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N. 1 - Gennaio 2011 Esce otto volte l’anno
Foto: L’Osservatore Romano
www.acs-italia.org
«È giusto sottolineare l’importanza e il peso dell’attività lavorativa delle donne all’interno del nucleo familiare: essa deve essere riconosciuta e valorizzata fino in fondo. La fatica della donna, che, dopo aver dato alla luce un figlio, lo nutre, lo cura e si occupa della sua educazione, specialmente nei primi anni, è così grande da non temere il confronto Annunciare il Vangelo, sempre e ovunque: Benedetto XVI benedice i rosari del Papa che ACS destina ai suoi benefattori in tutto il mondo.
la rete degli antichi cammini che si snoda tra Europa dell’Est e Compostela, passa attraverso il santuario austriaco di Mariazell. Qui si rimane sorpresi dall’immagine della Madonna che con il lungo indice proteso, addita il Dio che si è fatto bambino. Questo santuario è così profondamente radicato nel cuore dei popoli che il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, poco tempo fa ha affermato: «Nessuno, nemmeno i più critici nei confronti della Chiesa, vorrebbero eliminare Mariazell». Lo ha detto parlando con una giornalista a proposito dei cattolici che hanno deciso di uscire dalla Chiesa a seguito degli abusi sessuali perpetrati da alcuni sacerdoti. Con queste parole, il cardinale voleva ricordare che la nostra fede si basa sul fondamento divino della Chiesa e non sulla credibilità dei suoi sacerdoti. E ha aggiunto: «Sarebbe molto strano se dalla mia credibilità come sacerdote dipendesse l’esistenza della Chiesa in Austria. Perché, per quanto bravo egli possa
con nessun lavoro professionale». - Giovanni Paolo II Lettera alle famiglie, 2/2/1994, nr. 17
tendo il progetto d’amore del Dio vivente. Basati su Cristo noi sappiamo che la verità ci rende liberi. Per quanto possa essere dolorosa, ci spiana la strada per la vita. Essa ci apre la via verso quella beatitudine che nessuno può toglierci. A Mariazell il dito di Maria indica il cuore di Dio che si è fatto uomo. La Madre di tutti i sacerdoti ci indica l’orizzonte di una fede rafforzata e «Basati su Cristo noi resa pura dalle prove. Così lo sappiamo che la verità ci Spirito Santo può donarci la rende liberi. Essa ci spiana grazia di una fiducia e una spela strada per la vita». ranza incrollabili, basate sulla promessa: «Io sono con voi semplici laici. Un esempio è la mia an- tutti i giorni, fino alla fine del mondo». In ziana governante Adria, una donna sem- questa luce vogliamo affrontare insieme plice, di 75 anni, fuggita dal genocidio con voi anche questo nuovo anno e vivere perpetrato in Ruanda e approdata qui a al fianco del Santo Padre il futuro della Vienna. È una persona che ammiro Chiesa. molto!». Vi benedico, Cari amici, il disinganno causato da alcuni sacerdoti ci aiuta a uscire da un “inganno”, quello di voler credere che i sacerdoti siano angeli. La verità è invece un’altra, fino all’ultimo respiro noi siamo liberi, liberi di tendere verso la santità – che è il nostro fine ultimo – o di peccare, sovverPadre Joaquín Alliende, Presidente essere, io non credo in un sacerdote: io credo in Gesù Cristo, nella Santa Trinità, nella risurrezione dei morti...». Il cardinale Schönborn, che è molto vicino al Santo Padre, ha anche ricordato che abbiamo bisogno di grandi figure che siano per noi punti di riferimento. A volte può trattarsi di vescovi, «ma molto spesso di
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VI)
iglia m a f a l l le de Pastora
L’amore di Dio come criterio di misura «Misuriamo sin da ora le nostre azioni secondo il criterio dell’amore di Dio», ci esorta Papa Benedetto (Angelus del 26 settembre 2010). E dove adottare primariamente questo criterio se non nell’ambito del matrimonio e della famiglia? In primo luogo, tale criterio dovrà essere oggetto di studio. Esistono innumerevoli strade per raggiungere la conoscenza. Grazie al vostro aiuto, nella sola Africa migliaia di coppie stanno imparando come realizzare tale criterio nel sacramento del matrimonio. Imparano come anche nelle circostanze più sfavorevoli, esso possa aiutare a vivere una vita piena. Nell’arcidiocesi di Bulawayo, in Zimbabwe, suor Alphonsa visita a intervalli regolari le parrocchie e, con l’aiuto di cinque coppie di sposi da lei apposita-
«Dobbiamo parlare» è il motto di un programma familiare in Messico.
