Rassegna Stampa Giovedì 03 maggio 2012
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Rassegna del 03 maggio 2012 SANITÀ LOMBARDIA Corriere Della Sera (bs)
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BANCO DI BRESCIA, SUCCESSO PER IL NUOVO PRESITITO SOLIDALE
Alessandra Troncana
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Bresciaoggi
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IL "NUOVO" 118 DEBUTTA SENZA INTOPPI, MA CON UNA POLEMICA
Lisa Cesco
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Bresciaoggi
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ALZHEIMER, UN CORSO PER BADANTI E FAMILIARI
Li.ce.
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Bresciaoggi
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DENTISTA, UN AIUTO PER I PIÙ BISOGNOSI CON LA CONGREGA
Mi.bo.
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Bresciaoggi
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ALUNNI IN CARROZZINA PROGETTANO LA CITTÀ A MISURA DI DISABILI
Flavio Marcolini
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Bresciaoggi
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SOCIAL BOND, IL BANCO DIU BRESCIA FIRMA IL BIS "PER LA COLLETTIVITÀ"
Angela Dessì
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Il Giornale Di Brescia
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SABATO SI CELEBRA IL 25° ANNIVERSARIO
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Il Giornale Di Brescia
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SOTTO LA LENTE I TUMORI ALLA MAMMELLA
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Il Giornale Di Brescia
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ADOLESCENTI E ACCOGLIENZA, ESPERIENZA POSSIBILE
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Il Giornale Di Brescia
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BANCO DI BRESCIA, SOCIAL BOND PER LA POLIAMBULANZA
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Ilsole24oresanita
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COSÌ LE NUOVE PIATTAFORME DIGITALI POTENZIANO LA LOTTA ALL'ALZHEIMER
MEDICINA & FARMACOLOGIA 14
Banco di Brescia
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Roberto Ionizzo
Ancora pochi giorni e in Poliambulanza arriveranno nuovi medici, nuovi posti letto, nuove attrezzature e la prima parte di
un reparto di terapia intensiva neonatale ali avanguardia che sarà completato entro il 2015 e consentirà l'assistenza urgente ai HGonsti critici o prsìiìHtun. un investimento da 3,5 milioni di euro cui hanno contribuito anche 1 risparmiatori Bresciani» ib non sono stati pochi quelli che hanno deciso di destinare lo 0,5% delle proprie obbligazioni Ubi (con un ammontare nominale massimo di 20 mila euro) all'istituto ospedaliero. Il prestito solidale dei i>anco di isrescia ria esordito ieri mattina. E in poche ore il collocamento delie obbligazioni
SANITÀ LOMBARDIA
aveva già sfiorato il 70 per cento. Non c'è da stupirsi: solo un mese fa, per raccogliere i fondi per iinHriziHrG il rcpHTto Cll Oncoematologia pediatrica degli Spedali Civili Ubi aveva impiegato solo due giorni. «E non si creda che siano solo i ricchi a essere generosi — ha detto Roberto Ionizzo, direttore generale dei i>anco di isrescia —. Tra i benefattori ci sono tanti piccoli risparmiatori. Stiamo già pensando di devolvere il prossimo prestito solidale agli imprenditori vessati dalla crisi».
