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Annata 2009/2010
MARZO 2010 Mercoledì 3 marzo 2010 ore 20.15 Hotel Sheraton Padova Corso Argentina 5 Tel. 049.7808230
RIUNIONE CONVIVIALE CON CONSORTI “cellule staminali e xenotrapianti le nuove frontiere della scienza medica” Emanuele Cozzi
Venerdì 5 marzo 2010 ore 16.00 parcheggio Hotel Sheraton Padova partenza pullman
per
Mercoledì 10 marzo 2010 ore 20.15 Hotel Sheraton Padova Corso Argentina 5 Tel. 049.7808230
Giovedì 18 – Domenica 21 Marzo 2010
Mercoledì 24 marzo 2010 ore 20.00 Ristorante MONTEGRANDE Rovolon (PD) Via San Giorgio, 11 tel. 049.5226248
VISITA CON CONSORTI ALLA MOSTRA GIORGIONE A CASTELFRANCO VENETO con cena conviviale riservata ai soli prenotati entro il 22.2
RIUNIONE CONVIVIALE CON CONSORTI “Gli tsunami : quelli veri e le "imitazioni" ottiche” Carlo Someda
GITA A BERLINO
RIUNIONE CONVIVIALE CON CONSORTI “Un soffio di giovinezza” serata dedicata a Rotaract ed Interact con la presenza del Presidente Commissione Rotary Distrettuale “giovani” Stefano Chioccon e della Rappresentante Distrettuale Rotaract Serena Tonel
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BOLLETTINO ROTARY CLUB PADOVA
LUCIANO KULLOVITZ Governatore 2009-2010 SEGRETERIA: 35134 PADOVA, VIA BUONARROTI 235 TEL. +39 049 8649282 FAX +39 049 8894662 e-mail:
[email protected]
LETTERA DI MARZO Cari Amici, siamo giunti a marzo e il calendario del Rotary ci suggerisce il tema dell’Alfabetizzazione, come tutti sappiamo una delle azioni che da qualche anno viene posta come prioritaria tra le tante attività che la nostra associazione svolge nel mondo e che può essere senza dubbio considerata quella che più di ogni altra consente in prospettiva il conseguimento del grande ideale rotariano di un mondo migliore. Non v’è dubbio che il tema sia ancora di pressante attualità anche nel nostro paese se pensiamo, soltanto, ai continui flussi migratori di popolazioni dalla più diversa provenienza. Persone con culture e religioni diverse vengono proiettate in un mondo nuovo, difficile, poco propenso alla comprensione e, perché no, timoroso. Un forte impatto quindi, reso ancor più duro se manca anche la possibilità di comunicare sia a voce che per iscritto. L’Alfabetizzazione è pertanto la condizione prima per un migliore, più rapido inserimento nel tessuto sociale del Paese di queste persone. Ma l’Alfabetizzazione non è soltanto rivolta ai cosiddetti “flussi migratori” ma è anche diretta ai nostri figli, ai giovani e futuri cittadini del nostro paese perché alfabetizzare significa anche educare con una cultura, che, purtroppo, l’odierna società con la sua frenetica evoluzione impedisce loro di comprendere. Bisogna aiutarli ad apprezzare la gioia di scrivere una lettera, oggi sostituita da un telegrafico e laconico “messaggino telefonico”, il piacere di leggere un libro evitando di trascorrere ore a guardare programmi televisivi il più delle volte privi di cultura e diseducativi. Ricordiamo, sempre, che soltanto con la cultura un individuo cresce e diventa degno di far parte della comunità umana. Non posso terminare questa mia lettera senza comunicarvi che ho concluso le visite ai Club. Posso dirvi subito che ho trovato in molti di voi, lo spirito vitale dell’entusiasmo che mi fa ben sperare nell’accrescimento del nostro movimento e mi fa ritenere che il “futuro della nostra associazione” sia riposto in “buone mani” Affettuosamente.
