TRENTINO-ALTO ADIGE TRENTO E LA VALSUGANA Il capoluogo dell'omonima provincia e della regione Trentino-Alto Adige è situato alla fine della valle del fiume Adige, 55km a sud di Bolzano e 100km a nord di Verona. Da Trento si possono facilmente raggiungere gli impianti sciistici del Monte Bondone o di Andalo e la Paganella. La Valsugana è una dominata dallo scorrere del Fiume Brenta, che nasce dai laghi di Levico e Caldonazzo i quali offrono tranquillità e riposo agli ospiti, ma anche sport e divertimento nell’acqua e a riva. Qui a farla da padrone sono le bellezze naturali di boschi e montagne che regalano contesti unici in cui trascorrere piacevoli vacanze con tutta la famiglia.
TRENTO: la conquista romana del Trentino avvenne nel corso del I secolo a.C. Trento, sorta già prima della conquista come accampamento militare romano (castrum), venne battezzata Tridentum ("città dei tre denti"), forse perché nei pressi della città sorgono proprio tre colli vagamente assomiglianti a tre denti. Trento è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare 16 aprile 1976 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Quasi una capitale della cristianità durante il concilio (1545-63) che fissò i canoni della Controriforma Cattolica, Trento conserva monumenti capaci di non deludere il turista più attento. Da vedere: Cattedrale di San Vigilio: è il duomo di Trento la principale chiesa cittadina ed è stata edificata nel XIII secolo sull'area in cui era originariamente presente un'antica basilica dedicata a San Vigilio, da cui prende il nome e che è il Patrono della città. Questa antica basilica fu costruita fuori dalle mura perché fungeva da chiesa cimiteriale: vi furono infatti sepolti San Vigilio e i resti dei tre martiri Ananuensi Sisinnio, Martirio ed Alessandro. Chiesa di santa Chiara: nonostante gli interventi medioevali e settecenteschi conserva il suo carattere romanico, ma con alcuni interventi pesanti barocchi (1629). In origine dedicata a San Michele Arcangelo, si trova nel borgo di Santa Croce. Le due fasi medioevale e settecentesca sono visibili sia all'esterno che all'interno, come nel campanile. L'antico monastero delle Clarisse è stato oggetto di numerose ricostruzioni e ristrutturazioni, è un autorevole edificio seicentesco che conserva un tratto di chiostro e dei loggiati. Oggi è centro dei servizi Culturali Castello del Buonconsiglio: eretto nel Duecento ha ospitato per cinque secoli i principi vescovi della città. La struttura più antica è rappresentata dal Castelvecchio (XIII secolo), poi riedificato. Accanto venne costruita per volontà di Bernardo Clesio il Magno Palazzo, decorato dal Romanino e Dosso Dossi, poi messo in comunicazione diretta con l'edificio antico tramite la Giunta Albertiana. 1 © 2011 Agribooking. Tutti i diritti riservati. All rights reserved.
Torre Aquila orientata verso Aquileia, conserva un importante affresco del Gotico Internazionale, il Ciclo dei Mesi, forse attribuibili al maestro Venceslao di Boemia. Altre torri del castello sono Torre d'Augusto (il torrione principale quello circolare) e torre del falco. Di fronte all'entrata principale del castello, al di là della strada, è inoltre presente un sarcofago di pietra. Palazzo delle Albere: di stile rinascimentale, fu costruito intorno al 1550. Pur essendo una residenza di rappresentanza, esso presenta fortificazioni ed elementi architettonici di difesa, come le quattro torri angolari. Ospita oggi la sede di Trento del Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - MART. Palazzo Thun: attuale sede del municipio, palazzo di rappresentanza della famiglia Thun, originaria della Val di Non, che riunì in un unico complesso una serie di edifici preesistenti nella metà del XV secolo. Palazzo Galasso o Del Diavolo: fatto costruire nel 1602 da un discendente della potente famiglia di banchieri Fugger; così chiamato, secondo la leggenda, citata anche da Goethe, perché fu realizzato in una sola notte e perché all'interno fu ritrovata una parete annerita subito dopo la costruzione. Fontana del Nettuno: uno dei più importanti monumenti della città del XVIII secolo, edificata nel periodo dell'Illuminismo per "salute e decoro della città". Nel cortile del palazzo municipale si trova la statua originale del Nettuno, quella scolpita da Stefano Salterio da Como: sulla cima della fontana, infatti, negli anni 1940, è stata posta una riproduzione bronzea. Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART): vanta una vasta collezione permanente dell'Ottocento e dei primi del Novecento, fino alla prima guerra mondiale (dal romantico Francesco Hayez al futurista Boccioni) e organizza numerose esposizioni temporanee.
