Rassegna stampa 28/06/2011
La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE AUSL RAVENNA 28/06/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna Pugni mortali a paziente che russava: 4 anni e 6 mesi
7
28/06/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna La Uil: « Ausl , spese di affitto eccessive per il laboratorio analisi»
8
28/06/2011 Corriere di Romagna - Ravenna RAVENNA . Ha patteggiato quattro anni...
9
28/06/2011 Corriere di Romagna - Ravenna Stroncata da un problema di natura cardiaca
10
28/06/2011 Corriere di Romagna - Ravenna Lo uccise perché stava russando Patteggia la pena
11
28/06/2011 Corriere di Romagna - Forlì Case insalubri, fenomeno molto diffuso
12
28/06/2011 L'Informazione di Bologna Così la Regione divide i fondi
13
28/06/2011 La Gazzetta di Parma Liste d'attesa: approvato il piano triennale
14
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna "Costi politica e costi burocrazia"
15
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna Lo uccise perché russava: 4 anni e 6
16
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna Autopsia sulla giovane morta
18
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna Uccise il compagno di stanza: patteggia
19
28/06/2011 La Voce di Romagna - Forli Liste d'attesa, sì al Piano per ridurle
20
28/06/2011 Polis La Regione approva il piano di riduzione delle liste d'attesa
22
27/06/2011 Edilizia e Territorio Aosta «valida» l'ateneo di Cucinella
23
27/06/2011 Edilizia e Territorio Variante all'abitato di Manzano
26
28/06/2011 L'Informazione - MODENA Così la Regione divide i fondi
29
SANITÀ NAZIONALE 27/06/2011 Il Sole 24 Ore LA carenza iod ica in gravidanza
31
27/06/2011 Il Sole 24 Ore Al Centro Oncologico Fiorentino ci si occupa di patologie oncologiche compresi i tumori endocrini e la malattia tiroidea in particolare.
32
27/06/2011 Il Sole 24 Ore La chirurgia mini-invasiva nelle malattie della tiroide
33
27/06/2011 Il Sole 24 Ore La tiroide e le sue malattie
34
27/06/2011 Il Sole 24 Ore Europlan: scacco alle malattie rare
35
27/06/2011 Il Sole 24 Ore L'importanza dello screening neonatale
36
27/06/2011 Il Sole 24 Ore ONCOLOGIA: IL PAZIENTE AL CENTRO DELLA TERAPIA
37
27/06/2011 Il Sole 24 Ore UNA RISPOSTA IMPORTANTE ALLE MALATTIE RARE
38
27/06/2011 Il Sole 24 Ore TUTELARE I DIRITTI DEL PAZIENTE
39
27/06/2011 Il Sole 24 Ore L'importanza della terapia domiciliare
40
27/06/2011 Il Sole 24 Ore Malattie rare: Shire un impegno concreto al servizio del paziente e del medico
41
27/06/2011 Il Sole 24 Ore Limpatto e l'incidenza dei tumori rari
42
27/06/2011 Il Sole 24 Ore Malattie rare, non rari malati
43
27/06/2011 Il Sole 24 Ore Dirìgenti medici Inpdap, nota 7 giugno 2011, n. 22
44
28/06/2011 La Repubblica - Genova Asl 3: Canini addio, tocca a un "piemontese"
45
28/06/2011 La Repubblica - Firenze Asl, sforbiciato un terzo del rosso
46
28/06/2011 La Repubblica - Bologna Liste d'attesa nella sanità emiliana la Regione stanzia 10 milioni di euro
47
28/06/2011 La Repubblica - Bari Ticket, assedio dei sindacati Vendola se ne va dal vertice
48
28/06/2011 La Repubblica - Napoli Specialisti a convegno per la chirurgia plastica
49
28/06/2011 La Repubblica - Napoli Campania, allarme infarto-bis
50
28/06/2011 La Repubblica - Nazionale Urologia La finasteride è a rischio per tumore mammario?
52
28/06/2011 La Repubblica - Nazionale QUANDO IL NEUROLOGO LA PRESCRIVE DALLA PREVENZIONE ALLA TERAPIA RIABILITATIVA
53
28/06/2011 La Repubblica - Torino Sanità, contro i tagli di Cota protesta di sindaci e comitati
54
28/06/2011 La Repubblica - Nazionale "Lasciati da soli davanti alla malattia"
55
28/06/2011 Il Messaggero - Nazionale Fecondazione, sì di Strasburgo al ricorso di una coppia malata
56
28/06/2011 Il Giornale - Milano Turni massacranti, multato il San Raffaele
57
28/06/2011 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Batterio killer Bordeaux, germogli italiani nel mirino Fazio: «Via all'ordinanza per la tracciabilità dei semi»
58
28/06/2011 Avvenire - Nazionale Coma, parte a Napoli il Centro per i risvegli
59
28/06/2011 Il Secolo XIX - GENOVA Obesità attenti ai farmaci
60
28/06/2011 Il Secolo XIX Bedogni, un genovese all'Asl 3 Neirotti resta, ma è scontro
61
28/06/2011 Il Secolo XIX SCANDALO OSPIZI, UN SOLO CONTROLLO ALL'ANNO
63
28/06/2011 MF - Fashion La salute accessibile non è un miraggio
65
24/06/2011 Vita Pandemie La meningite uccide un po' meno La sfida si vince con monitoraggi e vaccini
66
AUSL RAVENNA 17 articoli
28/06/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Pag. 15
(diffusione:165207, tiratura:206221) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ALL' OSPEDALE
Pugni mortali a paziente che russava: 4 anni e 6 mesi QUATTRO ANNI e 6 mesi: è la pena stabilita ieri al palazzo di giustizia di Ravenna per il romeno Pavel Gavril Halmaian, 40 anni. L'uomo, nel mese di maggio del 2010, si era reso protagonista di un episodio di violenza davvero incredibile, purtroppo finito in tragedia. La notte tra il 18 e il 19 aveva preso a pugni il vicino di letto in una camera dell'ospedale di Lugo: si trattava di un uomo di 79 anni, il massese Domenico Morini, che, ricoverato per problemi respiratori, aveva avuto l'unico torto di russare durante il sonno, 'disturbando' così il riposo del romeno. Dopo circa un mese, Morini aveva cessato di vivere. L'iniziale ipotesi di reato, lesioni aggravate, era stata quindi modificata in omicidio preterintenzionale. Una perizia medico-legale aveva stabilito un nesso causale tra il decesso di Morini e i colpi ricevuti nella stanza d'ospedale. In base a una perizia psichiatrica, inoltre, Pavel Gavril Halmaian era risultato sano di mente e dunque in grado di intendere e volere. Halmaian era difeso dall'avvocato Nicola Laghi.
AUSL RAVENNA
7
28/06/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Pag. 10
(diffusione:165207, tiratura:206221) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SANITÀ «LE AZIENDE DELL' AREA VASTA VOLEVANO OPTARE PER IL LEASING, MA LA REGIONE HA NEGATO L'AUTORIZZAZIONE»
La Uil: « Ausl , spese di affitto eccessive per il laboratorio analisi» LA UIL di nuovo contro gli sprechi, questa volta nella sanità: Paolo Palamarini (Uil Fpl) punta il dito sui costi legati al Centro servizi di Pievesistina. «Nell'ambito dell'Area vasta Romagna - scrive - si sono sviluppati progetti, con ingentissimi investimenti, nei nuovi edifici del Centro servizi. In particolare si sono costruite strutture che oggi ospitano il laboratorio analisi, l'officina trasfusionale e il magazzino farmaceutico. Sin dalla presentazione dei progetti, nel lontano 2003, evidenziammo la necessità che le Ausl di Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini acquisissero direttamente la proprietà degli immobili, sia per un'evidente convenienza economica, sia per garantire che siano le stesse aziende a gestire un bene comune». Le stesse Ausl, prosegue Palamarini, avevano «riconosciuto la necessità di evitare il canone di affitto (sembra ammonti a 2.600.000 euro annui), a vantaggio di un leasing che, oltre a garantire la proprietà da parte delle aziende, avrebbe costi notevolmente meno elevati». Ma l'autorizzazione al subentro nel leasing era di competenza della Regione, che l'ha negata. «Possibile - chiede il sindacalista Uil - che in un momento di scarse risorse per la sanità si debbano spendere centinaia di migliaia di euro in più (sembra oltre 250 mila euro ogni anno), certamente sottratti a possibili investimenti diretti al soddisfacimento dei bisogni della collettività, per questioni che, se anche formalmente giuste, creano una spesa inopportuna? Non sono questi gli impegni e i comportamenti virtuosi che ci si attende da progetti di enorme rilevanza come quelli di Area vasta. La Conferenza socio-sanitaria di Ravenna deve approfondire con grande attenzione quanto sta accadendo».
AUSL RAVENNA
8
28/06/2011
Corriere di Romagna - Ravenna
Pag. 13 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
RAVENNA . Ha patteggiato quattro anni... RAVENNA. Ha patteggiato quattro anni e sei mesi Gabril Pavel Halmaian, il rumeno di 41 anni accusato di aver ucciso a pugni Domenico Morini, un 79enne di Massa Lombarda che come lui era ricoverato all' ospedale di Lugo. A scatenare quella inspiegabile scarica di violenza, nel maggio del 2010, fu un motivo tanto banale quanto agghiacciante: «Quell'uomo russava - disse il rumeno poco dopo l'arresto - e io di notte non riuscivo a risposare».
AUSL RAVENNA
9
28/06/2011
Corriere di Romagna - Ravenna
Pag. 5
Stroncata da un problema di natura cardiaca RAVENNA. E' s ta ta effettuata nel pomeriggio di ieri l'auto psia sul corpo dell'impiegata modenese deceduta nelle prime ore di domenica all'ospedale di Ravenna dove era stata ricoverata in seguito ad un malore che l'aveva colpita mentre, insieme agli amici, stava trascorrendo il sabato sera alle feste negli stabilimenti balneari di Marina. L'esame avrebbe confermato che il decesso della 28enne è avvenuto per cause naturali, legate ad un problema cardiaco di cui soffriva la giovane.
AUSL RAVENNA
10
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MORTA ALLE FESTE
28/06/2011
Corriere di Romagna - Ravenna
Pag. 1
Lo uccise perché stava russando Patteggia la pena RAVENNA. Picchiò a morte un compagno di degenza all'ospedale di Lugo colpevole di russare, ieri il patteggiamento. DOMINI a pagina 13
AUSL RAVENNA
11
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ALL'INTERNO LUGO . Quattro anni e sei mesi
28/06/2011
Corriere di Romagna - Forlì
Pag. 10
Sono la causa di malattie respiratorie C'è chi le sfrutta per l'alloggio popolare CESENA. Case insalubri ed insicure: molto spesso perché date in affitto in cattive condizioni, ma anche molto spesso perché gli inquilini provocano danni o le rendono insalubri per cattiva gestione o per volontà così da poter accedere alla graduatoria delle case popolari. Nella maggior parte dei casi i proprietari si sono dimostrati disponibili al risanamento, solo per il 17% ci sono stati interventi coercitivi. Mentre sul fronte degli affittuari, quasi sempre stranieri, si cerca di lavorare sulle abitudini scorrette. Questo è il fenomeno che sta emergendo a seguito dell'ap plic azi one del Protocollo per il miglioramento delle condizioni del disagio abitativo. La scelta di sottoscrivere il protocollo, unico a livello regionale, è maturata dal grande aumento delle malattie respiratorie, soprattutto nei bambini, anche sotto l'anno di vita. I bimbi stranieri nel triennio 2007-09 risultano ricoverati più spesso di quelli italiani (84% contro 66%) e questo fenomeno è più eclatante nei bimbi con meno di un anno: 445% negli stranieri contro il 298% negli italiani. I sopralluoghi fatti dalla sanità pubblica sono stati 1.442 dal 2005 al 2010, di cui 984 fatti su richiesta dei cittadini stranieri per pratiche amministrative (contratti di lavoro, carta soggiorno, ricongiungimenti) o per l'attribuzione di punteggio per la domanda per gli alloggi popolari. L'8 4% dei certificati rilasciati dalla sanità pubblica ha avuto esiti positivo e solo 231 alloggi sono stati dichiarati antigienici. Lo scorso anno sono stati ispezionati 140 alloggi e in 63 riscontrati problemi, risolvibili in tempi rapidi «contattando i proprietari coi quali abbiamo impostato il lavoro sulla reciproca collaborazione, mentre in 8 alloggi abbiamo riscontrato problemi più gravi, come umidità elevata, impianti non a norma. In questi 5 anni 435 abitazioni sono state indirizzate verso l'iter del miglioramento, ed in linea di massima abbiamo trovato grande disponibilità da parte dei proprietari. Infatti 355 abitazioni con criticità sono state risanate, mentre per 72 è stato necessario l'i nte rvento da parte dei comuni, con 58 ordinanze e 14 proposte di ordinanza. D al l'inizio del progetto 266 case sono state risanate completamente risanate (il 61% del totale), ma 13 abitazioni sono state tolte dal mercato degli affitti a causa dell'indisponibilità dei proprietari» dice Luigi Salizzato, responsabile del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl. Il Comune più coinvolto è Cesena, con 256 abitazioni insalubri, seguito da Cesenatico (45) e Savignano (43). Fra le case rese inagibili dal dipartimento 5 sono a Cesena, due a Cesenatico, una a Mercato Saraceno una a Savignano e 4 a Sogliano. Sul versante degli interventi, il dipartimento agisce sia sull'igiene che sulla sicurezza. Il 60% dei casi seguiti presentava problemi d'umidità e fatiscenza dei locali (257 abitazioni), 255 case invece avevano problemi agli impianti di riscaldamento e 172 a quello elettrico (prese in zone interdette, fili scoperti). Ma il 65 % delle case riscontrava problemi multipli (258 alloggi). «Ci sono ancora case nel nostro distretto continua Salizzato - che non hanno ancora l'i mpianto di riscaldamento in regola, che è uno dei rischi più grossi per la salute a causa del monossido di carbonio. Gli utenti della camera iperbarica di Ravenna provenienti dalla nostra Ausl dal 2005 al 2008 sono stati 30 e nel 60% dei casi (18 persone) si trattava d'i mmigr ati. Ma oltre a questo problema vi sono anche casi d'inquilini che non avendo i soldi per pagare le bollette del riscaldamento lo tengono spento ed usano bracieri di carbonella. In questi casi si è presentata anche la necessità di farli seguire dai servizi sociali comunali». Salizzato ammette che spesso capitano situazioni in cui siano gli stessi inquilini a provocare danni e rendere la casa insalubre «perché molte volte servono punti per poter accedere alla graduatoria delle case popolari. In questi casi, come in tutti gli altri, cerchiamo di lavorare sulle cattive abitudini, come l'asciugatura dei panni in casa, la mancata ventilazione dei locali». Per questo è stato ideato nel 2010 l'opuscolo "Alcuni consigli per una casa sana e sicura" in 4 lingue, italiano, francese, arabo e cinese, contenete alcune semplici informazioni su come tenere la casa sana e sicura. L'opuscolo viene consegnato agli inquilini durante i sopralluoghi nelle abitazioni. Serena Dellamore
AUSL RAVENNA
12
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Case insalubri, fenomeno molto diffuso
28/06/2011
L'Informazione di Bologna
Pag. 16
Così la Regione divide i fondi I dieci milioni del 2011 saranno ripartiti tra le Ausl «sulla base della quota di accesso alle risorse destinate al finanziamento dei livelli di assistenza», quindi per numero di abitanti della provincia e per fasce di età. Queste le quote: 679.523 euro a Piacenza; 1.006.386 a Parma; 1.138.786 a Reggio Emilia; 1.531.856 a Modena; 1.987.801 a Bologna; 297.680 a Imola; 866.245 a Ferrara; 899.973 a Ravenna; 432.904 a Forlì e 452.688 a Cesena; 706.158 a Rimini. La commissione, regionale presieduta da Monica Donini, ha espresso il parere favorevole a maggioranza (astenuti Pdl, Lega nord e 5 Stelle). Andrea Pollastri (Pdl) ha chiesto di semplificare le informazioni contenute nel portale regionale dei tempi di attesa (www.tdaer.it). Per Palma Costi (Pd), serve un governo attento della domanda perchè non basterà rispondere solo governando l'erogazione, da qui la necessità dell'educ azione degli utenti e di puntare sul ruolo del medico di base. D'a ccordo la Donini (Fds), rilevando però che quanto stanziato per le convenzioni con il settore privato «non brilla per appropriatezza», nè tantomeno brilla l'annosa «vicenda dell'intra moenia».
AUSL RAVENNA
13
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SANITÀ
28/06/2011
La Gazzetta di Parma
Pag. 15
(diffusione:42090, tiratura:51160)
Liste d'attesa: approvato il piano triennale Il nuovo Piano triennale di governo delle liste di attesa per la Sanità è stato approvato dalla Giunta regionale, entro i tempi stabiliti dall'accordo Stato-Regioni del 28 ottobre scorso e del relativo Piano nazionale. Licenziando questa delibera, la Giunta regionale ha così rinnovato l'impegno a garantire visite ed esami specialistici nei tempi previsti dalla normativa: entro 24 ore le urgenze, entro 7 giorni le urgenze differibili, entro 30 giorni le prime visite programmabili ed entro 60 giorni gli esami di diagnostica programmabili. Tra le novità volute dal Piano nazionale, lo sviluppo di percorsi diagnostico-terapeutici con la definizione dei relativi tempi di attesa per le aree cardiovascolare e oncologica (entro 30 giorni per la diagnosi e altri 30 giorni per l'avvio del percorso terapeutico), per garantire tempestività della diagnosi e del trattamento. A sostegno del Piano, licenziato in commissione regionale Salute e Politiche sociali, la delibera prevede 10 milioni da ripartire tra le Ausl nel 2011; per il prossimo anno verrà valutata la possibilità di un ulteriore finanziamento. «Rinnoviamo il nostro impegno - ha rilevato l'assessore alla sanità, Carlo Lusenti - e per il terzo anno consecutivo c'è un finanziamento straordinario di 10 milioni, chiedendo tuttavia ai professionisti e alle strutture aziendali un'attenzio ne specifica al tema dell'appropria tezza in tutto il percorso, a partire dal momento della prescrizione. Non dobbiamo infatti dimenticare che questa regione è passata, dal 2005 al 2010, da 65 a 76 milioni di prestazioni specialistiche all'anno, e che è quella che eroga più specialistica in Italia. Se da un lato dunque dobbiamo garantire il cittadino - ha ribadito - dall'altro dobbiamo anche chiedere un impegno serio ai nostri professionisti per l'appropriatezza prescrittiva e alle Aziende sanitarie un ulteriore sforzo per migliorare la programmazione definendo percorsi distinti tra le prime visite e i controlli successivi, le visite e gli esami di approfondimento diagnostico e il follow-up, le urgenze». Ora, dopo l'approvazione del Piano regionale, le Ausl, le aziende ospedaliere e gli Irccs hanno 60 giorni per elaborare i Programmi attuativi aziendali, preventivamente concordati con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie che, a loro volta, li avranno condivisi con le parti sociali e le rappresentanze dei cittadini. I dieci milioni del 2011 saranno ripartiti tra le Ausl «sulla base della quota di accesso alle risorse destinate al finanziamento dei livelli di assistenza». Queste le quote: 679.523 euro a Piacenza; 1.006.386 a Parma; 1.138.786 a Reggio Emilia; 1.531.856 a Modena; 1.987.801 a Bologna; 297.680 a Imola; 866.245 a Ferrara; 899.973 a Ravenna; 432.904 a Forlì e 452.688 a Cesena; 706.158 a Rimini.
AUSL RAVENNA
14
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SANITA' VIA LIBERA DALLA GIUNTA REGIONALE: I TEMPI PER GARANTIRE ESAMI E VISITE SPECIALISTICHE
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 14
(diffusione:30000)
"Costi politica e costi burocrazia" RAVENNA - Oltre ai costi della politica, i cittadini pagano anche i costi della burocrazia. A sostenerlo in una nota è la Uil-Fpl secondo cui nell'ambito dell'Area Vasta Romagna si sono sviluppati progetti, con ingentissimi investimenti, nei nuovi edifici del Centro Servizi di Pievesistina. In particolare - continua la nota - si sono costruite strutture che oggi ospitano il laboratorio analisi, l'officina trasfusionale e il magazzino farmaceutico di Area Vasta. Sin dalla presentazione dei progetti, nel 2003, la Uil-Fpl evidenziò la necessità che le Aziende di Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini acquisissero direttamente la proprietà degli immobili, sia per una evidente convenienza economica che per opportunità strategica in quanto la proprietà da parte delle singole Aziende garantisce maggiormente che le stesse gestiscano un bene che la Uil-Fpl ha sempre ritenuto dovesse essere comune. La necessità di evitare il canone di affitto (sembra ammonti a 2.600.000,00 euro annui), a vantaggio di un leasing, che oltre a garantire la proprietà delle Aziende avrebbe costi notevolmente meno elevati, è sempre stata dichiarata sia dalle Direzioni Aziendali sia dalle Conferenze Sociali e Sanitarie di Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini, anche se l'autorizzazione al subentro nel leasing si sapeva essere di competenza della Regione.
