TRENTINO ALTO ADIGE
BLEGGIO 1
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BLEGGIO SUPERIORE: I BORGHI DI RANGO E BALBIDO Il soleggiato altopiano del Bleggio è uno scrigno verdissimo dove riscoprire il piacere di una vacanza all’insegna di natura, silenzio, benessere e tradizione. Il territorio conta decine di borghi contadini dove rintracciare, nelle tipiche architetture in pietra e legno così come nell’ospitalità schietta della gente, i costumi e le usanze di un tempo. Sceglierli per il proprio soggiorno significa prediligere una vacanza tranquilla e a dimensione umana, nel rispetto dell’ambiente e alla scoperta di una natura ancora amica. Sono luoghi magici che portano magnifici i segni del tempo.
CENNI STORICI Il toponimo “Bleggio” nel dialetto locale “Blec” è molto antico e deriva dal termine prelatino “Blese” che significa pendio erboso.
La storia
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2300 a.C., datano a quest’epoca i più antichi reperti del villaggio di palafitte di Fiavè.
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1525, scoppia la “guerra rustica”: i contadini si rivoltano contro nobili e preti incendiando castelli, conventi e chiese.
864, si ha la prima notizia della Pieve “de Blezio”. 1004, le valli del Sarca, come l’intero Trentino, trovano collocazione nel Sacro Romano Impero germanico come giurisdizione dipendente direttamente dal Vescovo di Trento, al quale resteranno fino al 1803.
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1579, scoppia la “guerra delle noci” quando il Vescovo di Trento impone ai giudicariesi il rispetto delle “compattate”, antiche regole che favorivano il Conte di Tirolo e vessavano ulteriormente la popolazione.
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1703, il Bleggio scampa miracolosamente il pericolo dell’invasione francese, per questo fa voto della processione sul Monte S. Martino
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1796, l’esercito di Napoleone invade il Trentino; nel 1803 cessa sulle valli la dominazione del Principe Vescovo di Trento.
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1815, con il Congresso di Vienna il Trentino passa all’Austria. 1918, con la fine della prima guerra mondiale, la regione è annessa all’Italia.
RISORSE NATURALI E CULTURALI Il borgo di Rango: piccolo gioiello dell’altopiano del Bleggio, scolpito nella montagna, domina dall’alto tutta la valle, immerso in un silenzio quasi sacrale. Entrato con tutti gli onori nella club I Borghi più Belli d’italia, con le sue antiche dimore addossate le une alle altre e collegate da portici, androni e corti interne, sembra un abitato fortificato, perfettamente conservato nella sua struttura architettonica rustica di montagna, retaggio ben conservato di un passato da borgo di passaggio per mandrie, greggi e viaggiatori solitari. Il tempo non ha intaccato questo prezioso patrimonio storico e architettonico che, anzi, con il passare dei decenni è stato ampiamente valorizzato. Ancora oggi gli ampi portali, i lunghi loggiati e le ordinate rastrelliere per l’essiccazione dei prodotti testimoniano la sapienza costruttiva del passato, con gli antichi vòlti che si aprono ai visitatori in occasione dei Mercatini di Natale. Passeggiando fra gli androni, le corti interne, le numerose fontane, nelle strette viuzze selciate, si coglie ancora lo spirito della difficile vita contadina, tanto dura da spingere gli uomini ad emigrare per imparare a svolgere lavori oggi abbandonati o quantomeno in disuso come il moleta (arrotino), ombrelèr (ombrellaio), el carègheta (impagliatore di sedie) o il calièr (calzolaio). Rango, con le sue suggestive atmosfere, regala tutto il calore rustico della vita agreste, che qui è ancora di casa. Nel borgo è visitabile anche un piccolo Museo della Scuola, un archivio davvero inedito e originalissimo in cui sono conservati gli oggetti e il materiale didattico della prima metà del novecento delle scuole dei dintorni. Un vero spazio di archeologia scolastica. Il borgo di Balbido: inserito a pieno titolo nell’Associazione dei Paesi Dipinti, è un libro aperto sulla vita spesso dura ma sempre sincera dei paesani, da sfogliare vicolo dopo vicolo. I murales colorano l’ambiente e raccontano momenti di vita contadina, antiche leggende e vecchi mestieri. Dalle pagine illustrate a tinte vivaci, ammiccano timidi sposi al banchetto di nozze, il moleta (l’arrotino) con la sua ingegnosa bicicletta, bambini golosi colti con le mani… sulle scale, l’instancabile lavandaia che non lava più i panni ma ha ancora un sorriso per tutti… La pieve di Santa Croce: chiesa arcipretale dei Santi Dionisio, Rustico ed Eleuterio è molto antica, raro esempio per il Trentino di edificio sacro in stile rinascimentale. Basilica rinascimentale, dalla facciata di gusto classico; all’interno ampia navata, illuminata da ampi finestroni semiellittici secenteschi. Di particolare rilievo storico la secentesca Cappella della Santa Croce (1640) con lo splendido altare barocco di legno dorato che custodisce la Croce taumaturga. Il maggiore interesse storico-artistico sta nella Cripta: un locale a tre navate
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divise da quattro colonne cilindriche in pietra rossa, con simboli rilevabili nell’arte carolingia anteriori al 1303 ed iconografica romanica (XI secolo). Percorso didattico Passo del Durone Malga Stabio: il percorso didattico si sviluppa sulle pendici settentrionali e occidentali del Cima Sera, tra il passo Durone e la Malga Stabio. Su strada sterrata e vecchie mulattiere chiuse al traffico, il percorso ha una conformazione parzialmente ad anello, con un lunghezza di circa 10 chilometri e un dislivello attorno ai 500 metri. Lungo il percorso sono individuati 17 “punti notevoli”, punti di sosta in cui si possono osservare elementi particolarmente significativi in merito agli aspetti naturalistici e storico-culturali che caratterizzano il territorio . Tra i più suggestivi e caratteristici i massi erratici, il bosco di faggio, l’edicola religiosa di Sant’Antonio, lo stagno, la torbiera, la vecchia “calchèra”. Dopo un lungo cammino nella quiete ombrosa del bosco, il panorama si apre nella splendida conca di Malga Stabio. La morbida distesa del pascolo, verdissima in estate, circonda la malga come una sorta di grande anfiteatro, che più in alto cede il posto a fitti boschi di faggio, mentre il festoso suono dei campanacci delle mucche si diffonde nell’aria tersa. Terme di Comano: a pochi chilometri il rinomato centro termale, noto già agli antichi Romani, unico in Italia con un’acqua termale a temperatura costante di 27°C, ideale per curare in modo naturale e senza effetti collaterali le malattie della pelle, come psoriasi, eczemi, allergie e la dermatite atopica del bambini.
ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI Il Comune del Bleggio è attraversato dalla Strada del Vino e dei Sapori dal Garda alle Dolomiti. Prodotto d’eccellenza del Comune è la noce del Bleggio. Coltivata nel borgo fin dal 1550, si distingue per il gusto gradevole con una tipica nota speziata, il guscio sottile e facile da rompere, le dimensioni ridotte e l’insolita forma allungata. Il gheriglio è di colore chiaro e si estrae molto facilmente. La raccolta comincia nella seconda metà di settembre e si esegue ancora a mano. Le noci vengono poi lavate ed essiccate naturalmente sui graticci delle soffitte arieggiate delle case. Le noci si acquistano direttamente dai contadini, che da sempre ne valorizzano il gusto trasformandole in profumate torte (famosa è la torta di noci cucinata nella ricetta più povera solo con noci, uova e pane grattugiato), fragrante pane alle noci, robusto liquore nocino e il nocetto, il raro salame alle noci, prelibatezza creata con una speciale e segreta ricetta solo nel Bleggio. Nel Bleggio si producono inoltre le “montagnine”, le patate coltivate esclusivamente su terreni e in ambienti di montagna che, un po’ avari nelle quantità, sono prodighi di sapore e genuinità. Coltivate secondo un protocollo di autodisciplina dei coltivatori trentini, sono conservate al naturale. Nel Bleggio si producono inoltre mele, ciliegie, ortaggi, uva.
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Mercatini di Natale: nel mese di dicembre gli stretti vicoli e gli ampi androni del borgo di Rango si accendono delle luci del Natale e si impregnano dei profumi della festa. Nel borgo rivive infatti la suggestione dei Mercatini di Natale: tra luci, colori e profumi i visitatori scopriranno nei tipici vòlt bancarelle con le prelibatezze enogastronomiche tipiche della valle e gli oggetti artigianali. Il borgo si anima di contadini che propongono i loro prodotti, di artigiani che espongono oggetti caratteristici del loro lavoro, di vignaioli che fanno degustare i loro vini, il tutto in una cornice di musica e festa, con momenti di autentica poesia. Simposio internazionale di scultura lignea e murales a Balbido e Rango: a luglio si esibiscono tra le case affrescate di Balbido e gli androni di Rango, artisti provenienti da tutto il mondo per eseguire su tronchi di pino strobo opere lignee ispirate a temi sempre nuovi. Sagra di Rango: ultimo fine settimana di maggio, nel pittoresco borgo di Rango, tra i più belli d’Italia, aprono i battenti le “vecchie osterie”, allietate da gruppi di musica tradizionale e dalle esibizioni del Festival dei Fisarmonicisti. Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia: a settembre 2009 il borgo di Rango ospiterà la grande festa della ruralità e della tradizione italiana, per celebrare gli angoli più suggestivi e spesso dimenticati, i mestieri antichi e sapienti ma anche i prodotti tipici di tutti i borghi italiani inseriti nel club.
INFRASTRUTTURE TURISTICHE • • •
n. 2 Alberghi; n. 1 Locanda; n. 2 Agriturismi;
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n. 1 B & B; n. 2 Ristoranti;
COME RAGGIUNGERE IL COMUNE DI BLEGGIO In auto – A22 Autostrada del Brennero, uscita Trento Centro. Quindi prendere in direzione Madonna di Campiglio. Da Brescia, SS del Caffaro. In treno – Stazione FS di Trento, quindi dal vicino terminal collegamenti con autobus di linea Trentino Trasporti per Terme di Comano - Bleggio. In aereo – Aeroporto di Verona Villafranca, quindi bus navetta per la Stazione FS di Trento e, dal vicino terminal, collegamenti con autobus di linea Trentino Trasporti per Terme di Comano - Bleggio In pullman – Collegamenti stagionali da numerose città italiane.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI •
Azienda per il Turismo Terme di Comano Dolomiti di Brenta
Telefono 0465.700108 Fax 0465.702281, www.comano.to
[email protected]
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Comune di Bleggio Superiore
Telefono 0465.779550 Fax 0465.779670
[email protected] N.B. : Foto gentilmente fornite dalle Amministrazioni Comunali interessate © Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo Tutti i diritti riservati - Riproduzione autorizzata con citazione della fonte
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