RELAZIONE AL RENDICONTO DI GESTIONE ANNO 2015 Comune di: COMUNE DI CATANIA
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SEZIONE 1 IDENTITÀ DELL’ENTE LOCALE 1.1- IL PROFILO ISTITUZIONALE 1.2 - LO SCENARIO 1.2.1 TABELLE DI SUPPORTO DELLA DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DELL’ENTE
1.3 - IL DISEGNO STRATEGICO 1.4 - L’ASSETTO ORGANIZZATIVO 1.6.1 - TABELLE A SUPPORTO DELLA DESCRIZIONE DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO
1.5 - LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE
SEZIONE 2 TECNICA E ANDAMENTO DELLA GESTIONE 2.1 - ASPETTI GENERALI 2.1.1 - CRITERI DI FORMAZIONE 2.1.2 - CRITERI DI VALUTAZIONE
2.2 - ASPETTI FINANZIARI 2.2.1 - PATTO DI STABILITÀ 2.2.2 - SINTESI FINANZIARIA 2.2.2.1 - GESTIONE DI CASSA 2.2.3 - IMPATTO DELLA POLITICA FISCALE SUL BILANCIO
2.3 - ASPETTI ECONOMICI 2.4 - ASPETTI PATRIMONIALI 2.5 - IL PIANO PROGRAMMATICO 2.6 - ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 2.7 - POLITICHE DI INVESTIMENTO ED INDEBITAMENTO 2.8 - RAPPORTO SULLE PRESTAZIONI E SERVIZI OFFERTI ALLA COMUNITÀ 2.9 - ANALISI PER INDICI
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Introduzione La relazione al rendiconto di gestione è prevista dal comma 6 dell’art. 151 del T.U.E.L. che, nello stabilire i principi generali in materia di contabilità, impone agli Enti locali un processo che si avvia con la programmazione, prosegue con la gestione e si conclude con la fase della rendicontazione che deve permettere la verifica del raggiungimento degli obiettivi, della realizzazione dei programmi e del rispetto degli equilibri economici e finanziari. Nell’ambito del processo di rendicontazione, devono essere evidenziati i risultati di gestione, sia sotto l’aspetto finanziario, sia sotto l’aspetto economico-patrimoniale, a tal fine è richiesta l’approvazione da parte dell’organo consiliare del documento contabile del “rendiconto di gestione”, contenente il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio. Il conto del bilancio espone i risultati della gestione finanziaria, il conto economico rileva i risultati della gestione economica e il conto del patrimonio evidenzia le consistenze iniziali e finali delle voci patrimoniali. In tale ambito si inserisce la relazione al rendiconto di gestione che deve, rispetto ai documenti obbligatori previsti, dare informazioni integrative, esplicative e complementari, al fine di rendere maggiormente comprensibile il rendiconto. Per la stesura della relazione il legislatore non ha previsto uno schema tipico, ma ha solo stabilito nell’art. 231 del T.U.E.L che deve esprimere valutazioni di efficacia dell'azione condotta, sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti, evidenziare i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche ed analizzare, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le cause che li hanno determinati.
Nella stesura della presente relazione si è cercato di seguire quindi le indicazioni contenute nel “Principio contabile n. 3 - Il rendiconto degli Enti locali” approvato dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali nell’aprile 2009 , nel quale è proposta una struttura di relazione con due sezioni: 1. La sezione dell’identità dell’Ente locale 2. La sezione tecnica e dell’andamento della gestione.
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RELAZIONE AL RENDICONTO DI GESTIONE 2015
SEZIONE 1 IDENTITA' DELL'ENTE LOCALE
Comune di: COMUNE DI CATANIA
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La presente sezione fornisce un profilo introduttivo dell’Ente, illustrando l’ambito in cui opera l’Ente, la struttura politico-amministrativa ed organizzativa, nonché le principali politiche gestionali attuate o da attuare. Questa sezione viene strutturata nei seguenti capitoli: 1.1 - il profilo istituzionale; 1.2 - lo scenario; 1.3 - il disegno strategico; 1.4 - l’assetto organizzativo; 1.5 - le partecipazioni dell’Ente;
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1.1 - IL PROFILO ISTITUZIONALE In questo capitolo si dà una breve descrizione del ruolo attribuito all’Ente da norme legislative, statuto e regolamenti interni e della struttura politico-amministrativa. L’Ente locale secondo quanto previsto dalla Costituzione è un Ente dotato di una propria autonomia, che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. LE FUNZIONI DELL’ENTE Le competenze dell’Ente sono definite dalle leggi nazionali o regionali che stabiliscono funzioni proprie o delegate. Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. GLI ORGANI ISTITUZIONALI Sono organi di governo del comune il Consiglio, la Giunta, il Sindaco Il Consiglio è composto da 45 consiglieri e da 1 Consigliere aggiunto Il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo dell’Ente ed ha competenza limitatamente agli atti fondamentali indicati dalla vigente normativa. COMPETENZE DEL CONSIGLIO •
Il consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:
a) statuti dell'ente e delle aziende speciali, regolamenti salva l'ipotesi di cui all'articolo 48, comma 3, criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie; c) convenzioni tra i comuni e quelle tra i comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative; Pag. 6
d) istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione; e) organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione; f) istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi; g) indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza; h) contrazione di mutui e aperture di credito non previste espressamente in atti fondamentali del consiglio ed emissioni di prestiti obbligazionari; i) spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo; j) acquisti e alienazioni mobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della giunta, del segretario o di altri funzionari; k) definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge. Il consiglio, nei modi disciplinati dallo statuto, partecipa altresì alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco o del presidente della provincia e dei singoli assessori. •
La Giunta è l’organo esecutivo dell’Ente ed è composta da nove Assessori dell’Ente
in base a quanto previsto dalla legge e dallo statuto
1. La giunta collabora con il sindaco o con il presidente della provincia nel governo del comune o della provincia ed opera attraverso deliberazioni collegiali. 2. La giunta compie tutti gli atti rientranti ai sensi dell'articolo 107, commi 1 e 2, nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati dalla legge al consiglio e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del sindaco o degli organi di decentramento; collabora con il sindaco nell'attuazione degli indirizzi generali del consiglio; riferisce annualmente al consiglio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso. 3. E', altresì, di competenza della giunta l'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri Pag. 7
generali stabiliti dal consiglio. Il sindaco rappresenta l'ente, convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio quando non è previsto il presidente del consiglio, e sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti.
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Il Sindaco esercita le funzioni che gli sono attribuite dalla legge nonché dallo statuto e dai regolamenti dell’Ente. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende: a. all'emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica; b. allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria; c. alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.
Concorre, inoltre, ad assicurare anche la cooperazione della polizia locale con le Forze di polizia statali, nell'ambito delle direttive di coordinamento impartite dal Ministro dell'interno - Autorità nazionale di pubblica sicurezza; quale ufficiale del Governo, sovrintende, altresì , alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione
STATUTO E REGOLAMENTI INTERNI Lo Statuto dell’Ente attualmente in vigore è stato approvato con Deliberazione del C.C. n. 22 del 10 maggio 1995 ( pubblicato sulla G.U.R. S. n. 66 del 23/12/1995) Ai sensi della legge e dello Statuto sono stati adottati nel corso dell’anno 2015 i seguenti regolamenti interni: Deliberazioni di CONSIGLIO: n.04 del 23/01/2015: Modifica Regolamento dell'Archivio Storico Comunale di Catania; n.06 del26/02/2015: Aggiornamento regolamento concernente la "Disciplina della partecipazione delle Organizzazioni di Volontariato alle attività di Protezione Civile; Pag. 8
n.07 del 26/02/2015: Regolamento del Corpo della Polizia Municipale - Proposta approvazione; n.08 del 26/02/2015: Regolamento "Massa Vestiario" - Personale Direzione "Corpo Polizia Municipale – UTU"; n.09 del 05/03/2015: Delibera di iniziativa Consiliare. Modifica del Regolamento per la "Toponomastica Cittadina", approvato con deliberazione C.C. n. 8 del 25.02.2009; n.15 del 26/05/2015: Nuovo Regolamento armamento degli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, in possesso della qualità di Agente di Pubblica Sicurezza.
Deliberazioni di GIUNTA: n. 01 del 14/01/2015: Approvazione del Regolamento per l'Organizzazione del Servizio Notifiche; n. 02 del 14/01/2015: Approvazione "Regolamento del Servizio Statistica e Qualità dei Servizi al Cittadino"; n.88 del 16/07/2015: Regolamento Edilizio Comunale - Applicazione Art. 107 - Orari urbani - Individuazione aree prioritarie a Librino. Formulazione atto di indirizzo; n.120 del 22/09/2015: Approvazione del regolamento comunale per la distribuzione del fondo per la progettazione (art. 93 del D. Lvo n. 163 del 12/04/2006 e ss.mm. e ii. , recepito dalla Regione Siciliana con L.R. n. 12 del 12/07/2011 e ss.mm. e ii.); n. 150 del 11/11/2015: Formulazione atto di indirizzo per la determinazione dei criteri per la regolamentazione della modalità di assegnazione dei terreni disponibili e la sepoltura delle salme giacenti a qualunque titolo presso l'Obitorio Comunale dei Cimiteri di cquicella e S.G. Galermo n.157 del 24/11/2015: Modificazione “Regolamento di Custodia degli edifici comunali con la concessione e l’uso dell’alloggio di servizio” approvato con deliberazione di G.C. n. 92 del 08/07/2014; n.203 del 29/12/2015: Approvazione Regolamento per la disciplina dei compensi professionali da riconoscere e liquidare in favore degli Pag. 9
Avvocati della Direzione Affari Legali, ai sensi dell’art. 27 del CCNL 14/09/2000 del personale del comparto e dell’art. 37 del CCNL 23/12/99, dell’area Dirigenti.
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1.2 - LO SCENARIO Nel presente capitolo si illustra sinteticamente il contesto sociale ed economico del territorio in cui opera l’Ente, fornendo dati relativi alla popolazione, al territorio e all’economia insediata. Per programmare politiche efficaci e in grado di rispondere ai bisogni della Comunità occorre conoscere il territorio, le sue peculiarità, le sue risorse materiali e immateriali. La conoscenza della struttura socio-demografica della popolazione permette cioè una pianificazione della domanda di servizi, una più efficace valutazione dei bisogni e dei metodi di erogazione. In questo modo le decisioni di medio e lungo periodo sono definite tenendo conto dei punti di forza e di debolezza, individuando le priorità, selezionando e concentrando le risorse in quegli obiettivi in grado di innescare variabili di rottura con la lunga fase di recessione economica che Catania, come tutto il sistema Paese, sta vivendo Il Comune di Catania è situato sulla costa orientale dell’isola, tra il Mar Ionio e le pendici meridionali del vulcano Etna, a nord della foce del Simeto e della Piana di Catania, a metà strada tra le città di Messina e Siracusa. Con una popolazione di 319.584 abitanti (al 31.12.2015), si estende su una superficie complessiva di 180.88 kmq, ad una altitudine di 7 m s.l.m. e con una densità territoriale media, pari a 1.642 ab./Kmq, valore influenzato dalla presenza di un ampia porzione del territorio comunale (nella zona sud) ancora prevalentemente agricola. E’ la seconda città più grande in Sicilia, dopo Palermo, e la decima in Italia. E’ inoltre il centro della maggiore conurbazione siciliana, nota come "Sistema lineare della Sicilia orientale"; è fra le quindici città metropolitane italiane e quinta per densità demografica Il territorio della città si presenta suddiviso in Municipalità. Istituite per la prima volta nel 1971 come quartieri, le municipalità di Catania sono state riorganizzate nel 1996. Ognuna è contrassegnata da un numero progressivo e da un nome e fino al febbraio 2013 erano in numero di 10. Analisi del contesto interno Con Deliberazione N. 132 del 07/10/2015 è stata revisionata l’articolazione della Macrostruttura organizzativa dell’Ente approvata con deliberazione di G.C. n° 57 del 06.05.14 e sono stati individuate le Direzioni, i servizi e le AA.PP. e PP.OO., in esecuzione della deliberazione di G.C. n. 8 del 10.02.2014. L’Amministrazione ha dato atto che la nuova articolazione tiene conto delle sopraggiunte esigenze di carattere organizzativo, degli obiettivi che l’Amministrazione intende realizzare, della necessità di contenere la spesa e di adeguare, al contempo, il numero delle PP.OO. Pag. 11
e delle A.A.P.P. a quello delle posizioni dirigenziali previste in dotazione organica (40) e dell’indirizzo politico originariamente impartito dall’Ente con le citate deliberazioni. La macrostruttura è suddivisa in 2 aree di coordinamento cui fanno capo le Direzioni e i servizi organizzati in modo omogeneo. L’unità organizzativa di base è l’ufficio al cui capo sono posti, secondo la specificità della funzione, Alte Professionalità e/o Posizioni Organizzative. Si tratta di un’organizzazione che sostanzialmente è di tipo funzionale. Tuttavia, la complessità dell’ente in uno a processi di lavoro sempre più caratterizzati da multidisciplinarità stanno portando l’ente a sperimentare modalità organizzative sempre più flessibili basate non sulla funzione ma sulla linea di processo produttivo dall’input all’output. Questo nuovo modo di affrontare la complessità valorizza il ruolo di coordinamento e integrazione. 1.2.1 TABELLE DI DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DELL’ENTE DATI GENERALI AL 31/12/ 2015 1 1.1
Popolazione residente (ab.)
1.2
Nuclei famigliari (n.)
1.3 1.4 1.5 1.6 1.7
Circoscrizioni (n.) Frazioni geografiche (n.) Superficie Comune (Kmq) Superficie urbana (Kmq) Lunghezza delle strade esterne (Km) - di cui in territorio montano (Km) Lunghezza delle strade interne (Km) - di cui in territorio montano (Km)
1.8
2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11
NOTIZIE VARIE 319.584 132.439 6 0 180,00 92,00 796,00 0,00 600,00 0,00
ASSETTO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Piano regolatore approvato: Piano regolatore adottato: Programma di fabbricazione: Programma pluriennale di attuazione: sospeso in forza dell'art. 9 D.L. 498/95 Piano edilizia economica e popolare: E.R.P. ai sensi dell'art. 51 L. 865/71 Piano per gli insediamenti produttivi: - industriali - artigianali - commerciali Piano urbano del traffico: Piano energetico ambientale comunale: Pag. 12
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1.2.1 TABELLE DI SUPPORTO PER LA DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DELL’ENTE
DATI GENERALI AL 31/12/ 2015 1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8
2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11
NOTIZIE VARIE Popolazione residente (ab.) Nuclei famigliari (n.) Circoscrizioni (n.) Frazioni geografiche (n.) Superficie Comune (Kmq) Superficie urbana (Kmq) Lunghezza delle strade esterne (Km) - di cui in territorio montano (Km) Lunghezza delle strade interne (Km) - di cui in territorio montano (Km)
319584 132439 6 0 182,90 92,00 796,00 0,00 600,00 0,00
ASSETTO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Piano regolatore approvato: Piano regolatore adottato: Programma di fabbricazione: Programma pluriennale di attuazione: sospeso in forza dell'art. 9 D.L. 498/95 Piano edilizia economica e popolare: E.R.P. ai sensi dell'art. 51 L. 865/71 Piano per gli insediamenti produttivi: - industriali - artigianali - commerciali Piano urbano del traffico: Piano energetico ambientale comunale:
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1.3 - IL DISEGNO STRATEGICO IL PROGRAMMA POLITICO AMMINISTRATIVO La vision strategica generale può così enunciarsi: “Una città che metta al centro di tutto la dignità del lavoro e lo sviluppo. Che sia sicura, accogliente, vivibile, solidale, civile, giovane, dinamica, trasparente e partecipata. Una grande città metropolitana anello di congiunzione tra l’Europa e il Mediterraneo, una città della sapienza e dell’operosità, una città vivace, ricca di risorse e fermenti da mettere in rete per fare sistema e squadra. Una città in cui tutti vorrebbero vivere”. Partendo da questa vision sulla quale i cittadini hanno espresso il loro consenso, la Giunta ha sviluppato una serie di linee di intervento raggruppate in tematiche generali, che rappresentano il quadro di riferimento politico e operativo per le attività e i progetti da implementare. Vision 1 – Catania città del lavoro Vision 2 – Catania città sicura Vision 3 – Catania città accogliente Vision 4 – Catania città solidale Vision 5 – Catania città giovane Vision 6 – Catania città dinamica Vision 7 – Catania città civile Vision 8 – Catania città vivibile Vision 9 – Catania città trasparente e partecipata Vision 10 – Catania città Metropolitana I programmi rappresentano la declinazione delle vision e specificano le linee di azioni che l’Amministrazione intende perseguire a loro volta collegati, per gli indirizzi triennali, con la relazione previsionale e programmatica; i singoli progetti/azioni in cui si articolano i programmi consentono, a loro volta, il collegamento con il PDO e il PEG e rappresenta la programmazione della gestione. Pag. 14
La suddivisione per vision, programmi e progetti/azioni consente di dare una visione d’insieme della strategia complessiva dell’Amministrazione e facilita la lettura delle politiche pubbliche. Il disegno strategico è contenuto all’interno del programma amministrativo del triennio. All’interno di tale programma si possono individuare i seguenti obiettivi che l’amministrazione si è posta, suddivise per singolo settore d’intervento: Principalmente l'Amministrazione ha perseguito l ’attuazione del Piano di riequilibrio e l’attuazione delle misure previste nel Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e delle misure previste nel Piano Triennale della Trasparenza ai sensi della Legge n. 33/2013 Il Piano di riequilibrio approvato dal Consiglio Comunale con del. n. 14 del 2 febbraio 2013, è stato declinato in obiettivi operativi. E’ stato assegnato a ciascun responsabile delle Unità Organizzative il raggiungimento della misura e dell’azione di competenza; il supporto giuridico necessario a tutte le Direzioni e Servizi dell’Ente è stato assegnato alla direzione affari legali e ai 2 servizi dell’area legale competenti; In particolare il PDO ha così individuato le unità organizzative responsabili del raggiungimento:
Misure Piano di Riequilibrio
Unità Organizzative
Misura 1 - Azione 1 - 2 - 3
Servizio Bilancio-Entrate - Spesa - Pubblicità e Affissioni
Misura 1 - Azione 4
Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio - Decoro Urbano
Misura 1 - Azione 5
Direzione Sviluppo Attività Produttive - Ufficio Tutela del Consumatore
Misura 2 - Azione 6
Direzione Pubblica Istruzione - Sport - Pari Opportunità
Misura 2 - Azione 7
Servizio Sport
Misura 2 - Azione 8
Direzione Famiglia e Politiche Sociali
Misura 2 - Azione 9
Direzione Cultura e Turismo Pag. 15
Misura 2 - Azione 9 bis Misura 4 - Azione 10
Servizio Servizi Cimiteriali e Funebri Direzione Risorse Umane e Organizzazione Servizio Gestione Economica del Personale
Misura 5 - Azione 11
Direzione Ragioneria Generale - Provveditorato Economato
Misura 6 - Azione 12 - 14
Direzione Risorse Umane e Organizzazione.