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Il «nuovo» 118 debutta senza intoppi, ma con una polemica LA RIORGANIZZAZIONE» 11 primo maggio hanno preso ufficialmente servìzio le associazioni del terzo settore che di recente si sono aggiudicate le postazioni
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Mare: «Prima giornata soddisfacente, ci siamo adattati con normalità al nuovo sistema» IVXcX VXOXJXJX \VJX v/\jt> XJXcXXXvXX Ì ^ O X X X C Z J / J C X X X C J * >A XCXXXLO OXXLXOXIPCX kJwX X ViJX\JXXLCiX.X5 LIvJUL t>XJXJt?X v i XdovyXdX \jf/
È stato un debutto festivo e tranquillo, quello del sistema 118 bresciano riorganizzato da Areu, l'Azienda regionale emergenza urgenza. Dal primo maggio hanno preso servizio le associazioni del terzo settore che di recente si sono aggiudicate le postazioni da cui partono ambulanze e mezzi di appoggio. Con il ridisegno del soccorso in emergenza la provincia può inoltre contare su postazioni riviste e perfezionate nella loro dislocazione. UN PASSAGGIO «soddisfacente», lo definisce il direttore del 118 di Brescia, Claudio Mare, reduce da un primo maggio in servizio con l'automedica. «Ci siamo adattati con normalità alla riorganizzazione - dice -. Nel giorno di esordio, che coincideva con la festività del primo maggio, non abbiamo registrato interventi grossi, la giornata in città è stata tranquilla perché c'erano meno presenze, la maggior parte degli interventi sono stati effettuati nelle zone periferiche, come i laghi». Sono tre le caratteristiche della riorganizzazione 118 voluta da Areu : una maggiore disponibilità di mezzi sul territorio, l'incremento della movi-
mentazione dei mezzi di soccorso intermedio con infermiere a bordo e di quelli con il medico. «Vengono considerate di meno le postazioni fisse, mentre si pone l'attenzione sulla mobilità di uomini e mezzi, fondamentale nei soccorsi in emergenza», sottolinea Mare, spiegando il cambiamento con un esempio. Le postazioni infermieristiche l'anno scorso hanno realizzato 800 interventi, una media di 2 al giorno. «Il primo maggio in 12 ore sono stati effettuati 4 interventi infermieristici, questo per dare l'idea di come si muovano molto di più: prima gli infermieri erano legati a un'ambulanza, ora invece hanno una loro auto che consente di arrivare autonomamente sul posto o su strada, e un'area di intervento più ampia». L'obiettivo è rendere il soccorso più professionalizzato, «facendo arrivare il più frequentemente possibile un sanitario sul luogo dell'intervento, per garantire una maggiore continuità all'intero soccorso». La localizzazione delle postazioni è stata ottimizzata incrociando viabilità, tempi di intervento e numero di uscite, per assicurare un'omogeneità nella tempistica dei soccorsi sulle diverse aree della provincia.
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L'ALTRO IERI per la prima volta è stata rodata anche la nuova postazione creata dall'Areu a Nave. «È stata aggiunta con un ruolo di supporto a quelle già esistenti - spiega Mare -. In Brescia città si è previsto che due postazioni - quella di piazzale Battisti e dello svincolo autostradale - nei casi di minor gravità interverranno nelle ore diurne con 2 operatori sull'ambulanza al posto di 3: il soccorso con 2 operatori va gestito in modo diverso, e può richiedere un supporto di mezzi garantito dalla nuova postazione». Un modello che, però, non trova tutti d'accordo: se finora i presidenti delle associazioni di volontariato avevano mantenuto il riserbo, con il debutto della riorganizzazione del 118 è Valeriane Gobbi, presidente dei Volontari Croce Bianca Lumezzane, a rompere il ghiaccio. «Sugli equipaggi a due ho molti dubbi, perché anche le emergenze in codice verde possono rivelarsi impegnative per tipologia di soccorso», dice. Un'altra criticità che rimane aperta - e che preoccupa i volontari - è quella dello spostamento dei mezzi di appoggio: «Se un'ambulanza è in missione, l'ambulanza della postazione vicina verrà spostata dalla sede in una posizione intermedia, per co-
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prire anche la zona lasciata scoperta dalla prima ambulanza: se questa regola varrà anche la notte, per i volontari diventerà tutto molto più difficile, perché un conto è fare una missione o due a notte, un altro è uscire 4 o 5 volte per coprire le zone, dovendo poi andare al lavoro esausti la mattina».
