RELAZIONE SANITARIA ANNO 2012
INDICE Parte I - Generale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3 Introduzione------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 Assetto organizzativo ------------------------------------------------------------------------------------------------ 5 Assetto strutturale ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 7 Assetto tecnologico -------------------------------------------------------------------------------------------------- 10
Parte II – Attività ---------------------------------------------------------------------------------------------- 18 Attività di ricovero ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 18 Ricoveri per livello di complessità -------------------------------------------------------------------------------- 20 Attività ambulatoriale ------------------------------------------------------------------------------------------------ 21 Attività in libera professione --------------------------------------------------------------------------------------- 23 Innovazioni introdotte durante l’anno ---------------------------------------------------------------------------- 25
Parte III - Promozione della salute e rete assistenziale--------------------------------------------- 31 Elementi di promozione della salute ----------------------------------------------------------------------------- 31 Continuità assistenziale -------------------------------------------------------------------------------------------- 37
Parte IV - Comunicazione interna ed esterna --------------------------------------------------------- 39 Parte V –Qualità del servizio ------------------------------------------------------------------------------ 41 Qualità e Accreditamento ------------------------------------------------------------------------------------------ 41 Gestione del Rischio Clinico, Audits e MMR ------------------------------------------------------------------ 43 Analisi dei punti di forza e di debolezza 2012 ----------------------------------------------------------------- 45
Parte VII – Tabelle ------------------------------------------------------------------------------------------- 48 Indicatori specifici ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 49
Allegato: Report Attività di Ricovero Anno 2012 vs Anno 2011 (a cura della UO Direzione Medica di Presidio).
Hanno contribuito alla preparazione della Relazione 2012: Mojgan Azadegan, Valerio Batini, Giovanni Belcari, Daniele Benvenuti, Roberto Cioni, Michele Cristofano, Silvia Donati, Andrea Ferrari, Matteo Filippi, Gianluca Gatti, Fabrizio Gemmi, Rinaldo Giambastiani, Stefano Giuliani, Ornella Lorenzetti, Federica Marchetti, Silvia Pagliantini, Concetta Panaro, Gaetano Privitera, Manuela Roncella, Paolo Ursino.
2
Parte I -‐ Generale Introduzione
La presente Relazione Sanitaria è organizzata secondo un formato concordato con il Consiglio dei Sanitari nel 2011, come descrizione sintetica delle attività condotte nel 2012 nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, in rapporto alla Missione enunciata dall’Atto Aziendale (art. 2, riportato integralmente in nota1). Nel corso dell’anno è stata completata l’implementazione di progetti per la realizzazione di nuove forme di servizio che favoriscono l’interazione professionale delle competenze specialistiche al fine di renderle disponibili ai pazienti. Sono continuate azioni improntate al miglioramento dell’appropriatezza dell’erogazione di servizi coerenti con la funzione strategica del nostro ospedale. Contestualmente alla riduzione dei ricoveri di bassa complessità e inappropriati, si è avuto un incremento dell’attività per casistica di complessità elevata. La crescente rilevanza assunta dalle attività ospedaliere per pazienti non ricoverati ha richiesto una profonda revisione del catalogo delle prestazioni ambulatoriali offerte dal nostro ospedale. Questo processo è stato portato avanti con l’adozione di una metodologia che prevede il coinvolgimento del personale clinico in eventi di riorganizzazione (kaizen workshop) già introdotta in azienda nella definizione dei percorsi di urgenza DEA – Medicine. 1 Atto Aziendale. Art. 2 – Natura e missione L’A.O.U.P. è Azienda Ospedaliera integrata con l’Università di Pisa. La missione dell’Azienda è quella di contribuire a garantire i più elevati livelli di salute possibili: assicurando la centralità del paziente e garantendo un’attenzione al servizio inteso come valore aggiunto della componente tecnico-professionale e parte integrante e sostanziale della prestazione stessa; garantendo ai pazienti ed ai loro familiari ascolto, informazione e conforto nel rispetto dei loro sentimenti; valorizzando ed integrando le competenze, sviluppando le conoscenze e le abilità tecnico-professionali, organizzative e direzionali; favorendo lo sviluppo dell’ organizzazione orizzontale e per processi e la valorizzazione e la gestione per percorsi assistenziali e clinici. L'A.O.U.P. intende favorire il raggiungimento di questi obiettivi adottando una gestione orientata sui flussi-paziente, e organizzando di conseguenza le attività sulla base del modello di ospedale per intensità di cura e su questa sviluppare e favorire le linee di ricerca e didattica. L’A.O.U.P. assume la configurazione di elemento strutturale sia del SSN, in particolare del sistema sanitario della Regione Toscana, sia del sistema universitario, di cui condivide le finalità didattiche e di ricerca. L’A.O.U.P. si caratterizza per lo svolgimento in forma unitaria e coordinata delle funzioni di assistenza e, per quanto strettamente integrate, delle funzioni di didattica e di ricerca. In particolare l’A.O.U.P. assicura: - attività assistenziale di ricovero, prestazioni ambulatoriali specialistiche ed attività d’emergenza-urgenza; - attività didattiche, per quanto integrate con le attività assistenziali legate al sistema regionale, attraverso la concertazione con l’università con riferimento ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, ai corsi di laurea magistrale ed ai corsi delle Scuole di Specializzazione erogati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia; - una dotazione funzionale di posti letto congrua rispetto al fabbisogno in materia di didattica e ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia, e l’utilizzo di tutte le altre risorse presenti (tecnologiche e professionali), secondo piani condivisi con la Direzione Sanitaria al fine di assicurare un ottimale svolgimento dei corsi di studio a ciclo unico e dei corsi di studio delle professioni sanitarie, nonché la formazione degli specializzandi. Qualora non siano disponibili sedi presso l’A.O.U.P., l’Università, di concerto con l’A.O.U.P. può individuare altre sedi di attività formativa, presso altre strutture pubbliche regionali; in carenza è consentito individuare sedi anche presso strutture private accreditate; - un potenziamento delle attività di ricerca, in attuazione di specifici protocolli esecutivi tra Regione ed Ateneo. Le iniziative in materia sono volte essenzialmente allo sviluppo di procedure diagnostiche e terapeutiche innovative, alla predisposizione di un rapido trasferimento applicativo delle acquisizioni sperimentali, al coordinamento delle attività di revisione e valutazione della pratica clinica ed assistenziale. L’A.O.U.P. garantisce altresì, in qualità di provider ECM, la formazione attraverso lo sviluppo di un’offerta formativa per il proprio personale e per quello universitario svolgente attività assistenziale o di supporto alla stessa, ed anche verso altri soggetti del servizio sanitario, nonché lo sviluppo, la sperimentazione ed il consolidamento di nuovi modelli formativi. L'A.O.U.P. incorpora tra i valori fondanti della propria cultura aziendale, della propria struttura organizzativa, delle proprie modalità operative, la promozione della salute, intesa quale processo teso a mettere in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla: aderisce alla rete degli Ospedali per la Promozione della Salute e ne fa propri i valori, i concetti e gli standards: nei limiti delle proprie competenze istituzionali e dei mandati assegnati a ciascuna Azienda del Servizio Regionale, collabora a tutte le iniziative comuni di promozione e cultura della salute.
3
Lo sviluppo del day service, fondamentale strumento per l’offerta di prestazioni complesse e coordinate per pazienti non ricoverati, ha consentito di evitare oltre 4.000 day hospital diagnostici (definiti inappropriati sia a livello nazionale sia regionale). È necessario che l'appropriatezza dei servizi che eroghiamo venga perseguita con determinazione sempre maggiore, sia a livello di ciascun singolo ospedale, sia nella dimensione di rete di servizi ospedalieri che si andrà sempre meglio delineando, in seguito all’attuazione delle norme regionali che stabiliscono nuove regole per il funzionamento del sistema ospedale. Le innovazioni introdotte e consolidate nell'organizzazione dell'ospedale pisano permettono una drastica revisione della conformazione dell'offerta, con l'implementazione dei percorsi chirurgici programmati, lo sviluppo dei Centri Clinici, l'estensione delle tecniche di 'visual management' nei servizi dell'urgenza, l'abbattimento delle procedure erogate in settings impropri. La revisione in corso determina effetti sull'intera rete ospedaliera dell'Area Vasta, che dovranno risultare sempre più evidenti in seguito alla realizzazione delle azioni di riordino contenute negli atti normativi regionali del 2012.
4
Assetto organizzativo
Nel corso del 2012 l’assetto organizzativo aziendale si è pienamente conformato a quanto previsto nello statuto aziendale approvato con delibera n°1049 dell’11/10/2011. Gli undici DAI sono diventati completamente operativi producendo anche una programmazione di dipartimento che è stata recepita nell’ambito del Budget aziendale 2012. Insieme alle altre strutture organizzative funzionali (Dipartimenti Amministrativo e Tecnico e Dipartimento di Staff) hanno partecipato alle decisioni aziendali attraverso l’Ufficio di Direzione, presieduto dal Direttore Generale. Contemporaneamente hanno preso avvio le due principali novità previste dallo Statuto: i Centri e i Percorsi clinici. Per quanto riguarda Centri e Percorsi è stato inaugurato il Centro Senologico mentre sono in avanzato stato di realizzazione i centri Endocrinologico e della Protesica Maggiore; è inoltre già pienamente operativo il percorso per la Labiopalatoschisi. Ciò ha indotto anche una riflessione su alcuni strumenti aziendali per adattare le nuove modalità di gestione al diverso assetto funzionale e professionale dei centri e dei percorsi, con particolare riferimento alla definizione del ruolo e delle relazioni con il centro ed il suo direttore delle strutture che afferiscono direttamente al Centro o che fungono da fornitori di prestazioni allo stesso. Per queste ultime sono stati formalizzati specifici Contratti di Servizio. Sono state inoltre riviste le modalità di gestione del personale e dei percorsi premianti e di carriera e gli strumenti di programmazione e controllo cominciando a costruire un Budget del Centro. L’area della gestione operativa, attraverso l’UO innovazione e sviluppo, ha consolidato la sua funzione di supporto alla Direzione Sanitaria intensificando i progetti aziendali di monitoraggio e controllo delle risorse in funzione del percorso dell’emergenza e del pronto soccorso, e continuando nella programmazione delle sedute operatorie delle UU.OO. chirurgiche di gran parte dei Blocchi Operatori aziendali.
5
La figura seguente rappresenta l’organigramma generale dell’azienda.
Direzione Aziendale
Area della Gestione Operativa
Dipartimento di Staff
UO Innovazione Sviluppo e analisi dei processi
Dipartimento di Area Tecnica
Dipartimento Amministrativo
Area delle Professioni Sanitarie Direz. Professioni Tecnico Sanitarie e della Riabilitazione
Ufficio Stampa
Direzione Professioni Infermieristiche e Ostetriche Comitato editoriale - Sito Web
Dipartimento Interistituzionale
DAI Cardio – toraco - vascolare
DAI Materno infantile
DAI Oncologico, trapianti e nuove tecnologie
DAI Emergenza Accettazione
DAI Neuroscienze
DAI Gastroenterologico e Malattie Infettive
6
DAI Anestesia e Terapie Intensive
DAI Area Medica
DAI Malattie muscoloscheletrich e e cutanee
DAI Radiodiagnostica e R. vasc e interv. e Med. Nucl.
DAI Medicina di Laboratorio
Assetto strutturale
Stato di avanzamento alla data del 31/12 del programma triennale per gli interventi di nuova edificazione o di riorganizzazione funzionale di strutture esistenti. Per gli interventi finanziati codice
tipo
descrizione intervento
T.S.
