0912 Anno VII, numero 09 novembre 2012 Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006 direttore responsabile: Roberto Ellero Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7 30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112 http://www.centroculturalecandiani.it |
[email protected] direttore: Roberto Ellero | redazione: Elisabetta Da Lio hanno collaborato a questo numero: Michela Agazzi, Gualtiero Bertelli, Donatella Boldrin, Lucia Bonato, Fabrizio Capigatti, Giorgio Conti, Stefano Costantini, Claudio Donà, Arianna Doria, Guido Furlan, Maria Giacometti, Cristina Morello, Mariolina Toniolo, Anna Vanzan, Cathia Vigato progetto grafico: StudioLanza | Stampa: Arti Grafiche Venete
S NEW novembre
CANDIANI MI CASA ES TU CASA...
Misconosciuto perché ininfluente sullo scacchiere internazionale, il Guatemala, cuore del mondo Maya, in questo Anno Domini 2012 si è imposto con prepotenza a un immaginario collettivo che, sapientemente orchestrato, ha trasformato antiche previsioni astronomiche in apocalittiche profezie. Con il solstizio d’inverno, il 21.12.2012 si conclude infatti l’Oxlajuj Baqtun, un’era lunga oltre 5000 anni, che il calendario maya della “cuenta larga” ci rivela aver avuto inizio nel 3114 a. C. Come ogni sibillino vaticinio lanciato attraverso i secoli, questa data offre varie chiavi interpretative: da un lato tuonano le sinistre visioni della fine del mondo, anticipata e seguita da disastri epocali che la natura, tra maremoti, eruzioni vulcaniche e passaggi di uragani non si stanca di offrire copiosamente; dall’altro qualche voce isolata ricorda che, secondo gli antichi maya, il singolare allineamento degli astri darà invece inizio ad un rinnovamento foriero di pace, armonia e sviluppo. E così, tra lo spettro di una fine apocalittica e il miraggio di un inizio new age, questo piccolo Paese dal cuore grande continua ad essere un ossimoro palpitante i cui profondi contrasti sembrano suggellare un destino tormentato e inevitabile. A fronte di un’uniformità che in Occidente avanza a passi da gigante, azzerando le differenze in nome di una qualità della vita che si avverte talora come un giogo, il Guatemala offre un paesaggio naturale, spirituale e umano sempre più raro. Il quotidiano mescola sacro e profano, bellezza e orrore, ricchezza sfacciata e povertà estrema, le torri della zona 10 di Città del Guatemala e le stamberghe dei barrancos, aggrappate alle falde del nulla. L’anima indigena e quella ladina convivono schiena contro schiena, si ignorano e si usano, parlano lingue la cui diversità non è solo semantica. Eppure, mai come in Guatemala lo spirito vola libero come un aquilone, il cuore si riempie di sorrisi che rallegrano la vita, l’universo variopinto affascina e invita a scoprire di più di quel mondo mistico che si cela dietro i fumi di copal, dentro la spiritualità primigenia che esorta a sondare spazi dimenticati della mente e del cuore. Ed ecco che viene voglia di scendere alle origini, di esplorare gli antri che introducono a Xibalbà, di accarezzare le pietre delle piramidi di Petén, di deporre sul fuoco sacro le candele votive partecipando alla preghiera che si muove in cerchio lento intorno all’altare, di scoprire qual è il tuo nahual (spirito protettivo) e credere che, per forza, ci dev’essere un Dio-Ajau che protegge questa saggezza antica. Lucia Bonato
ESPIRITU MAYA. GUATEMALA TRA MISTICISMO E TRADIZIONI
continua a pagina 3
Fotografie di Luca Rinaldini 24 novembre – 23 dicembre 2012 Info a pagina 3
1 Jazz Groove / Espiritu Maya 2 La fabbrica della cultura / El Fontego 3 Mostre / Espiritu Maya / Mestre Comics 4 Spettacoli / Jazz Groove / Cantastorie / PercorsInDanza / Sidera Noctis 5 Incontri / Viaggio in Oriente di Sergio Bettini / Filosofia per adulti / Tibet, tesori dal tetto del mondo / Unità di mente e corpo nel sapere ayurvedico 6 Scaffale aperto / Incontri con gli autori / Le strade della ragione 7 Videoteca / Americans. Gli specchi di Philip Seymour Hoffman / Schermo d’autore / Egypt - a dream in progress / Bold Native / FilMontagna 8 Agenda / Incontri - Confronti sulla sostenibilità
LA FABBRICA DELLA CULTURA >> INCONTRI CON LE ISTITUZIONI VENT’ANNI SPESI BENE “Un altro mondo è possibile” e El Fontego, la bottega del commercio equo e solidale di Mestre, ci crede. Da vent’anni ormai. Tanto tempo è passato dalla prima volta che i prodotti del commercio equo sono arrivati anche nella città mestrina e una data come questa va festeggiata degnamente. È così che i volontari e i soci del Fontego hanno preparato un programma ricco di attività che vuole coinvolgere tutta la cittadinanza mestrina e veneziana in una sorta di viaggio in giro per il mondo. Il tema scelto è quello delle spezie, un prodotto importante nel mondo del commercio equo e solidale e ancora più importante per la nostra città, che sul loro commercio ha scritto la propria storia. Da fine ottobre a metà novembre, la bottega di via Paruta è allestita con foto e spezie del commercio equo: un modo per ammaliare gli occhi, solleticare il naso e stuzzicare la gola con uno dei prodotti più ricchi di storia. Il primo appuntamento, sabato 27 ottobre, era dedicato ai bambini, con un laboratorio per scoprire questo affascinante mondo, completato da una equa merenda in bottega. Il giorno 10 novembre la storica Nelli-Elena Vanzan terrà al Centro Culturale Candiani una conferenza sulle spezie e la VENT’ANNI SPESI BENE in collaborazione con El Fontego
Fino al 17 novembre 2012 Bottega speziata: foto e allestimenti dedicati ai nostri produttori di spezie Bottega El Fontego sabato 10 novembre ore 18.00 Le antiche spezierie a Venezia Conferenza a cura di Nelli-Elena Vanzan Centro Culturale Candiani, sala seminariale primo piano ingresso libero
Serenissima Repubblica, dal titolo Le antiche spezierie a Venezia. Seguirà una cena a tema all’osteria La Dispensa, a Forte Marghera, con alimenti biologici e del commercio equo. Sempre al Centro Culturale Candiani il 17 novembre, alle ore 18 Valeria Calamaro, responsabile del settore alimentare di Altromercato, presenterà i progetti di importazione di spezie del commercio equo, mentre la biologa Michela Trevisan ne illustrerà non solo gli usi alimentari ma anche le proprietà curative e sarà a disposizione del pubblico per dubbi e domande. Il calendario di appuntamenti al Centro Candiani si conclude con la proiezione di due docu-film sul lato oscuro del commercio globale, visto con gli occhi del Sud del mondo: The Dark Side of Chocolate e Nero’s Guest (ambedue in versione originale con sottotitoli in italiano). I video rientrano nella campagna Io.Equo. coltiviamo un’altra economia, promossa dal consorzio Altromercato, di cui El Fontego fa parte, volta a sostenere un’economia reale che metta al centro l’interesse di tutti. Dopo vent’anni la Cooperativa El Fontego è ancora qui: protagonista di un’incisiva opera di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza mestrina e veneziana sui temi della giustizia economica e della tutela dei diritti di tutti. Festeggiare con la cooperativa vuol dire credere che un altro mondo è possibile e che, con l’aiuto di tutti, si è in grado di durare nel tempo.
ore 20.30 Cena speziale a base di prodotti biologici e del commercio equo. Osteria La Dispensa, Forte Marghera solo su prenotazione sabato17 novembre, ore 18.00 Spezie. I sapori del mondo in cucina Incontro con Valeria Calamaro Come usare le spezie in cucina per potenziare le loro proprietà preventive Incontro con Michela Trevisan Centro Culturale Candiani, sala seminariale primo piano ingresso libero giovedì 22 novembre, ore 17.00 Proiezione dei docu-film sul commercio globale The Dark Side of Chocolate e Nero’s Guest Centro Culturale Candiani, sala seminariale primo piano ingresso libero
Per informazioni e prenotazioni: El Fontego, via Paruta 23/a, Mestre tel. 041 959463
[email protected]
EL FONTEGO
El Fontego, la bottega di commercio equo e solidale di Mestre, compie vent’anni. L’avventura, a dire il vero, è iniziata alla fine degli anni Ottanta, quando un piccolo gruppo di amici ha cominciato a vendere i prodotti del commercio equo e solidale nei campi di Venezia. La risposta della popolazione era buona, così nel 1992 nasce l’associazione, che affitta un piccolo locale a Mestre adibendolo a spaccio per i soli soci, dove si lavora soprattutto grazie al passaparola. Il nome scelto è legato alla storia di Venezia: “fontego” era l’edificio che ospitava il magazzino e spesso anche l’alloggio, dei mercanti stranieri. Il termine sembra perfetto quindi per identificare un luogo di scambio dei prodotti del commercio equo e solidale che ha come obbiettivo quello di sostenere i produttori svantaggiati attraverso una partnership commerciale fondata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, per costruire un approccio alternativo al commercio internazionale e restituire dignità e giustizia ai lavoratori del Sud del mondo. Dopo qualche anno ci si rende conto che le cose stanno funzionando e che è giunta l’ora di crescere ancora; nel 1995 viene quindi inaugurata la bottega di via Ca’ Savorgnan, uno spazio che inizialmente ospita solo i prodotti cosiddetti “coloniali” (caffè, cacao, tè, zucchero) per poi pian piano arricchirsi negli anni, fino a diventare un vero e proprio bazar. Nel 1998
viene costituita la cooperativa e grazie a questo passo è possibile, qualche tempo dopo, iniziare la raccolta di capitale sociale con la campagna Metti i tuoi risparmi dove sono le tue idee: un invito a diventare soci e a sostenere il circuito del commercio equo e solidale. Il risparmio raccolto viene infatti depositato presso il Consorzio CTMAltromercato che lo impiega per finanziare direttamente i produttori. Grazie all’apporto dei soci, nel 2006 viene acquistato e restaurato secondo criteri di risparmio energetico, il nuovo negozio di via Paruta. Per un paio di anni le due botteghe convivono, poi nel 2011 si decide di concentrare tutta l’attività nella nuova bottega, che viene ulteriormente ampliata. Il commercio equo e solidale non è fatto solo di vendita di prodotti: oltre alla gestione della bottega, El Fontego si impegna in attività culturali, informative e di sensibilizzazione. Per questo negli anni sono state organizzate mostre di artigianato, serate in bottega per incontrare i produttori del commercio equo e assaggiare i prodotti, laboratori formativi in scuole o gruppi, sfilate per presentare le collezioni di abbigliamento, spettacoli teatrali, pomeriggi di gioco per bambini. Oltre a questo, la bottega offre la confezione di bomboniere e cesti regalo e la possibilità di scegliere la lista nozze. Ci sono poi importanti momenti di condivisione per i soci e i volontari – l’anima della bottega –, come l’annuale giornata del volontario, per rendere tutti partecipi di una realtà molto più ricca e diversa di un semplice negozio.
