Numero 3 / ottobre 2016 La newsletter di Sixtus Italia esclusiva per gli operatori sanitari sportivi
La stagione riparte con Sixnews
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i riparte! Finita l’estate e il tempo delle vacanze, si torna in città, in ufficio, e ricomincia la quotidianità. E sono ripartiti anche i campionati sportivi e nel nostro piccolo abbiamo ripreso anche le attività fisiche e sportive che magari durante l’estate avevamo fatto traslocare in riva al mare o in montagna! E per ripartire nel migliore dei modi la Sixnews di ottobre vi racconta come affrontare senza problemi l’autunno, una stagione piena di insidie per il nostro
organismo: le giornate si accorciano e l’umore cala, e i primi raffreddori sono dietro l’angolo. Ma con i consigli del professor Alessandro Scotto di Palumbo si può superare di slancio il cambio di stagione grazie a una corretta dieta e, in caso di bisogno, all’utilizzo dei giusti integratori! La ripartenza è anche quella dei campionati sportivi: in questo numero ci siamo dedicati alla Serie A di Calcio che è già entrata nel vivo e noi, come al solito, ve la raccontiamo dal punto di vista della borsa Sixtus:
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sempre presente a bordo campo negli stadi più prestigiosi del nostro campionato! E a ripartire è anche il Master in fisioterapia sportiva dell’Università di Pisa: un corso di altissimo livello per formare i professionisti del settore di cui abbiamo parlato insieme al direttore del Master, professore Marco Gesi. Nella Sixnews di ottobre ci concentriamo infine sui bendaggi del Terzo Millennio con il dottor Tonino Cianfoni che ci guida al corretto utilizzo del nostro Dream K. Buona lettura!
È ripartita la Serie A Tim
Sui campi di calcio con la borsa Sixtus Italia
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ppena poche giornate ma già l’entusiasmo è alle stelle per la Serie A Tim 2016/2017. Un campionato che si annuncia quanto mai aperto ed emozionante con tante squadre che mirano ad arrivare a fine stagione con un posto al sole. Sulla carta, e a giudicare dalle prime giornate pare proprio così, si annuncia infatti come un campionato imprevedibile, e anche se i campioni in carica partono ancora dalla posizione di favoriti d’obbligo, non mancano le avversarie agguerrite. Il calciomercato estivo, oltre a far tornare l’attenzione sulla nostra Serie A con l’arrivo di campioni conosciuti e promesse di belle speranze, ha dato speranze a tanti club più o meno blasonati. Non mancherà poi il calore dei tifosi presenti sugli spalti (o incollati agli schermi tv): ogni nuovo inizio di campionato fa rispolverare abitudini e riti consolidati, fa ritrovare amici e compagni con gli occhi al campo in attesa del goal. E come ogni campionato anche quest’anno non mancherà la borsa Sixtus, sempre pronta a scendere in campo in soccorso dei campioni. La fedele compagna del massaggiatore che, non appena c’è bisogno, entra in campo e con i suoi
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prodotti in pochi istanti rimette in piedi il giocatore. E anche quest’anno la borsa bianca con la grande S nera sarà a bordo campo nel derby di Milano con Inter e Milan che dopo i cambi societari sono pronte a tornare assolute protagoniste del Campionato o in quello della Mole tra la Juventus dei record e l’arrembante Torino dei giovani. E sarà in panchina pronta a dare il suo contributo anche tra il caloroso tifo del San Paolo di Napoli, fra i cori dei tifosi giallorossi della Roma o al Franchi di Firenze dove batte il cuore dei Viola. Non solo, la mitica borsa Sixtus sarà in panchina con la Sampdoria e al Mapei Stadium – Città del Tricolore del sorprendente Sassuolo. E tra gli stadi dove vederla, non potevano mancare il Dall’Ara di Bologna e il Sant’Elia di Cagliari, il Castellani di Empoli. Anche per la nuova stagione, insomma, Sixtus Italia continua a vivere il Campionato fianco a fianco con i più prestigiosi club della Serie A, è stata infatti rinnovata la partnership con Bologna, Cagliari, Empoli, Fiorentina, Inter, Juventus, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Sassuolo e Torino.
