Comune di Cermenate – Piano Generale di Sviluppo 2010/2014 – Aggiornamento anno 2013
Comune di Cermenate
Piano Generale di Sviluppo 2013/2014 Aggiornamento anno 2013
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Comune di Cermenate – Piano Generale di Sviluppo 2010/2014 – Aggiornamento anno 2013
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Indice generale - Prima parte -................................................................................................................................................................................. 3 Notizie di carattere generale................................................................................................................................................................ 3 Territorio e posizione geografica .......................................................................................................................................... 4 La popolazione al 31/12/2012........................................................................................................................................................... 5 I referenti politici......................................................................................................................................................................... 7 Il Piano Generale di Sviluppo............................................................................................................................................................ 8 Il contesto normativo di riferimento.................................................................................................................................................... 9 - Seconda Parte -............................................................................................................................................................................. 12 Il Piano Generale di Sviluppo del Comune di Cermenate.............................................................................................................................. 12 La sostenibilità economica ............................................................................................................................................................. 13 Le risorse umane......................................................................................................................................................................... 16 Le entrate correnti ...................................................................................................................................................................... 18 Le spese correnti......................................................................................................................................................................... 20 Le entrate destinate agli investimenti................................................................................................................................................ 21 Le spese di investimento................................................................................................................................................................ 23 La struttura del Piano Generale di Sviluppo.......................................................................................................................................... 24
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- Prima parte -
Notizie di carattere generale
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Territorio e posizione geografica Cermenate è un Comune della Provincia di Como, posto a circa 12 km a sud di Como, al confine con la Provincia di Milano; il Comune è inserito in quella zona geografica meglio nota con il nome di Brianza, territorio di antica tradizione agricola che, soprattutto nel secondo dopoguerra, è stato interessato da un intenso sviluppo industriale, che in Cermenate si è espresso in particolare attraverso l'attivazione e il consolidamento di un tessuto economico composto prevalentemente da piccole industrie e aziende artigiane. Il suo territorio ha una superficie complessiva di 8,8 kmq. e confina con i Comuni di Vertemate con Minoprio, Cantù, con cui divide la località Asnago, con i Comuni di Carimate, Lentate sul Seveso , Lazzate, Bregnano e Cadorago. Illustrazione 1: posizione geografica
Il territorio Comunale è attraversato da una direttrice di traffico sovracomunale di rilevanza regionale, la Strada Statale 35 dei Giovi, che, nel tratto compreso tra Milano città ed il territorio di Cermenate, ha le caratteristiche di superstrada di raccordo con l'autostrada Torino-Venezia; questa strada è poi collegata agli svincoli dell'autostrada Milano-Laghi di Lomazzo e di Turate da viale Europa Unita (SP 32) che attraversa l'intero territorio comunale. Il Comune è inoltre servito dalle Ferrovie dello Stato, linea Milano-Como; stazione di Cantù Cermenate, e da LeNord, linea Saronno-Como tramite la stazione di Lomazzo.4
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La popolazione al 31/12/2012 Tabella 1: descrizione della popolazione al 31.12.2012
Età 0-14 15-35 36/65 Over 65 Totale
Maschi
Femmine
Totale
% Totale
685 1046 2115 700 4546
626 958 2150 941 4675
1311 2004 4265 1641 9221
14,22% 21,73% 46,25% 17,80% 100,00%
La popolazione residente al 31 dicembre 2012 è costituita da n. 3687 nuclei famigliari e da 9.221 abitanti, così distribuita tra maschi e femmine e per classi d’età:
21% 14% 0-14 15-34 35-65
48%
17%
Grafico 1: descrizione della popolazione al 31.12.2012
Over 66
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Particolarmente significativi sono i seguente dati: •fasce
di età corrispondente alla popolazione in età prescolare (0/6 anni) n. 564, pari al 6,12% della popolazione;
•fasce
di età corrispondente alla popolazione in età scuola primaria e secondaria di I grado (7/14 anni) n.747, pari al 8,10%
della popolazione; •indice
di “senilità” pari a 17,809%, che stabilisce il rapporto numerico tra anziani di oltre 65 anni e la popolazione
complessiva; •la
densità abitativa del comune è pari a 1.041,21 abitanti per Kmq.
I referenti politici A seguito delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009 è stato eletto Sindaco il dott. Mauro Roncoroni che ha nominato la Giunta così composta:
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Tabella 2: composizione della Giunta comunale
LA GIUNTA E LE DELEGHE - I REFERENTI POLITICI Sindaco/Assessore SINDACO
MAURO RONCORONI
VICESINDACO
FEDERICA BERNARDI
delega
AMBIENTE, URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA
ASSESSORE
CORRADO COLMEGNA
ASSESSORE
PIERLUIGI CORENGIA
ASSESSORE
PIETRO BELLOTTI
ASSESSORE
FEDERICO COSTA
ASSESSORE
LORENA SINIGAGLIA
RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE LAVORI PUBBLICI E SICUREZZA SERVIZI EDUCATIVI E CULTURALI, TEMPO SPORT E ATTIVITÀ PRODUTTIVE SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA
LIBERO, POLITICHE GIOVANILI
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Il Piano Generale di Sviluppo Il Piano Generale di Sviluppo (PGS) è un documento di programmazione nuovo che si inserisce tra “le linee programmatiche” ed i tradizionali documenti di programmazione annuale e pluriennale, quali la relazione previsionale e programmatica ed il bilancio annuale e pluriennale, che devono essere raccordati alla pianificazione politica iniziale. Il PGS si pone come obiettivo il confronto tra le linee programmatiche e le reali possibilità operative del Comune, confronto inteso come processo di analisi e valutazione degli obiettivi politici in relazione alle risorse disponibili. È uno strumento che traduce “le linee programmatiche” in “linee operative” che dovranno caratterizzare il periodo del mandato e la predisposizione dei documenti programmatici. La programmazione politica trova nel PGS un respiro più ampio di quello inserito nei documenti tradizionali del sistema di bilancio (relazione e bilancio pluriennale) nei quali l’aspetto contabile a volte oscura la parte tipicamente programmatoria. Il PGS è uno strumento di programmazione pluriennale e quindi risente dell’evoluzione del contesto in cui viene inizialmente redatto. E' soggetto a verifica annuale e ad eventuali aggiornamenti sulla base delle necessità e delle disponibilità finanziarie dei vari anni. Nel corso del mandato, quindi, la revisione annuale servirà per rendere coerente il documento sia con le mutevoli esigenze esterne al Comune sia con i vincoli dinamici derivanti dalle leggi finanziarie.
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Il contesto normativo di riferimento Il PGS deve essere deliberato dal Consiglio precedentemente al primo bilancio annuale di mandato. Successivamente deve essere verificato ed eventualmente adeguato attraverso una nuova deliberazione prima dell’approvazione del bilancio annuale. Il Piano Generale di Sviluppo (PGS) è richiamato dall’art. 165 del decreto legislativo 267/2000 ed è stato successivamente ribadito dall’articolo 13 del decreto legislativo 170/2006 che lo ha definito “strumento della programmazione di mandato” insieme alle linee programmatiche. Il PGS è richiamato anche dal Principio contabile n. 1 (al punto 19 della sezione C - Programmazione nel sistema del bilancio) elaborato dall’Osservatorio per la Finanza e la contabilità degli Enti locali istituito presso il Ministero dell’Interno, nel testo approvato il 12/3/2008.
Il Consiglio Comunale, nei modi disciplinati dallo statuto, partecipa alla definizione, all’adeguamento e alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche (art. 42, comma 2 lett. b) e comma 3, del TUEL).