AUSL RAVENNA
15
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il sindacato interviene su Area Vasta
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 14
(diffusione:30000)
Patteggia il romeno che malmenò anziano in ospedale E' stata dietro alle sbarre per 18 giorni per prelievi in conti a Milano Marittima Dal penitenziario di Forlì è tornata nella sua abitazione di Lido di Classe RAVENNA - Si può uccidere per un sacco di motivi. Speso banali, banalissimi. Chi in questa storia ha ucciso, lo ha fatto perché il suo compagno di stanza in ospedale russava troppo forte. Una scarica di pugni e poi quasi un mese di agonia. Notte tra il 18 e il 19 maggio 2010 all'Umberto I di Lugo, una delle ultime per Domenico Morini, mite 79enne originario di Sant'Agata sul Santerno che era stato ricoverato a causa di problemi respiratori. E che aveva avuto la sfortuna di trovarsi nel letto a fianco Gravil Pavel Halmajan, 42 anni romeno con qualche precedente alle spalle. Per quanto accaduto, ieri mattina l'imputato - difeso dagli avvocati Nicola Laghi e Carmen Nistor - ha patteggiato 4 anni e mezzo di carcere ed è tornato a Port'Aurea. Per lui l'accusa era di omicidio preterintenzionale, forma attenuata dell'omicidio a metà strada tra la colpa e il dolo che viene contestata quando si colpisce qualcuno senza l'intenzione di ammazzarlo ma di fatto se ne provoca la morte. E Gravil - secondo le indagini coordinate dal pm Monica Gargiulo - aveva fatto proprio questo la notte del suo ricovero. Il cuore di Morini si era fermato la mattina del 17 giugno in Rianimazione: edema polmonare, aveva stabilito il medico legale Gianfranco Zanetti incaricato dal pm. Il quadro clinico era stato determinato da una precisa successione di eventi: un trauma toracico con fratture riconducibile ai colpi del romeno; un intervento chirurgico all'intestino; una perforazione intestinale ancora riconducibile ai colpi subiti. Il medico legale nella sua relazione aveva criticato pure alcune scelte dei due chirurghi che si erano occupati del 79enne. Aveva in particolare descritto l'assistenza ricevuta dal paziente come "molto carente sotto l'aspetto della diagnosi e della terapia" senza però ravvisare con certezza nessun nesso causale tra l'operato dei medici e la morte del 79enne. Netta invece la relazione tra il trauma subito dall'anziano per mano del romeno e la morte. Si può uccidere per un sacco di motivi. Speso banali, banalissimi. Andrea Colombari RAVENNA - E' andata agli arresti domiciliari in quella stessa casa che ha promesso di vendere pur di restituire quanto sottratto dai conti altrui. Dopo 18 giorni di carcere, Cinzia Cimatti, la 54enne ex direttrice delle Poste di Milano Marittima, è tornata nel suo appartamento di Lido di Classe. Non potrà parlare con nessuno, nemmeno per telefono o via mail, fatta eccezione per due familiari che però le potranno fare visita non più di due volte la settimana e non potranno mai parlare con lei dell'indagine. Le decisione del gip Antonella Guidomei è arrivata ieri mattina in accoglimento all'istanza di mercoledì scorso dei difensori della donna, gli avvocati Giovanni Scudellari e Francesco Manetti. La 54enne era stata arresta in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare il 9 giugno di primo pomeriggio dai carabinieri della locale Compagnia con l'accusa di avere prelevato circa 500 mila euro dal conto di un albergatore 75enne di Lido di Savio con problemi di salute. Erano seguiti tre interrogatori. Nel primo, quello di garanzia, l'accusata si era avvalsa della facoltà di non rispondere ed era tornata nel carcere di Forlì. Tempo qualche giorno e nuovo interrogatorio, questa volta davanti al pm Gianluca Chiapponi titolare del fascicolo. La donna aveva parlato, facendo parziali ammissioni. Ma aveva sostanzialmente ridotto l'entità della cifra a lei attribuita e aveva fornito qualche elemento che conduceva a prelievi in altri due o tre conti per un totale di circa 90 mila euro, senza però fornire dati precisi soprattutto sui 25 libretti trovati in sua disponibilità. Il terzo e decisivo interrogatorio, sempre davanti al pm Chiapponi, risale a lunedì della scorsa settimana quando la signora aveva indicato in otto il numero dei conti visitati. Ma soprattutto si era resa disponibile a offrire ai correntisti danneggiati i proventi di un'eventuale vendita della propria abitazione. Un mossa azzeccata che deve avere avuto un certo peso nella scelta del gip. Nell'ordinanza tra gli elementi a favore della scarcerazione figurano le ammissioni fatte dalla donna, anche se parziali visto che ancora non si conosce la destinazione delle somme. C'è poi il periodo di detenzione, che, sebbene non sia stato particolarmente lungo, è comunque cospicuo per una persona incensurata e come tale non avvezza a stare dietro alle sbarre. Infine la 54enne ha ritirato la querela fatta a suo tempo contro il figlio del 75enne che ne aveva contestato duramente l'operato. Insomma, si è AUSL RAVENNA
16
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Lo uccise perché russava: 4 anni e 6
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 14
(diffusione:30000)
AUSL RAVENNA
17
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
notevolmente affievolito il pericolo di inquinamento delle prove. E la signora è potuta tornare nella sua casa di Lido di Classe. Almeno fino a quando non terrà fede alla promessa fatta. ACo
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 13
(diffusione:30000)
RAVENNA - Sarà un'autopsia a risolvere il giallo della morte di Laura C., la 28enne modenese che sabato notte è improvvisamente deceduta a Marina di Ravenna. La procura ha affidato mattina ieri l'incarico al medico legale: entro 60 giorni verrà depositata la relazione. La giovane era arrivata venerdì da Modena, dove lavorava come impiegata, per raggiungere il fidanzato imolese con il quale stava insieme da un anno e per trascorrere con lui e con alcuni amici il fine settimana a Marina. Sabato sera, dopo una giornata di mare, il gruppetto si era recato a una festa in spiaggia in zona Rivaverde. E proprio qui, al termine della serata, lungo lo stradello che collega i vari stabilimenti balneari, si è consumato il dramma. All'improvviso - erano circa le 23.30 - la 28enne si è accasciata perdendo i sensi. Fidanzato e amici - subito accortisi della gravità della situazione - hanno allertato i soccorsi. Prima dell'arrivo dell'ambulanza, un medico e un infermiere fuori servizio che in quel momento si trovavano di passaggio avrebbero tentato di rianimare la ragazza praticandole il massaggio cardiaco. Tentativi disperati che sono poi proseguiti - una volta giunti gli operatori del 118 - in ambulanza, durante il viaggio verso l'ospedale, e nel reparto di rianimazione. Tutto inutile: la giovane è stata dichiarata clinicamente morta all'alba. Tra le ipotesi, quella di una malformazione cardiaca congenita mai diagnostica.
AUSL RAVENNA
18
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Autopsia sulla giovane morta
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 1
(diffusione:30000)
Quattro anni e mezzo al romeno che aggredì l'anziano che russava Inno alla droga libera al concerto A pagina 14 A pagina 19 FAENZA A pagina 23 ALL'INTERNO RAVENNA - Si può uccidere per un sacco di motivi. Speso banali, banalissimi. Chi in questa storia ha ucciso, lo ha fatto perché il suo compagno di stanza in ospedale russava troppo forte. Una scarica di pugni e poi quasi un mese di agonia. Notte tra il 18 e il 19 maggio 2010 all'Umberto I di Lugo, una delle ultime per Domenico Morini, mite 79enne originario di Sant'Agata sul Santerno che era stato ricoverato a causa di problemi respiratori.
AUSL RAVENNA
19
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Uccise il compagno di stanza: patteggia
28/06/2011
La Voce di Romagna - Forli
Pag. 9
(diffusione:30000)
Liste d'attesa, sì al Piano per ridurle La Regione chiede però più impegno a medici e alle Ausl BOLOGNA - Più impegno per ridurre le liste d'attesa in sanità, con 10 milioni di finanziamento alle Ausl che dovranno impegnarsi di più assieme ai medici. "Ventiquattro ore per le urgenze, sette giorni per le urgenze differibili, 30 giorni per le prime visite programmabili e 60 per la diagnostica programmabile": questi i limiti. E anche tempi definiti per la diagnosi e la cura in area cardiovascolare e oncologica. La Giunta regionale ha approvato ieri il nuovo Piano triennale regionale per il governo delle liste di attesa, entro i tempi stabiliti dall'accordo Stato-Regioni, e chiede ai professionisti e alle Ausl "un serio impegno sull'appropriatezza in tutti percorsi, dalla prescrizione all'erogazione". Una novità, già indicata dal Piano nazionale, riguarda lo sviluppo di percorsi diagnostico-terapeutici con la definizione dei tempi di attesa (30 giorni per la diagnosi e altri 30 per l'avvio della terapia) per le aree cardiovascolare e oncologica: l'obiettivo, si legge in una nota della Regione, è garantire la tempestività della diagnosi e del trattamento. A sostegno del Piano, che è stato approvato in commissione (astenuti Pdl, Lega nord e Movimento 5 stelle), la delibera stanzia 10 milioni di euro nel 2011 da ripartire tra le Ausl. "Rinnoviamo l'impegno per ridurre i tempi di attesa- dice l'assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti- con prestazioni nei tempi appropriati alle necessità di cura". La Regione rinnova "questo impegno, e per il terzo anno consecutivo eroga un fondo straordinario di 10 milioni, chiedendo però ai professionisti e alle aziende più attenzione all'appropriatezza in tutto il percorso, a partire dalla prescrizione". In cinque anni la Regione è passata da 65 a 76 milioni di prestazioni specialistiche all'anno, ricorda Lusenti, "ed è quella che eroga più specialistica" in Italia. Se da un lato c'è la necessità di garantire il cittadino, dall'altro "dobbiamo chiedere un impegno serio ai nostri professionisti per l'appropriatezza prescrittiva e alle Ausl un ulteriore sforzo per definire percorsi distinti tra le prime visite e i controlli successivi, le visite e gli esami di approfondimento diagnostico e il follow-up, le urgenze". Le Ausl dovranno pianificare l'offerta di visite ed esami a seconda dell'urgenza, creare percorsi di garanzia per rispettare i tempi previsti dalla normativa, tenere aperte senza interruzioni le agende di prenotazione nei Cup, consolidare l'uso appropriato del Day service. La Regione conferma anche l'impegno per il monitoraggio di tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali, pubblicato sul sito www.tdaer.it, con aggiornamenti trimestrali. Nel piano torna anche il tema dei ricoveri programmati, dove, ancora una volta si rilancia il tema dell'appropriatezza: c'è l'obbligo di indicare, nel momento in cui un paziente viene iscritto in lista, la data della chiamata, la definizione di percorsi diagnostico terapeutici e il monitoraggio dei tempi di attesa. La ripartizione dei 10 milioni di euro alle Ausl dipende dal numero di abitanti della provincia e dalle fasce di età. Ecco perché 679.523 euro andranno a Piacenza, 1.006.386 a Parma, 1.138.786 a Reggio Emilia, 1.531.856 a Modena, 1.987.801 a Bologna, 297.680 a Imola, 866.245 a Ferrara, 899.973 a Ravenna, 432.904 a Forlì, 452.688 a Cesena e 706.158 a Rimini. Il 50% sarà erogato alla presentazione del Programma attuativo aziendale, il resto dopo la verifica del raggiungimento degli obiettivi. La gestione dei percorsi è facilitata dal consolidamento della rete Sole (Sanità on line) che mette in contatto medici e pediatri di famiglia con specialisti delle Ausl per lo scambio di documentazione sanitaria, come prescrizioni e referti, nel rispetto della privacy. Ora, dopo l'approvazione del Piano regionale, le Ausl, assieme alle Aziende ospedaliere e agli Irccs, hanno 60 giorni per i Programmi attuativi aziendali, concordati con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie che li condividono con le parti sociali e i rappresentanti dei cittadini. In commissione Andrea Pollastri (Pdl) ha sollecitato l'assessore a semplificare e rendere più immediate le informazioni contenute nel portale regionale dei tempi di attesa (www.tdaer.it), perché siano facilmente percepibili a tutti. Palma Costi (Pd) ha chiesto invece un governo attento della domanda "perché non basterà rispondere solo con il governo dell'erogazione". Ai timori di Monica Donini (Fds), che ha posto l'attenzione sulle convenzioni con il settore privato che "non brilla per appropriatezza, e sull'intra moenia", ha risposto l'assessore. Il rapporto con il settore privato si basa su un sistema governato ed equilibrato, ha detto, con "agende di garanzia, che consentono alle Ausl di agire con AUSL RAVENNA
20
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Sanità
28/06/2011
La Voce di Romagna - Forli
Pag. 9
(diffusione:30000)
AUSL RAVENNA
21
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
una sorta di paracadute a seconda dei tempi di attesa per le singole specialità", Inoltre, c'è un attento monitoraggio sull'attivita' intra moenia, "anche per singolo professionista, in modo da tenere sotto controllo sforamenti fuori norma dei tempi delle prestazioni", ha concluso Lusenti.
28/06/2011
Polis
Pag. 5
(diffusione:4200, tiratura:3000)
La Regione approva il piano di riduzione delle liste d'attesa Il piano di ripartizione dei fondi. Le Ausl dovranno pianificare l'offerta delle visite e degli esami La Regione ha approvato il piano per ridurre le liste d'attesa. In cinque anni la Regione e' passata da 65 a 76 milioni di prestazioni specialistiche all'anno, ricorda l'assessore Lusenti, "ed e' quella che eroga piu' specialistica" in Italia. Se da un lato c'e' la necessita' di garantire il cittadino, dall'altro "dobbiamo chiedere un impegno serio ai nostri professionisti per l'appropriatezza prescrittiva e alle Ausl un ulteriore sforzo per definire percorsi distinti tra le prime visite e i controlli successivi, le visite e gli esami di approfondimento diagnostico e il follow-up, le urgenze". Le Ausl dovranno pianificare l'offerta di visite ed esami a seconda dell'urgenza, creare percorsi di garanzia per rispettare i tempi previsti dalla normativa, tenere aperte senza interruzioni le agende di prenotazione nei Cup, consolidare l'uso appropriato del Day service. La Regione conferma anche l'impegno per il monitoraggio di tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali, pubblicato sul sito www. tdaer.it, con aggiornamenti trimestrali. Nel piano torna anche il tema dei ricoveri programmati, dove, ancora una volta si rilancia il tema dell'appropriatezza: c'e' l'obbligo di indicare, nel momento in cui un paziente viene iscritto in lista, la data della chiamata, la definizione di percorsi diagnostico terapeutici e il monitoraggio dei tempi di attesa. La ripartizione dei 10 milioni euro alle Ausl dipende dal numero di abitanti della provincia e dalle fasce di eta'. Ecco perche' 679.523 euro andranno a Piacenza, 1.006.386 a Parma, 1.138.786 a Reggio Emilia, 1.531.856 a Modena, 1.987.801 a Bologna, 297.680 a Imola, 866.245 a Ferrara, 899.973 a Ravenna, 432.904 a Forli', 452.688 a Cesena e 706.158 a Rimini. Il 50% sara' erogato alla presentazione del Programma attuativo aziendale, il resto dopo la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
AUSL RAVENNA
22
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
VIA LIBERA IN COMMISSIONE. A PARMA ARRIVERÀ UN MILIONE DI EURO SANITÀ
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 14
(tiratura:25000)
Aosta «valida» l'ateneo di Cucinella A Monopoli urbanizzazioni primarie per 270mila euro - Casa soggiorno per anziani nel padovano CONCORSI Alessandria Comune di Carezzano Indirizzo: Piazza Municipio, n. 1 - Cap 15051 Carezzano (Al) Oggetto: Concorso di idee sulla riqualificazione di un'area del centro storico di Carezzano Maggiore - Via Cinque Martiri. Montepremi: 10.000,00 Termine: 30/09/2011 Milano Comune di Grezzago Indirizzo: Piazza della Repubblica, n. 1 - Cap 20056 Grezzago (Mi) Oggetto: Concorso di progettazione per la ristrutturazione e l'ampliamento della nuova scuola elementare Galileo Galilei. Montepremi: Premio 1 classificato: 25.000,00 (incarico) Termine: 22/07/2011 GARE Aosta Nuova Università Valdostana Indirizzo: Regione Borgnalle 10/E Cap 11100 Aosta Oggetto: Procedura aperta. Servizi tecnici di verifica delle progettazioni definitiva ed esecutiva relative agli interventi di ristrutturazione della caserma «Testafochi» per la creazione del Polo universitario nell'ambito della riconversione di strutture militari. Compenso: 323.315,27 Termine: 03/08/2011 Bari Comune di Monopoli Indirizzo: Via Garibaldi, n. 6 - Cap 70043 Monopoli (Ba) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione definitiva, progettazione esecutiva, sicurezza nei cantieri in fase di progettazione, direzione lavori, misura e contabilità lavori, sicurezza nei cantieri in fase di esecuzione, del Piano particolareggiato opere di urbanizzazione primaria via Baione. Compenso: 269.995,47 Termine: 25/07/2011 Barletta-AndriaTrani Comune di Minervino Murge Indirizzo: Piazza A. Moro, n. 6 - Cap 70055 Minervino Murge (Bt) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento alla sicurezza per i lavori di risanamento e riutilizzo ecosostenibile delle aree estrattive della cava in località Montelisciacoli. Compenso: 69.000,00 Lavori: 711.367,73 Termine: 20/07/2011 Barletta-Andria-Trani Comune di Minervino Murge Indirizzo: Piazza A. Moro, n. 6 - Cap 70055 Minervino Murge (Bt) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento alla sicurezza del progetto di recupero e valorizzazione della pavimentazione in basolato degli assi viari principali del centro storico. Compenso: 40.000,00 Lavori: 446.047,45 Termine: 20/07/2011 Cagliari Comune di Settimo San Pietro Indirizzo: Piazza Pertini, n. 1 - Cap 09040 Settimo San Pietro (Ca) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: Non specificato Campania Anas - Compartimento della Viabilità per la Campania Indirizzo: Viale Kennedy, n. 25 Cap 80125 Napoli Oggetto: Procedura aperta. Progettazione preliminare e definitiva per il miglioramento e l'adeguamento degli impianti elettrici, termici e antincendio. Compenso: 83.000,00 Lavori: 1.000.000,00 Termine: 06/07/2011 Chieti Comune di Ortona Indirizzo: Via Cavour, n. 24 - Cap 66026 Ortona (Ch) Oggetto: Procedura aperta. Affidamento incarico di advisory ai fini della realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 2,00 MW in località Cocullo di Ortona. Compenso: 80.000,00 Termine: 27/07/2011 Chieti Agenzia Territoriale per l'Edilizia Residenziale Indirizzo: Viale delle Rimembranze, n. 6 Cap 66034 Lanciano (Ch) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: Non specificato Enna Provincia di Enna Indirizzo: Piazza Garibaldi, n. 2 - Cap 94100 Enna Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 15/07/2011 Firenze Azienda Ospedaliera Careggi Indirizzo: Via Delle Oblate, n. 1 - Cap 50141 Firenze Oggetto: Procedura aperta. Individuazione dei tre componenti della Commissione di collaudo a cui affidare i servizi di collaudo in corso d'opera dell'intervento relativo all'ampliamento del complesso edilizio per attività didattiche e laboratori di ricerca nel polo biomedico di Careggi, facoltà di Medicina e chirurgia viale Pieraccini, n. 6, Firenze, per la realizzazione dei laboratori per il Core Research Laboratori (Istituto Toscano Tumori). Compenso: 47.711,54 Termine: 11/07/2011 Forlì-Cesena Azienda Sanitaria Usl di Cesena Indirizzo: Corso Sozzi, n. 26 - Cap 47023 Cesena (Fc) Oggetto: Procedura aperta. Verifiche tecniche dei livelli di sicurezza sismica dell'ospedale «G. Marconi» di Cesenatico, della struttura per cure primarie «Santa Colomba» di Savignano sul Rubicone e di alcuni corpi di fabbrica dell'ospedale «M. Bufalini» di Cesena. Compenso: 96.880,00 Termine: 05/07/2011 Macerata Comune di Visso Indirizzo: Largo G.B. G. Antinori, n. 1 - Cap 62039 Visso (Mc) Oggetto: Albo fornitori. Compenso: Non specificato Termine: Non AUSL RAVENNA
23
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CONCORSI E GARE BANDI - Incarico da 323mila euro per le verifiche sul progetto di trasformazione dell'ex caserma «Testafochi»
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 14
