Rassegna Stampa Mercoledì 21 ottobre 2015
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Rassegna del 21 ottobre 2015 ISTITUTO MARIO NEGRI Adnkronos Salute
Ricerca: farmaco 'made in milano' può' dimezzare i danni post-ictus
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Agi
Nuovo farmaco limita danni neuronali da ischemia
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Agiellenews
Ricerca: al mario negri sintetizzato farmaco per ridurre danni infarto cerebrale
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Ansa
Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore
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Ansa
Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore
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Ansa
Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore
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Aska News
Mario negri: sintetizzato farmaco che limita danni da ictus a 50%
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La Repubblica_it
Ictus, studio del mario negri su farmaco che riduce del 50% il danno
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La Repubblica_it
Ictus, studio del mario negri su farmaco che riduce del 50% il danno
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Avvenire.it
Un inibitore contro l'ischemia cerebrale
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Le Scienze
Irccs mario negri / nico: sintetizzato un farmaco per i danni da ischemia
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Contattonews
Mario negri: sintetizzato farmaco che limita danni da ictus a 50%
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Quotidiano Sanitã .it
Ischemia. sintetizzato un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali. la ricerca dell'irccs mario negri Un farmaco made in italy dimezza i danni dell'ictus
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Italiasalute
Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore studio su modelli animali, 'mario negri' milano e 'nico' torino Un nuovo farmaco contro i danni da ictus
Leonardo.it
Ictus: nuovo farmaco limiterà i danni del 50%
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Il Farmacista Online.it
Ischemia. sintetizzato un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali. la ricerca dell'irccs mario negri Medicina: sintetizzato un farmaco che può limitare i danni neuronali in seguito a ischemia Mario negri. sintetizzato un farmaco inibitore che limita i danni neuronali dopo un'ischemia Sintetizzato nuovo farmaco che può limitare del 50% i danni da ischemia
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Virgilio
Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore
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Yahoo!
Mario negri: sintetizzato farmaco che limita danni da ictus a 50%
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Healthdesk.it Federfarma
Meteoweb Mi-lorenteggio.com Quotidiano Di Sicilia
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RICERCA: FARMACO 'MADE IN MILANO' PUÒ' DIMEZZARE I DANNI POST-ICTUS = Sintetizzato al Mario Negri in collaborazione con il Nico di Torino, l'effetto protettivo dura 6 ore Milano, 20 ott. (AdnKronos Salute) - Un farmaco 'made in Milano' promette di dimezzare i danni cerebrali da ictus, con un effetto protettivo che si mantiene anche a 6 ore dall'evento. Il composto si chiama GADD45Beta, inibisce una proteina (MKK7) che agisce da 'killer' dei neuroni dopo uno stroke, ed è stato sintetizzato all'Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri del capoluogo lombardo. Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, per funzionare ha bisogno di nutrimento e ossigeno, ricordano dalla struttura diretta da Silvio Garattini. Queste sostanze vitali vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni, e quando il flusso diretto al cervello è bloccato si verifica un'ischemia che genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina MKK7 ha un ruolo chiave nel determinare la morte neuronale dopo un attacco ischemico cerebrale. Il team diretto da Tiziana Borsello del 'Mario Negri', e del Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'università degli Studi di Milano, in collaborazione con il gruppo guidato da Alessandro Vercelli, direttore del Nico-Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'università degli Studi di Torino, ha sintetizzato quindi GADD45Beta, un inibitore specifico della proteina MKK7. (segue) (Red-Opa/AdnKronos) 20-OTT-15 15:33
ISTITUTO MARIO NEGRI
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Nuovo farmaco limita danni neuronali da ischemia 17:09 20 OTT 2015
(AGI) - Milano, 20 ott. - Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello e' bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori italiani ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Il lavoro e' stato diretto da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università' degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università' degli Studi di Torino. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può' essere ridotto del 50 per cento. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rTPA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed e' importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50 per cento", ha commentato Borsello. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha concluso Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità' di recupero".
