U.O. Manutenzione e Ristrutturazione Immobili
Capitolato Speciale d’Appalto
Indice Parte I - ASPETTI AMMINISTRATIVI E TECNICO-ECONOMICI ....................... 4 Art.1 - Informazioni generali............................................. 4 Art.2 - Oggetto e Importo dell’Appalto.................................... 4 Art.3 - Termini per l’inizio e ultimazione lavori. Proroghe............... 6 Art.4 - Descrizione dei lavori............................................ 7 Art.5 - Varianti in corso d’opera – modifiche tecniche.................... 8 Art.6 - Direzione e vigilanza dei lavori.................................. 8 Art.7 - Revisione prezzi.................................................. 8 Art.8 - Contabilizzazione dei lavori...................................... 8 Art.9 - Lavori eseguiti in economia...................................... 10 Art.10 - Penali .......................................................... 11 Art.11 - Invariabilità e Nuovi Prezzi .................................... 11 Art.12 - Pagamenti....................................................... 11 Art.13 - Norme di sicurezza generali..................................... 12 Art.14 - Sicurezza sul luogo di lavoro................................... 13 Art.15 - Piani di sicurezza.............................................. 13 Art.16 - Piano Operativo di Sicurezza.................................... 14 Art.17 - Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza.................. 14 Art.18 - Subappalto...................................................... 14 Art.19 - Responsabilità in materia di subappalto......................... 16 Art.20 - Oneri ed Obblighi dell'appaltatore.............................. 16 Art.21 - Garanzia fidejussoria o cauzione definitiva..................... 23 Art.22 - Assicurazione a carico dell’Appaltatore......................... 24 Art.23
-
Rappresentante
dell’Appaltatore
sui
lavori.
Personale
dell’Appaltatore ........................................................... 25 Art.24 - Riserve dell’Appaltatore........................................ 26 Art.25 - Disposizioni in materia di accordo bonario...................... 26 Art.26 - Accordo Bonario – Definizione delle Controversie................ 26 P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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Art.27 - Risoluzione dell’Accordo per gravi inadempimenti e irregolarità. 27 Art.28 - Recesso ......................................................... 27 Art.29 - Impegno di Riservatezza......................................... 28 Art.30 - Trattamento dati personali...................................... 28 Art.31 - Documenti che fanno parte del contratto......................... 29 Art.32 - Spese contrattuali, imposte, tasse.............................. 29 Art.33 - Condizioni comuni a tutti i lavori e materiali Art.34 - Materiali in genere e naturali di cava Art.35 - Calci, pozzolane, leganti idraulici, leganti idraulici speciali Art.36 - Definizioni generali Art.37 - Demolizioni e rimozioni Art.38 - Rimozione di elementi lapidei Art.39 - Opere provvisionali Art.40 - Prove sui materiali Art.41 - Consolidamento sulle murature: generalità Art.42 - Intonaci Art.43 - Rappezzo di intonaco di calce Art.44 - Rimozione di ruggine dalle superfici lapidee Art.45 - Preconsolidamento preparatorio alla fase di pulitura Art.46 - Preconsolidamento con silicato di etile Art.47 - Impacchi a base di bicarbonato di ammonio Art.48 - Consolidamento con silicato di etile Art.49 - Sigillitura materiali lapidei Art.50 - Applicazione di impregnanti idroreppellenti Art.51 - Pulitura manuale degli elementi lignei Art.52 - Integrazione e stuccatura materiali lignei Art.53 - Protettivi con olio di lino Art.54 - Protettivo di metalli con cere Art.55 - Ricucitura dele murature
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Art.56 - Risarcimento e stilatura dei giunti di malta Art.57 - Smontaggio e montaggio serramenti Art.58 - Definizioni generali impianti Art.59 - Verifiche e prove preliminari Art.60 - Norme generali Art.61 - Collocamenti di manufatti vari Art.62 - Collocamenti in opera Art.63 - Accettazione a piè d'opera Art.64 - Norme generali di valutazione Art.65 - Norme per misurazione dei lavori
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- ASPETTI AMMINISTRATIVI E TECNICO-ECONOMICI Art.1 - Informazioni generali Le disposizioni richiamate nel presente documento disciplinano gli aspetti generali dell’attività contrattuale per i lavori di restauro delle facciate degli edifici storici presenti in P.zza Ospedale a Prato dell’Azienda USL4 Prato i cui dati di riferimento sono di seguito riportati: Denominazione:
AZIENDA USL 4 di Prato
Servizio Responsabile:
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Indirizzo:
Presidio Ospedaliero - Piazza Ospedale, 5 –
CAP:
59100
Località/città: Stato:
Prato Italia
Telefono
0574 807002
Posta elettronica:
[email protected] -
[email protected] [email protected]
Indirizzo internet: L’AZIENDA redatto il concorrente sia in fase
www.usl4.toscana.it
USL 4 di Prato, (nel seguito del documento denominata Azienda) ha seguente Capitolato Speciale al quale la Ditta, Impresa, ATI (nel seguito del documento denominato Appaltatore) dovrà attenersi di offerta che di eventuale aggiudicazione.
L’Appaltatore sarà tenuto al rispetto del presente Capitolato Speciale suoi allegati in tutte le fasi dei lavori .
e dei
La sottoscrizione del Capitolato Speciale e dei suoi allegati comporta per i Concorrenti, l’automatica ed incondizionata accettazione di tutte le clausole e condizioni previste nei documenti di gara. Art.2 -Oggetto e Importo dell’Appalto L’appalto ha per oggetto l’acquisizione in fase di gara della progettazione definitiva, la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di restauro delle facciate degli edifici storici presenti in P.zza Ospedale a Prato dell’Azienda USL4 Prato. La progettazione esecutiva dovrà rispondere a quanto stabilito nel bando di gara, alle prescrizioni delle norme vigenti in materia, alle prescrizioni del RUP, degli enti preposti al rilascio delle necessarie autorizzazioni all’esecuzione dei lavori, alle esigenze della Stazione Appaltante ed a quanto disposto nel contratto di appalto. L’esecuzione di tutti i lavori dovrà garantire la continuità dell’esercizio degli immobili oggetto dei lavori e, a tal proposito, dovranno essere predisposte, di concerto con l’Ufficio di Direzione dei Lavori di cui al successivo Art.6 -, tutte le metodologie di intervento che risultano necessarie al fine di eliminare totalmente o in casi speciali di ridurre al minimo tutti i disservizi connessi all’esecuzione dei lavori stessi. L’Appaltatore dovrà eseguire i lavori appaltati a regola d’arte nel rispetto di tutte le norme di legge e di tutte le disposizioni anche amministrative vigenti e che entreranno in vigore durante l’esecuzione dell’appalto.
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Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel presente capitolato speciale, negli elaborati grafici dei documenti progettuali e nella descrizione delle specifiche tecniche compreso nello stesso capitolato. Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente l’articolo 167 del D.P.R. 207/2010 e gli articoli 16 e 17 del capitolato generale delle opere pubbliche D.M. n. 145/2000 Sono incluse nell’Appalto tutte le lavorazioni necessarie alla realizzazione delle opere previste nel progetto esecutivo. A titolo esemplificativo e non esaustivo le lavorazioni riguarderanno i seguenti ambiti: Impiego di terzi Noli sistemi di puntellatura Noli per ponteggi e mezzi di sollevamento Macchine operatrici diverse Noli ausiliari Opere provvisionali ed apprestamenti Opere per impianto fisso di cantiere Sicurezza e segnaletica Demolizioni, rimozioni e tagli, trasporti Malte Opere murarie Opere di consolidamento statico Interventi di ripristino in murature Risanamenti Opere da lattoniere Intonaci, stucchi, decorazioni, tinteggiature e verniciature Serramenti ed infissi esterni Opere da vetraio Opere in legno Opere impiantistiche elettriche e similari. L’importo complessivo dell’appalto a base di gara ammonta ad € 340.049,76= IVA esclusa; l’importo risulta comprensivo degli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta preventivati in € 42.630,00. Il contratto è stipulato “a corpo e a misura” ai sensi dell’articolo 53, comma 4 del Codice dei Contratti. L’importo del contratto può variare, in aumento o in diminuzione, fermi restando i limiti di cui all’art. 132 del Codice dei Contratti e le condizioni previste da Capitolato d’Appalto.
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Le alle categorie individuate in fase di preliminare, con la riserva di modificare e/o confermare nella fase successiva di progettazione, sono di seguito riportate: Categorie (secondo il DPR 207/2010) OG2 e OS2-A Importo categoria OG2: 261.834,62€ sicurezza non soggetti a ribasso importo categoria OS2-A:
di
cui
42.630,00€
oneri
per
la
78.215,14 €
Si precisa che sempre nel bando di gara e nel relativo disciplinare saranno definiti i criteri di cui al comma 1 lettera c) dell’art.23 del DPR 207/10. Art.3 - Termini per l'inizio e ultimazione delle prestazioni - Proroghe
A) REDAZIONE E CONSEGNA DEL PROGETTO ESECUTIVO Il Responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 168 del Regolamento, entro 10 (dieci)giorni dalla sottoscrizione del contratto, dispone, con apposito ordine di servizio, che l’Appatatore dia inizio alla redazione del progetto esecutivo nelle modalità e forme previste dagli artt. 6 e 7 dello schema di contratto. Il progetto dovrà essere completato e consegnato alla Stazione appaltante entro e non oltre 30 (trenta) giorni naturali e consecutivi dal ricevimento dell’ordine di servizio di cui al precedente comma. Ai sensi dell’art. 168 comma 3 del Regolamento, qualora il progettista dell’esecutivo ne ravvisi la necessità, l’Appatatore, previa informazione al Responsabile di Procedimento, provvede all’effettuazione di studi o indagini di maggior dettaglio o verifica rispetto a quelli utilizzati per la redazione del progetto preliminare posto a base di gara, senza che ciò comporti compenso aggiuntivo alcuno a favore dell’Affidatario Il progetto esecutivo è approvato dalla stazione appaltante, entro 30 giorni dalla verifica e validazione del progetto, ai sensi dell’art. 168, comma 6, del regolamento e sentito il progettista del progetto preliminare. Qualora il progetto esecutivo non sia ritenuto meritevole di approvazione (ad esempio per inattendibilità tecnica od economica, per conclusione negativa del procedimento di verifica del progetto esecutivo) si applica il comma 7 dell’art. 168 del Regolamento. In ogni altro caso di mancata approvazione del progetto esecutivo, la Stazione appaltante recede dal contratto e all’Appatatore è riconosciuto unicamente quanto previsto dall’art. 157 del Regolamento in caso di accoglimento dell’istanza di recesso per ritardata consegna lavori.
B) INIZIO ED ULTIMAZIONE DEI LAVORI 1. Dalla data di approvazione del progetto esecutivo decorrono i termini previsti dall’art. 153, comma 2, del Regolamento per la consegna dei lavori che devono essere consegnati e iniziati entro 45 giorni. 2. L’appaltatore deve trasmettere alla Stazione Appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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agli enti previdenziali, assicurativi ed infortunistici, inclusa la Cassa Edile, ove dovuta, e tutti i dati necessari per consentire alla stessa la richiesta del DURC anche per le eventuali imprese subappaltatrici, come previsto dalla Legge n.2/2009, di conversione del D.L. n° 185/2008. 3. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori in appalto è fissato in giorni 120 (centoventi) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali. 4. Nella fissazione dei termini di cui ai precedenti commi, le parti hanno considerato anche il normale andamento stagionale sfavorevole. 5. Non sono ammesse proroghe al termine di cui al comma 3, salvo quanto stabilito dal Codice. 6. L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione, riferito alla sola parte funzionale delle opere. 7. Non costituiscono giustificato motivo di slittamento del termine di inizio e di ultimazione dei lavori nonché della loro irregolare conduzione secondo programma: a) -il ritardo nell’installazione del cantiere e nell’allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l’approvvigionamento dell’energia elettrica e dell’acqua; b) -l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal Direttore dei Lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato; c) -l’esecuzione di accertamenti integrativi che l’appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla Direzione dei Lavori o espressamente approvati da questa; d) -il tempo necessario per l’esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili; e) -il tempo necessario per l’espletamento degli adempimenti dell’appaltatore comunque previsti dal presente capitolato;
a
carico
f) -le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati; g) -le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente. Art.4 -Descrizione dei lavori L'intervento prevede il restauro delle facciate di Palazzo Spedalinghi, della Sala del Pellegrinaio, della Cappella di San Barnaba che affacciano su Piazza Ospedale e via de' Mazzamuti. In particolare si prevede il recupero degli elementi architettonici in pietra arenaria, la stesura dell'intonaco sulle superfici murarie, il restauro o la sostituzione dei serramenti. Nel progetto le diverse lavorazioni previste sono state raggruppate in "cicli di lavorazioni": Ciclo di lavorazione 1 - (pulitura delle croste - risarcimento stilatura giunti di malta - stesura dell'intonaco); P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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Ciclo di lavorazione 2 - (idropulitura - risarcimento stilatura giunti di malta - stesura dell'intonaco); Ciclo di lavorazione 3 - (asportazione di intonaci o riempimenti di tracce e scassi con malta cementizia, risarcimento stilatura giunti di malta, stesura dell'intonaco); Ciclo di lavorazione 4 - (consolidamento di intonaci antichi, rappezzo di intonaco); Ciclo di lavorazione 5 - (rimozione di ruggine dalle superfici lapidee trattamento protettivo con impregnante idrorepellente); Ciclo
di
lavorazione
6
(trattamento
-
protettivo
con
impregnante
idrorepellente); Ciclo di lavorazione 7 - (preconsolidamento preparatorio alla fase di pulitura - pulitura con impacchi assorbenti a base di carbonato e bicarbonato di ammonio - sigillatura e riadesione di scaglie - consolidamento mediante silicato di etile - trattamento protettivo con impregnante idrorepellente); Ciclo di lavorazione 8 - (riorganizzazione reti impiantistiche - eliminazione elementi
metallici
incongrui
o
dannosi
-
smontaggio
di
pluviali
da
riposizionare ad intonaco finito); Ciclo di lavorazione 9: (pulitura manuale degli elementi lignei - integrazione e stuccatura materiali lignei - trattamento con protettivi); Ciclo
di
lavorazione
10:
(smontaggio
e
sostituzione
elementi
lignei
non
recuperabili); Ciclo di lavorazione 11:(trattamento antiossidante degli elementi antichi da mantenere in opera - protettivo a cera); Ciclo di lavorazione 12: (consolidamento della muratura con il metodo dello scuci-cuci). Nel corso del progetto definitivo sarà consigliabile approfondire gli studi sui materiali, con l'ausilio di indagini chimico-fisiche, in modo da verificare le interpretazioni sui degradi ed i relativi interventi, formulati nel presente progetto. Nelle prossime fasi progettuali, inoltre, sarà opportuno rilevare dettagliatamente tutti i serramenti, redigendo un abaco, per stabilire puntualmente come intervenire per restaurare gli elementi recuperabili. Sono a carico dell’Appaltatore la custodia e le provvidenze per evitare il verificarsi di danni alle opere, alle persone ed alle cose nell’esecuzione dei lavori, anche se si tratta di forniture del Committente o d’altre ditte. Al riguardo si precisa che l’Appaltatore sarà tenuto al risarcimento dei danni eventualmente sopportati dall’Azienda.
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Preventivamente all’impiego, dovranno essere sottoposte all’approvazione del Direttore dei Lavori le campionature dei materiali e delle opere finite. Il Direttore dei Lavori richiederà all’Appaltatore tutte le campionature che a Suo giudizio riterrà necessarie per la migliore esecuzione dei lavori. L’onere per la campionatura risulta compreso nel corrispettivo d’appalto. L’Appaltatore è tenuto a modificare, a proprie spese, le forniture e/o lavorazioni riconosciute dal Direttore dei Lavori non a “regola d’arte” o non conformi a quanto prescritto. Qualora l’Appaltatore non ottemperi all’ordine ricevuto, si procederà d’ufficio alla rimozione ed al rifacimento delle opere sopraddette con imputazione della spesa a carico dell’Appaltatore. L'Appaltatore deve impegnarsi, in caso di aggiudicazione, a nominare, specificamente per questo appalto, un responsabile tecnico che dovrà risultare sempre rintracciabile a mezzo telefono. In caso di assenza dovrà essere nominato e comunicato un sostituto. La gestione e lo stoccaggio dei materiali dovrà essere effettuata al di fuori delle Strutture Aziendali di cui sopra. Si intendono già comprese nell’importo dell’appalto in oggetto, sia la mano d’opera necessaria all’intervento, sia tutti i mezzi, attrezzature e materiali che possano occorrervi. I dipendenti dell’Appaltatore sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo all’interno delle Strutture Aziendali, mediante l’esposizione del cartellino identificativo in ottemperanza al D.lgs.81/08. Art.5 -Varianti in corso d’opera – modifiche tecniche Non sono riconosciute varianti al progetto, prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto del Direttore Lavori, recante anche gli estremi dell’approvazione da parte dell’Azienda, ove prescritta. Qualunque reclamo o riserva che l’Appaltatore si credesse in diritto di opporre, deve essere presentato per iscritto al Direttore lavori (direttore operativo o delegato) prima dell’esecuzione dell’intervento oggetto della contestazione. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in contratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell’inizio dell’opera oggetto di tali richieste. Art.6 -Direzione e vigilanza dei lavori L’Azienda, al fine di eseguire la direzione dei lavori, ai sensi degli artt. 147 e seguenti D.P.R. 207/2010 si avvarrà del personale tecnico dipendente dell’Azienda, cui spetteranno tutti i compiti previsti dalla normativa vigente. Ognuno dei componenti dell’Ufficio di Direzione dei lavori potrà essere sostituito in qualsiasi momento dall’Azienda che darà comunicazione all’Appaltatore con lettere inviata a mezzo raccomandata postale o pec. L’Appaltatore non potrà mai trarre motivo o ragione dal mancato esercizio della vigilanza da parte dell’ufficio direzione lavori a giustificazione del mancato rispetto di loro obblighi contrattuali e di legge. Art.7 -Revisione prezzi Ai sensi dell’articolo 133, commi 2 e 3 del D.Lgs n. 163/06, e successive modifiche e integrazioni, è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile. P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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Art.8 -Contabilizzazione dei lavori Lavori a misura 1. La misurazione e la valutazione dei lavori a misura sono effettuate secondo le specificazioni date nelle norme del capitolato speciale e nell’enunciazione delle singole voci in elenco; in caso diverso sono utilizzate per la valutazione dei lavori le dimensioni nette delle opere eseguite rilevate in loco, senza che l’appaltatore possa far valere criteri di misurazione o coefficienti moltiplicatori che modifichino le quantità realmente poste in opera. 2. Non sono comunque riconosciuti nella valutazione ingrossamenti o aumenti dimensionali di alcun genere non rispondenti ai disegni di progetto se non saranno stati preventivamente autorizzati dal direttore dei lavori. 3. Nel corrispettivo s’intende sempre compresa le condizioni stabilite indicati e previsti negli
per l’esecuzione degli eventuali lavori a misura ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto dal presente Capitolato speciale e secondo i tipi atti della perizia di variante.
