Regione Autonoma della Sardegna PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA
INTERREG II Italia - Francia “Isole” Sardegna - Corsica Decisione C(96) N° 2580 del 27 Settembre 1996 Decisione C(97) N° 3223 del 20 Novembre 1997 Decisione C(99) N° 827 del 7 aprile 1999 Decisione C(99) N° 4579 del 28 dicembre 1999
FESR N. 94.00.10.011 ARINCO N. 94.EU.16.011
RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE 1999 Ai sensi dell’art.25 paragrafo 4 del regolamento (CEE) 4253/88 modificato dal Regolamento n.2082/93
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Responsabile del PIC Interreg II – Sardegna Regione Autonoma della Sardegna - Centro Regionale di Programmazione –
Assessore – Copresidente Comitato di Sorveglianza: On. Avv. Pietro Pittalis
Direttore: Dott. Bruno Asili
Coordinatore: Ing. Salvatore Desogus
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2
INDICE 1. DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGRAMMA 2. CONTESTO OPERATIVO 2.1 Sviluppi significativi nel contesto di riferimento
6 6
2.2 Integrazione e complementarietà con altri Programmi Comunitari
11
2.3 Rapporto esistente rispetto alle altre politiche settoriali, regionali, nazionali, comunitarie
13
3. ATTIVITÀ DI GESTIONE E DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA
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3.1 Sistema di gestione del Programma
14
3.2 Sistema di sorveglianza del programma
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3.3 Attuazione del partenariato con gli attori locali
19
3.4 Sistema di monitoraggio
21
3.5 Assistenza Tecnica
22
3.6 Attività di informazione e di pubblicizzazione degli interventi
23
4. ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
24
4.1 Considerazioni generali sullo stato di avanzamento finanziario
24
4.2 Stato di Attuazione per Misura
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Asse prioritario 1: Trasporti e comunicazioni
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Asse prioritario 2: Ambiente
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Asse prioritario 3: Turismo e cultura
31
Asse prioritario 4: Incentivazione agli scambi transfrontalieri
33
Asse prioritario 5: Grandi infrastrutture energetiche
41
Asse prioritario 6: Attuazione, gestione e assistenza tecnica
41
5. VALUTAZIONI 5.1 La valutazione intermedia
41 43
6. IL SISTEMA DI CONTROLLO
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7. TABELLE
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7.1 Piano Finanziario per Misura 7.2 Soggetti Attuatori 7.3 Stato di Attuazione al 31.12.1999
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3
1. DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGRAMMA Denominazione
del
programma:
Programma
di
Iniziativa
Comunitaria
“INTERREG II” Italia – Francia “Isole” Sardegna – Corsica Area d’intervento: Territorio della Provincia di Sassari e Dipartimento della Corsica del Sud Obiettivo
prioritario:
superamento
dell’isolamento
delle
due
province
insulari,
tramite lo sviluppo di azioni di scambi e cooperazione transfrontaliera, in un’ottica di continuità e rafforzamento delle iniziative intraprese con INTERREG I (1991/93). Numero ARINCO/FESR: ARINCO n° 94.EU.16.011/FESR n° 94.00.10.011 Numero e data Decisione della Commissione Europea: approvato con Decisione della Commissione Europea C(96) n° 2580 del 27 settembre 1996, modificata con Decisione C(97) n° 3223 del 20 novembre 1997, con Decisione C(99) n° 827 del 7 aprile 1999 e con Decisione C(99) n° 4579 del 28 dicembre 1999. Durata del Programma: 1994-1999 Data di ammissibilità delle spese: dal 7 dicembre 1994 al 31 dicembre 2001 Data di scadenza degli impegni: 31 dicembre 1999 Amministrazione responsabile: Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.) Soggetto attuatore : i soggetti attuatori delle misure del Programma sono riportati nella tabella 1 allegata Fondi strutturali coinvolti: -
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
-
Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia per l’Agricoltura (FEOGA)
-
Fondo Sociale Europeo (FSE)
Finanziamento complessivo del Programma (parte italiana): 57,8978 MEuro (di cui 28,2849 MEuro di contributo comunitario), così ripartito: Misure FESR:
51,6976 MEuro (di cui 25,1848 di contributo comunitario)
Misure FEOGA:
4.9708 MEuro (di cui di 2.4854 contributo comunitario)
Misure FSE:
1,2294 MEuro (di cui 0,6147 di contributo comunitario).
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4
Gli importi suindicati comprendono: ?? la quota di indicizzazione 1997, pari a 1,330 Mecu (quota comunitaria e contributo nazionale), secondo quanto deliberato dal Comitato di Sorveglianza del Programma nella riunione del 9 ottobre 1998 a Sassari e notificato alla Commissione Europea (tabella allegata). ?? Un incremento di ulteriori 0,203 MEuro di contributo comunitario (0,406 MEuro con il cofinanziamento nazionale) deliberato nel Comitato di Sorveglianza del 16.7.1999 ad Ajaccio. ?? un incremento di risorse pari a 0,6918 MEuro per il FESR, 0,0464 MEuro per il FEOGA (£.90 milioni) e 0,1147 MEuro per il FSE (£.222 milioni), deciso nel corso dell’ultimo Comitato di Sorveglianza tenutosi a Sassari il 15 dicembre 1999.
Il Programma INTERREG II si articola in 6 Sottoprogrammi: Il Sottoprogramma 1, Trasporti e Comunicazioni, con un costo totale di 20,6616 Meuro, è articolato in 2 misure e 5 Azioni - Sottomisure. Il Sottoprogramma 2, Ambiente, con un finanziamento di 13,484 MEuro a valere sia su FESR che su FEOGA, è articolato in 3 misure. Il Sottoprogramma 3, Turismo e Cultura, cofinanziato interamente dal FESR, con un finanziamento complessivo di 12,2606 MEuro, è articolato in 2 misure. Il Sottoprogramma 4, Incentivazione degli scambi transfrontalieri, articolato in 5 misure, per il quale è previsto un costo totale di 10,8630 MEuro, cofinanziato dai tre Fondi Strutturali Il Sottoprogramma 5, Grandi infrastrutture energetiche, prevedeva una sola misura, soppressa con la Consultazione scritta attivata con nota n.3270 del 18.6.1999, e ratificata nel Comitato di Sorveglianza del 16 aprile 1999, in quanto superata dall’Intesa Stato Italiano - Regione Sardegna, che pone a carico di altre risorse già disponibili lo studio di un progetto complessivo di metanizzazione dell’Isola. Infine, il Sottoprogramma 6, Attuazione, Gestione e Assistenza Tecnica, prevede anch’esso una sola misura, a cui sono destinate 0,6286 MEuro.
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2. CONTESTO OPERATIVO 2.1 Sviluppi significativi nel contesto di riferimento Il contesto socioeconomico delle due regioni interessate dal PIC Interreg II, come evidenziato fin dalla proposta di Programma, presenta numerose caratteristiche comuni, sia sul piano interno che su quello esterno. Nelle due isole, pur con le dovute differenze, si registra un’economia tradizionalmente di tipo agro-pastorale, caratterizzata da una generale arretratezza delle strutture e da uno scarso livello di produttività, associata alla precarietà finanziaria determinata dalla scarsezza di fondi propri e ad un sistema creditizio scarsamente sviluppato. Lo sviluppo industriale, sostenuto con politiche d’incentivo fin dagli anni ’60, risulta caratterizzato da una matrice prevalentemente esogena con evidenti riflessi sullo sviluppo del tessuto economico-sociale e sulla capacità di rivelarsi settore trainante dell’economia locale. A livello territoriale, lo sviluppo industriale si concentra in alcune aree (cosiddetti “poli di sviluppo”), che in Sardegna, in particolare, corrispondono anche ad una specificità produttiva quale la produzione di energia elettrica, il settore metallurgico, la chimica, gli idrocarburi e le industrie estrattive. In questa regione, inoltre, il settore industriale risulta più rappresentativo (circa il 30% del PIL, contro il 10% della Corsica all’epoca di presentazione del PIC), mentre il settore artigiano, pur rivelando caratteristiche strutturali comuni nelle due aree, si mostra maggiormente dinamico in Sardegna. Entrambe le isole risultano caratterizzate da uno sviluppo crescente del terziario, in particolare del turismo, su cui sempre più si riversano le aspettative di sviluppo. Anche questo settore però, concentrandosi prevalentemente nelle aree costiere ed essendo caratterizzato dalla forte stagionalità, con presenze turistiche quasi esclusivamente nel periodo estivo, contribuisce ad uno sviluppo socio-economico con evidenti squilibri. In particolare, concorre a favorire un processo tradizionalmente in atto nelle due regioni, ovvero la crescente concentrazione della popolazione nelle coste, a svantaggio delle zone interne, caratterizzate da fenomeni sempre più marcati di spopolamento e invecchiamento della popolazione residente. Andamenti, questi ultimi, che sembrano essere più marcati per la Corsica, dove a tali movimenti demografici si aggiunge un basso incremento demografico. La Sardegna, invece, sembra registrare un maggiore
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6
dinamismo demografico, con un tasso di crescita della popolazione in linea con le tendenze generali dell’Italia meridionale. Altro fenomeno comune alle due isole è rappresentato da livelli di formazione e di attività relativamente inferiori ai rispettivi livelli nazionali. Il tasso di disoccupazione, invece, all’epoca della presentazione del Programma (1994) era pari all’11,8% per la Corsica, leggermente più basso della media nazionale pari al 12,7%, mentre era pari al 18,9% per la Sardegna, ben più alto del livello nazionale, pari al 10,2%, con punte particolarmente elevate per la fascia giovanile. Al ritardo di sviluppo endogeno delle due regioni, si aggiungono “handicaps” comuni sul piano esterno. In primo luogo l’isolamento, dovuto alla insularità delle due regioni, rappresenta un ostacolo allo sviluppo degli scambi, e dunque al processo d’inserimento delle due isole nel mercato unico europeo. Al contempo, la frontiera marittima, rappresenta anche un fattore limitativo dello sviluppo di relazioni tra le due economie insulari e della nascita di un blocco economico integrato. Un isolamento che va di pari passo con l’incremento della dipendenza rispetto alle rispettive economie nazionali, anche se la Sardegna risulta meglio inserita della Corsica nel commercio mondiale ed europeo. Nondimeno, le due isole presentano dei punti di forza comuni, quali le risorse naturali e ambientali, e le filiere dell’agroalimentare, della pietra e del legno, e infine il patrimonio culturale. Il quadro sinteticamente delineato con riferimento all’epoca di presentazione del PIC, non risulta significativamente modificato nel corso degli anni dal 1994 al 1998. Secondo stime ancora provvisorie dello SVIMEZ (1 ), nel 1998 la crescita del P.I.L. della Sardegna sarebbe stata di poco superiore all’1%; un risultato, questo migliore rispetto alle altre regioni meridionali, che segna un’accelerazione rispetto al 1997. Sempre nel 1998, la domanda interna regionale rispetto all’anno precedente, é cresciuta del 2%, i consumi finali sono prossimi al 2,1 % e gli investimenti totali sono pari all’1,8%. La dinamica dei consumi regionali, ancorché in accelerazione rispetto al 1997, conferma la tendenza ad una crescita contenuta degli ultimi anni. La modesta crescita degli investimenti fissi lordi ha invece deluso le attese dei primi mesi dell’anno, quando si riteneva che la prospettiva della partecipazione italiana all’Unione Monetaria Europea, da un lato, e le previsioni di un rapido calo dei tassi di interesse, dall’altro, avrebbero
1
Fonte: Banca d’Italia “Note sull’andamento dell’economia della Sardegna – 1999”
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stimolato l’accumulazione di capitale nel settore privato. Quest’ultima sarebbe stata soltanto dell’1,4% e solo una crescita degli investimenti pubblici al ritmo del 5% ha consentito di sostenere gli investimenti totali. Grazie alla maggiore velocità di crescita del reddito per abitante in Sardegna, rispetto a quella dell’Italia, il 1998 sembra segnare una battuta d’arresto nell’ampliamento del gap tra l’Isola e il resto del Paese, registrato negli anni scorsi. Ampliando l’analisi congiunturale ad altri indicatori disponibili, anche se talvolta parzialmente contrastanti fra loro, risulta confermata tuttavia un’economia regionale sprovvista di significativi elementi di dinamicità e caratterizzata da deboli segnali di ripresa, individuabili soprattutto nel settore dei servizi più che in quello della trasformazione industriale e in agricoltura. Il settore agricolo, parzialmente interessato da processi di ammodernamento e razionalizzazione delle strutture produttive, registra dal 1997 al 1998 una riduzione del numero di imprese agricole pari al 2,2%. A questo si associa una consistente contrazione dell’occupazione, del 13,1%, mentre la Produzione Lorda Vendibile è aumentata, a prezzi correnti, dell’1%. Ne consegue una crescita della produttività del settore, segnale anche di un certo miglioramento della competitività delle imprese della Sardegna. Nel settore industriale, secondo le indagini congiunturali ISAE (2 ), rispetto al 1997, il livello medio degli ordini dell’industria è diminuito, anche se la spesa per investimenti è cresciuta, grazie soprattutto alla riduzione dei tassi di interesse bancari e all’aumento dei trasferimenti pubblici (un incremento del 23% rispetto all’anno precedente, riguardante i contributi all’industria erogati attraverso i principali strumenti di incentivazione regionale - L.R. 21/93, la L.R. 15/94 e la L.R. 51/93 - e di incentivazione nazionale - L. 488/92). Alla dinamica degli investimenti hanno contribuito soprattutto le aziende di medie e grandi dimensioni, controllate da gruppi extraregionali, che operavano con impianti obsoleti e con ridotti margini di penetrazione dei prodotti sul mercato, che comportavano il mancato utilizzo della capacità produttiva (3 ). Gli investimenti delle piccole e medie imprese sono invece aumentati in misura modesta, e sono stati principalmente finalizzati al miglioramento qualitativo dei
2 3
Sino al dicembre 1998 ISCO L’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di imprese manifatturiere con almeno 50 addetti indica per il 1998 una spesa assai superiore rispetto all’anno precedente.
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processi
produttivi.
Il
fabbisogno
finanziario
è
stato
soddisfatto
principalmente
attraverso un maggiore ricorso all’indebitamento con il sistema bancario. In ogni caso, il livello di industrializzazione dell’Isola è tuttora molto basso, se si tiene conto che il numero di occupati nell’industria per milione di abitanti è pari a 35, contro gli 86 dell’intero Paese, e il numero di imprese manifatturiere per milione di abitanti è 7.230 in Sardegna e 11.000 in Italia. Il settore delle costruzioni ha mostrato alcuni segnali di ripresa, soprattutto grazie alle politiche regionali di sostegno della capacità di spesa delle famiglie sarde attraverso gli incentivi in conto interessi sui crediti fondiari previsti dalla L.R. 32/85 (4 ). Segnali positivi sono pervenuti soprattutto dal comparto privato, principalmente delle ristrutturazioni, anche per effetto degli sgravi fiscali previsti dalle leggi nazionali. L’edilizia pubblica, registra un valore complessivo di commesse inferiore del 4% rispetto al 1997, anche se il numero di bandi di gara pubblicati è notevolmente superiore (+11%) (5 ). Il saldo fra imprese iscritte e cessate nel 1998 è risultato positivo: la variazione potrebbe, però, risentire dell’emersione di una parte di lavoro nero (6 ). In particolare, la provincia di Sassari, appare la più dinamica, con il numero maggiore di iscrizioni registrato nel 1998 ed un saldo positivo che è il maggiore tra le province sarde. Per quanto riguarda i servizi, si evidenzia innanzitutto come nel 1998 l’attività commerciale in Sardegna è stata favorita dall’incremento della spesa per consumi, in particolare quella per beni durevoli, favorita dal ribasso dei prezzi. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni di imprese commerciali,
nel 1998 è stato negativo, ma
l’occupazione ha registrato un aumento. Per quanto concerne l’attività portuale, nel 1998 il traffico passeggeri della Sardegna è cresciuto del 15,2%: a questo risultato ha contribuito quasi esclusivamente il porto di Olbia (+17,1%), mentre la movimentazione del porto industriale di Porto Torres (-14,4%) ha risentito delle difficoltà del comparto petrolchimico(7 ) e conferma, indirettamente, le difficoltà delle grandi imprese manifatturiere in Sardegna.
4
Fonte: Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato ai Lavori Pubblici
5
Fonte: ANCE-TELEDIL.
6
Fonte: Movimprese – dati al 31/12/98 7 Fonte: Autorità portuali e Capitanerie di porto della Sardegna Interreg II rapporto 1999.doc
9
Il settore turistico, principale settore di attività per le due isole, sia come peso relativo nell’economia che per le potenzialità di sviluppo, conferma l’andamento positivo degli anni precedenti: la crescita è stata del 3,7% per gli arrivi e del 2% per le presenze, mentre la permanenza media è diminuita da 5,4 a 5,3 giornate. Più precisamente, nel comparto alberghiero gli arrivi e le presenze sono aumentati rispettivamente
del
6,3%
e
del
5%;
un
andamento
sfavorevole
ha
invece
caratterizzato le strutture ricettive extralberghiere, sia per gli arrivi (-4,6%) che per le presenze (-4,5%), anche se tale tendenza risulta meno marcata nella provincia di Sassari (8 ), dove si concentra oltre la metà delle presenze nella regione. La rilevanza che il settore turistico riveste nel nord della Sardegna, appare evidente anche dal numero di alberghi e ristoranti: a fine 1998, tale dato riferito alla provincia di Sassari registrava il numero maggiore di imprese operative, e il tasso di sviluppo più elevato (+2,7% contro +0,9% regionale) (9 ). Si segnala, peraltro, che il settore turistico potrebbe beneficiare nei prossimi anni di più consistenti trasferimenti pubblici: con la L.R. 9/98 sono stati infatti previsti incentivi per la riqualificazione e l’adeguamento delle strutture alberghiere. Inoltre la L.488/92 è stata estesa al settore turistico, con la previsione di contributi in conto capitale di intensità diversa a seconda delle dimensioni dell’impresa beneficiaria e dell’ubicazione territoriale. Per quanto concerne il mercato del lavoro, secondo gli ultimi dati disponibili, l’occupazione nel 1998 è aumentata, rispetto all’anno precedente, dello 0,4%, e tale crescita ha interessato quasi esclusivamente la componente femminile, mentre quella maschile è diminuita. Ma il risultato, considerando che la domanda di lavoro è aumentata in misura inferiore rispetto alle forze lavoro, è stato un aumento del tasso di disoccupazione dal 20,9 al 21,4%, con un aggravamento dunque anche rispetto alla situazione iniziale (18,9%). Sempre in Sardegna, si sono registrati alcuni miglioramenti per quanto riguarda il tasso di attività, in quanto sono aumentate (del 9,4% durante il 1998) le persone in cerca di prima occupazione, ma il tasso di disoccupazione giovanile è ulteriormente salito, superando il 55%. E’ invece diminuito il numero dei disoccupati in senso stretto.
8 9
Fonte: Ente Sardo Industrie Turistiche Fonte: Movimprese
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10
La provincia di Cagliari continua ad essere quella con il più alto tasso di disoccupazione (24,7%), seguita da Nuoro (19,8%), Sassari (18,5%) e Oristano (16,7%). Il peggioramento del tasso di disoccupazione ha riguardato tutti i livelli di istruzione, tranne i laureati (10 ). 2.2 Integrazione e complementarietà con altri Programmi Comunitari Il Programma risulta caratterizzato da una rilevante complementarietà con altri e programmi di sviluppo sostenuti dalla Regione, dallo Stato e dall’Unione Europea. Tale complementarietà è evidenziata, innanzitutto, dalla correlazione esistente con il Programma Operativo Plurifondo (POP) 1994/99, in quanto gli assi di sviluppo e gli interventi previsti dal PIC Interreg II, rappresentano un completamento e un rafforzamento nella provincia di Sassari di quei settori considerati strategici dalla Regione nel POP Sardegna 1994/99. In particolare, gli interventi previsti nel PIC, sottoprogramma 1 - Comunicazioni, tesi al proseguimento delle iniziative di superamento dell’isolamento di entrambe le regioni, risultano complementari a quegli interventi inseriti nel sottoprogramma 1 del POP, che prevedono il completamento delle maglie viarie principali dell’isola. Inoltre, il sottoprogramma 2 – Ambiente di Interreg II, con la realizzazione del Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio e dell’Arcipelago di La Maddalena, si integra con la misura 4.3. “Sistema dei Parchi naturali” del POP, che prevede l’istituzione di parchi naturali in tutto il territorio dell’isola. Da non trascurare sono, inoltre, gli altri Programmi, che coinvolgono la regione Sardegna,
i
quali
concorrono
in
generale
al
miglioramento
delle
condizioni
ambientali e all’ampliamento delle strutture complementari che possono agevolare lo sviluppo economico generale e la crescita della domanda turistica. Si fa riferimento, in particolare, ad alcuni altri Programmi d’Iniziativa Comunitaria e ai diversi Programmi multiregionali che interessano la Regione, contribuendo ad una strategia di sviluppo globale dell’isola; si ricordano: ??
il
PIC
“PMI”
che,
con
le
misure
programmate
di
Promozione
della
collaborazione tra centri di ricerca e PMI, di accesso ai capitali di rischio e di
10
Fonte: ISTAT, Rilevazioni campionarie delle forze lavoro.
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11
sviluppo
e
realizzazione
di
gruppi
di
contatto
locale,
risulta
essere
complementare alla misura 4.4.2. “Servizi alle imprese”; ??
il PIC “LEADER II”, per i contenuti e le modalità di attuazione, risulta strettamente complementare alle attività previste dalla misura 4.3.1. “Scambi economici – FEOGA”.
??
il P.O.M. “Industria e Servizi”, che prevedendo misure di incentivi all'industria, di aiuti all'artigianato, e di sostegno agli investimenti e alla crescita dell'apparato produttivo
(con
particolare
riguardo
alle
PMI,
alla
nuova
imprenditorialità
giovanile e alle imprese artigiane), si integra in particolare con le misure del PIC dell’asse 4 – Incentivazione agli scambi transfrontalieri - che prevedono la qualificazione delle aziende tramite lo sviluppo di servizi alle imprese; ??
Il P.O.M. “Ambiente”, che finanzia interventi di risanamento ambientale, tra i quali si evidenziano, come maggiormente complementari con INTERREG II, le seguenti linee d’intervento: - Interventi strategici nelle aree ad elevato rischio ambientale; - Valorizzazione e salvaguardia delle aree naturali di interesse nazionale; - Potenziamento del sistema di monitoraggio della qualità dell'ambiente raccolta di dati statistici, ricerca scientifica, informazione ed educazione del pubblico;
??
Il P.O.M. “Protezione civile”, per quanto concerne gli interventi di: - Organizzazione di servizi ambientali nelle aree urbane; - Valorizzazione e la salvaguardia delle aree naturali di interesse nazionale; - Sostegno ai progetti pilota nel campo delle tecnologie "pulite"; - Potenziamento del monitoraggio sulla qualità ambientale.
??
il P.O.M. “Energia”, in riferimento agli interventi concernenti il miglioramento della qualità del servizio di distribuzione del gas ed il completamento della rete di
metanizzazione,
il
problema
dell’approvvigionamento
energetico,
in
particolare di gas naturale, viene affrontato attraverso uno studio di fattibilità (misura 5.1) anche dal PIC Interreg II; ??
il P.O.M. “Turismo”, che attraverso la misura “Isole minori” contribuisce ad agevolare il turismo nautico e, per alcune località, può attivare una funzione sinergica sia con la misura 3.1 “Portualità turistica” che con la misura 3.2. “Itinerari turistico-culturali” del PIC;
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Da non trascurare inoltre il POM “Infrastrutture aeroportuali”, che prevede interventi anche negli aeroporti di Alghero e Olbia, e i POM “Attività di sostegno ai servizi di sviluppo per l’agricoltura” e “Servizi per la valorizzazione commerciale delle produzioni agricole meridionali”. 2.3 Rapporto esistente rispetto alle altre politiche settoriali, regionali, nazionali, comunitarie Con la proposta del PIC INTERREG II si intendeva contribuire in modo significativo
alla
integrazione
tra
programmazione
ai
diversi
livelli,
regionale,
statale e comunitaria, al fine di definire un sistema coordinato di interventi. La proposta di Programma è stata, dunque, elaborata in chiave di tassello importante del Piano Generale di Sviluppo e gli obiettivi di INTERREG sono stati definiti in sintonia con le direttrici di intervento programmatico per la Sardegna in generale e per la Provincia di Sassari in particolare. Da sottolineare, inoltre, come tale attività programmatoria abbia dovuto tener conto ed inserirsi armonicamente anche nel contesto della programmazione nazionale e regionale di un altro Stato membro dell’Unione Europea, la Francia, e la Corsica in particolare. Tale concertazione, a livello della Regione Sardegna, ha dunque incluso, in particolar modo: ??
Il POP Sardegna 1994/99 e gli altri programmi comunitari (di cui al paragrafo precedente);
??
Il Bilancio e il Programma Pluriennale 1994/96;
??
Il Piano di Rinascita della Sardegna - legge n. 402/94, “Provvedimenti urgenti per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna”.
Tutti gli interventi e le iniziative proposte e realizzate nel Programma, inoltre, sono coerenti con le politiche e i piani di settore esistenti (Piano regionale e provinciale dei trasporti, Piano dei Porti Turistici, Legge 183/89 (Difesa del suolo), L. R. 31/89 (Istituzione Parchi regionali), L. 394/91 (Istituzione parchi nazionali geomarini) e si integrano perfettamente con gli altri interventi proposti e realizzati nell’ambito di tali piani.
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3. ATTIVITÀ DI GESTIONE E DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA 3.1 Sistema di gestione del Programma L’autorità responsabile del coordinamento dell’attuazione del PIC Interreg II (parte italiana) è la Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.), mentre a livello nazionale, responsabile della gestione complessiva e del coordinamento del Programma
è il
Ministero dei Lavori Pubblici, che ha sostituito la Presidenza del Consiglio dei Ministri. A livello regionale il sistema di gestione del Programma è stato in gran parte definito con la delibera della Giunta Regionale n. 18/14 del 5/5/97, con la quale sono stati individuati i soggetti responsabili dell’attuazione delle singole misure e le strutture di riferimento, gli strumenti e le procedure di attuazione. Al centro dell’organizzazione regionale, sotto il profilo tecnico-programmatico, è il Centro Regionale di Programmazione (CRP) della R.A.S.; al Centro spettano compiti
di
programmazione,
ma
anche
funzioni
di
coordinamento
generale
dell’attuazione del Programma, nonché di attuazione diretta di alcune misure. Agli
Assessorati
programmazione, sottoprogrammi,
regionali compiti misure
spettano, di
o
oltre
alle
coordinamento
interventi,
che
funzioni
operativo
interessano
di e
i
supporto
alla
sorveglianza
sui
settori
di
rispettiva
competenza. Alcuni
Assessorati
regionali,
in
particolare,
l’Assessorato
dell’Ambiente,
l’Assessorato dell’Agricoltura, l’Assessorato dei LL.PP., l’Assessorato del Lavoro e l’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato sono inoltre soggetti attuatori di alcune misure previste dal Programma. I soggetti attuatori delle altre misure sono rappresentati da: -
la Provincia di Sassari, responsabile dell’attuazione di diverse misure, che in termini finanziari rappresentano circa 1/3 del costo totale;
-
i Comuni (PortoTorres, Palau, La Maddalena, Alghero, Olbia, Sorso, Tergu, Nulvi, Cossoine);
-
alcuni Enti strumentali della R.A.S. (E.R.S.A.T., I.S.O.L.A., Istituto Zootecnico e Caseario, Istituto Zooprofilattico Sperimentale)
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-
Università di Cagliari e Sassari, Porto Conte Ricerche, B.I.C. Sardegna, Comitato di Gestione del Parco de La Maddalena, C.R.F.P., Consorzi, Centri di ricerca e società private.
Gli Enti Locali (Provincia di Sassari e Comuni) nonché gli Enti strumentali suindicati sono stati incaricati dell’attuazione di alcune misure del PIC, mediante decreto di delega della Regione Sardegna. Appare utile sottolineare che la provincia di Sassari, insieme agli organismi regionali (Assessorati, Enti strumentali), è stata attivamente coinvolta fin dalla fase preliminare alla formulazione definitiva del PIC, nell’ambito di
una attività organica di
consultazione e propositiva (approccio “bottom-up” e partenariato), in cui tali soggetti, nell’ambito delle proprie competenze (e previa istruttoria amministrativa effettuata nel rispetto della corrispondenza normativa di settore o di comparto) hanno segnalato le iniziative da proporre nel Programma. A tale preistruttoria ha fatto seguito una attenta verifica da parte dell’Assessorato della Programmazione - C.R.P. della coerenza delle proposte pervenute con gli obiettivi e le strategie di sviluppo regionale e con le finalità e le condizioni del Programma stesso. Con gli altri soggetti attuatori (Università, BIC,…) di misure previste dal PIC la Regione Sardegna ha stipulato apposita Convenzione. Sotto il profilo operativo, l’attività dei soggetti attuatori comporta la verifica della fattibilità tecnica e amministrativa, della coerenza con gli obiettivi della misura cui i progetti
si
riferiscono,
dell’ammissibilità
delle
spese
al
cofinanziamento
comunitario, del rispetto ai criteri stabiliti nelle schede tecniche di misura del Programma,
nonché
delle
disposizioni
comunitarie
e
nazionali
in
materia
di
concorrenza, appalti pubblici e tutela dell’ambiente. Per
quanto
concerne
la
gestione
finanziaria,
si
segnala
che,
in
seguito
all’approvazione del Programma da parte della Commissione Europea nel 1996 (Decisione C(96) 2580 del 27.09.1996), l’Amministrazione Regionale ha definito il controvalore in lire del piano finanziario del PIC, assumendo come tasso di cambio convenzionale il valore di cambio medio del mese in cui le somme sono state iscritte nel Bilancio regionale, pari all’epoca a £. 1.930 per 1 Ecu (valore assunto come riferimento sino al 31/12/98). Le risorse finanziarie sono state rese disponibili con la Legge Finanziaria 1997 (l’art.21 della L.R. 8 marzo 1997, n. 8), “Disposizioni per la formazione del Bilancio Interreg II rapporto 1999.doc
15
annuale e pluriennale della regione”, con la quale sono state stabilite anche le modalità di erogazione delle risorse. Con il Bilancio Pluriennale 1997-99 (L.R. 8 marzo 1997, n.9), sono stati istituiti i relativi capitoli di riferimento e il finanziamento complessivo è stato ripartito nelle tre annualità e tra gli Assessorati regionali ai quali, sulla base delle specifiche competenze, sono attribuite le singole Misure in cui è articolato il Programma Interreg II. L’iscrizione in bilancio è articolata in due capitoli di spesa per ogni misura: uno per le assegnazioni comunitarie e statali [as]e uno per i fondi regionali [fr]. Sulla base degli importi in lire programmati, la Giunta regionale con la citata Delibera n.18/14 (11 ) ha avviato la fase di attuazione del Programma, procedendo successivamente all’assunzione degli impegni di spesa. Le modalità di erogazione delle risorse stanziate ai soggetti attuatori, sono state stabilite con la medesima Delibera di Giunta regionale n° 18/14, che a tal proposito rinvia: - per le misure che prevedono lavori pubblici, alle procedure previste dalla L.R. 22 aprile 1987, n. 24; - per le misure che prevedono altre iniziative (studi, ricerche, incentivi, sovvenzioni, contributi, acquisizioni, avvio alla gestione, ecc.), alle modalità stabilite nel decreto di delega o nella convenzione. Con nota n.6739 del 09.11.1999 è stata inoltrata la domanda di pagamento relativa alle spese certificate al 30.06.1999. Le spese eleggibili a tale data, distinte per Fondo, sono le seguenti: FESR L. 32.303.162.000; FEOGA L. 6.507.016.000; FSE L. 1.307.555.000. Per quanto concerne i trasferimenti di contributo comunitario, risultano effettivamente accreditate alla Regione Sardegna le seguenti somme: FESR 7.087.500 Euro; FEOGA 1.951.200 Euro; FSE 150.000 Euro, per un totale complessivo di 9.188.700 Euro.
11
Delibera resa esecutiva dal Decreto n.85/CRP del 25.06.1997, registrato dalla Corte dei Conti l’8 ottobre 1997, reg. n.1, fl. n.63
Interreg II rapporto 1999.doc
16
3.2 Sistema di sorveglianza del programma Il sistema di Sorveglianza del PIC Interreg II è incentrato sull’attività del Comitato di Sorveglianza (CdS) transfrontaliero, per la cui composizione (parte italiana) si rimanda alle tabelle allegate alla citata delibera G.R. n. 18/14; al contempo è assicurato, per la parte italiana, oltre che dal CRP, dagli Assessorati regionali competenti, attraverso i Responsabili dei sottoprogrammi e delle misure, e, per le misure ad essa delegate, dalla Provincia di Sassari, che ha istituito un apposito Ufficio. Dall’approvazione del Programma il CdS si è riunito complessivamente cinque volte, due nel 1997 (4/4/97, 17/12/97), una nel 1998 (9/10/98) e due nel 1999 (16/7/99, 15/12/99). In proposito si fa presente che lo svolgimento dell’attività di sorveglianza del CdS, incontra difficoltà di tipo logistico – organizzativo, attinenti sia alla necessità di organizzare le riunioni nelle due regioni, per le quali si sono manifestate difficoltà nel relazionarsi con il partner franco-corso al fine di concordare le attività, sia concernenti i necessari spostamenti che lo svolgimento delle riunioni, alternate in Sardegna e in Corsica, inevitabilmente comporta. Nel corso di tali riunioni del Comitato di Sorveglianza, come previsto dallo stesso Programma oltre che dal regolamento interno, è stato verificato lo stato di attuazione e le problematiche del Programma, sono state esaminate e proposte modifiche e rimodulazioni/riprogrammazioni da apportare al PIC, e sono state prese alcune principali decisioni per una migliore attuazione dello stesso e al fine di assicurare il più efficace utilizzo delle risorse attribuite. Nel corso della prima riunione del Comitato di Sorveglianza (Sassari, 4 aprile 1997) sono state assunte le seguenti principali decisioni su proposta italiana: ??
per tutto il Programma: in considerazione del ritardo nell’avvio dell’attuazione del PIC, le risorse previste per l’annualità 1996 vengono trasferite all’annualità 1997;
??
misura 2.1 - Parco Marino Internazionale: stralcio della quota relativa alla azione d) del punto A.2) - Attivazione di un sistema di controllo del traffico marittimo nelle Bocche – 1^ fase del Sistema VTS - in quanto per la realizzazione dell’intervento esiste già un precedente finanziamento statale. La quota recuperata viene utilizzata per incrementare le risorse a favore di altre iniziative - A.2.1.c), A.2.2.a), A.2.2.e) -
Interreg II rapporto 1999.doc
17
inserite nella stessa misura, e viene inserita una voce ulteriore (comma d ) al punto A1 - Studi complementari; ??
misura 4.3. – Scambi economici (FEOGA): inserimento, al punto a), di iniziative gestite dall’ERSAT;
??
misura 4.2. – Formazione: approvazione del programma di formazione dettagliato, che ha permesso la revoca della sospensione delle relative risorse, in modo da rendere immediatamente disponibili anche le risorse FSE;
Tali modifiche (misure: 2.1, 4.1, 4.2, 4.3, 4.6), approvate con deliberazione della Giunta Regionale (n° 18/14), sono state successivamente adottate con
Decisione
della Commissione C (97) 3223 del 20.11.97. La seconda riunione del Comitato di Sorveglianza si è svolta ad Ajaccio il 17 dicembre 1997. Le principali decisioni sono di seguito sintetizzate: ??
Misura 2.1 – Parco Marino: rimodulazione degli studi complementari sulla gestione del parco;
??
Misura 4.2 – Scambi formazione: riprogrammazione per il 1998/99 delle 5 azioni non realizzate nel 1997;
??
Misura 4.6 – Scambi universitari: integrazione di “Porto Conte ricerche”;
??
Misura 6 – Gestione tecnica: inserimento tra le spese ammissibili, dei costi di organizzazione e accoglienza del Comitato di Sorveglianza, delle spese di trasferimento e di formazione linguistica per i funzionari responsabili.
La terza riunione del Comitato si è svolta nel 1998 (Sassari, 9 ottobre 1998), nel corso della quale sono state approvate le seguenti principali proposte di modifica e/o rimodulazione di parte sarda: ??
sottomisura - azione 1.2.1. “Collegamenti marittimi veloci”: soppressione della sottomisura-azione e attribuzione delle risorse a favore della sottomisura-azione 1.1.1. “Strada Sassari - Castelsardo-S. Teresa di Gallura”;
??
sottomisura-azione
2.1.2.
“Parco
Marino
Internazionale
–
Acquisizioni,
infrastrutture e attrezzature”: eliminazione della suddivisione in A2.1)Acquisizioni e A2.2) Valorizzazione e fruizione, e rimodulazione complessiva delle sottomisure; ??
misura 4.1. “Centro degli scambi sardo-corso”: inserimento di un secondo centro (stabile del Carmelo a Sassari), oltre a quello già previsto (Cugnana);
??
quota indicizzazione 1997: attribuzione delle risorse aggiuntive provenienti dalla indicizzazione 1997, per un importo complessivo (quota comunitaria e contributo
Interreg II rapporto 1999.doc
18
nazionale) pari a 1,330 MECU, sulla annualità 1998, a favore della sottomisuraazione 1.1.2. “Porto di Porto Torres – realizzazione di una tensostruttura per la stazione marittima per i passeggeri”. La quarta riunione del Comitato di Sorveglianza si è svolta ad Ajaccio il 16 luglio 1999. Le principali decisioni, recepite con Decisione C(99) N° 4579 del 28 dicembre 1999, sono di seguito sintetizzate: ??Ratifica delle proposte specificate nella Consultazione scritta (nota CRP n.3270 18.6.1999) ai sensi dell’art. 6 del Regolamento interno del CdS, con lo scopo, da lato, di correggere le imprecisioni contenute nella Decisione n. C(1999) 827 7.4.1999 e, dall’altro, di proporre alcune riprogrammazioni/rimodulazioni Programma.
del un del al
??Incremento dello stanziamento della misura 3.1 di ulteriori 0,203 MEuro di contributo comunitario (0,406 MEuro con il cofinanziamento nazionale). La quinta riunione del Comitato di Sorveglianza si è svolta a Sassari il 15 dicembre 1999. Durante tale riunione è stata decisa una rimodulazione complessiva del budget finanziario delle due nazioni; ciò ha comportato un incremento di risorse per la parte italiana pari a 0,6918 milioni di Euro per il FESR (£.1.339 milioni), 0,0464 milioni di Euro per il FEOGA (£.90 milioni) e 0,1147 milioni di Euro per il FSE (£.222 milioni). Inoltre sono stati spostati 0,0312 milioni di Euro dalla misura 6.1. alle misure 1.2.2. e 4.1. Tutti gli importi in aumento derivano da parte francese. Tali
modifiche
sono
state
in
seguito
notificate
formalmente
alla
Commissione
Europea, per l’adozione della Decisione conseguente, non ancora intervenuta. 3.3 Attuazione del partenariato con gli attori locali Sia nella fase di predisposizione della proposta di Programma, come già evidenziato al punto 3.1, che in quella di attuazione dello stesso, sono state in diverso modo coinvolte le istituzioni locali, e questo anche facendo leva su una sensibilità a livello degli stessi attori locali sviluppatasi già in Interreg I, i quali hanno mostrato un interesse ad un proseguimento nel coinvolgimento diretto al programma. Questo coinvolgimento si è istituzionalizzato in un sistema gestionale che vede prevalentemente nella Provincia di Sassari e in diversi Comuni dell’area i soggetti attuatori di numerose delle misure previste.
Interreg II rapporto 1999.doc
19
Pertanto, nella fase di attuazione del programma, il partenariato si è manifestato principalmente tramite il coinvolgimento degli attori locali con delega diretta o convenzioni specifiche. In particolare, come già in Interreg I, è stata coinvolta la Provincia di Sassari, in quanto il Programma interessa in maniera specifica il suo territorio, di conseguenza le sono state attribuite le seguenti misure: -
1.1.1.
“Strada
Sassari-Castelsardo-S.Teresa
di
Gallura”
(FESR),
delegata
(FESR)”,
delegata
dall’Assessorato dei LLPP; -
1.2.2. “Collegamenti audiovideo (FESR)”, delegata dal CRP;
-
2.2.
“Rete
di
monitoraggio
qualità
acque
costiere
dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente; -
3.2. “Itinerari turistico-culturali - FESR”, di concerto con l’Assessorato della Pubblica Istruzione e del Turismo;
-
4.1. “Scambi socio-culturali-FESR- Centro degli scambi Sardo-Corso”, delegato dal CRP;
-
4.4.2. “Scambi economici- FESR- Servizi alle imprese”, per la realizzazione della quale il CRP ha stipulato una Convenzione con il BIC Sardegna, il quale ha a sua volta instaurato specifici accordi con la Provincia di Sassari per il punto 3.”Sviluppo locale”;
-
6.1. “Attuazione, gestione e Assistenza tecnica”; il 50% dello stanziamento è stato delegato dal CRP alla Provincia di Sassari.
Vi sono poi una serie di misure per la cui realizzazione sono stati coinvolti i Comuni nel cui territorio ricadono gli interventi previsti, in particolare: -
misura 1.1.2. “Porto di Porto Torres”, delegata al Comune di Porto Torres dall’Assessorato dei LLPP;
-
misura 1.1.3. “Porto di Porto Palau”, delegata al Comune di Palau dall’Assessorato dei LLPP;
-
misura 2.1. “Realizzazione e gestione del Parco Marino Internazionale-A2 – Acquisizioni, infrastrutture e attrezzature-A2”, delegata in parte al Comune de La Maddalena;
-
misura 3.2. “Itinerari Turistico-culturali – interventi sul territorio”, che interessa i Comuni di: Alghero, Sorso, Tergu, Nulvi, Cossoine e Olbia;
Interreg II rapporto 1999.doc
20
-
misura
4.4.1.
“Scambi
economici-FESR-
Artigianato
e
Commercio-
A.
Realizzazione sedi espositive”, delegata dall’Assessorato del Turismo ai Comuni di Alghero, Olbia e Porto Torres. Per altre misure l’attuazione è stata realizzata coinvolgendo altri soggetti quali le Università
(Cagliari
e
Sassari),
il
Comitato
di
Gestione
del
Parco
Marino
prevede
inoltre
Internazionale, l’I.S.O.L.A., il BIC Sardegna, Porto Conte Ricerche. Lo
stesso
regolamento
interno
del
Comitato
di
Sorveglianza
esplicitamente la possibilità per i rappresentanti delle parti sociali di partecipare alle riunioni del Comitato di Sorveglianza. 3.4 Sistema di monitoraggio Il sistema di monitoraggio è assicurato, a cadenza trimestrale, in primo luogo dal CRP, che, in collaborazione con gli Uffici degli Assessorati Regionali responsabili dell’attuazione dei programmi e degli stessi soggetti attuatori, ha provveduto alla raccolta dei dati relativi agli aggiornamenti finanziari, procedurali e fisici degli interventi, poi forniti al Ministero dei Lavori Pubblici e a quello del Bilancio, al Comitato di Sorveglianza e alla U.E.. Sulla base dei dati e delle informazioni acquisite attraverso la costante attività di ricognizione
e
sorveglianza
svolta
dall’Amministrazione
Regionale, anche tramite
incontri diretti con i responsabili di misura, vengono i dati necessari per eventuali riprogrammazioni/rimodulazioni
di
quelle
misure
che
si
rivelano
incapaci
di
assorbire tutte le risorse loro destinate. Nel corso del 1998, l’attività di monitoraggio insieme a quella di Assistenza Tecnica del PIC è stata affidata all’Associazione Temporanea d’Impresa (ATI), costituita tra la
società
PriceWaterhouseCoopers,
l’ISRI
Istituto
di
Studi
sulle
Relazioni
Industriali S.c.r.l. e la Passamonti S.p.A., con convenzione sottoscritta (in data 4.08.1998) tra l’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio della Regione Sardegna e la suindicata ATI. Nella seconda metà del 1998, pertanto sono state avviate le attività di assistenza tecnica e di definizione del sistema di monitoraggio, mentre nel dicembre dello stesso anno si è concluso anche l’iter di registrazione dell’atto da parte della Corte dei Conti.
Interreg II rapporto 1999.doc
21
Per quanto riguarda l’attività di Monitoraggio, il supporto dell’A.T.I. ha due applicazioni: -
monitoraggio dei programmi e il loro avanzamento: tale attività ha come principali
finalità
la
realizzazione
dell’infrastruttura
informatica
hardware
e
software necessaria alla raccolta ed all’elaborazione dei dati, l’individuazione della metodologia e delle procedure per il funzionamento del sistema di monitoraggio, in particolare per l’individuazione della batteria degli indicatori, e la creazione di un’infrastruttura informatica estesa a tutti gli Assessorati della Regione Sardegna, in grado di supportare il processo di programmazione, di gestione, di controllo della spesa e di monitoraggio. -
realizzazione
informatica
di
supporto
al
monitoraggio:
ha
come
funzione
principale quella di rendere immediatamente disponibili e aggiornabili i dati che poi consentiranno di attribuire un valore agli indicatori del Programma. 3.5 Assistenza Tecnica L’attività di Assistenza Tecnica è espressamente prevista dal programma nella misura 6.1. “Attuazione, Gestione e Assistenza Tecnica”, i cui soggetti attuatori sono il CRP e la Provincia di Sassari. Le attività svolte in tale ambito dai due soggetti attuatori consistono essenzialmente nella organizzazione e realizzazione dei vari Comitati di Sorveglianza e nella partecipazione a riunioni, seminari e convegni di carattere transfrontaliero (vedi stato di attuazione della misura). La Provincia di Sassari, per le misure ad essa delegate, ha utilizzato parte dei fondi per l’affidamento dell’incarico di assistenza tecnica e monitoraggio alla Società Demos. Per quanto riguarda il CRP, ha utilizzato parte degli stanziamenti a valere sulla misura per l’attivazione del sistema di Assistenza Tecnica e Monitoraggio. Il relativo incarico, come già evidenziato nel paragrafo precedente, è stato affidato all’A.T.I. formata da Coopers & Lybrand Consulenti di Direzione S.p.A., l’ISRI Istituto
di
Studi
sulle
Relazioni
Industriali
S.c.r.l.
e
la
Passamonti
S.p.A.,
aggiudicataria della gara indetta dalla RAS nel 1996 per l’attività di “Assistenza Tecnica e monitoraggio dei Programmi cofinanziati dall’Unione Europea e del programma di cui alla Legge n.402 del 23.6.1994”.
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22
La relativa Convenzione è stata stipulata il 4 agosto 1998, e nelle more di approvazione dei contratti da parte della Corte dei Conti, avvenuta il 18 dicembre 1998, l’A.T.I. hanno comunque iniziato il suo lavoro, immediatamente dopo il mese di agosto 1998 e ha svolto l’attività prevista nei mesi successivi. L’Attività di assistenza tecnica è finalizzata a garantire un supporto professionale all’intera struttura regionale nell’individuare le soluzioni per le diverse problematiche che possono sorgere nell’attuazione, e che possono essere sia di natura organizzativa che procedurale. L’Assistenza tecnica è, quindi, volta soprattutto a superare i problemi che sorgono durante l’attuazione dei programmi, ma è anche rivolta programmazione,
analisi
e
selezione
di
progetti
da
finanziare,
all’attività di e
perciò
alle
problematiche che riguardano la gestione finanziaria dei progetti. 3.6 Attività di informazione e di pubblicizzazione degli interventi L’attività
di
informazione
e
pubblicizzazione
degli
interventi
è
finalizzata
ad
informare i potenziali beneficiari e le organizzazioni professionali delle possibilità offerte dalle varie misure del Programma, oltre che genericamente a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo svolto dalla Unione Europea. In attuazione di ciò, l’attività di informazione pubblicizzazione del PIC Interreg II si è
concentrata
all’approvazione
essenzialmente
nel
periodo
immediatamente
successivo
del Programma, con la pubblicazione del PIC nel Bollettino
Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S). In seguito, tale attività si è svolta prevalentemente a livello locale, attraverso la pubblicazione dei bandi di gara e degli inviti a manifestare interesse, sui quotidiani locali e nazionali, come previsto dalla normativa comunitaria, e sul B.U.R.A.S.. Inoltre, una attività di informazione e pubblicizzazione è stata curata anche dalla Provincia di Sassari attraverso la realizzazione di un Notiziario telematico, la creazione di un Ufficio Stampa e la realizzazione di audiovisivi. La provincia, inoltre, ha istituito un sito Internet sul Programma. Da ricordare infine il Piano di Comunicazione, predisposto dal Centro Regionale di Programmazione e in fase di avvio, che interessa tutti i programmi comunitari, e che prevede una serie di azioni informative e pubblicitarie sugli interventi realizzati e realizzabili grazie all’utilizzo dei Fondi strutturali.
Interreg II rapporto 1999.doc
23
4. ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 4.1 Considerazioni generali sullo stato di avanzamento finanziario Il piano finanziario del Programma Interreg II, preso come riferimento nella presente relazione, comprende tutte le modifiche deliberate dai Comitati di Sorveglianza, notificate alla Commissione UE e
approvate con specifiche Decisioni. Si è ancora in
attesa della Decisione relativa al CdS svoltosi a Sassari il 15.12.1999. Le modifiche comprendono un aumento del costo totale previsto per effetto dell’attribuzione
della
quota
di
indicizzazione
1997
e
per
l’attribuzione
alla
Sardegna di importi FESR, FEOGA e FSE che la Corsica non è riuscita a impegnare. Il controvalore in lire del Programma è stato calcolato applicando il tasso di conversione ufficiale di 1936,27 Lire/Euro. Il costo totale del Programma, in seguito a tutte le modifiche, ammonta a 57,8978 Meuro, di cui 28,2849 di contributo comunitario. Ciò premesso, al 31 dicembre 1999, data finale per l’assunzione degli impegni, risultano complessivamente assunti impegni per più di £.125.865 milioni, pari al 112,27% del costo totale previsto, mentre i pagamenti effettuati ammontano a circa £. 62.867 milioni, equivalenti a circa il 56% del costo totale. Rispetto ai dati di impegno e di spesa rilevati al 31.12.1998, emerge con evidenza il processo di accelerazione che ha interessato l’attuazione finanziaria del PIC nel corso del 1999: gli impegni assunti passano da circa £. 63.000 a oltre £. 125.000 milioni registrando un notevole overbooking, mentre i pagamenti da circa £.31.000 milioni a oltre 56.000. ASSE 1. TRASPORTI E COMUNICAZIONI - il livello di impegni al 31.12.1999 è pari a circa £.39.881 milioni (99,68%), mentre i pagamenti, sono fermi a circa £.10.179 milioni (25,44%); sempre in relazione ai pagamenti, risultano ancora in ritardo le misure 1.1.2 e 1.1.3., che mostrano una percentuale di spesa pari rispettivamente al 5,08% e al 5,58%.
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24
ASSE 2. AMBIENTE - gli impegni si attestano sull’importo di circa £.27.223 milioni (104,57%), mentre i pagamenti, pari a circa £.15.225 milioni (65,23%) sono superiori alla media complessiva del programma, grazie anche ad un leggero overbooking nella misura controllo, prevenzione e risanamento ambientale (100,20%). ASSE 3. TURISMO E CULTURA - Gli impegni mostrano l’overbooking più marcato del programma: sono infatti pari a circa £.35.412 milioni (149,16%); anche i pagamenti sono in overbooking (107,88%), grazie soprattutto alla misura 3.1. Valorizzazione del bacino nautico – Portualità turistica, in cui i pagamenti raggiungono quota 141,81%; la misura 3.2. Itinerari turistico-culturali, presenta invece un livello di pagamenti inferiore, pari al 27,15%. ASSE 4. INCENTIVAZIONE AGLI SCAMBI TRANSFRONTALIERI - Gli impegni registrano un contenuto overbooking: sono infatti pari a circa £.22.126 milioni (105,19%), mentre i pagamenti, pari a circa £.11.420 milioni (54,29%) si attestano intorno alla media del programma. Il livello di pagamenti è inferiore per la misura 4.1. Scambi socio-culturali (22,03%). ASSE 5. GRANDI INFRASTRUTTURE ENERGETICHE – Soppresso con la soppressione della misura 5.1., proposta con la consultazione scritta attivata con nota C.R.P. n.3270 del 18.6.1999 e ratificata nel C.d.S. del 16.7.1999 ad Ajaccio. ASSE 6. ATTUAZIONE, GESTIONE E ASSISTENZA TECNICA – Gli impegni sono pari a circa £.1.224 milioni (100,54%), mentre i pagamenti si attestano intorno a £.432 milioni (35,43%). Con riferimento ai diversi Fondi Strutturali che cofinanziano le misure del programma, si registra la seguente situazione, in particolare: ?? I fondi FESR hanno il più alto overbooking negli impegni: sono infatti stati impegnati circa £.113.452 milioni (113,33%), mentre i pagamenti si attestano sui £.52.891 milioni (52,84%). ?? I fondi FEOGA hanno un livello di impegni pari a circa £.10.0401 milioni (104,32), e un ottimo livello di pagamenti, pari a circa £.8.056 milioni (83,70%).
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25
?? I fondi FSE hanno un livello di impegni pari a circa £.2.373 milioni (99,69%), mentre i pagamenti si attestano intorno a £.1.921 milioni (80,69%).
Asse prioritario 1: Trasporti e comunicazioni Misura 1.1.-Infrastrutture viarie e portuali Impegni: 99,68% - Pagamenti: 25,11% La misura 1.1, che prevede la realizzazione di infrastrutture viarie e portuali, a fronte di un livello degli impegni che sfiora il 100%, presenta una percentuale di pagamenti al disotto della media del programma. Gli impegni relativi alla misura in esame sono stati assunti principalmente nel corso degli ultimi due anni; al 31.12.97, infatti, il livello di impegni era quasi nullo. Lo stato di attuazione della misura è trainato essenzialmente dalla sottomisura-azione 1.1.1, il cui costo totale rappresenta più della metà dello stanziamento previsto per l’intera misura, e che registrava già al 31.12.98 un impegno quasi totale delle risorse; il livello di pagamenti al 31.12.1999 si attesta invece intorno al 41%. Le restanti due sottomisure, relative ai porti, registrano livelli di impegni pari al 100%, ma pagamenti molto bassi (intorno al 5%). Sottomisura-azione 1.1.1.-Strada Sassari - Castelsardo-S.Teresa di Gallura (3° lotto) L’attuazione della sottomisura-azione è stata delegata alla Provincia di Sassari dall’Assessorato dei LL.PP. Il progetto, predisposto dalla Società “Energia e Territorio” concessionaria della Provincia, è stato approvato dal C.T.A.R.. In seguito, la Provincia di Sassari, con apposite delibere, ha provveduto a confermare la società concessionaria e ad impegnare tutte le risorse originariamente stanziate pari a circa 20.000 milioni di lire. In data 22.12.1998 è stato stipulato il contratto con la società concessionaria, per cui è stata impegnata la quasi totalità dello stanziamento a valere sulla sottomisura-azione. Il CdS del 9.10.1998 ha deliberato di incrementare lo stanziamento complessivo della sottomisura (che passa, pertanto, da circa £.20.222 milioni a £.21.970 milioni) con le risorse resesi disponibili a seguito della soppressione della sottomisura 1.2.1. “Collegamenti marittimi veloci”, pari a circa £.1.748 milioni. Tali risorse sono state
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trasferite alla Provincia di Sassari che con Delibera G.P. n.329 del 24.6.1999 le ha impegnate estendendo l’appalto alla Società concessionaria. Le risorse assegnate sono state impegnate al 100%, e i lavori sono stati consegnati e sono in corso di realizzazione. Sottomisura-azione 1.1.2.-Porto di Porto Torres La sottomisura, con delibera del CdS del 9.10.1998, è stata rimodulata ed incrementata con le risorse dell’indicizzazione 1997, pari a circa £.2.568 milioni, in modo da integrare l’intervento originario (Realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture di accesso al porto civico del sistema urbano) con un ulteriore intervento consistente nella Realizzazione di una tensostruttura da destinare a stazione marittima per i passeggeri (riutilizzabile successivamente per attività diverse). Per quanto riguarda il sistema di accesso, l’attuazione è stata delegata al Comune di Porto Torres dall’Assessorato dei LL.PP., con D.C.G. n.283/VIAB del 15.4.1997. Il Comune con delibera C.C. n.35 del 10.4.1997, ha approvato il programma attuativo delle opere previste, consistente in 5 progetti, e, tramite bando di gara, ha affidato gli incarichi di progettazione e direzione dei lavori. I progetti esecutivi sono stati consegnati dai professionisti incaricati e sono stati approvati dagli organi competenti. I lavori, con diverse Delibere G.M., sono stati affidati alla Società Consortile Lybissonis, tramite concessione in essere. Con diverse Determinazioni dirigenziali del 30.6.1999, è stato completato l’impegno di tutte le risorse assegnate a questa parte della misura e sono stati perfezionati i procedimenti d’occupazione d’urgenza ai sensi della legge 241/90. I lavori, pertanto, sono in fase di avvio. Per quanto riguarda la stazione marittima passeggeri, le risorse sono state delegate al Comune di Portotorres che, con deliberazione G.C. 299 del 15.11.1999, ha approvato il progetto preliminare. In data 22.11.1999 è stato indetto l’appalto concorso, fissando il termine di aggiudicazione per il 28.12.1999. Tuttavia, considerando che la gara è andata deserta, l’opera è stata affidata alla Concessionaria Società Consortile Lybissonis. Sottomisura-azione 1.1.3.-Porto di Porto Palau (Razionalizzazione dell’accesso e dell’uscita dal porto) L’attuazione
della
sottomisura-azione
è
stata
delegata
al
Comune
di
Palau
dall’Assessorato dei LL.PP.12 . Il Comune con apposita delibera13 , ha affidato l’incarico
12
D.C.G. n.284/VIAB del 15.04.1997.
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per la progettazione e la direzione lavori. Il progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta Municipale e dal Comitato Tecnico Provinciale dei LL.PP.. In data 30.12.1998 è stato pubblicato l’avviso di gara, con scadenza 25.01.1999 per la presentazione delle richieste di partecipazione. Con Delibera G.M. n119 del 19.3.1999 e con Contratto Rep. n.564 del 23.4.1999 i lavori sono stati affidati alla ditta Solinas Tomaso di Pattada. In data 2.6.1999, infine, i lavori sono stati consegnati all’impresa appaltatrice. Con delibera di G.M. n.323 del 31.12.1999 sono stati infine assunti gli impegni di spesa relativi all’accordo per l’utilizzo promiscuo della sede ferroviaria e alla perizia suppletiva per gli interventi richiesti dall’Ente Ferroviario e dall’A.N.A.S. con relative spese tecniche ed IVA. Misura 1.2.-Servizi di comunicazione Impegni: 100,0% - Pagamenti: 61,86%. Sottomisura-azione 1.2.1.-Collegamenti marittimi veloci (FESR) Nella riunione del Cds tenutasi il 9 ottobre 1998 è stata deliberata la soppressione della sottomisura-azione. Tale soppressione è stata decisa in quanto l’Assessorato dei Trasporti, soggetto attuatore della stessa, ha comunicato che, in base ad accertamenti preliminari svolti dallo stesso Assessorato, l’operatività tecnica-economica del servizio di collegamento marittimo veloce avrebbe comportato costi troppo rilevanti e riteneva, pertanto,
opportuno
non
dar
seguito
all’attuazione
della
sottomisura-azione,
proponendone la rimodulazione in favore di altre del programma. Le risorse resesi disponibili, pari a circa £.1.750 milioni, sono state destinate ad incrementare lo stanziamento complessivo della sottomisura-azione 1.1.1. “Strada Sassari-Castelsardo-Santa Teresa di Gallura”. Sottomisura-azione 1.2.2.-Collegamenti audiovideo L’attuazione della sottomisura è stata delegata alla Provincia di Sassari dall’Assessorato della Programmazione - Centro Regionale di Programmazione, con D.A. n.190/CRP del 10.10.1997. Gli Uffici provinciali, nell’ambito di un progetto più complessivo di ristrutturazione del Palazzo provinciale, hanno redatto gli elaborati progettuali per
13
Delibera G.M. n. 383 del 02.09.1997.
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l’allestimento di una sala attrezzata per videoconferenze. I progetti sono stati approvati con deliberazioni n.819 (Arredamento Sala conferenze) e n.820 (lavori impianto di amplificazione, traduzione simultanea e videconferenza) del 10.12.1998. Con Delibera G.P. n.297 dell’8.6.1999, è stata aggiudicata alla ditta Faiferri Romano di Cagliari la fornitura dell’arredamento della Sala conferenze, mentre con Determinazione dell’11° settore n.173 del 22.9.1999 è stata aggiudicata alla ditta Solitari S.r.l. di Sassari la fornitura dell’impianto di amplificazione, traduzione simultanea e videoconferenza. Inoltre la Provincia di Sassari, con delibere della G.P. n.719 e 720 del 30.12.1999 ha impegnato a favore delle ditte aggiudicatarie le economie derivanti dalle gare e l’ulteriore somma di circa £.71 milioni assegnata alla misura dal Comitato di Sorveglianza del 15 dicembre 1999.
Asse prioritario 2: Ambiente Misura 2.1.-Realizzazione e gestione Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio e dell’Arcipelago di La Maddalena Impegni: 104,57%; Pagamenti: 65,23% ??
Azione A1. “Studi complementari”: L’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, soggetto attuatore, con la stipula di specifiche convenzioni con le Università degli Studi di Cagliari e di Sassari, ha affidato tutti gli studi previsti dal Programma, i quali sono attualmente in corso di realizzazione.
??
Azione A2. “Acquisizioni, infrastrutture e attrezzature per la funzionalità, la valorizzazione e la fruizione del Parco”, i cui soggetti attuatori sono l’Assessorato Ambiente e il Comune di La Maddalena, è l’azione più consistente dal punto di vista finanziario, rappresentando l’80% del costo della misura. Durante il CdS del 9.10.1998 è stata accolta la proposta di rimodulare la misura in modo da renderla più flessibile, eliminando la suddivisione tra A2.1 Acquisizioni e A2.2 Valorizzazione e fruizione, specificando nel programma che saranno privilegiati quegli interventi che hanno finalità di conseguire il controllo, la conservazione, il recupero e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e storico, nonché una razionale difesa del suolo e una fruibilità controllata e rispettosa del territorio interessato al Parco, con
particolare
attenzione
Interreg II rapporto 1999.doc
agli
interventi
transfrontalieri
per
la
salvaguardia
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dell’ambiente marino, da realizzarsi con il partner corso. I soggetti attuatori hanno operato facendo riferimento alle tipologie previste nella rimodulazione deliberata nel CdS del 9.10.1998. Nell’area a parco, pertanto, sono stati realizzati una serie di interventi finalizzati: a) alla riqualificazione del centro urbano del Comune di La Maddalena; b) al controllo, risanamento e valorizzazione dell’ambiente marino e terrestre, attuati dal Comune di La Maddalena e dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Tempio nel perimetro forestale dell’Isola di Caprera; c) al restauro di edifici di particolare valore storico e culturale nel comune di La Maddalena; d) alla sistemazione della viabilità pubblica nel comune di La Maddalena; e) alla
realizzazione
di
pubblicazioni,
materiale
informativo,
interpretativo
e
promozionale sul Parco. ?? Azione A3. “Avvio alla gestione e funzionamento”: E’ stato formalmente costituito il primo nucleo del Comitato di Gestione del Parco (C.G.P.) che, con specifica decreto del Presidente, ha provveduto a programmare tutta l’attività fino alla scadenza del programma e ad impegnare tutte le risorse stanziate (che non beneficiano di cofinanziamento comunitario), registrando anche un apprezzabile overbooking (131,95%); i pagamenti si attestano invece a quota 32,27%. Misura 2.2.-Rete di monitoraggio qualità acque costiere Impegni: 99,68% ; Pagamenti: 0,0% La misura è stata delegata alla Provincia di Sassari dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente (14 ). L’Amministrazione provinciale, anche a seguito di diversi incontri con l’Assessorato Ambiente, ha approvato le proposte operative finalizzate alla realizzazione di un “servizio di monitoraggio sistematico, per un periodo di quattro anni, dello stato di qualità del mare costiero del Nord Sardegna per il controllo dell’impatto ambientale legato all’immissione di effluenti liquidi sia civili che industriali”.
14
Decreto n.2835 del 27/10/1997.
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Con apposita delibera ha inoltre approvato la relazione tecnica e di programma, il capitolato d’oneri, lo schema di bando di gara e, contestualmente, ha provveduto alla nomina della commissione di gara che ha proceduto alla valutazione tecnicoeconomico-qualitativa delle offerte. Con determinazione dell’8° settore n.282 del 20.10.1999, il Servizio per il monitoraggio delle acque costiere è stato aggiudicato alla ditta ATI THETIS di Venezia, con un piccolo ribasso di gara. Con delibera della G.P. n.748 del 30.12.1999 sono state approvate le perizie di variante e suppletive presentate dalla ditta aggiudicataria con le quali si utilizzano le economie di gara, e viene esteso il monitoraggio alle foci dei principali corsi d’acqua interni. Misura 2.3.-Interventi Antincendio (FEOGA) Impegni: 108,32% ; Pagamenti: 100,20% La misura è gestita direttamente dall’Assessorato Difesa dell’Ambiente. Azione A – Infrastrutture a terra. Sono stati attuati una serie di interventi per la tutela e la difesa contro gli incendi boschivi nei territori dell’Azienda Foreste Demaniali di Sassari e nei cantieri forestali gestiti dall’I.R.F. di Sassari e dall’I.R.F. di Tempio. Gli interventi hanno riguardato la realizzazione di: opere di accumulo fisse ed installazione di strutture mobili in funzione antincendio (laghi collinari, vasconi, vasche mobili), opere di adduzione idrica, opere accessorie su serbatoi di accumulo (sistemazione scarpate, sfioratori), ricerche idriche e relative opere di presa, fabbricati di ricovero dei mezzi antincendio e interventi di recupero e manutenzione straordinaria. Azione B - Iniziative di cooperazione. L’attività è in pieno svolgimento con i partners della Corsica e della Toscana con cui si sono tenute diverse riunioni che hanno permesso di definire il programma di lavoro, che si svilupperà su tre temi: 1. La conoscenza e la gestione del territorio; 2. Gli interventi nel settore pastorale; 3. Gli interventi nel settore forestale.
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La Giunta Regionale con Delibera n.27/8 dell’1.6.1999 si è vincolata a realizzare il progetto autorizzando l’impegno delle risorse disponibili. I gruppi di lavoro costituiti per l’attuazione della misura hanno già svolto una intensa attività di scambi ed esperienze, producendo due rapporti intermedi. L’assistenza tecnica e operativa è assicurata dalla ICALPE (Società specializzata della Corsica).
Asse prioritario 3: Turismo e cultura Misura 3.1.-Valorizzazione bacino nautico-Portualità Turistica Impegni: 166,55% ; Pagamenti: 141,81% La misura presenta un livello sia di impegni che di pagamenti superiore al finanziamento previsto nel piano finanziario del PIC, pari a quasi £.28.000 milioni per gli impegni e a quasi £. 24.000 milioni per i pagamenti. L’Assessorato regionale dei LL.PP., soggetto attuatore della misura, ha previsto i seguenti interventi nei porti di: 1) Palau: Impianto sottovuoto, completamenti e arredi; 2) Castelsardo: lavori di robustamento del vecchio molo sopraflutto; 3) Alghero: completamento
funzionale
del
porto
turistico;
4)
S.
Teresa
di
Gallura:
razionalizzazione del sistema di accesso al porto. Gli interventi nei porti di Palau e Alghero sono terminati, mentre nei porti di Castelsardo e S. Teresa di Gallura sono in avanzato stato di realizzazione. Tali progetti sono stati inseriti, su proposta dell’Assessorato dei LLPP, in seguito ai ritardi
nella
realizzazione
registrati
per
i
progetti
inizialmente
individuati
che
interessavano i porti di Olbia, La Maddalena e Cannigione, che hanno dunque reso necessario inserire nella misura progetti già avviati o in fase di avvio, pienamente coerenti con i contenuti e le finalità della stessa.
Misura 3.2.-Itinerari Turistico-culturali
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Impegni: 107,78% ; Pagamenti: 27,15% L’Assessorato della Pubblica Istruzione, di concerto con l’Assessorato del Turismo e con la Provincia di Sassari, con diverse delibere ha definito nel dettaglio il programma degli interventi che prevede: Interventi delegati alla Provincia di Sassari. 1)
recupero e ristrutturazione dello stabile del Carmelo a Sassari, come Centro turistico-culturale
(nonchè
sede
del
Centro
degli
scambi
sardo-corso, in
collegamento con la misura 4.1.). con delibera G.P. 737/98 è stato approvato il progetto definitivo e con Determinazione del 6° settore “Appalti e contratti” n.95 del 23.9.1999 sono stati aggiudicati i lavori alla ditta SEAP LAVORI S.r.l. di Parma. Con determinazioni n.225 del 24.11.1999 e n.278 del 31.12.1999 è stato approvato il quadro economico dell’opera, nel quale si prevede che £.1.700 milioni dell’Asse 3 e £.2.600 milioni dell’Asse 4 (comprese le integrazioni disposte dal C.d.S. del 15.12.1999) verranno utilizzati per coprire voci quali lavori, spese tecniche, indagini, prove e pulizie cantine, spese contributive, imprevisti e relativa I.V.A.. 2)
Archivio e data-base relazionale degli itinerari turistico-culturali della provincia. Con Deliberazione n.911 del 30.12.1998 è stato affidato l’incarico per la realizzazione del progetto alla società Servizio A. S.n.c.. L’intervento è in corso di attuazione. Progetto di promozione turistica. Con diverse delibere e determinazioni sono stati affidati diversi incarichi: alla Società Ekos, la realizzazione della segnaletica e della cartellonistica per la promozione degli itinerari nei porti e negli aeroporti e nei percorsi presso i monumenti; alla società Demos, l’attuazione del Primo Workshop sul turismo delle aree interne della Provincia; alla ditta Mediasar, la realizzazione grafica e la pubblicazione di un inserto pubblicitario sul mensile “Arrivederci”, rivista dell’Alitalia; alla ditta Tema s.a.s. di Cagliari la ristampa dell’opuscolo “Una strada che parte dal mare”. Con diverse determinazioni adottate nei mesi di novembre e dicembre, sono stati impegnati i fondi residui per iniziative di promozione del territorio; le più importanti per dotazione finanziaria sono rappresentate dall’elaborazione della “Guida turistica generale del territorio della provincia di Sassari” che dovrà essere realizzata dalla ditta Tema per £.100
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milioni, e dai “progetti di sviluppo e promozione dell’offerta turistica nell’ambito di Interreg II” affidati alla società Demos per £.285 milioni. 3)
Allestimento del museo del Duomo di Sassari. L’intervento, affidato con delibera G.P. n.229 del 6.5.1999 e con convenzione n.20755 del 10.06.1999 alla Archidiocesi di Sassari, è stato completamente liquidato.
4)
Restauro del Convento della Chiesa di Santa Maria nel Comune di Sassari. Con determinazione n.143 del 15.12.1999 sono stati aggiudicati i lavori alla ditta Todde Giancarlo di Muravera.
Per il totale degli interventi delegati alla Provincia di Sassari, gli impegni sono pari al 106,17%, e i pagamenti al 24,25%. Interventi sul territorio con delega ai Comuni interessati. 1)
Comune di Alghero. Completamento del recupero degli antichi bastioni. Nel mese di dicembre 1999 la ditta Geom. Sini Luciano ha presentato un impegno formale
scritto
circa
l’esecuzione
dei
lavori;
in
data
1.12.1999,
con
determinazione n.190, gli stessi sono stati aggiudicati. 2)
Comune di Cossoine. Nel C.d.S. del 15.12.1999 è stata approvata la sostituzione dell’intervento
“realizzazione
del
museo
lattiero-caseario”
con
l’intervento
“valorizzazione di un area nuragica”. I lavori sono in avanzata fase di realizzazione, e si prevede il loro completamento entro l’anno. 3)
Comune di Nulvi. Valorizzazione Pozzo Sacro – Nuraghe Irru. Il contratto di appalto è stato stipulato in data 26.11.1999; i lavori hanno avuto inizio in data 24.1.2000, e la loro ultimazione è prevista per il 21.7.2000.
4)
Comune di Olbia. Valorizzazione dei siti archeologici del pozzo sacro “Sa Testa”, del Nuraghe “Cabu Abbas” e dell’acquedotto romano. L’appalto per l’esecuzione dei lavori è stato aggiudicato il 3.12.1999.
5)
Comune di Sorso. Valorizzazione dei siti archeologici della villa romana S. Filitica e del tempio a pozzo “Serra Niedda”. I lavori sono stati appaltati in data 10.12.1999 per quanto attiene il sito “S. Filitica”, e in data 17.12.1999 per il sito “Serra Niedda”. I lavori saranno ultimati rispettivamente il 30.5.2000 e il 30.7.2000.
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6)
Comune di Tergu. Creazione delle 15 stazioni della Via Crucis, con la realizzazione di sculture in pietra lungo il percorso che porta alla Chiesa medioevale N. S. di Tergu. L’intervento programmato è in corso d’opera, ed è stato completato al 50%.
Per il totale degli interventi delegati ai Comuni, gli impegni raggiungono il 110,87%, e i pagamenti il 32,70%.
Asse prioritario 4: Incentivazione agli scambi trans frontalieri Misura 4.1.-Scambi socio-culturali-(FESR)-Centro degli scambi Sardo-Corso Impegni: 102,62% ; Pagamenti: 22,03% L’attuazione della misura è stata delegata alla Provincia di Sassari da parte dell’Assessorato della Programmazione - Centro Regionale di Programmazione, con D.A. n.190/CRP del 10.10.1997. Su proposta della Provincia di Sassari, il CdS del 9.10.1998 ha deliberato la rimodulazione della misura prevedendo la realizzazione di due Centri: uno, come previsto dal programma, a Cugnana, vicino ad Olbia, l’altro a Sassari attraverso il recupero e la ristrutturazione dello stabile del Carmelo, che diventerà anche meta di uno degli itinerari turistico-culturali (Centro del turismo culturale - in collegamento con la misura 3.2.). Durante l’ultimo CdS tenutosi a Sassari il 15.12.1999, inoltre, la misura è stata integrata con ulteriori 0,4388 milioni di Euro (comprensivi di cofinanziamento nazionale), di cui 0,4130 provenienti da parte francese e destinati all’azione “Completamento recuperi funzionali”, e 0,0258 provenienti dalla misura 6.1. e destinati all’azione “Avviamento alla gestione e attività del Centro”. 1) Completamenti e recuperi funzionali. a. Completamento recupero funzionale del Centro di Cugnana, compreso l’acquisto di arredi, attrezzature, materiale culturale, scientifico ed informativo. Con determinazione del 6° settore “Appalti e contratti” n.96 del 23.9.1999 sono stati aggiudicati
i
lavori
alla
ditta
Salvatore
Antonio
Putzolu
di
Sassari.Con
determinazione n.283 del 31.12.1999 sono stati aggiudicati alla ditta Scampuddu
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Bruno di Luogosanto i lavori di fornitura e posa in opera di arredi per gli uffici, la foresteria e la sala conferenze. La ditta Solitari di Cagliari si è invece aggiudicata, con determinazione n.284 del 31.12.1999 il progetto per la realizzazione dell’impianto di amplificazione, traduzione simultanea e videoconferenza per la sala riunioni e per gli impianti tecnologici degli uffici. Infine, con determinazione n.282 del 31.12.1999 i lavori di realizzazione degli arredi esterni sono stati aggiudicati alla ditta Salvatore Antonio Putzolu di Sassari. b. Attivazione del Centro di Sassari, attraverso la ristrutturazione e il recupero funzionale dello stabile del Carmelo, compreso l’acquisto di arredi, attrezzature, materiale culturale, scientifico ed informativo. Con diverse delibere sono stati affidati gli incarichi per lo sgombero dei locali del seminterrato, per la realizzazione di indagini geognostiche e per la progettazione dell’intervento, il cui progetto complessivo è stato anche approvato con delibera della G.P. n. 737 del 12.11.1998. Infine, come già evidenziato alla misura 3.2, con determinazione del 6° settore “Appalti e contratti” n.95 del 23.9.1999 sono stati aggiudicati i lavori alla ditta SEAP LAVORI S.r.l. di Parma. Con determinazioni n.225 del 24.11.1999 e n.278 del 31.12.1999 è stato approvato il quadro economico dell’opera, nel quale si prevede che £.1.700 milioni dell’Asse 3 e £.2.600 milioni dell’Asse 4 (comprese le integrazioni disposte dal CdS del 15.12.1999) verranno utilizzati per coprire voci quali lavori, spese tecniche, indagini, prove e pulizie cantine, spese contributive, imprevisti e relativa I.V.A.. Gli impegni per tali attività ammontano al 103,23%, e i pagamenti al 18,36%. 2) Avviamento alla gestione e attività dei Centri. Con delibera della G.P. n.513 del 6.8.1998 e successivamente con delibere n.253 del 19.5.1999 e n.511 del 7.10.1999, sono state individuate una serie di iniziative e manifestazioni socioculturali, turistiche, sportive e scientifiche, in gran parte di carattere transfrontaliero; sono inoltre stati specificati i soggetti destinatari dei contributi ed è stato impegnato il 98,28% delle risorse previste. Di tali iniziative ne sono già state realizzate circa la metà. Tra queste si evidenziano: la manifestazione calcistica “Isole gemelle” - la IV edizione del “Trofeo delle Bocche” (premio di fotografia e video subacquei) - l’inaugurazione del centro Arte Masedu - la manifestazione velica ad Arzachena - le manifestazioni in onore di Maria Carta – la partecipazione del Circolo Sardo di Corsica alla Fiera di Porto Vecchio, alla Interreg II rapporto 1999.doc
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Fiera di Bocognano, alle giornate internazionali della cultura mediterranea di Ajaccio e alla settimana dei prodotti sardi nei supermercati della Corsica. Nel mese di dicembre sono stati impegnati i circa £.50 milioni stanziati dal CdS del 15.12.1999, finanziando altre iniziative di collaborazione tra le due isole di modesta entità nel campo sportivo e culturale. Gli impegni si attestano a quota 99,74%; i pagamenti raggiungono invece quota 39,59%. Misura 4.2. Scambi socio-culturali-(FSE)-Formazione Impegni: 99,69% ; Pagamenti: 80,69% La misura è stata rimodulata durante l’ultimo CdS del 09.10.1998, con lo slittamento al 1999 di alcune azioni formative che non era possibile attuare nel 1997/98. L‘Assessorato del Lavoro attraverso i propri CRFP (Centri Regionali di Formazione Professionale) di Olbia e di Sassari e le società BTE e Isogea, ha portato a termine le 12 azioni formative nelle annualità 1997/98. Le azioni formative (con stage in lingua francese) hanno coinvolto 152 utenti in materie collegate alle misure del programma Interreg II e più precisamente: Tecniche di accompagnamento in percorsi subacquei - Parchi marini e riserve (30 utenti); Animatore turistico (12 utenti); Guida turistica (13 utenti); Tematiche inerenti la gestione dei Parchi (17 utenti); Tecniche monitoraggio acque superficiali (15 utenti); Tecnico gestione
porti
turistici
(30
Perfezionamento
Biologi
marini
utenti);
Perfezionamento
Archeologia
(10
utenti);
(10 utenti); Diritto internazionale e comunitario
dell’ambiente (15 utenti). Nel 1999 sono state attivate tutte le azioni previste (alcune delle quali sono state modificate per diverse difficoltà, ma sempre in materie collegate col programma). Le azioni formative concluse (con stage in lingua francese) hanno coinvolto 118 utenti in materie collegate alle misure del programma Interreg II e più precisamente: perfezionamento Geologi (20 utenti, in 2 corsi); tecnico comunicazione turistica multimediale interattiva (14 utenti); promotore turismo integrato (9 utenti); educazione ambientale Sardegna-Corsica (75 utenti, in 5 corsi). La misura è stata integrata con un ulteriore finanziamento di £.444 milioni non utilizzate dalla Corsica nel corso del 1999. Tali risorse sono state impegnate in data 30.12.1999 per la realizzazione di due corsi: il primo include una spesa di £.270 milioni per la formazione di addetti alla gestione del patrimonio ambientale e archeologico dei Interreg II rapporto 1999.doc
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parchi marini, mentre il secondo prevede la formazione di tecnici della ricerca tecnicoscientifica dei parchi marini, per un costo di £.174 milioni. Misura 4.3.-Scambi economici - FEOGA Impegni: 99,89% - Pagamenti: 65,43%. Sottomisura-azione 4.3.1. Scambi economici-(FEOGA)-Agricoltura. La misura 4.3 si compone di un’unica sottomisura-azione (a sua volta articolata in 3 sub-azioni
distinte),
di
competenza
di
due
Assessorati
regionali:
Assessorato
dell’Agricoltura, cui spetta la realizzazione di interventi cui è destinato circa l’86% del costo totale della misura, e l’Assessorato della Sanità (per il restante 14% delle risorse della misura). L’Assessorato dell’Agricoltura, con due successive delibere, ha formalizzato il programma di interventi previsto nella sottomisura-azione ed ha ripartito le risorse tra gli 8 interventi e altrettanti soggetti individuati. L’Assessorato della Sanità, ha approvato i progetti di ricerca proposti dall’Istituto Zooprofilattico. a) Sostegno alle attività agrituristiche. L’Assessorato dell’Agricoltura ha avviato il programma di informatizzazione della rete agrituristica in Sardegna e Corsica che prevede la realizzazione di procedure EDP che saranno trasferite su un CD ROM multimediale (da riprodurre in 70.000 copie) per la promotion congiunta delle due Isole. L’ERSAT è in una fase avanzata della propria attività, che prevede un’intensa attività di scambi con il partner Corso, nei settori previsti dal programma, coinvolgendo anche risorse private (per £.125 milioni). Per questa subazione gli impegni pubblici assunti arrivano al 99,62%, mentre i pagamenti si attestano al 52,04%. b) Formazione e aggiornamento. La subazione è stata soppressa (con la citata Consultazione scritta, ratificata con delibera del CdS del 16.7.1999 ad Ajaccio) per il fatto che il CIFDA ha incontrato notevoli problemi per l’attuazione dell’iniziativa, in quanto i numerosi tentativi di organizzare il programma di scambi formativi con il partner corso sono risultati inefficaci. Le risorse assegnate sono state utilizzate per incrementare lo stanziamento della sub-azione c) a favore dell’Istituto Zootecnico e Caseario (IZC).
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c) Ricerca agronomica e sperimentazione. L’Istituto Zootecnico e Caseario (a cui è stato
incrementato
lo
stanziamento
assegnato)
e
l’Istituto
Zooprofilattico
sperimentale sono in una fase avanzata di realizzazione delle ricerche e delle attività previste dal programma, e lo stesso dicasi per le ricerche assegnate all’Università di Sassari. Sono invece in una fase leggermente meno avanzata le attività previste per il Consorzio per la Frutticoltura di Sassari. Per questa subazione gli impegni assunti arrivano al 99,97%, mentre i pagamenti si attestano al 69,35%. Misura 4.4.-Scambi economici - FESR Impegni: 110,89% - Pagamenti: 55,35%. Con quasi il 35% delle risorse complessive previste per l’Asse 4, la misura 4.4 rappresenta quella finanziariamente più rilevante dello stesso. Registra un andamento notevolmente differenziato tra le diverse sottomisure delle quali si compone, in particolare: Sottomisura-azione 4.4.1. Scambi economici-(FESR)-Artigianato e Commercio. Azione 4.4.1. Artigianato e commercio. Impegni 115,47% - Pagamenti 66,37%. La sottomisura, sia pure con ritardo, a causa di problemi interni all’Assessorato competente (Turismo, Commercio e Artigianato), è entrata finalmente in una fase operativa. 1) Realizzazione sedi espositive. Impegni 116,08% - Pagamenti 68,96%. L’attuazione è stata delegata ai Comuni di Alghero, Olbia e Portotorres con decreto 1440 del 23.12.1998. Il Comune di Alghero ha acquistato in data 29.12.1999 un immobile da utilizzare come sede espositiva permanente, ma non è riuscito a impegnare i fondi per la sua ristrutturazione. Il Comune di Olbia ha impegnato il 170,79% dei fondi per l’acquisto, la realizzazione e la gestione della sede espositiva in data 22.11.1999. Il Comune di Portotorres, infine, ha impegnato in data 14.9.1999 i fondi per l’acquisto della sede, e in data 31.12.1999 ha impegnato con determinazione n.323 i fondi per la fornitura di arredi, senza stipulare però il contratto con la ditta fornitrice. 2) Progetto marketing. Impegni 99,62% - Pagamenti 0%. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la rete di vendita dei prodotti dell’artigianato artistico attraverso la costituzione di una rete di vendita in franchising. L’attuazione è stata delegata all’I.S.O.L.A., che con determinazione n.188/99 del 30.12.1999 ha affidato la realizzazione del progetto Marketing alla società Metis. Interreg II rapporto 1999.doc
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Sottomisura-azione 4.4.2. Scambi economici-(FESR)-Servizi alle imprese (BIC Sardegna) L’Assessorato della Programmazione-CRP ha stipulato nel dicembre 1997 una specifica convenzione con il BIC Sardegna, che è il soggetto attuatore, definendo i programmi di attività e le azioni da svolgere sul territorio. Per l’attuazione di alcune iniziative previste dalla sottomisura-azione, il BIC ha instaurato specifici accordi con la Provincia di Sassari e con una sua società, la Promin S.p.A. Sono state individuate tre linee di attività: 1.”Animazione economica e Marketing industriale”, in collaborazione con Promin; 2.”Creazione e sviluppo di impresa” attuata direttamente dal BIC; 3.”Sviluppo locale”, in collaborazione con la Provincia di Sassari. Sono state impegnate tutte le risorse assegnate pari a circa £.1.930 milioni (100%) e sono state e effettuate spese per circa £.548.569 milioni (28,33%). Misura 4.6.-Scambi scientifici e universitari (FESR). Impegni: 108% ; Pagamenti: 56,75% L’Assessorato della Programmazione-CRP ha stipulato specifiche convenzioni con le due Università di Cagliari e Sassari e con la società Porto Conte Ricerche, a cui è stata estesa la misura. Le convenzioni sono state rese operative con Decreto n.282/CRP del 24 dicembre 1997, per cui i relativi impegni risultano completamente assunti nei confronti dei tre soggetti attuatori. I programmi di ricerca sono stati predisposti nei settori previsti dal programma Interreg II, secondo la seguente specificazione: -
Università Cagliari: Agroalimentare; Ambiente; Storia, Lingua e Cultura; Nuove Tecnologie;
-
Università Sassari: Agroalimentare; Ambiente; Storia, Lingua e Cultura;
-
Porto Conte Ricerche: Agroalimentare.
La misura è in buona fase di attuazione da parte delle Università di Cagliari e Sassari, i cui gruppi di lavoro sono a buon punto nella realizzazione delle ricerche congiunte Sardegna-Corsica, avviate anche tramite incontri bilaterali, mentre, a causa di ritardi iniziali, la società Porto Conte Ricerche, ha avviato l’attività solo di recente.
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Si segnalano, in proposito, alcune difficoltà di spesa incontrate da parte dei centri di ricerca, soprattutto delle Università, da imputarsi ai tempi necessari per l’erogazione dei finanziamenti da parte della RAS, che causano interruzioni temporanee delle ricerche avviate, sino all’erogazione delle successive tranches.
Asse prioritario 5: Grandi infrastrutture energetiche Misura 5.1.-Studio di fattibilità del progetto di approvvigionamento di gas naturale La misura è stata soppressa, con la citata Consultazione scritta, attivata con nota n.3270 del 18.6.1999, ratificata nel CdS del 16.7.1999, e ratificata con Decisione C(99) 4579 del 28.12.1999, in quanto superata dall’Intesa Stato Italiano - Regione Sardegna, che pone a carico di altre risorse già disponibili lo studio di un progetto complessivo di metanizzazione dell’Isola. Le risorse resesi disponibili (0,125 MEuro) sono state inizialmente destinate ad incrementare lo stanziamento della Misura 6.1. Attuazione, gestione e Assistenza tecnica, a favore della Amministrazione Provinciale di Sassari.
Asse prioritario 6: Attuazione, gestione e assistenza tecnica Misura 6.1.-Attuazione, gestione e Assistenza tecnica (FESR). Impegni: 100,54% ; Pagamenti: 35,43% La misura è di competenza dell’Assessorato della Programmazione - Centro Regionale di Programmazione che, con D.A. n.190/CRP del 10.10.1997, ha delegato alla Provincia di Sassari il 50% (£.545 milioni) delle risorse originariamente previste dalla misura. Con la citata Consultazione scritta l’importo complessivo è stato incrementato della quota rinveniente dalla soppressione della Misura 5.1.-Studio di fattibilità del progetto di
approvvigionamento
di gas naturale. Tale quota è stata destinata alla
Amministrazione provinciale di Sassari per la redazione di studi di fattibilità, in particolare per quelli finalizzati ad incentivare la cooperazione tra la Sardegna e la Corsica. In seguito al CdS tenutosi a Sassari il 14/15 dicembre 1999, lo stanziamento a
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favore di tale misura è stata rimodulato per 0,0624 milioni di Euro (comprensivi di cofinanziamento nazionale) in favore delle azioni 1.2.2. e 4.1. Il nuovo importo della misura in lire, pertanto, è pari a £.1.217 milioni, di cui £.787 milioni delegate alla Provincia di Sassari e £.548 milioni gestite direttamente dal CRP. La Provincia di Sassari ha impegnato il 100,51% delle risorse e speso il 28,09% per le seguenti iniziative: 1. Organizzazione dei vari CdS; 2. Partecipazione di propri rappresentanti a Convegni e Seminari di carattere transfrontaliero; 3. Affidamento alla società Demos dell’incarico di assistenza tecnica e monitoraggio dell’attuazione delle misure del programma delegate alla Provincia di Sassari; 4. Integrazione delle somme per la Commissione d’appalto per il monitoraggio della qualità delle acque costiere (misura 2.2); 5. Affidamento alla Associazione no-profit “Assistenza mare Italia” dell’incarico di assistenza
tecnica
e
collaborazione
nell’attuazione
del
progetto
di
informatizzazione dei porti turistici, mirante ad istituire un collegamento in rete tra tutte le strutture portuali della provincia di Sassari e della Corsica che consenta la gestione a distanza dei servizi; 6. Predisposizione di uno studio di fattibilità per il trasferimento della risorsa idrica dalla Corsica alla Sardegna. Il CRP ha impegnato circa £.551.099 milioni (100,57%) e speso circa £.243.242 milioni (44,39%): per le seguenti iniziative: 1.
Contributi assegnati alle strutture delle Università di Cagliari e Sassari per il coordinamento della misura 4.6.;
2.
Partecipazione dei propri rappresentanti ai CdS;
3.
Attivazione, presso il C.R.P., nell’ambito di tutta la programmazione comunitaria, sia del sistema di Monitoraggio e Assistenza Tecnica, affidato tramite gara all’A.T.I Coopers e Lybrand - ISRI - Passamonti, sia dell’attività di valutazione intermedia del programma, affidata tramite gara al valutatore indipendente individuato nell’A.T.I. Bossard Consultans (ora Gemini Consulting) - Fondazione Censis.
In totale risultano impegnati circa £.1.233.715 milioni (100,54%) e spesi circa £.431.218 milioni (35,43%).
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5. VALUTAZIONI 5.1 La valutazione intermedia La valutazione in itinere del PIC Interreg II rientra in un incarico più ampio che comprende anche la valutazione intermedia del POP Sardegna 94/99 e del PIC Leader II, affidato all’Associazione Temporanea d’Impresa (ATI), costituita dalla Gemini Consultants, capogruppo mandataria, e la Fondazione Censis, quale vincitrice della gara indetta dalla Regione Sardegna, e la cui Convenzione è stata sottoscritta in data 4 agosto 1998. Con riferimento alla valutazione dei programmi al 31.12.99 è stato presentato da parte del Valutatore Indipendente il Quinto Rapporto di valutazione intermedia. Tale rapporto sviluppa i risultati della valutazione intermedia precedente relativa al P.O.P. 94/99, estendendo l’analisi anche ai P.I.C. LEADER II e INTERREG II. Il valutatore fa innanzitutto presente che il programma, così come tutti i PIC INTERREG, presenta nel complesso una parziale carenza di contenuti di carattere effettivamente
interregionale,
caratteristica
che
dovrebbe
invece
rappresentare
l’obiettivo principale del programma. Viene messo in evidenza come alcune delle misure di Interreg siano rivolte solo indirettamente ad aumentare la cooperazione e l’integrazione tra le popolazioni sarda e corsa. Da tale analisi deriva un giudizio da parte del valutatore sulla “coerenza esterna” (15 ) del programma che, considerate tutte le difficoltà succitate, non risulta completamente in linea con le aspettative, anche se complessivamente positivo. Un’ulteriore criticità rilevata dal valutatore potrebbe essere il non sufficiente grado di sinergia tra alcune misure, che si riflette sul grado di coerenza interna. Tale carenza, come sottolineato dallo stesso valutatore, può essere sintomatico di un processo di programmazione delle risorse non ottimale, imputabile, nel caso del PIC in esame, non già a problemi metodologici bensì alle difficoltà oggettive in precedenza sottolineate, relative all’individuazione e implementazione di interventi a carattere interregionale.
15
Per coerenza s’intende con riferimento della strategia del programma con il contesto territoriale (coerenza esterna), tra strategia e organizzazione del programma e scelte organizzative di attuazione (coerenza interna tra misure e sottoprogrammi), l’efficacia e la chiarezza dei collegamenti tra l’intervento e gli altri interventi attivi in Regione (finanziati con fondi locali, regionali, nazionali oppure da altri finanziamenti comunitari).
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Nonostante ciò, l’articolazione degli obiettivi del programma risulta essere quasi del tutto completa e l’elencazione pressoché esaustiva. Viene peraltro rilevata una scarsa monitorabilità del raggiungimento di alcuni degli obiettivi (ad esempio della riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico) e la difficoltà di costruzione di indici sufficientemente significativi del raggiungimento di altri. Con riguardo alla valutazione dello stato di avanzamento finanziario, si sottolinea che il PIC INTERREG in generale registra il livello di realizzazione più avanzato in Italia rispetto agli altri PIC. Per quanto riguarda invece la valutazione dello stato di attuazione fisico e procedurale, si evidenzia che il sistema di monitoraggio sta procedendo alla definizione di una griglia completa di indicatori, condivisa da tutte le parti coinvolte, e alla messa a regime del sistema di monitoraggio, che consentirà di ottenere i dati che saranno necessari anche per la valutazione. Tra le azioni che mostrano uno stato di avanzamento più spinto vi sono quelle relative alla “Portualità turistica” (addirittura in overbooking), al “Controllo prevenzione e risanamento ambientale – interventi antincendio”, agli “Scambi economici – sostegno alle attività agrituristiche”, nonché l’istituzione del “Parco Marino”.
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6. IL SISTEMA DI CONTROLLO Il sistema di controllo si sviluppa su tre livelli distinti, rappresentati dai preposti organi della Regione Sardegna, dello Stato membro e della Commissione Europea Per quanto riguarda la R.A.S., responsabile della gestione complessiva e del coordinamento dell’intero Programma, il sistema è assicurato soprattutto dai controlli effettuati sull’attuazione fisica delle opere, che realizza in modo diretto o su delega. Per le opere realizzate direttamente dalla R.A.S., il controllo sullo stato di avanzamento viene svolto dai funzionari regionali responsabili, mentre per le opere delegate tale controllo è effettuato in primo luogo dal soggetto attuatore (Comune, Provincia, …), e in seguito comunicato all’Assessorato regionale erogatore dei fondi. Per quanto riguarda
il sistema di controllo nazionale, attualmente è essenzialmente di
tipo finanziario e viene attuato dal Ministero dei Lavori Pubblici, capofila del programma, e dal Ministero del Tesoro, che trimestralmente richiede l’invio dei dati relativi ai flussi finanziari mediante la procedura IGFOR (vedi paragrafo 2.3 sezione B – Sistema di Monitoraggio). Ai sensi dell’art.23, paragrafo 2, del regolamento (CEE) n.4253/88 modificato dal Reg. 2082/93 del 20 luglio 1993, tanto lo Stato membro che la Commissione europea possono effettuare dei controlli periodici al fine di garantire che le azioni finanziate siano attuate correttamente. Nel corso del 1997 e del 1998, al di là della regolare trasmissione dei dati agli organi competenti, non ci sono stati momenti di controllo specifici, sia da parte dello Stato che da parte della Commissione Europea, che da parte della Corte dei Conti Europea. Si rammenta che in base al Regolamento CE 2064/97, la Regione ha in corso di definizione una “pista di controllo”, che permetta di ricostruire il flusso informativofinanziario relativo all’erogazione dei fondi dall’Unione Europea al beneficiario finale.
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7. TABELLE 7.1 Piano Finanziario per Misura 7.2 Soggetti Attuatori 7.3 Stato di Attuazione al 31.12.1999
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