MOSTRE >> TITOLO
MI CASA ES TU CASA... continua da pagina 1
Questo popolo dell’altipiano, paziente e silente, che con gesti lenti e immutabili nel tempo percorre la vita in simbiosi con una natura madre e matrigna, quasi indifferente allo spettacolo sontuoso dei vulcani affacciati sul lago e all’esplosione festosa di colori che attraversa le stagioni, fatalista di fronte alle piogge torrenziali che scavano il Paese e si portano via anime, case e cose; questo popolo latino, semplice e accogliente, con un passato greve da raccontare e un presente difficile che non merita, ebbene questo mondo stupisce, affascina e soggioga, si annida in fondo al cuore e ci rimane per sempre. “Mi casa es tu casa” non è un vuoto ritornello sentito tante volte, ma un pegno di amicizia che, con stupore, si ritrova intatto ad ogni ritorno e che, con immensa gratitudine, queste brevi parole intendono ricambiare. Lucia Bonato
ESPIRITU MAYA
Guatemala tra misticismo e tradizioni Fotografie di Luca Rinaldini dal 24 novembre al 23 dicembre 2012 venerdì 23 novembre, ore 18.00 Inaugurazione mostra venerdì 21 dicembre, ore 18.00 Finissage mostra orario mostra: dal mercoledì al venerdì 15.30 – 19.30 sabato e festivi 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 chiuso lunedì e martedì apertura straordinaria martedì 27 novembre 15.30 – 20.30
SUGLI ALTIPIANI DEL GUATEMALA I Maya, la loro storia di ieri, i loro volti di oggi. Le tradizioni, i riti, i mercati degli altipiani. La sagoma inquietante dei grandi vulcani attivi. La luce accecante del Lago Atitlan, e il buio delle chiese barocche costruite dai Conquistadores, davanti alle quali ancora oggi vengono consumati gli antichi riti pagani. I resti del terremoto del 1773, le città coloniali risorte nel fasti dell’impero spagnolo, la giungla del Peten, da cui spuntano come astronavi di altre civiltà i resti nudi e grigi degli antichi templi. Un viaggio nel Guatemala al volgere del grande periodo che vede per le antiche tradizioni la fine di un ciclo il 21 dicembre 2012. Il ciclo iniziato 5125 anni fa volgerà al termine tra qualche settimana? Di certo i Maya sono ancora presenti, con tutto il loro profondo attaccamento alla Terra che nemmeno le violenze dei conquistatori spagnoli riuscì ad affievolire. I colori, gli odori, le parole. Viaggeremo su strade di terra rossa, e sosteremo nei mercati a contrattare legni e incensi. Ascolteremo i rumori lievi che avvolgono la notte perché gli eredi degli antichi Maya stanno preparando i banchi e portando le merci ed esponendo i tessuti: domani sarà giorno di mercato nella grande piazza di Chichicastenango. Emozioni sensoriali perché non solo l’occhio possa carpire immagini, ma il nostro orecchio musiche e suoni ed il nostro olfatto profumi ed odori che ci porteranno in questo Viaggio!
sala Paolo Costantini terzo piano ingresso libero martedì 27 novembre, ore 18.00 Sugli altipiani del Guatemala Incontro con Massimo Novarin in collaborazione con Dodici Lune viaggi sala conferenze quarto piano ingresso libero
GLI DEI DI EMANUELE TENDERINI CAPACI DI EMOZIONARCI MESTRE COMICS 2012
in collaborazione con Venezia Comix Mostra Emanuele Tenderini & i suoi Dei dal 10 al 18 novembre 2012 venerdì 9 novembre, ore 18.00 Inaugurazione mostra orari: da mercoledì a venerdì 15.30-19.30 sabato e festivi 10.30-12.30 e 15.30-19.30 lunedì e martedì chiuso sala Paolo Costantini terzo piano ingresso libero Cineforum martedì 27 novembre, ore 21.00 Ultime puntate della serie Serial Experiments Lain Serie tv – anime di Ryutaro Nakamura mercoledì 28 novembre, ore 21.00 Roujin Z (1991, Giappone, 87’) di Kitakubo Hiroyuki giovedì 29 novembre, ore 21.00 King of Thorn (2009, Giappone, 120’) di Kazuyoshi Katayama sala seminariale primo piano venerdì 30 novembre, ore 21.00 Origine (2006, Giappone, 94’) di Keiichi Sugiyama sabato 1 dicembre, ore 21.00 Bleach: Memories of Nobody di Abe Noriyuki (2006, Giappone, 90’) sala conferenze quarto piano ingresso libero Tornei di videogames sabato 17 e 24 novembre, dalle ore 15.00 alle ore 20.00 videoteca di Mestre terzo piano ingresso libero
Quando si parla di “fumetto” si parla di “racconto per immagini”, essere in grado cioè di raccontare una storia. Niente di nuovo se pensiamo che tutto questo ci veniva spiegato già 2300 anni or sono dal filosofo greco Aristotele. Nella Poetica il filosofo dava la sua spiegazione su come una particolare tecnica narrativa, quella che era la tragedia antica, era capace di determinare un tipo di esperienza emotiva nello spettatore. Perché guardiamo film, leggiamo libri o fumetti? Perchè questi ci fanno versare lacrime (di gioia)? Nell’ultima domanda si nasconde già la risposta: perché ci fanno emozionare. Proviamo piacere. A leggere un romanzo di Grisham, a guardare un film di Spielberg o a leggere un fumetto di Frank Miller. Questa “pozione magica” è stata raccolta ed usata per secoli da diversi autori nelle diverse discipline ed è stata applicata per raccontare storie ed immagini per parole (narrativa) o per raccontare storie attraverso le immagini stesse (cinema e fumetto). Ma. Si, perché c’è un “ma”. Come esistono “buone storie” e “cattive storie”, esistono autori che sanno raccontare ed autori che non sanno raccontare, autori che parlano senza l’uso delle parole perché sono le proprie opere, le proprie immagini a parlare per conto loro. Ci sono autori che sanno emozionare, che ci fanno provare piacere e Emanuele Tenderini è uno di loro. Le sue opere parlano, sono vive, sanno raccontare, ci emozionano e ci fanno provare, nel vivere quelle storie che ci racconta attraverso la sua tecnica, quel piacere di cui 2300 anni fa ci parlava Aristotele. Una tecnica sempre in evoluzione, sempre alla ricerca di nuovi traguardi visivi. In questa mostra, le cui tavole portanti sono legate a “DEI”, suo ultimo sforzo editoriale, troverete anche tavole ed illustrazioni di altri suoi lavori e ne potrete ammirare la differenza, la ricerca e lo studio di un grande autore. Aristotele ci parlava di tecnica narrativa, l’antropologo Joseph Campbell la identificava nel mito dell’eroe, i miti dei grandi classici ci raccontavano di dei: non c’è modo più adatto per lasciarvi alle emozioni che vi sapranno dare Emanuele Tenderini & i suoi Dei. Fabrizio Capigatti
SPETTACOLI >> SULLE “CORDE” DEL JAZZ JOHN ABERCROMBIE E PAOLO BOTTI A JAZZ GROOVE Dopo l’Africa di Baba Sissoko e le contaminazioni multimediali dei Mistaking Monks, Jazz Groove entra nel vivo presentando il nuovo quartetto di uno dei maestri della chitarra contemporanea, John Abercrombie, e un progetto originale di Paolo Botti, fra gli esponenti di punta dell’avanguardia jazzistica italiana, che nell’album Slight imperfection mescola sapientemente blues e jazz grazie anche all’apporto della cantante e poetessa neroamericana Betty Gilmore. Seppur meno noto al grande pubblico di Pat Metheny e John Scofield, il chitarrista newyorkese, classe 1944, è un importante punto di riferimento per le giovani generazioni di jazzisti. Le sue collaborazioni con Dave Holland e Michael Brecker, Gato Barbieri e Jack DeJohnette, Charles Lloyd e Joe Lovano, solo per fare qualche nome, dimostrano quanto sia stimato ed apprezzato dai colleghi. Abercrombie é anche un personale e raffinato leader di formazioni sempre interessanti, com’è il quartetto che si esibisce al Candiani domenica 11 novembre (ore 18.00), impegnato in un JAZZ GROOVE
ottobre–dicembre 2012 in collaborazione con Caligola Circolo Culturale domenica 11 novembre, ore 18.00 JOHN ABERCROMBIE QUARTET Within A Song Billy Drewes sax tenore John Abercrombie chitarra elettrica Drew Gress contrabbasso Joey Baron batteria ingresso: intero euro 15, ridotto 12 euro (Candiani Card, CinemaPiù, giovani under 20 e studenti under 25) domenica 25 novembre, ore 18.00 PAOLO BOTTI QUARTET & BETTY GILMORE Slight Imperfection Betty Gilmore voce Paolo Botti viola, banjo, chitarra dobro, armonica Dimitri Grechi Espinoza sax contralto Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso Filippo Monico batteria ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro (Candiani Card, CinemaPiù, giovani under 20 e studenti under 25) auditorium quarto piano Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto di prevendita 1 euro)
CANTASTORIE
Un diario lungo mille anni Progetto di Gualtiero Bertelli venerdì 9 novembre, ore 21.00 Al suono della ghironda con Silvio Orlandi e Ernesto De Martino venerdì 16 novembre, ore 21.00 Vivere da Cantastorie con Federico Berti, Giuliano Piazza e Gabriele Roda venerdì 23 novembre, ore 21.00 L’Italia dei Cantastorie I 150 anni raccontati dai fogli volanti e dai Cantastorie con Giuseppina Casarin, Rachele Colombo, Simone Nogarin de “La Compagnia delle Acque”. Presentazione di Gualtiero Bertelli venerdì 30 novembre, ore 21.00 Contar cantando Storie e cantastorie con Gualtiero Bertelli, Edoardo Pittalis e Simone “Cimo” Nogarin, Stefano Olivan, Domenico Santaniello auditorium quarto piano ingresso: posto unico 5 euro Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto di prevendita 1 euro)
PERCORSIINDANZA
IV edizione – Sezione Autunno 2012 in collaborazione con Tocˇnadanza e Provincia di Venezia Direzione artistica di Michela Barasciutti giovedì 8 novembre, ore 21.00 Compagnia Tocˇnadanza Venezia Vestita di Terra e di Mare giovedì 15 novembre, ore 21.00 Compagnia Fabula Saltica Il rumore dell’amore Spazio “Percorsi d’Autore” Franco Corsi inside/outside giovedì 22 novembre, ore 21.00 Balletto di Sardegna Storie dell’altro mondo Spazio “Percorsi d’Autore” Erika Melli Tantò auditorium quarto piano ingresso: intero 10 euro – ridotto 8 (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) - giovani a teatro 2,50 euro Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro.
