Testata: Il Mattino
Data: 5 Novembre 2015
Pag.: 34
Testata: Il Quotidiano del Sud
Data: 5 Novembre 2015
Pag.: 19
Testata: Il Quotidiano del Sud
Data: 5 Novembre 2015
Pag.: 24
Testata: Il Quotidiano del Sud
Data: 5 Novembre 2015
Pag.: 24
Testata: Il Quotidiano del Sud
Data: 5 Novembre 2015
Pag.: 24
Testata: Irpinia Oggi
Data: 4 Novembre 2015
Testata: Irpinia 24
Data: 4 Novembre 2015
Al Teatro “Gesualdo” l’arte in scena con Del Donno Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno Avellino - Le sue opere sono esposte in più di 45 città, dislocate in quattro continenti e in oltre 72 luoghi diversi fra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. È uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano contemporaneo. Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno, decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015” la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. “Segno, Immagine e Scrittura”, mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, nella persona del procuratore unico Alberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Al vernissage di venerdì 6 novembre interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620
BIOGRAFIA Il percorso artistico di Antonio Del Donno, nato a Benevento nel 1927, inizia nella prima metà degli anni cinquanta con le serie di disegni a china – architetture urbane, strade, ferrovie – anticipatrici della forte seduzione per il segno grafico che diventerà il leit motiv della sua intera produzione. Sempre desideroso di sapere e di conoscere, Del Donno frequenta quotidianamente la galleria di Lucio Amelio a Napoli e presenzia assiduamente ai maggiori eventi artistici che si succedono freneticamente in quegli anni in Italia e all’estero: dalle Biennali alle Triennali, dalle Quadriennali alle fiere e alle mostre più importanti, sempre accompagnato dall’amico Mimmo Paladino con il quale condivide ogni avvenimento. Si forma direttamente all’interno dell’ambiente artistico e vive le esperienze di un’epoca storica – quella delle avanguardie degli anni ’60 e ’70 – contrassegnata da radicali cambiamenti e forti rotture. Parallelamente, comincia a produrre e ad esporre il frutto del suo lavoro con un’intensità che è, ancor oggi, a dir poco sorprendente. L’assiduità della pratica e la volontà gli hanno permesso di raggiungere una sicurezza straordinaria che non sconfina mai nel manierismo e nella ripetitività fine a se stessa. La quotidianità del fare artistico – per lui indispensabile – è da leggere essenzialmente come gesto liberatorio e comunicatore. Osservando gli ultimi lavori si percepiscono una freschezza e una forza mai venute meno nel corso degli anni, che rendono inimmaginabile l’effettiva età anagrafica dell’autore. Assumendosi il rischio di venir confinato ai margini dell’ambiente artistico – ma così non è stato – Del Donno sceglie la purezza di spirito e di linguaggio per comunicare il suo pensiero che va “intuìto” per mezzo della sensibilità e non “spiegato e capito”, come non si possono “spiegare e capire” il canto degli uccelli, un’alba, un tramonto . La sua filosofia ben si percepisce osservando l’intero corpus delle opere, dai Contenitori di luce ai Vangeli, dalle Parole di fuoco alle Tagliole, ai lavori più recenti, che richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità che spesso ci circonda. Tutto il lavoro di Del Donno è coerente con il suo modo di essere e portatore di valori profondi: onestà intellettuale, autenticità, libertà. Si sono occupati ampiamente della sua produzione, tra gli altri Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Mirella Bentivoglio, Enrico Crispolti e Giuseppe Galasso.
Testata: Ottopagine
Data: 4 Novembre 2015
De Sanctis, politico attuale: le celebrazioni del bicentenario Al Gesualdo la presentazione della rivista Studi Desanctisiani diretta da Toni Iermano Nel 2017 200 anni dalla nascita del grande critico e intellettuale di origini irpine. Dire che De Sanctis fu critico letterario e grande pensatore è riduttivo. La sua opera e la sua intera vita furono testimonianza ed esempio per quanti, dal Risorgimento in poi, hanno cercato il significato di libertà. Ha indagato a fondo il rapporto tra politica e potere, e per primo nel 1848 parlò di questione morale. La grande attualità del suo messaggio, la necessità oggi di rileggere alcuni dei suoi scritti sul Mezzogiorno, spingono gli studiosi a rimettere al centro del dibattito culturale la figura del grande intellettuale di origini irpine. Anticonformista, antiretorico, tutto avrebbe gradito tranne che si celebrasse in pompa magna il suo bicentenario che cade nel 2017. Ed è per questo che non ci sarà una, ma tante iniziative che ricorderanno Francesco De Sanctis. Un percorso di riavvicinamento, alla scoperta del "vero De Sanctis", che fu anche Ministro dell’istruzione del governo Cavour e autore dell’indimenticabile Un Viaggio elettorale, ancora oggi punto di riferimento per quanti la politica vogliono farla sul campo cercando il consenso, proponendo idee. La prima iniziativa si è svolta nel foyer del Teatro Gesualdo di Avellino, dove è stato presentato in anteprima nazionale, il nuovo numero della prestigiosa rivista Studi Desanctisiani, la rivista internazionale di Letteratura, Politica e Società diretta da Toni Iermano, pubblicata a Pisa da Fabrizio Serra Editore, uno dei marchi più importanti nell’editoria scientifica europea. Il dibattito sulla figura di De Sanctis che ha accompagnato la presentazione del terzo numero della rivista è stato introdotto e moderato dal presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, che ha accompagnato gli interventi dell’onorevole Gerardo Bianco e del professore Toni Iermano, rispettivamente presidente e coordinatore scientifico del Comitato Nazionale per le celebrazioni della nascita del grande pensatore italiano.