Misura 6 - Azione 13 - 19
Direzione SS.DD. Decentramento e Statistica
Misura 6 - Azione 15
Direzione Famiglia e Politiche Sociali Direzione Patrimonio Direzione Lavori Pubblici e Protezione Civile Direzione Manutenzione e SS.TT. - Servizi Cimiteriali - Demolizione Opere Abusive Servizio Manutenzioni - Lavori a Danno
Misura 6 - Azioni 16 - 17 - 18
Direzione SS.DD. Decentramento - Statistica Direzione Risorse Umane e Organizzazione Direzione Affari Legali Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio Direzione Ecologia - Autoparco - Verde Direzione Pubblica Istruzione - Sport - Pari Opportunità Direzione Famiglia e Politiche Sociali
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Direzione Ragioneria Generale - Provveditorato Economato Direzione Cultura e Turismo Misura 6 - Azioni 20 e 21
Direzione Ecologia e Ambiente - Autoparco - Verde
Misura 6 - Azione 22 - 23
Direzione Gabinetto del Sindaco
Misura 6 - Azione 24
Servizio Manutenzioni – Lavori a Danno
Misura 6 - Azione 25 - 26
Servizio Manutenzioni - Lavori a Danno
Misura 6 - Azione 27
Direzione Cultura e Turismo Direzione Corpo di Polizia Municipale – U.T.U
Misura 6 - Azione 28
Direzione Gabinetto del Sindaco
Misura 6 - Azione 29
Direzione Cultura e Turismo
Misura 8 - Azione 31
Direzione Ragioneria Generale Provveditorato Economato Direzione Ragioneria Generale- Provveditorato Economato
Misura 8 - Azione 32
Servizio Progettazione di Nuove Opere, di infrastrutture, e di servizi a rete - PUM, PUT - Mobilità e Viabilità - Riqualificazione dello Spazio Pubblico Urbano ed Immobili di Interesse Storico e Artistico (restauro).
Misura 9 - Azione 33
Direzione Patrimonio
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La situazione finanziaria del Piano, nel corso di una conferenza stampa, è stata così riassunta:
La verità sui conti dopo le ultime verifiche VERSO UN RISANAMENTO VERO DEBITO AL GIUGNO 2013 Anticipo tesoreria Fondo rotazione Piano riequilibrio Debiti impegnati scaduti Debiti fuori bilancio inseriti nel Piano Debiti verso la Regione Siciliana Mutui a scadere Totale debito
123.630.000 71.863.000 228.000.000 97.509.000 58.066.000 786.150.000 1.365.218.000
DEBITO AL MAGGIO 2016 Anticipo tesoreria Fondo rotazione Piano riequilibrio Debiti impegnati scaduti Debiti fuori bilancio inseriti nel Piano Mutui a scadere Debiti verso la Regione Siciliana Anticipazione D.L. 35 Totale debito Pag. 18
148.054.000 57.490.000 62.500.000 3.774.000 657.870.000 41.839.000 260.783.000 1.232.310.000
TOTALE DEBITO GIUGNO 2013
MAGGIO 2016
DIFFERENZA
1.365.218.000
1.232.310.000
- 132.908.000
TEMPI MEDI DI PAGAMENTO ANNO
2013
2014
2015
RITARDO IN GIORNI
469
308
255
PIANO DI RIEQUILIBRIO DECENNALE Importo totale delle azioni nei dieci anni 527.000.000
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PIANO DI RIEQUILIBRIO MINORI ENTRATE PREVISTE Stato
2014
2015
Previsto in Piano riequilibrio
13.900.000
13.900.000
Taglio operato dallo Stato
24.000.000
22.000.000
Maggiori tagli non previsti
10.100.000
8.100.000
2014
2015
0
0
Regione Previsto in Piano riequilibrio Taglio operato da Regione
8.000.000
Maggiori tagli non previsti
8.000.000
PIANO DI RIEQUILIBRIO RISPARMI E MAGGIORI ENTRATE PREVISTE Anno
2014
2015
Previsto in Piano riequilibrio
38.400.000
44.200.000
Raggiunto
58.000.000
56.300.000
Miglioramento
19.600.000
12.100.000
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PIANO DI RIEQUILIBRIO ULTERIORI RISPARMI
Anno
2014
2015
Riduzione indennità Sindaco, Giunta e Consiglieri Riduzione costi servizi Minori trasferimenti Multiservizi Minori trasferimenti Amt
1.920.000
1.920.000
8.281.000
10.600.000
1.880.000
1.515.00
940.000 897.000
1.370.000 2.796.000
-
1.350.000
Riduzione fitti passivi Minori trasferimenti Istituto Bellini
DEBITI FUORI BILANCIO
Successivi al giugno del 2013 Debiti fuori bilancio emersi dopo il giugno del 2013 causati da maggiori spese per i Servizi sociali e per i migranti minori non accompagnati*
5.000.000
*Le spese anticipate dal Comune per i migranti minori non accompagnati saranno rimborsate dallo Stato
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DEBITI FUORI BILANCIO Precedenti al giugno del 2013 Debiti fuori bilancio potenziali inseriti nel Piano di riequilibrio predisposto dalla Giunta Stancanelli
8.318.000
Debiti fuori bilancio emersi a oggi per obbligazioni o giudizi avviati prima del giugno del 2013
50.200.000
Potenziali debiti da giudizi pendenti per obbligazioni sorte prima del giugno del 2013
50/80.000.000
Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e delle misure previste nel Piano Triennale della Trasparenza ai sensi della Legge n. 33/2013. Adottato con deliberazione G.C. n. 8 del 30/01/2015 Il Piano e le misure ivi previste, al fine di garantire maggiore coerenza con gli strumenti normativi e rappresentare i risultati del processo avviato nel 2014, sono state revisionate in particolare nei seguenti ambiti: 1. L’unificazione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità in un unico documento, distinto in due sezioni; 2. L’inserimento nel Piano di Prevenzione della Corruzione della Mappatura dei Processi, dell’Analisi del Rischio e delle Misure di Contrasto, quale rappresentazione degli obiettivi programmatici sviluppati nel corso del 2014, e risultato del proficuo percorso formativo avviato nell’Ente, soprattutto con riferimento ai Referenti della prevenzione; 3. La determinazione di obiettivi programmatici di miglioramento della qualità dei dati oggetto di pubblicazione obbligatoria e l’implementazione, nel triennio, dei flussi informatizzati per alimentare la sezione “Amministrazione Trasparente”; 4. Il collegamento tra Piano di Prevenzione della Corruzione e Piano delle Performance attraverso l’inserimento tra gli obiettivi strategici degli obiettivi programmatici del Piano 2015 con la progettazione esecutiva delle misure e l’individuazione delle fasi di attività, dei tempi, dei soggetti responsabili e delle modalità di attuazione;
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L’obiettivo, pertanto, che l’Amministrazione comunale vuole perseguire è quello di incidere sull’organizzazione dell’Ente diffondendo la cultura del rispetto pieno e diffuso degli obblighi di trasparenza quale strumento di prevenzione e di lotta alla corruzione, rendendo visibili i rischi di cattivo funzionamento, facilitando la diffusione delle informazioni e delle conoscenze e consentendo la comparazione fra le diverse esperienze amministrative. Il programma in esame è collegato a tutti i progetti dell'Amministrazione poiché ritenuto strategico e di natura prioritaria.. E’ stato declinato nell’obiettivo operativo: “Attuazione misure di competenza del Piano triennale di Prevenzione della corruzione e dell'Illegalità e Programmazione Triennale per la Trasparenza e l'Integrità” il coordinamento, il monitoraggio e la vigilanza sulla esecuzione delle misure previste dal Piano sono stati assegnati alle due Aree di coordinamento.
Il Piano ha avuto un buon livello di attuazione in termini di contenuti per circa l'85% . Per alcune Misure l'attuazione verrà completata nel 2016. I fattori che hanno determinato l'efficacia sono: 1) la progettazione esecutiva delineata con chiarezza che ha consentito l'individuazione dei tempi e delle responsabilità; 2) il collegamento con il Piano delle Performance e quindi con gli obiettivi legati alla retribuzione di risultato; 3) le numerose direttive del RPC che hanno accompagnato l'attuazione del Piano; 4) i periodici monitoraggi e controlli; 5) il processo di formazione.
Altri 2 obiettivi strategici sono stati assegnati ai dirigenti per tutte le Unità Organizzative: − “Svolgimento degli incarichi/obiettivi assegnati in corso d'anno dalla direzione politica” Allo scopo di sopperire alle problematiche che nascono durante il corso della gestione e che vengono meglio individuate dalla direzione politica che ne chiede la soluzione ai singoli dirigenti; − “Revisione straordinaria dei residui e armonizzazione del bilancio ai sensi della nuova disciplina contabile (D.Lgs. 118/2011)” Pag. 23
L’obiettivo strategico nasce per dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria enunciato nel D.Lgs. 118/2011 e: - per provvedere al riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento - per Iscrivere negli schemi di bilancio il fondo per la copertura degli impegni pluriennali derivanti da obbligazioni sorte negli esercizi precedenti (fondo pluriennale vincolato) - per non conservare residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate e esigibili. Anche per questo obiettivo strategico il coordinamento, il coordinamento.
