Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 31/05/2012
Incontro pubblico sul tema: lotta agli avvelenamenti degli animali
Veleni e sostanze tossiche utilizzate sul territorio
Chiara Garbarino Sez. Diagnostica di Piacenza Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna
1
Sommario Introduzione: • Attività IZSLER nell’ambito della lotta agli avvelenamenti • Il campione: indicazioni generali e criticità
Attività IZSLER: • Risultati nel bacino di utenza IZSLER • Sostanze riscontrate in Provincia di Piacenza: cosa e dove • Documentazione fotografica di esche/bocconi ritrovati
Conclusioni 2
LOTTA AGLI AVVELENAMENTI NEGLI ANIMALI • Ordinanza 18 dicembre 2008: “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” • Ordinanza 10 febbraio 2012 • Delibera Regione ER n.469/2009 “Approvazione linee guida per la lotta agli avvelenamenti degli animali”
Laboratorio IZSLER: analisi in ambito di indagini tossicologiche 3
Manifestazione tossica • • • • • •
4
Proprietà chimico-fisiche del tossico Esposizione (via, durata e frequenza) Concentrazione Interazione con specifici siti dell’organismo Tempo Sensibilità del sistema biologico
Fattori che condizionano l’attività di una sostanza tossica • • • • • • • • 5
Specie Razza Sesso Età Peso corporeo Stato fisiologico Stato patologico Ipersensibilità
Fattori che influenzano l’attività di un tossico • Fattori inerenti al principio attivo – – – – –
6
Dose Caratteristiche chimico-fisiche Via di introduzione Esposizioni ripetute Interazioni • Effetto addizionale • Sinergismo • Potenziamento • Antagonismo – Altri effetti tossici: • Reazioni allergiche • Reazioni idiosincrasiche • Reazioni ed effetti avversi
ATTIVITA’ IZSLER
Esca/boccone
Carcassa/visceri
Ricerca principi attivi sulla base di: anamnesi (zona, singolo animale) aspetto esca lesioni riscontrate in sede autoptica
Rilevamento sostanza 7
Il campione: indicazioni generali/criticità - documento di accompagnamento (All.2 parte A e/o B di nota esplicativa O.M.18 Dic.2008)
- conservazione: involucri a tenuta idonea temperatura (principi attivi volatili)
8
Numero campioni: dati IZSLER relativi a Emilia Romagna e Lombardia Campioni di esche/bocconi da 1998 a 2011: attività costante fino 2008, poi “Effetto ordinanza” 400 350
N° esche
300 250 200 150 100 50 0 1998 1999
9
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009 2010
2011
Campioni 2005 -2009 per Regione 32.7%
•
Strategia contro l’uso del veleno in Italia di Rosario Fico e Erika Ciarrocca
Campioni positivi 2005-2009 per Regione
36.4%
11 •
Strategia contro l’uso del veleno in Italia di Rosario Fico e Erika Ciarrocca
Tipologia campioni: dati IZSLER relativi alla regione Emilia Romagna 2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Acqua
0
1
3
2
0
0
0
1
2
0
Organi
282
237
216
235
276
217
200
360
317
317
Esche
179
139
120
135
132
129
90
316
374
226
9
1
2
3
3
2
5
0
0
0
12
18
12
16
12
12
16
11
67
29
482
396
353
391
423
360
311
688
760
572
Conferimenti
Mangime Altro Totale
Le due principali tipologie (~ 95%) sono organi / contenuto gastrico e le esche avvelenate
12
Numero campioni: dati IZSLER relativi a Emilia Romagna Provincia
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
BO
42
45
61
70
55
40
36
37
43
40
25
45
FC
13
10
14
17
12
7
9
6
8
7
7
76
8
86
FE
6
9
9
10
8
5
3
2
1
6
6
32
28
33
MO
8
9
15
8
22
18
18
15
16
10
8
15
23
31
PC
18
7
14
14
13
7
2
5
13
4
3
7
16
33
PR
18
36
27
25
42
42
36
35
27
28
19
15
39
60
RA
2
7
6
6
6
8
5
14
13
16
10
28
29 128
RE
8
6
7
9
20
10
7
17
11
18
10
15
16
26
RN
0
1
3
2
1
2
4
4
0
0
2
5
6
30
115
130
156
161
179
139
120
135
132
129
90
238
336
572
Totale
13
2010
2011
76 145
Specie animale Circa 60% dei campioni da animali da compagnia (es. cani, gatti) Il resto da animali selvatici e animali sinantropi (es. colombi)
Api A. compagnia Specie ittiche A. reddito A. selvatici A. sinantropi
14
Dati IZS PC 2009 Finalità: Ordinanza Esche/bocconi • Totale visceri/carcasse conferiti: 10 (cani) • Totali visceri/carcasse in cui accertata presenza tossici: 5 • Totale esche/bocconi conferiti: 3 • Totale esche/bocconi in cui accertata presenza tossici: 1
Dati IZS PC 2009 Materiale
Principio
Data conf.
