SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ARGENTINA
ENTE 1) Ente proponente il progetto: La Casa Generalizie della Pia Società Torinese di S. Giuseppe dei GIUSEPPINI del MURIALDO è una congregazione religiosa con tre punti ben definiti: il Carisma: Una spiritualità contrassegnata da san Giuseppe, da cui i Giuseppini prendono il nome e il modello di vita, in un tipico stile di famiglia, di umiltà e carità. Con la loro vocazione desiderano dare una risposta concreta, di fede e di amore, all’Amore personale e infinito di Dio. la Missione: Una missione educativa a favore dei giovani, ai quali si rivolgono come “amici, fratelli e padri”. Offrono con le loro opere ed attività una casa e una famiglia a chi ne ha bisogno, una possibilità di studio e di formazione al lavoro, un centro di evangelizzazione e di vita cristiana. la Presenza: centinaia di religiosi in varie parti del mondo e con loro una più estesa Famiglia di laici e altri consacrati, giovani e adulti, collaboratori e amici. E’ il medesimo ideale spirituale e apostolico che unisce e che, nel nome del Patrono e del Fondatore, continua nel tempo e nello spazio Sede partner: ENGIM (Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo) L'ENGIM è una associazione senza scopo di lucro costituita il 6 dicembre 1977 come diretta emanazione della Congregazione di San Giuseppe (Giuseppini del Murialdo) di cui condivide principi e finalità. L'ENGIM, attraverso attività formative e di orientamento, sia in Italia che all’estero, si pone al servizio dei giovani e dei lavoratori - mediante una precisa proposta formativa - per lo sviluppo della loro professionalità e per la loro promozione personale e sociale. All’estero, come organizzazione non governativa, l’ENGIM è impegnata, in una serie di progetti di cooperazione e sviluppo, in particolare nel campo educativo e sociale, in 13 paesi. L’ENGIM:
Istituisce centri e scuole di Formazione Professionale con corsi di qualificazione e riqualificazione a vari livelli, per giovani lavoratori, artigiani e quadri intermedi dei settori produttivi: industriale, agricolo, artigianale e dei servizi. Sostiene centri di studio sui problemi del lavoro, dell'orientamento, della formazione professionale e sociale. Promuove il collegamento e il coordinamento interregionale di iniziative di volontariato a favore della formazione e della cooperazione sia in ambito nazionale che in quello internazionale. Promuove la formazione dei formatori nei PVS in cui opera. Promuove e sostiene cooperative di lavoro nei PVS.
ATTIVITA’:
L’attività dell’ENGIM può essere suddivisa tra attività svolta a livello nazionale e attività in favore dei Paesi in Via di Sviluppo e dell’Europa Balcanica. In Italia, l’ENGIM gestisce 15 centri di formazione professionale e un centro studi: Nichelino (TO), Pinerolo (TO), Torino, Bergamo, Vicenza, Thiene (VI), Tonezza (VI), Treviso, Mirano (VE), Padova, Ravenna, Cesena (FO), Roma, Cefalù (PA), S. Agata (ME). Ha inoltre attività formative a ValBrembo (BG), Oderzo (TV), Albano Laziale (RM),
Trapani. All’estero, come organizzazione non governativa, l’ENGIM è impegnata, in una serie di progetti di cooperazione e sviluppo, in particolare nel campo educativo e sociale, in 13 paesi: Albania - Romania - Guinea Bissau - Sierra Leone - Ghana – Mali - Sud Africa - Messico Colombia - Ecuador - Argentina - Brasile - India. L’ENGIM fa parte: - dell’Associazione delle ONG Italiane di Cooperazione allo Sviluppo; - della piattaforma italiana delle ONG europee, ed ha sottoscritto la Carta europea delle ONG di Sviluppo; - della CONFAP Confederazione Nazionale Formazione e Aggiornamento Professionale; - di COP il Consorzio delle Ong Piemontesi; - dell’Assemblea Generale del Commercio Equo e Solidale – AGICES; - del Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata della città di Roma; - del REeS (Roma Equa e Solidale), coordinamento delle Botteghe per il commercio Equo e solidale; - della FOCSIV.
CARATTERISTICHE PROGETTO 2) Titolo del progetto: “Fare il bene, farlo bene”
3) Descrizione del contesto socio politico ed economico del paese o dell’area geografica dove si realizza il progetto; precedente esperienza dell’ente proponente il progetto nel paese o nell’area geografica anche in relazione alla propria mission; presentazione dei partner esteri: 6.2 Precedente esperienza dell’ente proponente il progetto nel paese o nell’area geografica anche in relazione alla propria mission
L’ENGIM è presente in Argentina dal 1990 con un programma di sostegno e recupero per i giovani in situazione di rischio, che vede la Congregacion de San José (partner del progetto) come controparte locale in tutte le iniziative svolte a Buenos Aires, nella provincia di Salta ed a Mendoza. Attualmente si sostengono 200 bambini tra i 6 e i 14 anni. Di questi circa 70 a Mendoza. Nel 1998 l’ENGIM ha avviato un progetto per la creazione di un sistema di formazione professionale a Rosario de la Frontera nella provincia di Salta, sempre con la Congregacion de San José come controparte. Nel 2008 è stato avviato un progetto similare nel quartiere di Villa Soldati (Città Autonoma di Buenos Aires), con il contributo della CEI. Dal marzo 2007 è in corso in Argentina il progetto “Granja Educativa” (8153/Engim/ARG), con il finanziamento del MAE e nel maggio del 2009 è stato aperta ufficialmente una sede operativa stabile nella Ciudad Autonoma de Buenos Aires per coordinare tutte le attività della ONG nel territorio della Repubblica Argentina.