PERGINE VALSUGANA: capoluogo del comprensorio Alta Valsugana la cittadina è dominata dallo storico Castel Pergine e presenta, fra architetture rustiche, artistiche vestigia del tempo antico, notevoli palazzi rinascimentali (Via Maier) e bellissimi dintorni. La piana di Pergine, ampia e assolata, è circondata da monti e vallate boscose. Da vedere: Chiesa convento dei Padri Francescani: la facciata ricorda quella della chiesa di San Babila a Milano. Questa chiesa sostituì quella costruita nel 1606, dedicata a San Francesco d'Assisi. Chiesa Parrocchiale di Santa Maria: in stile tardogotico, edificata nel 1556 sopra una più antica del 1183, gli studiosi ritengono risalisse al periodo longobardo. Chiesa di San Carlo: nel 1339 dedicata a San Nicolò, fu ricostruita nel 1615 e dedicata a San Carlo, ai tempi sede dei Confratelli della Buona Morte. Chiesa di Sant'Antonio: edificata nel 1490 sopra i resti di una più antica che si ritiene risalisse al 1089. Nel 1797 le ossa del vicino cimitero furono raccolte e depositate in questa antica chiesa che venne murata;, da allora è agibile solo la costruzione del 1490. Per molto tempo la chiesa venne chiamata chiesa delle Anime.
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Palazzo Tomelin: del periodo seicentesco, fu la sede del quartier generale di Giacomo Medici che guidò la spedizione italiana durante la terza guerra d'indipendenza. Ora è sede della Cassa Rurale di Pergine. Municipio: del 1697, inizialmente di un solo piano, venne sopraelevato nel 1786 dopo un incendio. Sulla sommità dell'edificio vi sono una campana ed un orologio. Pare che nel castello vi siano state apparizioni di una dama candida, un fantasma di una donna che secondo la tradizione morì di morte violenta nel maniero e circola tutt'oggi senza trovare pace. La Prigione della goccia si tratta di una stanza appositamente adibita a prigione, in cui il malcapitato subiva l'antica tortura della goccia che cadeva dall'alto del soffitto.
LAGO DI CALDONAZZO: il maggiore tra quelli interamente entro confini della provincia ed anche l'unico tra questi in cui si può praticare lo sci nautico e altri sport acquatici. Ci sono stabilimenti balneari e spiagge libere e assieme al lago di Levico formano i due laghi più caldi del Sud Europa. Sulle sue sponde si sviluppano i comuni di: Caldonazzo, Calceranica al Lago, Pergine Valsugana e Tenna. Sul lago è possibile praticare numerosi sport acquatici, tra le quali la vela, il windsurf e lo sci nautico. Proprio in questa disciplina il lago ha rivestito un ruolo importante: è stato, ed è ancora, il "campo di allenamento" di Thomas Degasperi, sciatore nautico trentino specialista nella disciplina dello slalom, attuale Campione Europeo e Mondiale. Sul lago si svolgono numerosi eventi, soprattutto nel periodo estivo. Il più importante è il Palio dei Draghi (o Dragon Boat), una competizione tra imbarcazioni spinte da numerosi vogatori. Le imbarcazioni ricordano vagamente la sagoma di draghi, da cui il nome della gara. Il 14 agosto di ogni anno viene organizzato uno spettacolo pirotecnico per festeggiare il Ferragosto.
LAGO DI LEVICO: è il secondo lago interamente trentino per estensione dopo il vicino lago di Caldonazzo, e le sue sponde ospitano un lido e un annesso parco, nonché caratteristici canneti. Il lago è sufficientemente esteso per garantire una relativa mitigazione del clima, specie nella zona più vicina ad esso. è il primo lago alpino d'Europa per profondità e larghezza.
LEVICO TERME: è situata nel punto più alto del fondovalle della Valsugana a 520 metri sul livello del mare, a 22 km da Trento. Sono presenti varie sorgenti termali le principali sono situate a Vetriolo Terme e nel Comune vicino di Roncegno Terme. Le acque arsenicali-ferruginose vengono utilizzate per la cura di patologie ansiose, cura e prevenzione delle affezioni alle alte vie respiratorie, anche dovute ad inquinanti come lo smog, artrosi, reumatismi, artriti reumatiche e psorisiache, postumi di fratture, malattie della tiroide, della pelle, e malattie ginecologiche. Da vedere: Parco degli Asburgo: il parco storico più grande della provincia di Trento, nel quale si possono trovare 76 specie di alberi e un totale di 125 specie arbustive, per un totale di oltre 550 piante. Un'oasi naturale, tranquilla e piacevole da visitare. 3 © 2011 Agribooking. Tutti i diritti riservati. All rights reserved.
A partire dal 2004 all'interno del Parco viene allestito il Mercatino di Natale di Levico Terme, con caratteristiche "casette" disposte lungo i viali. Chiesa del SS. Redentore: è stata costruita tra il 1872 e il 1877 dall'arch. Leopoldo Claricini sul sito di una chiesa medioevale. Castel Selva: le cui rovine dominano l'omonimo abitato, risale al XII secolo, durante il XVI secolo fu decorato in maniera sontuosa da Bernardo Clesio, che ne fece la sua residenza estiva, e proprio per questo durante il Concilio di Trento fu residenza di molti emissari giunti per assistere ai lavori. Nel Comune di Levico Terme si trovano varie fortificazioni austro-ungariche, costruite a difesa del confine meridionale dell'Impero, facenti parte del Rayon I Tirol del sistema di fortificazioni austriache.
RONCEGNO TERME: è caratterizzato da una grande escursione altimetrica, partendo dal fondovalle con i 398 metri s.l.m. del punto più depresso, collocato in prossimità dell’alveo del Brenta vecchio, si raggiungono i 2381 metri s.l.m. del Gronlait. Il settore orientale della montagna di Roncegno prende il nome dalla chiesetta che sorge su una collina sulla riva sinistra del torrente Chiavona, sopra la località Rozzati, vale a dire Santa Brigida. In quest’area, sulla destra del rio San Nicolò, c’è il dosso (m 698) dove si trovano i resti del campanile della chiesa di San Nicolò, risalente, secondo gli ultimi studi condotti dal settore Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento, almeno al XIV secolo. Questa chiesetta sorge su una terrazza posta una decina di metri sotto il culmine del dosso ed è attorniata da resti di mura di antiche costruzioni. Oltre la valle, sotto il maso Montebello (m 716), su un colle, si trovano pochissimi resti del Castello di Montebello. Si ritiene che i dossi di San Nicolò e di Montebello costituissero in origine un unico complesso sul quale si disponevano le costruzioni facenti parte del castello. Fu forse un’alluvione a separare le due aree e ad incidere profondamente la montagna. Il paese, che sorge nell’area di congiunzione delle strade che scendono dai tre settori, è chiamato anche ai nostri giorni detto Villa e si distingue in “Vila de Sora” e “Vila de Soto”.
