LA NOSTRA PROPOSTA DI ITINERARIO:
Vigneti, Paesaggi e Ospitalita’:Franciacorta In quella terra a nordest della Lombardia, non molto lontana dalle caotiche città lombarde, sopravvive ancora incontaminato un mondo simbolo di eleganza raffinatezza e prodotti d’eccellenza, un’area fatta di dolci declivi tappezzati di vigneti, torri medievali e nobili palazzi, casolari di campagna e dimore dell’aristocrazia bresciana (sedi oggi di rinomate cantine). Si presenta così come un bucolico biglietto da visita la Franciacorta, anfiteatro morenico a sud del lago d’Iseo dove si producono vini di grande qualità, tra i quali primeggia lo spumeggiante DOCG Franciacorta, re delle bollicine in Italia. Qui il vino è il perfetto padrone di casa che in ogni stagione dell'anno è in grado di consacrare i frutti dei pregiati vigneti con feste, sagre e “cantine aperte”. La gastronomia locale poi abbina in modo davvero originale e delicato i sapori del pesce di lago con quelli della campagna bresciana. Ma è nel corso del Festival della Franciacorta che , ogni anno a settembre, nella splendida cornice della dimora cinquecentesca Villa Lechi di Erbusco, si festeggia la vendemmia con degustazioni, balli popolari, canti e un tripudio di degustazioni di prodotti enogastronomici locali. Nell'ultimo weekend di maggio invece la Franciacorta accoglie i suoi visitatori con l'immancabile “Cantine Aperte”, altro modo per apprezzare i vini in tutte le tipologie. Più di 10 milioni di bottiglie ogni anno sono commercializzate col nome di questa terra straordinaria, da qui proviene oltre il 65% dei vini italiani ”metodo classico”. Un frizzante itinerario, che porta alla scoperta delle bollicine e della Franciacorta, passa per antichi palazzi o moderne architetture da scoprire con visite e degustazioni. La fama del vino infatti non nasconde le bellezze di una terra ricca di storia e di attrattive paesaggistiche. Un'area geografica che si estende per circa 80 chilometri dalle porte di Brescia fino alle sponde del Lago di Iseo che con un susseguirsi di filari, cantine e vigneti ha contribuito nei secoli a dare vita ad un contesto unico ed inimitabile.
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Il turista che qui arriva si trova immerso in un paesaggio caleidoscopico di giardini meravigliosi e corti monastiche, maneggi, antichi manieri e perché no perfetti prati da golf. Una rete di strade agevoli e ben segnalate consente di scoprire i luoghi più suggestivi con qualsiasi mezzo, dall'automobile alla moto, dalla bicicletta al cavallo.
Lago d’Iseo e Franciacorta, Territorio da Scoprire Tra Milano e Verona, poco lontano dai mediterranei paesaggi del Lago di Garda, c’è un lago che forma un tutt’uno con l’attiguo territorio dedicato alla produzione delle bollicine: è la zona del Lago d’Iseo e della Franciacorta. L’ambiente prealpino che racchiude la conca lacustre è annunciato dalla grande mole del Monte Guglielmo e da Monte Isola: l’isola più grande dei laghi d’Italia, inserita nel club dei laghi d’Italia. Più a sud, alle spalle della Riserva Naturale Regionale Torbiere del Sebino, si snodano le colline moreniche disegnate da ordinati filari di vigne.
Itinerario di tre giorni. Da Brescia a Lovere attraverso la Franciacorta Da Brescia si parte per Gussago, seguendo la strada provinciale che esce dal capoluogo verso nordovest. A Gussago si può visitare imponente Parrocchiale e la Pieve di S. Maria, edificio del XV secolo.si procede poi per Rodengo,dove si trova l’isolata abbazia di S. Nicola, testimone sin dal 1050 della presenza benedettina in Franciacorta. Dirigendosi verso nord, si giunge a Provaglio d’Iseo dove sorge il monastero di S. Pietro in Lamosa (1083) promotore della rinascita agricola della zona: al di sotto del monastero si trova la” zona umida” della torbiera del Sebino. Quando, 10.000 anni fa, l’ultimo ghiacciaio si ritirò, il fondo della cerchia collinare rimase allagato, diventando una conca d’acqua poco profonda e senza sbocchi. Una ricca vegetazione vi si depositò e vi si decompose parzialmente, originando uno strato di torba che tale rimase per secoli finché, intorno all’800 si intuì, in piena rivoluzione industriale, che tale deposito fossile poteva essere utilizzato come combustile nella industrie ferriere bresciane. Oggi, a tutela del delicato e particolare ecosistema, unico nel suo
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genere, è stata istituita una Riserva Naturale. Ancora pochi chilometri più a nord e siamo ad Iseo, amena località che dà nome all’omonimo lago. Questo bacino lacustre non ha conosciuto le fortune turistiche degli altri maggiori laghi prealpini, ma ciò lo ha in parte preservato da fenomeni di sovraffollamento. Il nucleo centrale di Iseo conserva la matrice medievale, malgrado i forti interventi che furono eseguiti per valorizzare il lungolago alla fine del XIX secolo. Proseguendo lungo la sponda del lago, prima di arrivare a Punta del Corno, il versante montuoso è coltivato a uliveti, grazie al secolare lavoro di terrazzamento che sfrutta l’insolazione favorevole. Si giunge infine a Lovere, dove si pernotta.
