ma anche un vademecum per turisti curiosi di scoprire la storia e la geografia italiana raccontata attraverso la creatività dei nostri artigiani. È un ricco patrimonio produttivo quello dell’artigianato artistico e di tradizione in cui operano 195.570 imprese, con oltre 400.000 addetti, riconducibili a 158 mestieri. La caratteristica di queste aziende è la piccola dimensione: oltre il 50% è costituita dal solo titolare. Molte hanno da 1 a 5 dipendenti, mentre non più di 7.000 superano le 10 unità lavorative. Basta viaggiare accompagnati da questo volume per scoprire, ad esempio, come nascono i violini usati da
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Paganini, dove farsi confezionare un abito in ‘panno casentino’ o cucire una scarpa su misura, dove gustare i migliori confetti, l’autentica liquirizia, l’olio e il cioccolato più puri, dove assistere alla forgiatura di una spada e alla fusione delle campane, dove scoprire come si è evoluta l’arte della stampa e dei caratteri tipografici, come si realizza un giocattolo, come si lavora il papiro. Insomma, nella Guida c’è l’Italia dei mestieri, dei prodotti inimitabili, c’è la testimonianza del genio italiano che, con le sue creazioni, ha reso il nostro Paese famoso nel mondo.
G Guida Touring e Confartigianato
REGIONE per REGIONE, l’itinerario per chi cerca prodotti esclusivi ed autentici Insoliti, tradizionali, preziosi: dal Piemonte alla Sicilia, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta per trovare oggetti per la casa, capi d’abbigliamento, specialità alimentari. Tutti realizzati rispettando rigorosamente le tradizionali tecniche di produzione artigianale, antiche di secoli come le armi da collezione di Gardone Val Trompia. PIEMONTE – I gioielli a Valenza Po e oggetti in argento ad Alessandria; il pizzo ‘puncetto’ in Valsesia; la manifattura e il restauro degli arazzi ad Asti; il finto marmo in Valsesia. LOMBARDIA – Pipe e tabacchiere apprezzate in tutto il mondo a Cantù; gli strumenti musicali a Cremona; pentole in pietra ollare in Valmalenco; i tappeti ‘pezzotti’ in Valtelllina; i merletti in Brianza; forbici e coltelli a Premana; armi da collezione a Gardone Val Trompia (BS); sete pregiate a Como. TRENTINO – Oggetti in legno in Val Gardena; stufe in maiolica a Bolzano e Brunico; lo speck in Val Venosta; tessuti in loden a Bolzano. VENETO – Oltre al vetro di Murano, ai merletti di Burano e alle maschere veneziane, vale la pena riscoprire gioielli come i ‘moretti’, tradizionali spille in ebano, oro e pietre preziose che riproducono il volto del Moro di Venezia. A Vicenza, la carta marmorizzata per rilegare i libri; preziosi ricami su tessuti realizzati ad Asolo. FRIULI VENEZIA GIULIA – Mosaici da ammirare ed acquistare a Spilimbergo; sedie dalle mille forme a Manzano; la ‘brovada’ (una conserva vegetale che è ingrediente tipico dei menù friulani); i ‘scarpez’, le tradizionali pantofole prodotte in provincia di Udine. LIGURIA – Rivestimenti per la casa
in ardesia a Val Fontanabuona; il pizzo macramé a Chiavari; la ceramica ad Albisola; i tessuti di damasco a Lorsica nel Levante genovese. EMILIA ROMAGNA – Le ceramiche a Faenza; i mosaici a Ravenna; le ocarine in terracotta a Budrio; le stampe a mano su tessuto a Gambettola. TOSCANA – Capi d’abbigliamento in ‘panno lana’ nel Casentino; lardo di Colonnata; marmo e alabastro a Volterra; ad Arezzo e Firenze gioielli in oro etrusco realizzati con la tecnica della “granulazione”. MARCHE – Carta da lettera di grande eleganza realizzata con tecniche antiche a Fabriano; strumenti musicali a Calstelfidardo; formaggio di fossa a Talamello (Pesaro); merletto al tombolo a Offida. UMBRIA – Ceramica a Deruta; ricami e merletti con il famoso ‘punto Assisi’; salumi di Norcia e Valnerina; le tradizionali tovaglie perugine; gli ex voto a Madonna del Bagno sulla via Tiberina.
tombolo a Isernia; la pasta a Bojano e Larino; le zampogne a Fontecostanza. CAMPANIA – A Sorrento gli intarsi su legno; le preziose sete a San Leucio (Caserta); i presepi a Napoli; il torrone a Benevento; ad Amalfi la carta ‘a mano’ secondo la tradizione risalente al 1231; il corallo a Torre del Greco; le ceramiche a Vietri. PUGLIA – Figure sacre in cartapesta a Lecce; il pane di Altamura; le ceramiche a Grottaglie; la pietra leccese. BASILICATA - A Paolo Albanese la ginestra viene tessuta per realizzare oggetti di uso comune; a Melfi le trombe di terracotta, CALABRIA – A Tiriolo i tradizionali ‘vancali’ (scialli di seta e di lana); a Vibo Valentia la ‘nduja’ (tipico salume calabrese); a Rossano Calabro la liquirizia.
LAZIO – Borse, selle e finimenti per sport equestri a Tolfa; le zampogne a Villa Latina (Frosinone).
SICILIA – A Caltagirone la ceramica; i tessuti come lo ‘sfilato’ (nell’area orientale dell’isola) e la ‘frazzata’ a Erice; il corallo a Sciacca e a Trapani; i ‘pupi’ e i carretti a Catania, Palermo e Ragusa; la ‘frutta martorana’ (tipico prodotto di pasticceria in marzapane) a Palermo.