ISTITUTO MARIO NEGRI
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(AGIELLE) - Ricerca: al Mario Negri sintetizzato farmaco per ridurre danni infarto cerebrale (AGIELLE) - Milano - Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7 la quale ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell' Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%" commenta Borsello. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - sottolinea Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero", (agiellenews.it)
20/10/2015-12:23 Pubblicato in: MILANO I LOMBARDIA I Istituzioni
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Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore Studio su modelli animali, 'Mario Negri' Milano e 'NICO' Torino
(ANSA) - MILANO, 20 OTT - E' stato sintetizzato un farmaco che, su animali di laboratorio, ha dimostrato di essere in grado di proteggere il cervello fino a sei ore dopo il verificarsi di un ictus e di ridurne del 50% il danno cerebrale. Ci è arrivato un gruppo di ricercatori italiani diretti da Tiziana Borsello dell'Istituto Mario Negri/Dipartimento di farmacologia dell'Università di Milano in collaborazione col team di ricerca di Alessandro Vercelli, direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) dell'Università di Torino. Lo studio è stato pubblicato su Celi Death and Disease. Il cervello, come ogni altro organo del corpo - spiegano i ricercatori - necessita di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il sangue diretto al cervello è bloccato, si verifica un' ischemia cerebrale, che genera la progressiva morte dei neuroni. Ora, si sa che la proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. I ricercatori hanno quindi sintetizzato un inibitore specifico di questa proteina, chiamato GADD45Beta. E su modelli animali hanno visto che, grazie ad esso, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia - commenta Tiziana Borsello - quindi il nuovo composto rappresenta un buon risultato". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero" per i pazienti. (ANSA). BRA 20-OTT-15 12:54 NNN
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Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore (ANSA) - MILANO, 20 OTT - E' stato sintetizzato un farmaco che, su animali di laboratorio, ha dimostrato di essere in grado di proteggere il cervello fino a sei ore dopo il verificarsi di un ictus e di ridurne del 50% il danno cerebrale. Ci è arrivato un gruppo di ricercatori italiani diretti da Tiziana Borsello dell'Istituto Mario Negri/Dipartimento di farmacologia dell'Università di Milano in collaborazione col team di ricerca di Alessandro Vercelli, direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) dell'Università di Torino. Lo studio è stato pubblicato su Celi Death and Disease. Il cervello, come ogni altro organo del corpo - spiegano i ricercatori - necessita di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il sangue diretto al cervello è bloccato, si verifica un' ischemia cerebrale, che genera la progressiva morte dei neuroni. Ora, si sa che la proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. I ricercatori hanno quindi sintetizzato un inibitore specifico di questa proteina, chiamato GADD45Beta. E su modelli animali hanno visto che, grazie ad esso, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia commenta Tiziana Borsello - quindi il nuovo composto rappresenta un buon risultato". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero" per i pazienti. (ANSA). BRA 20-OTT-15 12:54 NNN
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Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore Studio su modelli animali, 'Mario Negri1 Milano e 'NICO' Torino 20 ottobre, 14:24 La carta d'identità dell'ictus
I DUE TIPI PI ICTUS Ischemie I Causali LI imbol
• riiitiLiMi di mptnffoni ttieQlUfciUile •paralisi DindBbolrmento aeimamwnie tfi un saio telo del carpo UKAC^NTlUÈTPl
MILANO - E' stato sintetizzato un farmaco che, su animali di laboratorio, ha dimostrato di essere in grado di proteggere il cervello fino a sei ore dopo il verificarsi di un ictus e di ridurne del 50% il danno cerebrale. Ci è arrivato un gruppo di ricercatori italiani diretti da Tiziana Borsello dell'Istituto Mario Negri/Dipartimento di farmacologia dell'Università di Milano in collaborazione col team di ricerca di Alessandro Vercelli, direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) dell'Università di Torino. Lo studio è stato pubblicato su Celi Death and Disease. Il cervello, come ogni altro organo del corpo - spiegano i ricercatori - necessita di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il sangue diretto al cervello è bloccato, si verifica un' ischemia cerebrale, che genera la progressiva morte dei neuroni. Ora, si sa che la proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. I ricercatori hanno quindi sintetizzato un inibitore specifico di questa proteina, chiamato GADD45Beta. E su modelli animali hanno visto che, grazie ad esso, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rTPA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia - commenta Tiziana Borsello - quindi il nuovo composto rappresenta un buon risultato". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero" per i pazienti. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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pubblicato il 20/oW2015 10:53
