‘10 / ’11 Scuola dell’infanzia Scuola Primaria
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Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria
certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 L’Istituto Gonzaga è accreditato come Test Center per il rilascio della patente informatica europea E.C.D.L.
INDICE IL CALENDARIO SCOLASTICO
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SCUOLA DELL’INFANZIA
pag.5
SCELTE CURRICOLARI
pag. 7
PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA
pag.11
SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE
pag.16
SCELTE ORGANIZZATIVE
pag.19
MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag.24
SCUOLA PRIMARIA
pag.25
SCELTE CURRICOLARI
pag. 27
PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA
pag.33
SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE
pag.40
SCELTE ORGANIZZATIVE
pag.46
MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag.50
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IL CALENDARIO SCOLASTICO In tutti i corsi scolastici dell’Istituto sono state adottate: • la scansione dell’anno scolastico in quadrimestri • l’articolazione delle lezioni su cinque giorni (dal lunedì al venerdì) inizio delle attività 13 settembre 2010 - nella Scuola dell’Infanzia 14 settembre - nella Scuola Primaria inizio delle attività pomeridiane martedì 14 settembre 2010 - nella Scuola dell’Infanzia lunedì 20 settembre 2010: laboratori opzionali nella Scuola Primaria lunedì 27 settembre 2010: post scuola nella Scuola Primaria mercoledì 29 settembre 2010: studio assistito nella Scuola Primaria lunedì 4 ottobre 2010: corsi sportivi extra curricolari mercoledì 6 ottobre 2010: corsi di lingue, laboratorio teatrale nella Scuola dell’Infanzia e Primaria fine del 1° quadrimestre 26 gennaio 2011 nella Scuola Primaria fine delle attività giovedì 9 giugno 2011 nella Scuola Primaria venerdì 24 giugno 2011 nella Scuola dell’Infanzia Le seguenti attività costituiscono recupero del tempo-scuola e, dunque, comportano per gli alunni della Scuola Primaria l’obbligo della frequenza • sabato 13 novembre 2010, GONZAGA OPEN DAY, • mercoledì pomeriggio 15 dicembre, CONCERTO DI NATALE • sabato 16 aprile 2011, Marcia della Scuola Cattolica “ANDEMM AL DOMM” • sabato 14 maggio 2011, FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE Non si terranno lezioni nei seguenti giorni: • 1 novembre 2010 (commemorazione dei defunti) • 6 dicembre 2010 (vacanza ponte) • 7 dicembre 2010 (festa del Santo Patrono) • 8 dicembre 2010 (festa dell’Immacolata Concezione)) • dal 23 dicembre 2010 al 7 gennaio 2011 (vacanze natalizie) • dal 7 febbraio all’11 febbraio 2011 (carnevale Ambrosiano) • dal 21 al 26 aprile 2011 (vacanze Pasquali) • 2 giugno 2011 (festa della Repubblica) • 3 giugno 2011 vacanza ponte
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Scuola dell’Infanzia UNA “SECONDA CASA” PER IL BAMBINO La Scuola dell’Infanzia Gonzaga vuole essere un luogo in cui il piccolo,come a casa propria, possa: • trovare un ambiente caldo e sereno dove crescere ed esprimersi • comunicare liberamente la gioia di stare con gli altri • vivere esperienze significative per la sua formazione • avere risposte “vere “ alle prime domande di significato
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1. SCELTE CURRICOLARI 1.1 Fedeltà alla tradizione e dinamismo innovativo Fedeltà ai valori fondanti della scuola e dinamismo innovativo caratterizzano la proposta formativa. Il curricolo prescelto, pur evidenziando nel suo nucleo profondo elementi di novità quale risposta a esigenze nuove, rifiuta ogni artificiosa tendenza anticipatoria degli apprendimenti a favore di percorsi che consentano al bambino di compiere esperienze significative per la sua formazione.
1.2 Insegnamenti e struttura del curricolo Curricolo di base
• secondo le finalità indicate dalla normativa vigente
Attività obbligatorie
• lingua straniera per tutte le fasce di età, laboratorio teatrale, informatico, psicomotorio e musicale
Priorità
• percorsi cognitivi a gruppi di età omogenea • attività di pre-grafismo per i bambini di 5 anni • compresenza educatrice e docenti specialisti in molte attività
1.3 Finalità Formative Criteri guida nell’approccio educativo La formazione nella scuola dell’Infanzia è frutto di un’eredità pedagogica e spirituale. Ogni esperienza ricollegabile a un “Tutto” ha senso e non può che essere positiva. Positività della realtà e calore dell’accoglienza sono i primi contenuti di esperienza che la scuola vuol dare al bambino affinché, sentendosi accolto ed amato, possa imparare ad accettare gli altri e a rispettarne le diversità. Ogni piccolo è stimolato a scoprire la propria individualità, ma anche a riconoscere il valore del compagno per costruire un’unità. Ruolo fondamentale nel processo di scoperta e di crescita ha l’educatrice, la cui preoccupazione è di “essere” per testimoniare i valori in cui crede in forza di qualcosa che vive e rendere possibile un’esperienza attraverso “un incontro”.
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1.4 Mete Formative Promozione della formazione integrale del bambino Formazione di un bambino sereno, intellettualmente curioso, capace di originalità nelle varie forme ludiche ed espressive, autonomo, orientato al Bene e al Vero.
OBIETTIVI FORMATIVI Progressiva maturazione dell’identità personale Acquisizione di fiducia nei propri mezzi Capacità di comunicare la propria affettività Interiorizzazione di norme di comportamento - saper collaborare con gli altri e condividere esperienze Rispetto della diversità dell’altro e delle sue esigenze Graduale sviluppo dell’autonomia Accostamento a Gesù e al suo messaggio
OBIETTIVI SPECIFICI Saper ascoltare, comprendere, comunicare verbalmente
Imparare ad ascoltare e ad osservare
Saper esprimere pensieri e stati d’animo
Partecipare attivamente e consapevolmente ad un progetto comune
Sviluppare progressivamente competenze sensoriali, percettive, linguistiche e motorie
Imparare a comunicare mediante forme espressive diverse
Comprendere e riprodurre ordini, canti e messaggi nella L2
Utilizzare la fantasia e la creatività Utilizzare primi percorsi logici
Saper esplorare, classificare secondo criteri, rappresentare idee, stabilire prime connessioni logiche Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni e rumori Sviluppare abilità creative nelle diverse espressioni drammatico-teatrali Sperimentare diverse forme di espressione attraverso l’uso del PC
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OBIETTIVI TRAVERSALI
Sviluppare la capacità di mettere in sequenza logica le fasi di un progetto Imparare strategie per affrontare situazioni nuove
1.4 Mezzi per la realizzazione del progetto formativo Pedagogia Lasalliana Gli atteggiamenti definiscono l’Educatore Lasalliano per quanto esprime di testimonianza, conoscenza e dedizione al compito educativo.
Poche parole chiave ne sintetizzano lo stile pedagogico educativo Bambino al centro
Rapporto personalizzato
Atteggiamenti interiori, gesti e attività sono pensati e proposti in funzione di: un unico soggetto: un unico fine: il bambino il suo sviluppo integrale come umanità, affettività e intelligenza.
Il riconoscimento della costitutiva originalità di ogni singolo, impegna le educatrici ad un rapporto personalizzato col piccolo, come naturale espansione della funzione materna. Stile ed azione educativa valorizzano la personalità di ciascuno, nel rispetto dello stato evolutivo personale.
Ascolto, calore e tenerezza
Dedizione
L’ascolto attento e amorevole dei bisogni espressi e inespressi del bambino è alla base dell’azione pedagogico-educativa. Reazioni, stati d’animo ed atteggiamenti del piccolo quale risposta all’impatto con la realtà sono analizzati con cura. Vicinanza affettiva, tenerezza e dialogo caratterizzano lo stile pedagogico e l’interazione educativa
Amore per i piccoli e passione per l’insegnamento diventano “missione” a servizio dell’infanzia. Entusiasmo e dedizione definiscono l’atteggiamento del docente che vive la propria professionalità come risposta personale a una scelta educativa.
Accoglienza
Autorevolezza
La scuola accoglie nominalmente ogni piccolo ed insieme a lui vissuti, dinamiche emotive, esperienze, aspettative dei genitori. Calore affettivo e sensibilità si fanno gesto concreto nell’accoglienza quotidiana per sorreggere la dimensione emotiva e facilitare il distacco
L’educatrice, punto stabile di riferimento, si propone come figura autorevole che aiuta il bambino a maturare un corretto rapporto con la realtà. Ogni intervento correttivo, senza mortificare la naturale esigenza del piccolo ad esprimersi con naturalezza in ogni circostanza, lo guida a ragionare su fatti e comportamenti e a rafforzare nel contempo il senso del proprio singolare valore per fortificare l’autostima.
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Contesto educativo Il contesto educativo è l’ambito in cui il bambino sperimenta il calore di un particolare stile relazionale, impara a distinguere le esperienze quotidiane e a dar loro significato. E’ quindi il luogo per eccellenza a cui la famiglia, scegliendo liberamente la scuola, affida il piccolo affinché impari ad interpretare la realtà e a interiorizzare, per osmosi, norme e valori. Educatrici, assistenti e personale non docente che operano insieme per un unico fine garantiscono al piccolo qualità di relazione, coerenza formativa e stabilità emotivoaffettiva. Il contesto intende quindi incidere nella formazione del bambino, assicurandogli uno spazio dove il benessere psicofisico sia condizione primaria per la sua partecipazione spontanea ed attiva al processo di apprendimento e di crescita.
