Relazione Amianto Anno 2012 Di seguito vengono descritti per i principali ambiti di azione ed i principali risultati raggiunti nel 2012 1. Censimento della presenza di amianto sul territorio regionale (a cura di DG Salute) 2. Siti prioritari da bonificare (a cura di: DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, DG Salute, DG Casa, Housing sociale e Pari opportunità) 3. Siti per lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto (a cura di DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile e DG Salute) 4. Tutela sanitaria (a cura di DG Salute e Clinica del Lavoro di Milano - Registro Mesoteliomi Lombardia)
1
1. CENSIMENTO DELLA PRESENZA DI AMIANTO SUL TERRITORIO REGIONALE Al 28.02.2013 sono stati censiti 85.908 siti/strutture private e pubbliche, con presenza di amianto, di cui 3.677 in matrice friabile. Rispetto al valore rilevato al 29.02.08, pari a 10.895 (Relazione al Consiglio Regionale anno 2008), sono stati censiti ulteriori 75.013 siti. Il dato testimonia un’intensa partecipazione alle attività di invio e registrazione delle relative comunicazioni da parte sia dei cittadini/proprietari di immobili con presenza d’amianto, che degli Enti locali e delle ASL lombarde. L’incremento dell’attività del censimento, sul periodo gennaio 2009 – 15 febbraio 2012, distinto in siti privati e pubblici, è rappresentato in tabella 1. Tabella 1: Strutture censite
gen-09 gen-10 gen -11 feb -12 feb - 13
STRUTTURE CENSITE PRIVATE PUBBLICHE TOTALE 22.761 3.894 26.655 37.106 6.898 44.004 45.772 9.940 55.712 54.082 12.058 66.140 70.850 15.058 85.908
Alla presenza di 85.908 siti/strutture private e pubbliche, censiti al 28.02.2013, corrisponde un volume censito pari a 1.968.970 m3 di materiale contenete amianto. La ripartizione per ASL dei siti privati e pubblici censiti è riportata in tabella 2. Tabella 2: Ripartizione per ASL dei siti con presenza di amianto (agg. 28.02.2013) Strutture Private
Pubbliche
Totale
ASL Bergamo
3.185
1.019
4.204
ASL Brescia
9.731
771
10.502
ASL Como
4.010
190
4.200
ASL Cremona
7.893
329
8.222
943
66
1.009
ASL Lodi
4.223
402
4.625
ASL Mantova
9.034
4.411
13.445
488
4.514
5.002
14.897
907
15.804
ASL MILANO 2 (MELEGNANO)
2.783
131
2.914
ASL MONZA E BRIANZA
1.724
149
1.873
ASL Pavia
2.314
62
2.376
909
50
959
8.024
2.018
10.042
692
39
731
70.850
15.058
85.908
ASL Lecco
ASL Milano ASL MILANO 1 (LEGNANO)
ASL Sondrio ASL Varese ASL Valcamonica-Sebino REGIONE LOMBARDIA
2
La tabella 3 descrive lo stato di attuazione delle attività di bonifica dei siti censiti. Tabella 3: Stato della bonifica dei siti censiti (agg. 28.02.2013) STATO DELLE BONIFICHE DEI SITI CENSITI bonificato in fase bonifica non bonificato gen -09 5.017 4.573 17.065 gen -10 7.377 8.566 28.061 gen - 11 11.125 12.621 31.966 feb-12 14.860 16.852 34.428 feb - 13 18.088 21.343 46.477
TOTALE 26.655 44.004 55.712 66.140 85.908
L’attività di bonifica appare rilevante: sul totale dei 85.908 siti censiti, nel quadriennio 2009- 2012, sono stati bonificati o sono in fase di bonifica 39.431 siti. 2. SITI PRIORITARI DA BONIFICARE 2.1 Sito inquinato di interesse nazionale Fibronit - Broni Il sito Fibronit, ricadente in comune di Broni, è stato riconosciuto Sito di Interesse Nazionale (SIN) con Legge n. 179/2002. L’area è attualmente oggetto di interventi di messa in sicurezza d’emergenza e di bonifica degli ex capannoni industriali. Il soggetto attuatore degli interventi è l’Amministrazione Comunale di Broni che si avvale ai fini dell’appalto dei lavori della società in house Broni Stradella S.p.A., in qualità di appaltatrice. La competenza nell’approvazione degli interventi è del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il Sito di Interesse Nazionale, noto nel suo complesso come sito ex Fibronit (circa 140.000 mq), suddiviso nelle proprietà ex Fibronit, ex Ecored e Fibroservice, è delimitato sul lato Nord dalla linea ferroviaria Torino-Piacenza, dove è presente il tratto ferroviario di raccordo esclusivo dell’insediamento industriale, sul lato Est dal cementificio Italcementi, sul lato Sud dalla S.S. Padana Inferiore n. 10, sul lato Ovest da aree agricole e insediamenti artigianali. L’insediamento ex Fibronit si colloca nel comparto industriale del Comune di Broni, ed è inserito nel contesto urbanistico d’uso commerciale/industriale del vigente Piano Regolatore Generale. L’insediamento ha subito diverse evoluzioni e ampliamenti nel tempo, fino alla dismissione dell’attività produttiva nel 1993, conseguente all’entrata in vigore della legge del 27 marzo 1992, n. 257 “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”. La costruzione del nucleo originale risale al 1932, con la produzione di tubi con “bicchiere” monolitici di cemento-amianto, lastre ondulate per coperture, canne quadre per camini e pezzi speciali e raccorderia di completamento. Le aree Fibronit ed Ecored, adiacenti ed interconnesse, sono oggetto di procedimenti fallimentari differenti e seguono iter e procedure tecniche-amministrative separati per quanto concerne l’aspetto degli interventi ambientali. Accordo di Programma e finanziamenti disponibili In data 22.11.2007 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma per la bonifica e il ripristino ambientale del Sito di bonifica di Interesse Nazionale di “Broni”, il cui valore complessivo della copertura finanziaria ammonta a € 2.804.872,80 di cui: - € 2.272.727,00 assentiti dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) a valere sul D.M. n. 308/06 e già trasferiti alla Regione Lombardia. Le sopracitate risorse sono allocate su un apposito capitolo vincolato della Regione Lombardia - € 150.000,00, assentiti dal MATTM quale residuo del D.M. 18/03/2003, n. 101 – Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto; - € 382.145,80, assentiti dalla Regione Lombardia a valere sulla Legge Regionale n. 26/2003. In data 29 luglio 2008 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma recante "Ulteriori disposizioni per il ripristino ambientale del sito di bonifica di interesse nazionale di Broni", come approvato con decreto del
