LA MEMORIA
Sistemi e sottosistemi
Da funzione unitaria a modello multicomponenziale
Stadi
Codifica / Immagazzinamento / Recupero
Frenologia
La frenologia era una disciplina medico-scientifica fondata dal medico tedesco Franz Joseph Gall (1758-1828) secondo la quale tutte le funzioni psichiche avrebbero una precisa localizzazione cerebrale: l’istinto di riproduzione, l’amore per la propria progenie, il linguaggio, la memoria per cose e fatti, la memoria per le persone, la combattività….. Primo tentativo di localizzazione anatomica delle funzioni cerebrali
Ebbinghaus: primo studio sperimentale della memoria (1885)
Unico soggetto sperimentale: “se stesso” Per studiare l’apprendimento di una informazione nuova creò del materiale nuovo: elenchi di sillabe senza senso (WUZ, PID, ZOB) Registrò il numero di ripetizioni che gli occorrevano per apprenderlo Il giorno dopo valutava il ricordo vedendo di quante ripetizioni aggiuntive aveva bisogno per re-impararlo Si concentrò sulla velocità dell’apprendimento e sull’oblio
Ebbinghaus La quantità del materiale
appreso dipende dal tempo dedicato al suo apprendimento Relazione lineare fra il
numero delle prove di apprendimento e la quantità di informazione ricordata il secondo giorno
curva dell’oblio (1885)
curva dell’oblio :
il ricordo si deteriora col tempo l’oblio è rapido nei primi stadi la curva dell’oblio è logaritmica l’oblio diviene meno rapido se si aumenta il numero delle ripetizioni.
Bartlett : memoria ricostruttiva
il ricordo è una costruzione attiva l’evocazione dell’esperienza passata comporta il costituirsi di un’immagine presente, quale risultato della combinazione di dati frammentari alla luce di atteggiamenti e bisogni del presente critica gli esperimenti fatti fino ad allora usando materiale verbale senza senso e propone esperimento con una maggiore validità ecologica usando foto e storie
Esempio della teoria di Bartlett: con successive riproduzioni la figura diventa via via più convenzionale e coerente con lo schema generico di volto umano
Shereshevskij - il mnemonista
Luria negli anni ’20 studia il caso di un giornalista russo con una memoria straordinaria basata su una grande ricchezza di immagini visive e una capacità sinestetica unica. Quando gli veniva presentato un suono di 2000 Hz, diceva: «Assomiglia un po' a fuochi d'artificio colorati con una tonalità rosso-rosa. La striscia di colore dà una sensazione ruvida e spiacevole, ha un gusto cattivo, un po' come quella di una salamoia... Urtandola ci si potrebbe far male alla mano». Per lui i numeri tendevano ad avere forme e colori: «L'uno è un numero appuntito, è in un certo senso fermo e completo. Il due è più piatto, rettangolare, di colore biancastro, a volte quasi grigio». I numeri assomigliavano anche a persone: l'uno era «un uomo orgoglioso, ben fatto», e il due «una donna vivace».
“Neiman (N) uscì fuori e frugò con il bastone ( . ), guardò un albero seccato che gli ricordò una radice (√) e pensò: "Non stupisce che quest'albero sia morto e che le sue radici siano state messe a nudo, visto che esso esisteva già quando costruii queste case [casa in russo si dice dom], queste due qui (d 2)", e di nuovo batté in terra col bastone ( . ). Egli disse: "Le case sono vecchie, si dovrebbe mettere su di esse una croce (x)". Ciò dà un grande profitto sul capitale originario: egli investì nella loro costruzione 85.000 rubli. L'edificio è rifinito nella parte superiore dal tetto (--), e sotto c'è un uomo in piedi che suona un'armonica (x). Egli sta in piedi vicino all'Ufficio postale (v) e all'angolo c'è una grande pietra (.) per fermare i carri, impedendo loro di colpire con violenza l'angolo della casa...». Questo bizzarro e lungo aneddoto non solo gli permetteva di ricordare perfettamente la formula a quel tempo, ma gli consentì di ricordarla ancora con precisione quando fu sottoposto a un nuovo test 15 anni dopo!