Un Sì per la vita: dopo il corso prematrimoniale, matrimonio in Burundi.
mente preparate, illustra agli abitanti dei villaggi la possibilità di adottare una pianificazione familiare naturale. In un Paese devastato dal terrore e dalla fame, questo è un valido aiuto alla vita. Abbiamo promesso per questo progetto 15.000 euro. A Muranga, in Kenia, infuria il virus dell’Aids. Il vescovo locale, James Wainaina Kungu, ha avviato il progetto «Casa fedele». Scopo del progetto è insegnare, alle coppie sposate, come la promessa matrimoniale possa essere vissuta in fedeltà e, ai futuri sposi, come la fedeltà prima del matrimonio si attui con l’astinenza. È la fedeltà la migliore garanzia contro l’Aids e la base per una vita coniugale felice. Questo non viene insegnato alzando un dito ammonitore, sarebbe un metodo troppo facile. Anche in questo caso è necessario trasmettere nozioni biologiche e psicologiche e preparare coppie di volontari che portino questo messaggio nei villaggi. Per questo «Casa fedele» ha dei costi… (10.000 euro).
Su matrimonio e famiglia si basa ogni ordinamento sociale: un corso nel Myanmar.
La famiglia è una speranza per la Chiesa in Africa: un nucleo familiare in Kenia.
Nella diocesi di Pala, in Ciad, dove sostenete progetti analoghi, le diverse forme di amore coniugale si riconoscono dalle testimonianze raccolte da padre Lukasz. Un esempio: «Chiedere scusa alla propria moglie è un’usanza sconosciuta da queste parti. Ma è un’usanza che si sta facendo strada tra gli sposi cristiani». Questo è il criterio con cui si misura l’amore di Dio.
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Stabilità per Haiti Ad Haiti, in mezzo alla disperazione, la Chiesa è un punto di riferimento. Esattamente un anno fa, il 12 gennaio 2010, lí tremava la terra. Oltre 300.000 i morti tra le macerie. Poi, col sopraggiungere degli uragani, le misere tendopoli dei sopravvissuti sono state sommerse dall’acqua. Con il caldo è scoppiato il colera che ha fatto altri morti. Centinaia, migliaia di morti. Dovunque la Chiesa ha recato conforto. Nel sisma sono morti anche 31 seminaristi. Il seminario è diventato la loro tomba. Era stato costruito con il vostro aiuto, 2
contribuivate al suo mantenimento. È stato tutto inutile? No, ma ora dobbiamo fare un altro passo, dobbiamo creare una base stabile che possa non scomparire. Diamo una mano per comprare il terreno dove costruire un nuovo seminario e un centro per la pastorale, due luoghi sicuri per la salvezza spirituale ad Haiti. Sono 246 ettari di terreno, un po’ fuori della capitale Port-au-Prince. Sarà un centro che terremoti e uragani non devono poter distruggere. I vescovi sono riusciti a racimolare oltre tre quarti della somma necessaria. Abbiamo promesso loro i 250.000 euro che mancano.
Quel che resta del seminario: iniziare un nuovo futuro senza macerie.
La Chiesa di Haiti avrà nuovi sacerdoti, le persone avranno nuovamente una speranza e il Paese, grazie al vostro aiuto, potrà tornare a vivere.
Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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risti a n i Sem
«Ecco io vengo, Signore»
Malawi: Moses, Brian e gli altri. Sostegno per il Regno di Dio.
India: i primi novizi clarettiani prima di salire sul tetto del mondo.
El Salvador: grazie al vostro aiuto possono venire e dire Sì a Dio.
