PROGETTO EDUCATIVO
v
Scuola primaria e Scuola Secondaria di primo grado
Via Grandi, 24 – Paderno Dugnano – Mi Tel. 02 9185589 – Fax 0291088626 www. scuoladonbosco.org
[email protected]
LA SCUOLA don BOSCO DI PADERNO DUGNANO UN PO' DI STORIA... Il 1° luglio 1982, in linea col dettato costituzionale relativo al diritto-dovere per i Genitori d’istruire ed educare i figli e alla libertà di insegnamento, intendendo contribuire all’autogestione di una Scuola Cattolica, è costituita la “Società Cooperativa a responsabilità limitata Scuola Cattolica don Bosco”. Fortemente voluta dal Parroco don Giovanni Invernizzi e dal Vicario Episcopale Mons. Claudio Livetti, la Scuola Cattolica don Bosco ha la sua sede a Paderno Dugnano in Via A. Grandi n. 24 in locali di proprietà della Parrocchia “SS. Nazaro e Celso” di Dugnano. dall’ art. 1 dello statuto In linea con il dettato costituzionale relativo al diritto/dovere per i genitori di istruire ed educare i figli e per contribuire all’educazione umana e cristiana dei bambini, dei ragazzi, dei giovani ed in genere della famiglia, nonché alla loro promozione culturale, etica e spirituale, secondo le indicazioni della dottrina sociale della Chiesta Cattolica e dell’Arcivescovo di Milano, intendendo contribuire alla gestione della scuola cattolica, è costituita nel Comune di Paderno Dugnano: la Scuola Cattolica don Bosco – società Cooperativa. La Scuola Cattolica “Don Bosco”, Scuola del primo ciclo, paritaria in tutti i suoi gradi dall’anno scolastico 2000/2001, comprende oggi: - la scuola primaria; - la scuola secondaria di primo grado. E’ aperta a tutti i bambini e i ragazzi, senza distinzione di razza, religione e di ceto sociale, purché i Genitori condividano, sottoscrivano il Progetto Educativo e chiedano l’iscrizione entro i termini stabiliti. La scuola è ospitata nei locali della Parrocchia SS. Nazaro e Celso” di Dugnano con regolare contratto di locazione. 1. IL VOLTO DELLA NOSTRA SCUOLA E' un po' come raccontare la faccia di ciascuno di noi. Lo facciamo con un nome e qualche aggettivo. Il nome è la struttura portante. Gli aggettivi sono ciò che la fanno diversa dalle altre. UN NOME : SCUOLA... La scuola don Bosco di Paderno Dugnano è innanzitutto "SCUOLA". Un ragazzo trascorre in essa gli anni più delicati e decisivi della sua vita. Incontrando coetanei, docenti, contenuti culturali, egli elabora un modo di pensare e inizia a rendersi progressivamente responsabile della sua vita. Proponiamo una formazione integrale della persona attraverso l'incontro con il patrimonio culturale, umanistico e tecnico- scientifico, l'assimilazione dei contenuti
che nel tempo consenta una rielaborazione personale dei valori perenni della cultura, inseriti nel contesto attuale. QUALCHE AGGETTIVO: CATTOLICA Essa imposta tutta la sua attività alla luce della concezione cristiana della realtà di cui Cristo è il centro. In essa i principi evangelici diventano motivazioni interiori, ispirano la metodologia educativa e definiscono le mete finali. Essa è pertanto soggetto ecclesiale e svolge le proprie attività in collegamento con la chiesa locale. DI ISPIRAZIONE SALESIANA Le finalità che la definiscono "scuola cattolica" sono raggiunte con lo stile, lo spirito, il metodo educativo di Don Bosco, da lui chiamato "Sistema Preventivo". Scriveva: "Questo sistema si appoggia tutto sopra la ragione, la religione e l'amorevolezza: fa appello non alle costrizioni, ma alle risorse dell'intelligenza, del cuore e del desiderio di Dio, che ogni uomo porta nel profondo di se stesso". LIBERA Noi crediamo che il pluralismo, in contrasto con il monopolio statale, rende possibile il rispetto dell'esercizio di una libertà fondamentale delle famiglie: la scelta del modello educativo che preferiscono. PARITARIA La nostra scuola è paritaria per D.M. del 