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Sindaco Assessori
GIUNTA
ESAME PIANO GENERALE DI SVILUPPO
CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL PGS PRECEDENTEMENTE AL PRIMO BILANCIO ANNUALE DEL MANDATO Illustrazione 2: Esame e approvazione del PGS
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LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICO-OPERATIVA LE LINEE PROGRAMMATICHE Art. 46, comma 3, del TUEL
IL PIANO GENERALE DI SVILUPPO Art. 165, comma 7, del TUEL Art. 13, comma 3, del D.Lgs 170/2006 Principio Contabile n. 1 Osservatorio Finanza e Contabilità
LA RELAZIONE PREVISDIONALE E PROGRAMMATICA Art. 170 del TUEL
IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE Art. 169 del TUEL Illustrazione 3: La programmazione strategico-operativa
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- Seconda Parte -
Il Piano Generale di Sviluppo del Comune di Cermenate
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La sostenibilità economica La legge non stabilisce delle regole per strutturare il Piano Generale di Sviluppo, né prevede alcun rimando contabile specifico. Tuttavia, nella sua stesura, corrente.
non si può prescindere da un’analisi delle risorse disponibili soprattutto per la gestione
Il Piano Generale di Sviluppo costituisce, unitamente alle linee programmatiche, la programmazione di Mandato e si
differenzia dalle linee programmatiche proprio perché nella sua redazione occorre mettere a confronto le linee programmatiche con le reali possibilità operative del Comune. La sostenibilità economico-finanziaria del Piano Generale di Sviluppo andrebbe analizzata per il quinquennio cui il documento si riferisce. Tuttavia, tenuto conto dell’incertezza dell’attuale sistema normativo nel quale il Comune è chiamato ad operare e che determina notevoli difficoltà nella definizione degli strumenti di programmazione, si ritiene sia poco realistico effettuare analisi e proiezioni per l’intero quinquennio. I Comuni, secondo l’articolo 119 della Costituzione, hanno “autonomia finanziaria di entrata e di spesa”: in realtà oggi l’attività svolta dagli Enti locali, dal punto di vista finanziario, è regolata da norme ben precise che pongono vincoli stringenti e modificano continuamente il quadro di riferimento. Infatti, da qualche anno, le leggi finanziarie, tenendo conto delle esigenze di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, hanno imposto forti limitazioni all’attività dei Comuni. Le principali misure restrittive sono costituite da: vincoli
in materia di patto di stabilità interno: la gestione dell’Ente locale e la realizzazione degli investimenti sono fortemente
condizionati dai limiti quantitativi imposti dalle norme in materia di patto di stabilità interno, anche a causa delle continue modifiche che la normativa ha subito negli anni
e che hanno più volte indotto le Amministrazioni comunali a modificare e ripensare la
programmazione degli interventi o a non rispettare il patto nel caso di interventi già avviati;
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riduzione
dei trasferimenti statali:
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da qualche anno si assiste una continua erosione dei trasferimenti statali. Nel 2013 sono
previsti ulteriori riduzioni dei trasferimenti, ma alla data attuale il Ministero dell'Interno non ha ancora comunicato la quota di spettanza dei Comuni per l'anno 2013. sblocco
delle aliquote: è stato abrogato l’articolo 1 comma 7 del DL 93/2008 convertito con modificazioni in L. 126/2008
(“Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie”) che prevedeva che gli enti locali non potessero deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali e delle aliquote. Dal 2012, quindi, viene garantita una maggiore autonomia impositiva agli Enti Locali in considerazione delle rilevanti funzioni che sono chiamati a svolgere che non vengono più finanziate, se non in minima parte, dalle risorse provenienti dallo Stato. vincoli
in materia di spesa per il personale: per gli Enti soggetti al patto di stabilità, la norma che regola la materia “spese di
personale” è quella contenuta nel comma 557 della legge finanziaria per l’anno 2007. Il fine della norma è la progressiva riduzione della spesa per il personale, mentre il Comune assume progressivamente nuove competenze alle quali occorre far fronte. sanzioni
derivanti dal mancato rispetto del patto di stabilità: tra le varie sanzioni che subiscono i Comuni per il mancato rispetto
del patto di stabilità interno, la più penalizzante è quella relativa alla riduzione della spesa corrente, soprattutto se si tiene conto della oggettiva impossibilità di “tagliare” spese in alcuni settori, quali il settore sociale, soprattutto in questo particolare momento di crisi economica, e se si tiene conto del progressivo aumento dei costi dei servizi e delle utenze. Tra l’altro, per il Comune di Cermenate, il mancato rispetto del patto di stabilità sia nel 2009 che nell'anno 2011 è stato determinato dalla necessità di far fronte a pagamenti di lavori relativi alla realizzazione di importanti opere pubbliche programmate nel recente passato, in un periodo in cui la normativa sul patto di stabilità era completamente diversa da quella attuale. Tenuto conto dei suddetti vincoli e del fatto che l’attuale congiuntura economica richiede uno sforzo decisamente maggiore rispetto al passato sul fronte del reperimento delle entrate, questa Amministrazione si prefigge una gestione responsabile delle risorse disponibili ispirata a principi di efficienza, efficacia, economicità.
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In tale ottica saranno intensificati i processi di razionalizzazione,
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contenimento e controllo delle spese correnti, pur
salvaguardando la qualità dei servizi resi ai cittadini, tenuto comunque conto della impossibilità di riduzione di alcune spese “fisse” quali quelle relative al rimborso dei prestiti, al personale, ai contratti pluriennali. Per quel che concerne la spesa per investimenti sarà posta particolare attenzione nella ricerca di fonti di finanziamento diverse dal ricorso al ricorso all’indebitamento, quali l’attivazione di contributi pubblici e/o privati che consentano la realizzazione di opere in regime di co-finanziamento o i contratti di sponsorizzazione. A tal proposito si evidenzia l'attribuzione al Comune di Cermenate di contributi per la messa in sicurezza delle scuole, ai sensi del decreto ministeriale del 3 ottobre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 gennaio 2013. Stante l’esiguo spazio di manovra consentito dalle normative vigenti in materia tributaria, nel periodo 2013-2014 questa Amministrazione si adopererà per implementare il recupero e controllo dell’evasione fiscale anche al fine di garantire maggiore equità contributiva. A tal proposito la Giunta Comunale ha approvato lo schema di convenzione con l'Agenzia delle Entrate per l'attività di partecipazione al contrasto all'evasione e attività legate all'accertamento fiscale. Gli uffici comunali, sulla base di dati oggettivi e significativi, effettueranno le segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate con le modalità e negli ambiti di intervento indicati nella convenzione. Nell’adeguamento delle tariffe si terrà conto dell’attuale situazione economica cercando di renderle più sopportabili per i contribuenti.
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Le risorse umane Nel prossimo triennio particolare attenzione sarà riservata all’aggiornamento e formazione del personale dipendente nella consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi programmati è possibile non soltanto con la disponibilità delle risorse economiche, ma anche e soprattutto con l’attività di persone di adeguata professionalità, motivate, attente ai bisogni della collettività, capaci di semplificare i rapporti con i cittadini. Il personale dipendente dovrà sostenere il cambiamento organizzativo che l’attuazione della legge 15/2009 ed i Decreti attuativi comporteranno: l’organizzazione deve essere in grado di rispondere alle nuove esigenze, la formazione e l’aggiornamento dovranno aiutare lo sviluppo professionale e far emergere le competenze richieste dal nuovo ruolo che la pubblica Amministrazione è chiamata a svolgere. Alla data del 31 dicembre 2012 risultano coperti nr. 47 posti a tempo indeterminato, n. 2 posto a tempo determinato. Nel triennio la definizione del fabbisogno triennale del personale sarà influenzata dai vincoli in materia di spesa previsti dall’art. 1 comma 557 della legge finanziaria 2007 e s.m.i. E dall'art. 76 comma 7 del D.L. n. 112/2008 convertito, con modificazioni, in Legge n. 133/2008 e s.m.i. La spesa per il personale è inferiore al 50% della spesa corrente ai sensi del comma 6° dell’art. 75 convertito con modificazioni in L. 133/2008 come si rileva dalla tabella sottostante: Tabella 3: Incidenza spesa di personale sulle spese correnti anno 2007 spesa personale (int. 1) spesa corrente (tit. 1) incidenza %
anno 2008 anno 2009
(importi espressi in migliaia di euro)
Anno 2010
anno 2011 anno 2012 anno 2013
Anno 2014
1.916
1.954
1.914
1.848
1.860
1.760
1.759
1.692
6.632
6.943
7.083
6.618
7.274
6.725
6.804
6.595
28,89%
28,14%
27,02%
27,92%
25,57%
26,18%
25,86%
25,65%
del D.L. 112/2008
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La spesa per il personale è inferiore al parametro previsto per i Comuni strutturalmente deficitari dal D.M. 18 Febbraio 2013, il quale stabilisce che il volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III non sia superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a 29.999 abitanti (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale). Nel periodo 2009 – 2014 il parametro sarà rispettato come si evidenzia di seguito: Anno Spese di personale Entrate correnti Rapporto Parametro rispettato
2009
SI
2010
2011
2012
2013
2014
1.914
1.848
1.860
1.760
1.759
1.692
7.401 25,63
7.293 25,34
7.359 25,28
7.187 24,18
7.542 23,32
7.363 22,98
SI
Tabella 4: Evoluzione spesa per il personale
SI
SI
SI
SI
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Le entrate correnti La vigente normativa non prevede che il Piano Generale di Sviluppo debba contenere puntuali indicazioni di tipo economico e finanziario (demandando tali indicazioni a strumenti specifici quali il bilancio e la relazione previsionale e programmatica). Tuttavia si ritiene utile fornire alcuni dati sulle risorse e sulle spese del Comune riportando anche il trend storico degli ultimi anni. Le entrate dei primi tre titoli del bilancio comunale (c.d. “entrate correnti”) sono destinate principalmente al finanziamento delle spese di funzionamento, al finanziamento dell’attività ordinaria dell’Ente ed al pagamento degli oneri derivanti dall’assunzione di prestiti. La tabella successiva (A) mostra l’andamento di tali entrate, desunte dai rendiconti degli esercizi 2008 – 2009 – 2010 – 20112012. La tabella mostra, altresì, l’andamento delle entrate stimate nel periodo 2013 – 2014: gli importi del biennio 2013-2014 coincidono con quelli del bilancio pluriennale.