Luogo
Carcassa cane Clorpirifos e Phorate
6/04
Castell’Arquato
Esca/boccone
30/4
Castell’Arquato
Carcassa cane Diclorvos, Triclorfon
24/04
Bettola
Carcassa cane Stricnina
1/06
Piacenza
Carcassa cane Metamidophos
8/08
Cortemaggiore
Metaldeide
Carcassa cane Alfa-endosulfan, beta-endosulfan 28/08
16
Piacenza
Dati IZS PC 2010 Finalità: Ordinanza Esche/bocconi • Totale visceri/carcasse conferiti:16 (6 cani, 10 gatti) • Totali visceri/carcasse in cui accertata presenza tossici: 4 (2 cani, 2 gatti) • Totale esche/bocconi conferiti: 28 • Totale esche/bocconi in cui accertata presenza tossici: 2
Dati IZS PC 2010 Materiale
Principio
Data conf.
Luogo
Esca/boccone
Matamidophos
15/04
Castell’Arquato
Carcassa cane
Coumatetralyl
26/04
Bettola
Esca/boccone
Coumatetralyl
14/05
Carpaneto
Carcassa gatto
Glicole etilenico
18/12
Lugagnano
Carcassa cane
Alfa-endosulfan, 22/07 beta-endosulfan
Piacenza
Carcassa gatto
Glicole etilenico
13/08
Caorso
Carcassa cane
stricnina
11/10
Gropparello
18
Dati IZS PC 2011 Finalità Ordinanza Esche/bocconi • Totale visceri/carcasse conferiti: 21 (8 gatti, 11 cani, 2 succhi gastrici) • Totali visceri/carcasse in cui accertata presenza tossici: 11 (6 cani + 4 gatti) • Totale esche/bocconi conferiti: 6 • Totale esche/bocconi in cui accertata presenza tossici: 1
Dati IZS PC 2011 Materiale
Principio
Esca/boccone
Methamidophos e 14/01 Methomyl
Nibbiano
Carcassa cane
Phorate
24/02
Morfasso
Carcassa cane
Methomyl
25/02
Pontenure
Carcassa gatto
Methamidofos
2/02
Piacenza
Carcassa gatto
Carbofuran
15/03
Cerignale
Carcassa cane
Sospetto glicole etilenico
21/03
Bobbio, Santa Maria
Carcassa cane
Sospetto glicole etilenico
14/03
Travo
Carcassa cane
Phorate
16/05
Morfasso
Carcassa gatto
Coumaphos
13/06
Ponte dell’Olio
Carcassa gatto
Methomyl
06/07
Podenzano
Carcassa cane
Metaldeide
11/04
Carpaneto
20
Data conf.
Luogo
Dati IZS PC 2012 Finalità Ordinanza Esche/bocconi • Totale visceri/carcasse conferiti:13 (6 cani + 7 gatti) • Totali visceri/carcasse in cui accertata presenza tossici: (7 + 3 cani) • Totale esche/bocconi conferiti: 9 • Totale esche/bocconi in cui accertata presenza tossici: 4
Dati IZS PC 2012 Materiale
Principio
Data conf.
Luogo
Carcassa cane
Brobadiolone e Flocoumafen
12/01
Cadeo loc.Saliceto
Carcassa cane
Brobadiolone e Flocoumafen e difenacoum
16 /01
Cadeo loc.Saliceto
Esca/boccone
Methamidofos
13/01
Cadeo loc.Saliceto
Esca/boccone
Carbofuran
13/01
Cadeo loc.Saliceto
Esca/boccone
Methamidofos
12/01
Cadeo loc.Saliceto
Carcassa gatto
Carbofuran
18/01
Travo
Carcassa gatto
Methamidofos
9/01
Travo
Carcassa cane
Carbofuran
28/02
Lobbia di Ferriere
Esca/boccone
Coumatetralyl e Brodifacoum
1/04
Mortizza Strada per l’Argine Piacenza
Carcassa gatto
Brodifacoum e Difenacoum
23/04
Corte Brugnatella - Confiente
4 Carcasse gatto
Brodifacoum e bromadiolone
10/04
Santa Maria di Bobbio
22
Firma d’autore • In alcuni casi si rilevano associazioni di p.a. che “identificano” la stessa mano. – Carbofuran + Metomil (2 Carb.) – Clorpirifos etile + Forate (2 P. Fosf.) – α β-endosulfan (P. Clor.) + Metamidofos (P. Fosf.) – Carbofuran (Carb.) + Isofenfos (P. Fosf.) (1 Gatto FE Sett. + 1 Riccio FE Sett.) 23
Anticoagulanti Proprietà e Chimica del composto Composti ampiamente utilizzati come rodenticidi, ad azione anticoagulante che provocano nell’animale, in un tempo variabile a seconda del composto, della dose e dello stato del soggetto, una attività anti-vitamina K e conseguenti disturbi della coagulazione. Farmacocinetica Questi composti sono caratterizzati da una lunga permanenza a livello ematico ed epatico.
