REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INTERCLASSE IN SERVIZIO SOCIALE, POLITICHE SOCIALI E STUDI SOCIOLOGICI E RICERCA SOCIALE CL. LM 87/88 ( AI SENSI DEL D.M. 270/2004)
Premessa Art. 1 - Ambito di applicazione Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del corso Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi Art. 4 - Profili professionali di riferimento Art. 5 - Ordinamento didattico e insegnamenti previsti Art. 6 - Piani di studio individuali Art. 7 - Tipologia delle forme didattiche Art. 8 - Articolazione temporale dei cicli didattici Art. 9 - Esami e verifiche del profitto degli studenti Art. 10 - Criteri e modalità di articolazione del calendario degli esami e delle prove di verifica e delle prove finali Art. 11 - Obblighi di frequenza e propedeuticità Art. 12 - Lingua straniera Art. 13 - Prova finale e criteri di valutazione Art. 14 - Requisiti di ammissione e modalità di verifica Art. 15 - Regime transitorio e opzione per gli ordinamenti vigenti Art. 16 - Crediti Art. 17 - Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio Art. 18 - Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all’estero e relativi CFU Art. 19 - Attività di ricerca Art. 20 - Modalità organizzativo-didattiche differenziate per studenti non impegnati a tempo pieno (part-time) Art. 21 - E-learning e servizi di tutorato Art. 22 - Pubblicità su procedimenti e decisione assunte Art. 23 - Valutazione della qualità Art. 24 - Decadenza dalla qualità di studente Art. 25 - Organi del Corso di Laurea Art. 26 - Approvazione ed emanazione
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INTERCLASSE IN SERVIZIO SOCIALE, POLITICHE SOCIALI E STUDI SOCIOLOGICI E RICERCA SOCIALE CL. LM 87/88 ( AI SENSI DEL D.M. 270/2004)
Premessa Le politiche sociali sono al centro di un profondo processo di cambiamento innescato, principalmente, dalle innovazioni istituzionali avviate dal legislatore, dai diversificati bisogni di natura assistenziale, sociale e inclusiva provenienti dalla collettività, dalla necessità di garantire la qualità delle prestazioni erogate su tutto il territorio nazionale. Il sistema di welfare nazionale, ridisegnato in parte dopo la riforma del titolo V della Costituzione e fortemente sollecitato dall’attuale crisi mondiale, pone le Regioni e gli Enti locali come interlocutori privilegiati in grado di rilevare e rispondere ai bisogni del territorio. I Piani Sociali Regionali e i Piani di Zona descrivono, per ciascun territorio, una rete integrata di servizi alla persona istituita per garantire inclusione sociale e innalzamento del livello di qualità della vita. Il governo delle politiche locali è configurabile come un sistema integrato e reticolare cui partecipano soggetti pubblici e privati, portatori talvolta di modalità gestionali e organizzative diverse, ma accomunati oggi dalla stessa necessità di garantire efficacia, economicità e parità di trattamento anche attraverso l’utilizzo di risorse umane di livello professionale e culturale specialistico. Rispetto a questo scenario, il Corso di Laurea Magistrale Interclasse in Servizio Sociale, Politiche Sociali e Studi Sociologici e Ricerca Sociale (LM 87/88) inserito nell’Offerta Formativa di Ateneo (Facoltà di Scienze Politiche) intende contribuire all’innalzamento del livello complessivo della qualità delle prestazioni sociali, in collaborazione con le organizzazioni locali e con particolare riferimento alla specificità regionale siciliana, attraverso la formazione di profili professionali di livello avanzato, in grado di operare in un settore caratterizzato da forti criticità, ma anche da ampi margini di crescita. Art. 1 - Ambito di applicazione Ai sensi dell’art. 15 del Regolamento didattico di Ateneo il presente Regolamento didattico specifica gli aspetti organizzativi del Corso di laurea magistrale (ex D.M. 270/2004) interclasse in Servizio sociale, politiche sociali e studi sociologici e ricerca sociale (classe LM/87 “Servizio sociale e politiche sociali” e classe LM/88 “Sociologia e ricerca sociale”), istituito presso l’Università degli Studi di Messina e organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche. Art. 2 - Obiettivi formativi specifici del corso Il corso, strutturato con modalità interclasse, si pone l'obiettivo principale di formare profili professionali di esperti nei campi della ricerca sociologica e della gestione e programmazione dei servizi sociali, proponendo un percorso interdisciplinare integrato da qualificate attività di tirocinio e stage. Il Corso rappresenta una opportunità per i laureati di 1° livello che intendono proseguire il proprio percorso di formazione culturale e professionale. L'ordinamento didattico tiene conto degli indirizzi di base elaborati dai più recenti studi sulle politiche sociali e sulle legislazioni regionali e nazionali, anche in chiave comparata ed europea, degli apporti teorici dei classici, favorendo la maturazione di competenze metodologiche specialistiche e la conoscenza dei più aggiornati strumenti operativi. I laureati dovranno acquisire approfondite conoscenze delle discipline sociologiche ed un'elevata capacità d'analisi e di interpretazione dei fenomeni politici, nonché maturare conoscenze avanzate delle discipline di base dell'area delle scienze sociali, economico-statistiche, giuridiche, storiche e psicologiche.