rischio è un impoverimento». Sullo sfondo resta il nodo della centrale 118 di Brescia, destinata a chiudere per essere accorpata con quella di Bergamo. «La vicinanza della centrale significa molte cose, anche la possibilità di un dialogo diretto con le associazioni e la risoluzione immediata di eventuali problemi: per questo biLA PAURA, non troppo remota, sogna battersi perché Brescia è che i volontari prendano al- continui ad avere una sua centre strade. «Il nostro sistema trale operativa».» di soccorso si basa su un'autentica forza che sono i 6mila voi l Q C o is Ss a KBffl™8TFjjj Ss» lontari bresciani: persone che * «Il offrono il loro tempo a titolo gratuito e con sacrificio. Con il trsnouiiis» volontariato non si può tirare Imi OHI J*ÌC1'C1'1 SHil^ IHI^ilìr ɧl troppo la corda, si rischia di perderlo», avverte Gobbi. «Con le vecchie convenzioni tutte le 60 associazioni del soc- * * É^ * S_> corso partecipavano al siste- iini ^ÉHS^ÉÉ^ inis^i^i s i ^ ^ i ^ a ^ é ^ ma del 118 bresciano, oggi diverse sono rimaste fuori, rientrare col sistema a gettone per loro non sarà una passeggiata, ggjgg «^ly» Ci IL 1Ci 1 UPisJICi IL Ci dovranno fare i conti con volontari che se ne andranno, e il
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SALUTE.Come affrontare «Una giornata di 36 ore»? L'iniziativa promossa dall'lrcss S.Giovanni di Dio Fatebenefrateili / 'm
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Cinque incontri ad ingresso libero a partire da oggi La sfida è fornire strumenti e sostegno per l'assistenza «Una giornata di 36 ore» è l'esperienza vissuta quotidianamente dai famigliari di quell'80 per cento di pazienti affetti da demenza e assistiti a casa. Per venire incontro alle famiglie l'Ircss Centro S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli ripropone anche quest'anno, da oggi al 31 maggio, il ciclo di incontri informativi per familiari e badanti di persone colpite da Alzheimer e da altre forme
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di demenza. Il corso, giunto alla ventesima edizione, ha lo scopo di offrire gli strumenti per affrontare i complessi problemi assistenziali legati al decorso della demenza. Prevede cinque incontri con ingresso libero che si terranno all'Ircss di via Pilastroni, dalle ore 17 alle ore 18.30. Verrà distribuito un manuale per i familiari che riassume i problemi da affrontare nell'assistenza al malato demente. Si incomincia questo pomeriggio parlando di «Malattia di Alzheimer e altre demenze», e si prosegue il 10 maggio con l'illustrazione delle strategie non farmacologiche per la
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gestione dei disturbi del comportamento. Il 17 maggio ci si concentrerà sulla mobilizzazione del paziente e la prevenzione delle cadute, mentre il 24 maggio si parlerà di «Una carezza ai familiari che prestano assistenza: la malattia come ricerca di senso e di significato nella propria vita». In chiusura, il 31 maggio, verrà trattato il tema dell'umanizzazione dei servizi in ospedale. Per assicurare una migliore organizzazione, chi desidera partecipare è invitato a comunicarlo allo 0303501639 0un. -ven. ore 9-13:30, dottoressa Luisa Lazzari; e-mail llazzari@ fatebenefratelli.it). • LI.CI.