1
TECNOLOGIE SANITARIE
AP.TE01.1027
1
RMN 3 T
AP.TE02.1486
1
Lavori di installazione - 4 Angiografi digitali (AP.TE01.103, AP.TE02.1234 e 1485) TAC a 128 slices x Dip. Immagine
AP.TE02.1490
1
DEU
3
CISANELLO - ATTIVAZIONE DEU
AP.EO01.1038
3
REALIZZAZIONE NUOVO PRONTO SOCCORSO E DEU PRESSO IL P.O. DI CISANELLO DEU CISANELLO Realizzazione di cabina elettrica di trasformazione e stazione di emergenza (gruppi elettrogeni)
AP.EO04.1047
NUOVO SANTA CHIARA AP.EO01.1062
AP.EO01.1448
AP.EO01.1449 AP.EO01.1168 AP.EO01.1449 AP.EO01.1240
AP.EO03.1241
3
4 4.2
4.3
4.4 4.5 4.5
4.6
COMPLETAMENTO S.CHIARA"
"NUOVO
Completamento del trasferimento di Santa Chiara a Cisanello Realizzazione Piastra diagnostica Completamento del trasferimento da S. Chiara a Cisanello Degenze ed ambulatori, sistemazioni esterne, magazzini, direzionale, etc Completamento del trasferimento da S. Chiara a Cisanello - Lavori Complementari Completamento del trasferimento da S. Chiara a Cisanello - Lavori di urbanizzazione primaria Completamento del trasferimento di Santa Chiara a Cisanello Realizzazione Piastra diagnostica Completamento del trasferimento da S. Chiara a Cisanello - Arredi ed attrezzature non sanitarie
7
IMPORTO INIZIALE DEI LAVORI 4.100.000,00
Flussi 2012 202.387,09
2.000.000,00
163.461,39
1.000.000,00
31.036,50
1.100.000,00
7.889,20
43.075.541,74
878.726,85
40.036.541,74
47.996,48
3.039.000,00
830.730,37
306.612.051,30
5.113.465,18
44.204.403,20
200.795.596,80
3.395.748,06
29.405.377,49
202.052,34
7.806.673,81
-
4.400.000,00
266.015,50
20.000.000,00
1.249.649,28
codice
tipo
LC
6
LAVORI IN CISANELLO
AP.EN01.1177
6
AP.EO05.1513
6
INSTALLAZIONE PANNELLI FOTOVOLTAICI Prepiastra (AMPLIAMENTO Laboratorio Analisi AP.EO05.1057 e Centro Trasfusionale AP.EO05.1058) Urbanizzazione Area Prepiastra Allacci, Cabina, Solettoni
AP.EO05.1522
6
descrizione intervento
IMPORTO INIZIALE DEI LAVORI
Flussi 2012
5.074.968,00
2.539.740,56
1.384.968,00
394.935,96
2.190.000,00 1.635.151,77 1.500.000,00 509.652,83
Stato di avanzamento del programma d’interventi di mantenimento del patrimonio strutturale e strumentale. Per le strutture ospedaliere codice
tipo
descrizione intervento
1° POT
2
CISANELLO - ATTIVAZIONE 1° POTENZIAMENTO
AP.EO04.1051
2
Sistemazioni esterne e realizzazione fognatura bianca del primo potenziamento (Ex Deu) di Cisanello
LSC
5
LAVORI IN S. CHIARA
AP.EO05.1049
5
Ristrutturazione edificio n° 2 Cl. Ostetricia e Ginecologia con ristruturazione completa del reparto Ambulatori U.O. Ostetricia e Ginecologia sito nell' ala sud per la razionalizzazione ed ottimizzazione dei percorsi e creazione di nuovi spogliatoi. Unificazione dei Laboratori di analisi presso CNR (ex Fisiologia clinica)
AP.EO05.1058
5
AP.EO05.1055
5
AP.EO05.1493
5
Ristrutturazione edificio n° 8 Clinica MEDICA clinica chirurgiche
IMPORTO INIZIALE DEI LAVORI
Flussi 2012
500.000,00
82.217,80
500.000,00
82.217,80
3.450.000,00
498.327,91
1.100.000,00 36.021,45
450.000,00 47.916,00 600.000,00 29.891,56 700.000,00 196.956,39
AP.EO05.1494
5
realizzazione spdc 1° lotto - 2° lotto
300.000,00
AP.EO05.1502
5
ex urologia procreazione assistita
100.000,00
46.372,40 78.810,46 AP.EO05.1504
5
radiofarmacia compresa cappa
200.000,00 62.359,65
8
codice
tipo
LC
6
LAVORI IN CISANELLO
AP.EO05.1056
6
Cisanello - AMPLIAMENTO CENTRO TRASFUSIONALE (nuovo Centro Donatori) REALIZZAZIONE DEL FABBRICATO PER AMBULATORI SPECIALISTICI (ex scheletro) Lavori necessari allo Spostamento del reparto di Ortopedia da S. Chiara a Cisanello Urbanizzazione area logistica
AP.EO01.1039 AP.EO05.1505 AP.EO05.1511
6 6 6
descrizione intervento
IMPORTO INIZIALE DEI LAVORI
Flussi 2012
3.350.000,00
302.351,78
1.900.000,00 32.074,68 600.000,00 15.100,80 500.000,00 21.305,32 350.000,00 233.870,98
IBC
7
INTERVENTI CONTINUITA'
BASE
DI
33.940.000,00
AP.IT01.1044
7
3.000.000,00
AP.AC02.1173
7
AP.EO03.1174
7
AGGIORNAMENTO E INNOVAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE INFORMATICHE AZIENDALI (HARDWARE) MANUTENZIONE EDILIZIA ED IMPIANTISTICA DI S. Chiara e Cisanello APPARECCHIATURE E TECNOLOGIE SANITARIE per S. Chiara e Cisanello FERRI CHIRURGICI per S. Chiara e Cisanello ARREDI per S. Chiara e Cisanello
AP.AC02.1176
7
ATTREZZATURE ECONOMALI
AP.EO01.1172 AP.TE02.1229
7 7
7.576.352,77 375.324,75
9.900.000,00 3.774.026,13 18.000.000,00 2.390.982,93 1.500.000,00
510.659,38
1.340.000,00 448.488,28 200.000,00 76.871,30
9
Assetto tecnologico Nel corso dell’anno sono state acquisite attrezzature e concluse alcune procedure di gara che hanno permesso e permetteranno nel corso del 2013 di mettere a regime ed ottimizzare svariate attività, oltre a consentire il trasferimento di alcune Unità Operative nella nuova sede più adeguata e tecnologicamente avanzata. In dettaglio: Realizzazione del nuovo Polo di Emodinamica/Elettrofisiologia Nel corso del 2012 sono state espletate tutte le procedure di gara, che è stata disegnata per realizzare un polo su due piani (p.1 Emodinamica, p.2 Elettrofisiologia) che soddisfi la necessità cliniche di attività in continuo sviluppo e che necessitano di costante adeguamento tecnologico. Al primo piano sono previsti 2 angiografi monoplanari, letti monitorizzati, sale attrezzate con ventilatori per anestesia, al secondo piano 2 angiografi (monoplanare e biplanare), con le stesse attrezzature a corredo. L’impianto angiografico biplanare per elettrofisiologia che verrà installato possiede un’architettura digitale in grado di soddisfare tutti i requisiti di una moderna sala angiografica per elettrofisiologia, con la possibilità di effettuare anche esami di emodinamica di base, come il cateterismo cardiovascolare. L’impianto angiografico monoplanare per sala di cateterismo cardiovascolare possiede anch’esso un’architettura digitale in grado di soddisfare tutti i requisiti di una moderna sala angiografica per elettrofisiologia, con la possibilità di effettuare esami di emodinamica avanzata, come l’acquisizione
e
l’elaborazione
numerica
di
immagini
anatomo-funzionali
del
sistema
cardiovascolare. Sia per il primo che per il secondo piano, come apparecchiature a completamento, sono compresi nella fornitura: n. 4 poligrafi sia per elettrofisiologia che per emodinamica, n. 3 strutture pensili rotanti per assistenza anestesiologica, due sistemi di monitoraggio composti da n. 7 monitor parametri vitali e n. 2 centrali di controllo remoto. Inoltre: n. 2 sistemi per anestesia su pensile e n. 1 sistema per anestesia carrellato.
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Emodinamica: attività e dotazioni necessarie Il Laboratorio di Emodinamica deve essere dotato di sale con sistemi di registrazione digitale delle immagini angiografiche con ricostruzione in 3D per le procedure di cardiologia diagnostica ed interventistica. Le apparecchiature presenti nel laboratorio di Emodinamica comprendono strumentazioni integrate per la diagnostica intracardiaca (ecografia intracardiaca, ICE) e per la diagnostica intravascolare come l’ecografia intracoronarica (IVUS), la Tomografia a coerenza ottica (OCT) e metodiche di rilevazione di flussi e pressioni endovascolari (flow e pressure-wire). Il Laboratorio esegue studi diagnostici comprendenti il cateterismo cardiaco, la coronarografia e l’angiografia periferica; svolge inoltre una intensa attività di interventistica prevalentemente percutanea tra cui angioplastica coronarica e periferica (carotidea, renale, arti inferiori e superiori) e interventistica strutturale tra cui impianto percutaneo di protesi valvolare aortica, riparazione percutanea della valvola mitralica, chiusura di difetti interatriali
e di occlusione percutanea
dell’auricola sinistra. È in programma l’applicazione di innovative procedure comprendenti nuovi modelli di valvola aortica, anuloplastica mitralica e impianto percutaneo di protesi mitralica; pertanto, è necessario il futuro utilizzo di sale che siano fornite di strumentazioni idonee allo svolgimento di interventi che comprendano la presenza di un’assistenza anestesiologica e cardiochirurgica. Il laboratorio garantisce nelle 24 ore la completa copertura per il trattamento delle principali emergenze cardiologiche in collaborazione con il Pronto Soccorso e il Servizio di Emergenza Territoriale - 118.
La gestione delle emergenze è garantita dalla contemporanea
presenza di due sale di emodinamica entrambe adeguatamente attrezzate per far fronte alle situazioni di urgenza ed emergenza, quest’ultime in netta crescita rispetto al passato. Elettrofisiologia: nuove tecnologie in Aritmologia L’aritmologia interventistica è un settore con elevata necessità di tecnologia, che presenta un tasso di innovazione particolarmente elevato. L’immissione continua di nuovi sistemi ha permesso peraltro negli ultimi anni di estendere con ottime probabilità di successo le procedure interventistiche a tutte le aritmie cliniche. L’investimento iniziale in tecnologie viene quindi ripagato da una migliore qualità dell’assistenza con la contemporanea riduzione di accessi sanitari ed ospedalieri e quindi, in definitiva, un elevato rapporto costo beneficio in termini relativi ed assoluti. Nel campo dei Dispositivi Impiantabili le nuove generazioni di devices ed elettrocateteri consentiranno di migliorare i risultati della terapia. Nuovi elettrocateteri multipolari per la stimolazione del ventricolo sinistro consentiranno una stimolazione più efficace riducendo alcune delle attuali limitazioni. I dispositivi stanno implementando sistemi di riprogrammazione automatica per l’ottimizzazione della terapia, riducendo accessi ambulatoriali e ricoveri per 11
scompenso. Allo stesso tempo i dati registrati dal device, analizzati clinicamente, permetteranno di ottimizzare la terapia medica e di prevedere scompenso acuto ed ospedalizzazioni. La prevenzione della Morte improvvisa può avvalersi, oltre che degli ICD convenzionali, anche di defibrillatori indossabili o sottocutanei. L’indossabile è particolarmente utile quando l’impianto deve essere differito, in attesa dell’evoluzione clinica o dell’efficacia della terapia (IMA recente, Infezione). Il sottocutaneo preserva il sistema vascolare ed è indicato in pazienti giovani (lungo follow-up) o con complicazioni vascolari (Cardiopatie congenite, precedenti estrazioni, occlusione venosa). L’ultima generazione di devices, inclusi i Loop Recorder impiantabili, consentono l’esecuzione del monitoraggio remoto, trasmettendo ogni 24 ore il rapporto del loro funzionamento ed i dati rilevati. Questa funzione, se adeguatamente supportata da un’adeguata organizzazione clinica, migliora l’assistenza, ottimizza la terapia, riduce accessi ambulatoriali e ricoveri, può aumentare la durata del servizio dei dispositivi, con l’intuibile impatto sul loro costo. Le procedure di ablazione si avvalgono attualmente delle possibilità offerte dai sistemi di mappaggio elettroanatomico. Tali sistemi ricostruiscono la geometria delle camere cardiache, integrandola inoltre con altre tecniche di imaging (TC, RMN, Angiografia rotazionale, Eco intracardiaco) permettendo il mappaggio dell’aritmia nel tempo e nello spazio. Questa tecnologia riduce il tempo della procedura, aumentandone efficacia e sicurezza. In particolare per l’ablazione della fibrillazione atriale sono in corso di introduzione elettrocateteri tecnologicamente avanzati, di forma circolare, che consentono l’ablazione selettiva dello sbocco delle vene polmonari. Tali sistemi indurranno una significativa riduzione della durata delle procedure. I sistemi di mappaggio EA rendono inoltre possibile l’esecuzione di indagini elettrofisiologiche e di ablazioni in assenza totale di esposizione radioscopica. L’ampliamento dell’utilizzo di tali tecnologie avrà un rilevante impatto sulla riduzione della dose di radiazioni assorbita sia dagli operatori che dai pazienti, con le conseguenti ricadute in termini di sicurezza. In particolare i pazienti di età più giovane saranno sempre più da indirizzare a procedure con tali sistemi. Sono inoltre in fase d’ingresso nella pratica clinica sistemi di integrazione dell’immagine radiologica e radioscopica nei sistemi di visualizzazione e mappaggio, che consentono, con un utilizzo minimo di imaging radiologico, di movimentare i cateteri navigando in tempo reale all’interno delle immagini acquisite. Anche tali sistemi potranno ridurre l’uso delle radiazioni, oltre a facilitare enormemente l’efficacia di procedure di impianto o di ablazione. Nuovo monitoraggio UTI e MCVI (numero postazioni, caratteristiche ecc.) A seguito della gara svolta nel 2012, nei primi mesi del 2013, la ditta Mindray inizierà l’installazione in UTIC e MCVI del nuovo sistema di monitoraggio e telemetria, consistente in n.8
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monitor posto letto, n.8 monitor per terapia subintensiva, n.8 telemetrici e n.1 centrale di monitoraggio. Le principali caratteristiche tecniche di questo nuovo sistema sono: l’implementabilità e l’intercambiabilità dei moduli, la possibilità di rilevazione dei parametri multipli, di visualizzazione contemporanea di n.12 tracce ECG, la dotazione di una piccola unità di monitoraggio per trasporto paziente, l’analisi automatica e continua del tratto ST con analisi B/B completa di Trend. Laboratori “Pre-piastra” Nell’ultima parte del 2012 è stato completato il trasferimento dell’U.O. Microbiologia, in piena operatività nella nuova sede da gennaio 2013. A integrazione delle attrezzature già in possesso del reparto ed in sostituzione di apparecchi obsoleti, sono stati acquisiti: cappe chimiche a flusso laminare, cappe biologiche biohazard, un incubatore CO2 con camera in acciaio, un incubatore a camicia d’acqua refrigerato, tre termostati verticali e due congelatori -80°C. In previsione del prossimo trasferimento della U.O. Virologia, anche in questo caso ad integrazione delle attrezzature già in possesso del reparto ed in sostituzione di apparecchi obsoleti sono stati acquisiti: cappe chimiche a flusso laminare, cappe biologiche biohazard, un termociclizzatore, quattro centrifughe refrigerate da banco, un termostato CO2, un nano spettrofotometro ed una vasca per gel elettroforesi. Per entrambe queste UU.OO. è prevista la realizzazione di due aree da destinare a laboratori di biosicurezza con livello di contenimento 3. In entrambe queste aree saranno installate sia cappe chimiche a flusso laminare di classe II A, che autoclavi orizzontali da banco passanti a doppia porta con immissione istantanea di vapore saturo mediante generatore esterno. La procedura di gara è stata attivata nel corso del 2012 e sarà completata nei primi mesi del 2013. U.O. Radioterapia Nel corso del 2012 è stato acquisito il Sistema Calypso, che consente un monitoraggio accurato degli organi interni durante il trattamento radioterapico nei pazienti affetti da carcinoma della prostata. Il sistema Calypso rileva i segnali di transponder miniaturizzati inseriti nella prostata localizzandone istante per istante la posizione durante il trattamento. Ciò rende possibile l'individuazione di minimi spostamenti dell'organo rispetto al pianificato indicandone le componenti spaziali e fornendo quindi la possibilità agli operatori di operare degli aggiustamenti atti a riportare il tutto nella situazione originaria. Si ottengono così monitoraggio accurato e continuo durante il trattamento, riduzione degli errori dell’operatore, riduzione degli effetti collaterali per il paziente ,