Per informazioni, notizie varie, programmi, news visitate il nostro sito: www.rotarypadova.it
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BOLLETTINO ROTARY CLUB PADOVA RIUNIONE CONVIVIALE MERCOLEDI’ 03 MARZO 2010 “Cellule staminali e xenotrapianti come nuove frontiere della scienza medica” Emanuele Cozzi ore 20.15 – SHERATON HOTEL
Presenti 69 Soci RC Padova 48
e le gentili Signore
Ospiti
Acerboni, Agostinelli, Arcolin, Bertoldo, Bisso, Bombi, Bonazzi, Busetto, Busi, Callegarin, Caporali, Caracciolo, Carcereri, Carli, Cavagnis, Cereda, Chieco Bianchi, Cozzi, Crivellaro, Dall’Acqua, De Benedetti, Ferro, Finotti M., Forin, Giardini, Griggio, Malagoli, Malaguti, Martines, Menzi, Mirone, Moro, Muraro, Mutto Accordi, Pagnan, Pegoraro, Pernigo, Pusterla, Rampi, Rizzato Cerino Canova, Scattolin, Soloni, Stella, Tiso, Trivellato, Visentin, Zanettin, Zanoni. Acerboni, Agostinelli, Bisso, Bombi, Callegarin, Caracciolo, Chieco Bianchi, Dall’Acqua, De Benedetti, Ferro, Giardini, Malagoli, Mutto Accordi, Rampi, Sassano, Stella, Trivellato, Visentin. Ospiti del Club: Mamma e sorella di Emanuele Cozzi Ospiti dei Soci: Dr. Diego Ponzin (Rampi)
Il tema della serata è: “Cellule staminali e xenotrapianti come nuove frontiere della scienza medica” e sarà trattato dal socio Emanuele Cozzi, al quale il Presidente Cereda, battuta la campana, salutate le bandiere e fatti alcuni avvisi da subito la parola. Una delle sfide più importanti della ricerca medica del XXI secolo, ci dice Cozzi, è quella di restaurare la funzione di cellule, tessuti e organi danneggiati da un evento qualsiasi quali i difetti congeniti, malattie, traumi ma anche come conseguenza del processo di invecchiamento che prima o poi colpisce qualsiasi individuo adulto. In questi casi, la soluzione per molti malati verrà fornita dagli avanzamenti della medicina del trapianto o dalla medicina rigenerativa. Nel caso del trapianto d’organi, pochi sanno che il 50% degli organi trapiantati vengono persi prematuramente in molti casi a distanza di circa 15 anni dall’intervento soprattutto come conseguenza della terapia antirigetto che appare “inadatta”. Una ricerca volta a individuare nuove terapie anti-rigetto appare quindi un obiettivo essenziale per migliorare la sopravvivenza a lungo termine dei pochi organi umani disponibili. Inoltre, numerosi studi sono in corso per lo sviluppo di nuovi organi artificiali compresi nuovi supporti meccanici cardiaci, il rene artificiale portatile, il “sangue artificiale”, le protesi vascolari e retiniche nonché gli arti e l’osso artificiali. In alternativa, una delle possibili vie d’uscita attualmente esplorate è rappresentata dall'uso di organi, tessuti o cellule di provenienza animale quale fonte di trapianto per l’uomo, detto xenotrapianto (dal greco xenos, straniero). A questo proposito, si segnalano progressi importanti conseguiti recentemente in questo settore in studi sperimentali nell’animale che hanno portato al trattamento del diabete o del morbo di Parkinson mediante lo xenotrapianto di cellule.
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Infine, del tutto recentemente la medicina rigenerativa è stata proposta come la nuova frontiera della terapia sostitutiva dell’organo. In questo caso, un ruolo centrale lo gioca la terapia cellulare basata sull’impiego di cellule staminali o progenitori cellulari. La cellula staminale possiede delle proprietà particolari quali la capacità di dividersi per periodi indefiniti, di dare origine alle diverse cellule che compongono l’organismo e di svilupparsi in cellule mature con funzione diverse (quali le cellule cardiache, cutanee, nervose...). L’Accademia Americana delle Scienze ha stimato che negli Stati Uniti la medicina rigenerativa con cellule staminali potrebbe essere utile nel trattamento di circa 115 milioni di malati affetti da patologie cardiovascolari, autoimmuni, diabete o osteoporosi. La ricerca in questo settore è ancora agli albori, ma lascia intravvedere potenziali applicazioni cliniche importanti nei prossimi 20 anni. In tutti i casi, un alto profilo etico della ricerca riveste un carattere di priorità con trasferimento delle novità della ricerca al letto del malato solo in presenza di dati preclinici di efficacia e sicurezza convincenti. E’ indubbio che, al momento, l’organo umano rappresenti la migliore soluzione per i nostri malati in insufficienza d’organo terminale e vanno sostenute tutte le iniziative volte a promuovere la donazione degli organi. L’interessante relazione è stata molto applaudita, e trattandosi di un tema di estrema attualità, ha provocato anche diversi interventi che hanno dato modo ad Emanuele di arricchire ulteriormente l’argomento con la stessa chiarezza che aveva caratterizzato la sua esposizione.