Mario Negri: sintetizzato farmaco che limita danni da ictus a 50% Effetti riscontrati anche fino a sei ore dall'attacco ischemico Milano, 20 ott. (askanews) - Un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali in seguito a ischemia è stato sintentizzato dai ricercatori dell'IRCSS Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il NICO Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino. I risultati della ricerca condotta su modelli animali sono stati pubblicati su Celi Death and Disease e attendono ora di essere confermati nella sperimentazione clinica. I ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, hanno sintetizzato un inibitore specifico - il GADD45Beta - della proteina MKK7; proteina che svolge un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. E grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, si è verificato che il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%", ha commentato Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha aggiunto Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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Ictus, studio del Mario Negri su farmaco che riduce del 50% il danno MILANO - Un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali in seguito a ischemia è stato sintentizzato dai ricercatori dell'lrcss, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il Nico Neuroscience institute Cavalieri Ottolenghi dell'università di Torino. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Celi death and disease ed attendono ora di essere confermati nella sperimentazione clinica. Il farmaco sintetizzato, su animali di laboratorio, ha dimostrato di essere in grado di proteggere il cervello fino a sei ore dopo il verificarsi di un ictus e di ridurre del 50% il danno cerebrale. I ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'Ireos, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli, direttore del Nico, hanno sintetizzato un inibitore specifico il gadd45beta - della proteina mkk7; proteina che svolge un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. E grazie a gadd45beta, il cui effetto protettivo funziona anche 6 ore dopo l'infarto cerebrale, si è verificato che il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus - ha commentato Tiziana Borsello, responsabile del laboratorio di morte neuronale e neuroprotezione del Mario Negri - ad eccezione dell'attivatore tissutale del plasminogeno (rt-pa) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha aggiunto Alessandro Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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Ictus, studio del Mario Negri su farmaco che riduce del 50% il danno La ricerca, su modelli animali, ha sintetizzato una molecola in grado di inibire la proteina mkk7 che svolge un ruolo rilevante nella morte dei neuroni in seguito a infarto cerebrale. Ora si passerà alla sperimentazione clinica, ma la scoperta apre prospettive verso farmaci in grado di limitare, con l'entità del danno, anche le disabilità conseguenti 20 ottobre 2015 MILANO Un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali in seguito a ischemia è stato sintentizzato dai ricercatori dell'lrcss, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il Nico Neuroscience institute Cavalieri Ottolenghi dell'università di Torino. I risultati della ricerca, condotta su modelli animali, sono stati pubblicati su Celi death and disease ed attendono ora di essere confermati nella sperimentazione clinica. I ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'Ireos, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli, direttore del Nico, hanno sintetizzato un inibitore specifico il gadd45beta della proteina mkk7; proteina che svolge un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. E grazie a gadd45beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, si è verificato che il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ha commentato Tiziana Borsello, responsabile del laboratorio di morte neuronale e neuroprotezione del Mario Negri ad eccezione dell'attivatore tissutale del plasminogeno (rtpa) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica ha aggiunto Alessandro Vercelli questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero". © Riproduzione Riservata
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Un inibitore contro l'ischemia cerebrale |
Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri / Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%" - commenta Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di T o r i n o - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero". © riproduzione riservata
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IRCCS MARIO NEGRI / NICO: Sintetizzato un farmaco per i danni da ischemia Pubblicati su Celi Death and Disease / risultati di una ricerca su modelli animali condotta dall'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri in collaborazione con il NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università di Torino
Milano, 20 ottobre 2015 - Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di Farmacologia e Scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell' Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%" - commenta Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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Mario Negri: sintetizzato farmaco che limita danni da ictus a 50% Milano, 20 ott. (askanews) - Un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali in seguito a ischemia è stato sintentizzato dai ricercatori dell'IRCSS Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il NICO Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino. I risultati della ricerca condotta su modelli animali sono stati pubblicati su Celi Death and Disease e attendono ora di essere confermati nella sperimentazione clinica. I ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, hanno sintetizzato un inibitore specifico - il GADD45Beta - della proteina MKK7; proteina che svolge un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. E grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, si è verificato che il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%", ha commentato Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha aggiunto Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero", (askanews)
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Ischemia. Sintetizzato un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali. La ricerca dell'Irccs Mario Negri Pubblicati su CellDeath and Disease i risultati di una ricerca su modelli animali condotta dall'IRCCS Mario Negri, con il NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi Università di Torino. Sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%.