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migliore qualità della vita, margini di trattamento più stretti, incremento della dose e migliori risultati e riduzione numero sessioni di trattamento. U.O. Medicina Nucleare Nuovo tomografo PET/CT Discovery 710 GE Il nuovo sistema integrato PET/TC è di tipo whole body, corredato di workstation di acquisizione ed elaborazione delle immagini, destinato ad attività di diagnostica clinica prevalentemente in campo oncologico, neurologico e cardiologico, comprende due stazioni di elaborazione remota ed un isolatore schermato dotato di frazionatore automatico di siringhe. Il nuovo tomografo PET/CT migliora l’integrazione della due metodologie diagnostiche, sviluppando nuovi algoritmi di ricostruzione per migliorare la qualità diagnostica (es. algoritmi full 3D con sistemi di correzione ad alta definizione con tempo di volo e psf), sviluppando nuovi protocolli di acquisizioni che tengano conto del naturale movimento respiratorio del paziente durante l’acquisizione (es. tecniche motion free e gating respiratorio) e il maggiore grado possibile di integrazione tra le diverse modalità diagnostiche e di trattamento quali: imaging molecolare PET/CT diagnostica, medicina nucleare tradizionale e utilizzo dell’imaging ibrido in radioterapia in campo oncologico, neurologico e cardiologico. Lo scanner PET ha una particolare geometria di acquisizione ed architettura di sistema studiate appositamente per permettere una migliore gestione dei protocolli Whole Body, e ridurre i tempi di acquisizione (circa 12 minuti a paziente). Lo scanner è dotato di un particolare cristallo che consente di ottenere un’immagine clinica con un migliore contrasto. La componente TC del sistema è a 64 slice, dotato di un nuovo dispositivo “Focal Spot Tracking” che controllando automaticamente il collimatore, consente di seguire la fluttuazione della macchia focale durante la scansione. Questo sistema determina una riduzione della dose al paziente dal 25 al 40%. Adeguamento della radio farmacia della Medicina Nucleare santa Chiara e Cisanello Sono state acquisite attrezzature per radio farmacia, necessarie all’adeguamento dei locali e della strumentazione come previsto dal DM 30/03/2005 “Norme di Buona Preparazione dei Radiofarmaci in Medicina Nucleare”. Le attrezzature acquisite comprendono: una cella per la preparazione di radiofarmaci ottenuti da kit, una cella per le preparazioni estemporanee (con radioisotopi beta/gamma ad alta energia), un 14
isolatore per marcature cellulari per la manipolazione di preparati radiofarmaceutici ad alto rischio microbiologico. Inoltre: una stazione di lavoro per cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) con detector UV + gamma + beta, due armadi frigoriferi-congelatori a -20°C piombati combinati per precursori e campioni per controlli di qualità, due armadi congelatori a -80°C per conservazione campioni per controlli di qualità, un Gamma Counter, un radiocromatografo, due sistemi Endosafe-PTS, un iniettore automatico FDG. Le nuove celle di manipolazione dei radiofarmaci e per la radiomarcatura degli elementi cellulari del sangue sono in attesa di essere istallate al termine dei lavori di adeguamento strutturale. Gli strumenti per i laboratori di controllo di qualità dei radiofarmaci sono già istallati e sono attualmente. Gamma Camere È stato inoltre acquisito un sistema gamma camera dedicato per scintimammografia. È un sistema per l’esecuzione dell’imaging della mammella e di piccoli organi (linfonodo sentinella, tiroide e paratiroidi) mediante utilizzo di traccianti marcati con radionuclidi emettenti fotone singolo. Nuova apparecchiatura DISCOVERY NM 750b “Molecular Breast imaging” Si tratta di una apparecchiatura dedicata allo studio della mammella, il paziente viene acquisito con il massimo confort senza compressione, può star seduto o in piedi a seconda del protocollo. Per la tipologia di detettore, non ci sono spazi morti con la superficie corporea e si inietta una dose minore rispetto ad una gamma camera convenzionale. Le modalità di acquisizione sono quelle della tipiche della mammografia (proiezioni) con paziente seduto od in posizione ortostatica. Il risultato sono 4-8 proiezioni (4 proiezioni per la configurazione a singola testa, 8 proiezioni per la configurazione doppia testa, questa ultima configurazione è offerta in gara) di immagini planari di facile interpretazione da parte del clinico. Il sistema è molto versatile, e può essere settato per acquisire anche immagini di altri organi o apparati: mammella/linfonodi, testa/collo (tiroide/paratiroidi), estremità (mani/piedi). Questa è la prima apparecchiatura di questo tipo istallata in Europa. La principale indicazione clinica dell’esame scintimammografico è la caratterizzazione delle lesioni mammografiche e RM dubbie poiché quando l’esame è negativo la possibilità che si tratti di un tumore è molto bassa. Inoltre, l’esame può essere impiegato per definire la risposta alla chemioterapia neoadiuvante in pazienti con neoplasia della mammella localmente avanzata e per eseguire procedure di preparazione alla chirurgia radioguidata nel caso di lesioni occulte della mammella (ROLL). Pertanto questa tecnologia sarà impiegata per ottimizzare il percorso diagnostico-terapeutico dell’alto numero di pazienti che si rivolge alla Breast Unit della AOUP.
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Nuove gamma camere per la Sezione di Cisanello della Medicina Nucleare: Sono già state aggiudicate ed in attesa di essere istallate al termine dei lavori di adeguamento strutturale, vanno a sostituire 2 apparecchiature oramai datate nell’ottica di una ottimizzazione delle attività con apparecchiature più performanti ed affidabili. Ecografia L’acquisizione di alcune macchine e di apparecchiature portatili ha consentito una ottimizzazione dell’attività potenziandola nei punti di maggior interesse/afflusso. Due particolari situazioni meritano un ulteriore approfondimento: la diagnostica ematologica ed il potenziamento dell’attività ambulatoriale nel centro senologico. U.O. Ematologia È stato acquisito, per l’U.O. Ematologia, un ecografo multidisciplinare top di gamma per soddisfare la necessità del reparto di eseguire ecografie con mezzo di contrasto dei linfonodi superficiali e dei parenchimi addominali per diagnosi di recidiva e follow up dei pazienti con Linfoma e per soddisfare l’esigenza di studio dell’intestino. Tale apparecchiatura consente le seguenti applicazioni cliniche: 1.
Possibilità di eseguire esami ecografici con mezzo di contrasto con una particolare
tecnologia di gestione dell’impulso multiplo con cancellazione tissutale totale e con visualizzazione esclusiva dell’enhancement delle microbolle (tecnologia costituita da una combinazione di pulse inversion e power modulation). 2.
Presenza di pacchetti software avanzati per lo studio della micro-vascolarizzazione
contestuale ai linfonodi studiati, mediante ricostruzione digitale dei pattern di ingresso (traiettorie) delle micro bolle (possibilità di valutazione della eventuale distribuzione patologica). 3.
Possibilità di eseguire esami di elastonosonografia in cui non è richiesta la pressione
manuale dell’operatore sulla sonda, pertanto con una buona riproducibilità dei dati acquisiti, da applicare ai linfonodi superficiali (elastonosonografia quasi “operatore-indipendente”). 4.
Possiblità di studiare pazienti obesi mediante apposita sonda convex (C5-1) estremamente
sensibile, dotata di tecnologia innovativa (uguale orientamento dei cristalli piezoelettrici), per la ricerca di recidive precoci linfodali o parenchimali addominali. 5.
Possibilità di effettuare esami di eco-contrastografia con apposita sonda ad alta frequenza
(L9-3) per lo studio della flogosi intestinale (“malattia trapianto verso ospite acuta”-GVHDintestinale potenzialmente fatale; “enterocolite nel pazinete neutropenico”; localizzazione intestinali di malattie neoplastiche ematologiche; diagnosi differenziale malattia-ascessi). 16
6.
Possibilità di effettuare studi superficiali di linfonodi con mezzo di contrasto con sonda
dedicata ad alta frequenza (L12-5) 7.
Possibilità di acquisizione del modulo “FUSION imaging” che consente di fondere
immagini provenienti da diverse modalità diagnostiche come US, TC, RMN e soprattutto, visto il vasto utilizzo in Ematologia, con PET-TC. Senologia Sono stati acquisiti per diagnostica senologica due ecografi multidisciplinari dotati di una sonda lineare vascolare per parti molli, mammella, tessuti superficiali e sistema muscolo scheletrico. Questo trasduttore lineare ad alta frequenza è di fondamentale utilità nella diagnostica senologica perché consente di eseguire una scansione radiale panoramica dell’albero duttale in modalità realtime, senza dover ricorrere alla ricostruzione elettronica a partire da acquisizione di parti più piccole della struttura ghiandolare, con le inevitabili imprecisioni derivanti dall’acquisizione frazionata. Tale sonda consente inoltre l’esecuzione dello studio Doppler in un’area anatomica sufficientemente ampia per l’applicazione senologica. Vi è anche la possibilità di acquisizione del modulo per elastosonografia, per la caratterizzazione delle lesioni mammarie.
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Parte II – Attività Attività di ricovero
L'AOUP, per l’anno 2102, ha avuto in dotazione 1.347 posti letto dei quali 1.139 “ordinari” con un tasso di occupazione intorno all’81% e 208 di day hospital con un tasso di occupazione intorno al 61%. La continua ricerca nell’utilizzo efficiente, efficace e appropriato delle risorse strutturali ha permesso una ulteriore riduzione, rispetto all’anno precedente, di 37 posti letto dei quali 26 di degenza ordinaria, 3 di day hospital e 8 paganti. Contestualmente e come diretta conseguenza delle scelte attuate dall’azienda in tema di regole di erogazione dei servizi e in tema di appropriatezza: - si è avuta una riduzione del 7,28% dei ricoveri pari a 5.395 ricoveri (68.753 ricoveri vs 74.148 del 2011) dei quali 5.282 per “Acuti” (1.023 Ordinari e 4.259 D.H.); - si è osservata una riduzione del 7,73% delle giornate di degenza complessivamente erogate (376.465 vs 407.996 evitando 31.531 giornate). La riduzione delle giornate di degenza risulta percentualmente ancora maggiore (-8,01%) considerando la quota parte dei ricoveri per acuti che ha permesso di evitare 14.056 giornate di degenza in regime ordinario (4,59% in meno dell’anno precedente) e 16.793 accessi in regime di day Hospital (21,29% in meno dell’anno precedente). L’introduzione di metodologie innovative di analisi nell’utilizzo appropriato dei tempi di degenza, quali il visual hospital, ha consentito di eliminare inefficienze presenti nei percorsi assistenziali offerti permettendo una ulteriore riduzione della degenza media e di quella trimmata (calcolata scorporando i ricoveri ordinari di 0-1 giorno e quelli oltre soglia) che si posizionano rispettivamente su 6,04 e 6,84 giorni rispetto ai 6,21 e 6,97 dell’anno precedente. Tale risultato si è accompagnato a un calo del 6,6% dei ricoveri “outliers” che passano dai 763 dell’anno precedente agli attuali 716 dei quali 170 chirurgici e 546 medici; questi ultimi possono considerarsi, peraltro, nonostante i notevoli miglioramenti nel garantire la continuità assistenziale ospedale - territorio, un indicatore indiretto delle difficoltà territoriali a prendersi carico di tali pazienti. Si conferma la vocazione di Ospedale di rilievo nazionale e di Alta Specializzazione registrando un incremento percentuale dei ricoveri ordinari di Alta e Media Complessità (47,46% dell’anno 2012 vs 46,74% del 2011) ed una costante flessione di quelli di specialità di base. L'incremento è maggiormente evidente, in termini assoluti e percentuali, a carico della frazione dei ricoveri ordinari con maggiore complessità (peso medio >4) che passa da 3.079 casi, pari al 6,24% dell’anno 2011, a 3.160 pari al 6,54% del 2012; questo dato appare ancora più significativo considerando la flessione di n. 1.023 ricoveri ordinari per acuti. 18
Una conferma nell’uso appropriato delle risorse e dell’aumento della complessità dei casi trattati si evince da un significativo incremento del peso medio dei ricoveri ordinari che passa da 1,74 del 2011 a 1,75 del 2012 e dell'importo medio che varia dai 4.423 € del 2011 ai 4.464 € del 2012. Grazie alle azioni correttive intraprese, inoltre, il numero dei ricoveri per i DRG medici considerati ad alto rischio d’inappropriatezza, individuati all’interno della DGRT 1163/2011, cala dai 16.652 del 2011 ai 13.929 del 2012 (-2.723 casi) con una riduzione percentuale del 16.32%. Il numero complessivo dei DRG medici considerati ad alto rischio d’inappropriatezza è da considerarsi, all'interno dell'AOUP, sovrastimato per la consistente presenza di prestazioni radiometaboliche sfocianti nel DRG 409 (n° 2.816 casi nel 2012 vs 3.006 del 2011) che devono essere effettuate obbligatoriamente in regime di degenza, in applicazione della normativa in materia di protezione sanitaria delle persone contro i rischi dalle radiazioni ionizzanti connesse alle esposizioni mediche ( D.lgs 17-03-1995 n.230, D.lgs 26-05-2000 n. 187); pertanto, al netto di tali ricoveri, la flessione percentuale è del 22.8% (13.646 del 2011 vs 11.113 del 2012). La vocazione chirurgica dell'Azienda si rafforza ulteriormente raggiungendo il 52,81% dei casi con DRG chirurgico sul totale delle dimissioni, confermando il trend di crescita rispetto all’anno precedente (+3,27%) con un incremento maggiore nel segmento dei ricoveri ordinari (55,88%). L’attrazione dei pazienti da altre regioni appare pressoché stabile percentualmente rispetto all’anno 2011 attestandosi intorno al 23,74% di tutta l’intera produzione effettuata in regime di ricovero, ma in termini assoluti, si è riscontrato un calo dei ricoveri (-1.360 di cui 580 in regime ordinario e 780
in regime a ciclo diurno ).