3
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare prot. 4917/QdV/DI/B del 25 agosto 2008, che ha stanziato ulteriori Euro 3.000.000 a valere sui fondi statali. Con decreto prot. 1146/TRI/DI/G/SP del 3 febbraio 2011 il MATTM, ha autorizzato il trasferimento di Euro 3.000.000,00 a favore di Regione Lombardia per il risanamento ambientale del sito d’interesse nazionale di Broni, consentendo di finanziare il 1° e 2° stralcio del lotto 1. Le risorse finanziarie statali per l’attuazione degli interventi di bonifica/messa in sicurezza del SIN ammontano a un totale di € 5.272.727,00. Nell’ambito delle attività di messa in sicurezza e smaltimento rifiuti, al Comune di Broni sono state liquidate spese per € 3.980.420,09, a valere sui fondi regionali e statali. Avanzamento dei lavori Nell’incontro tecnico del 28 settembre 2009, tenutosi presso il Comune di Broni, gli Enti coinvolti hanno esaminato gli elaborati riguardanti il Progetto preliminare degli interventi di messa in sicurezza e bonifica finale del sito ex Fibronit e il progetto definitivo assimilabile ad esecutivo, 1° lotto – gennaio 2009, suddiviso in 2 stralci funzionali. I lavori/servizi sono stati aggiudicati il 25 maggio 2011. Il contratto d’appalto è stato stipulato il 7 luglio 2011, al prezzo complessivo di € 2.702.353,97. La consegna dei lavori/servizi è avvenuta l’8 luglio 2011, con decorrenza del tempo utile per l’ultimazione prevista in complessivi 250 giorni e cessanti il 13 marzo 2012; a seguito di proroga motivata, concessa dalla Stazione appaltante, la nuova data di fine lavori era prevista per il 24 aprile 2012. È stata prospettata la necessità di redigere una perizia suppletiva di variante, per la risoluzione di problemi tecnici e di sicurezza (questi ultimi già segnalati da ASL) e prevedere la ripetizione di servizi analoghi e completamenti per migliorie ambientali. Il SIN di Broni è allo stato attuale in sicurezza, con l’effettuazione dei confinamenti degli edifici che inibiscono tutte le principali potenziali fonti di dispersione di fibre d’amianto verso l’ambiente esterno. Per quanto riguarda la falda, il rischio di contaminazione è ininfluente, considerata la natura fisica del minerale insolubile in acqua; è assente il rischio di diffusione di sostanze inquinanti nel sottosuolo, contraddistinto dalla presenza di orizzonti a permeabilità molto bassa e di rilevante spessore (argille-argille limose, 15-20 metri) che rendono la falda protetta. Il 22 e 23 maggio 2012, il Ministero e l’ISPRA, hanno effettuato un sopralluogo presso il sito di Broni, ai fini di analizzare lo stato dell’arte degli interventi e di verificare lo stato amministrativo, unitamente con gli Enti territoriali. In particolare, nell’incontro del 23 maggio 2012, è emersa da parte dei rappresentanti del ministero la necessità di predisporre un documento che accolga le osservazioni e prescrizioni formulate nella Conferenza di Servizi decisoria del 3 marzo 2011. Con nota del 24 luglio 2012, prot. n. 21896/TRI, il MATTM, in relazione al documento progettuale “Completamento della messa in sicurezza e 1° lotto di bonifica da amianto del SIN “Ex Fibronit” – Perizia suppletiva e di Variante n. 1”, ha trasmesso agli Enti regionali coinvolti i pareri di ISPRA, INAIL, di cui il Comune di Broni deve tenere conto ai fini della realizzazione degli interventi prioritari. Nella medesima nota il MATTM ha affermato il mancato rispetto di pareri già formulati nella richiamata Conferenza del 3 marzo 2011, ed ha ritenuto che il Progetto definitivo “Interventi di bonifica da amianto – 2° lotto – maggio 2012 del sito Fibronit” debba essere riesaminato ed integrato alla luce delle osservazioni e prescrizioni appositamente formulate nella fase istruttoria condotta dal Ministero. I lavori sono in sospensione dal 13 giugno 2012, in attesa di redigere il documento diretto alla revisione della Perizia suppletiva di Variante n. 1, secondo le indicazioni del MATTM. Perizia di Variante per opere di messa in sicurezza Nel merito della richiesta al Comune di Broni di “voler assicurare la prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza d'emergenza che, com’è noto, non richiedono alcuna autorizzazione nonché il continuo monitoraggio della qualità dell'aria, in relazione alla possibile dispersione di fibre di amianto”, il tavolo tecnico del 20 febbraio 2013 ha identificato nelle seguenti azioni le priorità di intervento: • Smaltimento rifiuti vasche ex ECORED; • Rimozione e smaltimento dei rifiuti presenti sul piazzale ex Fibronit; • Messa in sicurezza, con idonea copertura, del cumulo di scarti di lavorazione stoccati sul piazzale dell’ex Fibronit.