ABRUZZO – I confetti a Sulmona; le ceramiche a Castelli. MOLISE – Campane ad Agnone; forbici e coltelli a Frosolone; la ‘ventricina’ (tipico insaccato molisano) a Montenero di Bisaccia; ricami e merletti al
SARDEGNA – Tessuti e tappeti nel Nuorese, in Gallura e nella Barbagia; la bottarga di muggine in provincia di Oristano; oreficeria a Cagliari, Sassari, nel Nuorese e a Dorgali; i coltelli a Cagliari 17 BRESCIA ARTIGIANA magazine
D Distretto di Lumezzane
ARTIGIANI e PICCOLE IMPRESE di fronte alla crisi del distretto di Lumezzane
U
n patto per superare la crisi, questa la proposta della nostra Unione all’incontro «Artigiani e piccole imprese di fronte alla crisi del distretto di Lumezzane», che si è svolto venerdì 30 gennaio presso la Residenza Le Rondini, al Villaggio Gnutti. Il distretto sta vivendo un momento difficile, non suo esclusivo ma che coinvolge anche altre zone d’Italia. Fornito il panel dei relatori che sono intervenuti al convegno. Il nostro presidente Gianmaria Rizzi, Luciano Consolati, segretario, Francesco Bettoni, presidente della Camera di commercio e l’on. Stefano Saglia, in qualità di membro della Commissione attività produttive della Camera dei Deputati e relatore della legge sul made in Italy, il delegato dell’Unione a Lumezzane, Mario Bugatti e il sindaco della cittadina Lucio Facchinetti. Competizione concreta, ed in alcuni casi sleale da parte di nuovi soggetti come la Cina oggi ed altre paesi del calibro di India, o Turchia un domani. Supervalutazione dell’Euro che ostacola l’export, stagnazione dei mercati tradizionali; l’eccessiva capacità produttiva a fronte di un’impensabile crescita di tipo espansivo, sono solo i punti dolenti di un’economia in affanno.
ha l’obiettivo di raccogliere tutte le realtà che vorranno farvi parte, comprese le forze sindacali e gli organi pubblico. Un patto per Lumezzane, prendendo la via già seguita da altri distretti. Una proposta subito raccolta dal presidente Bettoni, che può essere affiancata ad altri impegni, come l’autostrada della Valtrompia, la sperimentazione, formazione, la difesa dei marchi e dei brevetti. Operazioni che non esulano da una modernizzazione e ristrutturazione del nostro sistema economico. Se le problematiche sono molte, le opportunità non mancano, ha spiegato l’on. Saglia, ricordando le agevolazioni della Finanziaria 2004, con provvidenze per le piccole imprese, fondi per la difesa del Made in Italy, promozione all’estero dei prodotti italiani, conoscenza di nuovi mercati, l’export di consorzi artigiani.
Lucio Facchinetti
Sindaco di Lumezzane
Mario Bugatti
Presidente Mandamento Lumezzane
Francesco Bettoni
Presidente Camera di Commercio
“È il momento giusto per una politica industriale mai contemplata per Lumezzane” - ha detto Consolati, anche se è reale la percezione di un certo ritardo. Bisogna urgentemente rilanciare il sistema. Le aziende capofila in collaborazione con gli artigiani devono mettersi attorno ad un tavolo e pensare ad un patto per Lumezzane. In questo contesto la Confartigianato di Brescia si candida quale volano per questa iniziativa, che 18 BRESCIA ARTIGIANA magazine
L
Leno
L’UFFICIO mandamentale di LENO
M
andamento di Leno: una storia che parte da lontano. L’ufficio è stato aperto nei primi anni sessanta per sostenere il passaggio da un’economia prevalentemente agricola ad un sistema “industriale”. Un contesto in cui molti vecchi mestieri artigiani, come il bottaio, carradore o maniscalco, solo per citarne alcuni, dovevano evolversi. In questo periodo di forte cambiamento, Confartigianato ha voluto essere più vicina ai propri associati aprendo un ufficio a Leno, che facesse da riferimento per i paesi del circondario. Tra i primi referenti del mandamento ricordiamo, i lenesi Pietro Sandrini (fabbro), Giuseppe Bertozzi (falegname), Alessandro Cavagnoli (sarto), Giuseppe Cavalli (fabbro), Stefano Cominelli, (fabbro), Alfredo Gorin (saccarolo). Di Gottolengo, Mario Franzoni (mobiliere), Gino Doninelli (imbianchino), Luigi Pezzi (sarto), Pietro Rodella (lavanderia). A Pralboino Luigi Cortesi (elettricista), Giuseppe Filippini (fabbro), Alessandro Bonizzolo (edile). A Seniga Giacomo Bognaglia (edile), Francesco Barbieri (fabbro).
Andrea Gandini, Tiziana Pesci, Rosanna Garofalo.