monitoraggio e la vigilanza sono stati assegnati
alle due Aree di
Si rappresentano di seguito gli altri obiettivi strategici individuati per ciascun programma con la specifica delle Unità Organizzative assegnatarie, nel PDO, dei relativi obiettivi operativi: OBIETTIVI STRATEGICI PER PROGRAMMA PROGRAMMA 1 Direzione SS.DD. Decentramento - Statistica Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio Direzione Ecologia e Ambiente - Autoparco - Verde Direzione Risorse Umane e Organizzazione Comune semplice: aprire, con il supporto delle tecnologie, Servizio Amministrazione del Personale l'attività amministrativa alla città Direzione Gabinetto del Sindaco Servizio Servizi Informativi Direzione Affari Istituzionali Direzione Presidenza del Consiglio Servizio Progettazione di Nuove Opere, di Infrastrutture, e di Servizi a Rete - PUM, PUT - Mobilità e Viabilità - Riqualificazione dello Spazio Pubblico Urbano ed Immobili di Interesse Storico e Artistico (restauro). Città come bene comune in grado di competere alla pari Servizio Gestione Economica del Personale con altri distretti dell'area euro mediterranea Servizio Statistica e Qualità dei Servizi al Cittadino Direzione SS.DD. Decentramento - Statistica Servizio Amministrazione del Personale Servizio Manutenzioni - Lavori a Danno Pag. 24
Sicurezza nei posti di lavoro
Redazione e adeguamento dello Statuto e dei regolamenti
Alienazione del diritto di superficie nei piani di zona ed eventuale trasformazione in diritto di proprietà
Servizio Ecologia Attività Ispettiva, Controllo Scarichi, Disinfezione, Mare, Randagismo e Progetto Animale Servizio Sicurezza nei Posti di Lavoro ed Ergonomia Direzione Manutenzioni e SS.TT. Servizi Cimiteriali - Demolizione Opere Abusive Direzione Affari Istituzionali Servizio Servizi Cimiteriali e Funebri Servizio Servizi Informativi Direzione Patrimonio Direzione Affari Istituzionali Direzione SS.DD. Decentramento - Statistica Direzione Gabinetto del Sindaco Direzione Affari Legali Servizio 1ª Area Affari Legali Servizio 2ª Area Affari Legali Direzione Risorse Umane e Organizzazione Servizio Amministrazione del Personale Direzione Affari Istituzionali Direzione Presidenza del Consiglio Direzione Patrimonio
Finanziamenti addizionali al bilancio comunale (Regionali Nazionali e Comunitari) per supporto al ciclo di gestione dei Direzione Gabinetto del Sindaco progetti Attività di consulenza, pareri e istruttoria bandi
Progettazione e attuazione Opere Pubbliche Aggiornamento e adeguamento della Struttura dell'Ente
Direzione Affari Legali Servizio 1ª Area Affari Legali Servizio 2ª Area Affari Legali Direzione Lavori Pubblici e Protezione Civile Servizio Progettazione di Nuove Opere, di Infrastrutture, e di Servizi a Rete - PUM, PUT - Mobilità e Viabilità - Riqualificazione dello Spazio Pubblico Urbano ed Immobili di Interesse Storico e Artistico (Restauro) Direzione Risorse Umane e Organizzazione Pag. 25
anche attraverso l'individuazione del fabbisogno del personale, la redazione del C.C.D.I. per il Comparto e l'acquisizione di una nuova procedura paghe. Mettere al centro le periferie Individuazione nuovo concessionario per la riscossione delle entrate Verifica mantenimento società partecipate e revisione Società Multiservizi
Servizio Gestione Economica del Personale Direzione SS.DD. Decentramento - Statistica Servizio Bilancio- Entrate - Spesa - Pubblicità e Affissioni Coordinamento 2ª Area Direzione Gabinetto del Sindaco
PROGRAMMA 2-3 Direzione Corpo di Polizia Municipale – U.T.U. Servizio Area Tecnico Operativa ed U.T.U. Potenziamento presìdi di sicurezza per accrescere la Servizio Ecologia, Attività Ispettive, Controllo Scarichi, sicurezza dei cittadini e la legalità nell'ambito commerciale, Disinfezione, Mare, Randagismo e Progetto Animali stradale ed ecologico Direzione Sviluppo Attività Produttive – Ufficio Tutela del Consumatore
PROGRAMMA 4 - 6 Catania e le scuole: arricchimento dell'offerta formativa attraverso realizzazioni di attività parascolastiche, attività di educazione civica, formazione sui temi della legalità, ottenimento certificati prevenzione incendi negli edifici scolastici carenti
Potenziamento utilizzo impianti sportivi
Coordinamento 1ª Area Direzione Manutenzione e SS.TT. - Servizi Cimiteriali – Demolizione Opere Abusive Direzione Presidenza del Consiglio Direzione Pubblica Istruzione - Sport - Pari Opportunità Coordinamento 1ª Area Direzione Patrimonio Servizio Sport Direzione Manutenzione e SS.TT. - Servizi Cimiteriali – Demolizione opere Abusive
PROGRAMMA 5 - 7 Catania e i suoi teatri e musei portare il mondo nei luoghi (nella storia di Catania) attraverso la musealizzazione Direzione Cultura e Turismo della Chiesa San Nicolò L'Arena (progetto 14) e la creazione di una Fondazione dei Musei Civici Catania crocevia culturale del Mediterraneo l'istituzione di un Festival internazionale di lettura e corti con reperimento Direzione Cultura e Turismo di risorse da sponsor
PROGRAMMA 8 Pag. 26
Riduzione dei costi di energia elettrica e approvazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Direzione Lavori Pubblici e Protezione Civile
PROGRAMMA 9 Interventi strategici per il rischio sismico e misure per la prevenzione del rischio sismico O.M. 171 del 2014
Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio - Decoro Urbano
Potenziamento Protezione Civile
Servizio Tutela e Salvaguardia del Territorio Protezione Civile Pubblica Incolumità Servizio Sicurezza nei Posti di Lavoro ed Ergonomia Direzione Pubblica Istruzione - Sport - Pari Opportunità
Diritto alla casa: proposta di modifica delle limitazioni introdotte al Piano casa (L.R. 6/2010) con D.C.C. n°60 del Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio - Decoro Urbano 06.08.2010 . Servizio Attuazione della Pianificazione - P.R.G. - Pianificazione Urbanistica - Progetti Speciali Recupero e restauro dei prospetti dei palazzi Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio - Decoro Urbano Coordinamento 1ª Area Direzione Ecologia e Ambiente - Autoparco - Verde Servizio Servizi N.U. e Rapporti con la SRR Servizio Ecologia, Attività Ispettive, Controllo scarichi, Disinfezione, Mare, Randagismo e Progetto Animali Miglioramento della qualità ambientale Direzione Corpo di Polizia Municipale - UTU Direzione Pubblica Istruzione - Sport - Pari Opportunità Servizio Attuazione della Pianificazione - PRG - Pianificazione Catania Città Metropolitana: riformare l'urbanistica catanese Urbanistica - Progetti Speciali Coordinamento 2ª Area Catania differenzia: attuare un piano modulare e reticolare di raccolta differenziata
Accertamenti e recupero crediti
Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio - Decoro Urbano
Servizio Condono Edilizio e Antiabusivismo Direzione Manutenzione SS.TT. Servizi Cimiteriali - Demolizione Città come bene comune: Attività di contrasto all'abusivismo Opere Abusive edilizio Servizio Condono Edilizio e Antiabusivismo Servizio Progettazione e Lavori per il Verde - Tutela e Gestione Catania Città del sole ed del Verde Pubblico - Giardino Bellini e Parchi eco-sostenibile Servizio Attuazione della Pianificazione - PRG - Pianificazione Pag. 27
Urbanistica - Progetti Speciali
PROGRAMMA 10 Catania e il sociale: interventi mirati a diffondere e riqualificare i servizi sul territorio Manutenzione dei cimiteri ai fini della sicurezza pubblica
Servizio Servizi Cimiteriali e Funebri Direzione Famiglia e Politiche Sociali Servizio Servizi Cimiteriali e Funebri Servizio Area Tecnico Operativa ed U.T.U. Direzione Manutenzione SS.TT. - Demolizione Opere Abusive Servizio Manutenzioni - Lavori a Danno
PROGRAMMA 11 Sviluppo del sistema commerciale della città
Coordinamento 2ª Area Servizio Area Tecnico Operativa ed U.T.U. Servizio Bilancio- Entrate - Spesa - Pubblicità e Affissioni Direzione Sviluppo Attività Produttive - Ufficio Tutela del Consumatore
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1.4 - L’ASSETTO ORGANIZZATIVO FABBISOGNO DI RISORSE UMANE Con deliberazione di G.C. n. 136 del 21/10/2015, l’Amministrazione ha adottato il Programma del fabbisogno di personale relativo al triennio 2015-2017 ed il relativo Piano delle assunzioni 2015 e a seguito dell’intervenuta Sentenza n. 272 del 22/12/2015, con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 41, comma 2, del D.L. n. 66/2014, con deliberazione n. 202 del 20/12/2015 la G.C. ha approvato la “Modificazione ed integrazione della Programmazione triennale del Fabbisogno del Personale-Triennio 2015-2017, approvata con deliberazione di G.C. n. 136 del 21/10/2015”; La citata Deliberazione di G.C. n. 136/2015 argomenta, tra l’altro, che: - Con deliberazione di G.C. n. 115 del 01/08/2014, l’Amministrazione ha adottato il Programma del fabbisogno di personale relativo al triennio 2014-2016, che prevedeva, tra l’altro, anche il cd. “Piano di Stabilizzazione” del personale precario in servizio presso l’Ente, successivamente integrato con la deliberazione di G.C. n. 04 del 20/01/2015; il suddetto atto è stato approvato dalla Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali (COSFEL) nella seduta del 17/12/2014, intanto, limitatamente alla parte in cui prevede la proroga dei contratti PUC per il 2015; -La L. 190/2014 (finanziaria 2015) introduce il divieto di attivare procedure assunzionali ordinarie e speciali con l’utilizzo delle risorse degli anni 2015 e 2016, riservando queste ultime esclusivamente all’assorbimento del personale in esubero proveniente dalle provincie e consente, per l’effetto, la proroga dei contratti del personale con contratto a tempo determinato (PUC) fino al 31/12/2018 anche in caso di superamento del tetto massimo di 36 mesi; - L’art. 2, comma 1, della Legge Regione Sicilia n.2/2015, nel modificare l’art. 30, comma 7, della L.R.. 28 gennaio 2014, ha stabilito nuovi criteri per il concorso della Regione siciliana alla partecipazione della spesa in favore degli enti utilizzatori di personale PUC, dopo l’intervenuta abrogazione dell’erogazione del contributo regionale. E’ stato, infatti creato un “Fondo Straordinario”, per il triennio 2014-2016, al quale l’Ente utilizzatore può accedere solo se la mancata erogazione di detto contributo determini, per lo stesso, uno squilibrio finanziario accertato sul complesso delle spese del personale previste. Ove, diversamente, l’Ente accerti, con le modalità di cui alla circolare regionale n. 2 del 11/03/2015, che le anticipazioni già concesse dalla Regione abbiano determinato un’eccedenza finanziaria sul complesso delle spese del personale, deve darne tempestiva comunicazione al Dipartimento regionale che effettuerà le necessarie compensazioni; - Le circolari dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica n. 2 del 11/03/2015 e n. 6 del 15/06/2015 forniscono le linee di indirizzo generale ai fini dell’erogazione dell’acconto della quota-parte del “Fondo Straordinario” di cui all’art. 30, comma 7, della L.R. n. 5 del 28/01/2014 e ss. mm. e ii.; Pag. 29
-Il D.L. n. 78/2015 introduce nuovi vincoli alle assunzioni negli Enti locali e ribadisce il divieto di effettuare nuovi assunzioni fino all’intervenuto assorbimento del personale delle provincie in esubero, vietando, tra l’altro, anche l’indizione di concorsi pubblici destinati all’assunzione di Vigili Urbani, i cui ruoli, nei limiti della dotazione organica dell’Ente e della programmazione triennale del fabbisogno, sono riservati al personale della polizia provinciale; - Il Dlgs. n. 81/2015 stabilisce un limite per i contratti a tempo determinato (che non possono superare il 20% dei dipendenti a tempo indeterminato); -I Direttori dell’Ente hanno dichiarato di non rilevare eccedenze di personale nel proprio organico ed hanno rappresentato le loro esigenze organizzative; le richieste avanzate dai Direttori delle Strutture dell’Ente, evidenziano la necessità di prevedere concorsi pubblici relativi a diversi profili professionali, che, tuttavia, allo stato, l’Amministrazione non può accogliere e programmare a causa dei sopraggiunti vincoli assunzionali contenuti nella legge n. 190/2014 e nel D.L. n. 78/2015 e del mancato rispetto del parametro previsto dall’art. 41 del D.L. n. 66/2014; Per quanto sopra la G.C.: - ha approvato la programmazione triennale del fabbisogno di personale per il triennio 2015/2017 e del relativo Piano delle Assunzioni per l’anno 2015, che sostituisce il programma triennale del fabbisogno 2014-2016, approvato con la deliberazione di G.C. n. 115 del 01/08/2014, dando atto che non si rilevano eccedenze di personale o posizioni di sovrannumero e prevedere la conferma, per l’anno 2015, della proroga dei contratti del personale PUC, già approvata dalla COSFEL nella seduta del 17/12/2014 e, per gli anni 2016 e 2017, la loro proroga, così come previsto dall’art. 1, comma 426, della legge n. 190/2014 e nelle more dell’attuazione del Piano di Stabilizzazione, approvato con la deliberazione di G.C. n. 115 del 01/08/2014. Ciò anche nella considerazione che le vigenti disposizioni di legge lo consentono anche in caso di superamento del tetto massimo di durata contrattuale di 36 mesi e che la spesa complessiva per la suddetta proroga, per l’anno 2015, è pari ad € 3.845.044,69, di cui €1.096.883,53 2016, (comprensiva di oneri riflessi e INAIL), a carico dell’Ente ed € 2.748.161,16 a carico della Regione e, per l’anno 2016, è pari a complessivi € 3.828.966,73, di cui €1.086.430,45 (comprensivi di oneri riflessi e INAIL), a carico dell’Ente ed € 2.742.536,28 a carico della Regione fermo restando che, l’erogazione di detto contributo resta subordinato alla condizione che la sua mancata o ridotta corresponsione determini, per l’Ente, uno squilibrio finanziario accertato sul complesso delle spese del personale previste e che qualora tale squilibrio non si verificasse la spesa relativa alla proroga dei contratti in parola sarà a totale carico dell’Amministrazione Comunale e graverà sulle economie accertate sul complesso delle spese del personale calcolate con le modalità di cui alla circolare regionale n. 2 del 11/03/2015; - ha approvato il differimento dell’eventuale, futura, attivazione delle procedure di stabilizzazione del personale PUC e le assunzioni ordinarie previste con la citata deliberazione di G.C. n. 115 del 01/08/2014, successivamente all’entrata in vigore dei Decreti attuativi della Legge regionale sul riordino delle Provincie della Regione Siciliana, ovvero all’intervento di nuove norme in materia, più favorevoli per l’Ente. Pag. 30
- Ha dato atto che l’Ente ha rispettato il patto di stabilità per l’anno 2014 ed ha approvato il Conto Consuntivo 2014 con deliberazione del C.C. n. 30 del 28/09/2015; - Ha dato mandato alla Direzione del Personale di: - Confermare la proroga del personale precario in servizio presso l’Ente (185 unità) per l’anno 2015, - Prorogare i contratti del personale precario in servizio presso l’Ente per gli anni 2016 e 2017, nella considerazione che le vigenti disposizioni di legge lo consentono anche in caso di superamento del tetto massimo di durata contrattuale prevista di 36 mesi e che la spesa complessiva per la suddetta proroga, per l’anno 2015, è pari ad € 3.845.044,69, di cui €1.096.883,53 (comprensiva di oneri riflessi e INAIL), a carico dell’Ente ed € 2.748.161,16 a carico della Regione e, per l’anno 2016, è pari a complessivi € 3.828.966,73, di cui € 1.086.430,45 (comprensiva di oneri riflessi e INAIL), a carico dell’Ente ed € 2.742.536,28 a carico della Regione, fermo restando che, l’erogazione di detto contributo è subordinato alla condizione che la sua mancata o ridotta corresponsione determini, per l’Ente, uno squilibrio finanziario accertato sul complesso delle spese del personale previste e che qualora tale squilibrio non si verificasse la spesa relativa alla proroga dei contratti in parola sarà a totale carico dell’Amministrazione Comunale e graverà sulle economie accertate sul complesso delle spese del personale calcolate con le modalità di cui alla circolare regionale n. 2 del 11/03/2015; - Ha dato atto, altresì, che l’efficacia del provvedimento resta subordinata all’approvazione da parte della COSFEL presso il Ministero dell’Interno e che esso risulta coerente e compatibile con il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale che l’Ente ha adottato con deliberazione di C.C. n. 14 del 02/02/2014, ai sensi dell’art. 243 bis del d. lgs n.267/2000, come modificato dal d. l. n. 174/2012, convertito in legge n. 213 del 07.12.2012.