(tiratura:25000)
AUSL RAVENNA
24
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
specificato Modena Comune di Zocca Indirizzo: Via del Mercato, n. 104 - Cap 41059 Zocca (Mo) Oggetto: Procedura aperta. Selezione dei componenti esterni della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 15/07/2011 Monza e Brianza Comune di Desio Indirizzo: Piazza Giovanni Paolo II - Cap 20033 Desio (Mb) Oggetto: Procedura aperta. Incarico di collaudatore in corso d'opera relativamente ai lavori di ristrutturazione dell'immobile sito in via Molino Arese, n. 31. Compenso: Non specificato Lavori: 131.950,76 Termine: 07/07/2011 Novara Comune di Trecate Indirizzo: Piazza Cavour, n. 24 - Cap 28069 Trecate (No) Oggetto: Procedura aperta. Avviso pubblico per il rinnovo della commissione edilizia comunale. Compenso: Non specificato Termine: 30/07/2011 Padova Centro Residenziale per Anziani Umberto I Indirizzo: Via Botta, n. 15 - Cap 35028 Piove di Sacco (Pd) Oggetto: Procedura aperta. Progetto esecutivo, direzione lavori di ristrutturazione di Casa soggiorno di via San Rocco, n. 14 a Piove di Sacco (Pd), 2 fase funzionale. Compenso: 330.000,00 Termine: 25/07/2011 Pesaro e Urbino Provincia di Pesaro-Urbino Indirizzo: Viale Gramsci, n. 4 - Cap 61100 Pesaro (Pu) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 07/07/2011 Pescara Ispettorato delle infrastrutture dell'esercito sezione staccata autonoma Indirizzo: Piazza Unione n. 24 - Cap 65127 Pescara Oggetto: Procedura aperta. Caserma Fortebracci - Affidamento verifiche sismiche Adeguamento funzionale locali per realizzazione area alloggiativa a favore del personale frequentatore della Slee. Compenso: 153.846,15 Termine: 31/08/2011 Ravenna Comune di Solarolo Indirizzo: Piazza Gonzaga, n. 1 - Cap 48027 Solarolo (Ra) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 30/12/2011 Reggio Calabria Comune di Roccaforte del Greco Indirizzo: Piazza Sgro, n. 1 - Cap 89060 Roccaforte del Greco (Rc) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 15/07/2011 Reggio Calabria Comune di Sinopoli Indirizzo: Piazza Vincenzo Capua - Cap 89020 Sinopoli (Rc) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: Non specificato Reggio Emilia Comune di Reggiolo Indirizzo: Piazza Martiri, n. 38 - Cap 42046 Reggiolo (Re) Oggetto: Procedura aperta. Selezione dei componenti esterni della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 06/07/2011 Roma Sogin - Gruppo Enel Indirizzo: Segreteria Tecnica - Ufficio Protocollo - Via Torino, n. 6 - Cap 00184 Roma Oggetto: Sistema di qualificazione imprese. Sistema qualificazione che ha lo scopo di definire elenchi di prestatori di servizi di comprovata idoneità nell'ambito dei quali Sogin individua gli operatori economici da invitare alle singole procedure di affidamento di servizi di progettazione di attività connesse al decommissioning dei siti e delle centrali nucleari. Compenso: Non specificato Termine: Non specificato Roma Associazione nazionale dei Comuni italiani Indirizzo: Via dei Prefetti, n. 46 - Cap 00186 Roma Oggetto: Procedura ristretta. Gara suddivisa in tre lotti. Diagnosi ed efficientamento energetico delle strutture del patrimonio comunale, delle strutture sanitarie e di grandi impianti sportivi delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Compenso: 5.010.000,00 Termine: 25/07/2011 Salerno Comune di Futani Indirizzo: Corso Umberto I - Cap 85040 Futani (Sa) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 11/07/2011 Siracusa Comune di Siracusa Indirizzo: Piazza Duomo, n. 4 - Cap 96100 Siracusa (Sr) Oggetto: Procedura aperta. Redazione del nuovo progetto dei servizi d'igiene urbana dei servizi connessi e della cura del verde pubblico per il Comune di Siracusa e redazione dei conseguenti atti per la gara d'appalto. Compenso: 20.000,00 Termine: 24/11/2011 Torino Comune di San Mauro Torinese Indirizzo: Via Martiri della Libertà, n. 150 Cap 10099 San Mauro Torinese (To) Oggetto: Procedura aperta. Selezione per il rinnovo della commissione comunale per il paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 04/07/2011 Trento Comprensorio della Valle di Non di Cles Indirizzo: Via C.A. Pilati, n. 17 - Cap 38023 Cles (Tn) Oggetto: Procedura aperta. Nomina della commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 08/07/2011 Umbria Ato n. 2 Indirizzo: Corso Vannucci, n. 19 - Cap 06100 Perugia Oggetto: Procedura aperta. Studio di fattibilità e valutazione ambientale strategica per l'aggiornamento del piano d'ambito per la gestione dei rifiuti assimilati dell'Ati n. 2 di Perugia. Compenso: 175.000,00 Termine: 26/08/2011 AGGIUDICAZIONI Studio Ing. Paolo Beniamino de Vizzi (capogruppo) Indirizzo: Lodi - Via XX Settembre, n. 8 Ente appaltante: Comune di Lainate Oggetto: Procedura aperta. Progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 14
(tiratura:25000)
AUSL RAVENNA
25
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
sicurezza dei lavori di riqualificazione del centro di Lainate. Compenso: 150.000,00 Data aggiudicazione: 26/05/2011 Termine: 22/03/2011 Ribasso: 30,00% Studio Arch. Marcello Sita Indirizzo: Bergamo - Via Frizzoni, n. 21 Ente appaltante: Comune di Capriate San Gervasio (Bg) Oggetto: Progettazione definitiva/esecutiva, direzione lavori del progetto di riqualificazione delle aree di pertinenza della chiesa e della scuola del Villaggio di Crespi d'Adda. Compenso: 99.000,00 Data aggiudicazione: 13/06/2011 Termine: 11/06/2011 Ribasso: 31,32% Studio Arch. Markus Scherer Indirizzo: Merano (Bz) Passeggiata d'Estate, n. 10 Ente appaltante: Provincia Autonoma di Bolzano Oggetto: Procedura ristretta. Progettazione, direzione lavori di ampliamento sotterraneo delle sale espositive e dei depositi del museo delle scienze naturali Bolzano. Compenso: 302.783,34 Data aggiudicazione: 19/05/2011 Termine: 17/01/2011 Prezzo offerto: 211.615,28 Studio Ing. Siegfried Pohl (capogruppo) Indirizzo: Laces (Bz) Via Principale, n. 60 Ente appaltante: Provincia Autonoma di Bolzano Oggetto: Concorso di progettazione per la realizzazione della circonvallazione di Castelbello e Calsano sulla Ss 38 dello Stelvio tra il km 176,50 e il km 179,40. Compenso: 60.000,00 (premio) Data aggiudicazione: Non specificata Termine: 19/07/2010 Studio Altieri (capogruppo) Indirizzo: Thiene (Vi) Via G. Colleoni, n. 50 Ente appaltante: Acegas - Aps Spa Oggetto: Procedura ristretta. Progettazione definitiva del I lotto lavori e di progettazione preliminare avanzata del II lotto di lavori, con opzioni per l'incarico di direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase esecutiva del I lotto: redazione del progetto definitivo per l'adeguamento biologico dell'impianto di depurazione di Servola, comprensivo del rifacimento della sezione di filtraggio iniziale (I lotto lavori); redazione del progetto preliminare avanzato per il futuro ampliamento dell'impianto di Servola (II lotto lavori). Compenso: 1.360.000,00 Data aggiudicazione: 10/06/2011 Termine: 07/03/2011 Prezzo offerto: 788.800,00
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 18
(tiratura:25000)
Variante all'abitato di Manzano A Postal (Bolzano) il Comune ristruttura la scuola materna per 1,3 milioni IMPORTI TRA 2.500.000 E 500.000 EURO REGGIO NELL'EMILIA Unione dei Comuni Bassa Reggiana di Novellara Indirizzo: Piazzale Marconi, 1 - Cap 42017 Novellara (RE) Oggetto: Procedura aperta. Finanziamento, progettazione, realizzazione, manutenzione impianto fotovoltaico in comune di Guastalla, articolo 160-bis Dlgs 163/2006. Categoria: Non specificata Importo: 2.322.535,72 Termine: 26/07/2011 UDINE Provincia di Udine Indirizzo: Piazza Patriarcato, 3 - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Lavori di realizzazione della variante esterna di Manzano. Categoria: OG3 (IV 2.582.284) Importo: 2.207.479,83 Termine: 15/07/2011 VICENZA Casa di riposo Don A. Simionati e Cav. Soattini di Barbarano Vicentino Indirizzo: Via A. Palladio, 13 - Cap 36021 Barbarano Vicentino (VI) Oggetto: Procedura aperta. Lavori di demolizione e ricostruzione di parte del fabbricato, realizzazione nuovo ascensore, miglioramento degli impianti meccanici ed elettrici della casa di riposo. Categoria: OG1 (III 1.032.913), OG11 (II 516.457) Importo: 1.404.278,00 Termine: 28/07/2011 BOLZANO-BOZEN Comune di Postal Indirizzo: Piazza Paese, 1 - Cap 39014 Postal (BZ) Oggetto: Procedura aperta. Ampliamento e ristrutturazione scuola materna di Postal sulla p.ed. 269 - Cc Postal. Categoria: OS6 (II 516.457), OS7 (I 258.228), OS30 (I 258.228), OS32 (II 516.457), OG1 (I 258.228), OS4 (I 258.228) Importo: 1.368.642,35 Termine: 15/07/2011 UDINE Ater Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della provincia di Udine Indirizzo: Via Sacile, 15 - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Lavori di ristrutturazione di un fabbricato, denominato "ex latteria", per complessivi 11 alloggi. Categoria: OG1 (III 1.032.913), OS6 (I 258.228), OS7 (II 516.457) Importo: 1.352.055,00 Termine: 08/07/2011 GORIZIA Ater - Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della provincia di Gorizia Indirizzo: Corso Italia, 116 - Cap 34170 Gorizia Oggetto: Procedura aperta. Opere murarie e affini per la costruzione di due edifici per la realizzazione di n. 12 alloggi, in Romans d'Isonzo. Categoria: OG1, OS6, OS8, OS28, OS30, OS3 Importo: 1.341.113,22 Termine: 12/07/2011 REGGIO NELL'EMILIA Comune di Rio Saliceto Indirizzo: Affari generali - Piazza Carducci, 18 - Cap 42010 Rio Saliceto (RE) Oggetto: Bando di gara per l'affidamento congiunto del lotto 1: appalto servizio progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, realizzazione dei lavori mediante locazione finanziaria ex articolo160-bis Dlgs 163/2006 previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta (ai sensi dell'articolo 168 del Dpr 5 ottobre 2010, n. 207), e lotto 2: servizio di manutenzione per un periodo di anni 20 di impianti per la produzione di energia da pannelli fotovoltaici di potenza complessiva pari a 307,14 kW, nonché per la bonifica da amianto e la riqualificazione di parte dei solai di copertura interessati. Categoria: OG9 (III 1.032.913), OG1 (II 516.457) Importo: 1.152.435,86 Termine: 10/08/2011 VICENZA Sia Società intercomunale ambiente Srl di Grumolo delle Abbadesse Indirizzo: Aim Vicenza Spa - Contrà Pedemuro San Biagio, 72 - Cap 36100 Vicenza Oggetto: Procedura aperta. Lavori per la realizzazione del diaframma plastico presso la discarica di Grumolo delle Abbadesse (VI). Categoria: OG12 (III 1.032.913) Importo: 1.079.317,44 Termine: 05/07/2011 ROVIGO Comune di Pettorazza Grimani Indirizzo: Ufficio tecnico - Via Roma, 27 - Cap 45010 Pettorazza Grimani (RO) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione definitivoesecutiva, e realizzazione in locazione finanziaria di impianti fotovoltaici di potenza nominale complessiva pari a 281,06 kWp da realizzarsi sulle coperture di edifici di proprietà comunale siti in Pettorazza Grimani (Ro). Categoria: OG9 (III 1.032.913), OS18 (I 258.228) Importo: 945.650,00 Termine: 15/07/2011 VERONA Trenitalia Spa di Roma Indirizzo: Direzione acquisti - Acquisti industriali - Viale S. Lavagnini, 58 Cap 50129 Firenze Oggetto: Procedura aperta. Lavori di adeguamento alla normativa antincendio dello stabilimento Omc di Verona - 1 stralcio. Categoria: OG11, OS8 Importo: 640.000,00 Termine: 29/07/2011 FORLÌ-CESENA Comune di Cesenatico Indirizzo: Via Marino Moretti, 4 Cap 47042 Cesenatico (FC) Oggetto: Procedura aperta. Lavori di dragaggio del porto di Cesenatico 1 stralcio - dall'imboccatura del porto canale al ponte di via Mazzini. Categoria: OG7 Importo: 613.299,52 Termine: 13/07/2011 VICENZA Comune di Castegnero AUSL RAVENNA
26
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
NORD EST La Provincia di Udine manda in gara il nuovo collegamento stradale per un valore di 2,2 milioni
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 18
(tiratura:25000)
AUSL RAVENNA
27
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Indirizzo: Ufficio segreteria - Via Ponte, 64 - Cap 36020 Castegnero (VI) Oggetto: Procedura aperta. Gara per la progettazione definitiva-esecutiva, la realizzazione, chiavi in mano, di impianti fotovoltaici di potenza 159,28 kWp, da realizzarsi sul tetto di alcuni edifici comunali attraverso lo strumento della locazione finanziaria. Categoria: OG9 (II 516.457) Importo: 564.000,00 Termine: 06/07/2011 IMPORTI INFERIORI A 500.000 EURO PARMA Comune di Fidenza Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza G. Garibaldi, 1 - Cap 43036 Fidenza (PR) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di bonifica sito di interesse nazionale Fidenza sub-area ex discarica di Vallicella. Categoria: OG12 (II 516.457) Importo: 468.094,00 Termine: 26/07/2011 PARMA Comune di Fidenza Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza G. Garibaldi, 1 - Cap 43036 Fidenza (PR) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di bonifica del sito di interesse nazionale "Fidenza". Categoria: OG12 (II 516.457) Importo: 459.144,00 Termine: 26/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Gara suddivisa in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto L7. Acque primarie e reflue Chioggia centro storico e sottomarina. Categoria: OG6 Importo: 450.000,00 Termine: 06/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Gara suddivisa in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto L8. Acque primarie e reflue Sottomarina, Borgo S. Giovanni e Brondolo. Categoria: OG6 Importo: 450.000,00 Termine: 06/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Gara suddivisa in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto L9. Acque primarie e reflue Cavanella, S. Anna, Cà Lino, Isola Verde, Cà Pasqua, Cà Bianca, Civè, Valli e Piovini. Categoria: OG6 Importo: 450.000,00 Termine: 06/07/2011 BOLOGNA Asl di Bologna Indirizzo: Servizio tecnico - Ufficio protocollo - Via Altura, 7 - Cap 40139 Bologna Oggetto: Procedura aperta. Appalto n. 8/2011. Progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori di installazione di due nuovi generatori di vapore all'interno della centrale termica dell'Ospedale Bellaria di Bologna, in sostituzione di quelli esistenti. Categoria: OS28 (II 516.457) Importo: 386.279,91 Termine: 07/07/2011 VENEZIA Comune di Iesolo Indirizzo: Via S. Antonio, 14 Cap 30016 Iesolo (VE) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di realizzazione di impianto di videosorveglianza cittadina denominata "Iesolo Città Sicura". Categoria: OS19, OS30, OG3 Importo: 314.000,00 Termine: 18/07/2011 UDINE Comune di Tolmezzo Indirizzo: Piazza XX Settembre, 1 Cap 33028 Tolmezzo (UD) Oggetto: Procedura aperta. Lavori di realizzazione di un impianto geotermico presso la scuola materna di Betania (Tolmezzo). Categoria: OG11 (III 1.032.913) Importo: 280.000,00 Termine: 11/07/2011 ROVIGO Casa di riposo di Badia Polesine Indirizzo: Via San Nicolò, 118 Cap 45021 Badia Polesine (RO) Oggetto: Procedura aperta. Lavori di realizzazione della palestra per interni e sala attività alla casa di riposo. Categoria: OG1 (I 258.228), OG11 (I 258.228), OS18 (I 258.228) Importo: 256.000,00 Termine: 12/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Appalto suddiviso in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto A. Acque primarie e reflue Scorzè, Martellago, Spinea e Salzano. Categoria: OG6 Importo: 250.000,00 Termine: 11/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Appalto suddiviso in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto B. Acque primarie e reflue S. Maria di Sala, Noale, Mirano, Pianiga e Fiesso d'Artico. Categoria: OG6 Importo: 250.000,00 Termine: 11/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Appalto suddiviso in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto C. Acque primarie e reflue Vigonovo, Fossò, Camponogara, Campolongo Maggiore, Dolo, Stra, Mira e Campagna Lupia. Categoria: OG6 Importo: 250.000,00 Termine: 11/07/2011 VICENZA Comune di Nanto Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza Mercato, 43 - Cap 36024 Nanto (VI) Oggetto: Procedura aperta. Gara per la progettazione definitiva-esecutiva, la realizzazione, chiavi in mano, di impianti fotovoltaici di potenza 79,96 kWp, da realizzarsi sul tetto della palestra comunale attraverso lo strumento della locazione
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 18
(tiratura:25000)
AUSL RAVENNA
28
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
finanziaria. Categoria: OG9 (I 258.228) Importo: 248.000,00 Termine: 05/07/2011 RAVENNA Provincia di Ravenna Indirizzo: Ufficio relazioni con il pubblico - Piazza dei Caduti per la Libertà, 2/4 - Cap 48100 Ravenna Oggetto: Procedura aperta. Lavori di miglioramento delle condizioni di sicurezza lungo la Sp 107 "Gagliazzona" in corrispondenza del dosso sullo scolo Correcchio in comune di Conselice. Categoria: OG3 Importo: 222.096,45 Termine: 05/07/2011 TREVISO Comune di Paese Indirizzo: Ufficio protocollo - Via Pellegrini, 4 - Cap 31038 Paese (TV) Oggetto: Procedura aperta. Gara per l'affidamento di appalto di lavori per la progettazione, la realizzazione, il finanziamento (in leasing) e la manutenzione di un impianto fotovoltaico da realizzarsi presso la scuola media di Paese. Categoria: OG9 (I 258.228) Importo: 205.158,08 Termine: 09/08/2011 BOLZANO-BOZEN Comune di Perca Indirizzo: Piazza Engelberger, 1 - Cap 39030 Perca (BZ) Oggetto: Procedura aperta. Risanamento della scuola elementare e spostamento della biblioteca a Vila di Sotto. Categoria: Non specificata Importo: 157.713,00 Termine: 04/07/2011 BOLOGNA Cosea Consorzio servizi ambientali di Castel di Casio Indirizzo: Via Berzantina, 30/10 Cap 40030 Castel di Casio (BO) Oggetto: Procedura aperta. Fornitura e messa in opera di apparati Gps per il telerilevamento di percorsi ed eventi. Categoria: Non specificata Importo: 75.000,00 Termine: 05/07/2011 BELLUNO Comune di San Vito di Cadore Indirizzo: Corso Italia, 43 - Cap 32046 San Vito di Cadore (BL) Oggetto: Pubblico incanto. Adeguamento e straordinaria manutenzione della strada silvo-pastorale di Antrioles - 1 stralcio. Categoria: Non specificata Importo: 68.611,00 Termine: 18/07/2011 UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002 suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione presidi antincendio - Lotto n. 1. Categoria: Non specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011 UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002 suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione presidi antincendio - Lotto n. 2. Categoria: Non specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011 UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002 suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione presidi antincendio - Lotto n. 3. Categoria: Non specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011 UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002 suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione presidi antincendio - Lotto n. 4. Categoria: Non specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011
28/06/2011
L'Informazione - Modena
Pag. 26
I dieci milioni del 2011 saranno ripartiti tra le Ausl «sulla base della quota di accesso alle risorse destinate al finanziamento dei livelli di assistenza», quindi per numero di abitanti della provincia e per fasce di età. Queste le quote: 679.523 euro a Piacenza; 1.006.386 a Parma; 1.138.786 a Reggio Emilia; 1.531.856 a Modena; 1.987.801 a Bologna; 297.680 a Imola; 866.245 a Ferrara; 899.973 a Ravenna; 432.904 a Forlì e 452.688 a Cesena; 706.158 a Rimini. La commissione, regionale presieduta da Monica Donini, ha espresso il parere favorevole a maggioranza (astenuti Pdl, Lega nord e 5 Stelle). Andrea Pollastri (Pdl) ha chiesto di semplificare le informazioni contenute nel portale regionale dei tempi di attesa (www.tdaer.it). Per Palma Costi (Pd), serve un governo attento della domanda perchè non basterà rispondere solo governando l'erogazione, da qui la necessità dell'e d u c azione degli utenti e di puntare sul ruolo del medico di base. D'a ccordo la Donini (Fds), rilevando però che quanto stanziato per le convenzioni con il settore privato «non brilla per appropriatezza», nè tantomeno brilla l'annosa «vicenda dell'intra moenia».