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In particolare, i laureati della classe LM/88 acquisiranno conoscenze specifiche più approfondite nelle teorie dei metodi per lo studio comparato delle società anche per svolgere analisi avanzate dei complessi processi di globalizzazione e di modernizzazione. I laureati della classe LM/87 acquisiranno, particolarmente mediante attività di tirocinio assistito e stage professionali, approfondite conoscenze delle teorie del servizio sociale con capacità di utilizzo e sperimentazione di metodologie avanzate, utili per la comprensione del funzionamento delle società complesse e per la decodifica dei bisogni delle persone, delle famiglie, dei gruppi sociali. In generale, i laureati di entrambe le classi saranno in grado di progettare, pianificare, organizzare e gestire managerialmente servizi sociali e socio-sanitari, nonché riusciranno a possedere adeguate competenze per la comprensione e la decodifica dei dati, con capacità di progettazione nonché di comunicazione e gestione dell'informazione sociale. Le abilità maturate e le conoscenze contenutistiche e metodologiche acquisite consentiranno ai laureati nelle due distinte classi di programmare percorsi di perfezionamento in ambito di master di 2° livello o di dottorato di ricerca. Art. 3 - Risultati di apprendimento attesi a) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati, attraverso lo studio dei classici e l'acquisizione di conoscenze gestionali, acquisiranno competenza per il governo di tematiche connesse ai principali problemi sociali da affrontare. Approfondendo, in particolare seguendo i corsi avanzati delle discipline sociologiche e economiche, le conoscenze già maturate nel precedente triennio i laureandi dovranno raggiungere il grado di formazione necessario per valutare e giudicare le specifiche problematiche indagate avendo capacità di analizzare criticamente i dati disponibili e di individuare quelli eventualmente utilizzabili, anche integrandoli con i risultati di specifiche ricerche mirate. I laureati della classe LM/88, in particolare, attraverso lo studio approfondito dei classici e delle teorie dell'analisi sociologica e politologica, dovranno maturare la capacità di progettare specifiche ricerche, di rilevare nuovi dati e di valutare le fonti esistenti analizzando le informazioni qualitativamente e quantitativamente, anche alla luce delle conoscenze emergenti in contesti internazionali. I laureati della classe LM/87 attraverso lo studio dei metodi dell'analisi sociale, anche in chiave storico-istituzionale e comparativistica, matureranno una particolare sensibilità e le specifiche conoscenze per un impegno, anche con compiti di coordinamento e/o di ricerca, in strutture attive nel settore sociale, esprimendo la capacità di adattare a specifici contesti le conoscenze di carattere generale acquisite, anche costruendo -ove opportuno- eventuali modelli ad hoc. Gli studenti matureranno le tematiche risultanti dalla riflessioni sui classici e sui manuali proposti al loro studio in chiave revisionale ed operativa per acquisire sia una qualificata conoscenza delle problematiche sia la piena capacità di comprensione dei dati pertinenti alla ricerca sociologica e sociale. Le modalità didattiche utilizzate e i principali strumenti disponibili, attraverso cui favorire l’acquisizione di tali conoscenze e quindi il conseguimento degli obiettivi di conoscenza e capacità di comprensione, consistono in: - lezioni frontali/istituzionali, supportate da schede didattiche e anche da strumenti audio e video e dalla piattaforma e-learning. Le lezioni sono condotte in modo da valorizzare il prezioso contributo all’apprendimento rappresentato dal coinvolgimento attivo dei discenti attraverso la discussione, il confronto e lo spazio riservato a richieste di approfondimento (cui dedicare eventualmente appositi seminari o work shop); - seminari e work shop, su specifici temi trattati in collaborazione di esperti, opinion leader, rappresentanti istituzionali e aziendali; - laboratori didattici, curati da personale docente, attraverso cui stimolare la capacità di analisi e di trattazione di testi, oltre che di studio individuale e ricerca di gruppo; - attività di tirocinio presso strutture accreditate pubbliche e private.
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La verifica circa il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento attesi si fonda su un costante processo di monitoraggio che permette ai docenti di assumere le informazioni necessarie per valutare il livello di apprendimento raggiunto e rimodulare eventualmente “l’intensità di carico” di ciascuna unità didattica per quel che attiene le lezioni frontali. Il monitoraggio sui risultati di apprendimento conseguiti viene condotto: - in itinere del processo formativo attraverso verifiche strutturate (test o prove scritte, discussioni di elaborati di ricerca, project work, ecc. ) somministrate al termine di singole unità didattiche; - al temine del corso stesso attraverso la valutazione della prova finale. b) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I social workers saranno in grado di applicare le teorie all'analisi sociale coniugandole col contesto relazionale interpersonale per rispondere alla necessità d'integrazione delle diverse politiche sociali settoriali. Le capacità di applicazione delle conoscenze acquisite a livello teorico saranno sviluppate, in particolare, attraverso le attività di tirocinio e i periodi di stage professionali. Il laureato delle classe LM/87, in particolare, dovrà essere capace di operare in contesti interdisciplinari partecipando a gruppi di progettazione e di lavoro complessi. Egli acquisirà tali abilità attraverso approfondimenti seminariali e partecipando ad attività di stage presso strutture di ricerca ed operative nei settori politico e sociale. I laureati della classe LM/88 acquisiranno le abilità necessarie per comprendere i mutamenti sociali individuando le problematiche emergenti e progettando interventi di politiche sociali anche in situazioni complesse. Oltre ad analizzare dati ed informazioni sotto forma numerica o testuale riusciranno a valutare e condurre sondaggi d'opinione e progettazione nei campi delle scienze sociali. Tali abilità saranno maturate, in particolare, seguendo attività di tirocinio guidate e confrontando, in periodici report, i dati rilevati ed elaborati in proprio con quelli risultanti dalle attività delle strutture in cui le stesse attività di tirocinio sono state svolte. La verifica delle capacità maturate avverrà, principalmente, attraverso la periodica valutazione di papers elaborati dagli allievi e delle attività di tirocinio. c) Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati della classe LM/87, concludendo il loro corso con la maturazione di dati formativi di natura conoscitiva, teorica e metodologica, acquisiranno particolari abilità riflessive sulle metodologie professionali, maturando anche capacità di autovalutazione. In