CRAL GRUPPO REALE MUTUA
23 APRILE 2013
Spizzichi di Cultura Aforisma del 23 Aprile 2013
“L'ambizione non s'accorda affatto con la bontà; s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.„ Lev Tolstoj
ESPANDI L’ACRONIMO Dopo il minimo storico del numero precedente (un solo partecipante) ero indeciso se chiudere il gioco ed inventarmene un altro. Ma la parola RISALITA ha forse riacceso la fantasia dei nostri lettori ed abbiamo avuto una risalita anche dei partecipanti. Ecco le vostre soluzioni. E’ tornato dall’Inghilterra il nostro affezionato Alberto Brusasco con una sequenza di soluzioni interessanti. qui ne pubblico solo 3 per motivi di spazio, ma condivido ed apprezzo tutte le sue elucubrazioni simpatiche e sferzanti. Eccole....
Res#amo Immobili Senza Alterna#ve Lasciando Impunite Truffe Amministra#ve …. a7onito Ridicolo Immaginare Salita Auspicata Lasciando Incom-‐ piuto Tenta#vo Alternanza …. sce:co Recuperando Imposte Sparite Avviamo Lavori Indifferi-‐ bili Tutela Ambiente …. cultural -‐ ecologico
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Essere papà
Essere papà non è molto semplice. Anzi. Il mio papà era un brav’uomo, ma come i suoi coevi , aveva un ruolo importante, forse più rappresenta-‐ tivo che realizzativo. Avevano il compito di man-‐ tenere la famiglia lavorando duramente e a loro non si chiedeva molto di più a livello affettivo. Il “dovere” di crescere quotidianamente i Cigli era sulle spalle delle mamme. Il mangiare, la scuola, il vestiario, l’educazione spicciola era ad appannag-‐ gio del ruolo femminile. Il papà interveniva nei casi “importanti”; quando c’era da castigare o premiare, nel momento delle scelte decisive. Un’arma in mano della mamma era la minaccia: “Lo dico a papà stasera quando rientra e vedrai!” E tu vivevi nel terrore Cino a quando sentivi le chiavi entrare nella toppa della porta. I papà non suonavano il campanello, aprivano la loro casa... Erano i padroni. Noi crescendo abbiamo cambiato atteggiamento. Quando siamo diventati papà ab-‐ biamo modiCicato le modalità. Poiché sono cam-‐ biati radicalmente i rapporti sociali (meno male), siamo diventati collaborativi e molte volte sosti-‐ tuiamo le mamme nelle incombenze quotidiane. Cambiamo i pannolini, prepariamo la cena ai Cigli, contribuiamo non solo economicamente alla loro crescita Cisica ed emotiva. Sicuramente un ruolo più complicato che dà maggiori soddisfazioni, an-‐ che se nel pieno della notte alzandoci per cambia-‐ re il pupo un po’ invidiamo i nostri papà che dor-‐ mivano alla grande poiché “il papà deve riposare perché il giorno dopo deve andare a lavorare....” Ovviamente questo succede nelle famiglie normali e civili. Un tempo i papà portavano a casa i soldi e poco più. Adesso i soldi sono condivisi con la mamma e abbiamo prediletto il rapporto con i ragazzi a scapito di qualche rinuncia tipo le ore di sonno. E per il futuro? I nostri Cigli diventando papà au-‐ menteranno la conCidenza e la disponibilità con la prole, ma avranno ancora il lavoro? E se non ce lo avranno la serenità del rapporto potrà rimanere invariata? Oppure verrà meno anche quella? Non vorrei essere nei panni dei futuri papà. Meno male che ho due Ciglie femmine !!! Giulio Liberati
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23 APRILE 2013
ESPANDI L’ACRONIMO Bravo Alberto che nella sua mail ha anche fatto un riferimento al numero precedente richiamando Enzo Janacci che mi permetto di segnalare perché, in modo un po’ “esagerato” fa pubblicità a Spizzichi.... grazie Alberto.