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BOLLETTINO ROTARY CLUB PADOVA RIUNIONE CONVIVIALE MERCOLEDI’ 10 MARZO 2010 “Gli tzunami: quelli veri e le “imitazioni ottiche”” Carlo Someda ore 20.15 – SHERATON HOTEL
Partecipanti : 40 Soci RC Padova 31
e le gentili Signore
Acerboni, Agosti, Arcolin, Baldassarri, Bertoldo, Bombi, Bortolozzo, Busi, Calegari, Callegarin, Caporali, Carcereri, Carli, Cereda, Forin, Franzina, Griggio, Martines, Mazzoleni, Mutto Accordi, Paccagnella, Pusterla, Rampi, Righetti, Ripa, Rizzato Cerino Canova, Scattolin, Sgaravatti, Someda, Trivellato, Visentin. Arcolin, Baldassarri, Carcereri, Mutto Accordi, Scattolin, Sgaravatti, Someda, Trivellato, Visentin.
Dopo il benvenuto ai soci e agli ospiti e svolto il rituale saluto alle bandiere, il Presidente Cereda da la parola al socio Carlo Someda che questa sera tratterà un tema piuttosto strano ed insolito “Gli tzunami: quelli veri e le “imitazioni ottiche”” Nel 1873, ci dice Someda uno scienziato giapponese scopri’ un nesso tra la forza degli tzunami detti anche solitoni e la propagazione di segnali nelle fibre ottiche. Questo concetto venne poi sviluppato fino a risultati spettacolari: 10 miliardi di impulsi al secondo su un milione di Km (25 volte il giro della Terra). Molto prima, nel 1834 l’ingegnere navale Scott osservò per la prima volta un solitone che lui chiama “onda di traslazione” e ce la descrive come una massa d’acqua che, messa in movimento da una barca, dopo che questa si fermò, rotolava avanti a gran velocità lungo lo stretto canale assumendo la forma di un sollevamento largo e solitario, una montagnola d’acqua tondeggiante, liscia e ben definita, la quale continuo’ il proprio corso lungo il canale. Scott la insegui’ a cavallo lungo la riva , mentre ancora rotolava ad un’andatura di circa 15 Km/ora e 30/45 cm. di altezza, finchè dopo una o due miglia la perse di vista nei meandri del canale. Pochi mesi dopo, nel febbraio 1835 un vero tzunami colpi’ la costa del Cile e lo vide anche il famoso Charles Darwin che ci lascio’ una impressionante e dettagliata descrizione della sua forza e dei danni provocati. A questo punto Someda ha voluto dare una spiegazione intuitiva del fenomeno tzunami basata “sulla corsa sui materassi”di cui ha dato poi i divertenti dettagli. Poi ci ha condotti a vederne uno, ma non sul mare come credevamo, ma addirittura in una Chiesa: il Duomo di Orvieto, dove la Cappella di san Brizio porta un affresco di Luca Signorelli che raffigura un maremoto. Ma dove l’avrà mai visto? Si chiede Someda e la risposta l’ha avuta da una registrazione storica degli tzunami nell’Adriatico dal 1106 al 1908 (terremoto di Messina). Carlo conclude la sua splendida quanto altamente scientifica e non proprio semplice relazione auspicando una gita rotariana ad Orvieto per vedere, tra l’altro, gli affreschi cui precedentemente ha accennato. Naturalmente l’interessante ed applaudita relazione ha provocato numerosi interventi sulle risposte ai quali si è conclusa la serata