4. La contabilizzazione delle opere e delle forniture è effettuata applicando alle quantità eseguite i prezzi unitari netti desunti dall’elenco dei prezzi unitari contrattuale. 5. Gli oneri per la sicurezza per la parte a misura sono valutati sulla base dei prezzi del relativo elenco prezzi contrattuale, con le quantità rilevabili ai sensi del presente articolo. 6. Non possono considerarsi utilmente eseguiti e, pertanto, non possono essere contabilizzati e annotati nel Registro di contabilità, gli importi relativi alle voci riguardanti impianti e manufatti, per l’accertamento della regolare esecuzione dei quali sono necessari certificazioni o collaudi tecnici specifici da parte dei fornitori o degli installatori e tali documenti non siano stati consegnati al direttore dei lavori. Lavori a corpo 1. La valutazione del lavoro a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell’enunciazione e nella descrizione del lavoro a corpo, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici e di ogni altro allegato progettuale; il corrispettivo per il lavoro a corpo resta fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori. 2. Nel corrispettivo per l’esecuzione del lavoro a corpo s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal presente Capitolato speciale e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni tecnicamente e intrinsecamente indispensabili alla funzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regola dell'arte. 3. La contabilizzazione del lavoro a corpo è effettuata applicando all’importo netto di aggiudicazione le percentuali convenzionali relative alle singole categorie di lavoro nelle quale è definita l’opera, di ciascuna delle quali è contabilizzata la quota parte in proporzione al lavoro eseguito. 4. La lista delle voci e delle quantità relative al lavoro a corpo non ha validità ai fini del presente articolo, in quanto l'appaltatore era tenuto, in sede di partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantità richieste per l’esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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della propria offerta e del conseguente corrispettivo, dell’articolo 119, comma 5, del d.P.R. n. 207 del 2010.
anche
ai
sensi
5. Gli oneri per la sicurezza sono valutati a corpo in base all'importo previsto separatamente dall'importo dei lavori negli atti progettuali e sul bando di gara, secondo la percentuale stabilita nei predetti atti, intendendosi come eseguita e liquidabile la quota parte proporzionale a quanto eseguito. La liquidazione di tali oneri è subordinata all’assenso del coordinatore per la sicurezza e la salute in fase di esecuzione. 6. Non possono considerarsi utilmente eseguiti e, pertanto, non possono essere contabilizzati e annotati nel Registro di contabilità, gli importi relativi alle voci disaggregate di cui all’articolo 184 del d.P.R. n. 207 del 2010, per l’accertamento della regolare esecuzione delle quali sono necessari certificazioni o collaudi tecnici specifici da parte dei fornitori o degli installatori e tali documenti non siano stati consegnati al direttore dei lavori. Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi 1. Le eventuali variazioni sono valutate mediante l'applicazione dei prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale. 2. Se tra i prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale non sono previsti prezzi per i lavori in variante, si procede alla formazione di nuovi prezzi, mediante apposito verbale di concordamento, con i criteri di cui all’articolo 163 del d.P.R. n. 207 del 2010. 3. Nella formazione dei nuovi prezzi si terrà conto degli art. 12 e 15 della legge regionale n° 38/2007. 4. Non sono valutati i manufatti ed i materiali a piè d’opera, ancorché accettati dalla direzione dei lavori. I materiali e i manufatti portati in contabilità rimangono a rischio e pericolo dell'appaltatore, e possono sempre essere rifiutati dal direttore dei lavori. Art.9 -Lavori eseguiti in economia 1. I lavori in economia devono essere preventivamente autorizzati dalla DD.LL. 2. La contabilizzazione degli eventuali lavori in economia introdotti in sede di variante è effettuata con le modalità previste dall’articolo 179 del d.P.R. n. 207 del 2010, come segue: a) per quanti riguarda i materiali applicando il ribasso contrattuale ai prezzi unitari determinati contrattualmente; b) per quanto riguarda i trasporti, i noli e il costo del personale o della manodopera, secondo i prezzi vigenti al momento della loro esecuzione, incrementati delle percentuali per spese generali e utili (se non già comprese nei prezzi vigenti) ed applicando il ribasso contrattuale esclusivamente su queste due ultime componenti. 3. Gli eventuali oneri per la sicurezza individuati in economia sono valutati senza alcun ribasso, fermo restando che alle componenti stimate o contabilizzate in termini di manodopera, noli e trasporti, si applicano i prezzi vigenti al momento della loro esecuzione incrementati delle percentuali per spese generali e utili nelle misure di cui al comma 4. 4. Ai fini di cui al comma 2, lettera b), le percentuali di incidenza delle spese generali e degli utili, sono determinate nella misura prevista dalle analisi dei prezzi integranti il progetto a base di gara o, in assenza di queste, nelle misure minime previste dall’articolo 32, comma 2, lettere b) e c), del d.P.R. n. 207 del 2010. P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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5.In ogni caso i costi della mano d’opera non potranno collocarsi al di sotto dei costi risultanti dai CCNL di comparto sottoscritti dalle rappresentanze sindacali comparativamente più rappresentative e dagli accordi integrativi territoriali, ai sensi dell’art. 15 della legge regionale n° 38/2007. Art.10 -Penali L'eventuale mancato rispetto dei tempi di ultimazione lavori farà automaticamente scattare l'applicazione di una penale pari all’uno per mille dell’importo contrattuale. In ogni caso il pagamento delle penali di cui sopra non esimono affatto l'appaltatore dalla responsabilità che lo stesso viene ad assumere circa i danni causati con il proprio ritardo. L’importo delle penali saranno detratte dai singoli SAL e/o conto finale. Si applica comunque quanto previsto dall’art.145 del DPR 207/2010. Art.11 - Invariabilità e Nuovi Prezzi I prezzi unitari (dopo deduzione del pattuito ribasso d'asta) saranno da ritenersi fissi per tutta la durata e validità dell’Appalto, nonché comprensivi di ogni altra spesa accessoria inerente gli interventi; i prezzi medesimi si intendono accettati dall'Appaltatore in base ai calcoli di sua convenienza. Per l’esecuzione di categorie di lavori che non risultano nell’elenco prezzi posto a base di gara, si procederà alla determinazione degli stessi osservando le norme dell’art. 163 del D.P.R. 207/2010 Art.12 - Pagamenti 1. Progettazione definitiva Nel rispetto del comma 9, art.168 del DPR 207/2010, il pagamento degli onorari per la progettazione definitiva avverrà a seguito dell’approvazione del progetto definitivo da parte della Stazione Appaltante, ai sensi del comma 1 dell’art.168 del DPR 207/2010. Si richiama quanto stabilito al comma 1, 3° capoverso dell’art.168 2. Progettazione esecutiva Il pagamento degli onorari di progettazione è effettuato secondo quanto disciplinato all’art.15 comma 1 dello schema di contratto. 3. Lavori In tema di anticipazione si applica l’articolo 26-ter del D.L. 21.06.2013 n. 69, articolo inserito dalla Legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98 I certificati di pagamento saranno emessi al maturare di ogni avanzamento dei lavori di importo non inferiore ad € 150.000,00= centocinquantamila) al netto del ribasso di gara e delle ritenute di (ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di finale).
stato (euro legge conto
I corrispettivi erogati saranno comprensivi degli eventuali costi della sicurezza effettivamente sostenuti per l’attuazione delle misure preventive e protettive atte alla riduzione dei rischi di interferenza, in conformità alla Stima dei costi allegata al presente Capitolato. Nel caso di lavorazioni soggette alle condizioni indicate ai comma 4 e 5 dell’art.90 del D.Lgs.81/08, il direttore dei lavori liquida l'importo relativo ai costi della sicurezza previsti nel PSC in base allo stato di avanzamento lavori, previa approvazione da parte del coordinatore per l'esecuzione dei lavori. Ai pagamento effettuati DPR 207/2010.
a favore dell’Appaltatore si applica l’art.143 del
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Resta inteso che l’Azienda prima di procedere al pagamento delle fatture effettuerà verifiche presso gli Enti Competenti circa la regolarità contributiva e assicurativa dell’impresa appaltatrice e degli eventuali subappaltatori, come stabilito all’art. 17 della L.R. 38/2007. Il termine per il pagamento di cui sopra è comunque subordinato al tempo necessario per l’acquisizione del DURC e decorre dalla data di presentazione di regolare fattura fiscale L’Azienda acquisisce d’ufficio, anche attraverso strumenti informatici, il documento unico di regolarità contributiva in corso di validità per il pagamento degli stati avanzamento lavori, per il certificato di collaudo, il certificato di regolare esecuzione, il certificato di verifica di conformità, l’attestazione di regolare esecuzione, e il pagamento del saldo finale. Ai sensi dell’art.4 del DPR 207/2010, in caso di ottenimento da parte del Responsabile del procedimento del documento unico di regolarità contributiva che segnali un’inadempienza contributiva relativa a uno o più soggetti impiegati nell’esecuzione del contratto, il medesimo tratterrà dal certificato di pagamento l’importo corrispondente all’inadempienza. Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate mediante il documento unico di regolarità contributiva è disposto dalla Stazione Appaltante direttamente agli enti previdenziali e assicurativi, compresa, nei lavori, la cassa edile. Si applicano altresì le disposizioni dell’art. 6, comma 8, dello stesso regolamento generale di cui al DPR n°207/2010. Le fatture dovranno essere intestate all’ Azienda USL 4 – U.O. G.A.M.A – Settore Protocollo, Piazza Ospedale, 5 - 59100 Prato, e riportare il riferimento dell’U.O. Manutenzione e Ristrutturazione Immobili, struttura competente a gestire l’Appalto oggetto del presente capitolato. Il Codice Identificativo gara (CIG) del presente appalto è il seguente: ………………………. Il Codice Unico di Progetto del presente Appalto è il seguente:__________________ Il CIG e il CUP, quando comunicato, saranno indicati nelle singole fatture relative ad ogni contratto applicativo. I pagamenti saranno effettuati a mezzo bonifico bancario/postale sul conto corrente dedicato ex art.3 L.136/2010, restando espressamente inteso che l’adempimento di tale modalità costituisce valore di quietanza, ed esime l’Azienda da ogni responsabilità conseguente. L’Appaltatore, a pena di nullità assoluta, assume l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge 136/2010. Sono parimenti nulli i contratti di subappalto, subfornitori o con subcontraenti che non contengono la clausola di assunzione dell’obbligo di tracciabilità dei flussi. L’appaltatore, pertanto, con la espressamente l’obbligo di inserire subcontratti che stipulerà.
firma del presente contratto assume le necessarie disposizioni in tutti i
Ferme le clausole risolutive espresse di cui al D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e del D.P.R. 207/2010, oltre a quelle inserite nel presente appalto, costituisce motivo di risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 codice civile anche l’effettuazione delle transazioni di cui all’art. 3 della Legge 136/2010 senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane S.p.A. In ottemperanza all’art. 3 comma L.136/2010, l’Appaltatore si obbliga a comunicare all’Azienda il Conto Corrente Bancario con l’ IBAN, sul quale verranno eseguiti i pagamenti di cui all’Appalto oggetto del presente capitolato e a indicare, in sede di stipula del contratto, il soggetto autorizzato a operare su di esso, specificando: il nome e cognome, il luogo e la data di nascita, il codice fiscale. L’Appaltatore si obbliga altresì a P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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utilizzare lo stesso Conto Corrente Bancario/Postale dedicato, previa indicazione del CIG (e CUP) di riferimento anche per i pagamenti destinati ai dipendenti, consulenti, fornitori, subappaltatori e i subcontraenti Il committente assume l’obbligo di eseguire i pagamenti di cui al presente contratto esclusivamente a mezzo bonifico bancario o postale dedicato, previa indicazione del CIG e CUP di riferimento. Ai sensi del comma dell’art. 3 comma 8 L. 136/2010 , l’appalto si intende risolto nel caso in cui le transazioni finanziarie relative ad esso vengano eseguite senza avvalersi di Banche o della Società Poste Italiane. L’Appaltatore, il sub-appaltatore o il subcontraente che ha notizie dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria, si sensi della legge n. 136/2010 procede all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale informandone contestualmente la stazione appaltante e la prefettura – ufficio territoriale del Governo territorialmente competente. L’Appaltatore si obbliga, pena la risoluzione contrattuale, a dare attuazione all’art. 4 e all’art. 5 della Legge 136/2010. Art.13 - Norme di sicurezza generali I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene. L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere. L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo. Art.14 - Sicurezza sul luogo di lavoro L'appaltatore è obbligato a fornire all’Azienda, entro 5 giorni prima della consegna dei lavori, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore. L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui decreto legislativo n. 81 del 2008, nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere. Art.15 - Piani di sicurezza 1. Ai sensi dell’art. 131 comma 2 del D.lgs 163/2006, entro trenta giorni dall’aggiudicazione, e comunque prima della consegna dei lavori, l’appaltatore redige e consegna alla Stazione Appaltante: ι.
Un piano di sicurezza sostitutivo (PSS) ai sensi del punto 3.1 dell’Allegato XV del dlgs 81/08, quando non sussistano le condizioni per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) previste dal titolo IV del dlgs 81/08;
ιι. Un piano operativo della sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, da considerare come piano complementare di dettaglio del PSC quando quest’ultimo sia previsto ai sensi del D.lgs81/08, ovvero del PSS.
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2. Si ricordano gli obblighi del datore di lavoro richiamati dall’art.96 del D.lgs 81/08, con particolare evidenza di quanto definito al comma 3 dello stesso articolo 3. Qualora durante l’appalto sussistano le condizioni di cui all’art. 90 del D.Lgs 81/08, l’appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza e messo a disposizione da parte della Stazione appaltante. 4. In tal caso, l’appaltatore può presentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione una o più proposte motivate di modificazione o di integrazione al piano di sicurezza di coordinamento, nei seguenti casi: a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza; b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza. 5. L'appaltatore ha il diritto che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si pronunci tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'appaltatore. 6. Nei casi di cui al quarto comma, lettera a), l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo. 7. Nei casi di cui al quarto comma, lettera b), qualora l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamente provata e documentata, trova applicazione la disciplina delle varianti. Art.16 - Piano Operativo di Sicurezza L'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano sostitutivo della sicurezza (PSS) ed un piano operativo di sicurezza (POS) come definito all’articolo precedente. Il P.O.S. comprende il documento di valutazione dei rischi di cui all'articolo 17, comma 1, e all’articolo 28 e gli adempimenti di cui all’articolo 26, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 81 del 2008 e contiene inoltre le notizie di cui all’articolo 18, comma 1 dello stesso decreto, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni. Il PSS costituisce piano complementare e di recepimento del DUVRI, il POS costituisce il piano complementare di dettaglio del PSS o dell’eventuale piano di sicurezza e coordinamento. Art.17 - Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del decreto legislativo n. 81 del 2008 e le prescrizioni del DUVRI. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità alle direttive 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, 92/57/CEE del Consiglio, del 24 P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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giugno 1992, alla relativa normativa nazionale di recepimento, ai regolamenti di attuazione e alla migliore letteratura tecnica in materia. L’Appaltatore è obbligato a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta dell’Azienda o del coordinatore, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’Appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori. Il DUVRI, l’eventuale piano di sicurezza e di coordinamento ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto. Art.18 - Subappalto 1. Tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano sono scorporabili o subappaltabili a scelta del concorrente, ferme restando le prescrizioni di cui al precedente articolo 2, l’osservanza dell’articolo 118 della del Dlgs 163/2006, e come di seguito specificato: a) ai sensi dell’articolo 37, comma 11, del D.Lgs n. 163/06, s.m. i., è consentito il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori costituenti strutture, impianti e opere speciali, di cui all’articolo 107 del D.P.R. 207/2010 qualora ciascuno di essi sia di importo superiore al 15% dell’importo totale dei lavori in appalto nel limite del 30% b) è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori per una quota superiore al 30 per cento, in termini economici, dell’importo dei lavori dell’appalto. 2. L’affidamento in subappalto o in cottimo è consentito, autorizzazione della Stazione appaltante, alle seguenti condizioni:
previa
a) che l’Appaltatore abbia indicato all’atto dell’offerta i lavori o le parti di opere che intende subappaltare o concedere in cottimo; l’omissione delle indicazioni sta a significare che il ricorso al subappalto o al cottimo è vietato e non può essere autorizzato; b) che l’Appaltatore provveda al deposito di copia autentica del contratto di subappalto presso la Stazione appaltante almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio dell’esecuzione delle relative lavorazioni subappaltate, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell’articolo 2359 del codice civile, con l’impresa alla quale è affidato il subappalto o il cottimo; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione dev’essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all’associazione, società o consorzio. Il contratto di subappalto deve contenere le clausole relative agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art.3 della legge 136/2010, s.m.i; c) che l’Appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto presso l’Azienda, ai sensi della lettera b), trasmetta alla stessa Azienda la documentazione attestante che il subappaltatore è in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per la partecipazione alle gare di lavori P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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pubblici, in relazione alla categoria e all’importo dei lavori da realizzare in subappalto o in cottimo; d) che non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuno dei divieti previsti dall’articolo 67 del D.lgs 159/2011, e successive modificazioni e integrazioni; a tale scopo, qualora l’importo del contratto di subappalto sia superiore a Euro 150.000,00 l’appaltatore deve produrre all’Azienda la documentazione necessaria agli adempimenti di cui alla vigente legislazione in materia di prevenzione dei fenomeni mafiosi e lotta alla delinquenza organizzata, relativamente alle imprese subappaltatrici e cottimiste, con le modalità di cui al D.Lgs 159/2011; resta fermo che, ai sensi dell’articolo 95 dello stesso Decreto, il subappalto è vietato, a prescindere dall’importo dei relativi lavori, qualora per l’impresa subappaltatrice sia accertata una delle situazioni indicate dall'articolo 67 del citato D.lgs 159/2011. L’affidamento obblighi:
di
lavori
in
subappalto
o
in
cottimo
comporta i seguenti
e) l’appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultanti dall’aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento; f) nei cartelli esposti all’esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell’indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell’importo dei medesimi; g) le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l’appaltatore, dell’osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell’ambito del subappalto; h) l’appaltatore deve trasmettere anche copia autenticata dei contratti di sub affidamenti che devono contenere le clausole relative agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art.3 della legge 136/2010 e s.m. 3. Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i lavori scorporabili. 4. Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell'importo dei lavori affidati o di importo superiore a 100.000 Euro e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell'importo del contratto di subappalto. 5. I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto pertanto il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori. Fanno eccezione al predetto divieto le fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali individuate con apposito regolamento; in tali casi il fornitore o il subappaltatore, per la posa in opera o il montaggio, può avvalersi di imprese di propria fiducia per le quali non sussista alcuno dei divieti di cui al secondo comma del presente articolo, lettera d). È fatto obbligo all'appaltatore di comunicare alla Stazione appaltante, per tutti i sub-contratti, il nome del sub-contraente, l'importo del sub-contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati. 6. L’Azienda appaltante provvede a corrispondere direttamente ai subappaltatori e ai cottimisti l’importo dei lavori eseguiti dagli stessi; l’Appaltatore è obbligato a trasmettere all’Azienda, tempestivamente e comunque P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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entro 20 (venti) giorni dall’emissione di ciascun stato di avanzamento lavori, una comunicazione che indichi la parte dei lavori eseguiti dai subappaltatori o dai cottimisti, specificando i relativi importi e la proposta motivata di pagamento. 7. I pagamenti al subappaltatore, comunque effettuati, sono subordinati all’acquisizione del DURC del subappaltatore e all’accertamento che lo stesso subappaltatore abbia effettuato il versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e il versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti a cui è tenuto il subappaltatore. 6. Si applicano le diposizioni di cui all’art.6 comma 8 del DPR 207/2010. 7. Ai sensi dell’articolo 17, ultimo comma, del D.P.R. n. 633 del 1972, aggiunto dall’articolo 35, comma 5, della legge n. 248 del 2006, gli adempimenti in materia di I.V.A. relativi alle fatture quietanziate di cui al comma 1, devono essere assolti dall’appaltatore principale. Art.19 - Responsabilità in materia di subappalto L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti dell’Azienda per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando l’Azienda medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati. Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui all’articolo 92 del decreto legislativo n. 81/08, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto. Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dal comma 1 dell’art. 21 della l. 13.09.1982, n. 646 , comma sostituito dall’art. 2quinquies, D.l. 6 settembre 1982, n. 629 e poi modificato dall’art. 8, L. 19 marzo 1990, n. 55 e dall’art. 2, D.L. 29 aprile 1995, n. 139, convertito in legge, com modificazioni, dalla L. 28 giugno 1995, n. 246. Art.20 - Oneri ed Obblighi dell'appaltatore 1. Saranno a carico dell’Appaltatore gli oneri ed obblighi seguenti: −
la comunicazione all’Ufficio da cui i lavori dipendono, entro i termini prefissi dallo stesso, di tutte le notizie relative all’impiego della mano d’opera;
−
la custodia e la sorveglianza contro eventuali danni prodotti da terzi alle forniture restando a suo carico le spese occorrenti per riparare i guasti avvenuti prima della consegna dell’opera all’Ente proprietario;
−
tutte le spese di stipulazioni contrattuali comprese quelle di bollo, di registro e di scritturazione sono a carico della Ditta;
−
l’IVA sarà corrisposta nella misura e modalità previste dalla Legge.
