Società Operaia di Mutuo Soccorso
Comune di Voghera
A PORTE APERTE RASSEGNA TEATRALE 2008-2009 Cinema Teatro Arlecchino
con il patrocinio di
RASSEGNA TEATRALE SOMS VOGHERA Intervento del Sindaco Dott. Aurelio Torriani
C
on l’organizzazione della stagione teatrale, la Soms di Voghera torna agli antichi fasti ed integra le già importanti stagioni
cinematografiche con un nuovo calendario culturale di alta qualità.
evento che va ad arricchire l’offerta culturale cittadina, ed è per questo motivo che confido in un potenziale giudizio positivo degli spettatori, vera anima critica e costruttiva di ogni evento culturale. In attesa di riaprire il teatro Sociale, vero e insostiuibile
salotto
culturale
della
città,
la
rassegna teatrale della Soms si terrà al cine-teatro Arlecchino, storico cinema cittadino e sala in grado di ospitare importanti eventi culturali. Non mi resta quindi che complimentarmi con la Soms ed augurare buona visione e buon divertimento a tutti i potenziali spettatori della nuova stagione teatrale che, spero, possano essere davvero tanti.
Il Sindaco di Voghera Dott. Aurelio Torriani
A PORTE APERTE
per tutta la popolazione, si tratta di un importante
RASSGNA TEATRALE 2008-2009
Per gli appassionati vogheresi, ma più in generale
A porte aperte,
…perché tutti vengano a Teatro!!! Quest’anno la Rassegna teatrale del Comune di Voghera, torna, come fu negli anni ’90, al Cinema Teatro Arlecchino. Perché la Società Operaia di Mutuo Soccorso, proprietaria e gestore del locale, ha vinto la gara d’appalto per le stagioni 2008-2009 e 2009-2010. Perché la Soms, non dovendo pagare altri per disporre di un teatro e non avendo fini di lucro, ha potuto dedicare ogni risorsa economica alla qualità del programma ed al mantenimento di un basso costo dei biglietti d’ingresso. Diversamente dal passato, ora la Soms ha anche programmato e organizzato la stagione teatrale avvalendosi del contributo di chi aveva grande esperienza in questo settore, ma anche di nuove ed appassionate risorse umane. Pur essendo una “azienda” assolutamente “sui generis”, potremmo dire che questa è la nostra filosofia aziendale: rivitalizzare i valori storici per proiettarli nel futuro. Per far sì che la solidarietà, la mutualità, la cooperazione, che sono i valori fondanti del nostro sodalizio, diano la loro impronta alla crescita culturale e professionale di nuove generazioni. Altri, su queste pagine, diranno del carattere della Rassegna e dei contenuti degli spettacoli con la dovuta competenza; a me sia consentito di esprimere l’orgoglio per questo compito e di attestare alla Amministrazione Comunale il merito di un impegno costante e coerente per le attività culturali. In questo contesto di collaborazione tra Soms ed Amministrazione Comunale, cha va sempre più consolidandosi, daremo il massimo delle nostre capacità per offrire alla cittadinanza Vogherese cultura di valore a prezzi popolari ed a condizioni fruibili da tutti. Ringrazio di cuore coloro che, magari anche venendo a teatro per la prima volta, condivideranno con noi questo progetto di crescita culturale; ringrazio coloro che hanno collaborato e collaboreranno alla realizzazione di questo progetto: tra questi, gli sponsors di cui sottolineo il valore non solo economico del contributo, i soci e gli amici che fin dall’inizio ci hanno sostenuto. Il ringraziamento migliore che so esprimere è assumere l’impegno a che la Soms torni a svolgere con sempre maggior efficacia quel ruolo di protagonista della vita culturale cittadina che ne ha caratterizzato la storia. A tutti, un augurio di momenti sereni, appassionanti, coinvolgenti, stimolanti, con la visione degli spettacoli delle Rassegne “A porte aperte” e “Teatromagia”. Tutti a Teatro!!! Ma proprio tutti !!!! Vittorio Pini Presidente SOMS Voghera
“Il teatro non è fatto per descrivere l’uomo e ciò che fa, ma per costruire un essere umano”.