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Ricoveri per livello di complessità
Si registra un incremento, in termini assoluti e percentuali, dei casi trattati e classificati come alta specialità passando da 8.800 casi, pari al 12,38% di tutti i ricoveri per Acuti realizzati nell’anno 2011, a 8.868, pari al 13,49% dell’anno 2012. L’incremento è ancora più evidente considerando solamente la quota parte di Alta Specialità con peso > di 4 (+73 ricoveri). Contestualmente si registra una flessione del 2,03% dei ricoveri classificati come specialità di base (-4.572 ricoveri in assoluto), passando da 43.463 casi, pari al 61,17% nell’anno 2011, a 38.891, pari al 59,14% dell’anno 2012. Esaminando i ricoveri effettuati in regime “ordinario”, analogamente, si registra un ulteriore incremento, in termini assoluti e percentuali, dei casi trattati e classificati come alta specialità passando da 8.465 casi, pari al 17,16% di tutti i ricoveri per Acuti realizzati nell’anno 2011, a 8.481, pari al 17,56% dell’anno 2012. L’incremento è ancora più evidente considerando solamente la quota parte di Alta Specialità con peso > di 4 (+81 ricoveri). Contestualmente si registra una flessione dello 0,72% dei ricoveri classificati come specialità di base (-896 ricoveri ordinari), passando da 26.275, pari al 53.26% nell’anno 2011, a 25.379, pari al 52,54% dell’anno 2012. La sottofrazione dei ricoveri ordinari ad Alta Complessità con peso>4, pur rappresentando il 6,54% dei ricoveri ordinari, comporta il 29,02% dell’importo tariffario (+0,32% rispetto all’anno precedente), mentre l’intera frazione dei ricoveri ordinari ad Alta Complessità (peso >= 2,5), pur rappresentando il 17,56% dei ricoveri ordinari comporta il 50,07% dell’importo tariffario per tale tipologia di ricovero (+0,37% rispetto all’anno precedente). La frazione dei ricoveri ordinari di media complessità rappresenta il 29,91% del totale e comporta il 25,20% dell'importo tariffario (+0,04%), mentre quelli di bassa complessità, pur rappresentando il 52,54% dei ricoveri, comportano il 24,73% dell'importo tariffario (-0,41%).
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Attività ambulatoriale
La crescente rilevanza assunta dall'attività ambulatoriale ha comportato l’ulteriore revisione di alcuni processi. Attività avviate nell’anno Di particolare rilevanza è stato l’avvio di revisione del Catalogo delle prestazioni ambulatoriali offerte dall’Azienda che ha comportato anche la ridefinizione dei termini in uso al riguardo, al fine di fornire agli utenti interni ed esterni una maggiore chiarezza sull’offerta medesima. Detto processo ha riguardato anche le operazioni di allineamento delle prestazioni fra i sistemi CUP e RIS. È iniziato il processo di revisione delle agende CUP, indispensabile alla luce delle indicazioni DGRT 493/2011, nonché della conversione dei DH in Day Service. Il processo, che coinvolge tutti i DAI, è tuttora in atto. Per necessaria chiarezza sono stati ridefiniti i termini in uso, classificando le prestazioni in: a) Prestazioni di primo livello Sono prenotabili su decisione dei medici generalisti, tramite CUP integrato AOUP – ASL5, Sportelli, Farmacie, sedi delle Associazioni di Volontariato; sono indifferenziate rispetto all’erogatore. Comprendono: 90 tipologie di visite e 16 prestazioni nomenclate e sottoposte a monitoraggio da parte della Regione; 356 prestazioni di diagnostica per immagini (esplose secondo catalogo RIS). b) Prestazioni di secondo livello Prenotabili su decisione di medici interni tramite GSA e tramite CUP aziendale; prenotabili, in casi predefiniti, anche da specialisti esterni (ambulatoriali o di altri ospedali). Queste prestazioni sono diversificate con specificità in base alla branca di erogazione. I Direttori di DAI, con i Referenti Dipartimentali, stanno procedento a una drastica revisione del sistema, al fine di consentire un efficace governo delle liste di attesa, osservando la sequenza operativa di seguito indicata: 1° eliminare le agende duplicate 2° unire le agende che impiegano le stesse risorse produttive (spazi e apparecchi); utilizzare le estrazioni denominate "RERO" per verificare l’effettivo utilizzo di ogni singola agenda 3° riorganizzare le agende. c) Prestazioni secondarie: prestazione di primo o di secondo livello richiesta come proseguimento di un percorso di cura, da parte di uno specialista AOUP. Nel corso d’incontri con i Referenti Dipartimentali sono stati loro consegnati gli elenchi delle agende di rispettiva competenza, descrivendo le principali criticità riscontrate. 21
Consolidamento attività avviate nell’anno 2011 e azioni derivanti dall’applicazione di normative regionali in materia ambulatoriale A seguito delle azioni promosse e già indicate nella Relazione 2011 relativamente alla DGRT/2011, sono state rese prenotabili secondo i criteri di priorità e sempre con azioni coordinate con l’Asl 5, le seguenti visite: -Visita cardiologica + Ecg (maggio 2012) -Esame audiometrico e Visita Dermatologica (Settembre 2012) -Visita Chirurgica e Visita ORL (Novembre 2012) -Visita Neurologica e Emg (Dicembre 2012). È stata data attuazione al Regolamento “Esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria” redatto di concerto con la U.O.GAPAO. È stata intensificata, in collaborazione con la U.O.GAPAO, l’attività di formazione rivolta a personale sanitario e amministrativo, in particolare per quanto riguarda l'applicazione della DGRT 493/2011, il nuovo Regolamento Esenzioni sopracitato e gli adempimenti tecnico/amministrativi di inserimento dati nei SW gestionali, adempimenti indispensabili ai fini del riconoscimento di tutta l’attività ambulatoriale per interni, nonché per esterni in compensazione regionale o gestita in fatturazione diretta con altre Aziende Sanitarie e/o altri Enti. Sono stati predisposti n° 80 Day Service, in collaborazione con la U.O.GAPAO, che si aggiungono a quelli già avviati nel 2011 e per i quali è tuttora in corso la formalizzazione e l’inserimento nei SW gestionali. Si sono ulteriormente consolidate e ottimizzate, alcune funzioni di Accettazione dei reparti sia in fase di front office che di back office che hanno portato ad un miglioramento dei dati relativi all’attività prodotta.
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Attività in libera professione
L’attività ambulatoriale svolta in regime libero professionale presso l’edificio dedicato (n° 29) ha visto l’implementazione dell’attività di chirurgia ambulatoriale oltre che alla conferma del volume dell’attività presente . Le prestazioni erogate ai singoli piani: piano terra: dermatologia, chirurgia generale, senologia, oculistica chirurgia plastica, diagnostica di varie specialistiche: circa 7.500 prestazioni piano primo: otorinolaringoiatria, ortopedia, chirurgia generale, ostetricia e ginecologia, laboratorio analisi (esame istologico cervico-vaginale): circa 7.700 prestazioni piano secondo: cardiologia, angiologia, neurologia, reumatologia: circa 7.300 prestazioni piano terzo: odontostomatologia, chirurgia maxillo-facciale, ortopedia, chirurgia della mano, chirurgia generale, urologia, psichiatria, psicologia, pediatria, gastroenterologia, endocrinologia, allergologia, pneumologia, laboratorio analisi, nefrologia, oncologia, medicina fisica, anestesia, radioterapia, neurochirurgia, reumatologia: circa 26.000 prestazioni Le prestazioni erogate in regime ambulatoriale, eseguite con la collaborazione del personale infermieristico di supporto hanno consentito l’inserimento di quest’ultimo, attingendo da una lista di disponibili ed integrando in misura del 20-25 % rispetto all’anno precedente. L’attività svolta si è giovata del lavoro congiunto del personale sanitario con il personale amministrativo per la destinazione degli spazi, un migliore impiego delle risorse presenti. Per l’applicazione della vigente normativa, nel mese di giugno è stato stilato un report sulla base delle indicazioni fornite dalle strutture di provenienza dei professionisti affinché si riuscissero a raggiungere livelli adeguati di erogazione delle prestazioni, analogamente a quanto effettuato nelle strutture di provenienza. Quanto sopra si è reso necessario anche per i professionisti che prestano la loro attività in regime libero – professionale all’interno dell’azienda ma in locali non specificatamente destinati. L’implementazione ha coinvolto la specialistica di pediatria, reumatologia, andrologia, terapia antalgica, e le altre specialistiche che necessitano di apparecchiature elettromedicali per le quali i locali sono condivisi. Sono stati infatti concordati orari e spazi per l’ottimizzazione delle apparecchiature a disposizione provvedendo a frazionare le attività che in una stessa seduta un professionista può erogare, compattando le prestazioni. Sulla base di quanto fino ad ora disegnato si segnala che il personale sanitario presente nella struttura provvede quotidianamente ad impiegare gli spazi che rimangono inutilizzati, consentendo 23
ad altri professionisti, che fanno estemporanea richiesta, di recuperare una seduta di visita, oltre a quelle previste dall’atto aziendale di adesione. L’attività di chirurgia ambulatoriale è stata svolta con l’adesione del personale di supporto, sono stati eseguiti 159 interventi nell’anno 2012, il 90% dei quali di chirurgia plastica e dermatologia per la rimozione di neoformazioni. Questa attività è svolta 3 giorni alla settimana per consentire una ottimizzazione delle risorse presenti. La chirurgia ambulatoriale svolta presso l’ed.29 prevede una specifica fase di accoglienza, di esecuzione e di osservazione che si completa con la compilazione della procedura aziendale per l’attività chirurgia, nello specifico l’applicativo ormawin. La struttura mette a disposizione un infermiere di supporto generico con specifiche competenze in ambito chirurgico e un operatore socio sanitario che, oltre a collaborare con il personale presente, gestisce l’attività generale. Sulla base di espresse esigenze da parte dei professionisti, è stato costruito un percorso per la erogazione delle prestazioni di chirurgia ambulatoriale in regime di day surgery, che vede la costruzione di un percorso le cui fasi sono tutte in regime libero professionale. L’attività di ricovero è stata svolta sia in AOUP che impiegando la struttura di ricovero della Casa di Cura San Rossore: viene descritta nella tabella seguente. Anno 2012 AZIENDA
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
RICOVERI
26
29
42
40
41
36
IMPORTO
Fatture emesse nei mesi seguenti
54.857,84
337.176,02
254.338,96
318.414,27
368.421,14
RICOVERI
37
52
46
36
72
55
IMPORTO
Fatture emesse nei mesi seguenti
182.034,78
90.488,10
166.408,02
228.415,99
208.886,01
SAN ROSSORE
Anno 2012
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Totale
RICOVERI
33
22
30
42
43
48
432
IMPORTO
261.057,53
321.420,75
205.449,33
213.311,93
279.273,28
707.914,22
3.321.635,27
RICOVERI
37
22
58
65
37
48
565
IMPORTO
248.035,20
125.464,82
228.441,89
235.821,92
171.045,10
290.800,08
2.175.841,91
AZIENDA
SAN ROSSORE
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Innovazioni introdotte durante l’anno
Progetto Net Visual Hospital L’estensione del progetto regionale Visual Hospital, finalizzato all’attuazione del Progetto "NetVisualDEA" di cui DGR 693 del 01/08/2011 e DGR 5428 del 28/11/2011, ad oltre l’80% dei posti letto ordinari di area medica e specialistica presenti nella AOUP ha consentito il raggiungimento di un duplice risultato: estendere la copertura della funzione di gestione dinamica dei posti letto (favorire un monitoraggio giornaliero dello stato dei letti disponibili e contestuale attivazione delle azioni necessarie ai vari livelli per favorire le dimissioni nei tempi previsti dei pazienti ricoverati) ed estendere ai reparti interessati l’applicazione del “Piano per ogni paziente”. Quest’ultimo strumento, già sperimentato in alcune delle medicine afferenti al Dipartimento di Emergenza Urgenza, ha portato alla riduzione di circa 1 giornata di degenza media, consentendo un considerevole recupero di risorse, espresse in minor numero di giornate di degenza maturate e, conseguentemente, una riduzione ulteriore dei costi di produzione.
Management della linea chirurgica La riprogettazione e l’analisi organizzativa del percorso chirurgico già implementata a partire dal 2011, ha permesso all’azienda di introdurre uno strumento ampiamente utilizzato nelle aziende di produzione, rispondente alle logiche dell’Activity Based Management: la distinta base. Per distinta base s’intende l’analisi dei costi del processo attraverso l’analisi di tutte le attività assistenziali e cliniche che si portano dietro i relativi costi. Al momento della pianificazione e decisione della realizzazione dell’evento si conosce quindi, a priori, il costo che verrà sostenuto dalla nostra organizzazione per la realizzazione di quell’evento. Portando a sistema questo modello è evidente come sia possibile strutturare dei budget di struttura operativa allineando, in modo condiviso con i professionisti, la produzione con i relativi costi e prendere decisioni di opportunità operativa (make/buy). La distinta base è stata utilizzata per la mappatura di tutte le procedure chirurgiche riguardanti la produzione del Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica. Lo strumento è stato quindi esteso a un ulteriore 20% di procedure chirurgiche realizzate in AOUP nell’anno 2012.
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Sempre all’interno della linea chirurgica, l'anno 2012, ha visto il consolidamento della collaborazione tra AOUP e il laboratorio Alias.com istituito tra l'università di Pisa e l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. La collaborazione ha portato allo studio di un algoritmo di gestione delle assegnazioni degli slot chirurgici all'interno di un progetto che prevede, per l'AOUP, l'estensione del modello di gestione centralizzata del percorso chirurgico all'80% dei blocchi operatori aziendali. Ottimizzazione del Percorso di Preospedalizzazione La prima fase del progetto di centralizzazione della preospedalizzazione concluso nel 2011 ha portato a convogliare sotto un unico modello organizzativo 16 UU.OO. chirurgiche ovvero il 71% della produzione chirurgica elettiva AOUP. Nella prospettiva di estendere la preospedalizzazione centralizzata a tutta l’attività chirurgica elettiva AOUP, nel 2012 sono state poste le basi per un update del processo di valutazione preoperatoria soprattutto in previsione dell’attivazione dei nuovi centri clinici. Inoltre, rispetto all’epoca di attivazione del percorso centralizzato (anno 2009) sono emerse novità rilevanti nella letteratura, riassunte in linee guida e raccomandazioni che sono recepite e contestualizzate in molte realtà internazionali. Tale riflessione ha portato alla promozione di un percorso di consenso orientato alla definizione di un profilo per la valutazione preoperatoria che permetta di conciliare le esigenze di standardizzazione in una luce di appropriatezza e di assicurare sicurezza ai pazienti ed agli operatori. Risultato di questo percorso di consenso è un documento aziendale condiviso che consentirà di sperimentare nuove linee diagnostiche preoperatorie orientate a coniugare standardizzazione, sicurezza ed efficienza.