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TABELLA A (importi espressi in migliaia di euro)
TREND STORICO ENTRATE
ESERCIZIO 2008 (accertamenti)
ESERCIZIO 2009 (accertamenti)
STIMA RISORSE CORRENTI
ESERCIZIO 2010 (accertamenti)
ESERCIZIO 2011 (accertamenti)
ESERCIZIO 2012 (accertamenti)
ESERCIZIO 2013 (previsioni)
ESERCIZIO 2014 (previsioni)
ENTRATE PROPRIE
5.656
5.788
5.901
7.217
7.064
7.424
7.263
Tributarie
2.892
3.006
2.734
4.014
4.150
4.491
4.484
1.479
1.607
1.419
1.624
270
145
0
- Imposta municipale propria
0
0
0
1.891
2.165
2.423
- addizionale comunale IRPEF
225
225
230
210
910
910
910
- tassa rifiuti solidi urbani
842
782
754
763
756
0
0
0
0
0
0
0
1.063
1.063
346
392
331
1.417
0
0
0
2.764
2.782
3.167
3.203
2.914
2.933
2.779
2.053
2.091
2.061
2.045
1.833
1.845
1.831
635
567
985
994
864
936
852
36
17
6
60
56
37
24
0
0
0
0
0
0
0
40
107
115
104
161
115
73
1.675
1.613
1.392
142
123
119
100
1.511
1.405
1.332
65
55
18
18
61
62
9
9
5
20
10
Altri trasferimenti
103
146
51
68
63
80
72
ONERI DI URBANIZZAZIONE
304
228
3
330
240
0
0
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE per spese correnti
291
180
0
279
100
10
0
7.926
7.810
7.296
7.968
7.527
7.553
7.363
di cui: - imposta comunale sugli immobili
- T.A.R.E.S. Altre Extratributarie di cui: Proventi dei servizi pubblici Proventi dei beni dell'Ente Interessi su anticipazione e crediti Utili netti e dividendi Altri proventi TRASFERIMENTI CORRENTI di cui Trasferimenti correnti dallo Stato Trasferimenti correnti dalla Regione
TOTALE RISORSE CORRENTI
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Tabella 5: Entrate correnti
Le spese correnti La tabella successiva (B) mostra l’andamento delle cosiddette “spese correnti”, desunte dai rendiconti degli esercizi 2008 – 2009 – 2010 – 2011 – 2012 nonché l’andamento della spesa stimata nel periodo 2013 – 2014. La spesa corrente è contenuta nel titolo I e III del bilancio. TABELLA B
TREND SORICO SPESA
ESERCIZIO 2008 spesa Impegnata
ESERCIZIO 2009 spesa impegnata
ESERCIZIO 2010 spesa impegnata
STIMA SPESE CORRENTI ESERCIZIO 2011 spesa impegnata
ESERCIZIO 2012 spesa impegnata
ESERCIZIO 2013 previsioni
ESERCIZIO 2014 previsioni
Personale
1.954
1.914
1.848
1.860
1.761
1.760
1.692
Acquisti di beni di consumo e/o materie prime
1.301
1.363
1.349
1.295
1.163
1.179
1.177
Prestazione di servizi
2.500
2.634
2.557
2.808
2.740
2.699
2.606
0
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti
492
521
273
519
295
440
418
Interessi passivi
359
397
413
486
454
403
353
Imposte e tasse
218
147
171
257
191
260
253
Oneri straordinari della gestione corrente
119
108
9
49
123
28
72
10
0
0
25
25
Utilizzo beni di terzi
Ammortamenti di esercizio F.do svalutazione crediti F.do di riserva Quota capitale mutui TOTALE IMPIEGHI CORRENTI Tabella 6: Spese correnti
711
444
531
664
783
749
767
7.654
7.528
7.151
7.938
7.509
7.553
7.363
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Le entrate destinate agli investimenti Per concludere l’analisi delle risorse disponibili è necessaria anche una panoramica delle risorse destinate agli investimenti (c.d. “entrate in conto capitale”), sia quelle previste al titolo IV “Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione crediti” che evidenzia la capacità dell’Ente a reperire autonomamente fondi per spese in conto capitale, sia quelle previste al titolo V “Entrate derivanti da accensioni di prestiti”. La tabella (C) seguente evidenzia le entrate destinate agli investimenti, desunte dai rendiconti degli esercizi 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, nonché l’andamento delle entrate previste nel periodo 2013 – 2014.
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TREND STORICO E NTRATE
STIMA RISORSE PER INVESTIMENTI
ESERCIZIO
ESERCIZIO
ESERCIZIO
ESERCIZIO
ESERCIZIO
ESERCIZIO
ESERCIZIO
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
(accertamenti)
(accertamenti)
(accertamenti)
(accertamenti)
(accertamenti)
(previsioni)
(previsioni)
17
164
29
33
25
30
30
115
1
51
0
0
485
0
Trasferimenti di capitale – Regione
0
8
0
0
0
0
0
Trasferimenti di capitale altri Enti
0
10
9
0
5
0
0
549
207
432
714
1.118
1.113
568
245
207
376
384
1.118
1.113
568
5
0
0
Alienazione beni patrimoniali Trasferimenti di capitale - Stato
Trasferimenti di capitale da altri soggetti di cui proventi concessioni edilizie destinate ad investimenti Altri trasferimenti di capitale Riscossione di crediti
0
0
0
0
0
0
0
Accensione di prestiti
0
680
0
0
0
0
0
351
522
416
113
0
10
0
10
0
0
0
540
1.153
1.638
598
Avanzo di Amministrazione Entrate correnti destinate ad investimenti TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B)
Tabella 7: Entrate destinate agli investimenti
1.277
1.592
934
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Le spese di investimento La tabella successiva (D) mostra l’andamento degli “investimenti”, desunti dai rendiconti degli esercizi 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012 nonché l’andamento della spesa stimata nel periodo 2013 – 2014. Gli investimenti o “spese in conto capitale” sono contenute nel titolo II della parte “Spesa” del bilancio. TREND STORICO INVESTIMENTI
Totale investimenti
ESERCIZIO 2008 (impegni)
ESERCIZIO 2009 (impegni) 886
Tabella 8: Andamento degli investimenti
1.587
ESERCIZIO 2010 (impegni)
STIMA SPESE DI INVESTIMENTO ESERCIZIO 2011 (impegni)
900
ESERCIZIO 2012 (impegni) 530
1.110
ESERCIZIO 2013 (previsioni) 1638
ESERCIZIO 2014 (previsioni) 598
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La struttura del Piano Generale di Sviluppo Attualmente il legislatore non disciplina espressamente né il contenuto né la struttura formale del Piano Generale di Sviluppo, pertanto non esiste un modello normativo “tipo” per la redazione del documento. Ciascun Comune può decidere come impostarlo tenuto conto della propria programmazione e della propria struttura organizzativa. Questa Amministrazione ha cercato di impostare il documento in modo da consentire la sua lettura integrata con le linee programmatiche, approvate dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 29 del 22/07/2009, e con la relazione previsionale e programmatica. Il documento è stato quindi articolato in “temi” e “programmi” questi ultimi facilmente ricollegabili allo schema della relazione previsionale e programmatica. Alcuni programmi sono stati a loro volta articolati in “progetti”. I temi, programmi e progetti che saranno illustrati nelle pagine successive si possono così sintetizzare:
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TEMA Amministrazione e risorse economiche
Sicurezza e polizia locale
PROGRAMMA PROGETTI Amministrazione Gestione Azione amministrativa/Comunicazione istituzionale e dialogo con la comunità e controllo Sistemi di gestione Qualità Politiche economiche Gestione ordinaria del patrimonio Manutenzione caserma carabinieri Polizia locale Istruzione pubblica
Istruzione Cultura sport e tempo libero Biblioteca e servizi culturali Servizi allo sport viabilità Ambiente e territorio Gestione del territorio Welfare
Attività Produttive
25
Settore sociale
Servizi al commercio Farmacia comunale
Tabella 9: Temi, programmi e progetti
Manutenzione immobile caserma Sicurezza Urbana Scuole e servizi scolastici. Realizzare il Diritto allo Studio Azioni di prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica Favorire percorsi formativi per gli adulti Servizi bibliotecari avanzati ed innovativi Servizi culturali in sinergia con circuiti sovracomunali e con le realtà associative Ampliamento di opportunità di crescita per i giovani e per gli adulti, valorizzando lo sport ed il tempo libero Consolidamento e miglioramento della mobilita’ di automobilisti, ciclisti e pedoni all’interno e all’esterno del centro abitato Urbanistica/gestione del territorio Servizi a supporto della centralità della persona e della famiglia Interventi strategici nell'area minori ed anziani Azioni per l'integrazione degli immigrati Gestione cimiteri Azioni di sviluppo per il commercio locale Gestione servizi Farmacia Comunale
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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L’AMMINISTRAZIONE GENERALE E LE RISORSE ECONOMICHE AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO AZIONE AMMINISTRATIVA/COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E DIALOGO CON LA COMUNITA'