questa prospettiva giocheranno un ruolo determinante gli insegnamenti d'impianto sociologico, economico, politologico e storico. In generale, i laureati del corso sapranno esaminare criticamente metodi e tecniche sotto il profilo epistemologico, orientandosi criticamente nella costruzione di modelli interpretativi dei fenomeni sociali e programmando autonomamente ricerche individuali o di équipe. I laureati della classe LM/88 saranno altresì capaci di valutare l'applicabilità delle cognizioni teoriche acquisite negli specifici contesti sociali oggetto d'analisi, per operare eventuali integrazioni a sostegno di politiche sociali consapevoli. La raggiunta maturazione di capacità di autonomia di giudizio potrà essere accertata, in particolare, attraverso il lavoro finale di tesi. d) Abilità comunicative (communication skills) I laureati della classe LM/88 avranno la capacità di comunicare, con precisione e chiarezza, idee e soluzioni relative all'analisi dei problemi sociali adattandosi agli interlocutori istituzionali o privati, ivi compresi utenti, committenti e terzi specialisti e non specialisti. In generale riusciranno a dialogare con altri esperti, anche in contesto accademico, per valutare e interpretare dati e costruire progetti. I laureati della classe LM/87 riusciranno a comunicare con efficacia e chiarezza espositiva con qualsiasi interlocutore di carattere istituzionale o appartenente alla società civile o operante nel terzo settore, riuscendo anche a fare rete. Padroneggeranno altresì le tecniche comunicative, anche 4
informatiche, per rendere fruibili i risultati delle proprie ricerche e comunque per comunicarne i contenuti. L'affinamento delle abilità comunicative si avrà, oltre che mediante un insegnamento linguistico, anche con la previsione di appositi laboratori. Il livello di acquisizione verrà periodicamente verificato nell’ambito delle attività seminariali e delle attività di stage. e) Capacità di apprendimento (learning skills) Agevolato da un contesto formativo interdisciplinare l'assistente sociale, anche mediante le attività di tirocinio e stage, acquisirà le specializzazioni necessarie per progettare e gestire servizi alle persone, in enti locali o del terzo settore, anche con responsabilità direttive e con funzioni di “disseminazione” delle proprie conoscenze innovative a collaboratori e soggetti di varia natura. I laureati avranno conseguito al termine del corso le abilità necessarie per gestire autonomamente il proprio aggiornamento e sviluppare le proprie competenze sia in ambito accademico che professionale. I corsi permetteranno ai laureati di inserirsi, con funzioni anche di coordinamento, in gruppi di lavoro qualificati nella ricerca sociale o nelle politiche sociali anche in contesti esteri. Le capacità di apprendimento saranno verificate anche con l'apporto di laboratori linguistici e informatici attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie d'insegnamento e comunicazione dei quali il laureato verrà a conoscenza come discente, acquisendo nel corso del biennio anche l'abilità a servirsene. Le capacità personali e il grado di capacità di apprendimento troveranno puntuale verifica per ogni corso anche nelle attività d'esami previsti a conclusione delle singole attività curriculari, nonché valutando la partecipazione ad attività seminariali e la redazione di rapporti connessi alle attività di tirocinio e stage. Art. 4 - Profili professionali di riferimento Il corso di laurea magistrale offre vari sbocchi professionali nelle amministrazioni pubbliche, negli enti locali e nelle strutture di servizio pubbliche e private. In particolare i sociologi esperti formatisi alla classe LM/88 potranno trovare occupazione nelle aree della gestione personale, dell'organizzazione e della valutazione di qualità degli enti pubblici e privati, nell'area del marketing e delle relazioni pubbliche e delle comunicazioni sociali, nelle strutture dedicate allo studio o attuazione di politiche sociali (servizi per le famiglie, i minori, gli anziani, i tossicodipendenti, i disabili psichici, etc.), nel settore della formazione, dell'orientamento e dell'informazione. I laureati della classe LM/87 possono accedere, previo esame di stato, all'albo degli assistenti sociali specialisti (sez. A). Gli assistenti sociali specialisti troveranno occupazione, con funzioni di progettazione o coordinamento, nelle strutture pubbliche e private che gestiscono servizi sociali; nelle strutture che forniscono servizi alle persone (ASL, Ministero del Lavoro, della Sanità, delle Politiche sociali, delle Pari opportunità, della Giustizia, degli Interni). Tutti i laureati del corso potranno proseguire gli studi in master di 2° livello a carattere sociologico e psicologico o di servizio sociale, nonché nei corsi di dottorato di ricerca attivati nell'area specifica sociologica. Il corso, previo superamento ove previsto della relativa procedura selettiva/concorsuale, prepara alle professioni di • Direttori, dirigenti delle amministrazioni dello Stato, delle aziende autonome, degli enti pubblici non economici, degli enti locali, delle istituzioni scolastiche, delle università, degli enti di ricerca e delle istituzioni • Dirigenti di altre associazioni di interesse nazionale o sopranazionale (umanitarie, culturali, scientifiche) • Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese nei servizi alle persone e servizi assimilati 5
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Specialisti in scienze sociologiche e antropologiche Professori di scuola secondaria superiore Tecnici del marketing Assistenti sociali ed assimilati
Art. 5 - Ordinamento didattico Il Corso di Laurea non prevede l’istituzione di curricula in alcuna delle due classi, ma si limita a consigliare dei percorsi formativi. Il corso di laurea prevede il seguente ordinamento didattico, differenziato per classi di laurea.
LM-87, Servizio sociale e politiche sociali CFU DOCENZA
SSD
INSEGNAMENTO
1° anno 1. CFU 2. CFU 3. CFU 4. CFU 5. CFU 6. CFU CFU CFU
6 9 9 9 9 6 8 5
IUS/01, Diritto di famiglia e minorile SECS-P/02, Politica economica SPS/07, Metodologia e tecniche della ricerca sociale SPS/11, Sociologia politica e questione di genere SPS/09, Sociologia dei processi economici e del lavoro IUS/07, Diritto del lavoro e legislazione sociale attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. a, b tirocini formativi professionali e di orientamento
2° anno 1. CFU 2. CFU 3. CFU 4. CFU 5. CFU 6. CFU CFU CFU
9 6 6 9 9 6 5 12
SPS/03, Storia delle istituzioni politiche e sociali IUS/01, Diritto del 3° settore (insegnamento affine) SPS/10, Sociologia dell’ambiente e del territorio SPS/01, Filosofia e antropologia politica SPS/02, Storia del pensiero politico e delle dottrine sociali M-GGR/02, Geografia politica ed analisi del territorio tirocini formativi professionali e di orientamento prova finale
INSEGNAMENTI CONSIGLIATI PER COMPLETAMENTO CURRICULARE (ex art. 10, lett. a, b) oltre agli insegnamenti affini 1. 2. 3. 4. 5.