E
(Antonin Artaud) ccoci finalmente arrivati in cima alla scala! E’ stato senza dubbio un viaggio in salita, orgogliosamente portato a termine con le sole nostre forze; ogni piolo guadagnato è frutto di impegno caparbio e sincera dedizione, ma il risultato ci riempie a tal punto di gioia, che ormai le fatiche affrontate ci sembrano un contrappasso quasi inevitabile per la presentazione di questo progetto, a noi carissimo, in cui crediamo senza riserve. Abbiamo deciso di chiamare questa rassegna “A Porte Aperte” per sottolineare il nostro obiettivo principale: offrire spettacoli di alto valore artistico, scelti fra le più pregevoli realtà teatrali del nostro panorama nazionale, a tutti i cittadini vogheresi. Tutti. E quindi anche a coloro che non sono abituati ad andare a teatro, che magari non ci sono mai andati. Voghera, ad onta della sua media grandezza, si delinea sempre più come città dormitorio, serbatoio di manodopera pendolare, comunità smembrata e in costante perdita della coscienza – e conoscenza – di sé. Intendiamo proporre perciò un teatro di qualità, che possa appunto parlare a tutti, che ci faccia aggregare, ridere, piangere, riflettere, che in qualsiasi modo ci scuota: perché, nonostante i poderosi colpi infertigli, il teatro è ancora vivo e ci può ancora parlare. E far parlare. Il nostro tortuoso percorso si intreccia con il tema sotteso alla rassegna di quest’anno: il dialogo fra passato e presente e fra culture diverse. L’idea è dettata dalla necessità di riaffermare la validità etica giustamente attribuita al teatro fin dall’antichità e che ancora oggi ha ragione di essere, dati la superficialità ed il qualunquismo ormai dilaganti da cui siamo circondati. Ecco perché abbiamo pensato al progetto “Teatro e Memoria”, comprendente i titoli: “Italiani Cìncali! – Minatori in Belgio”, “Alma Rosè” e “Maggio ‘43”, i quali parlano di pagine della nostra Storia recente, già tristemente dimenticata. Al Belgio, ad Auschwitz ed a Palermo si aggiunge un’altra tappa della nostra esplorazione, con “India”, un’analisi dell’evoluzione storico-culturale e filosofica di un popolo. C’è spazio anche per un viaggio fantastico, a ritroso nel tempo, quello proposto da “Buonanotte Desdemona (buongiorno Giulietta)”, che indaga inoltre il tema dell’attualizzazione di un classico universale qual è Shakespeare, la cui perenne validità è dimostrata dalla possibilità di arricchire i suoi celeberrimi personaggi delle nostre istanze più moderne. Proseguiamo con la riscrittura di un grande classico di Lewis Carroll: “Alice, una meraviglia di paese”, una “metafora della follia contemporanea”, per dirla con le parole di Lella Costa. Infine, la parola passa ad un indiscusso classico del Novecento: Arthur Miller, con “Una Specie di storia d’amore”, due gustosi atti unici incentrati sulla comunicazione “di coppia” ai giorni nostri. La nostra speranza ed il nostro impegno per il futuro sono volti a far riacquistare a Voghera una posizione di preminenza nella promozione della cultura teatrale, spunto per un cammino di consapevolezza e crescita spirituale, per “superare le frontiere…per arrivare a incontrarci, per non perderci più tra la folla, né fra le parole, né fra le dichiarazioni, né fra idee graziosamente precisate”, come afferma il grandissimo Jerzy Grotowski, maestro della ricerca teatrale novecentesca. Le Direttrici Artistiche Elisa Binda – Alessandra Genola
Lombardia
VOGHERA
COMITATO SOCI COOP
coop Voghera Viale Repubblica 97 VOGHERA (PV). Tel. 0383-212062
CALENDARIO SPETTACOLI GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2008 Compagnia del Teatro dell’Argine ITC Teatro
ITALIANI CINCALI! Di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta Diretto ed interpretato da Mario Perrotta Voci amichevolmente registrate da Peppe Barra, Ferdinando Bruni, Ascanio Celestini, Laura Curino, Elio De Capitani
LUNEDÌ 26 GENNAIO 2009 Giorno della Memoria Compagnia Alma Rosè
ALMA ROSÈ
DOMENICA 15 MARZO 2009 Teatro Stabile di Genova – Mercadante Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con il Comune di La Spezia
INDIA Scritto ed interpretato da Mara Baronti Con Cristina Alioto e Patrizia Belardi Regia di Alfonso Santagata
MARTEDÌ 24 MARZO 2009 Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato Ivan de Zajc di Fiume in coproduzione con A.T.I.R.