tour europeo per promuovere il recente Within A Song, album pubblicato dalla prestigiosa label tedesca Ecm. Sono con lui l’affiatata coppia ritmica formata da Drew Gress, contrabbasso, Joey Baron, batteria, e l’esperto plurisassofonista Billy Drewes, chiamato al posto di Joe Lovano, che suona invece nel disco. Siamo quindi in presenza di un’inedita “All Stars”, formata da quattro numeri uno del proprio strumento, che ci consegna una musica, puro jazz al 100% (cosa non usuale nelle produzioni Ecm), in cui ognuno dei protagonisti rinuncia ad una parte del proprio “ego” in favore del collettivo. Abercrombie è il mastice che tiene insieme l’intero progetto, con la sua grande padronanza tecnica, improvvisazioni sempre ispirate, un sorprendente senso del blues e dello swing. L’album è un omaggio ad alcuni maestri del jazz che hanno influenzato la sua formazione musicale, ed offre un repertorio che cerca di non ripercorrere i soliti sentieri, per concentrarsi invece su brani inconsueti, poco utilizzati, a partire da Where Are You, legata al leggendario binomio Sonny Rollins-Jim Hall, per continuare con Miles Davis (Flamengo Sketches), Ornette Coleman e John Coltrane, senza dimenticare Bill Evans, presente con la misconosciuta Interplay e la nostalgica Sometime Ago. Jazz Groove ospita quindi, domenica 25 novembre (ore 18.00), un’originale produzione di Paolo Botti, virtuoso della viola, ma capace di suonare con efficacia anche banjo, chitarra dobro e armonica. È un jazz contemporaneo che vira decisamente verso il blues quello proposto dal suo quartetto, completato da Dimitri Grechi Espinoza, sax alto, Tito Mangialajo Rantzer, contrabbasso, Filippo Monico, batteria. Lo è tanto di più quando presenta, come ospite speciale, la voce suggestiva e profondamente nera di Betty Gilmore, americana trapiantata da tempo nel nostro paese, presente anche nell’ultimo album di Botti, Slight imperfection. Due anni dopo Angels & ghosts, il jazzista nato a Roma ma trapiantato a Milano, marca la sua appartenenza a tutta la storia del jazz, partendo da Jelly Roll Morton e Fats Waller – entrambi omaggiati nell’ultimo disco – per arrivare ad Ornette Coleman e Albert Ayler. Una scelta, questa, che lo rende diverso da gran parte dei suoi coetanei, più interessati invece a rileggere gli anni ’50’ e ’60, in territori musicali che si muovono tra hard–bop e jazz modale. In quest’originale e coraggioso viaggio Paolo Botti è ottimamente assecondato dai suoi tre collaudati compagni, con lui da almeno cinque anni, ma anche dalla settantenne performer americana, i cui testi dolorosi e fiammeggianti aggiungono copiose stille di verità al jazz–blues selvatico, dolce e avveniristico del leader. Ci fa piacere ricordare che questo viaggio è iniziato nel 2008 con l’album Looking back, registrato dal vivo proprio al Candiani di Mestre. Claudio Donà
TI CANTO UNA STORIA Il Cantastorie ha radici antiche quanto la storia dell’uomo; anche il desiderio di raccontare storie è nato con l’uomo. Il Cantastorie è un artista di piazza; le sue origini si mischiano con quelle di tutti gli altri artisti che nel tempo hanno agito o si sono evoluti in quel particolare spazio comunitario che è, appunto, la piazza. Il Cantastorie riacquista appieno la sua identità e il suo ruolo sociale nel diciannovesimo secolo, quando diviene il cantore degli eventi, la voce della storia minima, la coscienza di un popolo che si sta scoprendo tale. In un’Italia buia e ignorante, attraversata da malanni, guerre e oppressione, dove leggere e scrivere è dono di pochi, per altro già abbondantemente baciati dalla buona sorte e conoscere è privilegio raro, il Cantastorie porta nelle piazze dei paesi più lontani il senso della storia, del cambiamento, della novità e dell’appartenenza ad un’umanità che parla lingue simili, che condivide gioie e miserie, che spera in un domani migliore. Che effetto doveva fare nei nostri montanari, nei nostri contadini spersi tra Po e Adige sentir raccontare e cantare di Garibaldi o di Daniele Manin! E poi portarsi a casa un foglio che forse non sapeva decifrare, ma che manteneva viva la speranza di poterlo fare un giorno. Dai fogli volanti gelosamente custoditi in mille case coloniche o di montagna, dalla memoria popolare, da pazienti raccolte, da testimonianze ancora vive, fiorisce una storia raccontata da piccoli grandi “intellettuali popolari”, incontriamo l’Italia dei Cantastorie. I soggetti di questo progetto sono i Cantastorie del Nord. Non spregio della cultura dell’Italia Meridionale, né tanto meno per scarsa attenzione alla grandissima epopea dei cantastorie e cuntastorie del Sud che ancor oggi hanno fulgidi esempi. La scelta dipende dal fatto che, volendo approfondire un po’ l’argomento, abbiamo dovuto restringere il campo della proposta, non avendo la possibilità di prolungarla oltre. Contiamo di risvegliare, con questa iniziativa, un buon interesse nel nostro pubblico in modo da poter proseguire l’anno prossimo con un’altra proposta che possa avvicinarci alla grande cultura popolare del meridione. Continueremmo in questo modo la missione del Cantastorie: far conoscere e dialogare, seppure a distanza, paesi, persone, popoli. Gualtiero Bertelli
VIAGGIO NEI LINGUAGGI DELLA DANZA È di nuovo il Centro Culturale Candiani ad essere protagonista della Danza Italiana Contemporanea e di Ricerca in questo autunno veneziano ospitando la sezione autunnale della IV edizione della rassegna PercorsiInDanza nell’ambito della quale si esibiranno alcune tra le “compagnie d’autore” più conosciute e apprezzate in Italia e all’estero, continuando così l’esplorazione tra i vari linguaggi e stili della danza italiana di ricerca. Le proposte riguarderanno la danza intesa come pensiero coreografico, poetica e linguaggio delle diversità. Il primo appuntamento vedrà impegnata la Compagnia veneziana Tocˇnadanza, diretta da Michela Barasciutti, con il nuovo spettacolo Vestita di Terra e di Mare (coreografie e interpretazione di Michela Barasciutti e Elisabetta Rosso) co-prodotto dal Teatro del Sottosuolo di Carbonia e presentato in prima nazionale a settembre per i Teatri di Pietra in Sardegna. Lo spettacolo è un’introspezione nel mondo femminile, che vede anche la partecipazione di Ottavia Piccolo con la registrazione di una poesia di Wisława Szymborska. Nel secondo appuntamento andrà in scena lo spettacolo multimediale della Compagnia Fabula Saltica, diretta da Claudio Ronda, con le coreografie di Vito Alfarano e frutto di un’esperienza maturata all’interno del Casa Circondariale di Rovigo. Nella terza serata, un ritorno del Balletto di Sardegna, diretto da Massimiliano Leoni, con lo spettacolo Storie dell’altro mondo (coreografie di Max Campagnani) incentrato sul mondo della fiaba nell’intento di ripescare l’antica saggezza dei racconti popolari. Due di questi appuntamenti (il secondo e il terzo) saranno preceduti, come di consueto, dalla presentazione di alcuni nuovi autori che presenteranno il loro lavoro, nello spazio Percorsi d’Autore, anche in veste di interpreti: Franco Corsi e Erika Melli. Stefano Costantini
SIDERA NOCTIS Sidera Noctis è formato da quattro musicisti veneziani di formazione accademica e di grande esperienza musicale. Il repertorio è basato su composizioni originali nate all’interno del gruppo e su rielaborazioni di antiche melodie medioevali, rinascimentali e della tradizione “celtica”. Le musiche dei Sidera Noctis sono molto suggestive ed evocative e sono caratterizzate da atmosfere e sonorità di ispirazione celtica e new age.