−
la fornitura in opera di tutto quanto occorrente perfettamente finiti ed eseguiti a regola d'arte, scarichi, movimentazioni ed oneri di discarica.
−
La conservazione delle vie e dei passaggi che venissero interessati dall'esecuzione dei lavori, provvedendo all'uopo con opere provvisionali e provvedendo altresì alle necessarie segnalazioni diurne e notturne.
−
L'assistenza per le misurazioni in contraddittorio delle opere a misura.
per dare i lavori compresi trasporti,
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−
L'adozione, nell'esecuzione di tutti i lavori dei procedimenti e delle cautele necessari per garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nel D.Lgs. 81/2008.
−
L’applicazione di tutte le leggi vigenti in particolare quelle riguardanti la mano d'opera, le attrezzature ed i materiali che impiegherà nei lavori, altresì documentare la regolarità delle posizioni I.N.P.S. ed I.N.A.I.L. dei propri dipendenti.
2. Vengono manlevati l’Azienda ed il personale addetto alla Direzione dei Lavori per conto dell’Azienda, da ogni responsabilità civile e penale in materia conseguente ad eventuali incidenti e danni a persone e cose. 3. Resta confermato che il personale addetto alla Direzione dei Lavori per conto dell’Amministrazione svolge il solo compito di accertare che le opere appaltate siano eseguite a regola d’arte ed in ottemperanza alle prescrizioni contrattuali e del presente capitolato e prescrizioni tecniche. 4. Si evidenzia che, trattandosi d’interventi da realizzarsi presso fabbricati ove l’attività sanitaria ed amministrativa a sostegno del SSR non può essere interrotta, il trasporto dei materiali occorrenti per le lavorazioni e lo smaltimento dei materiali di risulta dovrà avvenire con particolari cautele e nel rispetto delle specifiche disposizioni impartite di volta in volta dalla Direzione Lavori ed in osservanza alle prescrizioni del DUVRI e dell’eventuale PSC. 5. Per evitare, nei casi ove si riterrà necessario, la penetrazione di polveri nei locali confinanti ed adiacenti alle zone di lavorazione, si procederà alla compartimentazione delle zone oggetto di intervento. 6. I concorrenti, nel formulare la loro offerta, devono espressamente di tutti gli obblighi ed oneri sopra specificati.
tenere
conto
Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d’appalto, al regolamento generale e al presente capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono. a) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi alle prescrizioni ed ordini della DLL e a perfetta regola d’arte, al capitolato, fermo restando l’onere per l’appaltatore della redazione dei particolari di dettaglio. In ogni caso l’appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile; b) l’occupazione temporanea, per esigenze suoli di cui non è proprietario l’Ente;
connesse
alle
lavorazioni,
di
c) l’ispezione, l’individuazione, lo spostamento e/o sostituzione dei sottoservizi esistenti sull’area di sedime del cantiere e dei luoghi di intervento, nonché il loro ripristino a lavorazioni ultimate; d) i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, in modo da rendere sicuri il transito e la P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante; e) predisporre e denunciare, presso di enti preposti, l’avvenuta messa a terra delle apparecchiature presenti in cantiere e dell’opera da realizzare e consegnare copia attestante l’avvenuto deposito alla D.L.; f) l’assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarcitoria e delle obbligazioni relative comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni dell’impresa a termini di contratto; g) l’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni giorno di getto, datato e conservato; h) le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o previsti dal capitolato; i) il mantenimento, fino all’emissione del certificato di regolare esecuzione e/o di collaudo, della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire; j) le spese per l'allontanamento delle acque superficiali o di infiltrazione che possano arrecare danni; k) il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le disposizioni della direzione lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto dell’ente appaltante e per i quali competono a termini di contratto all’appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che per cause dipendenti dall’appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso appaltatore; l) la concessione, su richiesta della direzione lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che l’ente appaltante intenderà eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte dalle quali, come dall’ente appaltante, l’impresa non potrà pretendere compensi di sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza; m) la pulizia del cantiere o dei luoghi di intervento e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte; n) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l’appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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servizi alle altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza. E’ inoltre a carico dell’appaltatore l’onere per la richiesta di fornitura di acqua, energia elettrica, gas e fognatura necessari per il funzionamento dell’edificio a lavori ultimati; o) rendiconto fotografico lavorazioni;
(stato
di
fatto
–
lavoro
eseguito)
delle
p) l’esecuzione di un’opera campione di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili; q) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere; r) l’autorizzazione all’accesso in cantiere e l’assistenza necessaria al personale degli organi di controllo; s) la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o precisato da parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del materiale; t) l’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente norma; u) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori. v) la guardiania e la sorveglianza del cantiere, con il personale necessario, a tutti i manufatti ed ai materiali in esso esistenti, nonché a tutte le cose della Stazione Appaltante consegnate all'Appaltatore; ciò anche durante eventuali periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell'opera da parte della Stazione Appaltante; w) l’obbligo della verifica statica di quanto realizzato dall’Appaltatore secondo quanto previsto in progetto qualora i lavori da eseguire interessino o influiscano sul comportamento strutturale di parti o componenti dell'edificio quali coperture, aggetti, cornici, fasce marcapiano, gronde, camini, vani ascensori (da realizzare od esistenti), ecc., compresa una prova di carico sulle strutture di ancoraggio per le apparecchiature pensili; x) il rilascio al committente di idonea "Dichiarazione di conformità" relativa agli impianti di cui al D.M. 22/01/2008 n°37, completa degli allegati richiesti e del relativo "Regolamento di Attuazione" realizzati P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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nel rispetto delle norme del suddetto D.M. ed all’art.7 del DPR n. 447 del 6 dicembre 1991, conformemente altresì alle indicazioni che verranno fornite alla Stazione Appaltante. Inoltre l’Impresa dovrà fornire tutte le certificazioni e dichiarazioni previste dalle norme vigenti in materia di sicurezza antincendio inerenti ai materiali impiegati. Tali dichiarazioni e certificazioni dovranno essere consegnate alla Stazione Appaltante al più presto e comunque non più tardi della redazione al verbale di consegna parziale dell’opera; y) consentire l'uso anticipato di tratti di facciata che venissero richiesti dalla Direzione Lavori, senza che l'Appaltatore abbia per ciò diritto a speciali compensi. Esso potrà però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, per essere garantito dai possibili danni che potessero derivare da esse; z) l’obbligo dell’immediato allontanamento dal cantiere di quel personale, senza esclusione alcuna, che sia ad insindacabile giudizio del Direttore dei Lavori (espresso tramite ordine di servizio o lettera raccomandata) da questi ritenuto non idoneo alla mansione cui è stato preposto; aa) controllare accuratamente gli eventuali i disegni, rilevandone eventuali errori e segnalandoli tempestivamente al Direttore dei Lavori. In virtù di quanto sopra, l’Appaltatore riconosce che nessuna deficienza od errore degli allegati potrà essere addotta a giustificazione di esecuzioni difettose o difformi dal progetto. Se richiesti dalla D.L. i disegni di dettaglio costruttivo necessari per la corretta esecuzione delle opere dovranno essere preparati, sulla base dei disegni generali, a cura e spese dell’Appaltatore. Tali disegni dovranno avere il benestare da parte della D.L., prima dell’esecuzione dei lavori; bb) presentare personalmente alla D.L. tutte le notizie relative all’avanzamento dei lavori, in relazione al programma e all’impiego della mano d’opera; cc) organizzare il cantiere e gli interventi di manutenzione in maniera tale da non interferire con le attività presenti nell’edificio ed in modo da non pregiudicare la sicurezza di personale ed utenti durante lo svolgimento di tale attività; dd) deve predisporre ed esporre in sito numero uno esemplare del cartello indicatore, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 100 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL e smi, e comunque sulla base di quanto indicato all’atto della consegna da parte del Direttore dei Lavori, curandone i necessari aggiornamenti periodici; ee) i rilievi e i disegni di dettaglio costruttivo sia dei decori, degli impianti che delle strutture, richiesti dalla Direzione Lavori e non compresi negli elaborati di progetto elencati in precedenza, e necessari all’esecuzione delle opere, nonché tutte le verifiche, le indagini ed i calcoli che si renderanno necessari, compreso le prestazioni professionali occorrenti, con i relativi oneri; ff) i
disegni dovranno richiesto qualsiasi
di contabilità dei lavori regolarmente eseguiti, i quali essere realizzati prima dell’ultimazione dei lavori o se prima degli stati di avanzamento. Le scale dei disegni nonché altro elaborato verranno indicati dalla D.L.;
gg) condurre i volta la attività ordinate, attività
lavori attenendosi a tutte le disposizioni che di volta in D.L. impartirà, al fine di consentire lo svolgimento delle presenti nel complesso; in particolare potranno essere per alcune categorie di lavoro particolarmente influenti sulle lavorative degli utenti l’adozione di particolari misure di
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salvaguardia e di protezione dei percorsi utilizzati dal pubblico e dagli utenti; tali misure e limitazioni dell’attività produttiva non daranno diritto ad alcun compenso né maggiorazione sulle prestazioni da effettuare, in quanto comprese nell’offerta, né potrà essere adottata tale motivazione per un prolungamento dei tempi di esecuzione; hh) la presentazione prima dell’inizio dei lavori dell’apposito certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali a favore dell’Impresa o a favore del responsabile tecnico per l’esercizio dell’attività di cui al D.M. 22/01/2008 n°37, l’osservanza della normativa in materia di sicurezza degli impianti e l’assunzione di tutti gli oneri per la presentazione della prescritta progettazione presso gli organi competenti al rilascio di licenze di impianto e di autorizzazione alla costruzione conforme alle disposizioni legislative e regolamenti vigenti, nonché l’esecuzione di tutte le verifiche tecniche previste dalle norme ed il rilascio a lavoro ultimato di una dichiarazione di conformità alle norme CEI e della citato D.M. 37/2008; ii) predisporre e curare le pratiche presso Amministrazioni ed Enti per denunce, permessi, licenze, pratiche di collaudo, concessioni, autorizzazioni, in relazione alle opere ed alle occupazioni temporanee di suoli pubblici o privati, interruzioni provvisorie di pubblici servizi, attraversamenti, cautelamenti, trasporti speciali nonché le spese ad esse relative per tasse, diritti ed indennità, canoni, cauzioni, ecc.. In difetto rimane ad esclusivo carico dell’Appaltatore ogni eventuale multa o contravvenzione nonché il risarcimento di eventuali danni; jj) demolire, modificare o rifare a sue spese le eventuali opere che la D.L. riconoscerà eseguite senza la necessaria diligenza e con materiali ritenuti non idonei; kk) assumere a suo ed esclusivo carico e sotto la sua diretta responsabilità ogni eventuale e possibile danno che in conseguenza della esecuzione dei lavori dovesse occorrere a persone o cose, siano essi operai o persone estranee ai lavori, liberando fin da ora l'Amministrazione Appaltante ed il personale addetto alla Direzione dei lavori di ogni noia, responsabilità o conseguenza civile ed economica; ll) assoggettarsi, rendendone indenne la Stazione Appaltante, a tutti gli oneri conseguenti alla contemporanea presenza nel cantiere di più Imprese o Ditte costruttrici, sia riferite al medesimo lavoro, sia riferite ad altri appalti in corso. In tale caso l’Appaltatore dovrà coordinare ed adeguare il Piano di Sicurezza Generale e consentire, nell’ambito dei lavori, l’uso delle attrezzature necessarie per la movimentazione dei materiali, anche facenti parte di altre forniture, secondo il Cronoprogramma Generale allegato al progetto. Le attrezzature citate saranno messe a disposizione dei vari appaltatori, secondo un calendario di utilizzo preventivamente concordato in base al Programma generale di progetto, in modo da consentire lo svolgimento di tutte le attività necessarie all’esecuzione dell’appalto. Tutte le operazioni di carco e scarico del materiale e di manovra delle attrezzature dovranno essere eseguite con personale dei vari appaltatori, sotto la loro responsabilità, e secondo le modalità indicate nel piano di sicurezza delle lavorazioni; mm) l’effettuazione eventuale di turni di lavoro anche festivi e/o notturni, per il rispetto dei termini contrattuali, potrà essere autorizzata senza che ciò possa costituire motivo di richiesta per maggiori costi nei confronti del Committente; nn) provvedere al pagamento dei canoni e diritti di brevetto ed all’adempimento di tutti gli obblighi di legge relativi, nel caso in cui P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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fossero introdotti nei progetti dispositivi e sistemi di costruzione protetti da brevetto e ciò sia nel caso che l’Appaltatore vi ricorra di sua iniziativa (previo consenso della D.L.) sia che tali dispositivi e sistemi siano prescritti dalla D.L. stessa. È fatto divieto all’Appaltatore o ai suoi Subappaltatori, salvo autorizzazione scritta dalla D.L., di pubblicare o di autorizzare terzi a pubblicare notizie, disegni e fotografie delle opere soggette dell’appalto; oo) promuovere le attività di prevenzione, in coerenza a principi e misure predeterminati; pp) promuovere un programma di informazione e formazione dei lavoratori, individuando i momenti di consultazione dei dipendenti e dei loro rappresentanti; qq) mantenere in efficienza i servizi logistici di cantiere (uffici, mensa, spogliatoi, servizi igienici, docce, ecc.) ed i locali eventualmente assegnati dalla Stazione Appaltante; rr) assicurare: - il mantenimento del cantiere ed i locali eventualmente assegnati dalla Stazione Appaltante in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; - la più idonea ubicazione delle postazioni di lavoro; - le più idonee condizioni di movimentazione dei materiali; - il controllo e la manutenzione di determinare situazioni di pericolo per la lavoratori;
ogni impianto che possa sicurezza e la salute dei
- la più idonea sistemazione delle aree di stoccaggio e di deposito; - il tempestivo approntamento in cantiere delle attrezzature, degli apprestamenti e delle procedure esecutive previste dai piani di sicurezza ovvero richieste dal Coordinatore in fase di esecuzione dei lavori; ss) rilasciare dichiarazione al Committente di aver sottoposto tutti i lavoratori presenti in cantiere a sorveglianza sanitaria secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o qualora le condizioni di lavoro lo richiedano; tt) provvedere alla fedele esecuzione delle attrezzature e degli apprestamenti conformemente dalle norme contenute nel piano per la sicurezza e nei documenti di progettazione della sicurezza; uu) richiedere tempestivamente disposizioni per quanto risulti omesso, inesatto o discordante nelle tavole grafiche o nel piano di sicurezza ovvero proporre modifiche ai piani di sicurezza nel caso in cui tali modifiche assicurino un maggiore grado di sicurezza; vv) tenere a disposizione dei Coordinatori per la sicurezza, del Committente ovvero del Responsabile del Procedimento e degli Organi di Vigilanza, copia controfirmata della documentazione relativa alla progettazione e al piano di sicurezza; ww) fornire alle imprese subappaltanti e ai lavoratori autonomi presenti in cantiere: adeguata organizzativo;
documentazione,
informazione
e
supporto
- le informazioni relative ai rischi derivanti dalle ambientali nelle immediate vicinanze del cantiere, dalle
tecnicocondizioni condizioni
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logistiche all’interno del cantiere, dalle lavorazioni da eseguire, dall’interferenza con altre imprese secondo quanto previsto dall’art. 94 del d.l. 81/08; le informazioni relative all’utilizzo di apprestamenti, macchinari e dispositivi di protezione individuale;
attrezzature, collettiva ed
xx) mettere a disposizione di tutti i Responsabili delle imprese subappaltanti e dei lavoratori autonomi il progetto della sicurezza ed piani della sicurezza (PSC, PSS, POS); yy) informare il Committente ovvero il Responsabile del Procedimento e i Coordinatori per la sicurezza delle proposte di modifica ai piani di sicurezza formulate dalle imprese subappaltanti e dai lavoratori autonomi; zz) organizzare il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori in funzione delle caratteristiche morfologiche, tecniche e procedurali del cantiere oggetto del presente appalto; aaa) affiggere e custodire in cantiere una copia della notifica preliminare; bbb) fornire al Committente o al Responsabile del procedimento i nominativi di tutte le imprese e i lavoratori autonomi ai quali intende affidarsi per l’esecuzione di particolari lavorazioni, previa verifica della loro idoneità tecnico-professionale. ccc) ogni e qualsiasi danno o responsabilità che dovesse derivare dal mancato rispetto delle disposizioni sopra richiamate, sarà a carico esclusivamente dell’Appaltatore con esonero totale del Committente. L’Appaltatore è l’unico responsabile dell’esecuzione delle opere appaltate in conformità a quanto prescritto dalla normativa vigente in materia, della rispondenza di dette opere e parti di esse alle condizioni contrattuali, dei danni direttamente o indirettamente causati durante lo svolgimento dell’appalto. Inoltre: ddd) è escluso in via assoluta ogni compenso alla Ditta Appaltatrice per danni alle opere eseguite, danni o perdite di materiali od attrezzi, danni alle opere provvisionali, anche se dipendenti da terzi. Resta inteso che la Ditta Appaltatrice è pienamente responsabile di ogni eventuale danno, a persone o cose, dipendente dai lavori oggetto del presente appalto; eee) i luoghi oggetto degli interventi saranno in disponibilità dell’impresa per singole parti, in relazione alle esigenze dell’utenza ed in relazione all’esigenza di garantire la continuità dell’erogazione dei servizi dell’Azienda USL4 Prato, senza che ciò costituisca motivo di maggiori oneri o di prolungamento dei tempi di esecuzione. In ogni caso si intendono comprese e compensate nel prezzo tutte le operazioni provvisionali occorrenti per delimitare le aree di cantiere, anche se di breve durata, o finalizzate dette opere alla sicurezza delle zone utilizzate dagli utenti; fff) l’Impresa è totalmente responsabile della qualità dei materiali posti in opera e della perfezione tecnica delle opere da essa eseguite. La D.L. al proposito non può rendersi responsabile anche se per essi è stato rilasciato il preventivo benestare; ggg)
L’appaltatore deve fornire il proprio personale di cartellino identificativo ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i., nonché tutti i lavoratori autonomi presenti in cantiere. Il personale presente in cantiere ha l’obbligo di indossare detto cartellino per tutta la loro
P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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permanenza in cantiere. Il personale deve altresì indossare idoneo abbigliamento e atto all’identificazione dell’appartenenza all’impresa esecutrice; hhh) La tenuta, custodia ed aggiornamento del giornale dei lavori, delle liste settimanali delle lavorazioni e delle forniture. L’appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi dalla Stazione appaltante interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale. Il corrispettivo per tutti gli obblighi ed oneri sopra specificati è compreso e compensato nei prezzi d’appalto. Nel caso di inosservanza da parte dell’Appaltatore delle disposizioni di cui sopra, la Direzione dei Lavori, a suo insindacabile giudizio, potrà, previa diffida a mettersi in regola, sospendere i lavori restando l’Appaltatore tenuto a risarcire i danni direttamente o indirettamente derivati al Committente in conseguenza della sospensione. Art.21 - Garanzia fidejussoria o cauzione definitiva Ai sensi dell’articolo 113 del D.lgs n. 163/06, s.m.i, l'esecutore dei lavori è obbligato a costituire una garanzia fidejussoria del 10 per cento dell'importo degli stessi. In caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10 per cento, la garanzia fidejussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; ove il ribasso sia superiore al 20 per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20 per cento. La garanzia fidejussoria è prestata mediante polizza bancaria o assicurativa, emessa da istituto autorizzato, con durata non inferiore a sei mesi oltre il termine previsto per l’ultimazione dei lavori; essa è presentata in originale alla Stazione appaltante prima della formale sottoscrizione del contratto. La cauzione definitiva è progressivamente svincolata in ragione dell’avanzamento dei lavori, nel limite del 80% dell’iniziale garantito. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare dell’Azienda, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'Appaltatore, degli stati d'avanzamento lavori o di analogo documento, in originale o copia autentica, attestante l’esecuzione. Approvato il certificato di collaudo, l'ammontare residuo della garanzia fidejussoria, pari al 20 per cento, si intende svincolata ed estinta di diritto, automaticamente, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni, dichiarazioni liberatorie o restituzioni. La fidejussione bancaria o la polizza assicurativa di cui al comma 1 dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. La garanzia copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento e cessa di avere effetto solo dalla data di emissione del certificato di collaudo. Art.22 - Assicurazione a carico dell’Appaltatore
1. Progettazione 1.1 La polizza di responsabilità civile professionale del progettista per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza, valida P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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per tutta la durata dei lavori e sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio, deve essere presentata entro dieci giorni prima dell’inizio dei lavori. per quanto non previsto dal presente comma si fa riferimento a quanto stabilito al comma 4 dell’art. 269 del Regolamento. 1.2 La polizza copre la responsabilità civile professionale del progettista, per i rischi derivanti anche da errori od omissioni nella redazione del progetto che determino a carico dell’Appaltatore nuove spese di progettazione e/o maggiori costi. 1.3 La copertura riguarda oltre alle nuove spese di progettazione, anche i maggiori costi che la Stazione appaltante deve sopportare per le varianti derivanti dal manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione resisi necessari in corso di esecuzione. La garanzia deve essere prestata per un massimale € 100.000,00= (euro centomila/00).