4
Con nota del Dirigente dell’U.O. Tutela Ambientale protocollo T1.2013.0005599 del 15 marzo 2013, tesa a favorire l'istruttoria del “Progetto di Perizia n. 1 - Rev. 1”, acquisita agli atti ministeriali con prot. n. 46234 del 7 dicembre 2012, Regione ha comunicato gli esiti dell’incontro del 20 febbraio 2013, per rendere esaustiva la risposta agli Uffici ministeriali e identificato le azioni prioritarie d’intervento. Le azioni descritte, ritenute dagli Enti prioritarie ai fini della messa in sicurezza del sito saranno avviate dal Comune di Broni o con l'estensione contrattuale già in essere con l'Appaltatrice o con ulteriore modalità di appalto dei lavori, con fondi a valere sul capitolo di Bilancio destinato al Comune di Broni, di cui all'Accordo di Programma sottoscritto dal Ministero e dagli Enti. Con nota del 6 aprile 2013, prot. n. 5421, il Comune di Broni ha trasmesso al MATTM e agli Enti coinvolti il “Progetto Definitivo Rev 1 Secondo Lotto – Marzo 2013”, che prevede un quadro economico di Euro 13.000.000 (I.V.A. inclusa), che recepisce le osservazioni di cui alla nota ministeriale prot. n. 21896 del 24 luglio 2012. La tempistica prevede in venti mesi il completamento delle attività in progetto. Tale intervento peraltro non dispone di copertura finanziaria 2.2 Siti con priorità di bonifica Oltre al sito di Broni, sono stati indagati ulteriori siti con presenza di amianto la cui priorità d’intervento di bonifica è stata valutata attraverso la “Procedura per la determinazione delle priorità d’intervento ai sensi dell’articolo 1 del Decreto 18 marzo 2003, n. 101”, approvata dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 29 luglio 2004. La procedura consente di attribuire un punteggio a ciascun sito e, quindi, di stilare una graduatoria che esprima in modo sintetico la priorità di bonifica. In esito alla sua applicazione alle strutture di proprietà pubblica o di uso pubblico, sono ancora 36 i siti con punteggio > 1000 o di poco inferiore (tabella 4. agg. 28.02.2013) con priorità per la bonifica. Tabella 4: Siti con presenza di amianto con priorità d’intervento di bonifica N. PROVINCIA
COMUNE
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO
N.
PUNTEGGIO
STATO DELLA BONIFICA
SNC
4512
DA BONIFICARE
1
BG
OLTRE IL COLLE
CONDOMINIO ALBEN
LOC. CONCA ALBEN
2
LC
GALBIATE
VILLA BERTARELLI
VIA BERTARELLI
13
2664
DA BONIFICARE
3
MB
LIMBIATE
VIA MONTE GRAPPA
40
2074
DA BONIFICARE
4
MB
VIMERCATE
AO G. SALVINI DI GARBAGNATE – OSPEDALE ANTONINI CENTRO PSICOPEDAGOGICO
VIA PONTI
15
1926
DA BONIFICARE
5
MI
SESTO SAN GIOVANNI
EX CASA CUSTODE-CENTRO ANZIANI
VIA TONALE
40
1917
DA BONIFICARE
6
MI
VAPRIO D'ADDA
CENTRO POLIVALENTE
VIA S.ANTONIO
6
1915
DA BONIFICARE
7
MB
VIMERCATE
SCUOLA ELEMENTARE UNGARETTI
VIA DON LUALDI
9
1890
DA BONIFICARE
8
MI
SESTO SAN GIOVANNI
CASA COMUNALE 1
VIA MARX
606
1867
DA BONIFICARE
9
MB
VIMERCATE
BIBLIOTECA CIVICA DI RUGINELLO
VIA DIAZ
23
1836
DA BONIFICARE
10
MI
VAPRIO D'ADDA
SEDE DI ASSOCIAZIONE CAI
VIA MAGENTA
1315
1836
DA BONIFICARE
11
MI
VAPRIO D'ADDA
MAGAZZINO COMUNALE
VIA M. CAMPAGNOLA
9
1836
DA BONIFICARE
12
LC
GALBIATE
ARCHIVIO COMUNALE
PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERAZIONE
5
1818
DA BONIFICARE
13
CR
PIZZIGHETTONE
AREA GENIO MILITARE
ZONA STAZIONE FERROVIARIA PONTE D'ADDA
