VARME KILDEN un comfort che non avete mai provato, con il risparmio che non avreste mai sperato !!!
UMIDITÀ e TEMPERATURA: I DUE PILASTRI DEL COMFORT Le condizioni di benessere sono definite dall’equilibrio tra umidità e temperatura; per arrivare al giusto equilibrio bisogna conoscere sia la fisiologia umana che la fisica legata alla termotecnica e quindi alla diffusione dell'energia sottoforma di calore. Partiamo dal corpo umano. L'essere umano, produce esso stesso il calore di cui necessita e regola la propria temperatura disperdendo parte del colore prodotto fino ad arrivare alla propria temperatura ottimale. La dispersione del colore avviene tramite quattro processi fondamentali: • per irraggiamento 46% • per convezione 28% • per respirazione o sudorazione 21% • per conduzione 5%
IRRAGGIAMENTO: Dipende dalle temperature delle superfici che ci circondano.
Quando il corpo disperde più del calore necessario si ha la sensazione di "freddo
CONVEZIONE: Dipende dalla temperatura e dalla velocità dell'aria.
CONDUZIONE: Dipende dalla temperatura delle superfici con cui siamo a contatto.
VAPORAZIONE:Dipende
dall'attività fisica, dalla temperatura delle superfici interne e dell'aria.
Quando il corpo disperde meno del calore necessario si ha la sensazione di "caldo".
La difficoltà di coloro che si occupano di riscaldamento e di raffrescamento, sta nel mantenere l'uomo all'interno di una zona "climatica" ben precisa indicata da un grafico conosciuto come "Curva ottimale del comfort abitativo secondo Bedford-Bachman" Proprio seguendo questa necessità, analizzando la curva ottimale del comfort, si evidenzia che il comfort non è legato ai famosi (o famigerati) 20°C di temperatura dell'aria, ma ad una interazione tra temperatura dell'aria e temperatura media radiante delle pareti che fornisce. Ovvero innalzando la temperatura media radiante delle pareti si ha il massimo comfort anche a temperatura dell'aria inferiori ai 20°C A lato si veda la "Curva ottimale del comfort abitativo secondo Bedford-Bachman"
Dato che la maggior dispersione la si ha per irraggiamento, va da sé che una sensibile diminuzione del calore disperso tramite questo fenomeno accentua la sensazione di benessere e comfort, quindi per diminuire la dispersione per irraggiamento si deve innalzare la temperatura media radiante delle pareti e ciò è possibili sono tramite l'utilizzo di corpi scaldanti che privilegino la trasmissione del calore tramite l'irraggiamento.
E allora ............Perché
scaldare l'aria quando sei tu ad avere freddo?
Da questa semplice osservazione è nata l'idea di innalzare la temperatura delle pareti e ciò è possibile solo utilizzando, come fonte di trasmissione del calore, l'irraggiamento e le piastre radianti Varme Kilden sono quanto di più efficiente ed efficace oggi esista sul mercato.
Inoltre l'irraggiamento favorisce una stratificazione minimo, ovvero 0,5-0,6°C per metro d'altezza dei locali contro 1,6°C per metro d'altezza dei nor mali sistemi convettivi. Una più efficiente distribuzione delle temperature evita sprechi energetici e poiché, come ben noto, un minor riscaldamento dell'aria corrisponde ad una minor deumidificazione, con l'utilizzo delle piastre radianti Varme Kilden si vanno soddisfare i due parametri fondamentali del COMFORT, ovvero UMIDITA' e TEMPERATURA.