Al fine di potenziare il rapporto di fiducia dei cittadini nei confronti dell’Amministrazione comunale nel prossimo triennio si continuerà nel processo di incentivazione del dialogo con i cittadini e con le varie associazioni. Una informazione corretta, puntuale e mirata su tutti gli aspetti che riguardano la vita amministrativa facilita tale processo. Nel solco tracciato di recente nell'ambito della riforma della pubblica Amministrazione (l. 15/2009, d.lgs. 150/2009 e D.Lgs. n. 33/2013) si potenzieranno le azioni volte a garantire una maggiore trasparenza nell'informare i cittadini sull'azione amministrativa nel suo complesso – servizi, realizzazioni in corso, grado di raggiungimento dei risultati attesi, ecc. Attraverso adeguati strumenti, alcuni già in uso (Piano della Comunicazione, Periodico di Informazione Comunale, newsletter), altri in via di sperimentazione ( nuove sezioni sul sito web), altri ancora da avviare verranno ulteriormente potenziate nell'arco dei prossimi anni le forme di comunicazione istituzionale dell'Amministrazione verso i cittadini, ma anche nel percorso inverso – dai cittadini all'Amministrazione. In quest'ottica, l’Ufficio relazioni con il pubblico dovrà divenire sempre di più punto di riferimento e punto di incontro tra il cittadino e l’Amministrazione, luogo di ascolto e di risposta alle esigenze dei cittadini-utenti che presso l’ufficio possono ottenere informazioni e conoscere i servizi offerti dall’Amministrazione. Rilievo centrale avrà dunque la nuova collocazione dell'ufficio U.R.P. , pensata in funzione del cittadino, di facile accesso all'interno delle nuova struttura in fase di ultimazione destinata ad ospitare ai piani superiori la biblioteca comunale, ed ai piani inferiori alcuni servizi al pubblico. Verranno avviate indagini informative al fine di valutare i bisogni di accessibilità espressi sia dai cittadini che dagli operatori economici che hanno necessità di interfacciarsi con il Comune.
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Si proseguirà nel percorso di potenziamento e miglioramento del sistema informatico del Comune e nel suo adeguamento ai dettami del Codice dell’Amministrazione digitale. Particolare attenzione sarà riservata alle seguenti azioni: revisione del sito web affinché diventi strumento efficace, facilmente utilizzabile e che consenta a tutti l’accesso alle informazioni prodotte dalla struttura amministrativa; sviluppo delle relazioni on-line con cittadini, imprese, professionisti, ecc. sia attraverso il sito web, sia attraverso la diffusione di strumenti di base quali e-mail e firma digitale che, unitamente all’archiviazione digitale degli atti, porteranno ad una progressiva eliminazione dei documenti cartacei. Nell’ottica della trasparenza dell’attività amministrativa ci si propone di perseguire azioni di snellimento e semplificazioni delle procedure: a tal fine si sta provvedendo all’aggiornamento dello Statuto comunale e successivamente del Regolamento del Consiglio Comunale per adeguarli alle sopraggiunte disposizioni normative e per renderli strumenti agevoli, di facile lettura ed applicazione, che possano facilitare i rapporti tra i cittadini e “l’Ente Comune”. Nel convincimento che il personale dipendente sia una risorsa per la collettività ed una risorsa importante per l’attuazione degli obiettivi di mandato, si continuerà nel processo di sviluppo e valorizzazione dei collaboratori, accrescendone la professionalità attraverso adeguati percorsi formativi e ciò anche in coerenza con le nuove disposizioni di legge in materia di lavoro pubblico che richiedono particolare attenzione nei confronti delle prestazioni individuali e di gruppo al fine di far crescere la performance complessiva dell’Ente. L’utilizzo di strumenti sempre più all’avanguardia per il potenziamento delle forme di comunicazione non deve comunque escludere il rapporto personale che ciascun amministratore deve costantemente tenere con i cittadini.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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L’AMMINISTRAZIONE GENERALE E LE RISORSE ECONOMICHE AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO SISTEMI DI GESTIONE QUALITA'
In seguito al conseguimento della ricertificazione del Sistema Gestione Qualità ISO 9001:2008 nonché della certificazione del Sistema Gestione Qualità Ambientale ISO14001:2004, ottenute nel corso del 2009, il Comune di Cermenate si appresta ad effettuare i seguenti interventi migliorativi, nell'ambito del “progetto Qualità”. Innanzitutto si interverrà sul fronte della formazione interna, agendo su più livelli: formazione generale rivolta ai nuovi assunti - formazione dei nuovi dipendenti addetti allo svolgimento delle verifiche ispettive interne, con particolare attenzione agli audit sul sistema Gestione Qualità Ambientale - formazione degli amministratori (già avviata). Si procederà inoltre con l'aggiornamento dei procedimenti descritti nel portale internet, tenendo conto degli aggiustamenti apportati alla modulistica nonché agli indicatori di qualità che verranno altresì aggiornati con l'individuazione di nuove voci chiave. Si interverrà anche sulle procedure. Si prevede inoltre l'aggiornamento della Carta dei Servizi, anche alla luce delle nuove normative e dei cambiamenti che hanno interessato e che interesseranno alcuni servizi. In campo ambientale verranno invece effettuate nuove misurazioni su parametri sensibili (qualità dell'acqua potabile) che verranno comunicati alla cittadinanza.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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L’AMMINISTRAZIONE GENERALE E LE RISORSE ECONOMICHE AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO POLITICHE ECONOMICHE
L’attività svolta dal Comune nel settore economico- finanziario è regolata da norme ben precise. L'introduzione della nuova Imposta Municipale propria, il cui gettito viene in parte riassorbito dalla riduzione dei trasferimenti erariali, i vincoli derivanti dalle norme che mirano al contenimento della spesa pubblica, il particolare momento di crisi economica, la difficoltà nel reperire i finanziamenti, l’aumento fisiologico dei costi, inducono questa Amministrazione comunale a ricercare, ancor più che in passato, non solo forme sempre più oculate di gestione delle risorse, ma anche un’ approccio “più manageriale” nella gestione dei servizi pubblici nel rispetto delle norme che regolano l’azione amministrativa: il fine è il miglioramento della loro qualità pur nella riduzione del budget a disposizione. Nel corso del mandato si proseguirà nel continuo miglioramento della programmazione finanziaria nel suo complesso. La ricerca delle risorse
necessarie per l’attuazione del programma amministrativo non sarà tuttavia disgiunta dall’esigenza di
contenimento delle tariffe dei servizi pubblici e delle entrate tributarie nel loro insieme, soprattutto nei confronti di quelle fasce di cittadini che oggi versano in particolare difficoltà e che sempre più spesso si rivolgono al Comune per cercare soluzioni a problematiche che, a volte, ricadono sotto la responsabilità di altri soggetti. Si intende quindi perseguire una politica tributaria che terrà in particolare considerazione la ridotta capacità contributiva di alcune categorie di soggetti nella convinzione che questa sia una delle forme di sostegno a favore di cittadini che versano in condizioni di disagio e che si affianca ai tradizionali interventi attuati nel sistema del “welfare”. Nell’attuale scenario economico nazionale caratterizzato, per quel che concerne gli enti locali, da norme di contenimento della spesa pubblica che costringono i Comuni alla contrazione degli investimenti
ed a politiche di bilancio di contenimento e
mantenimento più che di sviluppo, occorre anche ripensare al rapporto con il mondo privato: si cercherà, quindi, di reperire risorse
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tramite sinergie pubblico-privato nella speranza che questo possa facilitare anche la ripresa degli investimenti da parte dei singoli operatori con indubbi benefici per tutta la collettività. Particolare attenzione sarà dedicata, in collaborazione con il personale dipendente, allo studio e ricerca di bandi di finanziamento al fine di verificarne l’applicabilità al Comune per l’attuazione dei vari programmi sia correnti che di investimento. L’ottimizzazione delle risorse comporterà anche un’attività di verifica circa la possibilità di riduzione dell’indebitamento, operazione già attuata in passato, che consente di liberare fondi di bilancio da utilizzare per l’incremento dei servizi e per il soddisfacimento di bisogni della collettività a parità di entrata. Nel corso del mandato si continuerà nell’attività di recupero dell’evasione tributaria sia per garantire una maggiore equità contributiva, sia per stabilizzare il gettito dei tributi locali favorendo una sempre più precisa ed attendibile programmazione. Nel contempo sarà migliorato il servizio reso agli utenti fornendo informazioni sempre più puntuali e precise ed orientando il rapporto comune-utente verso una sempre maggiore reciproca collaborazione. Uno strumento importante a supporto delle decisioni e dell’orientamento della gestione è costituito dal
sistema del
“controllo di gestione” che nel corso del triennio sarà implementato. Il controllo di gestione è un processo diretto a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati ed il rapporto tra risorse acquisite, costi sostenuti e servizi offerti. La verifica è finalizzata al monitoraggio del grado di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Ci si augura che con l’emanazione dei decreti delegati attuativi della legge 5 maggio 2009 n. 42 “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione” si pervenga ad un sistema di finanziamenti stabili e certi
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oltre che ad un sistema di responsabilità ed
efficienza nell’uso degli stessi nell’ottica del
dell’Amministrazione e della riduzione dei centri di spesa.