/
1552
DA BONIFICARE
14
VA
CAIRATE
DEPURATORE CAIRATE
VIA NUOVA OLONA
SN
1486
DA BONIFICARE
5
15
VA
TAINO
TAINO EX POLVERIERA
PIAZZALE MORESCO
00
1486
DA BONIFICARE
16
BS
BRENO
FABBRICATO
VIA NISSOLINA
2
1313
DA BONIFICARE
17
MB
MEDA
STABILE EX ENCOL
VIA VIGNAZZOLA
121
1298
DA BONIFICARE
18
MB
SEVESO
PALESTRA
VIA MARCO POLO
1
1284
DA BONIFICARE
19
MB
SEVESO
PALESTRA
VIA MONTEBIANCO
1
1284
DA BONIFICARE
20
MB
VIMERCATE
SCUOLA MATERNA ANDERSEN
VIA FIUME
4
1224
DA BONIFICARE
21
PV
BRONI
CENTRO SOCIO-CULTURALE "G. CREMASCHI"
VIA TOGNI
60
1165,2
DA BONIFICARE
22
MI
SESTO SAN GIOVANNI
VIA VITTORIO VENETO
43
1150
DA BONIFICARE
23
MB
VIMERCATE
UFFICI COMUNALI ECONOMATO CENTRALE TERMICA SCUOLA ELEMENTARE DON MILANI
VIA MASCAGNI
2
1097
DA BONIFICARE
24
LC
GALBIATE
PALESTRA SCUOLA ELEMENTARE
VIA DON MINZONI
SNC
1089,6
DA BONIFICARE
25
PV
BRONI
CIMITERO DI CASSINO PO
VIA CASSINO PO
SNC
1069,2
DA BONIFICARE
26
VA
VARESE
IPSIA VARESE
VIA ZUCCHI
3
1058,4
DA BONIFICARE
27
VA
VARESE
ITIS VARESE
VIA ZUCCHI
3
1036,8
DA BONIFICARE
28
VA
VARESE 1
PALESTRA ISIS CARLO ALBERTO DALLA CHIESA
VIA SAN DONATO
1
1003,2
DA BONIFICARE
29
VA
CUASSO AL MONTE
AO MACCHI DI VARESE – PO DI CUASSO AL MONTE
VIA IMBROGNANA
1
950,4
DA BONIFICARE
30
VA
LUINO
PALESTRA ISIS CITTA' DI LUINO
VIA MENOTTI
3
943,2
DA BONIFICARE
31
VA
GALLARATE
IPSSCT GIOVANNI FALCONE
VIA RUSNATI
1
943,2
DA BONIFICARE
32
PV
MORTARA
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA
VIA MARSALA
11
908,4
DA BONIFICARE
Nel quadriennio 2009-2012 sono stati bonificati 42 siti pubblici (tabella 5) e 15 sono i siti in fase di bonifica (tabella 6).
Tabella 5: elenco dei siti pubblici bonificati al 28.02.2013 N.
PROVINCIA
1
PV
2
COMUNE
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO
N.
BRONI
EX CINEMA/TEATRO "CARBONETTI"
VIA LEONARDO DA VINCI
27
STATO DELLA BONIFICA BONIFICATO
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA MATERNA TONALE II
VIA TONALE
40
BONIFICATO
3
MI
SESTO SAN GIOVANNI
CAMPO SPORTIVO DOMINANTE
VIA CATANIA
90
BONIFICATO
4
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA MEDIA DON MILANI
VIA CAVALLOTTI
88
BONIFICATO
5
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA ELEMENTARE GALLI
VIA PODGORA
161
BONIFICATO
6
LC
ABBADIA LARIANA
MUNICIPIO E UFFICIO POSTALE
VIA NAZIONALE
120
BONIFICATO
1
nel 2008 era erroneamente indicata come ubicazione Sesto Calende
6
7
MI
SESTO SAN GIOVANNI
UFFICI TRIBUTI COPERTURA
VIA B. CROCE
12
BONIFICATO
8
MI
SESTO SAN GIOVANNI
UFFICI TRIBUTI CENTRALE TERMICA
VIA BENEDETTO CROCE
12
BONIFICATO
9
MB
VIMERCATE
EX FARMACIA COMUNALE
VIA DIAZ
40
BONIFICATO
10
BS
PISOGNE
FABBRICATO
VIA ISONNI
10
BONIFICATO
11
VA
VARESE
ISIS FRANCESCO DAVERIO
VIA BERTOLONE
11
BONIFICATO
12
VA
SARONNO
ITIS GIULIO RIVA
DEL CARSO
10
BONIFICATO
13
VA
SARONNO 2
ITPA NUCCIA CASULA
VIA MONTEROSA
11
BONIFICATO
14
CR
CREMONA 3
AREA CASERMA COL DI LANA
VIA BRESCIA
/
BONIFICATO
15
MI
MILANO
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO "T. CIRESOLA"
VIALE BRIANZA
14/18
BONIFICATO
16
MI
MILANO
STAZIONE CENTRALE DI MILANO
PIAZZA DUCA D'AOSTA
1
BONIFICATO
17
MB
VILLASANTA
SEDE PROTEZIONE CIVILE/ALPINI
VIA MANZONI
4
BONIFICATO
18
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA MATERNA VITTORINO DA FELTRE
VIA LEOPARDI
235
BONIFICATO