CFU 6 CFU 6 CFU 6 CFU 6 CFU 6
IUS/10, Diritto regionale e degli enti locali SPS/08, Sociologia della comunicazione SECS-S/01, Statistica applicata alle scienze sociali M-STO/04, Storia sociale L-LIN/12, Lingua e traduzione inglese (corso progredito C1)
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LM-88, Sociologia e ricerca sociale 1° anno 1. CFU 2. CFU 3. CFU 4. CFU 5. CFU 6. CFU CFU CFU
6 9 9 9 9 6 8 5
IUS/01, Diritto di famiglia e minorile SPS/07, Metodologia e tecniche della ricerca sociale SPS/09, Sociologia dei processi economici e del lavoro SECS-P/02, Politica economica SPS/11, Sociologia politica e questione di genere IUS/07, Diritto del lavoro e legislazione sociale attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. a, b) tirocini formativi e di orientamento
2° anno 1. CFU 2. CFU 3. CFU 4. CFU 5. CFU 6. CFU CFU CFU
9 9 9 6 6 6 5 12
SPS/03, Storia delle istituzioni politiche e sociali SPS/02, Storia del pensiero politico e delle dottrine sociali SPS/01, Filosofia e antropologia politica M-STO/04, Storia sociale SPS/08, Sociologia della comunicazione IUS/01, Diritto del 3° settore tirocini formativi e di orientamento prova finale
INSEGNAMENTI CONSIGLIATI PER COMPLETAMENTO CURRICULARE (ex art. 10, lett. a, b)
1. 2. 3. 4. 5. 6.
CFU 6 CFU 6 CFU 6 CFU 6 CFU 6 CFU 6
IUS/10, Diritto regionale e degli enti locali SECS-S/01, Statistica applicata alle scienze sociali SPS/10, Sociologia dell’ambiente e del territorio M-GGR/02, Geografia politica ed analisi del territorio L-LIN/12, Lingua e traduzione inglese (corso progredito C1) SPS/04, Scienza politica (corso avanzato)
Insegnamenti e altre attività formative Altre attività formative e di libera scelta A scelta dello studente: insegnamenti tra quelli attivati nella Facoltà o in altra Facoltà dell’Ateneo; seminari approvati dal Consiglio di Facoltà. Tirocini e stage: tirocini programmati dal Corso di Laurea ed esperienze di lavoro documentate. Attività di inserimento nel mercato del lavoro: partecipazione a seminari di orientamento per l’inserimento nel mondo del lavoro. Per i CFU lasciati alla libera scelta dello studente ne è demandato al Consiglio del Corso di Laurea la precisa definizione, anche in relazione ai CFU per attività affini ed integrative individuate e alle attività libere programmabili.
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Si elencano di seguito gli insegnamenti previsti nel corso di laurea, con i relativi obiettivi formativi. -
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Diritto del lavoro e legislazione sociale. Il particolare valore dato dalla Costituzione al lavoro, la tutela e le garanzie del lavoratore già sancite dalla stessa, la loro, anche se parziale, positiva applicazione sono le linee direttrici del corso, che esaminerà anche il ruolo e la evoluzione del sindacato e la sua incidenza nella vita civile. Diritto del terzo settore. Il corso illustra i principali orientamenti legislativi diretti a regolare le istituzioni del “terzo settore”, cioè gli organismi che senza scopo di lucro interagiscono con gli enti pubblici nella realtà socio-economica, nei settori dell’assistenza, dell’istruzione e della sanità. Diritto di famiglia e minorile. L’insegnamento si propone lo studio delle dinamiche familiari mediante l’approfondimento del matrimonio, dei rapporti personali tra i coniugi, dei rapporti patrimoniali, del rapporto di filiazione, della crisi della famiglia. E’ volto altresì ad approfondire i diritti del minore nell’età della globalizzazione e post-moderna. Diritto regionale e degli Enti locali. Il diritto regionale è la disciplina giuridica che si occupa dell’organizzazione e delle funzioni normative e amministrative proprie degli enti territoriali secondo i principi della Costituzione. Particolare attenzione viene posta dal Corso alla riforma del titolo V della Costituzione e al nuovo ruolo assunto dalle regioni e dagli enti locali nell’ottica di una maggiore autonomia e responsabilità nei confronti dei cittadini dei territori su cui insistono. Filosofia e antropologia politica. Il corso, dal titolo “L’architettura dell’assolutismo hobbesiano” ha i seguenti obiettivi: a) Approfondire le problematiche del fondamento politico dell’Europa moderna, attraverso lo studio del Leviatano di Hobbes. b) Descrivere, per mezzo dell’interpretazione di Carl Schmitt, il senso ed il fallimento del Leviatano come simbolo politico dello Stato moderno. c) Analizzare, attraverso il mito ed il simbolo del Leviatano, il rapporto dialettico tra potere temporale e potere spirituale, in particolare nell’arco storico descritto da Riforma e Controriforma. Geografia politica e analisi del territorio. L’insegnamento vuole tracciare l’evoluzione delle politiche e delle dinamiche territoriali dal secondo dopoguerra ad oggi che hanno segnato il passaggio dalla “vecchia” alla “nuova programmazione economica. Metodologia e tecniche della ricerca sociale. La ricerca sociale si basa sulla rilevazione empirica di dati concernenti le più diverse fenomenologie specifiche della realtà sociale. Opportunamente elaborati, i dati, diventano poi informazioni utili alla costruzione di teorie interpretative. Tale processo deve quindi fondarsi sulla conoscenza e l’uso della metodologia e delle tecniche