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miglioramento della qualita’
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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L’AMMINISTRAZIONE GENERALE E LE RISORSE ECONOMICHE AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE ORDINARIA DEL PATRIMONIO
Nell'ambito della gestione ordinaria del patrimonio immobiliare si proseguirà nelle attività di monitoraggio dello stato di conservazione degli stabili, mettendo in atto ogni opportuno intervento manutentivo utile a garantire adeguata fruizione da parte degli utenti nonché garantire adeguate condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro per il personale dipendente. Tali attività verranno messe in atto compatibilmente con le risorse di bilancio, nonché valutando la possibilità di individuare forme diverse di incarichi di manutenzione che consentano, ove possibile, di contenere i costi e migliorare l'efficienza prodotta. A seguito della sottoscrizione della convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, ai sensi degli artt. 54 del D.Lgs. n. 274/2000 e n. 2 del D.M. 26.03.2001, con il Tribunale di Como, il Giudice di Pace di Como, su richiesta dell’imputato, ha disposto lo svolgimento di attività non retribuita a favore della collettività di Cermenate. Le persone coinvolte sono state adibite a lavori di manutenzione del territorio comunale.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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SICUREZZA E POLIZIA LOCALE MANUTENZIONE CASERMA CARABINIERI MANUTENZIONE IMMOBILE CASERMA
Nell'ambito della nuova convenzione per la gestione associata del servizio Caserma dei Carabinieri, che vede coinvolti i Comuni di Bregnano e Vertemate con Minoprio, comproprietari della struttura insieme a Cermenate, si provvederà ad effettuare tutte le manutenzioni necessarie per il mantenimento della funzionalità dell'immobile, ripartendone i relativi costi.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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SICUREZZA E POLIZIA LOCALE POLIZIA LOCALE SICUREZZA URBANA
Nel corso del mandato proseguiranno e saranno implementate le azioni già intraprese nel recente passato per garantire a Cer menate una convivenza civile e sostenibile, per garantire quella sicurezza che, oggi, viene comunemente definita “sicurezza urbana” per distinguerla dalla “sicurezza pubblica” intesa, quest’ultima, soltanto come potere dello Stato di usare i mezzi coercitivi necessari per far rispettare le regole che una comunità si è data. A tal fine un ruolo decisamente importante sarà svolto dalla Polizia Locale che continuerà ad effettuare servizi di pattugliamento del territorio. Attività altrettanto importante sarà il controllo del territorio “a piedi” in modo da poter cogliere aspetti ed eventuali probl ematiche o criticità da riportare all’interno delle strutture comunali. La Polizia Locale svolgerà la sua attività in integrazione ed in coordinamento con le altre Forze di Polizia presenti ed operanti sul territorio e ciò anche sulla scorta di quanto definito nel Patto Lo cale di Sicurezza urbana Area Canturina sottoscritto il 19.05.2008. Si parteciperà attivamente alle periodiche riunioni del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, in occasione delle quali è possibile rappresentare eventuali criticità inerenti la sicurezza urbana ed è possibile definire sinergie tra le Istituzioni Statali e Locali, che operano in materia di sicurezza, al fine di superare le problematiche riscontrate. Nell'ottica del miglioramento della qualità della vita dei cermenatesi si terrà anche conto delle azioni e degli strumenti che la recente legislazione in materia di sicurezza mette a disposizione dei Sindaci, calibrando l'adozione dei relativi provvedimenti alla realtà territoriale ed alla tipologia di fenomeni di illegalità che si renderà necessario contrastare.
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Proseguiranno le campagne di educazione stradale nelle scuole nella consapevolezza che esse contribuiscono ad infondere nei giovani il senso civico e ad educarli alla legalità. Per quel che concerne il servizio di protezione civile sarà mantenuta la convenzione sottoscritta con l'associazione “Volontari del Lario – Onlus” nel 2003 in modo da assicurare un’attività diventata sempre più preziosa ed apprezzata dai cittadini. A breve verranno approvati il Piano di Protezione Civile ed il Regolamento di Polizia Urbana in fase di elaborazione
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO ISTRUZIONE PUBBLICA SCUOLE E SERVIZI SCOLASTICI. REALIZZARE IL DIRITTO ALLO STUDIO
L'Amministrazione intende perseguire un programma, nell'ambito delle politiche educative e formative, che favorisca la piena realizzazione del diritto-dovere all’istruzione, anche attraverso iniziative di supporto ed accoglienza nella scuola.
La facilitazione del successo scolastico per tutti i ragazzi ed i giovani, dovrà passare anche attraverso la rimozione degli ostacoli socio-economici presenti nel contesto familiare. A tal fine, verranno confermati tutti gli interventi realizzati negli ultimi anni. In particolare:
•conferma
ed ampliamento, compatibilmente con le risorse disponibili, dei servizi di trasporto e refezione scolastica. Ci si propone di
realizzare il progetto Pedibus, pianificando ed organizzando azioni di sensibilizzazione del walk to school, coinvolgendo agenzie del privato sociale e del mondo associativo. Verranno consolidate le esperienze di verifica e monitoraggio della qualità del servizio mensa, promuovendo le attività della Commissione Mensa; •conferma
dei beneficiari di borse di studio, sulla base del criterio dell'eccellenza negli studi; conferma del comodato libri di testo;
elaborazione bandi volti alla riduzione del costo dei servizi scolastici; •promozione
progetti di educazione stradale, ambientale, alimentare;
•continuazione
dell'esperienza del Consiglio Comunale dei ragazzi, cercando di favorire un ruolo sempre più attivo e da protagonisti
dei ragazzi; •manutenzione
straordinaria ed ordinaria degli edifici scolastici in modo da garantire un ambiente confortevole e sicuro agli studenti;
•potenziamento
della funzione del mediatore culturale e del facilitatore linguistico per favorire l'integrazione di alunni stranieri, con
azioni strutturate nell'ambito del Piano di Zona distrettuale;
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della frequenza di alunni disabili ed in situazioni di fragilità, mediante implementazione dei servizi educativi comunali;
alla collaborazione con associazioni locali per lo svolgimento di attività integrative.
Oltre a garantire il mantenimento dei necessari requisiti di fruibilità degli stabili scolastici, compatibilmente con le risorse di bilancio disponibili ed eventualmente reperibili mediante finanziamenti presso altri enti, si interverrà al fine di migliorare la funzionalità delle strutture ed impianti, anche alla luce del contenimento energetico. A completamento degli interventi attuati presso il plesso della scuola primaria di via Montessori con la realizzazione del nuovo refettorio, sarà messo in esercizio il nuovo centro di cottura in sostituzione di quello attualmente in funzione presso la scuola dell'Infanzia.
Ci si propone di valutare l’ampliamento della scuola secondaria di primo grado nel momento in cui diverrà completamente disponibile lo stabile denominato ex “palazzina dei Servizi Sociali”. Nella valutazione si dovrò tener conto delle esigenze della scuola strettamente legate anche alla nuova formulazione dell’orario scolastico, dell’offerta formativa e dei progetti a medio e lungo termine.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO ISTRUZIONE PUBBLICA AZIONI DI PREVENZIONE DEL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Al fine di conoscere meglio l'entità del fenomeno della dispersione scolastica e di contenerne gli effetti, verranno promossi tavoli di confronto tra servizi, scuola, famiglia.