In particolare a Mendoza, la presenza radicata nel territorio da oltre mezzo secolo della controparte locale e i suoi legami con le istituzioni locali (Direzione Generale dell’educazione della provincia di Mendoza, Ministero dello Sviluppo della Provincia di Mendoza, Ministero per la sicurezza della Provincia di Mendoza, Municipalità di Mendoza Capitale, Municipalità di Guaymallén) ed i gruppi e associazioni comunitarie (Gruppo Comunitario San Cayetano, FEDEM con le 38 associazioni che la compongono specializzate in infanzia ed adolescenza a rischio), hanno portato la Congregacion de San José a richiedere l’intervento dell’ENGIM ONG, data la sua esperienza nel mondo della formazione, della cooperazione allo sviluppo e la sua presenza stabile in loco.
6.3 Presentazione dei partner esteri Congregación de San José Congregazione religiosa che opera da oltre 80 anni in Argentina. La Congregazione gode di personalità giuridica, parificata secondo il diritto argentino a quelle delle associazioni civili ed è iscritta presso il registro nazionale obbligatorio delle ONG argentine con iscrizione n° 1187. E’ presente nel Paese con 6 comunità, 1 a Buenos Aires, 2 a Villa Bosch (Provincia di Buenos Aires), 1 a Mendoza, 1 a Guaymallén (Provincia di Mendoza) ed 1 a Rosario de la Frontera (Provincia di Salta). Nel contesto territoriale del progetto (distretto di Guaymellen, nella provincia di Mendoza) la Congregacion de San José gestisce due Centri Comunitari e un’attività di sostegno a piccoli coltivatori locali che da alcuni anni ENGIM sostiene con invio di personale specializzato, volontari o risorse finanziarie. I Centri comunitari sono: •
Centro Comunitario San Leonardo Murialdo del Corralitos – Dipartimento di Guaymallén provincia di Mendoza attivo dal 2004. Offre appoggio scolastico a 35 bambini e 65 adolescenti dal lunedì al venerdì in orario contrario a quello nel quale frequentano la scuola. Ai minori è offerto anche un’attività ludica, momenti di ricreazione e sport che si svolgono terminati gli studi e il sabato. Gli adolescenti hanno anche la possibilità di frequentare dei laboratori di “Capacitazione professionale” nella preparazione di conserve e con lezioni di imprenditorialità produttiva. A tutti i minori che frequentano il Centro viene offerto anche un pasto caldo quotidiano e una merenda. Si coinvolgono le famiglie con incontri formativi e eventi comunitari come feste, ricorrenze.
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Centro Comunitario San Cayetano di Colonia Molina –Dipartimento di Guaymallén Provincia di Mendoza aperto nel 1996 Come il centro San Leonardo, anche il Centro Comunitario offre servizi a minori in condizioni di vulnerabilità. Nel dettaglio il Centro offre attività di sostegno scolastico a 120 bambini e adolescenti in difficoltà familiari e scolastiche dal lunedì al venerdì in orario contrario a quello in cui frequentano la scuola. A questi bambini viene offerto un pasto caldo e una merenda. I bambini praticano all’interno del Centro anche attività sportiva e una volta alla settimana partecipano ad attività educative non formali (laboratori di cucina, artigianato, danza, aerobica, teatro). I bambini hanno la possibilità una volta la settimana di fare una doccia poiché molti di loro non hanno in casa condizioni igieniche per curare la propria igiene. Si coinvolgono anche le madri nel laboratorio di aerobica e in quello di cucina dove partecipano insieme ai propri figli al fine di rinforzare il vincolo familiare. Si è avviato anche un laboratorio di sartoria comunitario e una vendita di vestiti usati che serve a coprire parte delle spese.