Sant’Agostino ha così descritto la sua vita quotidiana: «Correggere gli indisciplinati, confortare i pusillanimi, sostenere i deboli, confutare gli oppositori, guardarsi dai maligni, istruire gli ignoranti, stimolare i negligenti, frenare i litigiosi, moderare gli ambiziosi, incoraggiare gli sfiduciati, pacificare i contendenti, aiutare i bisognosi, liberare gli oppressi, mostrare approvazione ai buoni, tollerare i cattivi e – ahimè! – amare tutti».
cappelle che fanno riferimento alle 15 par- in questa regione. Scarseggia anche l’acqua rocchie della diocesi mancano i sacerdoti. potabile. Non è possibile scavare pozzi, non Vista la progressiva secolarizzazione della esiste un’infrastruttura pubblica per l’apregione, essa non può permettersi di rinun- provvigionamento idrico. Rimane l’acqua ciare alla formazione di futuri sacerdoti. Il piovana. Per raccoglierla e conservarla vescovo ha ragione. Gli abbiamo promesso per i periodi di siccità sono necessarie ci12.000 euro per la formazione di 40 nuovi sterne che però sono piuttosto care. Servirebbero a irrigare il seminaristi. Abbiamo «Abbiamo bisogno di terreno della mispromesso un contrisione. Nella modebuto di 3.350 euro questi studenti per sta casa vivono 25 anche per i 53 semil’attività sacerdotale». tra novizi e seminanaristi salvadoregni. Si tratta solo di un piccolo investimento risti, ma potrebbero presto essere 50, se arper la vita quotidiana che attende i futuri rivassero le cisterne… Abbiamo promesso ai Missionari Clarettiani 18.000 euro per sacerdoti. Avremmo voluto dare di più. Ma ci acquistarne due. Così potranno presto sono così tante richieste. Quello che aprire le porte ad altri novizi. I sacerdoti sant’Agostino non poteva certo immaginare mancano anche in questa regione che con i è il problema dei Clarettiani nel Nord-Est suoi 300.000 kmq, è grande praticamente dell’India. Sopra la città di Sonada, alle quanto l’Italia; vi si parlano oltre 300 linfalde dell’Himalaya, hanno aperto un Cen- gue e dialetti. Acqua per la missione sul tro studi per la formazione di giovani sa- tetto del mondo: la vita quotidiana dei sacerdoti e missionari. Le vocazioni sono rare cerdoti non conosce frontiere.
È la quotidianità della vita sacerdotale: in El Salvador, India o Malawi. A Santa Ana, in El Salvador, 53 seminaristi si stanno preparando ad affrontare la vita sacerdotale. Il Paese risente ancora delle conseguenze della lunga guerra civile che la crisi economica mondiale ha ulteriormente inasprito. Il ricavato delle offerte per la Chiesa è calato del 60%. Il vescovo Romeo Tovar Astorga non vuole tuttavia respingere nessuno di coloro che bussano alle porte del seminario solo perché manca il denaro per il sostentamento. Nel sigillo che c’è si legge: «Ecce venio Domine – Ecco io vengo, Signore». Vengono e bussano alla nostra porta. Possiamo respingere la chiamata del Signore solo per motivi materiali? La stessa domanda se l’è posta il vescovo della diocesi di Zomba, Thomas Msusa, in Malawi. Quante volte ha pensato di non accettare più “i ragazzi”, «dato che non siamo in grado di sostenere le spese». Soffre al pensiero di non poter far dire sì alla chiamata del Signore a causa della povertà della diocesi. Si trova davanti a un dilemma. «Abbiamo bisogno di questi studenti per Essere collaboratori della verità. Senza studio è impossibile: un seminario l’attività sacerdotale», ci scrive. Nelle tante in Lettonia.