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Centri e Percorsi Nell’anno 2012 è stato attivato il Centro Clinico di Senologia (DDG n°1018 del 24 Settembre 2012, integrato dalla DDG n° 1073 del 10 Ottobre 2012). L’organizzazione del centro come focus hospital si caratterizza in particolare per l’esaustività della realizzazione del percorso all’interno di un singolo edificio e all’interno di una multidisciplinarietà strutturata e definita, in grado di garantire il massimo livello di continuità e sincronia temporale di tutti i processi diagnostici, terapeutici ed assistenziali, nel rispetto e nel perseguimento di obiettivi di efficacia clinica e di efficienza organizzativa. Il Centro Senologico (CS) nasce dapprima come Unità multidisciplinare di senologia in risposta alla delibera regionale 927 del 12/2007. L’Atto Aziendale vigente ne ha quindi deliberato la costituzione: in esso si prevede che tutta l’attività senologica dell’Ospedale si svolga all’interno del centro, nel rispetto degli standard di qualità previsti dall’Istituto Toscano Tumori (ITT) e dall’Eusoma (European Society of Breast Cancer Specialist). Mission: ha l’obiettivo principale di offrire alle donne affette da carcinoma della mammella servizi specialistici multidisciplinari di alta qualità, dalla genetica e prevenzione, alla diagnosi, al trattamento del tumore primario, della recidiva e della malattia avanzata, alle cure palliative, al follow-up delle pazienti oncologiche, al supporto riabilitativo fisico e psicologico. Tale obiettivo deve essere perseguito con elevati standard qualitativi e alti flussi quantitativi. Scopi secondari sono rappresentati dalla possibilità di accesso per: donne asintomatiche per visita preventiva, secondo modalità CUP; integrazione nel percorso di screening mammografico della regione Toscana; integrazione con percorsi aziendali quali la procreazione assistita, la valutazione senologica nella coppia con problemi di fertilità, valutazione senologica della mammella maschile, preservazione della fertilità nelle donne con storia di carcinoma sottoposte a chemioterapia, valutazione dei riceventi e dei donatori da vivente nell’ambito dei programmi di trapianto Il CS si deve dedicare anche alla formazione di specialisti a livello nazionale e internazionale, ed è incoraggiato a creare e sviluppare opportunità di ricerca. Per tali finalità, si prevede una stretta collaborazione tra l’AOUP e l’Università di Pisa. Il CS, nell’offrire alle donne affette da tumore della mammella la cura di un’equipe dedicata, promuove un approccio multidisciplinare integrato che si basa sulla collaborazione tra diverse figure professionali: -personale della U.O. Senologia, personale medico (chirurghi senologi e plastici) e infermieristico -della Radiodiagnostica senologica con personale medico, tecnico e infermieristico -della riabilitazione senologica con fisioterapisti e con un medico fisiatra in convenzione con USL5. Al CS inoltre afferisce personale facente parte di altre UU.OO. e che partecipa in varia misura alle attività previste nel percorso multidisciplinare senologico. In questo gruppo rientrano i medici di 27
-oncologia -radioterapia (con i tecnici per l’attività di radioterapia intraoperatoria) -radiologia (per le valutazioni preoperatorie: rx torace, rx osso, eco addome, eventuale TC) -fisica nucleare -medicina nucleare (per le valutazioni preoperatorie e intraoperatorie: linfonodo sentinella, localizzazione ROLL, scintigrafia ossea, PET) -chirurgia plastica: oltre a un chirurgo plastico che fa parte della U.O. Senologia, esiste una collaborazione regolare che prevede l’apporto altri professionisti per l’esecuzione di ricostruzioni con lembi -psichiatra per il supporto psicologico/farmacologico delle pazienti. Attività 2012: 777 ricoveri ordinari, 247 ricoveri in day surgery, 1048 interventi (anche di chirurgia ambulatoriale). Visite annuali 8300 tra prime visite CORD primo accesso, controlli in follow-up, accessi CUP asintomatici, colloquio preoperatorio (seconda visita dopo il primo accesso), consegna e commento dell’esame istologico. La radiologia ha effettuato 15200 esami. Nuovi casi di carcinoma trattati: circa 600.
Deliberato anche il Percorso clinico per la cura della Labiopalatoschisi. Al percorso afferiscono in maniera coordinata professionisti delle specialità di Chirurgia Plastica, Otorinolaringoiatria, Anestesia, Ostetricia, Pediatria, Logopedia e Psicologia. Nel 2012 presso le sale operatorie della Chirurgia Plastica e dell'Oncoematologia Pediatrica sono stati effettuati 214 interventi per labiopalatoschisi (con presa in carico di 130 nuovi piccoli pazienti) giunti per l'85% da regioni diverse dalla Toscana. Nell'ambulatorio dedicato alle labiopalatoschisi (20 sedute ambulatoriali nell’anno) sono stati visitati più di 800 pazienti.
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Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica Nell’anno 2012, è stato sperimentato l’inserimento del Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica costituito nel 2011 all’interno di un modello di programmazione centralizzata. La motivazione rientra nel progetto di consolidamento del centro clinico come hub di riferimento per l’Area Vasta Nord Ovest; l’attività del centro, in forte espansione anche per l’anno in corso, coinvolge, oltre all’AOUP, le aziende sanitarie di Lucca, Livorno, Viareggio e Pontedera. L’attività di programmazione e gestione operativa delle risorse coinvolte ha permesso il superamento del target di procedure realizzate per l’anno 2012 ovvero 700 procedure. Radioembolizzazione per tumori del fegato La radioembolizzazione per la cura del tumore primitivo e secondario del fegato è una procedura di radiologia interventistica che l’ospedale di Pisa, primo in Toscana, ha avviato dopo un corso di formazione apposito per tutto lo staff sanitario. Si tratta di una radioterapia intra-arteriosa, che si esegue con accesso dall’arteria femorale, portando un catetere all’interno dell’arteria epatica, dove vengono iniettate microscopiche particelle di vetro caricate con ittrio 90 che emette elettroni mirati selettivamente a colpire i tumori epatici ipervascolarizzati. La procedura, che si esegue nell’angio-suite della Sezione dipartimentale di Radiologia Interventistica, è indicata principalmente per la terapia dell’epatocarcinoma complicato dalla trombosi della vena porta e per metastasi epatiche derivanti da tumori neuroendocrini e del colon retto. La metodica in Italia è utilizzata solo in pochi centri. In Toscana è stata eseguita a Pisa per la prima volta nel marzo 2012, appare innovativa e sembra dare primi risultati promettenti. Si tratta di una possibilità terapeutica aggiuntiva rispetto alle terapie sistemiche (chemioterapia e farmaci neoangiogenetici) e alle metodiche di radiologia interventistica come l’alcolizzazione, la termo ablazione, la chemioembolizzazione (iniezione di farmaco e chiusura dell’arteria). È indicata nei casi in cui il tumore è più avanzato, complicato da trombosi portale, e quindi non più trattabile con le metodiche tradizionali. La metodica è complessa perché prevede uno studio preliminare, con una TC ad alta definizione, e uno studio angiografico che consenta di visualizzare se ci sono arterie che portano sangue verso organi (es. stomaco, pancreas, intestino o polmone) dove le particelle non devono arrivare. Per avere quindi la certezza che non ci siano fughe di particelle caricate con ittrio in sede extraepatica occorre embolizzare le arterie visibili con spirali metalliche e poi iniettare dei macroaggregati, marcati con tecnezio, dalla sede vascolare dalla quale poi sarà iniettato l’ittrio. A quel punto il paziente esce dalla sala angiografica ed entra in medicina nucleare, dove viene eseguita una TC 29
SPECT per verificare che i macroaggregati si siano concentrati esclusivamente nell’area tumorale, senza fughe verso altri organi, dove potrebbero determinare gravi complicanze. Successivamente in fisica sanitaria si procede a calcolare, in base al volume del tumore, la quantità di particelle radioembolizzanti che occorrono, in modo da colpire le cellule cancerose con la dose giusta, limitando l’esposizione degli organi sani. Le particelle utilizzate per questa metodica vengono prodotte in Canada e in Australia e inviate a Pisa in un apposito contenitore. Occorre aspettare il tempo di decadimento dell’ittrio, l’intervento verrà eseguito in radiologia interventistica, all’incirca in un paio d’ore, il tutto somministrando al paziente una leggera sedazione. All’intervento di radioembolizzazione partecipa uno staff multidisciplinare interdipartimentale che comprende, oltre allo staff della Radiologia interventistica, anche medici e tecnici della Medicina nucleare, cui compete l’utilizzo delle particelle caricate con ittrio, e i fisici e tecnici della Fisica sanitaria, che gestiscono invece il calcolo della dose e le problematiche di radioprotezione. I pazienti destinati alla radioembolizzazione sono in carico ai reparti di Oncologia, Gastroenterologia, Epatologia e il ricovero avviene prevalentemente presso la Chirurgia epatica e del trapianto di fegato. Il gruppo di lavoro è stato selezionato come sperimentatore per importanti studi europei per la valutazione della risposta sull’HCC e sulle metastasi da colon retto. Dal marzo 2012 sono stati sottoposti a valutazione angio-scintigrafica per trattamento di radioembolizzazione con ittrio90, 16 pazienti con le seguenti patologie: epatocarcinoma (HCC, n=11), colangiocarcinoma (n=1), metastasi da tumore colon-rettale (n=3), metastasi da tumore neuroendocrino (n=1). Di questi, due pazienti (12.5%) con HCC sono stati esclusi per shunt epatico destro-sinistro (n=1) e per shunt polmonare (n=1). Due pazienti sono stati sottoposti a trattamento bilobare in due tempi per un totale di 16 procedure di radioembolizzazione. Un paziente con HCC è stato trattato con radioembolizzazione nel contesto di un trial clinico (SORAMIC). Non sono state osservate complicanze periprocedurali (entro 30 giorni). Complessivamente, in corso di follow-up si sono verificati due decessi (14.3%) a 2 mesi (metastasi colon-rettale) e 6 mesi (HCC). All’ultimo follow-up TC, sono stati osservati tre casi di progressione radiologica (21.4%), con 78.6% di controllo di malattia, di cui due casi di HCC con risposta radiologica completa.
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Parte III -‐ Promozione della salute e rete assistenziale Elementi di promozione della salute
L’Azienda Ospedaliero - Universitaria Pisana partecipa alla rete regionale toscana degli HealthPromoting Hospitals (HPH & HS) incorporando tra i valori fondanti della propria cultura aziendale, della propria struttura organizzativa, delle proprie modalità operative, la promozione della salute, intesa quale processo teso a mettere in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. L’AOUP conferma l’assetto progettuale e organizzativo previsto dalla Deliberazione del Direttore Generale n°845 del 5 agosto 2010 e sotto riportato. 1. AREA PROGETTUALE: EMPOWERMENT 1.
PROGETTO: UMANIZZAZIONE COORDINATORI PROGETTO: dott. Michele Cristofano, dirigente medico U.O. Programmazione, Organizzazione, Controllo Attività Sanitarie e dott.ssa Marchetti Federica, IFC SD Qualità e Accreditamento SOTTOPROGETTI AZIENDALI 1.1
Filo diretto con le ostetriche Responsabile: Dott.ssa Laura Fedele, direttore U.O.P. Ostetricia
1.2
Accoglienza del personale neo-assunto Responsabile: Dott.ssa Monica Scateni, direttore Direzione Professioni Infermieristiche e Ostetriche
1.3
Accoglienza utenti Responsabile: Dott. Paolo Maria Ursino, direttore U.O. Relazioni con il Pubblico
1.4
"La cura del Neonato e della sua Famiglia", Casa Alloggio “L'isola che c'è" Accoglienza temporanea delle madri dei neonati pretermine o nati con patologie, ricoverati presso l'UO di Neonatologia, AUOP , assistenza e sostegno alle famiglie Responsabile: Dott.ssa Cristina Galavotti, Assistente Sociale Specializzata
1.5
Non sei solo Responsabile: Sig.ra Lidiana Baldoni, Coord. Inf. U.O. Chirurgia Generale e Trapianti Fegato Univ.
1.6
Umanizzazione dell'assistenza al paziente oncologico Responsabile: Dott.ssa Maricia Mancino, resp. Day Hospital U.O. Radioterapia
1.7
Miglioriamo la qualità di vita dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale Responsabile: Dott.ssa Lucia Ruocco, dirigente medico, Sezione di Ematologia e Coagulazione, U.O. Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche - Cisanello SSN
1.8
Accoglienza ed umanizzazione delle terapie intensive dell'AOUP Responsabile: Dott. G.Biancofiore, direttore SD Anestesia e Rianimazione
1.9
Maltrattamento intrafamiliare?Stop! Responsabile: Dott.ssa L.Ferrandino, dirigente medico U.O. Medicina d’Urgenza e PS
SOTTOPROGETTI INTERAZIENDALI coordinati dalla dott.ssa Maricia Mancino, resp. Day Hospital U.O. Radioterapia
2.
A
Cartella Clinica Integrata Responsabile: Rossana Pierini , Coord. Inf. U.O. Anestesia e Rianimazione 4
B
Disagio lavorativo e burn – out Responsabile: Evelyn Catassi, Referente Amministrativo di DAI Endocrinologia
C
Rafforzare le capacità relazionali e comunicative Responsabile: Maricia Mancino, dirigente medico U.O. Radioterapia
D
Promozione di iniziative di comunicazione/informazione strutturate in rete Responsabile: dott.ssa Marchetti Federica, IFC SD Qualità e Accreditamento
PROGETTO: INTERCULTURALITÀ COORDINATORI PROGETTO: Dott. Paolo Maria Ursino, direttore U.O. Relazioni con il Pubblico e dott.ssa Mojgan Azadegan, dirigente medico U.O. Programmazione, Organizzazione, Controllo Attività Sanitarie 2.1
3.
Mum Health Responsabile: Dott.ssa Mojgan Azadegan, dirigente medico U.O. Programmazione, Organizzazione, Controllo Attività Sanitarie
PROGETTO: BAMBINI COORDINATORE PROGETTO: Dott.ssa Margherita Nardi, dirigente medico U.O. Oncoematologia Pediatrica
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1. AREA PROGETTUALE: EMPOWERMENT
4.