Testata: Avellino Today
Data: 4 Novembre 2015
Maestro Antonio Del Donno espone al Gesualdo Le sue opere sono esposte in più di 45 città, dislocate in quattro continenti e in oltre 72 luoghi diversi fra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. È uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano contemporaneo.
Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno, decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015” la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. “Segno, Immagine e Scrittura”, mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, nella persona del procuratore unico Alberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Al vernissage di venerdì 6 novembre interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620
Testata: LaNostraVoce
Data: 4 Novembre 2015
Arte in Scena, al “Gesualdo” in mostra le opere di Del Donno AVELLINO – Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno. E’ il decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015”, la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un contenitore culturale ampio, una sorta di di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello. E’ stato fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. La mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, si chiama “Segno, Immagine e Scrittura”nella persona del procuratore unico Alberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. All’inaugurazione della mostra, che si terrà venerdì 6 novembre alle ore 18,00 interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre.
Testata: TuSiNatInItaly
Data: 4 Novembre 2015
Il Maestro Antonio Del Donno ospite al Teatro "Gesualdo"
Le sue opere sono esposte in più di 45 città, dislocate in quattro continenti e in oltre 72 luoghi diversi fra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. È uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano contemporaneo. Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno, decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015” la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. “Segno, Immagine e Scrittura”, mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, nella persona del procuratore unicoAlberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum
of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Al vernissage di venerdì 6 novembre interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620 BIOGRAFIA Il percorso artistico di Antonio Del Donno, nato a Benevento nel 1927, inizia nella prima metà degli anni cinquanta con le serie di disegni a china - architetture urbane, strade, ferrovie - anticipatrici della forte seduzione per il segno grafico che diventerà il leit motiv della sua intera produzione. Sempre desideroso di sapere e di conoscere, Del Donno frequenta quotidianamente la galleria di Lucio Amelio a Napoli e presenzia assiduamente ai maggiori eventi artistici che si succedono freneticamente in quegli anni in Italia e all’estero: dalle Biennali alle Triennali, dalle Quadriennali alle fiere e alle mostre più importanti, sempre accompagnato dall’amico Mimmo Paladino con il quale condivide ogni avvenimento. Si forma direttamente all’interno dell’ambiente artistico e vive le esperienze di un’epoca storica - quella delle avanguardie degli anni ’60 e ’70 - contrassegnata da radicali cambiamenti e forti rotture. Parallelamente, comincia a produrre e ad esporre il frutto del suo lavoro con un’intensità che è, ancor oggi, a dir poco sorprendente. L’assiduità della pratica e la volontà gli hanno permesso di raggiungere una sicurezza straordinaria che non sconfina mai nel manierismo e nella ripetitività fine a se stessa. La quotidianità del fare artistico - per lui indispensabile - è da leggere essenzialmente come gesto liberatorio e comunicatore. Osservando gli ultimi lavori si percepiscono una freschezza e una forza mai venute meno nel corso degli anni, che rendono inimmaginabile l’effettiva età anagrafica dell’autore. Assumendosi il rischio di venir confinato ai margini dell’ambiente artistico - ma così non è stato - Del Donno sceglie la purezza di spirito e di linguaggio per comunicare il suo pensiero che va “intuìto” per mezzo della sensibilità e non “spiegato e capito”, come non si possono “spiegare e capire” il canto degli uccelli, un’alba, un tramonto . La sua filosofia ben si percepisce osservando l’intero corpus delle opere, dai Contenitori di luce ai Vangeli, dalle Parole di fuoco alle Tagliole, ai lavori più recenti, che richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità che spesso ci circonda. Tutto il lavoro di Del Donno è coerente con il suo modo di essere e portatore di valori profondi: onestà intellettuale, autenticità, libertà. Si sono occupati ampiamente della sua produzione, tra gli altri Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Mirella Bentivoglio, Enrico Crispolti e Giuseppe Galasso.