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1.4.1 – TABELLE A SUPPORTO DELLA DESCRIZIONE DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO
DATI RELATIVI AL PERSONALE Descrizione
AL 31/12/2011
AL 31/12/2012
AL 31/12/2013
Posti previsti in pianta organica
7.994
6.328
3.795
Personale di ruolo in servizio
3.452
3.795
3.164
Descrizione Spesa personale (Titolo I Intervento 1) Altro personale a tempo determinato: Dirigenti TD Altro personale a tempo determinato: Dirigenti TD (D6 con incarico Dirigenziale)
Già inserito numericamente nella cat. D6
Impegni 2011 129.928.884,13
Impegni 2012 124.041.698,75
Impegni 2013 119.049.507,77
AL 31/12/2014
AL 31/12/2015
3.795 3.030 Impegni 2014 110.674.063,23
3.795 2.902 Impegni 2015 103.374.143,02
3
3
2
3
0
0
0
1
1
1
0
0
1
1
1
1
1
0
0
0
1
1
0
0
0
3
3
0
1
1
1
1
0
0
0
190
188
188
186
183
Altro personale a tempo determinato:
Segretario/Direttore Generale Altro personale a tempo determinato:
Segretario/Generale
Altro personale a tempo determinato:
Direttore Generale
Altro personale a tempo determinato:
Staff Sindaco/
Altro personale a tempo determinato:
Portavoce Sindaco
Altro personale a tempo determinato PUC:
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Categoria e posizione economica A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 TOTALE Categoria e posizione economica A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 TOTALE Categoria e posizione economica A.1 A.2 A.3
Previsti in dotazione organica al In servizio al 31/12/2013 31/12/2013 320 1 0 1 0 106 0 0 0 161 972 14 0 15 616 511 0 26 0 651 0 99 0 12 1908
C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 D.1 D.2 D.3 D.4 D.5 D.6 Dirigenti TOTALE
1597
Previsti in dotazione organica al In servizio al 31/12/2014 31/12/2014 320 1 0 1 0 105 0 0 0 144 972 13 0 14 616 492 0 21 0 630 0 90 0 11 1908
Categoria e posizione economica
Categoria e posizione economica C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 D.1 D.2 D.3 D.4 D.5 D.6 Dirigenti
1522
Previsti in dotazione organica al In servizio al 31/12/2015 31/12/2015 320 1 0 1 0 102
TOTALE Categoria e posizione economica C.1 C.2 C.3 Pag. 33
Previsti in dotazione organica al In servizio al 31/12/2013 31/12/2013 1295 9 0 33 0 216 0 6 0 855 450 10 0 1 102 169 0 29 0 106 0 112 40 18 1887
1567
Previsti in dotazione organica al In servizio al 31/12/2014 31/12/2014 1295 9 0 30 0 208 0 5 0 826 450 10 0 1 102 164 0 28 0 101 0 108 40 18 1887
1508
Previsti in dotazione organica al In servizio al 31/12/2015 31/12/2015 1.295 10 0 27 0 198
A.4 A.5 B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 TOTALE
0 0 972 0 616 0 0 0 0
0 133 13 12 478 21 612 79 10
C.4 C.5 D.1 D.2 D.3 D.4 D.5 D.6 Dirigenti
0 0 450 0 102 0 0 0 40
6 792 10 1 158 28 96 98 16
1.908
1.462
TOTALE
1.887
1.440
MEZZI OPERATIVI
AUTOPARCO COMUNALE DI VIA DUCA DEGLI ABRUZZI TIPO MEZZO
ANNO 2013
ANNO 2014
ANNO 2015
MEZZI SPECIALI RIMORCHI CICLOMOTORI MOTOCARRI(APE) MOTOVEICOLI MOTOCICLETTE AUTOCARRI AUTOBUS FUORISTRADA VEICOLI SAXO’ ELETTRICHE AUTOVEICOLI AUTOCARRI ELETTRICI
15 3 3 42 105 33 36 2 3 52 200 42
14 3 3 24 86 1 28 0 3 10 235 0
14 3 3 24 86 23 26 0 3 10 239 0
TOTALE
536
407
431 Pag. 34
AUTOPARCO N.U. DI PANTANO D’ARCI TIPO MEZZO
ANNO 2013
ANNO 2014
ANNO 2015
AUTOBOTTI AUTOCARRI AUTOVETTURE CICLOMOTORI COMPATTATORI ESPURGO POZZI NERI GASOLONI LAVA CASSONETTI MOTOCARRI(APE) MOTOPALA MOTRICE MINI BUS MULETTO SEMI RIMORCHIO SCARRABILE SPAZZATRICI
5 3 34 15 46 3 14 4 5 3 4 1 6 3 12 5
4 3 30 15 36 3 12 1 3 3 3 1 6 3 12 5
2 5 21 15 36 3 10 1 3 4 2 1 6 3 12 5
TOTALE
163
140
129
Pag. 35
SISTEMI INFORMATIVI DETTAGLIO DELLA STRUTTURA DELL’ENTE DAL 2010 AL 2015 Trend storico Tipologia
Anno 2010
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014
Anno 2015
Centro elaborazione dati
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Personal Computer (n°) (*)
1700
1700
1700
1700
1700
1500
Monitor (n°) (*)
1700
1700
1700
1700
1700
1500
Stampanti (n°) (*)
500
500
500
500
500
500
(*) Valori stimati in quanto diverse Direzioni procedono autonomamente ai processi di informatizzazione
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1.5 - LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE In questo capitolo si relaziona sulla scelta operata dall’amministrazione in merito al mantenimento o meno delle partecipazioni dell’Ente Il piano di razionalizzazione di cui all’art.1, commi da 611 a 614 della Legge 190/2014 è stato approvato con delib G.C. n. 33 del 30/03/2015. Il Piano prevede: a) Eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione. b) Soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero superiore a quello dei dipendenti c) Eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusioni o di internalizzazioni di funzioni. d) Aggregazioni di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica. e) Contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni”. In particolare l’Allegato “A” alla delibera di Giunta Municipale n. 33/2015 contiene la RELAZIONE ILLUSTRATIVA che si riporta integralmente: 1 - QUADRO NORMATIVO La legge 244 del 24/12/2007 (legge finanziaria 2008) introduce, all’art. 3, in materia dicostituzione e mantenimento di partecipazioni degli enti pubblici in società, una disciplina vincolistica formale e sostanziale. In particolare: • il comma 27 stabilisce che “al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, leamministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,n.165, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e diservizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società”. • Il comma 28 stabilisce che: “L'assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall'organo competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. La delibera di cui al presente comma è trasmessa alla sezione competente della Corte dei Conti”. Pag. 37
La normativa sopra richiamata permette alle Amministrazioni Comunali la partecipazione in due principali tipologie di società: a) Società aventi per oggetto attività di produzione dei beni e di servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. b) Società che producono servizi di interesse generale. Per definire meglio le tipologie di partecipazioni societarie ammesse è necessario fare riferimento anche ad altre fonti normative e in particolare: • L’art.118, comma 1, della Costituzione, come modificato dalla legge costituzionale n.3/2001, secondo il quale “le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni salvo che, città metropolitane, Regione e stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza”. • Il D.Lgs 267/2000, testo unico sull’ordinamento degli Enti Locali, negli articoli in cui delinea le competenze attribuite ai comuni, e in particolare l’art.112 secondo il quale “Gli Enti Locali, nell’ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici locali che abbiano per oggetto produzione di beni e servizi rivolti a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali”. • La disciplina europea, in particolare il libro verde della Commissione del 21 maggio 2003 sui servizi di interesse generale, nel quale la locuzione “servizi di interesse generale” designa sia i servizi di mercato che quelli non di mercato, la cui fornitura, remunerata o meno, è convenuta dalle autorità pubbliche di interesse generale e, in quanto tali, assoggettati a specifici obblighi di servizio pubblico. • L’art.13 del D.L. 4 giugno 2006, n.223 (cosiddetto “Decreto Bersani”) che, definendo le attività consentite alle società a capitale interamente pubblico o misto, costituite o partecipate dalle amministrazioni pubbliche per la produzione di beni e servizi strumentali all’attività degli enti stessi, ha introdotto nel quadro normativo il concetto della cosiddetta “ Società Strumentale”. Con Legge Regionale 11/05/2011 n.7, articolo 4, comma 1, si dispone che, in armonia con le disposizioni di cui all’art.3, commi 27, 28, 29, 30, 31, 32, 32 bis e 32 ter, della Legge 24 dicembre 2007, n.244 e successive modifiche ed integrazioni, gli enti locali e le provincie regionali sono tenuti ad applicare le medesime disposizioni anche in riferimento alle partecipazioni in società, fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati. Dalla applicazione della norma sono escluse le partecipazioni obbligatorie per legge. Il D.L. 95/2012, come convertito in Legge 135/2012, all’art.4, commi 1, 2, 8 aveva stabilito che nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dagli enti locali, che avessero conseguito nell’anno 2011 un fatturato da prestazioni di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90% dell’intero fatturato, doveva procedersi alternativamente allo scioglimento della società o all’alienazione delle partecipazioni detenute. (i commi 1 e 2 sono stati abrogati con la legge 147 del 27 dicembre 2013). In ottemperanza all’allora vigente quadro normativo di riferimento, il Consiglio Comunale, con deliberazione n.49 del 19/11/2012, effettuava Pag. 38
una prima ricognizione delle partecipazioni societarie determinandone il mantenimento o la dismissione, previa verifica dei presupposti di cui all’art.3, comma 27 della Legge 24 dicembre 2007 n.244. La sentenza della Corte Costituzionale n.199/2012 ha, intanto, abrogato l’art.4 della legge 148/2011 relativa all’adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dell’Unione Europea. La sentenza della Corte Costituzionale n.229/2013, ha dichiarato incostituzionale l’art.4 del D.L. 95/2012, e il venir meno l’obbligo dell’alienazione del 100% delle azioni della Società “Catania Multiservizi SpA” come determinato nella deliberazione n.49/2012. La legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n.147) ha abrogato i commi 1 e 2 dell’art.4 del D.L. 95/2012, come convertito in Legge 135/2012, disponendo all’art.1, comma 569, il differimento dei termini previsti dalla legge 244/07, per la dismissione delle partecipazioni, anche di minoranza, possedute da pubbliche Amministrazioni in società aventi per oggetto attività di produzione di beni o servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali, termine, successivamente prorogato con il D.L. 6 marzo 2014 n.16, convertito, con modificazioni, nella legge 2 maggio 2014 n.68. Secondo dottrina maggioritaria, per effetto di tale proroga, gli enti locali, sulla base della considerazione che la valutazione della strategicità della partecipazione, ai sensi dell’art.3, comma 27, della Legge 244/07, sia una procedura sistemica e periodica, e, come tale, non può ritenersi esaustivamente conclusa con un solo atto, devono riconsiderare, periodicamente, lo stato delle partecipazioni societarie alla luce dell’evolversi del quadro normativo di riferimento e dello stato economico patrimoniale e gestionale delle stesse società, in modo da costruire, nel tempo, una visione strategica funzionale al perseguimento dell’interesse pubblico, del portafoglio servizi del gruppo pubblico locale e coerente con le finalità istituzionali. Con la Legge n.190 del 23/12/2014 (legge di stabilità 2015), art.1, commi da 609 a 616, il legislatore dà nuovo vigore al riordino delle partecipate pubbliche, emanando una disciplina che interviene sulle partecipazioni dirette e indirette, al fine dell’eliminazione e delle aggregazioni o delle obbligatorie razionalizzazioni. In particolare: • Il comma 609 interviene in materia di servizi pubblici locali, modificando l’art.3 bis del D.L. 13 agosto 2011, n.138, convertito, con modificazioni, della legge 14 settembre 2011, n.148, con l’obiettivo di aggregare e rafforzare la gestione industriale dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. Le novità più significative sono introdotte appunto con la disposizione che riguarda l’organizzazione territoriale dello svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. La modifica operata al comma 1 bis del citato art.3 bis, precisa che gli enti locali partecipano obbligatoriamente agli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei di cui al comma 1 dell’art.3 bis. La previsione dell’obbligatorietà è rafforzata da un procedimento sostitutivo posto in capo al Presidente della regione il quale esercita tale potere, previa diffida all’ente locale. Ovviamente tale procedura è attivabile soltanto dopo l’istituzione dell’ambito territoriale. Pag. 39
La norma prevede anche alcune condizioni, nel caso si proceda all’affidamento del servizio mediante le modalità dell’in house providing. Infatti, rispetto all’affidamento, che può avvenire con diverse modalità, nel caso dell’in house, si devono specificare oltre ai dati ordinariamente previsti, anche informazioni sull’assetto economico-patrimoniale delle società, il capitale investito e l’ammontare dell’indebitamento da aggiornare ogni triennio. Inoltre, gli enti locali sono soggetti, contestualmente all’affidamento, all’accantonamento nel primo bilancio utile e in relazione alla quota di partecipazione, di una somma pari all’impegno finanziario corrispondente al capitale proprio previsto nel triennio. L’ente locale in seguito all’affidamento in house deve redigere il bilancio consolidato con il soggetto affidatario. I descritti adempimenti aggiuntivi, nel caso dell’affidamento di un servizio in house, trovano la loro ratio, da un lato nella particolarità dei soggetti, dall’altra in una sorte di sfavore nei confronti di questa modalità di autorganizzazione della Pubblica Amministrazione. Il comma 609 modifica anche il comma 4 dell’art.3 bis e introduce dei criteri di priorità nell’attribuzione di risorse ad alcuni soggetti determinati. In primo luogo, la priorità è attribuita ai soggetti selezionati tramite procedura di gara ad evidenza pubblica; in secondo luogo si fa riferimento a quei gestori rispetto ai quali l’Autorità di regolazione competente o l’ente di governo dell’ambito nei settori in cui l’Autorità di regolazione non sia stata istituita, attesti l’efficienza gestionale e la qualità del servizio. Vengono così richiamati anche quei soggetti che non rientrano nella categoria inizialmente invocata, cioè che non siano stati selezionati con procedura ad evidenza pubblica. In questa ipotesi rientrerebbero i casi di affidamento in house. Ultima categoria che ha una posizione prioritaria nell’ottenimento dei finanziamenti è quello dei soggetti che abbiano deliberato operazioni di aggregazione societaria e, implicitamente, anche, in questo caso, ove non siano stati selezionati con procedure ad evidenza pubblica. La disposizione, come è di tutta evidenza è finalizzata ad incentivare l’obiettivo , fissato dalla legge, di aggregazione della gestione dei servizi pubblici locali in rete di rilevanza economica. Il successivo comma 2 bis prevede una fase di riaccertamento della persistenza dei criteri qualitativi e della permanenza delle condizioni di equilibrio economico-finanziario nel caso di successione al concessionario iniziale di un nuovo operatore economico. Questa operazione deve essere effettuata in tutti i casi di successione parziale o universale, in relazione, peraltro, a operazioni societarie, comprese le fusioni o acquisizioni. La limitazione alle operazioni societarie porterebbe ad escludere l’applicazione nel caso di affidamento del servizio con procedura di evidenza pubblica, in quanto non si potrebbe parlare, in tal caso, di successione universale. Il nuovo comma 4 bis specifica che le spese in conto capitale, effettuate dagli enti locali con quanto ricevuto dalla dismissione totale o parziale, anche a seguito di quotazione, di partecipazioni societarie sono esclusi dal vincolo del patto di stabilità interno. Detta esclusione non è valida nel caso in cui i proventi derivanti dalle dismissioni predette sono utilizzabili per l’acquisto di altre partecipazioni societarie, in quanto, in caso contrario, verrebbe meno l’effetto incentivante di revisione delle partecipazioni. In relazione all’art.3 bis del D.L. 138/2011, viene, poi, introdotto il comma 6 bis che chiarisce l’ambito della norma specificando che si riferisce anche al settore dei rifiuti urbani e ai settori di regolazione ad opera di autorità indipendenti. Pag. 40
• La legge di stabilità 2015 e il Piano di Razionalizzazione Il Nucleo centrale della normativa introdotta con la legge di stabilità per il 2015, riguarda il piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, espressamente finalizzate ad una loro riduzione e riorganizzazione adottato dalla G.C. Con deliberazione n. 33 del 30/03/2015.
2 – GLI INTERVENTI DELLA CORTE DEI CONTI In materia di società partecipate, la Corte dei Conti, da tempo, attenziona la situazione del Comune di Catania, e in generale degli Enti Locali, in sede di controllo collaborativo di cui alla Legge 266/05 (finanziaria 2000) in sede di controllo del Conto Consuntivo e, in ultimo, con il monitoraggio del piano di riequilibrio, oltre che con controlli di natura generale e a campione sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti dalla L. 244/07 in materia di partecipate. Si riportano, qui di seguito gli interventi più significativi: Deliberazione n.100/2008 con la quale la Corte dei Conti invita l’ente ad adottare misure correttive. Deliberazione n.45/2009/PRSP ad oggetto – “ Misure correttive” da adottare in esito alla deliberazione n.100 del 2008, con la quale, la Corte dei Conti invita a dismettere le società non essenziali in quanto viene individuato in generale un appesantimento della gestione dovuto ad una spesa del personale vischiosa e con elevata incidenza sui ricavi. Deliberazione n.205/2012/PRSP avente ad oggetto “Rendiconto 2010” con la quale la Corte segnala la mancata adozione della deliberazione di ricognizione prevista dall’art.3, comma 27, della legge 244/2007. Deliberazione n.105/2012/INPR del 15 febbraio 2012 con la quale la Corte dei Conti ha disposto nell’ambito della programmazione dei controlli, un’indagine sugli organismi partecipati dai comuni e dalle provincie siciliane evidenziando, tra l’altro, la necessità di una “nuova ricognizione dell’esistenza dei presupposti di cui all’art. 3, comma 24, della legge L. 244/07” e dell’introdotto art. 4 del D.L. 95/2012, nonché dell’art.4, comma 1 della L.R. 7/2011. Deliberazione n.402/2013 che riporta le conclusioni dell’indagine sugli organismi partecipati dei Comuni capoluoghi e delle provincie della Regione Siciliana richiedendo, ancora una volta, l’adozione di misure correttive. Relazione della Corte dei Conti, sez. autonomie, di cui alla deliberazione n.15/2014 di ricognizione generale sullo stato delle partecipate in Italia, da cui scaturiscono gli ulteriori interventi di razionalizzazione della spesa pubblica non ultimo l’istituzione del Commissario straordinario per la revisione della spesa. Deliberazione n.1/sez.aut./2015/INPR del 29 gennaio 2015 che approva il programma delle attività di controllo della sezione delle autonomie per l’anno 2015 che dedica il paragrafo 7 al ruolo del controllo della Corte in materia di partecipate con specifico riferimento alla legge di stabilità 2015. Pag. 41
Stato di attuazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate adottato con deliberazione di G.M. n. 33 del 30/03/2015. SOCIETA'
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ACOSET spa
Delib. C.C. n 49 del 19/11/2012
Delib. G.M. n 33 del 30/3/2015
Mantenimento
Mantenimento
E' stata mantenuta la partecipazione
STATO DI ATTUAZIONE
2
ASEC spa
Dismissione del 49%
Dismissione del 49%
La dismissione parziale è stata rinviata ad un momento successivo, stante che il Comune con deliberazione di G.M. n. 37 del 17/03/2016 ha avviato il procedimento per l’affidamento del Servizio pubblico di distribuzione del Gas Metano nell’ambito territoriale ATEM Catania 2 Sud, di cui risulta capofila, ed un’eventuale cessione societaria, in prossimità della gara d’ambito, per come evidenziato nella deliberazione della Corte dei Conti Veneto n. 247 del 15/05/2015, rischia di attribuire un ingiusto vantaggio patrimoniale all’acquirente ed un conseguente danno patrimoniale al Comune. Riservandosi le determinazioni alla luce delle risultanze delle attività di cui sopra.
3
ASEC TRADE srl
Dismissione dell'intera partecipazione societaria.
Dismissione dell'intera partecipazione societaria.
E' stata avviata, da parte di Asec spa, detentrice del 100% del capitale sociale, la procedura di dismissione dell'intera partecipazione societaria.
Dismissione del 40% con gara ad evidenza pubblica
Mantenimento sino all'emanazione delle nuove disposizioni della Regione Siciliana sul trasporto pubblico locale.
E' stato avviato il procedimento per sottoporre al Consiglio Comunale lo schema di deliberazione concernente la proroga dell'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale per gli anni 2016 e 2017.
Mantenimento e stipula nuovo contratto di servizio.
Il Consiglio Comunale, con deliberazione n.29/2015, ha deliberato il mantenimento della società ed ha approvato il nuovo contratto di servizio. Il nuovo contratto stipulato con la società, in vigore dall’anno 2016, è stato parametrato ai valori CONSIP, e presenta una riduzione del costo annuale a carico del Comune di ulteriori €. 400.674,86 rispetto alla riduzione prevista dal Piano di riequilibrio pluriennale.
