Università agli studi di Genova - Scienze della Formazione Primaria
L’arte è stata un’esigenza dell’uomo poiché già all’interno delle rudimentali abitazioni si cercava di decorare per propiziare l’umano destino. Prima di questo c’era però l’abbellimento del proprio corpo. Oggi, come l’uomo di allora, anche i bambini si avvicinano al mondo dell’arte e l’editoria ha spaziato con numerosi supporti adeguati cercando di mettere sempre in contatto il bambino con il manufatto artistico. La priorità di questi utilissimi strumenti non disdegna mai di fornire informazioni utili. Tra questi libri abbiamo: Il tuo primo libro dell’arte – edizioni Larus. Quest’opera è tratta dalla cultura artistica, fotografica,
cinematografica e teatrale. Gli
argomenti sono molto semplici cercando di lasciare un’informazione attendibile. I disegni sono “a portata di bambino” senza essere interrotti da fotografie. Le immagini sono efficaci e fumettistici lasciando un segno “tangibile” . Una prima parte è dedicata all’arte nella Preistoria dando informazioni sintetiche ma precise. Vi sono anche riferimenti precisi sulla storia, sugli animali e sull’uomo primitivo. Ai bambini si dà soltanto un’informazione principale come la ritualità affiancando il contenuto con immagini semplici ed efficaci. Dopo aver esaurito l’argomento preistorico, si passa alla descrizione della pittura nell’Antico Egitto. Qui viene evidenziato che l’arte non era per tutti ma per Sacerdoti e Faraoni. Veniva praticata su papiri o su pietra. In modo specifico sui papiri venivano rappresentate le divinità. In queste pagine i bambini coglieranno le informazioni essenziali stimolando approfondite.
la
curiosità
affinché
vengano
proseguite
ricerche
più
Poi si passa alle informazioni artistiche della Grecia con
rappresentazioni iconografiche di vita quotidiana e gli eventi particolari sulla vita delle divinità. Dalla Grecia il libro presenta la cultura artistica della Cina
dove vengono fornite informazioni precise sulla modalità di pittura specificatamente sulla seta. Questa tecnica è un’attività importante come quella calligrafica. Quest’ultima si sviluppa proprio come una professione sino a quando viene sostituita con la nascita della stampa in Giappone sviluppando la xilografia. A questo punto possiamo avere uno spunto laboratoriale: si decide di rappresentare su una tavola in china un soggetto e poi si incide in rilievo ricoprendo con uno strato di china al fine di stampare. Sempre esponendo la carrellata dei periodi storici dell’arte possiamo prendere spunto da questa tradizione artistica come: miniature, vetrate e incisioni iconografiche su tavole di legno. Con il Rinascimento l’artista si rinchiude nel proprio studio dove insieme ad altri artigiani
fabbricano il traliccio per
creare la tavola da disegnare. Per fissare i colori si usava l’albume di uovo con l’aggiunta di aceto in modo che durassero anche nel tempo. L’artista comunque si occupava esclusivamente solo dei visi e delle mani nel caso in cui si fosse fatto aiutare da qualche discepolo per il completamento dell’opera che veniva commissionata da signori e autorità. Infatti la pittura era un mezzo per fissare nel tempo anche i ricordi della propria fisicità ( ritratto di grande formato per inserire nelle grandi sale di ricevimento dei sontuosi palazzi signorili). Il ritratto esposto in casa aveva un forte significato: quello di fornire uno schema riassuntivo del padrone di casa. Le immagini ritrattistiche veicolavano anche grazie alle miniature, utilizzate per essere regalate, per stipulare contratti matrimoniali al fine di far conoscere la visione degli sposi sconosciuti. Inoltre erano anche utilizzate per “ornare” documenti o per dipingere gli scudi bellici. ( Es. Codici Minia di testi sacri scritti dai monaci). Altre volte venivano commissionate opere più importanti perché portavano all’artista un accumulo di denaro, comunque sia anche i grandi nomi dell’arte vivevano la loro quotidianità rappresentando miniature che non venivano di certo catalogate come le grandi opere. Infatti questi piccoli capolavori vengono sovente rinvenuti nelle aste di opere d’arte dove a volte si riconduce al nome dell’artista grazie al suo stile interpretativo. Con il Rinascimento
vengono alla luce nomi noti come: Leonardo e Michelangelo che, grazie alla realizzazione della Cappella Sistina , darà un’ emblema a tutto il periodo artistico del ‘500. Ė un’opera
fondamentale voluta da Papa Giulio II.