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SOLIDARIETÀ* NGBIÌ spazi di Rua Conforterà O
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Neil' ambulatorio Brezzi calmierati e una mano a Camper Emergenza Quali sono le spese che si rimandano quando si è in ristrettezza economica? Tante, tra cui anche le cure dentistiche. A dirlo i dati nazionali, che vedono solo il 42 percento degli italiani sedersi sulla poltrona del medico per una semplice visita di controllo. «Chi va dal dentista di solito lo fa quando i problemi sono conclamati - ha spiegato Gianpiero Falconi, responsabile Ufficio beneficenza della Congrega della carità apostolica di Brescia - o, nel peggiore dei casi, nemmeno ci va tenendosi dolori e malattie». PER E4R FRONTE a questa emergenza, la Congrega dal 2008 ha avviato un servizio di assistenza dentistica, offrendo gratuitamente gli spazi di Rua Confetterà 23 ad Essepi-Med, azienda che gestisce sei ambulatori in Lombardia e Veneto a prezzi calmierati. «La nostra politica si basa su una riduzione del 30 percento del prezzo rispetto alle normali tariffe, pur garantendo la stessa qualità e strumenti rigorosamente made in Italy. Anche la prima visita è sempre gratuita - spiega Sara Giordani, amministratore della srl -:
siamo consapevoli che il progressivo impoverimento degli italiani spesso li costringe a non curare il proprio cavo orale, con gravi conseguenze». La rete di «odontoiatria solidale», dunque, a Brescia va a gonfie vele: «Vogliamo che tutti sappiano che c'è questo servizio e che chiunque può utilizzarlo - ha ricordato Falconi -; per i più bisognosi, inoltre, la Congrega aiuta a spesare l'intera somma delle cure». «Dal 2008 i nostri pazienti sono raddoppiati - ha rimarcato Giordani -: la crisi della quarta settimana si fa sempre più sentire». L'ambulatorio di Rua Confetterà, in pieno centro storico, viene utilizzato anche all'associazione Camper Emergenza: « Lo abbiamo a disposizione per aiutare chi viene da noi e versa in cattive condizioni ha spiegato Andrea Bartoli, vicepresidente dell'ente -: il martedì mattina si turnano quattro dentisti volontari che abbiamo reperito per curare chi altrimenti non avrebbe mai la possibilità di farlo». Nel 2011 sono state 60 le persone che hanno fruito di quest'ultimo servizio, «MIBO.
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Gli studenti dell'istituto Don Milani scendono in campo per abbattere le barriere architettoniche. Guidati dal loro compagno Paolo Cocchi, gli alunni delle classi seconde del liceo di Scienze umane, saranno protagonisti di una serie di attività didattico dedicate a un problema che trasforma in una corsa a ostacoli l'esistenza quotidiana delle persone diversamente abili. Stamattina Carlo Polcini e Paolo Cocchi saranno protagonisti di una lezione teorica. Da domani i ragazzi usciranno sul territorio e armati di macchine fotografiche e videocamere censiranno i punti inaccessibili ai disabili a Montichiari. La ricerca fa da prologo alla redazione di un progetto per eliminare appunto le barriere architettoniche. Martedì 15 maggio infine, il dossier sarà presentato alle istituzioni. «Il progetto - spiega Cocchi che seduto sulla sua carrozzina vive la problematica da un osservatorio particolare - è stato proposto per sensibilizzare
Gii studenti parlano di disabilita
i ragazzi verso un problema che tocca tutti, come la disabilità. Carlo Polcini è reduce da un incidente. Chi potrebbe spiegare meglio di lui cosa significhi riorganizzare la propria vita su una carrozzina? Una testimonianza altrettanto attendibile è la mia esperienza: in carrozzina dalla nascita, posso dimostrare ai miei compagni come si posso strutturare una vita da disabili. Credo molto in questo progetto perché penso che sia indispensabile avere una formazione sulla realtà che ci circonda, per metterla a frutto da adulti».»