Natura multicomponenziale della memoria
Nonostante la novità dell’approccio sperimentale la memoria veniva considerata come un sistema unitario La memoria non è una singola funzione unitaria: è composta da un’intera serie di sistemi interconnessi complessi, che servono a vari fini e si comportano in modi molto diversi Ciò che chiamiamo “ricordo” è il risultato di un insieme di sistemi di memoria differenti ma in interazione tra loro Un sistema è un insieme di elementi collegati a formare una totalità strutturale e funzionale
Argomenti
a favore della visione multicomponenziale della memoria : Sovraccaricare un sistema lascia intatti gli altri sistemi Lesioni cerebrali possono danneggiare un sistema ma non gli altri Certe variabili sperimentali hanno effetto sul funzionamento di un sistema ma non degli altri
Il modello multi(bi)componenziale di Atkinson e Shiffrin (1968,1971)
Le componenti principali di questo modello sono rappresentate da: memoria o registro sensoriale memoria a breve termine memoria a lungo termine
Registro Sensoriale
Trattiene l’informazione finche’ non accede al magazzino a breve termine, è il persistere dell’informazione subito dopo la scomparsa dello stimolo Magazzino separato per ogni modalita’ sensoriale: memoria iconica (componente visiva) memoria ecoica (componente uditiva) Durata molto breve, poche frazioni di secondo (250-300 msec informazione visiva, 2-3 sec uditiva) Capacita’ ampia Codifica pre-categoriale, mantiene le caratteristiche fisiche dello stimolo
Evidenze a favore del registro sensoriale (Sperling 1960) Un esperimento di Sperling basato sulla tecnica del resoconto parziale ha dimostrato l’esistenza di un magazzino di memoria sensoriale a brevissimo termine Paradigma:
presentazione visiva rapida di matrici di simboli (3 gruppi di 4 lettere ciascuno per 50 msec) per consentire un unico sguardo senza scansioni attive Un segnale sonoro di diversa altezza segue la presentazione visiva e indica quale gruppo deve essere nominato Ai soggetti viene poi richiesto di rievocare i simboli presentati a vari intervalli dalla loro scomparsa.
H X P L Y S
N T C
R W F
Proposed duration of sensory memory = 0.5s
Memoria a Breve Termine
Il magazzino di memoria a breve termine è un sistema unitario cui giunge informazione dai vari canali sensoriali Consente di ritenere una quantità limitata di informazione per un periodo breve di tempo (secondi) Nel magazzino di memoria a breve termine l’informazione viene ricodificata e mantenuta grazie alla reiterazione (rehearsal) e accede al MgLT Esisterebbe una relazione diretta tra la quantità di reiterazione che avviene nel MgBT e la probabilità che le informazioni siano trasferite alla MeLT
Capacità del MgBT = span di memoria immediata numero di stimoli che una persona è in grado di ripetere nell’ordine di presentazione Digit span: magico numero 7 + 2 di Miller (1956) Span di parole bisillabiche più ridotto Chunks
importante l’ordine degli stimoli, la forma o struttura dell’informazione e non il contenuto interferenze: lunghezza dello stimolo, similitudini fonologiche, immissione di altro materiale
Memoria a LungoTermine
Magazzino unitario che consente di memorizzare quantità di informazione più ampie per intervalli assai più lunghi (da minuti a anni)
Punti deboli della teoria multicomponenziale di Atkinson e Shiffrin: 1) Ipotizzare un magazzino di memoria a breve termine unitario: alcuni pazienti hanno disturbi della memoria a breve termine per specifiche tipologie di informazioni 2) Ipotizzare un magazzino di memoria a lungo termine unitario, ipotesi che non concorda con l'estrema eterogeneità del materiale immagazzinato 3) La sopravvalutazione del ruolo della reiterazione: alcuni compiti di apprendimento non necessitano di reiterazione (ad esempio leggere e ricordare un brano dotato di significato) 4) Il modello seriale implica che soggetti con deficit di memoria a breve termine abbiano problemi anche nell'apprendimento a lungo termine, ma quest'ipotesi non è supportata da dati empirici
Working Memory: Baddeley e Hitch (1974) La memoria a breve termine non serve solo per mantenere l’informazione da trasferire nel magazzino di memoria a lungo termine, ma è un sistema deputato al mantenimento e all’ elaborazione temporanea dell’informazione per l’esecuzione di differenti compiti cognitivi MEMORIA DI LAVORO Es. Ascoltare, leggere, parlare, fare calcoli, imparare…
Working Memory
MeBT + ATTENZIONE
Loop Articolatorio o Fonologico Loop Articolatorio Responsabile dell’elaborazione dell’informazione verbale
magazzino fonologico passivo (circa 2 sec.)