20 OTT - Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell' Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%" - commenta Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience InstituteCavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero". 20 ottobre 2015 © Riproduzione riservata
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Un farmaco made in Italy dimezza i danni dell'ictus Finora è stato testato solo su modelli animali. Funziona fino a sei ore dopo l'infarto cerebrale. Presto la sperimentazione sull'uomo REDAZIONE
20 OTTOBRE 2015 16:05
Una molecola in grado di arginare i danni causati dall'ictus riducendone la portata fino al 50 per cento. A metterla a punto un gruppo di ricercatori dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) dell'Università degli Studi di Torino. Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Queste sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale che genera la progressiva morte dei neuroni. In questo fenomeno un ruolo importante è svolto dalla proteina MKK7. E proprio su questa si è concentrata l'attenzione dei ricercatori che hanno messo a punto una sostanza in grado di inibirla, denominato GADD45Beta. L'inibitore è stato sperimentato finora su modelli animali e la ricerca, pubblicata sulla rivista Celi Death and Disease, ha dimostrato che funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale ed è in grado di ridurre il danno del 50%. «Attualmente non ci sono farmaci approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia. Quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%», ha commentato la responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Tiziana Borsello. «Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero», ha aggiunto il direttore del NICO dell'Università di Torino Alessandro Vercelli.
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Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore Studio su modelli animali, 'Mario Negri' Milano e 'NICO' Torino i ANSA)- MILANO. 20 OTT- E' stato sintetizzato un farmaco che. su animati di laboratorio, ha dimostrato di essere in grado di proteggere il cervello fino a sei ore dopo il verificarsi di un ictus e di ridurne dei 50% il danno cerebrale. Ci è arrivato un gruppo di ricercatori italiani diretti da Tiziana Borsello dell'Istituto Mano Negri/Dipartimento di farnacologia dell'Università di Milano in collaborazione col team di ricerca di Alessandro Vercelli, direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Qttolenghi (NICO! dell'Università dì Torino. Lo studio è stato pubblicato su Celi Deatti and Disease. Il cervello, come ogni altro organo dei corpo - spiegano i ricercatori - necessita di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e. quando il sangue diretto al cervello è bloccato, si verifica un' ischemia cerebrale, che genera la progressiva morte dei neuroni. Ora. si sa che la proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischenico cerebrale. I ricercatori hanno quindi sintetizzato un inibitore specifico di questa proteina, chiamato GADD45Beta. E su nodelli animali hanno visto che. grazie ad esso, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono tratta ne nti farnacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tessutale del plasminogeno irT-P.Aì che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia - commenta Tiziana Borsello - quindi il nuovo conposto rappresenta un buon risultato". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con naagiori possibilità di recupero'peri pazienti. BRAA'C 20-OTM5 13:54 NNNN
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Un nuovo farmaco contro i danni da ictus Sintetizzato dai ricercatori dell'Istituto Mario Negri
Un nuovo farmaco sintetizzato da ricercatori italiani sembra in grado di ridurre del 50 per cento i danni neuronali connessi con l'insorgenza di un ictus. A rivelarlo sono i risultati di uno studio apparso su Celi Death and Disease e firmato dagli scienziati dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano in collaborazione con il Nico Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino. Il medicinale, che per ora è stato testato su modello animale in laboratorio, ha dimostrato di poter proteggere il cervello fino a 6 ore dopo il verificarsi di un ictus, e di ridurre del 50 per cento il danno cerebrale indotto. Il farmaco sintetizzato dai ricercatori guidati da Tiziana Borsello e da Alessandro Vercelli è denominato gadd45beta e ha il compito di inibire la proteina mkky. Quest'ultima svolge un ruolo importante nel determinare la morte neuronale a seguito di un attacco ischemico cerebrale. La dott.ssa Borsello spiega: "attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'attivatore tissutale del plasminogeno (rt-pa) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha aggiunto Alessandro Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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Ictus: nuovo farmaco limiterà i danni del 50% DI JESSICA RIVADOSSI, 20 OTTOBRE 2015