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Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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Iraq: quello che abbiamo, lo diamo... ...anche se fosse la vita. «Non ho paura di essere ucciso», ha detto monsignor Louis Sako, arcivescovo della diocesi cattolicacaldea di Kirkuk, poco dopo l’uccisione, a fine ottobre, di oltre 50 cristiani da parte di terroristi penetrati in una chiesa di Baghdad. I cristiani iracheni sono continuamente esposti al pericolo di essere uccisi e vi ringraziano per il vostro aiuto. Per loro è la dimostrazione che non sono stati lasciati soli. Hanno bisogno della nostra solidarietà. «Senza il vostro costante appoggio non saremmo in grado di dare qualcosa a chi bussa alla nostra porta». Loro stessi hanno appena il necessario per sopravvivere. Ma quello che hanno, lo danno: «La preghiera di tutte le comunità cattoliche irachene per i benefattori dell’ACS».
Santa Gianna Beretta Molla (4.10.1922 - 28.4.1962)
Grazie, mi avete spronato ad aiutare Ringrazio Dio per il magnifico lavoro che svolgete in tutto il mondo. Vorrei donare 300 dollari: 200 per lenire le sofferenze più acute e 100 per i miei confratelli bisognosi, affinché celebrino la Messa per i miei genitori e fratelli defunti. Dio mi ha benedetto in molti modi, ma non sempre sono riuscito a fare il meglio per Lui e la Sua Chiesa. Sono felice di poter aiuInvece di regali di nozze, un’offerta per tare a volte almeno ACS... Il mio sentito i cristiani perseguitati grazie a Gesù che sempre ci motiva e ci Ci siamo sposati circa 4 mesi fa. Non spinge a lavorare per Lui. avendo preparato una “lista di nozze”, Un sacerdote dal Canada
Sognava la missione e sentiva di essere chiamata da Dio. Pregava la Madonna di aiutarla a riconoscere la propria vocazione. La risposta venne nella persona dell’ingegner Pietro Molla. Si sposarono nel 1955. Gianna Beretta aveva quasi 33 anni, era pediatra nelle vicinanze di Milano. Per entrambi il sacramento del matrimonio era la base e la felicità della famiglia. Nei quattro anni successivi nacquero tre figli; nel corso della quarta gravidanza le viene diagnosticato un tumore all’utero. Sarebbe necessario operare... Gianna pregò e disse al marito: «Pietro, ti prego. Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete – e lo esigo – il bimbo. Salvatelo». Le doglie iniziarono il Venerdì Santo del 1962. La mattina del 21 aprile nacque Gianna Emanuela, una bimba sana. Nei giorni seguenti, iniziò l’agonia. Gianna morì il 28 aprile. Durante la sua canonizzazione, avvenuta il 16 maggio 2004, Giovanni Paolo II disse: «Possa la nostra epoca riscoprire attraverso l’esempio di Gianna Beretta Molla la bellezza pura, casta e feconda dell’amore coniugale vissuto come risposta alla chiamata divina!».
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) - Segretariato Italiano: Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma Tel. 06.6989.3911 - mail:
[email protected] - Bressanone: Rio Scaleres 14 - 39042 Bressanone Tel. 0472.832.746 - Milano: Corso Monforte 1 - 20122 MI - Tel. 02.7602.8469 - Siracusa: Via Pompeo Picherali 1 (Sede) - Piazza Duomo 5 (Recapito postale) - 96100 SR - Tel. 0931.412.277 Offerte: CCP N. 932004 - Bonifico bancario. Coordinate bancarie: Intesa Sanpaolo S.p.A. IBAN IT 11 H 03069 05066 011682210222. I suoi dati personali sono utilizzati al fine di promuovere le iniziative di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Ai sensi del D.L. 196/2003, lei potrà esercitare i relativi diritti, rivolgendosi ad “Aiuto alla Chiesa che Soffre” - Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma.
L’Eco dell’Amore N. 1 - Gennaio 2011 Direttore responsabile: Mons. Sante Babolin Redazione: Jürgen Liminski - Editore: Aiuto alla Chiesa che Soffre - Piazza San Calisto 16 00153 Roma - Con approvazione ecclesiastica Tipografia: Ottavio Capriolo S.p.A. -Via Di Vittorio, 6 - 20090 Caleppio di Settala - ISSN 0252-2551 - Registrazione del Tribunale di Roma N. 481 del 24 novembre 2003 Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Milano.