BUONANOTTE DESDEMONA (BUONGIORNO GIULIETTA) Di Ann-Marie MacDonald Regia di Serena Sinigaglia
Di Claudio Tomati Coordinamento registico di Mauro Maggioni
Con Elena Brumini, Fabio Chiesa, Maria Pilar Perez Aspa, Marcela Serli, Mirko Soldano
Con Annabella Di Costanzo ed Elena Lolli
MERCOLEDÌ 1 APRILE 2009
Musiche originali e strumenti Mauro Buttafava
Teatro Out Off
MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2009
UNA SPECIE DI STORIA D’AMORE
Santo Rocco e Garrincha in collaborazione con Accademia Perduta/ Romagna Teatri
MAGGIO ‘43 Scritto, diretto ed interpretato da Davide Enia Musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri
Di Arthur Miller Regia di Lorenzo Loris Con Mario Sala ed Elena Callegari
GIOVEDÌ 7 MAGGIO 2009 IRMA Spettacoli
ALICE, UNA MERAVIGLIA DI PAESE Di Lella Costa, Giorgio Gallione, Massimo Cirri, Adriano Sofri
RASSEGNA 08/09
Liberamente tratto da Lewis Carroll Regia di Giorgio Gallione
giovedÌ 11 dicembre 2008
ITALIANI CINCALI! Parte I: Minatori in Belgio Compagnia del Teatro dell’Argine - Bologna Di Nicola Bonazzi Mario Perrotta Diretto ed interpretato da
Mario Perrotta Voci amichevolmente registrate da Peppe Barra Ferdinando Bruni Ascanio Celestini Laura Curino Elio De Capitani
Teatro e M
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Lo sguardo di questo spettacolo-indagine sull’emigrazione degli Italiani nelle miniere di carbone del Belgio risale a quando Mario Perrotta, bambino che da Lecce raggiungeva in treno il padre a Bergamo, osservava quei “viaggiatori particolari”, il cui ricordo – ricordo dei loro volti e gesti, del loro sudore, delle loro lacrime - riaffiora nella carnalità di questo monologo fondato su una meticolosa documentazione, forte di un’interpretazione impeccabile e reso alato dall’emozione. La Storia e le storie, le vicende personali che i minatori testimoniavano nelle loro lettere, vengono trasfigurate nella fantasia di un giovane postino: unico uomo rimasto solo in paese ed unico a saper leggere e scrivere, per dar coraggio alle donne racconta di un nuovo mondo meraviglioso…racconta come può, come deve, per non svelare le condizioni umilianti di quel lavoro. La vera spina dorsale dello spettacolo sono state le centinaia di ore di interviste a chi in miniera c’è stato, che hanno permesso di ricostruire uno spaccato violento e amaramente ironico di un’Italia uscita dalla guerra e pronta ad affrontare il boom economico.
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Perrotta, lungi dal rifugiarsi in toni cupi o patetici, dispiega le sue superbe doti di narratore e, a ritmo incalzante, senza mai cedimenti o sbavature, inserendo spunti talvolta persino comici nel loro realismo, ci racconta di questo doloroso periodo e della sua realtà di fondo, già annunciata dal titolo: Cìncali, ossia zingari! Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati…
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Il 29 novembre 2003, lo spettacolo ha ricevuto la targa commemorativa della Camera dei Deputati con la seguente motivazione: “all’attore e regista Mario Perrotta e al drammaturgo Nicola Bonazzi, per l’alto valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione che ricostruisce con assoluta fedeltà una parte della nostra storia che non possiamo dimenticare”. Lo spettacolo è inoltre finalista del Premio UBU 2004 come Miglior Nuovo Testo Italiano, la compagnia è vincitrice del Premio Hystrio della Critica Italiana 2006, nel settembre 2008 Mario Perrotta ha ricevuto il prestigioso Premio “Città del Diario”, assegnato in precedenza a Marco Paolini, Ascanio Celestini e Rita Borsellino dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve S. Stefano (AR).
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o lunEDÌ 26 GENNAIO 2009
ALMA ROSÈ
Teatro e M
La messa in scena è incentrata sul rapporto tra le due musiciste, il loro diverso modo di vivere il lager e la necessità di fare musica. Per Fania suonare è un mezzo per sopravvivere e sopravvivere è ricordare per “fare sapere al mondo”. Anche in una condizione estrema Fania riesce a mantenere intatta la propria umanità: sa di suonare e cantare una musica “che è la cosa migliore a Birkenau in quanto procura oblio e divora il tempo, ma è anche la peggiore perché ha un pubblico d’assassini”.