4
5
AMT CATANIA spa
CATANIA MULTISERVIZI spa
Dismissione dell'intera partecipazione societaria.
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6
MAAS s.c.p.a.
Dismissione dell'intera partecipazione societaria.
Dismissione dell'intera partecipazione societaria.
E' stato avviato il procedimento per la dismissione del'intera partecipazione societaria
7
S I E spa
Mantenimento
Dismissione dell'intera partecipazione societaria.
E' stato avviato il procedimento per sottoporre al Consiglio Comunale lo schema di deliberazione per la dismissione dell'intera partecipazione societaria.
Mantenimento e stipula nuovo contratto di servizio. Fusione con AMT Catania Spa.
Il Consiglio Comunale, con deliberazione n.15/2016, ha deliberato il mantenimento della società ed ha approvato il nuovo contratto di servizio. Il nuovo contratto di servizio prevede, per la società, un’ incremento delle tariffe orarie di sosta che comporterà un aumento dei ricavi e, per il Comune, una riduzione del costo annuale a carico dell’Ente ed un aumento delle entrate derivante dall’introduzione di un canone concessorio annuale che dovrà essere corrisposto dalla società.
Dismissione dell'intera partecipazione societaria
E' stato avviato il procedimento per la dismissione dell'intera partecipazione societaria.
Mantenimento
Mantenimento
E' stata mantenuta la partecipazione.
Mantenimento
Dismissione dell'intera partecipazione
E' stato avviato il procedimento per sottoporre al Consiglio Comunale lo schema di deliberazione per la dismissione dell'intera partecipazione nel Consorzio.
Dismissione dell'intera partecipazione
Dismissione dell'intera partecipazione
E' in corso la valutazione in merito alla convocazione dell'assemblea del Consorzio per la messa in liquidazione dello stesso.
Mantenimento
E' stata mantenuta la partecipazione.
Dismissione dell'intera partecipazione
E' stato avviato il procedimento per la dismissione dell'intera partecipazione nel Consorzio.
Mantenimento
E' stata mantenuta la partecipazione.
Dismissione del 40% con gara ad evidenza pubblica
8
SOSTARE srl
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S.I.S. s.p.a - SOCIETA' DEGLI Dismissione dell'intera INTERPORTI partecipazione societaria SICILIANI
10 SIDRA spa C.A.S. CONSORZIO 11 AUTOSTRADE SICILIANE 12
CONSORZIO CO.C.E.TER.
13
FONDAZIONE VERGA
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CONSORZIO SICILIA AL PASSO
ISTITUTO 15 MUSICALE V. BELLINI
Dismissione dell'intera partecipazione
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RELAZIONE AL RENDICONTO DI GESTIONE 2015
SEZIONE 2 TECNICA ED ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Comune di: COMUNE DI CATANIA
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Nella presente sezione si cerca di fornire una serie di informazioni sui risultati finanziari ed economico-patrimoniali, sui criteri adottati nella formazione del rendiconto e nella valutazione delle singole voci in esso contenute. Tali informazioni sono fondamentali per permettere la valutazione dell’operato dell’amministrazione.
2.1 - ASPETTI GENERALI 2.1.1 - CRITERI DI FORMAZIONE L’Ente per la rilevazione dei fatti di gestione ha adottato un sistema di contabilità, che rileva i fatti di gestione sotto l’aspetto finanziario, mentre sotto l’aspetto economico-patrimoniale si ha una rilevazione attraverso il conto economico e il conto del patrimonio.
2.1.2 - CRITERI DI VALUTAZIONE CONTO DEL PATRIMONIO I criteri di valutazione delle attività e passività patrimoniali sono quelli previsti dall'art. 230, comma 4, D.Lgs. n. 267/2000 e/o dall’applicazione dei principi contabili. CONTO ECONOMICO Sulla base del sistema contabile adottato indicato precedentemente, i proventi ed i costi sono stati quantificati al fine di rappresentare rispettivamente la misura monetaria delle risorse conseguite e del consumo dei fattori impiegati.
2.2 - ASPETTI FINANZIARI Per consentire una prima valutazione del grado di raggiungimento dei programmi indicati negli strumenti di programmazione, si pongono a confronto i dati di sintesi del bilancio di previsione definitivo con i dati finali del conto del bilancio. Le risultanze finali del conto del bilancio sono poi espresse in termini di risultato contabile di amministrazione. Tale risultato se positivo è detto avanzo, se negativo disavanzo, se uguale a zero si definisce pareggio finanziario. Il risultato contabile di amministrazione è successivamente presentato scomposto in risultato della gestione di competenza ed in Pag. 45
risultato della gestione residui. I risultati finanziari assumono maggior rilevanza se si vanno a dettagliare nelle loro varie componenti. Individuando i componenti, si riesce a comprendere meglio il perché del formarsi di tali risultati. Si evidenziano perciò delle tabelle in cui è possibile analizzare tale scomposizione. In particolare, il risultato derivante dalla gestione di competenza, è suddiviso secondo la sua provenienza, dalla parte corrente, o dalla parte in conto capitale, del bilancio. Il risultato derivante dalla gestione residui, è suddiviso in base alle motivazioni che hanno portato a modificare i valori dei residui attivi e passivi, determinati nel rendiconto dell’anno precedente. Infine, si presenta il risultato di amministrazione scomposto ai fini del suo utilizzo o ripiano, come richiesto dall’art. 187 comma 1 del T.U.E.L. CRITICITA' ECONOMICHE - FINANZIARIE In continuità con gli anni precedenti il 2015 è stato un anno molto difficile per quasi tutti gli Enti Locali, a maggior ragione per il Comune di Catania che continua ad essere impegnato dai rigidi vincoli del piano di riequilibrio. La perdurante incertezza delle norme di riferimento per gli Enti Locali ha portato il governo a differire il termine per l’approvazione del Bilancio al 30 dicembre 2015. Alle difficoltà di contesto economico – finanziario si aggiungono quelle relative all’introduzione dei nuovi principi contabili e del bilancio armonizzato che ha impegnato l’Ente nella riclassificazione del bilancio e nella delicata operazione di revisione straordinaria dei residui che ha fatto emergere un ulteriore disavanzo di € 411.280.637. Inoltre il consuntivo 2014 aveva chiuso con un disavanzo di € 169.706.813 con l’obbligo di programmare il recupero nei tre anni successivi. Un ulteriore elemento di difficoltà è dato dal continuo decremento delle risorse trasferite che per il 2015 hanno comportato, tra trasferimenti statali e regionali, un ulteriore riduzione di € 29.323.121a fronte della previsione del piano di riequilibrio pari a € 13.910.711 Si conferma, quindi, un quadro di continua sottrazione di risorse che avviene sia in forma diretta attraverso i tagli, sia in forma indiretta per effetto di altri provvedimenti (tagli ai fondi per il welfare, blocco dei tributi locali, ecc..). L’azione della Giunta, in questo quadro, risulta fortemente incentrata sulla ricerca del risanamento del bilancio, con forti azioni di spending review _a partire dalle locazioni passive e dalla riduzione di personale. Appare chiaro come il federalismo fiscale se non viene accompagnato da forti azioni di perequazione nei confronti dei territori più fragili del paese, rischia di aggravare la situazione dei comuni del mezzogiorno, che non riescono a far fronte ai tagli dei trasferimenti con entrate proprie. I tagli dei trasferimenti sono stati coperti in parte con riduzione di spese correnti, in parte con le entrate da oneri di urbanizzazione e in Pag. 46
parte con entrate da transazioni attive (Comune/IACP). LA GESTIONE DI COMPETENZA Di seguito vengono illustrati tutti gli elementi sulla base dei risultati del rendiconto di gestione, che consentono di esprimere un giudizio sulle condizioni economiche – finanziarie del comune alla fine dell’esercizio Prima di procedere all’analisi dell’andamento della gestione è utile ripercorrere l’attività amministrativa avvenuta nel corso del 2015: 1) E’ entrato in vigore, anche per i comuni non sperimentatari, il D.Lgs 118/2011 e successive modifiche ed integrazioni che ha introdotto nuovi principi contabili e schemi di bilancio di durata triennale, strutturati in modo tale da poter verificare l’effettiva rispondenza del nuovo assetto contabile alle esigenze della finanziaria pubblica e, se necessario, ad individuare le opportune modifiche. In conformità alla superiore normativa, il Comune di Catania nel 2015 ha affiancato il proprio bilancio redatto secondo gli schemi del DPR 194/96, con il nuovo bilancio armonizzato, con finalità conoscitiva così articolato: - Missioni (funzioni principali ed obiettivi strategici dell’Amministrazione); - Programmi (aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi strategici). Le Spese sono poi ulteriormente classificate per interventi. Sul lato delle Entrate la nuova classificazione prevede la suddivisione in titoli (secondo la fonte di provenienza), tipologie (secondo la loro natura), categorie (in base all’oggetto). Unità fondamentali ai fini dell’approvazione del bilancio di esercizio divengono i programmi per le spese e le tipologie per le entrate; 2) Un’ulteriore criticità del 2015 è rinvenibile nell’operazione di riaccertamento straordinario dei residui effettuata con le nuove regole contabili che ha inciso in termini di risorse sia sul versante di stralcio di residui attivi che in passato avevano contribuito a garantire gli equilibri e i pareggi dei bilanci di previsione, sia sul versante dell’impegno finanziario da sostenere per l’istituzione di fondi a garanzia dei crediti di dubbia esigibilità e dagli altri fondi pluriennali. Infatti con questa operazione gli accertamenti e gli impegni assunti nei precedenti esercizi sono stati rivalutati secondo il principio della competenza finanziaria potenziata.
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Nella tabella che segue viene rappresentato l’andamento della gestione 2015:
Fondo di cassa 1.1.2015
884.671,05
risultato gestione competenza (acc-imp)
83.930.644,54
risultato gestione residui (acc-imp)
109.689.406,92
saldo
194.504.722,51
Fondo pluriennale vincolato per spese correnti e in conto capitale con rend.2015
-12.278.491,95
Risultato di amministrazione
182.226.230,56
Il risultato ha condotto da un lato alla eliminazione definitiva di alcuni residui attivi e passivi e dall’altro, a partire dal bilancio 2015, alla reimputazione dei residui all’esercizio in cui aveva scadenza la relativa obbligazione. Contabilmente, con l’operazione di riaccertamento ordinario, si sono avuti € 21.787.790,21 di residui attivi e € 19.308.002,56 di residui passivi diminuiti definitivamente, mentre i residui reimputati agli esercizi successivi sono stati € 2.557.711,78 per i residui passivi. Nel complesso il risultato contabile di amministrazione al 31/12/2015, che accoglie anche l’operazione di riaccertamento straordinario, è pari a € 182.226.230,56.
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RISULTANZE RIEPILOGATIVE DEL CONTO DEL BILANCIO 2015 PREVISIONI INIZIALI DEL BILANCIO 2015 ENTRATA Titolo 1° - TRIBUTARIE Titolo 2° - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI Titolo 3° - EXTRATRIBUTARIE Titolo 4° - ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI DI CAPITALE E RISCOSSIONI DI CREDITI Titolo 5° - ACCENSIONE DI PRESTITI Titolo 6° - ENTRATE PER SERVIZI C/TERZI Avanzo applicato Fondo pluriennale vincolato applicato per spese correnti Fondo pluriennale vincolato applicato per spese conto capitale TOTALE COMPLESSIVO DELLE ENTRATE
324.208.462,68 108.715.714,82 44.206.054,46 300.757.810,41 450.431.509,84 556.333.500,00 0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
SPESA Titolo 1° - CORRENTI Titolo 2° - CONTO CAPITALE Titolo 3° - RIMBORSO PRESTITI Titolo 4° - SPESE PER SERVIZI C/TERZI Disavanzo applicato TOTALE COMPLESSIVO SPESE
I dati previsionali indicati sono stati approvati con deliberazione consiliare n. 37 del 30.12.2015
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446.587.579,05 314.113.863,95 465.195.773,79 556.333.500,00 13.709.354,58 1.795.940.071,37
RISULTATI FINALI DELLA GESTIONE FINANZIARIA DI COMPETENZA 2015 ENTRATA
Accertamenti 2015
Titolo 1° - TRIBUTARIE Titolo 2° - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI Titolo 3° - EXTRATRIBUTARIE Titolo 4° - ALIENAZIONI, , TRASFERIMENTI DI CAPITALE E RISCOSSIONI DI CREDITI Titolo 5° - ACCENSIONE DI PRESTITI Titolo 6° - ENTRATE PER SERVIZI C/TERZI TOTALE ENTRATE SPESA
315.640.008,65 74.840.487,25 45.746.804,93 117.803.198,01 349.723.218,00 407.369.625,69 1.311.123.342,53 Impegni 2015
Titolo 1° - CORRENTI Titolo 2° - CONTO CAPITALE Titolo 3° - RIMBORSO PRESTITI Titolo 4° - SPESE PER SERVIZI C/TERZI TOTALE SPESE Avanzo di amministrazione 2014 applicato al 2015 Fondo pluriennale vincolato applicato per spese correnti Fondo pluriennale vincolato applicato per spese conto capitale
359.582.756,37 122.158.856,38 338.081.459,55 407.369.625,69 1.227.192.697,99 0,00 1.943.075,46 9.343.943,70
Pag. 50
RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE 2015 Fondo di cassa al 01/01/2015 + riscossioni effettuate in conto residui in conto competenza
884.671,05 95.730.233,99 993.370.064,38 1.089.100.298,37
- pagamenti effettuati in conto residui in conto competenza
260.275.150,28 828.825.148,09 1.089.100.298,37 0,00
- pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate Fondo di cassa al 31/12/2015 + somme rimaste da riscuotere in conto competenza in conto residui
884.671,05 317.753.278,15 581.584.116,39 899.337.394,54
- somme rimaste da pagare in conto competenza in conto residui
398.367.549,90 307.349.793,18 705.717.343,08
- fondi pluriennali vincolati delle spese Fondo pluriennale vincolato spese correnti Fondo pluriennale vincolato spese conto capitale
7.269.979,50 5.008.512,45 Risultato di amministrazione al 31/12/2015
Pag. 51
182.226.230,56
GESTIONE DELLA COMPETENZA E DEI RESIDUI
Minori spese di competenza
555.038.018,80
Minori entrate di competenza
-
Differenza
473.529.709,68 81.508.309,12
Residui passivi eliminati
383.666.811,95
maggiori RESIDUI attivi
-
minori RESIDUI attivi
-
Differenza
262.013.146,24 121.653.665,71
Risultato degli esercizi precedenti non applicato
-
Disavanzo degli esercizi precedenti applicato
11.079.587,74 13.709.354,58
SALDO
2.629.766,84
Pagamenti per azioni esecutive
-
Fondo pluriennale vincolato per spese correnti e in conto capitale 1.1.2015
-
11.287.019,16
Fondo pluriennale vincolato per spese correnti e in conto capitale REND.2015
-
12.278.491,95
Risultato di amministrazione al 31/12/2015
182.226.230,56
Pag. 52
GESTIONE RESIDUI Miglioramenti per maggiori accertamenti di residui attivi per economie di residui passivi
0,00 + 383.666.811,95 + 383.666.811,95 +
Peggioramenti per eliminazione di residui attivi
262.013.146,24 -
SALDO della gestione residui
262.013.146,24 121.653.665,71 =
Le economie conseguite tra i residui passivi sono state realizzate nei seguenti titoli di spesa: Titolo 1° - CORRENTI Titolo 2° - CONTO CAPITALE Titolo 3° - RIMBORSO PRESTITI Titolo 4° - SPESE PER SERVIZI C/TERZI Totale economie sui residui passivi
54.594.188,38 155.732.276,45 172.996.498,99 343.848,13 383.666.811,95
Pag. 53
TREND STORICO DEI RISULTATI FINANZIARI
DESCRIZIONE
Risultato di amministrazione risultante dalla gestione finanziaria
2011
-95.736.949,49
2012
-61.948.026,97
Pag. 54
2013
-23.924.185,38
2014
-11.079.587,74
2015
182.226.230,56
2.2.1 - PATTO DI STABILITÀ Il rispetto del patto di stabilità ha comportato la necessità , stante l’insopprimibilità delle spese correnti, giunta ad un tale livello di contrazione tale da contenere quasi soltanto spese obbligatorie o obbligazioni giuridicamente perfezionate, di sacrificare gli impegni sul versante degli investimenti. Tale criticità si dovrebbe verificare per l’ultimo anno stante il mutamento delle regole per il 2016. L’andamento dei tempi dei pagamenti, pur essendo passato da giorni 308,59 del 2014 a giorni 255,55 del 2015 è ancora lontano dei tempi di pagamento europei condizionato com’è dalla carenza di cassa dell’ente.
