“I giganti buoni”
un brivido gentile incontrando i gorilla 4 giorni / 3 notti
“I giganti buoni”
un brivido gentile incontrando i gorilla Vi accompagneremo alla scoperta di un piccolo grande Paese che si trova nel cuore del Continente africano: il Ruanda, “il Paese dalle mille colline”. E’ un Paese splendido, per la sua storia, per le sue bellezze naturali e per una fauna unica. Conoscerete l’antico Regno del Ruanda, sprofondato nell’inferno di una dominazione coloniale che istigò l’odio nelle persone e come questo odio, con l’arrivo dell’indipendenza, si tramutò in morte e sangue, fino allo sterminio di quasi un milione di Tutsi nel 1994. Scoprirete come visitare oggi il Paese significhi anche affrontare quel senso di disorientamento nel vedere il lavoro fatto per favorire lo sviluppo sociale, mentre i ricordi riportano a un Ruanda spettrale, battuto dalle milizie interahamwe alla caccia dei Tutsi. Imparerete ad amare le bellezze naturali del Ruanda: il Volcanoes National Park, un’area protetta di grande importanza scientifica e turistica, un parco di alta montagna con alcuni degli scenari più belli del continente africano, che ospita una delle specie animali più minacciate di estinzione al mondo, il gorilla di montagna; i vulcani Karisimbi, Bisoke, Sabynyo, Gahinga e Muhabura, ricoperti da una fitta foresta pluviale dove, oltre i gorilla di montagna, vivono centinaia di specie di uccelli e numerose altre specie animali, tra cui il bufalo e l’elefante.
Programma Primo giorno
PRIMO GIORNO “KIGALI”
Ore 14.00
Ritrovo di tutti i partecipanti all'aeroporto di Kigali (Capitale del Rwanda)
Ore 14.30 Arrivo a Kigali e trasferimento a Kinigi, vicino al “Volcanoes National Park” Il Volcanoes National Park è situato nella parte nord-occidentale del Paese e rappresenta la prosecuzione, nel territorio del Ruanda, del Parco nazionale di Virunga. Si tratta di un parco di alta montagna i cui scenari paesaggistici sono tra i piu’ belli del continente. Le terre basse del parco, sovrastate da alte cime, come il Karisimbi (4507 m), il Visoke (3711 m) e il Muhavura (4127 m), sono ricoperte da una foresta fitta e lussureggiante in cui vivono circa 150 specie di uccelli. Oltre i 2500 metri di altitudine la foresta cede il posto al bambù mentre a quote ancor piuù elevate domina la vegetazione afro-alpina, costituita da muschi e licheni.
I giganti buoni un brivido gentile...
Ore 17.30
Arrivo al lodge e sistemazione
Ore 20.00
Cena e pernottamento
Programme Primo giorno
I GORILLA DI MONTAGNA I gorilla meritano appieno l’appellativo di “re della foresta” perché oltre alle imponenti dimensioni e all’indiscutibile forza, hanno anche una grandissima intelligenza. Le due specie oggi esistenti di gorilla vivono in Africa equatoriale, separate da circa 900 km di foresta del Bacino del Congo: si tratta del gorilla occidentale e del gorilla orientale. Ricoprono un ruolo cruciale nella biodiversità locale, spostandosi attraverso grandi territori e aiutando, per esempio, la diffusione e germinazione degli alberi dei frutti di cui si nutrono. Dopo scimpanzé e bonobo, i gorilla sono i nostri parenti più prossimi. I gorilla sono animali massicci con petto e spalle ampi, grandi mani, avambracci molto più corti della parte superiore del braccio. La faccia è nera e senza peli, con occhi piccoli e vicini tra loro e grandi narici prominenti. Sono prevalentemente vegetariani e dedicano quasi la metà del giorno ad alimentarsi, di steli, germogli di bambù e una varietà di frutti, integrando con cortecce e invertebrati. Delle poche centinaia di gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) rimaste al mondo, più della metà vive nelle foreste che ricoprono i Monti Virunga, in Africa centrale. Le foreste in cui questi primati sopravvivono si estendono fra Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo: un’area flagellata dalla guerra e dai conflitti che hanno purtroppo coinvolto anche i gorilla. Ora però sono in corso numerosi progetti per garantire la sopravvivenza dei gorilla, e sembra che il loro numero sia finalmente in leggera ripresa. Ma le minacce più gravi - bracconaggio e perdita di habitat - non si sono ancora placate.