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Di Claudio TOMATI Con
Annabella DI COSTANZO Elena LOLLI
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Per Alma la musica è un fine, il fine su cui ha costruito la propria identità di tutta una vita, e quando, deportata ad Auschwitz, le viene affidata la direzione dell’orchestra femminile del campo, nulla le importa più se non fare bene il proprio lavoro e realizzare musiche sublimi, disinteressandosi degli effetti collaterali delle proprie azioni.
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Compagnia Alma Rosè
Alma Rosè è uno spettacolo ispirato al libro di Fania Fenelon “Ad Auschwitz c’era un’orchestra”, testimonianza della sua detenzione nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau dal gennaio del 1944 alla fine della guerra. Qui Fania entrò a far parte dell’unica orchestra femminile di tutti i campi di concentramento della Germania e dei territori occupati, diretta da Alma Rosè, eccezionale violinista ebrea, nipote di Gustav Mahler.
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Musiche originali e strumenti Mauro BUTTAFAVA Coordinamento registico Mauro MAGGIONI
Alma ha un unico scopo e lo porterà alle estreme conseguenze. Nel 1997 è stato assegnato il Premio ETI Scenario allo spettacolo “Alma Rosè”, che ha poi dato il nome al gruppo, fondato nello stesso anno da Annabella Di Costanzo, Manuel Ferreira e Elena Lolli. La compagnia è inoltre vincitrice del Premio HystrioProvincia di Milano 2008. Alma Rosè segue un’idea di teatro che è quella di lavorare in piena autonomia, di pensiero e di ricerca, spaziando dalla fiaba a tematiche di tipo politico e civile, trovando di volta in volta spunti e temi di riflessione diversi. Oltre che nei teatri opera anche in situazioni non teatrali e in tutti quei luoghi di aggregazione, della cultura, del sociale, del lavoro, che sono interessati a promuovere dialogo e riflessione.
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MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2009
MAGGIO ‘43 Santo Rocco e Garrincha in collaborazione con Accademia Perduta Romagna Teatri Scritto, diretto ed interpretato da
Davide Enia Musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri
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Anche vista dagli occhi di un bambino la guerra è guerra. E’ una tragedia raccontata dal basso, da un’innocenza che va perdendosi, quella del piccolo Gioacchino, che vede lo sgretolamento a tappe del suo buffo, pittoresco nucleo familiare, travolto dalle macerie della Storia. Il bombardamento di Palermo del 9 maggio 1943 cancella non solo i paesaggi di riferimento, ma anche le norme che regolano la vita in tempo di pace. L’iniziazione all’età adulta diventa per Gioacchino un viaggio all’inferno, fra trucchi e furbizie, lavoro e fatica, squadroni fascisti e borsanera, sfollamenti e case distrutte. “Erano tempi cupi, in cui necessario era ingegnarsi per riuscire a sopravvivere. Erano tempi atroci, in cui la morte cadeva inattesa dall’alto o dal basso dei mercati neri, che stritolavano con prezzi schizzati alle stelle. Erano tempi malati e bugiardi, tempi cinici e bari. Assomigliano ad oggi.”
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Davide Enia, anche detto “il tornado che si abbatte sul palco”: un vortice di energia, una vera forza della natura, acclamato da critica e pubblico per la sua creatività, è uno dei più interessanti autori ed attori della scena italiana dei nostri giorni. In questo “cunto” contemporaneo rielabora, intreccia ed incastona in un’unica storia le testimonianze di persone che subirono quei giorni e ne uscirono miracolosamente illese. E, fra riso e pianto, ci regala un’ultima, fiabesca filastrocca, un fragile e prezioso filo d’argento che lega il passato al futuro.
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Nel 2003 viene attribuito ad Enia il Premio UBU speciale “per la nascita di un nuovo cantastorie, dimostrata dalla sua attenta ricerca sulla memoria, sulla lingua, sulla tradizione del cunto di Palermo”. Nel 2005, il Premio Hystrio alla drammaturgia, il Fescennino d’oro ed il Premio Olimpico ETI come “Autore di Novità italiana”. A maggio 2006 gli vengono assegnati il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Vittorio Gassman come miglior giovane talento. “Maggio ‘43” ha vinto il Premio come miglior spettacolo alla rassegna internazionale moldava “Teatrul Unui Actor” nel 2003.