processo articolatorio Sistema attivo di assemblaggio in cui l’informazione viene codificata in modo articolatorio (linguaggio orale) Meccanismo di ripasso (rehearsal) attraverso femomeni di subvocalizzazione
Nel magazzino fonologico L’ informazione verbale uditiva ha accesso diretto L’informazione verbale visiva ha accesso indiretto Processo articolatorio
Evidenze dell’esistenza del loop articolatorio Effetto
della somiglianza fonologica
(BPV più difficile da ripassare di RHT) Effetto della lunghezza della parola (Parole mono o bi sillabiche più facili da ricordare: maggiore ripasso articolatorio) Effetto
della soppressione articolatoria
Effetto della lunghezza delle parole Lo span è maggiore per le parole più brevi (Baddeley et al, 1975) Lingua Cinese Inglese Gallese
Velocità articolatoria 265ms/digit 321ms/digit 385ms/digit
Digit Span 9.9 6.6 5.8
(Hoosain & Salili, 1988; Ellis & Hennelly, 1980)
Lo span di memoria e la velocità articolatoria sono fortemente correlate ad ogni età : il nostro span aumenta quanto più rapidamente siamo capaci di articolare L’articolazione serve a mantenere le informazioni nel magazzino fonologico “rinfrescando” le loro tracce. Più velocemente funziona, maggiore è lo span di memoria
Soppressione Articolatoria Il loop è disturbato dall’articolazione (implicita o esplicita) di item irrilevanti (Baddeley, 1984)
L’effetto della lunghezza della parola è eliminato dalla soppressione articolatoria Quando le parole non possono essere “ripassate”, la loro lunghezza non ha influenza
• L’effetto della
lunghezza della parola è abolito dalla soppressione articolatoria soprattutto se presentata visivamente
Immediate word recall as a function of modality of presentation (visual vs. auditory), presence vs. absence of articulatory suppression, and word length. Adapted from Baddeley et al. (1975).
Taccuino visuo-spaziale
Sistema a capacità limitata deputato all’elaborazione delle informazioni spaziali e visive
Alla base dei processi di immaginazione Composto da un magazzino e da una componente attiva di rehearsal
Central Executive sistema attentivo di controllo: non ha un magazzino
responsabile della supervisione e della coordinazione dei due sistemi sussidiari seleziona le strategie più adatte e programma le sequenze operative più corrette per quel tipo di compito Attivazione della memoria a lungo termine Coordinamento di compiti multipli Attenzione selettiva e inibizione di stimoli irrilevanti
Lobi Frontali
Evidence for the Central Executive
Randomness of digit generation (greater redundancy means reduced randomness) as function of concurrent digit memory load. Data from Baddeley (1996).
Most recently developed component of the model, designed to explain chunking, prose recall, and effects of visual information on verbal recall. Limited capacity system for encoding and processing multimodal information. Has close ties to long term memory.