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BOLLETTINO ROTARY CLUB PADOVA RIUNIONE CONVIVIALE Venerdi’ 05 MARZO 2010 VISITA CON CONSORTI ALLA MOSTRA GIORGIONE A CASTELFRANCO VENETO con cena
Partecipanti : 55 Soci RC Padova 26
e le gentili Signore Ospiti
Amadori, Bertoldo, Bombi, Busi, Calegari, Carcereri, Carli, Cereda, Chieco Bianchi, Forin, Martines, Minucci, Mutto Accordi, Paccagnella, Pagnan, Pernigo, Pusterla, Rizzato Cerino Canova, Sassano, Scattolin, Soloni, Someda, Stella, Tiso, Votta, Zingales. Amadori, Bombi, Busi, Carcereri, Carli, Chieco Bianchi, Martines, Mutto Accordi, Paccagnella, , Pernigo, Pusterla, Sassano, Scattolin, Someda, Stella, Votta, Zingales. Ospiti dei Soci: 3 ospiti (Carli). 1 ospite (Minucci). 2 ospiti (Scattolin). 2 ospiti (Pagnan)
VISITA ALLA MOSTRA DEL GIORGIONE CASTELFRANCO VENETO Relazione a cura di Roberto Scattolin Il giorno 5/3/2010 si è svolta la visita del Rotary Padova Centro alla mostra del pittore Giorgione a Castelfranco Veneto. Alla partenza del pullman, alle 16:00, il nutrito gruppo di partecipanti ha accolto con un applauso la coppia di novelli sposi Tiziana Votta e Marcello. La visita è preceduta, durante il tragitto, da una esperta introduzione da parte della Sig.ra Ferro che mira innanzitutto ad inquadrare il nuovo pensiero del ‘400. Dalla precedente impostazione gotico-medievale nella quale il mondo deriva da Dio, la prospettiva è da Dio verso l’uomo, le regole sono quelle tolemaiche; si passa all’Umanesimo, dove il mondo è dell’uomo, l’uomo è al centro del pensiero, la prospettiva lo pone al centro della Natura (ora studiata e dipinta), l’uomo è l’eroe di Ariosto, le regole sono quelle copernicane. Venezia è il luogo di catalizzazione di queste novità nella nostra regione. E per la pittura la fucina è la bottega di Giovanni Bellini, già cognato di Mantenga oltre che erede ed innovatore dell’arte del padre Jacopo. Venezia è un crocevia tra il nord Europa e l’Italia del sud, vi passano Durer e l’umanesimo toscano. Mentre i grandi riformatori toscani si interessavano al disegno, alla linea/prospettiva/composizione, i veneti usano il colore e la luce che si stende sul paesaggio. La pittura veneta, nella fine ‘400, è senza “disegno sotto”, veloce, conta il colore. La composizione è a volte ristudiata in esecuzione con ripensamenti e correzioni e sovrapposizioni che si possono anche notare. Nasce la prospettiva del paesaggio o “prospettiva cromatica” che usa abilmente le regole del colore.