3.1
L’accoglienza al bambino in Ospedale Responsabile: Dott.ssa Margherita Nardi, dirigente medico U.O. Oncoematologia Pediatrica
3.2
No al dolore da procedura Responsabile: Giuseppe Arcidiacono, dirigente medico UO Anestesia Rianimazione 2
3.3
Giocare in Ospedale è una cosa seria Responsabile: dott.ssa Emanuela De Marco, dirigente medico UO Oncoematologia Pediatrica
3.4
La scuola continua….connettiamoci Responsabile: dott.ssa Margherita Nardi, dirigente medico U.O. Oncoematologia Pediatrica
PROGETTO: OSPEDALE SENZA DOLORE COORDINATORE PROGETTO: Dott.ssa Adriana Paolicchi, Responsabile SOD Ospedale senza dolore 4.1
Dal monitoraggio del dolore alla terapia antidolorifica: la scheda terapeutica unica come strumento per la gestione del dolore Responsabile: Marilena Pradal, IFC U.O.P. Formazione Permanente e Complementare P.I.
4.2
Dall'ospedale a casa senza dolore Responsabile: Dott.ssa Luana Dal Canto, direttore U.O. Farmacia e Politiche del Farmaco
4.3
Le malattie neurologiche nella donna nel periodo perimenopausale Responsabili: Dott.ssa Enrica Bonanni, dirigente medico U.O. Neurologia
2. AREA PROGETTUALE: STILI DI VITA RESPONSABILE AZIENDALE: Mojgan Azadegan, dirigente medico U.O. Programmazione, Organizzazione, Controllo Attività Sanitarie 1.
PROGETTO: OSPEDALE SENZA FUMO COORDINATORE PROGETTO: Dott.ssa Laura Carrozzi, medico dirigente U.O. Fisiopatologia Respiratoria
2.
PROGETTO: OSPEDALE SENZA ALCOOL COORDINATORI PROGETTO: Dott. Alfredo Sbrana, responsabile Dipartimento Interaziendale AOUP-AUSL 5 Salute Mentale e Dott. Emanuele Tumino, dirigente medico U.O. Gastroenterologia e Malattie del Ricambio
3.
PROGETTO: EDUCAZIONE ALIMENTARE E CORRETTI STILI DI VITA COORDINATORE PROGETTO: prof. Ferruccio Santini, medico U.O. Endocrinologia
3. AREA PROGETTUALE: INTERAZIONE SISTEMICA RESPONSABILE AZIENDALE: Michele Cristofano, dirigente medico U.O. Programmazione, Organizzazione, Controllo Attività Sanitarie 1.
2.
PROGETTO: INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO COORDINATORI PROGETTO: Dott.ssa Monica Scateni, direttore Direzione delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche e dott. Michele Cristofano, dirigente medico U.O. Programmazione, Organizzazione, Controllo Attività Sanitarie 1.1
Scompenso cardiaco e continuità assistenziale Responsabile: prof.ssa Rita Mariotti
1.2
Educazione terapeutica nei pazienti con patologie respiratorie Responsabile: prof. Niccolino Ambrosino, Direttore Area Funzionale Pneumologia
1.3
Percorso assistenziale integrato ospedale - territorio paziente stomizzato Responsabile: dott. Piero Buccianti, direttore U.O. Chirurgia Generale Colon Rettale
1.4
Percorso assistenziale integrato ospedale – territorio nella patologia mammaria Responsabile: Dott..ssa M. Roncella, direttore U.O. Senologia
PROGETTO: SICUREZZA − COORDINATORE PROGETTO: Dott. Alfonso Cristaudo, direttore U.O. Medicina Preventiva del Lavoro SOTTOPROGETTI 2.1
Prevenzione cadute accidentali Responsabile: Dott.ssa Patrizia Malacarne, Referente Infermieristico U.O.P. Assistenza Infermieristica
2.2
Gestione in sicurezza dell' allergia al lattice Responsabile: Vittorio Gattini, dirigente medico U.O. Medicina Preventiva del Lavoro
2.3
Prevenzione e trattamento ulcere da pressione Responsabile: Prof. Marco Romanelli, U.O. Dermatologia Univ.
2.4
Sicurezza nel posizionamento e gestione dei CVC a lunga permanenza Responsabile: Dr Paolo Poli, Direttore U.O. Terapia Antalgica AOUP
2.5
Movimentazione manuale dei carichi e dei pazienti: formazione e riabilitazione degli operatori con disturbi del rachide Responsabile: Dr Giovanni Guglielmi, U.O. Medicina Preventiva del Lavoro
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Particolarmente attivi nell’ambito della promozione della salute sono stati, nell’anno 2012, i progetti “Bambini” coordinato dalla Dott.ssa Margherita Nardi che è confluito nel più ampio progetto regionale DBH ed “Educazione alimentare e corretti stili di vita” coordinato dal prof. Ferruccio Santini dei quali riportiamo una sintesi delle attività svolte: Progetto Bambini Nell’ambito del Progetto Regionale “Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale” (DBH), è stata formulata e resa operativa, nel corso del 2012, una carta ad uso degli operatori, articolata in 10 punti principali. Tra questi, è riconosciuto (punto n.8) il diritto del bambino alla continuità dello studio nel corso del ricovero ospedaliero. Presso la U.O. di Oncoematologia Pediatrica è stato attivato, in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale, un servizio scolastico con un insegnante elementare
dedicato, che opera
quotidianamente e a tempo pieno presso la U.O. , sia al letto del paziente che in locali comuni. È previsto l’estensione di tale sevizio anche ai piccoli degenti della U.O. di Pediatria grazie alla messa a disposizione di un’ aula di proporzioni adeguate. Inoltre, grazie al supporto del Comune di Pisa e con il contributo di Telecom, è stato realizzato un collegamento tra l’aula in Ospedale e un plesso scolastico della città, con l’installazione di lavagne multimediali. Progetto Educazione alimentare e corretti stili di vita Il progetto che prevede la realizzazione di percorsi di miglioramento sull’educazione alimentare e corretto stile di vita mediante la sensibilizzazione e formazione del personale aziendale, ha concluso nel 2012 la quarta e ultima fase del percorso formativo che ha avuto per oggetto un approfondimento dei contenuti specifici e la presentazione di casi clinici da discutere collegialmente con i professionisti coinvolti. Le fasi formative hanno avuto come risultato la modificazione dell’approccio culturale al problema obesità nei discenti, che hanno mostrato un gradimento ben oltre le aspettative, ma anche dei docenti stessi, professionisti di discipline diverse, che si sono trovati a riflettere e rielaborare i contenuti e le loro modalità di lavoro alla luce di quanto acquisito nelle discussioni interattive. Si è così evidenziato un cambiamento nelle modalità comunicative con il paziente obeso, che è stato meglio informato sulle opzioni terapeutiche disponibili, in modo da facilitare l’acquisizione di una alimentazione corretta e di uno stile di vita più attivo. Sempre nel 2012 è stato portato a termine un Compendio dedicato al personale infermieristico che ha come tematica principale proprio l’obesità connessa all’educazione alla salute e agli stili di vita, nell’ottica di sfatare i numerosi miti e smentire le informazioni erronee e allo scopo di affrontare correttamente tutti gli aspetti collegati ad un problema che sta interessando una fascia sempre più ampia della nostra popolazione. 33
In questo anno il gruppo di lavoro ha anche progettato una fase formativa da dedicare agli operatori della salute in Area Vasta ed ha inoltre definito un progetto, in collaborazione con enti territoriali, di prevenzione e promozione della salute nelle scuole che ha come scopo la promozione dell’attività motoria e dell’alimentazione sana come elemento integrante di prevenzione dell’obesità. I principali eventi formativi aziendali realizzati nell’anno 2012 in collaborazione con la UO Formazione Permanente e Complementare del Personale Infermieristico, sono stati i seguenti: Titolo evento formativo e n. crediti
Direttore e referente Prof. F. Santini
n. convocati
Partecipanti effettivi Partecipanti effettivi N.8
N° Ed. 1
N° moduli
“Riunioni permanenti progetto HPH educazione alimentare e corretto stile di vita gruppo di lavoro: formazione anno 2012”
IFC . M. Pradal In. F. Melani Inf. D. Pinelli
Tot. n. 11 medici n. 4 inf. n. 4 dietiste n. 1 amm.vi n. 1 psicologi n.1 (Partecipanti effettivi 3) n. 111 ( 90 Inf, 5 medici, 5 dietiste, 2 ostetriche, 7 OSS, 1 psic., 1 igienista dentale)
Partecipanti effettivi n. 3
1
3 giorni per un tot. di 6 ore per ogni singola edizione
Implementazione ed attuazione di un percorso form. Entro dic. 2012
Progetto HPH&HS per l’educazione alimentare e corretto stile di vita, aspetti di approfondimento: Il caso clinico”
Dott. Santini e Dott. Cristofano
Partecipanti effettivi: n. 73 ( 60 Inf, 3 medici, 2 CS, 3 dietiste, 1 ost., 2 OSS, 1 igienista dentale, 1 psicologo)
1
1 unico modulo di 4 ore
n. inf. che completano la formazione/n. operatori convocati >60%
La gestione Infermieristica dei pazienti stomizzati in ambito ospedaliero – anno 2012
C.S. Stefano Madrigali
Partecipanti previsti n. 125 inf. 25-23-21-25-25
Inizia il 5 marzo e termina il 9 ottobre 2012 Partecipanti effettivi: 20-18-13-1816
5
In fase di elaborazione: Aumento consulenze Dimuzione delle lesioni
Medicina Perioperatoria: competenze cliniche infermieristiche per il controllo del dolore e la sicurezza del paziente Anno 2012
Dott.ssa Adriana Paolicchi
n. 44 infermieri
Partecipanti effettivi: n. 40 inf.
7
Riunioni permanenti progetto HPH ed. alimentare e corretto stile di vita gruppo di lavoro - la gestione ospedaliera del paziente obeso – anno 2012
Dott.ssa P. Fierabracci
n. 4 medici n. 3 inf. n. 1 IFC n. 1 c.s. n. 1 psicologo n. 2 dietiste
1
Accoglimento e orientamento del personale di nuova acquisizione all’interno dell’AOUP
Dott.ssa Monica Scateni Dott. Michele Cristofano
1
1 giorno per un totale di ore 7
n. inf. che completano la formazione/n. operatori convocati >60%
“Ulcere da pressione: un problema tra passato e presente- primo semestre 2012”
IFC M. Pradal
n. 12 medici n. 41 inf n. 20 oss n. 1 ostetriche n. 5 tecnici n. 1 OTL tot. n. 80 convocati n. 67 Personale AOUP: n° 200 Inf.
Partecipanti effettivi: n. 4 medici n. 3 inf. n. 2 CS/IFC n. 1 psicologo n. 2 dietiste Partecipanti n. 48 di cui n. 8 medici n. 27 inf. n. 12 oss n. 1 amm.vo
3 giornate (due teoriche ed una pratica )per un totale di ore 14 ore formative per ogni singola ed. 2 giornate per edizione(1 modulo teorico e 1 modulo pratico) per un totale per ogni singola ed. di ore 8 3 giorni per sing. Ed. per un tot. di ore 6 per sing. ed
Partecipanti effettivi: n. 210
4
Ogni ediz. di 1 modulo ciascuno per
n. inf. che completano la formazione/n.
“Riunioni permanenti progetto HPH educazione alimentare e corretto stile di vita gruppo di lavoro: coordinamento progettoAnno 2012”
n. 8 medici n. 6 Inf. n. 2 dietiste n. 1 psicologo n. 1 amm.vi
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3 giorni per edizione per un tot . di ore 12 per edizione
Indicatori esito e ricaduta Implementazione ed attuazione di un percorso formativo entro dic. 2012
n. inf. che completano la formazione/n. operatori convocati >60%
n. inf. che completano la formazione/n. operatori convocati >60%
La gestione del paziente pediatrico sottoposto ad intervento chirurgico di labioschisi/palatoschisi/labiopalatoschisi
IFC M. Pradal
Accoglimento e orientamento del personale di nuova acquisizione all’interno dell’AOUP – 25 sett. 2012
Dott.ssa M. Scateni
Il ritorno a casa: creazione di un depliant/brochure informativa da consegnare alla dimissione del paziente ricoverato nell’U.O. Senologia
CS Paola Cipollini
Riunioni permanenti progetto HPH educazione alimentare e corretto stile di vita -gruppo di lavoro Coord. Progetto
Prof. S. Ferruccio
n° 20 OSS n° 10 Medici Personale Area Vasta: n° 20 Inf. (TOTALE 250) n. 36 inf. n. 4 OSS n. 1 Ausiliario Ped. 1 e 2 n. 2 IFC
un totale di 6 ore
operatori convocati >80%
n. 28 Inf. n. 3 IFC n. 6 OSS
2
2 edizioni di 1 modulo di 4 ore ciascuno
n. inf. che completano la formazione/n. operatori convocati >60%
n. 10 medici n. 45 infermieri n. 8 oss n. 6 ostetriche n. 7 TLSB n. 8 TRSM n. 1 OTL n. 1 farmacista n. 8 amm.vi Tot. n. 94 n. 1 CS n. 9 Inf. n. 7 OSS
Tot. n. 75 n. 41 inf. n.15 oss n. 5 medici n.3 T.S.L.B n. 6+1TRSM n. 1 farmacista n. 3 amm.vi
1
1 edizione di 6 ore
n. inf. che completano la formazione/n. operatori convocati >60%
Partecipanti effettivi: I° Ediz. n. 4 Inf. e n. 1 OSS II° Ediz. n. 4 Inf. e n. 1 OSS
2
Ogni edizione 3 giornate per un totale di 6 ore complessive
Diffusione della brochure informativa entro il primo trimestre del 2013
n. 5 inf. (1 dir. 2coord., 2 inf.) n. 6 medici + 1 med. Coord. n. 2 dietiste n. 1 psicologo n. 1 amm.vo
Partecipanti effettivi:
1
n. 1 ed. 3 giornate per un tot. di ore 6
n. operatori convocati Ø 60%
Fine 11/01/2013
Nel corso dell’anno 2012, in collaborazione con il settore Qualità e Accreditamento, sono stati realizzate molteplici iniziative (di tipo organizzativo, strutturale e di sostegno nella elaborazione di brochure informative, depliants, cartellonistica, etc..) finalizzate alla soddisfazione dei requisiti di accreditamento afferenti alle aree tematiche Diritti e Partecipazione e Continuità Assistenziale e Cooperazione previsti dal DPGR 10/R DEL 22/03/2012 inerente la materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie; sono state inoltre redatte la seguente documentazione aziendale: IA 09 Rev. 01 Continuità assistenziale: ventilazione meccanica domiciliare in pazienti con insufficienza respiratoria cronica PA 23 Rev.02 Continuità assistenziale ospedale-territorio PA 31 Rev.03 Gestione in sicurezza dei pazienti Allergici/sensibilizzati al lattice di gomma naturale PA 44 Rev. 01 Gestione della transizione del giovane diabetico dal centro di diabetologia pediatrica al centro per adulti PA 50 Rev. 02 Il controllo del diabete in gravidanza: prevenzione, diagnosi e cura del diabete gestazionale PA 98 Rev.00 Valutazione e controllo dei fattori di rischio per patologia cerebrovascolare nel paziente geriatrico
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Nell’ambito del Programma Bollini Rosa, promosso dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, l’ospedale ha identificato una persona referente del programma ed ha aderito a 2 iniziative nazionali: 11° Giornata Nazionale del Sollievo e Ospedali a porte aperte in occasione della Giornata Mondiale dell’osteoporosi. Per la prima iniziativa è stata elaborata una brochure rivolta agli utenti cha tratta della lotta contro il dolore specifico delle donne e organizzato un convegno per favorire la diffusione dell’informativa e di tutte le iniziative messe in atto a livello aziendale per contrastare il dolore di genere. Per l’osteoporosi è stato organizzato un incontro aperto alla popolazione in cui sono state offerte visite specialistiche per la valutazione del rischio di osteoporosi e esami strumentali gratuiti (densitometrie) riscontrando ampio successo fra la popolazione locale.