Verrà promossa la partecipazione del Comune a specifici progetti in collaborazione con il terzo e quarto settore utilizzando i canali della l.r. 23/99 e i finanziamenti delle fondazioni per attivare interventi finalizzati a prevenire tale fenomeno.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO ISTRUZIONE PUBBLICA FAVORIRE PERCORSI FORMATIVI PER GLI ADULTI
L'attenzione alle necessità formative del mondo degli adulti, che sempre più spesso si trovano nella situazione di doversi riqualificare a livello professionale, e non soltanto dei ragazzi, sarà garantita attraverso le seguenti azioni:
•promozione
di corsi di formazione permanente e di ri-orientamento rivolti ad adulti occupati ed in cerca di occupazione, anche
attraverso la promozione dell'E.D.A. (educazione degli adulti); •agevolazione
della diffusione della Dote Lavoro (destinato alla riqualificazione e al reinserimento lavorativo di disoccupati e
cassintegrati) e la Dote Formazione (dedicata alla specializzazione di giovani laureati, qualificati,diplomati).
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO BIBLIOTECA E SERVIZI CULTURALI SERVIZI BIBLIOTECARI AVANZATI ED INNOVATIVI
L’Amministrazione ha come obiettivo la promozione di un polo attrattore e innovativo nel settore dei servizi culturali, rappresentato dalla nuova biblioteca comunale che verrà conclusa entro l'anno 2013.
L'intenzione è pertanto di rafforzarne il ruolo all'interno del territorio e del sistema bibliotecario della Brianza Comasca, dotandolo di servizi avanzati e tecnologicamente innovativi, come ad es. il wireless, l'utilizzo gratuito di postazioni internet, postazioni multimediali, postazione audio-video, ampliamento dell'offerta di libri , dvd, cd , arricchimento del patrimonio librario e multimediale dedicato alla sezione ragazzi, emeroteca, e di prevedere al suo interno diversi spazi accoglienti ed ospitali,
che
possono essere fruiti da tutti: bambini anche molto piccoli, che possono iniziare ad avvicinarsi al mondo dei libri, dei suoni, delle storie animate e dei colori nella ludoteca; ragazzi/e in un ampia sezione per loro pensata, comprendente anche la mediateca; studenti/esse per i quali verrà allestita anche una zona studio e lettura in ambiente amichevole; adulti ed anziani, che potranno avvalersi di un'offerta in termini di libri e riviste sempre più aggiornata e completa.
Verrà perseguito l'obiettivo di rendere la biblioteca un luogo di incontro e di aggregazione, fruibile da un numero sempre maggiore di utenti. Ci si propone di rafforzare il compito di promozione della cultura, con serate dedicate alle letture a tema, anche di proposte di autori e illustratori locali. Inoltre verrà potenziata la collaborazione con le scuole del territorio, attraverso la promozione della lettura, anche sperimentando nuove forme di approccio alla lettura e nuove esperienze maggiormente interattive con i bambini e i ragazzi.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO BIBLIOTECA E SERVIZI CULTURALI SERVIZI CULTURALI IN SINERGIA CON CIRCUITI SOVRACOMUNALI E CON REALTA' LOCALI
Partendo dall'assunto che la promozione della cultura rappresenta un fattore di sviluppo per l'intera collettività e che occorre valorizzare i legami ed i contatti esistenti tra il Comune ed altre realtà territoriali sovracomunali nonché con il tessuto associativo locale al fine di favorire l'arricchimento dell'offerta culturale, le azioni che saranno realizzate nei prossimi cinque anni riguarderanno: •promozione,
organizzazione e gestione di eventi culturali e attività del tempo libero;
•valorizzazione
della cultura e della storia locale, mediante iniziative sul tema delle tradizioni locali, della riscoperta di luoghi
(rioni, piazze, parchi), arti e mestieri locali, utilizzando lo strumento dei patrocini e dei contributi per iniziative a tema, oltre che di organizzazione in forma diretta; •proposte
alle scuole di progetti per l'approfondimento di tematiche inerenti la costituzione e la legalità;
•ampliamento
dell'offerta culturale per tutte le fasce di età della cittadinanza, nell'ambito principalmente della Primavera
Cermenatese, attraverso l'adesione a Festival a livello della Provincia di Como ovvero della Regione Insubrica; •rafforzamento
del ruolo del servizio Cultura nei rapporti con i gruppi e le associazioni culturali che operano in Cermenate, al
fine di creare sinergie tra il pubblico ed il privato per la realizzazione di iniziative anche di svago e ricreazione; •promozione
dell'utilizzo di spazi destinati alla diffusione del sapere: in particolar modo si intende dare impulso all’utilizzo del
nuovo auditorium di Via G.B. Grassi che nei primi mesi di utilizzo ha già dimostrato di essere apprezzato ed utilizzato da diverse tipologie di utenza in modo da farlo diventare sempre più luogo di promozione culturale; •promozione
dell'avvicinamento all'ambito musicale, con collaborazioni con associazioni e gruppi locali (cori, corale, corpo
musicale, associazioni). Nel corso di questi anni si sono realizzate numerose attività nell’ambito del Progetto S. Francesco con l'Associazione Jus Vitae ONLUS, alla quale è stata concessa in comodato la villetta di Via Di Vittorio n. 10, confiscata alla criminalità organizzata, e assegnata al patrimonio indisponibile di questo Comune; si proseguirà quindi con
molteplici attività ed iniziative al fine di
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promuovere una cultura di legalità e giustizia, nell’ottica di concretizzare nella struttura confiscata un centro di alta formazione contro la mafia che sarà inaugurato a breve.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO SERVIZI ALLO SPORT AMPLIAMENTO DI OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER I GIOVANI E PER GLI ADULTI, VALORIZZANDO LO SPORT ED IL TEMPO LIBERO
Nell'ottica di consolidare gli stretti e proficui rapporti con le realtà sportive e del tempo libero che operano nel territorio instaurati negli anni scorsi, e di agevolare la fruizione di diverse pratiche sportive, nella certezza che valorizzare lo sport ed il tempo libero rappresenti un'enorme opportunità di crescita per la popolazione giovanile e non solo, l'impegno dell'Amministrazione sarà profuso nell'attuazione dei seguenti progetti: •ricerca
di nuovi spazi per ampliare le possibilità di praticare differenti discipline sportive;
•migliorare
la fruibilità degli impianti esistenti, favorendo lo svolgimento di pratiche sportive sempre più diversificate;
•valorizzare
le strutture presenti mirando alla qualità anche in collaborazione con associazioni sportive e privati;
•ottimizzare
i consumi legati alla gestione delle strutture;
•sostenere
e promuovere le attività delle società/associazioni sportive;
•ridefinire,
ove necessario, le convenzioni esistenti con le società sportive attualmente esistenti al fine di ottimizzare
l’utilizzo e l’efficienza delle strutture, ripianificando eventualmente i tempi della concessione alle associazioni per permettere l’ammortamento di investimenti; •sostenere •ampliare
le iniziative sportive dilettantistiche;
il coinvolgimento della popolazione in giornate destinate a far conoscere le attività sportive praticabili a Cermenate
(Festa dello Sport); •migliorare
il coordinamento delle attività ricreative, intensificando i rapporti tra Comune e associazioni culturali, sportive e
del tempo libero; •fornire
sostegno organizzativo e patrocinio ad associazioni nella realizzazione di attività nell'ambito del gemellaggio e di altre
iniziative per far conoscere sapori e prodotti tipici.
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TEMA PROGRAMMA PROGETTO
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AMBIENTE E TERRITORIO VIABILITA’ CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITA’ DI AUTOMOBILISTI, CICLISTI E PEDONI ALL’INTERNO E ALL’ESTERNO DEL CENTRO ABITATO
Nell’ottica di un continuo miglioramento della qualità della vita dei cittadini l’attenzione alla mobilità in senso lato non può che essere massima. Senza tralasciare la normale e periodica manutenzione delle opere già completate negli ultimi anni e compatibilmente con la disponibilità di risorse economiche, si provvederà al completamento (arredo urbano) del tratto di via Scalabrini tra via Montessori e Via XXV Aprile compatibilmente con i lavori di ultimazione della ristrutturazione dello stabile da adibire a biblioteca comunale prevista entro la fine del corrente anno, nonché al completamento della ristrutturazione viaria del centro storico di Asnago (Via D.F. Borghi/Via Risorgimento). Di pari passo con le sistemazioni viabilistiche si attueranno interventi sul fronte delle zone di sosta, con particolare attenzione ai centri storici, senza tralasciare le altre aree del paese soprattutto quelle interessate da eventuali nuovi insediamenti abitativi. Nei centri storici, oltre all’eventuale realizzazione di nuove aree di sosta, si studieranno soluzioni finalizzate a creare zone a rotazione breve a favore dell’accessibilità alle strutture pubbliche e commerciali. Massima attenzione verrà altresì posta alla grande opera infrastrutturale sovracomunale che vedrà la luce nei prossimi anni: la Pedemontana. Il nostro territorio sarà interessato in particolare dall’asse principale di collegamento verso Busto Arsizio che lambisce la zona sud del territorio e dall’opera complementare, la variante al Sp 31, che invece interessa la zona ovest ai confini con il Comune di Bregnano. Consapevoli dell’importanza strategica dell’opera, dovremo tuttavia porre particolare attenzione alla prima fase di cantierizzazione (che interesserà la piana agricola a sud del paese) e alla successiva fase di conduzione del cantiere, soprattutto in un’ottica di salvaguardia del territorio. Certamente, una volta terminata, l’opera porterà indubbi vantaggi al traffico veicolare in transito sulle due principali arterie extraurbane che interessano il nostro territorio, la ex Statale 35 dei Giovi e la sp 32 Novedratese/Via Europa Unita.