LA TRASMISSIONE DEL CALORE CONVEZIONE La convezione termica è un fenomeno complesso dato da un insieme di più fenomeni apparentemente semplici: essa è il risultato del movimento di fluidi che trasportano trasportano nel loro movimento energia termica. La complessità di questi fenomeni è formalmente mascherata dalla Legge di Newton che si esprime nell forma:
IRRAGGIAMENTO L’irraggaimento è una forma particolare di trasmisisone del calore attuata mediante onde elettromangetiche cher, una volta assorbite da un corpo, si trasformano in energia interrna e quindi in calore. Tutti i corpi al di sopra dello 0 K emettono onde elettromagnetiche. La legge fondamentale è di Stefen-Boltzmann
In maniera grossolana possiamo dire che: la CONVEZIONE scambia energia in ambiente alla SECONDA potenza delle differenza di tempertaura tra corpo emittente e corpo ricevente; l’IRRAGGIAMENTO scambia energia in ambiente alla QUARTA potenza delle differenza di tempertaura tra corpo emittente e corpo ricevente Partendo da questa semplice osservazione noi abbiamo lavorato per fare un corpo scaldante che incentivasse la sua emissività per irraggiamento a discapito di quella per convezione, ed il risultato finale è stata la piastra radiante
VARME KILDEN
Il riscaldamento per Irraggiamento Nei sistemi convettivi l’aria si mantiene ad una temperatura superiore a quella delle pareti, ciò provoca, anche a causa del gradiente termico che si determina tra il pavimento ed il soffitto, notevoli dispersioni termiche ed elevati costi energetici. Nel riscaldamento per irraggiamento, il calore irradiato dai terminali si trasferisce integralmente alle pareti e agli oggetti presenti nell’ambiente. In pratica, a meno di finestre o porte aperte, la radiazione infrarossa rimane confinata nell’ambiente.
Con l’utilizzo di piastre radianti Varme Kilden, le pareti e gli arredi si riscaldano ad una temperatura superiore a quella dell’aria, e divengono a loro volta sorgenti di calore. La temperatura media radiante delle pareti non è influenzata del posizionamento della piastra radiante Varme Kilden. Per questa ragione, contrariamente ai caloriferi dove la trasmissione del calore per convezione è predominante, esse possono essere installate anche sopra le porte e/o comunque nelle parti alte delle pareti o perfino a soffitto.
PERCHÉ L@ PI@STR@ R@DI@NTE VARME KILDEN F@ RISP@RMI@RE ? FATTORE 1 Innanzi tutto iniziamo col chiarire che l’aria è completamente trasparente all’irraggiamento, ovvero non si scalda assolutamente per irraggiamento e nel contempo non raffredda in alcun modo le emissioni radianti di un corpo. Il riscaldamento dell’aria con le piastre Varme Kilden avviene come fattore secondario, ovvero per il fatto che le parerti riscaldandosi creano comunque un minimo di convezione, che, come si è visto sopra, non è in ogni caso il parametro fondamentale del comfort.
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Differenza tra pavimento è soffitto tra i due sistemi 3°C Differenza ponderata tra i due sistemi 2,19°C Costo energetico per ogni grado centigrado ± 7% Risparmio energetico per minor stratificazione lineare ± 15,31%
FATTORE 2 Caratteristiche delle emissioni radianti Come detto l’aria è completamente trasparente all’irraggiamento, quindi l’emissione radiante scarica la propria energia sono quanto intercetta un supporto fisico. (pareti, pavimento, soffitto, arredi persone etc…) Modalità di diffusione delle emissioni radianti monocromatiche nelle frequenza del’infrarosso (lunghezza d’onda λ) flusso di energia raggiante per unita G
Giλ incidente; Grλ riflesso; Gaλ assorbito; Gtλ trasmesso Giλ = Grλ + Gaλ + Gtλ αλ = Gaλ / Giλ = fattore di assorbimento ρλ = Grλ / Giλ = fattore di riflessione ζλ = Gtλ / Gλ = fattore di trasmissione 1 = ρλ + αλ + ζλ Valori medi dell’intervallo λ1 + λ2 1 = ρ+α+ζ Corpi opachi ζ = 0 Contrariamente alla Convezione che primariamente riscalda il Volume, ovvero il vapore acqueo contenuto nell’aria, l’utilizzo dell’energia radiate come metodo prevalente nella trasmissione dell’energia verso l’ambiente, permette di ottimizzare al meglio l’energia, ovvero permette di accumulare energia, sottoforma di calore, nelle pareti interne all’abitazione1. È palese a chiunque che riscaldare “l’aria”, che non è un supporto fisico e che quindi si raffredderà con rapidità non appena si smetterà di immettere energia in ambiente, sia meno efficace che non riscaldare le pareti che essendo un supporto fisco hanno la possibilità di incamerare energia e poi di cederla gradatamente alle pareti disperdenti. Questa migliore gestione nell’utilizzo dell’energia consente risparmi economici che possono andare dl 10 al 15% a seconda della struttura dell’abitazione. 1
Per meglio chiarire il concetto, vi preghiamo di prendere nota che le pareti che danno verso l’esterno o verso locali non riscaldati, vengono normalmente chiamate “Pareti Disperdenti”, noi abbiamo introdotto un nuovo concetto, ovvero le pareti che danno verso locali riscaldati, le chiamiamo “Pareti Accumulanti” perché se irraggiate aumentano la loro temperatura e non la disperdono per conduzione (perché sono verso ambienti riscaldati) ma la riemettono in ambiente per andare a compensare la perdita di energia dalle pareti disperdenti.