Corresponsabilità educativa La scuola si pone in continuità e complementarietà educativa con la famiglia. L’interazione si concretizza in uno scambio reciproco di informazioni utili per la crescita del bambino, nella messa in comune di impressioni e dati su aspetti rivelatori del vissuto del piccolo e nell’accordo sulle linee d’intervento: • valorizzazione dei momenti dell’accoglienza e dell’uscita per un rapido confronto su aspetti legati al vissuto quotidiano • colloqui settimanali nelle ore di ricevimento per un confronto su atteggiamenti, aspetti del carattere, progressi compiuti • incontri scuola-famiglia alla fine del primo e del secondo quadrimestre per un’informazione sul processo formativo • interazione dinamica tra rappresentanti, genitori e direzione in occasione dei Consigli di sezione aperti per un riesame del servizio formativo.
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2. PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA 2.1 Progetto “Lingua” Il bambino, grazie alla presenza quotidiana di insegnanti specializzati nei momenti di gioco e di attività didattica è messo nelle condizioni di apprendere la lingua straniera secondo le medesime dinamiche di apprendimento con cui impara la lingua materna. L’esperienza non ha quindi lo scopo di preparare il piccolo alla pratica di una lingua straniera, ma di dare a tutti la possibilità di giocare divertendosi, facendo uso di un altro codice linguistico. L’approccio esclusivamente di tipo ludico è caratterizzato da autenticità linguistica e mira a promuovere partecipazione e creatività. Sono previste due lezioni al giorno per i bambini di 4 e 5 anni e una lezione al giorno per i bimbi di 3 anni.
Attività previste • apprendimento di filastrocche e canti • esecuzione e formulazione di ordini e istruzioni • giochi di ascolto attivo, didattici e di ruolo • attività di manipolazione e pittura • racconto di fiabe seguite da prime forme di drammatizzazione • esercitazioni finalizzate a promuovere il coinvolgimento a livello mimico-gestuale, motorio e pittorico • animazione teatrale per l’apprendimento delle prime funzioni comunicative • attività di memorizzazione lessicale con supporti multimediali
2.2 Progetto Laboratori Le attività laboratoriali sono ritenute nucleo qualificante della proposta formativa. L’organizzazione delle attività parte da un progetto preciso elaborato dal Collegio docenti all’inizio dell’anno. Laboratorio di informatica
Laboratorio di psicomotricità
Laboratorio linguistico espressivo
Laboratorio musicale Laboratorio teatrale
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LABORATORIO TEATRALE (alunni di 4 e 5 anni) Il laboratorio è effettuato da un attore teatrale Obiettivi del progetto: • stimolare la curiosità del bambino, spingendolo a provare e a sperimentare • sollecitare le capacità inventive e drammatico espressive • far scoprire rapporti diversi con il corpo, i sensi, la voce • migliorare la socializzazione Il percorso, incentrato sul rapporto tra narrazione e drammatizzazione, fa leva sui sentimenti, la mimica e la gestualità. E’ caratterizzato da una serie di attività diverse: • attività di simulazione che introducono il bambino nel cuore dell’azione teatrale “ far accadere qualcosa per comunicare a qualcuno” • giochi finalizzati al controllo degli stati emotivi ed affettivi • esercitazioni di comunicazione verbale e non verbale (emozioni da condividere senza parole) • partecipazione a giochi di gruppo e di ruolo • attività di progettazione
LABORATORIO MUSICALE L’attività sonora musicale, come esperienza integrata fra le diverse forme del sentire, del fare, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere e gustare il bello, intende: 1. contribuire all’educazione integrale del bambino 2. gettare le basi della futura competenza musicale, coltivando i “ semi” fondamentali della produzione e fruizione sonora. Il progetto pone il bambino al centro, come soggetto di conoscenza. I percorsi proposti hanno lo scopo di: • favorire l’esplorazione dell’ambiente per conoscerne le potenzialità sonore • mettere il piccolo nella condizione di inventare, riprodurre suoni e rumori • sviluppare un atteggiamento di curiosità e gusto per l’ignoto e l’originale • ricreare paesaggi sonori realistici o fantastici • scoprire, fabbricare, utilizzare materiali diversi per la scoperta di sonorità sempre nuove • giocare con i suoni • creare associazioni tra suoni, melodie e sentimenti • consentire percorsi interdisciplinari mediante attività grafico pittoriche • produrre collettivamente e individualmente invenzioni musicali in funzione di un semplice immediato divertimento o per momenti di drammatizzazione, danza/teatro
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• accostarsi all’uso di uno strumento • scoprire realtà culturali diverse Nel Laboratorio musicale sono affrontati, in modo integrato, temi inerenti la vita sonora e musicale (sonorità ambientali da eseguire con il corpo, con gli strumenti didattici; sonorità che ‘rassicurano’ che ‘aiutano’ ad armonizzare il movimento, a comunicare e relazionare). Il Progetto Musica prevede le seguenti manifestazioni: • Lezione aperta durante la giornata Open Day • Canti e mimica corporea per la Festa di Natale e in occasione della consegna del “diploma” ai bambini di 5 anni
LABORATORIO DI INFORMATICA (alunni di 5 anni) Il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • assicurare la continuità tra scuola dell’Infanzia e Scuola primaria • favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie • accostare i bambini ad un diverso codice espressivo • utilizzare il computer per eseguire semplici giochi didattici • mettere i piccoli nella condizione di produrre messaggi e situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di modalità rappresentative • sviluppare atteggiamenti di apprendimento cooperativo Attività • Esplorazione di immagini e di forme differenti di animazione • Approccio all’uso del computer • Disegno creativo • Esecuzione di giochi didattici
LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’ Il laboratorio di psicomotricità intende favorire nel bambino una presa di coscienza della sua relazione con il mondo esterno, far vivere il piacere della dimensione emozionale e senso-motoria, sollecitare la dimensione simbolica del gioco, sostenere l’operatività, prevenire eventuali disarmonie nello sviluppo affettivo, cognitivo e motorio. Attività • movimento in palestra e all’aperto • esperienze sensoriali a ritmo di musica • giochi ed attività di espressione • approccio ad una disciplina sportiva • attività in compresenza con la docente madrelingua
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2.3 Progetto “Settimana Creativa” Nella settimana dal 21 al 25 marzo, è prevista un’articolazione flessibile del tempo e delle attività. L’iniziativa mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • rafforzare la motivazione spontanea alla conoscenza • favorire la dimensione progettuale operativa • sollecitare la creatività per mezzo di esperienze coinvolgenti Durante la settimana, saranno attivate esperienze di carattere formativo interdisciplinare sul tema “GLI ANGELI DELLA CITTA’” Ad integrazione dei percorsi, saranno attivati: • incontri con esperti • attività laboratoriali • uscite culturali didattiche • progettazione di lavori di carattere diverso
2.4 Progetto Continuità La scuola dell’Infanzia garantisce un percorso unitario, caratterizzato da sequenzialità formativa e consegna alla Scuola Primaria i campi di esperienza sviluppati in prospettiva dinamica Mezzi prescelti per il raggiungimento di tali obiettivi sono: • priorità ad esperienze che promuovano il gusto e la disponibilità ad apprendere • interconnessione tra un singolo campo di esperienza e gli altri • programmazione coordinata di obiettivi, metodi e strumenti di osservazione tra docenti della scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria • test a tutti gli alunni di 5 anni volti ad accertare il livello di competenze in uscita • trasmissione di dati per la conoscenza dell’alunno ( colloqui tra docenti, compilazione di una scheda informativa-orientativa su tutti gli aspetti della personalità del bambino per la formazione delle classi) • esperienze tra classi ponte
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2.5 Uscite culturali e momenti di festa Uscite culturali e momenti di festa, offrono al bambino una pluralità di sollecitazioni, di attività ed esperienze diverse. Appuntamenti annuali: • giornate dell’accoglienza finalizzate a favorire l’inserimento • giornata Open Day • giornata“scuola natura” per permette ai piccoli di condividere forme di esperienza nel verde • incontro con il teatro, il museo, il territorio per una continuità tra scuola e mondo esterno • festa di Natale e spettacolo teatrale di fine anno
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3. SCELTE METODOLOGICO - DIDATTICHE 3.1 Progettazione Nell’intento di assicurare significatività ai percorsi, la progettazione tiene conto delle esigenze fondamentali della persona, secondo la seguente scansione:
BISOGNI Accoglienza Appartenenza Relazioni significative Affettività Esplorazione Autostima
PERIODI DELL’ANNO settembre ottobre.novembre dicembre-gennaio febbraio-marzo aprile- maggio giugno
Ha carattere flessibile ed aperto, è rispettosa dei processi evolutivi e delle capacità dei bambini. Può essere integrata da attività non ordinatamente previste nel quadro progettuale
Sfondo integratore Nodo tematico prescelto per l’anno in corso: “Noi bambini già cittadini”, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: • scoperta dell’Italia e del suo territorio • le origini di Roma • Roma e i suoi monumenti • personaggi storici che hanno concorso all’unità d’Italia • conoscenza di alcune figure professionali del territorio • personaggi italiani famosi nel mondo (poeti, musicisti, navigatori ecc)
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3.2 Metodo La metodologia ha come punto di riferimento il progetto educativo Lasalliano e l’impiego di metodi integrati in relazione ai differenti stili di apprendimento. Per quanto riguarda la formazione di atteggiamenti di esplorazione e ricerca, la scuola imposta i propri percorsi partendo dalla consapevolezza che il bambino ha sete di “perché”. Le proposte intendono dare risposta al suo naturale desiderio di conoscenza : • sollecitando la curiosità • valorizzando l’iniziativa personale • comunicando l’emozione della scoperta • promuovendo stupore e motivazione spontanea • rendendo il piccolo artefice del proprio apprendimento • sviluppando creatività e fantasia Linee prioritarie: • attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età • organizzazione modulare a gruppi • proposte basate sull’esperienza diretta • utilizzo di una struttura narrativa nello sviluppo dei percorsi • frequente ricorso ad attività laboratoriali • impiego di strategie che assicurino la partecipazione ad ogni campo di esperienza • grande attenzione a processi e proposte di apprendimento che favoriscono la libera iniziativa del bambino, l’attività operativa, riflessiva e mentale • valorizzazione dell’apprendimento cooperativo e del lavoro di gruppo • circolarità e condivisione delle conoscenze • continuità, gradualità, ciclicità nelle proposte • mirata alternanza di momenti di progettazione, esperienza e verifica • conversazioni tematiche • ampio impiego di giochi didattici, di ruolo e di simulazione • uscite didattiche
3.3 Programmazzione tra docenti delle diverse sezioni Le educatrici delle quattro sezioni si incontrano con scansione periodica durante l’anno per verificare lo sviluppo della progettazione, trovare strategie comuni, scegliere materiali, confrontarsi. Tale dinamica, oltre ad assicurare uniformità di impostazione, esprime al meglio il concetto di “missione condivisa” che è cuore del progetto educativo.