Nel dicembre 2010 è uscito il primo cd del gruppo intitolato From Lost Space. Antonella Bresolin voce, percussione, viola da gamba Mariagrazia Onesto tastiere Mauro Bonicelli violino Mauro Martello flauti dolci e traversi, whistles, duduk
sabato 10 novembre, ore 21.00 auditorium quarto piano ingresso: posto unico 3 euro Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e on line sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto di prevendita 1 euro)
INCONTRI >> TITOLO
MEDITERRANEO TRA ORIENTE E OCCIDENTE I VIAGGI DI STUDIO DI SERGIO BETTINI Lo studio del problema delle origini della civiltà artistica veneziana e l’approfondimento dei continui e ininterrotti rapporti di Venezia nel corso dei secoli con le arti dell’Oriente mediterraneo inducono Sergio Bettini a viaggi di studio nel Mediterraneo tra Italia, Istria e Dalmazia. Vengono poi i viaggi nell’Epiro, in Serbia, in Albania, a Creta e nel Peloponneso. Poi ancora ad Atene, a Salonicco, al Monte Athos. Infine i viaggi in Bulgaria e a Costantinopoli. Fotografie, taccuini di viaggio con annotazioni scritte e disegni, sono la base di elaborazioni successive e di pubblicazioni. Sergio Bettini (1905-1986), singolare figura di studioso e di maestro, difficilmente collocabile in un solo ambito disciplinare e di interessi per la ricchezza e la varietà degli studi e delle opere, ha un ruolo di primo piano in Italia nelle discipline storico-artistiche. L’archivio, la fototeca e il “corpus” degli scritti sono conservati al Dipartimento di Filosofia e di Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Michela Agazzi
venerdì 9 ottobre, ore 17.30
VIAGGIO IN ORIENTE DI SERGIO BETTINI Grecia, Albania, Bulgaria (1930-33) La civiltà mediterranea tra Oriente e Occidente in collaborazione con Lions Club Mestre Castelvecchio Conferenza a cura di Michela Agazzi (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Università Ca’ Foscari Venezia) sala conferenze quarto piano ingresso libero
SCUOLA DI FILOSOFIA PER ADULTI IV Edizione 2012/2013 in collaborazione con casadelluomo martedì 6 novembre, ore 18.00 I liberi pensatori del Settecento Maria Giacometti martedì 20 novembre, ore 18.00 Kant: Prima Critica Davide Spanio martedì 4 dicembre, ore 18.00 Kant: Seconda Critica Ruggero Zanin martedì 18 dicembre, ore 18.00 L’Idealismo Davide Spanio martedì 8 gennaio, ore 18.00 Schelling Maria Giacometti martedì 22 gennaio, ore 18.00 Hegel: La Fenomenologia dello spirito Alberto Madricardo martedì 5 febbraio, ore 18.00 Schopenhauer Giorgio Brianese martedì 19 febbraio, ore 18.00 Kierkegaard Alberto Madricardo martedì 5 marzo, ore 18.00 Marx Michele Cangiani martedì 19 marzo, ore 18.00 Stuart Mill Ruggero Zanin martedì 9 aprile, ore 18.00 Nietzsche Maria Giacometti martedì 23 aprile, ore 18.00 Bergson Giuseppe Goisis martedì 7 maggio, ore 18.00 Heidegger Stefano Maso sala conferenze quarto piano ingresso libero
mercoledì 14 novembre, ore 17.30
TIBET, TESORI DAL TETTO DEL MONDO in collaborazione con Università Popolare di Mestre Conferenza a cura di Adriano Madaro sala conferenze quarto piano ingresso libero
giovedì 29 novembre, ore 18.00
UNITÀ DI MENTE E CORPO NEL SAPERE AYURVEDICO in collaborazione con Metabolè
Conferenza a cura di Nancy Myladoor sala seminariale primo piano ingresso libero
DAI LIBERI PENSATORI DEL ’700 A HEIDEGGER: RITORNA LA SCUOLA DI FILOSOFIA La prima lezione del corso di quest’anno riprende il tema della filosofia libertina, che nel Settecento viene assorbita, anche se non totalmente, nella filosofia dei Lumi, perdendo il carattere privatistico e aristocratico che l’aveva contraddistinta nel secolo precedente. Al maggiore esponente dell’Illuminismo filosofico, Immanuel Kant, vengono dedicate le successive due lezioni. Il Criticismo kantiano segna un punto di svolta cruciale nella storia della filosofia. Esso, infatti, supera definitivamente l’impianto razionalistico della filosofia del Seicento, che era ancora, vivente Kant, oggetto dell’insegnamento universitario. Attraverso l’innesto fruttuoso della critica scettica, derivata da David Hume, ma senza gli esiti radicali e distruttivi di essa, Kant definisce gli ambiti della conoscenza possibile entro i confini di un’esperienza modellata dalle categorie del soggetto. Anche la riflessione filosofica ha conosciuto, in tal modo, la sua rivoluzione copernicana. La filosofia kantiana, tuttavia, non è esente da aporie e contraddizioni. L’impianto dualistico che la caratterizza, la separazione tra fenomeno e noumeno, tra filosofia teoretica e pratica, sarà oggetto della critica idealistica. La grande stagione dell’Idealismo tedesco si pone il problema del superamento di tali dualismi, evitando il rischio di ricadere nel razionalismo formalistico leibniziano. A questo risultato si arriva mediante la ricerca di un Fondamento, che costituisca la congiunzione di soggetto e oggetto, di forma e materia, di attività pratica e riflessione teoretica. Ai grandi esponenti della filosofia idealistica – Johann Gottlieb Fichte, Friedrich Wilhelm Schelling e Georg Friedrich Hegel – sono dedicate le tre lezioni dopo Kant. Il sistema filosofico di Hegel segna la fine della filosofia classica, come si era venuta svolgendo fino ad allora. La specializzazione e la nascita di nuove scienze sottraggono ad essa la possibilità di ergersi a sapere universale e la pretesa di stabilire le regole della riflessione. Ma con Hegel i filosofi successivi devono fare i conti, anche se per opporglisi. Contro il sistema, contro la filosofia della storia interpretata da Hegel in termini di un disegno razionale dello Spirito, si scaglia Arthur Schopenhauer. La Volontà, che soggiace a tutte le forme di manifestazione della vita, si dispiega come forma cieca, caotica, irrazionale, che non lascia spazio a nessuna concezione edificante e finalistica dell’uomo e del suo agire. Anche Sören Kierkegaard prende le distanze da Hegel, contrapponendo al concetto generale di uomo l’individuo nella sua singolarità, alla necessità la possibilità. Nasce l’esistenzialismo, che verrà ripreso in Essere e tempo da Martin Heiddeger, del quale si parlerà nell’ultima lezione. Friedrich Nietzsche, infine, considera disonesta ogni forma di sistema. Siamo ormai alla fine del XIX secolo; sulla scena della storia si affacciano nuovi soggetti: il proletariato, le masse. Nietzsche è il filosofo della rivolta individualistica, eroica, contro la democrazia, contro il Cristianesimo definito “platonismo per il popolo”, contro l’unitarietà del soggetto riflettente e pratico. Hegeliano si dichiara, invece, Karl Marx, teorico e critico radicale della forma capitalistica della produzione, il cui pensiero avrà effetti rilevanti nel XX secolo. E su Marx conviene tornare a riflettere anche nel XXI. Una lezione su John Stuart Mill, quale estremo rappresentante della filosofia politica classica inglese, consentirà di allargare la prospettiva sulla questione moderna della libertà e dello sviluppo sociale. La filosofia di Henri Bergson, infine, può essere letta come il tentativo di ripristinare il compito della filosofia di ergersi a sistema. Non a caso alcuni studiosi di Bergson leggono la sua opera, L’evoluzione creatrice, come una reinterpretazione della filosofia di Plotino, capace tuttavia di tener conto del livello raggiunto dalle scienze, da quelle della vita in particolare. Maria Giacometti
GRANDE MOSTRA SUL TIBET Per la prima volta al mondo una grande mostra sul Tibet varca i confini delle cime himalayane e arriva in Occidente, a Treviso, a Casa dei Carraresi. Dal 20 ottobre 2012 al 2 giugno 2013 la mostra Tibet, tesori dal tetto del mondo rappresenterà l’evento culturale dell’anno non solo in Italia, ma nell’intera Europa dove una mostra sul Tibet è stata più volte richiesta e mai concessa. Treviso dunque, nella storica sede delle mostre sulla Cina dal ciclo La Via della Seta e la Civiltà Cinese (2005-2012), a Casa dei Carraresi, diventa il centro di attrazione per un evento straordinario: la storia, la religione, l’arte la vita quotidiana del Tibet misterioso e sconosciuto raccontate attraverso oltre 300 preziosi reperti, compresi i doni dei Dalai Lama agli Imperatori cinesi. Dal Palazzo del Potala di Lhasa, dai templi e dai monasteri buddisti dell’altopiano e dalle collezioni imperiali, gli oggetti sacri di una straordinaria cultura unica al mondo saranno esposti per sette mesi costituendo la più grande attrazione culturale che un museo possa offrire ai suoi visitatori. La notizia della mostra ha già messo in moto il meccanismo delle prenotazioni che giungono già al centralino di Casa dei Carraresi da tutta Italia e dalle confinanti regioni europee.
CORPO E ANIMA: VECCHI CONCETTI SI RINNOVANO ALLA LUCE DI UN PENSIERO ANTICO La globalizzazione ci espone ormai tutti a qualche contatto, almeno superficiale, con culture diverse da quella in cui siamo stati educati. Per quanto riguarda la medicina, sappiamo tutti che esistono tradizioni diverse, come la medicina ayurvedica o l’agopuntura, iniziate millenni or sono ma che, diversamente da quello che è avvenuto per le scienze esatte, non si sono mai fuse con la nostra. Nei confronti di queste scuole mediche, le persone educate secondo i paradigmi occidentali hanno atteggiamenti che variano dall’estrema diffidenza (“solo la cultura occidentale ha prodotto scienza vera”) alla totale fiducia. Tuttavia spesso la fiducia, non meno del rifiuto, è frutto di incomprensione perché arriva filtrata attraverso aspettative e bisogni tipicamente occidentali. Pensiamo all’uso di sedicenti massaggi ayurvedici nei centri benessere. Il fatto che la legge italiana non riconosca nessun tipo di medicina diversa da quella ufficiale contribuisce a creare confusione. Così, riuniamo in un unica grande famiglia – verso cui avere, complessivamente, fiducia o diffidenza totale – scuole mediche che hanno una tradizione millenaria come la medicina ayurvedica, l’agopuntura o la fitoterapia, insieme ai fiori di Bach ed altre discipline di più recente invenzione e dunque meno collaudate. In un caso e nell’altro, i nostri atteggiamenti non si basano su un’effettiva conoscenza. A questi saperi ci possiamo avvicinare solo se smettiamo l’atteggiamento, tutto occidentale, di utilizzarli e basta, magari perché le abbiamo provate tutte e “proviamo anche questa”. Quella che chiamiamo medicina ayurvedica è più di un semplice rimedio per quando si sta male. È un modo di pensare la persona come un’unità, dove i concetti distinti di “corpo” e “anima” o “mente”, così chiari nella cultura occidentale, vengono superati. È un pensiero lontano dal nostro ma al quale possiamo accedere, arricchendo non solo il nostro approccio alla salute, se a guidarci è una persona che conosce a fondo l’una e l’altra cultura; che sa parlare il nostro linguaggio ma pensare anche in modo diverso da noi. Mariolina Toniolo
scaffale scaffale apertoaperto SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori
martedì 6 novembre, ore 17.30 Presentazione dei libri Le forme del buio (Caosfera, 2012) e Ai piedi del David (Gruppo Albatros, 2010) di Rossella Scatamburlo. Introduzione di Rosella Mamoli Zorzi Presentazione dei romanzi di Paolo Venerando Intervista con l’autrice.