2. Esecuzione 2.1 Ai sensi dell’articolo 129 del D.Lgs n. 163/06, l’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione. 2.2 La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore. 2.3 La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.), deve prevedere una somma assicurata non inferiore a € 1.000.000= (un milione). La somma assicurata definita è superiore all’importo dei lavori data la natura delle lavorazioni e visto il luogo a carattere sanitario presso il quale queste devono essere svolte. La somma assicurata deve: a) prevedere la copertura dei danni alle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi; b) prevedere la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta, nei limiti della P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo 1665 del codice civile. La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi deve essere stipulata per una somma assicurata non inferiore a Euro 500.000,00 (cinquecentomila/00) e deve: c) prevedere la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini, o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell’appaltatore o della Stazione appaltante; d) prevedere specificamente l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi i rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti dell’ufficio di direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, i collaudatori. 2.4 Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti, giusto il regime delle responsabilità disciplinato dall’articolo 95 del regolamento generale e dal D.lgs. 163/2006, le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti. Art.23 -Rappresentante dell’Appaltatore sui lavori. Personale dell’Appaltatore L'Appaltatore che non conduce i lavori personalmente deve conferire mandato con rappresentanza a persona fornita dei requisiti di idoneità tecnici e morali per l'esercizio delle attività necessarie per l'esecuzione dei lavori a norma di contratto, nel seguito denominato Direttore Tecnico di Cantiere. L'Appaltatore rimane responsabile dell'operato del suo rappresentante. Il mandato deve essere conferito per atto pubblico ed essere depositato presso l’Azienda che provvede a darne comunicazione alla Direzione dei Lavori. L'Appaltatore è tenuto, dietro semplice richiesta motivata da parte della Direzione dei lavori, a provvedere all'immediato allontanamento del suo rappresentante, pena la rescissione del contratto e la richiesta di rifusione dei danni e spese conseguenti. Il Direttore Tecnico di Cantiere deve essere reperibile H24 per le necessità dell’Azienda inerenti l’appalto; per questo, all’atto dell’attivazione dell’appalto l’Appaltatore dovrà comunicare all’Azienda i numeri telefonici del Direttore Tecnico di cantiere ai quali sarà sempre raggiungibile. Il personale destinato ai lavori dovrà essere, per numero e qualità, adeguato all’importanza dei lavori da eseguire ed ai termini di consegna stabiliti o concordati con la Direzione dei Lavori. Dovrà pertanto essere formato e informato in materia di approntamento di opere, di presidi di prevenzione e protezione e in materia di salute e igiene del lavoro. L’inosservanza delle responsabilità, sia in
predette condizioni costituisce per l’Appaltatore via penale che civile, dei danni che per effetto
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dovessero
derivare
al
personale,
a
terzi ed agli
L’Appaltatore dovrà inoltre osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti sull’assunzione, tutela, protezione ed assistenza dei lavoratori impegnati sul cantiere, comunicando, non oltre 15 giorni dall’inizio dei lavori, gli estremi della propria iscrizione agli Istituti previdenziali ed assicurativi. L’Appaltatore avrà l’obbligo e l’onere della registrazione del personale presente quotidianamente in cantiere mediante la tenuta di un registro delle presenze compilato con le generalità del personale, della qualifica, della data, dell’orario effettivo di lavoro e recante la firma del dipendente; il registro dovrà essere vidimato e le pagine debitamente numerate. Il registro delle presenze del personale dovrà essere conservato dall’Appaltatore e controfirmato quotidianamente dal Direttore Tecnico di Cantiere. Il registro delle presenze dovrà essere consegnato con scadenza settimanale alla DLL o comunque a seguito di richiesta della stessa DLL. Tutti i dipendenti dell’Appaltatore sono tenuti ad osservare: −
i regolamenti in vigore in cantiere;
−
le norme antinfortunistiche proprie particolari vigenti in cantiere;
−
le indicazioni contenute nel DUVRI, nei piani di sicurezza e le indicazioni fornite dal Coordinatore per l’esecuzione;
−
tutti i dipendenti e/o collaboratori dell’Appaltatore saranno formati, addestrati e informati alle mansioni disposte, in funzione della figura, e con riferimento alle attrezzature ed alle macchine di cui sono operatori, a cura ed onere dell’Appaltatore medesimo
del
lavoro
in
esecuzione
e
quelle
L’Appaltatore ha l’obbligo dell’immediato allontanamento dal cantiere di quel personale, senza esclusione alcuna, che sia ad insindacabile giudizio del Direttore dei Lavori (espresso tramite ordine di servizio o lettera raccomandata) da questi ritenuto non idoneo alla mansione cui è stato preposto. L’inosservanza delle predette condizioni costituisce per l’Appaltatore responsabilità, sia in via penale che civile, dei danni che per effetto dell’inosservanza stessa dovessero derivare al personale, a terzi ed agli impianti di cantiere. Art.24 - Riserve dell’Appaltatore Si applica la disciplina delle riserve del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. e del relativo regolamento di attuazione ed esecuzione (DPR 207/2010). Art.25 - Disposizioni in materia di accordo bonario Considerato che per gli appalti di importo inferiore a 10 (dieci) milioni di euro la costituzione della Commissione di cui all’art. 240 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. è solo facoltativa, resta espressamente convenuto che qualora l’Azienda, verificatesi le condizioni per l’avvio della procedura di accordo bonario, non promuova la costituzione di detta Commissione, la proposta motivata di accordo bonario sarà formulata direttamente dal soggetto che svolge le funzioni di responsabile del procedimento per la fase dell’esecuzione, acquisita la relazione del Direttore dei Lavori. Art.26 - Accordo Bonario – Definizione delle Controversie Si applica transazione.
l’articolo
239
del
Codice
dei
contratti,
in
materia
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Qualora, a seguito dell’iscrizione di riserve sui documenti contabili, l’importo economico dei lavori comporti variazioni in misura sostanziale e in ogni caso in misura non inferiore al 10 per cento rispetto all’importo contrattuale, si applicano i procedimenti volti al raggiungimento di un accordo bonario, disciplinati dall’articolo 240 del Codice dei contratti. Nelle more della risoluzione delle controversie l’Appaltatore non può comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Stazione appaltante. Ove non si proceda all’accordo bonario e l’Appaltatore confermi le riserve, la definizione delle controversie è competente esclusivamente il Foro di Prato Art.27 - Risoluzione del contratto di appalto per gravi inadempimenti e irregolarità 1. Costituisce motivo di risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 codice civile anche il ritardo dell’Appaltatore nell’esecuzione dei lavori tale da compromettere il rispetto dei termini contrattuali, previa diffida e sempre che l’Appaltatore non si sia adeguato alle disposizioni della D.L. e del RUP entro i termini indicati nei rispettivi contratti applicativi e/o relativi ordini di servizio, nonché alle disposizioni previste al precedente articolo 10. 2. L’Azienda ha, inoltre, facoltà di risolvere il contratto quando accerti comportamenti dell’Appaltatore concretizzanti gravi inadempimenti alle obbligazioni contrattuali, tra cui la mancata stipula delle polizze assicurative previste dal presente appalto e la mancata approvazione del progetto esecutivo anche di un singolo intervento, tali da compromettere la buona riuscita dei lavori, la sicurezza e l’igiene dei lavoratori, la tutela dell’ambiente ovvero il rispetto delle relative normative, previa diffida e sempre che l’Appaltatore non abbia fornito nel termine assegnatogli idonee giustificazioni. L’Azienda ha facoltà, altresì, di procedere alla risoluzione del contratto: a) qualora nei confronti dell’Appaltatore sia intervenuta l’emanazione di un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di prevenzione di cui agli artt. 67 e seguenti del D.lgs 159/2011; b) qualora nei confronti dell’Appaltatore sia intervenuta la revoca dell’attestazione di qualificazione per aver prodotto falsa documentazione o dichiarazioni mendaci, risultante dal casellario informatico gestito dall’Osservatorio dei contratti pubblici; c) qualora si verifichi uno degli inadempimenti di cui al precedente art.10 3. Nei casi di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo la risoluzione si verifica di diritto, nel momento in cui l’Azienda abbia dichiarato all’Appaltatore, a mezzo di lettera raccomandata a.r., che intende avvalersi della clausola Art.28 -Recesso L’Azienda si riserva, giusto quanto previsto dall’articolo 134 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. la facoltà di recedere dal presente Appalto in qualsiasi momento per sopravvenute esigenze rimesse alla sua esclusiva valutazione. Nel caso in cui l’Azienda si avvalga della facoltà di recesso l’Appaltatore sarà comunque tenuto, in difetto di contraria indicazione della Direzione dei lavori, ad ultimare l’esecuzione dei contratti applicativi in corso di adempimento.
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Il recesso potrà essere esercitato anche per l’esistenza di motivi ostativi al rilascio delle comunicazioni o informazioni di cui al D. lgs. 159/2011s.m.i. In tale evenienza non si darà luogo al pagamento del mancato guadagno. In ogni caso l’Azienda è in facoltà, a suo insindacabile giudizio, e senza necessità di motivazione, di recedere unilateralmente dal singolo Contratto Applicativo, in qualsiasi momento, indipendentemente dallo stato di esecuzione dello stesso. Il recesso ha effetto dalla data di ricevimento da parte dell’Impresa della lettera raccomandata A/R o posta certificata, con la quale l’Azienda ordinante comunica di avvalersi di tale facoltà. In caso di recesso dal Contratto Applicativo, l’Appaltatore è tenuto a ricevere e a pagare ai prezzi contrattuali unicamente le prestazioni già eseguite alla data del recesso. E’ escluso il diritto dell’Appaltatore ad ogni eventuale pretesa, anche di natura risarcitoria, nonché ad ogni compenso indennizzo e/o rimborso, anche in deroga a quanto previsto dall’art 1671c.c. Art.29 - Impegno di Riservatezza 1. L’Appaltatore si impegna a non rivelare a terzi ed a non usare in alcun modo, per motivi che non siano attinenti alla esecuzione dell’appalto, le informazioni tecniche relative a procedimenti, disegni, attrezzature, apparecchiature, macchine e quant’altro venga messo a sua disposizione dall’Azienda USL 4 di Prato o di cui egli stesso venisse a conoscenza in occasione dell’esecuzione dell’appalto stesso. 2. L’obbligo di segretezza è per l’Appaltatore vincolante per tutta la durata dell’esecuzione dell’appalto e per tutti gli anni successivi alla sua conclusione, fintantoché le informazioni delle quali l’Appaltatore stesso è venuto a conoscenza non siano divenute di dominio pubblico. 3. L’Appaltatore è inoltre responsabile nei confronti dell’Azienda dell’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, dei propri sub affidatari e degli ausiliari e dipendenti di questi ultimi, degli obblighi di segretezza anzidetti. 4. In caso di inosservanza dell’obbligo di segretezza, l’Appaltatore è tenuto a risarcire all’Azienda tutti i danni che alla stessa dovessero derivare. 5. È fatto divieto all’Appaltatore di fare o autorizzare terzi a fare pubblicazioni sulle progettazioni che l’Appaltatore medesimo deve eseguire o avrà compiute. 6. È pure fatto divieto all’Appaltatore sia di pubblicare o di far pubblicare da terzi, capitolati, specifiche tecniche, normative, disegni di tipi, schemi, profili o planimetrie che appartengano all’Azienda senza prima averne ottenuto il benestare scritto, sia di comunicare o mostrare a terzi disegni, tranne che per le necessità derivanti dall’esecuzione delle prestazioni assunte. Art.30 - Trattamento dati personali 1. L’Appaltatore acconsente, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, per se e per tutti i subappaltatori e/o sub contraenti facendone esplicito riferimento nei relativi contratti, al trattamento dei dati personali dal medesimo forniti nell’ambito delle attività di manutenzione nel rispetto della suddetta legge e degli obblighi di riservatezza cui è ispirata l’attività di manutenzione sulla base delle informazioni di seguito riportate. 2. Per trattamento di dati personali ai sensi dell’articolo 4 del citato decreto, s’intende la raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco comunicazione, diffusione, cancellazione e distruzione di dati anche se non registrati in una banca dati.
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3. L’Appaltatore è informato che tali dati verranno trattati per finalità istituzionali, connesse o strumentali all’attività di manutenzione per le quali si indicano a titolo esemplificativo e non esaustivo: −
dare esecuzione ad obblighi di legge;
−
per esigenze di tipo operativo e gestionale;
−
per esigenze preliminari alla stipula del Contratto;
−
per dare esecuzione a prestazioni convenute.
4. Il trattamento dei dati avverrà utilizzando strumenti idonei a garantirne la sicurezza e la riservatezza anche automatizzati, atti a memorizzare, gestire e trasmettere i dati stessi. 5. La modalità di trattamento dei dati in argomento può prevedere l’utilizzo di strumenti automatici in grado di collegare i dati stessi anche ai dati di altri soggetti, in base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali ricorrenti o definiti di volta in volta. 6. L’Appaltatore è informato altresì che, in relazione ai predetti trattamenti, potranno essere esercitati i diritti di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 come di seguito riportati: −
diritto di conoscere, mediante accesso gratuito, l’esistenza di trattamenti di dati che possono riguardarlo;
−
diritto di essere informato circa i dati del titolare e circa le finalità e le modalità del trattamento;
−
diritto di ottenere senza ritardo, a cura del titolare, ogni informazione riguardante i dati oggetto di trattamento;
−
diritto di aggiornamento o rettifica o integrazione dei dati,
−
diritto alla cancellazione dei dati, trasformazione in forma anonima, blocco dei dati trattati in violazione di legge;
−
attestazione che le precedenti operazioni di aggiornamento, rettifica, integrazione, cancellazione, trasformazione, blocco, ove poste in essere, sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento risulti impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;
−
opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al personali che lo riguardano.
trattamento dei dati
Art.31 -Documenti che fanno parte del contratto 1. Fanno parte integrante e sostanziale dell’appalto, ancorché non materialmente allegati al contratto, ma depositati agli atti dell’Azienda i seguenti documenti: a) il Capitolato generale di appalto; b) il
Capitolato speciale d’appalto, allegato al presente contratto
c) gli elaborati grafici progettuali e le Relazioni; d) lettera di invito e/o disciplinare di gara e) l’elenco prezzi; f) i piani di sicurezza previsti dall’art.131 del D.Lg 163/06; g) Cronoprogramma dei lavori; P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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h) Copia del “modulo dell’offerta” dell’Affidatario (Allegato 1); i) Protocollo d'intesa per la regolarità e sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni" approvato con Delibera G.P. n. 84 del 09/05/2008; j) Copia del verbale di cui all’art. 106, comma 3, del D.P.R. 207/10; k) le polizze di garanzia dell’Affidatario; l) la polizza assicurativa del progettista. In caso di discordanza tra i vari documenti facenti parte del contratto, prevarrà l’interpretazione più favorevole alla Stazione appaltante, garantendo comunque il raggiungimento delle finalità dell’intervento e i criteri di buona tecnica esecutiva. Art.32 -Spese contrattuali, imposte, tasse 1. Sono a carico dell’Appaltatore senza diritto di rivalsa: −
le spese contrattuali;
−
le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti;
−
le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori;
−
le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto.
2. Sono altresì a carico dell’Appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione . 3. Qualora, per atti aggiuntivi o risultanze contabili finali determinanti aggiornamenti o conguagli delle somme per spese contrattuali, imposte e tasse di cui ai commi 1 e 2, le maggiori somme sono comunque a carico dell’appaltatore e trova applicazione l’articolo 8 del capitolato generale. 4. A carico dell'Appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto. 5. Il presente contratto è soggetto all’Imposta sul Valore Aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale si intendono I.V.A. esclusa. Art. 33 - Condizioni comuni a tutti i lavori e materiali Si premette che per norma generale ed invariabile resta convenuto contrattualmente che nei prezzi unitari dei lavori si intende compensata ogni spesa principale e provvisionale, ogni fornitura, ogni consumo, l’intera mano d’opera, ogni trasporto, ogni lavorazione, e magistero per dare tutti i lavori completamente in opera nel modo descritto e ciò anche quando non sia completamente dichiarato nei rispettivi articolo di elenco. Vi è compreso altresì ogni altro onere relativo all’espletamento di tutti gli obblighi relativi a garantire la sicurezza degli operatori nello svolgimento dell’opera. Si conviene poi espressamente che le eventuali designazioni di provenienza dei materiali contenute nel presente Capitolato, non danno in alcun modo diritto all’Appaltatore di richiedere variazioni nei prezzi e maggiori compensi per maggiori spese che esso dovesse eventualmente sostenere nel caso che, dalle P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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provenienze indicate non potessero aversi tali e corrispondere ai requisiti ed alla esigenza di lavoro.
tanti
materiali
da
Art. 34 - Materiali in genere e naturali di cava I materiali occorrenti per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione di cui all’oggetto saranno reperiti nella località che l'Appaltatore riterrà più idonea purché, ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori (in seguito nominata D.L.) e degli organi di controllo preposti alla tutela del patrimonio artistico e monumentale, siano riconosciuti della migliore qualità ed il più possibile compatibili con i materiali preesistenti in modo da non interferire negativamente con le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei manufatti da risanare. L'Appaltatore sarà obbligato, in qualsiasi momento, ad eseguire o a fare compiere, presso gli stabilimenti di produzione o laboratori ed istituti autorizzati, tutte le prove prescritte dal presente Capitolato o dalla D.L. sui materiali impiegati o da impiegarsi (sia che siano preconfezionati o formati nel corso dei lavori o preesistenti ed, in genere, su tutte le forniture previste dall'appalto). I materiali non accettati dalla D.L., in quanto a suo insindacabile giudizio non riconosciuti idonei, dovranno essere rimossi immediatamente dal cantiere a cura e a spese dell'Appaltatore e sostituiti con altri rispondenti ai requisiti richiesti. L'Appaltatore resta comunque responsabile per quanto concerne la qualità dei materiali forniti. a) pietre naturali e marmi Le pietre naturali da impiegare per la muratura o per qualsiasi altro lavoro, dovranno essere di grana compatta ed esenti da piani di sfaldamento, screpolature, venature ed inclusioni di sostanze estranee; inoltre, dovranno avere dimensioni adatte al particolare tipo di impiego, offrire una resistenza proporzionata all'entità delle sollecitazioni cui dovranno essere sottoposte e possedere un'efficace capacità di adesione alle malte. Il carico di sicurezza a compressione non dovrà mai superare il 20% del rispettivo carico di rottura. Saranno escluse, salvo specifiche prescrizioni, le pietre gessose ed in generale tutte quelle che potrebbero subire alterazioni per l'azione degli agenti atmosferici o dell'acqua corrente. La materia riguardante le pietre 16.11.1939 n. 2232 (G.U. n. 92/1940).