29.12.2000 (scuola secondaria di 1° grado) e D.M 16.02.2001 (per la scuola primaria). E' cioè fa parte del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, è abilitata a rilasciare titoli di studio validi nello Stato italiano a tutti gli effetti, svolgendo il proprio servizio culturale secondo orari e programmi propri dell’Ordinamento Scolastico. PUBBLICA, NON-STATALE A motivo del servizio che svolge - servizio di pubblica utilità - è una scuola PUBBLICA e non "privata", come erroneamente si ripete. Nella scuola l’Ente Gestore (cioè: alunni, docenti, famiglie) svolge un servizio qualificato a favore di tutti i giovani, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di cultura, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. POPOLARE Lo è per più motivi:
* è aperta a tutte le classi sociali; * dà preferenza agli ambienti e ai giovani bisognosi, nel senso più ampio del termine; * esclude ogni condizione discriminatoria e richiede soltanto disponibilità verso i valori che il Progetto educativo propone; * privilegia il criterio del servizio promozionale per tutti su quello della selezione dei migliori: tale criterio porta a differenziare gli interventi, a elaborare strategie didattiche adeguate, a preoccuparsi di seguire gli ultimi;
SU QUESTO VOLTO.... UNA RUGA! La situazione della scuola non statale in Italia (ormai unica nella Unione Europea) è ben nota: pur offrendo un servizio pubblico, essa non usufruisce di alcuna sovvenzione da parte dello Stato per la scuola secondaria. Questo penalizza l'esercizio di un effettivo pluralismo culturale e limita la libertà dei genitori di scegliere un indirizzo educativo per i propri figli. Essi, inoltre, vengono penalizzati con dei costi aggiuntivi per la spesa scolastica senza alcuna possibilità di detrazione fiscale. Il nostro Istituto si sostiene principalmente con il contributo delle famiglie, la generosità di amici e benefattori, e il lavoro gratuito dei volontari. Per tali motivi la scuola don Bosco di Paderno Dugnano, come altre scuole non statali, è costretta a richiedere, suo malgrado, il pagamento di una retta che cerca di contenere il più possibile. Inoltre per scelta del Consiglio di Amministrazione riconosce al secondo figlio il 10% di riduzione sulla retta e a partire dal terzo figlio il 25%. È doveroso far presente che da qualche anno la Regione Lombardia rimborsa direttamente alle famiglie fino a un quarto delle spese sostenute per la frequenza della scuola dei figli (il “dote scuola”).
2. LA PROPOSTA EDUCATIVA La proposta educativa che presentiamo è la concretizzazione del progetto carismatico di don Bosco: aiutare i giovani ad essere "onesti cittadini e buoni cristiani" o, meglio, "onesti cittadini perché buoni cristiani". A questo cammino di formazione integrale della persona sono orientate tutte le attività della Comunità educativa: culturali, professionali, religiose, ricreative. La scuola don Bosco di Paderno Dugnano offre, insieme ad una valida qualificazione, un'educazione umana integrale, con possibilità di impostare la vita sulla scelta cristiana matura e di collaborare alla realizzazione di una società più giusta ed umana. La proposta educativa della nostra scuola si manifesta in tutte le sue azioni. Noi concepiamo e organizziamo la scuola come luogo di UMANIZZAZIONE cioè di sviluppo globale e integrale della persona, perché viva pienamente la sua vocazione ed espanda le sue capacità creative. Lo sviluppo dell'uomo come PERSONA passa necessariamente attraverso la CULTURA intesa come incontro con un patrimonio oggettivo di conoscenze, beni e valori, ma anche come cammino personale di assimilazione, rielaborazione e arricchimento. La scuola si propone come mediazione culturale capace di mettere a confronto le aspirazioni e le situazioni che oggi i ragazzi vivono con