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Vitamine e integratori per affrontare l’autunno Intervista al professor Scotto di Palumbo
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e giornate che si accorciano e i primi starnuti. Il ritorno in ufficio e l’umore che peggiora. Sono tutti sintomi dell’arrivo dell’autunno che, soprattutto per gli sportivi, significa un maggiore stress per l’organismo e una maggiore esposizione ai mali legati al cambio di stagione. Problemi a cui può sopperire una giusta dieta ‘stagionale’ e, se non bastasse, anche l’uso di integratori. Per affrontare al meglio l’autunno abbiamo chiesto qualche consiglio al professor Alessandro Scotto di Palumbo, ricercatore, docente universitario e Clinical Specialist di Sixtus Italia. Dopo le vacanze quanto è importante una corretta alimentazione
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per affrontare il rientro in città e il cambio di stagione? La corretta alimentazione rappresenta un pilastro cardine per il mantenimento del corretto stato di salute. Lo sosteneva già Ippocrate, medico della Grecia classica con la celebre frase “Fa che il cibo sia la tua medicina, e che la tua medicina sia il tuo cibo”. Così, anche con il cambio di stagione dovuto all’avvento del clima freddo, l’alimentazione può giocare un ruolo importantissimo, promuovendo l’adattamento alla nuova condizione climatica attraverso il rinforzo delle naturali difese del sistema immunitario. A titolo di esempio, le proteine in genere sono fonte di sostegno per la nostra immunità:
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in particolare i prodotti derivati del latte, abbinano anche la presenza di fermenti che giocano un ruolo chiave, non solo a livello intestinale, ma nel complessivo mantenimento dello stato di salute. Le temperature si abbassano e le giornate si accorciano: con qualche attenzione in più si può aiutare l’organismo a superare i cambiamenti? Certamente, oltre quanto già menzionato, il corretto apporto di micronutrienti come le vitamine, assumibili in grandi quantità attraverso un elevato apporto di frutta e verdura, garantiscono una corretta capacità dell’organismo di rispondere
ai nuovi stress legati al cambio di stagione e alla ripresa dell’attività lavorativa. Per gli sportivi inoltre bisogna considerare l’aumento dello stress legato ai carichi di lavoro: in questi casi è ancora più importante agganciarsi a una corretta alimentazione, poiché essa può determinare l’entità della risposta adattativa dell’organismo al carico imposto dall’allenamento: in parole povere, alimentarsi bene può amplificare, o reprimere gli effetti dell’allenamento. E’ noto ad esempio il fenomeno del super-allenamento, ossia una condizione in cui l’organismo perde la capacità di rispondere in maniera adeguata agli stimoli allenanti: a riguardo, l’alimentazione può giocare un fattore chiave. Il cosiddetto cambio dell’armadio andrebbe fatto anche a tavola… Assolutamente sì. Se in estate l’apporto calorico solitamente si riduce, a vantaggio di un considerevole apporto idrico e salino, volto a bilanciare le perdite indotte dalla sudorazione, con la stagione fredda il metabolismo accelera per mantenere la termoregolazione, il fabbisogno vitaminico aumenta per far fronte da un lato all’aumento dei processi metabolici, dall’altra, attraverso i sistemi di difesa immunitaria ed antiossidante, per far fronte agli stress stagionali. Ad esempio, di particolare importanza è la vitamina c, la quale, in condizioni di elevato stress, si rivela utile nel prevenire malanni stagionali. Pur essendo alla portata delle nostre tavole tramite l’assunzione di frutta acida (come kiwi, arance, limoni, mirtilli, ribes), per atleti professionisti sottoposti ad elevati carichi di lavoro quotidiano, questo potrebbe non bastare e allora può essere