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domenica 15 MARZO 2009
INDIA “India” è un racconto a più voci e a vari livelli: in esso dialogano la narrazione, la danza, il canto e la musica. Mara Baronti, narratrice coinvolgente e comunicativa, accompagnata in scena per i movimenti e le musiche dal vivo da Cristina Alioto e Patrizia Belardi, ci guida nell’esplorazione del popolo e della cultura di questo grande paese, con il quale sempre più la nostra vita quotidiana si dovrà confrontare. Da sempre innamorata conoscitrice dell’India e del suo sapere, curiosa ed instancabile lettrice dei grandi miti della sua tradizione, come Mahabaratha, Kalika Purana e Ramajana, la Baronti ha dato vita ad uno spettacolo che “Non racconterà dei grandi successi nell’informatica, dei contadini e delle multinazionali, delle dighe, della dote e delle vedove, ma, spero, del perché tutto questo può accadere. “India” è un racconto di miti e di Dei che ci serve a entrare nella filosofia degli indiani e, attenzione, qui la filosofia non è una materia scolastica ma vita, ricerca, giorno dopo giorno della conoscenza, non del mondo, ma di Sé…“India” ci farà rendere conto che questo modo di intendere la vita non è completamente estraneo a noi europei.” La regia di questo viaggio appassionato ed emozionante, sospeso tra mitologia e vita quotidiana, è affidata ad Alfonso Santagata, padre indiscusso del teatro di ricerca italiano.
Teatro Stabile di Genova Mercadante Teatro Stabile di Napoli Di e con
Mara Baronti e con Cristina Alioto Patrizia Belardi Regia Alfonso Santagata Immagini, scene e costumi Beatrice Meoni Musiche Chiara Cipolli Davide Ferrari Cristina Alioto Francesco Menconi Design delle immagini Uovoquadrato Luci Sandro Sussi Fonico Francesco Menconi Foto Enrico Buselli
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marteDÌ 24 MARZO 2009
buonanotte desdemona (buongiorno giulietta) ATIR in coproduzione con il Teatro Nazionale Croato Ivan De Zajc Di Ann-Marie MacDonald Con
Fabio Chiesa Stefano Orlandi Maria Pilar Perez Aspa Marcela Serli Chiara Stoppa Traduzione Monica Capuani Regia Serena Sinigaglia Scene Maria Spazzi Costumi Federica Ponissi Luci Alessandro Verazzi Colonna sonora Sandra Zoccolan
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Ann-Marie MacDonald, drammaturga e attrice canadese, ha scritto e recitato con successo per il teatro, il cinema e la televisione. In quest’opera rivisita in chiave comico-grottesca due celeberrimi capolavori di Shakespeare, ovvero “Romeo e Giulietta” e “Otello”: cosa accadrebbe se il Bardo li avesse concepiti come commedie? Ce Io rivela, suo malgrado, Costanza Ledbelly. Ricercatrice universitaria geniale ma assai sprovveduta, è il ghost writer del professor Notte, di cui è disperatamente innamorata, e sta scrivendo una tesi di dottorato per dimostrare che i due drammi di Shakespeare si sono trasformati in tragedie a causa di un Fool perduto. Grazie ad un codice alchemico, Costanza piomba prima a Cipro, poi a Verona e, alterando il destino di morte di Desdemona e Giulietta, intraprende in realtà un viaggio alla scoperta di sé, durante il quale si trasformerà da vittima indifesa in intrepida eroina, libera dalla paura di se stessa e dei suoi talenti. La MacDonald rimescola in modo divertente e gustoso le opere di Shakespeare, giocando con le battute dei testi originari e creando, come dichiara la giovane ma già affermata regista, “una rivoluzione che sovverte l’ordine stabilito delle cose, che stravolge il pigro e inesorabile scorrere del tempo, che confonde le carte, in un impeto sublime di libertà e vitalismo… un gioco, il gioco del teatro per antonomasia, in cui cinque soli attori si moltiplicano in tanti personaggi diversi, dove gli uomini interpretano le donne, le quali a loro volta interpretano gli uomini, dove le identità si mischiano fino a generare equivoci esilaranti e situazioni paradossali.”