Nel nostro particolare sistema di dimensionamento, unico al mondo, è stato introdotto uno speciale algoritmo che per fornire l’esatta dimensione del corpo radiante da installare, oltre ai normali parametri tiene conto anche del rapporto esistente, locale per locale, tra “Pareti Disperdenti” e “Pareti Accumulanti” Vedi esempio esplicativo sotto riportato
Geometria dell'irraggiamento. Più in generale si consideri una superficie radiante come dA1 (fig. a): la quantità di energia che una superficie come dA2 riceve da dA1 è minore di quella che essa riceverebbe se si trovasse sulla direzione n ossia se fosse φ = 0. Dalla posizione dA2 la superficie dA1 è vista secondo l'estensione dA1 cos φ e quindi l'emissione di radiazione in dA2 è data dalla seguente espressione: (1) dEφ = En(dA1 cos φ) dω È questa la legge del coseno o di Lambert (l760). Per sviluppare la (1) si considerino, nella fig. b), la superficie emittente dA1 e quella ricevente dA2 situata sull'emisfero di raggio R sopra A; gli angoli fra le normali, il piano meridiano per dA2 e il piano base risultano dalla figura.
Sia r il raggio nel piano parallelo passante per dA2, si abbia cioè r = R sen φ; l'estensione di dA2 è (R dφ r dψ) e si ha: 2
dA2 = R dφ r dψ = R sen φ dφ dψ
dA 2 2 R
e poiché l'angolo solido dω =
= sen φ dφ dψ, si può sostituire nella (1) :
dEφ = En dA1 cos φ sen φ dφ dψ. La radiazione totale di dA1 nell'emisfero considerato è:
dE = E n dA1 ∫
π /2
cos ϕ sen ϕ d ϕ ∫
0 e per una superficie finita A1:
2π
d ψ = π E n dA1
0 E=π En A1
Da quanto sopra ci si rende conto come la temperatura media radiante non sia influenzata dal posizionamento del corpo scaldante. Per questa ragione, e contrariamente ai normali caloriferi dove la trasmissione del calore per convezione è predominante, esse possono essere installate, anche sopra le porte e/o comunque nelle parti alte delle pareti o perfino a soffitto.
Per avere un percezione di come si propaghino le onde infrarosse in un locale possiamo utilizzare come esempio le onde sonore. L’unica differenza tra le due tipologie d’onda è che quelle sonore per propagarsi hanno bisogno dell’aria mentre quelle infrarosse, per propagarsi, non necessitano di alcun supporto fisico. Come ben sapete, quando ascoltate la musica, che voi siate di fronte all’altoparlante o che siate a lato o dietro, l’unica cosa che cambia è la qualità del suono che voi percepite, ma il suono vi arriva comunque in qualunque posto voi siate o sia messa la cassa acustica. La medesima cosa avviene con le onde infrarosse con in più il fatto che esse oltre ad essere riflesse, e quindi a saturare l’ambiente, vengono in parte anche assorbite dalla pareti aumentandone la temperatura e facendole poi diventare esse stesse delle emettitrice di onde infrarosse. È chiaro quindi come nella geometria dell’irraggiamento il fattore di forma non sia determinante nell’ottica della creazione del comfort ambientale.
