(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASL 8- AREZZO Sito Internet www.usl8.toscana.it (strutture e servizi/servizio civile/bandi e progetti) Ufficio Servizio Civile Resp. Dott.ssa De Antoniis Carla tel./fax 0575-254134.
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ02350 REGIONE TOSCANA
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CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: TENIAMOCI IN CONTATTO: accompagnare il paziente psichiatrico verso l’integrazione.
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A-06 Disabili
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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: PREMESSA Un approccio al problema della salute mentale orientato alla comunità pone la questione di una formazione di “operatori di confine“ in grado di operare come interfaccia fra il sistema dei servizi istituzionali/formali e l‘area delle reti informali della comunità, ove possa avvenire uno scambio di risorse. Nei processi di reintegrazione sociale di pazienti con disturbi psichici infatti si auspica il coinvolgimento di soggetti sociali come le famiglie, il terzo settore, l’associazionismo e il volontariato da cui scaturisce l’opportunità di attiva e partecipata cittadinanza per le persone coinvolte, per i gruppi di appartenenza, per la loro rete parentale. Tale processo deve essere continuo e protratto nel tempo a tale fine questo nuovo progetto opera in continuità con il precedente in quanto si ritiene che i positivi risultati raggiunti debbano essere consolidati ed implementati. Tutto ciò anche in relazione agli investimenti fatti dal Servizio di salute mentale della ASL8 sul proprio progetto “Utenti Facilitatori” e su progetti di cohousing. CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Il progetto si colloca nell’ambito della Unità Funzionale Salute Mentale Adulti (UFSMA) presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASL8 -Zona AretinaL’U.F.S.M.A. è un Servizio per adulti, che garantisce, secondo le indicazioni del PSN e del PSR, i 4 livelli assistenziali, con un Centro di Salute Mentale (Via G. Monaco, 13 – Arezzo); Centri Semiresidenziali e Strutture Residenziali dislocati in più sedi nell’ambito cittadino (con gradiente di protezione differenziato secondo le necessità assistenziali degli utenti: assistenza continuativa sulle 24 ore/24, appartamenti in cui la presenza del personale è solo di supporto e “a domanda”; infine un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) con 8 posti letto più 2 posti in D.H., ubicato all’interno del Presidio Ospedaliero “S. Donato”. Il servizio al 31/12/2013 su una popolazione maggiore di 18 anni pari a 110.932 unità ha in carico 1883 utenti (secondo le classificazioni della Regione Toscana per la presa in carico sono necessarie 4 prestazioni specialistiche in un anno). Nel 2013 si sono registrati 381 nuovi accessi. La mission del servizio Soprattutto nelle situazioni più complesse il nostro obiettivo principale è quello di migliorare la qualità della vita delle persone che seguiamo, con particolare attenzione ai loro rapporti interpersonali, familiari e sociali. In molte di queste situazioni il termometro per valutare il raggiungimento degli obiettivi riguarda il livello di autonomia che la persona presa in carico raggiunge, le sue abilità sociali, il grado di soddisfazione per la propria situazione, la qualità dei rapporti con i familiari e con il contesto sociale in cui è inserita. I NOSTRI INTERVENTI
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prime visite ambulatoriali e domiciliari, trattamenti ambulatoriali di sostegno, psicoterapici, psicofarmacologici, interventi domiciliari, programmi riabilitativi, ricoveri nel reparto psichiatrico ospedaliero, 2
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ospitalità nelle strutture protette residenziali (15 posti), attività di informazione, di sostegno e di collaborazione con i familiari, promozione di gruppi di auto-aiuto, consulenze ad altri servizi socio-sanitari, consulenze a strutture socio-assistenziali, certificazioni, lavoro di rete con gli operatori sanitari e sociali, con le associazioni, le cooperative, i gruppi di auto-aiuto e le realtà organizzate che si occupano del disturbo mentale, iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione primaria rivolte a tutta la popolazione, impegno nella prevenzione dei trattamenti sanitari obbligatori
Congiuntamente ai livelli di assistenza sopra descritti il servizio, nel tempo,ha costruito attività finalizzate alla riabilitazione e al reinserimento sociale dei nostri utenti quali: -
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Associazione sportiva che partecipa al locale campionato amatoriale di calcio a 5; Centro Diurno di ceramica e falegnameria, Centro Diurno interpersonale (giornalino, progetto benessere), Centro Diurno cucito, Centro Diurno Giardinaggio e Orticoltura, Comunità Terapeutico Riabilitativa per giovani pazienti (14 posti), Interventi domiciliari di psicoeducazione, Progetti riabilitativi in ambito lavorativo, Tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo in collaborazione con la provincia di Arezzo (con cui è stato stipulato un Protocollo d’intesa), Laboratori di Teatro e Musica, Laboratorio per l’attività espressive pittura, Associazione di familiari e pazienti “Vivere Insieme”, Associazione di utenti facilitatori Sociali Con-tatto
Nei Centri Diurni con finalità riabilitative e di socializzazione durante l’anno 2013: sono transitate 115 persone , di cui 44 nuovi ingressi e 38 utenti usciti -
C.D. Giardinaggio e Orticoltura26 utenti C.D. Cucito 33 utenti C.D. Ceramica e legno 21 utenti C.D. Interpersonale (giornalino, progetto benessere) 35 utenti.