24
1° Generazione
2° Generazione
•Warfarin •Chlorphacinone •Coumatetralyl •Coumachlor •Diphacinone •Coumafuryl
•Bromadiolone
3° Generazione
•Brodifacoum •Difenacoum •Flocoumafen
Anticoagulanti Sintomatologia I fenomeni emorragici che conseguono a livello di cute, sierose ed organi interni, si rendono manifesti a distanza di tempo dall’ingestione e spesso quando ciò avviene, l’anemia e la compromissione organica è tale che l’intervento antidotico a base di vitamina K risulta inefficace. Dosi basse anche assunte per tempi protratti esitano invece in una sindrome emorragica di minore gravità che consente di norma un intervento di recupero.
Lesioni Emotorace accompagnato spesso da emoperitoneo ed emopericardio. Emorragie diffuse (meningi, intestino, etc.). Sangue non coagulabile.
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Glicole etilenico Proprietà e Chimica del composto E’ utilizzato come liquido anticongelante per circuiti di raffreddamento e per svariati impieghi industriali (inchiostri, vernici e detergenti). Ha un gusto dolciastro gradito specialmente al cane che è la specie domestica più frequentemente intossicata. Farmacocinetica e farmacodinamica Viene rapidamente e completamente assorbito, biotrasformato a livello epatico generando metaboliti a tossicità maggiore del composto di partenza ed eliminato come tale e come metaboliti (acido ossalico) a livello urinario. Se l’animale sopravvive interviene un’acidosi metabolica (indotta dall’acido ossalico che si forma a partire dal glicole etilenico) e quindi una sindrome nefrotossica per necrosi tubulare indotta dalla precipitazione di cristalli di ossalato di calcio, prodotto dal metabolismo del glicole etilenico.
26
Glicole etilenico Sintomatologia L’azione tossica immediata è quella tipica di tutti gli alcoli e interessa il sistema nervoso centrale (vomito, atassia, possibili crisi convulsive seguite nei casi più gravi da coma e morte per paralisi dei centri respiratori bulbari). Lesioni All’osservazione microscopica del sedimento urinario, i cristalli di ossalato sono visibili negli animali intossicati dopo solo 3-5 ore dall’ingestione del tossico. Anche se l’animale sopravvive il danno renale è permanente.
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Metaldeide Proprietà e Chimica del composto Tetrametro dell’aldeide acetica diffusamente utilizzato come lumachicida. Sotto la denominazione comune di alcool solido trova impiego anche come combustibile per fornelli da campeggio. La sostanza pura è un solido di colore bianco, mentre le formulazioni commerciali si presentano sotto forma di pellets o granuli, talvolta colorati (vedi documentazione fotografica); colore e odore rendono tali preparati attrattivi per i cani e per diverse specie avicole e da ciò deriva la pericolosità. Farmacocinetica e farmacodinamica Responsabile dell’azione tossica è l’acetaldeide, prodotta dall’idrolisi del polimero a livello gastrico, (odore di aceto all’apertura dello stomaco) che esplica un’azione neurotossica.
28
Metaldeide Sintomatologia L’esordio dei sintomi è rapido variando da 30 minuti a 2 ore. La morte sopravviene in poche ore in seguito a paralisi respiratoria, preceduta da una fase di ipertermia, ipereccitazione, incoordinazione motoria, tremori muscolari, convulsioni. Nel gatto è descritto come segno caratteristico il nistagmo oculare. Lesioni Congestione generalizzata, degenerazione epatica e renale.
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Pesticidi Organo-fosforati e Carbammati Proprietà e Chimica del composto L’avvelenamento da organofosforati e carbammati è uno dei più frequenti sia negli animali di interesse zootecnico che in quelli di affezione. Si tratta di pesticidi a larghissima diffusione che sono utilizzati in campo agrozootecnico per impieghi diversificati in funzione dei composti: insetticidi per le piante e le colture in campo e durante la conservazione, insetticidi topici e sistemici per animali, fungicidi, erbicidi, defolianti, nematocidi e rodenticidi. La grande varietà di struttura dei singoli composti fosforati e carbammati corrisponde a effetti biologici diversi per tipo e intensità e ne condiziona l’utilizzo e le peculiarità tossicocinetiche. La differenza tra anticolinesterasici fosforati e carbammati è rappresentata dalla diversa forza del legame chimico con l’acetilcolinesterasi: l’enzima fosforilato è molto più stabile all’idrolisi dell’enzima carbamilato.