l’esperienza dell’umanità espressa nel patrimonio culturale. Pertanto promuoviamo lo sviluppo dell’uomo come persona favorendo: * la maturazione della COSCIENZA attraverso la ricerca della verità e l'adesione interiore ad essa; * lo sviluppo della LIBERTA' responsabile e creativa attraverso la conoscenza e la scelta del bene; * la capacità di RELAZIONE e solidarietà con gli uomini, basate sul riconoscimento della dignità di ogni persona umana, nel rispetto dei principi di cittadinanza e nell’ossequio alle regole fondamentali della nostra Nazione; * lo sviluppo armonico della CORPOREITA' attraverso l'educazione alla salute e l'individuazione di atteggiamenti e comportamenti corretti nell'uso del proprio corpo; * una canalizzazione corretta dei SENTIMENTI ricercando un rapporto sereno e positivo con la realtà quotidiana, un carattere controllato, la capacità di atteggiamenti dinamici e maturi di fronte alle persone, alle cose e agli avvenimenti, una sapiente educazione sessuale e all'amore, una capacità di relazione autentica. La scuola don Bosco per raggiungere tali traguardi ha a disposizione: 1. un ambiente e una vita quotidiana ricca di proposte; 2. le attività didattiche; 3. un metodo educativo didattico; 4. particolari criteri di valutazione; 5. attività complementari, integrative e di sostegno; 6. cammini di educazione alla fede e particolari percorsi di educazione; 7. esperienze di vita associativa e di gruppo; 8. orientamento e scelte di vita.
2.1 L'AMBIENTE E LA VITA QUOTIDIANA La Scuola cerca di fondare rapporti e ambiente sulla ragionevolezza e sulla carità che diventa metodo educativo di accompagnamento e di crescita. Le esperienze che intessono il quotidiano scolastico sono: * i doveri di studio, di ricerca e di lavoro; * il senso di appartenenza ad una comunità educativa, che si attua nella relazione con tutte le persone; * la disciplina personale e quella richiesta dall'organizzazione scolastica; * il rispetto e la cura degli strumenti, attrezzature e locali dove si svolge la vita scolastica. 2.2. LE ATTIVITA' DIDATTICHE Il lavoro scolastico serio è per noi la prima via di educazione. Esso richiede regolarità, impegno e frequenza alle lezioni. L’anno scolastico è diviso in trimestri, con attività didattica dal lunedì al venerdì. Le materie scolastiche, per noi, mirano innanzitutto alla crescita delle persone. Gli insegnanti concordano obiettivi educativi generali per ogni anno, tenendo conto della situazione di partenza e dei ritmi di crescita dei ragazzi. Attorno a questi obiettivi essi organizzano la propria attività didattica. È impegno del docente: * mettere al primo posto nell’insegnamento l’aspetto formativo e l’orientamento; * favorire lo sviluppo delle capacità logiche, artistiche, operative e delle corrispondenti attività di espressione; * seguire criteri di valutazione che tengano presenti le situazioni di partenza ed i ritmi di sviluppo tipici del bambino e del preadolescente; * fare una programmazione curricolare che, partendo dall’analisi della situazione del ragazzo, individui gli obiettivi, scelga i metodi opportuni ed operi periodicamente verifiche; *attuare, quanto possibile, il lavoro di gruppo; * seguire con particolare attenzione quegli alunni che incontrano difficoltà di apprendimento. Le modalità da adottare in questo tipo di intervento, a sostegno o ricupero, sono stabilite dai Consigli di classe in base alla situazione oggettiva. Allo sforzo educativo dei docenti deve corrispondere serietà dell’impegno dell’allievo con: - la partecipazione attiva durante le lezioni; - l’acquisizione di un metodo di studio appropriato: - una leale verifica attraverso prove scritte ed orali. 2.3. UN METODO EDUCATIVO DIDATTICO Scegliamo come metodo la personalizzazione delle proposte educative e la collaborazione vicendevole.