appropriate. Politica economica. Il corso intende introdurre lo studente agli elementi istituzionali della politica economica (obiettivi e strumenti, politiche fiscali, monetarie, del lavoro, dei redditi) e ad applicazioni dell’analisi costi-benefici nella valutazione dei progetti. Sociologia politica e questione di genere. Il corso intende fornire un quadro dell'evoluzione dei sistemi politici e sociali che caratterizzano i processi di globalizzazione in atto. L’ottica con cui si affronteranno è quella di genere. Si illustreranno i termini del cambiamento e le relative conseguenze, concentrando l'attenzione sulle possibili strade da percorrere per far fronte alle questioni sociali del welfare, della marginalità e dell'occupazione. Saranno inoltre introdotti i principali paradigmi relativi ai temi fondamentali di sociologia politica partendo dalle teorie classiche fino agli studi contemporanei. Sociologia dei processi economici e del lavoro. La disciplina è incentrata sul rapporto economia/società/istituzioni. In un'accezione paradigmatica, secondo Khun, si può affermare che questa disciplina nasca come critica dell'economia impolitica, frutto della rivoluzione marginalista di Walras, Jevons, Menger nel 1870. I suoi sviluppi più recenti riguardano il 8
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rapporto Stato/mercato, i modelli locali di sviluppo, il comportamento dei consumatori, la reazione ambiente/sviluppo, la teoria sociale della moneta. Sociologia dell’ambiente e del territorio. In particolare verrà trattato lo studio socioambientale dell’area dello Stretto, come “caso-studio” e “paradigma ecologico” della Sociologia dell’ambiente. Le tematiche ambientali oggetto del corso verranno sviluppate con attenzione al territorio locale come oggetto di ricerca. Sociologia della comunicazione. La disciplina comprende una serie di campi di competenza concernenti la lettura sociologica dei fenomeni della cultura come forma di comunicazione, che spaziano dalla comunicazione faccia a faccia (interpersonale) all’industria culturale, dalle mode all’impatto sociale dei mass media e dei new-media, dalle reti interattive ai consumi. Statistica applicata alle scienze sociali. In ambito sociale, l’indagine empirica è indispensabile per approfondire la conoscenza del comportamento umano a livello collettivo. L’acquisizione della metodologia di base della Statistica consente allo studente di studiare con maggiore consapevolezza i fenomeni di natura demografica, economica e sociologica. Storia del pensiero politico e delle dottrine sociali. L’insegnamento si propone di fornire conoscenze e abilità idonee a delineare una “storia delle idee” intesa come linee direttrici in grado di orientare le trasformazioni sociali e influenzare i mutamenti politici. Oltre alla conoscenza della storia del pensiero politico nelle sue linee fondamentali, il corso offre gli strumenti metodologici per correlare le conoscenze sul pensiero politico con altre dimensioni del sapere. Storia delle istituzioni politiche e sociali. Il corso, attraverso lezioni frontali interattive, supportate da sussidi didattici multimediali, si articola in una parte generale e in un modulo di approfondimento. Nella parte generale si ripercorrono le tappe più significative della storia delle istituzioni politiche e sociali dell’Italia Repubblicana, cogliendone mutamenti e continuità e affrontando taluni nodi problematici. Il modulo di approfondimento, metodologicamente strutturato come attività di laboratorio, prende, invece, in esame il tema delle politiche di pari opportunità e delle politiche di genere, intese a superare le persistenti resistenze incontrate dalle donne italiane nel lungo e incompiuto cammino verso la parità e la piena cittadinanza. Storia sociale. Il corso si propone di fornire agli studenti le principali coordinate concettuali e metodologiche necessarie per interpretare le grandi tendenze sociali e storiche della società contemporanea. L’approccio metodologico scelto ha come obiettivo quello di evidenziare le interrelazioni tra le trasformazioni strutturali con i mutamenti culturali e socio-economici in atto.
L’articolazione in moduli, il loro valore in crediti e le eventuali propedeuticità vengono definiti nell’annuale programmazione dell’attività didattica (Manifesto degli Studi), come anche l’articolazione e il valore in crediti delle altre attività formative. Art. 6 - Piani di studio individuali I piani di studio individuali degli studenti, nell’ambito delle specifiche possibilità di scelta definite nella programmazione didattica annuale (Manifesto degli studi), vengono presentati online, nei termini stabiliti annualmente nel Manifesto degli Studi e sono valutati e approvati (entro 60 giorni dal termine fissato per la presentazione) dal Consiglio del Corso di Laurea. Art. 7 - Tipologia delle forme didattiche La modalità di svolgimento delle attività didattiche è di carattere convenzionale, ma si prevedono anche forme integrative di formazione a distanza (FAD). La tipologia delle forme didattiche e di apprendimento prevede: didattica frontale (lezioni ed esercitazioni), seminari, laboratori, studio di casi, project work o studio individuale e di gruppo. E’ prevista l’attività di tutorato per tutti gli studenti iscritti.