19
MI
SESTO SAN GIOVANNI
VILLA DE PONTI BIBLIOTECA
VIA DANTE
6
BONIFICATO
20
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA MATERNA ED ELEMENTARE ORIANI
VIA BUOZZI
144
BONIFICATO
21
PV
PAVIA
IRCCS FONDAZIONE POLICLINICO SAN MATTEO
PIAZZA GOLGI
19
BONIFICATO
22
MI
SESTO SAN GIOVANNI
MAGAZZINO COMUNALE 2
VIA MOLINO TUONO
SNC
BONIFICATO
23
MI
SESTO SAN GIOVANNI
MAGAZZINO COMUNALE 1
VIA ROVANI
217
BONIFICATO
24
PV
VOGHERA
ISTITUTO I.S. "A. MASERATI"
VIA DON MILANI
21
BONIFICATO
25
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA MATERNA PRIMAVERA
VIA ROVANI
247
BONIFICATO
26
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA MEDIA VII
VIA F.LLI DI DIO
101
BONIFICATO
27
MI
SESTO SAN GIOVANNI
SCUOLA ELEMENTARE DANTE E MEDIA FALCK
VIA FALCK
110
BONIFICATO
29
LC
DERVIO
SCUOLA DELL'INFANZIA
VIA SAN GIOVANNI BOSCO
SNC
BONIFICATO
30
MI
SESTO SAN GIOVANNI
CASA COMUNALE 3
VIA CURIE
65
BONIFICATO
31
CR
CREMONA
EX STABILIMENTO ARMAGUERRA
S/N
BONIFICATO
32
PV
BRONI
CASERMA CARABINIERI
VIA CASTELLEONE/VIA SEMINARIO VIA MONTEBELLO
49
BONIFICATO
33
PV
BRONI
CASERMA CARABINIERI
VIA MONTEBELLO
49
BONIFICATO
34
VA
ANGERA
VIA BORDINI
9
BONIFICATO
35
VA
SOMMA LOMBARDO
LARGO BOITO
2
BONIFICATO
36
MB
LIMBIATE
AO GALLARATE - OSPEDALE CARLO ONDOLI AO GALLARATE - OSPEDALE S. ANTONIO ABATE ASL MONZA BRIANZA
VIA MONTE GRAPPA
45
BONIFICATO
2
Nel 2008 era erroneamente indicata come ubicazione Varese
3
Sito non presente nella relazione PRAL 2008
7
37
MI
MILANO
POLICLINICO
VIA FRANCESCO SFORZA
38
MB
GORGONZOLA
OSPEDALE DI CIRCOLO
39
MI
SESTO SAN GIOVANNI
CENTRO ANZIANI RIMEMBRANZE
40
MB
TRIUGGIO
41
LC
42
LC
35
BONIFICATO BONIFICATO
245
BONIFICATO
SCUOLA ELEMENTARE DI TREGASIO
VIA RIMEMBRANZE VIA DON COLLI
1
BONIFICATO
CARENNO
EX SCUOLE COMUNALI
VIA BOCCIO
29
BONIFICATO
MANDELLO DEL LARIO
PICCOLO BAR
VIA STATALE
50
BONIFICATO
Tabella 6: siti in fase di bonifica N. 1
PROVINCIA
COMUNE
DENOMINAZIONE
INDIRIZZO
N.
STATO DELLA BONIFICA
PV
BRONI
AREA "EX-FIBRONIT"
VIA CIRCONVALLAZIONE
21
IN FASE DI BONIFICA
2
MI
MILANO
POLITECNICO DI MILANO
PIAZZA L. DA VINCI
32
IN FASE DI BONIFICA
3
MI
MILANO
AO "LUIGI SACCO"
VIA G.B. GRASSI
74
IN FASE DI BONIFICA
4
MI
MILANO
AO "SAN CARLO BORROMEO"
VIA PIO II
3
IN FASE DI BONIFICA
5
MI
MILANO
OSPEDALE NIGUARDA CA' GRANDA
VIA OSPEDALE MAGGIORE
3
IN FASE DI BONIFICA
6
PV
BRONI
CIMITERO DEL CAPOLUOGO
VIA STRADA PAVESE
8
IN FASE DI BONIFICA
7
MI
GARBAGNATE MILANESE
AO G. SALVINI – PO di GARBAGNATE
VIALE FORLANINI
121
IN FASE DI BONIFICA
8
VA
SESTO CALENDE 4
ITC GINO ZAPPA
VIA GRANDI
4
IN FASE DI BONIFICA
9
VA
TRADATE
ITIS TRADATE
VIA GRAMSCI
1
IN FASE DI BONIFICA
10
VA
VARESE
AO MACCHI - PO FILIPPO DEL PONTE
VIA FILIPPO DEL PONTE
19
IN FASE DI BONIFICA
11
VA
TRADATE
ISIS DON LORENZO MILANI
VIA GRAMSCI
1
IN FASE DI BONIFICA
12
VA
VARESE
AO MACCHI - OSPEDALE DI CIRCOLO
VIA BELLINI
1
IN FASE DI BONIFICA
13
VA
LUINO
AO MACCHI - PO DI LUINO
VIA FORLANINI
6
IN FASE DI BONIFICA
14
VA
GALLARATE
AO GALLARATE - OSPEDALE BELLINI
VIA BELLINI
29
IN FASE DI BONIFICA
In sintesi al 28.02.2013, 14 siti sono in fase di bonifica e 42 sono stati bonificati. Nelle tabelle 4, 5 e 6, tra le strutture pubbliche, sono presenti strutture sanitarie: lo stato di avanzamento della bonifica per questi manufatti è descritto nella tabella 7.