Dal 2003 per gli adolescenti sono attivi 3 laboratori di informatica, lavorazione del ferro e carpenteria. Per tutta la Comunità invece è attivo un servizio di guardia medica e pronto soccorso. Il Centro Comunitario è di appoggio anche per i coltivatori della zona. Dalla creazione, nel 1996, è stato centro di incontri e riunioni tra i piccoli coltivatori della zona. Da qui è nata una vera e propria Associazione di agricoltori “Gruppo comunitario di San Cayetano” che ha sede nel Centro. Attualmente sono soci di questa associazione circa 40 piccoli agricoltori (quasi la totalità degli agricoltori della zona) e possiedono, tutti insieme, circa 200 ettari. il Gruppo Comunitario San Cayetano è molto attivo in questi anni anche attraverso l’appoggio dell’INTA (Instituto Nazionale di Tecnologia Agropecuaria). Da alcuni anni ha intrapreso l’attività denominata “Buanquito de Buona Fé” sostenuto dal Ministero dello Sviluppo della Provincia di Mendoza che prevede la selezione e la formazione dei beneficiari del credito attraverso riunioni periodiche in cui si affrontano i problemi dei beneficiari e si formano per gestire al meglio i prestiti. Congregacion e Gruppo Comunitario stanno iniziando una sperimentazione di nuove colture sul terreno di 8 ettari messo a disposizione dalla Congregacion. La Congregacion ha messo a disposizione dei contadini della zona anche i propri locali come magazzino per lo stoccaggio e la pulizia degli ortaggi e del camote destinati alla vendita nel mercato. Congregacion, ENGIM e Gruppo Comunitario hanno da poco acquistato un punto per la vendita diretta la mercato cittadino per poter evitare speculazione da parte di intermediari e venditori.
4) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 7.1. Contesto territoriale: provincia di Mendoza Mendoza è una Provincia della Repubblica Argentina situata nell’ovest del Paese. Secondo l’ultimo censimento, la Provincia consta di una popolazione di circa 1.600.000 abitanti, di cui il 63% vive nella zona denominata Gran Mendoza, che oltre alla città di Mendoza comprende i dipartimenti di Godoy Cruz, Las Heras, Guaymallén, Luján de Cuyo e Maipú. Circa il 20% della popolazione ha un’età compresa tra i 0 e 19 anni. Le attività del progetto si concentreranno nei due centri diurni gestiti dalla controparte locale nelle municipalità di Colonia Segovia e Corralitos nel distretto di Guaymallen. Colonia Segovia è una municipalità rurale appartenente al distretto di Guyamallen. Il progetto si svilupperà proprio nelle zone rurali di Corralitos e Colonia Molilna, appartententi appunto alla Municipalità di Colonia Segovia.
Corralitos è un distretto rurale di circa 5.000 abitanti situato nella municipalità di Colonia Segovia, del dipartimento di Guaymallen, nella provincia di Mendoza. E’ caratterizzato dalla presenza di abitazioni con case (27% di mattoni; 25% in legno e canne; 29% baracche) intervallate da piccoli terreni privati. Il 60% è con gas, un 80% con acqua e un 100% con luce. (Dati ottenuti dalla DEIE, direzione di statistica e investigazione economica della Provincia di Mendoza). Colonia Molina è una zona rurale di circa 2.000 abitanti, situata a 30 km da Mendoza e confinante con la zona di Corralitos. Secondo un’indagine del 2006 realizzata dagli operatori sociali del Centro Comunitario Educativo “San Cayetano” della Congregacion de San José (partner locale del progetto), incontriamo 620 famiglie “in situazione di rischio” e che vivono al di sotto della soglia di povertà con necessità di base insoddisfatte.
5) Obiettivi del progetto: I volontari in servizio civile si inseriscono in alcune particolari fasi e ambiti dei più ampi e strutturati Progetti di Cooperazione realizzati dall’Engim, ente promotore del progetto, in collaborazione con le controparti locali, i missionari della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. Il progetto “Fare il bene e farlo bene” ha come obiettivo principale non l’invio di cooperanti ma l’accompagnamento di giovani in servizio civile in un cammino formativo che sia al tempo stesso capace di rispondere ai bisogni della realtà in cui si va ad operare, favorendo il positivo inserimento e l’utile apporto alle comunità dei paesi invia di sviluppo, attivando con esse un dialogo. Uno degli obiettivi infatti è quello di mettere a disposizione al termine del servizio un ritorno utile non solo a livello personale ma che favorisca, attraverso attività di informazione e sensibilizzazione su realtà povere di forte disagio sociale, momenti di confronto e dibattito con le comunità di provenienza in Italia. I progetti sono rivolti alle fasce più deboli della popolazione in particolare i
minori. Il progetto in particolare si rivolge a minori in condizioni di estrema povertà ed emarginazione con un attenzione particolare ai minori di etnia rom ed al loro reinserimento e integrazione con i coetanei di altre etnei. Di seguito si riportano gli obiettivi generali, relativi all’inserimento dei giovani in servizio civile nella proposta in oggetto. •
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Offrire ai giovani una seria occasione formativa e di crescita personale che consenta loro di sperimentarsi come operatori di cooperazione internazionale e che li orienti eventualmente verso definite scelte di vita e professionali da realizzare in seno a progetti di cooperazione; Educare i giovani alla Mondialità, allo sviluppo, all’intercultura e alla pace, anche attraverso lo scambio e l’incontro di giovani in servizio civile e i giovani locali; Creare, promuovere e rinforzare nei giovani, una sensibilità diffusa verso attività connesse alla prevenzione dei conflitti e alla costruzione della pace, con particolare riferimento alle politiche di cooperazione allo sviluppo; Rafforzare le competenze tecnico-professionali dei giovani in rapporto al loro ambito di inserimento nel presente progetto; Concorrere al miglioramento della condizione dei giovani che vivono situazioni di disagio, attraverso lo sviluppo della partecipazione, la prevenzione dei fenomeni di devianza, di esclusione sociale, di disagio giovanile; Sensibilizzare la società italiana sul tema della solidarietà internazionale e del volontariato, attraverso un serio iter di reinserimento dei ragazzi dopo lo svolgimento del Servizio e attraverso mirate iniziative di Educazione allo Sviluppo sul territorio.