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MERCOLEDÌ 1 APRILE 2009
UNA SPECIE DI STORIA D’AMORE Lo spettacolo comprende due atti unici scritti negli anni Ottanta dal noto drammaturgo Arthur Miller ed incentrati su due coppie singolari. In “Una Specie di Storia d’ Amore”, la cui ambientazione antinaturalista guarda ai classici noir hollywoodiani degli anni ’40, un investigatore di provincia onesto ma goffo e privo di fantasia è irresistibilmente attratto da una donna ambigua, forse una prostituta, inafferrabile dietro le sue mille metamorfosi ed implicata in un processo corrotto, del quale conosce informazioni preziosissime per lo stralunato detective. Nel secondo episodio del dittico, “Non Mi Ricordo Più Niente”, due vecchietti, amici di vecchia data, vivono da soli in case vicine e spesso si fanno compagnia per la cena. Vittime della sclerosi, sono immersi in una vaghezza che rende la loro amicizia comicamente precaria, ma non impedisce ai due di avere certezze od approdare ad illuminazioni; attraverso brandelli di passato che affiorano, arrivano a comprendere cose che in precedenza trovavano oscure. La loro metodicità nei gesti di routine, le maniere a tratti burbere ed i loro frequenti battibecchi ci fanno sorridere con tenerezza. Senza ignorarne gli inconvenienti, in questo breve capolavoro Miller tratteggia serenamente e quasi con ottimismo i lati positivi e la ricchezza interiore derivati dalla terza età. Lo spettacolo è sostenuto dalla bravura di Elena Callegari e dall’ipertrofica comicità dell’attore pavese Mario Sala, che in coppia con Loris, regista del Teatro Out Off, ha già ricevuto il Premio della Critica 2002 per “I Naufragi di Don Chisciotte” ed il Premio UBU 2005 per “Bingo” come migliore novità straniera. Il Teatro Out Off ha anche ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2007.
Produzione Teatro Out Off Di Arthur Miller Traduzione Masolino D’Amico Regia Lorenzo Loris Con
Elena Callegari Mario Sala Progetto visivo Dimitris Statirirs Stefano Bruscolini Scenografia Daniela Gardinazzi Costumi Nicoletta Ceccolini Consulenza musicale Andrea Mormina Ariel Bertoldo
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GIOVEDÌ 7 maggio 2009
ALICE, UNA MERAVIGLIA DI PAESE IRMA Spettacoli Di Lella Costa Giorgio Gallione Massimo Cirri Adriano Sofri Liberamente tratto da Lewis Carroll Regia di Giorgio Gallione Con
Lella Costa Musiche originali Stefano Bollani Costumi Antonio Marras Scene Paolo Bazzani Luci Jean Claude Asquié
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“E’il più visionario (e meno infantile) dei film di Walt Disney... E’ il simbolo di qualcosa, di tante cose che hanno popolato i sogni e i viaggi di tanti esploratori contemporanei; e di tante avventure…” racconta Lella Costa. Portare Alice in scena può voler dire intraprendere “un viaggio che somiglia più ad un cavaturaccioli che ad un sentiero”, inseguendo tracce che non portano da nessuna parte, con regole fatte solo di eccezioni. Così potremo scoprire che anche il nostro mondo, come quello di Carroll, è solo un gioco illusorio di ombre e luci dove si può entrare attraverso una screpolatura dell’aria, un foro della terra o un’improvvisa debolezza nella superficie di uno specchio. Alice in palcoscenico può significare allora coltivare programmaticamente il nonsenso, andando a “lezione di oblio” o frequentando la scuola della Finta Tartaruga che insegna a scrivere con “pinna e calamaro” e dà ripetizioni di “Dissenno”. Ma Alice è anche inseguire “una specie di speranza disperata” consapevoli che talvolta viviamo prigionieri dei sogni altrui e che la “meraviglia di paese” in cui viviamo spesso è nient’altro che un mondo odioso e sgarbato, popolato da re e regine malvagie e da ciclopi ipnotizzatori col volto a forma di monoscopio. E se “pensare confonde le idee” o è consigliabile, come ci dice Alice, imparare a guardare ogni cosa con una sorta di strabismo mentale, sarà forse utile (e divertente) attraversare pure i paradossi e i controsensi del mondo contemporaneo alla ricerca della follia e dell’insensatezza del nostro paese delle meraviglie, spesso troppo simile ad una partita a scacchi giocata da Re decerebrati e arroganti Cappellai Matti.
Balma, Capoduri & C. s.p.a
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SOCIETA’ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO
TEATROMAGIA
Rassegna domenicale di teatro per ragazzi e famiglie CINETEATRO ARLECCHINO Voghera
TEATROMAGIA Rassegna domenicale di teatro per ragazzi e famiglie Gennaio – Marzo 2009
Cineteatro Arlecchino - ore 16.00 TEATROMAGIA è una Rassegna Teatrale rivolta ai ragazzi e alle famiglie che
vuole offrire loro la possibilità di trascorrere “insieme” una domenica pomeriggio, vivere “insieme” nel teatro seduti fianco a fianco, la libertà del pensare, partecipare “insieme”, e condividere le gioie e le emozioni con gli altri protagonisti che partecipano. Una Rassegna che intende anche mettere a confronto le diversità dei linguaggi e repertori ispirati a nuove drammaturgie, rinnovando l’invito al gioco e all’immaginazione per i più piccoli e alla riflessione e approfondimento per i più grandi.