BORGO VALSUGANA: è situata in una strozzatura della Valsugana e si è sviluppata attorno al fiume Brenta stretta tra il monte Ciolino a Nord e il monte Rocchetta a Sud, entrambi non molto elevati. Il suo centro storico è l'unico in Trentino ad essersi sviluppato su entrambe le sponde del fiume Brenta. Tra i monumenti si ricordano la Chiesa arcipretale dedicata alla Natività di Maria, interessante edificio settecentesco con alcuni dipinti e le reliquie del santo patrono, il campanile progettato da Tommaso Temanza e la vicina chiesa di San Rocco, piccola ma interamente affrescata da Francesco Corradi. Nelle vicinanze si trova il palazzo dove dormì Napoleone Bonaparte di passaggio in Valsugana. Nella piazza principale si trova la Chiesa di Sant'Anna, un tempo parte di un esteso convento ed ora uno dei pochi edifici rimasti dopo l'incendio del 1862 che distrusse gran parte del paese. Altro edificio rimasto è l'attuale Municipio, che presenta ancora un grazioso chiostro. Il centro storico (ed in particolare la zona denominata "Borgo vècio", ovvero "Borgo vecchio") è caratterizzato da numerosi palazzi antichi, con interessanti portali, affreschi e altre decorazioni. 4 © 2011 Agribooking. Tutti i diritti riservati. All rights reserved.
All'estremo limite occidentale del paese, in posizione un tempo isolata ed ormai inglobata nell'agglomerato urbano è collocato il santuario della Madonna di Onea. A una quota leggermente superiore e in posizione strategica e panoramica si staglia Castel Telvana, in parte diroccato ed in parte adibito a residenza privata, caratterizzato da una torre quadrangolare alta e stretta.
PIEVE TESINO: nella Piazza Maggiore si ergono il Palazzo del Municipio vecchio, la casa Pellizzaro-Carestia e la casa Buffa-Caporale. Nel mezzo della piazza c'è la monumentale settecentesca fontana ottagonale di pietra rossa con quattro getti e stemmi. Sul Palazzo del Municipio vi è una lapide che ricorda Alcide de Gasperi, qui nato il 4 aprile 1881; in Via de Gasperi è possibile osservare una lapide analoga sulla sua casa natale, ora trasformata nel Museo Casa de Gasperi, che ripercorre la vita trentina del grande Statista. Una delle più notevoli costruzioni gotiche del Trentino è la Pieve dell'Assunta, la Chiesa venne consacrata nel 1184 dal vescovo di Feltre, ma la forma gotica attuale risale alla seconda metà del Quattrocento e venne rimaneggiata nel secolo successivo. La Pieve è proprietaria di un prezioso tesoro: nelle sue vicinanze si erge la Chiesa di S. Sebastiano eretta nella seconda metà del XV secolo. I tesini nel tempo diventarono importanti commercianti di stampe in tutto il mondo.
CASTEL IVANO: è una fortificazione che si erge sul colle di Ivano, nel paese di IvanoFracena. Ritenuto famoso per il rarissimo esempio in regione di cammino di ronda, appare perfettamente conservato e presenta un gioco architettonico che racchiude lo stile medievale delle mura, lo stile rinascimentale della residenza e la loggia benedettina. Nel 1365, all'interno del castello, si era rifugiato il conte Biagio delle Castellare, odiato e feroce signorotto locale. Il potente Francesco da Carrara riuscì ad intercedere per la liberazione del conte e la popolazione del Tesino e della Valsugana, che chiedeva la sua testa per le sofferenze patite, dovette accontentarsi di vedere bruciare solo un fantoccio con le sembianze di Biagio. Da allora il rogo simbolico viene messo in scena ogni anno nel primo giorno di quaresima, ed ogni quattro anni, a Carnevale, si svolge una festa mascherata tra le vie di Ivano-Fracena e del vicino paese di Strigno, in ricordo delle vicende storiche. Attualmente il castello è adibito ad abitazione privata, proprietà della famiglia Staudacher, ed è quindi visitabile solamente in occasione di eventi culturali.
GRIGNO: Nei pressi della località Selva di Grigno si trovano diverse cavità naturali, tra cui la ben nota grotta della Bigonda (si può visitare per 1 km, ma solo accompagnati da una guida) di sviluppo complessivo oltre i 30 km è la terza cavità italiana per vastità, e la grotta Calgeron. Nel comune sono presenti testimonianze del periodo preistorico, in particolare del paleolitico superiore. Due sono i siti archeologici nei quali sono stati effettuati ritrovamenti: Riparo Dalmeri e la Grotta di Ernesto, che si trovano a nord della piana della Marcésina a 1200 m di altitudine.
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