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma Primo giorno
I gorilla di montagna hanno il pelo più lungo e braccia più corte rispetto ai loro “cugini” di pianura; inoltre tendono a essere leggermente più grossi. Possono arrampicarsi sugli alberi ma in genere vivono a terra in comunità di una trentina di individui, organizzate in una complessa struttura sociale. I gruppi sono guidati da un maschio adulto dominante, chiamato “silverback” (schiena d’argento) per la colorazione argentea che caratterizza il dorso. I gruppi comprendono anche maschi più giovani, alcune femmine e la loro prole. I maschi di gorilla di montagna dominanti acquistano il pelo argenteo sul dorso a circa 13 anni, quando raggiungono l’età adulta. Il maschio dominante guida gli spostamenti del branco nella foresta, in un’area ampia in media dai 2 ai 4 chilomteri quadrati. Il capo branco controlla anche tutte le altre attività del gruppo, dalla ricerca del cibo alla costruzione di nidi di foglie. Coloro che sfidano il maschio dominante devono prepararsi a subire un impressionante sfoggio di potenza fisica: il “silverback”, in posizione eretta, si batte il grande petto emettendo versi profondi e spaventosi ruggiti. Ma nonostante queste esibizioni e l’evidente forza fisica, i gorilla, se non vengono disturbati, sono di solito creature calme e non aggressive. Le fitte foreste dell’Africa centrale e occidentale garantiscono ai gorilla tutto il cibo necessario a soddisfare le esigenze della loro dieta vegetariana: si nutrono infatti di radici, frutta, germogli, corteccia e polpa degli alberi. Le femmine partoriscono un solo piccolo, al termine di una gestazione di quasi nove mesi. A differenza dei possenti genitori, i neonati sono minuscoli e in grado solo di aggrapparsi al dorso della madre. I piccoli restano aggrappati alla schiena della madre fino ai due o tre anni d’età. I giovani gorilla - dai 3 ai 6 anni - si comportano non molto diversamente dai loro coetanei umani: trascorrono il loro tempo giocando, arrampicandosi, rincorrendosi e dondolandosi fra i rami.
I giganti buoni un brivido gentile...
Programme Primo giorno
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma Secondo giorno
SECONDO GIORNO “GORILLA DI MONTAGNA” Ore 06.30 Dopo la prima colazione, registrazione ufficiale, assegnazione alla famiglia di Gorilla di cui andremo alla ricerca, briefing sul comportamento dei piu grandi primati del mondo e l’atteggiamento da adottare in loro presenza. Ore 07.00 Partenza per il “Volcanoes National Park” scortati da Rangers/Guide e inizio risalita all’incontro di questi magnifici “Giganti buoni”, esperienza unica e memorabile
I giganti buoni un brivido gentile...