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N Nuovi uffici
CONFARTIGIANATO ha inauagurato L’UFFICIO di BRENO Cerimonia e dibattito per lʼapertura della nuova filiale mandamentale Walter Sala, il sindaco brenese Edoardo Mensi e l’assessore della Comunità montana Santino Fanchini in rappresentanza del presidente Giampiero De Toni. Le imprese della Valle stanno soffrendo in conseguenza alla difficile congiuntura economica internazionale. “Questa ufficio si pone al servizio del territorio affiancandosi alle istituzioni e riportando all’interno delle istituzioni stesse le domande provenienti dall’artigianato. L’obiettivo è di creare quelle sinergie, al fine di realizzare interventi che siano sempre più vicino al mondo delle aziende”, sottolinea Gian Maria Rizzi. Giuliano Laini ha espresso la sua soddisfazione per l’apertura del nuovo ufficio che è stato fortemente voluto dal
S
upporto alle imprese artigiane per superare la crisi. Questo è il concetto di fondo che è emerso venerdì, nel corso dell’inaugurazione del nuovo ufficio mandamentale della Confartigianato Unione di Brescia a Breno. All’incontro hanno partecipato Gian Maria Rizzi presidente Confartigianato Unione di Brescia, Giuliano Laini presidente del Consiglio di Valle Camonica della Confartigianato Unione di Brescia, il segretario Luciano Consolati, il consigliere regionale Germano Pezzoni; All’inaugurazione erano presenti anche l’assessore provinciale Corrado Scolari, il presidente della Secas 20 BRESCIA ARTIGIANA magazine
Gli ospiti intervenuti
I relatori del Convegno che ha anticipato l’inaugurazione
La “Continuità” è data dalla presenza qualificata e qualificante di Confartigianato Unione di Brescia in Valle Camonica da molti anni; il “Cambiamento” è un ulteriore impegno nella rappresentanza sindacale ed una ricerca di servizi evoluti per rispondere nel modo migliore alle esigenze del territorio e, in alcuni casi, anche per anticiparle.
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LA COMPAGNIA DELLA STAMPA
consiglio degli artigiani camuni. Dopo la chiusura delle grandi industrie sul territorio, dopo la crisi del comparto tessile e la difficoltà del settore turistico, legato quasi esclusivamente all’indotto termale di Boario, anch’esso in difficoltà, l’artigiano rimane la parte più significativa del tessuto produttivo valligiano. Soddisfazione per l’avvio della nuova succursale mandamentale è stata espressa anche dal sindaco Mensi e dall’assessore Facchini. “L’ufficio rientra in una nuova strategia sperimentale da parte della Confartigianato” ha spiegato Luciano Consolati. La struttura di Breno va ad integrare ed ampliare l’offerta presente. La sua funzione non sarà solo di rappresentanza sindacale sul territorio della Valle Camonica e di relazione con gli enti locali e le istituzioni; offrirà anche servizi e supporto tradizionali ed innovativi, come la finanza agevolata, in coordinamento con gli uffici mandamentali di Darfo Boario Terme ed Edolo.
trimestrale di cultura, libri & società
LA COMPAGNIA della STAMPA MASSETTI RODELLA EDITORI
Presidente del Mandamento di Valle Camonica
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Artigiani pensionati
FAUSTO SPADA riconfermato ai vertici dell’ANAP di Brescia
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innovati i vertici dell’ANAP, l’Associazione Nazionale Artigiani Pensionati. Il presidente è Fausto Spada di Provaglio D’Iseo; vice presidente Pierino Pelosi di Longhena. Consiglieri Luigi Biasetti di Gussago, Maurizio Bolognini di Lumezzane, Luciano Maffoni di Trenzano, Pierino Montini di Brescia e Fausto Scalmana di Visano. L’ANAP, costituita all’interno della Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato (Confartigianato), ha come obiettivo garantire a tutti i cittadini anziani pensionati, senza limitazioni di sesso, età, etnia, e condizione sociale, lo sviluppo della propria personalità attraverso la giusta soddisfazione, sia a livello individuale che collettivo, dei bisogni morali, intellettuali nonché materiali. A livello nazionale si propone di rivendicare una legislazione che realizzi un articolato sistema di sicurezza sociale a tutela dei cittadini anziani e pensionati in condizione di reale bisogno;
perseguire una politica reddituale che permetta ai pensionati il mantenimento stabile dei livelli di benessere conseguiti con la partecipazione all’attività produttiva; rivendicare una equa politica fiscale che non penalizzi gli anziani ed i pensionati e che permetta di meglio tutelare i cittadini anche di fronte ai rischi delle malattie, della vecchiaia e dell’invalidità. ANAP vuole promuovere anche una legislazione che tuteli i pensionati in maniera permanente, automatica e perequativa e che avendo alla base criteri di uguaglianza ed equità sviluppi anche i regimi complementari pubblici e privati a carattere collettivo. La sede di Brescia organizza periodicamente viaggi e gite, oltre ad aver avviato convenzioni interessanti per gli associati. Tra le opportunità, la polizza infortuni e malattia, polizza RC auto, sconti per le Terme di Castrocaro, Isola di Ischia, terme di Stabia, agevolazioni per la fisioterapia e per apparecchi Amplifon.
G Gruppo giovani
Il GRUPPO GIOVANI ha fatto il bis
Pierangelo Landi coordinatore gruppo giovani
Al Tonale la seconda edizione della gara di slalom
I
l gruppo giovani di Confartigianato Unione di Brescia raddoppia. Dopo il successo della prima gara di slalom gigante si è svolta in Tonale la seconda gara sociale di sci. La competizione o meglio, “un momento di incontro e di divertimento” ha detto il presidente Gianmaria Rizzi, è stata organizzata dal Gruppo Giovani dell’Unione. La festa è stata aiutata anche da una splendida giornata di sole, con temperature miti, che ha contribuito al successo dell’evento. Un’occasione di socialità che testimonia l’attivismo e l’animo del gruppo giovanile presieduto da Pierangelo Landi. Nutrito il numero di partecipanti, ben 156 divisi in categorie; bambini sino a 14 anni, junior (14-18), donne, giovani e senior. La più piccola, Annalisa Guarino di 7 anni ed più “grande” Luciano Amadi, classe 1927. Gioia per i vincitori, che sono stati premiati con coppe messe a disposizione, tra gli altri, anche dagli artigiani dalignesi. Il primo classificato del “gruppo giovani” è stato Fiorenzo Tanghetti, parrucchiere di Marcheno.