A tal fine, secondo il metodo di Don Bosco, i docenti nella relazione educativo didattica: - vanno incontro da educatori all'alunno nella situazione nella quale egli si trova; - aiutano a superare le difficoltà di apprendimento e di metodo di studio, consapevoli che queste non sono isolabili dall'insieme della struttura personale e dalle situazioni familiari e ambientali; - fanno appello alla ragione dell'alunno con amorevolezza, portandolo a percepire di essere comunque accolto con amicizia; - non isolano gli alunni uno dall'altro ma accolgono ognuno nella sua irripetibile individualità; - sviluppano senso di appartenenza, relazioni costruttive, collaborazione e simpatia verso i colleghi e l'autorità. L'azione educativo-didattica viene così individualizzata e assicura la realizzazione del principio delle pari opportunità nel rispetto della giustizia sociale e del diritto della differenza. 2.4. LA VALUTAZIONE La verifica puntuale e costante delle competenze acquisite dagli allievi è, insieme alla valutazione dei progressi compiuti, un momento fondamentale del percorso educativo che deve portare gli allievi all’autovalutazione e all’autoprogetto: incomincerà cioè, fin dalla prima classe, il discorso dell’orientamento come: - conoscenza di sé; - conoscenza del mondo; - educazione ai valori per crearsi un adeguato e personale progetto di vita. La valutazione diviene formativa nel momento in cui si prefigge di: - verificare il conseguimento di un determinato obiettivo; - individuare eventuali lacune o difficoltà; - segnalare le linee di intervento per un eventuale lavoro di ricupero.
2.5. LE ATTIVITA' COMPLEMENTARI INTEGRATIVE, DI SOSTEGNO, EXTRADIDATTICHE. Durante il pomeriggio gli ambienti della scuola rimangono a disposizione per lo studio personale assistito e per le attività integrative. Vengono attivati, di norma, interventi di ricupero curricolari e di sostegno per situazioni di difficoltà nell’apprendimento e corsi di approfondimento. L’educazione integrale della persona richiede di completare il programma scolastico con altre attività. Si offre quindi la possibilità di fare esperienze di tempo libero della vita di gruppo, della distensione psicologica e ricupero di energie fisiche e psichiche. In particolare offre: - attività di gruppo organizzate per interessi (musica, teatro…); - visite e viaggi culturali; - attività sportive.
La nostra Scuola, come viene registrato nel POF annualmente , attiva percorsi formativi , integrativi al curriculum, come a titolo esemplificativo quelli qui sotto riportati: • • • • • • •
Educazione alla cittadinanza e costituzione, Educazione all’affettività, Educazione alla salute e alla sicurezza Educazione alla solidarietà e all’accoglienza Attività di teatro, sport, musica Percorsi di approfondimento culturali di lingua inglese, latina… Interventi di orientamento
2.6. L'EDUCAZIONE ALLA FEDE L’educazione alla fede è un cammino di crescita interiore che, nell’attività tipica della scuola, inizia attraverso l’apprendimento, trova nutrimento nei contenuti culturali, già tanto densi di valori, e si arricchisce all’immenso patrimonio spirituale nato dall’incontro dell’uomo con Cristo, dal Vangelo vissuto dalla Chiesa e trasmesso nei secoli. Si costruisce innanzitutto creando un “clima di spiritualità” nella scuola. Ne sono protagonisti il Direttore della Comunità Educativa Pastorale, il Vicario, i docenti e gli allievi stessi. Ci proponiamo pertanto di dare vita ad un ambiente scolastico permeato dello spirito evangelico di amore fraterno e libertà in cui l’allievo possa fare esperienza della propria dignità, rendersi interlocutore cosciente di Dio, percependone la presenza e l’azione attraverso la testimonianza delle persone e i segni cristiani. La scuola offre, oltre all’insegnamento della religione, altre opportunità di riesaminare le ragioni per credere, di riascoltare e approfondire l’annuncio evangelico e di sperimentare la vita cristiana. Queste proposte sono: * la preghiera giornaliera da l’avvio al lavoro della giornata in ciascuna classe; * le celebrazioni eucaristiche che scandiscono i momenti salienti dell'anno scolastico; * i Ritiri Spirituali di una o più giornate; * l'attenzione missionaria e la solidarietà ai popoli in via di sviluppo; * il campo scuola estivo. L'Eucarestia e il sacramento della Riconciliazione sono segni della potenza salvatrice di Cristo e sono considerati, nel Sistema Preventivo di Don Bosco, momenti di eccezionale valore educativo. Tali proposte sono a partecipazione libera, le celebrazioni principali dell'anno scolastico e i ritiri brevi che prevedono invece la partecipazione di tutta la comunità educativa.