Il servizio è quindi strutturato per poter assistere e riabilitare gli utenti nel contesto di strutture non residenziali operanti nel territorio (CSM, Centri Diurni, Inserimenti lavorativi protetti, Attività Sportive, Circoli socio ricreativi) favorendo la domiciliarità delle cure, in questa ottica particolare rilevanza assumono anche gli interventi dell’amministrazione comunale a favore dei nostri utenti, in particolare: • Servizio di assistenza domiciliare; • Servizio pasti a domicilio; • Agevolazioni economiche per utenze domestiche e affitto; • Trasporto sociale 3
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Assegnazione alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica
La presa in carico delle persone affette da problemi di salute mentale, infatti, non ha solo necessità di cure e assistenza sanitaria, ma presenta problemi e bisogni sociali correlati in quanto l’impatto psico-sociale della malattia mentale sulla vita dei pazienti è elevato e in molti casi produce isolamento ed esclusione sociale. Conseguentemente il sistema dei Servizi per la Salute Mentale deve prevedere percorsi di salute fortemente integrati (in rete) per garantire agli utenti cura, riabilitazione ed assistenza nei modi appropriati ed in un continuum. L’approccio alla sofferenza mentale corre oggi il rischio di essere sempre più medicalazzante. E’ un rischio figlio dello spirito del tempo, che tende a enfatizzare le basi biologiche del disagio e ad allargare la definizione di malattia mentale a forme di sofferenza che in realtà derivano dalle condizioni di vita delle persone. La continuità assistenziale però non può essere ridotta solo al diritto di accesso a prestazioni specialistiche sanitarie (visite mediche specialistiche, somministrazione di farmaci, ricoveri ospedalieri) e/o sociali (economiche, domiciliari, semiresidenziali e residenziali) erogate dal servizio attraverso le professionalità presenti, ma deve prevedere percorsi di promozione della salute che consentano un reale recupero delle potenzialità e dell’autonomia dell’utente, promuovendone l’integrazione sociale. Tali percorsi inequivocabilmente devono essere fortemente radicati nella comunità locale al fine di utilizzare al meglio tutte le risorse presenti nel territorio (formali e/o informali). Il progetto si colloca in questo contesto con la finalità complessiva di rafforzare da una parte l’autonomia dei nostri pazienti, dall’altra il tessuto solidale della collettività; con conseguente beneficio diretto sui pazienti affetti da patologia psichiatrica, sulla popolazione generale e con indubbio vantaggio formativo ed educativo per i volontari. I volontari del Servizio Civile possono così rappresentare un’interfaccia ideale e privilegiata tra i cittadini e le strutture socio-sanitarie essendo inseriti di fatto nella realtà della erogazione dei servizi come “facilitatori”. PERCHE' UNA SECONDA FASE In questa ottica il progetto presentato nel 2012 e avviato nel marzo 2014 ha iniziato a dare i suoi frutti, come si evince anche dal primo rapporto di monitoraggio relativo ai primi 4 mesi del progetto. Finita la mappatura del territorio e fatto un primo censimento delle persone interessate alle proposte del progetto, sono iniziate le attività specifiche. Stimolare le persone con problemi di salute mentale alla partecipazione attiva alla vita sociale però richiede un lavoro continuo e protratto nel tempo; da qui la necessità di riproporre un progetto collegato al precedente per valorizzare e implementare i risultati in parte già ottenuti. Altresì i centri diurni, che hanno finalità riabilitative, hanno una buona turnazione e nel 2013 hanno visto la frequenza di 40 nuovi utenti che necessitano di processi di integrazione. Inoltre la parte del progetto legata alla domiciliarità (obiettivo specifico 5) utilizzerà prevalentemente i volontari del servizio civile a sostegno di progetti di cohousing che il nostro servizio sta implementando. La parte più innovativa del progetto è legata alla collaborazione con la neonata associazione “Con-tatto” di utenti facilitatori, composta da persone che hanno vissuto esperienze di disagio psichico e che svolgono un ruolo di promozione della salute e del diritto di cittadinanza nei confronti di chi ancora sta facendo 4
un percorso di cura, coinvolgendole in attività mirate al miglioramento delle capacità relazionali e sociali. DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO I destinatari diretti del progetto sono gli utenti del servizio dell’UFSMA Zona Aretina con particolare riferimento a; • • • • • • •
Utenti che frequentano attività espressive (teatro, pittura, musica,danza) e sportive (calcetto, pallavolo); Utenti che frequentano i laboratori dell’UFSMA, Utenti che necessitano di essere inseriti in percorsi di socializzazione; Utenti che necessitano di essere accompagnati e orientati nella conoscenza delle risorse ricreative, culturali, sportive e formative presenti nel territorio, Utenti che usufruiscono di interventi finalizzati a migliorare la loro autonomia domestica e/o abitativa; Utenti stranieri che necessitano di percorsi individualizzati nel rispetto della loro cultura e di una mediazione col territorio in cui vivono, Utenti aderenti all'Associazione di utenti facilitatori Con-tatto
I Beneficiari indiretti del progetto si possono identificare in: • •
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Familiari degli utenti del servizio in particolare coloro che aderiscono alla Associazione “Vivere Insieme”; Operatori di altre agenzie territoriali (Patronati, Enti Pubblici, Centri di aggregazione, Istituzioni culturali come teatri, sale prove musicali, Biblioteche) che grazie alla presenza dei volontari del servizio civile nazionale vedranno facilitato il loro rapporto con il “mondo della salute mentale”; Operatori sia dell’UFSMA sia dei servizi socio sanitari che potranno contare sull’aiuto dei volontari, per quanto di specifica competenza, nella messa in atto di progetti individuali e per progetti afferenti a un’ottica di comunità; Varie realtà ricreative che grazie al ruolo di facilitatore svolto dai volontari di servizio civile potranno entrare in contatto con il “mondo della salute mentale”; Familiari dei pazienti inseriti nel progetto che vedranno alleviato il loro carico assistenziale;
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7) Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE rivolto ai volontari: • Promuovere una cultura della cittadinanza, che veda i volontari del servizio civile come soggetti appartenenti ad un contesto, capaci di influenzarlo positivamente, rendendolo più rispondente ai principi della nostra costituzione. • Acquisire abilità particolari ed utili nella società in cui a vario titolo opereranno e diventeranno importanti collaboratori nelle tematiche del paziente con problemi di salute mentale. • Offerta per i giovani volontari di occasioni di confronto con una nuova dimensione organizzativa che prevede il lavoro di rete e il contatto con il mondo del terzo settore (associazioni, cooperative, volontari, familiari) che opera nell’ambito della salute mentale. • Offrire ai giovani volontari l’opportunità di cimentarsi in esperienze di autonomia e responsabilità personale e contemporaneamente esperienze di responsabilità condivisa, legata al contesto ed al gruppo di lavoro.
OBIETTIVO GENERALE è rivolto ai destinatari •
Favorire uno scambio di risorse fra il sistema dei servizi istituzionali e l’area delle reti informali presenti nel territorio con la finalità di migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti, potenziando gli interventi che permettano un’implementazione della loro autonomia e del loro capitale sociale relazionale in modo che possano inserirsi nella comunità di riferimento in maniera attiva.
Gli OBIETTIVI SPECIFICI del progetto, in linea con quanto indicato anche nella programmazione di settore (Piano Sanitario Regionale, Piano Sociale Integrato Regionale, Piano Attuativo Locale ASL 8, Piano Integrato Sociale zona Aretina) sono: 1) Stimolare l'interesse e la curiosità dei pazienti verso le attività presenti nel territorio. 2) Potenziare le abilità sociali e relazionali degli utenti con l’obiettivo di farli muovere in modo più autonomo sul territorio. 3)Potenziare le capacità e le autonomie dei pazienti attraverso il sostegno alla strutturazione degli impegni e del loro mantenimento. 4) Favorire la nascita di gruppi informali di socializzazione e supervisionare quelli nati durante il precedente progetto. 5) Potenziare l’autonomia domiciliare dei nostri pazienti sviluppata durante il progetto precedente e la domiciliarità di nuovi pazienti, in particolare quelli inseriti in progetti di cohousing. 6
6) Collaborare con l'Associazione Con-tatto di Utenti Facilitatori per creare occasioni di socializzazione ed eventi nel territorio che favoriscano momenti di condivisione con la cittadinanza. Al fine di un attento monitoraggio degli obiettivi saranno utilizzati i seguenti indicatori:
Obiettivo specifico 1 Numero di persone che partecipano alle attività presenti nel Territorio (corsi di formazione, eventi culturali, ricreativi, sportivi, ecc), Numero di questionari compilati restituiti, Numero di persone che si rivolgono agli enti informativi per conoscere le iniziative presenti, Obiettivo specifico 2 Incremento del numero di persone che utilizzano mezzi pubblici. Incremento del numero di persone in grado di svolgere autonomamente pratiche burocratiche. Incremento del numero di persone che praticano attività sportive esterne al servizio (palestra, piscina). Incremento del numero di persone che hanno ripreso a frequentare gruppi amicali e/o familiari. Obiettivo specifico 3 Costanza nella frequenza delle attività proposte. Incremento temporale della partecipazione ad ogni singola attività.
Obiettivo n. 4 Numero persone coinvolte nel progetto. Numero di uscite di gruppo effettuate dai pazienti in modo autonomo (ad esempio c/o Circoli ricreativi, biblioteche, giardini pubblici, palestre, cinema, mostre, teatro, fiere e mercati). Numero di associazioni e spazi sociali del territorio coinvolti nel progetto: (utilizzo sale prove pubbliche per i gruppi di musicoterapia e danzaterapia, teatroterapia, utilizzo spazio per mostre con prodotti dei laboratori di falegnameria, pittura. Numero di utenti che frequentano le attività dell’Associazione Vivere Insieme e l'Associazione Con-tatto Obiettivo specifico 5 Incremento del numero di persone in grado di fare la spesa In modo autonomo. Numero pratiche legate alla gestione utenze svolte in modo 7
autonomo. Aumento dei pasti cucinati. Maggiore igiene e cura dell’ambiente domestico. Numero di richieste per piccola manutenzione dell'appartamento svolte in maniera autonoma. Obiettivo specifico 6 Numero di riunioni svolte con la presenza dei civilisti e i volontari dell'Associazione Con-tatto Numero eventi creati in collaborazione con l'Associazione Con-tatto Numero utenti partecipanti alle uscite e agli eventi organizzati.
Indicatori trasversali a tutti gli obiettivi: Livello di soddisfazione dell’utente tramite questionario Numero di persone coinvolte. Livello di soddisfazione dei familiari degli utenti coinvolti nel progetto tramite questionario Livello di soddisfazione dei soci dell'Associazione Contatto La partecipazione del volontario di servizio civile a ogni singola attività sarà rintracciabile nella documentazione in uso al servizio. In tal senso gli obiettivi specifici, definiti dal progetto terapeutico-riabilitativo personalizzato per ogni paziente e le varie attività periodicamente programmate o anche solo occasionalmente attivate, saranno monitorati da strumenti in uso al servizio. La finalità complessiva del progetto è dunque quella di rafforzare il tessuto solidale della collettività, con beneficio diretto sui pazienti affetti da patologia psichiatrica, sulla popolazione in generale, con indubbio vantaggio formativo ed educativo per i volontari. I volontari del Servizio Civile possono così rappresentare un’interfaccia ideale e privilegiata tra i cittadini e le strutture socio-sanitarie essendo inseriti di fatto nella realtà della erogazione dei servizi come “facilitatori”. In questa ottica collaboreranno fattivamente con la nuova l'Associazione Contatto di Utenti Facilitatori.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
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8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Piani di attuazione Attività previste
Risorse umane
Ruolo e attività Volontari
Accoglienza e formazione 1° e 2° mese
Incontro preliminare informativo; Formazione generale, formazione specifica; ConoscenzaUFSMA nelle aree di attività ordinarie e della rete dei servizi
Formatori, OLP, operatori del servizio, operatori delle cooperative, volontari, membri associazioni, familiari dei pazienti.
Partecipazione alla formazione, ascolto, osservazione e approfondimento su organizzazione generale UFSMA e attività complessive del servizio
Attività propedeutiche 2° e 3° mese
Incontri, colloqui e verifiche con operatori dell'UFSMAe con operatori di cooperative e associazioni che gestiscono servizi e spazi sociali, ricreativi, culturali, sportivi. Organizzazione incontri di presentazione e conoscitivi con utenti da inserire nelle attività del progetto.
OLP, operatori del servizio, operatori delle cooperative, volontari, membri associazioni, familiari dei pazienti
Ascolto e confronto. Contatti telefonici, incontri, somministrazione questionario agli utentisulle loro preferenze riguardo al tempo libero.
Servizio 4° - 12° mese
Avviamento del progetto. Accompagnamento da parte degli operatori del servizio nelle fasi iniziali di ciascun intervento. Monitoraggio degli interventi. Organizzazione incontri allargati con altri soggetti operanti nel territorio. Monitoraggio e
OLP operatori del servizio operatori delle cooperative volontari membri associazioni familiari
Ruolo attivo e autonomo con possibilità di confronto interno e responsabilità della proposta Attività svolte in autonomia e con un mandato preciso e definito
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tenuta relative schede intervento Conclusione 12 ° mese
Attività di rielaborazione conclusiva e bilancio finale dell’esperienza
OLP operatori del servizio operatori delle cooperative volontari membri associazioni familiari
Il Volontario rielabora l’esperienza in modo condiviso utilizzando in parte strumenti autocostruiti
Formazione continua
Incontri periodici programmati di verifica con OLP e formatori. Partecipazione eventi formativi interni per operatori del DSM sulle tematiche inerenti la salute mentale Possibilità di partecipare a convegni nazionali su temi collegati
formatore formatori esterni OLP operatori del servizio operatori delle cooperative volontari membri associazioni familiari
Il giovane ha l’opportunità di seguire un percorso formativo completo, tarato sugli standard riservati agli operatori dell'UFSMA fruendo di un monitoraggio continuo. L’attività in ambito psichiatrico può essere l’occasione per elaborare scelte di vita e lavoro proiettate verso gli altri.
DIAGRAMMA DI GANTT- PROGETTO ATTIVITA’ ATTIVITA’ Obiettivo specifico 1 Attività 1.1. creazione di un calendario mensile degli eventi presenti nel territorio Attività 1.2. Elaborazione delle preferenze degli utenti sull’organizzazione di attività inerenti il tempo libero tramite questionari appositamente elaborati dal gruppo dei volontari 1.3. Partecipazione ad eventi presenti nel territorio Obiettivo specifico 2
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Attività 2.1. Programmi e uscite individualizzate Attività 2.2. Supporto utilizzo mezzi pubblici Attività 2.3. Sostegno agli utenti nello svolgimento di atti burocratici Attività 2.4. Sostegno alla frequenza di ambienti pubblici con finalità ricreative, sportive e culturali Attività2.5. Sostegno negli incontri con la rete familiare e amicale Obiettivo Specifico 3 1 2 Attività 3.1. Accompagnamento degli utenti coinvolti alle attività del servizio con graduale riduzione della presenza del volontario Attività3.2. Progetti Individualizzati Attività 3.3. Supporto all’aumento graduale della quantità e qualità del tempo di frequenza delle attività (laboratori, danza, teatro, musica, pittura, ecc.) Obiettivo specifico 4 1 2 Attività 4.1. Individuazione e coinvolgimento fra gli utenti del servizio dei possibili candidati Attività 4.2. Frequentazione spazi sociali e ricreativi ne territorio Attività 4.3. Uscite in piccoli gruppi Attività 4.4. Partecipazione attiva alla vita delle associazioni Vivere Insieme e Contatto Obiettivo specifico 5 Attività 5.1. Accompagnamento a fare la spesa e piccole commissioni Attività 5.2. Sostegno alla preparazione dei pasti Attività 5.3. Stimolo alle attività domiciliari di gestione della casa Attività 5.4. Sostegno nella gestione di problemi legati alle utenze domestiche e alla piccola manutenzione Obiettivo specifico 6 Attività 6.1. Riunioni con i Volontari dell’associazione contatto Attività 6.2. Organizzazione di Eventi in collaborazione con l’associazione
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Contatto 7 Formazione dei volontari Attività 6.1. Formazione Generale Attività 6.2. Formazione specifica Attività 6.2partecipazione, a richiesta, corsi di aggiornamento organizzati dalla ASL per gli operatori della Salute Mentale 8 Monitoraggio Attività 8.1 Costituzione Comitato di Monitoraggio Attività 8.2. Riunioni Comitato di Monitoraggio Attività 8.3. Rapporti di Monitoraggio
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8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività I Volontari del servizio collaboreranno con tutto il personale che lavora all’interno dell'UFSMA siadipendenti ASL sia operatori di cooperative convenzionate. Numero Qualifica 3 Assistenti Sociale 5 2 10 2 3
Attività Tutte le attività previste dal progetto Educatori Professionale Tutte le attività previste dal progetto Psicologo Attività 2.1, 3.2, 4.1, Medico Psichiatra Attività 2.1, 3.2, 4.1, Infermiere Attività 2.1, 3.1, 3.2, 4.3 Addetti Assistenza di Tutte le attività Base previste dall’obiettivo specifico 5
dipendenti ASL 8/Comune di Arezzo ASL 8 ASL 8 ASL 8 ASL 8 Cooperativa sociale di tipo A che lavora in convenzione
Nello specifico Nei progetti individualizzati i Volontari del Servizio civile collaboreranno con l'equipe di riferimento che lavora sul caso (medico, psicologo, infermiere, educatore professionale, Assistente Sociale) Per l'obiettivo 1: i Volontari saranno accompagnati e monitorati da un educatoreprofessionale e un assistente sociale per 8 ore settimanali fino al 3° mese, e per 6 ore nei mesi successivi; Per l'obiettivo 2: i Volontari saranno accompagnati e monitorati da un educatoreprofessionale e un assistente sociale per 6 ore settimanali; inoltre collaboreranno con il personale coinvolto nei progetti individualizzati degli utenti. 12
Per l'obiettivo 3: i Volontari saranno accompagnati e monitorati da due educatori per 8 ore settimanali e da un assistente sociale per 2 ore settimanali; inoltre collaboreranno con il personale coinvolto nei progetti individualizzati degli utenti (addetti all'assistenza di base, infermieri). Per l'obiettivo 4: i Volontari saranno accompagnati e monitorati da un educatoreprofessionale e un assistente sociale per 6 ore settimanali nella prima fase di costituzione dei gruppi informali, 2 ore settimanali nelle fasi successive. Per l'obiettivo 5: i volontari avranno a disposizione un educatore professionale ed un assistente sociale per un totale di 6 ore settimanali. Per l'obiettivo 6: i volontari saranno avranno a disposizione un educatore professionale per 4 ore settimanali, un assistente sociale per 2 ore settimanali e un utente facilitatore per 4 ore settimanali; I volontari del servizio civile verranno inoltre coinvolti nella riunione settimanale inerente la riabilitazione, presieduta dal responsabile del servizio, a cui partecipano i tre assistenti sociali e i cinque educatori professionali. Inoltre con cadenza mensile parteciperanno alla riunione organizzativa dell'UFSMA di Arezzo con cui potranno confrontarsi con tutti gli operatori che lavorano all'interno del servizio. Per quanto riguarda la formazione vedi l'elenco dei docenti interni al servizio
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I Volontari svolgeranno: • Un ruolo di facilitatori all'interno della comunità territoriale, soprattutto con gli utenti più giovani, al fine di superare quelle barriere, spesso basate sul pregiudizio, stimolando un ruolo attivo da parte degli utenti stessi; • Un ruolo di supporto nel processo riabilitativo, finalizzato a sviluppare le risorse e le abilità del soggetto nell'organizzazione del tempo e nel migliorare le sue performance sociali. • Un ruolo di supporto a progetti di socializzazione, in particolare attraverso il sostegno alla creazione di gruppi auto-organizzati di paziente finalizzati alla fruizione tempo libero • Per quanto riguarda le attività specifiche si fa riferimento alle attività previste al punto 8.1.(Diagramma di GANTT) • Si tratta di attività complementari a quelle degli operatori del servizio finalizzate a sostenere progetti individuali, progetti di cohousing e ad implementare l'inserimento dei nostri utenti nei gruppi sociali informali già esistenti e alla creazione di gruppi auto-organizzati finalizzati alla socializzazione • Rispetto agli obiettivi ciascun volontario si occuperà in maniera prevalente (ma non esclusiva) delle attività previste per il raggiungimento di ogni singolo obbiettivo. • I volontari del Servizio Civile, su loro richiesta, potranno partecipare alle attività di formazione organizzate dall'Azienda ASL 8 per gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale.
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9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
4
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) 1Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
30
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
1. Flessibilità oraria nella giornata e nei giorni della settimana. 2. Indossare indumenti identificativi e il cartellino di riconoscimento durante l’orario di servizio 3. Rispetto dei turni e dell’orario di servizio 4. Disponibilità all’impegno nei giorni festivi. 5. Disponibilità a trasferimenti temporanei presso Ospedale di Comunità, RSA, Domicilio, Centri diurni ecc. 6. Partecipazione formazione aggiuntiva programmata della RegioneToscana 7. Partecipazione mensile all’incontro con lo psicologo 8. Ottemperare alla vigente legislazione sul trattamento dati. 9. Ottemperare alle disposizioni e regolamenti interni alla ASL8. 10. Utilizzo dei giorni di permesso nel rispetto della programmazione delle attività. 11. Partecipazione a manifestazioni sul servizio civile (Giovani Sì) promosse dalla Regione Toscana
14
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
Sede di attuazione del progetto
Comune
DSM
Arezzo
Indirizzo
Via G. Monaco 13
Cod.id en. sede
N. vol. per sede
56697
4
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome
Data di nascita
*Abatangelo 21/06/1972 Barbara
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato
C.F.
Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
BTNBBR72H61D612T
*DE ANTONIIS CARLA
08/07/55
DNTCRL55L48A390N
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 *Corsi Crescit 2013
15
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Relativamente al Servizio Civile Nazionale la ASL 8 ha impostato un sistema di promozione e di informazione permanente che si concretizza nelle seguenti attività: COMUNICAZIONI INTERNE ALL’AZIENDA • Incontro annuale tra i volontari ed i Direttori dell’Azienda e delle Strutture per illustrare finalità e contenuti del Servizio Civile. L’incontro si tiene in occasione della giornata della salute promossa dalla ASL 8, in collaborazione con Enti ed Istituzioni del Volontariato. (tempo necessario 2 ore) • Invio ai dipendenti coinvolti nei settori d’intervento dei volontari di una comunicazione personalizzata per illustrare il Servizio Civile(tempo necessario –comprensivo della preparazione della comunicazione- 1 ora) • Pubblicazione dei progetti sul sito internet dell’Azienda (tempo necessario – comprensivo della preparazione della comunicazionee dei contatti con l’Ufficio Stampa 2 ore)
COMUNICAZIONI ESTERNE ALL’AZIENDA • Newsletter, depliant e manifesti distribuiti nei comuni, istituti scolastici, università, enti e associazioni del territorio (tempo necessario –comprensivo della preparazione della comunicazione e della sua diffusione - 6 ore); • Pubblicizzazione attraverso l’esposizione del materiale informativo in ambito aziendale ( 1 ora); • Comunicazioni personalizzate per i ragazzi delle classi V degli istituti scolastici della provincia. Partecipazione a questa attività dei volontari attivi con compiti di testimonianza. (tempo necessario –comprensivo della preparazione della comunicazione e della sua diffusione e degli incontri con il provveditorato-6 ore); • Pubblicizzazione sul sito internet dell’ente (tempo necessario – comprensivo della preparazione della comunicazione 1 ora); • Informazioni attraverso l’Ufficio Stampa Aziendale tramite comunicati a quotidiani con cronaca locale e TV locali, organizzando anche interviste. (tempo necessario - 3 ore) NUMERO DELLE ORE DEDICATE ALLA DIFFUSIONE DELLA INIZIATIVA PROGETTUALE:22 ORE
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: La selezione dei volontari avverrà mediante valutazione delle caratteristiche psicoattitudinali: tramite colloquio di cultura generale e tramite la somministrazione di un questionario di 15 domande a risposta multipla chiusa. Una Commissione esaminatrice, nominata con delibera del Direttore Generale composta da Resp.UfficioServ.Civile (RLEA), Olp, Psicologo, Referente di settore e Segretaria provvederà a redigere il questionario e all’assegnazione di 100 punti così ripartiti: 16
Per i titoli max15 punti: Titoli di studio:laurea magistrale attinente punti 9 laurea magistrale non attinente punti 8 laurea triennale attinente punti 7 laurea triennale non attinente punti 6 diploma quinquennale di maturità punti 5 per ogni anno concluso di scuola superiore punti 1 (max. 4) Titoli professionali: attinente al progetto punti 4 non attinente al progetto punti 2 fino ad un max di 10 punti Particolari esperienze: volontariato attinente al progetto punti 2 volontariato non attinente al progetto punti 1 altre esperienze punti 2 (convegni, seminari, stage…) fino ad un max di 5 punti Per il curriculum max 25 punti Esperienze di tirocinio, volontariato o lavoro Esperienze attinenti al progetto presso enti pubblici punti 1 (per ciascun mese o fraz. di mese sup. o pari a 15 gg.) Esperienze attinenti al progetto presso privati punti 0,75 (per ciascun mese o fraz. di mese sup. o pari a 15 gg.) Esperienze non attinenti al progetto presso enti pubblici punti 0,25 (per ciascun mese o fraz. di mese sup. o pari a 15 gg.) Esperienze non attinenti al progetto presso privati punti 0,10 (per ciascun mese o fraz. di mese sup. o pari a 15 gg.) Altre conoscenze fino ad un max di 4 punti (lingue, informatica, corsi vari…..) Per la valutazione delle caratteristiche psico-attitudinali e di cultura generaleconoscenza del progetto max 60 punti, così ripartiti: max 30 punti per il questionario, con assegnazione di 2 punti per ciascuna risposta esatta max 30 punti per colloquio attitudinale L’idoneità si raggiunge con l’acquisizione di almeno 36 punti su 60. Si prevede la riserva del 25% per i giovani con bassa scolarità.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 17
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attivitàdel progetto: Obiettivo del sistema di monitoraggio è condurre una valutazione sotto due aspetti: - grado di soddisfazione dei volontari; - raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Ciò permetterà: -
nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo luogo al buon funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto attuato;
VARIABILI ED INDICATORI UTILIZZATI PER LA MISURAZIONE DELL’EFFICIENZA E DELL’EFFICACIA DELLE ATTIVITA’ PREVISTE DAL PROGETTO E DI QUELLE DI FORMAZIONE DEI VOLONTARI Il ritorno formativo per i volontari in servizio civile è misurabile dagli strumenti approntati nei sistemi di tutoraggio e formazione e cioè: • • • • • • • • •
autovalutazione rispetto al percorso di servizio volontario civile; valutazione del percorso di formazione; valutazione del tutoring; individuazione di elementi critici e/o conflittuali ; individuazione di aspetti significativi dell'esperienza servizio volontario civile; raggiungimento di obiettivi formativi e personali. grado di partecipazione alle attività; grado di condivisione degli obiettivi e delle finalità dell'organizzazione. Due incontri nel corso dell’anno: il primo dopo sei mesi dall’inizio del servizio e il secondo al termine dello stesso, vengono curati dalla psicologa che attraverso la somministrazione di questionari e soprattutto con interventi di supervisione per ciascun progetto, rileva i punti di forza e le criticità che i volontari descrivono liberamente in relazione al proprio percorso.
PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SISTEMA OBIETTIVI Il sistema di monitoraggio è finalizzato a approntare eventuali azioni correttive alle svolgimento delle attività previste per il raggiungimento del sistema obiettivi del progetto. A tale fine verranno utilizzati gli indicatori previsti nel al punto 7 del formulario (Obiettivi del progetto). A tale scopo sarà utilizzata la seguente metodologia: Sarà composto un comitato di monitoraggio composto dall'OLP del progetto dall'esperto di monitoraggio da un assistente sociale, da un educatore, da un membro dell’associazione contatto e da un Volontario del Servizio Civile. Il comitato di monitoraggio svolgerà riunioni mensili in cui saranno affrontati sia gli aspetti 18
inerenti il grado di soddisfazione dei volontari sia il raggiungimento degli obiettivi. Ogni semestre il comitato di monitoraggio predisporrà una relazione dettagliata sull'attività svolta dai volontari, sulle aspettative soddisfatte o meno, sugli obiettivi progettuali raggiunti o meno.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: NESSUNO
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Due biglietti ferroviari A/R per ciascun volontario dal Arezzo a Firenze e viceversa per un totale di €. 126,40 per partecipazione ad incontri organizzati da Regione Toscana. 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Sono Partners del progetto Simpletek Società SAS (Profit) Associazione di Associazioni culturali Rete Teatrale Aretina (no profit) Associazione di volontariato ONLUS Vivere Insieme (no profit) Associazione di volontariato ONLUS Con-tatto (no profit) Per le attività specifiche in cui collaboreranno vedi le lettere di partenariato.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: L’Ente è in possesso di tutte le risorse necessarie: Aule didattiche per formazione ed incontri con psicologo. Biblioteca aziendale. Videoproiettori. Lavagne a fogli mobili una stanza nell’ambito della sede di via Guido Monaco 13 (quella degli educatori professionali) quale sede logistica per i volontari che svolgeranno il Servizio Civile. In essa sono presenti: 2 scrivanie, sedie, PC + stampante + telefono + collegamento ad internet e posta elettronica. 19
I volontari potranno in tale ambiente svolgere le seguenti attività: Studio, documentazione e raccolta materiale cartaceo. Programmazione attività destinate agli utenti. Riunione del comitato di monitoraggio L'ente inoltre mette a disposizione, all'interno della suddetta sede, sia il Fax sia la fotocopiatrice; i volontari potranno utilizzare l'Auto aziendale per effettuare i trasporti cosiddetti “difficili”, cioè quelli per i quali non è prevista la prescrizione di trasporto sanitario, nel caso di ritorno al proprio domicilio di persone in condizione di fragilità. L'UFSMA mette altresì a disposizione: materiale didattico che può essere utilizzato per attività di documentazione e per l’approfondimento e la conoscenza del servizio, delle problematiche inerenti la salute mentale, della rete dei servizi pubblici e privati che interagiscono con il servizio (Centro per l’impiego, attività socio-sanitarie distrettuali, inerenti il terzo settore).
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Tutti i volontari frequenteranno nell’ambito della formazione specifica un corso teorico-pratico con un esame finale BLSD “Basic Life Support Defribrillation” che consente il rilascio da parte dell’ASL 8 di attestato valido ai fini del C.V. riconosciuto da Enti terzi (vedi ad esempio Ass. di volontariato), parteciperanno ad un Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro con rilascio di attestato ASL8 per C.V.
Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: OSPEDALE SAN DONATO- AREZZO
30) Modalità di attuazione:
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In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente. Per la formazione generale saranno applicate le normative stabilite con determina dirigenziale dell’Ufficio Nazionale di Servizio Civile. Le linee guida per la formazione generale dei volontari sono state accolte e costituiscono una comunità d’intenti nel modo di intendere lo spirito del Servizio Civile tra l’UNSC e l’ASL 8. Si concorda in particolare sul ruolo e gli obiettivi affidati alla formazione: --fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del Servizio Civile. --sviluppare all’interno degli Enti la cultura del Servizio Civile. --assicurare il carattere unitario, nazionale del Servizio Civile.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: • • • •
Lezioni frontali. Lavoro di gruppo. Esercitazioni pratiche. Ogni giovane verrà dotato di adeguato materiale informatico, al fine di utilizzarlo in caso di necessità.
33) Contenuti della formazione: I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” (Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale - decreto n. 160/2013 Prot. n. 0013749/1.2.2. del 19/07/2013) La formazione generale coinvolgerà tutti i giovani anche se appartenenti a progetti diversi che si realizzeranno in sedi diverse, ciò con lo scopo di favorire la maggior conoscenza del gruppo,il lavoro di rete e la collaborazione. L’obiettivo principale è quello di rendere i volontari in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali.
- CONTENUTI DELLA FORMAZIONE –
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Valori ed identità del SCN Dott.ssa Camerelli Elena Formatrice accreditata
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L’identità del gruppo in formazione 10 ore Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica -affinità e differenze tra le due realtàIl dovere di difesa della Patria;La difesa civile non armata e non violenta 6 ore La normativa vigente e la Carta d’Impegno Etico 2 ore
La Cittadinanza attiva FORMATORI: Dott.ssa Camerelli Elena
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La Formazione civica 2 ore Le forme di cittadinanza 2 ore
Sig. Cherubini Paolo Emilio Volontario Protezione Civile
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La Protezione Civile 6 ore
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La rappresentanza dei Volontari in Servizio Civile 2 ore
Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile
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FORMATORI: Dott.ssa Massaini Stefania Formatrice accreditata Dott.ssa Sandroni Marzia Resp. Uff. Marketing Dott.ssa De Antoniis Carla RLEA Dott.ssaCamerelli Elena
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Presentazione dell’Ente Storia, mission, organizzazione, ruoli, modelli d’intervento dell’ASL 8 di Arezzo 4 ore Il lavoro per progetti 2 ore L’organizzazione del servizio civile e le sue figure 1 ora Disciplina dei Rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale (Diritti e doveri del volontario) 2 ore Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti 2 ore
Partecipazione di ex Volontari Servizio Civile:
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34) Durata: 41 ore erogate entro il 180° dall’inizio del servizio.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: OSPEDALE SAN DONATO e DSM AREZZO 36) Modalità di attuazione: In proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente
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37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: ABATANGELO BARBARA nata a Firenze il 21/06/1972 BARTOLINI ELISA nata ad Arezzo 13/07/1982 CACIOLI MARCO nato ad Arezzo 27/01/1962 CESARI GIAMPIERO nato a Città di Castello (PG) il 21.02.1956 FRANCINI PAOLO nato ad Arezzo il 02/03/1969 GARBI GIAN FRANCESCO nato a Arezzo il 30/07/1987 MENCARINI MARIA ROSA nata ad Arezzo il 16/05/1955 PETTERUTI GABRIELLA nata a Napoli 09/07/1969 PIOVAN BARBARA nata Arezzo 13.09.1964 ROSSI GIUSEPPE nato ad Arezzo il 26/12/1969 SAURO MAURIZIO nato a Lanciano (CH) 24.04.1975
38) Competenze specifiche del/i formatore/i: -Possesso di Diploma di Laurea attinente alla realizzazione del Progetto di Servizio Civile (Medicina e Chirurgia, Scienze Infermieristiche, Scienze Sociali, Sociologia, Psicologia, Educatore professionale, ecc.) -Attività didattica -Corso per formatore Regione Toscana Crescit (ove presente) - Esperienza professionale; - Competenze nell’ambito della conduzione dei gruppi, della comunicazione interpersonale, della capacità di ascolto, di osservazione e rielaborazione dei contenuti. - Competenze informatiche - Competenze specifiche sugli argomenti descritti nel progetto
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali, dinamiche non formali utilizzando il roleplaying, simulazioni sulle tematiche della comunicazione interpersonale, lavori di gruppo per confronto esperienza e verifica, esercitazioni pratiche, simulazioni, l'outdoor training per favorire il sentimento di amicizia e consolidare la motivazione al servizio volontario, visione di parti di film attinenti e significative, appositamente selezionate. Tecniche e metodologie di tipo esperienziale – attivo; ovvero il volontario sarà messo in condizione di osservare e vivere in modo “protetto” e guidato il contesto in cui sarà chiamato ad operare ed a mettersi in gioco personalmente. Dopo ogni esperienza “attiva” è previsto uno spazio di rielaborazione e di 23
sistematizzazione dell’esperienza svolta e dei contenuti acquisiti.
40) Contenuti della formazione:
ARGOMENTO Informativa sui rischi specifici connessi all’impiego dei volontari in Servizio Civile nell’ambito delle attività previste dal progetto Corso sicurezza, igiene e salute nel lavoro La presa in carico della persona: il concetto di CARE. (Accoglienza, Rispetto, Empatia e Distacco emotivo). La relazione d’aiuto, ascolto attivo e competenze relazionali. Lo stress del paziente- Lo stress della famiglia – Lo stress degli operatoricome tenere sotto controllo il burnout Corso BLSD: Tecniche di base di Pronto Soccorso con rilascio attestato Salute, lavoro e diritti della persona: ciò che si deve sapere sulle patologie croniche ed invalidanti (Rilascio esenzioni ticket, riconoscimento Invalidità civile, trasporti sanitari ecc.) Conoscere Il Servizio di Salute Mentale di Arezzo e le sue attività. Introduzione teorica agli assetti organizzativi, la mission del servizio, ruolo delle
Durata lezione/modulo
Cognome Nome Formatore Dott.ssa Petteruti Gabriella Serv. Prevenzione e Protezione
6 ore
Dott. Rossi Giuseppe Tecnico della Prevenzione
Dott. Cacioli Marco Resp. Prevenzione e Protezione
12 ore
10 ore
6 ore
8 ore
3 ore
3 ore
Dott.ssa Bartolini Elisa Psicologa
Dott.ssa Bartolini Elisa Psicologa
Dott.ssa Bartolini Elisa Psicologa Dott.ssa Piovan Barbara Istruttrice 118
Sig.ra Mencarini Maria Rosa Resp.Ufficio supporto amm.vo Zona Distretto
Dott. ssa Barbara Abatangelo (educatore professionale) Dott. Paolo Francini(assistente sociale)
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professionalità coinvolte, il lavoro d’equipe, le strutture dell’UFSMA (C.D. , strutture residenziali), loro ruolo e funzionamento Storia dei servizi psichiatrici e evoluzione della normativa di settore. (L’evoluzione del concetto di malattia mentale, la storia dei servizi psichiatrici, dagli ospedali psichiatrici alla riforma a partire dalla legge 180/1978 e sue modificazioni);
Principi di metodologie e tecniche della riabilitazione psicosociale basate sulle evidenze scientifiche; Introduzione ai principali modelli teorici. Le aree di riferimento (cura della persona, l’abitazione, la famiglia, il lavoro, lo spazio sociale e ricreativo), gli spazi della riabilitazione (strutture residenziali, centri diurni, il domicilio, il lavoro, il territorio), il concetto di l’assessment nei percorsi riabilitativi.
Dott. Giampiero Cesari (Responsabile UFSMA ASL 8 – Zona Aretina) 3 ore
6 ore
Esperienze “protette” e rielaborazione 10 ore (6+4 guidate rielaborazione). dell'esperienza; Esperienze guidate delle
Dott. Maurizio Sauro (Terapista della riabilitazione psichiatrica)
Dott. Paolo Francini(Assistente di Sociale) Dott.ssa Barbara Abatangelo(educatore 25
Professionale)
strutture e delle attività appartenenti all’UFSMA e rielaborazione delle esperienze attraverso gruppo di discussione con i volontari. Ovvero il volontario sarà messo in condizione di osservare e vivere in modo “protetto” e guidato il contesto in cui sarà chiamato ad operare ed a mettersi in gioco personalmente. Dopo ogni esperienza “attiva” è previsto uno spazio di rielaborazione e di sistematizzazione dell’esperienza svolta e dei contenuti acquisiti. La Cooperazione sociale, l’associazionismo nella salute mentale, rapporti con la Comunità locale, diritti di cittadinanza e cittadinanza attiva. Il ruolo dell’associazionismo e della cooperazione sociale attraverso incontri con membri delle associazioni e rappresentati delle cooperative sociali sia di tipo A sia di tipo B.
4 ore Dott. Paolo Francini (Assistente Sociale) Dott. Gian Francesco Garbi (presidente associazione Contatto)
41) Durata: 71 ore erogate entro il 90° giorno dall’avvio del progetto.
Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il piano predisposto internamente per valutare l’andamento del percorso formativo, effettuare la valutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e relativo alla crescita individuale dei volontari si fonda su diversi strumenti tra cui: la registrazione e la modalità delle presenze 26
la verifica diretta in itinere da parte del coordinatore della formazione sulle tematiche trattate dall’insieme dei formatori il richiamo a distanza dei concetti propri della formazione. Inoltre è predisposto da parte dell’èquipe del progetto un questionario da somministrare al termine della formazione generale e specifica che misura espressamente i punteggi e le aree delle nuove conoscenze in modo da poter valutare non solo il gradimento ma anche l’aderenza dei temi trattati al bagaglio formativo necessario al singolo volontario per l’espletamento dell’attività richiesta. Sono anche previsti n° 3 incontri modulati durante il periodo dell’operatività per offrire l’opportunità di valutare l’adeguatezza della formazione rispetto alle abilità richieste dall’operatività sul campo.
Data, 15/07/2014 Il Responsabile legale dell’Ente Dott. Enrico Desideri
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