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Art. 8 - Articolazione temporale dei cicli didattici Il corso ha la durata di due anni. L’attività didattica ha organizzazione semestrale ed è articolata in moduli didattici con la possibilità di sostenere prove intercorso, secondo modalità definite nell’annuale programmazione didattica. Art. 9 - Esami e verifiche del profitto degli studenti L’acquisizione dei crediti previsti per ogni attività formativa è subordinata al superamento di una forma individuale di verifica di profitto. Gli esami e le prove di verifica sono attività volte ad accertare il grado di preparazione degli studenti. Possono essere orali o scritti e orali, o consistere in prove pratiche o in stesura di tesine. Gli accertamenti danno luogo a votazione espressa in trentesimi. Per le attività denominate nell’Ordinamento “Altre attività formative” è previsto un semplice giudizio di approvazione o riprovazione (superato/non superato). Ove sia prevista una prova intercorso, del relativo risultato, espresso in voti, si tiene conto in sede di valutazione finale. Si prevedono, altresì, prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. In questi casi è prevista una valutazione espressa in voti per ciascuno degli insegnamenti coordinati. Tale valutazione può essere sia congiunta sia separata, purché contestuale, da quella degli altri esami coordinati, a discrezione dei titolari degli insegnamenti coordinati. Il voto finale è frutto comunque di una valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente, espressa dai titolari degli insegnamenti coordinati sulla base delle valutazioni relative a ciascun insegnamento. Art. 10 - Criteri e modalità di articolazione del calendario degli esami e delle prove di verifica e delle prove finali Il calendario degli esami e delle prove di verifica è articolato secondo il seguente schema:
Prima sessione (invernale) Seconda sessione (estiva)
Gennaio – febbraio Giugno – luglio
Terza sessione (autunnale) Appello straordinario
Settembre Dicembre
2 appelli 2 appelli (con possibile prolungamento del 1° appello) 1 appello 1 appello
Nelle sessioni in cui è previsto più di un appello, le date del secondo appello sono fissate, di regola, con un intervallo temporale non inferiore a due settimane dal primo. Il calendario delle prove finali è articolato secondo il seguente schema: Appelli Mese 1 Gennaio 1
Marzo
1
Giugno
1
Luglio
1
Settembre
1
Dicembre
Art. 11 - Obblighi di frequenza e propedeuticità Non sono previsti obblighi specifici di frequenza, ma la frequenza ai corsi è fortemente consigliata. Limitatamente alle attività di tirocinio e stage o seminariali il Consiglio di Corso di Laurea può prevedere accertamenti delle presenze effettive. 10
La frequenza alle attività di tirocinio e stage è comunque obbligatoria, consentendo assenze non superiori al 10% delle ore programmate. In vista dello svolgimento delle attività di tirocinio e stage, il Corso di Laurea può prevedere alcune propedeuticità, che verranno segnalate di norma nel Manifesto degli studi. Il Corso di Laurea può segnalare allo studente l’opportunità di seguire alcuni corsi prima di altri con una generale distribuzione in due anni, che di norma non comporta sbarramenti. Art. 12 - Lingua straniera L’iscrizione al corso presume già una piena padronanza della lingua inglese scritta e orale. Art. 13 - Prova finale La prova finale consisterà nella discussione di un elaborato scritto, avente requisiti di originalità, su un tema di rilievo ai fini del progetto formativo del laureato concordato con uno o più docenti, in cui vengono presentati i risultati di un lavoro di ricerca, sviluppato autonomamente seppure sotto il controllo di un docente del corso. La trattazione dovrà attestare la conoscenza della principale e più aggiornata letteratura di riferimento nonché degli strumenti metodologici richiesti dalle ricerche nel settore. La prova costituirà un momento di rilievo nella formazione del laureato che, nell'occasione, dovrà dare prova di avere maturato idonee capacità critiche e d'analisi e di sapere coniugare le conoscenze acquisite con le specificità richieste da una concreta ricerca, frutto di un impegno d'analisi costruttiva di dati complessi ed anche eterogenei. Si riportano di seguito i criteri di valutazione della prova finale così come deliberato dalle aree didattiche:
PUNTI ASSEGNATI IN BASE ALLA MEDIA Intervallo media Punti assegnati 105 - 110 3 99 - 104 2 90 - 98 1 PUNTI ASSEGNATI IN BASE AL TEMPO IMPIEGATO Tempo impiegato Punti assegnati 2 anni (laurea in corso) 3 3 anni (laurea 1° anno f.c.) 2 4 anni (laurea 2° anno f.c.) 1 PUNTI ASSEGNATI PER LAVORO DI TESI Tempo impiegato Punti assegnati Sulla valutazione della discussione 1-3 PUNTI ASSEGNATI PER ATTIVITA’ INTERNAZIONALI Soggiorno all’estero Punti assegnati Per ogni semestre maturato all’estero 1 nell’ambito dei programmi Erasmus-Socrates Art. 14 - Requisiti di ammissione e modalità di verifica Per tutti gli studenti l'accesso è comunque condizionato al possesso dei requisiti curriculari definiti nel regolamento didattico del corso di studio. Indipendentemente dai requisiti curriculari per tutti gli studenti è prevista una verifica della personale preparazione, con le modalità modalità definite nel presente regolamento didattico. Non sono previsti debiti formativi, ovvero obblighi formativi aggiuntivi al momento dell'accesso curriculari e di adeguatezza. 11
I requisiti che verranno che saranno oggetto di accertamento e valutazione, secondo le procedure sotto riportate, sono: Requisiti curriculari Al Corso di Laurea Magistrale in “Servizio Sociale e Politiche Sociali e Studi Sociologici e Ricerca Sociale” sono ammessi i laureati di primo livello o i laureati dei vecchi ordinamenti quadriennali (o quanti sono in possesso di equipollenti titoli di studio rilasciati da istituzioni universitarie estere e riconosciuti idonei dal Consiglio di Corso di Laurea). Hanno comunque accesso i laureati dei corsi di laurea triennale delle classi L-3 (Scienze e Tecniche dell’Interculturalità Mediterranea), L-16 (Scienza dell’Amministrazione e dello Sviluppo Economico), L-19 (Scienza dell’Educazione e della Formazione), L-20 (Scienza della Comunicazione), L-36 (Scienze delle Relazioni Internazionali), L37 (Scienze Sociali per la Cooperazione e lo Sviluppo), L-39 (Mediazione socioculturale), L-40 (Scienze Sociali) (ex DM270/04), nonché i laureati nelle cl. 19 - Scienze dell'amministrazione, 18 – Scienze dell’educazione