PATTO DI STABILITÀ 2015 Saldo finanziario OBIETTIVO in termini di COMPETENZA MISTA
22.708.000,00
Saldo finanziario REALIZZATO in termini di COMPETENZA MISTA
7.208.678,00
OBIETTIVO P.S.I. ANNO 2015 NON RAGGIUNTO
Pag. 55
2.2.2 - SINTESI FINANZIARIA Dopo aver delineato nel secondo capitolo della presente sezione le varie componenti del risultato finanziario, si forniscono ora, in maniera sintetica, i dati contabili della gestione finanziaria da cui deriva tale risultato, dettagliatamente indicati nel conto del bilancio. Preliminarmente si presenta il conto del bilancio suddiviso secondo macroaggregati, ognuno dei quali prende in considerazione un particolare aspetto della gestione. Questa è un’analisi 'statica', tesa ad individuare la composizione e le caratteristiche dei dati finanziari nel conto del bilancio. Successivamente si passe a un’analisi 'dinamica', tesa a porre l’attenzione sugli scostamenti tra i dati di previsione, risultanti sia dal bilancio di previsione iniziale, sia da quello definitivo e quelli ottenuti al termine della gestione. Il risultato finanziario complessivo è determinato anche dalla gestione residui e in particolare dalle variazioni derivanti dalle operazioni di riaccertamento, effettuate dai responsabili dei servizi, per la verifica della sussistenza delle condizioni, per il mantenimento dei residui stessi nel rendiconto; perciò si evidenziano anche le informazioni principali riguardanti tali variazioni.
Pag. 56
CONTO DEL BILANCIO GESTIONE DI COMPETENZA
Accertamenti 2015
Impegni 2015
Differenza tra accertamenti e impegni
Correnti
436.227.300,83
374.778.530,16
61.448.770,67
Conto Capitale
144.640.730,25
122.158.856,38
22.481.873,87
Movimento fondi
322.885.685,76
322.885.685,76
0,00
Servizi conto terzi
407.369.625,69
407.369.625,69
0,00
1.311.123.342,53
1.227.192.697,99
83.930.644,54
TOTALE
Pag. 57
CONFRONTO PREVISIONI DEFINITIVE CON PREVISIONI INIZIALI Titolo
DESCRIZIONE
Stanziamenti iniziali
Stanziamenti definitivi
Differenza tra stanziamenti definitivi e stanziamenti iniziali
Scostamento in percentuale
ENTRATE DI COMPETENZA I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
324.208.462,68
0,00
0,00 %
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
108.715.714,82
0,00
0,00 %
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
44.206.054,46
0,00
0,00 %
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
300.757.810,41
0,00
0,00 %
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
450.431.509,84
0,00
0,00 %
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
556.333.500,00
0,00
0,00 %
0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
0,00 0,00 0,00 0,00
0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 %
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE TOTALE
SPESE DI COMPETENZA I
Spese correnti
446.587.579,05
446.587.579,05
0,00
0,00 %
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
314.113.863,95
0,00
0,00 %
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
465.195.773,79
0,00
0,00 %
IV
Spese per servizi per conto di terzi
556.333.500,00
556.333.500,00
0,00
0,00 %
13.709.354,58 1.795.940.071,37
13.709.354,58 1.795.940.071,37
0,00 0,00
0,00 % 0,00 %
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE TOTALE
Pag. 58
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI INIZIALI Titolo
DESCRIZIONE
Stanziamenti iniziali
Accertamenti Impegni 2015
Differenza tra accertamenti e impegni con stanziamenti iniziali(*)
Scostamento in percentuale
ENTRATE DI COMPETENZA I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
315.640.008,65
-8.568.454,03
-2,64 %
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
74.840.487,25
-33.875.227,57
-31,16 %
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
45.746.804,93
1.540.750,47
3,49 %
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
117.803.198,01
-182.954.612,40
-60,83 %
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
349.723.218,00
-100.708.291,84
-22,36 %
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
1.311.123.342,53
-473.529.709,68
-26,53 %
TOTALE
1.784.653.052,21
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
0,00
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTE
1.943.075,46
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE
9.343.943,70
TOTALE
1.795.940.071,37
SPESE DI COMPETENZA I
Spese correnti
446.587.579,05
359.582.756,37
-87.004.822,68
-19,48 %
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
122.158.856,38
-191.955.007,57
-61,11 %
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
338.081.459,55
-127.114.314,24
-27,32 %
IV
Spese per servizi per conto di terzi TOTALE
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
1.782.230.716,79
1.227.192.697,99
-555.038.018,80
-31,14 %
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE
13.709.354,58
TOTALE
1.795.940.071,37
(*) Maggiori o minori entrate e minori spese
Pag. 59
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI DEFINITIVE Titolo
DESCRIZIONE
Stanziamenti definitivi
Accertamenti Impegni 2015
Differenza tra accertamenti e impegni con stanziamenti definitivi (*)
Scostamento in percentuale
ENTRATE DI COMPETENZA I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
315.640.008,65
-8.568.454,03
-2,64 %
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
74.840.487,25
-33.875.227,57
-31,16 %
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
45.746.804,93
1.540.750,47
3,49 %
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
117.803.198,01
-182.954.612,40
-60,83 %
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
349.723.218,00
-100.708.291,84
-22,36 %
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
TOTALE
1.784.653.052,21
1.311.123.342,53
-473.529.709,68
-26,53 %
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
0,00
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI
1.943.075,46
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE
9.343.943,70
TOTALE
1.795.940.071,37
SPESE DI COMPETENZA I
Spese correnti
446.587.579,05
359.582.756,37
-87.004.822,68
-19,48 %
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
122.158.856,38
-191.955.007,57
-61,11 %
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
338.081.459,55
-127.114.314,24
-27,32 %
IV
Spese per servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
TOTALE
1.782.230.716,79
1.227.192.697,99
-555.038.018,80
-31,14 %
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE
13.709.354,58
TOTALE
1.795.940.071,37
(*) Maggiori o minori entrate e minori spese
Pag. 60
CONTO DEL BILANCIO 2015 VARIAZIONE IN DIMINUZIONE DEI RESIDUI ATTIVI TOTALE MINORI RESIDUI ATTIVI
Riepilogo minori entrate
-262.013.146,24
Importo
Residui attivi cancellati definitivamente con il riaccertamento ordinario
21.782.790,21
Residui attivi cancellati definitivamente con il riaccertamento straordinario
87.913.673,11
Residui attivi cancellati e reimputati con il riaccertamento straordinario
Pag. 61
152.316.682,92
CONTO DEL BILANCIO 2015 VARIAZIONE IN DIMINUZIONE DEI RESIDUI PASSIVI TOTALE MINORI RESIDUI PASSIVI
Riepilogo minori residui passivi
-383.666.811,95
Importo
Residui passivi cancellati definitivamente con il riaccertamento ordinario
19.308.002,56
Residui passivi cancellati definitivamente con il riaccertamento straordinario
19.066.984,11
Residui passivi cancellati e reimputati con il riaccertamento straordinario
163.603.702,08
Residui passivi cancellati con il riaccertamento ordinario e reimputati al risultato di amministrazione
181.688.123,20
Pag. 62
2.2.2.1 - GESTIONE DI CASSA Nelle tabelle che seguono si evidenzia l’andamento nell'anno di questa gestione. GESTIONE RESIDUI
COMPETENZA
FONDO DI CASSA al 1 gennaio 2015 Riscossioni + Pagamenti -
TOTALE 884.671,05
95.730.233,99 260.275.150,28
993.370.064,38 828.825.148,09
FONDO DI CASSA risultante
1.089.100.298,37 1.089.100.298,37 884.671,05
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate -
0,00
FONDO DI CASSA al 31 dicembre 2015
884.671,05
ANDAMENTO DELLA LIQUIDITÀ FONDO DI CASSA AL 1 GENNAIO 2015 Titolo I II III IV V VI
ENTRATE
Riscossioni residui
Tributarie Contributi e trasferimenti Extratributarie Alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti Accensione di prestiti Da servizi per conto di terzi TOTALE
Titolo I II III IV
SPESE
23.733.657,62 49.238.511,82 5.933.514,34 1.153.306,88 12.063.658,85 3.607.584,48 95.730.233,99 Pagamenti residui
Correnti In conto capitale Rimborso di prestiti Per servizi per conto di terzi TOTALE
115.507.656,93 6.732.929,29 133.225.659,41 4.808.904,65 260.275.150,28
Riscossioni competenza 194.492.391,90 34.985.588,69 9.282.916,35 2.045.936,87 349.327.393,16 403.235.837,41 993.370.064,38 Pagamenti competenza
884.671,05 Totale riscossioni 218.226.049,52 84.224.100,51 15.216.430,69 3.199.243,75 361.391.052,01 406.843.421,89 1.089.100.298,37 Totale pagamenti
237.830.187,12 4.049.826,35 187.171.978,03 399.773.156,59 828.825.148,09
353.337.844,05 10.782.755,64 320.397.637,44 404.582.061,24 1.089.100.298,37
FONDO DI CASSA risultante
884.671,05
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate
0,00
FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE 2015
884.671,05
Pag. 63
2.2.3 - IMPATTO DELLA POLITICA FISCALE SUL BILANCIO La politica fiscale rappresenta una delle più importanti politiche di bilancio di reperimento risorse per l’attuazione dei programmi dell’amministrazione. All’interno delle entrate tributarie, l’evoluzione nel corso dell'anno, che si è avuta, per le singole voci di entrata, che compongono tale categoria, è rappresentata dalla una specifica tabella, che mette a confronto le risultanze finali con la previsione iniziale. Particolarmente significativo, per comprendere l’evoluzione della politica fiscale dell’Ente, è infine confrontare, per ogni tipologia di entrata tributaria, i dati dell’ultimo quinquennio.
Pag. 64
ALIQUOTE IMU/TASI
ANNO 2015
Aliquota IMU/TASI 1^ casa (x mille) Aliquota IMU/TASI 2^ casa (x mille) Aliquota IMU/TASI fabbricati produttivi (x mille) Aliquota IMU/TASI altro (x mille)
6,500 6,900 6,900 6,900
ENTRATE TRIBUTARIE CONFRONTO ACCERTAMENTI CON PREVISIONI INIZIALI ENTRATE TRIBUTARIE
Previsioni iniziali
IMU/TASI Addizionale comunale IRPEF Addizionale energia elettrica TARES/TARI TOSAP COSAP
134.567.201,00 22.500.000,00 0,00 81.166.000,00 2.076.707,85 4.650.000,00
Accertamenti 2015 137.246.987,09 22.898.795,16 51.194,81 75.845.955,14 2.562.504,26 4.330.225,03
Differenza tra accertamenti e previsioni iniziali 2.679.786,09 398.795,16 51.194,81 -5.320.044,86 485.796,41 -319.774,97
Scostamento in percentuale 1,99% 1,77% *******,**% -6,55% 23,39% -6,88%
TREND STORICO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE DESCRIZIONE ICI/IMU/TASI Addizionale comunale IRPEF Addizionale energia elettrica TARSU/TARES/TARI TOSAP COSAP
2011 (Accertamenti) 60.142.588,82 16.027.698,03 9.201.284,12 83.826.153,56 6.101.234,79 -
TREND STORICO 2012 2013 (Accertamenti) (Accertamenti) 98.847.155,61 117.218.098,57 22.500.000,00 22.500.000,00 3.490.034,76 215,02 82.534.130,37 77.028.104,46 7.250,60 4.200.223,69 1.692.212,58 2.292.391,52
Pag. 65
2014 (Accertamenti) 113.203.402,89 22.500.000,00 208.120,60 77.071.295,00 1.997.409,36 1.934.654,70
ANNO 2015 (Accertamenti) 137.246.987,09 22.898.795,16 51.194,81 75.845.955,14 2.562.504,26 4.330.225,03
2.3 - ASPETTI ECONOMICI Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione, determinati secondo criteri di competenza economica in base alle disposizioni dell’art. 229 del T.U.E.L. La struttura del conto economico permette di evidenziare, oltre al risultato economico complessivo, significativi risultati economici parziali, relativi a quattro gestioni fondamentali: • gestione operativa “interna”; • gestione derivante da aziende e società partecipate; • gestione finanziaria; • gestione straordinaria. Il passo successivo nell’analisi economica è rappresentato dall’approfondire la composizione ed il significato dei vari risultati intermedi. Il risultato della gestione è dato dalla differenza tra i proventi della gestione ed i costi della gestione ed indica il cosiddetto risultato della gestione caratteristica dell'Ente, sia quella prettamente istituzionale che quella relativa ai servizi attivati per iniziativa dell'amministrazione dell'Ente. Il secondo aggregato, di cui si compone il risultato economico complessivo, è rappresentato dalla differenza tra i proventi e costi derivanti dalla gestione di aziende speciali e società partecipate dall’Ente. Questo risultato, sommato a quello della gestione operativa, evidenzia il risultato della gestione caratteristica dell’Ente svolta, sia direttamente che indirettamente tramite tali soggetti esterni. Il terzo risultato intermedio è quello in cui trovano collocazione tutti i proventi e costi derivanti dalla gestione finanziaria dell’Ente. Il quarto risultato intermedio è particolarmente importante per poter comprendere la significatività del risultato economico complessivo, in questo aggregato confluiscono i proventi e costi straordinari. Infine si presenta un'ulteriore analisi della composizione economica evidenziando, per ogni singola tipologia di provento e costo, l'incidenza percentuale sul relativo totale complessivo.