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Nel 2008 era erroneamente indicata come ubicazione Saronno
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Tabella 7: stato di attuazione degli interventi di bonifica nelle strutture sanitarie (aggiornamento maggio 2013) bonificato
in fase di Bonifica
da bonificare
Policlinico San Matteo
X
-
-
AO Ospedale di Circolo di Gorgonzola
X
-
-
Ao Luigi Sacco di Milano
-
X
-
Policlinico di Milano
X
-
-
AO San Carlo Borromeo
-
X
-
Ospedale Niguarda
-
X
-
Ospedale Corbieri di Limbiate
X
-
-
Ospedale Antonini di Limbiate
-
-
X
P.O. di Bollate
-
-
X
P.O. di Rho
-
X
P.O. di Passirana
-
-
P.O. di Garbagante
X
P.O. Filippo del ponte di Varese
-
X
-
Ospedale di Circolo di Varese
-
X
-
P.O. di Cuasso al Monte
-
-
X
P.O. Velate
-
-
X
P.O. di Luino
X
-
-
P.O. di Cittiglio
-
X
-
Ospedale Bellini di Somma Lombardo
X
-
-
Ospedale sant' Atonio Abate di Gallarate
X
-
-
Ospedale Carlo Ondoli di Angera
X
-
-
Strutture Sanitarie
ASL Monza Brianza
AO Salvini di Garbagnate
AO Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese
AO Gallarate
X -
2.3 Edilizia residenziale pubblica (ERP) Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica in Lombardia è costituito da circa 170.000 alloggi, di cui circa 100.000 di proprietà delle Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale (ALER), che sono enti del Sistema regionale. Nel corso del 2011 è stata effettuata una ricognizione presso le ALER per quanto attiene la presenza di materiali contenenti amianto nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ERP) e il relativo stato di conservazione. Da tale ricognizione è emerso che la presenza di amianto è segnalata come nota in circa 1.400 edifici (800 edifici tra Milano e provincia) sulla base delle informazioni disponibili presso le diverse Aziende, che sono state sensibilizzate a completare la ricognizione sul patrimonio, in raccordo con le ASL territoriali, anche al fine di disporre di una base informativa omogenea anche a supporto alla programmazione dei relativi interventi, cui è data priorità e posta attenzione nelle azioni di gestione e manutenzione del patrimonio edilizio; tali indicazioni sono state inserite nelle Direttive 2012 alle Aziende (d.g.r. 6.12.2011 n. IX/2628).
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Al 2011, per la rimozione e/o messa in sicurezza dell’amianto censito presente nel patrimonio delle ALER, si è stimato un fabbisogno di circa €.100.000.000. Per la sola ALER Milano - che ha completato a dicembre 2010 il censimento dei propri edifici, secondo linee guida condivise con ASL di Milano - è stimato un fabbisogno pari a circa €.70.000.000 ALER Milano nel 2012 ha completato interventi di rimozione amianto su n. 36 edifici (di cui n. 25 in priorità 1) e ultimato l'attività di progettazione per tutti gli edifici in priorità 1 (136 complessivi). Si tratta di una significativa azione che tende ad affrontare la questione in modo sistemico e programmato in base alle priorità di intervento condivise. L’attenzione al tema della rimozione e messa in sicurezza dell’amianto è stato ripreso nel Patto per la Casa sottoscritto il 2 febbraio 2012 dal Presidente Formigoni e dall’Assessore alla Casa Domenico Zambetti con oltre 60 soggetti che operano nel settore della casa (Prefettura di Milano, istituzioni locali, sindacati, associazioni dei costruttori, degli artigiani e delle banche, cooperative, categorie professionali, mondo del volontariato e del no profit,); in particolare, il punto 4 del Patto “Risparmio energetico e risanamento ambientale del patrimonio abitativo”, prevede la costituzione di un fondo di rotazione dedicato presso Finlombarda, per complessivi €.30.000.000 nel triennio 2012-2014. Tale fondo di rotazione è stato costituito con d.g.r. 11.07.2012 n. IX/3756 con una dotazione iniziale di € 10.000.000 e con successivo D.d.u.o. 30.10.2012 n. 9687 è stato approvato l'invito a presentare proposte per l'ammissione a finanziamento; oltre ai €.10.000.000 già allocati, diversamente dalle previsioni iniziali, sono in programmazione circa ulteriori € 20.000.000 nel triennio 2014/2016. Sullo stesso fondo, con d.g.r. 25.10.2012 n. IX/4271, sono state allocate le risorse pari a €. 1.000.000 derivanti dall'art. 6 della L.r. 14/2012 destinandole al finanziamento a fondo perduto di interventi di rimozione amianto dal patrimonio ERP dei comuni lombardi che, anche se esula dal periodo oggetto di relazione, è stato attivato con il bando D.d.u.o. 05.02.2013 n. 782; il D.d.u.o. 11.04.2013 n. 3135 ha approvato le proposte presentate e quelle ammesse. Tra queste rientra il sito n. 8 Sesto San Giovanni - Casa Comunale Via Marx 606 di cui alla Tab. 4; per tale intervento, nell'ambito di una riqualificazione complessiva dell'edificio, è previsto un finanziamento per la rimozione amianto pari a € 49.280 con lavori programmati da aprile 2013 ad aprile 2015.