della formazione, 14 Scienze della Comunicazione, 15 - Scienze politiche e delle relazioni internazionali, 35 - Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace, 6 Servizio sociale,36 - Scienze sociologiche (ex DM 509/99), che siano in possesso delle necessarie conoscenze di base nelle discipline sociologiche, storico-giuridiche. Requisiti di adeguatezza L'adeguatezza della preparazione sarà verificata con l'accertamento dell'acquisizione di alcune conoscenze e competenze indispensabili per accedere al Corso di laurea magistrale e/o mediante un test di ingresso. La prova valutativa potrà essere connessa ad uno specifico percorso di orientamento previsto ad inizio del 1° semestre e del 2° semestre (per quanti si immatricoleranno in ritardo) e comunque prima dell'inizio dei percorsi di preparazione individuale. L'elenco delle conoscenze e competenze sarà messo a disposizione on-line, corredato della titolazione esemplificativa dei corsi di insegnamento corrispondenti. Il Consiglio del Corso di laurea, o la Commissione per la didattica da esso delegata, provvede all’accertamento del possesso dei requisiti curriculari e di adeguatezza della preparazione. Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell’immatricolazione al Corso di laurea magistrale. Art. 15 - Regime transitorio e opzione per gli ordinamenti vigenti Gli studenti già immatricolati al vecchio ordinamento (ex D.M. 509/99) possono chiedere di esercitare opzione per transitare al nuovo ordinamento (ex D.M. 270/2004) con convalida dei crediti maturati. Art. 16 - Crediti Il credito formativo (CFU) costituisce l’unità di misura del lavoro di apprendimento richiesto ad uno studente per l’acquisizione di conoscenze e di abilità relative alle attività formative. Un credito corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo di cui 8 di insegnamento frontale d’aula. Ciascun docente verifica con cadenza triennale, in relazione al proprio insegnamento, la eventuale obsolescenza dei contenuti conoscitivi dei crediti acquisiti dagli studenti che hanno sostenuto l’esame nel triennio precedente. Ove tale verifica segnali una obsolescenza di contenuti, ne informa il Consiglio di Corso di Laurea, il quale può deliberare corsi integrativi, attività di supporto (ivi compresa la formazione a distanza) e tutorato a beneficio degli studenti i cui crediti acquisiti siano a rischio di obsolescenza dei contenuti conoscitivi. Art.17 - Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio Per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell’Unione Europea sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti dall’ordinamento didattico del 12
corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti dalla Commissione per la didattica nell’ambito delle attività a scelta libera dello studente. Al momento dell’iscrizione gli studenti provenienti da altro Corso di studio o da altra Facoltà o da altro Ateneo possono fare richiesta di riconoscimento di crediti per attività formative pregresse. Il riconoscimento dei crediti avviene con delibera del Consiglio del Corso di Laurea, su proposta della Commissione per la didattica, alla quale lo studente deve documentare i crediti conseguiti, gli esami sostenuti ed i relativi programmi di studio. Si procede al riconoscimento di crediti formativi sulla base della coerenza di tali elementi con i contenuti e gli obiettivi formativi degli insegnamenti del presente corso di laurea, e si indica in coerenza l’anno di Corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. Le conoscenze e le abilità professionali, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario, alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso, possono essere riconosciute fino a un massimo di 40 CFU. Con le medesime modalità vengono autorizzati: a) i passaggi di corso ed i trasferimenti; b) il riconoscimento in crediti formativi universitari delle conoscenze e abilità di cui all'art. 23 comma 4 del Regolamento didattico di Ateneo; c) il riconoscimento di crediti formativi universitari acquisiti nella carriera pregressa da studenti che abbiano già conseguito un titolo di studio presso l'Università o in altro ateneo italiano e che chiedano, contestualmente all'iscrizione, l'abbreviazione degli studi. I trasferimenti di studenti stranieri, ammissibili ad anni di corso successivi al primo, possono essere accolti nei limiti dei posti previsti dagli appositi contingenti eventualmente deliberati dal Consiglio di Facoltà e approvati dal Senato Accademico, sempre che il titolo di studio posseduto consenta l'accesso al corso di studio di destinazione, ai sensi dell'art. 23 comma 3 del Regolamento didattico di Ateneo. Nei passaggi dal vecchio ordinamento (ex D.M. 509/1999) al nuovo (ex D.M. 270/2004) la Commissione per la didattica definisce l’equipollenza fra settori disciplinari affini per il riconoscimento dei crediti. Fatto salvo quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo, la Commissione per la didattica ricostruisce la carriera degli studenti che intendono passare dal vecchio al nuovo ordinamento avvalendosi del computo dei crediti attribuiti ai corsi d’insegnamento del vecchio ordinamento. Al momento dell’iscrizione lo studente deve optare per una delle due classi di laurea nelle quali il Corso conferisce i titoli. Tale scelta può essere, comunque, modificata fino all’iscrizione al secondo anno di corso. Se durante i suoi studi uno studente che ha optato per iscriversi alla classe LM-87 intende transitare alla classe LM-88, gli verranno automaticamente riconosciuti i CFU relativi agli esami sostenuti nelle discipline comuni; inoltre, la Commissione per la didattica del CdL può stabilire equipollenze fra esami affini riconoscendogli i relativi crediti; lo stesso vale per il trasferimento dalla classe LM-88 alla classe LM-87; eccetto il caso in cui l’accesso ad una delle due classi preveda il numero programmato. In questo caso, il passaggio comporta il superamento della prova d’accesso eventualmente prevista nell’art. 14 di questo regolamento. Art. 18 - Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all’estero e relativi CFU Per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istruzioni universitarie di paesi membri dell’Unione Europea sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti dall’ordinamento didattico del corso di laurea magistrale. Il riconoscimento viene effettuato dal Consiglio di corso di laurea magistrale su proposta della Commissione per la didattica.