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3.4 La documentazione Le educatrici mettono il bambino nelle condizioni di ricostruire, rievocare e riesaminare il proprio itinerario per mezzo di una documentazione sistematica e precisa. I lavori, una volta prodotti, sono oggetto di analisi e di discussione collettiva, quindi esposti nelle apposite bacheche di sezione. Con scansione periodica è chiesto ai bambini di ritornare sulle tappe che hanno caratterizzato l’iter operativo, così che ognuno possa rendersi conto delle proprie progressive conquiste. Un raccoglitore con tutta la produzione dell’anno, il registro del docente e altre forme di documentazione rendono visibile il percorso effettuato.
3.5 Osservazione e valutazione La necessità di una conoscenza approfondita di ogni bambino impegna le educatrici ad un lavoro di osservazione sistematica. Sono oggetto di osservazione sistematica i seguenti aspetti: • condizioni di ingresso • personalità • dimensione emotiva, affettiva e relazionale • disponibilità del piccolo ad apprendere • stili cognitivi • grado di risposta alle sollecitazioni educativo didattiche • ritmi e tempi di apprendimento • evoluzione dell’autonomia • grado di acquisizione delle prime competenze • interessi evidenziati La rilevazione dei dati rifugge da impostazioni e classificazioni di tipo quantitativo a favore di modalità che siano espressione di attenzione nel quotidiano e di monitoraggio educativo nel corso dell’anno.
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4. SCELTE ORGANIZZATIVE 4.1 Tempo Scuola, tempo formazione La scuola dell’Infanzia Gonzaga considera il tempo elemento determinante per la realizzazione del progetto educativo e parte del tessuto connettivo della proposta formativa. Tempo e relativa gestione non rivestono quindi aspetti di puro carattere organizzativo, ma assumono precisa valenza in base ai seguenti criteri: 1. bisogni delle famiglie 2. ruolo formativo dell’educatrice nel contatto quotidiano con il bambino 3. flessibilità nella gestione organizzativo pedagogica delle scansioni temporali 4. rapporto gruppo classe e attività a piccoli gruppi 5. relazione “tempo gioco” e “tempo apprendimento”
1.Le lancette dell’orologio si muovono verso “i bisogni delle famiglie” Possibilità di usufruire di tempi modulari diversi: modulo A ) 9.00 - 14.00 (915 ore annuali) modulo B ) 9.00 - 16.00 (1281 ore annuali) modulo C ) 8.30 - 16.00 (1372 ore annuali) modulo D ) 7.45 - 17.00 (1692 ore annuali) Indagine ricognitiva alla fine di ogni anno per la progettazione di orari flessibili in base alle modificate esigenze
2.Ruolo formativo dell’educatrice L’organizzazione settimanale prevede la presenza della coordinatrice per tutto il tempo forte della giornata, affiancata da docenti specialisti per inglese, musica, psicomotricità, informatica e teatro. Questa scelta è motivata dalla consapevolezza che l’interazione affettiva rimane il contesto principale entro cui il piccolo sviluppa i propri schemi conoscitivi e relazionali; un’unica educatrice gli consente quindi di avere stabilità emotiva e sicurezza affettiva. Le docenti che assicurano la vigilanza educativa nel tempo di uscita operano in stretto raccordo con le educatrice di sezione, rendendo così possibile la sinergia educativa.
3.Flessibilità nella gestione organizzativa pedagogica delle scansioni temporali Grande attenzione è data alla ricerca di giusti equilibri tra criteri pedagogici, organizzazione dei tempi, alternarsi delle attività, strutturazione dei gruppi, reali esigenze
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dei bambini. In tale delicato intreccio di rapporti, i punti nodali sono : • l’accoglienza personalizzata, garantita dalla coordinatrice di sezione • l’attenzione al singolo durante tutto il tempo scolastico • la significatività dell’intervento educativo, finalizzato a far riflettere il bambino sulle esperienze concrete vissute nella giornata • i raggruppamenti aperti, strutturati in base ad un’attenta osservazione e in funzione delle attività proposte • la sistematica suddivisione del gruppo classe in sottogruppi di età omogenea • i percorsi di approfondimento per i bambini di 5 anni • il ruolo dell’insegnamento cooperativo tramite forme di insegnamento reciproco tra bambini
4.Rapporto gruppo classe e attività a piccoli gruppi La scuola ospita quattro sezioni: verde, azzurra, gialla e lilla. Ogni sezione e costituita, in media, da gruppi di 30 bambini. Il grande gruppo è insieme nel momento del pranzo e della ricreazione. Durante il resto del tempo, gli alunni sono suddivisi in 3 gruppi in base all’ età, alle esigenze didattiche e alle attività. 20% del tempo 15% del tempo
gruppo sezione grande gruppo
piccoli gruppi
65% del tempo
Tale impostazione consente di: • impostare percorsi personalizzati • salvaguardare l’unità e la coesione del gruppo classe • facilitare l’aggregazione e le dinamiche relazionali • consentire una più articolata fruizione degli spazi • strutturare attività didattiche mirate
5.Relazione tempo gioco e tempo apprendimento La scansione delle attività tiene conto dei ritmi biologici dei bambini, delle esigenze dei singoli e di precisi criteri pedagogici. Il clima ludico conferisce unitarietà alle attività formativa: il gioco, come prima mo-
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dalità per il bambino di fare esperienza, ha ruolo essenziale nell’economia della giornata ed è integrato da attività collettive, a gruppi o individuali, secondo un’intenzionalità mirata. Ogni giorno sono sistematicamente garantiti: • esperienze ludiche con giochi liberi, simbolici e di movimento. • attività che impegnano maggiormente attenzione e concentrazione alternate ad altre meno impegnative • attività didattiche finalizzate a favorire l’ascolto, l’osservazione e la sperimentazione Durante tutte le attività il bambino è stimolato ad agire da protagonista; l’intervento dell’educatrice è essenzialmente di regia educativa.
Scansione della giornata L’attenzione ai ritmi, ai tempi di ciascuno e la costante ricerca di un equilibrato alternarsi di spazi di gioco, attività didattiche e proposte socializzanti, esclude nella progettazione dell’attività giornaliera, scansioni temporali innaturalmente rigide o forme di sterile ripetitività, a favore di una distribuzione flessibile ed aperta delle opportunità formative. La scansione dei tempi e delle attività della giornata sotto riportate ha quindi funzione puramente esemplificativa e può subire modifiche per motivate esigenze Orari
Tipi di attività
7.45 – 9.00
pre-scuola con accoglienza individualizzata
giochi ed attività libere
9.00 – 12.00
riflessione Lasalliana, presentazione della giornata; condivisione delle tappe che costituiscono il mosaico della proposta quotidiana
appello, preghiera, “rituali di apertura dell’attività”, presentazione dei percorsi previsti, riflessioni sul messaggio cristiano
attività didattiche a piccoli gruppi alternate a momenti di gioco
attività previste dalle UD oggetto di trattazione, giochi didattici in lingua inglese, percorsi di osservazione, esplorazione e logica; drammatizzazione, sonorizzazione di fiabe, attività pittoriche, momenti di gioco
12.00 – 12.10
preparazione al pranzo
12.10 – 13.00
pranzo
13.00 – 14.00
attività ricreative in palestra o in terrazzo
gioco libero
14.00 – 16.00
riposo per i più piccini attività laboratoriali per i più grandi
attività manipolative, pittoriche, teatrali, laboratorio di lingua inglese, informatica, attività ludico didattiche
16.00 – 17.00
post-scuola
merenda e gioco libero
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4.2 Organizzazione degli spazi L’organizzazione degli spazi risponde ad una logica pedagogica finalizzata ad offrire al bambino momenti di gioco e di lavoro. La sala di accoglienza, lo spazio palestra e l’ampio terrazzo, soddisfano l’esigenza dei piccoli di muoversi a piacimento; gli angoli di lettura e gioco libero favoriscono la dimensione creativa nel momento del distacco. L’atelier di pittura e il laboratorio di informatica sono sede privilegiata per le attività creative; le sei aule dagli arredi colorati e funzionali favoriscono esperienze di tipo diverso, la palestra garantisce infine agli alunni la gioia del movimento.