Di seguito la descrizione degli obiettivi specifici relativi alle singole realtà territoriali e settoriali precedentemente descritte nelle quali i volontari saranno chiamati a dare il loro contributo:
1. Rafforzare le attività educative, formative e di assistenza alimentare a favore di bambini, adolescenti e giovani di 2 municipi del distretto di Guaymallen, nella periferia est della città di Mendoza, attraverso il potenziamento delle azioni di 2 Centri Educativi già presenti sul territorio e attualmente gestiti dal partner estero.
2. Migliorare la produzione agricola attraverso corsi di formazione professionale, e lo sviluppo di processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti attraverso tecnologia appropriata e il ricorso a strumenti finanziari di microcredito per avviare un ciclo virtuoso capace di sostenere l’inserimento lavorativo, l’innalzamento dei livelli qualitativi della forza lavoro e il miglioramento delle condizioni di vita dei beneficiari.
6) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo In Argentina l’Engim opera da alcuni anni per la promozione, l’educazione e la formazione delle categorie più svantaggiate della popolazione, soprattutto donne e bambini, attraverso la collaborazione con la Pia Società Torinese di San Giuseppe (Congregacion de San José) in Argentina. L’Engim è presente in Argentina con progetti di cooperazione allo sviluppo, con microrealizzazioni, con attività di sostegno a distanza o semplicemente con l’apporto di personale espatriato che per un periodo che va da un anno a due o tre anni di servizio mettono a servizio del progetto la loro competenza e
professionalità. Tutte le attività previste verranno condotte nel rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D. Leg. 9 aprile 2008 n. 81 così come modificata ed integrata da D. Leg. 3 agosto 2009 n. 106 e di quella relativa al settore cui si riferiscono. Il progetto “Fare il bene, farlo bene” intende contribuire al miglioramento dei servizi offerti ai giovani a rischio e alla promozione e sviluppo rurale della periferia della città di Mendoza. Si opererà attraverso un approccio territoriale e strategie di intervento integrato in grado rafforzare le risorse endogene e migliorare strumenti educativi e di coordinamento delle politiche di sviluppo. Tutto ciò imprimerà una spinta operativa con un reale e significativo impatto socioeconomico duraturo e sostenibile. Saranno coinvolte in questa azione le scuole, le istituzioni pubbliche, gli imprenditori e la popolazione locale, in particolare quella delle zone rurali. I due pilastri fondamentali attraverso i quali sarà esplicata l’azione sono: quello educativo-formativo e quello occupazionale - produttivo. Sul piano educativo-formativo, saranno rafforzati 2 Centri Educativi già presenti sul territorio e attualmente gestiti dalla controparte. La riqualificazione del loro intervento e la loro messa in rete, garantiranno qualità, quantità e continuità nelle attività svolte e nei servizi a favore delle fasce povere della popolazione e dei soggetti più a rischio. Sul piano occupazionale-produttivo, verrà costituita una rete che coinvolgerà gli agricoltori dell’area e gli studenti diplomati dei centri educativi che, con il supporto di un fondo rotativo di microcredito, avvierà un ciclo virtuoso capace di sostenere l’inserimento lavorativo e l’innalzamento dei livelli qualitativi della forza lavoro. Il microcredito sosterrà soprattutto le spese per recuperare nuovi terreni, avviare sperimentazioni sulla coltivazione dei prodotti locali ed in particolare del Camote. L’azione integrata prevede inoltre l’avvio di un processo di trasformazione degli alimenti attraverso un’opportuna infrastruttura di produzione e la messa a punto di un sistema di commercializzazione che consentirà ai beneficiari di massimizzare resa e rendita.
9.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1 (ambito educativo-formativo): Sostenere le attività educative e formative dei 2 Centri per giovani e adolescenti gestiti dalla controparte (Centro Comunitario San Cayetano, di Colonia Molina, e Centro Comunitario San Leonardo Murialdo, di Corralitos)
1. Somministrazione quotidiana di 220 pasti caldi al giorno; 2. Svolgimento per 4 ore quotidiane dei corsi di recupero/sostegno scolastico ai bambini; 3. Realizzazione di attività educative non formali rivolti ai minori: laboratori ludicoricreativi (danza, teatro, manualità), giochi di gruppo, attività sportive, visione di film educativi. 4. Monitoraggio e valutazione delle attività attraverso incontri tra il personale coinvolto
MESI ATTIVITÁ
Azione 1
1. 2. 3. 4.