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Docenti titolari di insegnamenti di base e caratterizzanti afferenti al Corso di Laurea
LM-87 Servizio sociale e politiche sociali 1° anno Docente Scalisi Antonino Centorrino Mario Scarfì Domenico Cammarota Antonietta Perna Antonino
Settore IUS/01 SECS-P/02 SPS/07 SPS/11 SPS/09
Insegnamento Diritto di famiglia e minorile Politica economica Metodologia e tecniche della ricerca sociale Politica, potere e questione di genere Sociologia dei processi economici e del lavoro attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. a attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. b attività di tirocinio e stage
CFU
9 9 8 8 8
Qualifica Ordinario Ordinario Ricercatore Ordinario Ordinario
8 6 4
2° anno Docente Cocchiara Antonella Basile Massimo Ginatempo Agostina Barberi Maria Stella
Settore SPS/03 IUS/01 SPS/10 SPS/01
Insegnamento Storia delle istituzioni politiche e sociali Diritto del terzo settore Sociologia dell’ambiente e del territorio Filosofia e antropologia politica attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. b attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. b attività formative di tirocinio e stage prova finale
CFU
9 6 6 9 6
Qualifica Ordinario Ordinario Associato Associato
6 6 12
LM-88 Sociologia e ricerca sociale 1° anno Docente Scalisi Antonino Scarfì Domenico Perna Antonino
Settore IUS/01 SPS/07 SPS/09
Centorrino Mario Cammarota Antonietta
SECS-P/02 SPS/11
Insegnamento Diritto di famiglia e minorile Metodologia e tecniche della ricerca sociale
Sociologia dei processi economici e del lavoro Politica economica Politica, potere e questione di genere attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. a attività formative autonomamente scelte,
CFU
8 8 8 8 8 8
Qualifica Ordinario Ordinario Ricercatore Ordinario Ordinario
6 15
ex art. 10, lett. b tirocini e stage
6
2° anno Docente Settore Cocchiara Antonella SPS/03 SPS/02 Barberi Maria Stella SPS/01 Checco Antonino M-STO/04 Miano M. SPS/08
Insegnamento Storia delle istituzioni politiche e sociali Storia del pensiero politico e delle dottrine sociali Filosofia e antropologia politica Storia sociale dell’età contemporanea Sociologia della famiglia attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. b attività formative autonomamente scelte, ex art. 10, lett. b attività formative di tirocinio e stage prova finale
CFU
8 6 6 6 6
Qualifica Ordinario Docente a Contratto Associato Associato Docente a Contratto
6 6 4 12
Art. 19 - Attività di ricerca Sul sito web della Facoltà, nelle pagine personali dei docenti, sono indicati, e progressivamente aggiornati, ambiti ed attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del Corso di Studio. Art. 20 - Modalità organizzativo-didattiche differenziate per studenti non impegnati a tempo pieno (part-time) Il Corso di Laurea prevede la possibilità di immatricolare studenti impegnati contestualmente in altre attività. Appare ragionevole stimare che uno studente part-time stia svolgendo un regolare e proficuo corso di studi se ottiene un numero medio annuale di 30 CFU, in luogo dei 60 normali. Secondo quanto previsto dalla normativa di Ateneo (art. 27 comma 3), gli studenti iscritti part-time possono conseguire il titolo di laurea in tempi superiori e comunque pari a non oltre il doppio della durata istituzionale. Compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili, il Consiglio del Corso di Laurea può deliberare l’attivazione di corsi integrativi, attività di supporto (ivi compresa la formazione a distanza), tutorato e l’offerta eventuale di alcuni corsi in fascia oraria serale, anche in collaborazione con altri corsi di studio della Facoltà a beneficio degli studenti non impegnati a tempo pieno. Art. 21 – E- learning e servizi di tutorato La Facoltà prevede procedure didattiche di e-learning. Il Corso di Laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà e dall’Ateneo. Per la realizzazione di stages, tirocini e attività affini è prevista la nomina di un tutor accademico e di un tutor aziendale, che ne seguono lo svolgimento. Il CdL nomina una Commissione stages e tirocini che programma e coordina queste attività e ne certifica l’effettuazione ai fini dell’assegnazione dei CFU previsti. Per l’insegnamento delle lingue straniere, si avvale anche dei lettori di lingua straniera della Facoltà e dei servizi del Centro Linguistico di Ateneo. Inoltre, al fine di permettere allo studente di programmare al meglio il proprio percorso universitario, a partire dalle procedure d’accesso o di passaggio al corso e fino alle modalità di verifica delle 16
attività formative ulteriori rispetto agli esami, il Consiglio del Corso di Laurea si avvale del Centro di Orientamento di Ateneo (C.Or.T.A), in ingresso e in itinere, di cui fa parte un docente della Facoltà, delegato a svolgere le funzioni di orientamento. Art. 22 - Pubblicità su procedimenti e decisioni assunte Le decisioni assunte dagli organi collegiali del Corso di Laurea sono rese pubbliche con le modalità previste dalle varie norme pertinenti. Le decisioni di competenza di tutti gli organi del Corso di Laurea in Servizio sociale, politiche sociali e studi sociologici e ricerca sociale (Consiglio del CdL, Commissione orientamento, Commissione per la didattica, Commissione stages e tirocini) sono pubblicizzate sia sulla guida del CdL sia sul sito della Facoltà. Art. 23 - Valutazione della qualità E’ prevista la rilevazione dell’opinione degli studenti frequentanti come obbligo per tutti i docenti e per tutti gli insegnamenti del Corso di Laurea. Questo sistema di rilevazione è gestito dal Servizio di valutazione della didattica dell’Ateneo. Inoltre, il Corso di Laurea attiva al suo interno un sistema di valutazione delle qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici. Art. 24 - Decadenza dalla qualità di studente Gli studenti che non abbiano sostenuto alcun esame o altra prova valutativa prevista dall’Ordinamento per 8 anni accademici consecutivi, a meno che non abbiano già superato la metà delle materie del piano di studio ufficiale, incorrono nella decadenza dalla qualità di studente. Lo studente decaduto può iscriversi ex-novo secondo quanto stabilito dal Regolamento didattico di Ateneo. Art. 25 – Organi del Corso di Laurea Sono organi del Corso di Laurea: - Il Coordinatore - Il Consiglio del Corso di Laurea - Il Comitato di vigilanza sulla didattica Le norme che disciplinano la composizione e il funzionamento del organi del Corso di Laurea sono contenute nel Regolamento Generale di Facoltà. Art. 26 - Approvazione ed emanazione Il presente Regolamento, in prima applicazione, è approvato dal Consiglio di Facoltà e dal Senato Accademico con le modalità previste dall'art. 15 comma 1 del Regolamento didattico di Ateneo. Le ulteriori modifiche al presente Regolamento potranno essere proposte dal Consiglio del Corso di Laurea al Consiglio di Facoltà. La delibera del Consiglio di Facoltà verrà sottoposta al vaglio del Nucleo di Valutazione dell’Ateneo e all’approvazione del Senato Accademico. Le disposizioni dei Regolamenti didattici dei corsi di studio concernenti la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati sono deliberati previo parere favorevole delle commissioni didattiche paritetiche, di cui all'art. 15 comma 4 del Regolamento didattico di Ateneo. Qualora il parere non sia favorevole la deliberazione è assunta dal Senato Accademico. Il parere è reso entro trenta giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine la deliberazione è adottata prescindendosi dal parere. Il presente Regolamento entra in vigore dalla data stabilita nel Decreto Rettorale di emanazione ed è modificabile con la procedura di cui al comma precedente.
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