Un comfort che non avete mai provato con il risparmio che non avreste mai sperato
COSA SERVE PER UN DIMENSIONAMENTO CON IL SOFTWARE VARME KILDEN Per un dimensionamento di massima con relativa offerta economica occorre: 1°) Avere la località ove è o sarà costruita l’abitazione 2°) Una piantina dell’abitazione da dimensionare con: A) Dimensioni dei locali (non solo i MQ totali ma anche la dimensione delle pareti) B) Altezza dei locali C) Dimensioni delle finestre D) Esposizione dei locali (ovvero indicare il lato NORD) E) Spessore dei muri e loro Coefficiente di Dispersione Termica (W/m² °K); in alternativa l’anno approssimativo di costruzione, segnalare se l’abitazione ha differenti Coefficienti di Dispersione Termica e spessori pareti a seconda dei piani F) Segnalare se l’abitazione ha soffitto, pavimento o soffitto e pavimento da considerarsi disperdenti, ovvero se i locali sotto e sopra a quelli da dimensionare sono riscaldati o freddi. 3°) La temperatura a cui saranno alimentate le piastre. La temperatura consigliata per ® l’utilizza delle piastre della linea è di 50°c ±5°c a temperatura di progetto esterna, ma possono tranquillamente lavorare in un range di temperatura compreso tra i 38°c e i 99°c. 4°) tipo di vetro utilizzato nelle finestre (vetro Semplice, Vetrocamera o Vetri Speciali)
L’esperienza di anni nel dimensionamento di piastre radianti ha portato alla creazione di un software dedicato che permette agevolmente di scegliere le dimensioni ottimali della piastra Varme Kilden più adatta per ciascuna situazione
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Vengono tenuti in conto tutti i parametri fondamentali La località ove è o sarà costruita l’abitazione; La dimensione dei locali con particolare attenzione alla dimensione delle pareti; L’altezza dei locali; Le dimensioni delle finestre L’esposizione dei locali 2 Il Coefficiente di Trasmittanza Termica (W/m K di pareti, pavimento, soffitto e finestre. Se i locali sotto e/o sopra sono riscaldati La temperatura a cui saranno alimentate le piastre, esempio: per caldaie a condensazione temperatura consigliata ∆T30°c, per pompe di calore ∆T22.5°c
Vengono calcolate non solo le dimensioni del modelli Varme Kilden più adatto, ma anche tutti i dati di fabbisogno energetico e di risparmio ottenibile con l’utilizzo di produzione di energia a bassa temperatura e piastre Varme Kilden rispetto a sistemi tradizionali.
L’inst[ll[zion_ Il sistema brevettato di attacchi posteriori Varme Kilden è una rivoluzione nell’installazione dei carpi scaldanti. Non serve predeterminare la posizione degli attacchi, basta che questi siano coperti dall’ingombro della piastra radiante. Con l’utilizzo di tubi flessibili è immediatamente possibile realizzare il collegamento idraulico in brevissimo tempo e quindi far scivolare la piastra radiante sulle mensole a muro appositamente studiate. Il sistema esclusivo di fissaggio guidato, sviluppato specificatamente per il modello BØLGE-ONDA, permette di agganciare la piastra agli appositi supporti, procedere in tutta sicurezza alle connessioni idrauliche e poi, con un semplice movimento, portare la piastra a ridosso delle parete, senza fatica e senza pericolo di rovinate la piastra o la parete intonacata.
Piastre Radianti In Acciaio ® Istruzioni per l’installazione
MODELLO MILJØ - AMBIENTE
INSTALLAZIONE STANDARD SU IMPIANTO NUOVO Portare le tubazioni di mandata e di ritorno nel locale facendo in modo che e fuoriescano dalla parete ad un’altezza e in una posizione tale da finire dietro alla piastra radiante. Si tenga conto che l’innesto del collettore sarà da 1/2”.