Servizio mensa per 220 giovani e bambini Corsi di recupero/sostegno scolastico Attività educative non formali Monitoraggio e valutazione
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Azione 2 (ambito occupazionale-produttivo): Attività di formazione, produzione e vendita sul mercato
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Analisi di mercato: studio e mappatura del livello dei prezzi dei prodotti agroalimentari. Sostegno alla commercializzazione dei prodotti agricoli della zona attraverso l’appoggio dell’ Associazione Gruppo Comunitario di San Cayetano di agricoltori di “camote” e la creazione di un punto vendita diretta nel mercato locale attraverso incontri con i coltivatori interessati e il coinvolgimento dei gruppi e dei produttori locali. Servizio di formazione tecnico-finanziaria di promozione del microcredito rurale per circa 50 famiglie di agricoltori con corsi di formazione sulla microimprenditorialità da svolgersi con incontri una volta la settimana. Corsi di formazione professionale di Operatore agro-ambientale e operatore Agro-industriale per 50 piccoli agricoltori della zona Monitoraggio e valutazione delle attività attraverso incontri tra il personale coinvolto
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MESI ATTIVITÁ
Azione 2
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Analisi di mercato Commercializzazione prodotti agricoli Servizio di formazione di promozione del microcredito Corsi di formazione professionale Monitoraggio e valutazione
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9.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Risorse umane impiegate nelle attività dell’ambito educativo-formativo • • • • •
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2 direttori dei centri giovanili 2 segretarie-amministrative 1 psicopedagogo che coordina le attività di sostegno/recupero 1 assistente sociale che coordina le attività di educazione non formale 5 insegnanti ed educatori per i corsi di sostegno/recupero scolastico 2 insegnati per i corsi di formazione professionale di dei corsi di Operatore agroambientale e operatore Agro-industriale 2 allenatori sportivi 5 educatori per le attività di educazione non formale (attività ludico-ricreative) 2 cuochi 4 inservienti
Risorse umane impiegate nelle attività dell’ambito occupazionale-produttivo
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2 addetti alla produzione e trasformazione dei prodotti ortofrutticioli 1 autista per il trasporto dei prodotti al mercato Un guardiano punto vendita diretta nel mercato locale
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2 operatori INTA (Istituto nazionale di Tecnologia Agropecuaria 1 consulente economista esperto di microcredito 1 economista esperto in analisi di mercato
9.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari, non svolgeranno compiti destinati ad impiegati professionali, ma durante il servizio il volontario, vista la varietà dei settori interessati dalle attività dell’Engim, avrà modo di affiancare diverse figure professionali (formatori, educatori, allenatori, psicologi, assistenti sociali, ecc…) e collaborare con consulenti ed esperti previsti per ogni attività. Ogni attività svolta dal volontario sarà di supporto a quelle già esistenti, ma il volontario verrà coinvolto nelle periodiche valutazioni delle attività e potrà partecipare in maniera attiva alla definizione di nuovi interventi arricchendo le sue opportunità formative. 2 dei 4 volontari previsti dal progetto saranno impiegati nell’ambito educativo e formativo, mentre altri due nell’ambito produttivo-occupazionale. Nello specifico quindi: 2 volontari/e in servizio civile con competenze in ambito educativo e/o animazione sociale, svolgeranno le seguenti attività:
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Collaborazione all’organizzazione e preparazione della mensa e distribuzione dei 220 pasti quotidiani; Assistenza alle lezioni scolastiche e di sostegno scolastico. Il volontario assisterà gli insegnanti impiegati e aiuterà i bambini nella realizzazione dei propri compiti scolastici. Aiuterà l’insegnante a preparare le lezioni e comunicheranno agli stessi proprie opinioni sull’andamento dei bambini e su eventuali problemi riscontrati Collaborazione nell’organizzazione e realizzazione di attività educative non formali rivolti ai minori (laboratori ludico-ricreativi) Affiancamento agli allenatori sportivi, sostengo all’organizzazione e alla realizzazione dei corsi sportivi Partecipazione attiva alle riunioni di pianificazione e valutazione. Per ogni azione sono infatti previste degli incontri tra il personale coinvolto e quindi anche i volontari. In quest’occasione il volontario parteciperà apportando il proprio contributo alla valutazione delle attività svolte (derivante dall’esperienza vissuta quotidianamente con i beneficiari del progetto), proponendo soluzioni ad eventuali problemi riscontrati così come promuovendo la realizzazione di nuove attività realizzabili in base alle competenze che lui stesso può offrire. Elaborazione di relazioni mensili delle attività realizzate. Mensilmente il volontario fornirà all’organizzazione una relazione mensile in cui evidenzierà le attività realizzate e l’esperienza personale vissuta.