naturali
è
disciplinata
dal
R.D.
del
b) marmi Dovranno essere della migliore qualità, privi di scaglie, brecce, vene, spaccature, nodi o altri difetti che li renderebbero fragili e poco omogenei. Non saranno tollerate stuccature, tasselli, rotture e scheggiature. Art. 35 - Calci, pozzolane, leganti idraulici, leganti idraulici speciali Rinzaffo: Trattamento antiefflorescenze per murature colpite da umidità e sali con bio rinzaffo ad altissima resistenza ai solfati composto da pura calce idraulica naturale NHL 3.5 (EN 459-1), purissima pozzolana e lapillo romani naturali (EN 197-1) sabbie costituite da inerti naturali di origine alluvionale non macinati esenti da limo e da sali solubili, resistenti ai sali, agli agenti atmosferici, al gelo e non friabili (EN 13139), completamente esente da sabbie carbonatiche assorbenti e gelive. Il preparato dovrà rispondere alla normativa EN 998-1 ed avere le seguenti caratteristiche: classificato: malta da intonaco per scopi generici (GP), categoria: CS II, assorbimento: W1 90minuti, adesione al supporto: 0,5 N/mm². Dopo aver asportato il vecchio intonaco per un’altezza minima di circa tre volte lo spessore del muro sopra il segno visibile P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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dell’umidità e idrosabbiato il supporto, procedere alla stesura del rinzaffo per uno spessore di almeno 5 mm avendo cura che ogni sprizzo ricopra interamente la muratura, ad avvenuta posa lasciare stagionare almeno 3 giorni. Intonaco: Risanamento di murature interne o esterne colpite da umidità e sali con intonaco ad altissima resistenza ai solfati composto da materie prime storiche come: Calce idraulica naturale NHL 3,5 (EN 459-1), “Antica calce Morettina” pozzolana romana naturale micronizzata a reattività certificata (EN 197-1) e sabbie costituite da inerti naturali di origine alluvionali non macinati esenti da limo e da sali solubili, resistenti ai sali, agli agenti atmosferici al gelo e non friabili (EN 13139), completamente esente da sabbie di carbonato di calcio assorbenti e gelive. Il preparato dovrà rispondere alla normativa EN 998-1 ed avere le seguenti caratteristiche minime: classificato: (R) intonaco di risanamento, categoria: CS II, assorbimento: > 0,3 Kg/m2 a 24 h , conducibilità termica: 0,44 W/m*K (λ10,dry), resistenza alla diffusione del vapore acqueo: 9 μ. L’intonaco sarà applicato a mano o con intonacatrice, dopo una prima mano di rinzaffo antiefflorescenze preventiva e dovrà avere uno spessore finito di almeno 20 mm, tirato a livello con stadia, avendo cura che resti ruvido al fine di permettere un ottimo aggrappo della successiva mano di finitura e lasciato stagionare un giorno per ogni millimetro applicato prima della posa della finitura. Strato di finitura: Rasatura a civile di intonaci da risanamento applicati su murature interne o esterne con bio malta di finitura, traspirante e protettiva composta da materie prime storiche idonee ad un costruire secondo l’antica tradizione come: Calce idraulica naturale NHL 3,5 (EN 459-1), “Antica calce Morettina” pozzolana romana naturale micronizzata a reattività certificata (EN 197-1) e sabbie costituite da inerti naturali di origine alluvionali non macinati esenti da limo e da sali solubili, resistenti ai sali, agli agenti atmosferici al gelo e non friabili (EN 13139), completamente esente da sabbie di carbonato di calcio assorbenti e gelive. La malta da finitura sarà stesa, dopo un’adeguata preparazione del supporto, con cazzuola o spatola metallica in due mani incrociando il senso di applicazione. Acqua di impasto L’acqua per gli impasti deve essere dolce, percentuali dannose (particolarmente solfati e terrose e non aggressiva.
limpida, priva di sali in cloruri), priva di materie
L’acqua, a discrezione della direzione dei lavori, in base al tipo di intervento o di uso, potrà essere trattata con speciali additivi, per evitare l’insorgere di reazioni chmico-fisiche al contatto con altri componenti l’impasto. È vietato l’impiego di acqua di mare. L’acqua di impasto, ivi compresa l’acqua di riciclo, dovrà essere conforme alla norma UNI EN 1008 come stabilito dalle norme tecniche per le costruzioni emanate con D.M. 14 gennaio 2008. A discrezione della direzione dei lavori, l’acqua potrà essere trattata con speciali additivi, in base al tipo di intervento o di uso, per evitare l’insorgere di reazioni chimico-fisiche al contatto con altri componenti d’impasto. Tabella 8 - Acqua di impasto
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Art. 36 - DEFINIZIONI GENERALI Tutte le categorie di lavoro indicate negli articoli seguenti dovranno essere eseguite nella completa osservanza delle prescrizioni del presente capitolato, della specifica normativa e delle leggi vigenti. Tutti i materiali e le forniture da impiegare dovranno osservare le prescrizioni del presente capitolato, dei disegni allegati e della normativa vigente. Sia nel caso di forniture legate ad installazione di impianti, sia nel caso di forniture di materiali d'uso più generale, l'Appaltatore dovrà presentare adeguate campionature almeno 60 giorni prima dell'inizio dei lavori, ottenendo l'approvazione del Committente. Le caratteristiche dei vari materiali e forniture saranno definite nei modi seguenti: 1. dalle prescrizioni generali del presente capitolato; 2. dalle prescrizioni particolari riportate negli articoli seguenti; 3. dalle eventuali descrizioni specifiche aggiunte come integrazioni o come allegati al presente capitolato; 4. da disegni, dettagli esecutivi o relazioni tecniche allegati al progetto. Resta, comunque, contrattualmente fissato che tutte le specificazioni o modifiche apportate nei modi suddetti fanno parte integrante del presente capitolato. Si richiamano espressamente, in tal senso, gli articoli già riportati sull'osservanza delle leggi, sulle responsabilità e gli oneri dell'Appaltatore che, insieme alle prescrizioni definite negli articoli seguenti che formano parte integrante del presente capitolato. Art. 37 - Demolizioni e rimozioni Prima di iniziare i lavori appaltati l'Appaltatore dovrà accertare la natura, lo stato ed il sistema costruttivo delle opere da demolire. Salvo diversa prescrizione, l'Appaltatore disporrà la tecnica più idonea, i mezzi d'opera, i macchinari e l'impiego del personale nel rispetto del piano di sicurezza. Dovranno quindi essere interrotte le erogazioni interessate, la zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi ben individuati ed idoneamente protetti come tutte le zone soggette a caduta materiali. Tutte le strutture pericolanti dovranno essere puntellate e tutti i vani balconi o aperture saranno sbarrati dopo la demolizione di parapetti ed infissi. Le demolizioni procederanno in modo omogeneo evitando la creazione di zone di instabilità strutturale. E' tassativamente vietato l'impiego di mano d'opera sulle parti da demolire; nel caso in esame si dovrà procedere servendosi di appositi aree di sicurezza indipendenti dalle zone di demolizione. Particolari cautele saranno adottate in presenza di vapori tossici derivanti da tagli ossidrici o elettrici. In fase di demolizione dovrà assolutamente evitarsi l'accumulo di materiali di risulta, sia sulle strutture da demolire che sulle opere provvisionali o dovunque si possano verificare sovraccarichi pericolosi. I materiali di risulta dovranno perciò essere immediatamente allontanati o trasportati in basso con idonee apparecchiature ed evitando il sollevamento di P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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polvere o detriti; sarà, comunque, assolutamente vietato il getto dall'alto dei materiali. Le demolizioni, i disfacimenti e le rimozioni dovranno essere limitate parti e dimensioni prescritte, qualora, per mancanza di accorgimenti o errore, tali interventi venissero estesi a parti non dovute, l'Appaltatore tenuto, a proprie spese, al ripristino delle stesse ferma restando responsabilità per eventuali danni.
alle per sarà ogni
Tutti i materiali provenienti dalle operazioni in oggetto, se non diversamente specificato, resteranno di proprietà del Committente fermo restando l'onere dell'Appaltatore per la selezione, trasporto ed immagazzinamento, nelle aree fissate dalla Direzione lavori, dei materiali utilizzabili ed il trasporto e scarico dei materiali di resulta alle pubbliche discariche a qualsiasi distanza indivuate a cura ed onere dell'appaltatore. Lo smontaggio di lastre in cemento amianto , coibentazioni etc. comportano l’accatastamento e la protezione fino al conferimento ad un centro autorizzato allo smaltimento dei rifiuti tossici; il tutto eseguito nel rispetto delle vigenti normative in materia; compreso l’espletamento delle necessarie pratiche per tutte le autorizzazioni ed ogni onere per lo smaltimento. Si richiama qui espressamente l’osservanza a: • Legge n°277 del 15/08/91, relativa alla protezione dei lavoratori; • Legge n°257 del 7/3/92 , relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto; • D.M. 6/9/94, riportante le normative e metodologie tecniche relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto. Art. 38 – Rimozione di elementi lapidei La procedura di smontaggio di pannelli lapidei dovrà necessariamente adottare, ogni volta, la metodologia, la tecnica e gli strumenti più consoni per separare i componenti di ancoraggio che potranno variare dalle unioni con chiodature, perni e zanche in ferro a mastici e malte adesive. Qualsiasi procedura sarà adottata l’operazione di smontaggio dovrà essere preceduta da un accurato rilievo dello stato di fatto delle lastre di rivestimento, con conseguente numerazione dei pezzi e segnatura delle facce combacianti tenendo conto dell’ordine secondo cui gli elementi saranno disancorati dal supporto, così da facilitare l’organizzazione di una corretta sequenza operativa indispensabile per l’eventuale rimontaggio. In questa fase sarà, inoltre, necessario sia valutare le dimensioni e il peso dei singoli manufatti da rimuovere (ovvero delle parti risultanti dallo smontaggio), sia verificare se lo smontaggio possa interessare il singolo elemento o più elementi contemporaneamente (ad es. il caso in cui la singola lastra sia collegata o composta con altri pezzi). In linea generale si dovrà evitare il più possibile di ricorrere all’uso di tagli, se questi non potessero essere evitati si dovrà cercare di effettuarli (mediante l’ausilio di frullini elettrici manuali muniti di idoneo disco in ragione della consistenza del litotipo da tagliare) in punti appropriati come, ad esempio, sulla stuccatura del giunto tra lastra e torello o nella giuntura d’angolo di due pannelli, facendo attenzione a non danneggiare i bordi così da rendere possibile il loro successivo raccostamento. Precedentemente alla rimozione, sarà necessario predisporre idonea attrezzatura di sollevamento e calo a terra in ragione del peso e della manovrabilità delle lastre (ad es. montacarichi). Allo stesso tempo, potrà risultare utile realizzare dei presidi di sostegno ed un’opportuna operazione di preconsolidamento degli elementi (si vedano gli articoli specifici) affinché il loro smontaggio possa avvenire in piena sicurezza e tutela degli operatori e dei pannelli stessi.
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La prima operazione di smontaggio vero e proprio sarà quella di rimuovere gli elementi (perni, zanche ecc.) o i materiali (malte, mastici ecc.) che garantiscono la connessione dei pannelli alla struttura muraria. Nel caso di elementi metallici questa operazione potrà avvenire: se sono di modeste dimensioni (ad es. chiodature), esercitando sugli elementi una controllata trazione sfruttando il principio della leva, mentre, se si tratta di elementi di una certa consistenza (ad es. zanche in ferro), ricorrendo al taglio che consente una facile asportazione successiva; in ogni caso, questa operazione, dovrà essere realizzata avendo cura di non danneggiare il pannello lapideo. Prima di distaccare del tutto il pannello dal supporto, la lastra dovrà essere messa in sicurezza imbracandola con idonei nastri telati collegati all’organo di posa a terra. Se non diversamente specificato negli elaborati di progetto, la procedura avrà inizio partendo da un elemento privo di decorazioni già sconnesso o degradato cosicché, in caso di perdita, non verrà a mancare una parte rilevante del rivestimento, altrimenti si potrà iniziare da un pannello (anch’esso privo di decorazioni o appartenente ad eventuali disegni di rivestimento) posto in posizione defilata; sovente, infatti, la prima operazione di smontaggio può comportare la rottura o la perdita del pannello. Art. 39 - Opere provvisionali Tutti i ponteggi, le sbadacchiature, le tamponature, le murature di rinforzo, i puntelli a sostegno ed a ritegno e le altre opere necessarie alla conservazione, anche provvisoria, del manufatto ed alla sicurezza ed incolumità degli addetti ai lavori, saranno eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza della buona tecnica costruttiva ed ubicati secondo quanto richiesto dalla D.L.. PONTEGGI ED IMPALCATURE Per essere atte quanto
i lavori da eseguire ad un'altezza superiore ai 2 metri dovranno adottate adeguate impalcature, ponteggi ed altre opere provvisionali ad eliminare i pericoli di caduta di persone o di cose secondo disposto dal D.P.R. 07.01.56 n. 164.
L'Appaltatore avrà l'obbligo di affidare ad un responsabile di cantiere la sorveglianza dei lavori di montaggio e smontaggio ed il periodico controllo delle strutture dei ponteggi; egli, inoltre, dovrà fare rispettare le seguenti prescrizioni: PONTEGGI metallici. - l'Appaltatore impiegherà strutture metalliche munite dell'apposita autorizzazione ministeriale che avrà l'obbligo di tenere in cantiere. Le strutture saranno realizzate secondo i disegni, i disposizioni previste dall'Art. 14 del D.P.R. 07.01.56 n. 164;
calcoli
e
le
- le aste del ponteggio dovranno essere costituite da profilati o da tubi privi di saldature e con superficie terminale ad angolo retto con l'asse dell'asta; - l'estremità inferiore del montante dovrà essere sostenuta da una piastra di base metallica, a superficie piana, di area non minore a 18 volte l'area del poligono circoscritto alla sezione del montante stesso e di spessore tale da resistere senza deformazioni al carico. La piastra dovrà avere un dispositivo di collegamento col montante atto a centrare il carico su di essa e tale da non produrre movimenti flettenti sul montante;
P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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- i ponteggi dovranno essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale, ogni controvento dovrà essere atto a resistere sia agli sforzi di trazione che di compressione; - i giunti metallici dovranno avere caratteristiche di resistenza adeguata a quelle delle aste collegate e dovranno assicurare una notevole resistenza allo scorrimento; - i montanti di una stessa fila dovranno essere posti non superiore a ml. 1,80 da asse ad asse;
ad
una
distanza
- per ogni piano di ponte dovranno essere utilizzati due correnti di uno può far parte del parapetto;
cui
gli intavolati andranno realizzati come prescritto per i ponteggi in legno. PUNTELLI Sono organi strutturali destinati al parziale delle masse murarie fatiscenti.
sostegno
provvisionale
totale
o
Potranno essere costruiti in legname, ferro e in calcestruzzo di cemento armato, con travi unici o multipli allo scopo di assolvere funzioni di sostegno e di ritegno. Per produrre un'azione di sostegno, l'Appaltatore, secondo le prescrizioni di progetto, adotterà la disposizione ad asse verticale semplice o doppia, mentre per quella di ritegno affiderà l'appoggio dei due ritti ad un traverso analogo a quello superiore allo scopo di fruire, nel consolidamento provvisorio, del contributo del muro. Nell'azione di ritegno dovrà adottare, in base alla necessità del caso, la disposizione ad asse inclinato o a testa aderente oppure orizzontale o lievemente inclinata. La scelta del tipo di puntellamento d'adottare sarà fatta quanto stabilito dagli elaborati di progetto o ordinato dalla D.L..
secondo
Se la massa presidiata per il degrado causato dal dissesto e per anomalie locali non sarà stimata capace di offrire efficace contrasto all'azione localizzata delle teste, dovranno essere adottate tutte le precauzioni ritenute opportune dalla D.L.. Al piede del puntello sarà necessario creare una sede ampia capace di abbassare quanto più possibile i carichi unitari sul terreno al fine di rendere trascurabili le deformazioni. Nei puntelli di legname verrà, quindi, disposta una platea costituita da travi di base che da correnti longitudinali e trasversali.
sia
In quelli di cemento armato verrà adottato un plinto disposto sulla muratura. Art. 40 - PROVE SUI MATERIALI L’Appaltatore e’ obbligato a presentarsi, in qualunque momento, ad eseguire presso il laboratorio di cantiere, presso gli stabilimenti di produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove prescritte dal presente Capitolato o dalla Direzione, sui materiali impiegati o da impiegarsi (sia che siano preconfezionati o formati nel corso di lavori o preesistenti), nonché sui manufatti, sia prefabbricati che formati in opera, su tutte le forniture in genere previste dall’appalto e sugli elementi strutturali preesistenti. Il prelievo dei campioni, da eseguire secondo le norme del C.N.R., verrà effettuato in contraddittorio e sarà appositamente verbalizzato. Articolo 41 - CONSOLIDAMENTO MURATURE – GENERALITA' P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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I lavori di consolidamento delle murature potranno essere effettuati ricorrendo alle più svariate tecniche anche specialistiche e ad alto livello tecnologico purché queste metodologie, a discrezione della D.L., vengano giudicate compatibili con la natura delle strutture antiche e siano chiaramente riconoscibili e distinguibili alla muratura originaria. Per quanto possibile tali lavori dovranno garantire la reversibilità dell'intervento.