Eccezionale "Quelli che ..." - Perché non continuare? Es. Quelli che ... in gita sociale ... in spiaggia ... nel seggio elettorale ... davanti alla TV ... leggono "Spizzichi di cultura" ... Continuiamo con Paola Bevilacqua alla quale diamo il ben tornato. Paola ha espanso così la parola Risalita:
Ripar#amo inerpicandoci speranzosi, abbandonando lentamente incertezze, trovando appoggi! ….. o:mis#co Risolu# insieme suppor#amoci, a7endiamo lumi: individuiamoli, trionferemo assolutamente! ….. coopera#vis#co Un tocco femminile ed ottimistico per la risalita intesa come uscita da questa crisi. Adesso passiamo a Ettore Botti di Banca Reale della filiale di Parma. tengo a sottolineare la provenienza di questa mail: Parma. questo mi permette di salutare i colleghi sia di Parma che quelli sparsi per tutta la penisola. E’ un vero piacere che queste piccole pagine possano far “gruppo” anche semplicemente con un giochino. Vediamo la Risalita di Ettore...
Riesci In Salita A Lavorare In Tua Autonomia? …. dubbio amle#co Grazie Ettore! Nella pagine seguenti darò una segnalazione di un evento che si svolge nella zona di Parma. Se avete qualcosa da segnalare sono a disposizione. Ciao Parma !!! E’ la volta di Lorenzo Finizio di Blue Assistance, un habituè del giochino. Lorenzo ha fatto un’espansione molto interessante non toccando temi sociali e politici, ma dedicando il suo pensiero proprio alla risalita intesa come scalata di un monte.
Regna Indisturbato Splendendo Austero L' Innevato Terror Antar#co (Terror è un monte presente in Antar#de)
….. naturalista
Complimenti a Lorenzo anche per la costruzione della frase così come possiamo dire per quella di Ettore. Ultima, solo in ordine di esposizione, è la soluzione di Riccardo Marchi anche lui di Blue Assistance. Se non vado errato Riccardo deve essere una new entry. Benvenuto Riccardo...
Rivedo In Sogno Amori Lontani Immaginando Tempi Anda# ..... roman#co Abbiamo concluso con una frase piena di nostalgia e di romanticismo. Mi è piaciuta moltissimo. Bene, vista la rinascita del gioco e tenuto conto che mentre scrivo ho la televisione accesa sulle elezioni del Presidente della Repubblica io proporrei per il prossimo gioco la parola : %
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QUIRINALE
Le vostre soluzioni, come sempre, alla mia posta elettronica:
[email protected]. Ciao !!!
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23 APRILE 2013
Antonio Valleggi, oltre ad essere un mio amico, è un attore e regista che da oltre trent’anni lavora nel teatro torinese. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui in una messa in scena di una commedia brillante dal titolo “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Inoltre abbiamo collaborato a tante edizioni di Invito a cena con delitto. Mi sono sempre molto divertito con lui ed ho imparato molte cose. Da un po’ di tempo si è trasferito fuori Torino, a Maglione. Questa rassegna, Red and White, rivede il suo ritorno nella capitale piemontese come organizzatore. Vediamo insieme il programma e speriamo di incontraci davanti ad un buon bicchiere di vino, Red or White che sia. In bocca al lupo Antonio... Presentando la tessera del Cral avrete diritto alla riduzione prevista.... buon divertimento
!"W RED ANDWHITE TRA ROSSO E BIANCO QUATTRO SERATE ALL’INSEGNA DEL VINO, DELLA MUSICA, DELLO SPETTACOLO E DEL CABARET Il Blues? Rosso scuro, vellutato e intenso. La Rivista italiana degli anni ’50 e ’60? Bianco, vivace. Il Cabaret? Rosso rubino, frizzante e mordace. Il Rock? Bianco, fermo, ghiacciato. 24 APRILE, ORE 20.30 I grandi classici del blues e della soul music riproposti in chiave semi acustica (voce e chitarra) da Sarah Soul e Max Altieri 8 MAGGIO, ORE 20.30 Si Fa per Ridere Omaggio alla rivista italiana degli anni ’50 e ’60 con Mario Marchetti e Riccardo Pellegrini