Michelangelo ci lavorò per ben 4 anni. Le tecniche utilizzate sono di vario tipo: 1) Tecnica dello spolvero -
dove si bucherella il contorno del disegno
spennellando dopo la polvere di carbone per fissare il disegno sulla parete da decorare; 2) Tecnica della punta metallica – si prende il cartone e si traccia sempre il contorno del disegno; 3) Tecnica del tagliare la sagoma - utilizzando un cartone o una tavola di legno si riproducono i contorni dell’immagine che si vuole raffigurare. 4) Tecnica sull’affresco – si dipinge sull’intonaco fresco affinché i colori si fissino sulla parete affrescata grazie ad una reazione chimica. Questa pratica permette che il colore resisti nel tempo. Comunque sia ci vuole un’operazione di monitoraggio
affinché l’umidità non comprometta la conservazione
dell’affresco; 5) tecnica del dipinto su muro a secco - si dipinge sul muro “ a secco” , sopra l’intonaco però basta l’aria umida per compromettere l’opera per sempre. Leonardo dipinse “ a secco” l’Ultima Cena che, purtroppo sta perdendo i suoi tratti iconografici. Leonardo decise di realizzarla dentro ad una mensa di un convento a Milano, ma a causa dell’umidità e dei vapori dei cibi cotti dopo 70 anni dalla sua realizzazione l’opera risultò molto compromessa. Nonostante la pittura a secco sia più immediata è senza dubbio meno durevole. I colori possono essere più realizzabili su una parete a secco mentre la realizzazione dei colori sulla tecnica ad affresco sono senz’altro più complessi perché bisogna trovare la graduazione e la luce adeguata stendendo il tutto prima che il muro si secchi. 6) tecnica dello sfumato - Di Leonardo verrà presentata l’opera più nota la “Monnalisa” ( con tecnica dello sfumato) , dove rappresenta la figura umana che viene posta al centro dell’universo. Infatti siamo alla fine del ‘400 e
Leonardo è convinto di questa certezza. Donatello usò questa tecnica dello schiacciato poiché si rende conto che allontanandosi dalle cose si vedono più sfumate e meno nitide. Lui infatti tiene conto dell’aria e Leonardo capirà la sua intenzione sfruttandola con l’idea dello sfumato che a causa proprio dell’aria si ha l’influenza sulla percezione visiva. Proseguendo con le argomentazioni del libro notiamo n’opera caratteristica di Caravaggio, l’Arcimboldo opera che rappresenta n volto mano con l’ausilio di una natura morta. Non si guarda tanto la natura del soggetto ma quello che si vuole esprimere con il proprio intelletto applicando questa teoria alla pittura. Caravaggio e i caravaggisti porteranno un grande impulso alla pittura anche della tradizione francese, poiché si inviterà a guardarsi intorno scardinando l’idea delle botteghe lasciando liberi gli artisti di esprimersi. La pittura di Caravaggio resta radicata nell’anima esemplificata da Georges de La Tour. Anche la pittura fiamminga con Rembrandt darà sfogo alla questione ritrattistica con i suoi 60 autoritratti affinché si riesca a fermare il tempo e tenere in memoria ciò che eravamo. Diventerà pertanto una pratica ossessiva cercando di lottare contro il tempo che passa. Da qui si può avviare ad un laboratorio : Ogni bambino si ritrae mettendo in evidenza una particolarità del volto. Mentre i pittori Impressionisti dipingeranno paesaggi e personaggi illuminati dalla luce del giorno. Monet dipingeva usando e riflettendo la luce di quel momento particolare della giornata. Incontro con “il ponte giapponese” dove viene data una luce che mette in atto una situazione stratta visto e considerato che l’arista era affetto da cataratta e quindi la visione era assolutamente distorta. Renoir e Degan, due artisti, che con nuove tecniche, come quella del pastello , rappresentano ciò che si vuole riprodurre, sia con punta piatta sia con punta sottile. Van Gogh importante impressionista, aderì a questa corrente artistica sul finire di questa corrente poiché lui proveniva dal Puntinismo. I colori di Van Gogh erano prevalentemente verde, azzurro e giallo . Il passaggio culturale del libro poi passa a all’arte astratta con Kandiski producendo anche l’idea laboratoriale di preparare con gli alunni qualcosa di
astratto . Possono essere riprodotte delle “nature morte” Comunque i contenuti delle nature morte sono molto dense di significato poiché riconducono all’aspetto della brevità della vita stessa, al simbolismo che ne può derivare e agli indizi molto difficili da decodificare. Con Matisse avremmo la tecnica del collage: altre tematiche affrontate nella pittura più contemporaneità sono proprio i bambini raffigurati nell’arte, come I bambini di Picasso . Il libro presenta poi il realismo con Mirot e il suo Arlecchino ( personaggi buffi). Proprio grazie al Realismo si possono realizzare giochi tecnologici e laboratori sulle diversità delle tecniche ( Foto, acquerelli e altre tecniche di facile uso) Ad esempio con la foto si potrebbe ricalcare l’immagine con un foglio da lucido e adoperando poi altre tecniche. Da qui l’insegnante potrebbe allargare il discorso passando direttamente al funzionamento della macchina fotografica dando poi anche dei consigli utili per l’utilizzo dello strumento al massimo delle sue potenzialità. Dalla foto il passaggio al cinema con la sua storia è brevissimo : Cartoni animati, riprese di un film con l’accenno ad uno dei centri più importanti: Holllywood . Utile è anche passare alla musica, al balletto o alla danza cola creazione di strumenti musicali attingendo alla storia musicale del Medioevo. Da qui si potrebbe parlare anche di strumenti facenti parte all’opera, aprendo una vasta trattazione laboratoriale con visite mirate a teatri o a musei di strumenti musicali. Infine vi sono degli spunti anche per la musica jazz. Anche con la danza tipica del Medioevo o del Rinascimento o del Mondo Moderno può dare spunto ad una serie di laboratori: laboratorio sulle danze con l’abbinamento tipico di danze particolari o folklorisiche o addirittura facenti parte del repertorio occidentale tipo La bella addormentata nel bosco . Si potrebbe riprodurre un’idea di balletto realizzando una recita a misura di bambino. Venere la più bella del mondo – questo libro rappresenta con un’idea originale l’idea dei miti “raccontati” dai pittori dando vita ad un percroso estetico molto formativo. Ad esempio l’ira di Zeus è rappresentata con la storia dell’olio.
Il mondo dell’arte per i ragazzi ci parla di Polloc mentre dipinge. Si parla di Painting Action.