Sofferenza, amore e gratitudine – Le vostre lettere Un augurio per il nuovo anno Buon Natale a voi tutti e un felice Anno Nuovo. Possa Dio essere con voi per aiutare ovunque nel mondo i cristiani che soffrono. Un benefattore dal Belgio
abbiamo ricevuto in regalo dalla famiglia e dagli amici degli assegni. Essendo da anni vicini ad ACS, vi inviamo questo denaro per aiutare i cristiani perseguitati, in particolare i sacerdoti, i seminaristi e le suore in Cina e nei Paesi islamici. Una coppia di sposi dalla Francia
Vero apostolato missionario Vi prego di dire a tutti i benefattori che attraverso la loro offerta, non solo danno un aiuto finanziario, ma svolgono un vero apostolato missionario: ci aiutano a costruire la Chiesa in Bengala. Grazie al loro generoso appoggio possiamo aiutare le comunità di base a formare i loro membri. Un missionario dall’India
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na Ucrai
Fare cose più grandi in onore di Dio Sono felici. Perché sanno quello che fanno. «Sono molto contento della chiamata al sacerdozio da parte del Signore», afferma fratel Ivan. «Con l’aiuto di Dio spero di contribuire validamente affinché il Vangelo raggiunga tutti gli angoli della terra». Il suo nome da laico è Vasyl Barchuk. Fa parte di un gruppo di giovani della Chiesa greco-cattolica in Ucraina che studia nel Convento di Dio Verbo Incarnato, presso Ivano-Frankivsk. Come la maggior parte dei suoi confratelli, vorrebbe lavorare come missionario, possibilmente in Europa dell’Est, là dove il comunismo a suo tempo Non solo il Verbo: oggigiorno rientrano nella formazione dei seminaristi anche noha intaccato i cuori e le menti della gente. zioni sui comportamenti sociali e le virtù umane. La Buona Novella sarà l’acqua che irrorando il vuoto interiore, lo renderà fertile. recava con le nonne Anna e Bohdana alla per mantenere la madre e i fratelli dato che Fratello Ivan è pronto ad andare là dove il Santa Messa, di nascosto, dato che allora il padre si era gravemente ammalato. «È i comunisti ucraini così che ho appreso quanto fosse duro laSignore lo chiama ed è grato per qual- «Con il vostro aiuto voglio perseguitavano i cri- vorare e ho capito l’importanza dello stustiani, specialmente dio e dell’apprendimento». Già da piccolo siasi aiuto che podiventare sacerdote...». i cattolici. Anna e aveva imparato a conoscere le difficoltà di tete dargli «per adempiere a ciò che Dio vuole che io faccia Bohdana gli insegnarono a pregare e lo vivere la vita spirituale. Bambino, aveva portarono dal sacerdote Mykola che, come accompagnato genitori e nonna Kateryna, della mia vita». le nonne, gli insegnò l’amore per Gesù quando andavano nella “Chiesa clandeAnche Ruslan Boyko, frae Maria. Da quel seme gettato nella prima stina”. Poi aveva partecipato a pellegritello Mykola, si sentiva naggi e processioni riconoscendo che Dio infanzia è nata la sua chiamato a «fare cose più «voleva di più da me che non costruire vocazione. grandi in onore di Dio che case e fare cose che mi Non sempre la strada della non insegnare tedesco o inpiacevano». glese». Gli piaceva insegnare, ma non si vocazione è dritta. Fratello La società moderna ha ursentiva realizzato. Sentiva che Dio voleva Tymofiy ha fatto il boscagente bisogno di sacerdoti, di più da lui. Era una sensazione che lo iolo e il carpentiere prima accompagnava da quando, da bambino, si di accedere al seminario. A 16 anni lavorava constata fratel Mykhaylo. «Un sacerdote è più che un soldato, un insegnante, un economista. Può prendere il loro posto, ma nessuno di loro può prendere il suo». Fratel Mykhaylo è sicuro di conoscere la propria motivazione: «Con il vostro aiuto, voglio diventare sacerdote e adempiere al servizio sull’altare, voglio celebrare giorno per giorno il mistero della Santa Eucaristia, il mistero più grande di qualsiasi altra cosa al mondo». Portare Dio in terra, portare Cristo a tutti i popoli del mondo, sia in Ucraina che altrove: può qualcuno di voi «Questo è il mio corpo»: i futuri sacerdo- Benedizione per i nuovi: seminaristi del già affermare «io ho dato il mio contributo ti portano avanti l’opera di redenzione. primo anno ricevono l’abito talare. affinché ciò si realizzi?».