2 volontari in servizio civile con competenze in ambito competenze in ambito socioeconomico saranno impiegati nella:
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Collaborazione nell’organizzazione dello studio e mappatura del livello dei prezzi dei prodotti agroalimentari, per facilitare la scelta dei prodotti e dei prezzi da applicare Collaborazione nella gestione di un punto di vendita diretta nel mercato locale attraverso incontri con i coltivatori interessati. Assistenza nella realizzazione dei corsi professionali di Operatore agroambientale e operatore Agro-industriale. Il volontario apporterà il proprio contributo conoscitivo per la pianificazione e la realizzazione dei corsi professionali, intervenendo negli insegnamenti di sua competenza Collaborazione nella gestione del servizio di formazione tecnico-finanziaria di promozione del microcredito rurale. Facilitare la comunicazione interna ed esterna delle organizzazioni di produttori, con l’elaborazione e la creazione di materiale informativo (cartelloni, volantini, depliant) Facilitare i contatti con le istituzioni locali (governative e non)
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Assistente amministrativo delle attività. Elaborazione di relazioni mensili delle attività realizzate. Mensilmente il volontario fornirà all’organizzazione una relazione mensile in cui evidenzierà le attività realizzate e l’esperienza personale vissuta.
10)Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
11)Modalità di fruizione del vitto e alloggio:
4
Modalità di fruizione: I volontari saranno accolti nelle case dei volontari direttamente nelle strutture presso cui presteranno il loro servizio. I volontari avranno una stanza a disposizione o da condividere con un altro volontario. I pasti saranno forniti dalla struttura locale che accoglie i volontari.
12)Numero posti senza vitto e alloggio:
0 ’
13)Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
35
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):
5
15) Mesi di permanenza all’estero ed eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi. Durante il periodo di servizio è richiesto ai volontari: - Flessibilità oraria in Italia ed all’estero: dovuta alla particolarità delle persone a cui si presta il servizio; - Elevato spirito di adattabilità - Disponibilità a trasferimenti anche in Italia per incontri di formazione, sensibilizzazione, attività / servizio; - Disponibilità ad un eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; - Disponibilità a pernottare presso le strutture dell’associazione in Italia come all’estero, con la possibilità di condividere gli spazi con altri volontari, membri dell’organizzazione, persone coinvolte nel progetto; - Disponibilità a trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell’ambito dello stesso Paese di assegnazione; - Atteggiamento collaborativo e/o rispettoso delle linee educative e comportamentali all’interno delle strutture del progetto e nei confronti degli utenti; - Atteggiamento rispettoso delle indicazioni in materia di sicurezza, salute personale, alimentazione, delle normative, dei costumi sociali; - Evitare di assumere iniziative personali che possano mettere in pericolo la propria incolumità e la sicurezza dei progetti all’estero come pure del personale in esse coinvolto; - Non violare qualsiasi norma, incluse quelle valutarie e/o doganali, dei Paesi ospiti come pure le norme ed indicazioni sociali prevalenti; - Assumere in generale iniziative non concordate con i responsabili della Associazione in loco e del progetto;
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Comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; Partecipazione ad incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero; Partecipazione ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero, ed al rientro in Italia prima della conclusione dell’anno di servizio. Scrivere almeno due (2) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “www.engiminternazionale.org”, portale della ONG.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Particolari condizioni di rischio per la realizzazione del progetto connesse alla situazione politica e sociale esistente nell’area d’intervento prescelta: Le condizioni di rischio sono legate alla situazione specifica dei paesi in cui i volontari si recheranno. In Argentina attualmente sembrano esistere fenomeni di microcriminalità diffusi soprattutto nelle città più grandi. Mendoza non è esente da questi fenomeni anche se non si registrano gli stessi tassi di Buenos Aires. In linea generale l’associazione proponente garantisce la totale assenza di specifiche condizioni di rischio connesse alla realizzazione del progetto. Tali considerazioni si basano su una conoscenza approfondita del territorio derivante da molti anni di presenza sul territorio con l’attivazione di numerose iniziative e grazie alla collaborazione con partner stabili ed affidabili.
17) Sede/i di attuazione del progetto di appoggio in Italia ed Operatori Locali di Progetto:
N.
1
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Sede di attuazione del progetto
Comune
ENGIM sede
ROMA
Cod. ident. sede
Indirizzo
VIA BELVEDERE MONTELLO 77
18711
N. vol.
4
Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
Filipponi Lucio
07/02/1976
FLPLCU76B07M082Z
18) Sede/i di attuazione del progetto all’estero ed ente/i partners:
N.