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Continuità assistenziale
Nel corso del 2012 si è ulteriormente consolidata la "Continuità assistenziale ospedale territorio" per la gestione unitaria dei bisogni socio-sanitari del cittadino. L'obiettivo generale è quello di migliorare la qualità dell'assistenza, mettendo in comunicazione i vari attori del sistema sanitario e sociale (Società della Salute, MMG, Servizio Infermieristico, Territoriale, Responsabile del Distretto, Servizio Sociale, Relazioni con il Pubblico, Direzione Medica di Presidio, medici di reparto, Servizio infermieristico Ospedaliero, Relazioni con il Pubblico, Associazioni di volontariato) prioritariamente alle categorie di pazienti particolarmenti "fragili" per le quali è indispensabile un'elevata integrazione socio-sanitaria (anziani e persone non autosufficienti, con patologie cronico degenerative e pazienti terminali; pazienti con nutrizione artificiale). Nel corso dell'anno 2012 sono stati segnalati dalle nostre strutture di degenza alle competenti strutture territoriali 441 pazienti fragili; le segnalazioni sono avvenute dalle seguenti strutture aziendali: Traumatologia DEA: 65
Gravi Cerebrolesioni acquisite Coma: 3
Medicina Generale 4: 57
Malattie Cardiovascolari 2: 3
Radioterapia: 53
Malattie Infettive: 2
Chirurgia d'Urgenza: 48
Chirurgia Generale 1: 2
Medicina Generale 1: 31
Centro Ustioni: 2
Medicina Generale 2: 25
Endocrinologia: 2
Neurologia: 17
Medicina Generale 3: 1
Medicina d'Urgenza Univ: 16
Reumatologia: 1
Pneumologia SSN: 14
Ematologia: 1
Nefrologia: 10
Oncologia: 1
Traumatologia/Ortopedia 2: 10
Malattie Cardiovascolari 1: 1
Chirurgia Vascolare: 10
Gastroenterologia: 1
Medicina d'Urgenza SSN: 9
Urologia: 1
Medicina Generale 5: 9
Ostetricia e Ginecologia: 1
Geriatria: 8
Endocrinochirurgia: 1
Neurochirurgia: 8
Chirurgia Toracica: 1
Pneumologia Univ: 7
Psichiatria: 1
Mielolesi: 6
Anestesia e Rianimazione 4: 1
Anestesia Rianimazione PS: 6
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Nel corso del 2012 è stata perfezionata la convenzione tra l’AOUP, la ASL 5 e la Casa di Cura Misericordia di Navacchio per garantire la continuità del percorso assistenziale e terapeutico ai pazienti internistici ricoverati presso i reparti medici dell’AOUP che, una volta trattati nella fase acuta e stabilizzati, necessitano di ulteriori cure a bassa intensità prima di essere inviati a domicilio. Hanno usufruito di questa convenzione 517 pazienti provenienti dalle seguenti UU.OO. : 123 dalla Medicina d’Urgenza Univ. 115 dalla Medicina 5. 90 dalla Medicina 2 Univ. 60 dalla Medicina 4 43 dalla Medicina Interna 1 Univ. 40 dalla Medicina d’Urgenza SSN 35 dalla Geriatria 10 dalla Pneumologia 1 Univ. 1 dalla Pneumologia 2.
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Parte IV -‐ Comunicazione interna ed esterna L’anno 2012 è stato un anno decisivo per far decollare una serie di iniziative utili al consolidamento del modello organizzativo della comunicazione interna - esterna della AOUP. L’attività di aggiornamento continuo del sito aziendale è stata senza dubbio quella che ha assorbito più risorse ed energie, in quanto la nuova normativa riguardante la trasparenza e l’anticorruzione nella pubblica amministrazione ha imposto di dare una rapida accelerazione ad un processo di sensibilizzazione nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nel funzionamento del sito, secondo un modello organizzativo di tipo diffuso. A tale riguardo, in seguito a decisioni prese nell’ambito del comitato editoriale, sono state intraprese iniziative di formazione, aggiornamento ed addestramento che hanno coinvolto quadri intermedi e dirigenti, sia sanitari che amministrativi. Il sito è diventato così un recipiente sempre più analitico dell’informazione di pubblica utilità e, nello stesso tempo, la palestra in cui poter allenare nuovi comportamenti comunicativi di impronta reciproca (sistema centrale -- sistema periferico). Alla ormai consolidata rete di referenti della comunicazione interna sono state aggiunte altre figure di operatori con ruoli specifici, con la convinzione che solo tramite una adeguata strategia di ruoli era possibile dare un ordine organizzativo al modello di tipo diffuso riducendone la complessità. Coerentemente con quanto sopra detto, negli ultimi mesi del 2012 è stato possibile pianificare interventi di sensibilizzazione e di formazione attiva anche a livello dei singoli dipartimenti, per contribuire a individuare processi comunicativi nel rispetto dei bisogni e della autonomia di tali strutture. Per quel che concerne l’iniziativa dello smart-ticket, ovvero di quel particolare percorso di comunicazione interna
proposto per ridurre i tempi di risposta ai vari problemi che
quotidianamente si presentato agli operatori della AOUP, utilizzando sempre la strategia del coinvolgimento dei quadri, è stato possibile passare dalla fase di sperimentazione a quella di curriculare attività. A tale proposito fondamentale è stato il contributo dell’ufficio stampa che ha garantito la massima continuità nel fornire utili informazioni di orientamento all’utenza interna. Tutte queste iniziative hanno consentito senza dubbio una forte integrazione tra quelle strutture che operano al centro del sistema aziendale: Comitato Editoriale Sito Web, U.O. Relazioni con il Pubblico, Ufficio Stampa. Con riferimento all’informazione di pubblica utilità, alla ormai consueta attività sei punti informazione ed accoglienza all’interno degli stabilimenti di S. Chiara e di Cisanello, è stata aggiunta quella degli operatori del servizio civile negli edifici che presentano maggiori difficoltà di orientamento per i cittadini utenti. Anche per questo motivo, utilizzando gli specifici finanziamenti 39
regionali, si è provveduto a far installare dei totem in luoghi dove si svolgono attività caratterizzate da percorsi assistenziali complessi, primo fra tutti il Pronto Soccorso. Ma non sono mancate nel 2012 iniziative di formazione riguardanti le problematiche delle relazioni comunicative a livello interpersonale; tali tematiche sono state affrontate sia rispetto alle dinamiche relazionali a livello di gruppi di lavoro che di rapporto con l’utente e/o il paziente. Seguendo un approccio interdisciplinare è stato possibile far emergere il rapporto di causa-effetto tra comunicazione generale di sistema e comunicazione particolare interpersonale, nella speranza che nel tempo uno stile condiviso di comunicazione contribuisca e dare una immagine
coerente
dell’AOUP. La scelta del modello di organizzazione di tipo diffuso e della strategia di un ordinato coinvolgimento degli operatori già nel 2012 hanno prodotto dei risultati positivi, dato che diverse strutture operative hanno promosso autonomamente percorsi di autoformazione sfruttando le competenze esistenti in azienda, il valore aggiunto da queste iniziative è dato dal fatto che sono nate da bisogni particolari soprattutto, da comportamenti spontanei. Insomma, tutto sembra indicare che il percorso intrapreso sia quello giusto per garantire i cambiamenti e la naturalizzazione di conseguenti comportamenti destinati a rimanere nel tempo.
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Parte V –Qualità del servizio Qualità e Accreditamento
Nel corso dell’anno 2012 la SOD Qualità e Accreditamento ha realizzato numerosi progetti ed effettuato molteplici attività inerenti le attività di governo clinico, accreditamento, rischio clinico e politiche della qualità. In particolare l’accreditamento istituzionale, in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente (LR 51/2009 e decreti conseguenti), ha determinato un cospicuo impegno delle risorse (personale assegnato alla SOD e facilitatori), poiché il team rappresenta il coordinamento e il raccordo tra i vari attori che nell’Azienda svolgono un ruolo in materia di qualità e sicurezza delle cure. A tal proposito è stata adeguata la documentazione prodotta (nuove attestazioni relative ai percorsi dei singoli DAI e raccolta dei dati comprovanti la soddisfazione dei nuovi requisiti) secondo il modello di riferimento della Regione Toscana in base al nuovo decreto attuativo (DPGRT 10/R del 2012). Nel corso del 2012 la Regione Toscana ha sorteggiato 3 dipartimenti della nostra azienda e quindi sono state eseguite dal Nucleo tecnico di Valutatori Regionale le relative verifiche ai DAI Emergenza Accettazione, Medico e Neuroscienze. Tutte le verifiche hanno riconosciuto l’accreditabilità delle strutture, ottenendo risultati lusinghieri (soglia minima 70%): Dipartimento DEA: percorso dipartimentale area emergenza e urgenza: 83,6% Dipartimento Medico: percorso dipartimentale di area medica: 86% Dipartimento Neuroscienze: percorso di area chirurgica: 94% percorso di area medica: 93% percorso di area riabilitativa: 91% percorso di area salute mentale: 93% In particolare, i risultati ottenuti nel DAI di Neuroscienze rappresentano il punteggio più alto raggiunto fino ad ora in strutture pubbliche della Regione Toscana. Questi risultati sono stati possibili grazie agli interventi di formazione effettuati agli operatori dei dipartimenti sanitari sorteggiati ed ai numerosi incontri di facilitazione che hanno coinvolto i referenti di tutte le strutture coinvolte. Tali incontri hanno consentito la raccolta di dati relativi agli indicatori dei singoli requisiti dei vari percorsi previsti dal modello di accreditamento, dati che successivamente sono stati accorpati per dipartimento. La raccolta del dato è stata facilitata dall’utilizzo di specifici database e documenti (format verbali riunioni, brochure informative, liste 41
di distribuzione, schede raccolta dati controllo cartelle cliniche) che hanno guidato i referenti nella comprensione del requisito e degli indicatori. Particolare importanza hanno avuto le 22 verifiche ispettive interne nelle strutture in accreditamento, propedeutiche a quelle regionali. Nel corso di questi audit si sono svolti numerosi controlli sulla qualità della documentazione clinica che hanno evidenziato alcune criticità con la conseguente attivazione di specifiche azioni di miglioramento. In parallelo si sono svolte numerose riunioni che hanno coinvolto le strutture aziendali trasversali il cui coinvolgimento è risultato determinante per la raccolta dei dati di tutti gli indicatori relativi ai requisiti aziendali e trasversali comuni a tutti i percorsi. Sono stati inoltre redatti o revisionati 40 documenti prescrittivi, quali procedure, istruzioni, linee guida, percorsi diagnostico-terapeutici aziendali, per risolvere criticità, regolamentare attività, rispondere a requisiti previsti dal modello di accreditamento, anche favorendo l’implementazione delle Buone Pratiche Regionali e delle Raccomandazioni Ministeriali in stretta collaborazione con il Rischio Clinico Aziendale. Da sottolineare in particolare l’elaborazione dei primi regolamenti aziendali (regolamento sul trattamento dei dati personali e sul consiglio dei sanitari). Parallelamente la SOD Qualità e Accreditamento ha continuato a fornire il supporto a tutte le strutture che hanno espresso l’esigenza di costruire manuali di qualità, creando un sistema di documentazione validata. Si è provveduto ad un costante aggiornamento del nuovo sito intranet aziendale con la pubblicazione in tempo reale di tutta la documentazione di qualità e di accreditamento prodotta, al fine di rappresentare un preciso e utile punto di riferimento per tutti gli operatori. Inoltre, due persone hanno preso parte all’attività del Nucleo Tecnico Regionale di Valutazione, con la frequenza di 4-5 giornate mensili, partecipando al processo di revisione dei requisiti ed alle numerose verifiche in strutture sanitarie pubbliche e private ai sensi dell’accreditamento istituzionale.