AI PIEDI DEL DAVID Stefano Corona lavora come guardasala alle Gallerie dell’Accademia di Firenze. I suoi genitori sono morti tragicamente quando lui era ancora bambino, lasciando un vuoto che egli tenta di sublimare nell’arte. Utilizza infatti come modelle, sequestrandole e drogandole, donne svenute davanti al David, per realizzare la sua opera perfetta, nella misura in cui ritiene la sensibilità artistica strettamente legata agli effetti fisici che la contemplazione di un’opera possa provocare. Beatrice Verdi è una studentessa che sta portando a termine una tesi sul David di
Michelangelo. Dopo aver letto un articolo su una turista norvegese svenuta davanti al capolavoro michelangiolesco, decide di introdurre un capitolo riguardante la sindrome di Stendhal. Ciò la porterà a contatto con l’affascinante professor Carlo Regis, che si offrirà di supervisionare le sue ricerche – rimanendo subito vittima del fascino involontario e della grazia emanati da Beatrice –, e con lo stesso Stefano Corona, che individuerà in lei l’ideale musa ispiratrice per realizzare l’opera perfetta, ordendo alle sue spalle un terribile piano...
LE FORME DEL BUIO Nella Venezia dei nostri giorni si sviluppa la vicenda di una giovane scrittrice di romanzi, Emma Bassi e di un artista cieco, Jacopo Venier. Il loro incontro cambierà la vita di entrambi i protagonisti. La timida e riservata Emma scoprirà i segreti di un mondo a lei sconosciuto, incentrato sulla percezione sensoriale alla quale Jacopo la inizierà. Dal canto suo l’artista, chiuso nel buio del suo mondo, sarà incoraggiato ad aprirsi all’amore e alla rinascita delle sue capacità artistiche che troveranno una nuova via di esplicitazione.
mercoledì 14 novembre, ore 18.00 Presentazione del libro Salvador Dalì. Visita nella realtà artistica (Edizioni GB, 2012) di Ruggero Sicurelli Partecipa l’autore Coordina Elio Jodice mercoledì 28 novembre, ore 18.00 Presentazione del libro Amore e dintorni (Michael Edizioni, 2011) di Eliana Battistel Partecipa l’autrice Coordina Elio Jodice
Quando la vicenda sembrerà aver trovato un equilibrio, l’insorgere della malattia di Emma getterà un’ombra minacciosa nel futuro del rapporto amoroso dei due personaggi. Vera protagonista del romanzo sarà l’arte: da una parte quella della scrittura e della lettura a voce alta che scandirà il trascorrere del tempo e dall’altra quella della creazione di quadri astratti e di busti in creta. Ogni capitolo è introdotto da un’aria tratta da opere liriche che anticiperà il contenuto del capitolo stesso o ne fornirà una chiave di lettura.
Rossella Scatamburlo è nata a Venezia nel 1981. Dopo gli studi classici si è laureata in Lingue e Letterature moderne all’Università Ca’ Foscari. Attualmente lavora presso il Comitato di Venezia della Società Dante Alighieri. Appassionata di letteratura e opera lirica, esordisce nel 2010 con il suo primo romanzo, Ai piedi del David (edito dal gruppo Albatros), ambientato nella romantica ed artistica Firenze dei nostri giorni. Con Le forme del buio (edito da Caosfera) l’autrice affronta nuovamente il tema dell’arte come luogo privilegiato per lo sviluppo di una vicenda d’amore. Venezia, città d’arte dove l’autrice ha trascorso gli anni universitari, diventa sfondo del romanzo.
SALVADOR DALÌ. Visita nella realtà artistica Ai più Salvador Dalì risulta uno dei più noti, stupefacenti, bizzarri, creativi e poliedrici artisti del secolo scorso. Molti saggi lo riguardano. A Lui sono interessati soprattutto gli storici dell’arte e gli psicologi. La presente opera è stata messa a punto da uno psicologo dell’arte ad orientamento psicodinamico. L’autore rivisita la storia e le opere del genio catalano tenendo ben presente il loro sfondo psicologico. In
quest’opera l’artista Dalì è stato rivisitato a partire dalle sue stesse testimonianze letterarie e particolare attenzione è stata posta sui suoi dipinti, che più si prestano ad una analisi psicologica. Questo libro può interessare gli amanti ed è consigliabile agli studenti che frequentano gli istituti artistici, i loro docenti vi potranno trovare degli interessanti spunti didattici.
Ruggero Sicurelli è laureato in Sociologia e in Psicologia. Si occupa di psicologia dell’arte e svolge attività formativa sulla creatività in corsi per pittori. Tra le sue opere di orientamento artistico vi segnaliamo: venerdì 30 novembre, ore 18.00 Elementi di psicoanalisi dell’arte, Editing, Treviso; Picasso allo specchio, Editing; Segni e colori della pace, Editing; Occhi e occhiali nella storia dell’arte, Mido, Milano; Tecniche per lo sviluppo della creatività Presentazione del libro Me ne vado a est artistica, Erickson, Trento; Arteterapia, la creatività che cura, Sapere, Padova; Creatività e produttività, Sapere; Magia e psicoterapia, Edizioni GB, Padova; Ragazzi tuareg e friulani alla luce dei loro disegni, Ed. (Infinito Edizioni, 2012) di Matteo Ferrazzi Grillo, San Daniele del Friuli. e Matteo Tacconi. in collaborazione con la libreria Ulisse & Co. Partecipano all’incontro gli autori. sala seminariale primo piano ingresso libero
AMORE E DINTORNI
“Che meraviglia… Tutto di colpo appare vivo, ho smesso di lottare e, soprattutto, non perdo più tempo a decidere come voglio che vada la mia vita. Semplicemente mi lascio vivere e, come per incanto, tutto ciò che mi viene incontro appare magico. Ho smesso di pensare ma abbraccio i pensieri che arrivano dal cielo; sì, hai capito bene, penso che arrivino proprio dal cielo perché sono sempre quelli giusti per me. Ho smesso di volere le cose a tutti i costi, semplicemente osservo tutto ciò che mi circonda e sorrido. Non ho mai visto tanti colori, né ho respirato tanti profumi, né ho sentito mai tanto amore come da quando lascio fare alla vita. Ho smesso di voler cambiare la realtà, mi accordo con essa, adesso, e abbraccio tutto ciò che mi viene incontro poiché sono certa che è proprio quello di cui ho bisogno in quel momento. Anche la sofferenza ha un senso, anche il dolore. È come se io stessi
camminando su di un sentiero di montagna consapevole che ciò che rende piacevole il percorso, sono anche le difficoltà e gli ostacoli, poiché sono parte integrante del sentiero stesso. Che bello fare tutta questa fatica per arrivare lassù! La mia anima sa la verità ed io, a mano a mano che salgo, la sento. Cammino piano e in silenzio, sola con il mio grande cuore: non pensavo davvero che potesse contenere tanto amore, non avrei creduto mai di avere la forza di arrivare fin qua… Questa passeggiata è di gran lunga l’esperienza più straordinaria della mia vita. Durante il percorso godo di ogni istante e di ogni cosa, pace e armonia sono in me, ma anche entusiasmo, gioia e un infinito senso di gratitudine. In cima, mi fermerò a contemplare il paesaggio meraviglioso e mi sentirò felice, finalmente! Vuoi camminare con me fino alla cima?”
Sono Eliana Battistel, sono nata ad Arsiè, un adorabile paesino in provincia di Belluno in cui non manca nulla per essere felici. Faccio il lavoro più vecchio del mondo e, forse anche il più bello: da quasi trent’anni faccio nascere bambini. Ad ogni neonato, che ho stretto tra le mani per prima, ho augurato di vivere una vita piena di amore. Vivo a Mestre, ma tutti i giorni, per fortuna, faccio lunghe passeggiate a Venezia, dove lavoro e posso godere dell’incanto di questa città. Amo essere felice di quello che ho e mi sono specializzata a fare grandi le cose piccole, sarà forse perché anch’io sono piccola e spesso mi sento davvero ancora bambina. Amo la montagna, quasi da fondermi in essa. Nella mia vita ho avuto tante passioni, quella di scrivere forse è la costante maggiore… Amore e dintorni è il mio primo libro. Iniziato a scrivere all’età di quindici anni e finito all’età di quasi cinquanta… se vado di questo passo non credo che avrò il tempo di scrivere un altro libro.
ME NE VADO A EST. Imprenditori e cittadini italiani nell’Europa ex comunista Un pezzo consistente d’Italia si è spostata nei Paesi dell’Est Europa sia per vivere sia per impiantarci imprese e fabbriche. Me ne vado a Est racconta le storie di chi ce
l’ha fatta – imprenditori, manager, calciatori, veline – e chi no, mettendo in evidenza luci e ombre di un processo che sta cambiando l’industria italiana e la nostra vita.
Matteo Ferrazzi, giornalista ed economista di Bergamo, è stato ricercatore a Bologna per Prometeia ed è oggi dirigente dell’ufficio studi di Unicredit. Vive e lavora a Milano. Matteo Tacconi, giornalista esperto di Balcani ed Est Europa, scrive tra gli altri per Limes ed Europa. Ha pubblicato due libri per Castelvecchi.
