COMMITTENTE
Besenval Corrado Frazione Janin, 2 11010 Sarre (AO)
Comune di Fenis
Oggetto
REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN LOCALITA’ La chapelle DI FENIS - CENTRALE “la chapelle”
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENALE
NOVEMBRE 2014
DATA: AGG:
RELAZIONE GENERALE SCALA: RIF.TO: GF 45
Fraz. Petit Cré, 28 - 11010 Sarre (AO) Tel. 0165.257884 Fax. 0165.257884
[email protected] faber ingegneria associazione professionale Fraz. Petit Cré, 28 11010 Sarre (AO) Tel. 0165.257884 Fax. 0165.257884
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VIA.RG
Comune di Fénis Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località Barche di Fénis - centrale "La Chapelle"
1
Relazione Generale – VIA.RG Valutazione di Impatto Ambientale
PREMESSA La presente relazione è redatta a corredo del progetto definitivo per la realizzazione di una centrale
idroelettrica sull’acquedotto comunale di Fénis in loc. La Chapelle. Le acque saranno prelevate a Bois de Marqueron e reimmesse entro l’acquedotto nella vasca esistente denominata “la Chapelle”. L’impianto sarà in linea con il tracciato dell’acquedotto esistente e danneggiato dalle passate alluvioni, ripristinandolo. Le frazioni sottese dall’impianto saranno servite dall’acquedotto esistente alimentato da alcune sorgenti non utilizzate dalla centrale, con la possibile integrazione, da parte della condotta di adduzione della centrale, di acque in corrispondenza delle sorgenti di Bois de Fontana fino all’eventuale arresto delle macchine. La realizzazione dell’impianto idroelettrico non richiederà la costruzione della presa e della vasca di carico che sono già facenti parte dell’infrastruttura dell’acquedotto comunale, così come la vasca di restituzione. La relazione tecnico-descrittiva e gli altri elaborati sono redatti seguendo la Deliberazione 3924. L’impianto insiste su un acquedotto esistente, si ometteranno, pertanto, le analisi idrobiologiche.
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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E DELLE SOLUZIONI ADOTTATE Il progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico sull’acquedotto comunale di Fénis fra la vasca
di carico di Lovignanaz e la vasca di La Chapelle. L’impianto sarà alimentato dalle acque dell’acquedotto esistente che sono tributate dallo stesso nella vasca di Lovignanaz. Questa a sua volta alimenta la rete di distribuzione del vallone di Clavalité e attraverso la vasca di Arbussayes, con una condotta provvisoria sifonata, alimenta anche la vasca di La Chapelle che serve Fenis. La condotta diretta fra le sorgenti di Bois de Marqueron e la vasca della Chapelle è esistente, ma versa in cattive condizioni a seguito delle alluvioni e degli eventi franosi verificatisi negli ultimi anni. La realizzazione della centrale ha, quindi, anche lo scopo di riattivare la condotta escludendo il sifone provvisorio. La scelta di realizzare un impianto idroelettrico è discesa, perciò, sia dall’abbondanza di acqua presente nell’area delle sorgenti, sia dalla presenza sul territorio di molte delle strutture e infrastrutture necessarie al funzionamento della centrale. L’impianto prevede una sola macchina idraulica (turbina Pelton) con salto fiscale di 528.3 m. Le condotte sono in ghisa per la dorsale esistente che versa in cattive condizioni. La diretta originale fra Lovignanz e Arbussayes sarà utilizzata per alimentare le abitazioni sottese dall’impianto, la condotta sifonata sarà utilizzata come backup in caso di malfunzionamento della diretta Marqueron – La Chapelle. A seguito della costruzione del nuovo impianto, l’acquedotto della Clavalité tornerà alla sua configurazione originale. I nuovi bottini di presa di Bois di Marqueron, realizzati con progetto comunale, hanno, già, lo scopo di potenziare l’acquedotto che serve Fénis. Gli insediamenti del vallone di Clavalité saranno serviti dalle sorgenti di Bois de Fontana (come in origine). Al fine però di dare maggiore qualità di servizio uno stacco in pressione servirà la vasca di carico alle sorgenti di Bois de Fontana integrando le acque dell’acquedotto della Clavalité con le acque della diretta per La Chapelle (condotta di adduzione dell’impianto) nell’eventualità di una richiesta non sostenibile dalle sorgenti di Fontana. Ciò a scapito dell’impianto idroelettrico. Il locale che ospiterà la macchina sarà realizzato ex-novo come parte del cavidotto e la cabina di consegana. Le acque saranno restituite alla vasca di La Chapelle con una condotta a pelo libero. L’energia prodotta sarà portata, a mezzo cavidotto interrato MT, alla linea aerea MT esistente, che passa nell’abitato di Fenis. Non si prevede l’aumento della portata prelevata dalle sorgenti a seguito della realizzazione dell’impianto.