essere
eseguiti
in
modo
da
I lavori di consolidamento delle murature dovranno essere condotti, ove applicabili, nei modi stabiliti dal D.M. 2 luglio 1981 n. 198, dalle successive Circolari Ministeriali n. 21745 e n. 27690, da D.M. 27.07.1985 e dal D.M. 20 novembre 1987. Ove le opere di consolidamento dovessero rientrare nell'ambito di competenza e di applicazione del citato D.M. 20 novembre 1987, l'Appaltatore sarà tenuto: ad eseguire, a suo carico, le verifiche di stabilita' in essa previste affidandone la redazione ad un tecnico abilitato fornendone una relazione particolareggiata alla D.L. ed all'Amministrazione appaltante; ad affidare la direzione della realizzazione dei lavori di consolidamento ad un tecnico abilitato comunicandone il nominativo e l'accettazione dell'incarico. Art. 42 – Intonaci Analisi preliminari dell'intonaco: si dovrà eseguire l'analisi di laboratorio finalizzate ad individuare i componenti e le percentuali. Sulla base delle analisi dovrà essere prodotto un campione dell'intonaco. Il campione dell'intonaco dovrà essere steso su una porzione della facciata, sin dall'inizio dei lavori, per poterne valutare il comportamento. Interventi di pulitura: a) asportazione puntuale, con scopini, spatole, bisturi, scalpelli di piccole dimensioni di tutte le stuccature disgregate; b) lavaggio della superficie con acqua deionizzata e successiva spazzolatura della superficie da trattare allo scopo di rimuovere sporco, polveri, scorie e qualsiasi altra sostanza estranea. Rinzaffo: Trattamento antiefflorescenze per murature colpite da umidità e sali con bio rinzaffo ad altissima resistenza ai solfati composto da pura calce idraulica naturale NHL 3.5 (EN 459-1), purissima pozzolana e lapillo romani naturali (EN 197-1) sabbie costituite da inerti naturali di origine alluvionale non macinati esenti da limo e da sali solubili, resistenti ai sali, agli agenti atmosferici, al gelo e non friabili (EN 13139), completamente esente da sabbie carbonatiche assorbenti e gelive. Il preparato dovrà rispondere alla normativa EN 998-1 ed avere le seguenti caratteristiche: classificato: malta da intonaco per scopi generici (GP), categoria: CS II, assorbimento: W1 90minuti, adesione al supporto: 0,5 N/mm². Dopo aver asportato il vecchio intonaco per un’altezza minima di circa tre volte lo spessore del muro sopra il segno visibile dell’umidità e idrosabbiato il supporto, procedere alla stesura del rinzaffo per uno spessore di almeno 5 mm avendo cura che ogni sprizzo ricopra interamente la muratura, ad avvenuta posa lasciare stagionare almeno 3 giorni. Intonaco: Risanamento di murature interne o esterne colpite da umidità e sali con intonaco ad altissima resistenza ai solfati composto da materie prime storiche come: Calce idraulica naturale NHL 3,5 (EN 459-1), “Antica calce Morettina” pozzolana romana naturale micronizzata a reattività certificata (EN 197-1) e sabbie costituite da inerti naturali di origine alluvionali non macinati esenti da limo e da sali solubili, resistenti ai sali, agli agenti atmosferici al gelo e non friabili (EN 13139), completamente esente da sabbie di carbonato di calcio assorbenti e gelive. Il preparato dovrà rispondere alla normativa EN 998-1 ed avere le seguenti caratteristiche minime: classificato: (R) intonaco di risanamento, categoria: CS II, assorbimento: > 0,3 Kg/m2 a 24 h , conducibilità termica: 0,44 W/m*K (λ10,dry), resistenza alla diffusione del vapore acqueo: 9 μ. L’intonaco sarà applicato a mano o con intonacatrice, dopo una prima mano di rinzaffo antiefflorescenze preventiva e P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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dovrà avere uno spessore finito di almeno 20 mm, tirato a livello con stadia, avendo cura che resti ruvido al fine di permettere un ottimo aggrappo della successiva mano di finitura e lasciato stagionare un giorno per ogni millimetro applicato prima della posa della finitura. Strato di finitura: Rasatura a civile di intonaci da risanamento applicati su murature interne o esterne con bio malta di finitura, traspirante e protettiva composta da materie prime storiche idonee ad un costruire secondo l’antica tradizione come: Calce idraulica naturale NHL 3,5 (EN 459-1), “Antica calce Morettina” pozzolana romana naturale micronizzata a reattività certificata (EN 197-1) e sabbie costituite da inerti naturali di origine alluvionali non macinati esenti da limo e da sali solubili, resistenti ai sali, agli agenti atmosferici al gelo e non friabili (EN 13139), completamente esente da sabbie di carbonato di calcio assorbenti e gelive. La malta da finitura sarà stesa, dopo un’adeguata preparazione del supporto, con cazzuola o spatola metallica in due mani incrociando il senso di applicazione e avendo cura di pressare bene la prima nella porosità dell’intonaco di fondo e dovrà avere uno spessore finito fra i 2 e 4 mm, rifinita con frattazzo in gomma, spugna o spatola americana. Art. 43 - Rappezzo di intonaco di calce
e stesura nuovo intonaco
Previa un’attenta valutazione del reale stato conservativo del supporto, il rappezzo d’intonaco dovrà relazionarsi sia all’intonaco ancora presente sulla superficie sia alla natura della muratura garantendo, per entrambi, un’efficace adesione, l’affinità fisico/chimica e meccanica. Il rappezzo dovrà essere realizzato con un intonaco compatibile con il supporto e similare a quello esistente per spessore (numero di strati), composizione e traspirabilità; i coefficienti di dilatazione termica e di resistenza meccanica dovranno essere similari a quelli dei materiali esistenti così da poter garantire lo stesso comportamento alle diverse sollecitazioni (pioggia battente, vapore, umidità ecc.). La formulazione della malta per realizzare il nuovo intonaco dovrà presentare le caratteristiche tecnologiche dell’intonaco rimasto sulla superficie ovvero, dall’analisi della rimanenza si dovranno dedurre le varie stratificazioni, i diversi componenti e in che modo siano stati combinati tra loro: rapporto aggregato-legante, granulometria inerte e il tipo di legante. Prima di procedere con il rappezzo la superficie dovrà essere preparata; la muratura interessata dall’intervento dovrà essere sufficientemente asciutta (esente da fenomeni d’umidità), scabra e pulita (priva di sali e/o patine) in modo da consentire la totale aderenza della nuova malta al supporto, dopodiché si eseguirà l’inumidimento della muratura tramite pennello imbevuto d’acqua, o mediante l’uso di un semplice nebulizzatore manuale (contrariamente una parete asciutta potrebbe assorbire esageratamente l’acqua presente nell’impasto provocando un eccessivo ritiro della malta). Compiuta la pulitura, e se necessario il consolidamento, dei margini del vecchio intonaco si procederà all’applicazione sulla parete del rappezzo seguendo i diversi strati indicati da progetto; previa bagnatura del muro, verrà applicato il rinzaffo (in malta morbida con aggregati a grana grossa 1,55 mm) in modo tale da penetrare bene negli interstizi dell’apparecchio a presa avvenuta, previa bagnatura della superficie, si procederà alla stesura dell’arriccio, tramite cazzuola, in strati successivi (1-1,5 cm) fino a raggiungere lo spessore indicato da progetto utilizzando una malta composta da aggregati medi (0,5-1,5 mm); l’ultimo strato di arriccio verrà pareggiato e frattazzato. La finitura, verrà applicata con frattazzo in strati sottili lisciati con frattazzini di spugna, leggermente imbevuti di acqua. In presenza di spessori considerevoli (tra i 6-8 cm) sarà consigliabile realizzare una rincocciatura (per maggiori dettagli si rimanda all’articolo specifico) della cavità con malta idraulica (calce idraulica naturale NHL 3,5 e scaglie di laterizio rapporto legante-inerte 1:3). Particolare attenzione dovrà essere fatta nella messa in opera in prossimità delle zone d’unione tra le due superfici, poiché la loro corretta esecuzione potrà evitare l’insorgenza di punti di discontinuità, a tale riguardo sarà consigliabile rifinire i lembi con P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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spatolini da stuccatore in modo da garantire una maggiore precisione nella rifinitura. L’applicazione del nuovo intonaco dovrà essere fatta con i valori della temperatura esterna tra i 5 °C e i 30 °C; la malta dovrà essere accuratamente compressa all’interno della lacuna al fine di ottenere delle buone caratteristiche meccaniche, inoltre tra la posa dei vari strati dovranno intercorrere dei tempi d’attesa (relazionati alle diverse tipologie di malte) durante i quali le superfici dovranno essere bagnate. Al fine di ridurre il rischio di cavillature sarà conveniente seguire delle accortezze: non utilizzare malta con elevato dosaggio di legante (malta grassa) che dovrebbe, in ogni caso essere decrescente dallo strato di rinzaffo a quello di finitura, così come dovrebbe essere la resistenza a compressione; applicare la malta per strati successivi sempre più sottili con aggregati a granulometria più minuta partendo dagli strati più profondi fino ad arrivare a quelli più superficiali. Art. 44 - Rimozione di ruggine dalle superfici lapidee Per la rimozione di ruggine dalle superfici lapidee si potrà ricorrere a una soluzione satura di fosfato di ammonio (con pH portato a 6 per aggiunta di acido fosforico) facendo attenzione a limitare al minimo il tempo di contatto. È buona norma, prima di applicare gli impacchi, sgrassare la superficie da pulire e, al fine di limitare la diffusione del ferro all’interno del materiale, applicare i primi impacchi su di un’area doppiamente estesa rispetto a quella dell’intervento e quelli successivi limitandosi alla parte interessata dalla patologia. Art. 45 Preconsolidamento preparatorio alla fase di pulitura mediante velinatura con carta giapponese Questo tipo di intervento è previsto per gli elementi lapidei particolarmente esfoliati, erosi o disgregati (in particolare i marcapiano) al fine di preservarli da, se pur lievi, abrasioni causate dall’eventuale passaggio di un pennello per un trattamento preconsolidante, consolidante o dall’azione abrasiva di una pulitura ad acqua. Le scaglie saranno assicurate mediante bendaggi provvisionali di sostegno: si procederà in modo progressivo mettendo in opera fogli di carta giapponese di pochi centimetri di lato (da 6 a 12) fermati con resina acrilica in soluzione costituita da una resina acrilica tipo Paraloid al 20% p/v, in solvente volatile come acetone, così da favorire una rapida presa. Art. 46 - Preconsolidamento con nebulizzazione di miscele di silicato di etile La procedura si pone come obiettivo quello di fissare temporaneamente il materiale. L’operazione consisterà nella nebulizzazione o, preferibilmente, nell’applicazione con pennello a setola naturale morbida di miscela d’esteri dell’acido silicico (silicato di etile) in percentuale variabile in ragione del supporto. In linea di massima potranno essere prese come percentuali di riferimento quelle normalmente utilizzate per il consolidamento per impregnazione abbassandole leggermente. Art. 47 - Pulitura mediante impacchi assorbenti a base di carbonato e bicarbonato d’ammonio Il carbonato e il bicarbonato di ammonio (veicolati nella maggior parte dei casi con impacchi di polpa di cellulosa) sono sali solubili in acqua, ai quali si potrà ricorrere in percentuali che varieranno da 5% a 100%, secondo i casi; potranno essere utilizzati sia da soli che in composti e, non di rado, a questa tipologia di impacchi si potranno aggiungere resine a scambio ionico con effetto solfante applicate in seguito a miscelazione con acqua demineralizzata P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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in rapporto variabile, in base alla consistenza finale che si vorrà ottenere per effettuare il trattamento (i tempi di applicazione sono, anche in questo caso, da relazionarsi ad opportuni test preventivi). Il carbonato e il bicarbonato di ammonio decompongono spontaneamente originando prodotti volatili (di norma questi sali risulteranno attivi per un lasso di tempo di circa 4-5 ore), la liberazione di ammoniaca conferirà al trattamento proprietà detergenti, mentre l’alcalinità (maggiore per il carbonato che per il bicarbonato) consentirà una graduale gelificazione di materiale di accumulo e vecchie patine proteiche e lipidiche, consentendone la rimozione dalla superficie. Questi sali eserciteranno, inoltre, un’azione desolfatante, riuscendo a trasformare il gesso, eventualmente presente sul supporto, in solfato di ammonio più solubile e facilmente asportabile con lavaggio acquoso. Se il materiale da asportare presenterà un’elevata percentuale di gesso, la concentrazione in acqua del carbonato o bicarbonato dovrà essere di tipo saturo (circa il 15-20% di sale in acqua deionizzata) mentre, per gli altri casi, basterà raggiungere il pH necessario (9 per il carbonato, 8 per il bicarbonato) con soluzioni meno sature (5-7% in acqua deionizzata). L’uso del bicarbonato d’ammonio (o di sodio) sarà sconsigliato nel caso di interventi su materiali particolarmente degradati, specie per i marmi (nei quali si può avere una facile corrosione intergranulare e decoesione dei grani di calcite superficiale) e per i calcari sensibilmente porosi dove potrà incontrare difficoltà nel rimuovere i residui dell’impacco. Esempi di impasti: un impasto base per la rimozione di patine tenaci, fissativi o pitturazioni eseguite con colori più o meno resistenti sarà composto da: – polpa di cellulosa a fibra media-grossa (tipo Arbocell 200-600 µ, metà della quantità di polpa di cellulosa potrà essere sostituita con Sepiolite) – carbonato di ammonio al 20-25% (soluzione satura e acqua deionizzata in rapporto 1:2) La validità dell’impacco dovrà, in ogni caso, essere testata preventivamente su tassellicampione, indicativamente il tempo di contatto potrà variare tra i 10 e i 45 minuti. La concentrazione della sostanza attiva non dovrà essere molto alta così da garantire all’impacco un’azione prolungata nel tempo e in profondità. L’applicazione degli impacchi chimici dovrà essere fatta dal basso verso l’alto in modo da ovviare pericolosi ed incontrollabili fenomeni di ruscellamento e al fine di ogni applicazione si procederà all’asportazione di ogni traccia di sostanza chimica ricorrendo sia ad un accurato risciacquo manuale con acqua deionizzata sia, se indicato dalla scheda tecnica del prodotto, all’ausilio di apposite sostanze neutralizzatrici. Art. 48 - Consolidamento (riaggregazione) mediante silicato di etile Il silicato di etile, da applicare su superfici assolutamente asciutte, è composto da esteri etilici dell’acido silicico: monocomponente fluido, incolore, a bassa viscosità, si applicherà in solvente organico (ad es. metil etil chetone), in percentuali (in peso) comprese fra 60% e 80%. Al fine di stabilire la quantità di prodotto da utilizzare si renderanno necessari piccoli test da eseguirsi su superfici campione; questi test serviranno, inoltre, da spia per determinare l’eventuale alterazione dell’opacità della pietra e della sua tonalità durante e subito dopo il trattamento. Il trattamento potrà essere eseguito a pennello, a spruzzo mediante irroratori a bassa pressione (massimo 0,5 bar), per percolazione, a tampone mediante spugne (nel caso di manufatti modellati tipo le volute dei capitelli); la superficie da trattare andrà completamente saturata “sino a rifiuto”, evitando però eventuali accumuli di prodotto sulla superficie; nel caso in cui P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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dopo il trattamento il supporto rimanesse bagnato o si presentassero raccolte in insenature si dovrà procedere a rimuovere l’eccedenza con l’ausilio di tamponi asciutti o inumiditi con acetone o diluente nitro. Solitamente sarà sufficiente un solo ciclo di applicazione, ma se sarà necessario e solo dietro specifica autorizzazione della D.L., sarà possibile ripetere il trattamento dopo due o tre settimane. E' necessario evitare di esporre le superfici da trattare all’irraggiamento del sole né procedere all’applicazione su superfici riscaldate dai raggi solari; sarà pertanto cura degli operatori proteggere le superfici mediante opportune tende parasole; l’impregnazione con silicato di etile sarà, inoltre, da evitare in presenza di temperatura troppo alta (>25 °C) o troppo bassa (< 10 °C), con U.R. non superiore al 70% o se il manufatto trattato risulti esposto a pioggia nelle quattro settimane successive al trattamento; pertanto in caso di intervento su superfici esterne, si renderà necessaria la messa in opera di appropriate barriere protettive. Art. 49 - Sigillatura materiali lapidei (mediante resine sintetiche) La procedura prevede l’esecuzione di stuccature delle soluzioni di continuità mediante intasamento eseguito con iniezione, colatura o spatola in profondità di miscela adesiva costituita da polimeri sintetici acrilici in soluzione; le resine acriliche non potranno, causa la loro natura termoplastica, essere impiegate come adesivi strutturali, pertanto se si rendesse necessario effettuare una sigillatura con tale caratteristica sarà opportuno ricorrere ad un adesivo epossidico bicomponente esente da solventi, dietro specifica indicazione di progetto, il composto potrà essere caricato con sabbia silicea (granulometria massima 0,3 mm). Normalmente il composto di resina epossidica verrà preparato a piè d’opera e, a seconda del tipo di impasto (fluido, colabile, tissotropico), in relazione alle necessità di progetto, potrà essere applicato a pennello con setole rigide, con iniettori, o con spatole. La procedura prevede, dopo le opportune operazioni preliminari di pulitura, eventuale preconsolidamento di parti particolarmente decoese o distaccate, la predisposizione di opportune protezioni (ad es. delimitazione con nastro di carta) sulle superfici limitrofe a quelle da consolidare, in modo da evitare che queste vengano a contatto con il prodotto consolidante e l’esecuzione d’idonee campionature al fine di valutare la quantità e la tipologia del consolidante. Eseguite tutte queste operazioni si potrà procedere alla sigillatura in profondità delle soluzioni di discontinuità mediante l’utilizzo di siringhe o piccole spatole secondo le dimensioni delle fessurazioni da sigillare e le specifiche di progetto, in ogni caso la resina dovrà penetrare fino a rifiuto nel vuoto da colmare tra le facce e tra i frammenti destinati a combaciare nella nuova unione. Durante la procedura sarà opportuno che siano controllate eventuali vie di fuga che potrebbero far percolare il materiale intromesso (specialmente se verrà fatto uso di resine epossidiche), in tal caso si renderà necessaria l’immediata rimozione con spugne o tamponi umidi con acqua e detergenti idonei (seguendo scrupolosamente le indicazioni del produttore della resina) se invece si utilizzeranno adesivi epossidici. Una volta che sarà verificato l’intasamento della fessurazione si potrà passare alla realizzazione di stuccature di superficie, costituite da malte a base di leganti idraulici naturali a basso contenuto di sali, sabbie silicee vagliate e lavate (granulometria 0-1,2 mm), eventuali additivi polimerici, terre colorate o pietre macinate. Il rapporto di miscelazione tra resina ed indurente andrà accuratamente rispettato, gli errori di dosaggio tollerabili non dovranno essere superiori al ± 5%. La miscelazione dei componenti andrà eseguita preferibilmente con miscelatore meccanico e andrà prolungata fino a che non si sarà certi di aver ottenuto una perfetta omogeneità. Art. 50 - Applicazione di impregnante idrorepellente P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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L’applicazione si effettuerà irrorando le superfici, con prodotti a base di Silossani, dall’alto verso il basso, in maniera uniforme ed abbondante fino a completa saturazione del supporto. Le mani da applicare dipenderanno dalla capacità di assorbimento del supporto, in ogni caso non potranno essere inferiori a due passaggi. L’intervallo di tempo tra le varie applicazioni potrà variare, fermo restando che la mano precedente sia stata completamente assorbita; i prodotti vanno applicati a pennello morbido o rullo sino a rifiuto, utilizzando i prodotti in soluzione particolarmente diluita, aumentando gradualmente la concentrazione sino ad oltrepassare lo standard nelle ultime mani. Il trattamento protettivo dovrà essere applicato su supporti puliti, asciutti, privi d’umidità e di soluzioni di continuità a temperature non eccessivamente alte, intorno ai 20 °C (possibilmente su apparecchi murari non esposti ai raggi solari) al fine di evitare una brusca evaporazione dei solventi utilizzati. I prodotti utilizzabili, di norma, dovranno possedere un basso peso molecolare ed un elevato potere di penetrazione; buona resistenza all’attacco fisico-chimico degli agenti atmosferici; buona resistenza chimica in ambiente alcalino; assenza d’effetti collaterali e di formazione di sottoprodotti di reazione dannosi (produzione di sali); perfetta trasparenza ed inalterabilità dei colori; traspirazione tale da non ridurre, nel materiale trattato, la preesistente permeabilità ai vapori oltre il valore limite del 10%; dovranno risultare atossici. La pluralità del potere idrorepellente sarà direttamente proporzionale alla profondità di penetrazione all’interno dei materiali. Art. 51 - Pulitura manuale degli elementi lignei Prima di iniziare l’operazione di pulitura sarà necessario esaminare la superficie lignea con lo scopo di determinare l’eventuale presenza di olio, grasso o altri contaminanti solubili; in tal caso un ciclo di pulitura con solventi opportuni precederà ed eventualmente seguirà quella manuale. Gli strumenti occorrenti per la pulizia manuale saranno costituiti da spazzole metalliche, raschietti, spatole, scalpelli, lana di acciaio e carta abrasiva di varie grane, oppure utensili speciali (tipo sgorbie) sagomati in modo da poter penetrare negli interstizi da pulire; tutti questi strumenti verranno impiegati, alternativamente, in base alle condizioni delle varie superfici. Le spazzole metalliche potranno essere di qualsiasi forma e dimensione mentre le loro setole dovranno essere di filo d’acciaio armonico. Le scaglie di vernice in fase di distacco saranno eliminate attraverso un’adeguata combinazione delle operazioni di raschiatura e spazzolatura. A lavoro completato, la superficie dovrà essere spazzolata, spolverata e soffiata con getto d’aria compressa al fine di rimuovere tutti i residui e le parti di materiale distaccato, quindi trattata con leggera carteggiatura con carta abrasiva a secco (grana/cm2 200-250). Art. 52 - Integrazione e stuccatura materiali lignei La procedura prevedrà il riempimento di fori, fessure ed altre soluzioni di continuità d’elementi lignei appartenenti sia ad unità strutturali (travi, arcarecci, travicelli ecc.) sia a serramenti o elementi secondari (portoni, finestre, scalini ecc.) con stucco steso a spatola e composto con impasti diversi. La procedura prevede la spolveratura, con un pennello morbido, della fessura e il successivo trattamento con tampone imbevuto d’alcool denaturato al fine di eliminare velocemente l’umidità così da favorire l’adesione dell’impasto prescelto. Passato il tempo necessario (di norma fino ad esaurimento dell’odore di alcool) affinché il supporto sia asciutto, si passerà a riempire il vuoto con lo stucco. Questa operazione potrà avvenire con l’ausilio di piccole spatole o bacchette (od altri strumenti ritenuti idonei) premendo bene e P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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passando più volte in tutte le direzioni, in modo da avere la certezza di una perfetta otturazione del foro. Generalmente lo stucco tenderà, se pur in minima parte, a ritirarsi durante l’essiccazione, pertanto si rivelerà utile applicare una quantità sovrabbondante o, più correttamente, ripetere l’operazione dopo l’essiccazione della parte più profonda. In seguito, dopo l’essiccazione dello strato superficiale di stucco, comunque entro le 12 ore successive, si potrà procedere alla carteggiatura manuale con grana media (120-180) al fine di eliminare l’eccesso di prodotto. Per agevolare la completa essiccazione dell’impasto si potrà trattare la superficie d’intervento con tampone imbevuto d’alcool denaturato. L’operazione di levigatura finale potrà essere facilitata regolando la percentuale del legante degli impasti in modo da avere uno stucco resistente ma allo stesso tempo carteggiabile. Nel caso d’interventi rivolti alla “ricostruzione” di spigoli o porzioni vive, sarà vantaggioso mettere in opera uno stucco più denso con l’aggiunta di colla di coniglio. Si potrà utilizzare un impasto composto da un legante inorganico da scegliere tra gesso, colla animale (ad es. di coniglio), cera d’api o da un legante organico (polimero sintetico come, ad es. le resine acriliche) e da un inerte (con funzione di antiritiro e di colorante) costituito da polvere di legno o microfibre. All’interno di questo impasto potranno essere inseriti, in percentuali non superiori al 5%, eventuali pigmenti al fine di avvicinare la tonalità cromatica originale. Nel caso in cui le dimensioni delle lacune saranno tali da non rendere conveniente operare delle stuccature si dovrà intervenire attraverso la procedura della tasselatura. Art. 53 - Trattamento del legno con protettivi a base di olio di lino Sul supporto verrà applicata una prima mano, mediante pennello, di un primo fondo impregnante (a base di olio di lino e resine naturali) in particolare sulle parti di legno precedentemente preparate in modo da coprire uniformemente tutta la superficie assicurando la penetrazione all’interno delle venature del legno. Ad essiccazione avvenuta (circa dopo 2-6 giorni) previa verifica del suo stato (asciutta al tatto e ben aderente al supporto) si procederà alla levigazione della superficie mediante carteggiatura e alla messa in opera del fondo di riempimento (olio di lino eventualmente pigmentato con minio di piombo nel caso si dovessero raccordare la superficie pitturata con quella al naturale) mediante pennelli o mini rulli, stuccando con idoneo stucco l’eventuali restanti parti lacunose; quando questo strato risulterà essiccato (2-6 giorni) e carteggiato, asciutto e pulito verrà applicata una prima mano di finitura (olio di lino eventualmente pigmentato con ossidi di ferro precipitati o terre naturali) con pennelli in modo da coprire tutta la superficie e, ad asciugatura avvenuta, una seconda mano avendo cura di proteggere le superfici dalle intemperie fino ad avvenuto essiccamento. Dopo circa 10-15 minuti dall’applicazione, l’eventuale eccesso di prodotto impregnante (non assorbito dal supporto) dovrà essere rimosso con l’ausilio di panno morbido. L’applicazione del prodotto dovrà essere fatta con temperatura esterna compresa tra i +5 °C e i + 35 °C e, con un’umidità relativa non superiore al 70%, operando gli opportuni accorgimenti protettivi per superfici esposte al sole e al vento. Al fine di migliorare il potere essiccativo ed accelerare la formazione della pellicola si potrà far subire all’olio un principio di cottura a 150-320 °C. L’olio di lino cotto, rispetto a quello crudo ha un colore giallo-bruno rossastro (contro il più o meno giallo di quello crudo) secca in tempi più veloci (circa 24 ore), è più solubile in alcool ma si presenta molto denso e vischioso. Art. 54 - Trattamento protettivo di metalli con cere