Un nuovo farmaco potrebbe presto aiutare a limitare fino al 50% i danni neuronali causati dall'ictus: questa la scoperta fatta dai ricercatori dell'Ircss, l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il Nico (Neuroscience institute Cavalieri Ottolenghi) dell'università di Torino. Gli studiosi, guidati da Tiziana Borsello dell"Irccs e dal direttore del Nico Alessandro Vercelli, sono arrivati al risultato finale sintetizzando un inibitore specifico, il gadd45beta, della proteina mkk7 la quale svolge un ruolo rilevante nel determinare la morte dei neuroni dopo un attacco ischemico cerebrale. Testato su animali di laboratorio, questo ha dimostrato di saperproteggere il cervello per un periodo di tempo che si protrae fino a sei ore dopo un caso di un ictus aiutando così a dimezzare nettamente il danno cerebrale fino al 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell 'attivatore tissiitale del plasminogeno (rt-pa) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia" ha commentato il responsabile del laboratorio di morte neuronale e neuroprotezione del Mario Negri, Tiziana Borsello, continuando "quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%'. I risultati dello studio sul nuovo farmaco sono stati pubblicati su Celi Death and Disease e con le dovute verifiche passando per la sperimentazione clinica, ha evidenziato il direttore del Nico Alessandro Vercelli, "questapotrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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Ischemia. Sintetizzato un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali. La ricerca dell'Irccs Mario Negri Pubblicati su CellDeath and Disease i risultati di una ricerca su modelli animali condotta dall'IRCCS Mario Negri, con il NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi Università di Torino. Sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%.
20 OTT - Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell' Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%" - commenta Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience InstituteCavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero". 20 ottobre 2015 © Riproduzione riservata
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Medicina: sintetizzato un farmaco che può limitare i danni neuronali in seguito a ischemia La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di una ischemia 20 ottobre 2015 11:14-F.F.
Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell' Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%" - commenta Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino -questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero". Celi Death and Disease (2015) 6, Title: Exploring the role of MKK7 in excitotoxicity and cerebral ischemia: a novel pharmacological strategy against brain injury. A Vercelli, S Biggi, A Sclip, I E Repetto, S Cimini, F Falleroni, S Tornasi, R Monti, N Tonna, F Morelli, V Grande, M Stravalaci, E Biasini, O Marin, F Bianco, D di Marino and T Borsello
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Mario Negri. Sintetizzato un farmaco inibitore che limita i danni neuronali dopo un'ischemia Pubblicati su Celi Death and Disease i risultati di una ricerca su modelli animali condotta dall'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, in collaborazione con il NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università di Torino
(mi-lorenteggio.com) Milano, 20 Ottobre 2015 - Il cervello, come ogni altro organo del corpo umano, ha bisogno di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il flusso sanguigno diretto al cervello è bloccato, si verifica un'ischemia cerebrale. Questa genera la progressiva morte dei neuroni. La proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. Un gruppo di ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/ Dipartimento di farmacologia e scienze biomediche dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - Università degli Studi di Torino, ha sintetizzato un inibitore specifico, denominato GADD45Beta, della proteina MKK7. Grazie a GADD45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell' Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%"- commenta Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica -conclude Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero". Celi Death and Disease (2015) 6, Title: Exploring the role ofMKK7 in excitotoxicity andcerebral ischemia: a novel pharmacological strategy against brain injury. A Vercelli, S Biggi, A Sclip, I E Repetto, S Cimini, F Falleroni, S Tornasi, R Monti, N Tonna, F Morelli, V Grande, M Stravalaci, E Biasini, O Marin, F Bianco, D di Marino and T Borsello Redazione
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AH'Ircss Mario Negri di Milano