2.1
PRINCIPALI INTERVENTI DA EFFETTUARE
Realizzazione di pozzetto per stacco in pressione in loc. Bois de Fontana;
Posa della condotta DN 200 mm in ghisa da Bois de Fontana alla centrale, a monte la condotta è esistente;
Realizzazione di locale per allocazione centralina, il locale sarà realizzato fuori terra e dotato di serramenti e portone di accesso tali da garantire elevate performance acustiche; pag.2
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Posa del cavo entro cavidotto esistente (400 m) per il convogliamento dell'energia, con cavo interrato e realizzazione di nuovo cavidotto interrato (470 m) da loc. Barche alla linea esistente;
2.2
Realizzazione di cabina MT condivisa con Deval per l’allacciamento dell’impianto;
Realizzazione di condotta di scarico per le acque turbinate che le tributerà alla vasca di La Chapelle;
Stabilizzazione del versante in coincidenza con l’evento franoso alla progressiva 2300 m;
Attraversamento carrabile dell’area dissestata alla progressiva 2480 m;
CARATTERISTICHE TURBINA, GENERATORE E TRASFORMATORE Turbina tipo Pelton ad asse orizzontale a getto singolo, avente le seguenti caratteristiche:
numero dei getti: 1
diametro getti: 2.7 mm
portata massima: 38 l/s
disposizione dell'asse: orizzontale
completa di tuberie di alimentazione, telaio di fondazione con tubo di scarico, giunto di azionamento del generatore.
Rendimento turbina >85% (100%-->40% della portata)
Quota dell’asse: 802.65 m s.l.m.
Potenza massima all’asse: 160 kW
Generatore sincrono trifase con le seguenti caratteristiche:
potenza nominale 200 kVA
tensione nominale 400 V
fattore di potenza 0.9
frequenza 50 Hz
velocità nominale 1.500 giri/min
velocità di fuga 2700 giri/min (per 15 minuti)
grado di protezione IP23
classe di isolamento F
ventilazione IC01
altitudine di installazione max: 1700 m s.l.m.
temperatura ambiente max: 40 °C
umidità massima: 90% a 30 °C
completo di: o
scaldiglie anticondensa
o
n. 5 sonde di temperatura PT100 negli avvolgimenti e nei cuscinetti.
Valvola automatica di intercettazione avente le seguenti caratteristiche: pag.3
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diametro nominale: DN150
pressione nominale: PN 64
completa di: o
servomotore idraulico di azionamento e contrappeso di chiusura,
o
giunto di smontaggio
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Sistema completo di regolazione per funzionamento automatico non presidiato dell'impianto, in parallelo con la rete pubblica, comprensivo di:
sistema automatico di regolazione in grado di realizzare la fermata e l'avviamento automatici dell'impianto secondo le condizioni di esercizio, e la regolazione della portata in funzione della portata disponibile;
sistema di controllo e segnalazione remota con sistema UMTS;
protezioni di minima e massima tensione, minima e massima frequenza,massima corrente, ritorno di energia, asimmetria di corrente;
centralina oleodinamica e servomotori oleodinamici per il comando degli ugelli (carica d'olio idraulico esclusa)
sensori per la misura della velocità di rotazione, della posizione di apertura degli ugelli e dei deviatori dei getti;
3
UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DELL’ OPERA DI PRESA E RESTITUZIONE La vasca di carico è esistente e sita a quota 1330 m s.l.m. Coordinate UTM x.382839 y.5061574.