2.7. VITA ASSOCIATIVA E DI GRUPPO L'esperienza di gruppo è elemento fondamentale della tradizione pedagogica salesiana. Il gruppo è il luogo dove le proposte educative e religiose assumono forme personali; è lo spazio dell'espressione e della responsabilità, è il luogo della comunicazione interpersonale e della progettazione delle iniziative. Nell'esperienza di gruppo matura in particolare la dimensione del volontariato come scelta di vita. Nella nostra scuola si dà accoglienza e vita a: - gruppi di interesse: musicali, culturali, sportivi... - gruppi di impegno: missionari, liturgici, caritativi, educativi... I ragazzi della Scuola don Bosco partecipano alle iniziative che collegano fra loro gruppi vari di volontariato della Chiesa Locale e Diocesana. 2.8. ORIENTAMENTO E SCELTE DI VITA L’allievo, in contatto con la famiglia e la scuola sviluppa in se stesso attitudini, preferenze, interessi e valori che, nel corso della maturazione orientano e canalizzano le energie verso scelte professionali e scelte di vita. Le attività più idonee per realizzare nella scuola gli obiettivi di orientamento sono prima di tutto le materie di insegnamento perché sviluppano le capacità personali dell'alunno e gli fanno acquisire gli strumenti per la conoscenza di sé e la comprensione della realtà. RUOLI E COMPITI EDUCATIVI PARTICOLARI FORME DI PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITA' La partecipazione e la corresponsabilità mirano a creare le condizioni ideali per una sempre maggiore efficacia della vita scolastica, incrementando la collaborazione fra docenti, giovani, genitori che hanno a cuore la formazione culturale umana e cristiana degli allievi. Il Consiglio di Amministrazione Secondo gli articoli statutari il Cda è investito dei più ampi poteri per la gestione della società: fra i quali formulare il bilancio secondo le norme vigenti, nominare il coordinatore delle attività educative e didattiche (Preside/direttore), formuklare e adottare i regolamenti, assumere e licenziare il personale, nominare eventuali comitati tecnici, determinandone i compiti, secondo quanto definito dallo statuto. Il Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto è un organo di partecipazione, esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e delle metodologie dell'educazione. Secondo lo Statuto - Regolamento che l’Istituisce e lo governa.
Collegio dei Docenti Risulta composto dal Preside, o da un suo Delegato, e da tutti i docenti. Al Collegio dei docenti compete la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione, decisione e verifica. Consiglio di Classe E' composto dal Preside, o da un suo Delegato, dai docenti, dai rappresentanti dei genitori degli alunni della classe. Di norma, è convocato e presieduto dal Preside. Diviene momento di analisi dei problemi della classe e di ricerca di soluzioni adeguate. Consiglio di classe dei docenti E' composto dal Preside, o da un suo Delegato e dai docenti della classe. Affronta più analiticamente i problemi didattici e di valutazione scolastica. In fase di scrutinio hanno diritto al voto solo il Presidente e i docenti della classe; gli altri intervengono secondo competenza. Assemblea di Genitori di classe E' composta dai Genitori degli allievi di una classe, con il Preside o un suo Delegato E' convocata dal Preside o dai Rappresentanti di classe d'intesa con il Preside. Essa ha compiti di verifica per iniziative e problemi di ordine generale. I Rappresentanti dei Genitori Normalmente in numero di due (eletti se possibile o cooptati dalla Direzione) costituiscono il comitato dei genitori, rappresentano, nelle forme previste dai singoli Regolamenti, i genitori negli organismi di partecipazione.