22 MAGGIO, ORE 20.30 Donne che si Dannano Cabaret con Vanessa Giuliani 5 GIUGNO, ORE 20.30 Un’elettrizzante serata di rock inglese e americano dagli anni ’60 ad oggi, con la voce di Riccardo Pellegrini e la chitarra di Roberto Bonfiglio
Musica dj Ribo Direzione artistica a cura di Antonio Valleggi Quota di partecipazione 14! (12€ ridotto) Nella quota è compresa la degustazione dei vini e l’apericena Gradita la prenotazione
Dal 24 aprile al 5 giugno tutti i partecipanti alle serate R/W potranno usufruire di un buono sconto del 10% sui vini a marchio Rabezzana ENOTECA RABEZZANA via San Francesco d’Assisi 23/C Torino - Tel. 011.543070 -
[email protected]
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23 APRILE 2013
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Enoteca Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino
Mercoledì 24 aprile, ore 20.30
R/W - Red and White Il Blues è Nero, ma il suo colore è Rosso. Mercoledì 24 aprile i grandi classici del BLUES e della SOUL MUSIC vengono riproposti in chiave semi acustica (voce e chitarra) da Soul Sarah e Max Altieri, accompagnati da una degustazione di vini: Ruchè Docg Rabezzana, vitigno autoctono dei più rari tra quelli coltivati nel Monferrato astigiano, Finis Vetrère, Igt Salento da uve Chardonnay, Verdeca, Malvasia. Soul Sarah, come direbbe Catfish, sembra nasconda Chaka Khan nei ricci ed Etta James nei polmoni. La sua calda voce dalle venature soul e blues le permette di spaziare tra diversi generi ed è per questo che vanta numerose collaborazioni con musicisti in ambito italiano, europeo e statunitense. Max Altieri, chitarrista blues dallo stile decisamente personale, miscela blues, jump, swing e soul con un suono caldo e avvolgente. Quota di partecipazione: 14 euro (12 euro ridotto). Nella quota è compresa la degustazione dei vini e l’Apericena. Gradita la prenotazione Info e prenotazioni Tel: 011/543070 - E-mail:
[email protected]
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23 APRILE 2013
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“R/W – RED AND WHITE” sono quattro serate all’insegna del vino, della musica, dello spettacolo e del cabaret. I prossimi appuntamenti: 8 maggio: “Si fa per Ridere” - Omaggio alla rivista italiana degli anni ’50 e ’60 con Mario Marchetti e Riccardo Pellegrini 22 maggio: “Donne che si Dannano” - Cabaret con Vanessa Giuliani 5 giugno: Rock inglese e americano dagli anni ’60 ad oggi, con Riccardo Pellegrini e Roberto Bonfiglio
Direzione artistica a cura di Antonio Valleggi
Info per la stampa Ufficio stampa Enoteca Rabezzana, Simona Savoldi Tel: 339/6598721 - E-mail:
[email protected]
Leggendo con attenzione il programma vedo che tra i protagonisti delle serate compare nelle vesti di cantante e attore un altro amico, Riccardo Pellegrini. Sembra ieri che ci siamo conosciuti durante le prove delle “Allegre comari di Windsor” e sono trascorsi parecchi anni... Ma su Riccardo non si notano. E’ sempre pieno di verve e di grinta. Bravo Riccardo. A presto
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23 APRILE 2013
Ormai è diventato un appuntamento “culto” per molti di noi !!! Il 25 aprile ci ritroviamo al Gilgamesh per ballare e cantare con Carletto e gli Impossibili. Tra gli Impossibili milita da anni il collega Gianni Agnolon. E’ uno spettacolo divertente che lascia uno strano retrogusto ed una particolare voglia di rivederlo...
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23 APRILE 2013
La nostra collega Giulia Picolatti ci segnala questo spettacolo. Dalle premesse sembra imperdibile....
