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SS..M M..SS..””JJ..JJ..W Wiinncckkeellm maannnn”” –– RRoom maa ––
Redazione Tutti gli alunni guidati dalla prof.ssa Maria Cannistrà
Aprile 2003
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Abbiamo
inventato
l’argomento
un
racconto
scientifico,
senza
per la
rendere pretesa
meno che
noioso
fosse
un
trattato di chimica su coloranti, conservanti, additivi più o meno nocivi per la nostra salute In questa storia troverete tutti gli ingredienti di un thriller ambientalista! A voi trarre la morale di un racconto che è a lieto fine, ma che purtroppo diventa spesso realtà nella nostra società consumistica, incurante di conservare il mondo nel rispetto della natura e degli uomini. Il nostro più vivo consiglio è di cercare di essere un po’ tutti come il nostro amico Tonio, per poter vivere nella città che tutti sogniamo, e fare in modo che le nostre idee non rimangano ferme su questa pagina, ma possano volare in ogni parte del mondo per portare a tutti un po’ di Armony!! Roma, 16 aprile 2003 Gli alunni di 3a E
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Nella valle dei Templi c’è un paesino di nome Armony. La valle è circondata da monti, alcuni a forma di guglia,
altri con la cima arrotondata. Dalla cima del monte più alto
si
vede
il
paesino
disteso
su
una
costa
quasi
pianeggiante alle falde del monte di fronte. Le case sono basse e tutte circondate da un orticello ordinato. Al centro del paese c’è la piazza, dove si affaccia la chiesa, con una piccola fontana e le panchine sotto i tigli. Poco più in basso scorre veloce e limpido un piccolo fiume che, quando all’alba sorge il sole, sembra essere d’argento.
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Dall’altra parte del fiume comincia un bosco di castagni che prosegue con una grande faggeta, fino a ricoprire il versante del monte più alto. Dal paese si raggiunge il bosco
attraverso
un
ponticello
di
legno,
dal
quale
si
dipartono molti sentieri che s’inoltrano nel bosco. Lungo il corso del fiume, un po’ più a valle, vi sono terreni coltivati a vite e a frumento; mentre più in alto, sopra al paese, vi sono gli uliveti.
Gli orti che circondano le case producono ortaggi, frutta e
…
magnifici
fiori.
Alle
finestre
delle
case
ci
sono
sempre vasi di fiori, specialmente gerani dai policromatici colori. Ogni mese viene allestito, nella piazza, un mercatino di generi vari, ed ogni anno, nella prima domenica di Agosto, si
tiene
una
fiera
alla
quale
partecipano
dei
rappresentanti di tutti i paesini circostanti: infatti, è tradizione che per tutto il mese di Agosto e le prime domeniche di Settembre si svolgano le fiere in tutti i paesi della vallata. Nel paese la vita scorre con ritmi calmi ed in modo molto semplice. 5
Molte
donne
sono
casalinghe
e
si
occupano
dei
propri
bambini e della casa. Tutte quante partecipano ogni anno ad una gara di torte. La vincitrice è colei che prepara la torta più buona e viene eletta da una giuria molto severa: 22 bambini che assaggiano tutte le torte. Le mogli, quelle che non hanno un lavoro, aiutano i propri mariti nei lavori più pesanti. Non si può certo dire che stiano con le mani in mano!! I bambini vanno regolarmente tutti i giorni a scuola la mattina
e
il
pomeriggio,
finiti
i
compiti,
possono
divagarsi in vario modo. C’è chi pratica sport come calcio, pallavolo ecc. oppure c’è chi ama fare delle passeggiate lungo il fiume, e lì, incontrare altri bambini che pescano, oppure, che giocano a tirare i sassolini nell’acqua contando quanti saltelli fa il sasso. Le bambine invece preferiscono parlare fra loro, o cucire degli abitini per le loro bambole.
Le
ragazze
giocano 6
a
amano calcio
fare e
dello
fanno
shopping dei
mentre
piccoli
i
tornei;
ragazzi molti
organizzavano delle gite o delle partite per, e con i più piccoli. Gli uomini la mattina lavorano, tornano a casa per il pranzo e, dopo un pisolino, vanno a giocare con i loro bambini, oppure incontrano altri uomini per discutere, o dedicasi al proprio orto. Le
persone
più
anziane,
che
di
solito
si
annoiano
da
morire in città, hanno un centro dove chiacchierano tra loro,
giocano
a
carte,
oppure,
cosa
che
a
loro
piace
maggiormente, vanno in giro per i paesi vicini. Le auto vengono usate solo per spostamenti lunghi o per vere emergenze; normalmente si va a piedi o in bicicletta e, chi può, anche a cavallo. Chi capita nel paese viene colpito
dall’atmosfera
di
pace
e
tranquillità:
è
come
sentire nell’aria l’armonia di quel luogo, armonia tra gli abitanti, armonia con la natura circostante. Gli abitanti di Armony hanno quasi tutti un orticello che però coltivano solo per hobby.
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Solo uno si distingue dagli altri: si chiama Tonio è un ragazzo di circa 25 anni ha gli occhi verdi e i capelli biondo-cenere e ha un corpo da vero lavoratore, infatti, come lavoro fa l’agricoltore perché ha seguito le orme del padre. Tonio
vende
i
ortaggi
di
ogni
occupazioni,
suoi
non
prodotti
tipo)
alle
possono
(frutta, persone
coltivare
verdura,
che, il
legumi,
avendo
necessario
altre per
nutrirsi. Tonio ha una fidanzata di nome Ruth, lei ha degli occhi azzurri come il cielo, capelli biondi come il sole, ed è molto bella.
È nata a Sapong, un paesino sperduto fra le montagne e circondato da un fiume; si dice che la gente di lì si faccia aiutare dai folletti delle montagne a svolgere i lavori domestici. Di tanto in tanto, Michelle, sorella di Tonio, che vive in un paese lontano, viene a trovarli.
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Michelle ha i capelli neri come il carbone, gli occhi grigio fumo e un corpo molto seducente; Tonio, le vorrebbe far assaggiare i suoi prodotti per convincerla che sono molto più buoni e nutrienti di quelli che mangia lei nel suo paese.
Michelle
dice
a
Ruth
che
dove
vive
lei
ci
sono
solo
prodotti industriali e sono molto più invitanti di quelli che produce Tonio, e che quindi la gente ne compra di più perché si conservano meglio. Ruth fece giurare a Michelle che,
quando
sarebbe
tornata
a
far
visita
a
Tonio,
le
avrebbe portato alcuni prodotti. Qualche mese dopo Michelle tornò con un cesto pieno di frutta e altri alimenti confezionati. Ruth appena li vide ne volle assaggiare qualcuno. Erano buonissimi e pensò che era stata una stupida a non provare prima i prodotti del paese di Michelle. I prodotti di Tonio sono buoni, ma non così colorati e lucidi. 9
Nella notte Ruth si svegliò per i forti dolori di pancia, si sentiva svenire per quanto forti erano le fitte che aveva allo stomaco. Chiamò
immediatamente
precipitò
subito
a
il
casa
dottore per
e
vedere
Tonio,
il
quale
come
stava
la
si sua
fidanzata. Il medico le chiese cosa avesse mangiato, e Ruth, anche con un po’ di vergogna, confessò di aver mangiato alcuni prodotti portati da Michelle. Tonio si accorse che Ruth aveva lasciato una mela e un grappolo di uva sul tavolo della cucina e le fece notare alcune macchioline colorate sulla buccia e spiegò che erano i resti dei diserbanti usati per non far avvicinare gli insetti. Le spiegò, inoltre, che quei prodotti non potevano essere mangiati con la buccia come usavano loro ad Armony; inoltre le disse che, se avesse letto le etichette dei prodotti usati
confezionati,
coloranti
si
sarebbe
artificiali,
accorta
proprio
per
che
venivano
renderli
più
invitanti. Ci vollero diversi giorni prima che Ruth si riprendesse, e, appena riuscì a camminare, si fece accompagnare da Tonio a casa di Michelle. Appena arrivati là Ruth le fece una scenata incredibile che Michelle ricorderà per sempre.
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Il migliore amico e primo lavoratore di Tonio si chiama Peppe. Lui ha il compito di portare a Tonio i rifiuti organici messi da parte per lui dagli abitanti. Nella
fattoria
vi
è
un
grande
fossato
dove
vengono
lasciati a fermentare tutti i rifiuti organici. Gli scarti di frutti, verdura e foglie vengono attaccati da microrganismi che li decompongono e così li trasformano in sostanze utili al terreno. Nel fossato Tonio raccoglie anche il letame dei suoi animali e così ottiene dell’ottimo concime che mischia con un po’ di terriccio e lo sparge nel terreno. Quando Tonio zappa il suo terreno e vede qualcosa color roseo muoversi e si accorge che è un lombrico, è felice. Infatti, il lombrico dà un contributo importantissimo alla fertilizzazione
del
terreno,
perché
non
fa
altro
che
ingoiare terra mista a detriti ed espellerla. Quando la terra passa nel suo intestino si arricchisce di sostanze nutritive
grazie
all’azione
di
particolari
batteri
che 11
decompongono i materiali organici in essa contenuti, e, così
facendo,
dell’humus. movimento,
il
lombrico
Inoltre, dissoda
contribuisce
scavando
la
terra,
le
alla
gallerie
cioè
la
formazione
con
rende
il
suo
soffice
e
porosa, facilitando la circolazione dell’aria e dell’acqua e facendola diventare meglio coltivabile. Anche Peppe ha vissuto un’esperienza come quella di Ruth. Infatti, lui conosce una ragazza di nome Cristina, che vive nella città che si trova dall’altra parte del bosco. Il fiume è l’unico confine naturale. Il cielo, che ricopre la città, è grigio fumo, ed è talmente denso, che sembra ci sia
la
nebbia
perenne;
al
posto
degli
alberi
ci
sono
tantissime fabbriche, e lungo il fiume c’è una discarica di macchine,
lavatrici,
lavastoviglie,
ecc.
ed
è
uno
spettacolo molto tetro e triste. Peppe, un giorno, va a trovare Cristina e la trova ancora più bella dell’ultima volta.
Lei
ha
un
banchetto,
per
vendere
alcuni
prodotti,
e,
grazie alla sua bellezza è molto convincente e, la gente 12
compra solo da lei, anche perché i suoi prodotti sembrano essere perfetti. Questi però non sono biologici ma sono trattati con conservanti, coloranti e pesticidi vari. Peppe
riconosce
che
questi
sono
molto
succulenti
ed
invitanti. Decide di assaggiarli: quella frutta è dolce come lo zucchero! E quei dolci
sembrano chiamarlo e dirgli
“MANGIACI, PEPPE, MANGIACI”. Si sa che una cosa buona tira l’altra e Peppe non sa resistere alle tentazioni. Tornato ad Armony gli presero degli attacchi d’asma e, in seguito, il corpo si ricoprì di macchioline rosse. Peppe si rese subito conto che il suo organismo gli stava facendo
pagare
le
conseguenze
per
aver
ceduto
alle
invitanti offerte di Cristina. È vero quella frutta era perfetta, quella buccia liscia senza
neanche
un’imperfezione,
il
colore
uniforme
rosso
fuoco; e, mentre ripensava a quella frutta, gli vennero in mente
i
prodotti
di
Tonio
che
venivano
attaccati
dagli
uccelli e dagli insetti, per cui sono tutti ammaccati con un colore poco uniforme, e, inoltre, spesso poco invitanti. Dopo
qualche
giorno
la
situazione
di
Peppe
stava
migliorando, tuttavia desiderava scoprire la causa dei suoi sintomi che non aveva mai accusato prima di mangiare la frutta di Cristina. Peppe
non
poteva
credere
che
una
così
bella
creatura
potesse fare tanto male alle persone, proprio lei che aveva sempre ripetuto che lo amava più di ogni altra cosa, aveva fatto del male anche a lui. Peppe decise allora di andare a trovarla: arrivato trovò Cristina che stava per uscire con un cesto di frutta e 13
altri prodotti. Decise di seguirla. Cristina entrò in un magazzino
che,
dal
punto
di
vista
dell’igiene,
era
un
disastro. Entrò anche lui e notò che nei prodotti mettevano due sostanze e sulle scatole c’era scritto: E 124 e sull’altra E 252. Peppe non voleva credere ai suoi occhi era disperato, e corse quelle
subito
a
sostanze
cocciniglia)
e
casa
e
fece
erano, l’E
l’E
252
un
delle 124
ricerche: un
scoprì
colorante
conservante
che
(Rosso
(Nitrato
di
Potassio); questi sono tra gli “additivi” più nocivi mentre ne esistono alcuni naturali. Peppe allora decise di parlarle. Cristina non mentì anzi raccontò per filo e per segno e sì vergognò profondamente e disse a Peppe che il capo del magazzino la ricattava perché suo padre aveva un grosso debito con lui. Peppe cercò di convincerla a rivolgersi alla polizia per uscire da quella situazione. Senza pensarci due volte la ragazza andò alla polizia e denunciò il padrone del magazzino. La ragazza si sentì così libera e andò a vivere insieme con Peppe ad Armony e aprì un banco di frutta e verdura che curava
personalmente e
visse, da allora, una bellissima storia con Peppe. Un giorno di primavera, quando era tutto uno splendore di colori e di odori, arrivò, con un grande e scintillante fuoristrada, un certo signor Arcibald Economy accompagnato da un’elegante ed efficiente segretaria. Il signor Economy si sedette al bar e cominciò ad offrire ai giovani del paese un posto nella sua fabbrica che stava sorgendo al di 14
là del bosco. Le proposte erano molto allettanti: posto sicuro, paga decorosa, diritti sindacali assicurati e premi per i più bravi e fedeli.
Quasi
tutti
i
giovani,
compreso
Peppe,
accettarono
di
andare a lavorare nella nuova fabbrica. Tonio non accettò e continuò a lavorare, anche se la sua merce non era molto
richiesta perché la gente comprava
tutti i prodotti alla “Arcibald Economy’s”. Quando veniva sera Tonio non riusciva mai a prendere sonno perché aveva paura che potesse essere cacciato dal signor Economy, altre volte si trovava a piangere da solo perché ripensava a come era bella la vita prima che venisse costruita la Fabbrica, aveva la collaborazione di tutti, vecchi e giovani, mentre adesso chi aveva più di 60 anni non poteva fare niente e i giovani non si vedevano più in giro.
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Insomma, il paese era diventato triste, Tonio credeva che non ci fossero neanche più i colori. Nemmeno
i
bambini
si
sentivano
più,
non
facevano
più
chiasso alcuni restavano a casa, dopo la scuola, perché avevano poche energie, altri non uscivano più per paura di venire presi in giro, dato che erano ingrassati.
Tra quelli che si sentivano poco bene c’era una bambina di nome Silvia la quale si sentiva diversa perché la madre le preparava
ancora
la
merenda
in
casa
mentre
gli
altri
ragazzi si rifornivano al distributore che mister Economy aveva fatto installare nella scuola.
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Le merendine sembravano così invitanti che Silvia, per sentirsi alla pari con gli altri, decise di comprarne una con i soldi della paghetta, tenendolo nascosto alla madre. La
sera
Silvia
si
ricoprì
di
macchie,
la
madre,
preoccupata, chiamò il medico; il quale sapendo che Silvia era allergica all’aspirina le chiese se l’avesse mai presa. Lei rispose di no. Il medico non capiva a cosa fosse dovuto il suo malessere e non poteva fare nulla !!! Passarono i giorni ma la situazione non migliorò, solo quando la madre le chiese se avesse mangiato qualcosa fuori casa, lei raccontò tutto. La madre riferì al medico il tipo di merendina che aveva mangiato Silvia. Il medico lesse gli ingredienti della merendina e informò la
madre
che
era
stata
proprio
la
merendina
a
causare
l’allergia, perché l’additivo E 334 causa eruzioni cutanee a chi è allergico all’aspirina. Il medico le diede dei farmaci, così la bambina guarì. 17
La madre non si inquietò perché capì che Silvia voleva essere solo come tutti gli altri. Silvia
promise
che
avrebbe
riferito
tutte
le
sue
esperienze alla madre qualora avesse fatto cose contrarie agli insegnamenti materni. Il dottore e la madre di Silvia, però, si rivolsero a Tonio sia perché la mamma di Silvia non poteva credere che la
figlia
si
fosse
sentita
diversa
solo
perché
non
mangiava, come le sue compagne, merendine piene di sostanze nocive e il dottore perché vedeva aumentare, giorno dopo giorno,
i
disturbi
fisici
degli
abitanti;
tutto
questo
avveniva dopo che era sorta la fabbrica. Tonio, avendo paura di ciò che stava accadendo ai suoi concittadini, decise di fare una visita “casuale” al signor Arcibald Economy e alla sua fabbrica. Qui incontrò Peppe e quasi non lo riconosceva: era magro magro, con un viso pallido e si rese anche conto che gli era venuto un tic, quello di spingere nel vuoto il dito come se dovesse schiacciare dei pulsanti. Peppe quasi si vergognava di vedere Tonio e si nascose, ma Tonio gli si avvicinò e gli chiese perché si vergognava di farsi vedere da
lui
e
lasciato
Peppe,
timidamente,
vigliaccamente
per
gli una
disse lurida
che
lo
fabbrica
aveva che
produceva solo prodotti nocivi con etichette illeggibili. Tonio
allora
riportato
decise,
alla
vita
con di
l’aiuto prima
di
tutte
Peppe, le
che
persone
avrebbe della
fabbrica parlandogli dei loschi raggiri del signor Arcibald Economy. 18
Tonio, cosa che non credeva affatto, riuscì a smascherare, in
poco
tempo,
il
lavoro
disonesto
della
fabbrica
e,
inoltre, riuscì a far ritornare tutta la popolazione di Armony alla vita di una volta. I bambini tornavano di nuovo per le strade e si udiva canticchiare questa filastrocca: Additivi e coloranti sono troppi e abbondanti, ce ne sono dentro al thè ma bisogno non ce n’è. Mele rosse verniciate fanno male se mangiate. Conservanti nel maiale e coloranti nel caviale. Queste cose ben non fanno ma non tutti ancor lo sanno. Sarebbe bello avere anche noi un “Tonio” che si prenda cura della nostra salute e ci guidi a creare nelle nostre città un mondo come quello di Armony.
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Aprile 2003
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