Ore 12.30
Ritorno al campo e pranzo
Ore 15.00
Partenza per la visita guidata ai due magnifici laghi “Burera” e “Ruhondo”
Ore 18.00
Ritorno al camp
Ore 19.00
Cena e pernottamento
Programme Secondo giorno
VOLCANOES NATIONAL PARK Il Parco Nazionale dei Vulcani si trova nel nord-ovest del Ruanda e confina con il Parco Nazionale Virunga nella Repubblica democratica del Congo e Mgahinga Gorilla National Park in Uganda. E’ conosciuto come un paradiso per il gorilla di montagna. E’ sede di cinque degli otto vulcani dei Monti Virunga (Karisimbi, Bisoke, Muhabura, Gahinga e Sabyinyo), che sono coperti in foresta pluviale e bambù. Il parco fu riconosciuto sulla Gazzetta Ufficiale nel 1925, come una piccola area delimitata da Karisimbi, Visoke e Mikeno, destinata a proteggere i gorilla da bracconieri. Fu il primo parco nazionale ad essere creato in Africa. Successivamente, nel 1929, i confini del parco furono estesi ulteriormente in Ruanda e nel Congo belga, per formare il Parco Nazionale di Albert, una vasta area di 8090 km², gestita dalle autorità coloniali belghe che erano incaricate di entrambe le colonie. Dopo che il Congo ottenne l’indipendenza nel 1960, il parco è stato diviso in due, e dopo l’indipendenza ruandese nel 1962, il nuovo governo ha accettato di mantenere il parco in una zona protetta e turistica, nonostante il fatto che la nuova repubblica fosse già affetta da problemi di sovrappopolazione. Il parco più tardi divenne la base per la naturalista americana Dian Fossey, che vi svolse la sua ricerca sui gorilla. Arrivò nel 1967 e vi istituì il Centro di Ricerca Karisoke, tra Karisimbi e Visoke. Da allora trascorse la maggior parte del suo tempo nel parco, ed è ampiamente riconosciuto che salvò i gorilla dall’estinzione, portando la loro situazione all’attenzione della comunità internazionale. Fu assassinata da ignoti nella sua casa nel 1985, un crimine spesso attribuito ai bracconieri. Fu sepolta nel parco in una tomba nei pressi del centro di ricerca, tra i gorilla, che furono tutta la sua vita. Il Parco Nazionale dei Vulcani diventò un campo di battaglia durante la guerra civile ruandese, con il quartier generale del parco attaccati nel 1992. Il centro di ricerca fu abbandonato, e tutte le attività turistiche cessarono. Il parco riaprì al turismo nel 1999, quando la zona fu considerata sicura e sotto controllo.
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma
LAGHI BURERA E RUHONDO Il lago Burera è situato nella parte nord-occidentale del Ruanda, nei pressi della frontiera ugandese, vicino la città di Kirambo. Circondato da colline dalle quali sgorgano bellissime cascate, questo lago d’altitudine (1.862 m) offre delle acque blu, profonde e luccicanti. È alimentato da numerosi corsi d’acqua e il fiume Rugezi costituisce il suo emissario principale. Il lago Ruhondo, suo gemello, si estende all’estremità della sua riva sud-ovest. Entrambi si trovano ai piedi del vulcano Muhabura (4.127 m) all’interno del Parco Nazionale dei Vulcani, il quale ospita il santuario degli ultimi gorilla delle montagne. Ruhengeri è nota per essere la principale base d’osservazione di queste grandi scimmie, praticabile ad almeno sette metri di distanza, ma può essere anche il punto di partenza di escursioni verso i laghi Burera e Ruhondo. Entrambi fanno parte di un immenso ecosistema in pericolo: numerose specie animali e floreali sono scomparse dalle loro rive prosciugate. I laghi sono in effetti vittime del sovrasfruttamento agricolo e dell’estrazione di combustibili vegetali, e il loro livello continua ad abbassarsi. Inoltre, l’erosione dei versanti circondanti minaccia il loro equilibrio a causa di un apporto troppo importante di sedimenti.
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma Terzo giorno
TERZO GIORNO “GOLDEN MONKEYS - KIGALI ”
I giganti buoni un brivido gentile...