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Contro la «fabbrica di e
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CREDITO E SOCIALE, Secondo prestito obbligazionario solidale del gruppo «Ubi»: 100 mila euro per la Poliambulanza
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Ora guardiamo alle imprese» rtOH^*3 O^ssi
Il Banco di Brescia concede il «bis». Dopo il successo del primo soeial-bond, dedicato al reparto di Oncoematologia pediatrica degli Spedali Civili (esaurito in poco più di 48 ore), l'istituto di credito del gruppo Ubi Banca lancia un nuovo prestito obbligazionario «solidale»: l'attenzione, in questo caso, è rivolta alla nuova Terapia intensiva neonatale della Poliambulanza. LA FORMULA è identica a quella già sperimentata (al nosocomio andrà lo 0,5% dell'importo totale: 100 mila euro dei 20 milioni complessivi), puntando sulla convinzione che «quando si fa lanciano iniziative a beneficio della collettività i cittadini rispondono con entusiasmo», spiega il direttore generale del Banco di Brescia, Roberto Tonizzo. La conferma, anche in questo caso, si fonda sul fatto che, solo nella prima giornata utile, più del 60% dell'importo totale è già sottoscritto. «Non possiamo che essere grati al Banco di
Brescia e alla cittadinanza per lavicinanzamostrata conquesta iniziativa», precisa il presidente della Fondazione Poliambulanza, Enrico Broli, sottolineando il valore aggiunto che, il nuovo reparto allestito nella struttura di via Bissolati, potrà dare a un ospedale dove ogni anno nascono circa 3.000 bambini. «Contribuirà a migliorare il servizio di assistenza della rete territoriale provinciale ai neonati critici e prematuri, affiancandosi a quello già esistente agli Spedali Civili», aggiunge il direttore generale della Poliambulanza, Enrico Zampedri.
3,5 milioni di euro: 1,9 per le opere strutturali, il resto perle attrezzature e le apparecchiature elettromedicali. «Il reparto procederà in due fasi - chiarisce Bottino -: entro le prossime settimane awieremo 2 posti letto di terapia intensiva neonatale, 4 di sub intensiva e 1 posto letto di isolamento e stabilizzazione. Nella seconda fase, all'inizio del 2014, grazie al nuovo fabbricato in costruzione, potremo ospitare sino a 6 posti in terapia intensiva, 12 in sub-intensiva, 1 posto di isolamento intensivo e 1 sub-intensivo». IN PRATICA un vero e proprio presidio in grado di garantire IL PROGETTO della nuova Tera- non solo «ospitalità» a mampia intensiva neonatale (affi- me e bambini al di sotto dei 28 data a Roberto Bottino) è un giorni, ma anche una strumeneffetto diretto dell'integrazio- tazione di ultima generazione con il «Sant'Orsola»: confi- ne, esecuzione di ipotermia e gura il punto nascita come somministrazione di ossido nistruttura attrezzata per garan- trico; unica eccezione gli intertire il supporto a tutte le gravi- venti chirurgici, che saranno danze, comprese quelle patolo- comunque trasferiti al Civile. giche e caratterizzate da grave Chiuso il cerchio degli ospedaprematurità. E comporta per li cittadini, il Banco di Brescia la sede di via Bissolati la dota- guarda già avanti, al mondo zione di una nuova unità ope- imprenditoriale: «Stiamo larativa (con 7 medici e 12 infer- vorando a un intervento simimieri), con uno sforzo econo- le per le imprese», anticipa il mico complessivo stimato in direttore generale Tonizzo. •
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• Sabato verrà commemorato il 25° anniversario del servizio di eiisoccorso a Brescia. L'incontro, che si svolgerà al ristorante Villa Pasini a Puegnago del Garda, intende sottolineare i 13.500 interventi di soccorso, le più di 500 ore di volo all'anno e tutti i momenti più significativi di questi cinque lustri di servizio a favore della nostra provincia.
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POLPENAZZE
otto la lente i tumori • SI parlerà della diagnosi dei tumori della mammella oggi a Polpenazze. L'argomento sarà affrontato da tre medici dell'ospedale di Desenzano: il dottor Claudio Pagliari, direttore della struttura complessa di Chirurgia Senologia, dalla dottoressa Luisa Cappello, dirigente medico del servizio di Radiologia Diagnostica, e dal dottor Paolo Fontana, direttore del servizio di Anatomia Patologica. Modererà l'incontro la dottoressa Rita Scaperotta, medico di medicina generale. L'appuntamento avrà luogo alle 20.30 nella sala consiliare di piazza isiolciii^ in sala anche le volontarie delle Associazioni Andos, per far conoscere e promuovere la loro attività sul territorio.