Servizio mensa La scuola assicura ai piccoli un servizio mensa che risponde alle seguenti caratteristiche • pranzo dalle 12.00 alle 13.00 • cucina interna • menu studiato appositamente per le esigenze dietetiche di bambini da 3 a 5 anni, consegnato alle famiglie • commissione mensa formata da genitori della scuola dell’Infanzia e Primaria • scheda nutrizionale informativa personalizzata, su richiesta • pasto conforme a precisi requisiti, in caso di allergie alimentari o particolari necessità
4.3 Organi collegiali Sono operanti i seguenti organi collegiali: 1. Collegio docenti 2. Consiglio di intersezione 3. Consiglio di sezione
1.Collegio dei docenti E’ composto dalla coordinatrice didattica con funzione di presidente, da tutti i docenti del corso, di cui uno con funzione di segretario. All’interno del Collegio, si costituiscono, per mandato del Collegio stesso, gruppi e commissioni per il coordinamento e l’organizzazione di attività o progetti specifici
2.Consiglio di intersezione Il Consiglio di intersezione, composto dal presidente, da tutti i docenti e dai rappresentanti delle quattro sezioni, si riunisce 2 volte all’anno per il riesame della proget-
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tazione e per un confronto sull’erogazione del servizio formativo
3.Consiglio di sezione E’ composto dal presidente e da tutti i docenti della classe, di cui uno con funzione di segretario. Si riunisce 3 volte all’anno: • a settembre per la stesura del piano di lavoro annuale • a gennaio e giugno per esaminare la situazione di ogni singolo alunno
Interazione Scuola Famiglia Consapevole del primato educativo dei genitori, l’Istituto si impegna a collaborare con le famiglie nel processo educativo e formativo degli alunni e a monitorare costantemente bisogni ed aspettative. • fornisce loro il Piano dell’Offerta Formativa come strumento di riferimento e di cooperazione, disponendosi al dialogo e a recepire tutte le indicazioni che possono rivelarsi utili al miglioramento • invita i genitori a collaborare in sintonia con le finalità educative dell’Istituto. Per consentire un circuito integrato tra Scuola e Famiglia, sono previsti: • incontri con la Responsabile del corso, la coordinatrice di classe e i docenti tramite appuntamento nel periodo e secondo l’orario settimanale di ricevimento comunicati all’inizio dell’anno. • partecipazione dei rappresentanti ai Consigli di intersezione • incontri Responsabile Qualità e Commissione mensa per monitorare l’erogazione del servizio • 2 momenti di Colloquio generale “Scuola Famiglia”; alla fine del 1° quadrimestre (29 gennaio 2011 dalle 8.30 alle 13.00 e 14 giugno dalle 14.00 alle 17.30) • Incontri tra rappresentanti di sezione e Direzione
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5.MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Sono previsti, ad intervalli regolari, misurazioni , controlli e valutazioni atti a tenere costantemente sotto controllo la progettazione e i servizi erogati. Tutte le azioni di miglioramento pianificate sono documentate in modo da avere a disposizione dati utili per un miglioramento continuo. • Verifica finale del P.O.F. • Azioni di controllo da parte della commissione Auditing (validità della progettazione, ritardi, uscite fuori orario, validazione del progetto formativo) • Numero di reclami • Dati statistici sugli indicatori di qualità prescelti • Misurazione e monitoraggio dei processi e dei servizi • Questionari ricognitivi e di Customer Satisfaction per la rilevazione del livello di soddisfazione delle famiglie
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Scuola Primaria “EDUCARE È VOLARE ALTO” La proposta formativa della scuola primaria ha “radici nella tradizione” e “ali per volare”. Elementi centrali: fedeltà ai valori fondanti, realismo pedagogico, dinamismo innovativo. Un progetto “per” e “con” il bambino Il contesto socio-culturale richiede oggi di aiutare il bambino a contrastare i numerosi condizionamenti che influenzano i suoi bisogni e le sue risposte, assicurandogli una solida formazione che gli consenta di avere uno sguardo critico sulla realtà.La Scuola Primaria si sente chiamata a contribuire, con la missione educativa che le è propria, all’educazione integrale dei piccoli a lei affidati. Struttura un’offerta formativa che attinge dalla tradizione pedagogica il suo nucleo profondo, reinterpretandolo con spirito di ricerca e dinamismo innovativo alla luce di nuove necessità culturali. Identifica nell’alfabetizzazione primaria valore, non solo strumentale, ma essenzialmente formativo con precise conseguenze in alcuni ambiti: • la scelta del curricolo • la progettazione didattica • l’approccio metodologico • il ruolo del contesto e degli educatori • il concetto del tempo scuola.
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1. SCELTE CURRICOLARI Criteri nella scelta curricolare Nell’impostazione del curricolo la Scuola Primaria si impegna a: • accogliere nominalmente ogni bambino • garantire un percorso formativo dinamico ed aperto, progettato con rigore di anno in anno e adattato ai specifici bisogni • assicurare una solida preparazione di base • privilegiare nel piano di studi i criteri di essenzialità, unitarietà, ciclicità, significatività dei contenuti • porre in stretta relazione progettazione didattica e organizzativa per trovare soluzioni ottimali che assicurino a ciascuno il massimo dei traguardi in base a potenzialità e capacità • consentire, unitamente al conseguimento di mete cognitive e relazionali, un’esperienza di forte valenza umana e cristiana • orientare la propria azione verso il miglioramento qualitativo come meta irrinunciabile
1.1 Insegnamenti e piano del curriculo Il monte ore annuale è ripartito in 28 lezioni settimanali, a cui si aggiungono 1 lezione obbligatoria per l’insegnamento della Religione Cattolica e 2 lezioni opzionali facoltative. Curricolo di base
• secondo le indicazioni ministeriali vigenti
Attività obbligatorie
• lingua straniera e informatica dal 1°anno del ciclo • attività svolte con dinamica laboratoriale in orario curricolare • una seconda ora di religione e momenti di catechesi in preparazione ai Sacramenti
Attività facoltative
• laboratori opzionali • corsi integrativi di inglese • laboratorio teatrale • attività sportive
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1.2 Finalità formative Mirano alla formazione integrale della persona avendo come riferimento il Progetto educativo della scuola Lasalliana (PESL). I quattro pilastri della conoscenza “imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere” sono pertanto collocati all’interno di un contesto di riferimento che vuol essere per il bambino ambito di esperienza per la crescita. Per contrastare l’inflazione informativa, grande importanza è data all’educazione critica, come metodo per guardare alle cose e imparare a giudicarle. L’alunno è guidato a porsi domande, ricercare, mettere in relazione, per essere consapevole del significato di ciò che apprende e sviluppare una mentalità aperta ai vari tipi di conoscenza. Il percorso formativo ha lo scopo di : • suscitare un clima di fraternità, fondamento della pedagogia lasalliana • metterlo nelle condizioni di guardare al reale con positività • fornirgli gli adeguati strumenti cognitivo culturali • abituarlo ad utilizzare i dati della conoscenza per risolvere problemi e affrontare situazioni nuove • insegnargli a selezionare le informazioni • guidarlo a guardare alla diversità come ad un valore e a sperimentare forme di apprendimento cooperativo • fargli acquisire autonomia e spirito critico per renderlo capace di orientarsi e di scegliere con crescente consapevolezza
1.3 Mete Educative Il contenuto di esperienza proposto al bambino non riguarda solo il versante cognitivo, ma anche quello affettivo, relazionale ed etico; l’itinerario è orientato oltre le conoscenze e le competenze, alla formazione di atteggiamenti e valori auto orientanti. Gli obiettivi educativi che mirano alla formazione integrale della persona sono proposti in modo ciclico, con un procedimento a spirale che coincide con le diverse tappe di crescita. Obiettivi educativi • scoprire la propria identità e imparare a conoscersi • acquisire fiducia nei propri mezzi • rispettare l’ambiente in cui si opera • saper comunicare la propria affettività e creatività • controllare l’efficacia delle proprie iniziative • imparare a sostenere le proprie idee • rispettare la personalità dell’altro e le sue esigenze • collaborare con i compagni per costruire un’unità • aprirsi progressivamente alla proposta cristiana
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1.4 Obiettivi educativi trasversali Conoscenze, capacità e competenze sono sviluppate in modo integrato. A livello metacognitivo, grande attenzione è data a percorsi che sollecitano la motivazione spontanea, sviluppano capacità attentive, mnemoniche, creative e consentono di raggiungere un buon livello di autonomia. Mete prioritarie trasversali sono lo sviluppo di un’adeguata capacità di intuizione e di logica, la capacità di esplicitare difficoltà, esprimere giudizi, utilizzare i contenuti in modo aperto per un’elaborazione creativa e personale.
1.5 Obiettivi specifici MONOENNIO SFERA DELLA COMUNICAZIONE
SFERA DELLA CONOSCENZA
Leggere brevi testi; acquisire i diversi caratteri grafici per produrre semplici frasi
Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri entro il 30
Aprirsi ai valori umani e al messaggio religioso cristiano
Comunicare i vissuti in modo corretto a livello orale
Saper riconoscere le caratteristiche di oggetti
Sviluppare atteggiamenti, conoscenze e competenze per l’interiorizzazione di valori civili
Comprendere semplici messaggi in lingua straniera, riprodurre suoni e ritmi, utilizzare il lessico in giochi didattici. Saper usare il colore in mondo coerente e personale. Saper identificare rumori e suoni ed esprimersi attraverso il canto.
Saper confrontare grandezze Saper identificare e descrivere esseri viventi e non viventi
SFERA DEI VALORI
Capire che il mondo è un dono di Dio
Utilizzare il computer e i linguaggi multimediali per semplici attività didattiche
Utilizzare il corpo come elemento di espressione e comunicazione.