3. SITI PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO E QUANTITATIVI DI AMIANTO RIMOSSO La principale destinazione dei rifiuti contenenti amianto (RCA) smaltiti e prodotti in Lombardia è per il 90% presso impianti di stoccaggio lombardi. La maggior parte degli RCA raccolti e stoccati in Lombardia viene poi conferita all’estero, soprattutto in Germania (circa il 95% dei rifiuti in uscita dagli impianti di stoccaggio), in 24 impianti diversi per un quantitativo nell’ordine dei 200.000 m3/anno (in dettaglio: 132.800 t esportate nel 2009; 240.530 t nel 2010; 241.400 t nel 2011; 170.000 t nel 2012). Da un campione rappresentativo, prossimo al 50% del RCA esportato nel triennio 2009-2011, si può stimare che solo una parte di questo quantitativo, valutabile tra il 60 e il 67%, provenga effettivamente dalla Lombardia. Da evidenziare che nel 2009, per circa metà anno, era ancora attiva la discarica per cemento amianto sita a Cavriana (MN), che risulta aver ritirato nel 2009 circa 10.000 tonnellate di rifiuti, di cui la metà provenienti dalla Lombardia. In Lombardia gli impianti di smaltimento ad oggi autorizzati sono: discarica Ecoeternit di Montichiari (BS), autorizzati 480.000 m3 di rifiuti contenenti amianto: iniziato il conferimento a gennaio 2012; discarica Profacta di Brescia, autorizzati 78.600 m3 di rifiuti contenenti amianto: iniziato il conferimento a settembre 2012 ma attività interrotta per completamento del procedimento di autotutela dell’AIA; discarica Cavenord di Cappella Cantone (CR), autorizzati 261.000 m3 di rifiuti contenenti amianto: autorizzata a settembre 2011, sotto sequestro giudiziario, lavori mai avviati.
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Pertanto si può stimare l’attuale capacità regionale di smaltimento in 558.600 m3, cui vanno ad aggiungersi i 261.000 m3 di Cavenord, sui quali non è attualmente possibile imporre alcun vincolo di provenienza essendo i RCA rifiuti speciali. Sono in corso di istruttoria VIA/AIA n. 5 istanze per discariche e n. 1 per impianti di inertizzazione con successivo recupero (Tabella 8). Tabella 8: stato dei procedimenti per impianti di recupero e smaltimento dei RCA (agg. novembre 2013). Proponente
Località
Prov.
Tipologia
Quantitativi
CERCA S.c.r.l.
Travagliato
BS
discarica monorifiuto
435.000 m3
TEAM spa
Treviglio
BG
discarica monorifiuto
221.323 m3
RISORSE FUTURE srl Cava Manara PV
discarica monorifiuto
550.000 m3
Stato del procedimento Decreto VIA favorevole. Procedura AIA sospesa per sospensiva TAR sulla VIA. Esproprio area da parte del Comune. Preavviso rigetto AIA gen. 2012. In attesa giudizio di merito TAR su VIA Decreto VIA favorevole del 30.7.12. Procedura AIA in corso. Procedura VIA/AIA in corso.
PADANA GREEN srl Montichiari
BS
discarica con 3 lotti dedicati
760.000 m3
Procedura VIA/AIA: preavviso di rigetto e sospensione con Cds 20.12.2011. Procedimenti riavviati a settembre 2013.
ACTA srl
Ferrera Erbognone
PV
discarica monorifiuto
603.908 m3
Procedura VIA/AIA in corso.
KRYSALIDE srl
Lonate Pozzolo
VA
trattamento termico 80.000 t/anno Procedura VIA/AIA in corso. (recupero)
Per tutte le istruttorie si evidenziano problemi di accettazione da parte della cittadinanza, accentuati – per gli impianti di inertizzazione – dalla mancanza di prove scientifiche su scala industriale che garantiscano l’efficienza e la sicurezza di tali impianti. Contestata inoltre la mancata concertazione con il territorio nella scelta dei siti; gli attuali strumenti di programmazione di settore – Piani Provinciali e Regionali di Gestione dei Rifiuti – si limitano a individuare delle aree gravate da fattori penalizzanti o escludenti, lasciando libera iniziativa al proponente nell’individuazione dei siti all’interno delle aree non gravate da fattori localizzativi escludenti. Nell’ipotesi di conclusione positiva di tutti gli iter autorizzatori in corso, Regione Lombardia sarebbe dotata di impianti di smaltimento per rifiuti contenenti amianto per complessivi 2,2 milioni di m3 circa, oltre alla possibilità di trattamento di 80.000 t/anno, sui quali non sarebbe peraltro possibile, come segnalato, imporre alcun vincolo di provenienza. Nel 2012, le ASL Lombarde hanno controllato, ovvero verificato i contenuti e ispezionato i relativi cantieri, di 17.697 piani di lavoro e notifiche ex artt. 256 e 250 DLgs 81/08.