Ore 06.30
Dopo la prima colazione, briefing sulla vita e comportamento sociale dei Cercopiteco dorato
Ore 07.00
Partenza per il “Volcanoes National Park” scortati da Rangers/Guide e inizio risalita all’incontro di queste splendide “scimmie dorate” (Cercopithecus kandti)
Ore 11.00
Rientro al campo
Ore 12.30
Pranzo
Ore 14.00
Trasferimento a Kigali
Ore 16.30
Arrivo in hotel Sistemazione, cena e pernottamento
Programma Terzo giorno
GOLDEN MONKEYS C’è qualcosa di molto prezioso nelle foreste dei monti Virunga, in Africa centrale. È l’ “oro” della pelliccia dei cercopitechi dorati (Cercopithecus kandti), una specie di primati che si contraddistingue per una zona di pelo color giallo oro sulle spalle e sulla schiena. La ristrettezza dell’habitat di queste scimmie - confinate tra Ruanda, Uganda e la Repubblica Democratica del Congo - la deforestazione e le condizioni politiche dell’area hanno condotto l’animale sull’orlo dell’estinzione. Le abitudini sono poco note. Vive in gruppi costituiti da un maschio adulto, femmine e piccoli, per un totale che sembra possa arrivare a 30 individui. I gruppi che si trovano ad altitudini più elevate tendono ad essere più piccoli. Le scimmie dorate dormono spesso in piccoli sottogruppi di quattro, nella parte superiore delle piante di bambù. Utilizzano spesso una pianta di bambù robusta, o una combinazione di diverse piante di bambù che si intrecciano insieme per fare una base sufficiente per dormire. La scimmia dorata ha una dieta che consiste principalmente di giovani foglie di bambù, frutta, ramoscelli di bambù, germogli di bambù, invertebrati, fiori e arbusti. Tuttavia, la dieta può essere facilmente influenzata dalla disponibilità di frutta. Durante le stagioni dove la frutta matura è disponibile, la scimmia dorata tende a nutrirsi più di frutta. L’invertebrato di cui si nutre più frequentemente sono le pupe di larve dei lepidotteri raccolte dalle foglie. Il bambù tende ad essere il nutrimento più diffuso perché disponibile tutto l’anno.
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma Quarto giorno
QUARTO GIORNO “KIGALI - NAIROBI” Ore 08.30
Dopo la prima colazione, visita della città di Kigali e del “Gisozi Genocide Memoriale Site” Trasferimento all’aeroporto di Kigali
“Quando capisci il valore della vita, di ogni vita, pensi meno al passato e lotti per difendere il futuro”
Dian Fossey
I giganti buoni un brivido gentile...
Programme Quarto giorno
KIGALI, IL GENOCIDIO Vent’anni fa le strade di Kigali erano il campo di battaglia diviso dalle varie forze che presero parte al genocidio del ’93-’94. Oggi è una città viva dove sono nati uffici, compagnie assicurative, hotel di lusso e ristoranti ma anche molte banche, motivo per cui alcuni l’hanno ribattezzata la Svizzera d’Africa. Una città ricostruita seguendo un modello per molti versi occidentale dove gli anni non hanno però spento i ricordi di quel tremendo periodo, così come le antiche tensioni tra hutu e Tutsi. Nonostante questo, gli sforzi del Rwanda verso la democrazia e la pace sono stati riconosciuti dall’Onu, che nell’ottobre 2012 ha riammesso questo piccolo stato africano tra i cinque nuovi membri non permanenti del Consiglio di sicurezza. Oggi la capitale è cambiata. Di certo mantiene le inevitabili caratteristiche di tutte le altre città africane, con le loro strade polverose e il traffico ingarbugliato, le stazioni degli autobus e i tetti bruciati dal sole, l’odore di frutta matura delle bancarelle e di olio di palma bollente provenire dai ristoranti. Oggi Kigali gode di uno dei tassi di criminalità più bassi di tutto il continente e nel centro sorgono edifici moderni in cui lavora una nuova generazione di colletti bianchi rwandesi, molti di etnia Tutsi. Le vicine miniere di tungsteno e stagno garantiscono all’economia rwandese di girare, senza però mancare talvolta di far discutere di sé a livello internazionale a causa dei conflitti armati per il controllo delle zone di estrazione. Nel 2004 (10° anniversario del genocidio) è stato inaugurato il Kigali Memorial Centre, dove sono raccolti i resti di oltre 250mila vittime. Un luogo dove viene anche data la possibilità ai familiari dei defunti di pregare per loro. Nel Documentation Centre sono invece custodite 1.261 foto donate dalle famiglie delle vittime, oltre a testimonianze audio, reperti, ricerche storiche. All’esterno del Memorial Center si trova il Wall of Names, sul quale sono incisi i nomi di molte delle persone uccise durante il genocidio. All’interno del Centro sono state allestite tre mostre permanenti. Una è dedicata ai reperti dell’epoca, l’altra alle sculture in legno che rievocano la vicenda. La terza è l’esposizione delle “Windows of Hope” realizzate dallo scultore Ardyn Halter, figlio di un sopravvissuto di Auschwitz. Tutto questo è circondato dai Memorial Gardens, dove la natura rigogliosa e una serie di piccole cascate creano uno spazio silenzioso in cui stare con se stessi.