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Il Coordinamento Famiglie Affidatane lancia l'appello ai cittadini bresciani gio, gruppi appartamento, comunità educative, comunità di tipo familiare. Si è riscontrata una difficoltà a collocare minori di questa fascia d'età presso nuclei familiari disponibili all'affido. Il Coordinamento Famiglie Affidatarie di Brescia, stimolato da questa emergenza «adolescenti», si è attivato per sensibilizzare famiglie e singoli disponibili ad accogliere uno di questi ragazzi o ragazze. L'obiettivo è realizzare percorsi di accoglienza con caratteristiche che si differenziano dallo schema dell'affido tradizionale; vengono richieste famiglie che, per esperienza di vita o professionale, si siano già rapportate con le caratteristiche e le probleAdolescenza, età difficile matiche degli adolescenti. • Da diversi anni i Servizi sociali denuncia- L'esperienza è aperta anche a singole persone no una situazione d'emergenza che riguardail che, nel loro ambito specifico, possono dare disagio minorile e in particolar modo la fascia una loro positività all'esperienza dell'accodegli adolescenti. glienza. Per informazioni e approfondimenti La maggior parte di ragazzi e ragazze allonta- contattare la dottoressa Refentini al nati dalle loro famiglie attualmente si trova collocata in strutture residenziali: comunità allog- 3276924442 o scrivere una e-mail all'indirizzo
[email protected].
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Prestito obbligazionario: una parte dei proventi devoluta per la terapia intensiva neonatale BRESCIA È partito ieri mattina, riscuotendo fin dall'inizio un grande successo, il collocamento del nuovo social bond del Banco di Brescia (gruppo Ubi), presentato dal direttore generale Roberto Ionizzo. Si tratta di un prestito obbligazionario «solidale» i cui proventi saranno in parte devoluti alla Fondazione Poliambulanza per il completamento del nuovo reparto di terapia intensiva neonatale. Le obbligazioni hanno una durata triennale e consentono un rendimento effettivo annuo pari al 2,69% lordo e 2,15% netto. L'ammontare nominale massimo è di 20 milioni di euro. Al nuovo reparto della Poliambulanza sarà devo-
luto lo 0,5% di quanto collocato. «Abbiamo individuato questo prodotto - ha spiegato Ionizzo affiancato dal vicedirettore Sergio Passoni e dal nuovo d.g. di Banca Valle, Stefano Kuhn - in ima logica di vicinanza ai clienti e al territorio: per noi questo non è solo uno slogan, ma un ideale di azione». Enrico Broli, presidente della Fondazione Poliambulanza, dopo aver ringraziato Tonizzo («questo direttore generale ha iniziato la propria attività nel modo migliore»), ha spiegato che la nuova terapia intensiva «garantirà un importante supporto ai 3mila bambini che ogni anno nascono nella nostra struttura e contribui-
Enrico Broli con il direttore Roberto Tonizzo
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rà a migliorare il servizio della rete territoriale della provincia di Brescia per l'assistenza aineonatì critici e prematuri, aggiungendosi al reparto degli Spedali Civili». Come evidenziato da Enrico Zampedri, direttore generale di Poliambulanza, l'investimento complessivo della Fondazione è di 3,5 milioni di euro, di cui 1,9 relativi alle opere strutturali e 1,6 milioni per attrezzature e dotazioni elettromedicali. Il successo deibond (ieripomeriggio ne era già stato collocato il 60% del totale) testimonia la vicinanza dei bresciani alle istituzioni del territorio, con l'indispensabile intermediazione della banca, n» i©«
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GLI SVILUPPI DEL PROGETTO N E U G R I D
Così le nuove piattaforme digitali potenziano la lotta all'Alzheimer DI GIOVANNI B. FRISONI *