utile ricorrere a un integratore. Il consiglio per gli sportivi è dunque una corretta dieta ed eventualmente ricorrere agli integratori? L’utilizzo degli integratori ha senso solo e soltanto nel momento in cui vi sia una reale carenza dell’ ‘elemento’ da reintegrare. E qualora vi sia la carenza, è bene prima interrogarsi se tale carenza non sia indotta da scorrette abitudini alimentari da correggere appunto tramite la normale dieta. D’altra parte, però, è innegabile che vi siano categorie di persone, in primis gli sportivi professionisti, come i ciclisti, i canottieri, i nuotatori, i quali vengono sottoposti a carichi di lavoro di durata, intensità, e densità tali, da rendere a mio avviso essenziale l’utilizzo degli integratori, al fine di non ridurre, se non in alcuni casi vanificare, gli sforzi profusi durante i pesanti allenamenti. Quali sono gli integratori della gamma Sixtus più adatti per affrontare l’autunno? Come detto in precedenza, l’utilizzo degli integratori va valutata sempre caso per caso e potrebbe risultare inappropriato generalizzare. Tuttavia, certamente possiamo menzionare tra i nostri integratori di base, il Multisix, ad esempio, garantisce un corredo di vitamine e sali minerali specifici per l’esercizio fisico quotidiano, o anche la Vitamina C che è commercializzata in formula orosolubile particolarmente semplice e gustosa da assumere, ed è molto utile da un lato per la prevenzione delle malattie da raffreddamento e dall’altro per il recupero dallo stress ossidativo che induce il carico di lavoro. O ancora, per gli sportivi, da segnalare anche
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il Re-Kupera che possiede un elevato corredo di carboidrati e amminoacidi, utilissimo al termine delle prestazioni fisiche per recuperare le scorte di carboidrati e proteine persi durante l’allenamento, oltre che ridurre la risposta infiammatoria indotta dell’esercizio fisico. Non ultimo, sono molto lieto dell’uscita, ormai prossima, del nuovo probiotico in formula orosolubile. Come detto, infatti, i probiotici (fermenti lattici) stanno riscuotendo un grande interesse anche nella ricerca scientifica, che ne ha identificato un ruolo ben più importante di quanto non si pensasse in passato: essi infatti non si limitano alla prevenzione delle malattie gastro-intestinale, bensì sono stati posti in positiva correlazione con la prevenzione di numerose patologie croniche. Ma quando vanno presi gli integratori? E’ importante che l’integratore sia utilizzato quando è necessario e nel momento opportuno. Bisogna conoscere bene le tempistiche di assunzione e comprendere la reale necessità di impiegare un integratore. Per essere davvero utile, esso va assunto nel momento in cui l’organismo trova nella condizione di bisogno, oltre che di disponibilità all’assorbimento. Pongo un esempio banale: assumere un integratore di proteine mezz’ora dopo aver mangiato una bistecca è assolutamente inutile. L’organismo, infatti, non è in grado di utilizzare le proteine a scopi ‘muscolari’ oltre un quantitativo di 20/30 grammi a porzione, e tra una porzione e l’altra devono intercorrere almeno un paio d’ore. In poche parole gli integratori vanno assunti consapevolmente, se, e quando servono.
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Come sfruttare i vantaggi del Dream K
I consigli del dott. Tonino Cianfoni
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al bendaggio bloccante a quello terapeutico, dal classico nastro bianco all’azzurro del Dream K: oggi la fasciatura ha un ruolo sempre più importante nel trattamento fisioterapico e anche i materiali sono ormai all’avanguardia. Lo racconta molto bene il dott. Tonino Cianfoni, fisioterapista da 32 anni, che ha fatto parte dei team nazionali di vari sport (dal calcio all’atletica leggera, dal nuoto alla pallanuoto e al ping pong fino alla collaborazione con le nazionali paraolimpiche) e seguito atleti top level di varie discipline (Demetrio Albertini, Giorgio