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Nell’ambito dell’attuazione degli interventi in qualche modo collegati alla realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano, in sinergia con il Parco Lura e Lura Ambiente Spa ci si sta adoperando per valutare la fattibilità (tecnica ed economica) della realizzazione di un nuovo collettore fognario che, posizionato a sud del paese, parallelamente al tracciato della infrastruttura, possa risolvere le problematiche relative al funzionamento del sistema fognario del paese nel suo complesso, oltre che raccogliere le acque reflue della zona Cascina Lavezzari. Nel contempo è stato approvato un progetto elaborato da Lura Ambiente SpA inerente la realizzaione di un collettore che ottimizzi il funzionamento del sistema fognario nord-sud. Gli interventi sopra indicati contribuiranno alla risoluzione delle criticità emerse sul territorio anche nel recente passato: V. D.Gnocchi, Via Pertini, Via S.Maria in Campo, Via Buozzi, Via De Gasperi, ec.). Per la realizzazione di un primo lotto a stralcio di tale progetto sono stati richiesti finanziamenti all'ATO ed alla Provincia di Como.
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AMBIENTE E TERRITORIO GESTIONE DEL TERRITORIO URBANISTICA/GESTIONE DEL TERRITORIO
La gestione del territorio quale “unico bene non riproducibile” deve prevedere, da un lato, una politica di utilizzo oculato degli spazi ancora disponibili e, dall’altro, la salvaguardia di quelle zone del territorio che già sono state ritenute meritevoli di particolare attenzione per la loro valenza ambientale/naturalistica/paesaggistica/culturale. Lo strumento che ci accompagnerà nel perseguimento di queste finalità è sicuramente il Piano di Governo del Territorio approvato nel 2009 che consentirà all’Ente pubblico in primis, di concerto con i cittadini e gli operatori, di attuare lo sviluppo della città in tutti i sensi. In quest’ottica è stato impostato un lavoro finalizzato a contemperare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti (ente pubblico e privati), nonché a cercare di snellire il più possibile le procedure per ottenere il miglior risultato possibile. Nell’ottica di una trasparenza del lavoro svolto è stato installato un sistema di consultazione on line della pratiche edilizie che consente un accesso libero alle informazione ai cittadini e ai professionisti muniti di credenziali di accesso. Consequenziali all’entrata in vigore del PGT saranno le modifiche da apportare a tutti gli strumenti urbanistici ad esso correlati (ad es. Zonizzazione Acustica del territorio, Regolamento Edilizio, ecc.). Ove possibile, si cercherà di incentivare l’utilizzo di fonti energetiche alternative anche su edifici di proprietà pubblica e l’edificazione bioclimatica da parte dei privati. Con l’ottenimento della Certificazione di Qualità Ambientale è stato raggiunto senz’altro un obiettivo notevole sul fronte dell’attenzione all’ambiente: occorrerà mantenere ed implementare ciò che è stato certificato all’interno della procedura e attuare correttivi continui laddove vi siano delle anomalie.
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La costruzione del PAES (per il quale è stato ottenuto un contributo in collaborazione con Anci Lombardia ed in partenariato con i Comuni di Rovellasca e di Limido Comasco) e l’adesione al Patto dei Sindaci consentirà di predisporre un piano per gli anni futuri che possa guidare le scelte degli amministratori in campo ambientale, del miglioramento della qualità della vita e della formazione di una coscienza collettiva attenta al rispetto dell’ambiente medesimo. La dotazione di aree verdi sul territorio risulta molto alta e questo comporta sforzi notevoli per il mantenimento e la fruibilità delle stesse da parte di tutti i cittadini. Ci si propone di realizzare, eventualmente anche in collaborazione con le associazioni del territorio, una nuova area verde in località Montesordo al fine di completare quel progetto di più ampio respiro che aveva l’obiettivo di dotare ciascuna zona del paese di un’area a verde attrezzato per i residenti. Le sinergie con gli Enti Parco (Parco del Lura e Parco della Brughiera Briantea) saranno mantenute ed implementate continuamente non solo per rendere più fruibili zone particolarmente belle del territorio, ma anche per rafforzare la consapevolezza di tutti i cittadini che la tutela del verde e dell’ambiente deve essere al primo posto per una comunità che ha a cuore la qualità della vita. Da evidenziare, in particolare, la sinergia con il Parco del Lura che ha portato ad ottenere un finanziamento di Fondazione Cariplo che, unitamente ai fondi della compensazione ambientale previsti dalla realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano, sarà destinato alla realizzazione del corridoio ecologico di collegamento tra i due Parchi: il progetto è in fase avanzata di elaborazione e verrà a breve presentato alla cittadinanza per poi passare alla fase realizzativa.
Particolare attenzione verrà posta al problema del Piano Cave provinciale che sicuramente interesserà il nostro territorio nel prossimo futuro: la previsione di apertura di una nuova cava nella zona est del nostro territorio all’interno del Parco della Brughiera Briantea è da scongiurare in tutti i modi possibili. La contrarietà dell’Amministrazione locale ad un intervento di questo tipo potrebbe non essere sufficiente ad evitare che ciò avvenga, in quanto Enti superiori (Provincia e Regione) potrebbero imporre una scelta che
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rientra in un disegno sovracomunale: l’Amministrazione Comunale farà comunque di tutto affinché ciò non avvenga, proprio per evitare un elemento di disturbo all’ambiente e a tutta la popolazione cermenatese.
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WELFARE SETTORE SOCIALE SERVIZI PER LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA E DELLA FAMIGLIA
In continuità con quanto fatto negli anni precedenti, ci si propone di ricollocare in una posizione di assoluta centralità la persona e la famiglia, nucleo primario del sistema del welfare, sviluppando un sistema di relazioni in cui tali soggetti non sono solo portatori di bisogni, ma anche di soluzioni e stimoli ai servizi istituzionali e del territorio. Nel riconoscere che la famiglia si fa carico, nell'odierno sistema sociale, dei principali costi economici e sociali degli interventi sui soggetti “deboli”, si intende potenziare il ruolo che hanno le organizzazioni/associazioni espressione della famiglia stessa nei rapporti con il Comune, che si deve collocare in una posizione di sempre maggiore ascolto dei bisogni al fine di individuare in modo condiviso le soluzioni e gli interventi mirati allo sviluppo della persona nell'ambito della famiglia. Verranno dunque attuate le seguenti azioni al fine di garantire continuità e rafforzamento dei servizi già esistenti, ma anche di promuovere una politica innovativa per la famiglia: •istituzione •analisi
di un fondo di solidarietà mirato ai bisogni di famiglie in temporanea difficoltà;
di sistemi per la concessione di prestiti d'onore;
•ampliamento •creazione
di forme e di canali di comunicazione circa le azioni di agevolazioni in favore della famiglia;
di tariffe agevolate per la famiglia in particolare per l'utilizzo di più servizi omogenei;
•ridefinizione
e messa a punto del sistema di accesso ai servizi, nonché delle relative tariffe, in una logica di coerenza
complessiva e nella prospettiva della tutela delle fasce deboli e dell’equità sociale, in modo da prevedere agevolazioni per le famiglie più numerose e per quelle che s trovano in condizioni socio economiche di particolare disagio;
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la fruizione a costi agevolati dei servizi per la prima infanzia, diversificando risposte personalizzate e flessibili
per rispondere ai bisogni attraverso forme di accoglienza e cura all’infanzia, quali asilo nido, Centro per la prima infanzia, Spazigioco; •Attivare
esperienze di reciproco scambio, attraverso la partecipazione a percorsi di creazione e gestione delle “Banche del
Tempo” in collaborazione con operatori del terzo settore; •favorire
l'accoglienza attraverso l'affido e la tutela dei minori.