AUSL RAVENNA
29
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Così la Regione divide i fondi
SANITÀ NAZIONALE 33 articoli
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 8
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Domanda: Quanto è importante l'assunzione di questo micronutriente? • Risposta: Molto iportante perché da questo dipende il patrimonio iodico del feto e il suo armonico sviluppo somatico e neurologico L'equilibrio funzionale tiroideo nella donna gestante è essenziale per il regolare impianto e sviluppo dell'embrione e per la maturazione della placenta. Gli ormoni tiroidei disponibili a livello del feto, indispensabili per il suo armonico sviluppo somatico e neurologico, nella prime venti settimane di gravidanza sono di origine esclusivamente materna e successivamente, di origine materna e fetale. La tiroide della gestante, per far fronte alle maggiori esigenze metaboliche della gravidanza e per garantire il passaggio di adeguate quantità di tiroxina al feto tramite la placenta, deve incrementare la produzione ormonale di circa il 50%. Questo adattamento funzionale richiede un'adeguata disponibilità del substrato per la biosintesi ormonale: lo iodio. L'assunzione alimentare di questo micronutriente, oltre che per la sintesi . ormonale materna, servirà a costituire il patrimonio iodico del feto per la biosintesi dei propri ormoni tiroidei. Per tali motivi, il fabbisogno nutrizionale di iodio, che nella po- polazione generale deve essere di circa 150 |ig al giorno, durante il periodo della gravidanza aumenta a 250 ug. Quando l'apporto nutrizionale di iodio è insufficiente le conseguenze più gravi e talora fatali si ripercuotono sul prodotto del concepimento in termini di maggiore tasso di aborti spontanei, di natimortalità e di alterazioni dello sviluppo neurointellettivo che saranno tanto più gravi quanto più severa e prolungata nel tempo sarà la carenza iodica. A parte il cretinismo endemico, ormai di interesse storico, sono stati tuttora rilevati difetti neurointellettivi, anche importanti, definiti come deficit cognitivo endemico e deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD). La iodoprofilassi è la risoluti- va misura di prevenzione primaria di questi gravi disordini. Oltre al consumo alimentare di sale iodato (che dovrebbe essere usato da tutta la popolazione), disponiamo oggi di ulteriori mezzi per aumentare l'apporto alimentare di iodio (alimenti naturali arricchiti in iodio). In gravidanza, anche se la madre fa uso abituale di sale fortificato con iodio, si deve raccomandare l'assunzione di integratori alimentari che contengano, come raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 150 |ig di iodio. L'uso regolare di questi integratori dovrebbe essere iniziato quanto prima possibile una volta accertata la gravidanza o, meglio ancora, alcuni mesi prima del concepimento quando lo stesso sia stato preventivamente pianificato. FRANCESCO TRIMARCHI Professore Ordinario di Endocrinologia, Università di Messina, Presidente dell'Associazione Italiana della Tiroide. FRANCESCO VERMIGLIO Professore Ordinario di Endocrinologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
SANITÀ NAZIONALE
31
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LA carenza iod ica in gravidanza
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 6
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Al Centro Oncologico Fiorentino ci si occupa di patologie oncologiche compresi i tumori endocrini e la malattia tiroidea in particolare. Ogni paziente che si presenta alla Endocrinologia del Centro Oncologico Fiorentino viene seguito secondo precisi percorsi diagnostici e terapeutici, in accordo con linee guida e protocolli internazionali. Come viene gestita una persona che presenta un nodulo tiroideo?"ln primo luogo viene eseguita una specifica analisi del sangue, poi il paziente viene sottopostò ad un'accurata valutazione clinica ed ecografica che permette di definire meglio la qualità del nodulo. Naturalmente - spiega il Prof. Riccardo Gionata Gheri, Responsabile della Endocrinologia e Malattie Tiroidee del Centro Oncologico Fiorentino - questa valutazione può portare alla necessità di effettuare manovre come l'agoaspirazione diagnostica del nodulo stesso, con un responso disponibile nel giro di 24 ore. Vengono esaminati anche i linfonodi del collo, talvolta espressione della patologia; nella ulteriore definizione diagnostica disponiamo anche di altre modernissime tecnologie come la sono-elastografia, laTAC e PET-TAC. A quel punto il paziente viene rivisto da me ed indirizzato a un percorso clinico-osservazionale o chirurgico a seconda delle esigenze". Quando è necessaria la chirurgia e in che tempi viene espletata? "La chirurgia è necessaria quando sussiste il sospetto diagnostico di tumore tiroideo o se c'è la necessità di definire la patologia quando le indagini diagnostiche non sono riuscite a dare una definizione completa - risponde il prof. Gheri continuando -. L'intervento viene effettuato nel giro di pochissimi giorni; abbiamo un team di chirurghi che operano sia con tecniche tradizionali che minìnvasive che comportano brevissimi periodi di degenza e che restituisce il paziente già inquadrato. In caso di tumore nel nostro Centro vengono effettuate tutte le terapie necessarie e il successivo follow-up periodico. In caso di noduli tiroidei di grandi dimensioni ma non tumorali essi possono essere trattati anche con la ablazione LASER". Con percorsi simili vengono seguiti i pazienti con altri tumori endocrini come gli adenomi ipofisari, i noduli alle ghiandole surrenali, gli adenomi delle paratiroidi o i rarissit tXTRO ONCOLOGICO FIORENTINO CFO mi tumori Neuroendocrini. Una particolare attenzione viene fatta ai pazienti che presentano tumori endocrini ereditari, allargando la valutazione clinica anche ai loro famigliari. La coesistenza di molteplici specialistiche mediche, assieme all'area formativa e di ricerca, rende il Centro Oncologico Fiorentino una struttura capace di connettere quasi in tempo reale l'azione clinica ed il laboratorio di base, il chirurgo esperto e il medico in formazione, realizzando un proficuo interscambio scientifico tra ricercatori di base, epidemiologi e clinici e con una prospettiva aperta e comunicativa verso tutta la comunità scientifica internazionale. Centro Oncologico Fiorentino Via Attilio Ragionieri 101 50010 Sesto Fiorentino ph. 055.53010 www.centroncologicofiorentino.it Prof. Riccardo Gionata Gheri, Responsabile della Endocrinologia e Malattie Tiroidee del Centro Oncologico Fiorentino
SANITÀ NAZIONALE
32
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CFO: UN POLO PER LA CURA DELLE MALATTIE TIROIDEE ED ENDOCRINOLOGICHE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 4
(diffusione:334076, tiratura:405061)
• Domande: Quali le nuove tecniche di chirurgia nelle malattie della tiroide? • Risposta: La chirurgia Ml- VAT è la tecnica più diffusa al mondo. La definizione di chirurgia mini- invasiva della tiroide risulta di interpretazione equivoca sia per il chirurgo esperto, che per il paziente: la poca precisione del termine induce una notevole confusione per tutti e grandi discussioni negli ambienti chirurgici. La mini-incisione Seguendo un banale criterio di lunghezza dell'incisione, molti chirurghi tiroidei attualmente eseguono una tiroidectomia attraverso un taglio di 4-5 cm. Questo è stato permesso dall'avvento di strumenti chirurgici' "ad energia" che permettono di sezionare e coagulare vasi e tessuti, e che vengono utilizzati routinariamente nei centri dedicati alla chirurgia tiroidea. La tiroidectomia endoscopica Varie tecniche sono state proposte per eseguire una tiroidectomia seguendo i principi della "laparoscopia" (termine più comune ma utilizzabile solo per interventi sull'addome), ma sono state abbandonate per diverse ragioni: la discutibilità dell'esito estetico (diverse piccole incisioni sul collo) e la possibilità di rimuovere solo uno dei due lobi della tiroide (lobectomia). In Italia, la patologia tiroidea colpisce generalmente entrambi i lobi ghiandolari e la tiroidectomia totale non risulta eseguibile con tecnica endoscopica. La tiroidectomia robotica Questo intervento non può essere considerato propriamente "mini-invasivo", basandosi sull'esecuzione della tiroidectomia a partire da una singola incisione all'ascella. L'accesso alla tiroide prevede una dissezione chirurgica più estesa rispetto a quella tradizionale, e i tempi operatori risultano più lunghi di quelli della tiroidectomia tradizionale. L'intervento ha un valore estetico notevole (per l'assenza di cicatrice sul collo) e il suo enorme vantaggio è il valore aggiunto della visione 3D e della dissezione chirurgica che il Sistema Da Vinci® (Intuitive) ("il robot") permette. La MIVAT Minimally Invasive Video-Assisted Thyroidectomy è nata a Pisa nel 1998 e rappresenta attualmente la tecnica miniinvasiva più diffusa nel mondo: permette l'asportazione della tiroide attraverso una singola incisione di 2 cm circa alla base del collo. La tecnica unisce il vantaggio della piccola incisione a quello dell'ingrandimento delle immagini endoscopiche (l'ingrandimento è di 20-25 volte rispetto alle dimensioni reali): questa visione permette di visualizzare l'anatomia del collo in maniera più accurata rispetto alla visione oculare. Una volta visualizzate le strutture tramite l'endoscopio, l'intervento viene condotto in maniera convenzionale, garantendo così un risultato finale identico alla chirurgia tradizionale. La MIVAT non è tuttavia applicabile a tutti i pazienti che devono essere sottoposti a una tiroidectomia (in Italia solo il 15-20% circa dei casi), ma va indicata sulla base del volume ecografia) della tiroide e del nodulo. I vantaggi maggiori sono: il risultato estetico e la cicatrice definitiva, ma anche la miglior convalescenza. A lungo termine, inoltre, i pazienti operati con MIVAT hanno meno sintomi "post-tiroidectomia" (il "fastidio" all'atto della deglutizione o una limitazione della voce, anche se di timbro normale, in termini di potenza ed estensione), sintomi frequenti dopo una tiroidectomia tradizionale. MIVAT = intervento più sicuro? No! Non è mai stato dimostrato un vantaggio della MIVAT rispetto alla tecnica tradizionale: i risultati delle due tecniche, in termini di (rare) complicanze sono sovrapponibili. PAOLO MICCOLI. Professore Ordinario di chirurgia dell'Università di Pisa. MICHELE MINUTO. Specialista in Chirurgia Generale e Dottore di Ricerca in Endocrinologia, Università di Pisa.
SANITÀ NAZIONALE
33
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La chirurgia mini-invasiva nelle malattie della tiroide
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 2
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Malattie della tiroide sono estremamente diffuse in tutto il mondo: insieme al diabete mellito, rappresentano le patologie più diffuse del sistema endocrino- metabolico. Negli ultimi anni questo primato è stato in realtà superato dalla enorme diffusione dell'obesità in Italia e nella maggior parte degli altri paesi, compresi quelli in via di sviluppo. Le malattie della tiroide hanno la caratteristica di essere molto più frequenti nella donna e di essere in larga misura dipendenti dallo stato nutrizionale di iodio. Ciò si spiega facilmente considerando che lo iodio è un costituente fondamentale degli ormoni prodotti dalla ghiandola (tiroxina e triiodotironina), che a loro volta sono essenziali per assicurare un armonico sviluppo dell'organismo e in particolare del cervello, della maturazione sessuale e dell'equilibrio metabolico nel suo complesso. In zone molto estese del mondo lo iodio disponibile negli alimenti è scarso e ciò spiega perché il rischio di gozzo e, nei casi di maggiore carenza, anche il rischio di un difetto dello sviluppo mentale, è stato a lungo molto elevato fino ad interessare oltre due miliardi di persone nel mondo. Negli ultimi anni la profilassi iodica, con l'aggiunta di iodio nel sale comune, ha consentito di contrastare, nella maggior parte dei paesi, gli effetti della carenza iodica. La recente introduzione in Italia di una legge che promuove la distribuzione generalizzata del sale iodato a tutta la popolazione, ha già dato i suoi frutti, ma è importante che l'uso del sale iodato sia esteso a tutta la popolazione per una completa prevenzione dei disturbi da carenza iodica. Per rispondere alle recenti raccomandazioni di limitare il consumo di sale negli alimenti, il nostro motto è: poco sale ma iodato! Tra le malattie della tiroide non legate alla carenza alimentare di iodio, le forme più comuni sono le malattie autoimmuni e in particolare la tiroidite di Hashimoto, con o senza ipotiroidismo e il morbo di Basedow,con ipertiroidismo spesso associato ad esoftalmo. Anche in questo caso, la donna è colpita molto più dell'uomo. Per l'ipotiroidismo è disponibile l'ormone tiroideo sintetico (levotiroxina) che è del tutto identico all'ormone naturale e corregge completamente i disturbi da ridotta produzione ormonale. Per l'ipertiroidismo si hanno a disposizione farmaci che frenano rapidamente l'eccesso di funzione tiroidea, ma spesso non consentono un controllo definitivo dell'ipertiroidismo. In questi casi, l'intervento chirurgico (tiroij dectomia) o la terapia radiometabolica con radiodiodio permettono di ottenere una cura definitiva dell'ipertiroidismo. I tumori maligni della tiroide sono relativamente rari e,come illustrato in un apposito articolo di questo supplemento, sono spesso suscettibili di guarigione se trattati adeguatamente.Tra questi tumori il carcinoma papillare può essere indotto dalle radiazioni e in particolare dallo iodio radioattivo liberato negli incidenti nucleari, come si è verificato dopo l'incidente di Chernobyl. Paradossalmente, nelle dosi opportune, lo stesso iodio radioattivo viene utilizzato con successo nella terapia dell'ipertiroidismo e anche dello stesso tumore maligno della tiroide. In questo fascicolo sono brevemente illustrati i grandi progressi effettuati dalla ricerca bio-medica, nella diagnosi e nella terapia delle malattie della tiroide. Riteniamo qui opportuno sottolineare il grande contributo dato dagli studi della fisiopatologia tiroidea che ha avuto nella prevenzione e cura di affezioni della tiroide con elevato impatto sociale, per la loro diffusione e gravita. Si tratta del cretinismo endemico che è stato ormai debellato in gran parte del mondo con la iodoprofilassi, e del cretinismo sporadico (dovuto all'ipotiroidismo congenito), che viene efficacemente prevenuto con una pronta terapia con ormoni tiroidei, grazie alla diagnosi precoce consentita dallo screening neonatale. Si tratta di vere e proprie conquiste epocali su scala mondiale. Aldo Pinchera Drofessore Emerito di Endocrinologia, Università di Pisa Roberto Rocchi Dirigente medico Dipartimento Endocrinologia e Metabolismo, azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
SANITÀ NAZIONALE
34
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La tiroide e le sue malattie
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 10
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Europlan: scacco alle malattie rare Si chiama EUROPLAN il progetto europeo triennale che ha preso avvio nel 2008 ed è coordinato dal Centro Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità. Obiettivo principale del progetto è quello di diffondere un sistema di metodologie, procedure, casi di studio e indicatori per supportare i 27 Stati membri dell'Unione Europea a definire il proprio piano nazionale riguardo alle malattie rare. Nel corso del 2010 si sono svolte 15 conferenze Nazionali di supporto al progetto per definire il quadro generale in ogni Paese. In Italia la Conferenza Nazionale "The European Project for Rare Diseases National Plans Development" si è svolta a Firenze dall'll al 13 novembre 2010.Dalla conferenza sono emersi alcuni nodi cruciali e sono state individuate le direttive per potenziare l'efficacia e l'efficienza delle politiche socio-sanitarie in tema di malattie rare. Gli obiettivi e le strategie di intervento mirano a porre il paziente e la sua famiglia al centro di ogni politica e azione. Fondamentale è costituire un unico Comitato nazionale di riferimento, migliorare l'assistenza e gli interventi socio- sanitari, promuovere l'informazione, favorire la formazione del personale sanitario. Infine Europlan punta a incentivare la ricerca e a condividere l'expertise a livello europeo per arrivare tempestivamente alla diagnosi corretta
SANITÀ NAZIONALE
35
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IN BREVE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 10
(diffusione:334076, tiratura:405061)
L'importanza dello screening neonatale Chiamano "malattie rare", ma tanto rare non sono: si tratta di circa 600 patologie ereditarie che coinvolgono la biochimica del metabolismo e che si stima colpiscano un bambino ogni 500 nuovi nati. Patologie che hanno una gravita variabile, che possono portare alla morte o irrimediabilmente incidere nella qualità della vita, ma che potrebbero essere contrastate nei sintomi se identificate precocemente. "Il 6% della popolazione ne è affetta. Il 30% dei pazienti muore prima dei 5 anni di vita. Il 25% di loro attende da 5 a 30 anni per avere la conferma della diagnosi e il 40% di loro ha avuto inizialmente una diagnosi sbagliata - spiega Cristina Vallotto, Presidente dell'Aismme Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus-. Una diagnosi corretta e precoce può essere assicurata efficacemente solo dallo screening neonatale metabolico allargato, un test che consente l'identificazione di oltre 60 malattie metaboliche ereditarie a poche ore dalla nascita. Questo fa sì che si possa immediatamente intervenire con diete e cure che possono contrastare o congelare i sintomi quando anche non salvare una vita". Lo screening allargato Attualmente in Italia tutti i nuovi nati vengono sottoposti a uno screening che individua tre malattie ereditarie: la fibrosi cistica,l'ipotiroidismo congenito e la fenilchetonuria. Con lo stesso prelievo si potrebbero invece identificare fino a oltre 60 malattie metaboliche, patologie per la cui terapia esistono evidenze scientifiche efficaci. "Lo screening allargato viene applicato per legge solamente in Toscana e in altre piccole aree a macchia di leopardo, grazie alla buona volontà di singoli amministratori o Istituti - continua la Vallotto - Questo genera disparità inaccettabili tra i bambini, sofferenze che potrebbero essere evitate ma anche un aggravio di spese per il servizio sanitario nazionale, che si trova in carico pazienti gravi che potrebbero non esserlo". La situazione regionale Piemonte e Veneto sono fermi, Sardegna e Lombardia hanno il sì della Regione ma attendono l'attuazione, Sicilia, Lazio, Liguria e Campania portano faticosamente avanti una sperimentazione ma senza certezze per il futuro, in Puglia si spera per un rapido avvio e in Emilia Romagna lo screening è stato allargato già a 26 malattie. "Occorre invece un'unica cabina di regia nazionale per le malattie rare, così come un fondo nazionale per i farmaci orfani e una equa distribuzione dei fondi per la ricerca - conclude la Vallotto - e l'approvazione della legge quadro delle malattie rare, il DDL 52 che prevede appunto la fine delle disparità con l'introduzione obbligatoria dello screening ma anche l'aggiornamento delle liste delle malattie che danno diritto alle esenzioni. È fermo anche il decreto sull'assistenza che prevede il prepensionamento dei genitori in caso di bambini malati, provvedimenti che giacciono in Parlamento da troppi anni a dimostrazione del sostanziale disinteresse della politica ai nostri problemi". Sensibilizzare l'opinione pubblica "In questi anni - commenta Cristina Vallotto - abbiamo lavorato per sensibilizzare il mondo medico e le Istituzioni sull'importanza dell'applicazione di questo test, preoccupandoci anche di fare sensibilizzazione e informazione sulle malattie rare. Campagne informative, raccolta di firme e di fondi, lettere appello alle Autorità Sanitarie Nazionali e Locali, iniziative che hanno voluto richiamare l'attenzione anche sulla necessità di prestare una maggiore attenzione ai problemi delle famiglie nella gestione quotidiana dei malati". "Una diagnosi corretta e precoce può essere assicurata efficacemente solo dallo screening neonatale metabolico allargato." Cristina Vallotto Presidente dell'Aismme, Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus.