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Arrivati nel centro della città murata, ci si è divisi in due gruppi per poter accedere alla visita guidata. Nelle adiacenze del Duomo di Castelfranco si colloca il Museo-Casa del Giorgione il cui progetto del recente restauro è stato curato dal nostro socio Ing. Giorgio Carli, al quale va il nostro ringraziamento per averci accompagnati nella visita, non trascurando di farci apprezzare alcune particolarità della ristrutturazione. La vita e l’opera di Giorgione è avvolta da mistero, solo poche sue opere sono giunte a noi. Sembra sia nato nel 1478 e morto nel 1510. Iniziò l’attività come realizzatore di affreschi nella facciata del Barco di Altivole, casa estiva della regina Cornaro; si trasferì poi a Venezia dove affresca il fondaco dei Tedeschi (oggi Poste). Pare abbia realizzato inoltre anche il decoro nella sala principale della Casa-Museo. Di statura alta e corporatura massiccia, viene detto perciò Giorgione. Spesso le opere presentano un tema allegorico e di difficile lettura perché commissionate dai circoli umanistici, come alcune opere su tavola, forse appartenenti all’apparato decorativo di un mobile, tra cui “Saturno in esilio”. Passando per “Il tramonto”, opera di recente attribuzione ma ancora di significato esegetico, poi per “Le tre età”, giungiamo alla famosa “Tempesta”, opera a tempera e olio del 1508. Nello stesso anno nacque Palladio. Sebbene ancora i personaggi siano misteriosi si può trascurare la vera comprensione del dipinto per venire rapiti dalla Natura che è vera protagonista. Nel Veneto del tardo ‘400, dipingere il paesaggio rappresentò la conquista di un nuovo mondo, tanto quanto l’invenzione della prospettiva in Toscana. Fini e abili i dettagli e le atmosfere, che solo nel ‘500 perderanno di definizione e diverranno passaggi cromatici e zone di colore. L’evoluzione dello stile di Cima da Conegliano, maestro vicino a Giorgione, evidenzia questo passaggio stilistico. Nella sala superiore nel sottotetto, sono esposte opere di seguaci e compagni di bottega di Giorgione, come Campagnola e Tiziano. Meravigliosa tra tante opere anche eterogenee, in un angolo della sala appare il ritratto di Gesù martoriato di Giovanni Bellini, del Museo Civico di Rovigo, del quale, in contrasto con la serena stesura del colore, restano impressi gli occhi arrossati e tristi. Al termine dell’esposizione si è visitata la cappella a destra del Duomo, della antica famiglia Costanzo, dove è la Pala della Conversazione, composta composizione con la Vergine in trono su un alto altare stagliato nel paesaggio, tra San Liberale nelle vesti di cavaliere (ritratto del figlio defunto del Committente) e San Francesco. Non è più uno spazio dorato gotico né uno spazio chiuso in una architettura rinascimentale, ma uno spazio nella Natura, che è dominata dell’uomo, come indica il sapiente controllo della maglia prospettica di base. La breve passeggiata a seguire ci ha condotti dentro il bel teatro di Castelfranco, una delle perle della città, struttura vivace e attiva per concerti, manifestazioni, spettacoli. Presenta l’architettura di teatro all’italiana con una piccola ed estremamente confortevole sala, ordini di palchi e un fine apparato decorativo di colore bianco su fondo verde salvia. La serata è proseguita con l’incontro, lo scambio di cortesie e i saluti da parte del nostro Presidente Pier Luigi Cereda con il Sindaco di Castelfranco Veneto e con il
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Presidente del Rotary Club Castelfranco-Asolo Francesco Colonna, presso il ristorante Teatro dei Sapori, in particolare nelle sale per ricevimento antistanti l’antica trattoria. Tale spazio conteneva un simpatico connubio tra le vetrine dove sono esposti prodotti di raffinato artigianato locale, non mancando anche un vero laboratorio di tessoria di “tabarro” operante “dal vivo” e infine un’ottima ristorazione. La cena si è svolta in una gradevole sala e in ottima compagnia.