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RISULTATI ECONOMICI 2015 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA "INTERNA"
134.699.843,60
RISULTATO DELLA GESTIONE DERIVANTE DA AZIENDE E SOCIETA' PARTECIPATE
-22.581.017,47
RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
-29.874.746,47
RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA
112.726.145,48
RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO
194.970.225,14
Pag. 67
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE A
PROVENTI DELLA GESTIONE 1 2 3 4 5 6 7 8
B
ANNO 2015
Proventi tributari Proventi da trasferimenti Proventi da servizi pubblici Proventi da gestione patrimoniale Proventi diversi Proventi da concessioni edificare Incrementi di immobilizz. per lavori interni Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione ecc. TOTALE PROVENTI DELLA GESTIONE (A)
COSTI DELLA GESTIONE 9 10 11 12 13 14 15 16
315.640.008,65 74.840.487,25 17.231.633,10 8.736.735,90 19.732.021,87 2.798.654,99 0,00 0,00 438.979.541,76
ANNO 2015
Personale Acquisto di materie prime e/o beni di consumo Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo Prestazioni di servizi Utilizzo beni di terzi Trasferimenti Imposte e tasse Quote di ammortam. di esercizio TOTALE COSTI DELLA GESTIONE (B)
Pag. 68
103.374.143,02 3.150.456,13 0,00 160.204.693,71 4.021.574,57 9.046.337,15 6.276.556,43 18.205.937,15 304.279.698,16
Incidenza percentuale sul totale 71,90 % 17,05 % 3,93 % 1,99 % 4,49 % 0,64 % 0,00 % 0,00 % 100,00 % Incidenza percentuale sul totale 33,97 % 1,04 % 0,00 % 52,65 % 1,32 % 2,97 % 2,06 % 5,99 % 100,00 %
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO DELLA GESTIONE DERIVANTE DA AZIENDE E SOCIETA' PARTECIPATE C
PROVENTI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE
ANNO 2015
17 Utili 18 Interessi su capitale di dotazione TOTALE PROVENTI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE C
ONERI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE
Incidenza percentuale sul totale 0,00 0,00 % 0,00 0,00 % 0,00 0,00 %
Incidenza percentuale sul totale 22.581.017,47 100,00 % 22.581.017,47 100,00 %
ANNO 2015
19 Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate TOTALE ONERI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA D
PROVENTI FINANZIARI 20 Interessi attivi TOTALE PROVENTI FINANZIARI
D
ONERI FINANZIARI 21 21 21 21
Incidenza percentuale sul totale 46.414,06 100,00 % 46.414,06 100,00 %
ANNO 2015
ANNO 2015
Interessi passivi su mutui e prestiti Interessi passivi su obbligazioni Interessi passivi su anticipazioni Interessi passivi per altre cause TOTALE ONERI FINANZIARI
Pag. 69
20.572.746,19 48.090,15 9.300.324,19 0,00 29.921.160,53
Incidenza percentuale sul totale 68,76 % 0,16 % 31,08 % 0,00 % 100,00 %
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA E
PROVENTI STRAORDINARI
ANNO 2015
22 Insussistenze del passivo 23 Sopravvenienze attive 24 Plusvalenze patrimoniali TOTALE PROVENTI STRAORDINARI E
ONERI STRAORDINARI 25 26 27 28
405.423.913,66 0,00 192.417,04 405.616.330,70 ANNO 2015
Insussistenze dell'attivo Minusvalenze patrimoniali Accantonamento per svalutazione crediti Oneri straordinari TOTALE ONERI STRAORDINARI
Pag. 70
255.383.367,86 0,00 16.500.000,00 21.006.817,36 292.890.185,22
Incidenza percentuale sul totale 99,95 % 0,00 % 0,05 % 100,00 % Incidenza percentuale sul totale 87,19 % 0,00 % 5,63 % 7,18 % 100,00 %
INCIDENZA DEI PROVENTI SUL TOTALE COMPLESSIVO A
PROVENTI DELLA GESTIONE 1 2 3 4 5 6 7 8
C 17 18 D 20 E 22 23 24
315.640.008,65 74.840.487,25 17.231.633,10 8.736.735,90 19.732.021,87 2.798.654,99 0,00 0,00
Incidenza percentuale sul totale 37,37 % 8,86 % 2,04 % 1,03 % 2,34 % 0,33 % 0,00 % 0,00 %
0,00 0,00
0,00 % 0,00 %
46.414,06
0,01 %
405.423.913,66 0,00 192.417,04 844.642.286,52
48,00 % 0,00 % 0,02 % 100,00 %
ANNO 2015
Proventi tributari Proventi da trasferimenti Proventi da servizi pubblici Proventi da gestione patrimoniale Proventi diversi Proventi da concessioni edificare Incrementi di immobilizz. per lavori interni Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione ecc. PROVENTI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE Utili Interessi su capitale di dotazione PROVENTI FINANZIARI Interessi attivi PROVENTI STRAORDINARI Insussistenze del passivo Sopravvenienze attive Plusvalenze patrimoniali TOTALE PROVENTI
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INCIDENZA DEI COSTI SUL TOTALE COMPLESSIVO B
COSTI DELLA GESTIONE 9 10 11 12 13 14 15 16
C 19 D 21 21 21 21 E 25 26 27 28
103.374.143,02 3.150.456,13 0,00 160.204.693,71 4.021.574,57 9.046.337,15 6.276.556,43 18.205.937,15
Incidenza percentuale sul totale 15,91 % 0,48 % 0,00 % 24,66 % 0,62 % 1,39 % 0,97 % 2,80 %
22.581.017,47
3,48 %
20.572.746,19 48.090,15 9.300.324,19 0,00
3,17 % 0,01 % 1,43 % 0,00 %
255.383.367,86 0,00 16.500.000,00 21.006.817,36 649.672.061,38
39,31 % 0,00 % 2,54 % 3,23 % 100,00 %
ANNO 2015
Personale Acquisto di materie prime e/o beni di consumo Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo Prestazioni di servizi Utilizzo beni di terzi Trasferimenti Imposte e tasse Quote di ammortam. di esercizio ONERI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate ONERI FINANZIARI Interessi passivi su mutui e prestiti Interessi passivi su obbligazioni Interessi passivi su anticipazioni Interessi passivi per altre cause ONERI STRAORDINARI Insussistenze dell'attivo Minusvalenze patrimoniali Accantonamento per svalutazione crediti Oneri straordinari TOTALE COSTI
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2.4 - ASPETTI PATRIMONIALI Il conto del patrimonio nella sua consistenza finale indica la situazione patrimoniale di fine esercizio, evidenziando i valori delle attività e passività. La tabelle che seguono sintetizzano la situazione patrimoniale dell’Ente a fine esercizio, evidenziandone: •
la composizione per macrocategorie
•
le variazioni intervenute, sia in termini assoluti che in percentuale
•
le modifiche determinate nell'anno dalla gestione, nella suddivione patrimoniale dell’Ente
.
Pag. 73
CONTO DEL PATRIMONIO 2015 ATTIVO VALORE AL 31/12/2015
DESCRIZIONE Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Rimanenze Crediti Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi Disponibilità liquide Ratei attivi Risconti attivi TOTALE ATTIVO
0,00 1.884.986.011,19 249.332.634,73 0,00 899.337.394,54 0,00 884.671,05 0,00 0,00 3.034.540.711,51
Percentuale sul totale 0,00 % 62,12 % 8,22 % 0,00 % 29,64 % 0,00 % 0,02 % 0,00 % 0,00 % 100,00 %
PASSIVO DESCRIZIONE Patrimonio netto Conferimenti Debiti Ratei passivi Risconti passivi TOTALE PASSIVO
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VALORE AL Percentuale sul totale 31/12/2015 1.936.152.027,73 63,80 % 183.163.449,89 6,04 % 915.225.233,89 30,16 % 0,00 0,00 % 0,00 0,00 % 3.034.540.711,51 100,00 %
VARIAZIONI PATRIMONIALI 2015 ATTIVO VALORE AL 1/1/2015
DESCRIZIONE Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Rimanenze Crediti Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi Disponibilità liquide Ratei attivi Risconti attivi
0,00 1.892.853.840,29 259.002.856,35 0,00 939.327.496,62 0,00 884.671,05 0,00 0,00 3.092.068.864,31
TOTALE ATTIVO
VALORE AL 31/12/2015 0,00 1.884.986.011,19 249.332.634,73 0,00 899.337.394,54 0,00 884.671,05 0,00 0,00 3.034.540.711,51
VARIAZIONE +/0,00 -7.867.829,10 -9.670.221,62 0,00 -39.990.102,08 0,00 0,00 0,00 0,00 -57.528.152,80
VARIAZIONE PERCENTUALE 0,00 % -0,42 % -3,73 % 0,00 % -4,26 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % -1,86 %
PASSIVO DESCRIZIONE Patrimonio netto Conferimenti Debiti Ratei passivi Risconti passivi TOTALE PASSIVO
VALORE AL 1/1/2015 1.741.181.802,59 214.644.790,63 1.136.242.271,09 0,00 0,00 3.092.068.864,31
Pag. 75
VALORE AL 31/12/2015 1.936.152.027,73 183.163.449,89 915.225.233,89 0,00 0,00 3.034.540.711,51
VARIAZIONE +/194.970.225,14 -31.481.340,74 -221.017.037,20 0,00 0,00 -57.528.152,80
VARIAZIONE PERCENTUALE 11,20 % -14,67 % -19,45 % 0,00 % 0,00 % -1,86 %
VARIAZIONI PATRIMONIALI 2015 ATTIVO VALOREAL 1/1/2015
DESCRIZIONE Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Rimanenze Crediti Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi Disponibilità liquide Ratei attivi Risconti attivi TOTALE ATTIVO
0,00 1.892.853.840,29 259.002.856,35 0,00 939.327.496,62 0,00 884.671,05 0,00 0,00 3.092.068.864,31
Percentuale sul totale 0,00 % 61,22 % 8,38 % 0,00 % 30,38 % 0,00 % 0,02 % 0,00 % 0,00 % 100,00 %
VALORE AL 31/12/2015 0,00 1.884.986.011,19 249.332.634,73 0,00 899.337.394,54 0,00 884.671,05 0,00 0,00 3.034.540.711,51
Percentuale sul totale 0,00 % 62,12 % 8,22 % 0,00 % 29,64 % 0,00 % 0,02 % 0,00 % 0,00 % 100,00 %
PASSIVO DESCRIZIONE Patrimonio netto Conferimenti Debiti Ratei passivi Risconti passivi TOTALE PASSIVO
VALOREAL 1/1/2015 1.741.181.802,59 214.644.790,63 1.136.242.271,09 0,00 0,00 3.092.068.864,31
Pag. 76
Percentuale sul totale 56,31 % 6,94 % 36,75 % 0,00 % 0,00 % 100,00 %
VALORE AL 31/12/2015 1.936.152.027,73 183.163.449,89 915.225.233,89 0,00 0,00 3.034.540.711,51
Percentuale sul totale 63,80 % 6,04 % 30,16 % 0,00 % 0,00 % 100,00 %
2.5 - PIANO PROGRAMMATICO Nel presente capitolo si va ad evidenziare in estrema sintesi la programmazione attuata dall’Ente. Le tabelle che seguono evidenziano i dati finanziari relativi alla programmazione iniziale e dopo le variazioni approvate nel corso dell’esercizio. Per rendere maggiormente significativi i dati, è utile analizzarli, considerando che, in sede di programmazione di inizio esercizio, sono stati delineati suddividendoli per programmi. Si procede quindi a disaggregare i dati finanziari contenuti negli strumenti di programmazione per singolo programma, anche al fine di permettere, nei paragrafi successivi, il confronto con i risultati finali e quindi conseguenti valutazioni sul raggiungimento degli obiettivi prefissati, per ogni singolo programma. A tale scopo si presentano quattro tabelle in cui sono evidenziate le risorse attribuite ed impiegate per la parte corrente e conto capitale, in sede di previsione iniziale e definitiva, per ogni singolo programma.
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PROGRAMMAZIONE 2015 STANZIAMENTI INIZIALI E DEFINITIVI Titolo
ENTRATE DI COMPETENZA
Stanziamenti iniziali
Stanziamenti defintivi
I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
324.208.462,68
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
108.715.714,82
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
44.206.054,46
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
300.757.810,41
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
450.431.509,84
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
556.333.500,00
0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE TOTALE Titolo
SPESE DI COMPETENZA
Stanziamenti iniziali
Stanziamenti defintivi
I
Spese correnti
446.587.579,05
446.587.579,05
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
314.113.863,95
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
465.195.773,79
IV
Spese per servizi per conto di terzi
556.333.500,00
556.333.500,00
13.709.354,58 1.795.940.071,37
13.709.354,58 1.795.940.071,37
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE TOTALE
Pag. 78
ELENCO DEI PROGRAMMI DEFINITI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE N.
PROGRAMMA
RESPONSABILE
1
AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
Si rimanda ai singoli progetti
2
GIUSTIZIA
3
POLIZIA LOCALE
dott. S. Sorbino - dott. P. Belfiore
4
ISTRUZIONE PUBBLICA
dott. P. Italia
5
CULTURA
arch. A. Manuele
6
SPORT
dott. P. Italia
7
TURISMO
arch. A. Manuele
8
VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE
Si rimanda ai singoli progetti
9
GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE
Si rimanda ai singoli progetti
10
POLITICHE SOCIALI
ing. C. Persico - ing. F. D'Emilio
11
SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI
avv. F. Gullotta - dott. A. Mangani
12
SERVIZI PRODUTTIVI
14
INVESTIMENTI
15
Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA
Tutti i direttori e i dirigenti dell'Ente.
16
Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA
Tutti i direttori e i dirigenti dell'Ente.
17
Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
Tutti i direttori e i dirigenti dell'Ente.
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PROGRAMMAZIONE 2015 STANZIAMENTI INIZIALI E DEFINITIVI ENTRATE CORRENTI SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titoli I, II e III)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 TOTALI
PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
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Stanziamenti iniziali 387.429.255,61 4.666.500,00 13.240.000,00 3.001.005,35 292.333,85 752.000,00 620.000,00 24.330.574,42 12.767.845,60 29.309.303,06 721.414,07 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 477.130.231,96
Stanziamenti definitivi 387.429.255,61 4.666.500,00 13.240.000,00 3.001.005,35 292.333,85 752.000,00 620.000,00 24.330.574,42 12.767.845,60 29.309.303,06 721.414,07 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 477.130.231,96
PROGRAMMAZIONE 2015 STANZIAMENTI INIZIALI E DEFINITIVI SPESE CORRENTI SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titolo I e Titolo III Interventi 2-3-4-5)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 TOTALI
PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
Pag. 81
Stanziamenti iniziali 135.898.961,64 6.769.884,03 25.322.561,05 23.610.683,43 9.145.836,08 6.447.769,16 722.356,16 59.024.877,47 91.966.652,51 82.286.437,22 5.391.560,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 446.587.579,05
Stanziamenti definitivi 135.198.961,64 6.769.884,03 25.322.561,05 23.610.683,43 9.145.836,08 6.447.769,16 722.356,16 59.024.877,47 91.966.652,51 82.986.437,22 5.391.560,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 446.587.579,05
PROGRAMMAZIONE 2015 STANZIAMENTI INIZIALI E DEFINITIVI ENTRATE CONTO CAPITALE SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titolo IV e Titolo V Categorie 2-3-4)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 TOTALI
PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
Pag. 82
Stanziamenti iniziali 23.032.859,84 0,00 0,00 13.221.637,65 1.000.000,00 12.676.065,00 0,00 7.176.744,61 240.756.117,59 3.325.895,56 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 301.189.320,25
Stanziamenti definitivi 23.032.859,84 0,00 0,00 13.221.637,65 1.000.000,00 12.676.065,00 0,00 7.176.744,61 240.756.117,59 3.325.895,56 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 301.189.320,25
PROGRAMMAZIONE 2015 STANZIAMENTI INIZIALI E DEFINITIVI SPESE CONTO CAPITALE SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titolo II)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 TOTALI
PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
Pag. 83
Stanziamenti iniziali 28.333.524,49 0,00 1.465.080,64 15.916.724,04 1.000.000,00 12.726.065,00 0,00 12.909.181,04 238.437.393,18 3.325.895,56 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 314.113.863,95
Stanziamenti definitivi 28.333.524,49 0,00 1.465.080,64 15.916.724,04 1.000.000,00 12.726.065,00 0,00 12.909.181,04 238.437.393,18 3.325.895,56 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 314.113.863,95
2.6 - ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI In questo capitolo ci si pone l’obiettivo di fornire informazioni riguardanti gli scostamenti dei dati finanziari indicati nel conto del bilancio, rispetto a quanto programmato negli strumenti di programmazione, al fine di evidenziare il grado di attendibilità e la capacità di realizzazione di quanto programmato. La prima tabella individua lo scostamento tra le previsioni iniziali e le previsioni finali, in termini assoluti ed in percentuale. La seconda tabella espone lo scostamento tra le previsioni assestate e gli accertamenti di entrata ed impegni di spesa, sia in termini assoluti, sia in percentuale. La terza tabella indica lo scostamento tra le previsioni iniziali e gli accertamenti di entrata ed impegni di spesa, sia in termini assoluti, sia in percentuale. Come per il precedente paragrafo, anche in questa analisi degli scostamenti, appare utile effettuare un approfondimento dettagliando gli scostamenti per singolo programma, in quanto tali informazioni rappresentano utili indicatori per evidenziare la capacità di acquisizione delle entrate attribuite ad ogni singolo programma e grado di attuazione dei programmi di spesa.