Lovere, Sale Marasino e Monte Isola. Lovere fu borgo fortificato durante il dominio veneziano tra il quattrocento e il cinquecento. Usciti da Lovere si giunge a Pisogne dove è possibile ammirare gli affreschi del Romanino in Santa Maria
della Neve. Poco lontano da Marone, nota per i resti di una villa romana, si può giungere a Zone piccolo centro conosciuto per le “piramidi di pietra”: caratteristiche rocce modellate dall’erosione degli agenti atmosferici. Proseguendo si arriva a Sale Marasino, da cui si può raggiungere, con delle imbarcazioni, Monte Isola. Si tratta della più grande isola lacustre d’Europa: abitata fin dall’antichità, l’isola ha sempre offerto buone potenzialità della pesca e dell’agricoltura.
Visita a Monte Isola e ritorno a Brescia Monte Isola merita una visita, compiuta a piedi, non essendo consentito l’accesso di mezzi a motore. Una giornata è il tempo necessario per percorrere le antiche e affascinanti strade selciate che attraversano tutta l’isola. Conclusa la visita a Monte Isola si torna a Sale Marasino : si riprende l’auto
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per terminare il periplo del lago, rientrando infine a Brescia. Un ideale itinerario che porti alla scoperta di questo territorio e della sua cultura è un viaggio tra contrapposizioni: terra e acqua,verde e azzurro, chiese e castelli, carne e pesce, olio e vino. Una via del gusto, del bello e buono che racconta una storia secolare, ricca di vicissitudini che hanno lasciato impronte e disegnato i paesaggi. A coniugare bello e buono ci ha pensato poi la dinamica imprenditoria locale che ha fatto dell’enogastronomia una risorsa d’eccellenza, spesso offerta in contesti storico-artistici di grande suggestione.
La cucina della Franciacorta E’ varia, come vario è il territorio che la ospita, funghi e carni dalle pendici delle Alpi, olio d’oliva pregiato e pesci squisiti dal lago d’Iseo. La Franciacorta eccelle nei secondi piatti e negli antipasti di carne. Notevole anche il ventaglio di formaggi che il distretto propone. Il clima mite dei territori che si affacciano sul lago d’Iseo permette la coltivazione dell’ulivo, contrariamente a quanto ci si aspetta nel Nord Italia, dove prevale una cucina orientata sul burro. L’olio extra vergine di oliva Laghi Lombardi Sebino DOP, prodotto soprattutto con olive dalla varietà Leccino, ha un profumo delicato e fruttato che accompagna al meglio le portate franciacortine. Da non perdere il salame di Montisola, isola nel lago d’Iseo. La carne di suino viene battuta a coltello per non perderne i succhi e miscelata con sale, aglio, spezie e vino. L’impasto viene poi insaccato in budello naturale, affumicato una notte al fumo di legno di ginepro e lasciato stagionare un mese. Altro salume di suino, molto pregiato, è il lardo aromatizzato al Curtefranca. Il lardo viene posto in conce di pietra o in contenitori di legno e lasciato in salamoia con vino Curtefranca bianco, spezie e erbe aromatiche. Si trova in commercio dopo almeno 4 mesi di stagionatura. Una vera specialità è la Ret di Capriolo, o Magiola, un salume di coscia di suino battuta a coltello con salvia, rosmarino, aglio, spezie e vino bianco di Franciacorta. L’impasto così ottenuto viene insaccato nella vescica o nello stomaco del suino. Oltre ai salumi, sui taglieri della Franciacorta non mancano i formaggi.Un formaggio tipico del territorio è la Robiola Bresciana, Altro formaggio tipico del territorio è il Salva, un prodotto caseario asciutto e friabile ottimo con olio e pepe. Anticamente veniva prodotto in primavera per “salvare” il latte in eccedenza. Da assaggiare anche il Sitter, che prende il nome dalle tipiche malghe. Una vera specialità per buongustai, viene prodotto con solo latte di vacche di Razza Bruna Alpina. Si presenta di colore giallo paglierino e può essere gustato più fresco oppure come formaggio da grattugia
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Come già accennato, la conformazione territoriale della Franciacorta fa sì che in questo distretto i secondi piatti siano vari, di carne e di pesce. Uno dei piatti tipici più famosi del distretto è senza dubbio il manzo all’olio, un particolare arrosto di manzo cotto con olio extra vergine di oliva Laghi Lombardi Sebino, Parmigiano Reggiano e pan grattato, la cui ricetta più antica risale al 1500. La vera casa del manzo all’olio è il paese di Rovato, famoso in passato per le ottime carni servite nelle numerose osterie. Fra i secondi di pesce proveniente dal lago d’Iseo, il piatto tipico per eccellenza è la tinca al forno di Clusane, ripiena di pane, formaggio, sale e prezzemolo e servito con polenta. Altre piccole specialità sono i pesciolini di lago cotti sulla graticola e spennellati di olio oppure essicati e posti sott’olio. Qui prendono il nome di agoni o aole. Un bouquet per dessert Da assaggiare in Franciacorta la tipica torta di rose: una torta farcita con crema che si presenta come una composizione di rose: il tronchetto di pasta arricchito con crema viene tagliato a fette spesse disposte successivamente come un bouquet di rose e cotte al forno.
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