Problemi PROBLEMI TRADIZIONALI • Difficoltà di accertamento • Tutela del risparmio
PROBLEMI LEGATI A INTEGRAZIONE INT.MKT CAP. • Difficoltà di accertamento redditi esteri • Aumento della disomogeneità dei trattamenti fiscali • Problematiche legate al coordinamento tra paesi • Aumento della sensibilità del risparmio e degli investimenti alle variabili fiscali (spinte alla competizione fiscale)
Il Sistema italiano: storia (1) RIFORMA DEL 1974 • Difficoltà di accertamento: – Ricorso alle ritenute operate dal sostituto d’imposta
• Tutela del risparmio – Esclusione dei redditi di capitale dalla base imponibile dell’imposta progressiva – Differenziazione delle aliquote fra impieghi a breve e a lunga scadenza.
• La riforma del 1974 segue i principi di cui sopra. In particolare: – Le plusvalenze non sono tassate – Redditi di capitale tassati con sostitutiva – Aliquote disomogenee (12,5% e 27%)
Il Sistema italiano: storia (2) RIFORMA DEL 1974: Conseguenze • Elusione fiscale e spinta all’innovazione finanziaria per scopi elusivi. Esempio1 : Zero coupon bonds Esempio2: Combinazione di contratti forward: impegno ad acquistare a t+1 un titolo al prezzo Y e mi impegno a vendere a t+1 lo stesso titolo al prezzo Y+C.Se a t+1 il prezzo del titolo è Z>Y+C, guadagno sul primo contratto = Z-Y e perdo Z-(Y+C) sul secondo. Il mio guadagno netto è pertanto Z -Y -[Z-(Y+C)] = C ⇒replica il pagamento di una cedola C al tempo t+1
• Distorsioni nelle scelte dei risparmiatori.
Il Sistema italiano: storia (3) RIFORMA DEL 1998/2000 • Riduzione dei problemi di accertamento – estensione dei regimi sostitutivi – Incentivazione dell’intermediazione del risparmio • Riduzione delle possibilità di elusione – imposizione fiscale di tutti i redditi finanziari – trattamenti fiscali “omogeneizzati” (11%, 12,5%, 27%) • Tutela della competitività dell’investimento finanziario nel nostro paese – esenzione (per alcuni redditi) per gli investitori esteri – riduzione delle aliquote • Agevolazione per il risparmio previdenziale
Il sistema attuale: aliquote •
Interessi: – mutui, depositi e conti correnti bancari: 20% – Obbligazioni: 20% – Titoli di stato: 12,5% • Utili su partecipazioni societarie – non qualificate: 20% – qualificate o società residente in paradiso fiscale: BI Irpef • Proventi e rendimenti: – da gestioni collettive del risparmio (fondi comuni di investimento): 20% (in capo al fondo) – su contributi a fondi di previdenza complementare e individuale e rivalutazioni degli accantonamenti TFR: 11% – su premi per contratti di assicurazione sulla vita: esenti – Pronti contro termine: 20% • Plusvalenze: – Qualificate/non qualificate: come per gli utili – Altre plusvalenze: 20%
I tre regimi di tassazione •
Risparmio individuale: gli individui non si avvalgono di intermediari né per l'amministrazione, né per la gestione del risparmio
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Risparmio amministrato: il risparmiatore tiene i propri titoli in amministrazione presso banche, Sim etc, senza affidarne loro la gestione (cioè la possibilità di decidere quando e cosa vendere e acquistare)
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Risparmio gestito: i titoli sono affidati ad un intermediario che li gestisce in modo autonomo, decidendo cosa e quando comprare e vendere.
Regimi di risparmio e tassazione
Regimi di risparmio e tassazione
Risparmio Individuale Redditi di capitale • Se assoggettati a imposta sostitutiva con ritenuta alla fonte a titolo d’imposta →non c’è obbligo di dichiarazione analitica annuale • Se rientranti in BI IRPEF →c’è obbligo di dichiarazione analitica annuale →non è garantito l’anonimato Redditi diversi • C’è sempre l’obbligo di dichiarazione analitica annuale →non è garantito l’anonimato • Tassazione alla realizzazione (a fine anno) • Compensazione solo fra redditi diversi assoggettati alla stessa aliquota • Saldo negativo riportabile in avanti per 4 anni
Risparmio amministrato Redditi di capitale • Non rientrano nel risparmio amministrato Redditi diversi • Rispetto al risparmio individuale, imposta sostitutiva prelevata dall’intermediario su ogni singola operazione →non c’è obbligo di dichiarazione analitica annuale→è garantito l’anonimato N.B. Rimane l’obbligo di dichiarazione delle plusvalenze rientranti in BI IRPEF • Tassazione alla realizzazione (in corso d’anno) • Compensazione solo fra redditi diversi all’interno dello stesso rapporto di amministrazione, nello stesso periodo di imposta e nei 4 successivi
Risparmio gestito (1) • Individuale: un soggetto affida la gestione del proprio patrimonio ad un intermediario. • Collettivo: fondi comuni di investimento. • ⇒Stesso regime di tassazione • ⇒L’intermediario opera da sostituto d’imposta applicando un’imposta sostitutiva del 20% sul risultato di gestione
Risparmio gestito (2) Risultato di gestione = + Valore patrimonio a fine anno, al lordo dell'imposta sostitutiva + Prelievi - conferimenti - redditi esenti - 37,5% titoli di stato (equivalente a sottrarre i tds e a tassarne solo il 62,5% , i.e.(1-62,5%))
- proventi da altri fondi comuni - Valore patrimonio a inizio anno
Risparmio gestito (3) • La tassazione del risultato di gestione garantisce: – anonimato; – compensazione redditi diversi (negativi) anche con redditi di capitale; – tassazione alla maturazione. N.B. Nel caso di fondi comuni di investimento: il risultato negativo di un periodo può essere portato avanti illimitatamente o utilizzato in diminuzione del risultato di gestione di altri fondi gestiti dallo stesso operatore • Il contribuente dovrebbe preferire il risparmio gestito perché: – è garantito l’anonimato; – è possibile compensare minusvalenze con redditi da capitale • …tuttavia c’è il problema della tassazione alla maturazione…
– Previdenza individuale • Fondi pensione aperti • Contratti di assicurazione sulla vita
• Vincoli – Erogazione prestazione al raggiungimento dell’età pensionabile. – La prestazione deve essere per almeno il 50% sotto forma di rendita.
Previdenza complementare Accumulazione
Prestazione Età pensionabile
Contributi: deducibili (fino a 5165 euro) Rendimenti finanziari: 11% alla maturazione
MONTANTE= Somma Contributi + Rendimenti finanziari
Rendita: Parte finanziaria: esente Parte contributi: •t iniziale 15% •t scende di 0,3% p.a. •t minimo 9% Capitale: Parte finanziaria: esente Parte contributi: come sopra (K corrisposto <50% Montante)
TFR • Accumulazione: – 11% su rivalutazioni – Accantonamenti deducibili
• Prestazioni: – Parte finanziaria esente – Parte non finanziaria tassata con aliquota pari alla media delle aliquote medie IRPEF degli ultimi 5 anni.
Assicurazione sulla vita •
Se prevedono l'erogazione sotto forma di rendita di almeno metà del capitale accumulato al raggiungimento dell'età pensionabile, tassate come nella previdenza complementare.
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Se contratti assicurativi puri: – Accumulazione: detrazione del 19% dall'Irpef, fino al max di 1291,14 – Prestazione: Totalmente esente