Per perseguire l'obiettivo di garantire le condizioni perché tutte le persone possano vivere in modo pieno la propria esistenza, eliminando alcuni ostacoli di tipo sociale ed economico, si intende porre al centro la persona diversamente abile, la sua famiglia, e i suoi bisogni. Si svilupperanno le modalità concrete di definizione e di attuazione dei progetti individualizzati di presa in carico, in particolare con: •il
rafforzamento dei servizi e degli interventi che consentano la permanenza della persona disabile nel contesto familiare
(assistenza domiciliare, servizi di supporto alla famiglia, soggiorni di sollievo); •potenziamento •messa
del sistema di segretariato sociale professionale (Sportello non autosufficienti);
a sistema di interventi assistenziali basati su progetti sociali individualizzati (b uono sociale a progetto) nell'ambito delle
attività attuate dal Piano di Zona; •miglioramento
delle modalità di integrazione tra intervento sociale, formativo e di inserimento lavorativo che tenga conto di
tutte le potenzialità del soggetto. Particolare attenzione verrà data ai progetti di sostegno educativo e di orientamento, accompagnamento e sostegno dei ragazzi con disabilità; •promozione
dell'integrazione fra i disabili e tutte le realtà presenti sul territorio (associazioni sportive, culturali, ludiche,
scuola, oratori, centro natatorio); •attivazione
di progetti di gestione di servizi con il coinvolgimento degli anziani e di associazioni di volontariato (servizio di
trasporto e accompagnamento con veicolo acquisito dal Comune in comodato gratuito).
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attività di sostegno al funzionamento del C.D.D., unitamente al Piano di Zona;
•prosecuzione
interventi sul territorio per l'eliminazione delle barriere architettoniche;
•promozione
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dell'accesso a progetti residenziali per disabili, anche attraverso contribuzioni volte ad abbattere i costi delle
prestazioni in strutture.
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WELFARE SETTORE SOCIALE INTERVENTI STRATEGICI NELL'AREA MINORI, GIOVANI E ANZIANI
Nell'area minori/giovani obiettivo strategico dell'Amministrazione Comunale è l'ampliamento dell'offerta educativa e formativa per minori e giovani, nella convinzione che si debba perseguire una politica di ascolto delle necessità dei giovani, e di conseguente risposta, per poter favorire il pieno sviluppo della loro personalità e delle loro potenzialità. Ci si prefigge di realizzare tale obiettivo attraverso le seguenti azioni: •supporto
e collaborazione con gli enti e realtà che a vario titolo si occupano di formazione rivolta ai giovani (scuola,
associazioni sportive, biblioteca, oratori, piano di zona distrettuale); •attuazione
di interventi di sostegno educativo scolastico e domiciliare mediante elaborazione ed attuazione di singoli progetti
individualizzati; •incremento
degli spazi e momenti dedicati all’espressione giovanile, anche di tipo spontaneo;
•ampliamento
dell'offerta educativa e formativa rivolta al pubblico nel periodo estivo, anche attraverso la promozione
condivisa e congiunta di tutte le forme di offerta educativa e ricreativa estiva (CRD, camp estivi, oratori feriali, grest. Centri estivi); •promozione •sostegno
del ruolo degli oratori parrocchiali per continuare a dare riposte ai cittadini;
a progetti di volontariato giovanile e a forme di Servizio Civile Volontario quale esperienza di solidarietà;
•promozione
di iniziative di prevenzione e presa in carico del bullismo, nonché prevenzione di forme di dipendenza (alcool,
stupefacenti, gioco, tabagismo ); •attuazione
progetti nell'ambito delle azioni del Piano di Zona che favoriscano l'acquisizione di esperienze e la formazione di
competenze spendibili anche nel modo del lavoro.
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Per garantire al meglio il diritto della persona anziana di rimanere nel suo ambiente di vita, si svilupperanno interventi tendenti a privilegiare la domiciliarietà, attraverso: lo sviluppo di interventi di assistenza domiciliare che agevoli le famiglie con anziani in casa (ampliamento fasce orarie del servizio), l’utilizzo dei buoni sociali a progetto, e di voucher; potenziamento del servizio pasti caldi a domicilio, aiuto alle famiglie nella ricerca di personale da adibire ai servizi di supporto, anche attraverso l'albo delle badanti, potenziamento del sistema di segretariato sociale professionale (Sportello Anziani non autosufficienti). Si provvederà a informare tempestivamente la popolazione anziana circa i servizi e le agevolazioni che riguardano la terza età a livello comunale e sovracomunale. Si incentiverà la creazione di maggiori
rapporti tra il Comune e la rete sociale, al fine di potenziare i rapporti di
collaborazione per lo svolgimento di servizi a favore della comunità (nonni vigili, servizio accompagnamento e trasporto persone in difficoltà) anche avvalendosi di prestazioni fornite da anziani. Verranno attuati interventi di tipo economico per favorire l'accesso a strutture per anziani non autosufficienti e a prestazioni sociali e saranno in generale promossi progetti per il benessere dell'anziano (sia di tipo culturale/ricreativo, sia di tipo sanitario/riabilitativo). Si procederà a studiare e a mettere a punto economie di scala per migliorare l'efficienza delle strutture protette per anziani (case di riposo Lomazzo, Bregnano, Cantù).
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WELFARE SETTORE SOCIALE AZIONI PER L'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI
Il costante afflusso di nuovi immigrati può riproporre le situazioni tipiche del primo impatto con rischi elevati di inserimento nel mercato del lavoro sommerso, di marginalizzazione sociale e culturale. Per promuovere l'integrazione dei nuovi arrivati nel tessuto sociale, nel rispetto delle regole , l'Amministrazione convoglierà il proprio impegno su: •iniziative
di accoglienza e di informazione, attraverso la prosecuzione dello Sportello Stranieri e
attraverso percorsi
informativi su diritti e doveri, legislazione vigente, formazione professionale, anche attraverso il S.I.L.; •promozione •corsi
di interventi di mediazione linguistica e culturale nelle scuole;
di italiano per adulti stranieri in collaborazione con EDA e CTP;
• promozione
di corsi rivolti a donne straniere per l’avvicinamento alla lingua italiana anche in collaborazione con altri istituti
formativi operanti sul territorioal fine di favorire l’integrazione •potenziamento del ruolo di integrazione che la
Biblioteca, con le sue attività e proposte, può svolgere nei confronti dei nuovi arrivati.
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WELFARE SETTORE SOCIALE GESTIONE CIMITERI
Per quanto riguarda i cimiteri si tenteranno forme di razionalizzazione della gestione e di contenimento dei costi dei servizi cimiteriali. Si sta predisponendo il Piano Cimiteriale, al fine di individuare eventuali necessità di ulteriore ampliamento dei cimiteri esistenti, anche alla luce della nuova normativa in materia di modalità di sepoltura diversa per confessioni religiose, dispersione delle ceneri, sepoltura animali da compagnia, ecc. .
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ATTIVITA’ PRODUTTIVE SERVIZI AL COMMERCIO AZIONI DI SVILUPPO PER IL COMMERCIO LOCALE
Al fine di rilanciare il commercio e le attività produttive locali, tenuto conto anche della situazione di diffusa crisi in cui versa l'economia non solo nazionale, particolare attenzione sarà dedicata all'attuazione di iniziative che possono contribuire a favorire la ripresa della crescita economica nell'ambito territoriale, tra le quali: •prosecuzione
dell'attività della Consulta per l'Economia formata da rappresentanti delle varie categorie di portatori di
interessi nell'ambito dell'economia, che si occuperà di fornire supporto nelle scelte di programmazione e di coordinamento delle attività economiche, di studio dei problemi più rilevanti e caratteristici dell’economia locale, e che avrà funzione di propulsione e di stimolo delle varie iniziative inerenti alle attività, anche del terzo settore, presenti in Cermenate, per tutta la durata del mandato; •incentivare
sinergie tra Comune ed esercizi commerciali privati per la realizzazione di iniziative destinate ad ampie fasce
della popolazione (bambini, adulti, anziani) al fine di rivitalizzare le attività economiche soprattutto del centro.
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ATTIVITA’ PRODUTTIVE FARMACIA COMUNALE GESTIONE SERVIZIO FARMACIA COMUNALE
Con riferimento al servizio Farmacia Comunale, verrà completata, una volta risolto il contenzioso in atto, la nuova sede della Farmacia Comunale nello spazio antistante la sede attuale per un utilizzo più funzionale e in sicurezza da parte degli utenti. Verrà al contempo implementata la partecipazione a campagne di screening sul territorio promosse dall'ASL di riferimento. Ci si propone di valutare la fattibilità dell'attivazione di nuovi servizi accessori presso la Farmacia Comunale, compatibilmente con le risorse umane disponibili, al fine di fornire servizi (ad es. prenotazione esami/effettuazione esami) sempre più vicini alla cittadinanza.