Primo premio della categoria bambini a Serena Riva, secondo posto per Giuseppe Baldoni, terzo Simone Fanetti. Per i bimbi sotto i dieci anni, il premio speciale è stato dato a Paolo Rizzi. Vincitore della categoria Junior, Paolo Coatti, secondo Nicola Vitali terzo Igor Boninchi. Vittoria nel gruppo donne a Federica Pedrotti, seguita da Gigliola Testina e Sara Festa. Tra i giovani, primo Matteo Mora, davanti a Beniamino Bonavetti ed Enrico Frizza. Nel Senior, vittoria di Bortolo Germano. Secondo posto per Giuliano Testini terzo Luigi Riva. Un premio Speciale è stato assegnato a Maurizio del Tenno, presidente regionale Gruppo Giovani di Confartigianato. «I problemi della categoria sono molti e i tempi sono difficili» ma nel giorno di festa è bene non pensare, per la gioia di stare insieme, ha sottolineato l’assessore provinciale Minini, rimarcando «l’attenzione alle attività dei giovani, alle piccole e medie imprese» Il gruppo Giovani dell’Upa è stato uno dei primi a costituirsi in Lombardia e tra i suoi scopi lo Statuto evidenzia “la promozione di iniziative idonee ad approfondire la conoscenza dei problemi economici, sociali e tecnico-organizzativi dell’impresa artigiana e quelli relativi all’ambiente in cui l’impresa interagisce”. 23 BRESCIA ARTIGIANA magazine
C Adriano Bosio Responsabile Categorie
Categorie
NUOVI SERVIZI per un SERVIZIO MIGLIORE
Silvio Ferretti
La Confartigianato Unione di Brescia, allarga il supporto a favore dei proprio associati.
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ei giorni scorsi è stato avviato un servizio gratuito di consulenza legale ed uno di consulenza assicurativa che si caratterizza come un vero e proprio brokeraggio. Il servizio di consulenza legale, affidato allo studio “Moroni & Associati srl”, è stato ritenuto dalla giunta lo strumento più adatto per fornire un servizio qualificato alle imprese attraveraso la competenza specifica di diverse
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persone, ciascuna delle quali si occupa di un settore ben determinato. I vari ambiti in cui opererà questo servizio saranno quello della consulenza contrattuale, il contenzioso legale e tributario, il recupero crediti (problema sempre più sentito, soprattutto dalle piccole imprese artigiane), gli arbitrati, la partecipazione ad appalti ed altre gare a rilevanza pubblica.
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Categorie
Si cercherà anche di elaborare, per le maggiori categorie, dei “vademecum” che spieghino le normative più importanti del settore da distribuire gratuitamente a tutti gli associati. La consulenza ed il brokeraggio assicurativo sono invece stati affidati alla “Salvi-Henry Assicurazioni sas”. Tale servizio comprende: esame del portafoglio in corso
o del singolo contratto della Ditta Associata; esame delle problematiche per lo studio di nuove coperture assicurative; stesura delle condizioni contrattuali e negoziazione delle soluzioni ottimali, sia tecniche che economiche; proposta alla Ditta associata e successiva richiesta di copertura alla Compagnia assicuratrice; gestione del contratto assicurativo e dei sinistri che lo colpissero. Anche questo servizio è completamente gratuito per le imprese associate. I responsabili di questi servizi ricevono su appuntamento tutti i martedì dalle ore 15:00 alle 18:00. Tutti coloro che desiderassero prenotarsi possono farlo contattando i numeri di telefono 030/3745236 o 030/ 3745247 (dott. Silvio Ferretti o dott. Paolo Corbucci) o l’indirizzo e-mail
[email protected]. L’organizzazione confida che gli artigiani bresciani apprezzeranno lo sforzo, anche economico, da essa compiuto per trovare nuove risposte ai nuovi bisogni delle imprese, riempiendo di significato l’appartenenza e l’adesione ad una struttura sindacale, la Confartigianato Unione di Brescia, che in maniera sempre più forte garantisce rappresentanza a tutti gli artigiani della provincia di Brescia.