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23 APRILE 2013
“Valjean” arriva a Torino Il tour di Valjean,reduce dal fortunato tour in Italia,arriva finalmente a Torino. VALJEAN è stato definito uno spe?acolo unico in Italia. Totalmente originale, forgiato sullo s#le del-‐ le produzioni “off” internazionali (Broadway, West End, Avignone), ha stupito pubblico e criBca nel-‐ le sue prime 32 repliche in tu7a Italia. “6 a%ori, 29 personaggi, un pianoforte dal vivo. Lo spe(atore è fin dalle prime ba(ute trasportato indietro di due secoli, in un'atmosfera emozionante e intensa, per seguire le avventure dell'ex forza-‐ to Jean Valjean tra il penitenziario di Tolone, la fabbrica di Monsieur Madeleine e gli strascichi della Rivoluzione francese, in una lo%a all'ul>mo respiro con l'ispe%ore Javert. Imperdibile”. Il debu7o a Torino sarà giovedì 2 maggio 2013 alle ore 21, al Murazzi Student Zone. Si replicherà poi ogni giovedì sera successivo. Nel cast Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Sebas#ano Di Bella, Susi Amerio, Giorgio Menicacci, Diego Micheli. Al pianoforte il M° Sandro Cuccuini. Realizzazione scene: Eleonora Rase7o. Costumi: Augusta Tibal-‐ deschi e Alice Delfino. Regia di Fulvio Crivello. Box office c/o Feltrinelli, Piazza CLN 251 -‐ Torino, e in tuS i punB vendita Piemonte Ticket. Bigliet-‐ teria online: www.Bcket.it. Gli iscriS al CRAL e i dipendenB di Reale Mutua hanno diri?o al biglie?o scontato a 13 Euro. Ecco alcuni stralci dalle principali recensioni: LA STAMPA: “ODmi interpreE... vicenda narrata con freschezza e buon ritmo... molto piacevoli ed espressive le musiche... decisamente convincente e toccante Fabrizio Rizzolo”. MUSICAL!: “Sono gli interpreE, la loro espressività, la loro comunicaEva a rendere davvero convin-‐ cente lo spe(acolo ...ne siamo rimasE conquistaE”. MILANOSTILE: “Ci sono degli spe(acoli che partono quasi in sordina e che poi diventano dei "cult". Questo sembra essere il desEno anche di “Valjean” ...che sta veramente conquistando tuD”. RETRÒ online “Un capolavoro arEsEco”. KING'S ROAD “An Italian musical can pride itself of an Anglo-‐Saxon competence”. DUERIGHE.com: “...da segnalare il pregio di quest'opera che è rappresentato, oltre che dai tesE ben curaE, anche dalle raffinate musiche scri(e e suonate dal vivo dal maestro Sandro Cuccuini al piano-‐ forte, che accompagna l'intero musical.” LAMEZIAWEB: “In sala un grande silenzio, interro(o spesso da calorosi applausi per a(estare il con-‐ senso e l’apprezzamento del pubblico non solo per la temaEca tra(ata, ma anche per l’encomiabile performance degli a(ori e di coloro che sono staE dietro le quinte”. www.valjeanmusical.it – www.facebook.com/Valjeanmusical –
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23 APRILE 2013
Ecco due segnalazioni che ci arrivano da Sara Bosco di Banca Reale. Credo che valga la pena di seguire il suo consiglio !!! Grazie Sara
MUNLAB ECOMUSEO DELL’ARGILLA Via Camporelle 50, 10020 Cambiano (TO) - Tel. fax +39 011 9441439 e-mail:
[email protected] Chi percorre la strada da Torino per Alba, raramente sa che da Cambiano viaggia su un pianalto di argilla. Solo i tornanti di Montà d’Alba tradiscono la pianura e informano il viaggiatore che lì finisce il pianalto. Si tratta di uno spesso strato di argilla, esteso per 400 Kmq, depositato da un grande fiume per milioni di anni. Gli abitanti da sempre hanno scavato peschiere in queste argille, sfruttando la proprietà dell’argilla di diventare impermeabile. Hanno così costruito importanti serbatoi d’acqua per irrigare campi, abbeverare il bestiame e allevare tinche. La vita che si genera intorno a questi specchi d’acqua offre un sicuro e tranquillo approdo a numerosi uccelli di passo. Da millenni queste terre argillose sono diventate risorsa per un’intensa attività di fornace. Il mattone faccia a vista nel nostro paesaggio è protagonista. Numerose sono le testimonianze romane e preziose quelle medievali: ricetti, cascine fortificate, palazzi, santuari
http://www.munlabtorino.it/#!/home
Siamo una ventina di appassionati di territorio, tra cui architetti, agronomi, economisti, sociologi, insegnanti, artisti. Nel 1993, nasce l’Associazione LFSP con l’intenzione di valorizzare gli spazi dismessi della fornace di Cambiano, dal 2001 abbracciamo la filosofia ecomuseale e ampliamo il nostro raggio di azione all’area delle colline di Torino.