RELIGIONE E PREGIUDIZIO venerdì 16 novembre, ore 17.30
LE STRADE DELLA RAGIONE
in collaborazione con Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia Religione e pregiudizio, quale legame? Relazione di Anne Maass su un recentissimo studio condotto in Italia ed Europa. sala seminariale primo piano ingresso libero
Lo studio che verrà presentato è stato effettuato, dall’Università di Padova, su un campione di soggetti appartenenti a diverse religioni (cattolici, protestanti, ebrei) e atei: dei vari gruppi sono stati confrontati gli atteggiamenti rispetto ai pregiudizi. Particolare attenzione è stata rivolta agli studi che includevano i campioni di non-credenti. Il legame tra credenza religiosa e pregiudizio è risultato molto complesso. Per pregiudizio (dal latino prae, “prima” e iudicium, “giudizio”) si intende un “giudizio prematuro”, ossia parziale, basato su argomenti insufficienti o su una loro non completa o indiretta conoscenza. Nella filosofia della scienza il termine “pregiudizio” ha a che fare con quei fattori psicologici che alterano gli esperimenti di verifica delle ipotesi. Si può dire anche che i pregiudizi sono culturali, nel senso che variano da cultura a cultura, e perciò, la religione è uno dei fattori che ne determina spesso i contenuti di “senso comune”. Se riflettiamo sull’omofobia, sul sessismo, o sul razzismo, (alcune delle molteplici forme del pregiudizio) ci accorgiamo che la forma di religiosità e di ideologia proposta dalla chiesa, può incidere profondamente e con grande variabilità (ad esempio l’ideologia omofoba è proposta in Europa dalla chiesa cattolica ma non da quella protestante). Se liberarsi dai pregiudizi è impossibile (Raimon Panikkar), affrontarli con consapevolezza, per relativizzarne il peso, è necessario. Solo cercando di abbandonare insostenibili pretese di verità a priori si può riuscire, valutando con serenità i possibili punti d’incontro tra visioni diverse, ad instaurare un vero dialogo con “l’altro” e portare dei benefici a tutte le parti in causa e alla società intera. Cathia Vigato
videoteca IL TALENTO DI MR. HOFFMAN Volto abbastanza convenzionale, all’apparenza bonario. Biondiccio, grassoccio, occhialuto. Un tipo normale, insomma. O per lo meno, lontano da quel cliché di divo così diffuso nel cinema hollywoodiano. Eternamente confinato in ruoli secondari e molto spesso scomodi, Philip Seymour Hoffman ha fatto dei personaggi negativi, sovente terribilmente antipatici, il suo biglietto da visita. E ha anche rivelato il suo grande talento: saper trasformare completamente se stesso a seconda dei personaggi, facendosi notare in ruoli più o meno marginali. Ecco che l’infermiere del corale Magnolia, l’assistente di Lebowski (Il grande Lebowski), John Savage (La famiglia Savage) sono dei perfetti ritratti dell’uomo contemporaneo, differenti tra loro ma uguali nei limiti, nei difetti e nei (pochissimi) pregi. Ciascuno faccia della stessa medaglia umana ma allo stesso tempo, ognuno differente dall’altro. Ecco perché Hoffman è stato anche definito “il Mr. Ripley del cinema contemporaneo”: un attore capace di impersonare qualsiasi ruolo cogliendone l’essenza profonda (su
AMERICANS
Gli specchi di Philip Seymour Hoffman
tutti, lo scrittore Truman Capote in A sangue freddo). Un talento premiato con importanti riconoscimenti – dall’Oscar nel 2005 (A sangue freddo di Bennett Miller) alla recente Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia (The Master di Paul Thomas Anderson) – e molte più numerose candidature. Il figlio che accudisce l’anziano padre (La famiglia Savage), organizza una rapina (Onora il padre e la madre), il sacerdote accusato di molestie e di pedofilia (Il dubbio), lo stralunato deejay (I Love Radio Rock), l’uomo che dirige la campagna elettorale di un senatore (Le Idi di marzo) sono solo alcune delle straordinarie sfumature recitative che Hoffman ci ha regalato nella sua lunga carriera, divisa tra cinema e teatro. Il talento di Mr. Hoffman diventa una sorta di specchio che riflette le diverse sfumature non solo di ogni uomo ma dell’intera società. Un’occasione in più per (ri)scoprire che sotto un’aria così apparentemente normale e bonaria può anche nascondersi il lato più oscuro dell’anima umana. Cristina Morello
martedì 6 novembre, ore 21.00 La famiglia Savage (The Savages, USA, 2007, 114’) di Tamara Jenkins giovedì 8 novembre, ore 21.00 Onora il padre e la madre (Before the Devil Knows You’re Dead, USA, 2007, 105’, V.M. 14) di Sydney Lumet martedì 13 novembre, ore 21.00 Il dubbio (Doubt, USA, 2008, 104’) di John Patrick Shanley giovedì 15 novembre, ore 21.00 I Love Radio Rock (The Boat That Rocked, Gran Bretagna, 2009, 135’) di Richard Curtis martedì 20 novembre, ore 21.00 Le Idi di marzo (The Ides of March, USA, 2011, 97’) di George Clooney sala conferenze quarto piano ingresso riservato ai soci CinemaPiù 2012 / 2013 (valida sino al 30 giugno 2013 tessera ordinaria 30 euro, studenti 20 euro in vendita alla biglietteria del Centro) È consigliata la prenotazione.
SCHERMO D’AUTORE Incontri con i registi
mercoledì 7 novembre, ore 18.00 Egypt - a dream in progress (Egitto-Italia 2011, 57’) di Tommaso Dradi
EGYPT – A DREAM IN PROGRESS È un documentario realizzato nell’estate 2011 da Tommaso Dradi insieme a dei giovani egiziani. La peculiarità di questo lavoro è che si compone come un racconto collettivo sulle speranze e i sogni che la rivoluzione porta con sé. In questo modo il video riesce a parlare direttamente anche a persone poco informate sulla “primavera araba”. Egypt - a dream in progress è un documentario sulle speranze e sui progetti nati dalla rivoluzione egiziana. Un racconto dalle sfumature tragicomiche che, tramite le testimonianze di alcuni giovani che hanno partecipato alla rivoluzione, fa ripercorrere lo spirito del movimento, le aspettative, le incertezze, le speranze e i progetti per il futuro. È il tentativo di rappresentare un paese in grande movimento, usando il nuovo linguaggio politico e sociale che si sta definendo tra i giovani studenti, artisti, lavoratori che prendono coscienza dell’eredità della dittatura e cercano di determinare un futuro diverso. Espressioni artistiche, simboli, slogan raccolti in alcuni luoghi della
BOLD NATIVE “…Quegli animali non sono una proprietà, non sono nati a nostro uso e consumo. Sono fine a se stessi. La loro libertà è meravigliosa e la loro prigionia un orrore.” Il protagonista del film, Charlie Cranehill, fa parte di una cellula del Fronte di Liberazione Animale negli Stati Uniti d’America ed è ricercato nel proprio paese perché la legge equipara ai terroristi politici tutti coloro che creano danno alle aziende liberando animali da allevamento, vivisezione o altra forma di sfruttamento. Le lobby agroalimentari e farmaceutiche, infatti, mal sopportano il danno economico
rivoluzione fanno da collante per gli elementi di questo racconto collettivo. Scevro da affiliazioni ideologiche, ma colmo di riferimenti all’attualità mediorientale e globale, il racconto dei giovani egiziani tocca diversi temi caldi, alcuni dei quali si ritrovano nel dibattito in corso in Italia e in Europa: sovranità economica e monetaria, lavoro e precariato, giustizia sociale e welfare. Il focus non è sulla cronaca dei fatti, bensì sul vissuto personale di alcuni giovani, nessuno dei quali è un attivista famoso, né aveva avuto rilevanti esperienze di politica o di lotta in passato. Non a caso il documentario rimane attualissimo anche a un anno di distanza, perché i suoi protagonisti anticipavano già i temi al centro del dibattito post-elettorale di questi mesi. Dopo la proiezione, parlerò dell’Egitto di questi giorni con Elisa Ferrero, autrice del libro Cristiani e musulmani, una sola mano. L’Egitto di piazza Tahrir, laboratorio di dialogo e democrazia (Emi, 2012). Anna Vanzan
che subiscono e cercano di ostacolare ogni forma di rappresaglia effettuata per danneggiarle. Lungo il suo percorso Charlie incontrerà diversi oppositori ai suoi ideali, altri modi di pensare e tentare di aiutare gli animali, e ovviamente gli sfruttatori stessi a cui vuole contrapporsi anche a rischio della proprio vita. Bold Native ha richiesto ben dieci anni di lavorazione; il pregio maggiore del film è la chiarezza con cui presenta le due facce contrapposte della lotta di liberazione animale: il dialogo e spesso il compromesso, da una parte; l’azione e la ribellione dall’altra.