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BOLLETTINO ROTARY CLUB PADOVA RIUNIONE CONVIVIALE MERCOLEDI’ 24 MARZO 2010 “Un soffio di Giovinezza” con la presenza del Presidente Commissione Distrettuale “giovani” Stefano Chioccon e della Rappresentante Distrettuale Rotaract Stefania Tonel ore 20.15 – Ristorante MONTEGRANDE – Rovolon (Padova)
Partecipanti : 78 Soci RC Padova 33
e le gentili Signore Ospiti
Agosti, Amadori, Bertoldo, Bisso, Bombi, Bortolozzo, Busi, Callegarin, Caporali, Carcereri, Carli, Cereda, Costa, Cozzi, Crivellaro, dè Stefani, Martines, Mazzoleni, Mirone, Paccagnella, Pavanello, Pegoraro, Pernigo, Rampi, Righetti, Ripa, Rubini, Sassano, Scattolin, Stella, Trivellato, Visentin, Votta. Bisso, Bombi, Callegarin, Caporali, Carcereri, Carli, Costa, Crivellaro, Martines, Mazzoleni, Paccagnella, Rampi, Sassano, Scattolin, Trivellato, Visentin. Ospiti del Club: Interact Padova Centro (10), Rotaract Padova Centro (9), Serena Tonel , Alberto Schiavon, Federica Barbugian, Chiara Marcellan, Daniele Tasinato, Stefano Chioccon, Giovanni Brigato. Ospiti dei Soci: Francesco Pernigo (Pernigo). Alessia Rubini (Rubini) .Colette Case (Rampi)
Serata tutta particolare quella odierna perché siamo in Interclub con i giovani dei nostri Rotaract ed Interact che, come dice il Presidente Cereda in apertura rappresentano “quella primavera della vita” che abbiamo voluto anche stagionalmente festeggiare cenando fuori sede sulle alture di Rovolon. Dopo il saluto alle bandiere –del quale Gaia D’Alconzo, Presidente Incoming del Rotaract, ci dice anche il significato – ed il benvenuto a tutti da parte del nostro presidente, prende la parola Stefano Chioccon, Presidente della Commissione Rotary Distrettuale “Rotaract ed Interact” che ci dice i perché dell’esistenza del Rotaract ed Interact: sono uno dei piu’ importanti obiettivi del Rotary a favore delle nuove generazioni per formare i giovani al rispetto delle regole , al lavoro di squadra per la realizzazione di obiettivi di servizio. Sono lo strumento migliore per diffondere i valori e gli ideali del Rotary ai giovani e vanno quindi seguiti da vicino dai Club Rotary attraverso l’apposita Commissione che li deve coinvolgere il piu’ possibile nelle iniziative rotariane, ma senza ledere la loro autonomia gestionale; abbiamo infine constatato che vale la pena di sostenerli dato che con la loro rivista “CHRONICLE NEWS” e i loro Service a livello locale e distrettuale stanno dando un’immagine positiva e propositiva delle loro capacità e del valore umano delle loro iniziative. Dopo Chioccon, anche Serena Tonel, Rappresentate Distrettuale del Rotaract, ribadisce i su accennati obiettivi dei nostri giovani e ricorda alcuni Service attuati, tra i quali l’erogazione di 12.000 euro per la terremotata Università dell’Aquila; altri fondi all’EMPI, scuola di avviamento professionale ed altri ancora per l’assistenza
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ai malati di tumore , tramite un’apposita organizzazione nella quale prestano anche direttamente la loro opera. Filippo Pozzato, presidente del nostro Rotaract, ci parla della loro attività nell’anno 2009/10 e della loro collaborazione con il nostro Club (ad esempio nel service “Che piacere…”); con il CUAMM (Medici per l’Africa) e con gli altri Rotaract patavini per varie iniziative , ma in particolare del loro progetto di service “Non smettere di piacerti” in collaborazione con l’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), rivolto ai malati oncologici che vanno incontro agli effetti collaterali delle cure chemioterapiche (es. caduta dei capelli o altro) e che, accanto agli aspetti medico – chirurgici hanno bisogno di un sostegno psicologico mirato. Anche Di Dia, Presidente dell’Interact fa un suo intervento, parlando dell’attività svolta aiutando il Service “Che piacere…”; facendo compagnia ai bambini della Casa – Famiglia Priscilla; vendendo pane e nutella al Liceo Nievo per opere di beneficenza; e altro. E’ poi la volta del nostro Emanuele Cozzi, Presidente della Commisioine Progetti che si complimenta con i ragazzi per tutte le loro attività ed i service in atto, che danno palese concretezza alla loro esistenza. Avviandosi alla conclusione della serata con i relativi saluti e ringraziamenti, il Presidente Cereda ne rivolge uno particolare a Giovanni Brigato, fondatore dei due club giovanili e a Vincenzo de’ Stefani, Presidente del club alla loro nascita e a Sergio Busi che, con Brigato, e’ stato promotore della costituzione dei due club. Un brevissimo intervento di brigato chiude la vivace ed edificante serata.
ROTARY INTERCLUB PATAVINO Emanuela Quadri Corso Garibaldi, 4 – 35122 PADOVA tel. e fax 049.878.98.50 rotary -
[email protected] Orario: 8.30-14.00 dal lunedì al venerdì; 15.00-17.30 giovedì