La quota di pelo libero nella vasca di carico è: 1329.3 m s.l.m.;
La quota di pelo libero nel canale di scarico è: 801.0 m s.l.m.;
Il salto fiscale è pari a: 526.8 m;
La portata derivata media: 31.1 l/s (Qmin 20 l/s – Qmax 38 l/s);
La potenza fiscale installata è di: 160.5 kW;
Il prelievo avviene dalla vasca di carico dell’acquedotto comunale in Bois de Marqueron;
La restituzione avviene entro la vasca dell’acquedotto di La Chapelle;
L’impianto sarà in linea con la diretta dell’acquedotto, Gli insediamenti del vallone di Clavalité saranno serviti dalle sorgenti di Bois de Fontana e dal reticolo idrico esistente (come in origine). Al fine però di dare maggiore qualità di servizio uno stacco in pressione servirà la vasca di carico alle sorgenti di Bois de Fontana integrando le acque nell’eventualità di una richiesta eccessiva. Ciò a scapito dell’impianto idroelettrico;
Come anticipato, l’opera di presa è esistente e l’acqua sarà restituita entro la una vasca dell’acquedotto esistente. pag.4
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CARATTERISTICHE DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE L’edificio presenta un ingombro in pianta di 7.5 m x 7.5 m. La centrale sarà realizzata fuori terra. L’edificio
presenterà pianta quadrata, le membrature verticali saranno esternamente rivestite di pietrame con giunto visivamente a secco. Saranno realizzate due finestre in facciata. Un portone rivestito in legno darà accesso ai locali. I serramenti ed il portone avranno parametri di abbattimento acustico tali da garantire il rispetto del clima acustico preesistente. La copertura sarà realizzata con orditura in legno e manto in lose.
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CABINA DI CONSEGNA L’impianto sarà allacciato a Deval per mezzo di una cabina di scambio. Questa sarà suddivisa in tre locali. Il
primo locale più grande accoglierà la cabina Deval che sarà dotata di quadri di media e, eventualmente, dei quadri di bassa e trasformatore. Il secondo locale ospiterà i quadri di media della centrale, il locale più piccolo, infine, accoglierà i contatori. L’ingombro complessivo dell’opera è pari a 6.7 x 3.7 m
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CAVIDOTTO Il cavidotto sarà costituito da un cavo elicordato quadripolare. Il cavidotto, per una prima porzione, è già
esistente, si procederà, dunque, alla sola posa del cavo MT. Da loc. Barche alla linea esistente si procederà allo scavo di una nuova trincea per l’alloggiamento del cavidotto. La stessa avrà profondità maggiore di 1 m e inferiore a 1,5 m
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STABILIZZAZIONE
DEL VERSANTE IN COINCIDENZA CON L’EVENTO FRANOSO ALLA
PROGRESSIVA 2300 M L’evento franoso ha interessato, in quest’area, una superficie di circa 1800 m². La maggior parte del materiale crollato è stato allontanato dall’asta torrentizia. Lo scivolamento ha portato allo scoperto una porzione di substrato cristallino che sarà utilizzata come punto di ancoraggio del muro controripa che sosterrà la successiva riprofilatura del versante. Il pendio sarà ripristinato con opere differenti in funzione della morfologia del terreno. Nella parte iniziale del dissesto si prevede la ricostruzione della sola sede stradale per mezzo della realizzazione di un muro sottoscarpa, la pista avrà larghezza massima di 2.5 m. L’altezza massima del paramento murario non supererà i 3 m. A circa metà dell’area franosa l’intervento prevedrà la realizzazione di un muro alto al massimo 3 m a sostegno di un terrapieno sul cui culmine troverà sede la pista carrabile. La soluzione discende dalla posizione altimetrica della pista e dalla presenza di una soglia rocciosa su cui fondare stabilmente il muro di contenimento. Nella parte terminale del dissesto, a causa dell’incremento delle pendenze, il terrapieno sarà sostituito da alcuni ombrelli con funzione di ritenzione del terreno sul quale troverà spazio la pista. pag.5
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ATTRAVERSAMENTO CARRABILE DELL’AREA DISSESTATA ALLA PROGRESSIVA 2480 M L’area dissestata presenta uno sviluppo breve. Essa sarà, dunque, attraversata con un ponte. Per permettere
al ponte di intestarsi correttamente sul terreno saranno realizzati due prismi in calcestruzzo fondati su pali che fungeranno da spalle del ponte. L’impalcato sarà realizzato in struttura mista acciaio – calcestruzzo. Il ponte sarà munito di parapetto e la tubazione sarà agganciata all’impalcato.