DALLA MONTAGNA ALLO SCHERMO: STORIE DI LUOGHI E DI PERSONE Vera novità di quest’anno è la presenza al Centro Candiani di chi ha realizzato alcuni dei film che la sezione di Mestre del Club Alpino Italiano ha selezionato dai numerosi titoli presenti al XVIII Film Festival della Lessinia. Attraverso le loro parole avremo modo di conoscere i retroscena, le motivazioni, le modalità che hanno portato alla loro costruzione. Sei film che ci raccontano delle alpi, e in particolare delle nostra montagne, delle persone che le hanno vissute o le hanno raccontate. È il caso del primo film in programma: Le stagioni di Mario, un ritratto di Mario Rigoni Stern dipinto attraverso le parole di Mauro Corona, Bepi De Marzi, Giovanni Kezich, Paolo Lanaro, Giuseppe Mendicino, Paolo Rumiz, Marco Zeni, Annibale Salsa ed altri, intervistati da Margherita Detomas, giornalista della Rai di Bolzano che registra in questo caso con la telecamera l’amore per lo scrittore asiaghese e la quotidiana presenza che egli mantiene nelle persone che lo hanno conosciuto. Voci alte, tre giorni a Premana ci presenterà una forma di canto policorale, il tiir, che rappresenta il vero e tradizionale canto corale delle popolazioni alpine. Un canto corale urlato che è la colonna sonora di tre giornate nel paese di Premana in Valsassina in occasione del Past (pasto rituale al termine della monticazione), della festa religiosa del Corpus Domini,
dei Tre Re alla vigilia dell’Epifania. Canto corale, il tiir, che tanto ci ricorda le antiche litanie in latino e in cimbro che tutta la popolazione di Asiago canta, urla, durante “La Grande Rogazione” che rappresenta il grande appuntamento per ogni asiaghese alla Vigilia dell’Ascensione. Renato Morelli, etnomusicologo, regista e musicista, che nella Rai di Trento ha realizzato dal 1979 al 2008 oltre sessanta documentari etnografici, ci presenterà i due film; avremo quindi occasione di capire meglio le analogie tra le due forme corali, le differenze ma soprattutto di ricostruire il passaggio da queste forme popolari di canto a quella colta del Canto Alpino. Tra realtà e immaginazione il film Carnia 1944, un’estate di libertà; film dedicato alla poco conosciuta storia della Repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli, durante la quale, per alcuni mesi, una quarantina di comuni friulani e veneti vennero liberati dall’occupazione nazi-fascista. Il film è parte del progetto Repubblica della Carnia 1944. Alle radici della libertà e della democrazia fortemente voluto dall’imprenditore ampezzano ed ex partigiano Giovanni Spangaro “Terribile” che si è rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché patrocinasse l’iniziativa dell’Università degli Studi di Udine e della Regione Autonomia Friuli Venezia Giulia. Il coordinatore scientifico del progetto,
Andrea Zannini, storico socio della Sezione CAI di Mestre, professore associato di storia moderna all’Università di Udine, ci dirà come si sia giunti alla realizzazione di questo film-documentario, quali le scelte fatte dal regista Marco Rossitti che si è trovato di fronte alla assenza di testimonianze dirette e di materiale documentale. Un fatato Cansiglio è lo sfondo di Caterina e il magico incontro: una fiction per bambini, ma che colpisce i cuori dei più grandi. Il film, è costato un anno di preparazione, due mesi di riprese, duecento ore di montaggio e post-produzione al regista trevigiano Loris Mora che ha realizzato documentari naturalistici di grande qualità per programmi della Terza Rete Rai quali Geo&Geo e il Pianeta delle Meraviglie. Infine Peak-un mondo al limite di Hannes Lang è una impietosa registrazione delle modifiche che il paesaggio delle Alpi, a causa dei cambiamenti climatici, è costretto a subire per accontentare le esigenze del grande e redditizio turismo invernale. Grandi invasi artificiali per l’acqua con cui produrre la neve artificiale, tubi e cavi si sostituiscono ai muretti di pietra e i contadini assistono disarmati le trasformazioni di un mondo in cui la civiltà rurale è destinata a diventare un ricordo, un fatto folkloristico. Buona visione.
Guido Furlan
A seguire dibattito con Elisa Ferrero, autrice del libro Cristiani e musulmani, una sola mano. L’Egitto di piazza Tahrir, laboratorio di dialogo e democrazia (Emi, 2012) e Anna Vanzan sala conferenze quarto piano ingresso libero mercoledì 14 novembre, ore 21.00 Bold Native (USA, 2010, 105’, v.o. sott. it.) di Denis Hennelly in collaborazione con Veganzi Si segnala che il realismo di alcune immagini potrebbe urtare la sensibilità degli spettatori. sala conferenze quarto piano ingresso libero
FILMONTAGNA
La cultura delle terre alte sugli schermi cinematografici Selezione dal Film Festival della Lessinia 2012 in collaborazione con la Sezione CAI di Mestre giovedì 22 novembre, 21.00 Le stagioni di Mario (Italia, 2012, 45’) di Margherita Detomas giovedì 29 novembre, ore 21.00 Voci alte, tre giorni a Premana (Italia, 2011, 39’) di Renato Morelli La grande rogazione, con Mario Rigoni Stern (Italia, 1994, 36’) di Renato Morelli giovedì 6 dicembre, ore 21.00 Carnia 1944, un’estate di libertà (Italia, 2012, 49’) di Marco Rossitti giovedì 13 dicembre, ore 21.00 Caterina e il magico incontro (Italia, 2012, 49’) di Loris Mora Peak, un mondo al limite (Italia/Germania, 2011, 91’) di Hannes Lang sala conferenze quarto piano ingresso riservato ai soci CinemaPiù 2012 / 2013 (valida sino al 30 giugno 2013 tessera ordinaria 30 euro, studenti 20 euro in vendita alla biglietteria del Centro) e C.A.I. È consigliata la prenotazione.
agenda Candiani INFORMAZIONI CENTRO CULTURALE CANDIANI Piazzale Candiani 7 30174 Mestre Venezia Tel. 041 2386126 - Fax 041 2386112 www.centroculturalecandiani.it Biglietteria / Informazioni da martedì a domenica: 10.30 - 12.30 / 15.30 - 22.00 chiuso lunedì e 1° novembre Tel. 041 2386126 * Vendita dei biglietti degli spettacoli alla biglietteria del Centro e on line sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto di preventita 1 euro) Videoteca di Mestre (Aderente all’AVI Associazione Videoteche-Mediateche italiane) da martedì a venerdì 09.00 - 13.00 / 14.00 - 17.00 chiuso lunedì, sabato e festivi Tel. 041 2386138
[email protected] Ingresso riservato ai soci CINEMAPIÙ Tessera ordinaria 30 euro Studenti 20 euro validità un anno (sino al 30 giugno 2013) in vendita alla biglietteria del Centro Culturale Candiani Arca dei Videogames Le postazioni potranno essere utilizzate, previa prenotazione, da martedì a venerdì secondo 3 fasce orarie: 9.00-11.00 / 11.00-13.00 / 15.00-17.00 incluse le postazioni Wii, PlayStation Move e Kinect Xbox 360 Prenotazioni: Tel. 041 2386138
[email protected] chiuso lunedì, sabato e festivi Navigazione Internet Ufficio Informazioni e Videoteca nei rispettivi orari di apertura Ingresso riservato ai soci Candiani Card La tessera costa 15 euro per 15 ore Ogni successiva ricarica 10 euro per 15 ore Segreteria Ludomedialab martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10.00 - 12.00 martedì: 15.00 - 17.00 Tel. 041 2386113
[email protected] Si ricorda che non è consentito l’ingresso in sala a spettacolo iniziato.
martedì 6 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Presentazione dei libri Le forme del buio (Caosfera, 2012) e Ai piedi del David (Gruppo Albatros, 2010) di Rossella Scatamburlo. ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 SCUOLA DI FILOSOFIA PER ADULTI I liberi pensatori del Settecento ingresso libero sala seminariale I piano, ore 21.00 I MARTEDÌ AD ARTE Le grandi mostre in tour Picasso ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 AMERICANS Gli specchi di Philip Seymour Hoffman La famiglia Savage (The Savages, USA, 2007, 114’) di Tamara Jenkins ingresso soci CinemaPiù mercoledì 7 novembre sala conferenze IV piano, ore 18.00 SCHERMO D’AUTORE Incontri con i registi Egypt - a dream in progress (Egitto-Italia 2011, 57’) di Tommaso Dradi ingresso libero giovedì 8 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 I GIOVEDÌ LETTERARI DI VILLA SETTEMBRINI in collaborazione con Regione Veneto e Associazione Amici della Musica di Mestre Dentro (Einaudi, 2012) di Sandro Bonvissuto Letture di Simonetta Nardi Interventi musicali di Andrea Boschetti (chitarra) e Mattia Martorano (violino) ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 AMERICANS Gli specchi di Philip Seymour Hoffman Onora il padre e la madre (Before the Devil Knows You’re Dead, USA, 2007, 105’, V.M. 14) di Sydney Lumet ingresso soci CinemaPiù auditorium IV piano, ore 21.00 PERCORSIINDANZA Compagnia Tocˇnadanza Venezia Vestita di Terra e di Mare ingresso: intero 10 euro - ridotto 8 (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) - giovani a teatro 2,50 euro Biglietti già in vendita venerdì 9 novembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 VIAGGIO IN ORIENTE DI SERGIO BETTINI Grecia, Albania, Bulgaria (1930-33) La civiltà mediterranea tra Oriente e Occidente ingresso libero sala Paolo Costantini III piano, ore 18.00 EMANUELE TENDERINI & I SUOI DEI Inaugurazione mostra
martedì 13 novembre sala conferenze IV piano, ore 21.00 AMERICANS Gli specchi di Philip Seymour Hoffman Il dubbio (Doubt, USA, 2008, 104’) di John Patrick Shanley ingresso soci CinemaPiù sala seminariale I piano, ore 21.00 I MARTEDÌ AD ARTE Le grandi mostre in tour Giambattista Tiepolo ingresso libero mercoledì 14 novembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 TIBET, TESORI DAL TETTO DEL MONDO ingresso libero sala seminariale I piano, ore 18.00 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Presentazione del libro Salvador Dalì. Visita nella realtà artistica (Edizioni GB, 2012) di Ruggero Sicurelli ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SCHERMO D’AUTORE Incontri con i registi Bold Native (USA, 2010, 105’, v.o. sott. it.) di Denis Hennelly ingresso libero giovedì 15 novembre sala conferenze IV piano, ore 21.00 AMERICANS Gli specchi di Philip Seymour Hoffman I Love Radio Rock (The Boat That Rocked, Gran Bretagna, 2009, 135’) di Richard Curtis ingresso soci CinemaPiù auditorium IV piano, ore 21.00 PERCORSIINDANZA Compagnia Fabula Saltica Il rumore dell’amore Spazio “Percorsi d’Autore” Franco Corsi inside/outside ingresso: intero 10 euro - ridotto 8 (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) - giovani a teatro 2,50 euro Biglietti già in vendita venerdì 16 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 LE STRADE DELLA RAGIONE Religione e pregiudizio, quale legame? ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 CANTASTORIE Un diario lungo mille anni Vivere da Cantastorie con Federico Berti, Giuliano Piazza e Gabriele Roda ingresso: posto unico 5 euro Biglietti già in vendita* sabato 17 novembre videoteca di Mestre III piano, dalle ore 15.00 MESTRE COMICS 2012 Tornei di videogames ingresso libero