Pag. 84
CONFRONTO PREVISIONI FINALI CON PREVISIONI INIZIALI Titolo
DESCRIZIONE
Stanziamenti iniziali
Stanziamenti definitivi
Differenza tra Stanziamenti definitivi e iniziali
Scostamento in percentuale
ENTRATE DI COMPETENZA I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
324.208.462,68
0,00
0,00 %
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
108.715.714,82
0,00
0,00 %
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
44.206.054,46
0,00
0,00 %
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
300.757.810,41
0,00
0,00 %
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
450.431.509,84
0,00
0,00 %
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
556.333.500,00
0,00
0,00 %
0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
0,00 0,00 0,00 0,00
0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 %
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE TOTALE
SPESE DI COMPETENZA I
Spese correnti
446.587.579,05
446.587.579,05
0,00
0,00 %
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
314.113.863,95
0,00
0,00 %
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
465.195.773,79
0,00
0,00 %
IV
Spese per servizi per conto di terzi
556.333.500,00
556.333.500,00
0,00
0,00 %
13.709.354,58 1.795.940.071,37
13.709.354,58 1.795.940.071,37
0,00 0,00
0,00 % 0,00 %
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE TOTALE
Pag. 85
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI DEFINITIVE Titolo
DESCRIZIONE
Stanziamenti definitivi
Accertamenti Impegni
Differenza tra stanziamenti definitivi e imp./accertamenti
Scostamento in percentuale
ENTRATE DI COMPETENZA I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
315.640.008,65
-8.568.454,03
-2,64 %
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
74.840.487,25
-33.875.227,57
-31,16 %
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
45.746.804,93
1.540.750,47
3,49 %
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
117.803.198,01
-182.954.612,40
-60,83 %
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
349.723.218,00
-100.708.291,84
-22,36 %
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
1.784.653.052,21 0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
1.311.123.342,53
-473.529.709,68
-26,53 %
TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE TOTALE
SPESE DI COMPETENZA I
Spese correnti
446.587.579,05
359.582.756,37
-87.004.822,68
-19,48 %
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
122.158.856,38
-191.955.007,57
-61,11 %
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
338.081.459,55
-127.114.314,24
-27,32 %
IV
Spese per servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
1.782.230.716,79 13.709.354,58 1.795.940.071,37
1.227.192.697,99
-555.038.018,80
-31,14 %
TOTALE DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE TOTALE
Pag. 86
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI INIZIALI Titolo
DESCRIZIONE
Stanziamenti iniziali
Accertamenti Impegni
Differenza tra stanziamenti iniziali e Imp/Accertamenti
Scostamento in percentuale
ENTRATE DI COMPETENZA I
Entrate Tributarie
324.208.462,68
315.640.008,65
-8.568.454,03
-2,64 %
II
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione
108.715.714,82
74.840.487,25
-33.875.227,57
-31,16 %
III
Entrate Extratributarie
44.206.054,46
45.746.804,93
1.540.750,47
3,49 %
IV
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
300.757.810,41
117.803.198,01
-182.954.612,40
-60,83 %
V
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
450.431.509,84
349.723.218,00
-100.708.291,84
-22,36 %
VI
Entrate da servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
1.784.653.052,21 0,00 1.943.075,46 9.343.943,70 1.795.940.071,37
1.311.123.342,53
-473.529.709,68
-26,53 %
TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CONTO CAPITALE TOTALE
SPESE DI COMPETENZA I
Spese correnti
446.587.579,05
359.582.756,37
-87.004.822,68
-19,48 %
II
Spese in conto capitale
314.113.863,95
122.158.856,38
-191.955.007,57
-61,11 %
III
Spese per rimborso di prestiti
465.195.773,79
338.081.459,55
-127.114.314,24
-27,32 %
IV
Spese per servizi per conto di terzi
556.333.500,00
407.369.625,69
-148.963.874,31
-26,78 %
1.782.230.716,79 13.709.354,58 1.795.940.071,37
1.227.192.697,99
-555.038.018,80
-31,14 %
TOTALE DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE TOTALE
Pag. 87
PROGRAMMAZIONE 2015 CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E ACCERTAMENTI ENTRATE CORRENTI SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titoli I, II e III)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17
PROGRAMMA
387.429.255,61 4.666.500,00 13.240.000,00 3.001.005,35 292.333,85 752.000,00 620.000,00 24.330.574,42 12.767.845,60 29.309.303,06 721.414,07 0,00 0,00
373.316.027,62 2.000.000,00 13.376.002,67 2.336.904,58 360.504,67 500.325,56 648.659,54 15.555.289,51 12.494.201,90 12.421.986,84 903.333,65 0,00 0,00
Percentuale di realizzazione 96,36 % 42,86 % 101,03 % 77,87 % 123,32 % 66,53 % 104,62 % 63,93 % 97,86 % 42,38 % 125,22 % 0,00 % 0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
477.130.231,96
433.913.236,54
90,94 %
Stanziamento definitivo
AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
TOTALI
Pag. 88
Accertamenti
PROGRAMMAZIONE 2015 CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E IMPEGNI SPESE CORRENTI SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titolo I e Titolo III Interventi 2-3-4-5)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17
PROGRAMMA
135.198.961,64 6.769.884,03 25.322.561,05 23.610.683,43 9.145.836,08 6.447.769,16 722.356,16 59.024.877,47 91.966.652,51 82.986.437,22 5.391.560,30 0,00 0,00
97.184.789,54 6.282.830,79 23.883.695,62 20.951.664,00 6.028.964,61 6.115.242,20 585.051,66 49.034.208,23 87.687.869,35 57.755.629,17 4.072.811,20 0,00 0,00
Percentuale di realizzazione 71,88 % 92,81 % 94,32 % 88,74 % 65,92 % 94,84 % 80,99 % 83,07 % 95,35 % 69,60 % 75,54 % 0,00 % 0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
446.587.579,05
359.582.756,37
80,52 %
Stanziamento definitivo
AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
TOTALI
Pag. 89
Impegni
PROGRAMMAZIONE 2015 CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E ACCERTAMENTI ENTRATE C/CAPITALE SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titolo IV e Titolo V Categorie 2-3-4)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17
PROGRAMMA
23.032.859,84 0,00 0,00 13.221.637,65 1.000.000,00 12.676.065,00 0,00 7.176.744,61 240.756.117,59 3.325.895,56 0,00 0,00 0,00
30.251.056,26 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 114.389.673,99 0,00 0,00 0,00 0,00
Percentuale di realizzazione 131,34 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 47,51 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
301.189.320,25
144.640.730,25
48,02 %
Stanziamento definitivo
AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
TOTALI
Pag. 90
Accertamenti
PROGRAMMAZIONE 2015 CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E IMPEGNI SPESE C/CAPITALE SUDDIVISE PER PROGRAMMA (Titolo II)
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17
PROGRAMMA
28.333.524,49 0,00 1.465.080,64 15.916.724,04 1.000.000,00 12.726.065,00 0,00 12.909.181,04 238.437.393,18 3.325.895,56 0,00 0,00 0,00
7.408.807,25 0,00 571.551,52 1.849.131,10 0,00 0,00 0,00 2.920.956,92 109.408.409,59 0,00 0,00 0,00 0,00
Percentuale di realizzazione 26,15 % 0,00 % 39,01 % 11,62 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 22,63 % 45,89 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
0,00
0,00
0,00 %
314.113.863,95
122.158.856,38
38,89 %
Stanziamento definitivo
AMMINISTRAZIONE GESTIONE E CONTROLLO GIUSTIZIA POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE PUBBLICA CULTURA SPORT TURISMO VIABILITA TRASPORTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE POLITICHE SOCIALI SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI PRODUTTIVI SERVIZI PRODUTTIVI INVESTIMENTI Programma Trasversale PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA Programma Trasversle INCARICHI DALLA DIREZIONE POLITICA Progr.Trasv. D.LGS.118/2011 REVISIONE STRAORD. RESIDUI E ARMONIZZAZIONE BILANCI
TOTALI
Pag. 91
Impegni
2.7 - POLITICHE DI INVESTIMENTO ED INDEBITAMENTO In questa parte si analizzano le politiche di investimento ed indebitamento attuate nel corso dell'anno, nonché le prospettive future. La tabella evidenzia il totale degli impegni, suddividendoli per funzione ed individuando, per ognuna di esse, la percentuale rispetto al totale. Rispetto alle somme impegnate tra le spese in conto capitale, si approfondisce poi l’analisi degli investimenti, indicando le relative fonti di finanziamento ed individuando la percentuale di ogni tipologia di finanziamento rispetto al totale complessivo. L’anno 2015 ha registrato, in termini di impegno, una certa contrazione rispetto al 2014, dovuta fondamentalmente alla necessità di rispettare il patto di stabilità e alla difficoltà di cassa che non consente di avere certezza del rispetto dei tempi di pagamento. Ovviamente non solo non si è fatto ricorso a nuovo indebitamento ma sono in corso negoziazioni con la Cassa Depositi e Prestiti per ridurre il tasso di interesse.
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SPESA IN CONTO CAPITALE SUDDIVISA PER FUNZIONI FUNZIONI
IMPEGNI 2015
Funzione 1 - Amministrazione, gestione e controllo Funzione 2 - Giustizia Funzione 3 - Polizia locale Funzione 4 - Istruzione pubblica Funzione 5 - Cultura e beni culturali Funzione 6 - Sport e ricreazione Funzione 7 - Turismo Funzione 8 - Viabilita' e trasporti Funzione 9 - Territorio ed ambiente Funzione 10 - Settore sociale Funzione 11 - Sviluppo economico Funzione 12 - Servizi produttivi TOTALE
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7.408.807,25 0,00 571.551,52 1.849.131,10 0,00 0,00 0,00 2.920.956,92 109.408.409,59 0,00 0,00 0,00 122.158.856,38
Percentuale sul totale 6,06 % 0,00 % 0,47 % 1,51 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 2,39 % 89,57 % 0,00 % 0,00 % 0,00 % 100,00 %
EVOLUZIONE INDEBITAMENTO ANNO 2015 ISTITUTO MUTUANTE
Importo nuovi mutui contratti
CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA
Importo quote capitale rimborsate 26.406.022,40
25.712.380,35
DEXIA CREDIOP S.P.A.
0,00
5.192.226,09
ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO
0,00
458.361,95
MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA
0,00
1.240.077,24
UNICREDIT S.P.A.
0,00
1.330.994,69
26.406.022,40
33.934.040,32
TOTALI
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CONSISTENZA INDEBITAMENTO
ISTITUTO MUTUANTE
CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA AZIENDE DI CREDITO ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO PRESTITI OBBLIGAZIONARI
TOTALI
Consistenza del debito al 31/12/2014
Importo nuovi mutui contratti
566.055.736,54
0
25.712.380,35
172.886.351,37
367.457.004,82
23.049.922,09
0
6.001.692,98
0
17.048.229,11
2.524.016,97
0
458.361,95
0
2.065.655,02
13.148.135,32
0
1.761.605,04
0
11.386.530,28
604.777.810,92
0
33.934.040,32
172.886.351,37
397.957.419,23
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Importo quote capitale rimborsate
Consistenza del debito al 31/12/2016
Variazione del debito
2.8 - RAPPORTO SULLE PRESTAZIONI E SERVIZI OFFERTI ALLA COMUNITÀ Il compito fondamentale dell’amministrazione è quello di garantire il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini. Per far questo, l’amministrazione offre determinati servizi alla comunità locale. Il problema delle amministrazioni è rappresentato dal fatto che l’Ente agisce in un regime di scarsità di risorse, rispetto a quelle previste, per poter erogare tutti i servizi che i cittadini richiedono. L’amministrazione deve quindi puntare a raggiungere un equilibrio tra il soddisfacimento della domanda di servizi dei cittadini e le risorse impiegate per l’erogazione di tali servizi. In questa parte si presentano una serie di indicatori relativi all’erogazione dei servizi che ne valutano l’efficacia e l’efficienza. La valutazione di tali indicatori deve tener presente che i servizi erogati possono essere di tre tipologie, ognuna caratterizzata da una particolare forma di finanziamento: •
servizi cosiddetti “istituzionali”: generalmente gratuiti e finanziati unicamente con risorse dell’Ente;
•
servizi a domanda individuale: finanziati in parte da risorse dell’Ente ed in parte pagati dall’utente,
•
servizi a carattere produttivo: tendenti al pareggio o alla produzione di utili. Nella presentazione di tali indicatori si utilizza l’indicazione dei servizi prevista dalla normativa, in materia di certificazione del conto
del bilancio.
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INDICATORI DI EFFICIENZA COSTI E PROVENTI DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE DELL'ENTE - ANNO 2015 N. 1
2
SERVIZIO Alberghi esclusi dormitori pubblici e case di riposo e di ricovero Alberghi diurni e bagni pubblici
PARAMETRO DI EFFICIENZA
PROVENTI
costo totale
0,00
provento totale
0,00
costo totale
0,00
provento totale
0,00
1.650.377,44
287.647,47
3
Asili nido
costo totale
4
Convitti, campeggi, case per vacanze, ostelli
costo totale
0,00
provento totale
0,00
5
Colonie e soggiorni stagionali, stabilimenti termali
costo totale
0,00
provento totale
0,00
costo totale
0,00
provento totale
0,00
0,00
provento totale
0,00
6
Corsi extrascolastici di insegnamento di arte, sport e altre discipline, fatta eccezione per quelli previsti per legge
provento totale
7
Giardini zoologici e botanici
costo totale
8
Impianti sportivi
costo totale
9
Mattatoi pubblici
costo totale
0,00
provento totale
0,00
10
Mense
costo totale
0,00
provento totale
0,00
11
Mense scolastiche
costo totale
12
Mercati e fiere attrezzate
costo totale
0,00
provento totale
0,00
13
Pesa pubblica
costo totale
0,00
provento totale
0,00
costo totale
0,00
provento totale
0,00
647.192,13
193.807,90 provento totale
665.314,05
14 15
Servizi turistici diversi: stabilimenti balneari, approdi turistici e simili Spurgo pozzi neri
costo totale Pag. 97
373.754,01 provento totale
provento totale
51.397,40
16.562,44
751.125,53 16
Teatri
costo totale
17
Musei, pinacoteche, gallerie e mostre
costo totale
18
Spettacoli
19
Trasporti di carni macellate
costo totale
20
Trasporti funebri, pompe funebri e illuminazioni votive
costo totale
21
22
Uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non istituzionali: auditorium, palazzi dei congressi e simili Altri servizi
250.591,12 provento totale
0,00
0,00
provento totale
0,00
provento totale
0,00
provento totale
0,00
709.144,34
482.454,53 provento totale
11.071,76 costo totale
costo totale
Pag. 98
11.071,76 provento totale
0,00
provento totale
0,00
2.9 - ANALISI PER INDICI In questo capitolo si presentano una serie di indicatori generali applicati al rendiconto, che permettono di comprendere in modo intuitivo l’andamento della gestione nell'anno. Preliminarmente si presentano i parametri per l’individuazione delle condizioni di Ente strutturalmente deficitario previsti dall’articolo 228, comma 5 del T.U.E.L. Successivamente si evidenziano le proiezioni storiche dei dati, per offrire un'utile valutazione del trend degli indicatori analizzati.
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Parametri da considerare per l'individuazione delle condizioni strutturalmente deficitarie SI 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento);
X
2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III, con l`esclusione delle risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all'articolo 2 D.Lgs23/2011 o di fondo di solidarietà di cui all'articolo 1, comma 380 delle legge 24/12/2012 n.228, superiori al 42 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi gli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale o di fondo di solidarietà;
X
3) Ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento, ad esclusione eventuali residui da risoese a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all'articolo 2 D.Lgs23/2011 o di fondo di solidarietà di cui all'articolo 1, comma 380 delle legge 24/12/2012 n.228, rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III ad esclusione degli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale o di fondo di solidarietà;
X
4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento degli impegni della medesima spesa corrente;
NO
X
5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all'articolo 159 del tuoel;
X
6) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40 per cento per i comuni inferiori a 5.000 abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38 per cento per i comuni oltre i 29.999 abitanti; tale valore è calcolato al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale per cui il valore di tali contributi va detratto sia dal numeratore che dal denominatore del parametro;
X
7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo, fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all`articolo 204 del tuoel con le modifiche di cui all'art.8, comma 1, legge 12/11/2011, n.183, a decorrere dall'1 gennaio 2012;
X
8) Consistenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell`esercizio superiore all`1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti fermo restando che l`indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre eseercizi finanziari;
X
9) Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti; 10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all`art.193 del tuoel con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente, fermo restando quanto previsto dall'art.1, commi 443-444 legge 24/12/2012 a decorrere dal 1/1/2013; ove sussistano i presupposti di legge per finanziare il riequilibrio in più esercizi finanziari viene considerato al numeratore del parametro l'intero importo finanziato con misure di alienazione dei beni patrimoniali, oltre che avanzo di amministrazione, anche se destinato a finanziare lo squilibrio nei successivi esercizi finanziari;
Pag. 100
X
X
INDICATORI FINANZIARI ED ECONOMICI GENERALI ANNO 2015 Autonomia finanziaria Autonomia impositiva Pressione finanziaria Pressione tributaria Intervento erariale Intervento regionale Incidenza residui attivi Incidenza residui passivi Indebitamento locale pro capite Velocità riscossione entrate proprie Rigidità spesa corrente Velocità gestione spese correnti Redditività del patrimonio Patrimonio pro capite Patrimonio pro capite Patrimonio pro capite Rapporto dipendenti/popolazione
Titolo I + III Titolo I + II + III Titolo I Titolo I + II + III Titolo I + III Popolazione Titolo I Popolazione Trasferimenti statali Popolazione Trasferimenti regionali Popolazione Totale residui attivi Totale accertamenti di competenza Totale residui passivi Totale impegni di competenza Residui debiti mutui Popolazione Riscossione Titolo I + III Accertamenti Titolo I + III Spese personale + Quote amm. mutui Totale entrate Titoli I + II + III Pagamenti Titolo I competenza Impegni Titolo I competenza Entrate patrimoniali Valore patrimoniale disponibile Valore beni patrimoniali indisponibili Popolazione Valore beni patrimoniali disponibili Popolazione Valore beni demaniali Popolazione Dipendenti Popolazione
Pag. 101
x 100
82,84
x 100
72,36 1.131,32 988,11 68,43 164,69
x 100
68,59
x 100
57,51 1.245,80
x 100
56,39
x 100
34,04
x 100
66,14
x 100
0,60 1.676,47 651,12 215,46
x 100
0,01