9
IDROLOGIA E CARATTERISTICHE DEL PRELIEVO Le acque utilizzate per la produzione di energia idroelettrica sono prelevate dalle sorgenti di Bois de
Marqueron. Le sorgenti ed i relativi bottini di presa sono esistenti. . Dalle misurazioni effettuate presso gli stramazzi delle vasche dei bottini abbiamo quanto segue. Mese
Portata [l/s]
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
20 25 32 35 38 38 38 35 35 32 25 20
Non si prevede il rilascio del DMV in quanto il prelievo verrà effettuato da un acquedotto esistente. La portata massima si attesta a 38l/s, mentre la media è di 31.1 l/s. Si riporta il diagramma di durata delle portate.
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Vista la provenienza delle acque e la loro caratterizzazione non vi sono problemi di trasporto solido e pulizia delle vasche. Questa sarà effettuata una volta ogni anno, ma si stima che i depositi di materiali siano pressoché inesistenti.
10 INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL’IMPIANTO La centrale sorgerà a monte della vasca dell’acquedotto di La Chapelle. Le condotte da Lovignanaz a La Chapelle correranno in parte sotto il sedime stradale di una pista forestale ed in parte in aree prative. La prima porzione delle condotte fra Bois de Marqueron e Bois de Fontana è esistente. Dall’edificio della centrale partirà un cavidotto interrato, in parte esistente, che porterà l’energia elettrica prodotta al cavo MT esistente di DEVAL in Fenis, a fianco alla quale sarà realizzata una nuova cabina. Le altre opere, già realizzate, saranno servite da piste per la manutenzione già presenti nei rispettivi progetti. In loc. Bois de Fontana sarà predisposto uno stacco in pressione con galleggiante per alimentare la vasca di carico dell’acquedotto che prosegue verso Arbussayes in caso di richieste di acqua eccedenti le capacità delle sorgenti di Bois de Fontana.
11 STRUMENTI DI MISURA La vasca di carico della centrale sarà munita un trasduttore per la lettura del livello del pelo libero. Un controllore a logica programmabile gestirà le letture della sonda e piloterà i sistemi di regolazione della centrale. Al diminuire del livello dell’acqua nella vasca di carico verrà diminuita la portata in entrata alla turbina, sotto un livello critico la macchina verrà arrestata. Si evidenzia che in questo caso la portata utile all’acquedotto sarà garantita da un bypass. I tempi di lettura del trasduttore si aggireranno attorno ai 30-60 secondi, le correzioni sulla turbina saranno effettuate per scostamenti di livello significativi. Non sono presenti altri strumenti di misura delle grandezze idrauliche in quanto non è previsto il rilascio del DMV. I controlli relativi ai parametri fiscali della concessione potranno essere ricavati dalla produzione di energia elettrica una volta noti i rendimenti delle componenti dell’impianto. Le letture della produzione potranno essere effettuate dagli strumenti di misura dell’energia installati nel locale macchine.
12 CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO Vista la presenza su territorio di tutte le maggiori opere idrauliche si riporterà, a puro titolo di interesse, la verifica della condotta: Condotta: si verificherà che il diametro della condotta sia compatibile con l’utilizzo idroelettrico. Data la formula di monomia di Hazen-Williams: Con coefficiente di scabrezza “c” pari a 110 per la ghisa, valutato su tubi in servizio da un po’ di tempo: pag.7
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-Qmax 38 l/s --> Δh – 42.1 m --> 7.9% -Qmed 31 l/s --> Δh -31.2 m --> 5.9% -Qmin 20 l/s --> Δh -13.0 m --> 2.5%
13 IDRAULICA FLUVIALE – VERIFICHE Visto che l’approvvigionamento avviene da opere esistenti e che, in ogni caso, si tratterebbe di risorgive , si tralasciano le verifiche idrauliche del canale.