DINO ha chiuso bottega Esempio di longevità delle botteghe artigiane
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ino Imparati, 74 anni, il barbiere diventato un simbolo vivente per le botteghe di Desenzano è andato in pensione per raggiunti limiti di età. Il suo è un record realizzato con passione e dedizione, ben 62 anni ininterrotti di attività. Dino ha iniziato la sua storia a Garolda, frazione di Ronco Ferraro (MN) nel 1929. Come la maggior parte dei ragazzi di quel tempo ha cominciato a lavorare molto giovane, per pochi soldi. Nel suo paese lavorava come aiuto barbiere, appena finite le elementari. Dopo un periodo di trasferimenti tra Milano, Verona e Sondrio, è diventato un vero professionista dell’acconciatura. Scelta Desenzano come dimora, Dino ha aperto la sua bottega in piazza Malvezzi diventando uno dei personaggi più amati. Il Barbiere, con la b maiuscola, mostra sempre con orgoglio, la medaglia d’oro ricevuta dalla Confartigianato
Dino Imparati nel suo negozio di Desenzano
e le decine di attestati di benemerenza. Motivo di soddisfazione anche il ringraziamento degli alunni della scuola d’arte di Milano dove ha insegnato loro il mestiere per ben 15 anni. Bottega, lavoro, ma anche famiglia, rallegrata dalla figlia Marisa, che gli ha dato due nipoti, le quali l’hanno reso bisnonno. Dino Imparati, ha desiderato ringraziare la Confartigianato per il supporto offertogli, come dimostra la data del primo tesseramento, che risale agli albori della nostra Unione. 25 BRESCIA ARTIGIANA magazine
In fase di ultimazione la “casa degli artigiani” Felice Urbani
Alfredo Grassi
Si inaugurerà ad aprile LA NUOVA SEDE UPA
È
improntata a criteri di razionalità e funzionalità specifici per l’attività di una organizzazione di imprenditori che lavora al servizio delle categorie artigiane consapevoli di essere detentrici di un grande ruolo socioculturale ed economico nello sviluppo della città e della provincia di Brescia, la destinazione d’uso è inquadrabile nell’attività terziaria ammessa per la zona D1/C. La Nuova Sede prevede due piani interrati con funzioni di parcheggio ed autorimessa, che sono prescritti dalle norme urbanistiche in misura di 1 mq per ogni mq di superficie lorda di pavimento costruita, di uso privato pertinenziale e un altro mq di uso pubblico, comprensivo del verde profondo. Sono ricavabili nei due piani sotterranei circa 200 posti auto, che sono da ritenere più che sufficienti per le esigenze dell’Unione Provinciale Artigiani.
26 BRESCIA ARTIGIANA magazine
L’ingresso carraio alle autorimesse è previsto alla fine della via privata sul lato est in modo da evitare pericoli e difficoltà di manovra sulla centralissima via Orzinuovi. La parte dell’edificio che emerge dal piano del terreno è stata progettata per avere una forte riconoscibilità urbana che la possa far identificare immediatamente come “Casa degli Artigiani” e la attesti come punto di riferimento urbano. Per questo motivo il massimo sviluppo in altezza è stato previsto nell’angolo sud-est, realizzando la massima evidenza possibile per il nostro edificio. Le tecnologie scelte a questo scopo sono di diverso tipo, integrate fra di loro ed a forte connotazione industriale, come le strutture in carpenteria metallica ed il legno lamellare, che sono tipiche della produzione d’”impresa” della provincia bresciana. Al piano terra sul fronte di via Orzinuovi dopo un giardino che maschera il già citato edificio di Trainini, è prevista una vasca-fontana ed una piazza lastricata in pietra che diventa lo spazio di accoglienza e benvenuto per i fruitori, i visitatori e gli ospiti della “Casa degli Artigiani”. Sul lato est prosegue il giardino con una fila di parcheggi a raso di rotazione, per la sosta e l’utenza veloce, sempre su lato est è previsto un porticato che consente di raggiungere al coperto l’ingresso dei garages sotterranei e della sala riunioni che è posta nell’angolo nord-est dell’edificio. L’ingresso principale, con pensilina di protezione, dà direttamente sulla piazza lastricata in via Orzinuovi e dà accesso all’edificio in uno spazio a doppia altezza con a destra i percorsi verticali, ascensori e scala, che consentono di raggiungere i diversi piani dell’edificio sotterranei e fuori terra, mentre a sinistra è prevista la reception con il centralino, da cui si smistano gli utenti verso le varie aree funzionali. Il piano terra è di circa 1800 mq divisi tra sala riunioni gradonata di 250 posti, uffici con funzioni di primo approccio e smistamento, servizi diretti agli utenti, area espositiva, iniziative aperte verso la città e scuola di formazione professionale. La scuola e l’area di esposizione prospettano su di un grande cortile interno di forma quadrata che è disponibile per manifestazioni, attività di promozione o celebrative e parcheggio. Una grande parte del piano terra è a doppia altezza con il primo mezzanino che si affaccia sugli spazi interni e sulle aree funzionali; a questo piano sono riservate funzioni più organizzative di controllo e gestione di rapporti interni ed esterni. Il primo, il secondo ed il terzo piano di mq. 330 ciascuno, prospettano direttamente su via Orzinuovi e sono destinati ad attività direttive, organizzative e di rappresentanza, mentre al quarto piano, con terrazza e belvedere panoramico, è prevista la sala per la Giunta e per il ricevimento di ospiti istituzionali; il quinto piano ospita le funzioni tecnologiche.