TEATROMAGIA
dunque con l’obiettivo di aiutare il pubblico – soprattutto quello infantile – ad uscire dalle abitudini consolidate, per ritrovare “fuori”, a teatro la domenica pomeriggio, una di quelle domeniche fredde e un poco tristi come possono essere le domeniche dei mesi invernali, il valore – ancora oggi più che mai valido, di aggregazione e partecipazione. In questa epoca “tridimensionale” in cui il bambino e l’adolescente subiscono passivamente il fascino della televisione e di video giochi la cui comunicazione avviene solamente attraverso il telecomando, la SOMS intende proporre dunque una Rassegna di teatro che sappia alimentare la curiosità e coinvolgere il pubblico di famiglie e ragazzi in modo “passionale” ed “emotivo”. Antonin Artaud, regista, drammaturgo attore e scrittore di importanti saggi sul teatro, ha scritto che “il teatro non è fatto per descrivere l’uomo e ciò che fa ma per costruire un essere umano”. Noi ci sentiamo di aggiungere… “a partire dalle giovani generazioni”
Le Direttrici Artistiche Elisa Binda – Alessandra Genola
DOMENICA
18 GENNAIO ~ ore 16
CASA DEGLI ALFIERI – TEATRO DEGLI ACERBI Castegnole M.to (AT)
RENZO TRAMAGLINO,SPOSO PROMESSO Da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni Con Fabio Fassio Testo e Regia di Luciano Nattino Il Lavoro teatrale è una rivisitazione del famoso romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni attraverso gli occhi spalancati ed ingenui ed il racconto di uno dei due protagonisti principali, quel Renzo Tramaglino colpito dalle avversità di quel matrimonio che “non s’ha da fare” e preso a mezzo dalle piccole e grandi difficoltà che gli altri fatti del romanzo impongono. Il racconto si dipana in rima e in una parlata di più dialetti padani come un “cunto” antico del teatro popolare. Un modo per leggere il capolavoro manzoniano e farlo conoscere (attraverso lo specifico linguaggio teatrale) ai ragazzi. In scena un traghetto leonardesco a ricordare l’andirivieni di Renzo, la sua fuga, le sue traversie e il destino che gli scorre sotto come un fiume. Fascia d’età: a partire da 8 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 1 ora
DOMENICA
L’Attore, a fine spettacolo può intrattenersi con il pubblico per dialogare sui temi dello spettacolo e sul lavoro di attore.
15 FEBBRAIO ~ ore 16
ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI –FERRUCCIO FILIPPAZZI
IL BRUTTO ANATROCCOLO Liberamente ispirato a H.C. Andersen e C. Pinkola Estès Con Ferruccio Filippazzi – voce che racconta, Serena Bandoli - voce che canta Fabrizio Tarroni musica “Quel che soprattutto mi piace è stare sotto il grande cielo azzurro e sotto l’acqua fresca e azzurra…”. Per il gatto non aveva alcun senso stare sott’acqua e criticava l’anatroccolo per i suoi stupidi sogni. Per la gallina non aveva senso avere le penne tutte bagnate e prendeva in giro anche lei l’anatroccolo. Alla fine fu chiaro che anche lì non avrebbe trovato pace, e quindi l’anatroccolo se ne andò per vedere se trovava qualcosa di meglio lungo la via. Gli animali che popolano la fattoria sono cuccioli spauriti o imprudenti, vecchi saggi o brontoloni, furbi, prepotenti, coraggiosi… insomma creature che provano ad affrontare la vita protetti e confortati in questa difficile avventura da norme e codici che regolano i comportamenti. E se l’uovo è diverso? Se nasce una grossa creatura sgraziata, la pelle segnata da sinuose vene rosse e blu, i piedi di un porpora chiaro e la pelle di un rosa trasparente? È facile dirgli “Come sei brutto! Fila via!”. Scappa lontano il brutto anatroccolo e noi proviamo a stargli vicino, a fargli coraggio; come Andersen, strenuo difensore del bambino perduto e del suo diritto a cercare e trovare i suoi simili. Di Pinkola Estès ci è piaciuta la capacità poetica di inserire la storia dell’anatroccolo nella più grande storia del cerchio della vita, attraverso le diverse stagioni dell’uomo e della natura. Fascia d’età: a partire dai 4 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore, canto, musica e oggetti scenici Durata: 1 ora circa