14 PIANO DI MANUTENZIONE L'impianto sarà oggetto di manutenzione ordinaria periodica. Si stima un fermo macchine complessivo di circa 5 giorni ogni anno. I fermi serviranno per la verifica di efficienza meccanica ed elettronica delle componenti costituenti l'impianto, oltre all'attuazione delle operazioni di regolazione programmate. Il fermo macchina, in periodi con limitati apporti idrici, sarà anche utilizzato per verificare la funzionalità dei dispositivi di controllo degli organi mobili, e.g. saracinesche motorizzate, e la pulizia delle vasche e dei canali che compongono l'opera di presa, verificando l’opportunità dei fuoriservizio dell’acquedotto con l’amministrazione comunale.. Si stima che il valvolame installato nella vasca di carico e di carico/sezionamento abbiano una vita tecnica di circa 10 anni dopo la quale le performance di tenuta decadrebbero in maniera evidente. Il fermo macchine legato a questa operazione sarà limitato. Nelle condizioni previste da progetto, con basso tenore di limi, la vita utile della turbina è di 20-25 anni. Dopo questo periodo, sarà necessario sostituire la girante ed i cuscinetti e procedere alle regolazioni di rito. La sostituzione e successiva regolazione della turbina richiederà, secondo l'azienda, una settimana circa. Durante la vita dell'impianto saranno necessarie la sostituzione degli organi di controllo delle portate. Per le tubazioni si prevede una vita utile di 40 anni. Andranno anche condotte valutazioni sull'efficacia dei dissipatori di energia, se presenti, alla fine del canale di scarico.
15 DESTINAZIONE DELL’ENERGIA PRODOTTA E TEMPI DI REALIZZAZIONE
15.1 PRODUZIONE L’energia prodotta dall’impianto sarà riversata in rete nella sua totalità, fatta salva la parte assorbita dai servizi ausiliari.
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15.2 TEMPI DI REALIZZAZIONE In analogia ad altri impianti realizzati, si stima che dal momento dell’acquisizione della concessione, l’impianto potrà essere realizzato in 8-10 mesi. Circa 2 mesi saranno necessari al montaggio delle macchine e per le pratiche di connessione e amministrative. La durata complessiva dei lavori è dettata esclusivamente dai tempi di attesa delle parti meccaniche dal momento dell’ordine (che avviene dopo il rilascio della concessione)
15.3 COSTI E PIANO FINANZIARIO Si rimanda all’elaborato DS.PF per quanto concerne i costi di realizzazione dell’opera ed il piano finanziario.
16 CONGRUENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI
16.1 INQUADRAMENTO DELL'OPERA D.lg 387/03 art.12 comma 1: “Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai sensi del comma 3, sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti.” L. 10/91 art.1 comma 4: “L'utilizzazione delle fonti di energia di cui al comma 3 (fonti rinnovabili) è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità e le opere relative sono equiparate alle opere dichiarate indifferibili e urgenti ai fini dell'applicazione delle leggi sulle opere pubbliche.”
16.2 PIANO TERRITORIALE PAESISTICO Per quanto concerne la centrale “La Chapelle” abbiamo che:
La presa è esistente;
Le condotte ricadono in:
o
Art. 14 e 35 “Sistema Fluviale”;
o
Art. 13 “Sistema boschivo”;
o
Art. 15 “Sistema insediativo tradizionale. Sottosistema a sviluppo integrato”;
o
Art. 37 “Percorsi storici”;
Il locale macchine ricade in: o
Art. 13 “Sistema boschivo”;
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Relativamente alle ‘’norme per settori’’, il progetto è coerente con le norme cogenti e prevalenti per la cui puntuale verifica si riporta la seguente tabella di confronto.
TABELLA DI VERIFICA DELLA COERENZA DEL PROGETTO CON LE NORME COGENTI E PREVALENTI DEL P.T.P.
Norme cogenti e prevalenti (rif.: N.d’A. del P.T.P.)