OBIETTIVI TRASVERSALI Capacità di ascolto e di osservazione Approccio ai saperi e ai linguaggi essenziali Competenza comunicativa funzionale ad esprimere esperienze personali mediante codici diversi Utilizzo di primi percorsi logici Capacità di utilizzare la fantasia e di esprimere sensazioni e sentimenti in varie forme Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari
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1° BIENNIO SFERA DELLA COMUNICAZIONE Leggere con espressività Comunicare vissuti in modo corretto a livello scritto e orale Comprendere facili messaggi in L2, accostarsi alla lettura, utilizzare il lessico in scambi interattivi e simulazioni Utilizzare lessico e semplici funzioni comunicative anche a livello scritto Riconoscere ed utilizzare gli elementi del linguaggio visivo
SFERA DELLA CONOSCENZA
SFERA DEI VALORI
Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri e saper operare con essi
Aprirsi ai valori cristiani e al senso religioso
Riconoscere la posizione delle cifre Individuare le principali figure geometriche del piano e dello spazio; accostarsi al concetto di perimetro e area Risolvere semplici situazioni problematiche Ordinare fatti ed eventi; scoprire e comprendere relazioni tra uomo e ambiente
Utilizzare la voce in contesti sonori diversi
Instaurare un corretto rapporto con i linguaggi multimediali
Eseguire brani musicali individualmente e in gruppo
Usare la videoscrittura
Utilizzare consapevolmente le proprie capacità motorie e rispettare le regole dei giochi di squadra
Sviluppare atteggiamenti, conoscenze e competenze per l’interiorizzazione di valori civili Comprendere che il mondo è dono di Dio Conoscere Gesù e l’ambiente in cui è vissuto Conoscere il messaggio di Gesù attraverso le parabole Conoscere il significato e il valore dei Sacramenti, con particolare attenzione al Sacramento della Riconciliazione
OBIETTIVI TRASVERSALI Graduale apertura ai vari tipi di conoscenza Capacità di ascolto, di osservazione e di memorizzazione Approccio ai saperi e ai linguaggi essenziali Competenza comunicativa funzionale a esprimere esperienze personali Utilizzo di percorsi logici Sviluppo della creatività Capacità di esprimere semplici commenti personali su fatti accaduti Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari
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2° BIENNIO SFERA DELLA COMUNICAZIONE
SFERA DELLA CONOSCENZA
Differenziare la lettura in base alla natura di un testo e agli intenti comunicativi
Individuare situazioni problematiche e ipotesi di soluzione; risolvere problemi con più operazioni
Accettare, rispettare e aiutare gli altri
Produrre testi di vario tipo nei due codici orale e scritto
Padroneggiare le abilità di calcolo orale e scritto con numeri interi e decimali
Mettere le proprie capacità a disposizione degli altri
Utilizzare la L2 a fini comunicativi; saper interagire in semplici conversazioni utilizzando le conoscenze in modo personale Leggere documenti del patrimonio culturale ed artistico Realizzare prodotti espressivi usando parole, immagini e suoni
Riconoscere, classificare, analizzare figure geometriche e inserirle in situazioni problematiche Saper descrivere, analizzare, classificare ambienti e fatti dal punto di vista storico, antropologico, geografico e scientifico Utilizzare linguaggi logici e procedure informatiche
Esprimere sentimenti ed emozioni nel movimento e trasferire le competenze motorie acquisite nelle diverse proposte di gioco sport
SFERA DEI VALORI
Sviluppare atteggiamenti, conoscenze e competenze per l’interiorizzazione di valori civili Conoscere i contenuti della Religione Cattolica
Apprezzare e riconoscere i valori cristiani in risposta a primi interrogativi sul senso della vita Conoscere il significato e il valore dei Sacramenti, con particolare attenzione al Sacramento della Comunione
OBIETTIVI TRASVERSALI Capacità di ricavare informazioni da messaggi diversi Organizzazione delle capacità percettive, operative e logiche Possesso dei saperi e dei linguaggi essenziali e loro integrazione Competenza comunicativa funzionale a esprimere vissuti nei vari codici Competenza logica adeguata ad elaborare ipotesi, soluzioni Utilizzo di lessico specifico in base ai contesti Capacità di trasferire le conoscenze e di riutilizzare i contenuti in maniera creativa Acquisizione delle fondamentali strategie di lavoro e di studio Progressiva capacità di selezionare le informazioni Capacità di esprimere commenti personali e di esplicitare una valutazione sulle conoscenze acquisite Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari
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1.6 Contesto educativo Come la famiglia, cellula originale e primaria, è ambito privilegiato di esperienza, il contesto educativo garantisce all’alunno coerenza educativa, possibilità concreta di ascolto, sicurezza psico-affettiva. Sotto il duplice aspetto relazionale e morale, è quindi il luogo che aiuta la persona a vivere un corretto rapporto con tutta la realtà e a interiorizzare per osmosi norme e valori.
1.7 Ruolo degli educatori I docenti della scuola primaria, che per motivata scelta insegnano al Gonzaga, identificano il primo ambito di lavoro nell’approfondimento di quelle ragioni che fanno della propria professione una missione educativa. In concreto ciò si traduce in un “modo di far scuola”, di “guardare al bambino” e nella tensione a lavorare insieme e in unità per garantire agli alunni delle diverse sezioni significativa uniformità di formazione, all’interno di una continuità con la Scuola dell’Infanzia di provenienza e la Scuola secondaria di 1° grado. La coesione, quale originale dimensione dell’azione educativa, trova espressione di sintesi nei seguenti aspetti: • professionalità che non si esaurisce in una competenza, ma si esprime in una dedizione al compito educativo • valorizzazione della dimensione progettuale • impegno a ricercare linee convergenti in ambito pedagogico-didattico e a elaborare di “progetti specifici” per il corso • programmazione quindicinale che garantisce alle sezioni parallele identici traguardi • sinergismo tra docenti di classe, insegnanti che effettuano interventi individualizzati e docenti dello studio assistito • organizzazione del tempo collegiale per studio, ricerca, aggiornamento. • commissioni per la progressiva realizzazione di mete qualitative nei vari ambiti.
1.8 Corresponsabilità educativa La scuola primaria è scuola aperta e viva. Educatori e genitori, pur nella specificità dei rispettivi ruoli, si assumono l’impegno di lavorare insieme per garantire ai bambini linee educative convergenti. A tal fine, sono previsti: • compilazione di una scheda da parte della famiglia sulla personalità del bambino • colloqui approfonditi in corso d’anno con la coordinatrice • incontri settimanali scuola famiglia per un confronto sull’apprendimento e la crescita dell’alunno • momenti associativi: “Concerto di Natale”, “Chiusura del mese Mariano”, “Festa del Fondatore”, “Uscita di corso di Fine Anno”, “Serate formative per i genitori”
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2. PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA 2.1 Progetto “Lingua 2” “Per un’educazione sempre più Europea” L’apprendimento della L2 è il naturale sviluppo di un processo che inizia nella Scuola dell’Infanzia con la presenza quotidiana di una insegnante madrelingua, continua nella Scuola Primaria in modo più articolato e prosegue nella scuola secondaria di 1° grado, con l’apprendimento di una seconda lingua straniera. Nei primi 2 anni, le attività di tipo prevalentemente ludico spalancano il bambino al gusto per l’avventura linguistica aprendolo a forme di esperienza comunicativa da esplorare gradualmente. Negli anni successivi, il metodo prescelto garantisce lo sviluppo integrato di tutte le abilità portando il bambino ad esprimersi con naturalezza all’interno di contesti comunicativi autentici. Punti qualificanti della proposta sono: • 5 ore settimanali di inglese in tutte le classi delle quali 1 con docente madrelingua che opera in compresenza progettuale con la docente titolare. • esame “Starters” in terza ed esame “Movers” in quinta per l’ottenimento di certificazione Europea • corsi integrativi di conversazione con madrelingua in orario extra-curricolare. • possibilità di stages estivi all’estero con i docenti della scuola.
2.2 Progetto Pastorale Il progetto declina nel concreto dell’esperienza scolastica l’opportunità di un incontro con Gesù e il suo messaggio. Il carisma di San Giovanni Battista de la Salle connota la dimensione educativo pedagogica e lo stile della vita della Fede nella scuola Elementi portanti del progetto sono: • S. Messa solenne di apertura dell’anno scolastico • due ore settimanali di religione • percorsi di riflessione ed operativi sul tema “ Dio abita la tua storia….condividi” • catechesi complementare all’insegnamento della Religione Cattolica, con particolare attenzione agli alunni di terza e quarta impegnati nella celebrazione della Riconciliazione e della prima Eucarestia • celebrazione di una messa quindicinale per un incontro con il Signore
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• momenti comunitari in cappella, in occasione dei “ tempi forti “ del calendario liturgico: novena di Natale, imposizione delle Sacre Ceneri, venerdì di quaresima, chiusura solenne, del Mese Mariano. • incontri sistematici mensili con il Padre Spirituale, per un confronto sul cammino in atto • attivazione di gesti di solidarietà come mezzo di esperienza per l’assimilazione di contenuti e valori. • apprendimento di canti, come forma di preghiera
2.3 Progetto ”nuove tecnologie didattiche” Ad arricchimento di attività che esaltano il carattere trasversale della disciplina, è attuato, in tutte le classi, un laboratorio informatico a gruppi, tenuto da docente specialista che opera in compresenza con la docente coordinatrice; le attività laboratoriali mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • abituare il bambino a porsi in modo critico nei confronti delle nuove tecnologie • offrirgli precisi punti di riferimento per selezionare le informazioni e orientare le azioni. • promuovere la capacità di imparare secondo un processo di ricerca, scoperta e auto apprendimento di concetti • potenziare abilità in riferimento ai vari ambiti disciplinari • sviluppare la capacità di eseguire giochi didattici, utilizzare Word, programmi multimediali, internet • consentire l’esecuzione di lavori didattici per fasce di livello • maturare progressivamente la capacità di progettare semplici ipertesti
2.4 Progetto ”Settimana di arricchimento culturale” Nell’ambito delle possibilità offerte dall’autonomia, è stata progettata per la settimana dal 28 febbraio al 4 marzo, un’articolazione flessibile del tempo e delle attività scolastiche. In tale settimana l’organizzazione ordinaria delle lezioni viene alternata ad attività che possono prevedere orari più flessibili e l’aggregazione degli alunni per interesse o interclasse o a seconda delle iniziative programmate. L’iniziativa mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • rafforzare la motivazione spontanea alla conoscenza • favorire la dimensione progettuale operativa • sollecitare la creatività per mezzo di esperienze particolarmente coinvolgenti A tale scopo sarà data priorità a : • esperienze di carattere interdisciplinare
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• approfondimenti tematici • attività laboratoriali La progettazione, il riesame e la validazione di quanto progettato è affidato ad apposita commissione.