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DOMENICA
8 MARZO ~ ore 16
TEATRO ALL’IMPROVVISO – Mantova
LE STAGIONI DI PALLINA Da una poesia di Emily Dickinson Di Dario Moretti e Cristina Cazzola Con Cristina Cazzola “Come il fulmine ai bambini è reso facile con parole gentili, la verità deve abbagliare gradualmente, o ogni uomo sarebbe cieco” (Emily Dickinson) Una attrice racconta e danza all’interno di uno spazio dove un pittore crea, con acqua e colori, le immagini che vengono proiettate su un bianco fondale di tulle. La musica segna il ritmo del racconto e provoca l’attrice, punzecchia il pubblico con ironiche, buffe e inaspettate melodie, unisce magicamente le immagini alla voce che diventa una guida all’interno di un mondo di forme e colori. Ecco allora che Pallina salta, sbatte e rimbalza, poi finisce in mezzo all’acqua, poi nel laboratori del pittore poi…Pallina si trasforma e gioca cambiando misure, forma e colore. Diventa pesce, fiore, bruco, pulcino e fiocco di neve. Fascia d’età: a partire da 3 anni Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e visuale Durata: 45 minuti circa
DOMENICA
Lo spettacolo ha vinto il Premio ETI - Stregagatto 2004 come miglior spettacolo per l’infanzia
22 MARZO ~ ore 16
ASSOCIAZIONE ARTEMISTA E ASSOCIAZIONE PEPPINO SARINA
FERDINANDEA – L’isola che tutti hanno desiderato ma che nessuno ha meritato Con Marzia Alati e Elisa Pifferi Testo e pupazzi Walter Canedoli Regia di Mauro Buttafava 1831. Sul Mediterraneo si affaccia una nuova isola. Scienziati, geologi e pittori vengono invitati per descrivere la nuova meta. Poi è la volta dei diplomatici e dei militari. Francia, Inghilterra e Regno delle Due Sicilie si contendono l’isola. Quando ormai i cannoni sono pronti a sparare….TUTTO SI FERMA E…………….. Una storia che affronta tematiche senza tempo: la natura in continua trasformazione e gli uomini che si contendono la terra. UNA STORIA CHE SEMBRA UNA FAVOLA MA CHE INVECE E’ REALMENTE ACCADUTA. Fascia d’età: a partire da 8 anni Tecnica utilizzata: Teatro d’attore e di figura Durata: 1 ora circa
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MODALITÀ DI ACQUISTO BIGLIETTI E ABBONAMENTI RASSEGNA “A PORTE APERTE” BIGLIETTI Posto unico € 10 / Riduzione giovani fino a 19 anni € 5 Spettacolo “Alma Rosè” (Giornata della memoria) Posto unico € 5 / Riduzione giovani fino a 19 anni € 3 Spettacolo “Alice, una meraviglia di paese” con Lella Costa Posto unico € 15 / Riduzione giovani fino a 19 anni € 10 Per gli abbonati: Posto unico € 12 - Riduzione giovani fino a 19 anni € 8 ABBONAMENTO ai quattro spettacoli Maggio 43 – India - Buonanotte Desdemona (Buongiorno Giulietta) - Una specie di Storia d’amore
Posto unico € 30 GRUPPI ORGANIZZATI Per ogni gruppo di 15 studenti, verranno riconosciuti 2 biglietti adulti in omaggio
RASSEGNA “TEATROMAGIA” BIGLIETTI Posto unico € 5 / Riduzione fino a 13 anni € 3,50
I biglietti per ITALIANI CINCALI saranno in vendita a partire da MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE 2008 I biglietti e gli abbonamenti per gli altri spettacoli saranno in vendita a partire da VENERDÌ 12 DICEMBRE 2008
ORARI BIGLIETTERIA Presso il Cineteatro Arlecchino negli orari di proiezione pomeridiana e serale. Presso la sede della SOMS Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 9 alle 12.30 Martedì e Giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 17 alle 19
progetto grafico e realizzazione EMMEBIWEB.EU
CALENDARIO BIGLIETTERIA
27058 Voghera (PV)
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