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Iniziative Confartigianato
Chocol ART & Coffee
Eugenio Massetti direttore di Brescia Artigiana Magazine
in collaborazione con i Panificatori Artigiani Grande successo per la prima edizione della fiera del Cioccolato e Caffè a Orzinuovi D I
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he i bresciani amassero il cioccolato è cosa nota, ma che ne fossero addirittura “pazzi”, questo no. Eppure i numeri della prima fiera della Cioccolata e del Caffè, che si è svolta all’inizio di marzo a Orzinuovi parlano chiaro. 600 biglietti la sera di venerdì, più di 3 mila, il giorno di sabato, 5 mila e passa la domenica. Il cioccolato ha mosso in un solo weekend 10mila persone, quasi a dire, “rinuncio a tutti i peccati ma non a quelli di gola”. Gli espositori provenienti da ogni parte d’Italia, hanno presentato prelibatezze di tutti i tipo, dalle praline alle cioccolate calde, che bene aiutavano a Alcuni panificatori presenti alla fiera. combattere un tempo stranamente inclemente per il mese di marzo. La CioccolaDIONISIO CANINI di Orzinuovi toterapia non risolve problemi di frattura, ma tira su il morale, ROBERTO PEROTTI di LUMEZZANE di sicuro, oltre a rendere allegri. MAURO MARINI di BRESCIA Nei giorni della fiera, o meglio di festa, si sono alternati ALESSIO ANNI di COMEZZANO momenti diversi. Masami Takakashi ha condotto alle deguPIERINO BARBIERI di CORZANO stazione di vino e cioccolata in giapponese, arrivato e gradito ILARIO DOSSELLI di MANERBIO il Cioccolato extravergine, cioccolatino con un cuore di olio RENATO PORTESANI di MANERBIO extravergine del lago di Garda. Tiberio Armanti e Giovanni Boni, maestri cioccolatieri bresciani hanno presentato altre VALERIO BORGHI di TRENZANO prelibate novità. Seguite le lezioni di Claudio Corallo sul PIERLUIGI FIORETTI di CELLATICA Cacao di Sao Tomè e la cultura del cacao spiegata da Andrea GIULIANO ALGHISI di COGOZZO DI VILLA CARCINA Trinci e Roberto Catinari. FABRIZIO ZUCCHI di CILIVERGHE Cioccolato e cultura si sono fusi, quasi a creare una gustosa ENRICO GASPARINI di IDRO crema. Nel corso della manifestazione, infatti è stato presentaMAURO SCAGLIA di CONCESIO to il libro di Franco Robecchi «L’aliseo del cacao» edito dalla CESARE BELLI di BORGOSATOLLO Compagnia della Stampa di Roccafranca. MARINO ZILIANI di MONTE ISOLA Ma il pezzo forte della manifestazione, diciamo noi e non a torto, è stata “l’allegra brigata” dell’Associazione Panificatori ALESSANDRO BRESCIANI di PRALBOINO Artigiani della Provincia di Brescia aderente alla ConfartigiaBENIAMINO BAZZOLI di ODOLO nato, che coordinati da Marino Marini, hanno fatto man e dei Pasticceri bassa di simpatia e consensi… come la domenica pomeriggio, REMY GENOIS e DAVIDE OMODEI quando la coda al botteghino era interminabile, non hanno Un buon biglietto da visita per i delegati del mandamento aspettato i “clienti” al bancone, ma si sono recati fuori dagli di Orzinuovi (a cominciare da Lorella Simonini, che della stands a portare “pane e conforto” tra gli applausi delle centimanifestazione, insieme a Lucia Masutti ne è stata l’ideatrinaia di persone che sotto la pioggia attendevano il loro turno ce) che andranno a gestire e raccogliere, si spera, non solo le per entrare… Tutto questo è stato reso possibile dalla disponibriciole… bilità dei Panificatori, in particolar modo dei signori: 27 BRESCIA ARTIGIANA magazine
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Servizi alle imprese
Convenzioni 2004 Confartigianato Unione di Brescia ha stipulato per i suoi associati una serie di convenzioni per permettere agli artigiani di usufruire di agevolazioni e sconti sia in relazione allo svolgimento della propria attività sia in relazione al tempo libero. Le convenzioni sono state stipulate con le seguenti società:
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S
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offre Protezione e Consulenza legale nelle pratiche di recupero dei punti della patente di guida. Agente di Brescia, tel. 030/390425 - cell. 335/1212058
Accedere alle convenzioni è semplice, presentati con la tessera Confartigianato 2004 o con la ricevuta dell’avvenuto pagamento della stessa, presso le società convenzionate e potrai usufruire di particolari sconti ed agevolazioni. Le agevolazioni sono rivolte agli artigiani ed imprenditori iscritti ed estese anche ai familiari diretti.
PATRONATO DI ASSISTENZA LAVORATORI AUTONOMI Cos’è l’Inapa? L’Inapa è l’Ente di Patronato promosso dalla Confartigianato e quindi al servizio di tutti gli artigiani aderenti alla Confartigianato Unione di Brescia ai quali vengono offerti servizi completamente gratuiti e altamente qualificati. Che cosa può offrire l’Inapa? L’Inapa provvede all’espletamento di ogni pratica di carattere previdenziale, assicurativo e assistenziale sia in fase ordinaria, sia in fase di contenzioso amministrativo, medico e legale. L’Inapa vi assiste per: cure termali; assistenza malattia; prosecuzione volontaria; indennità e rendite da infortunio; pensioni di invalidità, vecchiaia, anzianità e ai superstiti. Dov’è l’Inapa? Gli uffici e i servizi Inapa si trovano in tutte le dodici sedi mandamentali della Confartigianato Unione di Brescia. La responsabile per l’ufficio INAPA di Brescia è la signora Giovanna Lombardi (tel. 030.3745.289)
PREVIDENZA SOCIALE • Gestione posizioni assicurativa • Pensioni (invalidità, vecchiaia, superstiti, sociali) • Ricostituzioni e supplementi pensioni • Assegni familiari • Versamenti volontari
INFORTUNISTICA • Riconoscimento malattie professionali • Infortuni sul lavoro • Costituzione di rendita
29 BRESCIA ARTIGIANA magazine
C Credito
Finanziamenti Cooperativa di Garanzia
Pietro Torchio
BENEFICIARI: IMPRESE ISCRITTE ALL’ALBO IMPRESE ARTIGIANE E P.M.I.