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23 APRILE 2013
MUSEO del PAESAGGIO SONORO Riva presso Chieri è inimmaginabile perché esperienzale… davvero fantastico fortemente voluto da Domenico Torta del quale se non hai avuto possibilità… vai a vedere uno spettacolo perché fa vedere quello che eravamo e che rischiamo di perdere… l Museo Civico del Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri nasce grazie alla volontà dell’amministrazione comunale di valorizzare il pregevole percorso di ricerca condotto da Domenico Torta ed alcuni studiosi sui suoni, i rumori e le melodie che hanno caratterizzato il paesaggio locale, dalla cultura contadina sino alla contemporaneità. Il maestro Torta si dedica da anni alla raccolta dell’importante patrimonio della musica popolare del Piemonte. Il lavoro e gli studi in più settori della musica, unito ad un profondo legame con la terra e con la gente gli hanno permesso di consolidare una visuale “a 360°”, necessaria per esaminare e riunire i molteplici elementi sonori - strumenti, oggetti, documenti e testimonianze – di una cultura. Grazie all’impegno delle pubbliche istituzioni, il 12 Giugno del 2005 si è concretizzata l’idea di realizzare un’esposizione permanente di questa originale collezione presso Palazzo Grosso, architettura Barocca di grande pregio artistico, sita nel centro storico di Riva. Il recente riallestimento del Museo, realizzato in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, consente oggi al visitatore di rivivere, in un’atmosfera coinvolgente, quella complessa e dinamica archeologia di saperi e conoscenze che danno vita al paesaggio sonoro. Il Museo si propone dunque quale istituzione impegnata a salvaguardare, tramandare e rinnovare tale patrimonio, in un continuo dialogo con il territorio e altre culture sonore. Un particolare ringraziamento va all’Università degli Studi di Torino, ed in particolare al prof. Febo Guizzi, che, unitamente ad un competente gruppo di ricercatori, ha fornito un contributo essenziale all’iter di ricerca e all’elaborazione del progetto museologico.
Appuntamenti per le famiglie
Con Mamma e Papà..."caccia al tesoro" al Museo del Paesaggio Sonoro
All’interno di un meraviglioso Palazzo del Settecento c’è un museo che raccoglie curiosi e diversi strumenti musicali. Ma che suono producono? E di che cosa sono fatti? Attraverso una divertente caccia al tesoro...meglio dire "caccia allo strumento o al suono" un appassionato maestro di musica coinvolgerà tutti i bambini in una "musicalvisita" alla scoperta di suoni melodiosi e diversi tra di loro. Date: domenica 7 - 21 aprile / domenica 12 - 26 maggio Ritrovo: ore 15.30 presso la biglietteria del Museo del Paesaggio Sonoro - Piazza della Parrocchia 4, Riva presso Chieri. Durata: un’ora e mezza Costo: 6,00€ a bambino (comprensivo di visita guidata, merenda e materiale didattico) + biglietto di ingresso (3,00€ ridotto – gratuito con Abbonamento Musei e under 4 anni) Per i genitori: 3,00€ (comprensivo di visite guidata) + biglietto di ingresso (3,00€ ridotto – gratuito con Abbonamento Musei).
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23 APRILE 2013
Gianini e Luzzati. Cartoni Animati 23 gennaio - 12 maggio 2013 Mole Antonelliana, Torino A cura di Alfo Bastiancich e Carla Rezza Gianini
La mostra, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema, è in calendario alla Mole Antonelliana dal 23 gennaio al 12 maggio 2013. Saranno presentati, per la prima volta, la maggior parte dei materiali originali dei film tuttora esistenti: più di duecento personaggi, bozzetti, scenografie, storyboard che testimoniano il processo creativo che ha dato origine ad alcuni tra i capolavori del cinema d’animazione mondiale. Federico Fellini descriveva il cinema di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati plaudendone la fantasia figurativa, l’estro umoristico, il senso della fiaba e le geniali soluzioni grafiche. Una sintesi puntuale dell’arte dei due animatori che hanno creato uno stile personalissimo in cui il teatro, la poesia e il disegno si legano mirabilmente in un cinema unico che valse loro anche due candidature all’Oscar, per La Gazza Ladra del 1964 e per Pulcinella del 1973.