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Il trattamento protettivo, dovrà avvenire sempre a seguito delle operazioni di pulitura e di trattamento con antiossidante. Si potranno utilizzare le cere microcristalline le quali presenteranno migliori caratteristiche rispetto a quelle animali (cera d’api), repellenza verso l’umidità e verso i depositi superficiali, trasparenza, reversibilità anche dopo molto tempo, proprietà di flessibilità alle basse temperature, buona stabilità ai raggi UV, generalmente utilizzate in soluzione al 40% in toluene o in soluzione al 20% in ragia vegetale. Le manutenzioni andranno ripetute periodicamente. Previo lavaggio con blando detergente liquido non schiumogeno, sui pavimenti interni si effettuerà la stesura di cera liquida emulsionata alla quale seguirà lucidatura con feltro o panno di lana. Art. 55 - Ricucitura delle murature mediante sostituzione parziale del materiale (scuci e cuci) L’operazione di scuci e cuci consiste nella risarcitura delle murature per mezzo della parziale sostituzione del materiale; le murature lesionate, al punto da essere irrecuperabili ed incapaci di assolvere la funzione statica, ovvero meccanica, saranno ripristinate con laterizi di recupero compatibili per natura e dimensioni. L’intervento potrà limitarsi al solo paramento murario oppure estendersi per tutto il suo spessore, tale valutazione potrà essere effettuata a seguito dello studio dei dissesti estesa alle controfacciate, durante il progetto definitivo. Prima di procedere con l’operazione di scuci e cuci, si procederà alla messa in opera di opportuni puntellamenti così da evitare crolli o deformazioni indesiderate. La porzione di muratura da sanare verrà divisa in cantieri (dimensionalmente rapportati alla grandezza dell’area interessata dall’intervento di norma non più alti di 1,5 m e larghi 1 m) dopodiché si procederà (dall’alto verso il basso) alternando le demolizioni e le successive ricostruzioni, in modo da non danneggiare le parti di murature limitrofe che dovranno continuare ad assolvere la funzione statica della struttura. La demolizione potrà essere eseguita ricorrendo a mezzi manuali (martelli, punte e leve) facendo cura di non sollecitare troppo la struttura evitando di provocare ulteriori danni; ad asportazione avvenuta la cavità dovrà essere pulita con l’ausilio di spazzole, raschietti o aspiratori, in modo da rimuovere i detriti polverulenti e grossolani. La messa in opera del materiale dovrà essere tale da consentire l’inserimento di zeppe in legno tra la nuova muratura e la vecchia sovrastante, da sostituire, solo a ritiro avvenuto, con mattoni pieni (ovvero con materiale compatibile) e malta. La malta di connessione dovrà essere una malta di calce idraulica naturale NHL 5 con inerte costituito da sabbia silicea, cocciopesto e pozzolana vagliati e lavati (rapporto legante inerte 1:2 o 1:3). Art. 56 - Risarcimento e stilatura dei giunti di malta L’intervento prevede l’integrazione delle porzioni di malta mancanti e sarà eseguito mediante impasti a base di calce con i requisiti di resistenza simili a quelli del materiale originale e con caratteristiche fisiche (tessitura, grana, colore ecc.) simili. Lo scopo della rabboccatura è quello di preservare le cortine murarie da possibili fenomeni di degradazione e di restituire continuità alla tessitura, al fine di evitare infiltrazioni od attacchi di vegetazione infestante, accrescendone le proprietà statiche. . Previa esecuzione delle verifiche e delle operazioni preliminari (asportazione parti non consistenti e lavaggio della superficie evitando di rimuovere parti ancora resistenti) la procedura prevede l’abbondante bagnatura con acqua pulita del giunto, così da garantire alla malta originale ed alle superfici limitrofe l’utile saturazione, basilare per evitare che si verifichi l’assorbimento del liquido dalla nuova malta compromettendone la presa. Una P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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volta inumidito il giunto si effettuerà l’applicazione dell’impasto in strati successivi secondo la profondità e la lunghezza della lacuna da riempire. Per l’impasto si potranno utilizzare appositi formulati costituiti da calce idraulica, grassello di calce, sabbie od altri aggregati minerali di granulometria nota; per le parti più arretrate sarà opportuno utilizzare un impasto a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 (ottenuta per calcinazione a bassa temperatura, esente da sali solubili, con un’ottima permeabilità al vapore) e sabbia di fiume vagliata (granulometria 0,5-1,5 mm). A questo scopo sarà conveniente proteggere, preventivamente, con idonea pellicola protettiva nel caso di serramenti o di elementi ornamentali prossimi alla zona d’intervento. Dopo un periodo di tempo sufficiente a consentire un primo indurimento dell’impasto si provvederà a “stringere” la malta mediante una leggera pressione della mano o della punta della cazzuola, così da compattarla e renderla più solida. Art. 57 – Smontaggio e montaggio serramenti Lo smontaggio dei telai dovrà essere eseguito con la massima accortezza, con l'utilizzo esclusivo di attrezzature manuali, si deve ridurre al minimo il danno sulle spallette della muratura e sugli intonaci. Le finestre saranno realizzate in legno ad uno o due battenti ricostruite dello spessore finito di 55 mm, con regoli del telaio e delle ante lavorati a becco di civetta e con doppia battuta, canale per alloggiamento guarnizione in gomma sul bordo esterno di battuta e gocciolatoio del telaio ben marcato lavorato a mezzo tondo con fori per evacuazione acqua, raccordi agli spigoli interni ed esterni ''a quartabono'', traverse in legno intermedie e caratteristiche, regolini raggivetro, canale adeguato per alloggiamento vetro, ove possibile recupero della ferramenta esistente, altrimenti ferratura portante in due o tre punti del tipo tradizionale pesante con biette in ferro a finale appuntito, torcetto a tre ringrossi da imbiettare: in castagno, senza scuri. Il tutto a discrezione della D.L. I serramenti dovranno essere certificati ai sensi delle normative vigenti al momento della fornitura. Art. 58 - Definizioni generali impianti Ferme restando le disposizioni di carattere generale riportate negli articoli precedenti, tutti gli impianti da realizzare dovranno osservare le prescrizioni del presente capitolato, dei disegni allegati e della normativa vigente. Il progetto esecutivo finale degli impianti, se eseguito dall'Appaltatore, dovrà essere approvato dal Committente almeno 15 giorni prima dell'inizio dei lavori relativi e presentato contestualmente alla campionatura di tutti gli elementi; se eseguito dal Committente, dovrà essere consegnato all'Appaltatore almeno 15 giorni prima dell'inizio dei lavori relativi. Le caratteristiche di ogni impianto saranno così definite: a) dalle prescrizioni generali del presente capitolato; b) dalle prescrizioni particolari riportate negli articoli seguenti; c) dalle eventuali descrizioni specifiche aggiunte come integrazioni o come allegati al presente capitolato; d) da disegni, dettagli esecutivi e relazioni tecniche allegati al progetto. Resta, comunque, contrattualmente fissato che tutte le specificazioni o modifiche apportate nei modi suddetti fanno parte integrante del presente capitolato. Tutte le tubazioni od i cavi necessari agli allacciamenti dei singoli impianti saranno compresi nell'appalto ed avranno il loro inizio dai punti convenuti con le Società fornitrici e, comunque, dovranno essere portati al cancello d'ingresso del lotto o dell'area di edificazione; tali allacciamenti ed i relativi percorsi dovranno comunque essere in accordo con le prescrizioni P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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dei
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lavori
e
saranno
eseguiti
a
carico
Restano comunque esclusi dagli oneri dell'Appaltatore i lavori necessari per l'allaccio della fognatura dai confini del lotto alla rete comunale; in ogni caso l'Appaltatore dovrà realizzare, a sue spese, la parte di impianto da pide fabbricato fino ai punti di fornitura e utilizzo. Art. 59 - Verifiche e prove preliminari Durante l'esecuzione dei lavori si dovranno eseguire le verifiche e le prove preliminari di cui appresso: a) verifica della qualità dei materiali approvvigionati; b) prova preliminare per accertare che le condutture non diano luogo, nelle giunzioni, a perdite (prova a freddo); tale prova andrà eseguita prima della chiusura delle tracce, dei rivestimenti e pavimentazioni e verrà realizzata ad una pressione di 2 kg./cmq. superiore a quella di esercizio; c) prova preliminare di tenuta a caldo e di dilatazione; con tale prova verrà accertato che l'acqua calda arrivi regolarmente a tutti i punti di utilizzo; d) verifica del montaggio degli apparecchi e della relativa esecuzione in modo da garantire la perfetta tenuta delle giunzioni e la totale assenza di qualunque tipo di inconveniente relativo alla rubinetteria; e) verifica per accertare la resistenza di isolamento da misurare per ogni sezione di impianto, ad interruttori chiusi ma non in tensione, con linee di alimentazione e di uscita collegate con tutte le utilizzazioni connesse, con le lampade dei corpi illuminanti e gli interruttori da incasso in posizione di chiuso; f) verifica per accertare la variazione di tensione da vuoto a carico; g) verifica per accertare il regolare funzionamento degli impianti completati di ogni particolare; tale prova potrà essere eseguita dopo che siano completamente ultimati tutti i lavori e le forniture. Le verifiche e dell'Appaltatore, contraddittorio con di esito favorevole delle imperfezioni garanzia.
le prove di cui sopra, eseguite a cura e spese verranno eseguite dalla direzione dei lavori in l'Appaltatore stesso, restando quest'ultimo, anche nel caso delle prove indicate, pienamente responsabile dei difetti o degli impianti installati fino al termine del periodo di Art. 60 - Norme generali
La posa in opera di qualsiasi materiale, apparecchio o manufatto, consisterà in genere nel suo prelevamento dal luogo di deposito, nel suo trasporto in sito (intendendosi con ciò tanto il trasporto in piano o in pendenza, che il sollevamento in alto o la discesa in basso, il tutto eseguito con qualsiasi sussidio o mezzo meccanico, opera provvisionale, etc.), nonché nel collocamento nel luogo esatto di destinazione, a qualunque altezza o profondità ed in qualsiasi posizione, ed in tutte le opere conseguenti (tagli di strutture, fissaggio, adattamento, stuccature e riduzioni in pristino). L'Appaltatore ha l'obbligo di eseguire il collocamento di qualsiasi opera od apparecchio che gli venga ordinato dalla D.L., anche se forniti da altre Ditte. Il collocamento in opera dovrà eseguirsi con tutte le cure e le cautele del caso; il materiale o manufatto dovrà essere convenientemente protetto, se necessario, anche collocato, essendo l'Appaltatore unico responsabile dei danni di qualsiasi genere che potessero essere arrecati alle cose poste in P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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opera, anche dal solo traffico degli operai durante e dopo l'esecuzione dei lavori, sino al termine e consegna, anche se il particolare collocamento in opera si svolge sotto la sorveglianza o assistenza del personale di altre Ditte, fornitrici del materiale o del manufatto. Art. 61 - Collocamento di manufatti vari, apparecchi e materiali forniti dall'amministrazione appaltante Qualsiasi apparecchio, materiale o manufatto fornito dell'Amministrazione Appaltante sarà consegnato secondo le istruzioni che l'Appaltatore riceverà tempestivamente. Pertanto egli dovrà provvedere al suo immagazzinamento e custodia, e successivamente alla sua posa in opera, a seconda delle istruzioni che riceverà, eseguendo le opere murarie di adattamento e ripristino che si renderanno necessarie. Per il collocamento in opera dovranno seguirsi inoltre tutte le norme indicate per ciascun opera dei precedenti articoli del presente capitolato, restando sempre l'Appaltatore responsabile della buona conservazione del materiale consegnatogli, prima e dopo del suo collocamento in opera. Art. 62 - COLLOCAMENTI IN OPERA La posa in opera di qualsiasi materiale o manufatto consisterà in genere nel suo prelevamento dal deposito di cantiere, nel suo trasporto in sito, eseguito con qualsiasi mezzo anche meccanico, nell'approntamento dell'eventuale opera provvisionale richiesta per l'esecuzione del lavoro, nel collocamento nel luogo esatto di destinazione, a qualunque altezza o profondità ed in qualsiasi posizione, in tutte le lavorazioni accessorie quali taglio di strutture, fissaggio, adattamento, stuccature e riduzioni in pristino delle opere murarie attraversate. La posa in opera dovrà essere eseguita con tutte le cure e le cautele richieste, provvedendo a proteggere il materiale o manufatto collocato in opera da eventuali danni. Art. 63 - ACCETTAZIONE A PIÈ D’OPERA DEI MATERIALI FORNITI DALL’APPALTATORE Le apparecchiature, i pezzi speciali, ecc., forniti dall’Appaltatore verranno trasportati nel cantiere di lavoro, previo benestare che gli incaricati della Direzione dei Lavori avranno rilasciato a seguito dei controlli e delle prove eseguite in officina. Il trasporto dei materiali stessi dagli stabilimenti di costruzione a piè d’opera verrà effettuato a completa cura e spese dell’Appaltatore. Ogni partita di materiali approvvigionati in cantiere sarà, in loco, ispezionata dalla Direzione dei Lavori per accertare che durante il trasporto non siano prodotti danneggiamenti. In tal caso l’Appaltatore sarà tenuta a sostituire entro il termine prescritto dalla Direzione dei Lavori tutti gli elementi ritenuti, a suo insindacabile giudizio, non accettabili o a ripristinare con le modalità prescritte i materiali danneggiati. I materiali scartati dovranno essere immediatamente allontanati dal cantiere. Soltanto dopo che tutte le sostituzioni ed i ripristini saranno eseguiti, i materiali della partita in causa potranno essere approntati per il montaggio senza che per questo l’Appaltatore possa accampare diritti per ottenere sospensioni, compensi o proroghe della data di ultimazione dei lavori. Ogni partita di materiali approvvigionata dovrà essere accompagnata da bolletta, rilasciata da una pubblica pesa o dalle FF.SS., con l’indicazione del peso dei materiali e da una distinta dalla quale risulti chiaramente il tipo, le dimensioni ed il numero dei materiali. Art. 64 - Norme generali di valutazione P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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Le quantità dei lavori e delle provviste saranno determinate con metodi geometrici, a numero, a misura o a peso, in relazione a quanto previsto nell’Elenco Prezzi. I lavori saranno liquidati in base alle misure fissate dal progetto anche se dalle misure di controllo, rilevate dagli incaricati, dovessero risultare spessori, lunghezze e cubature effettivamente superiori. Soltanto nel caso che la Direzione dei Lavori abbia ordinato per iscritto tali maggiori dimensioni se ne terrà conto nella contabilizzazione. Nel caso che dalle misure di controllo risultassero dimensioni minori di quelle indicate in progetto o prescritte dalla Direzione dei Lavori sarà in facoltà insindacabile della Direzione dei Lavori ordinare la demolizione delle opere e la loro ricostruzione a cura e spese dell’Impresa. Nel caso le minori dimensioni accertate fossero compatibili ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori con la funzionalità e la stabilità delle opere, queste potranno essere accettate e pagate in base alle quantità effettivamente eseguite. Le misure saranno prese in contraddittorio, mano a mano che si procederà all’esecuzione dei lavori, e riportate su appositi libretti che saranno firmati dagli incaricati della Direzione dei Lavori e dell’Impresa. Resta sempre salva, in ogni caso, la possibilità di verifica e di rettifica in occasione delle operazioni di collaudo. Art. 65 - Norme per la misurazione e valutazione dei lavori DEMOLIZIONE DI MURATURA I prezzi fissati in tariffa per la demolizione delle murature si applicheranno al volume effettivo delle murature da demolire. Nel caso di demolizioni che interessano interi fabbricati potranno essere fissati prezzi a mc vuoto per pieno. I materiali riutilizzabili che, ai sensi del suddetto articolo, dovessero venire reimpiegati dall'Appaltatore, a semplice richiesta della Direzione dei Lavori, verranno addebitati all’Appaltatore stesso, considerandoli come nuovi, in sostituzione dei materiali che egli avrebbe dovuto provvedere e cioè allo stesso prezzo fissato per questi nell'elenco, ovvero, mancando esso, al prezzo commerciale dedotto in ambedue i casi il ribasso d'asta. L'importo complessivo dei materiali così valutati verrà detratto perciò dall'importo netto dei lavori, in conformità, a quanto disposto l'Art. 40 del Capitolato Generale. MURATURE IN GENERE Tutte le murature in genere, salvo le eccezioni in appresso specificate, saranno misurate geometricamente, a volume od a superficie, secondo la categoria, in base a misure prese sul vivo dei muri, esclusi cioè gli intonaci. Sarà fatta deduzione di tutti i vuoti di luce superiore a mq. 1,00 e dei vuoti di canne fumarie, canalizzazioni, ecc. che abbiano sezione superiore a mq. 0,25, rimanendo per questi ultimi, all'Appaltatore, l'onere della loro eventuale chiusura con materiale in cotto. Così pure sarà sempre fatta deduzione del volume corrispondente alla parte incastrata di pilastri, piattabande, ecc., di strutture diverse, nonché di pietre naturali od artificiali, da pagarsi con altri prezzi di tariffa. Nei prezzi della muratura di qualsiasi specie, qualora non debbano essere eseguite con paramento di faccia vista, si intende compreso il rinzaffo delle facce visibili dei muri. Tale rinzaffo sarà sempre eseguito, ed é compreso nel prezzo unitario, anche a tergo dei muri che debbono essere poi caricati da terrapieni. Per questi ultimi muri é pur sempre compresa la eventuale formazione di feritoie regolari e regolarmente disposte per lo scolo delle
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acque ed in genere quella delle ammorsature e la costruzione di tutti gli incastri per la posa in opera della pietra da taglio od artificiale. Nei prezzi unitari delle murature di qualsiasi genere si intende compreso ogni onere per la formazione di spalle, sguanci, canne, spigoli, strombature, incassature per imposte di archi, volte e piattabande. Qualunque sia la curvatura data alla pianta ed alle sezioni dei muri, anche se si debbano costruire sotto raggio, le relative murature non potranno essere comprese nella categoria delle volte e saranno valutate con i prezzi delle murature rette senza alcun compenso in più. Le murature miste di pietrame e mattoni saranno misurate come le murature in genere, di cui sopra e con relativi prezzi di tariffa s'intendono compensati tutti gli spigoli, angoli, sguanci, parapetti, ecc.. Le ossature di cornici, cornicioni, lesene, pilastri, ecc., di aggetto superiore a cm. 5 sul filo esterno del muro, saranno valutate per il loro volume effettivo in aggetto con l'applicazione dei prezzi di tariffa stessa. Per le ossature di aggetto inferiore ai cm. 5 non verrà applicato alcun sovrapprezzo. Quando la muratura in aggetto è diversa da quella del muro sul quale insiste, la parte incastrata sarà considerata come della stessa specie del muro stesso. Nei prezzi unitari delle murature da eseguire con pietrame di proprietà della Amministrazione, come in generale di tutte le categorie di lavoro per le quali s'impiegano materiali di proprietà dell'Amministrazione (non ceduti all'Appaltatore), s'intendono compreso ogni onere per trasporto, ripulitura, adattamento e posa in opera dei materiali stessi. Le murature eseguite con materiali ceduti all'Appaltatore saranno valutate con i prezzi delle murature in pietrame fornito dall'Appaltatore, intendendosi in questi prezzi compreso e compensato ogni onere per trasporto, lavorazione, pulitura, e messa in opera, ecc., del pietrame ceduto. Le murature di mattoni ad una testa od in foglio si misureranno a vuoto per pieno, al rustico, deducendo soltanto le aperture di superficie uguale o superiore a mq. 1, intendendo nel prezzo compensata la formazione di sordini, spalle, piattabande, ecc., nonché eventuali intelaiature in legno che la Direzione dei lavori ritenesse opportuno di ordinare allo scopo di fissare i serramenti al telaio, anziché alla parete. Le volte, gli archi e le piattabande, le cornici di pietrame o mattoni di spessore superiore ad una testa, saranno anch'essi pagati a volume ed a secondo del tipo, struttura e provenienza dei materiali impiegati, coi prezzi di elenco, con i quali si intendono compensate tutte le forniture, lavorazioni e magisteri per dare la volta completa con tutti i giunti delle facce viste frontali e d'intradosso profilati e stuccati. Le volte, gli archi e le piattabande in mattoni, in foglio o ad una testa, saranno pagate a superficie, come le analoghe murature. MURATURA IN PIETRA DA TAGLIO La pietra da taglio da pagarsi a volume sarà sempre valutata a metro cubo in base al volume del minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo. Le lastre, i lastroni e gli altri pezzi da pagarsi a superficie, saranno valutati in base al minimo rettangolo circoscrivibile. Per le pietre di cui una parte viene lasciata greggia, si comprenderà anche questa nella misurazione, non tenendo però alcun conto delle eventuali maggiori sporgenze della parte non lavorata in confronto delle dimensioni assegnate dai tipi prescritti.