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iglia m a f e onio Matrim
Chiesa domestica nel mondo «La prima e vitale cellula della società è la famiglia», scriveva Giovanni Paolo II, mentre Benedetto XVI aggiunge: «La famiglia è il nucleo essenziale di ogni ordinamento sociale». Per questo «il futuro dell’umanità e della Chiesa passa per la famiglia». Sono frasi molto significative, quasi inscandagliabili nel nostro tempo. In effetti, nessun programma politico, nessuna dottrina sociale è così vicina alla famiglia come la dottrina cattolica. Nessuna organizzazione si identifica così con la famiglia come la Chiesa. «La famiglia è la Chiesa domestica», non si stancava di predicare Giovanni Paolo II. Lui e il suo successore motivano «il senso di questa tradizionale idea cristiana» con il fatto che «la casa rappresenta in piccolo un’immagine della Chiesa». Infatti, come la Chiesa come «sacramento dell’amore di Dio» è anche «comunità di fede e di vita», «madre e maestra al servizio di tutta la famiglia umana», «così anche la famiglia è comunità di fede e di amore. Educa e conduce i suoi membri alla piena maturità umana ed è al servizio del bene di tutti i suoi membri nel cammino della vita». Questa identificazione tra verbo e vita deve essere messa in pratica. ACS opera in questo senso attraverso la Bibbia del Fanciullo. È un libro per tutta la famiglia, un libro religioso fondamentale. È uno strumento di evangelizzazione. Per molti bambini essa è l’unico libro che possiedono. Con esso imparano a leggere, leggendo il libro della
vita. Con esso imparano a pregare ed è una preghiera attraverso le immagini del loro mondo: fare del bene per gli altri, come il samaritano; fare dei sacrifici anche quando non si ha niente, come la povera vedova; perdonare come fa il padre misericordioso abbracciando il figliol prodigo; essere fedeli e leali nel proprio piccolo, come l’amministratore, e modesti come durante la cena. Sono esperienze che formano quando queste parabole vengono lette dalla madre, dal padre o dai nonni, o quando un catechista le racconta ai bambini radunati sotto un albero del villaggio. Non di rado i bambini imparano a memoria i testi diventando così portatori del Vangelo, parte essenziale della “Chiesa domestica”. Anche il Libricino del Rosario destinato ai bambini è un classico strumento della “Chiesa domestica”. Ma qui bisogna iniziare ancora prima… Pietra angolare della “Chiesa domestica” è la coppia di sposi, il matrimonio è «la forma più intima e ampia di amicizia personale», scrive Paolo VI in Humanae Vitae. Grazie a voi siamo in grado di sostenere numerosi progetti in India, Asia, Africa e America Latina, dove la dottrina della Chiesa in materia di
El Salvador: imparare a scrivere per la vita, con la Bibbia del Fanciullo.
Zambia: immagini che formano per la vita, con la Bibbia del Fanciullo.
La Buona Novella si estende: per il 2011 ci sono già pervenute richieste per più di un milione di Bibbie del Fanciullo, anche nelle 8 nuove lingue tradotte.
matrimonio e famiglia, viene illustrata sull’esempio della vita concreta di tutti i giorni. Fa parte di questi insegnamenti anche la convinzione che nel matrimonio «l’amore coniugale comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona» (Giovanni Paolo II) e per questo il matrimonio è indissolubile. Sono molteplici gli aspetti del matrimonio e della famiglia, e molteplice è l’insegnamento della Chiesa in merito. Ma l’essenziale è sempre la felicità che già i dottori della Chiesa avevano cantato. Come scrive Agostino, «è riposta nella gioia che nasce dalla verità. E questa verità la si ritrova in te, Signore, in te che sei la verità più alta».
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Cile: l’imitazione di Cristo riguarda tutti. Il Piccolo Catechismo è un aiuto.
Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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