Se l’impianto viene fatto in rame sarà sufficiente uscire con i tubi dal muro per una lunghezza di 10-15cm in modo che si possa poi proseguite con un innesto bicono rame-materiale sintetico, Se l’impianto viene fatto con tubazioni in materiale sintetico, è consigliabile prolungare i tubi fino ad un’altezza tale che poi consenta un loro innesto diretto nella testata della Piastra senza bisogno di ulteriori raccordi e/o prolunghe.
Al momento dell’installazione si dovranno fissare alla parete le apposite staffe (fornite in dotazione) con tasselli idonei ed adatti alla tipologia di muro e al pesi da sostenere Dopo aver provveduto al fissaggio delle staffe a muro si potrà procedere con l’allacciamento delle piastre al circuito di distribuzione. Nel caso si fosse fatto l’impianto di distribuzione in rame si dovranno innestare i raccordi bicono (rame-materiale sintetico) del diametro idoneo sul tubo di rame e proseguire con il tubo in materiale sintetico fino ad innestarsi nella testa in alto (mandata di alimentazione) e nella testata in basso (ritorno).
Una volta predisposte le tubazioni, sarà sufficiente appoggiare la piastra a terra (posizionandola sopra materiale idoneo a non rovinare la piastra) e innestare i tubi di mandata (in alto) e di ritorno (in basso)nelle apposite valvole e detentori
A tal riguardo si ricorda che l’alimentazione della piastre radianti ® MILJØ – AMBIENTE deve sempre essere incrociata. Una volta fissate le staffe alla parete e collegate le tubazioni di mandata (in alto) e di ritorno (in basso) sarà sufficiente alzare la piastra al di sopra delle staffe di fissaggio a muro e farla scivolare nella staffa appositamente inclinata, finché non sarà ben salda e contro la parete.
Se segnalate in fase di ordine, le Piastre possono essere installate anche in orizzontale.
Piastre Radianti In Acciaio
Varme Kilden
®
Istruzioni per l’installazione
MODELLO BØLGE – ONDA
INSTALLAZIONE STANDARD SU IMPIANTO NUOVO Portare le tubazioni di mandata e di ritorno nel locale facendo in modo che e fuoriescano dalla parete ad un’altezza e in una posizione tale da finire dietro alla piastra radiante. Si tenga conto che l’innesto del collettore sarà da 1/2”.
Se l’impianto viene fatto in rame sarà sufficiente uscire con i tubi dal muro per una lunghezza di 10-15cm in modo che si possa poi proseguite con un innesto bicono rame-materiale sintetico,
Se l’impianto viene fatto con tubazioni in materiale sintetico, è consigliabile prolungare i tubi fino ad un’altezza tale che poi consenta un loro innesto diretto nella testata della Piastra senza bisogno di ulteriori raccordi e/o prolunghe.
Al momento dell’installazione si dovranno fissare alla parete le apposite staffe (fornite in dotazione) con tasselli idonei ed adatti alla tipologia di muro e al pesi da sostenere Dopo aver provveduto al fissaggio delle staffe a muro si potrà procedere con l’allacciamento delle piastre al circuito di distribuzione. Nel caso si fosse fatto l’impianto di distribuzione in rame si dovranno innestare i raccordi bicono (rame-materiale sintetico) del diametro idoneo sul tubo di rame e proseguire con il tubo in materiale sintetico fino ad innestarsi nella testa in alto (mandata di alimentazione) e nella testata in basso (ritorno).
Una volta predisposte le tubazioni, sarà sufficiente appoggiare la piastra a terra (posizionandola sopra materiale idoneo a non rovinare la piastra) e innestare i tubi di mandata (in alto) e di ritorno (in basso)nelle apposite valvole e detentori Una volta fissate le staffe alla parete e collegate le tubazioni di mandata (in alto) e di ritorno (in basso) sarà sufficiente alzare la piastra al di sopra delle staffe di fissaggio a muro e farla scivolare nella staffa appositamente inclinata, finché non sarà ben salda e contro la parete. Se segnalate in fase di ordine, le Piastre possono essere installate anche in orizzontale.