Farmacocinetica e farmacodinamica La tossicità di queste due classi di composti si esplica attraverso il blocco dell’attività dell’enzima acetilcolinesterasi che catalizza l’idrolisi dell’acetilcolina, mediatore delle sinapsi colinergiche periferiche (giunzioni neuro-muscolari e giunzioni pregangliari del sistema nervoso autonomo) e centrali.
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Pesticidi Organo-fosforati e Carbammati Sintomatologia La sintomatologia è del tutto sovrapponibile e discende dall’iperstimolazione delle sinapsi colinergiche con effetti: -muscarinici: scialorrea, miosi (non reattiva), sudorazione, broncocostrizione, aumento della peristalsi intestinale, vomito tenesmo, incontinenza urinaria e fecale, bradicardia; -nicotinici: fascicolazione e tremori muscolari, ipertensione tachicardia; -centrali: eccitazione seguita da astenia, atassia, convulsioni, depressione dei centri respiratori e circolatori. Gli effetti muscarinici precedono quelli nicotinici e dominano il quadro sintomatologico (sindrome parasimpatico-mimetica) ad eccezione del cuore dove l’effetto nicotinico tachicardizzante sovrasta l’effetto bradicardizzante. In relazione a dose, via di assunzione e caratteristiche chimiche e cinetiche del singolo composto, il periodo di latenza prima della comparsa dei sintomi può essere molto variabile: da un paio d’ore fino a un giorno. Lo schema terapeutico, basato in primis sulla somministrazione di atropina, deve considerare la diversa velocità di ripristino della corretta funzionalità sinaptica.
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Lesioni Presenza di lesioni non patognomoniche come petecchie sulle sierose e presenza di schiuma nei polmoni.
Stricnina Proprietà e Chimica del composto Alcaloide vegetale estratto da piante del genere Loginacee (noce vomica e fava di S. Ignazio). La stricnina pura ha struttura di cristalli aghiformi, incolori, traslucidi, inodori; il sapore è intensamente amaro e pertanto nella preparazione dei bocconi avvelenati per renderla appetibile viene mescolata con saccarina. Largamente utilizzata in passato come rodenticida sotto forma di esche colorate (verdi e rosse) e per il controllo della proliferazione dei selvatici, volpi in particolare. Farmacocinetica e farmacodinamica In seguito al rapido assorbimento a livello gastro-intestinale, la sintomatologia tossica ha una breve latenza, da pochi minuti a un paio d’ore. Il meccanismo d’azione selettivo di questo tossico che agisce a livello di sinapsi del midollo spinale bloccando l’azione dei neuroni inibitori che regolano le funzioni riflesse midollari. 32
Stricnina Sintomatologia I sintomi caratteristici, rappresentati da rigidità muscolare, contrazioni muscolari tetaniche, opistotono, trisma e midriasi. La morte è causata dall’anossia che consegue alla paralisi spastica dei muscoli respiratori. Lesioni Negli animali deceduti il rigor mortis è precoce; reperto autoptico caratteristico è la presenza di emorragie pancreatiche.
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MATRICI DA PRELEVARE - QUANTITA’ MATRICI DA PRELEVARE
QUANTITA’ MINIMA (g)
STRICNINA
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOESCHE
50
CIANURO
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOESCHE
20
FOSFURO DI ZINCO
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOESCHE
50
METALDEIDE
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOFEGATO-ESCHE
20
FEGATO-SANGUE-ESCHE
30
PESTICIDI FOSFORATI- CLORURATIPIRETROIDI
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOESCHE
20
CARBAMMATI-TRIAZINE
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOESCHE
20
ARSENICO - TALLIO
CONTENUTO GASTRICO-VOMITOFEGATO-RENE-ESCHE
20
VELENO
ANTICOAGULANTI - CLORALOSIO
35
Coumatetralyl 36
Metaldeide 37
Coumatetralyl 38
Difenacoum 39
Isofenfos+ Azinfos metile 40
Polpettine con gommapiuma e methomyl 41
Conclusioni • Qualità e quantità di informazioni in ingresso • L’esame chimico è solo una parte dell’attività di diagnosi di avvelenamento • Necessità di richieste analitiche mirate e non generiche • Multidisciplinarietà (veterinaria – chimica) • Capacità diagnostica IZSLER in continua implementazione
42
Conclusioni … • Il laboratorio lavora correttamente se: – Campioni in buono stato e in quantità sufficiente – Scheda anamnestica precisa e completa
• E’ indispensabile poter disporre di quante più informazioni possibili per orientare le ricerche su poche sostanze. • Tutte le informazioni devono essere raccolte ed organizzate. 43
Ringraziamenti
• Si ringrazia il dott. Piro Responsabile del Reparto Chimico di Brescia