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Nei relativi prezzi di elenco si intendono sempre compresi tutti gli oneri di cui ai precedenti artt. , sempre quando la posa in opera non sia pagata a parte. POSA IN OPERA DEI MARMI, PIETRE NATURALI ED ARTIFICIALI I prezzi della posa in opera dei marmi e delle pietre naturali ed artificiali, previsti in elenco, saranno applicati alle superfici od ai volumi, dei materiali in opera, determinati con i criteri di cui al presente articolo, comma 9. Ogni onere derivante dall'osservanza delle norme di posa di cui al presente capitolato, s'intende compreso nei prezzi di posa. Specificatamente detti prezzi comprendono gli oneri per lo scarico in cantiere, il deposito e la provvisoria protezione in deposito, la ripresa, il successivo trasporto e sollevamento dei materiali a qualunque altezza, con eventuale protezione, copertura o fasciatura; per ogni successivo sollevamento e per ogni ripresa con boiacca di cemento od altro materiale, per la fornitura di lastre di piombo, di grappe, staffe, chiavette, perni occorrenti per il fissaggio; ogni occorrente scalpellamento delle strutture murarie e per la successiva chiusura e ripresa delle stesse, per la stuccatura dei giunti, per la pulizia accurata e completa, per la protezione a mezzo di opportune opere provvisorie delle pietre già collocate in opera, e per tutti i lavori che risultassero necessari per il perfetto rifinimento dopo la posa in opera, escluse solo le prestazioni dello scalpellino e del marmista per i ritocchi ai pezzi da montarsi solo quando le pietre o marmi non fossero forniti dall'Appaltatore stesso. I prezzi di elenco sono pure compresi dell'onere dell'imbottitura dei vani dietro i pezzi, fra i pezzi stessi o comunque tra i pezzi e le opere murarie da rivestire, in modo da ottenere un buon collegamento e, dove richiesto, un incastro perfetto. Il prezzo previsto per la posa dei marmi e pietre, anche se la fornitura è affidata all'Appaltatore, comprende altresì l'onere dell'eventuale posa in diversi periodi di tempo, qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti all'Appaltatore dalla stazione appaltante, con ogni inerente gravame per spostamento di ponteggi e di apparecchi di sollevamento. INTONACI I prezzi degli intonaci saranno applicati alla superficie intonacata senza tener conto delle superfici laterali di risalti, lesene e simili. Tuttavia saranno valutate anche tali superfici laterali quando la loro larghezza superi cm. 5. Varranno sia per superfici piane, che curve. L'esecuzione di gusci di raccordo, se richiesti negli angoli fra pareti e soffitto e fra pareti e pareti, con raggio non superiore a cm. 15, è pure compresa nel prezzo, avuto riguardo che gli intonaci verranno misurati anche in questo caso come se esistessero gli spigoli vivi. Nel prezzo degli intonaci è compreso l'onere della ripresa, dopo la chiusura, di tracce di qualunque genere, della muratura di eventuali ganci al soffitto e delle riprese contro pavimenti, zoccolature e serramenti. I prezzi dell'elenco valgono anche per intonaci su murature di mattoni forati dello spessore maggiore di una testa, essendo essi comprensivi dell'onere dell'intasamento dei fori dei laterizi. Gli intonaci interni sui tutti i muri saranno computati a vuoto per pieno, a compenso dell'intonaco nelle riquadrature dei vani, che non saranno perciò sviluppate. Tuttavia saranno detratti i vani di superficie maggiore a mq. 4, valutando a parte la riquadratura di detti vani. La superficie di intradosso delle volte, di qualsiasi forma e monta, verrà determinata moltiplicando la superficie della loro proiezione orizzontale per il coefficiente 1,20. Nessuno speciale compenso sarà dovuto per gli intonaci
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eseguiti a piccoli tratti anche in corrispondenza di spalle e mazzette di vani di porte e finestre. L'intonaco dei pozzetti d'ispezione delle fognature sarà valutato per la superficie delle pareti senza detrarre la superficie di sbocco delle fogne, in compenso delle profilature e dell'intonaco sulle grossezze dei muri. LAVORI IN LEGNAME Nella valutazione dei legnami non si terrà conto dei maschi e dei nodi per la congiunzione dei diversi pezzi, come non si dedurranno le relative mancanze od intagli. Nei prezzi riguardanti la lavorazione o posizione in opera dei legnami è compreso ogni compenso per la provvista di tutta la chioderia, delle staffe, bulloni, chiavetti, ecc., occorrenti per gli sfridi, per l'esecuzione delle giunzioni e degli innesti di qualunque specie, per palchi di servizio, catene, cordami, malta, cemento, meccanismi e simili, e per qualunque altro mezzo provvisionale e lavoro per l'innalzamento, trasporto e posa in opera. Gli infissi, come porte, finestre, vetrate, coprirulli e simili, si misureranno da una sola faccia sul perimetro esterno dei telai, siano essi semplici o a cassettoni, senza tener conto degli zampini da incassare nei pavimenti o soglie. Le parti centinate saranno valutate secondo la superficie del minimo rettangolo circoscritto, ad infisso chiuso, compreso come sopra il telaio maestro, se esistente. Le persiane avvolgibili si computeranno aumentando la luce netta di cm. 5 in larghezza e cm. 20 in altezza; le mostre e contro mostre saranno misurate linearmente lungo la linea di massimo sviluppo, ed infine i controsportelli e rivestimenti saranno anch'essi misurati su una sola faccia, nell'intera superficie vista. Gli spessori indicati nelle varie voci della tariffa sono quelli che debbono risultare a lavoro compiuto. Tutti gli infissi dovranno essere sempre provvisti delle ferramenta di sostegno e di chiusura, delle codette a muro, pomoli, maniglie e di ogni altro accessorio occorrente per il loro funzionamento, nonché di una mano di olio di lino cotto, quando non siano altrimenti lucidati o verniciati. Essi dovranno inoltre corrispondere in ogni particolare, ai campioni approvati dalla Direzione dei Lavori. I prezzi elencati comprendono la fornitura a piè d'opera dell'infisso e dei relativi accessori di cui sopra, l'onere dello scarico e del trasporto sino ai singoli vani di destinazione, la posa in opera, sempre quando non sia pagata a parte, e la manutenzione per garantirne il perfetto funzionamento sino al collaudo finale. LAVORI IN METALLO Tutti i lavori in metallo saranno in genere valutati a peso ed i relativi prezzi verranno applicati al peso effettivo dei metalli stessi a lavorazione completamente ultimata e determinato prima della loro posa in opera, con pesatura diretta fatta in contraddittorio ed a spese dell'Appaltatore, escluse bene inteso dal peso le verniciature e coloriture. Nei prezzi dei lavori in metallo è compreso ogni e qualunque compenso per forniture accessorie, per lavorazioni, montatura e posizione in opera. Sono pure compresi e compensati: - la esecuzione dei necessari fori ed incastri nelle murature e pietre da taglio, le impiombature e suggellature, le malte ed il cemento, nonché la fornitura per le impiombature; - gli oneri e spese derivanti da tutte le norme e prescrizioni contenute nell'Art. relativo del presente Capitolato
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- la coloritura con minio ed olio cotto, il tiro ed il trasporto in alto, ovvero la discesa in basso e tutto quanto è necessario per dare i lavori compiuti in opera a qualsiasi altezza. In particolare i prezzi delle travi in ferro a doppio T o con qualsiasi altro profilo, per solai, piattabande, sostegni, collegamenti, ecc., valgono anche in caso di eccezionale lunghezza, grandezza o sezione delle stesse, e di tipi per cui occorra un'apposita fabbricazione. Essi compensano, oltre al tiro ed il trasporto in alto, ovvero la discesa in basso, tutte le forature, tagli, lavorazioni, ecc., occorrenti per collegare le teste di tutte le travi dei solai con tondini, tiranti, cordoli in cemento armato, ovvero applicare chiavi, coprichiavi, chiavarde, staffe, avvolgimenti, bulloni, chiodature, ecc., tutte le opere per assicurare le travi ai muri di appoggio, ovvero per collegare due o tre travi tra di loro, ecc., e qualsiasi altro lavoro prescritto dalla Direzione dei lavori per la perfetta riuscita dei solai e per fare esercitare alle travi la funzione di collegamento dei muri sui quali poggiano. Nel prezzo del ferro per armature di opere in cemento armato, oltre alla lavorazione ed ogni sfrido, è compreso l'onere per la legatura dei singoli elementi con filo di ferro, la fornitura del filo di ferro, e la posa in opera dell'armatura stessa. CANALI DI GRONDA E TUBI PLUVIALI I canali di gronda e i tubi pluviali in rame saranno misurati a ml in opera, senza cioè tenere conto delle parti sovraesposte, intendendosi compresa nei rispettivi prezzi di elenco la fornitura e posa in opera di staffe e cravatte di ferro. TUBAZIONI IN GENERE I tubi in ghisa e quelli di acciaio saranno valutati a peso in rapporto al tipo approvato dalla Direzione dei lavori. Il prezzo di tariffa per le tubazioni in ghisa od in acciaio compensa, oltre la fornitura degli elementi ordinari, dei pezzi speciali e della relativa posa in opera con suggellatura di canapa catramata e piombo fuso e cianfrinato, anche la fornitura delle staffe, di qualsiasi forma, sezione e lunghezza, occorrenti per fissare i singoli pezzi e così pure tutte le opere occorrenti per murare le staffe, nonché delle prove a tenuta dei giunti. Nella valutazione del peso si terrà conto soltanto di quello della tubazione, escluso cioè il peso del piombo e delle staffe, per i quali nulla verrà corrisposto all'Appaltatore, intendendosi essi compensati con il prezzo della ghisa o dell'acciaio. Il prezzo di tariffa per le tubazioni di ghisa od in acciaio vale anche nel caso che i tubi debbano venire inclusi nei getti di strutture in calcestruzzo; in tal caso esso è comprensivo di ogni onere relativo al loro provvisorio fissaggio nelle casseforme. La valutazione delle tubazioni in grès, in cemento o in materiale plastico, sia in opera che in semplice somministrazione, sarà fatta al ml. misurato lungo l'asse della tubazione, senza cioè tener conto delle compenetrazioni. I singoli pezzi speciali saranno ragguagliati all'elemento ordinario di pari diametro, secondo le seguenti lunghezze: curve, gomiti e riduzioni: ml. 1; imbraghe semplici: ml. 1,25; imbraghe doppie ed ispezione (tappo compreso): ml. 1,75; sifoni: ml. 2,75; riduzioni: ml. 1 di tubo del diametro più piccolo. Il prezzo è comprensivo degli oneri derivanti dall'esecuzione di tutte le opere murarie occorrenti, dalla fornitura e posa in opera di mensole di ferro e grappe di sostegno di qualsiasi lunghezza. I tubi interrati poggeranno su sottofondo di calcestruzzo, da pagarsi a parte. Verrà pagato a parte anche lo scavo per i tubi di ghisa. Per i tubi in cemento vale quanto detto per tutti i tubi di grès e cemento. Il prezzo viene P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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applicato alla tubazione posta in opera, completa delle sigillature a cemento dei giunti e delle grappe, pagandosi a parte l'eventuale sottofondo di calcestruzzo e lo scavo. Per tutte indistintamente le tubazioni suddette si intenderanno compresi nei prezzi tutti gli oneri indicati negli artt. relativi del presente Capitolato. Nel caso di sola posa in opera di tubi di qualsiasi genere, valgono le norme di cui sopra specificate per ogni tipo di tubo, ad eccezione di quelle relative alla fornitura dei tubi stessi. MANO D'OPERA Gli operai per i lavori in economia dovranno essere idonei al lavoro per il quale sono richiesti e dovranno essere provvisti dei necessari attrezzi. L'Appaltatore è obbligato, senza compenso alcuno, a sostituire tutti quegli operai che non riescano di gradimento alla Direzione dei lavori. Circa le prestazioni di mano d'opera saranno osservate le disposizioni e convenzioni stabilite dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro, stipulati a norma delle leggi sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi. NOLEGGI Le macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato di servibilità e provvisti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento. Sono a carico esclusivo dell'Appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine. Il prezzo comprende gli oneri relativi alla mano d'opera, al combustibile, ai lubrificanti, ai materiali di consumo, all'energia elettrica e a tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine. Con i prezzi di noleggio delle motopompe, oltre la pompa sono compensati il motore, o la motrice, il gassogeno e la caldaia, la linea per il trasporto dell'energia elettrica ed, ove occorra, anche il trasformatore. I prezzi di noleggio di meccanismi in genere, si intendono corrisposti per tutto il tempo durante il quale i meccanismi rimangono a piè d'opera a disposizione dell'Amministrazione, e cioè anche per le ore in cui i meccanismi stessi non funzionano, applicandosi il prezzo stabilito per meccanismi in funzione soltanto alle ore in cui essi sono in attività di lavoro; quello relativo a meccanismi in riposo in ogni altra condizione di cose, anche per tutto il tempo impiegato per riscaldare la caldaia e portare a regime i meccanismi. Nel prezzo di noleggio sono compresi gli oneri e tutte le spese per il trasporto a piè d'opera, montaggio, smontaggio ed allontanamento dei detti meccanismi. Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo verrà corrisposto soltanto per le ore di effettivo lavoro, rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o perditempo. TRASPORTI Con i prezzi dei trasporti s'intende compensata anche la spesa per i materiali di consumo, la mano d'opera del conducente, e ogni altra spesa occorrente. I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in pieno stato di efficienza e corrispondere alle prescritte caratteristiche. La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a seconda dei casi, a volume od a peso, con riferimento alla distanza. MATERIALI A PIÈ D'OPERA O IN CANTIERE Tutti i materiali in provvista saranno misurati con metodi geometrici, con le prescrizioni indicate qui appresso, ovvero nei vari articoli del presente Capitolato e nell'Art. 34 del Capitolato Generale. Inoltre: P.zza Ospedale, 5 –59100 – Prato - Tel. 0574 801111 – Fax 0574 807050
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a) Calce in pasta - La calce in pasta sarà misurata nelle spegnimento od in cassa parallelepipeda, dopo adeguata stagionatura.
fosse
di
b) Pietre e marmi - Le pietre e i marmi a piè d'opera saranno valutati a volume, applicando il prezzo al volume del minimo parallelepipedo retto circolare a ciascun pezzo. Le lastre, valutati:
i
lastroni,
ed
altri
pezzi
da
pagarsi
a
superficie
saranno
- In base al minimo rettangolo circoscrivibile quando trattasi di elementi isolati (soglie, stipiti, copertine, ecc.); - In base alla superficie effettiva, dopo il collocamento in opera, senza tener conto degli sfridi relativi a ciascun pezzo, quando trattasi di materiali per pavimenti e rivestimenti. Con i prezzi dei marmi in genere s'intende compensata, salvo contrario avviso, la lavorazione delle facce viste a pelle liscia, la loro arrotatura e pomiciatura. LEGNAMI Il volume e la superficie dei legnami saranno computati in base alle lunghezze e sezioni ordinate, intendendosi compreso nei prezzi stessi qualunque compenso per spreco di legname e per la sua riduzione alle esatte dimensioni prescritte. Per i legnami rotondi e grossamente squadrati, il volume è dato dal prodotto della lunghezza minima per la sezione di mezzeria. Le assicelle, le tavole, i tavoloni, i panconi, si misureranno moltiplicando la larghezza di mezzeria per la lunghezza minima.
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