Ente che ha presentato il progetto
Paese estero
Città
Cod. ident. sede
N. vol.
1
ENGIM
ARGENTINA
GUAYMALLEN MENDOZA
55484
4
Ente partner paese estero
Personale di riferimento sede estera (cognome e nome)
Congregacion de San José
Bazzoli Luca
19) Modalità di comunicazione della presenza dei volontari all’autorità consolare o diplomatica italiana presso il paese in cui si realizza il progetto: Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle rappresentanze Italiane (Ambasciate e Consolati) l’inizio servizio e il periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consololari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari.
20) Modalità di collegamento e comunicazione con la sede italiana dell’ente proponente il progetto assicurata ai volontari: I volontari hanno a disposizione sia il telefono/fax, l’uso gratuito di internet (mail, chat, sito web, skype). I responsabili di riferimento della sede estera sono sempre contattabili al loro cellulare e anche i volontari potranno attivare un numero di cellulare locale. All’inizio di ogni mesi i volontari invieranno all’operatore locale di progetto in Italia il programma sintetico di attività del mese successivo e un rapporto del mese trascorso. Regolari saranno gli aggiornamenti attraverso posta elettronica.
21) Modalità e tempi di eventuali rientri in Italia dei volontari durante il periodo di permanenza all’estero: Il progetto prevede un eventuale rientro a 5 mesi dalla partenza all’estero, ai fini di una valutazione dell’andamento del progetto, della crescita personale dei volontari e di una disseminazione del progetto sul territorio nazionale. Tale rientro sarà concordato, di volta in volta, tra l’OLP della sede di realizzazione del progetto all’estero e il Responsabile in Italia di ogni singolo intervento. I tempi di realizzazione del progetto saranno i seguenti: • Inizio servizio • Formazione generale / addestramento (tra i 30 e i 60 giorni) • Partenza per l’estero • Rientri in Italia al sesto mese del progetto • Partenza per l’estero • Rientro in Italia durante l’ultimo mese di servizio
22)
Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri autonomi di selezione Per lo svolgimento della selezione in oggetto la Casa Generalizia Pia Società Torinese di San Giuseppe ha predisposto un sistema per la selezione dei volontari per il Servizio Civile che si compone di due parti: 1. esame del Curriculum Vitae (corrispondente all’analisi dell’allegato 3 che i candidati presentano con la domanda di ammissione); 2. colloquio motivazionale attuato attraverso un incontro con il Candidato. Il totale del punteggio ottenibile dalla selezione è di 120 punti, di cui 50/120 ottenibili dall’analisi del CV e 70/120 ottenibili dall’incontro con il candidato attraverso il colloquio motivazionale
Alla selezione parteciperanno tutti i candidati che hanno presentato la domanda di ammissione al SCV correttamente compilata e nei tempi prestabiliti dal bando al quale si riferisce la candidatura. Le variabili che si intendono misurare nell’analisi del CV dei candidati al Servizio Civile Volontario sono: le precedenti esperienze, i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate precedentemente e le altre conoscenze possedute. Alle precedenti esperienze può essere assegnato un punteggio massimo di 30 punti, così ripartito: precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o l’ente che realizza il progetto: massimo 12 punti precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello che realizza il progetto: massimo 9 punti precedenti esperienze in un settore diverso da quello del progetto c/o lo stesso ente che realizza il progetto: massimo 6 punti precedenti esperienze in settori analoghi a quello del progetto c/o enti diversi da quello di realizzazione: massimo 3 punti La restante parte delle variabili concorrerà alla determinazione del punteggio per massimo 20 punti così distribuiti. Per la valutazione del titolo di studio saranno attribuiti: laurea: attinente al progetto 8 punti, non attinente 7 punti diploma: attinente al progetto 8 punti, non attinente 7 punti Per la valutazione dei titoli professionali saranno attribuiti: titoli professionali attinenti al progetto: 4 punti titoli professionali non attinenti al progetto: 2 punti Per le esperienze aggiuntive non valutate in precedenza, sarà attribuito un punteggio massimo di 4 punti. Per le altre conoscenze (informatica, conoscenze delle lingue, ecc.) sarà attribuito un punteggio massimo di 4 punti. Tutti i candidati che avranno presentato domanda di ammissione alla selezione dovranno sostenere (le date verranno debitamente pubblicizzate almeno dieci giorni prima del colloquio tramite affissione nei locali della sede di attuazione di progetto) un colloquio motivazionale. L’incontro con il candidato prevede l’applicazione di un modello variabile, consistente nella realizzazione di un colloquio individuale al quale può essere sostituito il colloquio di selezione con una équipe (l’equipe è formata dall’OLP, dal responsabile delle attività della sede di attuazione di progetto, che nelle nostre sedi corrisponde al Direttore dell’Opera, quando è diverso dall’OLP, da uno o più formatori indicati nel progetto per la formazione specifica). La scelta di applicazione del solo colloquio individuale o con équipe è lasciata alla singola sede di progetto, in base alle capacità organizzative e gestionali che essa è in grado di esprimere: tale variabile non influisce sulla valutazione