Norme cogenti e prevalenti interessate
Giudizio
Coerenza
dal progetto
Note
Non coerenza
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Trasporti 9° comma, art. 20
•
Progettazione di strade lett. B), 1° comma, art. 21
Industria e artigianato 7° comma art. 25 Aree ed insediamenti agricoli 6° comma, art. 26 Attrezzature e servizi per il turismo 6° comma, art. 29 Boschi e foreste 7° comma, art. 32 Difesa del suolo
•
•
Il progetto NON prevede:
1°, 3° e 4° comma, art. 33
a) di eseguire intagli artificiali non protetti, con fronti subverticali di altezza non compatibile con la struttura dei terreni interessati; b) di costruire muri di sostegno senza drenaggio efficiente del lato controripa, in particolare senza tubi drenanti e dreno ghiaioso artificiale o altra idonea tecnologia; c) di demolire edifici e strutture che esplichino, direttamente o indirettamente, funzione di sostegno senza la loro sostituzione con opere migliorative della stabilità; d) di modificare il regime idrologico dei rivi montani, e di norma restringere gli alvei con muri di sponda e con opere di copertura; modificare l’assetto del letto mediante discariche; alterare la direzione di deflusso delle acque; deviare il percorso dei rivi se non esistono motivazioni di protezione idrogeologica;
Difesa del suolo
e) di addurre alla superficie del suolo le acque della falda freatica intercettata in occasione di scavi, sbancamenti o perforazioni senza regimentarne il conseguente deflusso; f) di effettuare deversamenti delle acque di uso domestico sul suolo e disperdere nel sottosuolo acque di ogni provenienza; g) di impermeabilizzare aree di qualsiasi genere senza la previsione di opere che assicurino
1°, 3° e 4° comma, art. 33
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corretta raccolta e adeguato smaltimento delle acque piovane. Attività estrattive 3° e 5° comma, art. 34 Fasce fluviali e risorse idriche
•
•
•
•
1°, 2°, 5° e 9° comma art. 35 Beni culturali isolati
Percorso storico
3° comma, art. 37 Siti di specifico interesse naturalistico 1°, 2°, 3° e 4° comma, art. 38 Aree di specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e archeologico 1°, 2° e 3° comma art. 40
16.3 AMBITI INEDIFICABILI Art.33 Aree boscate Presa Edificio della centrale
Art. 34 Zone umide
Art. 35 Art. 36 Terreni sedi di Terreni soggetti a frane rischi inondazioni Esistente
X
Art.37 Terreni soggetti a rischio valanghe
F2
Condotte
X
F3
Cavidotto Cabina
X
F3
F2 / FC2 F2
F1 F1
FC FC
FB / IC-B FB
FA
Va
FA
16.4 ALTRI VINCOLI TABELLA DI VERIFICA DELLE AUTORIZZAZIONI, PARERI, DEROGHE, INTESE, CONCERTI, NULLA-OSTA O ASSENSI Necessario
Richiesto
Rilasciato
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NECESSARI ALL’ATTUAZIONE DEL PROGETTO Autorizzazioni e pareri
Note
Concessione o subconcessione di derivazione di acqua pubblica, ai sensi del R.D. 1775/1933 ovvero riconoscimento di derivazione di acqua pubblica ai sensi della L. 05.01.1994, n° 36 Autorizzazione ai sensi del D.L. 22.01.2004, n° 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della L. 06.07.2002, n° 137) Autorizzazione ai sensi del R.D. 30.12.1923, n° 3267 (vincolo idrogeologico) Giudizio di compatibilità ambientale (LR 26.05.2009, n° 12) Autorizzazione o concessione per le interferenze con le strade regionali di competenza dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche ai sensi del regolamento regionale 28.05.1981, n° 1 e/o D.L.vo 30.04.1992, n° 285 (nuovo codice della strada) e relativo regolamento Autorizzazione a fini idraulici ai sensi R.D. 25.07.1904, n° 523 (Polizia delle acque pubbliche) pag.11
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Parere dell'Autorità idraulica ai sensi dell'art. 35 delle Norme di attuazione del PTP (LR 10.04.1998, n° 13), richiamato l’art. 36 della L.R. 11/98 (terreni a rischio di inondazione) Nulla osta e/o parere vincolante ai sensi della LR 06.04.1998, n° 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della valle d'Aosta) art. 33, c.8 (aree boscate) Parere vincolante della Giunta Regionale ai sensi della LR 06.04.1998, n° 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), art. 34, c.4 (zone umide e laghi) Nulla osta in deroga ai sensi della LR 06.04.1998, n° 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), art. 35, c.2 (terreni sedi di frane) Parere vincolante della struttura reg.le competente in materia di difesa del suolo ai sensi della L.R. 06.04.1998, n° 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), art. 37 (valanghe o slavine) Parere Sovrintendente agli studi
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Parere della Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli ai sensi della circolare 15.02.1951, n° 16 del Ministero dell'Interno e del decreto 19.08.1996 del Ministero dell'Interno Parere Commissione tecnica per cimiteri (Deliberazione Giunta reg.le n° 7273 del 08.09.1995) in applicazione del Regolamento di Polizia Mortuaria, approvato con DPR 10.09.1990, n° 285 Parere Dipartimento regionale Territorio, ambiente e opere pubbliche per la delimitazione delle aree di salvaguardia delle sorgenti e dei pozzi ai sensi del D.Lgs. 11.05.1999, n° 152 Autorizzazione Azienda U.S.L.
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Autorizzazione Ente nazionale per le strade (ex ANAS)
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Autorizzazione Autostrade valdostane SpA
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Autorizzazione SNAM (per metanodotti)
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Autorizzazione PRAOIL Oleodotti Italiani (per oleodotti)
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Autorizzazione DEVAL SpA
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Autorizzazione Telecom Italia SpA
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Autorizzazione Vigili del Fuoco
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Autorizzazione Ferrovie dello Stato SpA
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Autorizzazione ITALGAS SpA
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Autorizzazione Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, ai sensi R.D.L. 03.12.1922, n° 1584, convertito nella L. 17.04.1925, n° 473 Parere Servizio tutela dell'Ambiente dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche ai sensi LR 30.07.1991, n° 30, art. 26, comma 3, lett. C) e g) (per riserve naturali) Nulla osta Ministero Telecomunicazioni, (Ispettorato territ. Piemonte e Valle d'Aosta, sezione 2° - controllo delle telecomunicazioni, Uff. interferenze elettriche, Via Arsenale, 13 - 10121 Torino) ai sensi del D.L.vo 01.08.2003 n° 259 "Codice delle comunicazioni" (per impianti di illuminazione) Valutazione di incidenza ai sensi della Del.G.R. 28.06.2004, n° 2204 di competenza del Servizio gestione risorse naturali dell'Assessorato dell'Agricoltura, risorse naturali e protezione civile Deroga LR 28.02.1990, n°10 (Norme concernenti l'obbligo di costruzione del manto di copertura in lose di pietra e la disciplina dei relativi benefici economici) Società Cooperativa Elettrica Gignod
16.5 P.R.G.C. Non sussistono elementi che possano determinare l’incoerenza fra il progetto e le previsioni di Piano Regolatore Generale Comunale in quanto la tipologia di opera è realizzabile anche in terreni agricoli o agricoli pag.12
Comune di Fénis Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località Barche di Fénis - centrale "La Chapelle"
Relazione Generale – VIA.RG Valutazione di Impatto Ambientale
montani.
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Relazione Generale – VIA.RG Valutazione di Impatto Ambientale
Comune di Fénis Realizzazione di nuova centrale idroelettrica in località Barche di Fénis - centrale "La Chapelle"
INDICE 1
PREMESSA .............................................................................................................................................. 1
2
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E DELLE SOLUZIONI ADOTTATE............................................... 2
2.1
PRINCIPALI INTERVENTI DA EFFETTUARE .................................................................................................. 2
2.2
CARATTERISTICHE TURBINA, GENERATORE E TRASFORMATORE............................................................... 2
3
UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DELL’ OPERA DI PRESA E RESTITUZIONE ............................. 4
4
CARATTERISTICHE DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE .................................................................. 5
5
IDROLOGIA E CARATTERISTICHE DEL PRELIEVO ............................................................................. 6
6
INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL’IMPIANTO ................................................................................ 7
7
STRUMENTI DI MISURA .......................................................................................................................... 7
8
CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO ......................................................................................................... 7
9
IDRAULICA FLUVIALE – VERIFICHE ..................................................................................................... 8
10
PIANO DI MANUTENZIONE ..................................................................................................................... 8
11
DESTINAZIONE DELL’ENERGIA PRODOTTA E TEMPI DI REALIZZAZIONE...................................... 8
11.1
PRODUZIONE ........................................................................................................................................... 8
11.2
TEMPI DI REALIZZAZIONE ......................................................................................................................... 9
11.3
COSTI E PIANO FINANZIARIO ..................................................................................................................... 9
12
CONGRUENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI ........................................................................... 9
12.1
INQUADRAMENTO DELL'OPERA ................................................................................................................ 9
12.2
PIANO TERRITORIALE PAESISTICO ........................................................................................................... 9
12.3
AMBITI INEDIFICABILI ............................................................................................................................. 11
12.4
ALTRI VINCOLI ....................................................................................................................................... 11
12.5
P.R.G.C. .............................................................................................................................................. 12
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