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Lamberti, Stefano Baldini per citare solo alcuni dei campioni): “Oggi il bendaggio aiuta molto sia durante la fase di recupero e riabilitazione sia per affrontare il dolore. I nuovi materiali e le nuove tecniche sono importantissime per il recupero di un atleta”. Un’innovazione che si chiama Dream K, l’innovativo cerotto targato Sixtus (ormai conosciutissimo dopo gli Europei del 2012 quando le strisce blu apparvero sulla schiena di Balotelli) che in pochi anni ha visto un cambiamento non solo dei materiali ma anche dei metodi di fasciatura. “Per quanto riguarda i bendaggi funzionali – ricorda il dott. Cianfoni – fino a qualche anno fa si usava solo il classico tape bianco. Sto parlando del cerotto da 4-5 centimetri di larghezza
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che si utilizza per bloccare l’articolazione e supportarla, come ad esempio nel caso di un lieve infortunio alla caviglia, e permettere all’atleta di effettuare una competizione. In questo caso si tratta principalmente di un’azione bloccante che comporta sempre una particolare attenzione nel confezionare la fasciatura evitando di stringerla troppo, perché rischiamo, e la formazione di vesciche dovute al sudore e all’attrito della cute con la calzatura e l’effetto laccio emostatico se troppo stretta. Dal classico tape bianco si è passati “al Kinesio, - il cosiddetto bendaggio del nuovo millennio come lo ha giustamente ribattezzato Sixtus – spiega il dott. Cianfoni che ha formato tanti giovani fisioterapisti all’Università
di Chieti. Si tratta di un nastro in cotone con una colla studiata appositamente per non creare irritazioni sulla cute dell’atleta. Il Dream K è un bendaggio neuromuscolare che si applica sia in fase di dolore acuto, sia in fase riabilitativa”. Un prodotto innovativo che ha rivoluzionato la classica tecnica di bendaggio: “Molto importante è fare attenzione che l’applicazione del nastro sia correttamente posta sul percorso del muscolo e non copra mai l’intera fascia muscolare – dice il dott. Cianfoni -. Per un corretto funzionamento e per portare benefici all’atleta è necessario attenersi ad alcune regole: ad esempio il nastro si può applicare per uno stimolo compressivo sia sul muscolo ponendo il nastro sulla pelle lungo il percorso del muscolo in accorciamento. Al contrario per uno stimolo decompressivo si deve applicare il nastro lungo il percorso del muscolo in posizione
di allungamento”. E come ci si rende conto se il bendaggio è stato eseguito correttamente? “Partiamo dal presupposto che il principio di base di questo taping è quello di normalizzare il R.O.M. articolare e ridurre il dolore, dunque il paziente può anche percepire subito un miglioramento e una diminuzione del problema, al contrario se il paziente percepisce un aumento del dolore è indice di una posizione non corretta del nastro e in questo caso è necessario rivalutare la fasciatura e riapplicarla in modo corretto”. Un nuovo prodotto per il bendaggio e dunque anche un nuovo modo di applicare una fasciatura: “E’ evidente che si tratta di un prodotto che bisogna saper utilizzare. Va sempre posta attenzione alla lunghezza del nastro: se è troppo corto riduce lo stimolo recettivo e si ottengono minori risultati mentre un nastro troppo lungo può coinvolgere, senza che ciò sia voluto,
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altre zone cutanee e muscolari. Prima di ogni fasciatura dobbiamo sempre tenere bene a mente dimensioni e forma esatta del nastro. Mi preme sottolineare che per una corretta decompressione è bene interessare circa il 30-50 per cento della superficie del muscolo”. Un ultimo vantaggio del Dream K è la comodità, una volta applicato infatti “può restare al massimo quattro giorni. In questo periodo il paziente si può tranquillamente fare una doccia senza problemi perché il nastro di cotone si asciuga senza difficoltà, basta tamponarlo. Non solo, è anche traspirante”. In definitiva, “la fasciatura con Dream K permette di stimolare il processo di autoguarigione del corpo, a differenza del tape bianco con cui si realizza un’azione bloccante dell’arto e dunque serve principalmente ad evitare che compia movimenti che producano dolore”, conclude il dott. Tonino Cianfoni.