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9 Alzheimer, complessa condizione caratterizzata da morte neuronale e perdita sinaptica progressiva con conseguente disabilità e morte per immobilità in 10-15 anni, è tra le malattie che chiedono ai medici uno sforzo particolare per superare barriere non solo cliniche e scientifiche, ma anche geografiche. Le ricerche degli ultimi tempi hanno fatto luce sulla catena di eventi che porta dall'accumulo di due proteine neurotossiche (beta amiloide e tau iperfosforilata) ai fenomeni neurodegenerativi. Questo ha permesso lo sviluppo di farmaci eziologici teoricamente capaci di impedire alla malattia di progredire se somministrati per tempo. Gli studi clinici necessitano però di marcatori biologici per la diagnosi precoce e il monitoraggio della patologia. Sono in corso nel mondo (Usa, Europa, Australia, Giappone, Argentina, Cina) studi volti a raccogliere grandi basi di neuroimmagine in grado di sviluppare sensibili biomarcatori grazie all'impiego di sofisticati algoritmi automatici. Ciò che rende questo scenario assolutamente innovativo è che queste basi di dati sono pubbliche e scaricabili dalla rete da chiunque nel mondo in qualsiasi momento. Questo nuovo panorama richiede ambienti di lavoro che consentano la gestione di grandi dataset e mettano a disposizione adeguate risorse di calcolo. È da queste considerazioni che nel 2008 è nato neuGrid, un progetto finanziato dalla Commissione europea con 2,8 milioni per 3 anni. L'intento era mettere a disposizione di tutti i ricercatori europei un'infrastruttura digitale dotata di interfaccia user-friendly, che permettesse di raccogliere e archiviare ingenti quantità di immagini tridimensionali di scansioni cerebrali e di dati clinici. Oggi neuGrid permette di compiere analisi delle neuroimmagini ad altissima velocità: nel 2009 è stato effettuato uno "stress test" suirinfrastruttura, riuscendo a ottenere in 2 settimane risultati di analisi complesse sulle immagini del gigantesco archivio on line che prima avrebbero richiesto 5 anni. Il successo del progetto, conclusosi nel 2011, ha aperto la strada a un nuovo modo di fare ricerca in cui scienziati e ricercatori potranno portare avanti studi e testare ipotesi avendo a disposizione dati e strumenti senza dover lasciare il proprio laboratorio. NeuGrid punta a diventare il "Google per le immagini del cervello", in grado di rappresentare visivamente e rendere intellegibili i fenomeni biologici che si accompagnano alla perdita di memoria. A fine 2009, è stato lanciato il progetto outGrid mirato a promuovere l'integrazione della piattaforma di neuGrid con le analoghe "Loni Laboratory of Neurolmaging", creata all'Università della California a Los Angeles, e "Cbrain", nata alla McGill University di Montreal. Rendere interoperabili queste infrastrutture significa che le informazioni generate dalla piattaforma outGrid sarebbero in grado di completare le iniziative di ricerca già esistenti, sforzo che oggi manca di coordinamento. Questa opera di globalizzazione, accrescendo enormemente il numero di dati a disposizione, consentirebbe di trarre conclusioni più affidabili e precise sull'evoluzione della malattia, velocizzando la scoperta di cure. OutGrid ha raggiunto recentemente uno slancio
MEDICINA & FARMACOLOGIA
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senza precedenti con l'organizzazione di un workshop di alto livello presso le Nazioni Unite, a Ginevra il 20 e 21 febbraio 2012, a cui hanno partecipato diversi relatori della Commissione Uè, dell'Onu e dell'Oms. L'evento è stato pensato proprio per favorire le partnership internazionali e sollecitare altri attori (India, Libano, Argentina) a investire. Già a luglio la Commissione Uè ha deciso di finanziare neuGrid4you con 3,5 milioni per 3 anni e mezzo, per far sì che il prototipo neuGrid sia portato a completa maturazione e fruibilità da parte degli utenti. Inoltre, l'Alzheimer's Association, la più grande associazione no profit al mondo nel campo, ha deciso di finanziare "Gaain", il "Global Alzheimer's Association Interactive Network". Gaain si prefigge di sviluppare la piena interoperabilità tra l'infrastruttura Loni e neuGrid e di federare una serie di basi di dati finora sparse in varie ricerche. * Neurologo e vicedirettore scientifico Irccs Fatebenefratelli - Brescia
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