2.5 Progetto successo formativo Il progetto “ Successo formativo” mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • adeguare i percorsi alle differenziate esigenze formative • evitare il livellamento • consentire ad ogni alunno di potenziare al massimo livello disposizioni e capacità individuali • consentire l’auto - orientamento Sono assicurati: • interventi “ a persona” in orario curricolare in caso di lievi difficoltà • attività di consolidamento e potenziamento dell’eccellenza • attività laboratoriali bisettimanali in compresenza in orario curricolare (alunni della medesima classe) • percorsi individualizzati per gli alunni portatori di H • presenza di una docente di supporto da settembre a metà gennaio nelle classi prime per un lavoro didattico mirato. • presenza di una psicopedagogista che coordina le diverse iniziative, ha incontri sistematici con gli insegnanti di ogni sezione, gli alunni stessi e le loro famiglie, gli esperti esterni dei vari centri
2.6 Progetto Sport Particolare risalto è dato allo sport, grazie alle seguenti iniziative: • Laboratorio sportivo: 50’ di educazione motoria e 50’ di nuoto presso la piscina Cozzi ( classi 1° e 2°) • Gare sportive di Istituto per tutte le classi • partecipazione ai Giochi Lasalliani • partecipazione alle gare AICS (velocità) • partecipazione a tornei regionali e Fisiae (sci, nuoto, golf, scacchi) Una vasta gamma di attività è offerta agli alunni ad integrazione ed arricchimento dell’offerta formativa in orario extra-curricolare
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2.7 Progetto Continuità La Scuola Primaria, raccordata in un dialogo costruttivo con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di 1° grado, assicura ai piccoli un’esperienza formativa all’interno di un progetto lineare che valorizza capacità individuali e competenze acquisite. Nella 1° classe particolare attenzione è posta al graduale passaggio da attività tipiche dei campi di esperienza ad attività che traggono spunto dall’esperienza diretta dei bambini. Il passaggio dall’ approccio pre-disciplinare a quello più marcatamente disciplinare prevede una graduale trasformazione dell’attività di insegnamento, nell’articolazione del tempo in relazione alla didattica e nei criteri valutativi. In particolare sono garantiti i seguenti passi: • attività di accoglienza e congedo • incontri per favorire la conoscenza fra gli alunni e gli insegnanti delle future prime della Scuola Secondaria • passaggio di informazioni sulle competenze raggiunte • confronto sugli obiettivi finali di corso e i pre-requisiti richiesti dal ciclo successivo • inserimento nella progettazione di elementi che assicurino continuità metodologico didattica • test d’orientamento affidati all’organizzazione COSPES nell’ultimo anno del 2° biennio (per la rilevazione di capacità e potenzialità)
2.8 Progetto “Laboratori” Le attività laboratoriali, in orario curricolare, intendono ottimizzare l’interazione e dare particolare risalto agli aspetti relazionali-collaborativi Il laboratorio è pertanto il ”luogo privilegiato in cui si realizza una situazione di apprendimento che favorisce l’acquisizione di conoscenze e abilità a partire da compiti unitari e significativi per gli alunni” I percorsi sono seguiti, di norma, da docenti di sezioni parallele che operano in stretto sinergismo, sulla base di una rigorosa programmazione. Laboratori 10-11 • Laboratorio di informatica (tutte le classi) • Laboratorio di conversazione inglese (tutte le classi) • Laboratorio di italiano e matematica dalla prima alla quinta • Laboratorio sul metodo di studio (classi 3° 4° 5°)
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2.9 Progetto orientamento Per consentire al bambino di costruire progressivamente la capacità di autovalutazione, il collegio utilizza un diversificato ventaglio di strategie: • abitua il bambino a sviluppare atteggiamenti riflessivi per arrivare gradualmente a conoscersi. • utilizza griglie e questionari finalizzati a tale scopo. • attiva procedure che lo portano a saper esplicitare le tappe di un percorso, a esprimere un giudizio sul proprio fare per acquisire consapevolezza dei traguardi da raggiungere e già raggiunti. • attribuisce molta importanza alle modalità con cui esprime le valutazioni per fare in modo che siano formative e auto-orientanti. • amplia l’offerta formativa con una gamma di proposte che consentono agli alunni di maturare interessi specifici e di scoprire predisposizioni e talenti nascosti.
2.10 Progetto accoglienza Nell’arco dell’anno sono messe in atto forme di accoglienza finalizzate ad incidere positivamente nel vissuto emozionale del bambino. Il “Progetto accoglienza” prevede: • attuazione di un calendario per l’ingresso scaglionato e graduale dei bambini il primo giorno di scuola e saluto di ” benvenuto” organizzato dal Collegio Docenti • collaborazione con figure di riferimento per facilitare l’inserimento e l’integrazione • incontri tra bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e alunni della Scuola Primaria • momenti associativi organizzati dalla Scuola Secondaria di 1° grado per gli alunni delle classi quinte. • manifestazioni particolari nella giornata “Open Day”.
2.11 Progetto musica Gli obiettivi del progetto sono: • conoscere, comprendere e discriminare i fenomeni sonori dell’ambiente circostante • cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale e tradurli attraverso il disegno • imparare a decodificare e ad utilizzare la notazione musicale tradizionale
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• eseguire collettivamente ed individualmente semplici brani strumentali • eseguire, in gruppo, brani vocali, rispettando l’’intonazione e l’espressività • prendere parte attiva ad eventi musicali di natura diversa Il Progetto Musica sfocia con l’esibizione dei bambini nelle seguenti manifestazioni in vari momenti dell’anno: • Concerto di Natale • Lezione aperta durante la giornata Open Day • Utilizzazione del coro in occasione del Sacramento della Prima Riconciliazione, della Comunione e durante le S.Messe
2.12 Progetto “ampliamento dell’offerta formativa” Ad ampliamento ed integrazione dell’attività didattico-curricolare, il corso favorisce, grazie ad una scuola orientata verso il “fuori” l’osservazione e la conoscenza di ambienti naturali, storici, artistici e propone una pluralità di iniziative che permettono al bambino di vivere esperienze formative: • uscite culturali nell’arco della giornata (musei, mostre, concerti, spettacoli teatrali, visite ad ambienti e strutture specializzate con lezioni teorico pratiche, ecc) • viaggi di istruzione di uno o più giorni con mete diverse, adatte alle diverse età • attività laboratoriali per classi aperte • approfondimenti tematici durante la settimana di arricchimento culturale • incontri con esperti • corsi extra curricolari di natura diversa • momenti associativi tra tutte le componenti della scuola da vivere in allegria In risposta ai bisogni delle famiglie, il Collegio ha deliberato l’attivazione di una gamma di laboratori opzionali gratuiti:
LABORATORI OPZIONALI LUNEDI’ 14.00 - 16.00
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1°
Laboratorio di letto-scrittura
2°
Laboratorio sulle strategie di lettura
3°
Laboratorio ortografico
4°
Laboratorio di scrittura creativa
5°
Laboratorio sul metodo di studio
CORSI POMERIDIANI A PAGAMENTO IN ORARIO EXTRA CURRICOLARE
Ad integrazione di queste attività, se ne aggiungono altre, alle quali gli alunni possono liberamente aderire in orario extrascolastico.
Corsi di lingua Inglese condotti da docenti madrelingua
Finalità dei corsi è lo sviluppo della capacità di comprensione e di comunicazione attraverso percorsi di difficoltà progressiva. I corsi attivati sono di due tipi: 1. GIOCO-INGLESE - il corso intende soddisfare le esigenze motivazionali e cognitive degli alunni più piccoli (classi 1° e 2°) e favorire un approccio naturale con la lingua inglese. 2. CONVERSAZIONE – il corso mira al potenziamento delle capacità di comprensione, produzione orale e drammatizzazione (classi 3°- 4°- 5°)
Studio assistito
Nell’intento di aiutare l’alunno a maturare progressivamente capacità organizzative, di autonomia e studio, i docenti della scuola primaria affiancano l’alunno, due volte in settimana, nel lavoro personale (mercoledì e venerdì pomeriggio): • esecuzione dei compiti • ripresa personale di quanto svolto in orario curricolare • correzione dell’errore • organizzazione guidata dello studio
Attività sportive
L’Associazione PALLAVOLO GONZAGA GIOVANI organizza una serie di attività calibrate in base all’età e alle attitudini dei bambini.
Corso di scacchi
Il corso di scacchi offre un prezioso strumento educativo ed è affidato ad un istruttore della Federazione Scacchistica Italiana; favorisce la capacità di concentrazione e l’interazione tra istruttore e gruppo.