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Gestione del Rischio Clinico, Audits e MMR
Nel corso dell’anno 2012 le attività di gestione del rischio clinico in AOUP hanno assunto un rilievo particolare per la volontà di raggiungere due obiettivi strategici per la politica aziendale: - soddisfare i criteri di accreditamento inerenti alla gestione del Rischio Clinico previsti dalla Legge Regionale sulla qualità e sicurezza delle strutture sanitarie N° 51/2009 e dal DPGRT 61/R del 2010, in collaborazione con la SD Qualità e Accreditamento; - sostenere il livello di performance aziendale nel settore specifico ai fini della valutazione secondo il modello MES. L’attività di supporto all’accreditamento ha comportato nel corso dell’anno un impegno veramente consistente, avendo dovuto affrontare la visita di ben tre dipartimenti: Emergenza e Accettazione, Medicina e Neuroscienze, all’interno dei quali erano presenti differenti percorsi assistenziali e numerosissime Unità Operative di alta specializzazione, ciascuna con le sue peculiarità rispetto ai requisiti generali e con suoi requisiti specifici relativi alle buone pratiche che andavano implementati e verificati. Tutte le visite da parte delle commissioni regionali che si sono alternate si sono concluse con esito positivo e con lusinghieri scores, ben superiori ai requisiti richiesti. Per il secondo obiettivo è stata mantenuta l’azione di sensibilizzazione delle UU.OO. per promuovere l’attività di segnalazione di eventi potenzialmente dannosi e di effettuazione di audit clinici e M&MR che ha permesso una ulteriore crescita degli interventi effettuati rispetto all’anno precedente: 412 MMR e 185 audit, con un incremento rispettivamente del 37 % e del 80%. È proseguita l’attività di diffusione capillare a tutta l’azienda delle Raccomandazioni Ministeriali e del GRC e traduzione delle stesse in Procedure e Istruzioni aziendali. Sono state inoltre prodotte 11 Procedure o Istruzioni aziendali pertinenti alla sicurezza del paziente e alle attività di controllo e gestione del rischio clinico. È stata anche mantenuta l’attività di accompagnamento delle UU.OO. aziendali non ancora attestate alla richiesta di attestazione delle Buone Pratiche, e sono state a tal fine effettuate attività di verifica in 64 strutture assistenziali, che rappresentano il 53% delle UUOO dell’Azienda, ed è stata conclusa la revisione del percorso del paziente chirurgico in AOUP con l’adozione del Manuale per la Sicurezza in sala operatoria elaborato dal Ministero della Salute quale strumento di miglioramento della sicurezza e della qualità dell’assistenza fornita, e di una checklist adattata alle esigenze e alle peculiarità dell’Azienda. È stato inoltre realizzato un rilevante numero di eventi formativi richiesti per l’implementazione delle buone pratiche, in particolare per la prevenzione e il delle ulcere da pressione. È proseguita, all’interno del Comitato Gestione Sinistri, l’attività di valutazione di eventi che hanno generato contenzioso legale attraverso l’esame della documentazione clinica e visita medico legale, 43
revisione di percorsi e processi assistenziali critici, promozione di azioni di miglioramento e monitoraggio della loro attuazione. Si è conclusa l’attività di revisione delle cartelle cliniche per lo “Studio dell’incidenza degli eventi avversi negli ospedali italiani del Servizio Sanitario Nazionale” finanziato dal Ministero della Salute e Coordinato dalla Regione Toscana, con la redazione di un primo articolo già pubblicato su una rivista indicizzata. Per quanto riguarda la sorveglianza e il controllo del rischio infettivo, in ottobre 2012 è stato ripetuto in tutta l’azienda lo studio di prevalenza delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) secondo il protocollo europeo proposto dall’European Center for Diseases Control (ECDC) per monitorare l’andamento delle problematiche clinico-assistenziali che necessitano di azioni di prevenzione e miglioramento, e per produrre gli indicatori richiesti in tale ambito dal modello di accreditamento regionale. Le attività di controllo delle ICA si sono particolarmente indirizzate verso le infezioni da microrganismi multiresistenti, e specificamente nei confronti di Klebsiella pneumoniae produttori di carbapenemasi, che è fra i microrganismi maggiormente implicati nell’eziologia delle infezioni correlate all’assistenza rilevate in azienda, per definire le procedure di isolamento da applicare, la ricerca dei portatori nelle aree a rischio, la tipizzazione molecolare dei ceppi e le modalità terapeutiche. È stato costituito un gruppo di lavoro ad hoc che ha prodotto una Istruzione Aziendale su “Prevenzione e controllo della diffusione di enterobatteri produttori di carbapenemasi, con particolare riferimento a Klebsiella pneumoniae” ed è stata emessa una direttiva relativa alla restrizione della prescrizione di alcuni antibiotici al fine di migliorare l’appropriatezza, ridurre la pressione di selezione e preservare l’attività di farmaci salvavita.
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Analisi dei punti di forza e di debolezza 2012
La performance dell’AOUP è sottoposta a valutazione esterna nell’ambito del monitoraggio delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Toscana, da parte del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Tale valutazione, oltre a consentire un monitoraggio da parte di un ente terzo, è stabilmente eseguita da diversi anni con la misura d’indicatori standardizzati: questo permette una corretta valutazione dei risultati raggiunti, un controllo sull’andamento dell’indicatore nel tempo e un benchmarking con le altre Aziende. Dalla valutazione del 2012 sono enucleati i seguenti indicatori che sono rappresentativi dei punti di forza (performance superiore allo standard regionale e in miglioramento) e di debolezza (significativamente inferiore allo standard regionale e con peggioramento o miglioramento inferiore al richiesto).
Punti di debolezza Indicatore C7.1 Percentuale tagli cesarei depurati2. La percentuale del 2010 era 31%, nel 2011 la percentuale è stata del 30%, nel 2012 del 33% (obiettivo fissato dalla Regione Toscana: 28%); rappresenta il tasso più elevato fra gli ospedali della Toscana, e non è spiegato con una diversità della casistica. Dopo un lieve miglioramento lo scorso anno, l’indicatore è sensibilmente peggiorato. Nell’anno in corso le UUOO interessate hanno redatto una procedura per l’assistenza al parto, con l’obiettivo di migliorare l’indicatore, ma l’applicazione di questo standard è stata insufficiente. Indicatore D9a Abbandoni dal Pronto Soccorso3. Si considerano “abbandoni” i pazienti che lasciano il Pronto Soccorso spontaneamente dopo aver effettuato il triage, sia prima della visita medica sia dopo la visita. Nel 2011 questi eventi costituivano il 5,5%, mentre nel 2012 sono stati il 4,9%, con un obiettivo regionale fissato a <3,5%. Un miglioramento è stato registrato, ma il tasso riscontrato è il più elevato dei pronto soccorso della regione e l’indicatore permane sotto osservazione da parte della direzione del Dipartimento.
2
Indicatore di qualità per Materno Infantile: N. parti cesarei NTSV (Nullipar, Terminal, Single, Vertex) / N. parti NTSV X 100. 3 Percentuale di accessi che si concludono con un allontanamento spontaneo del paziente dal Pronto Soccorso dopo il triage senza informare il personale.
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zPunti di forza Indicatore B23a Accreditamento4. L’indicatore è di nuova introduzione nel sistema di valutazione, ma il risultato conseguito è stato eccellente, come descritto nel dettaglio a pagina 41. Indicatore C7a Efficienza prescrittiva farmaceutica. L’indicatore monitora nello specifico alcune categorie di farmaci che fanno registrare i maggiori consumi e che impattano in modo significativo sulla spesa regionale per farmaci. La selezione delle categorie farmacologiche oggetto di valutazione e la determinazione degli obiettivi specifici sono state aggiornate negli anni secondo gli indirizzi e gli orientamenti regionali. L’indicatore monitora l’utilizzo di molecole non coperte da brevetto, che hanno un costo minore rispetto a quelle che hanno ancora la copertura brevettuale, perché spesso i farmaci più nuovi e ancora coperti da brevetto non portano effettivi benefici terapeutici a fronte di un prezzo più elevato. L’utilizzo dei farmaci equivalenti consente di liberare risorse da investire in farmaci realmente innovativi. I dati provengono dal Settore Politiche del Farmaco, Appropriatezza e Innovazione della Regione Toscana. La valutazione è passata dalla fascia di valutazione buona alla fascia di valutazione ottima.
4
Definizione: % media requisiti raggiunti nelle Strutture Organizzative Funzionali verificate; Numeratore= Somma delle percentuali di requisiti raggiunti nelle Strutture Organizzative Funzionali verificate; Denominatore= N. Strutture Organizzative Funzionali verificate
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Programma Nazionale Esiti Indicatore C5.16 Indicatori di esito AOU – Programma Nazionale Esiti (PNE – AGENAS) Il Ministero della Salute ha affidato all’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali la realizzazione del Programma Nazionale Esiti (PNE) che ha l’obiettivo di introdurre la valutazione sistematica degli esiti come valutazione comparativa della qualità delle prestazioni sanitarie tra le diverse strutture pubbliche e private accreditate con il SSN ed aree territoriali di residenza.5 Partendo da una selezione d’indicatori PNE per l'anno 2011, l’indicatore di sintesi degli esiti proposto nel sistema di valutazione della performance solo per le AOU è ottenuto come somma pesata della percentuale di indicatori significativamente peggiori e della percentuale di indicatori significativamente migliori rispetto alla media nazionale, utilizzando come pesi rispettivamente -1,5 e 0,5.6 Per l’AOUP l’indicatore ricade nella fascia di valutazione “ottima”.
5
Il quadro dei risultati dell'assistenza considera alcune variabili rilevate attraverso il Sistema informativo ospedaliero (SIO) che raccoglie le informazioni di tutti i ricoveri ospedalieri (in acuzie e post-acuzie) registrati in Italia, attraverso la scheda di dimissioni ospedaliere (SDO). L'accertamento dello stato in vita entro 30 giorni viene effettuato sulla base del SIO (sia nel ricovero indice sia in eventuali ricoveri successivi del paziente) e sulla base dell'anagrafe tributaria. Le variabili rilevate sono: mortalità e riammissioni a breve termine dopo interventi e procedure chirurgiche. Il valore degli indicatori si riferisce al rischio ‘aggiustato’, che tiene quindi conto delle possibili disomogeneità esistenti nelle popolazioni dovute a caratteristiche come l’età, genere, gravità della patologia in studio, ecc. 6
NUMERATORE Somma pesata di una selezione degli indicatori PNE DENOMINATORE Somma del numero di indicatori PNE selezionati NOTE PER L'ELABORAZIONE: Gli indicatori del PNE 2011 considerati sono: bypass aortocoronarico: mortalità a 30 giorni, intervento di valvuloplastica o sostituzione di valvola isolata: mortalità a 30 giorni, riparazione di aneurisma non rotto dell'aorta addominale: mortalità a 30 giorni, scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni dal ricovero, rivascolarizzazione carotidea: riammissioni ospedaliere per ictus entro 30 giorni, ictus: mortalità a 30 giorni dal ricovero, ictus: riammissioni ospedaliere a 30 giorni, colecistectomia laparoscopica: altro intervento a 30 giorni, tumore maligno del polmone: mortalità a 30 giorni dall'intervento, mortalità a 30 giorni dall'intervento per tumore gastrico maligno, mortalità a 30 giorni dall'intervento isolato per tumore maligno del colon, mortalità a 30 giorni dall'intervento isolato per tumore maligno del retto, intervento isolato per tumore maligno del retto: proporzione di interventi in laparoscopia. Per ogni Azienda il numeratore è dato dalla somma pesata degli indicatori che risultano essere significativamente peggiori, significativamente migliori della media nazionale o non significativamente diversi dalla media nazionale, utilizzando come pesi rispettivamente -1 e 1 e 0.
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Parte VII – Tabelle L'andamento dei ricoveri Indici di efficienza
Ricoveri per acuti Riabilitazione
Tasso di occupazione
Indice di rotazione
Ciclo continuo
Durata media della degenza o del ciclo 6,04
81,10
49,16
DH Ciclo continuo DH
3,77 12,91 22,25
61,02 79,46 91,36
38,81 22,52 9,85
L'andamento dei ricoveri per funzioni di base e funzioni regionali secondo il bacino Anno 2012
DRG di base Funzioni regionali totale
Bacino ASL5
Bacino di area vasta
Bacino regionale
15.345 9.855 25.200
10.238 7.473 17.711
4.153 3.083 7.236
Bacino ASL5
Bacino di area vasta
Bacino regionale
17.187 9.936 27.123
11.483 7.614 19.097
4.711 3.138 7.849
Bacino extraregion e 9.155 6.464 15.619
Totale ricoveri
Bacino extraregion e 10.082 6.897 16.979
Totale ricoveri
38.891 26.875 65.766
Anno precedente
DRG di base Funzioni regionali totale
I posti letto in esercizio Anno 2012
Di cui Riabilitazione
# Posti letto Area medica Area chirurgica Area terapie intensive Area materno infantile Totale Attività ordinaria
Ciclo continuo 492 457 82
DH 141 53 0
108
14
1.139 31
208 9
Alta specialità
48
43.463 27.585 71.048
Indicatori specifici Assistenza ospedaliera N° posti letto totali N° posti letto Area medica N° posti letto Area chirurgica N° posti letto Terapie intensive N° posti letto Materno infantile N° posti letto day hospital / N° totale posti lettoX100 Dimissioni residenti ASL 5 area medica Dimissioni residenti ASL 5 area chirurgica Dimissioni residenti ASL 5 in terapie intensive Dimissioni residenti ASL 5 area materno infantile N° ricoveri con durata di degenza >= a 2gg / N° totale ricoveriX100 N° ricoveri con durata di degenza < a 2gg / N° totale ricoveriX100 N° day hospital medici / totale dimissioniX100 N° day hospital chirurgici / totale dimissioniX100 Tasso di occupazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria Tasso di rotazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria Tasso di occupazione dei posti letto in regime di day hospital Indice di rotazione dei posti letto in regime di day hospital Assistenza ospedaliera Riabilitazione (ricovero ospedaliero) N° posti letto ospedalieri per attività ordinaria di riabilitazione a ciclo continuativo e diurno Tasso di occupazione dei posti letto in regime di degenza ordinaria N° parti cesarei / N° totale partiX100 N° interruzioni volontarie di gravidanza N° interruzioni volontarie di gravidanza ripetute
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1.347 633 509 82 122 15,44 11.352 10.153 294 5.196 84,04 15,96 14,78 11,77 81,10 49,16 61,02 38,81 31 79,46 40,84 253
Patrimonio immobiliare
Interventi di nuova edificazione e di riorganizzazione funzionale (interventi finanziati) Settore di intervento
Ospedale (Primo Potenziamento e nuovo P.S.)
Da bilancio di previsione: flusso di spesa anno 2012
Da bilancio di esercizio: spesa effettiva anno 2012
2.759.326,74
878.726,85
0
0
AIDS Tecnologie Sanitarie Altro (Pannelli fotovoltaici) Completamento Nuovo Santa Chiara
0
171.350,59
394.935,96
0
5.113.465,18
1.800.000,00
Interventi di nuova edificazione e di riorganizzazione funzionale Edilizia ospedaliera Settore di intervento Mantenimento strutture
Risorse finanziarie previste
Spese effettive
4.800.000,00
4.423.052,64
6.000.000,00
2.390.982,93
Risorse finanziarie previste
Spese effettive
4.300.000,00
4.319.529,52
Mantenimento impianti tecnologici Acquisizione e manutenzione apparecchiature elettromedicali di cui per programma accreditamento Interventi
50