Basi anatomiche
memoria a breve termine: WM verbale: corteccia parietale sinistra e corteccia frontale per il processo di ripasso articolatorio (aree deputate alla produzione del linguaggio) WM visuo-spaziale: regioni temporo-occipitali destre e processo di ripasso nelle regioni frontali
corteccia frontale
Memoria a Lungo Termine Non è un sistema unitario
Memoria episodica
Memoria autobiografica
Memoria semantica
Memoria prospettica
Memoria procedurale
Memoria dichiarativa (esplicita) vs. memoria procedurale (implicita) Distinzione tra “sapere cosa” e “sapere come” (G. Ryle) (sapere cosa è una bicicletta e saper andare in bicicletta)
La memoria dichiarativa si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, del significato di una parola o delle circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona
E’ un tipo di conoscenza direttamente accessibile alla coscienza, il ricordo è consapevole
La memoria procedurale (“sapere come”) si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell’attuare un compito
E’ un tipo di conoscenza non consapevole, si manifesta in modo automatico attraverso una modificazione del comportamento non coinvolge la memoria di lavoro, la quale utilizza risorse attentive consapevoli
Memoria episodica vs. memoria semantica (Tulving 1972) Memoria dichiarativa
Memoria episodica Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita Contiene informazioni spaziotemporali che specificano dove e quando si è verificato l’evento E’ organizzata cronologicamente
Memoria semantica Si riferisce a conoscenze astratte e generali (conoscenza di parole, simboli, conoscenza enciclopedica..) Trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata E’ organizzata in modo tassonomico e associativo
Memoria retrospettiva vs. memoria prospettica
Possiamo recuperare dalla memoria fatti o episodi del passato (memoria retrospettiva)
oppure possiamo ricordare piani, intenzioni e azioni che svolgeremo in futuro (memoria prospettica)
In sintesi
Come si dimentica: l’oblio 1. Il tempo deteriora i ricordi: teoria del decadimento della traccia.
La traccia mnestica va cancellandosi o degradandosi spontaneamente
2. Competizione tra tracce simili: teoria dell’interferenza.
La causa dell’oblio non è il tempo ma ciò che intercorre tra apprendimento e recupero
Interferenza retroattiva: la nuova informazione inibisce il recupero di informazioni vecchie; Interferenza proattiva: le informazioni vecchie inibiscono il recupero di materiale appreso di recente.
3. L’oblio non esiste: traccia non persa ma temporaneamente
inaccessibile. Informazioni temporaneamente non ricordate possono riemergere con modificazioni del contesto e del compito: es. lingue straniere.
Stadi della memoria
A) Codifica
B) Immagazzinamento
immettere nella memoria
mantenere in memoria
C) Recupero
N.B.
recuperare dalla memoria
I deficit sono in qualsiasi stadio.
Codifica
Codifica = processo che converte un evento in una traccia di memoria
Codice = insieme di regole e operazioni che convertono l’informazione proveniente dall’esterno in una traccia che può essere conservata
Teoria dei livelli di elaborazione: distinzione tra codifica superficiale / profonda (semantica)
codifica superficiale: reiterazione, mantenimento (es. numero telefonico; temporanea;) codifica profonda: elaborazione (a lungo termine;).
Livelli di elaborazione Craik & Lockhart (1972)
Piuttosto che magazzini discreti, la memoria funziona in un continuum sulla base della profondità di codifica Più profondo è il livello di elaborazione, più probabile la codifica In generale, si distinguono tre tipi di livello: fisico, acustico e semantico Gli esperimenti chiave per dimostrare i LDE (Craik e Tulving, 1975) prevedevano il richiamo basato su domande specifiche su parole presentate ai soggetti. Tali domande erano formulate per attivare uno dei tre livelli:
TAVOLO è scritta in maiuscolo o minuscolo? LIVELLO FISICO GATTO fa rima con TATTO? LIVELLO ACUSTICO GERANIO è una pianta? LIVELLO SEMANTICO
La traccia resta se la codifica è profonda
I processi di STM ed LTM potrebbero descrivere non fasi successive della ritenzione, ma fasi contemporanee di analisi degli stimoli. Le fasi della STM descriverebbero il ricordo più transitorio, mentre alle fasi LTM corrisponderebbe l’analisi più profonda. Ad essa appartengono anche gli aspetti semantici.
La memoria non conserva un item in una sola maniera, ma lo conserva sotto forma di diversi componenti. Uno stimolo ha infatti varie componenti costitutive (semantiche, fonetiche, d’immagine)
I modelli a rete Hierarchical Semantic network Collins e Quillian
Organizzazione gerarchica dei concetti Principio di economia cognitiva: proprietà codificate al livello piu’ alto possibile
Verifiche sperimentali
Effetto di grandezza di categoria: es. Confronto un pettirosso e’ un uccello / e’ un animale
Economia cognitiva: es. Confronta: un uccello ha le piume / ha la pelle
Modello di memoria semantica di Quillian