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4. TUTELA SANITARIA Il Registro Mesoteliomi Lombardia (RML) è attivo dall’anno 2000 ed è ubicato presso la Clinica del Lavoro “Luigi Devoto” della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano. Le attività svolte nel corso dell’anno 2010 hanno riguardato in particolare: proseguimento della raccolta e valutazione dei casi incidenti negli anni dal 2009 al 2011; valutazione della completezza dei casi noti al Registro mediante il confronto con le schede di accettazione e dimissione ospedaliere (SDO, per gli anni 2000 – 2010), con gli archivi di mortalità delle singole ASL e con i Registri Tumori di popolazione; L’elaborazione dei dati (tabella 9 e grafico A) è stata effettuata secondo i criteri definiti dal Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM). Tabella 9 - Segnalazioni di casi sospetti di mesotelioma maligno pervenute al RML e status di acquisizione e valutazione della documentazione
Anno
CASI SEGNALATI
SOSPETTI
CASI INCIDENTI
VERIFICHE CONCLUSE
In Totale SDO trattazione 2000 229 276 276 X 2001 351 279 279 X 2002 369 308 308 X 2003 534 310 310 X 2004 493 293 1 294 X 2005 844 334 334 X 2006 993 321 321 X 2007 697 352 352 X 2008 769 353 1 354 X 2009 585 350 -9 350* X 2010 697 375 21 396* X 2011 489 44 309 353* Totale 7.050 3.595 332 3.927 *) Non ancora effettuate tutte le verifiche di completezza (SDO e/o mortalità) Conclusi
DI
COMPLETEZZA
Mortalità X X X X X X X X X X
Al 31/12/2011 i “casi sospetti” di Mesotelioma segnalati al RML sono risultati pari a 7.050. Tra le segnalazioni pervenute alcune possono riguardare soggetti la cui diagnosi è stata effettuata in anni precedenti o soggetti non residenti in Lombardia: in questi casi, la notifica viene inoltrata ai COR interessati e/o al ReNaM. Il numero delle segnalazioni è notevolmente aumentato nel corso degli anni in quanto si sono rese disponibili ulteriori fonti informative utilizzate per le verifiche di completezza (dati di mortalità 2000-2009 forniti dalle singole ASL e quelli di incidenza forniti dai Registri Tumori di popolazione) ma ora tende a stabilizzarsi. Delle 7.050 segnalazioni pervenute: 781 (11.1%) erano relative a soggetti residenti fuori Regione Lombardia, 302 (4.3%) da riferirsi a casi prevalenti (prima diagnosi antecedente il 01.01.2000) e 2.040 (28.9%) non erano mesoteliomi. Di questi ultimi 991 (pari al 14.0% del totale) hanno comunque richiesto un approfondimento prima di giungere alla conclusione diagnostica e sono stati quindi inseriti nel database ReNaM; i restanti 1.049 casi sono stati immediatamente esclusi perché frutto di errori materiali nella codifica della patologia (es. tumori di altre sedi). I casi incidenti di mesotelioma (prima diagnosi successiva al 31.12.1999) sono risultati pertanto 3.927, pari al 55.7% dei casi segnalati. Per 3.595 di questi (91.5%) è stata conclusa sia la valutazione diagnostica sia la
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valutazione dell’esposizione; per il rimanente gruppo di 332 soggetti sono in corso le verifiche relative all’esposizione. Si può notare che il numero di casi incidenti conclusi per l’anno 2000 è maggiore del numero di casi segnalati in quell’anno (276 vs. 229): la ragione sta nel fatto che alcune delle segnalazioni pervenute nel 2001 si riferivano in realtà a casi con prima diagnosi nel 2000. Per il periodo 2000 - 2009 la revisione della casistica può considerarsi completa. Grafico A. Distribuzione per classi di età e sesso dei casi di mesotelioma maligno certo e probabile. Anni di incidenza 2000-2011 (totale 3.226 casi, di cui M 2.111 e F 1.115)
1000 891
900 800
Num ero soggetti
700 600 521
516
M
500
418
416
F
400 300
201 200 100
142 60
41
20
0 <45
45-54
55-64
65-74
75+
Classi di età
In tabella 10 sono riportate le caratteristiche dell’esposizione dei mesoteliomi maligni certi e probabili. Tabella 10: Caratteristiche dell’esposizione dei mesoteliomi maligni certi e probabili [N=3.226; M=2.111 F=1.115] - Anni di incidenza 2000-2011 Esposizione ad amianto M Professionale Certa 1.279 Professionale Probabile 96 Professionale Possibile 192 Familiare 15 Ambientale 33 Extra-lavorativa 15 Improbabile 10 Ignota 369 Non Classificabile 17 Non valutabile* 85 TOTALE 2.111 * Non valutabile = intervista non effettuabile
F 306 20 98 40 63 53 18 428 22 67 1.115
Totale 1.585 116 290 55 96 68 28 797 39 152 3.226
% 49.1 3.6 9.0 1.7 3.0 2.1 0.9 24.7 1.2 4.7 100
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Dalla tabella precedente si evince che per il 61.7% della casistica esaminata (1.991 soggetti) l’esposizione ad amianto è avvenuta in ambito professionale, mentre l’esposizione legata ad attività svolte nel tempo libero (extra-lavorativa) è stata riconosciuta in 68 casi (2.2%), un’esposizione di tipo familiare (convivenza con soggetti professionalmente esposti ad amianto) in 55 casi (1.7%) e un’esposizione di tipo ambientale in 96 casi (3.0%). Il RML ha elaborato una distribuzione per settore lavorativo dei mesoteliomi maligni certi o probabili ad esposizione professionale. La valutazione dell’esposizione professionale ad amianto prevede l’attribuzione di un livello probabilistico di esposizione a ciascun periodo lavorativo e ciascun soggetto può essere stato esposto in più di un settore lavorativo. Accanto a settori noti come esponenti ad amianto quali l’edilizia (971 casi), l’industria metalmeccanica (404 casi) e metallurgica (422 casi), si conferma elevato il numero di casi professionalmente esposti ad amianto nell’industria tessile non-amianto (552 casi). Tali settori, pertanto, sono quelli sui quali le ASL dovranno effettuare una sorveglianza attiva per l’individuazione di patologie amianto correlate.
In conclusione si può affermare che, il monitoraggio delle azioni del PRAL ha dato riscontri positivi, che indicano di procedere sulla strada tracciata. Le misure di prevenzione adottate - procedure per la bonifica, linee guida, strumenti e indirizzi, ... - e le attività di controllo da parte degli Enti locali e delle ASL sono efficaci nel raggiungimento dell’obiettivo della tutela della salute della popolazione dall’esposizione a fibre di amianto. Milano, novembre 2013
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