Testata: Irpinia News
Data: 4 Novembre 2015
Teatro Gesualdo, Arte in scena con la mostra senza confini di Del Donno Le sue opere sono esposte in più di 45 città, dislocate in quattro continenti e in oltre 72 luoghi diversi fra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. È uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano contemporaneo. Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno, decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015” la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. “Segno, Immagine e Scrittura”, mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, nella persona del procuratore unico Alberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Al vernissage di venerdì 6 novembre interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre.
Testata: OrticaLab
Data: 4 Novembre2015
Al Teatro Gesualdo, Arte in scena con la mostra senza confini di Del Donno Le sue opere sono esposte in più di 45 città, dislocate in quattro continenti e in oltre 72 luoghi diversi fra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. È uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano contemporaneo. Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno, decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015” la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. “Segno, Immagine e Scrittura”, mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, nella persona del procuratore unico Alberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Al vernissage di venerdì 6 novembre interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620
BIOGRAFIA Il percorso artistico di Antonio Del Donno, nato a Benevento nel 1927, inizia nella prima metà degli anni cinquanta con le serie di disegni a china - architetture urbane, strade, ferrovie anticipatrici della forte seduzione per il segno grafico che diventerà il leit motiv della sua intera produzione. Sempre desideroso di sapere e di conoscere, Del Donno frequenta quotidianamente la galleria di Lucio Amelio a Napoli e presenzia assiduamente ai maggiori eventi artistici che si succedono freneticamente in quegli anni in Italia e all’estero: dalle Biennali alle Triennali, dalle Quadriennali alle fiere e alle mostre più importanti, sempre accompagnato dall’amico Mimmo Paladino con il quale condivide ogni avvenimento. Si forma direttamente all’interno dell’ambiente artistico e vive le esperienze di un’epoca storica - quella delle avanguardie degli anni ’60 e ’70 - contrassegnata da radicali cambiamenti e forti rotture. Parallelamente, comincia a produrre e ad esporre il frutto del suo lavoro con un’intensità che è, ancor oggi, a dir poco sorprendente. L’assiduità della pratica e la volontà gli hanno permesso di raggiungere una sicurezza straordinaria che non sconfina mai nel manierismo e nella ripetitività fine a se stessa. La quotidianità del fare artistico - per lui indispensabile - è da leggere essenzialmente come gesto liberatorio e comunicatore. Osservando gli ultimi lavori si percepiscono una freschezza e una forza mai venute meno nel corso degli anni, che rendono inimmaginabile l’effettiva età anagrafica dell’autore. Assumendosi il rischio di venir confinato ai margini dell’ambiente artistico - ma così non è stato - Del Donno sceglie la purezza di spirito e di linguaggio per comunicare il suo pensiero che va “intuìto” per mezzo della sensibilità e non “spiegato e capito”, come non si possono “spiegare e capire” il canto degli uccelli, un’alba, un tramonto . La sua filosofia ben si percepisce osservando l’intero corpus delle opere, dai Contenitori di luce ai Vangeli, dalle Parole di fuoco alle Tagliole, ai lavori più recenti, che richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità che spesso ci circonda. Tutto il lavoro di Del Donno è coerente con il suo modo di essere e portatore di valori profondi: onestà intellettuale, autenticità, libertà. Si sono occupati ampiamente della sua produzione, tra gli altri Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Mirella Bentivoglio, Enrico Crispolti e Giuseppe Galasso.
Testata: Irpinia Post
Data: 4 Novembre 2015
Al “Gesualdo” di Avellino arriva l’arte di Del Donno Le sue opere sono esposte in più di 45 città, dislocate in quattro continenti e in oltre 72 luoghi diversi fra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. È uno degli artisti più rappresentativi del panorama artistico italiano contemporaneo. Venerdì 6 novembre, alle ore 18, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino ospiterà nei suoi due foyer la mostra personale del Maestro Antonio Del Donno, decimo appuntamento con “Arte in Scena 2015” la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. “Arte in Scena” è un progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, e grazie alla partnership con Progress. “Segno, Immagine e Scrittura”, mostra personale curata dall’Archivio Del Donno, nella persona del procuratore unico Alberto Molinari, porterà nello spazio espositivo del Teatro comunale irpino uno degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo italiano, grande sperimentatore delle tecniche artistiche e della forma, che può vantare la presenze di sue opere, realizzate con i
materiali più vari, nei maggiori musei del mondo, tra cui i Musei Vaticani di Roma, il Museum Modern Kunst di Vienna, Il National Museum of Modern Art di Tokio, la National Gallery di Atene, il Museo d’Arte Moderna di Caracas, il Museum of Modern Art di New York, il Museo Espanolo de Arte Contemperain di Madrid e il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Al vernissage di venerdì 6 novembre interverranno, oltre altre all’artista, il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano, lo storico dell’Arte, Alberto Iandoli, che introdurrà la figura dell’artista, il critico d’arte Gianni Garrera e Alberto Molinari, procuratore unico dell’Archivio Del Donno. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino a martedì 8 dicembre. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620