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23 APRILE 2013
Messer Tulipano al Castello di Pralormo dal 30 marzo al 1 maggio 2013 Eventi a Torino
Anche nel 2013 dal 30 marzo al 1 maggio, ritorna al Castello di Pralormo la manifestazione “Messer Tulipano”. Quest’anno, in occasione della XIV edizione, accanto alla fioritura dei tulipani, il parco del Castello di Pralormo accoglie ranuncoli multicolore, preziose orchidee nella serra antica, una divertente sezione dedicata agli orti da giardino, da balcone e da terrazzo, il frutteto di Giuseppe Verdi (nel secondo centenario della nascita del compositore), una suggestiva mostra dedicata al “Giardino Pittoresco” e all’evoluzione di arredi, attrezzi e complementi da giardino, un concorso di Cake Design e una divertente esposizione di torte spettacolari. L’antica cascina Castellana ospita un’ampia zona shop per gli acquisti di primavera ma anche per assaggi golosi. Ogni fine settimana, degustazioni, conversazioni e laboratori ma anche animazioni e intrattenimenti per grandi e piccoli. Per trascorrere una divertente e serena giornata all’aperto con tutta la famiglia, il parco offre panchine per riposarsi e fare picnic, una caffetteria ristorante, una gelateria ed infine, per gli amici a quattro zampe, ciotole d’acqua fresca nel parco! Apertura Tutti i giorni dal 30 Marzo al 1 Maggio 2013 Orario dal lunedì al venerdì 10-18, sabato, domenica e festivi 10-19 Ingresso € 7,5, € 6 per gruppi prenotati e convenzioni (tra cui Abbonamento Torino Musei e Torino+Piemonte Card), € 4 bambini da 4 a 12 anni, fino a 4 anni gratuito
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23 APRILE 2013
Quando Nina Simone ha smesso di cantare Teatro Gobetti 30/4/2013 - 5/5/2013 di Darina Al Joundi con la complicità di Mohamed Kacimi con Valentina Lodovini regia Giorgio Gallione scene e costumi Guido Fiorato luci Aldo Mantovani Teatro dellʼArchivolto in collaborazione con Circolo dei Lettori di Torino
Valentina Lodovini
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23 APRILE 2013
Quello che prende gli schiaffi Teatro Carignano 7/5/2013 - 19/5/2013 da Leonid Nikolaevič Andreev libera versione e regia Glauco Mauri con Glauco Mauri e Roberto Sturno e con (in ordine alfabetico) Leonardo Aloi, Barbara Begala, Marco Blanchi, Mauro Mandolini, Marco Manfredi, Lucia Nicolini, Roberto Palermo, Stefano Sartore, Paolo Benvenuto Vezzoso scene Mauro Carosi costumi Odette Nicoletti musiche Germano Mazzocchetti Compagnia Mauri Sturno
Glauco Mauri e Roberto Sturmo 14
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23 APRILE 2013
l' incontro con la psicoanalisi a torino Eventi a Torino „ Ogni mercoledi' alle ore 21 dal 20 marzo al 19 giugno presso la sede del Laboratorio di Formazione e Lettura Psicoanalitica in via Assisi 6 a Torino. L'invito e' in una cantina, sede storica del L.F.L.P. Gli incontri sono aperti a ciascuno interessato ad approfondire cosa vuol dire liberta' di psicologia. Attraverso la parola avviene l'incontro, cioe' l'appuntamento e Freud ha inventato un appuntamento che e' quello che usiamo chiamare psicoanalisi. Prima di Freud questo trattamento non esisteva. Ingressi: intero Euro 5; studenti Euro 2. sito: www.psicologo-gramaglia-torino.net
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23 APRILE 2013
PARMA Mille e una notte Domenica 5 e lunedì 6 maggio, al Teatro Regio, si apre ParmaDanza con una prima nazionale del Balletto Preljocaj
Si apre con una prima nazionale la rassegna ParmaDanza 2013, al Teatro Regio di Parma, domenica 5 maggio 2013, ore 20.00 turno A lunedì 6 maggio 2013, ore 20.00 turno B BALLET PRELJOCAJ Direttore artistico ANGELIN PRELJOCAJ Mille e una notte (titolo provvisorio) Coreografia ANGELIN PRELJOCAJ Musica 79D Scenografia CONSTANCE GUISSET Costumi AZZEDINE ALAÏA Maestro ripetitore NATALIA NAIDICH Coreologo DANY LÉVÊQUE
Biglietteria del Teatro Regio di Parma, Via Garibaldi, 16/A Aperta dal martedì al sabato ore 10.30-13.30, 17.00-19.00 chiusa la domenica, il lunedì e i giorni festivi Tel. 0521 039399 - Fax 0521 504224
[email protected]
Teatro Regio di Parma
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23 APRILE 2013
LE PAROLE CHE CONTANO