SANITÀ NAZIONALE
36
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Lo screening neonatale permette di identificare oltre 60 malattie metaboliche ereditarie. Ciò consente di avere una diagnosi precoce e di poter intervenire con la terapia più appropriata
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 9
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Le innovazioni e i progressi nel trattare le neoplasie e l'utilizzo di un efficace antidoto contro uno spiacevole effetto collaterale della chemioterapia, portano il paziente ad affrontare la malattia con maggiore fiducia e speranza Ce ne parla il Dott. Pasquale Razionale, Direttore Day Hospital Interdivisionale Oncologico, Az. Ospedaliera di Legnano - Presidio di Cuggion Dott. Razionale, quali sono stati i miglioramenti fatti nel trattare il paziente affetto da neoplasia? Notevoli progressi sono stati fatti a tutti i livelli nell'affrontare la patologia neoplastica (prevenzione, diagnosi, terapia etc). Il passo più qualificante nella mia professione è stato spostare l'attenzione dalla malattia oncologica al paziente come persona. Lo sforzo quotidiano rivolto in tal senso è gravoso per tutti gli operatori del settore e dovrebbe quindi essere una scelta. Mi rendo conto che queste parole possono sembrare a prima vista quasi scontate ma è il quotidiano prendersi cura anche delle necessità più banali (appuntamenti, prescrizioni, impegnative, orari, ma soprattutto tempo e dialogo assolutamente necessari) che porta i pazienti stessi a pronunciare la parola "tumore" con maggior determinazione, li rende sempre più ansiosi di conoscere dettagli sulla loro malattia, sui trattamenti che li aspettano e ad aver "fiducia". Quando necessario ricorrere alla chemioterapia, questa viene accettata con meno timori, grazie anche alla continua divulgazione dei risultati ottenuti che alimentano la speranza in un trattamento ormai consolidato. Come nel caso delle antracicline il cui uso in associazione in tumori largamente diffusi come quello della mammella, del polmone ma anche nei sarcomi, in alcune forme di leucemia o linfomi, ha realmente cambiato l'orizzonte. La chemioterapia ha effetti collaterali importanti. Uno di questi è lo stravaso da antracicline. Esistono trattamenti volti a controllarlo? Molti degli effetti collaterali della chemioterapia, sono oggi resi accettabili dai continui progressi dei trattamenti di supporto; tra gli eventi avversi uno tra i più temuti è lo stravaso (la fuoriuscita accidentale di farmaco vescicante o irritante dal sito di iniezione nel tessuto sottocutaneo circostante) che normalmente è raro (fino al 6,5%) ma che può facilmente accadere e causare danni locali di diversa gravita, a volte irreversibili. Si tratta di un evento che incide in maniera importante sulla storia clinica del paziente oncologico, in quanto causa di sofferenze non necessarie e invalidità (a breve e lungo termine) in individui debilitati e sottoposti spesso a pesanti regimi terapeutici, oltre che a influire sullo stesso programma chemioterapico, ritardando o causando l'interruzione della terapia. Lo stravaso da antracicline oggi si può controllare-dominare senza i timori e i pericoli di un tempo, per cui anche l'usò delle antracicline, "quella rossa" come dicono i pazienti, ha uno spauracchio in meno. È disponibile, infatti, un antidoto assolutamente specifico che se utilizzato nei giusti tempi tecnici risulta efficace, sicuro e in grado di evitare danni estetici, menomazioni e necessità di chirurgia ricostruttiva. Si stima infatti che un terzo degli stravasi di sostanze vescicanti produrrà ulcerazione in assenza di terapia specifica. Quali sono gli ulteriori vantaggi di questo antidoto? La disponibilità dell'antidoto presso il Centro dove si praticano i trattamenti chemioterapici consente inoltre di proseguire il piano di cura senza interruzioni ed evitare le conseguenti ulteriori ripercussioni psicologiche negative. È l'unico antidoto con l'indicazione specifica "da utilizzare nello stravaso da antracicline" così come è l'unico antidoto approvato e garantito dagli enti regolatori preposti, EMA in Europa e FDA in USA. In qualità di inibitore della topoisomerasi II (enzima cardine nella regolazione della struttura tridimensionale del DNA) e chelante del Ferro (contrasta la formazione di radicali liberi) il suo meccanismo d'azione, complesso da spiegare in poche parole, è estremamente specifico e i risultati sono comprovati da studi clinici internazionali. Questo per ribadire l'importanza della prevenzione e della cura di tutti gli aspetti complessivi del paziente oncologico non concentrandoci solo sul risultato.
SANITÀ NAZIONALE
37
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ONCOLOGIA: IL PAZIENTE AL CENTRO DELLA TERAPIA
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 6
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Scoprire tempestivamente i difetti ereditari che sono all'origine dell'80% delle malattie rare è il solo modo per poter avviare le cure adeguate prima che si instaurino danni permanenti, cure che oggi sono disponibili anche nel nostro Paese. Sobi, gruppo innovativo, da oltre due anni presente anche in Italia, è impegnato in ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci per malattie rare. Sobi è presente in Italia da oltre due anni: un'azienda che viene dal freddo, ma con il calore di una missione di speranza per migliaia di malati: rendere disponibili farmaci che curino malattie rare. Si tratta di una società farmaceutica nata dalla fusione della società svedese Biovitrum con Swedish Orphan International, con un fatturato di oltre 290 milioni di dollari in crescita e un listino di circa 60 farmaci. L'azienda è già oggi in grado di dare una risposta ad alcune malattie metaboliche ereditarie, come i disturbi del ciclo dell'urea (il fenilbutirrato di sodio favorisce l'eliminazione dell'ammoniaca circolante in eccesso, che causerebbe gravi effetti tossici principalmente di natura neurologica) e la tirosinemia ereditaria di tipo I (il nitisinone, unico farmaco approvato in Europa per questa patologia, è in grado, in associazione a una dieta ipoproteica, di migliorare significativamente la funzione epatica e renale e prevenire pericolose crisi neurologiche. L'individuazione precoce della malattia e l'inizio del trattamento prima dei 6 mesi di età ha aumentato il tasso di sopravvivenza a 4 anni dal 60% al 95%.) Sobi sta anche lavorando per riuscire a rendere disponibili innovative proteine ricombinanti (in corso di sperimentazione clinica) per altre patologie rare. In particolare, per il deficit di secrezione della lipasi pancreatica nei nati pretermine, che ne limita le capacità digestive, di assorbimento e di metabolismo lipidico, Sobi sta sviluppando una lipasi ricombinante umana da addizionare al latte materno pastorizzato o di formula, per sopperire a tale carenza enzimatica, che causerebbe conseguenze potenzialmente anche gravi. Altre patologie sulle quali Sobi ha fecalizzato la propria ricerca sono le emofilie A e B, difetti di coagulazione del sangue causate da un deficit di un fattore della coagulazione (rispettivamente il fattore Vili e il fattore IX). Entrambe colpiscono prevalentemente i maschi e si manifestano con emorragie spontanee frequenti e sanguinamenti patologici secondari a piccoli traumi. Anche in questo caso, Sobi sta sviluppando molecole di sintesi, cioè fattori ricombinanti, che possano sostituire i Fattori Vili e IX mancanti.
SANITÀ NAZIONALE
38
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
UNA RISPOSTA IMPORTANTE ALLE MALATTIE RARE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 6
(diffusione:334076, tiratura:405061)
VANESSA SALZANO
[email protected] Domanda: Qual è la mission della Consulta Nazionale Malattie Rare? B Risposta: Difendere i diritti dei malato raro e della sua famiglia: puntando alla legislazione e sostenendo attivamente il vivere quotidiano. La Consulta Nazionale Malattie Rare, costituita nel 2007 per volere del Ministero della Salute con una convenzione con il Centro Nazionale della Malattie Rare, prevedeva supporto scientifico e logistico fino all'anno scorso. I Gruppi di Lavoro si sono occupati della ricerca di tutte le difficoltà cui vanno incontro i malati rari e sono state proposte le eventuali soluzioni in un nutrito documento, ma la Convenzione non è stata rinnovata. La Consulta oggi "Per non perdere il lavoro di questi anni, le associazioni che partecipavano alla Consulta si sono riunite per farla rinascere privatamente e ora - spiega Flavio Bertoglio, Presidente della Consulta Nazionale per le Malattie Rare e Presidente dell'AIMPS (Associazione Italiana Mucopolissaccaridosi e Malattie Affini) - siamo quasi pronti: entro l'autunno faremo un evento di presentazione per farci conoscere e proseguire il nostro lavoro". Cosa farà la nuova organizzazione? "Vogliamo partecipare a tutti i tavoli in cui si parla di malattie rare e dedicarci al malato raro più che alla malattia - risponde il dott. Bertoglio - e cioè di quelle piccole cose quotidiane che pesano tantissimo nel contesto del malato raro. Inoltre stiamo monitorando il Disegno di Legge 52 che prevede gli screening neonatali obbligatori, perché esistono alcune malattie che possono essere curate in tempo con una diagnosi così precoce: tutte le malattie rare che hanno o che avranno una terapia riconosciuta devono avere lo screening. Il Disegno di Legge prevede anche un fondo nazionale che è importantissimo e anche per questo lo sosteniamo". Per le famiglie dei malati rari Non si immaginano le difficoltà giornaliere cui vanno incontro le famiglie dei malati rari, a partire dalle istituzioni che, a volte, sembrano ignorare i loro diritti. "L'AIMPS è attiva per il sostegno alle famiglie a 360° - afferma Flavio Bertoglio - dalla comunicazione alle amministrazioni comunali affinchè procurino gli educatori scolastici, che sono a loro carico, al sostegno economico alle famiglie che più necessitano e ce ne sono, perché laddove vi è un malato raro e disabile il livello di povertà si alza e spesso mancano le risorse per le esigenze più banali. Per questo crediamo molto anche nel Disegno di Legge 2090 - Bianchi, perché purtroppo tocchiamo ogni giorno con mano problemi che potrebbero essere ridimensionati così come avviene in altri Paesi Europei". Flavio Bertoglio Presidente delia Consulta Nazionale per le Malattie Rare e Presidente dell'AIMPS.
SANITÀ NAZIONALE
39
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
TUTELARE I DIRITTI DEL PAZIENTE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 5
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Nel caso di malattie rare come quelle da accumulo Iisosomiale, che presentano un decorso cronico, progressivo e degenerativo, riveste particolare importanza la possibilità di spostare la terapia dall'ospedale al domicilio del paziente. Il trattamento delle malattie di Fabry e di Gaucher, infatti, prevede un'infusione endovenosa ogni 14 giorni; essere costretti ad effettuarla in ospedale comporta inevitabilmente disagi per il paziente e i suoi familiari. Il primo servizio di terapia domiciliare, Fabry@ home, offerto gratuitamente da Shire dal 2008, ha permesso a molti pazienti di essere curati a casa da personale altamente specializzato e in stretta collaborazione con il centro clinico di riferimento. Questo ha consentito di personalizzare il trattamento in base alle loro esigenze, eliminando i pesanti inconvenienti in termini di tempo e trasporto, e garantendo al contempo una compliance al trattamento del 98%. Oggi gli stessi vantaggi vengono offerti grazie a Shire anche ai pazienti affetti dal
SANITÀ NAZIONALE
40
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'importanza della terapia domiciliare
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 5
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Le gravi e numerose problematiche legate ai pazienti affetti da serie patologie che, proprio a causa della loro rarità, sono poco conosciute, sono il principale obiettivo di Shire Italia divisione HGT. Leader a livello mondiale, Shire si distingue per l'attività incentrata su un unico scopo, quello di permettere di condurre una vita migliore alle persone affette da patologie che alterano la qualità della vita. Le malattie rare sono patologie croniche, progressive, degenerative e spesso fatali. In Italia colpiscono oltre 1 milione di persone. Negli ultimi anni si è rafforzata l'attenzione delle Istituzioni, della classe medica e della ricerca pubblica e privata per non lasciare «soli» sia i pazienti che i loro familiari. La divisione Human Genetic Therapies (HGT) di Shire Italia è perfettamente in linea con questa aspettativa tanto che da anni è impegnata nei confronti dei pazienti e delle famiglie che devono convivere con patologie rare quali le malattie da accumulo Iisosomiale, fra cui la malattia di Fabry, la sindrome di Hunter e la malattia di Gaucher, e l'Angioedema Ereditario. Shire è un'azienda multinazionale dinamica, fondata circa 20 anni fa da un gruppo di imprenditori che capirono l'importanza di investire in alcuni ambiti terapeutici rimasti fino ad allora insoddisfatti. Fin dai primi anni si concentra sulla ricerca e sviluppo di farmaci innovativi per il trattamento delle cosiddette malattie"rare"al fine di dare una riposta alle costanti richieste dei pazienti e di offrire ai medici e al personale sanitario strumenti all'avanguardia per la lotta contro la malattia. "La nostra azienda sottolinea Francesco Scopesi, direttore generale di Shire HGT - è fortemente impegnata nel campo delle malattie rare e si distingue proprio perché fecalizzata su un unico scopo: permettere alle persone affette da patologie, da gravi patologie rare di condurre una vita migliore." La nostra visione al servizio di medici e pazienti ha portato l'azienda a sviluppare trattamenti per le malattie da Accumulo Lisosomiale, come la malattia di Fabry, la sindrome di Hunter e la malattia di Gaucher. Queste patologie croniche hanno un'origine genetica e sono caratterizzate da una grande eterogeneità di manifestazioni cliniche che insorgono prevalentemente nei primissimi anni di vita, per difetto o assenza di uno degli enzimi contenuti nei lisosomi, vescicole che funzionano da veri e propri "centri di riciclo"della cellula. Considerando ciascuna specifica patologia, le malattie da accumulo lisosomiale possono essere definite rare e presentano un'incidenza variabile: da 1 caso su 40.000 nascite della Malattia di Gaucher del Tipo 1, a 1 su 100.000 della Malattia di Fabry, per arrivare a 1 su oltre 4 milioni della Sialidosi, il disturbo più raro. Tuttavia esistono più di 40 differenti malattie lisosomiali, ognuna delle quali associata a un difetto o alla carenza di uno specifico enzima, e considerate nel loro insieme queste patologie sono relativamente comuni e rappresentano un grave rischio sanitario, avendo un'incidenza complessiva di 1 caso su 7.700 nascite. Grazie all'impegno di Shire, oggi la terapia per le patologie da accumulo lisosomiale si può fare anche a domicilio. Shire è stata infatti la prima azienda nel campo delle terapie enzimatiche sostitutive a sviluppare il programma Fabry@home, che prevede l'assistenza a domicilio per la somministrazione del trattamento terapeutico. Avere la possibilità di essere curati a casa, da personale altamente specializzato ed in stretta collaborazione con il centro clinico di riferimento offre numerosi vantaggi ai pazienti affetti da queste patologie, consentendo di ridurre i disagi derivanti dagli spostamenti al Centro Clinico, migliorando l'organizzazione del proprio tempo (infusioni effettuate secondo le proprie preferenze nel rispetto del calendario infusionale) e riducendo la perdita di giornate lavorative. Inoltre, il programma, totalmente gratuito per i pazienti e per il Servizio Sanitario Nazionale, consente anche di aumentare l'adesione al piano terapeutico assicurando un servizio personalizzato. "A due anni dalla nascita del programma Fabry@home oggi Shire è lieta di poter fornire anche il servizio Gaucher@home per i pazienti affetti da malattia di Gaucher. Questi programmi rappresentano un grande traguardo e noi, come Azienda, abbiamo voluto dare un supporto significativo per un netto miglioramento della qualità di vita dei nostri pazienti."- conclude Francesco Scopesi.
SANITÀ NAZIONALE
41
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Malattie rare: Shire un impegno concreto al servizio del paziente e del medico
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 9
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Domanda: Perché il problema dei tumori rari è così rilevante? H Risposta: Perché nel complesso i casi di tumore raro possono giungere a un quinto dei casi totali di neoplasia maligna. I tumori rari, come si può facilmente intuire dalla definizione stessa, sono neoplasie che si manifestano in un numero molto ristretto di persone. Si tratta di una famiglia eterogenea di patologie che colpiscono svariati organi: si va dai tumori localizzati nel tratto testa - collo a quelli che si sviluppano nella regione addominale o nell'area genitale, ad alcuni sarcomi, etc. II problema della diagnosi II fatto che si tratti di una forma rara non significa necessariamente che il tumore sia incurabile, ma come avviene nel caso di patologie poco frequenti, la rarità della neoplasia rende più difficoltoso effettuare una diagnosi puntuale in maniera tempestiva e rivolgersi a specialisti davvero esperti nella scelta della terapia più appropriata, anche a causa della mancanza di studi clinici in merito. Nel 2001 è stata istituita dalla Conferenza Stato-Regioni la Rete Nazionale delle Malattie Rare, in cui rientra anche quella oncologica. La Rete Tumori Rari è una collaborazione permanente tra centri oncologici su tutto il territorio nazionale, finalizzata al miglioramento dell'assistenza ai pazienti con tumori rari, attraverso la condivisione a distanza di casi clinici, l'assimilazione della diagnosi e del trattamento secondo criteri comuni, l'accesso dei pazienti alle risorse di diagnosi e cura. L'incidenza delle neoplasie rare La Rete considera "rare" le neoplasie con incidenza annuale inferiore o uguale a 5/100.000. Importante è sottolineare che nel complesso, considerando le molteplici forme di neoplasie, il numero dei casi di pazienti affetti . da un tumore raro è elevato. Secondo i dati dell'Associazione Italiana dei Registri Tumori - AIRTUM - sommando tutti i casi di neoplasia maligna rara si può arrivare fino al 20% di tutti i tumori maligni, con oltre 500 mila nuove diagnosi ogni anno in Europa e almeno 10 mila in Italia. Pertanto il problema dei tumori rari è socialmente rilevante, paradossalmente proprio in termini quantitativi. Un altro problema è di natura etica poiché i pazienti affetti da un tumore raro, si trovano a subire discriminazioni dovute alla bassa incidenza della loro patologia. Inoltre, i tumori rari comportano un eccesso di costi sanitari e di costi sociali da migrazione sanitaria. La collaborazione diventa pertanto di fondamentale importanza nell'assistenza ai pazienti affetti da tumore raro. Per quanto riguarda la ricerca clinica la collaborazione tra istituzioni, strutture sanitarie, istituti di ricerca consente di originare casistiche rilevanti in termini numerici. Queste sono essenziali, per esempio, per lo sviluppo di nuovi farmaci "orfani"per la terapia delle varie forme di neoplasie rare.
SANITÀ NAZIONALE
42
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Limpatto e l'incidenza dei tumori rari
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 2
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Quando si parla di malattie rare non bisogna credere che siano "rare" le persone che ne sono affette: in Italia circa due milioni di cittadini sono considerati malati rari. In Europa una malattia è considerata "rara" quando colpisce non più di 5 persone ogni 10.000 abitanti, parliamo infatti di un fenomeno che interessa decine di milioni di persone nel mondo. Del resto, il numero di malattie rare conosciute oscilla tra le 7000 e le SOOO.Nel 70% dei casi si tratta di patologie pediatriche e nell'80% di patologie genetiche ma colpiscono individualmente piccoli numeri di pazienti. È da qui che deriva il problema di una corretta diagnosi: "Ci sono malati che attendono decine di anni prima di giungere a una diagnosi e nel 50% dei casi non ci si arriva nel corso della vita - dichiara Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Responsabile del Progetto Orphanet - c'è quindi molto lavoro da fare perché abbiamo Linee Guida attendibili solo per 100- 200 malattie" Italia ed Europa A seguito della L.279/2001, l'unica legge che ha regolamentato le malattie rare in Italia, è stato creato il Centro Malattie Rare. "Uno dei compiti di questo coordinamento è la realizzazione del Registro Nazionale Malattie Rare ma non tutte le Regioni comunicano i propri dati e quindi non possiamo dire di avere un registro nazionale. Inoltre - continua il Direttore - ad aprile è stata emanata una nuova legislazione europea, importante perché ha dato il via alla libera circolazione dei pazienti in Europa ed entro il 2013, ogni stato membro dovrà sviluppare un Piano Nazionale per le malattie rare, prevedendo tra l'altro risorse dedicate. Credo che questa prospettiva sia importante in quanto garantirà a tutti standard assistenziali basilari. Siamo orgogliosi di fare parte del Progetto Orphanet, assunto dalla Comunità Europea come strumento operativo per disseminare informazioni sulle malattie rare e sulle risorse disponibili nei singoli Paesi in termini di diagnosi, assistenza e ricerca". Le Terapie Poche diagnosi, poche Linee Guida, pochi farmaci. Anzi in quest'ambito si parla di "farmaci orfani" cioè di farmaci che sono destinati alla cura di malattie talmente rare che i promotori sono poco disposti a diffonderli nelle condizioni abituali di commercializzazione. "In Europa ci sono poco più di 60 farmaci orfani, prevalentemente di interesse oncologico ma - spiega Dallapiccola - quando si parla di cura per le malattie rare non bisogna incentrare il discorso solo sui farmaci orfani perché c'è anche tutto il settore della chinirgia, dei trapianti, della terapia cellulare, della psicomotricità e della robotica". LaGenomica Siamo alla vigilia di una rivoluzione fondamentale nella ricerca sulla genomica. Cosa sta succedendo? "Le nuove piattaforme genomiche consentono di analizzare il patrimonio ereditario con una velocità 50mila volte superiore a quella disponibile solo 10 anni fa e - afferma Bruno Dallapiccola - oggi i costi delle analisi sono stati fortemente abbattuti. L'idea è di utilizzare su larga scala queste piattaforme per definire nei prossimi anni le basi biologiche di tutte le malattie genetiche rare". "Il numero di malattie rare conosciute oscilla tra le 7000 e le 8000. Nel 70 % di casi si tratta di patologie pediatriche e nell'80% di patologie genetiche". Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Responsabile del Progetto Orphanet.
SANITÀ NAZIONALE
43
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Malattie rare, non rari malati
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - L'Esperto Risponde
Pag. 4
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Dirìgenti medici Inpdap, nota 7 giugno 2011, n. 22 Lavoro. L'Inpdap ha fornito indicazioni operative sul regime di cumulo tra pensione e redditi da lavoro dipendente, in relazione alla collocazione a riposo dei dirigenti medici e del ruolo sanitario. Tali soggetti possono lavorare fino al compimento dei 70 anni e, qualora si sia optato per la cessazione dell'attività lavorativa prima del raggiungimento di tale soglia e si risulti in servizio al 31 gennaio 2010 si ha la facoltà di chiedere la riassunzione. In tal caso, però, i redditi derivanti dalla pensione e dal lavoro derivanti dalla riassunzione non sono cumulabili. La legge (articolo 22 della legge 183/2010) stabilisce come limite massimo di età perii collocamento a riposo dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale il compimento di 65 anni di età, ovvero, su istanza dell'interessato, al maturare di 40 anni di servizio effettivo. In ogni caso, in base alla legge 183/2010, il limite massimo di permanenza non può supera rei 70 anni di età e la permanenza in servizio non può dar luogo a un aumento del numero dei dirigenti. In virtù della modifica introdotta, quindi, il limite massimo di età dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Ssn si suddivide in due diverse fattispecie alternative: al compimento del 65 ° anno di età; al maturare del40 "anno di servizio effettivo e nel limite di 70 anni di età. «HSole 24 Ore»-16 giugno 2011
SANITÀ NAZIONALE
44
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
NOVITÀ PREVIDENZA & LAVORO I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI EI CHIARIMENTI AL 21 GIUGNO
28/06/2011
La Repubblica - Genova
Pag. 6
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Asl 3: Canini addio, tocca a un "piemontese" Il valzer dei nuovi direttori generali, l'Idv fa quadrato per difendere Neirotti a Savona Vertice notturno con i partiti di maggioranza Conzi confermato alla Spezia AVA ZUNINO L'ULTIMA casella a riempirsi è quella della Asl 2, dove Idv ha fatto quadrato per mantenere Flavio Neirotti alla direzione generale. Una partita che alle dieci di sera non era ancora decisa. A quell'ora non era neppure iniziata la riunione di giunta che era stata fissata per le otto e mezza di sera. La manovra delle nomine dei direttori generali delle Asl ieri ha impegnato in una maratona il presidente della Regione, Claudio Burlando, l'assessore alla salute Claudio Montaldo, la giunta e gli esponenti dei partiti della maggioranza. La sorpresa riguarda la Asl 3 genovese, la più grande della Liguria dove si gioca la partita più delicata in questi tempi di tagli alle risorse: Burlando ha scelto Corrado Bedogni, 57 anni, medico, genovese di nascita che ha lavorato sempre in Piemonte dove dal 2009 è direttore generale della Asl1 di Cuneo. Bedogni è stato uno dei principali collaboratori di Fulvio Moirano, il direttore generale di Agenas, l'agenzia nazionale dei servizi sanitari per le Regioni. E molta parte della riservatezza con cui il presidente Burlando ha voluto gestire la fase di scelta delle candidature potrebbe essere dovuta proprio alla necessità di non compromettere la situazione di Bedogni il cui contratto a Cuneo non è in scadenza. A Genova dunque esce di scena Renata Canini, la pupilla dell'assessore Montaldo che l'ha difesa fino all'ultimo. Era chiaro da tempo che il rapporto di fiducia con il presidentee la giunta era saltato. Tutto il contrario di quanto è accaduto a Gianfranco Conzi, medico genovese, direttore generale della Asl numero 5 spezzina che resta dove è: ha gestito bene una situazione che quando è arrivato era la peggiore della Liguria. Per la Asl 1 di Imperia non è previsto l'arrivo di un volto nuovo, ma una soluzione interna: diventa direttore generale, infatti, Mario Cotellessa, pediatra, attuale direttore sanitario. Esce di scena Antonio Rossi. La giornata è stata lunga. Era cominciata a metà mattina con una riunione di maggioranza in cui l'assessore alla salute Montaldo aveva giocato in difesa contro esponenti di Idv, Rifondazione e lista Burlando. Partiti decisi a chiedere che, dovendo condividere le responsabilità dei tagli e dei ticket inevitabili (128 milioni in meno per il 2011), volevano partecipare anche alla scelta dei manager che dovranno reggere le strutture. Muro contro muro ma non proprio. Alle nove di sera era ancora in corso la riunione politica con gli esponenti dei partiti. La giunta per decidere non era ancora iniziata. Il nodo era sulla Asl 2 savonese, con Idv decisa a sostenere Flavio Neirotti che in questi anni ha ampliato l'offerta sanitaria, riuscendo anche a realizzare il pronto soccorso "leggero", con i medici a disposizione nell'intero arco della settimana. Ma da tempo su Neirotti si erano addensate nubi di tipo politico perché qualcuno nel Pd lo avrebbe accusato di essersi troppo sbilanciato a favore del candidato sindaco del centrodestra. I nomi ASL 1 Mario Cotellessa, pediatra, attuale direttore sanitario della stessa Asl ASL 2 L'Italia dei Valori difende il direttore uscente Flavio Neirotti ASL 3 Corrado Bedogni, attuale direttore generale della Asl1 di Cuneo ASL 5 Gianfranco Conzi resta alla Asl che aveva risollevato dal disastro PER SAPERNE DI PIÙ www.regione.liguria.it genova.repubblica.it Foto: I MANAGER Foto: Sopra Claudio Montaldo sotto Neirotti, Asl 2
SANITÀ NAZIONALE
45
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CRONACA
28/06/2011
La Repubblica - Firenze
Pag. 9
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Da 165 a 100 milioni col piano taglia-spese. Ma ancora non basta La strategia: reparti doppioni da accorpare, trasporti ordinari da ridurre MICHELE BOCCI PARTIVANO da 165 milioni di prospettiva di sbilancio per il 2011, sono arrivati a circa 100. I direttori generali delle Asl toscane ieri hanno presentato al presidente della Regione Enrico Rossi e all'assessore alla salute Daniela Scaramuccia i tagli previsti per abbassare le spese, come era stato loro richiesto la settimana scorsa. Oltre un terzo della cifra, dunque, è stata limata ma al governatore non basta. Vorrebbe chiudere a zero, ipotesi che guasterà i sonni a più di una direzione aziendale. Del resto ci sono Asl che lavorando per qualche giorno hanno ridotto lo sbilancio del 50% e c'è da chiedersi perché non lo abbiano fatto prima. Quest'anno il dipartimento alla salute non ha il tesoretto solitamente usato per chiudere in pari il bilancio della sanità perché se ne è andato per coprire il buco di Massa. Ovviamente la Regione ha delle altre riserve ma al momento non si sa fino a quanto si può arrivare per venire incontro alle Asl. E' un mistero per gli stessi direttori. E così l'invito è a tagliare, o meglio razionalizzare. Ognuno ha portato in Regione le sue idee. C'è chi ha deciso di accorpare reparti doppioni, chi interverrà sulla spesa farmaceutica ospedaliera o territoriale, chi punterà sulla riscossione del ticket, che si sa essere non sempre efficace, oppure sulla riduzione dei trasporti ordinari. C'è poi il tema della sostituzione del personale che esce. Su questo le Asl non devono prendere decisioni autonome visto che la Corte costituzionale ha deciso che devono spendere per il loro dipendenti quanto nel 2004 (e non nel 2006 come aveva stabilito la Regione) meno l'1,4%. Può voler dire che spesso non si sostituisce chi va in pensione, e più in generale che è necessario lavorare sull'organizzazione per non ridurre l'attività e quindi i servizi per i cittadini. Alcune Asl ieri hanno presentato riduzioni del 50% del loro sbilancio, ad esempio da 8 a 4 milioni, altre del 25% (da 12 a 9 milioni). Resta il grande nodo fiorentino. Careggi dovrebbe aver dimezzato i suoi 15 milioni prospettiva di deficit, la Asl non è riuscita ad arrivare a quella percentuale con i suoi circa 50 milioni. Non navigano in buone acque nemmeno l'azienda ospedaliera di Pisa e la Asl di Arezzo. Non si tratta comunque della fine del lavoro. Da qui a dicembre Rossi e Scaramuccia faranno altre verifiche del bilancio. Mentre ieri pomeriggio si svolgeva l'incontro sui bilanci, Stefano Mugnai, Alberto Magnolfi e Paolo Enrico Ammirati del Pdl presentavano una interrogazione. «La Giunta toscana informi con urgenza tramite apposita comunicazione circa gli esiti della riunione con i direttori generali delle Asl della Toscana sul deficit di circa 165 milioni di euro nei bilanci di previsione 2011 delle Asl stesse e, di conseguenza, sull'effettivo e reale stato dei conti delle Asl della Toscana per gli anni 2010 e 2011», dicono i consiglieri regionali. La situazione BILANCI Il presidente Rossi e l'assessore Scaramuccia (nella foto) incontrano regolarmente i manager Asl per controllare i bilanci 2011 L'assessorato non ha a disposizione riserve straordinarie per tutte le Asl perché ha dovuto usare i soldi per coprire il buco di Massa MILIONI L'altra settimana la prospettiva di sbilancio delle Asl per la fine dell'anno era di 165 milioni. Ieri si è tenuta una nuova riunione in cui la cifra è scesa a 100 OBIETTIVO ZERO Rossi ha chiesto ai direttori generali di portare a zero la prospettiva di passivo. Un obiettivo molto difficile da raggiungere
SANITÀ NAZIONALE
46
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Asl, sforbiciato un terzo del rosso
28/06/2011
La Repubblica - Bologna
Pag. 6
(diffusione:556325, tiratura:710716)
DIECI milioni di finanziamento alle Ausl per ridurre le liste d'attesa di esami e visite e rispettare i limiti di 24 ore per le urgenze, 7 giorni per le urgenze differibili, 30 giorni per le prime visite programmabili e 60 per la diagnostica. La Giunta regionale ha approvato ieri il nuovo piano triennale per il governo delle liste di attesa e chiede ai professionisti e alle Ausl «un serio impegno sull'appropriatezza in tutti percorsi, dalla prescrizione all'erogazione». Una novità riguarda lo sviluppo di percorsi di diagnosi e terapia con la definizione dei tempi di attesa (30 giorni per la diagnosi e altri 30 per l'avvio della terapia) per le aree cardiovascolare e oncologica. «Rinnoviamo l'impegno per ridurre i tempi di attesa - ha detto l'assessore alla sanità, Carlo Lusenti chiedendo però a professionisti e aziende più attenzione».
SANITÀ NAZIONALE
47
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Liste d'attesa nella sanità emiliana la Regione stanzia 10 milioni di euro
28/06/2011
La Repubblica - Bari
Pag. 2
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Ticket, assedio dei sindacati Vendola se ne va dal vertice Protestano anche forestali e lavoratori della sanità Il presidente avverte "Sulle nomine Asl faremo una cosa rivoluzionaria" PIERO RICCI UN INGORGO di proteste e di sigle sindacali, dalle confederali alle autonome che hanno rumorosamente presidiato i portici di via Capruzzi. Pochi disagi ma caccia aperta agli amministratori nel giorno in cui il Consiglio regionale deve discutere rendiconto 2010 e prima variazione al bilancio 2011, una manovra da 33 milioni quasi tutti concentrati, ironia della sorte, a sostegno dell'occupazione. Infatti tra i manifestanti ci sono anche alcuni dei 1200 forestali che saranno stabilizzati e che sono lì, a controllare che non ci siano scherzi. I più richiesti degli amministratori sono ovviamente il governatore Nichi Vendola e gli assessori al Bilancio, Michele Pelillo e alle politiche della salute, Tommaso Fiore. I più organizzati quelli dell'Ugl e dell'Usppi a sostegno della vertenza dei lavoratori della Casa Divina Provvidenza di Foggia e di Bisceglie. Sit-in anche degli infermieri precari della Puglia: vogliono la proroga dei contratti fino ai concorsie una priorità nelle assunzionia chiè da anni precario. Anche le Acli hanno protestato sotto la Regione dopo che i sindacati avevano protestato sotto la sede dell'Enaip: chiedono una soluzione per gli addetti della formazione che rischiano a fine mese di perdere anche la cassa integrazione. Ma la protesta last minute è stata quella di Cgil Cisl Uil contro i ticket farmaceutici. I confederali non hanno gradito il blitz della giunta regionale che ha ridotto il numero degli aventi diritto all'esenzione totale. «Ci sono altre strade per trovare le risorse, come l'abbattimento dei costi della politica», hanno urlato dalla Cisl. Poi quando i segretari sono stati ricevuti da Vendola, è volata qualche parola di troppo che ha indotto il governatore a lasciare il tavolo in anticipo. Anche i sindacati andranno via a mani vuote: «Non ci possiamo ritenere soddisfatti, sulla sanità c'è un atteggiamento molto dirigistico da parte dell'assessorato», ha detto il segretario della Cisl Giulio Colecchia annunciando per oggi un'altra giornata di mobilitazione. Ci sarà anche la Uil: «Il giudizio è negativo - ha detto il segretario regionale Aldo Pugliese - non abbiamo ricevuto risposte e la Regione non può trincerarsi dietro la questione del piano di rientro». E la Cgil? «I segnali non sono dei migliori ma il giudizio è sospeso», spiega Antonella Morga, della segreteria regionale della Cgil Puglia annunciando che le bandiere della Cgil oggi non saranno in via Capruzzi perché lo sforzo della giunta sull'occupazione è tangibile nella manovra in discussione. Oggi, tra l'altro, a legge approvata, la giunta nominerà i manager Asl. Lo ha detto Vendola, in aula, concedendo l'informativa chiesta dal Pdl dopo le dimissioni polemiche del manager della Asl di Bari, Nicola Pansini: «A lui - dice Vendola - va tutta la mia stima. L'unica garanzia che posso offrire, la più seria, a questo Consiglio, è che la materia è stata completamente sottratta al tavolo negoziale con i partiti e con i gruppi consiliari». Una cosa «rivoluzionaria, unica». Ma è un Vendola «preoccupato» perché le proiezioni del riparto sanitario per il 2012 che circolano, prevedono un taglio ulteriore di 400 milioni di euro. La manovra in cifre 13 MILIONI È la somma destinata per la stabilizzazione dei 1200 tra gli ex lsu forestali e gli addetti della Sma. La posta finanziaria interessa l'Arif la neonata agenzia regionale dei forestali 12 MILIONI La somma impegnata per acquistare le quote lucane di Aqp rientrano in bilancio per finanziare tra l'altro il fondo per gli eventi meteorici che avrà una dote di 500mila euro 9 MILIONI È la somma destinata a quattro dei sei consorzi di bonifica per far fronte alle spese per il personale prima di essere commissariate e di rimettere in moto i piani di classifica 6 MILIONI È la somma destinata ad Aeroporti di Puglia per finanziare, questa volta con risorse proprie del bilancio regionale, il protocollo con Ryanair per i voli low cost Foto: PROTESTE Un'immagine della manifestazione di ieri mattina
SANITÀ NAZIONALE
48
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CRONACA I conti della Regione
28/06/2011
La Repubblica - Napoli
Pag. 11
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Specialisti a convegno per la chirurgia plastica (g. d. b.) PELLE levigata, assenza di macchie cutanee e rughe al bando. Arriva l'estate, aumenta l'ansia del look estetico. C'è chi si accontenta dell'ultimo ritrovato cosmetico e chi, invece, pretende di cancellare qualsiasi segno del tempo. Sul volto o sul corpo poco importa, l'imperativo è apparire giovani e in forma. Per discutere della correzione degli inestetismi e dei segni dell'invecchiamento del viso, individuando i ritocchi da effettuare, si è tenuto il corso "Chirurgia estetica del volto", organizzato e presieduto da Francesco D'Andrea, ordinario di Chirurgia plastica al II Ateneo, che si è concluso venerdì scorso. Il convegno era indirizzato agli specialistie ai medici desiderosi di affinare le loro competenze su argomenti di ampio interesse. Gli esperti si sono concentrati sulle principali cause delle disarmonie del volto spaziando dalle tecniche più recenti, mediche e chirurgiche. Tra temi affrontati: le metodiche per cancellare le rughe (dal botulino ai filler) agli interventi per eliminare le borse palpebrali o la ptosi (caduta) del sopracciglio. Alcune sessioni hanno affrontato i cosiddetti ritocchi necessari a contrastare gli inestetismi conseguenza dell'eccesso di sole: dalla biorivitalizzazione ai soft lifting con radiofrequenza, ai peeling leggeri, fino alla chirurgia mininvasiva. «Il viso è la parte del corpo più visibile e quindi ha un ruolo fondamentale nella vita di relazione - osserva D'Andrea- Anche lievi disarmonie sono causa di disagio per otto donne su dieci, di ogni età. E il fenomeno non risparmia i maschi». PALPEBRE L'intervento per rimuovere le "borse" è la blefaroplastica FILLER Sono i materiali che in medicina vengono iniettati nel derma o nel sottocutaneo Foto: Francesco D'Andrea
SANITÀ NAZIONALE
49
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
II Ateneo È stato organizzato e presieduto dall'ordinario Francesco D'Andrea
28/06/2011
La Repubblica - Napoli
Pag. 10
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Campania, allarme infarto-bis Ogni anno sono più di 5 mila, i consigli dei cardiologi GIUSEPPE DEL BELLO INFARTO bis, allarme Campania. La minaccia di un secondo attacco ischemico è tutt'altro che remota: ogni anno colpisce 5200 cittadini. E ne uccide tre al giorno. A rivelare la nuova emergenza sono i cardiologi ospedalieri dell'Anmco che, insieme alla "Fondazione per il tuo cuore" e alla holding farmaceutica AstraZeneca, promuovono la campagna "Il valore della vita". Se da una parte, grazie alla trombolisi effettuata in emergenza, si registra un incremento del numero di sopravvissuti al primo infarto, dall'altra si fanno i conti con il cosiddetto secondo evento. Eppure, mettersi al riparo dal reinfarto sarebbe possibile, sottolineano gli esperti, se i pazienti rispettassero i consigli del medico e, soprattutto, uno stile di vita corretto. A partire da dieta ed esercizio fisico, quotidiano e ben monitorato. «Il primo infarto è sempre un fulmine a ciel sereno - spiega il presidente dell'Anmco Campania Giovanni Gregorio - I dati dimostrano che il miglior controllo dei fattori di rischio ha funzionato, riducendo la probabilità di infarto in chi non lo ha mai avuto. Così, l'accidente cardiovascolare, anche improvviso, grazie alle terapie tempestive, permette un'ampia sopravvivenza. Ma è un errore abbassare la guardia: il primo infarto è un campanello d'allarme che indica una salute del cuore non perfetta». Ancora numeri. Ogni anno sono 13 mila i campani ricoverati per infarto cardiacoe di questi8 mila alla loro "prima volta". Le vittime ammontano a 300, con un rischio mortalità stimata del tre per cento. Ma il vero allarme, avvertono gli specialisti, è rappresentato proprio dai 5200 pazienti colpiti da secondo infarto: uno su cinque muore entro l'anno. «Gli ultrasessantacinquenni e i pazienti in insufficienza renale o diabetici sono più a rischio - aggiunge Marino Scherillo, presidente nazionale Anmco e primario al Rummo di Benevento - ma con terapie adeguate potremmo dimezzare il pericolo del secondo attacco e la mortalità. Purtroppo, ad un anno dall'infarto, solo un paziente su due segue le cure, mentre quelli con meno di 60 anni le sottovalutano perchè si considerano erroneamente al sicuro». Di qui nasce la campagna "Art for heart school": indirizzata alle scuole perchè, conclude Gregorio, la prevenzione va imparata sin da piccoli e poi perché «gli studenti si trasformano in ambasciatori in famiglia del corretto stile di vita». l'agenda MONALDI Domani s'inaugura al Monaldi la nuova cardiologia della Sun. Alle 9.30, tavola rotonda su "Ospedale dei colli: tra tradizione e modernizzazione, l'assistenza si fa eccellenza". Presenta Antonio Giordano, intervengono Raffaele Calabrò, Fulvio Moirano, Stefano Caldoro e Ferruccio Fazio (a sinistra). Alle 10.45 cerimonia inaugurale, introdotta da Maria Giovanna Russo. LAPAROCHIRURGIA Iniziato il corso di perfezionamento della scuola di chirurgia laparoscopica nella divisione del Monaldi. La scuola, diretta da Francesco Corcione (a destra) prevede la partecipazione di 30 chirurghi. In programma anche sessioni teoriche e puntualizzazioni tecniche tenute da esperti di chirurgia CHIRURGIA "Skill base surgery" è il simposio che ha ospitato i maggiori esperti di neurochirurgia al congresso sulla Chirurgia del Basicranio che si conclude oggi all'Excelsior. SCLEROSI MULTIPLA Oggi, alle 10.30 all'hotel Mediterraneo Ciro Gargano, chirurgo e radiologo vascolare, presenta la casistica dei suoi interventi con insufficienza cerebrospinale cronica associata a sclerosi multipla. FEDERFARMA 60 mila diabetici napoletani non potranno più ritirare in farmacia i prodotti necessari al controllo della glicemia. Federfarma Napoli ha deciso di sospendere la distribuzione dei presidi da venerdì: siringhe e aghi per insulina, strisce reattive per glicemia e lance pungi dito. Federfarma, presieduta da Michele Di Iorio, ha deciso dopo l'assegnazione della gara d'appalto per la distribuzione dei kit per diabetici ad altra ditta da parte di SANITÀ NAZIONALE
50
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
PIANETA SANITA'
28/06/2011
La Repubblica - Napoli
Pag. 10
(diffusione:556325, tiratura:710716)
SANITÀ NAZIONALE
51
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Soresa. ENDOCRINOLOGIA Alle 10 si apre il forum di aggiornamento in terapia delle malattie endocrine nel complesso di Monte S. Angelo. Presieduto dai professori Fenzi e Lombardi, e coordinato dall'ordinario Annamaria Colao (a destra). Interverranno Raffaele Calabrò e Massimo Marrelli. SALUTE MENTALE "Nella terra del fuoco. Una scossa per la qualità della convivenza" è l'evento organizzato dalla Salute mentale della Asl Na 2 nella struttura residenziale Iside: domani alle 20 (via Orsa minore 3, Licola). Si tratta, spiegano gli organizzatori, di una riflessione su mancanze e difficoltà per operatori e utenti. PASCALE Consegnati ieri al Pascale i 7 attestati del progetto FIXo. Due i percorsi formativi: specialista di innovazione, contabilità e gestione in campo sanitario, l'altro in Esperto per l'innovazione in risparmio energetico, sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, materiali per l'edilizia sostenibile. PER SAPERNE DI PIÙ www. artforheart. it www. unina2. it Foto: Una visita cardiologica
28/06/2011
La Repubblica - Ed. Nazionale
Pag. 43
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Urologia La finasteride è a rischio per tumore mammario? A CURA DI ELVIRA NASELLI lettera firmata e-mail Sono un medico di 55 anni, da oltre 10 in cura con finasteride (1 mg/die) per alopecia androgenetica. Ho ottenuto buoni risultati e qualche effetto collaterale superabile. Mi ha allarmato la notizia del possibile aumento di tumore mammario tra chi assume anche solo un milligrammo di farmaco al giorno. Tale rischio è reale o solo teorico, e pesa di più dell'effetto protettivo verso il carcinoma prostatico? PROF. ALDO F. DE ROSE urologo e andrologo, osp. univ. San Martino, Genova Il rischio di carcinoma mammario con l'assunzione di finasteride è reale e non solo teorico. Fino a novembre 2009, in tutto il mondo, sono stati segnalati 50 casi di tumore mammario con il dosaggio di 5 mg di finasteride per l'ipertrofia prostatica e 3 casi con il dosaggio di 1 mg per combattere l'alopecia androgenica. Ma altri casi sono stati segnalati anche lo scorso anno. La finasteride riduce i livelli di DHT e aumenta i livelli di testosterone ed estradiolo. Sebbene nessun cambiamento nel rapporto testosterone ed estradiolo sia stato osservato, questo potrebbe avere implicazioni nell'aumentato, potenziale, rischio di tumore alla mammella. Gli altri effetti collaterali più frequenti sono deficit erettile, diminuzione del desiderio, riduzione dell'eiaculato; e infine ginecomastia e mastodinia, cioè ingrossamento delle mammelle e dolore. Mentre questo ultimo regredisce con la sospensione della terapia l'ingrossamento persiste. Nel trattamento dell'alopecia con finasteride 1 mg/die, tali disturbi risultano molto attenuati mentre può essere presente depressione che cessa con la sospensione della terapia. Differente è il ruolo della finasteride e dutasteride nella prevenzione del tumore prostatico. In questi giorni la Fda ha aggiornato le avvertenze presenti sulla scheda tecnica, ma le nuove informazioni includono i possibili rischi (e non la prevenzione) di un leggero aumento delle forme di tumore alla prostata, addirittura di alto grado. Naturalmente questo dato è contestato dalle aziende.