Sintetizzato nuovo farmaco che può limitare del 50% i danni da ischemia MILANO - Un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali in seguito a ischemia è stato sintentizzato dai ricercatori dell'Ircss Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il Nico (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi) dell'Università di Torino. I risultati della ricerca condotta su modelli animali sono stati pubblicati su Celi Death and Disease e attendono ora di essere confermati nella sperimentazione clinica. I ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del Nico, hanno sintetizzato un inibitore specifico - il Gadd45Beta - della proteina Mkk7; proteina che svolge un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. E grazie a Gadd45Beta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, si è verificato che il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%", ha commentato Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'Ircss Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha aggiunto Alessandro Vercelli direttore del Nico, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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Ictus, scoperto farmaco che limita danni al 50% dopo 6 ore Studio su modelli animali, 'Mario Negri' Milano e 'NICO' Torino postato 1 ora fa da ANSA
(ANSA) - MILANO, 20 OTT - E' stato sintetizzato un farmaco che, su animali di laboratorio, ha dimostrato di essere in grado di proteggere il cervello fino a sei ore dopo il verificarsi di un ictus e di ridurne del 50% il danno cerebrale. Ci è arrivato un gruppo di ricercatori italiani diretti da Tiziana Borsello dell'Istituto Mario Negri/Dipartimento di farmacologia dell'Università di Milano in collaborazione col team di ricerca di Alessandro Vercelli, direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) dell'Università di Torino. Lo studio è stato pubblicato su Celi Death and Disease. Il cervello, come ogni altro organo del corpo - spiegano i ricercatori - necessita di nutrimento e ossigeno per funzionare. Tali sostanze vengono trasportate attraverso i vasi sanguigni e, quando il sangue diretto al cervello è bloccato, si verifica un' ischemia cerebrale, che genera la progressiva morte dei neuroni. Ora, si sa che la proteina denominata MKK7 ha un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. I ricercatori hanno quindi sintetizzato un inibitore specifico di questa proteina, chiamato GADD45Beta. E su modelli animali hanno visto che, grazie ad esso, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia - commenta Tiziana Borsello - quindi il nuovo composto rappresenta un buon risultato". "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - conclude Alessandro Vercelli - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero" per i pazienti.
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Mario Negri: sintetizzato farmaco che limita danni da ictus a 50% Da Lfe | Askanews - 2 ore 14 minuti fa
Milano, 20 ott. (askanews) - Un farmaco che può limitare del 50% i danni neuronali in seguito a ischemia è stato sintentizzato dai ricercatori dell'IRCSS Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, in collaborazione con il NICO Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino. I risultati della ricerca condotta su modelli animali sono stati pubblicati su Celi Death and Disease e attendono ora di essere confermati nella sperimentazione clinica. I ricercatori diretti da Tiziana Borsello dell'IRCCS, in collaborazione con il team di ricerca guidato da Alessandro Vercelli direttore del NICO, hanno sintetizzato un inibitore specifico - il GADD45Beta - della proteina MKK7; proteina che svolge un ruolo importante nel determinare la morte dei neuroni a seguito di un attacco ischemico cerebrale. E grazie a GADD4sBeta, il cui effetto protettivo funziona anche sei ore dopo l'infarto cerebrale, si è verificato che il danno può essere ridotto del 50%. "Attualmente non ci sono trattamenti farmacologici approvati per il trattamento dell'ictus ad eccezione dell'Attivatore tissutale del plasminogeno (rT-PA) che ha caratteristiche che ne limitano l'efficacia, quindi il nuovo composto rappresenta una buon risultato ed è importante sottolineare che anche 6 ore dopo l'infarto protegge sempre il danno al 50%", ha commentato Tiziana Borsello, Responsabile del Laboratorio di Morte Neuronale e Neuroprotezione dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. "Con le dovute verifiche, passando per la sperimentazione clinica - ha aggiunto Alessandro Vercelli direttore del NICO, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino - questa potrebbe rappresentare una prospettiva nuova, in grado di ridurre significativamente i volumi d'infarto cerebrale e di conseguenza anche i deficit, con maggiori possibilità di recupero".
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