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Torna il Master universitario in fisioterapia sportiva dell’Università di Pisa Il professor Marco Gesi, direttore del master: formiamo professionisti altamente specializzati per gli sportivi
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ormare professionisti specializzati in grado di affrontare la riabilitazione degli atleti con competenze altamente professionali. Questo l’obiettivo del Master Universitario di I livello in Fisioterapia Sportiva dell’Università di Pisa che nel corso degli anni ha formato professionisti di altissimo livello nel campo della fisioterapia e della riabilitazione che ancora oggi non mancano di ricordare l’importanza di questa esperienza nella propria attività professionistica. E solo per ricordare alcune delle testimonianza (presenti nelle pagine web di Sport and Anatomy), ecco il dott. Luciano Marchese ex allievo e fisioterapista alle Olimpiadi di Rio 2016: “Per raggiungere dei risultati professionali importanti occorre scegliere una formazione di prestigio, io l’ho fatto con il master in fisioterapia sportiva dell’Università di Pisa”. La conferma arriva anche da Ilaria Cleri, fisioterapista dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA): “Ringrazio Sport and Anatomy per avermi dato le competenze necessarie per inserirmi nel mondo della fisioterapia sportiva e permesso di lavorare in ambito professionistico. Consiglio questo master a tutti coloro che vogliono intraprendere la strada sportiva e perfezionarsi grazie anche alla presenza di docenti di primissimo livello”. “Saluto tutti gli allievi del Master in fisioterapia sportiva di Sport and Anatomy e un saluto a tutto lo staff. Fatelo non perdetevi questa occasione”, racconta Guido Tonelli, fisioterapista della nazionale italiana di hockey su ghiaccio. Il Master, rivolto ai laureati in fisioterapia (o titolo equipollente) che vogliono diventare veri professionisti del settore, è divenuto negli anni punto di riferimento
in ambito sportivo, per formare fisioterapisti specializzati in grado di affrontare la riabilitazione di atleti attraverso competenze altamente professionali, come confermano i numeri: oltre 450 iscritti, 380 diplomati e oltre 350 centri di eccellenza convenzionati in Italia e all’estero. “Il nostro obiettivo è mettere in primo piano la pratica, fornendo agli allievi tutto quello che il mondo della fisioterapia oggi comporta e va conosciuto”, esordisce il professor Marco Gesi, Direttore del Master. A Pisa gli allievi, oltre a una parte teorica svolta in aula con docenti esperti a livello internazionale, hanno la possibilità di studiare l’anatomia umana direttamente al tavolo settorio: “Spieghiamo in parallelo anatomia e patologia e i nostri allievi hanno la possibilità di vedere realmente le strutture di cui parliamo. Siamo certi che imparare l’anatomia al tavolo settorio sia indispensabile per formare al meglio un moderno fisioterapista che vuole specializzarsi e validare le tecniche che seguiranno nel percorso formativo del Master”. Fra gli elementi caratterizzanti del corso, oltre ai richiami anatomici e biomeccanici con riferimento alla diagnostica per immagini, le tecniche chirurgiche utilizzate nella traumatologia delle principali articolazioni, sono trattate le recenti acquisizioni in termini di recupero post-chirurgico, le corrette applicazioni delle metodiche riabilitative manuali, le linee guida sull’applicazione delle terapie fisiche strumentali e la riabilitazione in acqua. Particolare attenzione è dedicata al massaggio sportivo e al bendaggio funzionale nelle sue varie forme, dal taping al taping neuromuscolare.
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Un approccio innovativo, pratico e altamente professionalizzante che ha sempre rappresentato una delle caratteristiche del Master fin dalla sua nascita e non è un caso che nel corso degli anni siano stati formati professionisti arrivati da molte parti del mondo, non si tratta di un corso a scopi commerciali ma di un Master che “rilascia un titolo universitario, riconosciuto in ambito internazionale - spiega il professor Gesi –, con docenti che non appartengono solo al mondo universitario, molti sono professionisti del settore. Questo rappresenta un binomio che offre ai discenti, sicuri vantaggi scientifico-culturali e professionali”. Le competenze specializzate fornite dal Master danno infatti la possibilità di lavorare, sia in ambito privato che pubblico, in tutti i settori dove è centrale il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche con la capacità di poter valutare al meglio, secondo i più moderni protocolli, le varie fasi riabilitative. Per poter accedere al Master i partecipanti devono superare un concorso di ammissione. Le nostre basi sono scientificità e professionalità, il che significa un’ottima porta d’ingresso per esercitare la professione ad altissimi livelli”. Un progetto che mette al centro la qualità dell’insegnamento. Anche noi di Sixtus Italia crediamo molto in questo Master che partirà il prossimo 9 dicembre. Attenzione però perché il termine di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è fissato per il 26 Ottobre 2016 alle ore 13,00. Per saperne di più basta collegarsi al sito web www. sportandanatomy.it e cliccare su “Master in fisioterapia sportiva”.
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