I giganti buoni un brivido gentile...
Programme Quarto giorno
Vi consigliamo la seguente attrezzatura :
REGOLE Durante la caminata mantenere la voce bassa ed evitare rumori inutili. Si potrà anche osservare uccelli e altri animali selvatici
Pantaloni robusti, jeans o simili per la protezione contro le ortiche T-shirt o camicia a maniche lunghe Scarpe da trekking Minimo 2 litri di acqua potabile Caramelle, cioccolatini, biscotti, ecc - se il trekking dovesse risultare più lungo del previsto Cappello con visiera Cambio di maglietta K-Way Guanti crema solare con alta protezione e repellente per insetti Bastone in legno - si può prendere in prestito un bastone locale gratuitamente all'inizio del trekking Binocoli e batterie per la vostra fotocamera
Non lasciate in giro rifiuti Mantenere una distanza di 7 m dal gruppo di gorilla e rimanere con il proprio gruppo Non mangiare, bere o fumare mentre sarete in presenza di gorilla muoversi sempre lentamente senza mai gesticolare Non toccare i gorilla (in particolare i piccoli) In caso di carica da parte di un gorilla, mantenere la calma, non guardarlo nei occhi, accovacciatevi lentamente, non tentate di scappare - ascoltate i consigli del ranger Il flash della fotocamera o videocamera è severamente vietato - si prega di regolare tali impostazioni prima della partenza
Restrizione Sanitarie In caso di raffreddore, tosse, influenza : NON SARETE AMMESSI AL TREKKING (senza rimborso)
Limite di Età I bambini sotto i 15 anni non sono ammessi. Saranno controllati i passaporti.
Visto di Entrata Il visto si può ottenere direttamente all'aeroporto al momento dell'arrivo o tramite il seguente link : https://www.migration.gov.rw/index.php?id=2
La visita alla famiglia di Gorilla è di un'ora circa. Se il gruppo di gorilla diventa troppo agitato il ranger può decidere di terminare prima la visita Se si sente il bisogno di tossire e starnutire, si prega di allontanarsi e di avere un fazzoletto che copre la bocca e il naso onde non trasmettere alcuna malattia ai Gorilla Durante la visita e al momento di lasciare il gruppo di Gorilla si prega di mantenere la voce bassa fino a quando si è sicuri che non possono più sentirvi
Vaccinazione La Vaccinazione contro la FEBBRE GIALLA è obbligatoria per tutte le persone proveniente dal Kenya e deve essere stata effettuata almeno 10 giorni prima dell'arrivo in Ruanda.
Per ragioni operative, meteorologiche e/o per necessità organizzative l'itinerario e le strutture previste potrebbero subire variazioni, pur mantenendo inalterati il contenuto e la qualità dei servizi
Programme
I giganti buoni un brivido gentile...
Programma Kenya Safari Explorer
Kenya Safari Explorer reinterpreta il Safari con originalità e comfort, fedele all’atmosfera romantica dei giorni di Karen Blixen ed Ernest Hemingway. Offriamo la forma più autentica del Safari, una vera e propria immersione nelle immagini e nei suoni della savana. Dal nostro primo viaggio in Africa (Botswana), nel lontano 1993, è nata una vera passione! Da allora, per più di vent’anni, abbiamo viaggiato in Africa (Botswana, Namibia, Uganda, Sudan, Sudafrica, Kenya, ...). Il nostro staff è composto da esperti drivers Kenioti e meccanici. Vi accompagneremo personalmente in questa spedizione, per essere sempre all’ascolto delle vostre esigenze e necessità. Alberto Michieli e Jean-Pierre Monti
Safari organizzato da Kenya Safari Explorer. www.kenya-safari-explorer.com
[email protected] facebook: www.facebook.com/kenyasafariexplorer Tel./ Whatsapp / Skype +254 717607361 Tutti i diritti sono riservati. É severamente proibito copiare, pubblicare e/o utilizzare in alcun modo tutti i contenuti della presentazione senza l’espressa e formale autorizzazione da parte di Kenya Safari Ltd.
I giganti buoni un brivido gentile...