presidente Cooperativa di Garanzia
La Cooperativa Artigiana di Garanzia valido strumento più che consolidato al servizio delle imprese artigiane nonché delle costituende prosegue il suo cammino di sostegno e di incentivazione allo sviluppo produttivo delle imprese agevolando l’accesso al credito. Sempre più attenta alle opportunità creditizie offerte dal mercato finanziario, promuove attraverso una consapevole concertazione con gli istituti di credito presenti sul territorio iniziative ad “hoc” per soddisfare le esigenze di ciascuna impresa ad essa associata. In breve le proposte:
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
CREDITO DI ESERCIZIO
INVESTIMENTO
AVVIO NUOVE IMPRESE
RIEQUILIBRIO FINANZIARIO Fondi Banca
IMPORTO MAX
€ 50.000
€ 186.000
€ 186.000
€ 186.000
AMMORTAMENTO
Fino a 48 mesi
Fino a 60 mesi
Fino a 60 mesi
Fino a 60 mesi
TASSI CONVENZIONATI PARAMETRATI ALL’EURIBOR
Convenzionati parametri all’Euribor
Convenzionati parametri all’Euribor
Convenzionati parametri all’Euribor
Convenzionati parametri all’Euribor
DOCUMENTI
• Ultimi due bilanci • Ultimo Modello Unico • Ultimi due DM/10 con F24 • Dettaglio affidamenti • Copia mutui e leasing in corso
• Ultimi due bilanci • Ultimo Modello Unico • Ultimi due DM/10 con F24 • Dettaglio affidamenti • Copia mutui e leasing in corso • Preventivi e/o fatture relative investimento
• Visura CCIAA • Ultimo CUD e/o 730 • Preventivi in essere • Bilancio previsionale • Primo esercizio
• Ultimi due bilanci • Ultimo Modello Unico • Ultimi due DM/10 con F24 • Dettaglio affidamenti • Copia mutui e leasing in corso
QUOTA SOCIALE € 41,31
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
< € 25.000 - 1 quota da € 26.000 - 2 quote
TEMPO DI EROGAZIONE
40 gg c.a
40 gg c.a
40 gg c.a
40 gg c.a
GARANZIE fideyussorie
50% cooperativa
50% cooperativa
50% cooperativa
dal 50% al 65% cooperativa
COMMISSIONI
0,5 x € 1.000 x anno
0,5 x € 1.000 x anno
0,5 x € 1.000 x anno
1,5% sull’erogato
SU TUTTE LE OPERAZIONI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 2%
Di concerto anche la Camera di Commercio di Brescia interviene da qualche anno puntualmente nel mettere a disposizione delle proprie risorse destinate alle imprese per rendere meno oneroso l’accesso al credito. Cosi’ anche per l’anno 2004 ha stanziato un fondo da distribuire alle imprese artigiane nella misura del 2% sull’importo richiesto e garantito dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia. Le domande sono raccolte dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia e successivamente presentate alla CCIAA.
Legge Regionale 34/96 - Prospetto riassuntivo Merita uno spazio particolare la Legge Regionale 34/96 nata dalla condivisione di una strategia comune da parte delle organizzazioni di categoria e dell’Assessorato Regionale dell’Artigianato, che in questi pochi anni di applicazione ha favorito la nascita nonché l’accrescimento delle imprese grazie alla concessione di agevolazioni piuttosto remunerative. Ed è per questo suo carattere incentivante che molte ipotesi sono divenute realtà. Il tutto favorito dal lavoro di istruttoria e di presentazione della richiesta per tramite della Cooperativa Artigiana di Garanzia nonché dalla fideyussione della stessa. La legge disciplina quali aree d’intervento le seguenti: Misura 1: avviamento di nuova impresa - Misura 2: innovazione tecnologica, sviluppo produttivo, e commerciale, ambiente e sicurezza - Misura:3: eventi straordinari - Misura 4: investimenti a carattere immobiliare Sono previste diverse forme di agevolazione e precisamente: 1 - intervento finanziario a tasso agevolato (finanziamento a medio termine e/o locazione finanziaria) a valere sul Fondo Rotazione Regionale con la partecipazione di banche convenzionate e società di leasing convenzionate. 2 - finanziamento a medio e lungo termine di banche convenzionate con contributo in conto interessi a valere sul Fondo per l’Abbattimento Tassi Regionale. AREE D’INTERVENTO
SOGGETTI BENEFICIARI
FINANZIAMENTO CONCESSO
TASSO
DURATA
SPESE FINANZIABILI
MISURA 1 Avviamento Nuove Imprese
Nuove imprese iscritte all’albo Minimo € 20.000 delle imprese artigiane da non Massimo € 250.000 (circa) più di 12 mesi
2,15%
Minimo 24 mesi Massimo 72 mesi
Spese di costituzione - canoni d’affitto (1 anno) costo di un dipendente - macchinari - attrezzature anche usate - scorte (max 10 mil.) - impiantistica - tutela ambientale - consulenze tecniche - studi e ricerche - costi ristrutturazione altre spese coerenti con l’investimento dichiarato
MISURA 2 Innovazione tecnologica, sviluppo produttivo e commerciale, ambiente e sicurezza
Imprese artigiane: Minimo € 20.000 • di produzione Massimo € 250.000 (circa) • di servizio alla produzione • di servizio alle persone e alle cose • Consorzi e loro forme aggregate.
2,15%
Minimo 24 mesi Massimo 72 mesi
Licenze e brevetti - consulenze tecniche specifiche attrezzature e immobilizzazioni - formazione dipendenti - studi e ricerche - certificazione qualità - incremento occupazionale - ammodernamento - ampliamento ciclo - produttivo - invest sicurezza ambiente - scorte (max 20%)
MISURA 3 Eventi straordinari
Imprese artigiane che abbiano Minimo € 20.000 subito danni in occasione di Massimo € 250.000 (circa) Finanziamento concesso in funzione del danno subito eventi straordinari
2,15%
Minimo 24 mesi Massimo 72 mesi
Spese finanziabili sono quelle preordinate alla ripresa del lavoro e al ripristino della situazione iniziale preesistente gli eventi straordinari
30 BRESCIA ARTIGIANA magazine
C
Credito Franco Guarino
responsabile Ufficio Credito
AREE D’INTERVENTO
MISURA 4 Investimenti a carattere immobiliare
SOGGETTI BENEFICIARI
FINANZIAMENTO CONCESSO
Imprese artigiane: Minimo € 20.000 • di produzione Massimo € 310.000 • di servizio alla produzione • di servizio alle persone e cose • Consorzi e loro forme aggregate
TASSO
DURATA
2,15% circa
• Lungo termine: 7 anni fondo abbattimento Tassi
sottotitolo scritto tutto in minuscolo quando c’é con • Medio termine: la firma in alto a sinistra.
SPESE FINANZIABILI
Acquisto nuovo immobile - edificazione immobile, compreso l’acquisto del terreno, le opere di urbanizzazione e le aree accessorie
6 anni fondo Garanzia
SONO PREVISTE LE STESSE MISURE AI SENSI DELLA LEGGE 34/96 PER INVESTIMENTI IN LEASING AREE INTERVENTO
SOGGETTI BENEFICIARI
VALORE DEL BENE
MISURA 1
Nuove imprese artigiane
MISURA 2
Imprese artigiane: di produzione, di valore minimo servizio alla produzione, di servizio alle del bene persone e alle cose, Consorzi e loro forme da € 29.000 (escluso Iva) aggregate
CANONE ANTICIPO
INTERVENTO FINANZIARIO
valore minimo dal 10 al 20% se il costo del del bene bene è < € 207.000 da € 29.000 (escluso Iva) libero se il costo del bene è > € 207.000 dal 10 al 20% se il costo del bene è < € 207.000 libero se il costo del bene è > € 207.000
DURATA
SPESE AMMESSE
Minimo € 26.000 al netto del canone Max 60 mesi anticipato Massimo € 207.000 al netto del canone anticipato
Beni strumentali coerenti con la misura
Minimo € 26.000 al netto del canone Max 60 mesi anticipato Massimo € 207.000 al netto del canone anticipato
Beni strumentali coerenti con la misura
MISURA 3 E MISURA 4 NON PREVISTE I finanziamenti concessi sul Fondo di Rotazione e sul Fondo Abbattimento Tassi sono erogati in un’unica soluzione se l’investimento programmato è stato realizzato nella percentuale minima del 50%. Sono riconosciuti i costi sostenuti nei dodici mesi antecendenti la data di presentazione della domanda. L’investimento dichiarato dovrà essere sostenuto entro i dodici mesi successivi la data di concessione dell’agevolazione, pena la revoca dell’agevolazione concessa. La domanda di finanziamento inerente le misure illustrate indirizzata alla Regione Lombardia è redatta dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia. Le imprese che presentano domanda di finanziamento nell’ambito della Legge 34 devono avere l’ultimo esercizio in utile o in pareggio. Il tasso d’interesse è parametrato all’euribor e non può essere inferiore al tasso agevolato previsto dalla normativa nazionale.
ARTIGIANCASSA L. 949/52 COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA
Il finanziamento Artigiancassa è l’operazione agevolata per antonomasia riservata alle Imprese Artigiane. Operazione snella ed immediata destinata agli investimenti relativi agli immobili, sede dell’attività produttiva, all’acquisizione degli strumenti quali attrezzature e macchinari di nuova fabbricazione e per l’approvvigionamento di scorte di materie prime. La Cassa per il Credito alle Imprese Artigiane opera con tutti gli Istituti di Credito. La domanda di finanziamento può essere presentata anche alla Cooperativa Artigiana di Garanzia..
IMPORTO FINANZIABILE
IMMOBILI ARTIGIANALI: ACQUISTO, COSTRUZIONE, AMPLIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE
ATTREZZATURE, MACCHINARI ED AUTOVEICOLI TRASPORTO PERSONE E COSE PER CONTO PROPRIO NUOVI
Min € 10.000 - Max: illimitato
Min € 10.000 - Max: illimitato
DURATA FINANZIAMENTO
ATTREZZATURE E MACCHINARI USATI
Min € 10.000 - Max: illimitato
SCORTE DI MATERIE PRIME*
Min € 10.000 - Max: illimitato
Concordabile con l’istituto di credito
TASSO CONV. COOP.
Euribor 6 mesi più 1,3 spreat
IMPORTO AGEVOLABILE
Min € 10.000 - Max € 250.000
Min € 10.000 - Max € 250.000
Min € 10.000 - Max € 250.000
Min € 10.000 - Max € 50.000
DURATA AGEVOLAZIONE
Max 10 anni
Max 5 anni
Max 5 anni
Max 2 anni
AGEVOLAZIONE
Il contributo è una % della quota di interessi di un piano di ammortamento al tasso di riferimento definito dall’UE, tenendo conto delle rate previste dal contratto
SPESA AMMISSIBILE
Per l’acquisto: rogito notarile in copia autentica; Per la costruzione e/o ampliamento: consuntivo finale di spesa redatto dal tecnico progettista con fatture quietanze in allegato
Fatture quietanzate in originale o in copia fotostatica (resa conforme all’originale della banca) non antecedenti i 12 mesi data presentazione della domanda
Dichiarazione del venditore attestante l’origine esatta del materiale e che confermi che lo stesso non ha mai beneficiato del contributo nazionale o comunicato
Fatture quietanzate in originale o in copia fotostatica (resa conforme all’originale della banca) non antecedenti i 12 mesi data presentazione della domanda
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