complessiva del candidato. Il colloquio individuale come quello in équipe consentono di ripercorrere con il candidato le principali tappe del suo percorso personale (studi ed esperienze) attraverso la lettura dell curriculum vitae presentato e di focalizzare l’analisi sull’indagine di alcuni elementi la cui presenza è “condicio sine qua non” per la partecipazione al progetto specifico. Per la realizzazione del colloquio individuale o del colloquio in équipe, lo strumento utilizzato dal selezionatore consiste in una “traccia di intervista SCV” ovvero un elenco di domande utili allo svolgimento del colloquio, raccolte ed ordinate in base ad elementi imprescindibili e/o al contesto di indagine e comunque sempre adattabili al progetto di impiego specifico per il quale si effettua la selezione. Nell’attività di selezione relativa all’incontro con il candidato vengono valutate, in occasione del colloquio individuale, le seguenti variabili (verrà assegnato un punteggio massimo di 70 punti): la conoscenza del Servizio Civile Nazionale (votazione min. 0 max 10); la conoscenza del progetto (votazione min. 0 max 10) la conoscenza pregressa dell’Ente (votazione min. 0 max 10); la consapevolezza del candidato rispetto all’ambito di attività dell’Ente (votazione
min. 0 max 10); la qualità delle eventuali pregresse esperienze di volontariato e/o nella solidarietà internazionale (min. 0 max 10); alcune caratteristiche personali del candidato, quali la capacità comunicativa e di relazione, tolleranza allo stress e, in parte, il problem solving e la capacità decisionale (votazione min. 0 max 10); le motivazioni verso il SCV e verso il progetto di impiego specifico, e all’interno di queste la sua condivisione degli obiettivi dello stesso, la sua disponibilità nei confronti delle condizioni richieste per l’espletamento del servizio (missioni, formazione generale non in sede, flessibilità oraria,..), il suo interesse ad accrescere le proprie competenze attraverso l’esperienza di SCV (votazione min. 0 max 10).
Avere un punteggio sotto soglia in una di queste due voci rende il candidato automaticamente non idoneo al SCV nei progetti per l’estero di questo Ente.
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: I requisiti che preferibilmente devono possedere i candidati del presente progetto si dividono in: requisiti generici, che tutti i candidati devono possedere e requisiti specifici inerenti aspetti tecnici connessi ai singoli Paesi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare Requisiti Generici: Esperienza nel mondo del terzo settore; Competenze informatiche di base e di Internet. Requisiti specifici: Esperienze pregresse nel settore educativo/formativo o socio/economico (per il tipo di attività che i volontari si troveranno ad affrontare) Esperienze Conoscenza di base della lingua spagnola Possesso di patente auto.
24) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Poiché il volontario svolgerà il proprio servizio vivendo a stretto contatto con le comunità locali, verrà inevitabilmente coinvolto in esperienze di apprendimento informale; la sua formazione si arricchirà infatti del contatto diretto con culture differenti da quelle di origine, favorendo lo scambio e l’incontro di giovani volontari e giovani locali per la crescita di una cultura del dialogo interculturale e della pace. Ai volontari viene dunque innanzitutto offerta l’opportunità di conoscere e comprendere una diversa cultura, diversi luoghi e abitudini, arricchendo il suo bagaglio culturale e professionale. Il contatto con le comunità locali e i ruoli assunti dai volontari inoltre permetteranno loro di familiarizzare con lingue diverse dalla propria e di acquisire così nuove conoscenze linguistiche. Ricordiamo infatti che le ONG Italiane ed Europee, riconoscono la positività di un’esperienza continuativa di 12 mesi in seno ad iniziative di solidarietà internazionale, in particolar modo, quando essa è realizzata nei progetti di sviluppo nei sud, riconoscendone la professionalità acquisita in un contesto di selezione e valutazione del CV. Ai fini di un inserimento professionale nel settore dell’umanitario e della cooperazione allo sviluppo, in Italia come all’estero, costituisce un titolo preferenziale l’esperienza sul campo. In particolare con il seguente progetto si prevede: • accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva anche a livello internazionale; • approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà; • sviluppo di sensibilità per un’efficace relazione interculturale; • acquisizione di competenze nel lavoro di gruppo; • acquisizione di competenze in animazione giovanile; • acquisizione delle competenze in ambito educativo e formativo; • acquisizione di competenze nella stesura di progetti formativi; • acquisizione di competenze nell’organizzazione di eventi e nel relativo lavoro di rete. • acquisizione di competenze relative al mondo della cooperazione internazionale, e alla progettazione di interventi nei paesi in via di sviluppo particolarmente utili e per i quali l’Engim è già riconosciuto quale sede per tirocinio dall’Università di Palermo • approfondimento della conoscenza degli strumenti informatici e al loro utilizzo per le finalità specifiche del progetto e per i quali sono previsti momenti specifici di formazione Al termine dell’anno di servizio civile ai Volontari verrà rilasciata una certificazione delle competenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto.