Riso: la fabbrica del made in Italy La Società italiana sementi punta sulle varietà tradizionali non ottenute con modificazioni genetiche generate da mutagenesi. Positivi i risultati col lavoro al fianco dei risicoltori, nonostante la campagna 2013 si è svolta tra mille difficoltà. Al termine delle operazioni di raccolta del riso, la Società italiana sementi (Sis), trova conferma delle proprie scelte e riafferma la validità delle varietà italiane, ottenute tramite il miglioramento genetico tradizionale.
Sis è la vera fabbrica del made in Italy del riso, a
partire
dal fiore all’occhiello, la produzione del più famoso riso da sushi esportato in tutto il mondo, la varietà denominata “Yume”. Inoltre, Sis può vantare successi totalmente made in Italy con le nuove varietà tonde Eridano e Ducato provate in pieno campo e su superfici di tutto rispetto.
“Con Eridano – ha detto Carlo Minoia, responsabile Sis del comparto riso – abbiamo avuto la grande soddisfazione di sentirci dire dai produttori che abbiamo una varietà che non teme nulla, produce bene e ha una resa alta senza difetti”.
Anche Ducato, altra novità per il comparto dei tondi, nata da una collaborazione con la prestigiosa stazione sperimentale del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) di Vercelli, ha dato ottimi risultati. La
varietà è caratterizzata da un ciclo precoce, che permette semine sino al 15/20 maggio dando sempre ottime risposte in campo.
Grande soddisfazione viene inoltre dalle conferme della varietà precoce per eccellenza, Loto, cui viene oltretutto riconosciuto un valore industriale non indifferente. Grazie alle caratteristiche qualitative intrinseche alla varietà e al lavoro che i tecnici Sis svolgono sul territorio europeo, Loto è conosciuta e presa come modello in tutto il bacino del Mediterraneo. Infine la varietà Volano, quella che tutti gli italiani conoscono sotto la denominazione ‘Arborio’ come la varietà da risotto, il tradizionale risotto italiano.
“Le nostre varietà sono tutte tradizionali, nel solco della risicoltura di qualità italiana, apprezzata in tutto il mondo – ha spiegato il presidente Sis, Gabriele Cristofori – e non abbiamo varietà ottenute attraverso mutagenesi indotte”.
Sis è la prima società sementiera tutta italiana, leader nei cereali e nel riso. Ha sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna ed è controllata dal sistema dei Consorzi agrari italiani.
Tour
VerdeBiancoRosso,
Campioni di Eccellenze Serate a tema organizzate attraverso gemellaggi enogastronomici per valorizzare e premiare tipicità territoriali uniche. Si inizia dalla Sicilia. Parte dalla provincia di Ragusa, il tour enogastronomico di serate a base di piatti tipici ragusani, con ospite d’onore il Radicchio di Treviso Igp e il Variegato di Castelfranco Veneto.
I piatti preparati “Chef+Chef”, da Beppe Agostini, Chef del Teatro dei Sapori di Treviso, coordinatore del Consorzio Ristoranti del Radicchio della Marca trevigiana e dallo Chef del ristorante che ospita la manifestazione itinerante, in un simpatico menù definito a quattro mani “Chef+Chef, buone contaminazioni regionali in cucina”.
Il calendario prevede: giovedì 28 novembre 2013 al Ristorante “Al Galù” di Scicli (Rg); venerdì 29 novembre 2013 al Ristorante Cenobio del Convento dei Cappuccini a Ragusa Ibla; domenica 01 dicembre 2013 al Poggio del Sole Resort di Ragusa, serata di gala per la consegna dei Premi “Campioni di eccellenze Iblee” riconoscimento assegnato dagli allievi della Scuola mediterranea di enogastronomia “Nosco”, del Convento dei Cappuccini di Ragusa Ibla.
Il progetto “VerdeBiancoRosso, Premio nazionale Campioni di eccellenze”, ideato da Edizioni Belle e Buone Arti, l’Italia delle eccellenze, è una meritata gratificazione ai produttori di qualità e di eccellenze di nicchia. Nel corso della serata
di gala saranno assegnati i premi per le aziende siciliane di qualità scelte attraverso sondaggi tra i lettori di quotidiani online della Sicilia orientale, sempre attenti e sensibili al proprio territorio.
Il progetto “VerdeBiancoRosso, Campioni di Eccellenze” proseguirà in altre regioni d’Italia per concludersi con il Premio nazionale che sarà assegnato da una giuria di esperti e giornalisti a personaggi del mondo della cultura e dell’economia e a imprenditori dell’enogastronomia.
Molise, un’altra Storia Per una settimana fino al 1 dicembre 2013, Roma ospita il Molise in una serie di eventi di vario carattere con l’obiettivo, curato dal FORMEZ PA, di far conoscere e valorizzare la realtà di un territorio, una regione, tra le meno conosciute della Penisola. La “missione”, inaugurata venerdì 22 novembre sotto il titolo «Molise, un’altra Storia», si articola in 26 iniziative disseminate in vari siti della Capitale, avvalendosi del supporto delle Regioni Lazio e Molise, del Comune di Roma, VIII Municipio, Cna, Camera di Commercio, nonché di “Millepiani” (spazio condiviso di professionisti orientati all’innovazione) e dell’associazione “Forche Caudine” (storico circolo dei molisani a Roma). L’evento gode del patrocinio di Expo 2015, e si fregia di un logo in caratteri oschi che ne rimarca la prevalenza culturale.
Molto atteso è lo sbarco delle tante prelibatezze della enogastronomia molisana che, sabato 30 novembre, dalle ore 10, presso il Mercato “Farmer’s Market Garbatella” di via Passino, si sposeranno in “Armonie di Sapori” con quelle della trentina di produttori laziali del mercato romano: assaggi e vendita di produzioni molisane e laziali, laboratori del gusto, incontri di cucina, distribuzione di ricettari. È il periodo giusto del tartufo bianco, di cui il Molise è il maggior produttore europeo e circa il 50% della produzione nazionale di questo preziosissimo e profumatissimo tubero è molisana. Grande spazio occuperanno i celebri formaggi, quelli stagionati dell’Alto Molise che rappresentano scoperte eccezionali, eredi dell’antica tradizione agro-pastorale della “civiltà dei tratturi”, dal caciocavallo alla scamorza, dal burrino alla manteca, e quelli freschi come la treccia e la particolare “stracciata” (prodotto a metà strada tra ricotta e mozzarella), tipica soprattutto di Carovilli e di Capracotta (celebre anche per il pecorino). Il caciocavallo podolico di Frosolone è stato recentemente premiato dalla giuria del Gambero Rosso “per qualità organolettiche, gusto, aroma e tradizione”. Non mancheranno i salumi, come la “ventricina”, il miele, l’olio di oliva dop già particolarmente apprezzato all’epoca degli antichi Romani e lo straordinario vitigno autoctono Tintilia. Sui banchi non mancheranno nemmeno i dolci: fiore all’occhiello sono le “Ceppellate” di Trivento e le ostie di Agnone. Maura Sacher
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Il gelato artigianale tinge di rosa
si
Ilaria Scarselli è la vincitrice del “1° Memorial Carlo Pozzi” promosso da Sigep, Associazione Gelato&Cultura e Gruppo del gusto. Sul podio anche Barbara Bettera e Laura Colombelli Bolis. Ilaria Scarselli è la vincitrice del Premio dedicato alla memoria del Maestro Carlo Pozzi promosso da Sigep, Associazione Gelato&Cultura e Gruppo del gusto. La premiazione a Eataly con la vedova del maestro Pozzi.
Ilaria Scarselli, nata a Fucecchio (FI) nel 1984, è titolare della gelateria artigianale “La fonte del gelato” dal 2004 quando. Ilaria ha frequentato corsi di formazione con grandi nomi della gelateria e della pasticceria italiana, formandosi anche nel campo della gestione aziendale. Genuinità, qualità e creatività sono i tre elementi che identificano la filosofia di produzione nella sua gelateria.
“Partiamo dalle materie prime per creare un prodotto dal gusto caratteristico – ha detto Ilaria Scarselli – indirizziamo il cliente in un percorso del gusto rendendolo partecipe del ciclo di produzione e trasformazione organizzando anche laboratori tematici per bambini”.
Sul podio anche Barbara Bettera dalla provincia di Cremona e Laura Colombelli Bolis dalla provincia di Bergamo, a conferma della sempre maggiore presenza femminile sia in laboratorio che in occasioni di manifestazioni culturali del settore.
Le tre giovani professioniste del gelato artigianale sono state giudicate in base al curriculum professionale, all’organizzazione, igiene e pulizia del laboratorio (vera “mania” del Maestro Carlo Pozzi); inoltre, sono state prese in considerazione la mission della gelateria, la filosofia di produzione e l’originalità del gusto di gelato, cavallo di battaglia del proprio locale.
Giro d’Italia Urquell
con
Pilsner
Dal 19 al 26 novembre, un gruppo di chef dei Jeunes Restaurateurs d’Europe proporrà la birra ceca in abbinamento ad un piatto, studiato ad hoc, o la utilizzerà addirittura come ingrediente per le proprie ricette. Pilsner Urquell ha confermato ancora una volta l’interesse per l’enogastronomia di qualità e la cucina d’autore attraverso l’accordo di partnership con una delle associazioni più prestigiose del settore, i Jeunes Restaurateurs d’Europe, il network di giovani chef e proprietari di ristoranti alfieri della ristorazione d’eccellenza e dell’alta gastronomia.
Martedì 19 novembre, dopo il successo dei precedenti, riparte il Giro d’Italia con Pilsner Urquell che si concluderà il 26 novembre; saranno 16 gli chef impegnati a proporre, per un’intera settimana, Pilsner Urquell in abbinamento ad un loro piatto, studiato apposta per l’occasione.
“Negli ultimi anni sono stati conseguiti buoni risultati – ha affermato Luca Beretta, Business Unit Director Pilsner Urquell Italia – grazie ad un attento lavoro che sta portando i consumatori italiani a riconoscere in questa birra ceca uno status superiore, con una grande storia alle spalle fatta di tradizione, dedizione e molto altro. I Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia, incarnano perfettamente la figura dell’Ambassador e rappresentano al meglio quello che è per noi il concetto di qualità, di eleganza e modernità pur mantenendo un solido legame con la tradizione”.
I giovani ristoratori che aderiscono al progetto sono: Vittorio e Marco Colleoni del San Martino di Treviglio (Bg); Alessandro Dal Degan del ristorante La Tana di Asiago (Vi); Fabrizio Ferrari del ristorante Al Porticciolo 84 di Lecco; Nicola Fossaceca del ristorante Al Metrò di San Salvo Marina (Ch); Fabio Granata del ristorante L’Arsenale di Cavenago d’Adda (Lo); Marco Parizzi del ristorante Parizzi di Parma; Filippo Saporito del ristorante La Leggenda dei frati di Castellina in Chianti (Si); Piergiorgio Siviero del Lazzaro 1915 di Pontelongo (Pd); Francesco e Mario Sposito della Tavernia Estia di Brusciano (Na); Marco Stabile dell’Ora d’Aria di Firenze; Cristiano Tomei del ristorante L’Imbuto di Lucca; Marcello Trentini del Magorabin di Torino; Daniele Usai del ristorante Il Tino di Lido di Ostia (Roma); Leonardo Vescera del ristorante Il Capriccio di Vieste (Fo); Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto (Na) e Paolo Zoppolatti del ristorante Al Giardinetto di Cormons (Go).
“È una collaborazione nata sotto il segno dell’innovazione – ha affermato Andrea Sarri, presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe – e Pilsner Urquell rappresenta un partner ideale per dare continuità al nostro percorso gastronomico che unisce la forza della tradizione a una costante attenzione alle novità e al mondo che cambia”.
Gustare la Baviera Al via le settimane gastronomiche dedicate alla cucina bavarese. Da Trento a Roma, sei ristoranti proporranno piatti tipici dei cugini d’Oltralpe, in chiave originale e raffinata. L’iniziativa è della Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco in collaborazione col ministero delle Politiche agricole bavarese. I profumi e i sapori bavaresi approdano in Italia, grazie alle attività promozionali della Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco e al ministero delle Politiche agricole bavarese. Scopo dell’iniziativa, che coinvolgerà sei ristoranti italiani, da Trento a Roma, è di far conoscere l’autentica cucina bavarese nel Bel Paese.
I ristoranti “birrerie bavaresi” coinvolti nell’iniziativa sono: Officina di Gambrinus di Trento; Bierhaus di Brescia; Marienplatz di Parma; Hofbräu di Firenze; Der Keller di Varallo Sesia (Vc) e Sha Bar di Roma. Durante le settimane gastronomiche bavaresi i ristoranti aderenti proporranno alla
loro clientela dei piatti pensati per l’occasione da un cuoco bavarese, al fine di presentare in chiave originale e più raffinata alcune ricette tipiche della cucina bavarese.
Rotolo di formaggio Obatzda su insalata valeriana; Stinco di maiale glassato con canederli di patate, crauti rossi e salsa alla birra e Insalata di salsiccia Regensburger con dressing alla senape dolce, solo alcuni dei piatti bavaresi che si potranno gustare.
La Baviera può vantare diverse specialità culinarie tanto che la Comunità Europea ha messo sotto tutela 27 prodotti tipici bavaresi, rendendoli dei veri ambasciatori dell’autentico gusto regionale. Partner dell’iniziativa è la società Svevi srl, che da decenni è specializzata nell’importazione e nella distribuzione di prodotti bavaresi in Italia.
La dieta mediterranea riparte da Imperia Dopo il successo delle edizioni 2011 e 2012, il Forum Internazionale sul tema della Dieta Mediterranea si riunisce nuovamente ad Imperia per la sua terza edizione, con tre giornate di sessioni di lavoro, focus group e dibattiti, incentrati su tematiche di ampio respiro e progetti specifici che si concludono oggi 16 novembre 2013, a tre anni esatti dall’assegnazione del riconoscimento da parte dell’UNESCO alla Dieta Mediterranea.
L’obiettivo di fondo del simposio 2013, promosso dall’Agenzia Speciale Promimperia della Camera di Commercio di Imperia, è di legare l’iniziativa alle tematiche internazionali dell’Expo 2015, con un occhio particolare alla “Food Education” e alla prevenzione a tavola. «È una sfida che abbiamo scelto di portare avanti in accordo con i paesi di Re.C.O.Med. per promuoverne le tradizioni, la cultura e i territori, ma anche per valorizzare l’eccellenza agroalimentare ligure», ha esordito il Presidente di Re.C.O.Med Enrico Lupi, facendo il punto sull’importanza che ricopre la diffusione di un messaggio culturale intorno ad un regime alimentare che si traduce in un vero e proprio stile di vita. Il tema centrale della prima giornata è stato il Progetto di Cooperazione Internazionale tra il Gac (Gruppo di Azione Locale) della Liguria Il Mare delle Alpi ed il Flag (Fishieries Local Action Groups) della Spagna Litoral Costa del Ebre e della Francia Varois, un’opportunità di sviluppo per la pesca ed il territorio, in proficua simbiosi. La seconda sessione del Forum si è imperniata sul tema «Dieta Mediterranea: in viaggio verso il futuro», moderata da Giorgio Dell’Orefice, giornalista del Sole24ore, con la presenza dell’Assessore al turismo della Regione Liguria e coordinatore del progetto Expo Milano 2015 per la Regione Liguria, Angelo Berlangeri, e del Presidente Comitato Scuola per EXPO 2015 c/o Miur e Capo Progetto Comitato EXPO Milano 2015, Riccardo Garosci. Gli interventi dei numerosi relatori che si sono alternati hanno tratteggiato le strategie per la promozione dell’agroalimentare e delle sue eccellenze sui mercati internazionali ma anche l’importanza dell’educazione alimentare e del valore della Dieta Mediterranea per il benessere a tavola, di cui l’olio è il simbolo. Il pomeriggio della terza giornata è dedicato alla cucina dei Paesi del Mediterraneo, in occasione del “MedDiet Meeting”,
inserito nel programma della presente edizione del Forum Dieta Mediterranea nell’ambito di OliOliva. Tre chef internazionali provenienti da Grecia, Spagna e Tunisia si sfideranno a colpi di padella, nel corso di appassionanti cooking show nei quali presentano i piatti tipici delle loro tradizioni gastronomiche, ispirati alla Dieta Mediterranea. Imperia dunque torna ad essere la capitale dell’olio di oliva, mostrandosi come un ideale ponte con gli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ben tredici dei quali sono presenti al Forum per condividere progetti, strategie e conoscenze di “food education”. Maura Sacher
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Il gusto siciliano incontra l’Emilia Romagna Il ristorante Lo Sperone di Alcamo presenta le tipicità gastronomiche siciliane a Salsomaggiore Terme, in una serata speciale presso la Trattoria Ceriati. Superare i confini regionali e accostare le tradizioni culinarie locali per una crescita comune. Questo l’obiettivo del ristorante Lo Sperone di Alcamo (Tp), con il programma di gemellaggi che porta avanti da alcuni anni.
Giovedì 14 novembre, una serata speciale a Salsomaggiore Terme (Pr), presso la Trattoria Ceriati. Di scena la cucina
siciliana, abilmente interpretata dal giovane Chef Claudio Asta per deliziare i gourmet emiliani.
Caponata di melanzane con capperi di Pantelleria; Pomodoro secco al nero di Sicilia; Coppo tipico palermitano introdurranno gli ospiti ai sapori della cucina trapanese e siciliana. Come primi piatti si potranno gustare le Busiate trapanesi con sarde del mediterraneo e finocchietto selvatico delle montagne alcamesi. Si proseguirà con i Bruciuluna brasati alle patate per concludere con la delizia dei Cannoli siciliani e la sontuosità della Cassata siciliana.
I vini in abbinamento saranno: Neros
Nero d’Avola rosato,
dell’azienda agricola Seggio per gli antipasti; Grillo Terre siciliane, dell’azienda Terre di Giafar, per il primo; Ad honorem, Nero d’Avola Tenute Baronia per il secondo e un Grillo vendemmia tardiva dell’azienda Terre di Giafar per i dolci.
Un gemellaggio culinario che dimostra come le varietà delle cucine regionali rappresentano una risorsa unica che racconta la storia di un intero popolo
A Castelvenere assegnato il Miglior Piano Regolatore 2013 L’Associazione nazionale Città del Vino da alcuni anni
promuove un Concorso Biennale per premiare il miglior Piano regolatore delle Città del Vino, rivolto agli Enti territoriali che si sono dotati di uno strumento di pianificazione territoriale e urbanistica attento ad uno sviluppo sostenibile del territorio e nel quale assume rilievo la pianificazione delle zone di pregio vitivinicolo. L’intento è di contribuire alla diffusione di buone pratiche, richiamando l’attenzione degli Amministratori e dei pianificatori, sulla tutela e la valorizzazione delle aree di pregio per la produzione vitivinicola, sotto il profilo idrogeologico, ambientale, paesaggistico, produttivo ed economico, nonché sul recupero, riuso e valorizzazione del complesso delle strutture edilizie connesse alla produzione, commercializzazione e diffusione della cultura in ambito enologico e vitivinicolo. Si è aggiudicato il primo posto del Concorso 2013 il Piano Urbanistico del Comune di Castelvenere (Benevento), nelle terre del Sannio, “per l’approccio innovativo alla pianificazione urbanistica, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del paesaggio viticolo e rurale”. Il comune della Valle Telesina di 2500 abitanti su 15 km quadrati di superficie ne coltiva a vite ben 11. «Castelvenere – ha affermato Pietro Iadanza, Presidente delle Città del Vino – ha saputo riprogettare i propri spazi senza dimenticare la sua vocazione vitivinicola ribadendo l’importanza del vino come patrimonio storico ed economico di una comunità. È la prima volta che un comune del Sud vince questo concorso. Un successo per il Mezzogiorno grazie alle Città del Vino che attesta la sempre minor distanza, in fatto urbanistico, tra Nord e Sud Italia». Il secondo posto è andato al Comune di San Pietro di Feletto (Treviso), nel cuore delle colline del Prosecco; al terzo si è classificato Frisa (Chieti). Si è meritata una menzione speciale Tollo, altro Comune della provincia di Chieti.
A decretare la classifica dei migliori piani regolatori è stata una giuria di esperti del mondo agronomico, paesaggistico, di pianificazione urbanistica, architettura del vino e marketing territoriale. Le premiazioni si sono svolte nell’ambito della X edizione di Urbanpromo, evento di marketing territoriale promosso dall’INU, Istituto Nazionale di Urbanistica, che quest’anno si è svolto a Torino tra il 6 e l’8 novembre. L’Associazione Città del Vino intende istituire il marchio “Il Miglior PRG delle Città del Vino” che potrà essere utilizzato, per le proprie attività promozionali, dai Comuni e dagli Enti territoriali. Maura Sacher
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Ecogastronomia Vallesaccarda.
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A Vallesaccarda, AV, ci si prepara ad ospitare una due giorni tutta da gustare, arricchita dalla presenza di rinomati chef che daranno prova della propria abilità culinaria durante la Cena-Teatro in programma sabato 9 novembre presso il Centro Sociale del comune irpino. Lo spettacolare happening gastronomico rappresenta il momento centrale della Rassegna d’Arte Culinaria dell’Appennino Meridionale, giunta quest’anno alla terza edizione. L’evento è organizzato e promosso dall’Amministrazione Comunale di Vallesaccarda, che ha scelto di investire sulla
promozione del territorio, certa che solo iniziative come questa, strutturate e durevoli nel tempo, possano avere una ricaduta positiva sull’economia e sull’immagine locale. Si parte dalla valorizzazione del binomio gastronomia e risorse naturalistiche del territorio, peculiarità eccellenti di tutta l’area della Baronia, dedicando la Rassegna d’Arte Culinaria alla gastronomia ecosostenibile, vale a dire quella forma di arte culinaria che aspira a soddisfare il palato utilizzando prodotti e ingredienti nati nel pieno rispetto della natura. Il tema portante della Rassegna è infatti il rapporto tra “Tradizione e Innovazione” gastronomica, variamente interpretato dagli chef partecipanti alla Cena-Teatro, con la creazione di capolavori di gusto che raccontano di tradizione e profumano di innovazione. A rappresentare la tradizione la Famiglia Pagliarulo del Ristorante Minicuccio di Vallesaccarda, che dal 1910 tramanda l’arte del buon mangiare. Al fianco della Famiglia Pagliarulo si esibirà Antonio Pisaniello, patron del Ristorante La Locanda di Bù di Nusco,con una combinazione di tradizione e ricerca, di gusto per l’autentico e creatività. Per l’innovazione, invece, la Famiglia Fischetti del Ristorante Oasis Antichi Sapori di Vallesaccarda, che da sempre propone piatti legati all’armonia dei sapori di una volta, adattati alle esigenze gastronimiche contemporanee. Con la Famiglia Fischetti Franca De Filippis del Ristorante La Pergola di Gesualdo, abile nel tradurre in gusto le geometrie di una tradizione gastronomica che si unisce ad una nuova fantasia. Gli chef daranno vita ad un originale spettacolo culinario durante il quale illustreranno i piatti preparati, gli ingredienti utilizzati e le tecniche adoperate. Una cena “diversa” che non mancherà di sorprendere e affascinare. A condurre la serata Antonella Petitti, giornalista e direttrice della testata “Rosmarino news”. Per partecipare alla Cena-Teatro è obbligatoria la prenotazione. Tutte le info sul sito web: www.vallesaccardaecogastronomica.it Simone Ottaiano
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