Rassegna stampa del 14/11/2010 Gazzetta di Parma Le postine di Parma in un calendario per beneficenza(Gazzetta di Parma) L'uomo più gentile d'Italia? Un volontario della Protezione civile(Gazzetta di Parma) Centro per l'Autismo: inaugurazione a dicembre(Gazzetta di Parma) La gioia di Parma per la «sua» San Suu Kyi(Gazzetta di Parma) «Giocamico»: i volontari dei sorrisi e dei pastelli(Gazzetta di Parma) Le crisi umanitarie dimenticate(Gazzetta di Parma) I nuovi volontari a lezione di soccorso(Gazzetta di Parma) Pubblica assistenza: via ai corsi per i militi(Gazzetta di Parma) «Per non sentirsi soli», tante iniziative(Gazzetta di Parma) «Piedibus», a scuola in allegria(Gazzetta di Parma) Meli-Gamberoni, amore e lirica: ritorno al Regio per beneficenza(Gazzetta di Parma) La Lilt e «Nastro rosa»(Gazzetta di Parma) Pollicino(Gazzetta di Parma) L' Informazione di Parma Alla Protezione civile il Premio gentilezza(Informazione Parma) Disabilità e lavoro: connubio possibile(Informazione Parma) Giornata nazionale del Parkinson(Informazione Parma) Polis I rifugiati in Emilia. Vite straordinarie fra il mondo e Parma(Polis)
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S LIDAR' T_A' CON LE FOTOGRAFIE DI FRANCO PICCOL I
Le postine di Parm a in un calendari o per beneficenza Dodici mesi in compagnia delle dipendent i degli uffici postali . Il ricavato a «Noi per loro » Mara Vara i L'idea è buona, addirittura divertente . Lo scopo nobile : mogli, donne, spose e single in campo per i piccoli pazienti dell'ospedale. Dodici dipendenti di pi ù uffici postali, capitanate da u n direttore e protagoniste di un calendario, il cui ricavato sarà de voluto all'associazione «Noi pe r loro» . Le immagini? Quelle di un fotografo per passione, che cogli e nel segno . Si chiama Franco Piccoli ed è un infermiere in pensione dell'ex ospedale psichiatrico di Colorno . La sua idea er a quella di ritrarre le dodici dipendenti come in un sogno . E ci è riuscito, attraverso ambientazioni a dir poco metafisiche . Ornella, Mara, Giuseppina e le altre degli sportelli di largo Novaro (in viale Mentana) di Parma Centro in via Pisacane, d i Parma Sud Montebello in via Pastrengo, degli uffici postali di vi a Verdi, di San Polo, in compagnia
della segretaria del direttore provinciale di Parma modelle u n po' per scherzo ma a fin di bene. Insomma, un esempio da seguire . A gennaio, Ornella è immersa in un quadro di gigantesche lettere dell'alfabeto, in cui la figura spicca per i contrasti di colore . A febbraio, Mara riposa su un lett o stile Paolina Borghese circondata dai frutti del peccato . Giuseppina per marzo è in soffitta: suona un liuto e si lascia trasportare dalla musica. Ad aprile, Mariella è davanti a una porta, che è l'esatta riproduzione di un infisso del castello di Torrechiara . Arriva maggio con Paola, comodamente seduta su una panca del Seicento, coperta di fiori . Giugno è per Rosy, in un gioco di specchi, mentre per luglio Cristina indossa un paio di scarpette con u n pallone gigantesco, ricoperto da prime pagine di quotidiani : u n mese dedicato all'informazione . Per agosto c'è Maria Fiorini, i l direttore dell'ufficio postale di
viale Mentana: seduzione e autoironia, immersa in una vasca, napoleonica e colma di schiuma . «Ormai - dice Maria - nei nostri uffici si vendono libri e altr e cose, proprio come i calendari . E così ci siamo dette: perchè non lo facciamo noi un calendario per beneficenza? Ho contattato Franco Piccoli, che ha lavorato gratuitamente. E ci siamo proposte a Noi per loro e le volontarie dell'associazione sono rimaste entusiaste» . Il calendario è in vendita nell a succursale di viale Mentana e nell'ufficio postale di Parma Su d Montebello in via Pastrengo : il costo è di dieci euro . «Abbiamo aperto un libretto di risparmio postale - continua per confluire tutte le vendite . E alla fine staccheremo l'assegno per l'associazione . Ci siamo divertite e per ora abbiamo ricevuto tanti complimenti . Speriamo che la città risponda e contribuisca all'iniziativa benefi-
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£4M7TA DI IDI ca» . Settembre è un giardino con Cristina in pizzo nero e tacchi sottili ; ottobre è Daniela, ritratta per una pagina dedicata a Bacco e con una coppa di champagne . Arriviamo a novembre con Luisa, dispersa nella nebbia e con una candela in mano . Dicembr e è tutto per Eleonora, in una coreografia, che con quei ciottoli ricorda il greto di un fiume. Eccolo il calendario, firmato da una frase di Pessoa: «Porto addosso le ferite delle battagli e che ho evitato» . Un gruppo di sponsor ha sostenuto i costi e or a il ricavato di questi dodici mesi andrà per aiutare i bimbi del re parto di Oncoematologia Pediatrica del Maggiore . Grazie a Franco Piccoli e grazie alle dipendenti degli uffici postali : donne che lavorano, ma che san no anche sognare in questo calendario, a piedi nudi, in immagini guidate dalla fantasia. Un calendario non di serie B , curato e con stile grafico . Franco Piccoli ci ha messo il cuore e l'esperienza di uno che tiene in ma no l'obiettivo da quando aveva tredici anni . Da quando lo zio gli regalò unakodakasoffietto . E da lì di cose ne ha fatte, anzi scattate : «L'archivio ormai è ricco confessa Franco Piccoli - . Tra tante, sono orgoglioso di una foto che ho scattato alla fine degl i anni Sessanta sull'argine, vicino a Colorno, il mio paese, e ch e ritrae una donna in bicicletta. La foto venne inviata a un concorso per Oggi e vinsi un premio» . Di concorsi Piccoli ne ha fatti tanti e tante sono state le soddisfazioni : «I soggetti che prediligo sono i paesaggi e i ritratti - conclude - . Soprattutto, quelli della mia terra. E anche il calendario dell e dipendenti degli uffici postali è stata una grande soddisfazione» .R
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SORO CERIMONIA DI PREMIAZIONE ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO ITALIANO PER LA GENTILEZZ A
L'uomo più gentile d'Italia? Un volontario della Protezione civil e Gianluca Siciliano premiato ieri in Municipio : Un onore e una grande responsabilit à Pietro Razzini «Siamo in Emilia Romagna, il premiato è un volontario dell a Lombardia e il suo cognome è Siciliano : abbiamo coperto tutta l'Italia» . E' con questa battuta che Roberto Giarola, responsabile del servizio volontariato del dipartimento della Protezione civile, spiega simpaticamente l a scelta del rappresentate che ieri mattina ha ritirato il primo pre mio nazionale gentilezza promosso dal Movimento italian o per la gentilezza che ha sede nella nostra città . Una sala consiliare colma di persone ha applaudito la consegna del premio rivolto ai volontari della protezione civile che «Si sono distinte in opere di grande sacrificio umanitario a livello nazionale e internazionale», ha spiegato il presidente premiante, Giorgio Aiassa che ha poi concluso: «Ringrazio di cuore i volontari della protezione civile di tutta Italia : per propria natura, pur non conoscendoci, sono soci del nostro movimento . E' già apertala cacciaai loro successori : tutti possono segnalare sul sito internet www.gentilezza .it, gli atti degni di nota. Tra essi verrà scelto il vincitore del secondo premiona zionale». L'importanz a dell'evento è stata testimoniata anche dalla presenza di Ricky Sin, vicepresidente del movimento mondiale per la gentilezza: «Parma è una città meravigliosa: sono contento che la culla
Il più gentile La premiazione di Gianluca Siciliano . . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .
Rugby Crociati : i gentiluomini dello sport euOspiti dell'evento, i ragazzi del Rugby Crociati : lo sport con la palla ovale e da sempre etichettato come uno dei più violenti. Nonostante ciò, i rugbisti incarnano gli ideali della lecita e del rispett o degli avversari . osservando le regole e chiudendo le ostilità al termine del match . Il terzo tempo e l'assenza di barriere tra le tifoserie sugli spalti sono un ulteriore indicazione di come i principi de l rugby siano vicini a quelli del movimento italiano per la gentilezza.
del nostro gruppo italiano sia proprio qui» . Ha sintetizzato l'ospite proveniente da Singapore. A fare gli onori di casa, l'assessore alla sicurezza. Fabio Fecci : «Nel 2007 ho ricevuto il manifesto della gentilezza in qualità di sindaco di Noceto : avevamo sviluppato un progetto con il quale si rieducavano gli adulti attraverso l'esempio dei bambini. Oggi la mia presenza non è casuale : i volontari della protezione civile sono il simbol o delle buone azioni fatte in manieradisinteressata» . Ospiti della cerimonia anche molti membri dellasezione parmigianadella protezione civile, oltre agl i esponenti di diversi gruppi cittadini di volontariato . Il momento più emozionante è stato quello della consegna di pergamena e medaglia d'oro a Gianluca Siciliano che, in nome di tutti i suoi colleghi, ha dichiarato: «E' un onore, ma al temp o stesso una grande responsabilità, rappresentare tutto il corp o dei volontari della protezione civile» . Il suo ringraziamento ha più voci: quelle degli oltre 800 mila colleghi che agiscono s u tutto il territorio senza vantaggi personali, lavorando con il cuor e e con le braccia per aiutare chi è in difficoltà. Proprio gli stessi principi che hanno sacrificato la vita al Movimento della gentilezza: non un sinonimo di carineria ma volontà cosciente di regalare un sorriso agli altri, acquistando serenità interiore . *
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SINDRME UN CONTRIBUTO DAL GRUPPO GIOVANI DELL'INDUSTRI A
Centro per l'Autismo: inaugurazione a dicembre La nuova sed e aprirà i battent i in via Spezia Ilaria Moretti Le buone notizie sono due . Una è che il Centro per l'autism o di Parma sarà inaugurato presto, prestissimo, entro il 15 dicembre, come annunciato giovedì sera dall'assessore comuna le, Giovanni Paolo Bernini. L'altra è che questo importan te progetto potrà contare anche sul contributo del Gruppo giovani industriali dell'Upi, ch e all'iniziativa rivolta a bimbi e ragazzi autistici, ha destinato l a somma raccolta durante la tradizionale Festa d'estate svoltas i in luglio a Villa Luisa. L'assegno è stato consegnato dal presidente del Gruppo giovani, Giusy Sassi, direttamente all'assessore Bernini (present e anche il presidente dell'Unione Parmense degli Industriali, Gio vanni Borri) . L'incontro si è svolto a Palazz o Soragna. La nuova struttura aprirà pre sto i battenti in via Spezia. E' costata circa 500 mila euro : per realizzarla, Ausl e Comune - do po avere siglato un protocollo d'intesa - hanno unito forze e ri sorse, investendo 250 mila euro ciascuno. Ma il gruppo di lavoro che si è attivato comprende anche l'Uni versità, l'Ufficio scolastico provinciale, le famiglie e le associazioni di famiglie . Confronto, ricerca, studio e cura: diverse saranno le peculiarità di un centro «unico in Italia», come evidenzia Bernini . «Soltanto il Comune - ricorda l'assessore dopo avere ringrazia to i giovani industriali - ha in vestito nel progetto 250 mila eu ro, parte del lascito all'Agenzia per i disabili, del dottor Emisardo Adami . La sede sarà in via
Donazione L'assessore Bernini con Giusy Sassi .
Donazìone
Un grazie arriva anche dall'Aus l
u Un grazie ai giovani industriali per il loro sostegno arriv a anche da Giuseppina Ciotti, direttore del distretto di Parm a dell'Ausl, dove vengono seguiti sessantasei ragazzi autistici . «Il centro - ricorda - nasce per migliorare al massimo il livello di educazione e dei percorsi di cura ed è stato realizzato anche su sollecitazione dei familiari . Grazie all'intervento dell'Università sarà possibil e anche fare ricerca applicata».• I . M .
Spezia, là dove una volta si trovavalaLibertas . E' stato eseguito un intervento di ristrutturazione e ora sono arrivati anche i mobili scelti insieme ai familiari» . Ed è proprio sul coinvolgimento delle famiglie che punt a l'attenzione la presidente del Gruppo Giovani dell'Industria, Giusy Sassi. «Lasommache consegnamospiega - è stata raccolta durante la tradizionale Festa d'estate ch e il Gruppo giovani dedica, a esperienze di volontariato, in particolare quelle rivolte ai bambini . Questa volta non affidiamo i soldi a un'associazione ma al Comune: il progetto ci ha colpito proprio per come è strutturato , perché vuole essere un aiuto no n solo per i pazienti, ma anche per le loro famiglie» . E c'è di più . «Ci ha colpito anche la sfida di un centro polifunzionale ch e tenga conto delle particolarità di ogni individuo - sottolinea la Sassi -, realizzato pensando all e persone».
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SODDISFAZIONE LA LEADER PACIFISTA BIRMANA E' CITTADINA ONORARI A
La gioia di Parma per la «sua» San Suu Kyi Cerimonia in piazza per la liberazione del premio Nobe l il diritto dovere di starle accanto , e di contribuire a diffondere la democrazia». «Naturalmente conclude Ubaldi - speriamo di poterla ospitare al più presto nella nostra città per ritirar e quella famosa cittadinanza onoraria che rende orgogliosi i parmigiani che credono nella libertà» .
Chiara Pozzati Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace nonché «parmigiana» d'adozione, è libera. E ieri, come il resto del mondo, anche Parma ha voluto festeggiare questo traguardo tanto sofferto quanto meritato dall'eroina birmana. Musica, danze e un folto gruppo di presenti che si è radunato sotto ai Portici del Grano per inneggiar e al raggio di speranza che ha illuminato la Birmania . Questala scena che si è parat a di fronte a chi si è trovato a passeggiare per il centro ieri sera, poco dopo le 18 . La manifestazione è stata organizzata dall'associazion e «Amicizia Italia-Birmania» , guidata da Giuseppe Malpeli ch e ha rilanciato : «Vogliamo chiedere al sindaco, Pietro Vignali, una targa permanente in onore di questa eroina della democrazia». Insieme ai componenti del so dalizio, spiccavano il vicesindaco, Paolo Buzzi, il presidente del Consiglio comunale, Elvio Ubaldi e diversi consiglieri di opposizione . «La liberazione di Aung San Suu Kyi è una gioia trasversal e che unisce tutto il mondo - esordisce Buzzi di fronte ai presenti una felicità unica che ci ricorda i l valore altissimo della libertà, base di ogni democrazia, compres a la nostra». «La nostra speranza è quell a di aver contribuito, in manier a molto modesta, al raggiungimento di questo traguardo - aggiunge Ubaldi - con le mobilitazioni e il conferimento dell a cittadinanza onoraria» . «Anch e se - avverte l'ex sindaco - questo è solo l'inizio, la battaglia di San Suu Kyi inizia ora. E noi abbiamo
ii Piazza Garibaldi La cerimonia per la liberazione di San Suun Kyi .
Gli altri commenti Diverse le prese di posizion e sulla liberazione di Aung San Suu Kyi . «Il coraggio e la tenacia di questa donna - dice il sindaco Pietro Vignali - dimostrano ancora una volta che nessun regime, per quanto totalitario e oppressivo, può sconfiggere con l a violenza e il sopruso la forza del la libertà e dei diritti . Sono convinto che questa vittoria darà nuovo slancio non solo alla Lega nazionale per la democrazia del la Birmania, ma a tutti coloro che purtroppo in tanti luoghi del mondo ancora lottano per liberare il loro Paese dall'oppressione» . «Esprimiamo grande soddisfazione - dicono i rappresentanti del Pd, Giorgio Pagliari, Roberto Garbi e Lorenza Dodi - per la liberazione di Aung San Su u Kyi . E' la vittoria della sua tenacia e della sua testimonianz a relativamente al valore della de mocrazia». «Oggi, salutando colei che ha resistito, senza mai cedere - dic e la senatrice Albertina Soliani per libertà del suo popolo, ricordiamo l'appello che Aung San Suu Kyi fece anni fa: usate la vostra libertà per promuovere la nostra . Ora, appena liberata, c' è da essere sicuri che lei metterà a disposizione del suo popolo la propria libertà, fintanto che non si determinerà quel cambiamento così indispensabile in Birmania» .* c. p.
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OSPEDALE CELEBRATA LA FESTA DELLA RICONOSCENZA
«Giocamico»: i volontar i dei sorrisi e dei pastell i Un «esercito» di 200 persone che ogni giorno aiut a i piccoli pazienti del Maggiore ad affrontare la malatti a Alessia De Rosa Un piccolo «esercito» che h a scelto come campo di battagli a le corsie dell'ospedale. Le armi per combattere son o pastelli, cartoncini e tanti sorrisi ; il nemico da sconfiggere, invece, è la malattia . Sono gli oltre duecento volontari di «Giocami co», che ogni giorno bussano alle stanze dei reparti di astanteria, pediatria, e di tutti quelli i n cui ci sono loro: i piccoli pazienti da curare. Una cura che passa anche attraverso il gioco «perché ogni bambino ha il diritto di vivere l a sua età, e non sopravvivere soltanto perché è malato - commenta Giancarlo Izzi, direttor e della struttura complessa di Pediatria e oncoematologia del Maggiore - . "Giocamico" è un'esperienza di volontariat o che spicca per la sua qualità» . La festa della Riconoscenza, per festeggiare il tredicesim o compleanno di «Giocamico», si è tenuta ieri mattina, nella sal a congressi dell'ospedale Maggiore.
Sono stati trentatré gli «an geli» di corsia premiati per il loro impegno: «"Giocamico" vive proprio grazie a loro, che tutti i giorni, festivi e non, sono i n ospedale pronti a giocare con chiunque voglia - spiega Corrado Vecchi, responsabile del pro getto ludico - . Un impegno che dura da anni e che continua a crescere con nuove idee, obiettivi e sempre più persone pronte ad aiutare gli altri» .
DMer Quasi mille operatori dal '97 ad oggi Dal 1997 ad oggi, sono stat i 983 i volontari formati da l progetto ludico ricreativ o «Giocamico», che ha com e obiettivo quello cl i migliorare la qualità cli vita dei piccoli pazient i dell'ospedale Maggiore cl i Parma.
L'incontro - organizzato dall a cooperativa «Le Mani parlanti » - è stato aperto dai saluti di Gabriele Balestrazzi, giornalist a della «Gazzetta», e ha visto l'intervento delle autorità: Marcell a Saccani, assessore provinciale alle Politiche sociali e gli assessori comunali, Lorenzo Lasagna , al Welfare, e Fabio Fecci, all a Protezione civile . Ma, al centro dell'incontro, sono state soprattutto le testimonianze, di genitori e volontari . Storie di vite difficili ma an che di speranza; racconti di camici bianchi e mascherine mediche, ma anche di giochi, color i e tanti sorrisi : «Il mio primo giorno di volontariato non sapevo cosa fare - racconta Silvia , volontaria del progetto da quattro anni - poi ho chiesto a un bambino di giocare e abbiamo fatto una partita a scacchi. No n avevo idea di come si giocasse e ricordo che proprio quel bambino mi ha rimproverato per tutto il tempo . A fine giornata, poi, mi ha chiesto se l'indomani sare i tornata e questo mi ha riempito il cuore di gioia» . #
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£4M7TA DI ID I Le crisi umanitarie dimenticate Medici Senza Frontiere in collaborazione con la Biblioteca Internazionale «Ilari a Alpi» accende un riflettore sulle crisi umanitarie attraverso la presentazione del libro-rapporto «Le crisi umanitarie dimenticate dai inedi a 2009» (Marsilio Editori) . Fincontro è in programma do mani alle 17.30 alla biblioteca «Alpi» in vicolo delle Asse .
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SOMMO ALL'APPELLO DELLA CROCE ROSS A
nuovi volontari a lezione di soccorso S:`R;*Otit i La Croce Rossa è pronta a ricevere i nuovi volontari. E' stato deliberato il corso abilitativo per i nuovi militi che andranno a rimpinguare le fila dei già numeros i volontari della sezione sorbolese. Sono già più di venti le iscrizioni al nuovo ciclo di lezioni che darà la possibilità ai frequentanti di accedere al volontariato crocerossino . E' un'annata fenomenale, considerando il numero di aspiranti militi . Nelle annate prece denti, il corso era stato deliberato con un numero di partecipanti che variava da dodici a quindici. E
non tutti gli anni si è riuscito a formare il gruppo con un numer o sufficiente. Quest'anno, invece il numero dei partecipanti è notevole, con tendenza al rialzo . «E' un chiaro segno di come Sorbolo abbia nel cuore il volontariato - dice Alessandro Baga, commissario della Croce Rossa d i Sorbolo - in questi anni abbiam o sempre cercato di attrarre i giovan i alla nostra causa, ed oggi possiam o dire che i frutti di tanto lavoro e passione stanno arrivando» . Sono dodici le lezioni previst e per gli aspiranti militi, tutte serali , che verranno svolte nella sala Clivio del Centro Civico di via Gruppini . Si parlerà soprattutto del primo soccorso medico, di ciò che un operatore della Croce Rossa può e deve fare per mettere in sicurezza una persona in caso di emergenz a medica, coadiuvando il medico nelle pratiche più immediate. Il corso sarà presentato martedì alle 20.45 nella sala Clivio del Centro Civico . Info : tel . 0521 697019 .
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COLMO MARTEDI' IL PRIMO INCONTR O
Pubblica assistenza : via ai corsi per i militi COLORNO Martedì, nella sede della Pubblica Assistenza di Colorno, inizierà il corso base per aspirant i volontari aperto a tutti i cittadin i che abbiano compiuto almeno 1 8 anni. Agli incontri infrasettimanali possono partecipare coloro che sono interessati a conoscer e cosa fare in caso di emergenze sa nitarie e che vogliono dedicare una parte del loro tempo a persone in difficoltà, in particolare al trasporto infermi e disabili . Il corso si svilupperà su diverse tematiche . Gli incontri prevedon o sia una parte teorica che pratica.
Per alcune tematiche interverran no professionisti del settore . L'associazione ha bisogno di persone, armate di buona volontà, grand e senso civico e voglia di mettersi all a prova. Per poter portare avanti l e molte le attività poste in essere negli anni, la Pubblica Assistenza. h a bisogno di persone che condivido no gli stessi principi solidali e ch e possano rendersi utili peri seguent i servizi : centralino, trasporto infer mi, trasporto persone con difficolt à motorie, servizio d'emergenza. L'impegno richiesto è di un turno settimanale di almeno sei ore . Oggi la Pubblica può contare s u un organico di circa cento volon-
tari, operativi 24 ore su 24 ore, 36 5 giorni l'anno, che, tuttavia, no n bastano per la crescente richiest a di servizi. Gli incontri serali si con cluderanno a febbraio . «Oltre a fornire un bagaglio d i conoscenze di base per affrontar e vari tipi di urgenze sanitarie- spiega la presidente Simona Campanini - i corsi potranno essere un'occasione per meglio comprender e chi c'è dietro la Pubblica Assistenza, cosa facciamo e perché, ma, soprattutto, come e dove operiamo . Un'occasione per valutare d i entrare a far parte di una realtà che da più di cento anni è viva e cresce, per apprendere qualcosa di utile per se stessi e per gli altri e comprendere come tutti possono fornire un contributo determinant e alla comunità del territorio» . Per ulteriori informazioni telefonare ai numeri : 0521/312103-815583, dal lunedì al venerdì (8 - 20), oppure inviar e una mail a :
[email protected].# R.T.
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ANZIANI RIUNITI IN ROCCA I VOLONTARI DELL'ASSOCIAZION E
«Per non sentirsi soli», tante iniziativ e POt!TAI LLATO Si è svolta nei giorni scorsi, i n Rocca Sanvitale a Fontanellato , la riunione programmatica per raccordare i numerosi volontari che aderiscono al progetto «Per non sentirsi soli», attivo da parecchi anni sul territorio fontanellatese, ideato e voluto dall'as sessorato ai Servizi sociali de l Comune . In campo non solo il propri o tempo libero, ma soprattutto l a disponibilità a mettere «impe -
gno, dedizione, sensibilità pe r portare un po' di compagnia agli ospiti della casa protetta Peracchi e ai degenti del Centro Cardinal Ferrali - come ha evidenziato nel suo intervento l'assessore ai Servizi sociali BarbaraAr duini - Ringrazio in primo luogo le tante persone che ci aiutano a tenere vitale la rete solidale e sociale del paese» . Dare agli anziani la possibilità di scegliere se partecipare o no ad una iniziativa offerta dai volontari significa «renderli pro-
Volontari «Per non sentirsi soli» si è riunita in Rocca.
tagonisti del proprio tempo e d i conseguenza migliorare la percezione del proprio ruolo attivo» . Tra le proposte per allietare le giornate degli anziani di cui si è discusso nel corso della riunione in Rocca spiccano le conversazioni sui viaggi con la proiezion e di diapositive e il racconto in prima persona di esperienze di viaggio che sono state realmente vissute . Tra le altre iniziative in cantiere, vengono inoltre proposte la lettura con commento della notizie pubblicate dalla Gazzetta di Parma, altre attività manuali e laboratoriali e la classica , briscolata in amicizia . Infine, le chiacchierate davanti ad una tazza di tè.
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«Piedibus», a scuola in allegria s C'è chi va a scuola in auto, chi in bicicletta e chi in «piedibus». II progetto, partito lo scorso ottobre, consente ai piccol i scolari nocetani delle elementari di raggiungere il polo scolastico di via Gandiolo camminando per le vie del paese in total e sicurezza, assistiti da volontari e dall'agente della Polizia municipale Giuseppe Catellani . Mercoledì scorso è stato festeggiato il «Piedibus day», organizzato dalla Provincia di Parma i n collaborazione con i Comuni aderenti . Per l'occasione eran o presenti il sindaco Giuseppe Pellegrini, i consiglieri Fabio Fecci e Lara Barbieri e la dirigente scolastica Paola Bernazzoli.
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CONCERTO IL SOPRANO : «CANTEREMO ANCHE L'ELISIR D'AMORE, IL DUETTO CHE CI HA FATTO INNAMORARE »
Meli-Gamberoni, amore e liric a ritorno al Regio per beneficenza La coppia si esibirà venerdì per raccogliere fondi a favore dell'«Agemo 18 » Lucia Brighenti :Il tenore Francesco Meli e il soprano Serena Gamberoni tornano a Parma per cantare in un concerto benefico il cui ricavato andrà ad «Agemo 18» onlus, associazione di riferimento per l e anomalie del cromosoma 18 . Venerdì, alle 20.30, i due artisti saliranno sul palcoscenico del Teatro Regio con il duo pianistico Nicoletta e Angela Feola. La serata di musica sarà volta a sensibilizzare il pubblico alle problematiche di una malattia ancora poco conosciuta, che caus a gravi disturbi e malformazioni. Coppia nella vita, sposati con due bambini, i due cantanti son o già molto amati dal pubblico di Parma che ha avuto più di un'occasione per ascoltarli. L'invito per questo concerto è arrivato proprio in occasione della messinscena del «Werther» della scorsa stagione operistica, in cui Meli interpretava il protagonista e la Gamberoni sosteneva il ruolo di Sophie : «Il sovrintendente Mauro Meli ci ha chiesto la disponibilità per una serata benefica, per la cura di patologie dei bambini. - spiega il tenore Siamo stati felici di poter partecipare» . «Ci consideriamo una famiglia fortunata, - aggiung e Serena Gamberoni - per quest o tutto ciò che si può fare per aiutare gli altri è benvenuto . Non conoscevo questa malattia, h o cercato notizie su internet e mi sono accorta che si trovano pochissime informazioni» . La serata, che si svolgerà con il pa-
Marito e moglie Serena Gamberoni (soprano) e Francesco Meli (tenore) sono sposati e hanno due figli . trocinio del Comune di Parma, grazie alla sponsorizzazione di Morris, ai media partner Gazzetta di Parma e Tv Parma, insieme all'associazione «Agemo 18», prevede l'esecuzione di alcune arie tratte da «Luisa Miller», «Il Trovatore», «Falstaff» di Verdi e dalla «Bohème» di Puccini . I due cantanti si uni-
ranno poi per il duetto dell'«Elisir d'amore», cantando il qual e si sono innamorati : «Eravamo entrambi all'Accademia di Torino - racconta il soprano - dovevamo cantare questo duetto i n pubblico. Io ho dimenticato l e parole e Francesco, all'inizio, ha cantato anche la mia parte per aiutarmi».
Molti gli impegni nei prossimi mesi per i due artisti . (con la prospettiva di riascoltare Mel i nel Festival Verdi 2011, anticipa il tenore, anche se non c'è ancora nulla di definito) . Intanto i parmigiani sono chiamati ad intervenire nume rosi a questa serata di arte e so lidarietà .
Informazioni I biglietti (poltrona 35 curo, palco centrale 25 euro, palco laterale 20 curo, galleria numerata 12 curo, posto in piedi di galleria 8 euro) sono in vendita nella biglietteria del Teatro Regio e, ondine, sul sito www.teatroregioparma .org. Pe r informazioni è possibile telefonare al 0521039399 .•
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£4M7TA DI IDI La Lilt e «Nastro rosa» Egregio direttore, le chiedo la cortesia di pubblicare questa mia lettera con la quale desidero rivolgere sinceri ringraziamenti a tutti coloro che ci hanno aiutato nell'organizzazione, durante tutto il mese di ottobre, delle iniziative dedicate alla prevenzione del tumore al seno, e che hanno quindi permesso che la manifestazione chiamata «Nastro Rosa» sia risultata un successo per la Lilt . Il primo grazie va alle Istituzioni , Comune e Provincia nelle persone del dott. Pallini, del dott. Sandroni e della dott.ssa Saccani, ed al loro staff, che ci hanno aiutato nell'ottenere a con dizioni per noi accettabili, l'Auditorium Paganini e l'Auditorium del Carmine. Un grazie all'Azienda Sanitaria Locale e d all'Azienda Ospedaliero - Universitaria che hanno messo a disposizione dei cittadini attrezzature e medici per potenziare visite e mammografie. Grazie anche allo stilista Luigi Lattuca che ha dato completa disponibilità, insieme alle sue indossatrici, per la sfilata di mod a che ha aperto il «Mese Rosa» , ed a Rossana Capasso per aver messo a disposizione i suoi quadri per la mostra allestita alla Casa della Musica. Un grazie «finale» ma solo perché è stato l'ultimo avvenimento di questo mese, al Coro «Renata Tebaldi» , ai suoi bravissimi componenti , al Maestro Sebastiano Rolli , tanto giovane quanto bravo, al Conduttore Mauro Biondini ch e ha «diretto» energicamente la serata illustrando da vero esperto, quale è, ogni pezzo al numeroso pubblico presente. Tutti si sono prodigati in modo assolutamente volontario . E poi grazie ai collaboratori, alle segretarie e a tutti coloro che hanno aderito alle diverse iniziative. E grazie a lei, direttore, per lo spazio concessomi .
Profssa Stefania Pugolotti Presidente LILT di Parm a Parma, 9 novembre
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£4M7TA DI ID I V ,"#' . PúlUdgo locali del circolo Inzani di via Moletolo, 61 (vi a Luigi Anedda), si svolgerà l a festa dedicata al servizio d i trasporto «Pollicino'» e agl i assistiti dal progetto «Fil o d'Argento», organizzata d a Auser. «Per questa amministrazione la forza del volontariato è una risorsa fonda mentale. Le attività svolte d a Auser hanno un grandissim o valore sociale», afferma l'assessore comunale ai Serviz i educativi Giovanni Paolo Ber nini, che parteciperà all'iniziativa.
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L'INFORMAZIONE
Presente anche l'esponente del Movimento mondiale, rappresentante di Singapore, Ricky Si n
Alla. Protezione civile il Premio gentilezza `Per lo sprinto di servizio e l'impegno a favore dellepopolazioni in duoltà E' stata celebrata ieri in tutto il mondo la giornata della gentilezza e quest'anno, In Italia, è stato istituito anche un premio che prende i l nome della giornata . A promuoverlo è stato i l Movimento italiano per la Gentilezza che ha sede nella nostra città . La cerimonia di premiazio ne si è tenuta in municipio, nella sala del Consiglio, e ha visto protagonisti gli uomini dell a Protezione civile . Gli organizzatori del Movimento italiano per l a gentilezza hanno infatti individuato il volontariato della Protezione civile come realtà d a "premiare per essersi distinta in opere di gran de significato umanitario a livello nazionale e internazionale" .Tra le motivazioni del premio s i legge che è "un riconoscimento per lo spirito d i servizio e il generoso impegno profuso dai volontari a favore delle popolazioni in difficolt à per un proprio desiderio spontaneo e disinteressato . Esso rispecchia l'obiettivo che il Movi mento italiano per la gentilezza si prefigge di
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diffondere" . Il premio è stato ritirato dal volontario Gianluc a Siciliano, a nome dei colleghi della Protezion e civile : «Gentilezza è donarsi agli altri - ha detto Siciliano - e porsi al servizio del prossimo» . Presente alla cerimonia, in sala consiliare, l'assessore alla Protezione civile Fabio Fecci, ch e ha ricordato che «la Protezione civile incarna i l volontariato nel suo insieme, è dedicarsi agl i altri in modo disinteressato» . Il presidente nazionale del Movimento per la gentilezza Giorgi o Aiassa ha sostenuto come dobbiamo prender e esempio dai Paesi anglosassoni : «Essere gentil i nei piccoli gesti quotidiani» . Presenti anche i l responsabile del servizio volontariato del dipartimento della Protezione civile Roberto Giarola ; Claudio Pattini e Fabio Paterlini della Protezio ne civile del Comune di Parma . Alla cerimonia è intervenuto l'esponente del Movimento mondiale per la gentilezza, rappresentante di Singa pore, Ricky Sin .
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L'INFORMAZIONE
Sono 2 .054 i disabili assunti regolarmente e circa 700 le posizioni scoperte e occupabil i
Disabiità e lavoro : connubio possibile Duecentopartecipanti al convegno organizzato dall 'associazione Fa . ce. ono state raccontate e si è di-
S scusso di esperienze concrete al convegno dedicato al mondo del lavoro e alle prospettiv e peri disabiliAll'incontro,organizzato dall'associazione Fa . Ce.,famiglie cerebrolesi di Parma, e in titolato "Disabilità e lavoro : un connubio possibile", hanno partecipato circa 200 persone . Si è discusso di come la legge 68/9 9 (Norme peril diritto al lavoro dei disabili) pur avendo avuto una sua efficacia, tanto che a Parma è rispettata dall'85 per cento delle aziende, a fronte di una media sot to il 50 per cento a livello nazionale,è oramai superata dall'evoluzione del mondo del lavoro, sempre più costituito da rapporti occupazionali flessibili . E, come illustrato dalla relazione di Marco Melegari del Sild (Servizio inserimento lavorativo disabili),afronte di 2 .054 disabili assunti regolarmente e di circa 700 posizioni lavorative scoperte e occupabili , sono iscritti al Sild,disponibili alavorare 2 .569 persone, dei quali 458 nuovi iscritti nel corso dell'ultimo anno . E non si tratta pi ù "di ragazzi" come ha evidenziat o Matteo Schianchi, studioso del1'Ecole des Hautes Etudes e n Sciences Sociales di Parigi : «Una ricerca della Fish ha chiesto a i disabili : quando ti senti discriminato? E una persona ha rispost o così: io ho 40 anni e mi fanno ancora infilare le perline, come all'asilo» Al convegno aperto daAn nalisa Gabbi,presidente di Fa .Ce . e dagli interventi di Manuel a Amoretti, assessore alla Formazione e politiche attive del lavoro della Provincia di Parma e Giovanni Paolo Bernini,dell'agenzi a Politiche a favore dei disabili de l Comune di Parma, sono intervenuti anche Pietro Stefanini, coordinatore dell'Area disabilità del -
la Provincia e Benedetta Squar- che ha sottolineato come «le bor- sistenziale, occorre un lavoro cia,responsabile del Servizio po- se lavoro attivate sono 214 ;a vol- comune con l'obiettivo di arrilitiche per i disabili del Comune te sembra solo un contributo as- vare a inserimenti lavorativi» . e--
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L'INFORMAZIONE Giornata nazionale del Parkinson Sabato 27 novembre dalle 9 alle 14 è aperto l'ambulatorio del Maggiore dedicato al Parkinson .Per consulenze gratuite è possibile prenotare chiamando il numero 052 1 704100 da lunedì 15 a venerdi 19 novembre, dalle 9 alle 10.11 consulto è reso disponibile in occasione della seconda Giornata Nazionale della malattia di Parkinson,promossa da Limpe e da Dismov Sin, in collaborazione con l e associazioni di pazienti Parkinson Italia eAipA Parma, al terzo piano del padiglion e Barbieri,dalle 9 alle 14 saranno fornire informazioni sulla malattia, sulle attuali terapie e sulle strategie più innovative utili per migliorare la qualità di vita dei pazienti .Maggiori informazioni sul sito www giornataparkinson.it o al numero verde 800149626.
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I rifugiati in Emilia . Vite straordinarie fra il mondo e Parma Le storie dei nuovi parmigiani arrivati da Asia e Africa . I problemi della macchina dell'accoglienza in citt à di Fabio Bonati arma confina con l a Costa d'Avorio, Modena con il Kurdistan , Ravenna con l'Afghanistan, Bologna con l ' Eritrea . Chi l'avrebbe mai detto . Eppure è così, alla faccia di tutti gl i atlanti geografici. Chiedetelo a loro, agli ivoriani, ai curdi, agl i afgani, se non è vero . Come in contrarli? Bussando alla port a accanto . La nostra provincia e tutta l'Emilia-Romagna sono terre di asilo . Qui arrivano da molti Paesi del mondo in guerra o sottoposti a regim i crudeli persone in fuga dal la distruzione e dai soprusi . Nelle nostre città cercano d i ricominciare a vivere, a volte con successo, altre volte scoprendo un nuovo tipo di persecuzione . Vite straordinarie , loro malgrado avventurose , esempi di volontà cui spesso non si fa caso . A quei vicini di casa che aprendo una porta aprono i confini del pianeta e della sto ria, qualcuno ha già bussato . L'associazione Ya Basta ha presentato questa settimana a Reggio il volume "Vite da rifu giati", un racconto complesso
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degli esuli in Emilia . "Bologna , Parma, Modena, Ravenna non sono di consuetudine città d i primo arrivo, ma luoghi vers o cui, in maniera fortuita e tortuosa, si indirizzano le strade dei richiedenti asilo alla ricerca di percorsi di accoglienza". Alla fine dello scorso anno a Parma risiedevano 258 persone poste sotto la protezione dello Stato italiano perché vessati nella terra di origine e altri 111 in attesa di ricevere lo stesso riconoscimento . Ya Basta ha raccontato le vite d i alcuni di loro . «Avevo l'hobby di scrive re sui giornali : ho scritto due o tre articoli contro Sadda m Hussein nel1995» : ecco perché si scappa, dice Jamal, 39 anni , kurdo. Ayshe, sua connazionale e coetanea, ha abbandonato la patria perché colpevole solo di avere un parente attivist a politico : «Mio fratello avev a 25 anni e andava in università, studiava . I poliziotti turch i l'hanno ucciso . E dopo, tant a confusione . Dovevo uscire dalla Turchia . Avevo due figli , ho lasciato i miei figli e sono scappata» . Tewolde, 39 anni, si er a dichiarato pacifista, ma in Eri trea lo han mandato a fare i l soldato al fronte lo stesso, per
quattro anni . Poi ha iniziato a lamentarsi : «Studiosi e intellettuali stavano iniziando a scrivere e protestare . S'inizia va a dire che i professionisti dovevano tornare a lavorar e per lo sviluppo del Paese . Io parlavo chiaramente di quest a cosa . Sono stato minacciato e arrestato . Quattro mesi in un a prigione . In un'altra prigion e altri due mesi . Alla fine sono scappato» . Sul fronte opposto, in Etiopia, le cose non andavano meglio . Eromo, 25 anni, studiav a ingegneria elettronica all'Università . Ma si è iscritto ad u n partito, il partito sbagliato . E fuggito dall'Etiopia in Sudan attraversando il deserto del Sahara . Anche Monica, 2 9 anni, è una parmigiana del l'Etiopia che ha vissuto la stes sa situazione : «Dall'Etiopia al Sudan a piedi, quanti giorn i sono, lo sai? Mamma mia , senza mangiare . Un giorno mangi, uno no". Ma in Sudan le cose no n vanno meglio . Lo sa bene Ahmed, 34 anni, oggi fidentino , ieri sudanese : "Nel mio paes e gestivo un piccolo supermercato che vendeva prodotti alimentari ai militari del Governo . Abbiamo incominciato ad incontrarci, un gruppo di
30-50 persone solo nel mio quartiere, per parlare contro il Governo, per pensare di cambiare le cose . Era il 1997 . Dop o tre anni veniamo a sapere che il regime ci controlla e che non vuole più gruppi come il nostro . Ci stavano cercando» . Non importa la provenienza, chi fugge dall'Africa pass a sempre per la Libia . «Quando sono stato in Libia è stato molto molto molto difficile, la polizia . . . Non parlo più», afferm a ancora Eromo . La traversata del Mediterraneo la racconta Inza, 38 anni , cittadino di Parma nato in Co sta d'Avorio, dove ha subito violenze sia dai ribelli che da i militari governativi, e ne porta ancora i segni sulle mani : «Sono venuto con la barca e so come è difficile . Loro son o lì ma nessuno ti deve vedere . Quando ti vedono, ti buttan o in mare perché dicono sei clan destino . Grazie a Dio nessun o mi ha visto . Abbiamo fatt o quasi un mese. Tutto quell o che avevo da mangiare è finito , l'acqua. . . Mamma mia . . . quando penso rido . . . come ho fatto ad arrivare? Credevo di esser e
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morto . Vedo le persone oggi in televisione : perché quando oggi vengono le persone loro li mandano indietro?» . Altra rotta assai battuta è quella dell'Adriatico . L'ha per corsa Jamal : «La prima volt a dentro un camion, in tre inca strati fra i barili di pomodori . Il camionista ci ha visto, h a chiamato la polizia greca e ci han rimandato indietro . La seconda dentro la ruota di scort a di un altro camion imbarcato su un traghetto, ma ci ha scoperto la polizia italiana . Al ter zo tentativo, sul terzo camion , il confine è passato» . La destinazione finale è spesso causale . Jamal voleva arrivare in Germania o i n Olanda, ma i compagni di viaggio, stremati, chiesero al l'autista di scendere mentre viaggiavano sull'Autosole, così il destino ha scelto per lui, ha scelto Parma . Ahmed, sbarcato in Sicilia, puntò dritto verso il nord, perché durante il viaggi o un ragazzo somalo gli avev a parlato di un buon parroco d i Fidenza . Finalmente ce l'hanno fatta . Sono arrivati nella civilissima
Europa . Le tribolazioni son o finite? Purtroppo no, perch é anche quando l'Italia riconosce lo status di rifugiato, impegnandosi così a protegger e l'esule, risulta poi manchevol e nel sostenerlo concretamente . Con 369 esiliati fra riconosciuti e richiedenti registrati i n questura, al parmense lo Stat o concede finanziamenti – tramite il progetto Sprar – sol o per 20 persone a Parma e 25 a Fidenza . Nell'aiuto ai rifugiati allora ci si arrangia fra enti lo cali e volontariato. Nelle interviste di "Vite d a rifugiati" emergono pareri positivi sugli enti religiosi che si occupano degli esuli : la Caritas per la prima accoglienza ; il Centro d'accoglienza di padre Camillo Mellini a Fidenz a dedicato a donne e bambini . Apprezzamenti anche per l a storica associazione Ciac, riferimento principale in camp o giuridico, che si è accollat a pure compiti di organizzazione della seconda accoglienza e di buone pratiche presso molti enti pubblici . E per il Centro di solidarietà l'Orizzonte. Men o favorevoli i giudizi raccolti sui servizi sociali dei Comuni : "Sembrano emergere aspettative specifiche e una conseguente delusione nel riscontro co n la realtà istituzionale e dei servizi sociali in generale. Vale l a pena sottolineare il problem a della casa, caratterizzato d a soluzioni precarie e possibilit à di tempi di permanenza ridotti con un conseguente elevato numero di spostamenti da un alloggio ad un altro . Molti intervistati, a prescindere dalla lor o situazione attuale, lamentan o l'atteggiamento dello stato italiano e del Comune di Parm a che dopo la prima accoglienza , abbandonano le persone nell a ricerca della casa, del lavoro , dell'indipendenza economica e linguistica" .
Nonostante l'integrazion e sia l'unico antidoto efficac e all'insicurezza – «Non sono andato in stazione a trovare amici, sennò avevo tanti amici spacciatori!», osserva Jamal – , la fase di inserimento social e dei rifugiati è assai poco coperta. Ayshe ha dovuto cambia re casa sei volte in tre anni , compreso un trasferimento i n provincia che le ha causato l a perdita di un lavoro a temp o indeterminato, perché essendo senza patente non riusciv a ad arrivare in orario coi mezzi pubblici . Ora lavora soltanto 4 ore al giorno con due figli a carico ed è di nuovo sotto sfratto . Inza dopo quattro anni a Parma e un corso di formazione è diventato metalmeccanico, con contratto stabile . M a la moglie e la figlia non riesc e ancora a farle arrivare, perch é gli manca una casa. Condivide l'alloggio con un connazionale : gli affitti di Parma sono tropp o alti per la sua disponibilità eco nomica. Quasi tutti i rifugiati citati , oggi lavorano . Per trovare u n posto, però, han dovuto conta re soprattutto sulle conoscenze : «Qui in Italia se non conosci nessuno il lavoro non lo trovi . Come ai paesi arabi : devi avere sempre un aggancio sennò no n riesci a trovare il posto giust o per te», sostiene Jamal, che fa il parrucchiere . «Non ci aspettiamo soldi, ma di poter lavorare . Quando sono andato al centro per l'impiego mi hanno detto di guardare sul giornale . . .» , racconta con un sorride amareggiato Tewolde . "Le fatiche delle montagn e sono alle nostre spalle. Davanti a noi le fatiche delle pianure" , scriveva Bertolt Brecht . Sfuggiti agli aguzzini, sopravvissuti alla migrazione, gli esuli continuano a combattere per sopravvivere .
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«L'Italia non sa trattenere gli immigrati onesti » tranieri in casa no stra" . Un titolo a due facce, per u n libro che affronta il tem a spinosissimo dell'immigrazione e dell'accoglienza . Stranieri siamo noi e chi accogliamo . Un approcci o spiazzante ancora di più s e si pensa che a scriverlo no n un sociologo o un filosofo ma un economista, Francesco Daveri, professore nell a nostra Università e alla Bocconi di Milano . "Immigrati e italiani tr a lavoro e legalità", il sottotitolo del saggio recentemente dato alle stampe . Un'analisi con parecchi spunti di originalità . Come quella che analizza i motivi per i quali l'Italia è diventata una met a privilegiata di immigrazion e meno qualificata rispetto a Francia o Germania. Quell a di Daveri è una teoria che ribalta alcune concezioni particolarmente in voga . " Si può ragionare anche dal punto di vista del singol o magrebino che lascia l'Afri-
ca – spiega il docente – : s e avesse la possibilità di scegliere tra Spagna, Svizzer a o Italia e se volesse lavorare regolarmente, con in più l a sensazione che i margini per poter delinquere sono quasi nulli, è molto probabil e che questo migrante vad a a finire in Paesi diversi dal nostro . Noi invece abbiamo un a concezione della legalità e un rispetto della legge che a macchia di leopardo . Ci ò incoraggia anche l'affluss o di chi ha meno timore di commettere un reato». Insomma è il nostro sistema , un po' debole dal punto di vista della legalità, ad incoraggiare un certo tipo di immigrazione . Anche perchè la questione è sempre trovare il giusto equilibri o tra accoglienza e legalità . «Da una parte va evitato che l'immigrato sia ridotto – d a un punto di vista lavorativo – a uno schiavo o veng a sfruttato da proprietari d i casa spregiudicati . Dall'altra
parte è giusto che si varino i pacchetti sulla sicurezza» . Daveri ha una sua teori a originale anche sul sistem a per arginare flussi migratori straripanti : «Se ci sono poche speranze di arginare i flussi, avere meno stranier i a casa propria significa integrare meglio quelli che ci sono» . Obbiettivo che si centra solo «partendo dai diritti e dai doveri, cioè trattand o l'immigrato come ogni altra persona . Non dobbiam o aspettarci che sia buono per natura, ma nemmeno cattivo . Tutte le persone – italiane o no – inserite in u n contesto in cui commetter e un reato è facile, tendenzialmente lo faranno . Gli stranieri non sono portati a delinquere di più, ma debbon o affrontare una situazione di oggettiva difficoltà e precarietà che può spingerli sull a strada del crimine, preferendo questa via a lavori in ner o o sfruttamento . Il retroscen a dell'illegalità è la difficolt à di inserimento nel mondo
Francesco Daveri, autore di "Stranieri in casa nostra "
del lavoro». Daveri chiede dunqu e incentivi intelligenti all'integrazione : «Dare la possibilità a chi dimostra di volers i integrare a pieno nel nostr o Paese, pur mantenendo l e sue tradizioni e la sua cultura, di veder accelerato il su o percorso verso la cittadinanza italiana . Esistono tropp i lacci e laccioli che scoraggiano tutti . Si colpisce nel mucchio, quando invec e dobbiamo favorire il dialog o con chi, per esempio, vien e qui per svolgere lavori che non vogliamo fare più» .
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