auditorium IV piano, ore 21.00 CANTASTORIE Un diario lungo mille anni Al suono della ghironda con Silvio Orlandi e Ernesto De Martino ingresso: posto unico 5 euro Biglietti già in vendita*
sala seminariale I piano, ore 18.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni El Fontego Spezie. I sapori del mondo in cucina Come usare le spezie in cucina per potenziare le loro proprietà preventive ingresso libero
sabato 10 novembre sala seminariale I piano, ore 18.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni El Fontego Le antiche spezierie a Venezia ingresso libero
martedì 20 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 FROM TRADITION TO THE FUTURE in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre Relatore Michael Gluckstern ingresso libero
auditorium IV piano, ore 21.00 SIDERA NOCTIS ingresso: posto unico 3 euro Biglietti già in vendita* domenica 11 novembre auditorium IV piano, ore 18.00 JAZZ GROOVE JOHN ABERCROMBIE QUARTET Within A Song ingresso: intero euro 15, ridotto 12 euro (Candiani Card, CinemaPiù, giovani under 20 e studenti under 25) Biglietti già in vendita*
sala conferenze IV piano, ore 18.00 SCUOLA DI FILOSOFIA PER ADULTI Kant: Prima Critica ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 AMERICANS Gli specchi di Philip Seymour Hoffman Le Idi di marzo (The Ides of March, USA, 2011, 97’) di George Clooney ingresso soci CinemaPiù
mercoledì 21 novembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’ In bocca al lupo? Il futuro delle Terre alte alpine: ri-naturalizzazione o ri-nascita della montagna? Presentazione e discussione del docu-film Compagno Orso (2012) di Valentina De Marchi ingresso libero giovedì 22 novembre sala seminariale I piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni El Fontego Proiezione dei docu-film sul commercio globale The Dark Side of Chocolate e Nero’s Guest ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 PERCORSIINDANZA Balletto di Sardegna Storie dell’altro mondo Spazio “Percorsi d’Autore” Erika Melli Tantò ingresso: intero 10 euro - ridotto 8 (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) - giovani a teatro 2,50 euro Biglietti già in vendita sala conferenze IV piano, ore 21.00 FILMONTAGNA Le stagioni di Mario (Italia, 2012, 45’) di Margherita Detomas ingresso soci CinemaPiù e C.A.I. venerdì 23 novembre sala Palo Costantini III piano, ore 18.00 ESPIRITU MAYA Inaugurazione mostra auditorium IV piano, ore 21.00 CANTASTORIE Un diario lungo mille anni L’Italia dei Cantastorie I 150 anni raccontati dai fogli volanti e dai Cantastorie con Giuseppina Casarin, Rachele Colombo, Simone Nogarin de “La Compagnia delle Acque”. Presentazione di Gualtiero Bertelli ingresso: posto unico 5 euro Biglietti già in vendita* sabato 24 novembre videoteca di Mestre III piano, dalle ore 15.00 MESTRE COMICS 2012 Tornei di videogames ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 16.30 TENENDOCI PER MANO promosso da Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Venezia e A.V.A.P.O Mestre Cerimonia di Premiazione ingresso libero domenica 25 novembre auditorium IV piano, ore 18.00 JAZZ GROOVE PAOLO BOTTI QUARTET & BETTY GILMORE Slight Imperfection ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro (Candiani Card, CinemaPiù, giovani under 20 e studenti under 25) Biglietti già in vendita* martedì 27 novembre sala conferenze IV piano, ore 18.00 SUGLI ALTIPIANI DEL GUATEMALA ingresso libero sala seminariale I piano, ore 21.00 MESTRE COMICS 2012 Cineforum Ultime puntate della serie Serial Experiments Lain Serie tv – anime di Ryutaro Nakamura ingresso libero mercoledì 28 novembre sala conferenze IV piano, ore 9.30 e 14.30 ATTRAVERSO IL NOVECENTO I 120 anni della Camera del Lavoro di Venezia in collaborazione con IVESER ingresso libero sala seminariale I piano, ore 18.00 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Presentazione del libro Amore e dintorni (Michael Edizioni, 2011) di Eliana Battistel ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 21.00 MESTRE COMICS 2012 Cineforum Roujin Z (1991, Giappone, 87’) di Kitakubo Hiroyuki ingresso libero giovedì 29 novembre sala seminariale I piano, ore 18.00 UNITÀ DI MENTE E CORPO NEL SAPERE AYURVEDICO ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 FILMONTAGNA Voci alte, tre giorni a Premana (Italia, 2011, 39’) di Renato Morelli La grande rogazione, con Mario Rigoni Stern (Italia, 1994, 36’) di Renato Morelli ingresso soci CinemaPiù e C.A.I. sala seminariale I piano, ore 21.00 MESTRE COMICS 2012 Cineforum King of Thorn (2009, Giappone, 120’) di Kazuyoshi Katayama ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 VOCI DAL MONDO in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre ingresso: posto unico 3 euro Biglietti già in vendita venerdì 30 novembre sala seminariale I piano, ore 18.00 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Presentazione del libro Me ne vado a est (Infinito Edizioni, 2012) di Matteo Ferrazzi e Matteo Tacconi. ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 MESTRE COMICS 2012 Cineforum Origine (2006, Giappone, 94’) di Keiichi Sugiyama ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 CANTASTORIE Un diario lungo mille anni Contar cantando Storie e cantastorie con Gualtiero Bertelli, Edoardo Pittalis e Simone “Cimo” Nogarin, Stefano Olivan, Domenico Santaniello ingresso: posto unico 5 euro Biglietti già in vendita* MOSTRE Fino al 18 novembre 2012 PER VITTORIO FELISATI sala espositiva II piano orario: da mercoledì a venerdì 15.30 – 19.30 sabato e festivi 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 lunedì, martedì e 1° novembre chiuso ingresso libero Dal 10 al 18 novembre 2012 EMANUELE TENDERINI & I SUOI DEI in collaborazione con Venezia Comix sala Paolo Costantini III piano orario: da mercoledì a venerdì 15.30 – 19.30 sabato e festivi 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 lunedì e martedì chiuso ingresso libero Dal 24 novembre al 23 dicembre 2012 ESPIRITU MAYA Guatemala tra misticismo e tradizioni Fotografie di Luca Rinaldini sala Paolo Costantini III piano orario: da mercoledì a venerdì 15.30 – 19.30 sabato e festivi 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 lunedì e martedì chiuso apertura straordinaria martedì 27 novembre 15.30 – 20.30 ingresso libero LUDOMEDIALAB in collaborazione con Soggetto Venezia Dal 7 al 16 novembre Il libro illustrato Dal 6 al 15 novembre Impaginiamo la nostra fantasia Dal 19 al 30 novembre Forme e formati Dal 20 al 29 novembre Il ritratto arcimboldesco
LA SOSTENIBILITÀ SI FA… IN SEI INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’
Un progetto degli Archivi della Sostenibilità Università Ca’ Foscari Venezia Sistema delle Biblioteche di Ateneo Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione Centro Culturale Candiani Coordinamento scientifico: Giorgio Conti mercoledì 21 novembre, ore 17.30 In bocca al lupo? Il futuro delle Terre alte alpine: ri-naturalizzazione o ri-nascita della montagna? Presentazione e discussione del docu-film Compagno Orso (2012) di Valentina De Marchi (antropologa culturale) Parteciperà al dibattito Stefano Filacorda (Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università di Udine) sala conferenze quarto piano ingresso libero
L’idea che la crescita demografica ed economica non possa svilupparsi secondo tassi infiniti all’interno di un sistema terrestre, di fatto definito, si è diffusa prepotentemente per la prima volta all’inizio degli anni Settanta con la pubblicazione: The Limits to Growth (1972), commissionata al Massachusetts Institute of Technology (MIT) dal Club di Roma. Vale ancor oggi la domanda di Leonardo Boff: “Una terra finita può supportare un progetto infinito?” L’approfondimento e l’ampliamento del paradigma dello Sviluppo Sostenibile ha portato al concetto di “Sostenibilità Integrata”, che considera la globalità delle interrelazioni esistenti tra elementi antropici e naturali, sia materiali che immateriali, inglobando in essa sostenibilità economica, ambientale, socio-culturale, demografica, etica e geografica. Questo paradigma integra in sé (Conti S, et al., 2006): - sostenibilità demografica: riduzione delle tensioni sull’ecosistema terrestre, rispettandone la capacità di carico rispetto alla popolazione umana; - sostenibilità economica: efficienza economica mediante una gestione delle risorse e dei valori ambientali che non degradi od esaurisca le risorse, nel rispetto dell’equità inter-generazionale ed intra-generazionale; - sostenibilità etica: coesistenza tra diversi sistemi di vita
umana, in modo da permettere agli individui di vivere nei propri luoghi d’origine in buone condizioni, non concentrando i costi derivanti dalle trasformazioni del sistema globale solo in alcuni gruppi e realtà sociali; - sostenibilità geografica: equilibrio a livello locale e globale nella distribuzione di popolazione umana, insediamenti, attività economiche, sfruttamento di suolo e di risorse; - sostenibilità ambientale: tutela dell’integrità e della qualità dell’ecosistema terrestre e di tutte le sue componenti in modo da assicurarne la funzionalità; - sostenibilità socio-culturale: impegno contro le disuguaglianze nella distribuzione del reddito e nelle condizioni di vita a scala globale e rispetto le generazioni future e preservare le peculiarità e le specificità locali culturali. In un’epoca nella quale sembra predominare il leit motif della crescita, è bene ricordare il pensiero di Edgar Morin (2011): “Negli anni Novanta si impose in me l’idea che il vascello Terra, spinto da quattro motori incontrollati – la scienza, la tecnica, l’economia, il profitto – e trascinato verso molto probabili catastrofi a catena, laddove comunque, il probabile non significa ineluttabile e non esclude la possibilità di un cambiamento di rotta”. Giorgio Conti
Compagno Orso (2012) un film di Valentina De Marchi. Riprese di Lorenzo e Matteo Froner Musiche di Michele Sambin Le riprese amatoriali girate dal pastore Lorenzo raccontano una storia vera. Tutto scorre tranquillo, o almeno così sembra, sugli alpeggi di Malga Ghirlo, nel Parco dell’Adamello Brenta. L’immenso silenzio è tagliato solo da belati, respiri affannosi del cane e dalle notizie offerte da una radiolina che collega con il mondo a valle. Improvvisamente qualcosa rompe la quiete. Nuovi inquilini guardano interessati alle sue pecore, prendendo sempre più confidenza: gli orsi. Compagno orso è la storia di un rapporto conflittuale antico come il mondo (pastori contro predatori), ma è anche testimonianza di un amore vero per la montagna, privo di romanticismi, e di una grande curiosità verso la natura. E ancora, è la storia di una solidarietà tra rivali, entrambi vittime di decisioni politiche su cui non hanno potere. La reintroduzione e il ritorno dei grandi predatori (lupo e orso) di fatto sta mettendo pastori e allevatori di fronte a un nuovo problema che si somma alle tante difficoltà economiche del periodo.