Laboratorio drammatico espressivo
Il laboratorio drammatico espressivo, condotto da un attore e rivolto agli alunni di tutte le classi, intende favorire la progettualità, la creatività ed offrire agli alunni la possibilità di comunicare emozioni e sentimenti con immediatezza e spontaneità in base alla personalità di ciascuno.
Soggiorni estivi
Proposte diverse sono assicurate agli alunni al termine dell’attività scolastica: • soggiorni estivi con i propri docenti in località diverse • vacanze studio all’estero, in college • campus estivo
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3. SCELTE METODOLOGICO - DIDATTICHE L’esigenza di far lavorare i bambini in “tempi di insegnamento\apprendimento distesi”, di privilegiare momenti di ricerca e progettualità, induce a considerare prioritarie le seguenti scelte:
PUNTI NODALI DOCENTE COORDINATRICE, FIGURA DI RIFERIMENTO PER IL BAMBINO INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI MONITORATI DALL’ “EQUIPE PSICOPEDAQGOGICA”
PERSONALIZZAZIONE
ATTIVITA’ LABORATORIALI A GRUPPI
PERCORSI MIRATI SULLE STRATEGIE DI STUDIO
3.1 La coordinatrice, figura di riferimento per il bambino La docente coordinatrice è punto di riferimento costante con il bambino, coordina l’attività didattica e il rapporto con la famiglia, è garante della documentazione del percorso formativo.
3.2 Personalizzazione Elemento centrale della pedagogia lasalliana è l’attenzione nei riguardi di ogni alunno. Il collegio docenti imposta una progettazione didattica con obiettivi comuni, ma rispettosa delle attitudini, dei modi e dei ritmi di apprendimento di ciascuno, ricerca modalità che consentano di evitare il livellamento o impostazioni selettive e utilizza forme organizzative che permettano raggruppamenti flessibili all’interno dell’attività ordinaria.
3.3 Interventi individualizzati Sono garantiti percorsi di consolidamento, potenziamento dell’eccellenza, finalizzati a: • prevenire l’insuccesso • favorire l’integrazione • supportare apprendimenti non consolidati e colmare lievi lacune in ambiti specifici • sostenere la motivazione • promuovere l’eccellenza Il lavoro, condotto da insegnanti del corso in orario curricolare, consente un valido
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percorso sotto l’aspetto didattico, relazionale e valutativo. Tiene conto: • dei bisogni del singolo nel contesto formativo della classe in cui è inserito • di interventi concordati tra psicopedagogista, coordinatrice e famiglia • di una proporzionalità mirata tra attività individualizzati e attività comune • della continuità didattica
3.4 Attività laboratoriali a gruppi Le attività laboratoriali a gruppi hanno lo scopo di: • assicurare forme ottimali di interazione tra insegnante ed alunni • consentire esperienze di apprendimento cooperativo • favorire la dimensione operativa progettuale
3.5 Percorsi sulle strategie di studio Nell’arco del ciclo sono proposti percorsi specifici finalizzati a rendere gli alunni consapevoli del perché, del come e del cosa studiare. In particolare, sono curati i seguenti aspetti: • pianificazione del lavoro scolastico • educazione della memoria; itinerari per l’ascolto attivo e l’osservazione • strategie di comprensione e di lettura di un testo • selezione delle informazioni, tecniche di lettura • apprendimento dall’errore
3.6 Indicazioni di metodo La scuola intende consegnare al bambino un sapere spendibile in risposta alla sua naturale esigenza di “imparare facendo” e verificando, “fare con consapevolezza”. Per fare in modo che l’insegnamento generi apprendimento, particolare attenzione è data alla comunicazione didattica. Durante le lezioni l’azione prevale sulla parola; l’atto del comunicare è occasione per “mettere in comune”, sviluppare percorsi cooperativi tra insegnante e bambini nelle fasi di progettazione, riflessione e monitoraggio delle tappe proposte. Il bambino è sollecitato a prendere l’iniziativa, esplorare strade diverse, così da sviluppare gradualmente un pensiero rigoroso attraverso l’esperienza. Il modello insegnamento/apprendimento si avvale pure della cooperazione tra alunni quale elemento facilitante l’apprendimento. All’interno di una costante ricerca di interdisciplinarietà tesa a far percepire
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all’alunno l’unità del sapere, si inseriscono i percorsi didattici stabiliti annualmente da ogni consiglio di classe. Non è data priorità ad una linea metodologica univoca, ma a un’impostazione che privilegia l’interazione di più apporti di metodo in base agli obiettivi da raggiungere.
3.7 Programmazione didattica di metodologia La programmazione è verificata e adeguata sistematicamente dai docenti delle sezioni parallele in riferimento ai seguenti aspetti: • obiettivi educativi, abilità da conseguire, contenuti, linee metodologiche • confronto su materiali da utilizzare ed esercitazioni da proporre • scelta delle verifiche interquadrimestrali e quadrimestrali
3.8 Assegnazione lezioni e compiti Un momento di ripresa personale degli argomenti trattati e già acquisiti nelle linee essenziali è ritenuto indispensabile dal collegio docente per l’appropriazione di un metodo di lavoro. Lo sforzo di applicazione è proposto con fermezza, ma senza rigidità ed è sostenuto da forme di coinvolgimento e di controllo finalizzate a sostenere la motivazione e a gratificare l’impegno. I compiti sono programmati ed assegnati in modo da essere svolti principalmente due volte in settimana, nei giorni in cui non ci sono lezioni pomeridiane. I contenuti di studio sono oggetto di lavoro sistematico in classe e in tale sede parzialmente memorizzati con schemi di metodo.
3.9 Correzione di verifiche e lavori svolti a casa La correzione è guidata dai seguenti criteri: • ha carattere sistemico (tutti gli elaborati prodotti in classe sono regolarmente corretti) • risponde a criteri di documentazione oggettiva e di valenza educativa • porta il bambino a riflettere sulla propria produzione per imparare dall’errore • è effettuata in modo da rendere i bambini compartecipi dell’atto valutativo.
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3.10 Verifica degli apprendimenti - Criteri generali La verifica dell’apprendimento, processo continuo organicamente integrato all’attività didattica è funzionale agli obiettivi didattici prefissati. La scelta di effettuare un congruo numero di esercitazioni è sostenuta dalle seguenti motivazioni: • tenere costantemente sotto controllo il processo apprenditivo e attivare con tempestività interventi mirati compensativi; ridurre nel bambino l’ansia di fronte a prove ritenute decisive ai fini valutativi • abituare l’alunno a ridimensionare l’incidenza di un occasionale insuccesso • favore gradualmente la capacità di auto-valutazione (prove suppletive personalizzate). Le verifiche, scritte ed orali (di ugual tipologia per le sezioni parallele - 65% di prove comuni) potranno avere struttura variabile a seconda che siano impiegate per la verifica formativa (verifica e valutazione in itinere per accertare che l’alunno stia seguendo e procedendo nell’apprendimento degli argomenti) o per la verifica sommativa (verifica e valutazione conclusiva di un’unità didattica o di un segmento del percorso didattico per accertare il raggiungimento di obiettivi formativi e di contenuti relativi alle aree disciplinari) Saranno strutturate con uguali criteri e parametri valutativi, corrette e restituite all’alunno entro 5 giorni dalla data di somministrazione, inviate in visione ai genitori (in originale o fotocopia) per rendere partecipi la famiglia dei progressi e/o delle difficoltà degli alunni.
Tipologia di verifiche Prove orali: interrogazioni, colloqui, interventi durante la lezione, relazioni ecc. Prove scritte: dettati, composizioni, esercizi di produzione aperta, lavori sul quaderno, problemi, prove grafico operative, prove strutturate o semistrutturate, ricerche, test oggettivi, ecc.