SANITÀ NAZIONALE
52
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SALUTE LETTERE & RUBRICHE Il medico risponde
28/06/2011
La Repubblica - Ed. Nazionale
Pag. 42
(diffusione:556325, tiratura:710716)
QUANDO IL NEUROLOGO LA PRESCRIVE DALLA PREVENZIONE ALLA TERAPIA RIABILITATIVA MARIAPAOLA SALMI Il cervello non finisce mai di organizzarsi. È questo il segreto dell'evidente beneficio dei giochi di enigmistica nel contrastare l'invecchiamento cerebrale. Le funzioni cerebrali più sono stimolate più godono di buona salute: largo quindi a nuove sfide i neuroni. «Una lunga tradizione di studi scientifici realizzati con il supporto dell'imaging pubblicati in anni recenti su Nature, Alzheimer's &Dementia, Neurology e altre, confermano come le strutture del cervello che hanno a che fare con la memoria (ad esempio, l'ippocampo) si mantengano meglio nelle persone con livello socio-culturale elevato», spiega il neurologo Carlo Caltagirone direttore scientifico della Fondazione Santa Lucia di Roma, «anche se con l'età le funzioni intellettive si modificano, i segni di malattia quando compaiono sono meno evidenti e il processo patologico impiega più tempo a dilapidare la riserva cognitiva e cerebrale». Fare di calcolo, ricordare o riconoscere parole, risolvere problemi alimenta questo patrimonio. «Le funzioni cerebrali non sono codificate geneticamente ma si organizzano con l'esperienza - racconta Alessandro Treves docente di neuroscienze cognitive alla Sissa di Trieste - il cervello dei mammiferi non ha niente di specifico oltre la grandezza ma quello umano ha un numero maggiore di cellule nervose e di collegamenti (sinapsi), si struttura e si modifica di continuo per assolvere i compiti quotidiani» . È noto che nei pazienti con ictus il recupero dipende dall'ampiezza della lesione ma soprattutto dall'intensità delle terapie riabilitative. Alla perdita di aree e funzioni cerebrali dell'emisfero sinistro possono sopperire altre dell'emisfero destro. Stessa cosa nelle demenze. Per questo i neurologi prescrivono i giochi enigmistici e altre attività più dei farmaci, specie nelle fasi iniziali della malattia a scopo preventivo.
SANITÀ NAZIONALE
53
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
R SALUTE LA PSICOLOGIA L'APPLICAZIONE
28/06/2011
La Repubblica - Torino
Pag. 9
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Sanità, contro i tagli di Cota protesta di sindaci e comitati Oggi in Regione. Molinette, 30 posti in meno in medicina SARA STRIPPOLI TEMPI duri nell'estate delle Molinette. Per i mesi di luglio e agosto ci sarà un reparto di medicina in meno. A scanso di equivoci, un reparto virtuale e non "fisico", visto che il piano estivo predisposto dall'azienda non prevede chiusure ma annuncia un taglio del 10 per cento dei posti letto sulle sette medicine presenti in ospedale, quelle che più di altri soffrono per l'aumento di ricoveri di malati anziani. Sui 300 posti complessivi, se ne perderanno quindi 30, di fatto un reparto. La riduzione parte dal primo luglio e già si nota un aumento di barelle aggiuntive nei corridoi dei reparti, circa trenta nelle medicine generali. A questa diminuzione si aggiunge quella creata dall'Istituto di riposo di corso Unione Sovietica, che comincia ufficialmente la sua attività con 34 posti letto a partire da oggi, ma deve essere bilanciata con la perdita dei 46 posti del Farinelli, con il quale si chiude ufficialmente la convenzione: un saldo negativo di altri 12 posti letto. «Come si riuscirà ad affrontare questa situazione proprio non si capisce visto che nulla sappiano di deroghe concesse dalla Regione e dell'assunzione dei 102 infermieri e operatori sanitari che aspettiamo da mesi», è l'allarme lanciato dal responsabile aziendale della Cgil Francesco Cartellà. Nel frattempo il pronto soccorso sta aumentando il suo carico di lavoro e la mancanza di letti nei reparti è destinata ad accrescere le difficoltà. Se già la situazione non fosse abbastanza critica, dice ancora il sindacalista della Cgil «al futuro disagio si deve sommare la novità di quest'estate, la perdita di 15 posti letto su 49 nelle terapie intensive, una situazione che non si era mai presentata prima. Per non citare il fatto che i mancati inserimenti degli anziani nelle case di cura per anziani creerà un imbuto ulteriore». Questa mattina i rappresentanti aziendali delle Molinette aderiscono al presidio organizzato davantia Palazzo Lascaris alle 10, un appuntamento nato dalla volontà del sindaco di Venaria e dei primi cittadini di Avigliana, Lanzo, Carmagnola cui si sono aggiunti i colleghi dei paesi vicini, di Rivoli e del Canavese. Arriveranno pullman da molte cittadine della cintura, con delegazioni dei diversi comitati spontanei di cittadini, preoccupati per i tagli e per le paventate chiusure di servizi: «Lanciamo un appelloa tutte le realtà comunali che in questi mesi hanno manifestato contro le decisioni della giunta regionale e dei commissari: non vogliamo che sia smantellata la sanità pubblica e non vogliamo la chiusura degli ospedali», scrivono nel volantino. Oltre ai rappresentanti sindacali di Molinette e Cto, in sciopero giovedì, questa mattina partecipano anche i rappresentanti della funzione pubblica Cgil e Uil. I punti critici 10 PER CENTO È il taglio di posti letto nelle sette medicine delle Molinette a luglio e agosto. A conti fatti 30 posti 46 Sono i posti che si perdono al Farinelli con lo stop alla convenzione con le Molinette OTTO Sono i sindaci dei Comuni (da Venaria a Rivoli) che oggi protesteranno in via Alfieri Foto: La protesta di qualche settimana fa alle Molinette contro i tagli
SANITÀ NAZIONALE
54
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CRONACA
28/06/2011
La Repubblica - Ed. Nazionale
Pag. 33
(diffusione:556325, tiratura:710716)
"Lasciati da soli davanti alla malattia" MARIAPAOLA SALMI Cinque milioni di obesi, il 10% della popolazione italiana adulta, cinquantaduemila decessi l'anno per un totale di 40 miliardi di euro in costi diretti e indiretti. Ce n'è abbastanza ritengono medici, pazientie istituzioni perché la presa in carico dei gravi obesi in questo paese sia regolamentata da una specifica normativa. Presentato da Ignazio Marino, il disegno di legge che si discute al Senato proprio in questi giorni propone tra l'altro l'inserimento dell'obesità nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e la creazione di reti assistenziali regionali articolate su cinque livelli (medicina di base e servizi di igiene alimentare e nutrizione, ambulatori interdisciplinari, day hospital - day service - centro diurno, riabilitazione intensiva residenziale, ricovero ospedaliero) collegate da un Centro di coordinamento regionale. Siamo il paese che elegge ancora "miss cicciona", dove essere malati di obesità significa essere orfani, non avere accesso a un letto d'ospedale né poter usufruire di indagini diagnostiche e terapie specifiche come sottolineato dagli specialisti intervenuti al recente convegno "Presa in carico del paziente con obesità". «Non solo manca un percorso codificato di diagnosi e terapia per questi malati che possono essere ricoverati solo in emergenza e spesso tra mille difficoltà strutturali e tecniche, ma esiste una concreta difficoltà a far comprendere ai pazienti, talvolta agli stessi medici e ai decisori politici che l'obesità è una patologia, al terzo posto per importanza sociale e gravità dopo le malattie cardiovascolari e i tumori - afferma Lorenzo Maria Donini, professore di scienza dell'alimentazione all'Università "Sapienza" di Roma - la mancanza di un piano nazionale per la cura dell'obesità si ripercuote con evidenti disagi su tutto il territorio, il Lazio poi con 50.000 obesi complicati e 5 mila morti l'anno, patisce di più la disorganizzazione o la carenza dei Servizi di dietetica e nutrizione clinica che, sottodimensionati e depotenziati, restano per ora l'unico strumento per valutare e seguire in qualche modo gli obesi e i pazienti con disturbi alimentari». I dati dimostrano che i migliori risultati per combattere l'obesità si ottengono nei pazienti meglio informati, eppure i risultati di una recente indagine evidenziano che nel 51% dei Servizi non c'è il medico e nell'85% delle strutture manca lo psicologo, figure di riferimento essenziali nell'ottica di quell'approccio multidisciplinare di cui si parla da anni. PER SAPERNE DI PIÙ w3.uniroma1.it/scialim www.sio-obesita.org
SANITÀ NAZIONALE
55
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
R SALUTE LA PREVENZIONE Obesità Cinque milioni di italiani non ricevono adeguate cure dal Ssn. Ora una proposta di legge: la patologia rientri nei Livelli essenziali di assistenza
28/06/2011
Il Messaggero - Ed. Nazionale
Pag. 12
(diffusione:210842, tiratura:295190)
L'uomo e la donna affetti da fibrosi cistica chiedono un esame che la legge vieta CARLA MASSI ROMA - Rosetta e Walter sono due giovani sposi che desiderano un figlio. Ma non se la sentono di mettere al mondo un bambino che potrebbe non essere sano. Entrambi, infatti, sono colpiti da fibrosi cistica. Una malattia genetica che si trasmette in un caso su quattro al nascituro. Per questo, qualche tempo fa, hanno chiesto di poter ricorrere alla fecondazione in vitro pur non essendo sterili così come prevede la legge. Nel nostro Paese, infatti, è consentito accedere alla procreazione assistita solo alle coppie che non possono avere figli e quelle in cui il partner maschile abbia una malattia sessualmente trasmissibile come l'Aids. La fecondazione in laboratorio, attraverso uno screening embrionale, permettere di far venire al mondo un bambino in buona salute. La coppia si è rivolta a Strasburgo sostenendo che la nostra regolamentazione viola il loro diritto alla vita privata e familiare. Nel ricorso si parla di discriminazione, l'uomo e la donna si appellano alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il ricorso è stato accolto. La Corte fa sapere che coppie nella stessa situazione di quella italiana possono già ricorrere alla fecondazione in vitro (quindi anche all'esame embrionale) in quindici paesi europei: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Esultano le associazioni che sostengono la revisione della legge 40 sulla fecondazione dà, invece, una diversa lettura della decisione della Corte di Strasburgo il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella. «Dispiace constatare che sul ricorso della una coppia italiana alla Corte europea si stanno diffondendo equivoci ed interpretazioni sbagliate. Il ricorso non è stato ancora dichiarato ricevibile ma è stato soltanto presentato. Siamo ben lontani da una sentenza». Il sottosegretario ribadisce il no alla selezione genetica degli embrioni che «è espressamente vietata dalla legge stessa». «Quando Strasburgo esaminerà la legge 40 del 2004 - commenta l'avvocato Filomena Gallo vice segretario dell'associazione Luca Coscioni - mi auguro che consenta un accesso universale alle tecniche di fecondazione assistita a tutti coloro che per avere un figlio sano hanno bisogno dell'aiuto della medicina, eliminando discrimini insensati e riconoscendo i diritti universali». Certo è che quanto sarà deciso dalla Corte di Strasburgo avrà effetti vincolanti. Questo significa che l'Italia dovrà rispettarne le indicazioni ed, eventualmente, modificare la legge. Che, in sette anni, per otto volte è finita sui banchi della Corte costituzionale se vengono considerati nel conto anche i ricorsi per altri articoli del testo. Come quelli sul congelamento degli embrioni, la diagnosi preimpianto e il limite di utilizzo di tre embrioni per ciclo di fecondazione. Il 13 gennaio 2010 il giudice Antonio Scarpa del tribunale di Salerno ha autorizzato, per la prima volta in Italia, la diagnosi genetica preimpianto ad una coppia fertile portatrice di una grave malattia ereditaria, l'Atrofia muscolare spinale di tipo 1, in deroga, appunto, alle nostre norme sulla fecondazione. «La decisione di Strasburgo - spiega Ignazio Marino senatore Pd presidente della Commissione di inchiesta sul servizio sanitario nazionale - avrà effetti generali perché non riguarderà solo la coppia che ha presentato ricorso ma tutti, per effetto dei cambiamenti che potrebbe subire la legge».
SANITÀ NAZIONALE
56
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Fecondazione, sì di Strasburgo al ricorso di una coppia malata
28/06/2011
Il Giornale - Milano
Pag. 1
(diffusione:192677, tiratura:292798)
Turni massacranti, multato il San Raffaele I CONTROLLI Da tre anni l'ospedale è nel mirino degli ispettori del lavoro Sanzione da 6mila euro Gli infermieri saltano i riposi obbligatori fra un turno e l'altro. Per questa violazione un reparto dell'ospedale San Raffaele di Milano è finito nel mirino dell'ispettorato del lavoro che, a quanto pare, ha sanzionato l'ospedale. Le irregolarità nella gestione dei turni sono state ripetute. A rilevarle gli ispettori del lavoro che, allertati da una segnalazione, hanno effettuato diversi controlli dal primo gennaio 2008 al 30 settembre 2010, accertando che gli infermieri del reparto ispezionato non usufruivano del riposo giornaliero di 11 ore, obbligatorio ogni 24 ore, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 66 del 2003, attocon il quale in Italia è stata recepita la normativa europea sui riposi minimi fra un turno e l'altro. La categoria degli infermieri è spesso soggetta a questo tipo di violazioni, per motivi legati alla cronica carenza di organico. La sanzione al reparto del San Raffaele ammonterebbe a circa 6mila euro. La Rsu, nei giorni scorsi, aveva inoltre parlato di «segnali negativi» legati alla delicata situazione che l'Istituto, alle prese con debiti per quasi 1 miliardo di euro, sta affrontando. «Basti pensare avevano spiegato i rappresentanti dei lavoratori - che per assumere infermieri stanno ricorrendo al lavoro interinale, e ci dicono che occorre essere molto cauti per evitare esuberi in un secondo momento». MaS
SANITÀ NAZIONALE
57
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
INFERMIERI SENZA RIPOSO
28/06/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ed. Nazionale
Pag. 23
(diffusione:165207, tiratura:206221)
ROMA. L'E.Coli parla anche italiano. Sarebbero, infatti, di origine italiana i germogli che avrebbero provocato l'intossicazione venerdì scorso di una decina di persone a Bordeaux. La provenienza italiana è stata accertata, e resa nota, da Nacho Parra, il direttore del negozio Jardiland di Villenave d'Ornon, dove i germogli di trigonella (fieno greco) di mostarda e di rucola, erano stati acquistati. Ma Parra ha anche aggiunto che il problema del batterio potrebbe non nascere lì. «Il modo in cui vengono coltivati può cambiare tutto - ha spiegato - dipende anche dall'acqua che viene utilizzata per innaffiarli, forse l'acqua aveva un problema». Insomma, i semi sono italiani, ma forse il batterio ha altra origine. In ogni caso, proprio ieri sera, il ministro della Salute Ferruccio Fazio, ha firmato un'ordinanza per favorire la tracciabilità delle sementi. Tra le persone colpite dall'infezione e ricoverate all'ospedale di Bordeaux, tre erano in condizioni gravi e sono state poste in dialisi nel reparto di rianimazione per problemi renali provocati dal batterio killer.