RUBRICA
Queste pagine sono dedicate ad un collega che non ama particolarmente Woody Allen. spero che riesca a leggere per fargli cambiare un po’ idea. Solo un po’ ma sarebbe sufficiente. Ciao Ivo
La generazione perduta" (1965) Ero in Europa, tanti anni fa, con Ernest Hemingway. Hemingway aveva appena scritto il suo primo romanzo e lo diede a leggere a Gertrude Stein e a me. Gli dicemmo che era un buon romanzo ma non un grande romanzo. Aveva bisogno di una ripulitina, poi sarebbe potuto passare. Ci ridevamo e scherzavamo su, e Hemingway mi mollò un cazzotto in bocca. A quel tempo, Picasso abitava in Rue de Bacque. Una sera l'andammo a trovare, e aveva appena finito di dipingere un odontotecnico, nudo, nel deserto del Gobi. Gertrude Stein disse che era un buon quadro ma non un grande quadro, e ci mettemmo a ridere, e Hemingway mi mollò un cazzotto in bocca. Mi ricordo quando Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda rientrarono da uno sfrenato veglione di Capodanno. Era aprile inoltrato. Scott aveva appena finito di scrivere Grandi speranze. Gertrude Stein e io lo leggemmo e trovammo che era un buon romanzo, ma non c'era bisogno di scriverlo perché lo aveva già scritto Charles Dickens. Ci ridemmo su e Hemingway mi mollò un cazzotto in bocca. Quell'estate andammo in Spagna a vedere Manolete toreare. Dimostrava diciotto anni e Gertrude Stein disse che, no, ne aveva diciannove anche se ne dimostrava diciotto. "Tante volte", le dissi, "un ragazzo di diciotto anni ne dimostra diciannove, laddove, tante altre volte, un diciannovenne può sembrare facilmente un diciottenne, e questo vale particolarmente per uno spagnolo purosangue". ridemmo su e Gertrude Stein mi mollò un cazzotto in bocca.
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Woody Allen
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23 APRILE 2013
LE PAROLE CHE CONTANO "Il naufragio di un matrimonio" (1964)
Vorrei parlarvi del mio matrimonio, che non ha nulla da invidiare al naufragio dell'Andrea Doria. Sì, la mia vita coniugale è stata un inferno. Fatto sta che mia moglie era una donna molto immatura, non aggiungo altro. Basti questo episodio, a riprova della sua immaturità. Io sto facendo il bagno, nella vasca, e lei entra quando le pare, senza neanche chiedere permesso, e mi affonda le barchette. In parte però è colpa mia, se abbiamo divorziato. Ho sempre avuto, nei suoi confronti, un atteggiamento schifoso. Durante il primo anno di matrimonio, tendevo a porre mia moglie sotto un piedistallo. Siamo stati un bel pezzo a litigare, a scannarci, e alla fine abbiamo deciso che sarebbe stato meglio prenderci una vacanza o divorziare. Ne abbiamo discusso pacatamente, da persone mature, e abbiamo optato per il divorzio poiché potevamo spendere solo una certa somma. Eppoi, una vacanza alle Bermuda dura due settimane, laddove un divorzio dura tutta la vita. Già mi vedo libero di nuovo, abitare nel Village da scapolo, in un bell'appartamentino con caminetto, soffici tappeti e, alla parete, un buon Picasso di Van Gogh. Senza contare hostess scatenate, bellissime, che mi scorrazzano intorno. L'idea mi eccitava moltissimo, e venni dunque al sodo. La misi giù dura. Le dissi: "Quasimodo, voglio il divorzio". E lei mi disse: "Va bene, pigliati il divorzio". Senonché viene fuori che nello Stato di New York vige una strana legge, per cui non ottieni il divorzio se non fornisci prova di adulterio. Ciò è bizzarro, poiché uno dei Dieci Comandamenti dice: "Non desiderare la donna d'altri". Sia come sia, lo Stato di New York ti istiga invece all'adulterio. Si viene così a creare una sorta di tiro alla fune fra Dio e il Governatore. Ne conseguiva che uno di noi due doveva per forza commettere adulterio. Mi offrii volontario io. Ma quando sei sposato e fuori dal giro, non sono molte le donne che hai sottomano. L'unica che avevo a tiro era Nancy, la miglior amica di mia moglie. Quindi le telefonai per chiederle se voleva commettere adulterio con me. Mi rispose: "Ma neanche a beneficio del Programma Spaziale". Il che interpretai come un cauto rifiuto. Andò a finire che fu mia moglie a commetterlo, per me, un adulterio?. E' sempre stata più incline di me alla meccanica.