Numero di verifiche nel quadrimestre (compiti in classe) Verifiche scritte 3/4 verifiche sommative per area disciplinare (italiano, matematica, inglese) Verifiche orali Test su obiettivi relativi ad ambiti disciplinari per gli alunni delle classi 2° sostitutive dell’interrogazione orale (storia, geografia, scienze) 3 interrogazioni per area disciplinare per gli alunni delle classi 3° 4° 5° (di cui 1 prova scritta sostitutiva dell’interrogazione orale) Nota bene: la valutazione può avere peso differente rispetto alle altre quando la verifica intende testare un obiettivo prioritario
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Registro “on line” (aggiornamento mensile/bimensile) Saranno inseriti on line: • le schede informative interquadrimestrali • gli esiti delle 3 verifiche sommative di italiano, matematica, inglese • le interrogazioni su obiettivi prioritari (assimilazione di contenuti estesi, capacità di fare collegamenti, ecc - alunni 3° 4° 5°) • i voti di musica, scienze motorie e sportive, inglese (questi ultimi in riferimento alle classi 1° ) Nota bene: i voti “on line” non costituiscono gli unici elementi per la valutazione quadrimestrale
3.11 Valutazione Il collegio docenti sviluppa l’azione di valutazione tenendo conto dei seguenti elementi: livello di preparazione iniziale,capacità appurate, raggiungimento degli obiettivi prefissati, sviluppo di competenze trasversali, grado di motivazione ed impegno, partecipazione durante le lezioni,interessi ed attitudini emersi. Nell’intento di raggiungere la più ampia convergenza possibile nelle valutazioni, il Collegio ha concordato i seguenti criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livello di apprendimento
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VOTO
LIVELLO DI APPRENDIMENTO
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Conosce in modo approfondito, sicuro ed organico i contenuti . Comprende, applica ed organizza le conoscenze in situazioni nuove, riuscendo a coglierne le relazioni e a fare collegamenti. Comunica in modo personale ed organico, utilizzando una terminologia specifica. E’ in grado di esprimere pareri personali. Obiettivi raggiunti in modo ampliato
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Conosce i contenuti in modo ampio e soddisfacente. Comprende e sa applicare autonomamente le conoscenze, anche in situazioni non note. Espone vissuti e argomenti studiati in modo sicuro e lessicalmente ricco Obiettivi raggiunti in modo completo
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Conosce ed organizza i contenuti trattati con adeguata competenza. Comprende e applica le conoscenze in modo agevole, anche in situazioni non note. Sa esporre vissuti ed argomenti studiati con una terminologia generalmente corretta. Obiettivi raggiunti in modo soddisfacente
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Conosce e organizza le informazioni, sulla base delle indicazioni fornite con discreta autonomia; sa riapplicarle in situazioni note, senza commettere errori gravi. Comunica in modo semplice, ma corretto; l’esposizione degli argomenti studiati è prevalentemente mnemonica. Obiettivi raggiunti in modo adeguato
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Conosce gli elementi essenziali delle discipline. Comprende semplici informazioni, ma sa applicarle solo se guidato. Si esprime in modo sufficientemente chiaro e corretto, ma espone in modo mnemonico gli argomenti studiati . Obiettivi raggiunti in modo minimale
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Conosce in modo lacunoso e parziale i contenuti. Comprende con difficoltà . Fatica ad orientarsi nelle situazioni proposte, anche se semplici. Si esprime in modo un po’ confuso e poco corretto. Obiettivi raggiunti in modo parziale
3/4
Le conoscenze sono molto lacunose. Commette gravi errori nell’applicazione e denuncia limiti evidenti nella comunicazione. Non è in grado di lavorare da solo. Obiettivi raggiunti in modo frammentario
1/2
Comprende con molta difficoltà. Non conosce e ricorda i contenuti trattati. Nessuna risposta ai quesiti delle verifiche. Obiettivi non raggiunti
Momenti valutativi Informazione interquadrimestrale (metà novembre - metà marzo) Scheda informativa sulla situazione didattico-educativa. . Informazione quadrimestrale (febbraio-giugno) Consegna del documento valutativo (fine anno scolastico)
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4. SCELTE ORGANIZZATIVE 4.1 Scansione dell’anno scolastico e orario settimanale Settimana Corta Il monte ore annuale è ripartito in 28 lezioni obbligatorie, a cui si aggiungono 1 lezione obbligatoria per l’insegnamento della Religione Cattolica e 2 lezioni opzionali facoltative.
4.2 Valorizzazione educativa del “Tempo Scuola” Complementarietà tra “tempo curricolare e extra-curricolare”. Per essere significativo l’incontro tra il “tu” dell’educatore e il ”tu” del bambino esige di non essere relegato alle sole ore di lezione. Per questo, la scuola considera il tempo parte del tessuto connettivo della proposta formativa e ricerca soluzioni che valorizzino il dialogo e la dimensione relazionale affettiva. Tempo di ingresso 7.45 - 8.00 Attività di “accoglienza” da parte di docenti del corso Tempo di organizzazione personale 8.00 - 8.10, momento privilegiato per l’avvio dell’attività didattica, sotto la guida del docente della 1° ora Tempo di pranzo 12.30 - 13.00 Pranzo assistito dalla coordinatrice o da altro docente del corso. Tempo di ricreazione 13.00 - 13. 55 Giochi guidati e liberi - vigilanza da parte di docenti di educazione motoria, istruttori sportivi e assistenti Tempo scuola integrativo 14.00 - 16.00 Laboratori opzionali, corsi di lingue, studio assistito 16.00 - 17.00 Attività sportive extra curricolari
Post scuola Tutti i giorni dalle 16.00 alle 17.00 Tempo di vacanza Educatrici e alunni insieme, ma in un contesto diverso “ Campus estivo” Corsi linguistici in Inghilterra e Proposte coinvolgenti all’insegna del divertimento
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SCHEMA ORARIO Le lezioni sono di 50’ minuti nella fascia antimeridiana e di 60 minuti di pomeriggio
8.00 - 8.10 8.10 - 9.00 9.00 - 9.50 9.50 - 10.00 10.00 - 10.50 10.50 - 11.40 11.40 - 12.30 12.30 - 13.00 13.00 - 13.55 14.00 - 15.00 15.00 - 16.00 16.00 - 16.10 16.00 - 17.00
Accoglienza; avvio dell’attività didattica 1° lezione 2° lezione intervallo 3° lezione 4° lezione 5° lezione Pranzo ricreazione 6° lezione 7° lezione accompagnamento “Post scuola”
Tra le attività che costituiscono recupero del tempo scuola, è richiesta la frequenza obbligatoria nelle seguenti giornate: • sabato 13 novembre (Gonzaga Open Day) • mercoledì pomeriggio 15 dicembre (concerto di Natale) • sabato 16 aprile (giornata in cui avrà luogo l’incontro diocesano delle Scuole Cattoliche con il Cardinale Tettamanzi) • sabato 14 maggio, Giornata Lasalliana - Festa di San Giovanni Battista de la Salle
4.3 Formazione delle classi La composizione delle classi prime assicura le migliori condizioni di partenza e omogeneità nella costituzione dei gruppi (rapporto numerico, equilibrato rapporto tra maschi e femmine, distribuzione per fasce di età, composizione dei gruppi con alunni interni ed esterni, dati rilevati dal colloquio con le docenti della Scuola dell’Infanzia o dalle schede informative)
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4.4 Interazione scuola famiglia Consapevole del primato educativo dei genitori, l’Istituto si impegna a collaborare con le famiglie nel processo educativo e formativo degli alunni e a monitorare costantemente bisogni ed aspettative. Invita i genitori a collaborare con la Scuola in spirito di unità, in sintonia con le finalità educative dell’Istituto. Lo strumento ordinario di comunicazione tra scuola e famiglia è il diario che l’alunno è tenuto ad avere sempre con sé durante le giornate scolastiche (richiesta la firma quotidiana). I genitori possono incontrare la Responsabile del corso, la coordinatrice di classe e i docenti richiedendo un appuntamento, negli orari settimanali di ricevimento comunicati all’inizio dell’anno. Il Consiglio di classe ha facoltà di richiedere un colloquio con le famiglie (mediante diario, lettera o comunicazione telefonica dalla segreteria) ove ne ravvisi la necessità per ragioni di ordine educativo/didattico. Per consentire un circuito integrato tra Scuola e Famiglia, sono previsti i seguenti strumenti: • consegna del Piano di Offerta Formativa • assemblea di interclasse/classe all’inizio dell’anno per la presentazione degli estremi della programmazione didattico educativa e l’elezione dei rappresentanti di classe. • assemblee di classe (qualora il Consiglio di classe ne ravvisi la necessità) • colloqui settimanali con i docenti, secondo l’orario comunicato all’inizio dell’anno • sistema di comunicazione Scuola-Famiglia “on line” che non sostituisce gli altri canali istituzionali di comunicazione, ma consente di visualizzare informazioni scolastiche relative all’alunno • 2 momenti di Colloquio generale “Scuola Famiglia” in occasione della consegna della scheda di valutazione tra tutti i docenti e le famiglie appositamente convocate per un’informazione completa sul cammino di crescita del proprio figlio/a (venerdì 4 febbraio 2011 dalle 14.00 alle 18.30 e giovedì 16 giugno dalle 8.30 alle 13.00) • partecipazione dei rappresentanti ai Consigli di classe aperti • incontri tra Direzione, responsabili del servizio mensa e membri della “Commissione mensa “per un controllo sull’erogazione di tale servizio • servizio di consulenza psicologica, attivato in accordo con l’Associazione Lasalliana Genitori Alle famiglie vengono trasmessi: • i compiti in classe • la scheda informativa interquadrimestrale • la scheda di valutazione quadrimestrale • la scheda di certificazione delle competenze (classe 5°)
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4.5 Organi collegiali COLLEGIO DEI DOCENTI
Composto dalla coordinatrice didattica con funzione di presidente, da tutti i docenti di cui uno con funzione di segretario. All’interno del Collegio, si costituiscono, per mandato del Collegio stesso, gruppi e commissioni per il coordinamento e l’organizzazione di attività o progetti specifici
CONSIGLIO DI CLASSE
Composto dalla coordinatrice didattica con funzione di presidente (in caso di assenza può essere sostituita dalla coordinatrice di classe), da tutti i docenti della classe, di cui uno con funzione di segretario e da due rappresentanti dei genitori. Si riunisce • con la sola presenza dei docenti, per la programmazione e la valutazione periodica e finale degli alunni • con la presenza dei rappresentanti dei genitori, nelle riunioni interquadrimestrali, per il riesame della progettazione.
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5.MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA 5.1 Misurazioni - Analisi - Miglioramento Sono previsti ad intervalli regolari, misurazioni, controlli e valutazioni atti a tenere costantemente sotto controllo la progettazione e i servizi erogati al fine di correggere o migliorare il Sistema di gestione per la Qualità. Tutte le azioni di miglioramento pianificate sono documentate in modo da avere a disposizione dati utili per un miglioramento continuo. Questionari ricognitivi sui bisogni dell’utenza Misurazione e monitoraggio dei processi e dei servizi Azioni di controllo del servizio didattico da parte della commissione Auditing (progettazione, attività didattica, N° di verifiche, tempi di correzione) Quantificazione degli interventi individualizzati e loro efficacia Rilevazione sistematica di ritardi, entrate posticipate, uscite fuori orario Statistiche sul numero di reclami Questionari di Customer Satisfaction per la rilevazione dei livello di soddisfazione delle famiglie/ studenti Validazione della progettazione: analisi risultati scolastici, statistiche, esiti formativi
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