SANITÀ NAZIONALE
58
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Batterio killer Bordeaux, germogli italiani nel mirino Fazio: «Via all'ordinanza per la tracciabilità dei semi»
28/06/2011
Avvenire - Ed. Nazionale
Pag. 11
(diffusione:105812, tiratura:151233)
Realizzata in sei mesi la nuova struttura dell'ospedale pediatrico Santobono Ieri inaugurazione con Sepe (V.Ch.) NAPOLI . Un nuovo segnale di attenzione per i più piccoli, per i più fragili giunge dall'inaugurazione del centro di alta specializzazione in "Neuroscienze per il risveglio dal coma" dei bambini ricoverati all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. A tagliare il nastro e a benedire la nuova struttura è stato il cardinale Crescenzio Sepe, che attraverso la Fondazione "In nome della Vita", grazie alla generosità dei napoletani, ha dato un sostegno concreto alla realizzazione del centro che finalmente concentrerà le strutture diagnostiche ed avrà maggiore ricettività. Il centro di neuroscienze pediatriche dell'ospedale napoletano è uno dei più importanti in Europa, purtroppo non poteva offrire l'accoglienza necessaria al punto che i piccoli pazienti e le mamme dovevano essere trasferite in strutture simili in altre regioni. Con l'apertura dei nuovi locali non sarà più necessaria questa particolare forma di migrazione sanitaria. Il centro è stato realizzato in pochissimi mesi ed è un segno concreto nell'ambito del Giubileo per Napoli, indetto dal cardinale Sepe. E il centro di neuroscienze del Santobono diventa il simbolo stesso del Giubileo per Napoli: anche la città deve risvegliarsi dal coma. Fu lo stesso cardinale Crescenzio Sepe ad annunciare la forte volontà di sostenere la realizzazione di tale progetto nella serata svoltasi il 19 dicembre scorso nell'Auditorium della Rai, durante la consueta asta di beneficenza. Lo scorso 11 febbraio il porporato ha benedetto la posa della prima pietra e l'avvio dei lavori, ultimati rapidamente. Ieri finalmente l'apertura ufficiale. «Per realizzare questo reparto - ha detto l'arcivescovo - abbiamo unito le forze». Sepe, accompagnato dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera Annamaria Minicucci, ha benedetto il nuovo reparto e si è poi recato nei locali che ospitano il Palabimbo dove ha incontrato i familiari dei piccoli pazienti, i medici e gli operatori sanitari, sottolineando come la fondazione "In nome della Vita" sia impegnata in favore dei bambini anche con altri importanti progetti. Tra questi il centro di solidarietà "Casa di Tonia" e il progetto "Aiutami a Crescere" che prevede "adozioni di vicinanza" per sostenere la scolarizzazione di bambini di Napoli appartenenti a famiglie disagiate.
SANITÀ NAZIONALE
59
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Coma, parte a Napoli il Centro per i risvegli
28/06/2011
Il Secolo XIX - Genova
Pag. 55
(diffusione:103223, tiratura:127026)
Sono un medico chirurgo specialista in scienza dell'alimentazione e mi occupo anche di dietologia. L'eccesso di peso è sicuramente un problema di salute e ogni trattamento "improprio" può mettere a rischio la salute fisica e mentale delle persone. Relativamente all'articolo comparso sul Secolo XIX del 22 giugno, il dott. Tata intervistato afferma: «Non esiste nessun dietologo che di fronte a problemi di obesità non prescriva farmaci». Non esistono, al momento, farmaci per il trattamento dell'obesità dopo il ritiro, nel 2010, del farmaco a base di sibutramina, ma solo sostanze assemblate in preparazioni galeniche che agiscono sul centro cerebrale della fame e della sazietà con effetti spesso pericolosi; e vorrei specificare che i farmaci neurologici non devono essere utilizzati nel trattamento del peso, ma bisogna individuare che il paziente non sia affetto da un disturbo del comportamento alimentare. Non credo sia corretto parlare, da parte del dott. Tata, a nome di tutta la categoria dei dietologi esponendo solo la sua personale esperienza. Fortunatamente, non tutti i medici dietologi, affrontano il problema peso in questo modo ma con la prevenzione, l'educazione alimentare e la terapia cognitivo comportamentale spiegando ai pazienti che potranno raggiungere un peso compatibile con un buono stato di salute. Non siamo macchine da soldi come spesso la gente è costretta a pensare.
SANITÀ NAZIONALE
60
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Obesità attenti ai farmaci
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 12
(diffusione:103223, tiratura:127026)
Bedogni, un genovese all'Asl 3 Neirotti resta, ma è scontro Rossetti e Rambaudi all'attacco sulla Asl 2: non volevano la riconferma Rossi presenterà ricorso contro la Regione GUIDO FILIPPI GENOVA. VELENI A IMPERIA Sc ontro frontale e maratona notturna per la giunta sulle nomine dei direttori generali della sanità. Sono volati gli stracci con Udc e Idv che hanno puntato i piedi sui nomi proposti da Burlando e a quanto pare hanno chiesto garanzie sulle nomine a Datasiel e Filse. La riunione, terminata alle 23.20 è stata interrotta due volte e Massimo Quaini dell'Idv è intervenuto a sostegno del vicepresidente Marylin Fusco. Persino l'assessore al Bilancio Pippo Rossetti si è messo più di una volta di traverso. La squadra è definita. Sarà Corrado Bedogni , genovese di Multedo, emigrato in Piemonte, il nuovo direttore generale della Asl 3. È il colpo a sorpresa del presidente Claudio Burlando che dopo un incontri, sondaggi e consultazioni ha deciso di affidare a un medico genovese l'azienda sanitaria più delicata. Bedogni che ora dirige la Asl di Cuneo, arriverà non prima di agosto perchè deve dare almeno un mese di preavviso alla Regione Piemonte, sempre che Cota non lo liberi prima. Il periodo di transizione dovrebbe essere gestito dal direttore amministrativo Marco Damonte Prioli . Le altre nomine confermano tutte le anticipazioni del Secolo XIX: Mario Cotellessa alla Asl 1 imperiese, Gianfranco Conzi alla Asl 5 spezzina, mentre Mauro Barabino al San Martino-Ist firmerà il nuovo contratto (peraltro in scadenza il 31 agosto) nelle prossime settimane in concomitanza con la nascita del nuovo polo ospedaliero. Ha vacillato Flavio Neirotti, appoggiato da Montaldo per la riconferma alla Asl 2 e al centro dello scontro notturno in giunta. È poco gradito all'assessore Lorena Rambaudi , dall'Idv e bocciato da alcuni esponenti del Pd savonese, ma appoggiato da Miceli. Contrario alla sua riconferma anche l'assessore Rossetti che ha attaccato proprio Miceli. Potrebbe cambiare la terna di comando: in corsa per la direzione amministrativa Andrea Conti (ora alla Spezia) e Michele Orlando (ora a Imperia 1), mentre per la direzione amministrativa Graziella Baldinotti deve fare i conti con Renata Canini . Bedogni è stato scelto direttamente dal governatore che si è consultato con Fulvio Moirano, il manager savonese che è al timone dell'agenzia nazionale della sanità (Agenas), braccio operativo del ministro della Salute Ferruccio Fazio . Moirano ha rifiutato la proposta di rientrare in Liguria per affiancare l'assessore Montaldo, ma ha consigliato al presidente i nomi di alcuni candidati in grado di poter gestire un'azienda come la Asl 3 che ha oltre seimila dipendenti e ha chiuso il 2010 con un bilancio di 930 milioni di euro. Il primo era Gian Paolo Zanetta, ex ospedale Mauriziano di Torino ed ex Asl di Alessandria, che però non ha convinto il governatore. Poi, una decina di giorni fa, Burlando ha incontrato Bedogni a cena e ha deciso di puntare su di lui. Non gli era dispiaciuto nemmeno Giulio Fornero, l'ex direttore della Asl di Torino, molto apprezzato dall'ex sindaco Sergio Chiamparino , sponsorizzato dall'assessore Montaldo e dal consigliere regionale del Pd Valter Ferrando . Alla fine Burlando ha puntato dritto su Bedogni. Il nuovo direttore della Asl 3 ha 56 anni, è nato e cresciuto a Multedo e ha iniziato a giocare a pallone come portiere nel Gruppo C con il mitico Sarosi come allenatore. Soprannominato "il figlio del lattaio", un ex compagno di squadra ricorda il suo colpo di reni e il suo coraggio. Dopo la laurea in Medicina a Genova e la specializzazione in Igiene (alla scuola di Pietro Crovari ) ha lavorato al San Martino e poi a Sanremo come dirigente sanitario. A metà degli anni '90 è stato nominato direttore sanitario a Savignano e poi all'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Il 16 marzo 2009 il grande salto con la promozione a direttore generale della Asl di Cuneo al posto del suo "maestro" Moirano, chiamato a Roma per guidare l'Agenas. Ora vive in Piemonte con la moglie neuropsichiatra e il figlio ma torna spesso a Genova per incontrare gli amici e a Marassi a vedere il Genoa. La Asl 1 è stata affidata al pediatra Mario Cotellessa , ma Antonio Rossi ha già annunciato che presenterà ricorso perchè è stato mandato a casa. Il nuovo direttore sanitario di Imperia potrebbe essere Giovanni Bruno , che ritorna dalla tormentata esperienza alla Asl 3. Tutto secondo copione alla Asl 5 spezzina dove il genovese Gianfranco Conzi deve SANITÀ NAZIONALE
61
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MARATONA NOTTURNA IN GIUNTA. LE NOMINE DEI DIRETTORI GENERALI CONTESTATE DA UDC E IDV
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 12
(diffusione:103223, tiratura:127026)
SANITÀ NAZIONALE
62
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
seguir e la pratica del nuovo ospedale. I MANAGER AL TIMONE MARIO COTELESSA Il pediatra genovese è il nuovo direttore della Asl 1 imperiese. FLAVIO NEIROTTI Il manager è stato riconfermato alla Asl 2 savonese. CORRADO BEDOGNI Il direttore della Asl di Cuneo guiderà la Asl 3 genovese. GIANFRANCO CONZI Il medico genovese è stato confermato per tre anni alla Asl 5. MAURO BARABINO Il direttore del San Martino firmerà il contratto a fine luglio.
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 1
(diffusione:103223, tiratura:127026)
SCANDALO OSPIZI, UN SOLO CONTROLLO ALL'ANNO GUIDO FILIPPI Uno scandalo nella scandalo delle case di riposo. La Regione spende 64 milioni e mezzo in un anno per ricoverare gli anziani, ma non si preoccupa di far controllare come vengono assistiti, da chi vengono curati, come mangiano e dove dormono. I numeri della vergogna parlano da soli: ogni struttura convenzionata viene controllata in media una volta ogni dodici-quattordici mesi dagli ispettori della Asl. Così, come ha denunciato l'inchiesta del Secolo XIX sulle case di riposo, gli ospiti vengono costretti a dormire nella palestra su brande di fortuna, spesso c'è soltanto un'infermiera per trenta persone, il medico non si vede quasi mai, si mangia poco e male e l'attività di animazione sono solo quattro belle parole scritte sul contratto firmato dalle strutture private convenzionate con la Asl 3 genovese. Per ogni ospite incassano da 74 a 110 euro al giorno (in parte a carico del servizio sanitario nazionale, il resto dalle famiglie degli anziani), ma i contratti non vengono rispettati e raramente rischiano denunce o multe perché la Asl non controlla le 66 case di riposo genovesi e dell'hinterland alle quali ogni mese versa oltre cinque milioni di euro per assistere, tra ospizi e centri di riabilitazione, circa 4.100 persone. Gli "ispettori" sono sei geriatri part time perché devono spesso lavorare in ufficio a firmare pratiche o sono impiegati nelle visite a domicilio agli anziani che presentano la domanda per entrare negli ospizi. SEGUE >> 19 FORLEO e GRILLO >> 19 dalla prima pagina Il direttore del dipartimento anziani della Asl 3, Ernesto Pallumeri, si difende di fronte a numeri che non lasciano scampo. «Mi rendo conto che ha poco senso controllare una casa di riposo una volta all'anno, ma è già tanto quello che riusciamo a fare». Di male in peggio. Tira in ballo la carenza degli organici per trovare una giustificazioni ai soldi spesi, senza prima aver fatto le opportune verifiche sul rispetto delle convenzioni e sulla qualità del servizio. «Abbiamo solo sei medici che devono fare molte altre cose. Fino a febbraio erano soltanto quattro, poi sono arrivati due rinforzi». La mini squadra dei controllori è composta da medici geriatri parttime perché quando non fanno ispezioni, visitano gli anziani che presentano la domanda per entrare nella strutture convenzionate, firmano le pratiche. E non scoprono gli ospiti fuorilegge. Dai primi di gennaio a giovedì scorso hanno fatto 120 controlli, ma le strutture visitate sono meno di una trentina. Ma cosa ancora più strana, non hanno trovato irregolarità gravi e non hanno chiesto che vengano sospese convenzioni. Non basta: alla commissione comunale (diretta dalla dottoressa De Camilli) e composta da tecnici e specialisti hanno segnalato carenze (non gravi) a una decina di ospizi genovesi. «La richiesta di sospensione della convenzione e la revoca dell'autorizzazione scattano soltanto quando emergono gravi carenze che mettono in pericolo la salute degli ospiti. La "deportazione" di un anziano da una struttura a un'altra è sempre ad alto rischio ed è dimostrato che la mortalità aumenta del 30 per cento». Con quale criterio vengono stabiliti i controlli nelle case di riposo convenzionate? «Quando un parente di un ricoverato invia una segnalazione andiamo a verificare, poi ci sono i controlli a sorpresa». Ma pagare fino a 110 euro al giorno senza controllare non è una vergogna? «È vero, l'ho segnalato più volte alla direzione della Asl 3, ma se non ci sono le risorse non si fanno i controlli». La Asl 3 ha firmato convenzioni a Masone, a Rovegno, a Ronco Scrivia, in alta Valpolcevera e a Voltri. Come si può pensare che sei persone riescano a controllare tutte le strutture quando per una visita è necessaria almeno una mezza giornata? I sei geriatri che costano alle Asl 3 circa 400 mila euro di stipendi all'anno, a volte risultano irreperibili come è successo domenica quando i carabinieri del Nas hanno chiesto il loro intervento urgente. Nel primo pomeriggio è stato messo a disposizione un medico del servizio Igiene, per il blitz alla casa di riposo Monticelli di Bolzaneto in cui sono stati trovati quattro anziani a dormire nella palestra e uno in un magazzino. Ieri, due giorni dopo la pubblicazione della prima puntata dell'inchiesta del Secolo XIX , l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, è intervenuto e ha chiesto una relazione dettagliata sulla situazione delle case di riposo genovesi alla direzione della Asl 3. Montaldo dovrebbe chiedersi come sono stati spesi i 115 milioni di euro che nel 2010 la Regione ha speso per assistere gli anziani nelle strutture pubbliche e convenzionate. SANITÀ NAZIONALE
63
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'INCHIESTA
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 1
(diffusione:103223, tiratura:127026)
SANITÀ NAZIONALE
64
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Inviateci le vostre segnalazioni Avete vissuto o state vivendo situazioni come quelle raccontate dal Secolo XIX nelle puntate dell'inchiesta pubblicate nei giorni scorsi? Spese gonfiate, vessazioni, cattiva assistenza prestata agli anziani nelle case di riposo genovesi? Raccontate le vostre storie a:
[email protected]. Sul sito www.ilsecoloxix.it anche le fotografie e i filmati girati nel corso del reportage, realizzato all'interno di tre ospizi cittadini Foto: LA DENUNCIA IL RESOCONTO del blitz dei Nas alla Monticelli che ha dimostrato quanto denunciato dal Secolo XIX a proposito degli anziani in sovrannumero che passavano la notte ammucchiati in palestra Anziani ospiti davanti alla televisione nella casa di riposo dell'Opera don Orione
28/06/2011
MF - Fashion
Pag. 10
(diffusione:104189, tiratura:173386)
3arte nel 2007 il progetto di differenziazione di Sandoz Italia. La società fa propria l'head line della casa madre, we will be the main provider of high quality, affordable medicines helping secure long-term access to healthcare for people around the world, e lo traduce in una struttura dove business e ricerca volta alla soddisfazione al cliente vanno di pari passo. Una volta definita l'acquisizione e successiva integrazione di Hexal nel 2005, Sandoz inizia a creare business unit vincenti, da quella dei biosimilari nel 2007 a quella dei prodotti medical driven l'anno seguente per arrivare nel 2009 alla specializzazione nel segmento ospedaliero. In pochi anni la società di Origgio (provincia di Varese) entra di diritto nella top 2 del mercato ricostruito dell'off patent e si distingue per la varietà dell'offerta. Con queste premesse va da sé che l'impegno della società sia focalizzato per offrire a clienti e pazienti una gamma sempre aggiornata, affi dabile e ampia di farmaci off patent che spaziano dai comuni generici equivalenti di largo uso a prodotti branded specifici per la ginecologia e dermatologia per arrivare ai più sofi sticati iniettabili oncologici sino ai biosimilari, che rappresentano l'anima biotecnologica dell'azienda. E in un paese come il nostro dove l'introduzione del concetto di generico è ancora relativamente giovane, Sandoz si rivela un alleato importante per la salute di tutti. Sono oltre 400 le referenze a listino tra cui tutta una serie di prodotti specialistici le cui formulazioni perfettamente equivalenti sono oggi al servizio di tutti i pazienti. Per le malattie più comuni ma anche per quelle rare. Il 2010 per la società da 181mln di euro di fatturato (dato IMS e IMFO) rappresenta una nuova sfi da con l'introduzione di nuove linee off patent su prescrizione per il segmento dermatologico e ginecologico. Non solo, al vaglio ci sono anche nuove formulazioni, a livello mondiale si stimano 1000 nuovi progetti, per offrire opzioni accessibili, farmaci innovativi, strumenti di prevenzione e di automedicazione. Perchè la salute è un diritto inalienabile. In Italia e nel mondo. Anche grazie a Sandoz.
SANITÀ NAZIONALE
65
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La salute accessibile non è un miraggio
24/06/2011
Vita - N.25 - 1 Luglio 2011
Pag. 13
(diffusione:45000)
Pandemie La meningite uccide un po' meno La sfida si vince con monitoraggi e vaccini [Joshua Massarenti] Per la serie "L'Africa non è più soltanto una calamità". Dopo l'Aids, il continente africano sta registrando successi importanti contro la meningite, una malattia che mette a rischio 450 millioni di persone residenti nella cosiddetta "fascia di Lapeyssonie", un concetto forgiato nel 1963 dal medico militare francese Léon Lapeyssonie e che copre un'area larghissima dell'Africa subsahariana tra il Senegal e l'Etiopia. In questa zona, circa l'80% delle meningiti sono causate da un batterio meningococco molto aggressivo che provoca danni fisici irreversibili. L'ultima più grande epidemia ha colpito nel 1996-97 più di 250mila persone e ucciso 25mila africani. «Nel corso del 2009, 14 Paesi africani hanno messo in piedi un programma di sorveglianza raorzata del fenomeno che ha consentito di registrare un totale di 88mila casi sospetti, di cui 5.352 decessi», scrive una nota dell'Oms - Organizzazione mondiale della sanità. Assieme alle operazioni di monitoraggio, è stato introdotto un programma di vaccinazione contro la meningite (Mpv) grazie a un partenariato tra l'Oms e un'organizzazione non profit americana, Path, creato nel 2001 con fondi pari a 70 milioni di dollari messi a disposizione dalla Bill & Melinda Gates Foundation. I casi di meningite A sono calati in modo spettacolare in Burkina Faso (appena quattro casi nel 2011-11), Mali e Niger, anche grazie alla realizzazione di un nuovo vaccino, prodotto da una società indiana, somministrato a 20 milioni di persone.
SANITÀ NAZIONALE
66
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
AFRICA