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23 APRILE 2013
LE PAROLE CHE CONTANO
"Addomesticare gli elettrodomestici" (1968) Questa non so se l'avete già sentita. Molto tempo fa - è una strana storia - mi trovavo a Los Angeles. Fui invitato a una festa a casa d'un grosso produttore. A quell'epoca c'era in progetto di trarre una commedia musicale dal Sistema Metrico Decimale; e così volevano che ci lavorassi io. Mi recai dunque nell'ufficio di quel produttore, al centro di Los Angeles. Entro in ascensore. Non c'è nessuno. Non ci sono pulsanti né niente. E si ode una voce che dice: "Dica a che piano deve andare, prego". Mi guardo intorno. Non c'è nessuno. Sono preso dal panico. Poi vedo un cartello che dice che si tratta di un ascensore di nuovo tipo, che funziona col sonoro. Basta pronunciare il numero del piano cui voglio salire, e lui mi ci porta. Allora dico: "Al terzo, per favore". Le porte si chiudono, l'ascensore parte. A questo punto incomincio a sentire un certo impaccio perché io parlo, credo, con un leggero accento newyorkese, mentre l'ascensore non ha nessuna sfumatura dialettale. Al terzo piano, scendo. Mi avvio per il corridoio e mi guardo indietro. Mi era parso di sentire l'ascensore fare un commento. Allora mi volto rapidamente ma le porte si richiudono subito e l'ascensore ridiscende. Lasciamo perdere... non mi andava di aver a che dire con un ascensore di Los Angeles, a quel tempo... Ma non è questa la parte strana della storia, questa è la parte più o meno normale. Non ho mai avuto, in vita mia, un buon rapporto con gli oggetti meccanici, di alcuna sorta. Tutto ciò con cui non posso ragionare, che non posso vezzeggiare e coccolare, mi mette in crisi. Ho un orologio le cui lancette si muovono, chissà perché, in senso antiorario. Ho una lampada solare, a raggi ultravioletti, che quando mi stendo per prendere la tintarella, si annuvola e mi piove addosso. Ho un tostapane ch'è un bruciapane. Odio la doccia che ho in casa, perché basta che un solo cittadino degli Stati Uniti apra l'acqua di casa sua per farmi schizzare fuori tant'è bollente. Ho un registratore a nastro, che m'è costato centocinquanta dollari, e, quando gli detto qualcosa, mi fa: "Lo so, lo so".
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23 APRILE 2013
LE PAROLE CHE CONTANO
RUBRICA
Queste pagine sono dedicate ad un collega che non ama particolarmente Woody Allen. spero che riesca a leggere per fargli cambiare un po’ idea. Solo un po’ ma sarebbe sufficiente. Ciao Ivo
Circa tre anni fa, ne ebbi abbastanza. Una sera convocai tutti i miei apparecchi in salotto, dal primo all'ultimo: tostapane, orologio, frullatore e compagnia bella. E così tenni loro un discorsetto. Fui adorabile. Esordii con una battuta di spirito, poi venni al sodo: "Non so cosa v'è preso, però dateci un taglio". Mi rivolsi uno a uno a tutti gli elettrodomestici, per addomesticarli. Fui molto eloquente. Alla fine, provai un gran sollievo. Due sere dopo, sto lì a guardare la televisione, quand'ecco che il televisore si mette a saltellare su e giù. Mi alzo in piedi e... io parlo sempre prima di colpire... e gli dico: "Credevo di essermi spiegato bene. Qual è il problema?". Il televisore seguitava a saltellare. Allora lo colpii, di gusto. Lo picchiai di santa ragione. Gli divelsi l'antenna. Mi sentii molto virile. Di lì a un paio di giorni, vado dal dentista, nel centro di New York. Anche lì c'è uno di questi ascensori parlanti che mi fa: "Gentilmente, dica a che piano deve andare". E io: "Al sedicesimo". Le porte si chiudono e l'ascensore parte. A un certo punto mi fa: "E' lei quello che ha picchiato un televisore?". Mi sentii proprio un fesso, capirete. L'ascensore mi fece andare su e giù. Poi mi riportò giù di furia e mi scaricò nel seminterrato, gridandomi dietro improperi antisemiti. Ma non è finita lì. Quello stesso giorno, telefono ai miei. Mio padre era stato licenziato dalla ditta per cui lavorava da ben dodici anni. Lo avevano sostituito con un apparecchio che faceva tutto quello che faceva lui - solo che lo sapeva fare molto meglio. E non basta ancora. La cosa più deprimente è che mia madre era corsa subito a comprare quell'aggeggio.
Woody Allen
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